semi autonomi - Università degli studi di Trieste
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semi autonomi - Università degli studi di Trieste
Convegno "Biodiversità nascosta" - Rovigo 20-21 marzo 2015 Tematica: esperienze di svelamento della biodiversità che hanno permesso di sviluppare professionalità, posti di lavoro, redditi in maniera duratura (dimensione economica); esperienze di svelamento della biodiversità che abbiano rafforzato l’ appartenenza alla comunità, il senso civico e l’altruismo (dimensione sociale) PROGETTO DI RECUPERO, SOSTEGNO E VALORIZZAZIONE DELL'AGRICOLTURA CONTADINA IN CALABRIA: SEMI AUTONOMI Introduzione: La semplificazione degli agro-ecosistemi, a causa delle tecniche di coltivazione adottate dall'agricoltura moderna tendente ad una produzione fortemente standardizzata basata su poche varietà, ha comportato la graduale e costante perdita di biodiversità dando origine ad un fenomeno sempre più consistente noto come “erosione genetica”. La biodiversità coltivata, e le sementi contadine che ne sono la sua genesi, dagli anni Settanta è stata configurata come strumento di controllo: con l'avvento delle biotecnologie e dei processi di sintesi su embrioni e geni (DNA) di piante svolti in laboratori specializzati, lo sviluppo delle tecniche di selezione si è sempre più specializzato, portando alla nascita di nuove varietà geneticamente modificate (OGM) ed alla privatizzazione del loro utilizzo e commercializzazione, per conto dell'oligopolio di grandi multinazionali sementiere. Nel processo di modernizzazione agricola, dunque, le sementi si configurano così come paradigma centrale all'interno della strategia capitalistica di accumulazione per espropriazione 1, portato avanti dal “progetto della globalizzazione modernizzante”2. Allo scopo di arrestare questo processo e favorire una inversione di tendenza, tanto nella società cittadina dei paesi industrializzati quanto nella civiltà contadina dei paesi in via di sviluppo, negli ultimi vent'anni si è osservato un ritorno d'interesse verso quelle varietà antiche di ortaggi e frutti a rischio di sparizione. In Calabria, regione che basa gran parte della sua economia nel settore agricolo e su un turismo enogastronomico di qualità, il recupero, la conservazione e la valorizzazione di questo patrimonio naturale è da considerarsi un elemento centrale di interesse nelle politiche di sviluppo sostenibile del territorio. Il lavoro di ricerca sul campo e risultati raggiunti: A tal scopo nasce il progetto di promozione, valorizzazione e sostegno all'agricoltura contadina “Semi Autonomi”, promosso e coordinato dal Centro Internazionale Crocevia Calabria. Il progetto, che nasce nel giugno del 2013 come indagine territoriale per ricercare agricoltori che ancora oggi coltivano sementi antiche, ha come scopo, dunque, la valorizzazione e la tutela dell'agro-biodiversità locale e delle tradizioni contadine ad essa legate. Il lavoro di ricerca del germoplasma agricolo presente sul territorio è stato svolto nelle campagne del territorio della Valle del Mercure (Parco Nazionale del Pollino) e della pianura del Lao (zona costiera dell'alto Tirreno calabrese), percorrendo i tracciati rurali e naturalistici proposti dal progetto di turismo responsabile e di valorizzazione territoriale ViaggioLento, promosso dall'associazione culturale Cattivo Teatro. 1 2 Corrado A., “Il paradigma dei semi. Crisi agro-alimentare e reti per un'altra agricoltura”, Aracne editore, Roma 2010 McMichael P., “Ascesa e declino dello sviluppo”, Angeli, Milano Convegno "Biodiversità nascosta" - Rovigo 20-21 marzo 2015 La partecipazione a tale progetto, durato poco più di tre settimane, ha permesso la scelta di un'originale metodologia di ricerca svolta in sella ad una bicicletta: nel rispetto degli spazi rurali e dell'armonia del tempo e del lavoro contadino. Grazie a quest'indagine sul campo, è stato possibile catalogare 54 varietà di sementi orticole locali a rischio di erosione genetica. Le più numerose sono state le sementi a granella (granoturco e fagioli) e le cucurbitacee (in particolar modo varietà di zucche), probabilmente per la loro più semplice metodologia di recupero e conservazione. Diffusione e Valorizzazione delle Sementi e delle Tradizioni Contadine per lo svelamento della biodiversità in una dimensione economica e sociale: Nella primavera 2014 Semi Autonomi è ritornato sul territorio di ricerca per organizzare la prima fiera di scambio di sementi contadine in Calabria. Domenica 23 marzo, nella piazza principale del paese di Verbicaro (CS) ha preso scena la fiera di scambio di sementi, incontro ben voluto dall'amministrazione del paese e organizzato in collaborazione con il CAI (Club Alpino Italiano) di Verbicaro. La partecipazione all'evento è stata sorprendente: un incontro vivace tra anziani contadini, provenienti da territori vicini, e giovani entusiasti contadini giunti da altre provincie e regioni. Un importante momento di incontro tra due facce della stessa ruralità. L'incontro è stato inoltre un momento importante per distribuire materiale informativo sulle sementi e raccogliere firme per la Campagna per l'Agricoltura Contadina. Un momento di scambio, dunque, di biodiversità e di contenuti di interesse rurale, per diffondere le problematiche legate alla commercializzazione delle sementi che non lasciano spazio al mantenimento delle colture locali e per ricordare quanto sia diventato un atto politico coltivare, conservare e valorizzare la biodiversità coltivata nelle campagne di tutto il mondo e dagli agricoltori prima di tutto. Sempre nella primavera del 2014, è stato inoltre dato avvio alla diffusione delle sementi contadini presso coltivatori che si sono proposti come custodi di questa biodiversità. L'associazione ha inoltre coltivato un orto secondo principi agro-ecologici per la riproduzione delle sementi presso una cooperativa agricola, l'Orto Migrante (Rende (CS)) dove sono state organizzate iniziative aperte al pubblico per la condivisione partecipata della biodiversità coltivata. Il progetto Semi Autonomi è un progetto con una programmazione bi-annuale. La prima edizione del progetto terminerà dunque nella primavera 2015, con l'organizzazione di una seconda fiera di scambio di sementi contadine in un comune di rappresentanza del territorio montuoso dove è stata svolta la ricerca. La programmazione della prossima edizione di indagine del progetto Semi Autonomi è prevista per settembre 2015 all'interno del territorio dell'altopiano silano (CS). Yvonne Piersante Dottoranda in “Politica, Cultura e Sviluppo” UNICAL- Università della Calabria