Policy in materia di Antiriciclaggio e Antiterrorismo del Gruppo

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Policy in materia di Antiriciclaggio e Antiterrorismo del Gruppo
POLICY SUL RISCHIO DI RICICLAGGIO E
DI FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO
DEL GRUPPO BANCA MARCHE
Aggiornamento settembre 2011
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POLICY SUL RISCHIO DI RICICLAGGIO E DI FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO DEL GRUPPO
BANCA MARCHE
Sommario
1.
PREMESSA..................................................................................................................................................3
2.
PROCESSO DI REDAZIONE E REVISIONE DELLA POLICY...................................................................4
3.
FONTI NORMATIVE ....................................................................................................................................4
4.
ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA .............................................................................................5
5.
REGISTRAZIONE E CONSERVAZIONE DELLE INFORMAZIONI............................................................6
6.
SEGNALAZIONE DELLE OPERAZIONI SOSPETTE.................................................................................6
7.
GRUPPO BANCA DELLE MARCHE ED IL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI..............................7
8.
FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO ......................................................................................................8
9.
IMPIANTO NORMATIVO E APPLICATIVO ................................................................................................8
10.
FORMAZIONE..............................................................................................................................................9
11.
FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO ..................................................................................................................9
12.
NOMINA DEL RESPONSABILE ANTIRICICLAGGIO ..............................................................................10
13.
CONTROLLI INTERNI ...............................................................................................................................10
14.
CONCLUSIONI...........................................................................................................................................11
15.
PRINCIPALI INFORMAZIONI SULLA CAPOGRUPPO............................................................................11
ELENCO DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO:........................................................................................................11
15 – CARILO .........................................................................................................................................................11
16 – MEDIOLEASING ...........................................................................................................................................12
17 – FOCUS GESTIONI SGR ...............................................................................................................................12
18 – BDM LUX ......................................................................................................................................................12
19 - MARCHE COVERED BOND S.R.L. ..............................................................................................................13
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POLICY SUL RISCHIO DI RICICLAGGIO E DI FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO DEL GRUPPO
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1. Premessa
Il riciclaggio di denaro proveniente da azioni illegali rappresenta uno dei più gravi fenomeni
criminali nel mercato finanziario ed è un settore di specifico interesse per la criminalità
organizzata. Il reinvestimento dei proventi illeciti in attività legali e la presenza di operatori
e di organismi economici collusi con la criminalità alterano profondamente i meccanismi di
mercato, inficiano l’efficienza e la correttezza dell’attività finanziaria e indeboliscono lo
stesso sistema economico.
La globalizzazione dell’attività finanziaria e il rapido sviluppo delle tecnologie
dell’informazione aprono nuove opportunità operative e possibilità di crescita
dell’economia, ma aumentano nel contempo i rischi connessi con il riciclaggio di capitali
illeciti.
Per tali ragioni, ai consueti strumenti repressivi, comuni all’azione di contrasto di ogni
attività criminosa, si è affiancato un sistema di strumenti a carattere preventivo,
prevalentemente collocati a presidio del settore finanziario.
La medesima tipologia di strumenti è stata estesa anche sul versante del contrasto del
finanziamento del terrorismo, che, sebbene in modo speculare rispetto a quanto avviene per
il riciclaggio, si caratterizza per un collegamento con il sistema finanziario.
La solidità, l’integrità e la stabilità degli enti creditizi e finanziari, nonché la fiducia nel
sistema finanziario nel suo complesso possono essere gravemente compromesse dalle
attività poste in essere dai criminali per mascherare l’origine dei proventi di attività
criminose.
Alla complessità e pericolosità di questi fenomeni, il Gruppo di Banca delle Marche
risponde in modo responsabile, dedicando la massima attenzione alle azioni e agli strumenti
di contrasto, nella consapevolezza che la ricerca della redditività e dell’efficienza debba
essere coniugata con il presidio continuo ed efficace dell’integrità della struttura aziendale.
Il Gruppo Banca Marche riserva assoluto impegno alle politiche volte a prevenire il
coinvolgimento dell’istituto in fenomeni di riciclaggio del c.d. “denaro sporco” e di
finanziamento del terrorismo internazionale che possano danneggiare la reputazione e la
stabilità dell’Istituto.
L’adesione convinta ai dettami nazionali ed internazionali trae origine e motivazione dalla
storia della Banca e delle società del Gruppo cresciute in sintonia con la crescita economica
dei territori serviti: laddove l’economia criminale inquina interi territori, gli stessi cessano di
produrre ricchezza e benessere e finiscono per danneggiare imprese e famiglie, impedendo
lo sviluppo stesso degli intermediari bancari e minacciandone la sopravvivenza.
La Banca e le società del Gruppo svolgono, pertanto, le proprie attività, attenendosi alle
disposizioni normative nazionali e comunitarie, in conformità con gli standard etici.
Gli oneri connessi con il rispetto della normativa antiriciclaggio e antiterrorismo, derivanti
dall’adozione di adeguati presidi organizzativi, costituiscono per il Gruppo elementi
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importanti per l’esercizio dell’impresa e sono valutati alla stregua di investimenti in grado di
creare valore in termini di stabilità, reputazione e crescita.
Per tali ragioni il Gruppo Banca delle Marche si è dotato di apposite disposizioni interne,
procedure, programmi di formazione, attività di monitoraggio e controlli volti a garantire il
rispetto della normativa vigente da parte del personale, degli amministratori, dei sindaci, dei
collaboratori e dei consulenti.
2. Processo di redazione e revisione della Policy
Il presente documento di Policy è predisposto su approvazione del Comitato Presidio
Rischi, a seguito di proposta della Funzione Antiriciclaggio di Gruppo. L’emanazione e le
successive modifiche sono approvate dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo e
recepite dai Consigli di amministrazione delle Società Controllate.
3. Fonti Normative
L’attenzione della Comunità Internazionale alla materia antiriciclaggio e antiterrorismo è
testimoniata da numerosi atti emanati in diverse sedi e di seguito si ricordano:
-
Direttiva 2001/97/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
del 4 dicembre 2001, recante modifica della direttiva 91/308/CEE e riguardante la
prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi da
attività illecite,
-
Direttiva 2005/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 ottobre 2005
relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei
proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo,
-
Direttiva 2006/70/CE del 1° agosto 2006, recante misure di esecuzione della direttiva
2005/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la
definizione di persone politicamente esposte e i criteri tecnici per le procedure
semplificate di adeguata verifica della clientela e per l'esenzione nel caso di
un'attività finanziaria esercitata in modo occasionale o su scala molto limitata.
Il legislatore italiano ha recepito per la prima volta nell’ordinamento italiano i principi
contenuti nella prima direttiva antiriciclaggio (1991/308/CE del 10 giugno 1991) attraverso
la Legge n. 197 del 5 luglio 1991 “Misure urgenti per limitare l'uso del contante e dei titoli
al portatore nelle transazioni e prevenire l'utilizzazione del sistema finanziario a scopo di
riciclaggio”.
La normativa nazionale italiana ha seguito l’evoluzione delle norme internazionali: da
ultimo il recepimento all’interno del nostro ordinamento della Direttiva 2005/60/CE ha
innovato la materia, estendendo l'ambito di applicazione della disciplina antiriciclaggio
anche alla lotta al finanziamento del terrorismo.
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In attuazione della terza Direttiva sono stati emanati i seguenti decreti:
- Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231, entrato in vigore il 29 dicembre 2007,
avente ad oggetto la prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio
dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo;
- Decreto Legislativo 22 giugno 2007, n. 109 concernente le misure di congelamento
fondi e risorse economiche per il contrasto del finanziamento del terrorismo e dei Paesi
che minacciano la pace e la sicurezza internazionale.
Il Decreto Legislativo 231/2007 ha riformato profondamente la disciplina antiriciclaggio,
abrogando la legge 197/1991 e dettando una nuova ed organica regolamentazione che è
destinata ad incidere profondamente sul sistema finanziario e sul rapporto tra intermediari e
clienti. Le norme dettate dal decreto, così come successivamente modificato dal Decreto
Legge n. 112/2008 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la
competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”
(convertito con legge n. 133/2008), hanno introdotto adempimenti più stringenti per gli
intermediari che sono chiamati ad una cooperazione attiva nella lotta al riciclaggio ed al
finanziamento del terrorismo. Gli obblighi derivanti dalle recenti diposizioni normative
poggiano su tre pilastri:
-
Conoscenza della clientela e adeguata verifica;
Registrazione e conservazione delle informazioni;
Segnalazione delle operazioni sospette.
4. Adeguata verifica della clientela
I nuovi standard internazionali hanno rafforzato nell’impianto normativo il ruolo cardine
della “conoscenza del cliente” come fattore indispensabile per un’efficace lotta al
riciclaggio del denaro e dei beni di provenienza illecita.
In particolare, gli intermediari finanziari devono procedere alla identificazione ed alla
adeguata verifica della clientela, indispensabili per stabilire l’identità e il profilo di rischio
di riciclaggio di ciascun cliente.
Banca Marche e le società del Gruppo, in conformità alla normativa comunitaria e
considerando determinante questo aspetto, sono in grado di acquisire una conoscenza
profonda del cliente sotto diversi profili: reddituale, comportamentale e di propensione al
rischio.
La Banca e le società del Gruppo effettuano, infatti, un’adeguata verifica della clientela ed il
conseguente monitoraggio dell’operatività attraverso l’analisi dei seguenti parametri: natura
giuridica, attività svolta, comportamento tenuto al momento dell’apertura del rapporto
continuativo o al compimento dell’operazione, area geografica di appartenenza, tipologia
dell’operazione o del rapporto, ammontare dell’operazione e ragionevolezza dell’operazione
e del rapporto.
La Banca e le Società del Gruppo effettuano l’analisi del grado di anomalia di
un’operazione con riferimento alle caratteristiche del cliente che la pone in essere e
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integrano il dato oggettivo con le informazioni sul cliente in loro possesso nel valutare la
coerenza e la compatibilità dell’operazione con il profilo economico – finanziario dichiarato
dal cliente medesimo. La Banca e le società del Gruppo, inoltre, pongono particolare
attenzione qualora risulti che il cliente non svolga attività con rilievo economico.
L’acquisizione di una vasta piattaforma di informazioni sulla clientela consente al Gruppo
Banca Marche di effettuare un monitoraggio concreto e costante, ancorato al profilo di
rischio del cliente desunto da dati interni e fonti esterne.
La Banca e le società del Gruppo aggiornano costantemente il quadro conoscitivo della
clientela attraverso le evidenze relative alle operazioni progressivamente poste in essere e le
informazioni provenienti dai collegamenti significativi che i clienti intrattengono tra di loro,
con altri soggetti, con le relazioni societarie di gruppo, con i legami contrattuali, finanziari,
commerciali o di altra natura che consentano di cogliere le giustificazioni di operazioni
poste in essere.
Nella tenuta e nell’aggiornamento costante delle evidenze sulla clientela, la Banca e le
società del gruppo si avvalgono di idonei sistemi informatici che consentono di espletare in
maniera puntuale gli obblighi previsti dalla normativa vigente.
La Capogruppo e le società del Gruppo, nel rispetto delle normative, condividono tutte le
informazioni sul profilo di ciascun cliente.
5. Registrazione e conservazione delle informazioni
Banca Marche e le società del gruppo nel rispetto degli obblighi di registrazione, hanno
istituito l’Archivio Unico Informatico, secondo le disposizioni impartite. Gli Archivi sono
gestiti in modo tale da assicurare la chiarezza, la completezza, l’immediatezza delle
informazioni, la loro conservazione e la facilità di consultazione.
Banca Marche e ciascuna società del Gruppo conservano i dati e le informazioni per un
periodo di dieci anni, in ottemperanza agli obblighi previsti dalla normativa vigente.
6. Segnalazione delle operazioni sospette
Ciascuna società del Gruppo Banca delle Marche, sulla base delle disposizioni vigenti, al
fine di evitare il coinvolgimento dell’Istituto in fatti di riciclaggio e di cooperare con le
autorità di vigilanza per garantire la stabilità del sistema finanziario, ha adottato un processo
strutturato per le segnalazioni di operazioni che destano sospetto circa la provenienza
illecita dei fondi trasferiti.
A tale scopo Banca Marche e le società del Gruppo collaborano attivamente con l’Unità di
Informazione Finanziaria (UIF) a cui trasmettono le segnalazioni di operazioni sospette
individuate sulla base delle “Indicazioni operative per la segnalazione delle operazioni
sospette” fornite dalla Banca d’Italia (Decalogo della Banca d’Italia).
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7. Gruppo Banca delle Marche ed il rispetto dei principali obblighi
Il Gruppo Banca delle Marche adotta politiche aziendali coerenti con le regole e i principi
della disciplina antiriciclaggio, in quanto considera tali aspetti rilevanti per l’affidabilità, la
reputazione e la qualità dei rapporti con la clientela.
Al fine di assicurare il corretto adempimento degli obblighi previsti, il Gruppo Banca
Marche:
ƒ si rifiuta di effettuare operazioni ritenute anomale per tipologia, oggetto, frequenza o
ammontare e di instaurare o mantenere rapporti continuativi che presentano profili di
anomalia;
ƒ presta particolare attenzione a tentativi di operazioni e ad operazioni proposte da
utenti occasionali, specie qualora esse siano di rilevante ammontare o presentino
modalità di esecuzione anomale;
ƒ valuta i profili di anomalia anche con riferimento all’operatività di altri intermediari,
nazionali ed esteri; in tale contesto, particolare attenzione va prestata all’attività che
interessa intermediari di non elevata reputazione, ovvero soggetti operanti in Paesi
segnalati come “non cooperativi”;
ƒ non consente né intrattiene rapporti, relazioni, operazioni con le società bancarie di
comodo che non hanno una presenza fisica nel paese in cui sono costituite e
autorizzate all’esercizio dell’attività (shell bank), con le succursali contabili di un
istituto bancario estero che sia privo di una struttura organica e gestionale
significativa nella giurisdizione in cui è stato costituito (booking branch), né con le
filiazioni contabili impegnate in attività di private banking o per rapporti fiduciari
(booking subsidiary);
ƒ adotta tutte le misure necessarie per determinare e verificare la vera identità della
clientela, utilizzando i documenti, i dati e le informazioni ottenuti da fonti affidabili e
indipendenti;
ƒ pone maggiore attenzione e misure rafforzate nei casi in cui si determino situazioni
che comportano un maggiore rischio di riciclaggio o nella verifica di persone che
ricoprono o hanno ricoperto importanti cariche pubbliche;
ƒ identifica l’eventuale titolare effettivo nei casi previsti e ne verifica l’identità sia
attraverso una percentuale sufficiente nella partecipazione al capitale sociale sia in
qualunque altro modo;
ƒ ottiene informazioni sullo scopo e sulla natura prevista del rapporto continuativo e
svolge un controllo costante nel corso dello stesso;
ƒ pone particolare attenzione nella valutazione dell’operatività riconducibile a soggetti
in relazione ai quali sono pervenute richieste di informazioni nel quadro di indagini
penali o per l’applicazione di misure di prevenzione;
ƒ trasmette le segnalazioni di operazioni sospette all’UIF che funge da centro nazionale
per ricevere, analizzare e comunicare alle autorità competenti le segnalazioni ed altre
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informazioni che riguardano casi potenziali di riciclaggio e inoltra le segnalazioni
delle infrazioni al Ministero dell’Economia e delle Finanze;
ƒ adotta procedure interne idonee ad evitare il coinvolgimento in fatti di riciclaggio.
8. Finanziamento del terrorismo
La Direttiva 2005/60/CE associa il reato di riciclaggio al reato di terrorismo anche se
diversa è la loro genesi e la loro natura. Per sommi capi il reato di riciclaggio è, nei fatti, un
trasferimento di beni o somme di denaro che, provenendo da attività illegali, vengono
immessi in attività legali. Il finanziamento al terrorismo consiste, di norma, nel
trasferimento di fondi ad attività illecite (atti di terrorismo).
Il motivo dell’accorpamento delle due tipologie di reato è dettato, secondo il legislatore,
dalla necessità di adottare presidi e controlli omogenei.
Nella prevenzione di questo reato gioca un ruolo fondamentale la capacità
dell’intermediario di conoscere adeguatamente il cliente e le finalità delle operazioni.
Questo processo è in qualche modo agevolato dalla pubblicazione, da parte di organismi
internazionali, di liste di nominativi ai quali deve essere interdetta ogni possibilità di
accedere a rapporti o operazioni bancarie. Le liste includono paesi o istituzioni finanziarie
con le quali è bloccata l’operatività.
Il Gruppo Banca delle Marche al fine di assicurare il corretto adempimento degli obblighi e
divieti previsti dalla normativa vigente in materia di antiterrorismo:
ƒ si rifiuta di compiere operazioni che coinvolgano a qualunque titolo (presentatori,
ordinanti o beneficiari) soggetti inseriti nei Regolamenti CE o in provvedimenti delle
autorità nazionali;
ƒ trasmette le segnalazioni di operazioni sospette di finanziamento al terrorismo all’UIF;
ƒ si rifiuta di compiere bonifici in USD a favore di soggetti/Paesi inclusi nelle liste OFAC
(Office of Foreign Assets Control del Dipartimento del Tesoro degli USA);
ƒ effettua in via automatizzata controlli anagrafici e effettua confronti con i nominativi
presenti nelle liste fornite dall’ONU e dai Regolamenti CE.
ƒ controlla costantemente le liste e i relativi aggiornamenti e la corrispondenza delle stesse
con gli elenchi pubblicati dalle autorità;
ƒ controlla i bonifici in partenza e in arrivo (controlli sui beneficiari e ordinanti) e valuta i
movimenti scartati in seguito ad indici di somiglianza con le liste antiterrorismo.
9. Impianto Normativo e Applicativo
Ciascuna società del Gruppo ha sintetizzato in specifici testi unici, tutta la normativa esterna
in materia di antiriciclaggio e di antiterrorismo in vigore, nonché il modello organizzativo di
Gruppo contenente ruoli e responsabilità e gli adempimenti operativi relativi.
L’obiettivo della normativa aziendale è di fornire alle strutture delle Società del gruppo
strumenti organici di consultazione e di supporto, utili alla comprensione della materia e per
lo svolgimento delle attività dalla stessa contemplate.
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Al fine di garantire il rispetto degli obblighi imposti dalla normativa in materia di
antiriciclaggio e antiterrorismo, le società del Gruppo si sono dotate di adeguate procedure
per la gestione di tutti gli adempimenti previsti (individuazione delle operazioni anomale,
rispetto degli obblighi segnaletici, monitoraggio delle operazioni effettuate sotto il profilo
della ripetitività e dell’importo, controlli interni, persone politicamente esposte, lista dei
terroristi).
10. Formazione
Il Gruppo Banca delle Marche, conformemente alle disposizioni normative, organizza
programmi interni di formazione del personale in materia di prevenzione del riciclaggio
rivolti a tutto il personale al fine di diffondere all’interno dell’azienda la cultura della
conformità al rispetto della normativa sull’antiriciclaggio e di sensibilizzare il personale
sulle problematiche connesse.
Il Gruppo pone in essere programmi organici di addestramento e di formazione del
personale che tengano conto dell’evoluzione normativa, delle procedure predisposte per
adempiere agli obblighi di raccolta delle informazioni funzionali alla identificazione e
verifica della clientela, alla registrazione e conservazione, nonché alla rilevazione delle
anomalie per la valutazione delle operazioni sospette finalizzate alla eventuale segnalazione.
Il programma formativo è finalizzato a far comprendere ai dipendenti gli obblighi e le
responsabilità aziendali, la logica complessiva dell’impianto normativo, a riconoscere le
attività che potrebbero essere connesse al riciclaggio o al finanziamento al terrorismo
nonché i conseguenti comportamenti da adottare.
Specifici programmi di formazione vengono attuati per il personale appartenente alla
Funzione Antiriciclaggio.
Particolare attenzione formativa, inoltre, è rivolta al personale che ha un contatto diretto con
la clientela ed al personale di nuova assunzione.
L’attività di qualificazione del personale riveste carattere di continuità e di sistematicità
nell’ambito di programmi organici che tengono conto dell’evoluzione della normativa e
delle procedure.
L’attività di formazione viene rendicontata annualmente al Comitato Esecutivo.
11. Funzione Antiriciclaggio
La Capogruppo del Gruppo Banca delle Marche ha costituito una struttura centralizzata al
fine di rafforzare e ricondurre ad unitarietà i presidi aziendali in materia di antiriciclaggio.
La struttura ha il compito di estendere i controlli sistematici su tutte le società del Gruppo,
ad eccezione di BM Lux (società di diritto lussemburghese), di predisporre adeguati flussi
informativi tra la Capogruppo e le Società del Gruppo per le quali la funzione è accentrata, e
verso le strutture aziendali coinvolte nella relazione con la clientela.
La struttura coordina e verifica l’attività dei referenti istituiti e nominati presso ciascuna
società del gruppo.
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12. Nomina del Responsabile Antiriciclaggio
La Capogruppo al fine di rafforzare e ricondurre ad unitarietà i presidi aziendali in materia
di antiriciclaggio, ha nominato un Responsabile Antiriciclaggio di Gruppo cui sono
demandati gli adempimenti connessi al rispetto della normativa mediante la verifica
costante e sistematica del rispetto degli obblighi.
Il Responsabile Antiriciclaggio riferisce agli organismi di governo e di controllo in merito
alle evidenze riscontrate nell’esecuzione dei controlli, alla evoluzione normativa ed al grado
di esposizione al rischio delle Società del Gruppo.
Il Responsabile Antiriciclaggio cura i rapporti con le autorità amministrative preposte al
rispetto della normativa.
13. Controlli interni
Il Gruppo Banca delle Marche, al fine di assicurare l’integrità e l’autonomia aziendale, ha
adottato un sistema di controlli interni per la rilevazione e la gestione dei rischi, ivi
compreso il rischio di incorrere in comportamenti non conformi agli obblighi previsti dalle
disposizioni normative comunitarie e nazionali in materia di antiriciclaggio e di
finanziamento al terrorismo.
Il sistema dei controlli interni del Gruppo Banca delle Marche coinvolge, con diversi ruoli,
gli Organi societari, le funzioni di controllo, l’organizzazione aziendale e di Gruppo.
L’assetto organizzativo e di governo della Banca è rivolto a realizzare gli interessi
dell’azienda e, nello stesso tempo, ad assicurare la sana e prudente gestione e la stabilità
patrimoniale, evitando l’assunzione anche inconsapevole dei rischi connessi in materia di
antiriciclaggio e antiterrorismo, nonché la correttezza operativa correlata.
Il Gruppo Banca delle Marche adotta un sistema di controlli interni articolato su tre livelli:
ƒ i controlli di primo livello o di linea;
ƒ i controlli di secondo livello;
ƒ i controlli di terzo livello (espletati dalla funzione di revisione interna).
Il Servizio Antiriciclaggio effettua i controlli di secondo livello e verifica che l’attività
aziendale e i processi in materia di antiriciclaggio siano adeguati a prevenire la violazione
delle norme di eteroregolamentazione e autoregolamentazione e verifica che le azioni di
mitigazione del rischio siano efficaci.
Il sistema dei controlli interni di 2° livello è strutturato e dettagliato in un apposito
“Manuale dei Controlli”.
La Funzione di Revisione Interna verifica in modo continuativo il grado di adeguatezza
dell’assetto organizzativo aziendale e la sua conformità rispetto alla disciplina di riferimento
e vigila sulla funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni.
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14. Conclusioni
Il Gruppo Banca delle Marche, consapevole dell’assoluta rilevanza della lotta al riciclaggio
dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, e in considerazione
dell’importanza che la normativa in questione riveste ai fini di una corretta gestione
dell’attività bancaria, ha adottato una politica aziendale, che, costantemente aggiornata,
risulta coerente con le regole e i principi dettati dalle disposizioni comunitarie e nazionali.
Il Gruppo Banca delle Marche, sottoposto alla vigilanza della Banca d’Italia, collabora
attivamente con l’Unità di Informazione Finanziaria per la tutela della stabilità e
dell’integrità del sistema finanziario.
15. Principali Informazioni sulla Capogruppo
Denominazione
Sede Sociale
Direzione Generale
Principali Attività di Businnes
Storia
Stato Giuridico
Iscrizione all’Albo
Partita IVA
Quotata nei mercati
regolamentati
BANCA DELLE MARCHE SPA
Via Menicucci 4/6 –60121 Ancona, Italia
Via Ghislieri 6 – 60035 Jesi, Italia
Banca Commerciale Retail
Banca Marche nasce nel 1994 ed è il risultato della fusione
delle Casse di Risparmio di Pesaro, di Macerata e di Jesi
Società Per Azioni
Iscritta all’Albo delle Banche tenuto dal 1994 dalla Banca
d’Italia al n. 5236.5
IT01377380421
No
Elenco delle Società del Gruppo:
15 – CARILO
Denominazione
Sede Sociale
Direzione Generale
Principali Attività di Businnes
Storia
Stato Giuridico
Iscrizione all’Albo
Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A.
Via Solari, 21 60025 Loreto (AN)
Via Solari, 21 60025 Loreto (AN)
Banca Commerciale Retail
La Cassa di Risparmio di Loreto, con i suoi 149 anni di
ininterrotta attività è una delle aziende più longeve del
territorio marchigiano. Dal 1997 la Carilo Cassa di
Risparmio di Loreto SpA è entrata a far parte del gruppo
bancario Banca Marche.
Società Per Azioni
Iscritta all’Albo delle banche tenuto dalla Banca d’Italia al
n. 5180.5.0
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Partita IVA
Quotata nei mercati
regolamentati
00079350427
No
16 – MEDIOLEASING
Medioleasing S.p.A.
Via L. Menicucci 4 60121 Ancona
Via L. Menicucci 4 60121 Ancona
Denominazione
Sede Sociale
Direzione Generale
Principali Attività di Businnes
Storia
Medioleasing è una società per azioni, interamente facente
capo a Banca delle Marche, creata quale strumento di
intervento nel settore della locazione finanziaria.
Società Per Azioni
Stato Giuridico
Iscrizione all’Albo
Partita IVA
Quotata nei mercati
regolamentati
02232810420
No
17 – FOCUS GESTIONI SGR
Denominazione
Sede Sociale
Direzione Generale
Principali Attività di Businnes
Storia
Stato Giuridico
Iscrizione all’Albo
Partita IVA
Quotata nei mercati
regolamentati
Focus Gestioni SGR S.p.A.
Ancona
Jesi
Gestione del Risparmio
Focus Gestioni SGR S.p.A., costituita su iniziativa di
Banca delle Marche S.p.A. e Mediocredito Fondiario
Centroitalia S.p.A. nel 1999, è una Società di Gestione del
Risparmio del Gruppo Banca delle Marche che investe in
PMI prevalentemente localizzate nel centro Italia
Società Per Azioni
01578970426
No
18 – BDM LUX
Denominazione
Sede Sociale
Direzione Generale
Principali Attività di Businnes
Banca delle Marche Gestione Internazionale Lux S.A.
8, Avenue de la Liberté, L-1637 Lussemburgo
Gestione del Risparmio
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BANCA MARCHE
Storia
Stato Giuridico
Iscrizione all’Albo
Partita IVA
Quotata nei mercati
regolamentati
Banca delle Marche Gestione Internazionale Lux S.A. è la
Società di Gestione del Risparmio del Gruppo Banca delle
Marche S.p.A., costituita in Lussemburgo a fine 2004 e
controllata direttamente da Banca delle Marche S.p.A.
Società Anonima
01377380421
No
19 - MARCHE COVERED BOND s.r.l.
Denominazione
Sede Sociale
Direzione Generale
Principali Attività di Businnes
Storia
Marche Covered Bond s.r.l.
Via Vittorio Alfieri 1 31015 Conegliano (TV)
La Società non ha attività di business. E’ una SPV con
oggetto esclusivo:
1) l’acquisto pro soluto a titolo oneroso da banche di: (i)
crediti fondiari e ipotecari, anche individuabili in blocco;
(ii) crediti vantati nei confronti delle pubbliche
amministrazioni o garantiti dalle medesime, anche
individuabili in blocco; (iii) titoli emessi nell’ambito di
operazioni di cartolarizzazione aventi ad oggetto crediti di
cui ai punti (i) e (ii); e (iv) ulteriori attivi idonei o attivi
idonei integrativi che siano consentiti dalla predetta
disciplina;
2) l'assunzione di finanziamenti concessi o garantiti anche
dalle stesse banche cedenti volti a finanziare l'acquisto di
crediti e titoli di cui al punto 1 che precede;
3) la prestazione di garanzia irrevocabile, a prima richiesta,
incondizionata e autonoma per le obbligazioni emesse dalle
banche cedenti ovvero da altre banche.
Costituita il 2 novembre 2009 con denominazione sociale
Hilo Finance srl.
In data 7 aprile 2010, comunicazione dell’avvenuta
iscrizione all’elenco generale intermediari finanziari di cui
all’art.106 da parte di Banca d’Italia.
Ridenominazione in Marche Covered Bond S.r.l. in data 29
aprile 2010 e contestuale modifica dell’oggetto sociale
esclusivo.
Autorizzazione da parte di Banca d’Italia all’acquisto di
una partecipazione di controllo pari al 60% da parte di
Aggiornamento settembre 2011
14
POLICY SUL RISCHIO DI RICICLAGGIO E DI FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO DEL GRUPPO
BANCA MARCHE
Stato Giuridico
Iscrizione all’Albo
Partita IVA
Quotata nei mercati
regolamentati
Banca Marche in data 22 giugno 2010.
A decorrere dal 6 luglio 2010 la società Marche Covered
Bond è stata iscritta nel gruppo bancario Banca delle
Marche.
Società a Responsabilità Limitata
Iscritta all’elenco generale intermediari finanziari di cui
all’art.106 del decreto legislativo n°385/93 con il numero
41838
04333940262
NO
Aggiornamento settembre 2011