ASI - Rendiconto 31 dicembre 2011

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ASI - Rendiconto 31 dicembre 2011
Rendiconto di Gestione
al 31 dicembre 2011
Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Relazione degli amministratori della Società di Gestione
al rendiconto del fondo “
“Amundi Soluzione Immobiliare”
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Il fondo comune d’investimento immobiliare chiuso Amundi Soluzione Immobiliare, promosso da
Amundi SGR e gestito da Amundi Real Estate Italia SGR, ha iniziato la propria operatività con
decorrenza 4 maggio 2011, scadenza del periodo prefissato per il richiamo degli impegni. Il Fondo,
caratterizzato da una durata di 7 anni, è stato sottoscritto da n. 705 investitori per un ammontare
complessivo di € 50.855.000 suddiviso in n. 10.171 quote del valore nominale di € 5.000 ciascuna.
Raccolta netta nel periodo di sottoscrizione
n. quote
Quote emesse
10.171
Valore di emissione
5.000
50.855.000
Valore al 31/12/2011
4.487,991
In seguito al richiamo degli impegni Amundi Real Estate Italia SGR ha intrapreso l’attività
d’investimento delle risorse raccolte, incominciando con l’acquisto di alcuni fondi immobiliari italiani
quotati. Temporaneamente il patrimonio del fondo è stato, in gran parte, impiegato in strumenti di
mercato monetario facilmente liquidabili. Tale scelta ha assicurato, in ogni momento, la possibilità di
rendere disponibili le risorse finanziare necessarie per fare fronte all’eventuale investimento in blocchi,
fuori mercato, dei fondi target quotati sul secondario, oppure alla sottoscrizione di fondi non quotati
subordinatamente al favorevole esito dell’attività di due diligence, ivi inclusi, con riferimento ai fondi
esteri, i necessari approfondimenti legali e fiscali. Il gestore ha perseguito l’obiettivo di raggiungere
un’allocazione del 60% in fondi di diritto italiano, dedicando il restante 40% a fondi esteri. Al 31
dicembre 2011 l’esposizione in fondi ha raggiunto complessivamente l’84,0% del totale dell’attivo e la
costruzione del portafoglio estero del Fondo è stata completata.
Scenario macro economico
Il 2011 è stato caratterizzato da due fasi molto diverse sotto il profilo dei trend macroeconomici e delle
performance dei mercati finanziari: nel primo semestre la crescita economica globale è stata
sostenuta, registrando una convergenza fra gli USA, in decelerazione, e l’Europa in accelerazione,
nonostante un andamento parzialmente deludente della Gran Bretagna. La tragedia nipponica ha
provocato effetti significativamente negativi sul PIL giapponese, mentre il tasso di sviluppo dei paesi
emergenti si è confermato più che soddisfacente nonostante gli anticipati timori legati al potenziale
effetto delle politiche monetarie restrittive adottate. Contestualmente a uno scenario macroeconomico
favorevole i mercati finanziari hanno espresso performance generalmente positive delle asset class
rischiose e un limitato rialzo dei rendimenti obbligazionari. Il secondo semestre, al contrario, è stato
caratterizzato dall’irrompere di nuove forti tensioni sui rendimenti dei titoli di stato dei paesi periferici
dell’Eurozona, innescando una reazione a catena che partendo dal mercato obbligazionario si è
riflessa negativamente sulla percezione della solvibilità degli istituti di credito, in primo luogo Europei,
per scaricarsi infine sull’economia reale. Il diretto coinvolgimento dell’Italia, uno degli emittenti pubblici
in termini dimensionali più importanti a livello mondiale, nella cosiddetta “Crisi del Debito Sovrano” ha
avuto effetti sistemici quantomeno sull’intero continente in un quadro generale di accresciuta
incertezza e volatilità indotta fra l’altro dal downgrade del debito pubblico americano.
Le attese degli economisti riguardo alla crescita, con particolare riferimento all’Eurozona, sono state
profondamente riviste al ribasso durante l’estate soprattutto sull’orizzonte temporale del 2012. Dal
mese di agosto a oggi le stime di consenso concernenti la crescita del PIL sono scese, con riferimento
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Con finestre periodiche di apertura a partire dal 1 aprile 2012.
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all’Eurozona, dall’1,9% all’1,6% nel 2011 e dall’1.6% allo zero nel 2012. Una revisione solo
marginalmente più contenuta ha interessato gli Stati Uniti: dal 2,6% all’1,8% nel 2011 e dal 3% al 2%
nel 2012.
Dopo aver chiuso il 2011 al rialzo nei paesi avanzati, trainata soprattutto dai prezzi del petrolio e delle
materie prime, l’inflazione è destinata a ridursi nel 2012, coerentemente con l’attesa decelerazione
della crescita. La favorevole anticipazione di una dinamica inflazionistica sotto controllo
congiuntamente a un quadro macroeconomico deterioratosi per effetto della crisi finanziaria e del
connesso credit crunch hanno contribuito a rendere ancora più espansivo l’assetto della politica
monetaria. In particolare la BCE, dopo l’insediamento del nuovo governatore Mario Draghi, si è
tempestivamente mossa in tale direzione.
Nel secondo semestre l’Eurozona è stata oggetto di un’intensa crisi finanziaria i cui impatti in termini
reali sono stati più forti sui paesi periferici fiscalmente più deboli, all’epicentro delle tensioni. Qui le
prospettive di crescita sono state rapidamente riviste al ribasso. La dinamica espansiva europea, in
questa fase, si concentra sempre più sul sistema produttivo tedesco, mentre per il 2012 nell’intera
Eurozona si anticipa una stagnazione, se non una nuova recessione. Nei paesi periferici, dopo
l’estate, ha prevalso il timore dell’innesco di un circolo vizioso nel quale alle manovre fiscali restrittive,
messe in atto per rispondere all’incremento del premio per il rischio delle obbligazioni pubbliche,
coerentemente con l’impostazione strategica operante in ambito UE, facessero seguito nuove spinte
recessive tali da richiedere, in prospettiva, nuovi interventi fiscali restrittivi, il tutto in un quadro reso
ancor più negativo dagli effetti del pesante ribasso dei valori obbligazionari su un settore creditizio già
afflitto, dopo il 2008, da una limitata adeguatezza patrimoniale: incremento considerevole del costo
della raccolta, razionamento del credito al settore privato e tassi crescenti per i prenditori sono state le
conseguenze immediate. L’Italia è stata al centro delle tensioni sul debito sovrano che si sono
accentuate ed estese nell’Eurozona, assumendo rilevanza sistemica e inducendo, nell’ultimo
trimestre, un cambio alla guida del Governo. Nonostante un recupero di credibilità internazionale,
frutto anche delle importanti correzioni degli squilibri di finanza pubblica intraprese dal governo Monti,
la strada per il futuro è tutta in salita ed è ormai opinione condivisa che l’Italia, come altri paesi
periferici dell’Eurozona, si appresti ad entrare in una fase recessiva che durerà almeno per tutto il
2012, con stime di crescita in contrazione e un significativo deterioramento sul fronte occupazionale.
Al contempo si attende che l’inflazione possa ridursi sensibilmente nel corso del 2012 scendendo di
circa un punto percentuale dai livelli del 2011. Dopo l’insediamento del nuovo Governatore, le azioni
intraprese dalla BCE - un imponente inserimento di liquidità nel sistema, un duplice taglio dei tassi di
riferimento e la continuazione del programma di acquisti di titoli degli emittenti “sotto attacco” – hanno
avuto effetti positivi. Le misure adottate hanno ridotto notevolmente i rischi di rifinanziamento delle
banche nel 2012 e i connessi timori di chiusura del credito al sistema. Le autorità politiche dell’UE, dal
canto loro, hanno approvato nuove misure fiscali restrittive improntate al rigore e avviato un processo
di governance fiscale condivisa. Tuttavia mancano ancora decisioni risolutive sul fronte politico per
contenere il rischio di contagio e le ultime decisioni di dicembre dovranno trovare attuazione pratica
nei summit dei prossimi mesi. In questo senso è cruciale che il processo avviato prosegua e
raggiunga nuovi più ambiziosi obiettivi.
Il PIL americano è cresciuto a un tasso dell’1,8% nel 2011, in evidente rallentamento rispetto al 3,0%
del 2010. Nonostante l’effetto negativo della crisi finanziaria, l’economia USA ha continuato a
esprimere una dinamica ragionevolmente positiva nel secondo semestre, sostenuta soprattutto dai
consumi privati e dal progressivo miglioramento dell’occupazione. La creazione di nuovi posti di lavoro
continua a essere il motore principale della crescita per il tramite dei consumi: nel 2011 il settore
privato ha creato circa due milioni di nuovi posti di lavoro, quasi il doppio rispetto al 2010. Anche la
tendenza delle ore medie lavorate e dei salari è stata positiva e giustifica la tenuta dei consumi. Gli
indicatori di fiducia delle imprese si attestano su livelli coerenti con una crescita positiva seppur
contenuta dell’economia, e il ciclo delle scorte dovrebbe fornire un importante contributo al PIL nei
prossimi trimestri. Il consistente aumento dei prezzi delle materie prime e del petrolio ha indotto un
rialzo dell’inflazione dall’1,6% del 2010 al 3,2% di fine 2011. Ciononostante tale dinamica è rimasta
sotto controllo nella sua componente meno volatile o “core” grazie alle ridotte pressioni provenienti dai
salari e dalla domanda aggregata: l’indice dei prezzi è destinato a scendere nel 2012. La Fed, dopo
aver completato le misure per aumentare il flusso di liquidità attraverso l’acquisto di un considerevole
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ammontare di titoli di stato, è intervenuta al fine di allungare la scadenza media del proprio portafoglio,
ponendosi l’obiettivo di contenere i rendimenti sulla parte più lunga della curva, mantenendo al
contempo i tassi ufficiali invariati.
Anche la Gran Bretagna ha sofferto un sostanziale rallentamento della crescita nel 2011 rispetto al
2010. Le ultime stime relative al 2011 si attestano al di sotto dell’1%, contro il 2,1% messo a segno nel
2010. Per il 2012 si anticipa una crescita ancor più contenuta (+ 0,6%). L’inflazione britannica
permane a livelli sensibilmente più alti di quella americana e dell’Eurozona: il 2011 si chiude con un
4,5% che dovrebbe ridursi al 2,5% nel 2012, convergendo verso i più contenuti livelli d’incremento dei
prezzi delle altre aree avanzate. Nonostante le pressioni inflazionistiche, la Banca d’Inghilterra ha
lanciato un nuovo programma di allentamento quantitativo, mantenendo una politica monetaria
decisamente espansiva per contrastare i rischi sulla crescita. Nel corso del 2012 è probabile che i
tassi ufficiali rimangano ai livelli attuali.
L’anno si è aperto con un forte recupero delle classi d’investimento rischiose e soprattutto
dell’azionario, che ha seguito i positivi segnali macro e microeconomici e gli effetti favorevoli prodotti
dalle misure espansive di politica monetaria (allentamento quantitativo). Gli eventi geopolitici del
mediterraneo, il rialzo del prezzo delle materie prime e la tragedia nipponica hanno prodotto una prima
correzione temporanea, ma il recupero delle valutazioni azionarie è proseguito fino a quando si sono
affacciati nuovi timori di rallentamento economico negli USA e nuove e crescenti incertezze sulla
solvibilità di numerosi emittenti pubblici, in primo luogo Italia e Spagna. L’estate ha visto un vero e
proprio crollo dei mercati azionari, con vendite che si sono concentrate in particolare in Europa e sui
titoli del settore bancario. Nella parte finale dell’anno i mercati si sono stabilizzati ma la volatilità e
l’incertezza hanno continuato a caratterizzare gli scambi.
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, il 2011 ha registrato un forte flight to quality verso i
titoli di stato dei paesi ritenuti più affidabili come Germania e Stati Uniti, contestualmente alla crisi di
fiducia che ha investito i paesi periferici dell’Eurozona. I rendimenti dei Bund e dei Treasury hanno
pertanto raggiunto nuovi minimi negli ultimi mesi dell’anno, mentre lo spread pagato dai titoli periferici
ha raggiunto nuovi massimi. I corporate bonds hanno generato buone performance rispetto alle altre
classi d’investimento nei primi sei mesi, ma sono stati in seguito colpiti dall’inasprimento della crisi
finanziaria e dai suoi effetti negativi, immediati e prospettici, sul quadro macroeconomico. Pertanto,
pur generando performance assolute, con l’eccezione dei segmenti più rischiosi, generalmente di
segno positivo hanno sofferto un forte aumento degli spreads sulle curve governative.
Anche il FOREX è stato caratterizzato da dinamiche contrastanti nei due semestri: al forte
indebolimento del dollaro, correlato all’apprezzamento dei prezzi delle materie prime, è seguita prima
una fase di stabilità durante l’estate e quindi un importante apprezzamento negli ultimi mesi del 2012,
a causa della crisi finanziaria esplosa nell’Eurozona e alle conseguenti manovre espansive della BCE.
Il quadro dei fondamentali permane incerto e anticipa un rallentamento della dinamica economica
globale: l’Eurozona è al centro delle revisioni al ribasso dei tassi di crescita. Gli USA dovrebbero
continuare a esprimere uno scenario non recessivo e il Giappone proseguire la ripresa iniziata nella
seconda parte del 2011. I paesi emergenti hanno subito solo un raffreddamento della crescita e non si
prevede un forte rallentamento nel 2012, quanto una nuova limitata decelerazione, sostenuta dalle
leve fiscali e monetarie a loro disposizione. I fattori che guideranno più intensamente i mercati sono
legati soprattutto agli sviluppi di natura politica sul fronte della cosiddetta “Crisi del Debito Sovrano” e
agli effetti ritardati della volatilità e della restrizione del credito, registrate negli ultimi mesi, sui consumi
e sui risultati societari. L’atteggiamento nei confronti delle asset class rischiose è pertanto cauto
nonostante le valutazioni, generalmente, già incorporino uno scenario macroeconomico non ottimista.
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Andamento del mercato immobiliare
Nella 2011 il mercato immobiliare europeo ha confermato il proseguimento della dinamica positiva
iniziata, dopo lo shock indotto dalla crisi economico-finanziaria, nella seconda metà del 2009. Gli
investimenti immobiliari nel 2011, secondo le rilevazioni di CB Richard Ellis, hanno raggiunto €115
miliardi, in aumento del 4% rispetto al 2010. Italia, Spagna e Portogallo sono stati gli unici mercati a
registrare una contrazione annua negli investimenti, riflettendo la più generale crisi di fiducia che ha
colpito questi paesi soprattutto negli ultimi mesi dello scorso anno. Sul mercato immobiliare domestico
si è registrata una complessiva stabilità dei prezzi con il settore residenziale in lieve ripresa soprattutto
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nell’alta gamma. Nel complesso l’indice Scenari Immobiliari ha registrato un incremento nell’anno
dello 0,87%, trainato dal positivo andamento del comparto uffici (+1,40%): il dinamismo degli
investitori domestici, accompagnato da un incremento della domanda degli utilizzatori finali, dettata da
esigenze di miglioramento funzionale, ha prodotto un progresso delle quotazioni del comparto
direzionale. Anche il comparto commerciale e residenziale hanno registrato un incremento positivo
rispettivamente dello 0,17% e dello 0,99% mentre l’unica variazione negativa è stata quella del settore
logistico/industriale che ha risentito maggiormente degli effetti della debolezza economica diffusa: il
declino dei valori immobiliari nel 2011 è stato del -1,16%
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Generale
Non
Residenziale
Uffici
Commerciale
Industriale
Residenziale
9.76%
15.03%
16.55%
18.72%
17.25%
10.67%
6.59%
-3.68%
3.12%
-0.47%
-4.27%
0.30%
0.87%
2.16%
7.35%
6.94%
9.30%
6.02%
6.13%
4.49%
5.67%
6.91%
4.35%
-1.33%
-1.29%
0.36%
3.61%
6.87%
10.84%
9.96%
9.29%
5.40%
3.96%
4.54%
6.86%
5.53%
-0.17%
0.11%
1.40%
0.19%
6.21%
5.11%
5.91%
8.86%
11.38%
6.50%
6.16%
5.33%
3.24%
-1.10%
-1.39%
0.17%
2.29%
10.07%
5.08%
14.42%
-2.92%
-0.24%
2.06%
6.38%
9.58%
4.27%
-3.26%
-3.11%
-1.16%
11.57%
16.57%
18.63%
20.72%
19.67%
11.54%
7.00%
-5.38%
2.41%
-1.36%
-4.81%
0.58%
0.99%
Il segmento Uffici
I valori locativi nel 2011 hanno seguito una dinamica prevalentemente positiva, segnando un rialzo nel
Regno Unito (+2,3%), in Francia (+4,3%) e in Germania (+2,6%). L’assorbimento si è mosso invece
sfavorevolmente, con poche eccezioni, in tutte le principali metropoli europee. La dinamica dei livelli di
occupazione è stata positiva, ad eccezione di Italia e Spagna, con una riduzione non marginale del
vacancy rate nel Midtown e West End di Londra rispettivamente al 3,9% e 4,2%. I rendimenti
immediati richiesti dagli investitori sono leggermente diminuiti nella gran parte dei mercati. Ancora
debolezza, in generale, sulle principali piazze spagnole, con dati negativi nel 2011 di tutte le principali
metriche, a partire dai valori locativi in discesa del 4%.
In Gran Bretagna il mercato immobiliare fin dalla seconda metà del 2008 è stato severamente colpito,
rispetto a quanto accaduto nell’Europa Continentale, dagli effetti della crisi finanziaria. Dai minimi
toccati nel terzo trimestre del 2009 i valori locativi hanno evidenziato una ripresa del 14% al termine
del 2011. A Londra, nel corso del 2011, i costi di occupazione degli spazi sono aumentati nel West
End (+6%), dove si sono assestati a 1.192 €/mq/a, mentre sono rimasti stabili nella City a 709 €/mq/a.
Nella City, la riduzione del 41% dell’assorbimento è stata accompagnata da una stabilità del tasso di
sfitto al di sotto del 7%, un livello pari alla media degli ultimi due anni. Il prime yield si è contratto
ulteriormente, posizionandosi alla fine dell’anno al 5% (- 35bps la variazione annuale).
2
L’Indice Scenari Immobiliari è basato sulle transazioni realmente avvenute. I dati utilizzati sono i prezzi di scambio, i volumi
compravenduti e i canoni di locazione.
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In Francia, nel corso del 2011, i canoni sono marginalmente cresciuti, in media del 4%. Incrementi più
rilevanti si sono verificati a Parigi La Defense (+5%) e a Lione (+19%), mentre nel CBD parigino la
crescita è stata inferiore (+3,75%). Il tasso di sfitto è diminuito, in media, al 5,9% rispetto al 6,2%
registrato a fine 2010. La dinamica dei rendimenti immediati è stata favorevole con una variazione di 19 bps. I prime yield, secondo le ultime osservazioni disponibili, sono in media al 5,61%, inferiori i
valori nel CBD parigino (4,50%) e superiori a La Défense (5,75%).
In Germania il mercato locativo, dopo aver evidenziato un miglioramento nel 2010 ha risentito di un
nuovo rallentamento indotto da uno sfavorevole andamento dell’attività di occupazione nel primo
trimestre del 2011. A Francoforte il take up nel 2011 è diminuito del 10% rispetto ad una crescita del
9% a Berlino. Il tasso di sfitto è pari, in media, al 10,6% ed è superiore a quello prevalente in tutti i
principali paesi europei ad eccezione della Spagna. I dati più negativi sono quelli di Berlino e
Francoforte (rispettivamente 9,7% e 18,1%). I valori locativi in Germania sono cresciuti in media del
2,6%, un incremento più significativo è stato registrato a Berlino (+4,76% nel 2011) e Monaco
(+3,39%). In media i rendimenti immediati si posizionano in prossimità del 4,9%, in linea con i valori
prevalenti a fine 2010.
Nel 2011 i rendimenti prime, secondo le rilevazioni di CB Richard Ellis, sono marginalmente scesi,
attestandosi a fine anno al 5,25%, a Milano, sostanzialmente fermi a Roma al 5,8%. In salita invece
quello degli uffici secondari, +20 bps nell’ultimo trimestre dell’anno a Milano, fino in prossimità del 7%.
Sul fronte dell’attività di occupazione, l’assorbimento di spazi uso ufficio a Milano e Roma nel 2011 è
cresciuto rispettivamente del 23% e del 54% rispetto al 2010, con volumi pari a 336.200 mq e 199.760
mq, tuttavia al netto delle superfici di nuova realizzazione affluite sul mercato i dati sono negativi (56.000 mq a Milano). Il vacancy rate è aumentato per il quarto trimestre consecutivo a Milano,
collocandosi al 10,3% ed è rimasto stabile a Roma. A Milano, nella fase finale dell’anno, sono state le
zone centrali e semicentrali a registrare gli incrementi maggiori in termini di spazi rilasciati, pari
rispettivamente al +12% e +29% su base trimestrale. A Roma, l’afflusso di superfici libere sul mercato
è previsto in limitato aumento nei prossimi mesi, si anticipa, infatti, che l’attesa razionalizzazione degli
spazi occupati dal settore pubblico, al centro dell’attenzione in chiave di contributo alla riduzione del
disavanzo fiscale, avrà un effetto solo nel medio/lungo periodo. A Milano i canoni prime nel CBD si
sono mantenuti sul livello di 520 €/mq/anno nell’ultimo trimestre, decisamente inferiore e in discesa,
nel corso dell’anno, quello medio attestatosi a 221 €/mq/anno. La posizione negoziale degli utilizzatori
nei confronti delle proprietà è rafforzata dalla congiuntura economica negativa ed è cresciuto il ricorso
agli incentivi finalizzato a favorirne il nuovo insediamento o la ritenzione. La qualità, in un mercato
sempre caratterizzato da ampie fasce di prodotto non in linea con gli attuali requisiti tecnologici ed
energetici, si conferma, nonostante l’attenzione alla minimizzazione del costo di occupazione, un
importante driver della domanda. I canoni prime nel CBD di Roma sono rimasti stabili anche nel
quarto trimestre dell’anno, al livello di 420 €/mq/anno. Il capital value è aumentato nell’ultimo anno a
Milano dell’8,6% grazie alla compressione dei rendimenti, mentre è leggermente sceso (-0,9%) a
Roma a seguito di un marginale rialzo dei medesimi. Nel 2011 a Milano, il 25% circa del transazioni,
secondo CB Richard Ellis, ha interessato asset parzialmente occupati o vuoti da ristrutturare (uffici o
altro) e/o da mettere a reddito. Questa tendenza potrebbe essere confermata nel 2012.
In Spagna l’attività d’occupazione nel 2011 è diminuita rispetto ai livelli di fine 2010: lieve riduzione a
Barcellona (-4%) e un consistente peggioramento a Madrid (-23%). A Barcellona il tasso di sfitto è
rimasto stabile nel 2011 confermandosi tuttavia il più elevato tra le principali città europee,
attestandosi alla fine dell’anno al 15%. A Madrid il tasso di sfitto è cresciuto al 13,3% contro il 12,3%
di fine 2010. Nel corso del 2011 i costi di occupazione sono scesi in media del 4%. Su entrambe le
piazze, il livello dei rendimenti immediati richiesti dagli investitori è rimasto stabile al 5,75%.
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Amundi Soluzione Immobiliare
Livello di sfitto nel settore uffici (prime properties)
16.0
14.0
12.0
UK
10.0
Francia
8.0
Germania
6.0
Italia
4.0
Spagna
2.0
0.0
Q4/11
Q1/11
Q2/10
Q3/09
Q4/08
Q1/08
Q2/07
Q3/06
Q4/05
Q1/05
Q2/04
Q3/03
Q4/02
Q1/02
Q2/01
Q3/00
Q4/99
Fonte: Elaborazioni Amundi RE Italia su dati CB Richard Ellis
Indice degli affitti del settore uffici (prime properties)
200
180
160
UK
Francia
140
Germania
120
Italia
Spagna
100
80
60
Q4/11
Q1/11
Q2/10
Q3/09
Q4/08
Q1/08
Q2/07
Q3/06
Q4/05
Q1/05
Q2/04
Q3/03
Q4/02
Q1/02
Q2/01
Q3/00
Q4/99
Fonte: Elaborazioni Amundi RE Italia su dati CB Richard Ellis
Il segmento Retail
Nel 2011, secondo un recente studio di Jones Lang LaSalle, gli investimenti diretti in immobili retail in
Europa, nonostante il protrarsi dell’incertezza economica, hanno raggiunto € 28 Mld, +35% rispetto al
2010 (€ 20,7 Mld) e + 128% rispetto al 2009 (€ 12,3 Mld). L’attività d’investimento si è concentrata
principalmente nel Regno Unito e in Germania, con il 75% del volume complessivo transato solamente
in cinque Paesi. Questa polarizzazione non è stata solo geografica: il 2011 ha, infatti, registrato un
focus esclusivo sugli immobili prime.
Nel 2011, sul fronte degli high street shops, la dinamica dei valori locativi è stata marginalmente
positiva; stabilità invece per i centri commerciali ad eccezione di Madrid e Barcellona che hanno
segnato un decremento rispettivamente del 12% e 15%. I rendimenti immediati richiesti dagli
investitori per il comparto high street shops sono diminuiti nella maggior parte delle localizzazioni
(Londra West-End -50 bps, Milano/Roma/Barcellona -25bps e Francoforte -10bps), significativa anche
la riduzione nel caso dei centri commerciali a Francoforte e Berlino (-25 bps). Marginale incremento
invece, su quest’ultimo comparto, sul mercato Italiano: +10bps sia a Milano sia a Roma. Gli investitori
continuano a guardare con interesse a questo segmento, di cui è tradizionalmente apprezzata la
bassa volatilità dei valori locativi.
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Amundi Soluzione Immobiliare
Indice degli affitti del settore Retail (High Street Shops)
400
350
UK
300
Francia
250
Germania
200
Italia
150
Spagna
100
50
Q4/10
Q4/09
Q4/08
Q4/07
Q4/06
Q4/05
Q4/04
Q4/03
Q4/02
Q4/01
Q4/00
Q4/99
Fonte: Elaborazioni Amundi RE Italia su dati CB Richard Ellis
Segmento Industriale/Logistico
Stabilità dei canoni ed elevata redditività immediata offerta agli investitori sono state le due peculiarità
del segmento Industriale/Logistico prima della crisi economica finanziaria del 2008. I riflessi sul settore
manifatturiero della pesante recessione hanno condotto a un repricing di questa tipologia immobiliare.
In generale dai minimi del primo semestre 2008 i rendimenti immediati sono significativamente saliti,
invertendo solo marginalmente e con ritardo rispetto agli altri segmenti non residenziali questa
tendenza. Francia, Italia e Spagna sono le tre aree che continuano ad avere redimenti sopra l’8% con
punte del 8,5% per Parigi. La liquidità del mercato si è fortemente ridotta con una decisa contrazione
dei volumi. La dinamica dei canoni è stata particolarmente negativa in Italia mentre riduzioni meno
importanti sono occorse in Germania. Incremento dei valori locativi, invece, in Francia e Spagna. Le
prospettive del settore, dopo la forte correzione dei prezzi degli ultimi anni e l’arresto del flusso di
nuovo prodotto sul mercato, almeno per le prime property, appaiono meno negative rispetto al recente
passato. Nel lungo termine i pianificati investimenti infrastrutturali restano un driver per la crescita del
comparto lungo le nuove direttrici del commercio internazionale europeo. I nuovi sviluppi sono ancora
molto rallentati: si assiste ad un riassorbimento molto veloce degli immobili di classe A, mentre la
situazione permane difficile per gli immobili di classe B e nelle localizzazioni secondarie.
Indice degli affitti del settore Industrial
170
160
150
UK
140
Francia
130
Germania
120
Italia
110
Spagna
100
90
80
Q4/11
Q4/10
Q4/09
Pag. 8
Q4/08
Q4/07
Q4/06
Q4/05
Q4/04
Q4/03
Q4/02
Q4/01
Q4/00
Q4/99
Fonte: Elaborazioni Amundi RE Italia su dati CB Richard Ellis
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
In uno scenario di decelerazione del ciclo, se non di nuova recessione, a livello Europeo, con molta
probabilità, nel 2012 si assisterà a una sostanziale stabilità dei valori locativi headline, al crescente
ricorso a incentivi a favore dei conduttori e a un incremento del tasso di sfitto. Inoltre proseguirà
l’attività di riposizionamento delle grandi aziende in cerca di soluzioni immobiliari più adeguate alle
proprie esigenze in termini sia di qualità sia di costo di occupazione. La limitata disponibilità di debito,
per di più a margini molto elevati rispetto al passato, sarà probabilmente il vincolo maggiore per la
futura crescita delle attività d’investimento immobiliare e ciò significa che, anche nello scenario
migliore, sarà difficile assistere a una forte crescita del volume degli investimenti nel 2012. Continuerà
a divergere la forte domanda per immobili prime rispetto a quella, più debole, per prodotti di classe B
e C in localizzazioni secondarie. Il mercato sarà ancora dominato da investitori con una forte
avversione al rischio. Un interesse degli investitori per il real estate è comunque destinato a
permanere alimentato dalla promessa, tipica dell’investimento immobiliare, di una stabile generazione
di reddito e da una buona protezione dal rischio d’inflazione il cui timore è indotto, in una prospettiva di
medio lungo termine, da un assetto sempre più lasco delle politiche monetarie oltre che dalle
preoccupazioni, sempre più diffuse, riguardo alla solvibilità degli emittenti pubblici. Nei paesi periferici
dell’Eurozona, in primo luogo in Italia, a causa dell’inasprirsi della cosiddetta “Crisi del Debito
Sovrano”, il differenziale tra redditività immobiliare e costo del debito / remunerazione corrente delle
asset class tradizionali a basso rischio (strumenti monetari e obbligazionari) si è riallineato con le
medie storiche di lungo periodo e ciò sarà meno di supporto per il mercato rispetto a quanto successo
negli ultimi anni.
Andamento del mercato dei fondi immobiliari in Italia
Gli ultimi dati disponibili pubblicati da Assogestioni, relativi al primo semestre 2011, confermano il
trend di crescita per il settore dei fondi immobiliari. Nel corso del primo semestre dell’anno è
aumentato il numero di fondi operativi e sono cresciuti i valori del patrimonio netto e dell’attivo gestito.
La crescita su base annua è stata rispettivamente del 9,8% e del 5,7%.
Al 30 giugno 2011 i 163 fondi immobiliari operativi censiti da Assogestioni/IPD vantano un patrimonio
netto pari a € 24,3 Mld, con un incremento, rispetto a dicembre 2010, del 4,5% (+9,8% a un anno e
+21,3% a tre anni). Nel primo semestre 2011 i flussi di raccolta si sono attestati a 1,5 miliardi di euro,
in aumento rispetto a quelli registrati nel semestre precedente. Considerando il numero di fondi,
l’86,0% si qualifica come riservato ad investitori qualificati e soltanto il 14,0 % è destinato al pubblico
indistinto (retail).
Per quanto riguarda l’allocazione del portafoglio per destinazione d'uso si osserva che gli investimenti
tipici sono prevalentemente orientati sul segmento direzionale, che rappresenta, con € 19,5 Mld, oltre
il 52,8% degli impieghi. La destinazione d'uso commerciale esprime, con un attivo di oltre € 6,6 Mld, il
17,9% degli investimenti complessivi. Al terzo posto con il 10,3% si trova l’aggregato delle destinazioni
d’uso residuali (denominate Altro che includono caserme, centraline telefoniche, terreni, …).
Dal punto di vista dell'allocazione geografica, il Nord Ovest, con € 17,5 Mld (47,3%), è l'area in cui è
concentrata la maggior parte degli investimenti. Il 32,0% degli impieghi, pari a € 11,8 Mld, è localizzato
al Centro. Seguono il Nord Est con € 3,86Mld (9,7%) e il Sud e le Isole con € 3,3 Mld (9,1%). Restano
ancora poco consistenti gli investimenti all'estero con una percentuale pari all’1,9% del totale,
equivalente a circa 689 milioni di Euro.
In merito alle performance l’Indice IPD dei fondi immobiliari italiani, il primo semestre 2011 si è chiuso
con metriche total return, calcolate con riferimento al valore del NAV stimato dagli esperti indipendenti,
marginalmente positive: +1,2% semestrale e +2,6% a un anno.
Nei 2011, l'immobiliare quotato ha seguito una tendenza particolarmente negativa seppur migliore
rispetto a quella del mercato azionario. L'Indice BNP Paribas REIM, che misura la performance
complessiva dei fondi d’investimento immobiliare quotati, ha perso nell’anno il -15,48%. Sempre in
coerenza con le rilevazioni di BNP Paribas REIM lo sconto, inteso come lo scostamento tra il prezzo
sul secondario e il valore patrimoniale intrinseco della quota, è aumentato toccando, a fine dicembre, il
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
3
45,02% . Questo dato è in linea con il massimo storico raggiunto a fine ottobre 2008 nella fase più
critica della crisi finanziaria successiva al fallimento di Lehman Brothers. I volumi scambiati dei fondi
immobiliari quotati si confermano sostanzialmente irrisori: il volume medio mensile nel 2011 registrato
dall’indice è stato pari a 16,6 milioni di euro a fronte di una capitalizzazione media di € 3 miliardi.
Per quanto riguarda le società immobiliari quotate, l’indice FTSE Italia Beni Immobili registra nel 2011
una performance negativa del -56,5%, ancora peggiore, pari al -58,7%, nella seconda parte dell’anno.
I titoli quotati legati al mercato immobiliare domestico restano numericamente scarsi e a modesto
flottante e, in alcuni casi, in seguito alla crisi sono stati oggetto d’importanti operazioni di
ricapitalizzazione / ristrutturazione finanziaria che hanno contribuito ad aumentarne sensibilmente la
volatilità.
3
Il valore del NAV, calcolato sulla base delle valutazioni degli esperti indipendenti, è quello al 30/06/2011 ultimo dato
disponibile.
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Strategie del Fondo
Amundi Soluzione Immobiliare è un fondo chiuso immobiliare che, grazie all’investimento in fondi
immobiliari, prevalentemente a distribuzione dei proventi, adotta una politica di gestione che favorisce
la crescita equilibrata e graduale nel tempo del valore reale degli investimenti.
La politica di gestione intrapresa dalla SGR è finalizzata all’ottimizzazione del profilo rischio
rendimento del Fondo in un orizzonte temporale di 7 anni, pari alla sua durata.
Il patrimonio del Fondo è investito in beni immobili, diritti reali immobiliari e partecipazioni in società
immobiliari, esclusivamente mediante l’acquisto o la partecipazione ad altri veicoli collettivi
d’investimento immobiliare, per esempio OICR immobiliari quotati e non quotati. Sul fronte settoriale,
la politica di gestione privilegia l’investimento nel settore uffici, diversificando però su altri segmenti
immobiliari non residenziali (in particolare retail, logistica-industriale ed hotels). Sul fronte della
diversificazione geografica la politica d’investimento è focalizzata prevalentemente sul mercato
domestico e per la restante parte del portafoglio su quelli europei più liquidi (Inglese, Francese e
Tedesco).
Al 31 dicembre 2011, le griglie di allocazione che definiscono l’orientamento strategico del Fondo,
sono rappresentate nelle tabelle sottostanti.
Allocazione Geografica
Localizzazione
Banda (12/2011)
Banda (06/2011)
Italia
55 - 65
55 - 65
Gran Bretagna
5 - 15
5 - 15
Francia
10 - 20
10 - 20
Germania
0 - 10
0 - 10
Altro
0 - 10
0 - 10
Banda (12/2011)
Banda (06/2011)
Uffici
60 - 100
60 - 100
Altro
0 - 40
0 - 40
Banda (12/2011)
Banda (06/2011)
75 - 100
75 - 100
0 - 25
0 - 25
Allocazione Settoriale
Tipologia
Stile di Gestione
Tipologia
Core e Core-Plus
Value Added
Il valore degli investimenti tipici del Fondo (fondi immobiliari e partecipazioni in società) al 31 dicembre
2011 è ripartito geograficamente fra Italia, Francia, UK e Germania rispettivamente nella misura del
4
40,2% , 17,0%, 11,5% e 6,7% sul totale dell’attivo. Il rimanente è investito in altri paesi al 5,7% e in
altri asset al 3,0%. Sempre in relazione al totale dell’attivo, alla fine dell’esercizio l’allocazione
settoriale del Fondo è caratterizzata da un’esposizione del 41,9% sul segmento uffici, il rimanente è
investito in altri settori al 39,1% e in altri asset al 3,0%. La componente Core e Core Plus sul totale
dell’attivo è pari al 72,6% mentre quella Value Added all’11,4%.
4
Per i fondi italiani si fa riferimento a valore storico di acquisto rivalutato al 30/06/2011. Per il fondo inglese West End London
PUT “WELPUT” e il fondo tedesco SEB ImmoInvest “SEB” si fa riferimento alle valutazioni del 31/12/2011. Per il fondo
lussemburghese European Direct Property Fund – SPF1 “EDPF-SPF1” (relativo all’investimento in Francia) si fa riferimento alle
valutazioni del 30/09/2011.
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Gestione Immobiliare
Il valore complessivo al 31 dicembre 2011 degli investimenti caratteristici del Fondo è di € 38.604.854
pari all’84,0% del totale dell’attivo e al 75,9% del capitale raccolto in fase di sottoscrizione (€
50.885.000).
Al 31 dicembre 2011 il portafoglio tipico comprende 10 fondi immobiliari di cui 7 italiani e 3 di diritto
estero (di cui uno detenuto indirettamente) valutati € 38.604.854, in diminuzione del 10,8% rispetto al
costo di acquisto di € 43.267.393 ed esprime una minusvalenza complessiva di circa € 4.662.539
comprensiva di rimborso di quote di capitale. Tale risultato considerando anche i dividendi percepiti
dai fondi target pari a € 592.643 porta a un rendimento del -9,4% del portafoglio tipico.
Fondo
Atlantic 1
Olinda
Investietico
Alpha
Unicredito Immobiliare
Delta
Atlantic 2 - Berenice
Portafoglio Italiano
European Direct Property Fund - SPF1
SEB ImmoInvest
ASI Jersey Company (West End London PUT)
Portafoglio Estero
Investment Portfolio
Totale Attivo 31/12/2011
Totale Attivo iniziale
Prezzo
N. quote
31/12/2011
31/12/2011
316.90
25,885
279.90
17,502
1,851.00
1,503
1,515.00
683
1,839.00
535
44.73
21,637
299.00
1,538
10,210.06
43.40
551.17
703.42
158,000
9,499
Controvalore
31/12/2011
8,202,957
4,898,810
2,782,053
1,034,745
983,865
967,823
459,862
19,330,114
7,181,960
6,857,200
5,235,579
19,274,739
38,604,854
45,971,667
50,855,000
Peso*
17.8%
10.7%
6.1%
2.3%
2.1%
2.1%
1.0%
42.0%
15.6%
14.9%
11.4%
41.9%
84.0%
Controvalore
Aquisto**
10,648,500
5,763,271
3,079,851
1,420,851
1,055,616
1,027,526
517,568
23,513,183
7,187,046
7,534,934
5,032,229
19,754,209
43,267,393
Plus /
Dividendi
Minus
pagati
-2,445,544
306,685
-864,461
-297,798
-386,106
24,480
-71,751
-59,703
-57,706
18,173
-4,183,069
349,337
-5,086
229,315
-677,734
13,991
203,350
-479,470
243,306
-4,662,539
592,643
Rimborso
Capitale
91,146
3,897
95,043
95,043
Rendimento***
-20.1%
-15.0%
-9.7%
-25.5%
-6.8%
-5.8%
-7.6%
-16.3%
3.1%
-8.8%
4.0%
-1.2%
-9.4%
*sul totale attivo
** comprensivo di rimborso di quote di capitale
*** comprensivo dei dividendi pagati
Nota: le quote indicate per ASI Jersey Company si riferiscono al numero di quote detenute del fondo WELPUT dalla società
Al 31 dicembre 2011 il Fondo vanta risorse finanziarie disponibili o prontamente liquidabili per un
ammontare complessivo di € 7.260.164.
Nel periodo di riferimento i fondi immobiliari che hanno maggiormente contribuito alla variazione
negativa del valore del portafoglio sono Atlantic 1 (-4,2%) e Olinda (-1,7%). La performance
complessiva del Fondo è stata particolarmente penalizzata nel corso degli ultimi tre mesi dell’anno
quando i fondi immobiliari quotati, seppure in maniera inferiore al mercato azionario, sono stati oggetti
di forti vendite, accentuando lo sconto tra il prezzo di borsa e il NAV calcolato sulla base delle
valutazioni degli esperti indipendenti.
II Fondo detiene indirettamente una quota di un portafoglio composto in termini aggregati da 358
5
immobili per un controvalore pari a € 10,8 miliardi .
6
Sulla base dei prezzi al 31 dicembre 2011 il Fondo esprime uno sconto medio ponderato del 22,0%
rispetto al Net Asset Value dei veicoli detenuti, calcolato sulla base delle valutazioni degli esperti
indipendenti.
In data 14 dicembre 2011 la SGR ha sottoscritto una manifestazione di interesse vincolante alla
sottoscrizione di € 1 Mln nel fondo immobiliare di tipo chiuso riservato ad investitori qualificati Torre II
– comparto B Value Added and Foreign Opportunities, gestito da Torre SGR, a condizione che la
SGR provveda ad apportare alcune modifiche regolamentari al fine di rendere il fondo investibile da
parte di un altro fondo immobiliare chiuso.
In data 3 ottobre 2011 First Atlantic Real Estate Sgr e FIMIT Sgr, promotori di alcuni veicoli detenuti
dal Fondo (pari congiuntamente al 23% degli investimenti), hanno concluso un processo di fusione,
con contestuale cambio del nome in IDeA Fimit SGR, facendo nascere la prima società di gestione
immobiliare in Italia con 20 fondi e € 8,9 Mld di patrimonio. La nuova realtà ha ricevuto da Fitch
Ratings il rating Real Estate Asset Manager di M2-, in una scala di valutazione da M1 a M5 dove M1 è
il punteggio migliore.
5
Dati al 31/12/2011 per Atlantic 1, Atlantic 2, Olinda, Alpha, Delta, SEB e WELPUT; dati al 30/09/2011 per EDPF-SPF1; dati al
30/06/2011 per Investietico e Unicredito Immobiliare.
6
Fare riferimento alla nota precedente.
Pag. 12
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Descrizione dei fondi italiani immobiliari in cui il Fondo è investito:
I dati riportati nella sezione centrale delle tabelle successive si riferiscono alle ultime informazioni
ufficiali messe a disposizione dalle singole società di gestione. Per ulteriori approfondimenti fare
riferimento al sito internet di ciascuna società di gestione.
Atlantic 1
Investimento:
€ 8.202.957 (17,8%)
Settore prevalente:
Uffici
Volume medio
mensile:
€ 1.558.619
NAV Complessivo
Capitalizzazione
Sconto
Redditività
Immediata
€ 297 Mln
€ 165 Mln
44,3%
8,36%
Il fondo Atlantic 1, gestito da IDeA FIMIT Società di Gestione del Risparmio S.p.A., è un fondo ad apporto
privato in cui sono confluiti beni immobili aventi una destinazione prevalentemente direzionale o
commerciale, ovvero immobili riconvertibili a tale uso. Il fondo è investito in misura non inferiore al 70% del
totale delle sue attività in beni immobili, diritti reali immobiliari e in partecipazioni in società immobiliari,
prevalentemente domestici.
Andamento del patrimonio immobiliare
31/12/2010: € 670,4 mln (33 immobili)
30/06/2011: € 673,7 mln (33 immobili)
31/12/2011: € 655,0 mln (32 immobili)
Cessione nel Q4 di un immobile a Biella (Corso Europa 14) al prezzo di € 1,29 mln
Redditività caratteristica
La redditività caratteristica al 31/12/2011, calcolata come rapporto fra il monte canoni del fondo e la
valutazione del portafoglio immobiliare, è pari al 6,48%.
Finanziamenti
Il debito ipotecario complessivo del fondo al 31/12/2011 ammonta ad € 359,7 mln ed il grado di utilizzo della
leva finanziaria è pari al 54,9% del valore del portafoglio immobiliare posseduto al 31/12/2011.
Tasso di occupazione
Alla data del 31/12/2011 il portafoglio immobiliare risulta pressoché interamente locato con un tasso di
occupazione medio del 98,3%.
Ripartizione settoriale (31/12/11)
Ripartizione geografica (31/12/11)
Uffici: 82%
Commerciale: 18%
Lombardia: 66%
Lazio: 15%
Campania: 13%
Piemonte/Emilia Romagna: 6%
Note:
Per ulteriori informazioni fare riferimento al sito web: www.fondoatlantic1.it.
Dati rendiconto del fondo al 31/12/2011.
Lo sconto è calcolato come differenza fra il valore NAV ufficiale (al 31/12/2011) e la quotazione di borsa (al 31/12/2011)
rapportata al NAV ufficiale.
La redditività immediata è definita come rapporto tra il dividendo pagato nel corso degli ultimi 12 mesi e la quotazione di borsa
al 31/12/2011. Si intende per dividendo il cash flow riconosciuto ai detentori delle quote al netto dei rimborsi anticipati di
capitale.
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Olinda – Fondo Shops
Investimento:
€ 4.898.810 (10,7%)
Settore prevalente:
Retail
Volume medio
mensile:
€ 1.777.559
NAV Complessivo
Capitalizzazione
Sconto
Redditività
Immediata
€ 284 Mln
€ 146 Mln
48,6 %
4,14%
Il fondo Olinda – Fondo Shops, gestito da Prelios SGR, investe in misura non inferiore ai tre quarti del
proprio portafoglio in beni immobili a prevalente o esclusiva destinazione commerciale (retail &
entertainment), ovvero in beni immobili riconvertibili a tali usi e in diritti reali immobiliari su beni immobili
aventi tali caratteristiche. Inoltre possiede proprietà localizzate in Italia per almeno il 75% dell’attivo,
mentre il portafoglio residuale può essere ripartito nell’ambito di paesi appartenenti all’Unione Europea.
Andamento del patrimonio immobiliare
31/12/2010: € 556,2 mln (31 immobili)
30/06/2011: € 549,1 mln (31 immobili)
31/12/2011: € 498,9 mln (28 immobili)
Cessione nel 3Q di un immobile a Roma (via Po) al prezzo di € 1.8 mln
Cessione nel 3Q di un immobile a Milano (Corso Buenos Aires 64) al prezzo di € 39 mln
Cessione nel 4Q di un immobile a Milano (Via Tertulliano 41) al prezzo di € 900 mila
Redditività caratteristica
La redditività caratteristica al 31/12/2011, calcolata come rapporto fra il monte canoni del fondo e la
valutazione del portafoglio immobiliare, è pari 5,5%.
Finanziamenti
Il debito ipotecario complessivo del fondo al 31/12/2011 ammonta ad € 246,4 mln ed il grado di utilizzo
della leva finanziaria è pari al 49,4% del valore del portafoglio immobiliare posseduto al 31/12/2011.
Tasso di occupazione
Alla data del 31/12/2011 il portafoglio immobiliare risulta locato con un tasso di occupazione medio
dell’84,74%.
Ripartizione settoriale (31/12/11)
Commerciale negozi: 3%
Commerciale medio/grande: 97%
Ripartizione geografica (31/12/11)
Milano: 28%
Altro: 31%
Torino: 26%
Udine: 7%
Varese: 7%
Roma:1%
Note:
Per ulteriori informazioni fare riferimento al sito web: www.fondo-olinda.com.
Dati rendiconto del fondo al 31/12/2011.
Lo sconto è calcolato come differenza fra il valore NAV ufficiale (al 31/12/2011) e la quotazione di borsa (al 31/12/2011)
rapportata al NAV ufficiale.
La redditività immediata è definita come rapporto tra il dividendo pagato nel corso degli ultimi 12 mesi e la quotazione di borsa
al 31/12/2011. Si intende per dividendo il cash flow riconosciuto ai detentori delle quote al netto dei rimborsi anticipati di
capitale.
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Investietico
Investimento:
€ 2.782.053 (6,1%)
Settore prevalente:
Uffici / Sanitario
Volume medio
mensile:
€ 1.244.548
NAV Complessivo
Capitalizzazione
Sconto
Redditività
Immediata
€ 176 Mln
€ 114 Mln
35,5%
9,51%
Il fondo Investietico, gestito da AEDES BPM Real Estate Società di Gestione del Risparmio S.p.A., si
caratterizza, per l’impegno della SGR ad investire il patrimonio in immobili e diritti reali di godimento su
beni immobili, destinati o da destinarsi ad attività ad alto contenuto sociale, nonché ad utilizzo terziario
sia direzionale sia commerciale. Gli immobili di proprietà del fondo sono utilizzati per l’esercizio di attività
mirate alla tutela, al rispetto e alla dignità dell'uomo, quali ospedali, case di cura, residenze sanitarie
assistenziali, case di riposo, strutture socio-assistenziali, scolastiche, e per la gestione del tempo libero.
Le proprietà si trovano in via preferenziale all’interno dell’Area Monetaria Europea.
Andamento del patrimonio immobiliare
31/12/2010: € 236,7 mln (13 immobili)
30/06/2011: € 210,3 mln (12 immobili)
Cessione nel 2Q di un immobile a San Donato Milanese (Pz. S. Barbara) a un prezzo di € 27,8 mln
Redditività caratteristica
La redditività caratteristica al 30/06/2011, calcolata come rapporto fra il monte canoni del Fondo e la
valutazione del portafoglio immobiliare è pari al 6,8%.
Finanziamenti
Il debito ipotecario complessivo del fondo al 30/06/2011 ammonta ad € 67,7 mln ed il grado di utilizzo
della leva finanziaria è pari al 32,2% del valore di mercato dei beni immobili alla data del 30/06/2011.
Tasso di occupazione
Alla data del 30/06/2011 il portafoglio immobiliare risulta pressoché interamente locato con un tasso di
occupazione medio del 97,8%
Ripartizione settoriale (30/06/11)
Uffici: 43%
Residenze sanitarie assistenziali (RSA): 48%
Commerciale: 6%
Logistico: 3%
Ripartizione geografica (30/06/11)
Milano e hinterland: 75%
Roma: 20%
Torino: 5%
Note:
Per ulteriori informazioni fare riferimento al sito web: www.aedesbpmresgr.com/investietico.
Dati relazione semestrale del fondo al 30/06/2011.
Lo sconto è calcolato come differenza fra il valore NAV ufficiale (al 30/06/2011) e la quotazione di borsa (al 31/12/2011)
rapportata al NAV ufficiale.
La redditività immediata è definita come rapporto tra il dividendo pagato nel corso degli ultimi 12 mesi e la quotazione di borsa
al 31/12/2011. Si intende per dividendo il cash flow riconosciuto ai detentori delle quote al netto dei rimborsi anticipati di
capitale.
Pag. 15
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Alpha
Investimento:
€ 1.034.745 (2,3%)
Settore prevalente:
Uffici
Volume medio
mensile:
€ 1.057.867
NAV Complessivo
Capitalizzazione
Sconto
Redditività
Immediata
€ 395 Mln
€ 157 Mln
60,1%
7,34%
Il fondo Alpha Immobiliare, gestito da IDeA FIMIT Società di Gestione del Risparmio S.p.A., investe in
beni immobili di qualsiasi tipo o natura, prevalentemente in edifici con destinazione sia direzionale sia
commerciale, e in diritti reali di godimento su tale tipologia di beni immobili. Le proprietà del fondo si
trovano almeno per il 75% dell’attivo sul territorio italiano e, in ogni caso, nell’ambito dei paesi
appartenenti all’Unione Europea.
Andamento del patrimonio immobiliare
31/12/2010: € 453,2 mln (18 immobili)
30/06/2011: € 434,2 mln (17 immobili)
31/12/2011: € 421,9 mln (17 immobili)
Cessione nel 2Q di un immobile Basiglio-Milano (Via Sforza) a un prezzo di € 18 mln
Redditività caratteristica
La redditività caratteristica al 31/12/2011, calcolata come rapporto fra il monte canoni del Fondo e la
valutazione del portafoglio immobiliare, è pari al 7,15%.
Finanziamenti
Il debito ipotecario complessivo del fondo ammonta al 31/12/2011 ad € 84,4 mln ed il grado di utilizzo
della leva finanziaria è pari al 20,02% del valore di mercato dei beni immobili alla data del 31/12/2011.
Tasso di occupazione
Alla data del 31/12/2011 il portafoglio immobiliare risulta locato con un tasso di occupazione medio del
74,4%.
Ripartizione settoriale (31/12/11)
Uffici: 55%
Altro: 24%
Ripartizione geografica (31/12/11)
Roma: 83%
Milano: 12%
Altro: 5%
Note:
Per ulteriori informazioni fare riferimento al sito web: www.fondoalpha.it.
Dati rendiconto del fondo al 31/12/2011.
Lo sconto è calcolato come differenza fra il valore NAV ufficiale (al 31/12/2011) e la quotazione di borsa (al 31/12/2011)
rapportata al NAV ufficiale.
La redditività immediata è definita come rapporto tra il dividendo pagato nel corso degli ultimi 12 mesi e la quotazione di borsa
al 31/12/2011. Si intende per dividendo il cash flow riconosciuto ai detentori delle quote al netto dei rimborsi anticipati di
capitale.
Pag. 16
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Unicredito Immobiliare Uno
Investimento:
€ 983.865 (2,1%)
Settore prevalente:
NAV Complessivo
Capitalizzazione
Sconto
Redditività
Immediata
€ 542 Mln
€ 294 Mln
45,7%
7,48%
Il fondo Unicredito Immobiliare Uno, gestito da Torre SGR S.p.A., investe in beni immobili e in diritti reali
di godimento su beni immobili, prevalentemente non residenziali, così come in partecipazioni anche di
controllo in società immobiliari non quotate, la cui attività prevalente consista, in misura superiore al 50%
del proprio patrimonio, nell’investimento in beni immobili e diritti reali di godimento su beni immobili.
Uffici
Andamento del patrimonio immobiliare
Volume medio
mensile:
31/12/2010: € 588,6 mln (15 immobili)
30/06/2011: € 579,5 mln (15 immobili)
€ 3.150.378
Redditività caratteristica
La redditività caratteristica al 30/06/2011, calcolata come rapporto fra il monte canoni del fondo e la
valutazione del portafoglio immobiliare, è pari 4,82%.
Finanziamenti
Il debito diretto ipotecario complessivo del fondo al 30/06/2011 ammonta ad € 7 mln ed il grado di utilizzo
della leva finanziaria è pari all’1,22% del valore del portafoglio immobiliare posseduto al 30/06/2011,
mentre la leva complessiva (comprensiva dell’indebitamento della società partecipata Stremmata) è pari
al 16,46%.
Ripartizione settoriale (30/06/11)
Uffici: 47%
Industriale: 28%
Commerciale: 9%
Residenziale: 8%
Alberghiero: 8%
Ripartizione geografica (30/06/11)
Milano: 51%
Roma: 29%
Altro: 20%
Note:
Per ulteriori informazioni fare riferimento al sito web: www.torresgr.com.
Dati relazione semestrale del fondo al 30/06/2011.
Lo sconto è calcolato come differenza fra il valore NAV ufficiale (al 30/06/2011) e la quotazione di borsa (al 31/12/2011)
rapportata al NAV ufficiale.
La redditività immediata è definita come rapporto tra il dividendo pagato nel corso degli ultimi 12 mesi e la quotazione di borsa
al 31/12/2011. Si intende per dividendo il cash flow riconosciuto ai detentori delle quote al netto dei rimborsi anticipati di
capitale.
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Delta
Investimento:
€ 967.823 (2,1%)
Settore prevalente:
Hotel, Resort e
Intrattenimento
Volume medio
mensile:
€ 1.556.860
NAV Complessivo
Capitalizzazione
Sconto
Redditività
Immediata
€ 210 Mln
€ 94 Mln
55,1 %
0,0%
Il fondo Delta Immobiliare, gestito da IDeA FIMIT Società di Gestione del Risparmio S.p.A., investe in
beni immobili e diritti reali immobiliari con destinazione alberghiera, direzionale, commerciale, logistica e
industriale, con particolare riguardo a proprietà immobiliari ricettive e turistico-ricreative in misura non
inferiore ai due terzi del proprio valore complessivo. Il patrimonio del fondo può essere investito anche in
operazioni di sviluppo, valorizzazione immobiliare di aree e in immobili da risanare, ristrutturare,
riconvertire o restaurare, da concedere in locazione o da cedere sul mercato con un significativo valore
aggiunto in termini di plusvalenze realizzabili.
Andamento del patrimonio immobiliare
31/12/2010: € 365,9 mln (14 immobili)
30/06/2011: € 349,8 mln (13 immobili)
31/12/2011: € 342,4 mln (13 immobili)
Cessione nel 2Q del “Grand Hotel Ambasciatori” a Bari (Via Omodeo n. 51) al prezzo di € 15,5 mln
Redditività caratteristica
La redditività caratteristica al 31/12/2011, calcolata come rapporto fra il monte canoni del Fondo e la
valutazione del portafoglio immobiliare, è pari 7,21%.
Finanziamenti
Il debito ipotecario complessivo del fondo al 31/12/2011 ammonta ad € 145,7 mln ed il grado di utilizzo
della leva finanziaria è pari al 42,55% del valore di mercato dei beni immobili alla data del 31/12/2011.
Tasso di occupazione
Alla data del 31/12/2011 il portafoglio immobiliare risulta interamente locato con un tasso di occupazione
del 100%.
Ripartizione settoriale (31/12/11)
Alberghiero: 61,8%
Altro: 33,7%
Uffici: 4,5%
Ripartizione geografica (31/12/11)
Sardegna: 39,4%
Veneto: 17,1%
Emilia Romagna: 10,8%
Calabria: 9,8%
Abruzzo: 7,7%
Lombardia: 4,8%
Altro: 10,4%
Note:
Per ulteriori informazioni fare riferimento al sito web: www.fondodelta.it.
Dati rendiconto del fondo al 31/12/2011.
Lo sconto è calcolato come differenza fra il valore NAV ufficiale (al 31/12/2011) e la quotazione di borsa (al 31/12/2011)
rapportata al NAV ufficiale.
La redditività immediata è definita come rapporto tra il dividendo pagato nel corso degli ultimi 12 mesi e la quotazione di borsa
al 31/12/2011. Si intende per dividendo il cash flow riconosciuto ai detentori delle quote al netto dei rimborsi anticipati di
capitale.
Pag. 18
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Atlantic 2 – Berenice
Investimento:
€ 459.862 (1,0%)
Settore prevalente:
Uffici
Volume medio
mensile:
€ 113.807
NAV Complessivo
Capitalizzazione
Sconto
Redditività
Immediata
€ 242 Mln
€ 179 Mln
26,0%
13,13%
Il fondo Atlantic 2 – Berenice, gestito da IDeA FIMIT Società di Gestione del Risparmio S.p.A. gestisce il
portafoglio immobiliare conferito in sede di apporto e investe in beni immobili e diritti reali immobiliari la
cui destinazione è principalmente costituita da uffici e beni immobili riconvertibili a tali usi. Gli immobili
apportati al Fondo risultano locati in larga misura a Telecom Italia S.p.A. (contratti a lunga scadenza 1°
periodo 2012, 2° periodo 2027). Gli immobili detenu ti si trovano almeno per il 75% del totale dell’attivo in
Italia.
Andamento del patrimonio immobiliare
31/12/2010: € 548,6 mln (38 immobili)
30/06/2011: € 543,4 mln (34 immobili)
31/12/2011: € 518,3 mln (31 immobili)
Cessione nel 2Q di 4 immobili a Roma, Como e Torno a un prezzo complessivo di € 10 mln
Cessione nel 4Q di 3 immobili a un prezzo complessivo di € 7 mln.
Redditività caratteristica
La redditività caratteristica al 31/12/2011, calcolata come rapporto fra il monte canoni del Fondo e la
valutazione del portafoglio immobiliare è pari al 5,2%.
Finanziamenti
Il debito ipotecario complessivo del fondo al 31/12/2011 ammonta ad € 281 mln ed il grado di utilizzo
della leva finanziaria è pari al 54,36% del valore del portafoglio immobiliare posseduto al 31/12/2011.
Tasso di occupazione
Alla data del 31/12/2011 il portafoglio immobiliare risulta pressoché interamente locato con un tasso di
occupazione medio del 78,68%.
Ripartizione settoriale (31/12/11)
Ripartizione geografica (31/12/11)
Uffici: 70%
Centrale telefoniche: 25%
Produttivo: 5%
Lazio e Lombardia: 84%
Altro: 16%
Note:
Per ulteriori informazioni fare riferimento al sito web: www.fondoatlatic2-berenice.it.
Dati rendiconto del fondo al 31/12/2011.
Lo sconto è calcolato come differenza fra il valore NAV ufficiale (al 31/12/2011) e la quotazione di borsa (al 31/12/2011)
rapportata al NAV ufficiale.
La redditività immediata è definita come rapporto tra il dividendo pagato nel corso degli ultimi 12 mesi e la quotazione di borsa
al 31/12/2011. Si intende per dividendo il cash flow riconosciuto ai detentori delle quote al netto dei rimborsi anticipati di
capitale.
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Descrizione dei fondi esteri immobiliari in cui il Fondo è investito:
European Direct Fund – SPF1 (Shopping Property Fund 1)
Investimento:
€ 7.181.960 (15,6%)
Settore prevalente:
Retail
NAV Complessivo
Redditività
Immediata
€ 181 Mln
5,0%
La SPPICAV BNPP Shopping Property Fund 1, gestito da BNP Paribas Real Estate, è un OPCI di diritto
francese con una politica di investimento rivolta alla diversificazione su tutto il settore retail (centri
commerciali, negozi di quartiere, supermercati, e ipermercati). La SPPICAV, al fine di ovviare ad alcune
limitazioni legate alla personalità giuridica particolare dello stesso, è detenuta indirettamente dal Fondo
mediante l’investimento della SICAF di diritto lussemburghese European Direct Fund – SPF1 SICAF.
Andamento del patrimonio immobiliare
31/12/2010: € 217,5 (47 immobili)
30/06/2011: € 245,4 mln (50 immobili)
30/09/2011: € 315 mln (60 immobili)
Nel corso del terzo trimestre la società di gestione ha proseguito l’attività di acquisizione di nuovi immobili
volta al raggiungimento di un AUM target di € 500 mln.
Alla data del 30/09/2011 risultano attive solo posizioni totalmente riferite a conduttori privati (in
maggioranza assoluta contratti stipulati con i gruppi Casino Group, BUT International, Habitat France, La
Halle Aux Vetements ecc).
Finanziamenti
Il debito ipotecario complessivo del fondo al 30/09/2011 ammonta ad € 315 mln ed il grado di utilizzo
della leva finanziaria è pari al 47,7% del valore del portafoglio immobiliare posseduto.
Tasso di occupazione
Alla data del 30/09/2011 il portafoglio immobiliare risulta pressoché interamente locato con un tasso di
occupazione medio del 98,46%.
Ripartizione settoriale
Ripartizione geografica
Commerciale: 100%
Francia:100%
Note:
Dati report della SPPICAV al 30/09/2011.
La redditività immediata è definita come rapporto tra il dividendo pagato nel corso degli ultimi 12 mesi e il NAV ufficiale al
30/09/2011. Si intende per dividendo il cash flow riconosciuto ai detentori delle quote al netto dei rimborsi anticipati di capitale.
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Seb Immoinvest
Investimento:
€ 6.857.200 (14,9%)
Settore prevalente:
Uffici
NAV Complessivo
Capitalizzazione
Sconto
Redditività
Immediata
€ 6.304 Mln
€ 5.036 Mln
20,1%
4,61%
Il fondo immobiliare aperto tedesco SEB ImmoInvest, gestito da SEB Investment GmbH, investe a livello
internazionale in proprietà commerciali e ad uso ufficio a reddito stabile. Il fondo sfrutta le opportunità
offerte dai diversi mercati immobiliari, attraverso un’oculata diversificazione geografica degli investimenti.
Un insieme bilanciato di conduttori ed immobili serve ad ottimizzare il reddito e il rischio. Il concetto
perseguito consiste nell’assicurarsi rendite d’affitto stabili e positive, con la minore variabilità possibile.
Il fondo è scambiato sui mercati tedeschi alle grida (Berlino, Francoforte, Amburgo e Colonia).
Volume medio
mensile:
Andamento del patrimonio immobiliare
€ 18.599.760
31/12/2011: € 6.228 mln (139 immobili)
La politica di gestione del fondo, a seguito della sospensione dei rimborsi da parte degli investitori a
partire dal 5 maggio 2010, è stata focalizzata sulla dismissione delle proprietà immobiliari al fine di
incrementare la liquidità e di consentire la riapertura dei rimborsi programmata per il 2012. La società di
gestione in linea con la menzionata politica di dismissione ha firmato dei contratti preliminari di vendita
per 14 immobili per un controvalore complessivo pari a € 680 mln incrementando, una volta conclusesi le
transazioni, la liquidità a circa € 1,4 miliardi pari al 21% del portafoglio. I prezzi di vendita delle 14
proprietà immobiliari in Olanda, Usa, Belgio Italia e Francia sono stati in linea alla media di mercato.
Il fondo mantiene un ottimo ranking, posizionandosi al secondo posto, secondo il data provider IPD nella
categoria fondi immobiliari aperti confermando la qualità di gestione in termini di rischio rendimento.
Finanziamenti
Il debito ipotecario complessivo del fondo ammonta ad € 1.818, 8 milioni ed il grado di utilizzo della leva
finanziaria al 31/12/2011 è pari al 29,2% del valore del portafoglio immobiliare posseduto al 31/12/2011.
Tasso di occupazione
Alla data del 30/09/2011 il portafoglio immobiliare esprime un tasso di occupazione medio del 79%.
Ripartizione settoriale (31/12/11)
Ripartizione geografica (31/12/11)
Uffici: 73,7%
Retail: 8,7%
Parcheggi auto: 5,2%
Hotel: 4,3%
Industriale: 2,5%
Leasure: 2,3%
Residenziale: 0,8%
Germania: 44,6%
Olanda: 10,3%
USA: 9,5%
Francia: 9,4%
Italia: 7,5%
Altro: 18,7%
Note:
Per ulteriori informazioni fare riferimento al sito web: www.sebassetmanagement.de.
Dati report del fondo al 31/12/2011.
Lo sconto è calcolato come differenza fra il valore NAV ufficiale (al 31/12/2011) e la quotazione di borsa (al 31/12/2011)
rapportata al NAV ufficiale.
La redditività immediata è definita come rapporto tra il dividendo pagato nel corso degli ultimi 12 mesi e la quotazione di borsa
al 31/12/2011. Si intende per dividendo il cash flow riconosciuto ai detentori delle quote al netto dei rimborsi anticipati di
capitale.
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
West End London PUT
Investimento società:
NAV Complessivo
Redditività
Immediata
€ 709, 8 Mln
2,97%
€ 5.151.499
Il fondo West End of London Property Unit Trust, gestito da Schroders Property Investment Management
Limited, è un trust immobiliare chiuso di diritto di Jersey contenente direttamente e indirettamente beni
immobili aventi destinazione direzionale, o riconvertibili a tale uso, situati principalmente nella zona del
West End (57%) della città di Londra (UK). Il fondo è detenuto dalla ASI Jersey Company Ltd, società
basata a Jersey (Channel Islands) e detenuta interamente dal Fondo.
Settore prevalente:
Andamento del patrimonio immobiliare
Uffici
31/12/2011: € 1.044 mln (11 immobili)
Acquisizione di 1 immobile in Theobald’s Street a un prezzo complessivo di € 77,8 mln (rendimento
iniziale 5,9%).
€ 5.235.579 (11,4%)
Investimento fondo:
Redditività caratteristica
La redditività caratteristica, calcolata come rapporto fra il monte canoni del Fondo e la valutazione del
portafoglio immobiliare al 31/12/11 è pari al 4,6%.
Finanziamenti
Il debito complessivo del fondo al 31/12/2011 ammonta a € 323 mln ed il grado di utilizzo della leva
finanziaria è pari al 30,9% del valore del portafoglio immobiliare posseduto al 31/12/2011.
Ripartizione settoriale (31/12/11)
Ripartizione geografica (31/12/11)
Uffici: 95%
Commerciale: 5%
Regno Unito – Londra: 100%
Mayfair: 25,6%
St James: 13,6%
North of Oxford Street: 2,8%
Leicester Square / Covent Garden: 14,8%
Mid Town: 14,6%
Victoria Pimlico: 20,0%
Kensigton: 8,6%
Note:
Per ulteriori informazioni fare riferimento al sito web: www.schroders.com/welput.
Dati report del fondo al 31/12/2011.
La redditività immediata è definita come rapporto tra il dividendo pagato nel corso degli ultimi 12 mesi e il NAV ufficiale al
31/12/2011. Si intende per dividendo il cash flow riconosciuto ai detentori delle quote al netto dei rimborsi anticipati di capitale.
Cambio €/GBP: 0,8353.
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Valore e andamento della quota
Il valore patrimoniale netto della quota di Amundi Soluzione Immobiliare al 31 dicembre 2011 è pari ad
€ 4.487,991, con un decremento del 10,2% rispetto al valore di sottoscrizione e del 10,3% rispetto al
30 giugno 2011.
Eventi di particolare rilevanza
In data 19 dicembre 2011 la SGR ha sottoposto a Banca d’Italia alcune modifiche al Regolamento di
Gestione del Fondo in merito alla periodicità della distribuzione dei proventi di gestione, da annuale a
semestrale, e alla determinazione dei proventi di gestione al fine di rendere più flessibile la politica
distributiva del Fondo stesso. L’iter autorizzativo prevede una durata di 90 giorni.
Strategie future
Il gestore intende proseguire nella costruzione di un portafoglio immobiliare, prevalentemente non
residenziale, equilibrato e internazionalmente diversificato, privilegiando l’investimento in fondi
d’investimento caratterizzati da una strategia a rischio contenuto (core, core plus). Una componente
minoritaria del portafoglio sarà destinata ad investimenti in fondi più rischiosi (value added), si
esclude, in ogni caso, l’investimento in strumenti opportunistici o di sviluppo.
Sotto il profilo geografico l’obiettivo della strategia di gestione è quello di proseguire, celermente, gli
investimenti in Italia, in misura idealmente pari al 60%, tramite l’acquisto di quote di fondi immobiliari
chiusi quotati e riservati non quotati. Detti acquisti per i fondi quotati potranno avere luogo o
direttamente sul mercato secondario, oppure nel caso di blocchi, fuori mercato mentre per i fondi
riservati non quotati la SGR identificherà le potenziali controparti venditrici. In merito alla restante
parte del portafoglio investita in OICR immobiliari esteri (esposizioni rilevanti sul mercato francese,
britannico e tedesco) la SGR continuerà a monitorare tali fondi e ad analizzare nuove controparti. Con
riferimento agli investimenti value added, inteso in fondi caratterizzati da una strategia d’investimento
fondata sulla valorizzazione o il riposizionamento d’immobili non residenziali, la SGR sottoscriverà, a
seguito della manifestazione di interesse vincolante, quote del fondo immobiliare Torre II – comparto
B Value Added and Foreign Opportunities.
L’obiettivo del Team di Gestione è di giungere al pieno investimento delle risorse raccolte in sede di
collocamento entro il mese di maggio, un anno dalla data di richiamo degli impegni.
Finanziamento
La SGR non intende ricorrere direttamente alla leva finanziaria, pur essendo consentito a livello
regolamentare il suo utilizzo fino a un massimo del 20% del totale dell’attivo del Fondo. In ogni caso i
fondi target ricorrono ordinariamente all’uso della leva ed è cura della SGR limitare il rapporto LTV
aggregato del Fondo al 60%, in linea con quanto previsto dalla normativa inerente i fondi immobiliari di
diritto italiano.
Rapporti con i collocatori
Nel corso dell’esercizio la Società di Gestione ha corrisposto ai collocatori del Fondo, in relazione ai
servizi di consulenza e assistenza offerti agli investitori successivamente alla fase di sottoscrizione ed
in costanza dell’investimento, € 143.665, pari al 39% delle commissioni di gestione di competenza
dell’esercizio di riferimento.
Gestione mobiliare
Nel corso dell’esercizio la liquidità non impegnata in investimenti immobiliari è stata investita in
depositi a breve termine.
Pag. 23
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Il Fondo ha messo in atto operazioni di copertura parziale del rischio di cambio. Dal 3 agosto 2011 il
livello medio di copertura degli investimenti denominati nella divisa britannica è stato gestito
attivamente ed è risultato pari a circa il 100%. Nel periodo in considerazione, la valuta britannica si è
apprezzata del 4,7%.
Operazioni in conflitto d’interesse
Nel corso dell’esercizio non sono state compiute operazioni immobiliari che potessero configurare
conflitto di interessi. È cura della SGR, anche nel corso delle negoziazioni per l’acquisto e la cessione
degli strumenti finanziari immobiliari, verificare l’assenza di situazioni potenzialmente in grado di
configurare tale fattispecie.
Informazioni sulle società controllate dal Fondo
Il fondo inglese West End of London Property Unit Trust, gestito da Schroder Property Managers
(Jersey) Limited, è detenuto dalla ASI Jersey Company Ltd, società basata a Jersey (Channel Islands)
e detenuta interamente dal Fondo. Il Fondo detiene l’investimento attraverso la partecipazione della
menzionata società al fine di ovviare ad alcune limitazioni legate alla personalità giuridica particolare
dello stesso.
Esperti Indipendenti
La SGR ha affidato l’incarico per la valutazione periodica del patrimonio tipico del Fondo alla società
Key to Real S.r.l. per il triennio da luglio 2010 a giugno 2013. La SGR, non avendo effettuato
investimenti diretti in immobili, è ricorsa all’utilizzo dei valutatori esclusivamente per la valutazione
della società ASI Jersey Company.
Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio
La SGR ha proseguito nell’implementazione del portafoglio acquistando ulteriori quote di fondi italiani,
in particolare Investietico, Olinda e Atlantic1.
Nuovo regime fiscale
Con l’introduzione della nuova disciplina fiscale in materia di fondi immobiliari chiusi, a seguito delle
modifiche apportate dall’art. 8, comma 9 del Decreto Legge n. 70 del 13 Maggio 2011 intervenuto
sull’art. 32 del Decreto Legge 78 del 31 Maggio 2010, confermate in sede di conversione in legge
(Legge n. 106 del 12 luglio 2011) viene mantenuto il regime fiscale attualmente vigente che prevede
l’applicazione di una ritenuta del 20% per le distribuzioni di proventi per i fondi esclusivamente
partecipati
da investitori istituzionali cosiddetti “qualificati”, indicati nel comma 3 dell’art. 32 del Decreto
Legge n. 78 del 31 Maggio 2010, come modificato dal D.L. 70/2011 [tra i quali si annoverano
(a) Stato o ente pubblico; (b) Organismi d’investimento collettivo del risparmio; (c) Forme di
previdenza complementare nonché enti di previdenza obbligatoria; (d) Imprese di
assicurazione, limitatamente agli investimenti destinati alla copertura delle riserve tecniche;
(e) Intermediari bancari e finanziari assoggettati a forme di vigilanza prudenziale; (f) Soggetti e
patrimoni indicati nelle precedenti lettere costituiti all’estero in paesi o territori che consentano
uno scambio d’informazioni finalizzato ad individuare i beneficiari effettivi del reddito o del
risultato della gestione e sempreché siano indicati nel decreto del Ministro dell’economia e
delle finanze di cui all’articolo 168-bis, comma 1, del Testo unico delle imposte sui redditi di
cui al D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917; (g) enti privati residenti in Italia che perseguano
esclusivamente le finalità indicate nell’articolo 1, comma 1, lettera c-bis) del D.Lgs. 17
maggio 1999, n. 153 nonché società residenti in Italia che perseguano esclusivamente finalità
mutualistiche; ed (h) veicoli costituiti in forma societaria o contrattuale partecipati in misura
superiore al 50 per cento dai soggetti indicati nelle precedenti lettere], e per i
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
partecipanti che al termine del periodo d’imposta detengono quote di partecipazione al
patrimonio del fondo non superiori al 5%.
Nel caso di partecipanti al fondo cosiddetti “non qualificati” diversi da quelli di cui sopra, che
detengono quote di partecipazione al patrimonio del fondo superiori al 5%, i redditi conseguiti dal
fondo saranno imputati pro quota a quest’ultimi per trasparenza, indipendentemente dalla loro
percezione e su tali redditi non troverà applicazione la ritenuta del 20% di cui all’art. 7 del Decreto
Legge 351 del 2001.
Si segnala, inoltre, che l’art. 8, comma 9 del Decreto Legge n. 70 del 13 Maggio 2011, modificando
l’art. 32 del Decreto Legge n. 78 del 31 Maggio 2010, pur preservando la nuova definizione
regolamentare di fondo già introdotta dalla previgente versione del citato art. 32, è intervenuto
profondamente su altri temi relativi alla disciplina fiscale dei fondi comuni di investimento immobiliari
chiusi, ed in particolare:
(i) introduce un regime per attenuare fenomeni di doppia imposizione rispetto alle predette imposte
sostitutive;
(ii) prevede l’abrogazione del regime di esenzione da ritenuta alla fonte del 20% per i proventi dei
fondi distribuiti ai così detti soggetti “white list” (nei confronti dei quali quindi troveranno applicazione le
regole ordinarie). Per tali soggetti esteri (residenti in un paese “white list”) sarà comunque possibile
applicare, ove più favorevole, l’aliquota prevista dalla relativa Convenzione contro le doppie
imposizioni, una volta acquisita, da parte della SGR, idonea documentazione.
Il regime di esenzione da ritenuta viene confermato, invece, a determinate condizioni, per i proventi
percepiti da fondi pensione ed OICR esteri istituiti in Stati o territori inclusi nella c.d. “white list”,
nonché da enti od organismi internazionali costituiti in base ad accordi internazionali resi esecutivi in
Italia e da banche centrali o organismi che gestiscono anche le riserve ufficiali dello Stato.
Tabella riepilogativa tassazione dei proventi dei partecipanti al fondo immobiliare.
schema ripeilo
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Delibera del consiglio di amministrazione
Il rendiconto dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 presenta un valore complessivo netto del
Fondo pari ad € 45.647.358, in flessione del 10,2% rispetto al valore di collocamento e del 10,3%
rispetto al 30 giugno 2011 (€ 50.908.041).
Al 31 dicembre il valore unitario della quota risulta pertanto pari a € 4.487,991.
I proventi di gestione del fondo Amundi Soluzione Immobiliare generati dal 4 maggio 2011 (partenza
del Fondo) al 31 dicembre 2011 sono negativi e pari a complessivi € -5.502.840, ai sensi dell’attuale
regolamento in corso di modifica.
In merito al reddito imputato per trasparenza realizzato dal 4 maggio 2011 al 31 dicembre 2011, il
Fondo registra una perdita per trasparenza pari a complessivi € -315.378 (€ -31,01 per quota).
In relazione a quanto esposto ed in coerenza con le normative vigenti e con il Regolamento del Fondo
e il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 28 febbraio 2012 ha deliberato di:
• approvare il rendiconto al 31 dicembre 2011;
• di non provvedere la distribuzione di proventi.
Milano, 28 febbraio 2012.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Pag. 26
RENDICONTO AL 31/12/2011
( AMUNDI SOLUZIONE IMMOBILIARE - AMUNDI SGR S.p.a. )
SITUAZIONE PATRIMONIALE IN EURO
SITUAZIONE AL 31/12/2011
Valore complessivo
In % dell'attivo
Valore complessivo
ATTIVITA'
A. STRUMENTI FINANZIARI
38.604.854
84
-
Strumenti finanziari non quotati
A1. Partecipazioni di controllo
5.235.579
A2. Partecipazioni non di controllo
A3. Altri titoli di capitale
A4.Titoli di debito
A5. Parti di O.I.C.R.
7.181.960
Strumenti finanziari quotati
A6. Titoli di capitale
A7. Titoli di debito
A8. Parti di O.I.C.R.
26.187.314
Strumenti finanziari derivati
A9.Margini presso organismi di compensazione e garanzia
A10. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
A11. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
B. IMMOBILE E DIRITTI REALI IMMOBILIARI
-
-
-
-
-
-
B1. Immobili dati in locazione
B2. Immobili dati in locazione finanziaria
B3. Altri immobili
B4. Diritti reali immobiliari
C. CREDITI
C1. Crediti acquistati per operazioni di cartolizzazione
C2. Altri
D. DEPOSITI BANCARI
D1. A vista
D2. Altri
E. ALTRI BENI
-
F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA'
7.260.164
F1. Liquidità disponibile
7.260.164
16
-
F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare
F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare
G. ALTRE ATTIVITA'
106.649
-
G1. Crediti per p.c.t. attivi ed operazioni assimilate
G2. Ratei e risconti attivi
68.020
G3. Risparmio di imposta
G4. Altre
TOTALE ATTIVITA'
38.629
45.971.667
100
PASSIVITA' E NETTO
H. FINANZIAMENTI RICEVUTI
-
-
-229.725
-
H1. Finanziamenti ipotecari
H2. Pronti contro termine passivi e operazioni assimilate
H3. Altri
I. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
I1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
I2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
L. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI
-229.725
-
-
M. ALTRE PASSIVITA'
-94.584
-
M1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati
-28.897
L1. Proventi da distribuire
L2. Altri debiti verso i partecipanti
M2. Debiti di imposta
M3. Ratei e risconti passivi
-952
M4. Altre
- altre
TOTALE PASSIVITA'
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO
Numero delle quote in circolazione
Valore unitario delle quote
Rimborsi o proventi distribuiti per quota
-64.735
-324.309
45.647.358
10.171
4.487,991
In % dell'attivo
RENDICONTO AL 31/12/2011
( AMUNDI SOLUZIONE IMMOBILIARE - AMUNDI SGR S.p.a. )
SEZIONE REDDITUALE IN EURO
Rendiconto al 31/12/2011
A. STRUMENTI FINANZIARI
Strumenti finanziari non quotati
A1. PARTECIPAZIONI
A1.1 dividendi ed altri proventi
A1.2 utili/perdite da realizzi
A1.3 plus/minusvalenze
203.350
A2. ALTRI STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI
A2.1 interessi, dividendi ed altri proventi
229.315
A2.2 utili/perdite da realizzi
A2.3 plus/minusvalenze
-5.086
Strumenti finanziari quotati
A3. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI
A3.1 interessi, dividendi ed altri proventi
363.328
A3.2 Utili/perdite da realizzi
A3.3 plus/minusvalenze
- minusvalenze
-4.860.803
Strumenti finanziari derivati
A4. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
A4.1 di copertura
A4.2 non di copertura
Risultato gestione strumenti finanziari
-4.069.896
-
-
-
Risultato gestione beni immobili
-
-
C. CREDITI
-
-
-
-
-
-
-3.996.609
-
B. IMMOBILI E DIRITTI REALI IMMOBILIARI
B1. CANONI DI LOCAZIONI ED ALTRI PROVENTI
B2. UTILI/PERDITE DA REALIZZI
B3. PLUS/MINUSVALENZE
B4.ONERI PER LA GESTIONE DEI BENI IMMOBILI
B5. AMMORTAMENTI
B6. IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI
C1. interessi attivi e proventi assimilati
C2. incrementi/decrementi di valore
Risultato gestione crediti
D. DEPOSITI BANCARI
D1. interessi attivi e proventi assimilati
E. ALTRI BENI
73.287
E1. Proventi
E2. Utile/perdita da realizzi
E3.Plusvalenze/Minusvalenze
Risultato gestione investimenti
F. RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI
F1. OPERAZIONI DI COPERTURA
F1.1 Risultati realizzati
RENDICONTO AL 31/12/2011
( AMUNDI SOLUZIONE IMMOBILIARE - AMUNDI SGR S.p.a. )
SEZIONE REDDITUALE IN EURO
Rendiconto al 31/12/2011
F1.2 Risultati non realizzati
-229.725
F2. OPERAZIONI NON DI COPERTURA
F2.1 Risultati realizzati
F2.2 Risultati non realizzati
F3. LIQUIDITA'
F3.1 Risultati realizzati
-58.139
F3.2 Risultati non realizzati
G. ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE
G1. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI P.C.T. ED ASSIMILATE
G2. PROVENTE DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI
Risultato lordo della gestione caratteristica
-4.284.474
H. ONERI FINANZIARI
-
H1. INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI
H1.1 su finanziamenti ipotecari
H1.2 su altri finanziamenti
H1.3 su locazione finanziaria
H2. ALTRI ONERI FINANZIARI
Risultato netto della gestione caratteristica
-4.284.474
-
-5.207.642
-
-
-
-5.207.642
-
I. ONERI DI GESTIONE
I1. Provvigione di gestione SGR
I2. Commissioni banca depositaria
I3. Oneri per esperti indipendenti
-368.211
-10.847
-1.815
I4. Spese pubblicazione prospetti ed informativa al pubblico
I5. Altri oneri di gestione
-498.319
L. ALTRI RICAVI ED ONERI
L1. Interessi attivi su disponibilità liquide
68.021
L2. Altri ricavi
L3. Altri oneri
Risultato della gestione prima delle imposte
M. IMPOSTE
-111.996
M1. Imposta sostitutiva a carico dell'esercizio
M2. Risparmio d'imposta
M3. Altre imposte
Utile/perdita dell'esercizio
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
NOTA INTEGRATIVA
Parte A - Andamento del valore della quota
Il Fondo è stato istituito con deliberazione del Consiglio di Amministrazione di Amundi SGR S.p.A del
25 maggio 2010 ed ha iniziato la propria attività successivamente al termine del periodo di richiamo
degli impegni in data 4 maggio 2011. Il Fondo è costituito da 10.171 quote collocate al valore unitario
di € 5.000.
Il valore patrimoniale netto della quota alla fine del 31/12/2011 è pari a € 4.487,991.
Parte B – Le attività, le passività e il valore complessivo netto.
Sezione I - Criteri di valutazione
Nel redigere i prospetti costituenti il Rendiconto del Fondo, sono stati applicati i criteri di valutazione
previsti dalle Istruzioni di Vigilanza ed i principi contabili generalmente accettati in materia di fondi
comuni immobiliari chiusi.
Il Rendiconto di gestione è redatto in osservanza dei modelli stabiliti da Banca d’Italia con
provvedimento del 14 aprile 2005 e si compone di una Situazione Patrimoniale, di una Sezione
Reddituale e di una Nota Integrativa. Il Rendiconto è inoltre accompagnato dalla Relazione degli
Amministratori.
Non è presente nella Situazione Patrimoniale e nella Sezione Reddituale il confronto con l’esercizio
precedente in quanto il Fondo ha iniziato la sua operatività in data 4 maggio 2011.
a) registrazione delle operazioni
- le operazioni di acquisto, sottoscrizione, vendita e rimborso di strumenti finanziari sono contabilizzate
nel portafoglio del Fondo sulla base della data di effettuazione delle operazioni, indipendentemente
dalla data di regolamento delle stesse.
- gli interessi, gli altri proventi e gli oneri a carico del Fondo sono stati calcolati secondo il principio
della competenza temporale, anche mediante rilevazione dei ratei attivi e passivi;
- gli utili e le perdite realizzati su cambi sono originati dalla differenza tra il cambio storico di
conversione dei debiti, dei crediti, dei contratti in divisa, dei conti valutari e dei titoli in divisa ed il
cambio rilevato alla chiusura delle rispettive posizioni;
- gli utili e le perdite da realizzi risultano dalla differenza tra i costi medi ponderati di carico ed i valori
realizzati dalle vendite;
- le plusvalenze e le minusvalenze sono originate dalla differenza tra il costo medio ponderato ed i
valori determinati secondo i criteri indicati in precedenza, ossia prezzi di mercato o valutazioni
applicati alla data del rendiconto;
- le differenze di cambio derivanti dalla conversione delle voci espresse in valuta estera sono
contabilizzate in voci separate del rendiconto tenendo distinte quelle realizzate da quelle di
valutazione; sempre nella sezione riguardante il risultato della gestione cambi sono state registrate le
componenti reddituali delle operazioni di copertura dal rischio di cambio;
- i contratti a termine di compravendita di divisa sono valutati secondo le istruzioni dettate dall’Organo
di Vigilanza: valorizzando mensilmente la differenza tra il cambio negoziato alla data dell’operazione e
la curva dei tassi a termine aventi la medesima scadenza;
- il valore dei premi e delle opzioni, per i quali alla data del rendiconto non erano ancora decorsi i
termini di esercizio sono stati adeguati al valore di mercato.
b) valutazione degli strumenti finanziari quotati
Il portafoglio degli strumenti finanziari quotati è rappresentato da parti di OICR Italiani e Comunitari.
Per la loro valutazione viene utilizzato l’ultimo prezzo disponibile alla chiusura dell’esercizio sul relativo
mercato di negoziazione.
c) valutazione degli strumenti finanziari non quotati
Il portafoglio degli strumenti finanziari non quotati (escluse le partecipazioni) è rappresentato da parti
di OICR Comunitari. La loro valutazione è effettuata sulla base dell’ultima quotazione disponibile
fornita dall’Administrator o dalle società di gestione dei Fondi stessi.
Pag. 30
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
d) partecipazioni in società non quotate
A tali partecipazioni viene attribuito un valore pari alla frazione di patrimonio netto di pertinenza del
Fondo, come previsto dall’Organo di Vigilanza. Alla data di riferimento del 31 dicembre 2011 la
valutazione delle società non quotate è stata demandata ed esperti indipendenti ed effettuata
attraverso la determinazione del FV-Fair Value (as is) del Capitale applicando il metodo Patrimoniale
Semplice.
e) crediti
I crediti sono valutati secondo il valore presumibile di realizzo.
f) altre attività
I ratei e risconti attivi sono calcolati in aderenza al principio della competenza temporale.
g) altre passività
I ratei e risconti passivi sono calcolati in aderenza al principio della competenza temporale.
h) dividendi e altri proventi
I dividendi e gli altri proventi sono registrati per cassa.
i) oneri di gestione
Vengono contabilizzati per competenza nella misura prevista dal Regolamento del Fondo:
- provvigione annua di gestione spettante alla SGR;
- commissione annua di Banca Depositaria, percepita per l’espletamento dei compiti ad essa spettanti;
- il compenso spettante agli esperti indipendenti, definito previo accordo con gli stessi, dal Consiglio di
Amministrazione della SGR nel rispetto della normativa vigente;
- le spese di revisione e di certificazione dei rendiconti del Fondo;
- tutte le altre spese previste nel regolamento del Fondo.
Sezione II - Le attività
Di seguito il dettaglio analitico degli strumenti finanziari in portafoglio alla data del Rendiconto:
Strumenti Finanziari
Quantità
Valore di
mercato
Plusv. + /
Minusv. -
%
sull'attivo
Strumenti finanziari non quotati:
ASI Jersey Company Ltd - Holding - Jersey
European Direct Property Fund SPF1 - Fondo - Lussemburgo
Strumenti finanziari quotati:
Alpha Immobiliare Fund - Fondo - Italia
Atlantic 1 - Fondo - Italia
Atlantic 2 - Fondo - Italia
Delta Immobiliare - Fondo - Italia
Investietico - Fondo - Italia
Olinda Fondo Shops - Fondo - Italia
Unicredit Immobiliare Uno - Fondo - Italia
Seb Immoinvest - Fondo - Germania
Pag. 31
100%
703,42
5.235.579
7.181.960
203.350
-5.086
11,39%
15,62%
683
25.885
1.538
21.637
1.503
17.502
535
158.000
1.034.745
8.202.957
459.862
967.823
2.782.053
4.898.810
983.865
6.857.200
-386.106
-2.445.544
-57.706
-59.703
-297.798
-864.461
-71.751
-677.734
2,25%
17,84%
1,00%
2,11%
6,05%
10,66%
2,14%
14,92%
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
II.1 - STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI
Ripartizione degli strumenti finanziari non quotati per paese di residenza dell’emittente
paese di residenza dell'emittente
Altri paesi
dell'UE
Italia
Altri paesi
dell'OCSE
Altri paesi
Titoli di capitale
(diversi dalle partecipazioni)
Titoli di debito
- di Stato
- di altri enti pubblici
- di banche
- di altri
Parti di OICR
- aperti armonizzati
- altri (SICAF)
7.181.960
Totali
- in valore assoluto
- in percentuale del totale delle attività
7.181.960
15,62%
Movimenti dell’esercizio
Controvalore acquisti
Partecipazioni di controllo
Controvalore vendite/rimborsi
5.032.229
Partecipazioni non di controllo
Altri titoli di capitale
Titoli di debito
Parti di OICR
7.187.046
Totale
12.219.275
Alla data del Rendiconto il Fondo detiene la partecipazione di controllo in società non quotata i cui dati
sono riportati nella successiva tabella
Pag. 32
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Tavola A - Scheda informativa relativa a ciascuna partecipazione in società non quotate
Denominazione e sede della società:
ASI Jersey Company Ltd
22 Grenville Street, St. Helier, Jersey, Channel Island
A) Attività esercitata dalla società:
Holding
Titoli nel portafoglio del fondo
Quantità
1) titoli di capitale con diritto di voto
4,450,001
% del Totale dei
titoli emessi
Valore alla data del rendiconto
(31/12/11)
Costo di acquisto*
100%
5,032,229
Esercizio precedente
(30/06/11)
4,373,279
-
2) titoli di capitale senza diritto di voto
3) obbligazioni convertibili in azioni dello
stesso emittente
4) obbligazioni cum warrant su azioni dello
stesso emittente
5) altri strumenti finanziari (da specificare)
(*) controvalore in Euro calcolato con il rapporto di cambio alla data di acquisto
B) Dati di bilancio dell'emittente:
Ultimo esercizio
(31/12/11)
Dati patrimoniali
1) totale attività
Primo periodo comparativo
(30/06/11)
5,238,572
Secondo periodo comparativo
(31/12/10)
-
-
2) partecipazioni
(298,173)
-
-
3) immobili
(116,222)
-
-
4) indebitamento a breve termine
-
-
-
5) indebitamento a medio/lungo termine
-
-
-
-
-
-
-
-
* capitale circolante lordo
87,073
-
-
* capitale circolante netto
84,080
-
-
5,151,499
84,080
-
-
6) patrimonio netto
5,235,579
inoltre, per imprese diverse dalle società immobiliari:
* capitale fisso netto
* posizione finanziaria netta
Ultimo esercizio
(30/06/2011 - 31/12/2011)
Dati reddituali
Primo periodo comparativo
(31/12/2010 - 30/06/2011)
Secondo periodo comparativo
(30/06/2010 - 31/12/2010)
44,610
-
-
(273,801)
-
-
(91,850)
-
-
4) saldo proventi/oneri finanziari
-
-
-
5) saldo proventi/oneri straordinari
-
-
-
6) risultato prima delle imposte
(91,850)
-
-
7) utile (perdita) netto
8) ammortamenti d'esercizio
(91,850)
181,951
-
-
1) fatturato
2) margine operativo lordo
3) risultato operativo
C) Criteri e parametri utilizzati per la valutazione
1) Il criterio di valutazione dei titoli è quello del metodo analitico-patrimoniale.
Tale criterio è basato sull'espressione a valori correnti dei singoli elementi, materiali ed immateriali che compongono il capitale
economico d'impresa tenendo conto dell'eventuale avviamento o disavviamento. Il valore del patrimonio netto viene calcolato
come differenza fra le attività (materiali ed immateriali) e le passività, eventualmente rettificate per tener conto del loro valore.
2) Cambio €/GBP = 0,8353
Fondi detenuti:
West End London PUT
Nota: si considerano esercizi semestrali
Pag. 33
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
II.2 - STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI
Ripartizione degli strumenti finanziari quotati per paese di residenza dell'emittente
paese di residenza dell'emittente
Altri paesi
dell'UE
Italia
Altri paesi
dell'OCSE
Altri paesi
Titoli di debito
- di Stato
- di altri enti pubblici
- di banche
- di altri
Titoli di capitale
- con diritto di voto
- con voto limitato
- altri
Parti di OICR
- aperti armonizzati
- aperti non armonizzati
- altri
19.330.114
6.857.200
19.330.114
42,05%
6.857.200
14,92%
Totali
- in valore assoluto
- in percentuale del totale delle attività
Ripartizione degli strumenti finanziari quotati per mercato di quotazione
Mercato di quotazione
Altri paesi
dell'UE
Italia
Titoli quotati
19.330.114
6.857.200
19.330.114
42,05%
6.857.200
14,92%
Altri paesi
dell'OCSE
Altri paesi
Titoli in attesa di quotazione
Totali
- in valore assoluto
- in percentuale del totale delle attività
Movimenti dell'esercizio
Controvalore acquisti
Controvalore vendite/rimborsi
Titoli di capitale
Titoli di debito
Parti di OICR
31.143.161
95.043
Totale
31.143.161
95.043
Il controvalore rimborsi è rappresentato dai rimborsi di capitale.
II.5 – CREDITI
Il Fondo non ha investito in crediti provenienti da operazioni di cartolarizzazione nel corso del periodo
chiuso al 31 dicembre 2011
Pag. 34
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
II.6 - DEPOSITI BANCARI
Il Fondo, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2011, ha investito in depositi bancari vincolati
che hanno maturato interessi per un ammontare di Euro 73.287.
Di seguito si fornisce evidenza delle operazioni di deposito a termine effettuate con la controparte
State Street Bank Spa:
data impiego
data scadenza
ammontare
impiegato
17/05/2011
24/05/2011
31/05/2011
07/06/2011
15/06/2011
23/06/2011
25/07/2011
25/07/2011
02/09/2011
14/09/2011
14/10/2011
04/11/2011
24/05/2011
31/05/2011
07/06/2011
15/06/2011
23/06/2011
01/07/2011
05/08/2011
02/09/2011
13/09/2011
03/10/2011
28/10/2011
30/11/2011
35.000.000,00
30.000.000,00
35.000.000,00
35.000.000,00
34.000.000,00
34.000.000,00
10.000.000,00
7.600.000,00
18.500.000,00
10.000.000,00
7.500.000,00
7.000.000,00
interessi
maturati
6.847
5.984
6.578
7.518
7.825
8.048
3.164
9.339
5.073
4.893
2.733
5.285
Consistenza di fine esercizio
Durata dei depositi
Depositi a vista
o rimborsabili
con preavviso
inferiore a 24 ore
Depositi
rimborsabili con
preavviso da 1 a
15 giorni
Depositi a
termine con
scadenza da 15
giorni a 6 mesi
Depositi a
termine con
scadenza da 6 a
12 mesi
State Street Bank Spa
Totali
-
-
-
-
Flussi registrati nell’esercizio
Durata dei depositi
Depositi a vista
o rimborsabili
con preavviso
inferiore a 24 ore
State Street Bank Spa
- riporto da es.preced.
- versamenti
- prelevamenti
Depositi
rimborsabili con
preavviso da 1 a
15 giorni
-
239.000.000
239.000.000 -
Depositi a
termine con
scadenza da 15
giorni a 6 mesi
24.600.000
24.600.000
II.7 -ALTRI BENI
Il Fondo non ha effettuato investimenti nella categoria "Altri beni".
Pag. 35
Depositi a
termine con
scadenza da 6 a
12 mesi
Totale
-
263.600.000
263.600.000
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
II.8 -POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITÀ
Importo
Liquidità disponibile
Conti corrente Euro
7.260.164
Totale
7.260.164
Liquidità da ricevere per operazioni da regolare
-
Totale
-
Liquidità impegnata per operazioni da regolare
-
Totale
-
Totale posizione netta di liquidità
7.260.164
II.9 - ALTRE ATTIVITÀ
Importo
Crediti per p.c.t. attivi ed operazioni assimilate
-
Totale
-
Ratei e risconti attivi
- ratei attivi interessi conto corrente in euro
- ratei attivi interessi conto corrente in valuta
67.951
70
Totale
68.021
Risparmio di imposta
-
Totale
-
Altre
- crediti per adeguamento commissioni di gestione
38.629
Totale
38.629
Totale altre attività
106.650
Sezione III - Le passività
III.1 FINANZIAMENTI RICEVUTI
Il Fondo non ha stipulato alcun contratto di finanziamento nel corso dell’esercizio chiuso al 31
dicembre 2011.
III.2 PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE
Alla data del Rendiconto non risultano in essere contratti di pronti contro termine passivi e nel corso
dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 non sono state poste in essere operazioni di prestito titoli.
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
III.3 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
Margini
Strumenti
finanziari quotati
Strumenti
finanziari non
quotati
Operazioni su tassi di interesse:
futures su titoli di debito, tassi e altri contratti simili
opzioni su tassi e altri contratti simili
Swaps e altri contratti simili
Operazioni su tassi di cambio:
futures su valute e altri contratti simili
opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili
Swaps e altri contratti simili
-229.725
Operazioni su titoli di capitale:
futures su titoli di capitale, indici azionari e contratti simili
opzioni su titoli di capitale e altri contratti simili
Swaps e altri contratti simili
Altre operazioni
futures
opzioni
swaps
III.4 DEBITI VERSO PARTECIPANTI
La voce debiti verso partecipanti non presenta alcun saldo.
III.5 ALTRE PASSIVITA’
Importo
Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati
- commissioni banca depositaria
- commissioni banca depositaria custodia e amministrazione titoli
- spese di revisione
6.873
1.146
20.877
Totale
28.896
Debiti di imposta
-
Totale
-
Ratei e risconti passivi
- ratei passivi spese e commissioni conto corrente
952
Totale
952
Debiti per cauzioni ricevute
-
Totale
-
Altre
- fatture da ricevere
64.735
Totale
64.735
Totale altre passività
94.583
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Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
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Sezione IV - Il valore complessivo netto
Le quote del fondo alla data del Rendiconto sono pari a n. 10.171.
Le quote del fondo sottoscritte da investitori qualificati indicati al comma 3 dell’art.32 del D.L. 78/2010
modificato dal D.L.70/2011 sono pari a n. 4.004.
Le quote del fondo sottoscritte per intero da investitori non residenti sono pari a n. 10.
Le quote del fondo sottoscritte come cointestatario da investitori non residenti sono pari a n. 5.
Le componenti che hanno determinato la variazione della consistenza del valore complessivo netto
sono le seguenti:
Prospetto delle variazioni del Fondo dal 4/05/2011 fino al 31/12/2011
In percentuale dei
versamenti effettuati
Importo Euro
IMPORTO INIZIALE DEL FONDO (quote emesse x prezzo emissione)
TOTALE VERSAMENTI EFFETTUATI
A1. Risultato complessivo gestione partecipazioni
A2. Risultato complessivo gestione altri strumenti finanziari
B. Risultato complessivo gestione beni immobili
C. Risultato complessivo gestione dei crediti
D. Interessi attivi e proventi assimilati su depositi bancari
E. Risultato complessivo gestione altri beni
F. Risultato complessivo gestione cambi
G. Risultato complessivo altre operazioni di gestione
H. Oneri finanziari complessivi
I. Oneri di gestione complessivi
L. Altri ricavi e oneri complessivi
M. Imposte complessive
50.855.000
50.855.000
203.350
-4.273.246
73.287
-287.865
-879.193
-43.975
-
RIMBORSI QUOTE EFFETTUATI
-
PROVENTI COMPLESSIVI DISTRIBUITI
-
100,00
100,00
0,40
-8,40
0,14
-0,57
-1,73
-0,09
-
0,00
VALORE TOTALE PRODOTTO DALLA GESTIONE AL LORDO DELLE IMPOSTE
-5.207.642
-10,24
VALORE COMPLESSIVO NETTO AL 31.12.2011
45.647.358
89,76
TOTALE IMPORTI DA RICHIAMARE
-
TASSO INTERNO DI RENDIMENTO ALLA DATA DEL RENDICONTO
-10,24%
Sezione V – Altri dati patrimoniali
1) Il Fondo non ha assunto impegni a fronte di strumenti finanziari derivati e altre operazioni a
termine.
2) Non si rilevano attività e passività nei confronti di altre società del gruppo di appartenenza della
SGR.
3) Attività e passività denominate in valute diverse dall’Euro:
Attività
Euro
Sterlina
Totale
Passività
Immobili e
partecipazioni
Strumenti
finanziari
33.369.275
-
7.366.743
40.736.018
-
5.235.579
-
70
5.235.649
-
38.604.854
-
7.366.813
45.971.667
-
Altre attività
Totale
Finanziamenti
ricevuti
4) Alla data del Rendiconto non risultano garanzie a favore del Fondo.
5) Alla data del Rendiconto non sono presenti beni immobili.
Pag. 38
Strumenti
finanziari
Altre
passività
-
Totale
94.265
94.265
229.725
319
230.044
229.725
94.584
324.309
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
Parte C - Il risultato economico dell’esercizio
Sezione I - Risultato delle operazioni su partecipazioni e altri strumenti finanziari
Utile / Perdita
da realizzi
di cui per
variazioni dei
tassi di cambio
A. Partecipazioni in società non quotate:
1. di controllo
2. non di controllo
di cui per
variazioni dei
tassi di cambio
Plusvalenze /
Minusvalenze
203.350
295.198
B. Strumenti finanziari non quotati
1. altri titoli di capitale
2. titoli di debito
3. parti di O.I.C.R.
-5.086
-
-4.860.803
-
C. Strumenti finanziari quotati
1. altri titoli di capitale
2. titoli di debito
3. parti di O.I.C.R.
Sezione II - Beni immobili
Alla data del Rendiconto il Fondo non detiene direttamente beni immobili.
Sezione III – Crediti
Le voci C1 e C2 non presentano alla data del Rendiconto alcun saldo.
Sezione IV - Depositi Bancari
Nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2011 il Fondo ha investito in depositi bancari vincolati che
hanno maturato interessi per un ammontare pari ad Euro 73.287. L’importo dei depositi in corso alla
data del Rendiconto è pari ad Euro 0.
Sezione V - Altri beni
La voce E non presenta alcun saldo.
Sezione VI - Altre operazioni di gestione e oneri finanziari
1) Risultato della gestione cambi:
Risultato della gestione cambi
Risultati
realizzati
Risultati non
realizzati
Operazioni di copertura:
1. Operazioni a termine
2. Strumenti finanziari derivati su tassi di cambio:
- future su valute e altri contratti simili
- opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili
- swap e altri contratti simili
-
-
-
229.725
Operazioni non di copertura:
1. Operazioni a termine
2. Strumenti finanziari derivati su tassi di cambio non aventi finalità di copertura:
- future su valute e altri contratti simili
- opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili
- swap e altri contratti simili
Liquidità
-58.139
2) Proventi ed oneri delle operazioni di pronto contro termine, di prestito titoli e assimilate:
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-
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Amundi Soluzione Immobiliare
Il Fondo non ha effettuato nel corso dell’esercizio operazioni di pronto contro termine, di prestito
titoli ed assimilate.
3) La voce Interessi passivi su finanziamenti ricevuti non presenta alcun saldo.
4) La voce Altri oneri finanziari non presenta alcun saldo.
Sezione VII - Oneri di gestione
VII.1 - Costi sostenuti nel periodo
Importi complessivamente corrisposti
ONERI DI GESTIONE
Importo
% sul valore
(migliaia di complessivo
euro)
netto (*)
% sul
totale
attività
1) Provvigioni di gestione
provvigioni di base
provvigioni di incentivo
2) TER degli OICR in cui il fondo
investe (**)
368
0,7627
587
1,2159
3) Compenso della banca depositaria
- di cui eventuale compenso per il
calcolo del valore della quota
11
0,0225
4) Spese di revisione del fondo
21
0,0432
2
0,0038
63
0,1303
48
0,0994
5
1
0,0104
0,0022
1.106
2,2904
0,8010
0,0236
5) Oneri per la valutazione delle
partecipazioni, dei beni immobili e
dei diritti reali immobiliari
facenti parte del fondo
6) Compenso spettante agli esperti
indipendenti
7) Oneri di gestione degli immobili
8) Spese legali e giudiziarie
9) Spese di pubblicazione del valore
della quota ed eventuale pubblicazione del prospetto informativo
10) Altri oneri gravanti sul fondo
- interessi pass. diversi
- altri oneri finanziari
- spese notarili
- consulenze varie
- oneri per quotazione fondo
- commissione distrib. dividendi
- contributo vigilanza
- spese varie
TOTAL EXPENSE Ratio (TER)
(somma da 1 a 10)
11) Oneri di negoziazione di strumenti
finanziari
di cui:
- su titoli azionari
- su titoli di debito
- altri OICR
472
12) Oneri finanziari per debiti assunti
dal fondo
13) Oneri fiscali di pertinenza del
fondo
TOTALE SPESE (somma da 1 a 13)
1.578
3,2690
Pag. 40
0,0039
% sul
valore
del
finanz.
Importi corrisposti a soggetti del gruppo di
appartenenza della SGR
Importo
% sul valore
(migliaia di complessivo
euro)
netto
% sul
totale
attività
% sul
valore
del
finanz.
Rendiconto di Gestione – 31 dicembre 2011
Amundi Soluzione Immobiliare
(*) Calcolato come media del periodo
(**) Trattasi di valore extracontabile
Sezione VIII - Altri ricavi ed oneri
Importo
Interessi attivi su disponibilità liquide
- interessi attivi su conto corrente in euro
- interessi attivi su conto corrente in valuta
67.951
70
Totale
68.021
Altri ricavi
Totale
-
Altri oneri
- spese legali
- spese consulenze fiscali
- spese e commissioni conto corrente
-62.920
-48.000
-1.076
Totale
-111.996
Totale altri ricavi ed oneri
-43.975
Sezione IX - Imposte
Il regime fiscale introdotto dal D.L. 351/01 stabilisce che i fondi immobiliari non sono soggetti passivi
delle imposte sui redditi e dell’IRAP. I redditi di capitale percepiti dal Fondo sono, tranne alcune
eccezioni, percepiti al lordo delle ritenute o delle imposte sostitutive applicabili in via ordinaria.
Parte D - Altre informazioni
Operazioni di copertura del rischio che hanno avuto efficacia dal 4.5.2011 al 31.12.2011
Tipo operazioni
Posizione
Divisa
Ammontare
operazioni
Numero operazioni
Operazioni in essere per copertura del rischio di cambio alla chiusura del periodo
Tipo operazioni
Posizione
Divisa
Ammontare
operazioni
Numero operazioni
Divisa a termine
Vendita
GBP - Lira Sterlina
4.450.000
1
Nel corso del semestre il livello medio di copertura degli investimenti denominati nella divisa britannica
è stato gestito attivamente, e si è mantenuto attorno al 100%.
Pag. 41
5