IPECACUANHA copia
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IPECACUANHA Non solo vomito Hahnemann, 1796 • La Ipecacuana viene u>lizzata con profiBo in malaCe contro le quali la natura stessa fa alcuni sforzi. In questo caso l’Ipecacuanha offre ai nervi dell’orifizio superiore dello stomaco una sostanza dall’azione simile alla sostanza malata e ripugnante da eliminare, suscitante disgusto, nausea e paura. • Si somministra in dosi molto piccole, per provocare frequentemente nausea, e la tendenza al vomito s c o m p a r e s e m p r e p i ù c o n l e s u c c e s s i v e somministrazioni e in modo sempre più duraturo che in 2 qualsiasi altra sostanza pallia>va. Cantani, 1880 • Data in piccole dosi l’ipecacuanha irrita leggermente la mucosa gastrica ed aumenta la secrezione del muco ed accresce il moto peristal>co dello stomaco. • L’ammalato arriva presto a sen>re nausea, ad avver>re un aumento della secrezione salivare e mucosa nella bocca, a soffrire sbadigli, ruC e cona> di vomito, depressione di forze e dell’animo. 3 Cantani, 1880 • Sull’intes>no, le piccole dosi, qualche volta, riescono s>>che. • Anche gli organi respiratori vengono influenza> dalle piccole dosi e sopraBuBo ne viene favorito l’avanzamento del secreto bronchiale. 4 Cantani, 1880 • Le grandi dosi di ipecacuana producono vomito, che lascia prostrazione minore, rispeBo al tartaro s>biato. • Venendo nell’aBo del vomito il torace fortemente compresso e ristreBo nel tempo espiratorio, ne vengono violentemente compressi anche i polmoni e i bronchi. • Produce transitoria stasi ed aumentata pressione perfino ne’ vasi del cervello, non sempre 5senza pericolo di roBura e di emorragia cerebrale. Istantaneo sudore. Tamburrini, 1881 • Le quan>tà anche minime con>nuate per molto tempo finiscono per disturbare la diges>one. • Sull’intes>no può manifestare, non per azione an>peristal>ca, ma per la presenza dell’acido ipecuanico, un effeBo astringente, che altra volta fu immensamente esagerato, perché la droga venne reputata un mezzo eccellente per combaBere il catarro intes>nale e la dissenteria. • Si ha un senso di malessere, sbadigli, salivazione, nausea e anche sudore. • Con dosi eccessive si ha rapidamente il vomito e seguito da lieve collasso. A for> dosi irrita la mucosa intes>nale e 6 provoca diarrea. Husemann, 1897 • La radice di Cephaelis Ipecacuana, che opera come eme>co per suo contenuto di un alcaloide con azione irritante locale molto intensa, l’eme#na, allo stesso modo come questo alcaloide medesimo, può produrre un’affezione infiammatoria dello stomaco e dell’intes>no, caraBerizzata da iperemesi e diarrea. • I disturbi delle vie del respiro si limitano in alcuni casi alla secchezza e senso di costrizione nella faringe, però spesso si estrinsecano in forma di accessi di tosse o accessi asma>ci, di soffocazione, con grande angus>a e viso livido, manifestamento in dipendenza da considerevole tumefazione della mucosa bronchiale. 7 Mala$e croniche I volume • (pp. 129, sugli usi di ipeca, durante un traBamento an>psorico) • Raffreddore, cui conseguono episodi di soffocamento. 8 Tossicologia • La storia della ipecacuana comincia nel XVII, quando fu scoperta in Brasile e subito importata in Europa. Fu usata per primo dal medico Helve>us, che la somministrò a diversi membri della corte imperiale francese, per curare la dissenteria, peraltro con qualche successo. Più tardi, nel XVIII secolo, Thomas Dover la u>lizzò nella composizione della sua celebre polvere, insieme all’oppio, come an>‐pire>co e an>‐malarico. • All’inizio dell’800 furono scoper> due alcaloidi, la eme>na e la cefaelina, la quali agiscono inducendo vomito e diarrea. Nella seconda metà del XVIII l’uso della ipeca fu proposto nella cura della dissenteria, che a quei tempi non era dis>nta ancora nelle due forme, bacillare e amebica. L’eme>na era efficace nella forma amebica, che venne scoperta nella seconda metà dell’800. 9 Tossicologia • Ai giorni nostri l’ipeca è usata come eme>co nella inges>one di sostanze tossiche. • L’inges>one accidentale, o anche l’abuso per mo>vi di confliBo familiare, può indurre astenia muscolare, miosite (alterazione di CPK e aldolase), patologia gastro‐intes>nale, dolori addominali, aritmia e anche cardiomiopa>a, la quale è una delle cause di morte. 10 Tossicologia • azione eme>ca • u>lizzata da pazien> con disordini alimentari, inducendo sintomi caraBeris>ci, conseguen> a un abuso cronico • la cardiomiopa>a è una delle possibili manifestazioni dell’assunzione prolungata di ipeca, in caso di anoressia/bulimia, con disfunzione ventricolare sinistra • le somministrazioni intenzionali dello sciroppo a infan>, da parte di madri (sindrome di Munchausen procurata), possono determinare diarrea cronica, vomito e ipotonia, che a volte può arrivare a forme di colite moderata, simili a quella ulcera>va, a c c o m p a g n a ta d a u n q u a d ro i st o l o g i c o d i pseudomelanosi 11 • sono sta> descriC anche altri sintomi, quali febbre, edema e disturbi eleBroli>ci Hahnemann, 1825 • • • • • tendenza al vomito emorragie parossismi, dispnea spasmodica e spasmi soffocan> alcune forme di tetano alcune forme di malaria 12 Hahnemann, 1825 • se la selezione non è stata del tuBo appropriata, lascia la febbre, generalmente, in uno stato nel quale arnica (in altri casi china, igna>a, o cocculus) è il rimedio • alcune conseguenze di un improprio uso di arsenico e del prolungato abuso di china possono essere eliminate da piccole dosi di ipecacuanha • agisce solo per poco tempo; a for> dosi un paio di giorni al massimo, mentre a piccole dosi circa un paio d’ore. 13 Cefalea • 8. Dolore esterno sul parietale, come per un colpo di una punta smussata (dopo ½ ora) • 14. Cefalea, come se il cervello e il cranio fossero contusi; penetra a8raverso tu8e le ossa della testa in giù, fino alla radice della lingua, con nausea 14 Occhi • 22. For> fiBe sopra l’occhio, piegandosi, con una sensazione come se fosse gonfio (dopo 20 ore) • 25. Pupille più facilmente dilatabili (dopo 8 ore) • 26. Dilatazione delle pupille (dopo 2,5 ore) • 27. Secchezza delle palpebre, con sonnolenza 15 (dopo 8 ore) • 28. Cispe nell’angolo esterno degli occhi (dopo 7,5 e 12 ore) Gola • 53. Lieve trafiBura nell’esofago (dopo ½ ora, 1 ora) • 54. Dolore alla deglu>zione, come se ci fosse un gonfiore alla punta della gola (dopo 1 ora) • 56. Difficoltà alla deglu>zione, come da paralisi della lingua e della gola (dopo 8 ore) • 57. Dolore alla gola, come se fosse troppo secca, ruvida e ferita, alleviato per poco solo deglutendo la saliva o i liquidi ordinari (dopo 1 ora) • 60. Sapore come di olio rancido nella gola, deglutendo (dopo 1/4 ora) 16 Nausea e vomito • 66. Disgusto, nausea e pesantezza, come se dovesse vomitare (dopo 1 ora e 1/4) • 70. Nausea, come dallo stomaco, con eru8azione vuota e grande afflusso di saliva (dopo ½ ora) • 71. EruBazione ogni oBo o dieci minu>, anche il giorno seguente, con gorgoglio nell’addome • 92. Dolore pinze8ante a entrambi gli ipocondri e nella regione dello scrobiculus cordis (dopo 3 ore) • 73. Piegandosi, vomito del cibo che aveva ingerito, senza previa eruBazione (dopo 1,5 ore) 17 Addome • 92. Dolore pinze8ante in entrambi gli ipocondri e nella regione dello scrobiculus cordis (dopo 3 ore) • 93. Dolore tagliente intorno l’ombelico, con brivido • 94. Dolore tagliente di lato, nella regione ombelicale, aggravato dal taBo e dalla pressione esterna, con saliva bianca, schiumosa, nella bocca, e pupille dilatate (dopo ½ ora) • 105. Feci diarroiche, e come se fossero 18 fermentate (dopo 1 ora) Urinario • 112. Frequente s>molo a urinare, con scarsa eliminazione di urina (dopo 2 e 2,5 ore) • 113. (Frequente minzione di urina color paglierino la quale, prima della fuoriuscita, è preceduta da una grande impellenza e bruciore, non seguita da tenesmo urinario) (dopo 2 ore) • 116. Urina torbida, con sedimento simile a sabbia color ma8one (Heller) • 117. (Dall’uretra del bambino fluisce, per mol> giorni, un fluido purulento, con dolore bruciante) 19 Genitale • 118. Prurito voluBuoso sul glande, stando in piedi, che obbliga a graBare (dopo 3,5 ore) • 119. Dolore >rante, torcente, nei tes>coli (dopo 8, 10 ore) • 120. Incrociando le cosce, lancinazione nei tes>coli (dopo 2 ore) • 121. Metrorragia ‐ ricorrenza delle regole, che 20 erano scomparse quaBordici giorni prima (ScoB) Tosse par>colare • 142. Tosse soffocante, durante la quale il bambino diventa rigido e ciano>co in volto (dopo 10 ore) • 146. Tosse secca, come per un solleGchio nella parte alta del laringe (dopo 2, 3 ore) • 147. Tosse che insorge da una sensazione contra$va solleGcante, e si estende dalla parte superiore del laringe alle estremità più basse dell’albero bronchiale (dopo 4, 6, 7 ore) • 150. La tendenza al vomito, con nausea, è 21 provocata dalla tosse (dopo 1 ora) Dolori • 164. Dolore >rante nell’osso del braccio e della coscia, la sera dopo essersi coricato (dopo 5 ore) • 167. Dolore in tu8e le ossa, come fossero contuse (dopo 3 ore) • 168. Dolore nelle arGcolazioni, come quando gli arG si addormentano (dopo 3 ore) 22 Sonno • • • • 173. Sonno (immediatamente) 174. Sonno, con gli occhi semiaper> (dopo 6 ore) 177. Sobbalza nel sonno 179. Sonno interroBo da frequen> risvegli e sogni terrifici (dopo 10 ore) 23 Neuromuscolare • 183. Sintomi di emprostotono ed opistotono (dopo 10 ore) • 184. Il corpo del bambino è in uno sGramento rigido • 185. Rigida estensione di tuBo il corpo, seguita da uno spasmodico baBere delle braccia insieme (dopo 1/4 ora) 24 Mentale • 218. Ripugnanza per il lavoro leBerario; i pensieri gli vengono a mancare (dopo 29 ore) • 221. Umore imbronciato, si sdegna per ogni cosa, e desidera che anche gli altri non abbiano sGma o cura per alcunchè • 226. Estrema impazienza • 229. Si arrabbia molto spesso per la minima sciocchezza, e riesce a calmarsi tanto facilmente, quanto velocemente (dopo 5 ore) • 232. Il bambino piange e urla violentemente e ininterroBamente, e mostra i pugni alla bocca; il volto è 25 pallido, e il corpo piuBosto freddo (dopo 1 ora) Riepilogo • l’affezione oculare non sempre si limita alla congiun>va che è molto rossa e tumefaBa, ma può condurre anche ad ulcere corneali (27, 22) • aumento della peristalsi e della secrezione di muco nello stomaco, con nausea (14, 70, 66), aumento della secrezione salivare (46, 94) e mucosa nella bocca (37, 45, 57, 49), sbadigli (189), ruC (71) e cona> di vomito, vomito (73), s>psi (diarrea con le for> dosi: 105) • avanzamento del secreto bronchiale e secrezione dei bronchi, accessi di tosse (146, 147), anche con nausea e cona> di vomito (150) o accessi asma>ci soffocan> (142, 138), con grande angus>a (132, 137) • emorragie (121, 33), sudore (208, 206, 210), febbre (34, 204, 205, 201), tetano (177, 184, 185, 183); depressione di forze (169, 172, 161) e dell’animo (199 ) 26 Nota al sintoma 134 • (asma spasmodico, con grande contrazione nella gola e nel torace, durante il quale veniva avver>ta una sorta di rumore ansimante, da ScoB). • In due donne, per l’esalazione della polvere, in una stanza distante; la malaCa durò quaBordici giorni 27