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2 L’unione fa la forza Q uella del Gavi è una Denominazione di cui si sente sempre più spesso parlare, non soltanto per le caratteristiche del grande bianco piemontese, ma anche grazie al supporto del Consorzio di Tutela e ai successi di vendite, soprattutto a livello internazionale. Il controllo della produzione e un accordo di filiera che mira a tutelare tutte le parti interessate permettono a vigneron, vinificatori e imbottigliatori di pianificare adeguatamente il rinnovo dei vigneti, condurre campagne di marketing e implementare lo sviluppo di nuovi mercati. Oggi, la recente introduzione della tipologia “riserva” sta incontrando il parere favorevole dei buyer in cerca di novità, mentre il mercato nazionale dimostra di apprezzare particolarmente la tipologia “spumante”. Il Consorzio Tutela del Gavi ottiene l’Erga Omnes: quale modo migliore per compiere 20 anni? Sono in crescita, poi, le nuove aziende nate dall’intraprendenza di giovani legati al territorio, che scelgono di presentarsi con le regole del “bio”. Quello di Gavi è un territorio eterogeneo e variegato, in cui convivono diverse realtà, dalle più storiche e blasonate a quelle più giovani, che rivisitano le tradizioni in chiave moderna. UNO PER TUTTI Arrivata al ventesimo anno di attività, l’Istituzione ha ottenuto l’Erga Omnes: un traguardo storico, simbolo di un mutamento evidentemente necessario, che aveva già coinvolto nei mesi passati altri Consor- zi italiani. Così il Consorzio è ufficialmente autorizzato a vigilare e valorizzare tutta la filiera: produttori, vinificatori, imbottigliatori, siano essi soci o non soci. Una svolta che, come sempre accade, è piaciuta a molti ma le cui potenzialità si possono apprezzare solo con il tempo. “A poco più di due mesi dall’introduzione delle tariffe erga omnes – ci spiegano dai vertici del Consorzio – è difficile azzardare considerazioni, tuttavia è certamente un fatto positivo che tutta la filiera contribuisca all’attività Consortile di valorizzazione e tutela della Docg. Siamo consapevoli che ciò comporta una responsabi- lità, tutti stanno lavorando con determinazione per utilizzare le risorse a disposizione per un’azione incisiva sulla qualità e sull’immagine di questo grande bianco autoctono piemontese, sia in Italia che all’estero”. SOLO CORTESE IN VIGNA Il Consorzio del Gavi è stato il primo in Italia ad aver compiuto la revisione dell’albo dei vigneti. L’imponente lavoro è iniziato nel 2002 e terminato nel 2004. In collaborazione con la Camera di Commercio e la Regione Piemonte, è stata fotografata l’area del Gavi Docg sia sotto il profilo catastale (11 comuni) che ampelografico. Ispezioni in loco e foto aeree hanno sancito che nelle vigne ci sono solo viti di Cortese, atte a produrre Gavi in purezza, come richiede il Disciplinare. Questo archivio, aggior- nato poi nel 2008, garantisce la “fedeltà” di ogni bottiglia di Gavi Docg, ed è di fatto un lavoro prezioso. In tempi tristemente noti per contraffazioni e false etichette, una garanzia del genere fa la differenza, ed è in grado di orientare la scelta del consumatore finale. IL PROGETTO DI SELEZIONE CLONALE Un lavoro iniziato nel ’97 e che ancora oggi continua, con l’obiettivo (raggiunto) di individuare nuovi biotipi di Cortese che siano espressione del territorio, in linea con gli orientamenti colturali e produttivi emersi negli ultimi anni, e finalizzati al miglioramento della qualità. In un lasso temporale di circa 15 anni, una serie di indagini sul campo e analisi in laboratorio, hanno portato a selezionare i migliori cloni del vitigno. In pratica, nella prima fase del lavoro, i vigneti della Denominazione sono stati ispezionati, selezionando un congruo numero di nuovi biotipi con evidenti differenze fenotipiche, sono state marcate le piante sane ai saggi virologici preliminari ed è stato impiantato un primo vigneto di conservazione presso la Tenuta Cannona. I risultati sono stati più che soddisfacenti e, grazie a questa operazione, dopo i dovuti esami sierologici, i biotipi sono stati moltiplicati per costituire nuovi vigneti sperimentali. L’attività di ricerca è andata avanti, sono sorti negli anni altri 3 vigneti sperimentali, con la selezione ed impianto dei cloni più interessanti. Un grande lavoro che continua tutt’oggi, e che appare strategico per la qualità dei vini prodotti dalle aziende, ma anche per il generale arricchimento del genoma viticolo piemontese. IL CONSORZIO IN ITALIA E NEL MONDO Tecnica a parte, per “agganciare” il consumatore ci vuole om esperienza nel comunicare il o t s u g i d e Not /5( (42:0./* 8,/,+59(+* 2 1 (* ( 2 7 ,/ 5 *(.28+ 5 /012345(6 3(/*+5'*(+ (, 2 /8 3 %'()*+,(-(. ( 2 * 7 3 9( 71*: 5(*(<=>?= =E(F,(*665 ;8244,..,7 3(1,B&(CD (, 5 4 1,*//,( 8* ,( (: A2 :8,9(18,7 653(@0*'6 1*./,(7* /, 3 (* 12.62( 4 ,( (* 4 3/2 26534,( . 9( 2 5//,7*72 6 . 2 1 ,( +*82(65'( 2(*(G*.2(4 8*9(4*(185 /0 ,/ 653(.*'. ;8 9( ( /5 ,. (.5./,232 G5'',/5(7 /80//08*/2 (. 182:,*/59( ,B (1 ,2 : 8,3*/,9( ''2(/,15'5 ,(24(28G5 .0.A,E("2 :,(6*18,3 : * 1*:3*( 87 5 7 (; 5 A2 *3/2(*66 H H G232(*36 8, (; 2 3 2''*(+28.,5 723/82(3 ('*(1,HH*E ,/I(*36A2 6 * ,+ (+ 3 65 valore del vino. A Gavi lo sanno, ed è per questo che il Consorzio aderisce a ”Piemonte Land of Perfection”, l’Unione dei principali consorzi piemontesi, che ha il compito di promuovere la regione vinicola nel mondo. Già nel 2012, dalla Cina e dagli Stati Uniti erano arrivati giornalisti e opinion leader, per scoprire quella sintesi di cultura, storia, natura, ribattezzata con l’appellativo friendly di “Gavi Life Style”. Nel 2013 non mancherà la presenza al Prowein di Düsseldorf e al Vinitaly, ormai ai nastri di partenza. Durante le giornate veronesi il Consorzio amplierà il suo stand, e grazie ai sommelier professionisti verrà presentata la vendemmia 2012, oltre alle Riserve e agli spumanti. I soci che lo vorranno potranno poi usufruire di un ulteriore servizio, all’interno dello stand del Consorzio ma con spazi riservati, per presentare direttamente le proprie aziende. Ma in agenda non c’è solo Verona. In primavera sarà la volta di Vinexpo a Bordeaux, e in previsione ci sono fiere e workshop in Cina e Usa. Iniziative e progetti che hanno il fine di esportare, insieme al vino, il fascino e la storia di un intero territorio. I 20 anni del Consorzio e i successi della Denominazione saranno festeggiati in autunno con una grande kermesse che vedrà la partecipazione di importanti testimonial di questa incantevole millenaria terra di confine. (s.a.).• !"#$##%& !"#!$%&!'()*+,-'.+,'/-0&' '(+,1'2345'647268''9-:'2345'68;834'' ''&"<!=>!"#!$%&!?-0&1>!@' AAA1>!"#!$%&!?-0&1>!@'B'AAA1?-0&CD;1&*'''' ''9->+E!!F1>!@G?-0&#&">+CD;' '(A&**+$'=?-0&CD;' H&"*+$+#*1>!@G?-0&CD; 3