Corriere di Romagna
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COMUNE DI RUSSI Martedì, 17 dicembre 2013 Martedì, 17 dicembre 2013 Prime Pagine Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina del 17/12/2013 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina del 17/12/2013 La Voce di Romagna Prima Pagina del 17/12/2013 1 2 3 cultura e turismo Russi, il Natale di Porta Nova Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20131217T05:27:00 RUSSI In mostra giochi di parole a tre dimensioni Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20131217T05:27:00 La Banda a Russi Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20131217T05:27:00 Giochi di parole a tre dimensioni in biblioteca Da La Voce di Romagna del 20131217T05:01:00 La Romagna e i suoi eroi piumati Da La Voce di Romagna del 20131217T05:01:00 4 5 6 7 8 pubblica amministrazione Regioni, porte aperte ai precari Da Italia Oggi del 20131217T05:31:00 Brescia, la manifattura guiderà la ripresa del 2014 Da Il Sole 24 Ore del 20131217T07:02:00 Trasporti, vertice al ministero Da Il Sole 24 Ore del 20131217T07:02:00 10 13 15 sport ?Colpaccio' del Romagna, l' Atletico Lugo deve inchinarsi Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20131217T05:27:00 Simone a San Marino, Escalona a Rimini Da La Voce di Romagna del 20131217T05:01:00 17 18 17 dicembre 2013 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 17 dicembre 2013 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 17 dicembre 2013 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 17 dicembre 2013 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cultura e turismo Russi, il Natale di Porta Nova LE SEGUENTI INIZIATIVE legate alle festività si terranno presso il centro sociale Porta Nova in via Aldo Moro 2/1 a Russi. Stasera alle 20.30 musica con Giuseppe, domani dalle ore 14.30 alle 22.30 confezioni di fiori natalizi. Domenica 22 dicembre, ore 20.30, ? Aspettando il Natale' musica canzoni poesie con gli angeli delle campagne. Il 24 dicembre, dalle ore 14.30 alle 22.30, ? Sulla slitta di babbo natale', un' idea originale, ovvero consegna a domicilio dei regali natalizi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 17 dicembre 2013 Pagina 13 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cultura e turismo RUSSI In mostra giochi di parole a tre dimensioni NELLA Biblioteca comunale di Russi, in via Vecchia Godo 10, è in programma questa sera alle 20,30 l' incontro con Paolo Albani ?Oggetti improbabili e umorismo involontario'. A seguire verrà inaugurata la mostra ?Giochi di parole a tre dimensioni' di Gianni Zauli che resterà aperta fino al 16 gennaio. La mostra affronta la tematica ludica all' interno di una cornice di assurdo creata dalla costruzione di oggettinon oggetti che sottendono e celano giochi linguistici divertenti. Uno stretto legame fra i contenuti figurativi e ludici delle parole e la loro trasformazione in ?parole oggetto' o ? oggetti parola': così, ad esempio, il kiwi munito di braccia che impugnano una spada nell' azione di suicidarsi assume la forma di Harakiwi. La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30 (martedì fino alle 22), sabato dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 19, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Chiuso il 25 dicembre e mattina del 1 gennaio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 17 dicembre 2013 Pagina 25 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cultura e turismo La Banda a Russi Sabato la Banda città di Russi si esibirà nel tradizionale Concerto di Natale. Appuntamento alle 20.45 al Comunale di Russi. In repertorio classici di Natale alternati a brani musicali della tradizione del XIX e XX secolo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 17 dicembre 2013 Pagina 10 La Voce di Romagna cultura e turismo Giochi di parole a tre dimensioni in biblioteca RUSSI Questa sera inaugura la mostra di Gianni Zauli Apertura dopo l' incontro con Paolo Albani. Inaugura questa sera la alla Nuova biblioteca comunale di Russi (via Vecchia Godo 10)la mostra "Giochi di parole a 3 dimensioni" di Gianni Zauli. L' esposizione affronta la tematica ludica all' interno di una cornice di assurdo creata dalla costruzione di oggetti non oggetti che sottendono e celano giochi linguistici divertenti. Uno stretto legame fra i contenuti figurativi e ludici delle parole e la loro trasformazione in "parole oggetto" o "oggetti parola", affrontando e sviluppando i giochi di e con le parole e proponendoli in forma bi e tridimensionale. Nel caso dei giochi con le parole la soddisfazione è dovuta a un' invenzione linguistica, all' emozione di intuire o indovinare, alla sorpresa di una combinazione casuale, alla sfida dell' enigma o alla trasgressione del nonsense, alla spensieratezza della comicità, all' intelligenza dell' ironia. E se Freud scriveva che "le parole sono un materiale plastico con il quale si può fare di tutto", Gianni Zauli, che da anni si diletta nell' inventare giochi linguistici, ha voluto andare oltre la 'semplice' manipolazione verbivora; creato il gioco gli ha dato una forma. Si son così materializzati bizzarri oggetti che sottendono a precisi giochi di parole. L' aspetto importante dell' operazione artistica è stata la scommessa di portare in 3D quello che normalmente appartiene alla scrittura o al discorso. Il viaggio attraverso sciarade, parole valigia, nonsense, bisensi e neologismi viene raccontato tramite le forme di circa 60 opere. E' la loro assurdità che immancabilmente farà ridere o sorridere e magari riflettere sull' universo che ruota attorno e dentro i dizionari; un percorso nella lingua italiana che offre la possibilità di conoscere molti aspetti palesi o nascosti, o talmente normali e quotidiani da non essere notati. Ed ecco che il kiwi munito di braccia che impugnano una spada nell' azione di suicidarsi assume la forma di Harakiwi; la caffettiera col manico a forma di lumaca è invece Lumoka; l' orso che esce da un vecchio 45 giri è Discorso; dolci parole d' amore scritte su bacelli di piselli sono Legumi sentimentali. Gianni Zauli gioca da molto tempo con le parole collaborando con riviste o pubblicando libri. Anticipa l' inaugurazione, alle 20.30, l' incontro con lo scrittore e poeta visivo Paolo Albani dal titolo "Oggetti improbabili e umorismo involontario". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 17 dicembre 2013 Pagina 41 La Voce di Romagna cultura e turismo LE VICENDE DI TRE APPARTENENTI AL 6° REGGIMENTO BERSAGLIERI CHE AVEVA SEDE A BOLOGNA. La Romagna e i suoi eroi piumati NEL 2015 il Raduno nazionale dell' Associazione si terrà nuovamente a Rimini. Sarà anche l' occasione per ricordare chi non ha fatto ritorno dal fronte. Fernando Babini, nato a Porretta Terme nel 1914, ma a Rimini dall' età di due anni, prima di diventare bersagliere aveva insegnato educazione fisica. Era uscito professore di ruolo dalla prestigiosa Accademia di Roma, detta la Farnesina. Nel suo diario Valerio Bianchinotti, ufficiale del 6° Reggimento, racconta la morte di Babini, che nello stesso giorno era stato decorato con la medaglia d' Argento al Valor Militare per i fatti avvenuti a Petrovenki e Ivanovka all' inizio di luglio 1942. Bianchinotti indica come giorno della morte dell' amico riminese il 24 luglio, la data ufficiale è però il 23. Per tutta la mattinata Babini aveva provveduto al disinnesco delle mine sistemate dai sovietici per la difesa della località di Bokovo Andrasit. Nel pomeriggio, quando oramai aveva terminato il duro e difficile lavoro, l' ufficiale riminese viene avvicinato da alcune donne che lo supplicano di recarsi nelle vicinanze della loro abitazione dove si trovavano altri ordigni. "Egli scrive Bianchinotti si presta generosamente, ma una delle ultime mine gli è fatale, una tremenda esplosione e il giovane e valoroso ufficiale scompare dilaniato dall' intenso polverone prodotto dal micidiale ordigno". Secondo quanto si desume dal libro del generale Umberto Salvatores "Bersaglieri sul Don", è stato sepolto a cura del cappellano padre Celestino Nardin nel cimitero di Orlovo Ivanovka, da dove sono state riesumate 134 salme. Poi, non ne sono noti i motivi, è avvenuto il trasferimento al cimitero di Voroscilovgrad, oggi Lugansk, costruito a cura di un ufficiale degli alpini. La sua tomba era stata individuata, così la sorella, venuta a mancare alcuni anni fa, aveva presentato la domanda a Onorcaduti per il rimpatrio della salma. Si è poi accertato che si trova nell' area di ampliamento dell' ospedale. Rimini aveva deciso l' intitolazione a Babini di una via che però non è mai stata realizzata, mentre la palestra di via Cairoli che portava il suo nome è stata chiusa da anni. Quinto Ascione nasce a Cervia il 19 giugno 1919. Dopo aver conseguito nel 1937 il diploma presso l' Istituto Magistrale Carducci di Forlimpopoli, si iscrive alla facoltà di Magistero di Urbino. Aveva intanto iniziato ad insegnare ed anche l' attività di educatore religioso; quando nel 1938 viene costituita a Cervia l' Associazione giovanile "Pier Giorgio Frassati" (Azione Cattolica), lui ne sarà il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 17 dicembre 2013 Pagina 41 < Segue La Voce di Romagna cultura e turismo primo presidente. Aveva una bella voce, che risuonava anche nel coro della "Schola Cantorum" della Cattedrale. La passione per il canto e l' insegnamento faceva il pari con quella per le lettere e la poesia. Nel 1941, non usufruendo del rinvio per gli universitari, riceve la chiamata alle armi presso il 6° Reggimento Bersaglieri, mentre una parte dello stesso, dopo la partecipazione al Fronte jugoslavo, si stava preparando a quello russo. Il giovane Quinto raggiungerà il Reggimento in Russia, dopo il periodo di istruzione, nel marzo del 42. E' di grande intensità un passo tratto dal suo diario, scritto poco prima della morte, dove sono sempre evidenti i valori cristiani che hanno animato la sua breve esistenza terrena. Parla dei russi che si arrendono e vengono avanti, atterriti, con le mani in alto: "Vidi uno venire avanti verso di me zoppo, era un ragazzo che poteva avere 17 anni. Capii che era scappato quando il commissario politico minacciava di sparargli. Un mio bersagliere prese l' elmetto e lo picchiò forte in testa ad un prigioniero ferito. Mi adirai e lo chiamai. Loro pugnalano i nostri, mi disse. Era vero, ma noi non siamo ai loro livelli". La vicenda di Ascione è strettamente legata a quella del capitao Aurelio Barnabé di Imola. I loro destini si incrociano a Bobrovskij, dove l' ufficiale rimane gravemente ferito nel corso di un combattimento; a soccorrerlo, rischiando la vita, era stato il bersagliere Ascione: "Fui colpito è lo stesso Barnabé a raccontare all' emitorace sinistro con il sangue che mi usciva dal petto, dalla schiena e dalla bocca. Svenni e quando rinvenni avevo a fianco Ascione portaordini che mi disse in dialetto 'sgnor capitè al port in selv me (signor capitano la porto in salvo io)". Mentre Barnabè verrà rimpatriato e dopo una lunga permanenza ospedaliera si salverà, Ascione cadrà eroicamente a Jagodnij il 26 agosto 1942. Nel novembre 1942 l' Università di Urbino gli ha conferito la laurea ad honorem alla memoria, Cervia gli ha dedicato una scuola media. Alla memoria del giovane bersagliere è stata conferita la medaglia d' Oro al Valor militare. Quando il 9 marzo 1993 i poveri resti sono stati rimpatriati, alla cerimonia era presente il "suo" capitano Barnabé, che morirà un anno dopo, il 22 settembre 1994. Il capitano Vittorio Trucchi era nato a Forlì nel 1896, i suoi resti sono stati Tre eroi romagnoli che hanno fatto parte del 6° Reggimento bersaglieri: in senso orario Fernando Babini, riminese, Vittorio Trucchi, forlivese, e nel riquadro il cervese Quinto Ascione riesumati e rimpatriati per la tumulazione nel Sacrario di Cargnacco, nei pressi di Udine. L' ufficiale, che nella vita civile era ufficiale postale, prima di partire per il fronte russo aveva combattuto su quello jugoslavo. Aveva preso parte anche alla Prima guerra mondiale guadagnandosi una medaglia di Bronzo. Vittorio Trucchi è caduto il 27 giugno 1942 a Orlovo Ivanovka, a quota 331,7. Nella motivazione della Medaglia d' Oro al Valor militare si legge che era al comando di una compagnia schierata a difesa di un importante caposaldo che aveva munito con appassionato fervore di considerevoli opere. Attaccato da preponderanti forze nemiche si portava nei punti più minacciati incitando con la parola e con l' esempio i suoi uomini alla resistenza. Come si rese conto che elementi nemici erano riusciti a infiltrarsi nelle posizioni tenute dai suoi bersaglieri, con un pugno di animosi si lanciava al contrattacco per ricacciare l' avversario che si stava facendo forte del successo iniziale. Primo tra tutti sosteneva la lotta impari lanciando sul nemico tutte le sue bombe a mano. Benché gravemente ferito continuava nelle disperata difesa fino a quando non venne colpito a morte. Le sue ultime parole furono di incitamento alla resistenza. Era il 27 giugno 1942, da quel giorno quota 331.7 viene ricordata come "Quota Trucchi". L' ufficiale forlivese viene ricordato dall' amico e parigrado Aurelio Barnabè sul numero 6/1994 di "Fiamme Cremisi", il notiziario dell' Associazione nazionale bersaglieri. Da ricordare come avveniva la sepoltura dei caduti; i cappellani inserivano nella cassa una bottiglia con i documenti e gli effetti personali. Secondo alcune testimonianze, le bare venivano sotterrate a circa un metro e mezzo di profondità, questo per garantire una maggior protezione e permetterne in futuro la riesumazione. Storie e personaggi tornerà in gennaio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 17 dicembre 2013 Pagina 28 Italia Oggi pubblica amministrazione LEGGE DI STABILITÀ/ Gli emendamenti approvati. I comuni: Tasi al 3,5 per mille. Regioni, porte aperte ai precari Via alle stabilizzazioni. Mobilità nelle partecipate. Stabilizzazioni d e i p r e c a r i n e l l e regioni e mobilità dei dipendenti nelle partecipate pubbliche. Le società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni (eccezion fatta per quelle quotate in borsa) potranno scambiarsi i lavoratori sulla base di un semplice accordo, anche senza il consenso dei dipendenti interessati in modo da coprire i propri fabbisogni di personale. Basterà un' informativa al sindacato. E in ogni caso l' avvio delle procedure di mobilità dovrà costituire un passaggio obbligatorio prima di assumere personale dall' esterno. Sono alcune delle novità contenute nel pacchetto di emendamenti alla legge di stabilità che la commissione bilancio della camera ha approvato domenica notte (l' approdo in aula del ddl previsto per la mattinata di oggi è slittato a stasera a causa del lungo ritardo con cui la commissione ha ripreso i lavori ieri pomeriggio ndr). Un pacchetto molto nutrito di norme di interesse per la p.a. che comprende tra l' altro il tentativo di azzerare il patto d i stabilità dei piccoli comuni attraverso la centralizzazione del patto regionale. E ancora, sarà più facile per i governatori rosicchiare maggiori spazi di autonomie allo stato, perché il governo avrà 60 giorni di tempo per dare seguito alle spinte autonomiste delle regioni. Il cammino verso la gestione associata delle funzioni fondamentali, invece, sarà più graduale e avverrà in due step. Mentre per il momento si hanno poche certezze sulla sorte della miniImu. L' unica è che l' eventuale versamento dovrà essere effettuato entro il 24 gennaio. Il dossier per risolvere il pasticcio, apertosi dopo che il governo non è riuscito a trovare tutte le risorse chieste dai sindaci per la copertura della seconda rata Imu 2013, è nelle mani dell' esecutivo assieme a tutto il pacchetto di norme sulla fiscalità locale. Ma già qualche indiscrezione trapela. Sulla Tasi, la nuova tassa sui servizi locali che si pagherà dal 2014, i comuni chiedono che l' aliquota massima oggi fissata al 2,5 per mille venga elevata al 3,5 ma solo per gli enti che stabiliranno detrazioni. Una proposta che non sembra dispiacere all' esecutivo il quale in questo modo garantirebbe ai municipi la copertura necessaria per evitare che il passaggio da Imu a Tasi si riveli un salasso per molti contribuenti prima esenti proprio grazie agli sconti su prima casa e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 17 dicembre 2013 Pagina 28 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione figli a carico. Intanto, in attesa di conoscere la decisione dell' esecutivo, la quinta commissione ha approvato un emendamento del Pd (a firma Paola De Micheli e Angelo Rughetti) che consentirà una ripartizione più equa del fondo di 500 milioni introdotto al senato proprio allo scopo di assicurare copertura finanziaria alle detrazioni previste dei comuni. Le risorse non saranno più assegnate pro capite agli enti, ma sulla base del gettito Imu e Tasi relativo alla prima casa e delle detrazioni che il comune ha in mente di adottare. In questo modo i fondi andranno lì dove effettivamente servono e se ne avvantaggeranno gli enti con una massiccia presenza di abitazioni principali. Ma vediamo tutte le novità degli ultimi emendamenti approvati. Stabilizzazioni nelle regioni. Come detto, si aprono le porte delle stabilizzazioni dei precari nelle regioni. La condizione è che gli organici degli enti, all' ultima ricognizione effettuata al 31 dicembre 2012, non registrino eccedenze di personale. Se gli enti stanno sopperendo alle carenze di organico attraverso contratti a termine oggetto di costanti rinnovi negli ultimi cinque anni, potranno attivare stabilizzazioni a domanda del personale interessato, coprendo i relativi costi con risorse proprie. Mobilità nelle partecipate. Le società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni (eccezion fatta per quelle quotate in borsa) potranno scambiarsi i lavoratori (in modo da coprire i propri fabbisogni di personale) sulla base di un semplice accordo, anche senza il consenso dei dipendenti interessati. L' avvio delle procedure di mobilità dovrà costituire un passaggio obbligatorio prima di assumere personale dall' esterno. L' emendamento impegna gli enti controllanti ad adeguare a questo principio i propri piani industriali. Federalismo a geometria variabile. Le regioni che, ai sensi dell' art. 116 Cost, vorranno rosicchiare allo stato alcuni margini di autonomia, legiferando su alcune materie specifiche (istruzione, beni culturali, ambiente, giudici di pace) avranno ora la certezza di una pronta attivazione da parte del governo. L' esecutivo avrà 60 giorni di tempo per esaminare le proposte autonomistiche dei governatori, sia quelle future, sia quelle già presentate prima dell' entrata in vigore della legge di stabilità. I tentativi di sperimentare forme autonomistiche più spinte non sono una novità lungo lo Stivale. Capofila fu il Veneto di Giancarlo Galan , ma poi con Luca Zaia la richiesta di maggiore autonomia da Roma sembra essersi sopita. In questo momento la regione più avanti è la Toscana. L' obiettivo dell' emendamento predisposto da Simonetta Rubinato (Pd) è di ridare linfa al federalismo a geometria variabile incentivando le iniziative dei governatori. «Era il momento di reagire», osserva Rubinato, «e di prendere un' iniziativa concreta. Entro marzo il governo dovrà attivarsi avviando la procedura». Funzioni fondamentali dei piccoli comuni. L' emendamento approvato in commissione, rispetto alla proroga secca introdotta al senato, fissa due finestre temporali per la gestione associata delle funzioni fondamentali da parte dei piccoli comuni. Entro il 30 giugno 2014 i minienti dovranno gestire insieme ulteriori tre funzioni fondamentali e arrivare a gestirle tutte in forma associata entro il 31 dicembre 2014. L' emendamento allinea la manovra a quanto già previsto all' interno del ddl Delrio (c.d. svuotaprovince). Patto di stabilità. Cambia la ripartizione del miliardo di euro stanziato per favorire gli investimenti dei comuni nel 2014. La somma non andrà tutta ai sindaci, perché 150 milioni saranno destinati alle province. Novità anche sul fronte del Patto dei piccoli comuni. L' emendamento approvato da Montecitorio punta ad azzerare quasi del tutto i vincoli di bilancio dei minienti attraverso una sorta di centralizzazione del patto regionale. In pratica gli spazi finanziari che ciascuna regione non è riuscita ad assegnare agli enti tra 1.000 e 5.000 abitanti, in modo da azzerarne gli obiettivi contabili, dovranno essere comunicati entro il 10 aprile 2014 al Mef, il quale entro fine aprile provvederà con decreto ad attribuirli ai minienti delle altre regioni che presentino un saldo obiettivo positivo. «L' obiettivo è favorire una distribuzione più omogenea degli spazi finanziari», spiega a ItaliaOggi Angelo Rughetti, «così da realizzare un tendenziale abbattimento del Patto dei piccoli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 17 dicembre 2013 Pagina 28 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione comuni». FRANCESCO CERISANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 17 dicembre 2013 Pagina 41 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Bilanci. I dati confindustriali di fine anno segnalano l' export in crescita LOMBARDIA. Brescia, la manifattura guiderà la ripresa del 2014 Matteo Meneghello BRESCIA La crescita è attesa per l' anno prossimo, ma è definita ancora «modesta». Per il momento le imprese bresciane devono accontentarsi del segnale di rottura rappresentato dal rallentamento della caduta della produzione industriale nell' ultima parte dell' anno. Quanto basta però per mettersi a lavorare ad una ripresa più strutturata. Incoraggiato dai dati che certificano per il territorio una delle migliori performance esportative d' Italia (+0,7% contro il 0,1% lombardo e il 0,3% nazionale), il motore produttivo bresciano è pronto a ripartire. Ne è convinto il presidente dell' Associazione industriale bresciana, Marco Bonometti. «Il settore manifatturiero è destinato a guidare la ripresa nel 2014, provocando un effetto di trascinamento di cui beneficeranno tutti i comparti collegati ha spiegato ieri tracciando il bilancio di fine anno dell' attività associativa . Il nostro obiettivo, a questo punto, è rimettere il lavoro al centro dell' agenda. Solo portando lavoro a Brescia, favorendo il radicamento sul territorio di realtà nuove e sostenendo le nostre aziende, saremo in grado di tornare a crescere». Per raggiungere questi obiettivi Aib intende promuovere un «patto per il lavoro», scommettendo su un modello di contrattazione aziendale che garantisca flessibilità, controllo dell' assenteismo, erogazioni economiche legate al raggiungimento di obiettivi variabili, e soprattutto esigibilità degli accordi stessi. Il dialogo con le controparti sindacali è già stato avviato. Analizzando il lavoro svolto in questi primi mesi alla guida degli industriali bresciani, Bonometti (è stato eletto nel maggio di quest' anno: in squadra anche i vicepresidenti Paolo Streparava, Fabio Astori, Giuseppe Pasini, Paola Artioli) ha sottolineato con orgoglio di «avere già raggiunto risultati concreti. Abbiamo semplificato la struttura organizzativa, tagliato i costi e allargato la base associativa ha detto , perché siamo convinti che in questo momento dobbiamo fare massa critica per potere influire concretamente sul processo di cambiamento del paese». Bonometti, che ha rivendicato il ruolo di Aib nell' operazione di cessione del polo fieristico locale («perdeva 2,5 milioni, potevamo uscirne e abbandonarlo al suo destino, invece abbiamo trovato una soluzione con senso di responsabilità») ha inoltre ricordato che la proposta di modifica del patto d i stabilità, relativa al cuneo fiscale, recentemente elaborata dal centro studi Aib, è stata «recepita e inserita nelle modifiche della maggioranza»: questo significa che tra le pieghe del bilancio statale sarà reperito «un altro miliardo di euro sul cuneo fiscale, da distribuire per il 50% alle imprese e per il 50% ai Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 17 dicembre 2013 Pagina 41 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione lavoratori». Il presidente ha poi difeso l' operato delle aziende bresciane in questi anni di crisi: dati alla mano «anche nel 2012 ha spiegato hanno rafforzato i loro patrimoni, segnale evidente che i nostri imprenditori continuano a mettere i soldi nelle imprese». Per il futuro, però, ha sottolineato Bonometti, «c' è ancora da fare, per continuare un cambiamento che non può più attendere». Il Pil del terzo trimestre ha smesso di scendere il panorama dei settori resta comunque diversificato, legato alla capacità delle singole aziende di puntare su segmenti ad alto valore aggiunto ed aree geografiche in crescita ma preoccupa ancora il mercato del lavoro. Il centro studi bresciano parla, a proposito della "ripresina" del 2014, di «benefici limitati» per gli occupati: «Gli organici a disposizione appaiono in alcuni casi sovradimensionati rispetto alle esigenze aziendali si legge in un' analisi e per questo motivo il recupero dell' attività potrà al massimo favorire il parziale riassorbimento della forza lavoro attualmente in cassa integrazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA. MENEGHELLO MATTEO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 17 dicembre 2013 Pagina 43 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Vertenze. Città in tilt per lo sciopero di ieri: adesioni fino al 95% Domani la convocazione dei sindacati. Trasporti, vertice al ministero Contratto scaduto dal 2007, i lavoratori chiedono il rinnovo urgente. Cristina Casadei Dopo il ministero del Lavoro, sul trasporto pubblico locale scende in campo anche il ministero dei Trasporti. Se il tavolo al Lavoro non ha portato allo sblocco nel settore dove i sindacati chiedono il rinnovo del ccnl scaduto ormai dal 2007 «è stato assolutamente inadeguato per lo sblocco della trattativa contrattuale», spiega la Federazione dei Trasporti della Cgil , adesso ci riprova il ministro Maurizio Lupi. Dopo il lunedì nero per lo sciopero che ha mandato in tilt il traffico nelle grandi città, i sindacati sono stati convocati per domani. I rappresentanti dei lavoratori hanno l' obiettivo di definire un percorso per chiudere in tempi rapidi il contratto nell' ambito del nuovo contratto della Mobilità, ma anche verificare nel merito gli elementi ipotizzati dal Mit sul sistema di finanziamento e di regolazione del settore e sul suo assetto che sono oggetto di confronto in Conferenza Unificata (Governo, Regioni, Enti Locali) e che potrebbero sfociare a breve in provvedimenti legislativi. Dal ministero dei Trasporti, il sottosegretario Erasmo D' Angelis osserva che il Governo sta «lavorando bene per il rilancio e l' uscita dalla crisi del trasporto pubblico» e ricorda che domani verrà presentato ai sindacati il lavoro in corso. D' Angelis sostiene che «oggi è possibile riportare il settore su standard europei ed è finalmente una priorità di Governo perché siamo il Paese con la più elevata polverizzazione aziendale con 1.150 aziende quasi tutte comunali e per il 55% già tecnicamente fallite con bilanci dissestati, debiti, servizi a singhiozzo e commissariamenti». In questo quadro disastroso però il settore non sarà oggetto di spending review ed «è stato riaperto il tavolo di trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto dal 2007», continua il sottosegretario. Il sindacato però è sul piede di guerra e ieri ha mobilitato la categoria. A vivere la mattinata più difficile sono stati i passeggeri che gravitavano su Milano dove la metropolitana è stata chiusa mentre erano pochissimi i mezzi di superficie in circolazione e le strade erano congestionate. Il disagio di Milano, seppur in forma diversa, è stato vissuto anche a Torino, a Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Genova. Secondo il sindacato le adesioni sono state molto elevate, fino al 95%. Al punto che sono intervenuti, in maniera congiunta, anche gli assessori alla Mobilità di Milano (Pierfrancesco Maran), Roma (Guido Improta) e Torino (Claudio Lubatti) riportando al centro la necessità di garantire Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 17 dicembre 2013 Pagina 43 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione un finanziamento pubblico adeguato e il rinnovo del ccnl. I lavoratori lo attendono da anni e «poche realtà hanno potuto anticipare le risorse ai loro dipendenti in attesa del rinnovo spiegano . Un rinnovo del contratto che è giusto e necessario e deve essere accompagnato a elementi che accrescano la produttività del settore. È una sfida che il Governo deve recepire e realizzare». © RIPRODUZIONE RISERVATA. CASADEI CRISTINA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 17 dicembre 2013 Pagina 8 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Terza categoria Primo ko. ?Colpaccio' del Romagna, l' Atletico Lugo deve inchinarsi CON un gol di Marco Zeppa nel recupero, al 94', il Romagna Sant' Antonio ha sbancato il campo della capolista Atletico Lugo per 10, riaprendo così i giochi in Terza categoria. E' un colpo grosso quello del Romagna, l' Atletico infatti era imbattuto avendo ottenuto 12 vittorie e 2 pareggi. La squadra allenata da Palmetti è però sempre prima in classifica, ora con 2 punti sullo stesso Romagna. Negli altri posticipi il Fossolo ha superato 43 in rimonta il Quartiere Stuoie Lugo (Imparato 2, El Bakori rig., Astolfi; Calabrò 2, Bosi) e Vita Granarolo Prada è finita 00. La classifica: Atletico Lugo 38, Romagna 36, Porto Fuori 30, Voltana e Borgo Tuliero 27, Rapid San Bartolo 26, Darsena 24, Fossolo 23, Casa dell' Amicizia 20, Palazzuolo e Vita 19, Atlas S.Stefano 14, Lido Adriano 12, Atletico Conselice e Stuoie 8, Cimatti 4. ALLIEVI. Oggi si raduna la rappresentativa provinciale allievi, alle 14.30 al campo di via Romea 122 a Ravenna, per una partita di allenamento con gli allievi della Virtus Ravenna. I convocati: Marius (Del Duca), Madonna (Cotignola), Biserna (Cervia), Dieng, Pipitone, Tangorra (Dinamo), Lanzoni, Mercatali (Faenza), Negrini, Russo, Vendola (Massa Lombarda), Valtancoli ( Russi), Coppari, Giordani (Virtus Faenza), Bonazza, Minardi, Mingozzi (Virtus Ravenna). Domani, mercoledì, si radunano i Giovanissimi, sempre al campo di via Romea. I convocati: Delzanno (Brisighella), Forestieri (Cervia), Madonna, Servadei, Sisti (Cotignola), Bertoni, Billi, Salazar, Santucci (Faenza), Gardini (Russi), Benini, Pali (Pinarella), Acunzo, Guerrini, Scoglio, Tavolieri (Low Ponte), Bandini, Canduzzi, Fedele (Virtus Faenza), Ravaioli (Virtus Ravenna). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 17 dicembre 2013 Pagina 25 La Voce di Romagna sport BASEBALL Primi movimenti: è già derby di pitcher tra T&A e Pirati. Zangheri conferma Catanoso e vuole tenersi Romero. Simone a San Marino, Escalona a Rimini SAN MARINO (pep) La T&A ufficializza Valerio Simone, col quale mancava solo il nero su bianco, che è poi solamente quello che 'separa' ancora Josè Escalona dai Pirati riminesi, in un derby già iniziato, a suon di colpi di mercato, prima ancora che venga definitiva la formula della prossima IBL, sulla qual questione si va avanti tra rimpalli, ipotesi, rinunce, imbarazzi. SIMONE L' addio di Tiago Da Silva, che giocherà nei pro messicani, ha aperto un buco non indifferente nel dugout dei campioni d' Italia, che per competere anche in Europa e tentare un incredibile poker si sono tutelati ingaggiando uno dei pitcher italiani più talentuosi in circolazione. Valerio Simone, lanciatore mancino classe 1991 di scuola Nettuno, è infatti reduce da un' ottima stagione con la casacca del club che lo ha lanciato: due vittorie in 11 apparizioni e una media pgl di 0.70 in 25.2 inning lanciati, con 11 valide subite, 6 basi ball concesse e 30 strikeout messi a segno. Nel 2012, invece, cinque apparizioni sul monte, con una partita vinta, una persa e una salvezza. In 11 inning lanciati la media pgl è stata di 4.09, le valide subite 12, le basi ball 6 e gli strikeout 12. 7 gli inning giocati nelle semifinali, con una salvezza, una media pgl di 3.86, 9 valide subite, 2 basi ball e 6 strikeout. MERCATO Nel frattempo, i Pirati hanno quasi chiuso per l' ex Nettuno Josè Escalona, anche lui mancino e, due stagioni or sono, protagonista con la maglia della Danesi. All' epoca il lanciatore venezuelano chiuse con 4 vittorie e 7 sconfitte e 3.49 di media pgl. Rimini, che alla fine sarà guidata ancora da Catanoso, vorrebbe tenersi stretto Alex Romero ma le sirene messicane, per l' ex MLB, sono fortissime e l' operazione sembra molto complicata. TORNEO Nel frattempo, sul fronte, IBL 2014, il mistero si infittisce: la rinuncia di Novara, che addirittura ha presentato ricorso contro la formula 'a tre velocità' della FIBS, potrebbe riportare tutto in alto mare anche perché nel frattempo Padova non se la sentirebbe di 'salire sul carro' e anche Godo non sarebbe poi così tanto sicura. Si attendono sviluppi anche se la situazione è quantomeno imbarazzante. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18