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COMUNE DI RUSSI
Martedì, 17 dicembre 2013
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Corriere di Romagna (ed. Ravenna)
Prima Pagina del 17/12/2013
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
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La Voce di Romagna
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cultura e turismo
Russi, il Natale di Porta Nova
Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013­12­17T05:27:00
RUSSI In mostra giochi di parole a tre dimensioni
Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013­12­17T05:27:00
La Banda a Russi
Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013­12­17T05:27:00
Giochi di parole a tre dimensioni in biblioteca
Da La Voce di Romagna del 2013­12­17T05:01:00
La Romagna e i suoi eroi piumati
Da La Voce di Romagna del 2013­12­17T05:01:00
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pubblica amministrazione
Regioni, porte aperte ai precari
Da Italia Oggi del 2013­12­17T05:31:00
Brescia, la manifattura guiderà la ripresa del 2014
Da Il Sole 24 Ore del 2013­12­17T07:02:00
Trasporti, vertice al ministero
Da Il Sole 24 Ore del 2013­12­17T07:02:00
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sport
?Colpaccio' del Romagna, l' Atletico Lugo deve inchinarsi
Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013­12­17T05:27:00
Simone a San Marino, Escalona a Rimini
Da La Voce di Romagna del 2013­12­17T05:01:00
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Russi, il Natale di Porta Nova
LE SEGUENTI INIZIATIVE legate alle festività
si terranno presso il centro sociale Porta Nova
in via Aldo Moro 2/1 a Russi.
Stasera alle 20.30 musica con Giuseppe,
domani dalle ore 14.30 alle 22.30 confezioni di
fiori natalizi.
Domenica 22 dicembre, ore 20.30, ?
Aspettando il Natale' musica canzoni poesie
con gli angeli delle campagne.
Il 24 dicembre, dalle ore 14.30 alle 22.30, ?
Sulla slitta di babbo natale', un' idea originale,
ovvero consegna a domicilio dei regali natalizi.
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RUSSI In mostra giochi di parole a tre dimensioni
NELLA Biblioteca comunale di Russi, in via
Vecchia Godo 10, è in programma questa sera
alle 20,30 l' incontro con Paolo Albani ?Oggetti
improbabili e umorismo involontario'.
A seguire verrà inaugurata la mostra ?Giochi
di parole a tre dimensioni' di Gianni Zauli che
resterà aperta fino al 16 gennaio. La mostra
affronta la tematica ludica all' interno di una
cornice di assurdo creata dalla costruzione di
oggetti­non oggetti che sottendono e celano
giochi linguistici divertenti. Uno stretto legame
fra i contenuti figurativi e ludici delle parole e la
loro trasformazione in ?parole oggetto' o ?
oggetti parola': così, ad esempio, il kiwi munito
di braccia che impugnano una spada nell'
azione di suicidarsi assume la forma di
Harakiwi. La mostra è aperta dal lunedì al
venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30
(martedì fino alle 22), sabato dalle 9.30 alle 13
e dalle 15 alle 19, domenica dalle 10 alle 12 e
dalle 15 alle 19. Chiuso il 25 dicembre e
mattina del 1 gennaio.
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La Banda a Russi
Sabato la Banda città di Russi si esibirà nel
tradizionale Concerto di Natale. Appuntamento
alle 20.45 al Comunale di Russi. In repertorio
classici di Natale alternati a brani musicali
della tradizione del XIX e XX secolo.
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cultura e turismo
Giochi di parole a tre dimensioni in biblioteca
RUSSI Questa sera inaugura la mostra di Gianni Zauli Apertura dopo l' incontro con
Paolo Albani.
Inaugura questa sera la alla Nuova biblioteca
comunale di Russi (via Vecchia Godo 10)la
mostra "Giochi di parole a 3 dimensioni" di
Gianni Zauli. L' esposizione affronta la
tematica ludica all' interno di una cornice di
assurdo creata dalla costruzione di oggetti ­
non oggetti che sottendono e celano giochi
linguistici divertenti. Uno stretto legame fra i
contenuti figurativi e ludici delle parole e la loro
trasformazione in "parole oggetto" o "oggetti
parola", affrontando e sviluppando i giochi di e
con le parole e proponendoli in forma bi e
tridimensionale. Nel caso dei giochi con le
parole la soddisfazione è dovuta a un'
invenzione linguistica, all' emozione di intuire o
indovinare, alla sorpresa di una combinazione
casuale, alla sfida dell' enigma o alla
trasgressione del nonsense, alla
spensieratezza della comicità, all' intelligenza
dell' ironia. E se Freud scriveva che "le parole
sono un materiale plastico con il quale si può
fare di tutto", Gianni Zauli, che da anni si
diletta nell' inventare giochi linguistici, ha
voluto andare oltre la 'semplice' manipolazione
verbivora; creato il gioco gli ha dato una
forma. Si son così materializzati bizzarri
oggetti che sottendono a precisi giochi di
parole. L' aspetto importante dell' operazione
artistica è stata la scommessa di portare in 3D quello che normalmente appartiene alla scrittura o al
discorso.
Il viaggio attraverso sciarade, parole valigia, nonsense, bisensi e neologismi viene raccontato tramite le
forme di circa 60 opere. E' la loro assurdità che immancabilmente farà ridere o sorridere e magari
riflettere sull' universo che ruota attorno e dentro i dizionari; un percorso nella lingua italiana che offre la
possibilità di conoscere molti aspetti palesi o nascosti, o talmente normali e quotidiani da non essere
notati. Ed ecco che il kiwi munito di braccia che impugnano una spada nell' azione di suicidarsi assume
la forma di Harakiwi; la caffettiera col manico a forma di lumaca è invece Lumoka; l' orso che esce da
un vecchio 45 giri è Discorso; dolci parole d' amore scritte su bacelli di piselli sono Legumi sentimentali.
Gianni Zauli gioca da molto tempo con le parole collaborando con riviste o pubblicando libri. Anticipa l'
inaugurazione, alle 20.30, l' incontro con lo scrittore e poeta visivo Paolo Albani dal titolo "Oggetti
improbabili e umorismo involontario".
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cultura e turismo
LE VICENDE DI TRE APPARTENENTI AL 6° REGGIMENTO BERSAGLIERI CHE AVEVA
SEDE A BOLOGNA.
La Romagna e i suoi eroi piumati
NEL 2015 il Raduno nazionale dell' Associazione si terrà nuovamente a Rimini. Sarà
anche l' occasione per ricordare chi non ha fatto ritorno dal fronte.
Fernando Babini, nato a Porretta Terme nel
1914, ma a Rimini dall' età di due anni, prima
di diventare bersagliere aveva insegnato
educazione fisica. Era uscito professore di
ruolo dalla prestigiosa Accademia di Roma,
detta la Farnesina. Nel suo diario Valerio
Bianchinotti, ufficiale del 6° Reggimento,
racconta la morte di Babini, che nello stesso
giorno era stato decorato con la medaglia d'
Argento al Valor Militare per i fatti avvenuti a
Petrovenki e Ivanovka all' inizio di luglio 1942.
Bianchinotti indica come giorno della morte
dell' amico riminese il 24 luglio, la data ufficiale
è però il 23. Per tutta la mattinata Babini aveva
provveduto al disinnesco delle mine sistemate
dai sovietici per la difesa della località di
Bokovo Andrasit. Nel pomeriggio, quando
oramai aveva terminato il duro e difficile
lavoro, l' ufficiale riminese viene avvicinato da
alcune donne che lo supplicano di recarsi nelle
vicinanze della loro abitazione dove si
trovavano altri ordigni. "Egli ­ scrive
Bianchinotti ­ si presta generosamente, ma
una delle ultime mine gli è fatale, una
tremenda esplosione e il giovane e valoroso
ufficiale scompare dilaniato dall' intenso
polverone prodotto dal micidiale ordigno".
Secondo quanto si desume dal libro del
generale Umberto Salvatores "Bersaglieri sul Don", è stato sepolto a cura del cappellano padre
Celestino Nardin nel cimitero di Orlovo Ivanovka, da dove sono state riesumate 134 salme. Poi, non ne
sono noti i motivi, è avvenuto il trasferimento al cimitero di Voroscilovgrad, oggi Lugansk, costruito a
cura di un ufficiale degli alpini. La sua tomba era stata individuata, così la sorella, venuta a mancare
alcuni anni fa, aveva presentato la domanda a Onorcaduti per il rimpatrio della salma. Si è poi accertato
che si trova nell' area di ampliamento dell' ospedale. Rimini aveva deciso l' intitolazione a Babini di una
via che però non è mai stata realizzata, mentre la palestra di via Cairoli che portava il suo nome è stata
chiusa da anni. Quinto Ascione nasce a Cervia il 19 giugno 1919. Dopo aver conseguito nel 1937 il
diploma presso l' Istituto Magistrale Carducci di Forlimpopoli, si iscrive alla facoltà di Magistero di
Urbino. Aveva intanto iniziato ad insegnare ed anche l' attività di educatore religioso; quando nel 1938
viene costituita a Cervia l' Associazione giovanile "Pier Giorgio Frassati" (Azione Cattolica), lui ne sarà il
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cultura e turismo
primo presidente. Aveva una bella voce, che risuonava anche nel coro della "Schola Cantorum" della
Cattedrale.
La passione per il canto e l' insegnamento faceva il pari con quella per le lettere e la poesia. Nel 1941,
non usufruendo del rinvio per gli universitari, riceve la chiamata alle armi presso il 6° Reggimento
Bersaglieri, mentre una parte dello stesso, dopo la partecipazione al Fronte jugoslavo, si stava
preparando a quello russo. Il giovane Quinto raggiungerà il Reggimento in Russia, dopo il periodo di
istruzione, nel marzo del 42. E' di grande intensità un passo tratto dal suo diario, scritto poco prima
della morte, dove sono sempre evidenti i valori cristiani che hanno animato la sua breve esistenza
terrena. Parla dei russi che si arrendono e vengono avanti, atterriti, con le mani in alto: "Vidi uno venire
avanti verso di me zoppo, era un ragazzo che poteva avere 17 anni. Capii che era scappato quando il
commissario politico minacciava di sparargli.
Un mio bersagliere prese l' elmetto e lo picchiò forte in testa ad un prigioniero ferito. Mi adirai e lo
chiamai. Loro pugnalano i nostri, mi disse. Era vero, ma noi non siamo ai loro livelli".
La vicenda di Ascione è strettamente legata a quella del capitao Aurelio Barnabé di Imola. I loro destini
si incrociano a Bobrovskij, dove l' ufficiale rimane gravemente ferito nel corso di un combattimento; a
soccorrerlo, rischiando la vita, era stato il bersagliere Ascione: "Fui colpito ­ è lo stesso Barnabé a
raccontare ­ all' emitorace sinistro con il sangue che mi usciva dal petto, dalla schiena e dalla bocca.
Svenni e quando rinvenni avevo a fianco Ascione portaordini che mi disse in dialetto 'sgnor capitè al
port in selv me (signor capitano la porto in salvo io)". Mentre Barnabè verrà rimpatriato e dopo una
lunga permanenza ospedaliera si salverà, Ascione cadrà eroicamente a Jagodnij il 26 agosto 1942. Nel
novembre 1942 l' Università di Urbino gli ha conferito la laurea ad honorem alla memoria, Cervia gli ha
dedicato una scuola media. Alla memoria del giovane bersagliere è stata conferita la medaglia d' Oro al
Valor militare. Quando il 9 marzo 1993 i poveri resti sono stati rimpatriati, alla cerimonia era presente il
"suo" capitano Barnabé, che morirà un anno dopo, il 22 settembre 1994. Il capitano Vittorio Trucchi era
nato a Forlì nel 1896, i suoi resti sono stati Tre eroi romagnoli che hanno fatto parte del 6° Reggimento
bersaglieri: in senso orario Fernando Babini, riminese, Vittorio Trucchi, forlivese, e nel riquadro il
cervese Quinto Ascione riesumati e rimpatriati per la tumulazione nel Sacrario di Cargnacco, nei pressi
di Udine. L' ufficiale, che nella vita civile era ufficiale postale, prima di partire per il fronte russo aveva
combattuto su quello jugoslavo. Aveva preso parte anche alla Prima guerra mondiale guadagnandosi
una medaglia di Bronzo. Vittorio Trucchi è caduto il 27 giugno 1942 a Orlovo Ivanovka, a quota 331,7.
Nella motivazione della Medaglia d' Oro al Valor militare si legge che era al comando di una compagnia
schierata a difesa di un importante caposaldo che aveva munito con appassionato fervore di
considerevoli opere. Attaccato da preponderanti forze nemiche si portava nei punti più minacciati
incitando con la parola e con l' esempio i suoi uomini alla resistenza. Come si rese conto che elementi
nemici erano riusciti a infiltrarsi nelle posizioni tenute dai suoi bersaglieri, con un pugno di animosi si
lanciava al contrattacco per ricacciare l' avversario che si stava facendo forte del successo iniziale.
Primo tra tutti sosteneva la lotta impari lanciando sul nemico tutte le sue bombe a mano. Benché
gravemente ferito continuava nelle disperata difesa fino a quando non venne colpito a morte.
Le sue ultime parole furono di incitamento alla resistenza. Era il 27 giugno 1942, da quel giorno quota
331.7 viene ricordata come "Quota Trucchi".
L' ufficiale forlivese viene ricordato dall' amico e parigrado Aurelio Barnabè sul numero 6/1994 di
"Fiamme Cremisi", il notiziario dell' Associazione nazionale bersaglieri. Da ricordare come avveniva la
sepoltura dei caduti; i cappellani inserivano nella cassa una bottiglia con i documenti e gli effetti
personali. Secondo alcune testimonianze, le bare venivano sotterrate a circa un metro e mezzo di
profondità, questo per garantire una maggior protezione e permetterne in futuro la riesumazione.
Storie e personaggi tornerà in gennaio.
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Italia Oggi
pubblica amministrazione
LEGGE DI STABILITÀ/ Gli emendamenti approvati. I comuni: Tasi al 3,5 per mille.
Regioni, porte aperte ai precari
Via alle stabilizzazioni. Mobilità nelle partecipate.
Stabilizzazioni d e i p r e c a r i n e l l e regioni e
mobilità dei dipendenti nelle partecipate
pubbliche.
Le società controllate direttamente o
indirettamente dalle pubbliche amministrazioni
(eccezion fatta per quelle quotate in borsa)
potranno scambiarsi i lavoratori sulla base di
un semplice accordo, anche senza il consenso
dei dipendenti interessati in modo da coprire i
propri fabbisogni di personale.
Basterà un' informativa al sindacato. E in ogni
caso l' avvio delle procedure di mobilità dovrà
costituire un passaggio obbligatorio prima di
assumere personale dall' esterno.
Sono alcune delle novità contenute nel
pacchetto di emendamenti alla legge di
stabilità che la commissione bilancio della
camera ha approvato domenica notte (l'
approdo in aula del ddl previsto per la
mattinata di oggi è slittato a stasera a causa
del lungo ritardo con cui la commissione ha
ripreso i lavori ieri pomeriggio ndr).
Un pacchetto molto nutrito di norme di
interesse per la p.a. che comprende tra l' altro
il tentativo di azzerare il patto d i stabilità dei
piccoli comuni attraverso la centralizzazione
del patto regionale.
E ancora, sarà più facile per i governatori
rosicchiare maggiori spazi di autonomie allo stato, perché il governo avrà 60 giorni di tempo per dare
seguito alle spinte autonomiste delle regioni.
Il cammino verso la gestione associata delle funzioni fondamentali, invece, sarà più graduale e avverrà
in due step.
Mentre per il momento si hanno poche certezze sulla sorte della mini­Imu. L' unica è che l' eventuale
versamento dovrà essere effettuato entro il 24 gennaio. Il dossier per risolvere il pasticcio, apertosi dopo
che il governo non è riuscito a trovare tutte le risorse chieste dai sindaci per la copertura della seconda
rata Imu 2013, è nelle mani dell' esecutivo assieme a tutto il pacchetto di norme sulla fiscalità locale. Ma
già qualche indiscrezione trapela. Sulla Tasi, la nuova tassa sui servizi locali che si pagherà dal 2014, i
comuni chiedono che l' aliquota massima oggi fissata al 2,5 per mille venga elevata al 3,5 ma solo per
gli enti che stabiliranno detrazioni. Una proposta che non sembra dispiacere all' esecutivo il quale in
questo modo garantirebbe ai municipi la copertura necessaria per evitare che il passaggio da Imu a
Tasi si riveli un salasso per molti contribuenti prima esenti proprio grazie agli sconti su prima casa e
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Italia Oggi
pubblica amministrazione
figli a carico.
Intanto, in attesa di conoscere la decisione dell' esecutivo, la quinta commissione ha approvato un
emendamento del Pd (a firma Paola De Micheli e Angelo Rughetti) che consentirà una ripartizione più
equa del fondo di 500 milioni introdotto al senato proprio allo scopo di assicurare copertura finanziaria
alle detrazioni previste dei comuni. Le risorse non saranno più assegnate pro capite agli enti, ma sulla
base del gettito Imu e Tasi relativo alla prima casa e delle detrazioni che il comune ha in mente di
adottare. In questo modo i fondi andranno lì dove effettivamente servono e se ne avvantaggeranno gli
enti con una massiccia presenza di abitazioni principali. Ma vediamo tutte le novità degli ultimi
emendamenti approvati.
Stabilizzazioni nelle regioni. Come detto, si aprono le porte delle stabilizzazioni dei precari nelle regioni.
La condizione è che gli organici degli enti, all' ultima ricognizione effettuata al 31 dicembre 2012, non
registrino eccedenze di personale. Se gli enti stanno sopperendo alle carenze di organico attraverso
contratti a termine oggetto di costanti rinnovi negli ultimi cinque anni, potranno attivare stabilizzazioni a
domanda del personale interessato, coprendo i relativi costi con risorse proprie.
Mobilità nelle partecipate. Le società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche
amministrazioni (eccezion fatta per quelle quotate in borsa) potranno scambiarsi i lavoratori (in modo da
coprire i propri fabbisogni di personale) sulla base di un semplice accordo, anche senza il consenso dei
dipendenti interessati. L' avvio delle procedure di mobilità dovrà costituire un passaggio obbligatorio
prima di assumere personale dall' esterno.
L' emendamento impegna gli enti controllanti ad adeguare a questo principio i propri piani industriali.
Federalismo a geometria variabile. Le regioni che, ai sensi dell' art. 116 Cost, vorranno rosicchiare allo
stato alcuni margini di autonomia, legiferando su alcune materie specifiche (istruzione, beni culturali,
ambiente, giudici di pace) avranno ora la certezza di una pronta attivazione da parte del governo. L'
esecutivo avrà 60 giorni di tempo per esaminare le proposte autonomistiche dei governatori, sia quelle
future, sia quelle già presentate prima dell' entrata in vigore della legge di stabilità. I tentativi di
sperimentare forme autonomistiche più spinte non sono una novità lungo lo Stivale. Capofila fu il Veneto
di Giancarlo Galan , ma poi con Luca Zaia la richiesta di maggiore autonomia da Roma sembra essersi
sopita. In questo momento la regione più avanti è la Toscana.
L' obiettivo dell' emendamento predisposto da Simonetta Rubinato (Pd) è di ridare linfa al federalismo a
geometria variabile incentivando le iniziative dei governatori. «Era il momento di reagire», osserva
Rubinato, «e di prendere un' iniziativa concreta. Entro marzo il governo dovrà attivarsi avviando la
procedura».
Funzioni fondamentali dei piccoli comuni. L' emendamento approvato in commissione, rispetto alla
proroga secca introdotta al senato, fissa due finestre temporali per la gestione associata delle funzioni
fondamentali da parte dei piccoli comuni. Entro il 30 giugno 2014 i mini­enti dovranno gestire insieme
ulteriori tre funzioni fondamentali e arrivare a gestirle tutte in forma associata entro il 31 dicembre 2014.
L' emendamento allinea la manovra a quanto già previsto all' interno del ddl Delrio (c.d.
svuota­province).
Patto di stabilità. Cambia la ripartizione del miliardo di euro stanziato per favorire gli investimenti dei
comuni nel 2014. La somma non andrà tutta ai sindaci, perché 150 milioni saranno destinati alle
province. Novità anche sul fronte del Patto dei piccoli comuni.
L' emendamento approvato da Montecitorio punta ad azzerare quasi del tutto i vincoli di bilancio dei
mini­enti attraverso una sorta di centralizzazione del patto regionale. In pratica gli spazi finanziari che
ciascuna regione non è riuscita ad assegnare agli enti tra 1.000 e 5.000 abitanti, in modo da azzerarne
gli obiettivi contabili, dovranno essere comunicati entro il 10 aprile 2014 al Mef, il quale entro fine aprile
provvederà con decreto ad attribuirli ai mini­enti delle altre regioni che presentino un saldo obiettivo
positivo. «L' obiettivo è favorire una distribuzione più omogenea degli spazi finanziari», spiega a
ItaliaOggi Angelo Rughetti, «così da realizzare un tendenziale abbattimento del Patto dei piccoli
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comuni».
FRANCESCO CERISANO
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Bilanci. I dati confindustriali di fine anno segnalano l' export in crescita LOMBARDIA.
Brescia, la manifattura guiderà la ripresa del 2014
Matteo Meneghello BRESCIA La crescita è
attesa per l' anno prossimo, ma è definita
ancora «modesta». Per il momento le imprese
bresciane devono accontentarsi del segnale di
rottura rappresentato dal rallentamento della
caduta della produzione industriale nell' ultima
parte dell' anno.
Quanto basta però per mettersi a lavorare ad
una ripresa più strutturata. Incoraggiato dai
dati che certificano per il territorio una delle
migliori performance esportative d' Italia
(+0,7% contro il ­0,1% lombardo e il ­0,3%
nazionale), il motore produttivo bresciano è
pronto a ripartire. Ne è convinto il presidente
dell' Associazione industriale bresciana, Marco
Bonometti.
«Il settore manifatturiero è destinato a guidare
la ripresa nel 2014, provocando un effetto di
trascinamento di cui beneficeranno tutti i
comparti collegati ­ ha spiegato ieri tracciando
il bilancio di fine anno dell' attività associativa ­
. Il nostro obiettivo, a questo punto, è rimettere
il lavoro al centro dell' agenda. Solo portando
lavoro a Brescia, favorendo il radicamento sul
territorio di realtà nuove e sostenendo le
nostre aziende, saremo in grado di tornare a
crescere». Per raggiungere questi obiettivi Aib intende promuovere un «patto per il lavoro»,
scommettendo su un modello di contrattazione aziendale che garantisca flessibilità, controllo dell'
assenteismo, erogazioni economiche legate al raggiungimento di obiettivi variabili, e soprattutto
esigibilità degli accordi stessi. Il dialogo con le controparti sindacali è già stato avviato. Analizzando il
lavoro svolto in questi primi mesi alla guida degli industriali bresciani, Bonometti (è stato eletto nel
maggio di quest' anno: in squadra anche i vicepresidenti Paolo Streparava, Fabio Astori, Giuseppe
Pasini, Paola Artioli) ha sottolineato con orgoglio di «avere già raggiunto risultati concreti. Abbiamo
semplificato la struttura organizzativa, tagliato i costi e allargato la base associativa ­ ha detto ­, perché
siamo convinti che in questo momento dobbiamo fare massa critica per potere influire concretamente
sul processo di cambiamento del paese».
Bonometti, che ha rivendicato il ruolo di Aib nell' operazione di cessione del polo fieristico locale
(«perdeva 2,5 milioni, potevamo uscirne e abbandonarlo al suo destino, invece abbiamo trovato una
soluzione con senso di responsabilità») ha inoltre ricordato che la proposta di modifica del patto d i
stabilità, relativa al cuneo fiscale, recentemente elaborata dal centro studi Aib, è stata «recepita e
inserita nelle modifiche della maggioranza»: questo significa che tra le pieghe del bilancio statale sarà
reperito «un altro miliardo di euro sul cuneo fiscale, da distribuire per il 50% alle imprese e per il 50% ai
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
lavoratori». Il presidente ha poi difeso l' operato delle aziende bresciane in questi anni di crisi: dati alla
mano «anche nel 2012 ­ ha spiegato ­ hanno rafforzato i loro patrimoni, segnale evidente che i nostri
imprenditori continuano a mettere i soldi nelle imprese».
Per il futuro, però, ha sottolineato Bonometti, «c' è ancora da fare, per continuare un cambiamento che
non può più attendere». Il Pil del terzo trimestre ha smesso di scendere ­ il panorama dei settori resta
comunque diversificato, legato alla capacità delle singole aziende di puntare su segmenti ad alto valore
aggiunto ed aree geografiche in crescita ­ ma preoccupa ancora il mercato del lavoro. Il centro studi
bresciano parla, a proposito della "ripresina" del 2014, di «benefici limitati» per gli occupati: «Gli
organici a disposizione appaiono in alcuni casi sovradimensionati rispetto alle esigenze aziendali ­ si
legge in un' analisi ­ e per questo motivo il recupero dell' attività potrà al massimo favorire il parziale
riassorbimento della forza lavoro attualmente in cassa integrazione».
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MENEGHELLO MATTEO
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Vertenze. Città in tilt per lo sciopero di ieri: adesioni fino al 95% ­ Domani la convocazione dei
sindacati.
Trasporti, vertice al ministero
Contratto scaduto dal 2007, i lavoratori chiedono il rinnovo urgente.
Cristina Casadei Dopo il ministero del Lavoro,
sul trasporto pubblico locale scende in campo
anche il ministero dei Trasporti. Se il tavolo al
Lavoro non ha portato allo sblocco nel settore
dove i sindacati chiedono il rinnovo del ccnl
scaduto ormai dal 2007 ­ «è stato
assolutamente inadeguato per lo sblocco della
trattativa contrattuale», spiega la Federazione
dei Trasporti della Cgil ­, adesso ci riprova il
ministro Maurizio Lupi. Dopo il lunedì nero per
lo sciopero che ha mandato in tilt il traffico
nelle grandi città, i sindacati sono stati
convocati per domani. I rappresentanti dei
lavoratori hanno l' obiettivo di definire un
percorso per chiudere in tempi rapidi il
contratto nell' ambito del nuovo contratto della
Mobilità, ma anche verificare nel merito gli
elementi ipotizzati dal Mit sul sistema di
finanziamento e di regolazione del settore e
sul suo assetto che sono oggetto di confronto
in Conferenza Unificata (Governo, Regioni,
Enti Locali) e che potrebbero sfociare a breve
in provvedimenti legislativi.
Dal ministero dei Trasporti, il sottosegretario
Erasmo D' Angelis osserva che il Governo sta
«lavorando bene per il rilancio e l' uscita dalla
crisi del trasporto pubblico» e ricorda che domani verrà presentato ai sindacati il lavoro in corso. D'
Angelis sostiene che «oggi è possibile riportare il settore su standard europei ed è finalmente una
priorità di Governo perché siamo il Paese con la più elevata polverizzazione aziendale con 1.150
aziende quasi tutte comunali e per il 55% già tecnicamente fallite con bilanci dissestati, debiti, servizi a
singhiozzo e commissariamenti». In questo quadro disastroso però il settore non sarà oggetto di
spending review ed «è stato riaperto il tavolo di trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro
scaduto dal 2007», continua il sottosegretario.
Il sindacato però è sul piede di guerra e ieri ha mobilitato la categoria. A vivere la mattinata più difficile
sono stati i passeggeri che gravitavano su Milano dove la metropolitana è stata chiusa mentre erano
pochissimi i mezzi di superficie in circolazione e le strade erano congestionate. Il disagio di Milano,
seppur in forma diversa, è stato vissuto anche a Torino, a Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari,
Palermo, Genova. Secondo il sindacato le adesioni sono state molto elevate, fino al 95%. Al punto che
sono intervenuti, in maniera congiunta, anche gli assessori alla Mobilità di Milano (Pierfrancesco
Maran), Roma (Guido Improta) e Torino (Claudio Lubatti) riportando al centro la necessità di garantire
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
un finanziamento pubblico adeguato e il rinnovo del ccnl. I lavoratori lo attendono da anni e «poche
realtà hanno potuto anticipare le risorse ai loro dipendenti in attesa del rinnovo ­ spiegano ­.
Un rinnovo del contratto che è giusto e necessario e deve essere accompagnato a elementi che
accrescano la produttività del settore. È una sfida che il Governo deve recepire e realizzare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
CASADEI CRISTINA
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
Terza categoria Primo ko.
?Colpaccio' del Romagna, l' Atletico Lugo deve
inchinarsi
CON un gol di Marco Zeppa nel recupero, al
94', il Romagna Sant' Antonio ha sbancato il
campo della capolista Atletico Lugo per 1­0,
riaprendo così i giochi in Terza categoria. E'
un colpo grosso quello del Romagna, l'
Atletico infatti era imbattuto avendo ottenuto 12
vittorie e 2 pareggi. La squadra allenata da
Palmetti è però sempre prima in classifica, ora
con 2 punti sullo stesso Romagna.
Negli altri posticipi il Fossolo ha superato 4­3
in rimonta il Quartiere Stuoie Lugo (Imparato 2,
El Bakori rig., Astolfi; Calabrò 2, Bosi) e Vita
Granarolo­ Prada è finita 0­0. La classifica:
Atletico Lugo 38, Romagna 36, Porto Fuori 30,
Voltana e Borgo Tuliero 27, Rapid San Bartolo
26, Darsena 24, Fossolo 23, Casa dell'
Amicizia 20, Palazzuolo e Vita 19, Atlas
S.Stefano 14, Lido Adriano 12, Atletico
Conselice e Stuoie 8, Cimatti 4.
ALLIEVI. Oggi si raduna la rappresentativa
provinciale allievi, alle 14.30 al campo di via
Romea 122 a Ravenna, per una partita di
allenamento con gli allievi della Virtus
Ravenna. I convocati: Marius (Del Duca),
Madonna (Cotignola), Biserna (Cervia), Dieng, Pipitone, Tangorra (Dinamo), Lanzoni, Mercatali
(Faenza), Negrini, Russo, Vendola (Massa Lombarda), Valtancoli ( Russi), Coppari, Giordani (Virtus
Faenza), Bonazza, Minardi, Mingozzi (Virtus Ravenna).
Domani, mercoledì, si radunano i Giovanissimi, sempre al campo di via Romea. I convocati: Delzanno
(Brisighella), Forestieri (Cervia), Madonna, Servadei, Sisti (Cotignola), Bertoni, Billi, Salazar, Santucci
(Faenza), Gardini (Russi), Benini, Pali (Pinarella), Acunzo, Guerrini, Scoglio, Tavolieri (Low Ponte),
Bandini, Canduzzi, Fedele (Virtus Faenza), Ravaioli (Virtus Ravenna).
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La Voce di Romagna
sport
BASEBALL Primi movimenti: è già derby di pitcher tra T&A e Pirati. Zangheri conferma
Catanoso e vuole tenersi Romero.
Simone a San Marino, Escalona a Rimini
SAN MARINO (pep) La T&A ufficializza
Valerio Simone, col quale mancava solo il nero
su bianco, che è poi solamente quello che
'separa' ancora Josè Escalona dai Pirati
riminesi, in un derby già iniziato, a suon di
colpi di mercato, prima ancora che venga
definitiva la formula della prossima IBL, sulla
qual questione si va avanti tra rimpalli, ipotesi,
rinunce, imbarazzi.
SIMONE L' addio di Tiago Da Silva, che
giocherà nei pro messicani, ha aperto un buco
non indifferente nel dugout dei campioni d'
Italia, che per competere anche in Europa e
tentare un incredibile poker si sono tutelati
ingaggiando uno dei pitcher italiani più
talentuosi in circolazione. Valerio Simone,
lanciatore mancino classe 1991 di scuola
Nettuno, è infatti reduce da un' ottima stagione
con la casacca del club che lo ha lanciato: due
vittorie in 11 apparizioni e una media pgl di
0.70 in 25.2 inning lanciati, con 11 valide
subite, 6 basi ball concesse e 30 strike­out
messi a segno.
Nel 2012, invece, cinque apparizioni sul
monte, con una partita vinta, una persa e una
salvezza. In 11 inning lanciati la media pgl è
stata di 4.09, le valide subite 12, le basi ball 6
e gli strike­out 12. 7 gli inning giocati nelle
semifinali, con una salvezza, una media pgl di 3.86, 9 valide subite, 2 basi ball e 6 strike­out.
MERCATO Nel frattempo, i Pirati hanno quasi chiuso per l' ex Nettuno Josè Escalona, anche lui
mancino e, due stagioni or sono, protagonista con la maglia della Danesi. All' epoca il lanciatore
venezuelano chiuse con 4 vittorie e 7 sconfitte e 3.49 di media pgl. Rimini, che alla fine sarà guidata
ancora da Catanoso, vorrebbe tenersi stretto Alex Romero ma le sirene messicane, per l' ex MLB, sono
fortissime e l' operazione sembra molto complicata.
TORNEO Nel frattempo, sul fronte, IBL 2014, il mistero si infittisce: la rinuncia di Novara, che addirittura
ha presentato ricorso contro la formula 'a tre velocità' della FIBS, potrebbe riportare tutto in alto mare
anche perché nel frattempo Padova non se la sentirebbe di 'salire sul carro' e anche Godo non sarebbe
poi così tanto sicura. Si attendono sviluppi anche se la situazione è quantomeno imbarazzante.
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