toccareconmani allegati

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toccareconmani allegati
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Progetto Sul Tatto “ Toccareconmani”
Sezione 3 Anni
Roncaglia Annamaria, Levagnini Annalisa
a.s. 2015/2016
Toccareconmani
Secondo Bruno Munari la conoscenza del mondo, per un bambino, è di tipo
plurisensoriale, e tra tutti i sensi il tatto è quello maggiormente usato. Ma mentre
l’educazione alla visione ed alla comunicazione viene praticata in tutte le scuole,
l’educazione tattile non viene presa sufficientemente in considerazione…
Anche secondo Maria Montessori l’educazione dei sensi, tra cui il tatto, è
della massima importanza. Nella didattica montessoriana l’educazione dei sensi ha
come obiettivo quello di affinare la percezione per mezzo di esercizi ripetuti; il materiale
didattico sensoriale utilizzato rende possibile l’autoeducazione del bambino ed una
formazione metodica dei sensi. Si tratta in generale di oggetti che attirano l’attenzione
spontanea e che contengono una gradazione razionale di stimoli.
Secondo Bruno Munari, mentre la vista dà una percezione globale delle cose, l’udito e
il tatto danno percezioni lineari, cioè in successione; come udiamo i suoni uno dopo
l’altro, così percepiamo uno dopo l’altro gli stimoli tattili: si tratta di esperienze che si
svolgono nel tempo. Le percezioni visive, invece, abbracciano un insieme
contemporaneamente.
Altro aspetto peculiare della didattica montessoriana consiste nel modo in cui gli stimoli
sensoriali devono essere distribuiti: si dovrebbe partire da pochi stimoli fortemente
contrastanti, per passare poi a quantità via via maggiori di stimoli, differenziati tra loro
in modo sempre più sottile e impercettibile.
Anche secondo Bruno Munari le prime esperienze tattili dovrebbero riguardare forti
contrasti (morbido-rigido, freddo-caldo, ecc…), e solo dopo si possono fare le prime
classificazioni ed arricchire le scale.
Una considerazione molto interessante di Bruno Munari riguardo il senso del tatto e
l’educazione: in molte scuole materne si fa troppo presto uso dei mezzi pittorici, quando
invece il bambino non ha ancora esaurito i suoi interessi tattili.
Sarebbe molto più utile, per loro, mettere a disposizione scatole o vasche di materiali
diversi, lasciarli liberi di toccare, e magari parlare, in un secondo momento, delle
sensazioni provate.
I bambini hanno bisogno di capire e classificare, mettere in ordine le informazioni per
poterle recuperare quando ne hanno bisogno: è importante dunque lavorare alla
proprietà di linguaggio, che aiuta i bambini a comunicare.
Esperienza
Ispirandoci alle vasche tattili dei laboratori di Munari abbiamo inventato due simpatici
personaggi Lisciolina (la fatina) e Ruvidomolo (il folletto) che estraggono
rispettivamente dalla borsetta e da un sacco materiali che hanno le opposte sensazioni
tattili Liscio – ruvido . I bambini seguendo la divertente scenetta hanno l’opportunità di
vedere e toccare oggetti e materiali diversi notandone le differenze.
Dopo la divertente scenetta interattiva i bambini vengono portati dalle insegnanti in
un’altra sezione dove sono state preparate sui tavoli delle vaschette sensoriali
contenenti materiali ruvidi e lisci che i bimbi potranno toccare bendati, al termine
dell’esperienza togliendosi la benda confronteranno il riconoscimento visivi dell’oggetto
o materiale con la percezione tattile.
ESPERIENZA
Utilizzando delle scatole con un foro per infilare le mani, invitiamo un bambino per volta
a toccare ed esprimere le sensazioni che prova relative all’oggetto contenuto nella
scatola ( è duro , è morbido, liscio , ruvido, caldo, freddo, piccolo, appuntito, leggero,
pesante…)
Questi oggetti poi vengono mostrati a tutti i compagni che devono esprimersi dicendo
cosa secondo loro è, e a cosa serve.
Con i materiali che troviamo giorno dopo giorno nelle scatole costruiamo una tattiloteca
simile a questa….
ESPERIENZA
Tocchiamo e scegliamo materiali morbidi, distinguendoli da quelli duri e costruiamo una
prima semplice tavola MORBIDA, corredata di legenda con i nomi delle varie stoffe e
materiali (Vedi Foto)
Nella realizzazione delle tavole tattili fatte con i bambini in sezione ci siamo ispirate
alle Tavole Tattili di Bruno Munari e al Manifesto Futurista di Marinetti, nella parte
relativa al tatto.
Tavole tattili di Bruno Munari
IL TATTILISMO
I primi ad interessarsi
al senso del tatto
furono i Futuristi . Nel
Manifesto futurista di
Marinetti pubblicato
nel gennaio del 1921
compare una sezione
dedicata al Tattilismo
con una “scala
educativa del tatto”
che è anche dice
Marinetti una scala di
valori tattili utile
all’Arte del Tatto. In
essa sono distinte
categorie di tatti
diversi.
Prima: tatto
sicurissimo, astratto
freddo
Seconda: tatto senza
calore, persuasivo,
ragionante.
Terza: eccitante ,
tiepido nostalgico
Quarta: quasi irritante,
calda ,volitiva.
Quinta: morbido caldo
umano
Sesta: caldo sensuale,
spiritoso, affettuoso
(ferro ruvido,spazzola
leggera, spigna,
spazzola di ferro,
pelusche, peluria)
Partendo da questo libro che ha un testo molto semplice e delle immagini suggestive,
proponiamo ai bambini un’attività legata all’esperienza dell’inverno e della neve. Su di
una superficie stendiamo dello stucco e invitiamo i bambini ad imprimere delle
impronte di oggetti o materiali diversi, giochiamo a lasciare le impronte simili a quelle
che gli animali e le persone lasciano sulla terra subito dopo la nevicata (vedi pagina
corrispondente libro). Lo stucco asciugandosi (diversamente dalla neve) porterà la
memoria dell’attività e delle impronte che ciascuno ha lasciato utilizzando…
La forma di questi segni, tracce e impronte, rimarrà visibile per gli occhi e disponibile
per il tatto dei bambini, proprio come la nostra tattiloteca.
Successivamente realizziamo con ciascun bambino una tavola tattile che rappresenta
un paesaggio invernale (vedi pagine libro)
Paesaggio invernale tattile (abbiamo utilizzato materiali diversi che richiamassero
come colore bianco della neve, sfumature di bianco e grigio, superfici rivide, liscie,
ondulate, su questa base ognuno ha disegnato con la matita bianca il proprio
alberello invernale.)
CON LE MANI POSSO…
Nel momento dell’appello facciamo vari giochi e attività che richiedono attenzione,
attesa del proprio turno , e capacità logico- matematiche ( riflessioni sul numero , le
quantità, i concetti topologici).
In relazione al Progetto” TOCCARECONMANI” abbiamo costruito proprio durante
questo momento di routine dei pannelli che richiamano, dopo averne fatto esperienza
concreta, le cose, anzi alcune delle cose che possiamo fare utilizzando le mani :
Ritagliare, Dipingere, Disegnare, Incollare, Timbrare. Tutte attività legate al campo
delle abilità grafico-pittoriche.
Pannello realizzato INCOLLANDO pezzi di carta già predisposti dalle insegnanti (nel momento in
cui viene chiamato all’appello ,il bambino è invitato a scegliere e posizionare in modo libero il
pezzo da incollare )
Pannello realizzato DIPINGENDO campiture con colori a tempera
Pannello realizzato TAGLIANDO frange di cartoncini colorati
Con le mani creo ombre che rappresentano animali o azioni.
LA TATTILOCASA
Utilizzando materiale di recupero portato dalle famiglie dei bambini (tessuti vari,
nastri, polistirolo, celophane, carte, viti, bulloni, pasta, piccoli oggetti metallici ecc…)
costruiamo le pareti della nostra casa tattile, che poi assembliamo insieme ai
bambini, costruendola in tutte le sue parti insieme a loro. La casetta una volta
costruita rimane in un angolo della sezione a disposizione degli alunni che possono
accedervi rispettando le regole che abbiamo stabilito insieme.
LA TATTILOSTORIA
Costruiamo una storia tattile su di un filo, la vista ci da una conoscenza globale
mentre il tatto come l’udito lineare. Utilizziamo questa informazione per aiutare i
bambini a memorizzare le sequenze di una storia e per rielaborarla sul piano
linguistico, seguendo con le mani il filo del racconto.
STORIA TATTILE
Prendo una pallina rossa
La butto per aria salta, salta, salta di qua e di là.
Si tuffa nell’acqua, le spunta una pinna una bocca e una coda.
Pallina è un pesciolino rosso che ha un sacco di amici, pesci, granchi calamari….
Pallina nuota e finisce nella rete di un pescatore che la porta nella sua casa
E la mette su di una tovaglia tutta colorata.
Ma dove è finita pallina?
E’ sul prato dove è rimasta una grande macchia e…………………… pallina?
Si è rotta per terra, tira il vento c’è il sole piove, dalla terra nascono i germogli di
grano.
Il contadino con il trattore miete il raccolto.
Sul campo rimane un grande rotolo di fieno… ma è pallina!!!
Eccola è gialla. La prendo la chiudo tra le mani si muove
Un becco due occhi due zampe…
Pallina è un pulcino che salta su una piuma prende il volo sale in alto.
Così in alto che le nuvole la salutano
“Ciao pallina giallo pulcino!!!”
Così in alto che le stelle la salutano
“Ciao pallina giallo pulcino!!”
E da lassù pallina risponde …FFIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Annamaria Roncaglia
Annalisa Levagnini