Presentazione Piano Evacuazione a.s.13
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Presentazione Piano Evacuazione a.s.13
Inquadramento urbanistico PIANO DI EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA Il presente piano ha lo scopo di dare utili informazioni a tutti i componenti della struttura scolastica, sulle norme di sicurezza da adottare in caso di emergenza, e/o durante il verificarsi di eventi dolosi o calamità naturali che potrebbero richiedere l’evacuazione dell’edificio scolastico. parziale o totale ELEMENTI FONDAMENTALI PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO 1. Sapere cos’è e come è strutturato un piano di evacuazione. 2. Conoscenza e diffusione della cartografia con indicazione dei percorsi da seguire e del luogo di raccolta da raggiungere in caso di evacuazione. 3. Specchio numerico della popolazione esistente generale e per singola classe. 4. Conoscenza dell’incarico nominativo predisposto nel piano (per il personale docente, non docente, per gli alunni). 5. Conoscenza del concetto di emergenza, di panico e misure per superarlo adottando comportamenti adeguati. 6. Dimostrare solidarietà con i più deboli. 7. Tenere lezioni sul piano di evacuazione effettuando delle esercitazioni pratiche LE SITUAZIONE DI EMERGENZA Tra i rischi e i fattori di pericolo che potrebbero richiedere l’evacuazione totale o parziale dell’edificio scolastico si indicano gli eventi più probabili: Terremoto Incendio Presenza di ordigni esplosivi Fuga di gas Guasto elettrico Nube tossica Infortunio/malore IL PANICO Tutte le situazioni di pericolo elencate, in condizioni di emergenza, possono portare le persone a reagire in modo non controllato e irrazionale, innescando il fenomeno del “panico” panico che si può manifestare in un duplice modo: 1. il coinvolgimento delle persone nell’ansia generale, con invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione; 2. l’istinto dell’autodifesa con tentativi di fuga che comportano l’esclusione degli altri, anche in forme violente, con spinte, corse, affermazione dei posti. COME VINCERE IL PANICO I comportamenti istintivi e irrazionali possono essere ricondotti alla normalità se il sistema in cui si evolvono è preparato e organizzato per far fronte ai pericoli che lo insidiano. È fondamentale, pertanto, che ognuno conosca il piano di evacuazione e quali sono i comportamenti da tenere nel caso di emergenza. COME VINCERE IL PANICO Ciò contribuirà a: 1) essere preparati a situazioni di pericolo; 2) stimolare la fiducia in sé stessi; 3) indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali e corretti; 4) controllare la propria emotività e sapere reagire all’eccitazione collettiva. COMPORTAMENTO IN CONDIZIONE DI EMERGENZA E MODALITÀ DI EVACUAZIONE IL PERSONALE DOCENTE PRIMA 1. Informare gli alunni sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel piano. 2. Illustrare periodicamente il piano di evacuazione e tenere lezioni teorico- pratiche sulle problematiche derivanti da situazioni di emergenza. IL PERSONALE DOCENTE DURANTE 1. Mantenere la calma e infondere coraggio agli allievi. 2. Organizzare le operazioni di sfollamento. 3. Intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico. 4. Controllare che gli allievi apri e serra-fila eseguano correttamente i compiti. 5. Portare il registro di Classe per effettuare un controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta. 6. Riunire gli allievi nel luogo di raccolta. COMPORTAMENTO IN CONDIZIONI DI EMERGENZA IL PERSONALE NON DOCENTE Ciascun addetto sarà nominativamente incaricato di seguire specifici aspetti del piano. 1. Chiamate di soccorso, segnalazioni e collegamenti con l’esterno. 2. Disattivazione degli impianti ( energia elettrica, gas, centrale termica, impianto idrico.) PERSONALE NON DOCENTE Nel caso di evacuazione 1. Controllare che nei vari piani dell’edificio tutti gli alunni siano sfollati (servizi, spogliatoi, laboratori ecc.) 2. Attivazione degli estintori e/o idranti. 3. Controllare le uscite sulla via pubblica, provvedendo se necessario alla interruzione del traffico GLI ALUNNI Nel caso di evacuazione 1. Interrompere immediatamente ogni attività. 2. Mantenere l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’esodo. 3. Tralasciare il recupero degli oggetti personali (libri , cartelle, ecc.) 4. Disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami (la fila sarà aperta dai due compagni designati come “Apri fila” e chiusa dai (1) . due “serra fila” ) GLI ALUNNI Nel caso di evacuazione 1. Rimanere collegati tra loro seguendo i compagni apri-fila in fila indiana. 2. Seguire le indicazioni dell’insegnante che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle precedenze. 3. Camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni; 4. Collaborare con l’insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento. GLI ALUNNI Nel caso di evacuazione N.B. Attenersi strettamente a quanto ordinato dall’insegnante nel caso che si verifichino contrattempi che richiedono una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano. NOTA (1) In ogni classe saranno individuati alcuni ragazzi a cui attribuire le seguenti mansioni: due ragazzi apri - fila, fila con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta; due ragazzi serra - fila con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell’aula, dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro; gli stessi faranno da tramite con l’insegnante e la direzione delle operazioni per la trasmissione del modulo di evacuazione; LE SITUAZIONI DI EMERGENZA Gli eventi che potrebbero richiedere l’evacuazione totale o parziale dell’edificio scolastico potrebbero essere generalmente i seguenti: incendio che si sviluppa all’interno dell’edificio scolastico, nei magazzini, nei laboratori, nella biblioteca, aula di chimica ecc.; incendio che si sviluppa all’esterno, nelle vicinanze della scuola ( cabina elettrica ecc.); LE SITUAZIONI DI EMERGENZA terremoto; crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola; avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi; inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata dalle autorità competenti la necessità di uscire dall’edificio piuttosto che restare all’ interno; ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo d’Istituto. IN CASO DI EMERGENZA 1. 2. 3. 4. 5. 6. Allertare immediatamente il coordinatore dell’ emergenza; Allertare immediatamente il responsabile di piano; Avvertire telefonicamente i vigili del fuoco; Avvertire telefonicamente il pronto soccorso sanitario; Se necessario fare scattare il piano di evacuazione; Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza; 7. Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate persone. IN CASO DI EVACUAZIONE Il coordinatore dell’emergenza deve: attivare l’allarme di evacuazione, avvertire gli enti esterni di soccorso e i responsabili di piano, coordinare le operazioni. Gli alunni devono: apprestarsi all’esodo ordinatamente, spingere la sedia verso il banco, lasciare le cartelle sul posto, non ostacolare i compagni, disporsi in fila tenendosi per mano. Un alunno “apri fila” ed uno “serra fila” delimitano la disposizione della classe. IN CASO DI EVACUAZIONE Il docente responsabile della classe deve: prendere il registro delle presenze, lasciare l’aula dopo l’alunno “serra fila”, posizionarsi solo in seguito in testa. Le classi devono: dirigersi verso le uscite di emergenza, rispettare la sequenza di esodo stabilito, raggiungere le aree di raccolta; verificare la presenza di eventuali dispersi, attenersi alle disposizioni dei vigili del fuoco e degli organi di soccorso. IN CASO DI EVACUAZIONE Chi si trova fuori aula deve: unirsi alla fila più vicina e seguirne il percorso; raggiunta l’area di raccolta, segnalare al docente di classe la propria presenza. Il responsabile di piano deve: coordinare l’esodo delle classi, stabilire percorsi alternativi in caso di vie di fuga inagibili, seguire le indicazioni del coordinatore dell’emergenza. IN CASO DI EVACUAZIONE Il personale ausiliario deve: Controllare l’efficienza delle uscite esterne (punti di deflusso esterni); assicurarsi che non siano rimaste persone nell’edificio. I genitori devono sapere: cosa faranno i loro figli a scuola durante l’emergenza, quali sono i comportamenti corretti da tenere nei confronti della scuola. MODALITÀ DI EVACUAZIONE Per favorire un ordinato sfollamento di tutto il personale della scuola in caso di pericolo o di ogni altra necessità, l’evacuazione dell’edificio avverrà secondo lo schema di seguito indicato e rappresentato negli allegati grafici: Punti di deflusso Area di raccolta generale Piazza Kolbe antistante la Chiesa Mater Ecclesiae Planimetria di inquadramento 3 2 IN A A G RE IB A IL E 4 PIAZZA KOLBE 5 1 Planimetria di inquadramento 3 2 Via della Provincia Cortile 1 Viale Diaz AREA INAGIBILE CHIESA MATER ECCLESIAE ENEL PIAZZA KOLBE Via Aidone 4 5 Via Piazza Armerina Piazza Kennedy Legenda dei simboli contenuti nelle planimetrie del piano di emergenza LEGENDA F DEFLUSSI ESTERNI RILEVATORE FUMI PERCORSO PRINCIPALE USCITA PRINCIPALE USCITA ALTERNATIVA IDRANTE 1 VIALE DIAZ, 61 2 VIA DELLA PROVINCIA, 1 ESTINTORE ATTACCO VVFF PULSANTE DI SGANCIO ELETTRICO 3 VIA DELLA PROVINCIA, 3 4 VIA AIDONE, 20 5 VIA AIDONE, 24 ALLARME INCENDIO TVCC QUADRO ELETTRICO PIANTA PIANO INTERRATO Piano interrato: Locale con accesso controllato riservato esclusivamente al personale autorizzato. Utilizzo dell’uscita su Via della Provincia 3 (deflusso 3) OMISSIS PIANTA PIANO RIALZATO Piano rialzato: Utilizzo dell’uscita su Viale Diaz (deflusso 1) e dell’uscita su Via Aidone (deflussi 4 e 5 ). Dalla Palestra uscita alternativa su Via della Provincia (deflusso 2) OMISSIS PIANTA PRIMO PIANO Primo Piano: Utilizzo delle scale interne principali (deflusso 1). Dall’Aula Magna, in alternativa, dalle scale interne con uscita Via della Provincia 1 (deflusso 2). Utilizzo delle scale interne con uscita Via della Provincia 3 (deflusso 3). Utilizzo delle scale interne con uscita su Via Aidone (deflusso 5). OMISSIS PIANTA SECONDO PIANO Secondo piano: Utilizzo delle scale interne principali (deflusso 1). Scale interne con uscita Via della Provincia 13(deflussi 2 e 3). Utilizzo delle scale interne con uscita su Via Aidone (deflusso 5). OMISSIS INDIVIDUAZIONE AREA RACCOLTA GENERALE La zona Generale di è Raccolta rappresentata Piazza Kolbe che è l’area all’aperto antistante la chiesa “Mater sud-ovest Ecclesiae”, della a scuola, raggiungibile dalla via della Provincia. AREA DI RACCOLTA GENERALE CORTILE MODALITÀ DI EVACUAZIONE Il segnale di evacuazione sarà diffuso attraverso il suono di una sirena esterna il cui suono dovrà essere ripetuto ad intermittenze per una certa durata e mediante comunicazione vocale attraverso gli altoparlanti. La segnalazione allarme emergenze, compreso l’ordine di evacuazione, avviene mediante dispositivi sonori-luminosi (sirena per esterno e sirene luminose per interno ubicate nei punti nodali dei corridoi) e mediante diffusione vocale (impianto vocale con altoparlanti all’interno dei vari locali). MODALITÀ DI EVACUAZIONE L’ordine di evacuazione, in particolari condizioni, potrà essere comunicato a voce, aula per aula, a cura del personale scolastico incaricato. Nel caso di segnalazione di pericolo e nel caso di allarme acustico, abbandonare immediatamente e ordinatamente le aule senza soffermarsi a raccogliere alcun effetto personale oltre l'abbigliamento (cappotto, giaccone,...), quindi raggiungere l'esterno seguendo le vie di fuga indicate. MODALITÀ DI EVACUAZIONE L’insegnante della classe o, in sua mancanza, i rappresentanti di classe hanno il compito di prendere il giornale di classe per poter procedere agli appelli nei luoghi di raccolta. L'uscita dalle aule dovrà avvenire in maniera ordinata, seguendo il capofila, preventivamente individuato all'interno della classe. La fila degli studenti dovrà essere chiusa da un alunno che, in qualità di “serra-fila”, avrà il compito di verificare che non rimanga nessuno indietro. MODALITÀ DI EVACUAZIONE Gli alunni dovranno avviarsi all’uscita attraverso le vie di fuga indicate nell’apposito grafico di riferimento ed in alternativa privilegiando quelle più vicine all’ambiente in cui si trovano. Durante l’evacuazione non fare uso degli ascensori, non attraversare la strada, camminare sul marciapiedi, non utilizzare percorsi ove sono collocati ballatoi, muri di contenimento, opere che possono ribaltarsi a causa di un evento sismico o in presenza di frane, alluvioni... MODALITÀ DI EVACUAZIONE II personale di segreteria abbandonerà l’edificio dalla scala centrale; II personale ausiliario, dopo aver controllato che ai rispettivi piani non sia rimasto nessuno, lascerà l'edificio dalla scala più vicina. MODALITÀ DI EVACUAZIONE Raggiunto l’esterno, raggruppati per classe e guidati dai rispettivi docenti, ordinatamente, aiutando chi ne avesse bisogno, recarsi nel luogo di raccolta. Raggiunto il posto designato procedere immediatamente all'appello e individuare gli eventuali assenti per organizzare le ricerche. Tutti i componenti della stessa classe devono rimanere uniti fino alla definizione dei presenti e di eventuali dispersi. Mantenere sempre la calma ed evitare di prendere iniziative personali non coordinate dal responsabile dell'evacuazione. EMERGENZE ESTERNE TERREMOTO COME INTERVENIRE Evitare di precipitarsi disordinatamente all’esterno: adottare le misure di auto-protezione apprese durante le esercitazioni (proteggersi sotto il banco dalla caduta di oggetti); Chiudere il rubinetto generale del gas e dell’acqua; Aprire l’interruttore generale dell’energia elettrica. IL COORDINATORE DELL’EMERGENZA DISPONE DI: Fare evacuare ordinatamente le classi secondo quanto stabilito dal piano di evacuazione; Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate persone; Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza; IL COORDINATORE DELL’EMERGENZA DISPONE DI: Verificare che non vi siano persone ferite; in caso contrario avvertire immediatamente il pronto soccorso; Rimanere in attesa di istruzioni, non intasare le linee telefoniche, sintonizzare una radio a batterie sulla frequenza prestabilita. NUBE TOSSICA COME INTERVENIRE Rifugiarsi al chiuso senza allontanarsi dall’aula; Mantenere tutto il personale all’interno dei locali di lavoro; Chiudere immediatamente porte e finestre, sigillare gli infissi con nastro adesivo o stracci bagnati; Disattivare sistemi di condizionamento e ventilazione; Stendersi sul pavimento; NUBE TOSSICA Respirare attraverso le apposite mascherine o, in mancanza, ponendo un panno, fazzoletto o straccio bagnato sul naso e la bocca; Predisporre l’immediata evacuazione dei locali interrati e seminterrati, ove possibile allontanare le classi ed il personale spostandoli dai piani bassi ai piani superiori. EMERGENZE INTERNE INCENDIO COME INTERVENIRE Intervenire sul focolaio (a seconda del tipo di incendio) con: Estintori; Getti d’acqua; Sabbia; ⇒ Non usare mai l’acqua sulle apparecchiature elettriche. Chiudere il rubinetto del gas (contatore esterno); Fare evacuare ordinatamente le classi ed il personale non addetto all’emergenza secondo quanto stabilito dal piano di evacuazione. ⇒ Non usare gli ascensori, ma unicamente le scale. INCENDIO Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate persone; SE IL FUOCO NON È DOMATO IN 5 MINUTI Avvertire telefonicamente i vigili del fuoco; SE VI SONO PERSONE INTOSSICATE O USTIONATE Avvertire telefonicamente il pronto soccorso sanitario. INCENDIO AL TERMINE DELL’INCENDIO Verificare i danni causati ad impianti elettrici, rete gas, macchinari, arredi e strutture civili, chiedendo ove necessario consulenza a tecnici del corpo dei VV.FF.; Ripristinare condizioni di agibilità e sicurezza nei locali; Dichiarare la fine dell’emergenza; Fare rientrare ordinatamente le classi. FUGA DI GAS COME INTERVENIRE Spegnere le fiamme libere; Interrompere l’erogazione del contatore esterno; Aprire immediatamente tutte le finestre; Aprire interruttore Energia Elettrica centralizzato solo se esterno al locale e non effettuare altre operazioni elettriche; Fare evacuare ordinatamente le classi secondo quanto stabilito dal piano di evacuazione. FUGA DI GAS ⇒ Non usare gli ascensori, ma unicamente le scale. Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate persone; Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza; Verificare se vi sono cause accertabili di fughe di gas. FUGA DI GAS SE SI È IN GRADO DI DOMARE LA CAUSA DELLA PERDITA Indossare le maschere a disposizione ed eliminare la causa della perdita; SE NON SI È IN GRADO DI DOMARE LA CAUSA DELLA PERDITA Telefonare dall’esterno dei locali alla azienda del Gas e ai vigili del Fuoco; FUGA DI GAS AL TERMINE DELLA FUGA DEL GAS Lasciare ventilare il locale fino a che non si percepisca più l’odore del gas; Dichiarare la fine dell’emergenza; Fare rientrare le classi ordinatamente. ALLAGAMENTO A) SE SI È IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA Eliminare la causa della perdita; B) SE NON SI È IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA Telefonare all’Azienda dell’Acqua e ai Vigili del Fuoco; ALLAGAMENTO AL TERMINE DELLA PERDITA D’ACQUA Drenare l’acqua dal pavimento: assorbire con segatura e stracci; Verificare che il pavimento sia asciutto e non scivoloso; Verificare che l’acqua non abbia raggiunto quadri, apparecchi elettrici e scatole di derivazione; se questo è avvenuto non aprire l’interruttore generale fino al completamento delle relative attività di manutenzione; Dichiarare la fine dell’emergenza; Fare rientrare ordinatamente le classi; GUASTO ELETTRICO COME INTERVENIRE A) Se le autoalimentate si sono regolarmente accese Invitare le classi ed il personale non addetto all’emergenza a rimanere nella posizione in cui si trovano; Attendere qualche minuto, poi fare evacuare ordinatamente le classi secondo quanto stabilito dal piano di evacuazione; Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate persone. GUASTO ELETTRICO B) Se le autoalimentate non si sono regolarmente accese Invitare le classi ed il personale non addetto all’emergenza a rimanere nella posizione in cui si trovano; Procurarsi torce elettriche e fare evacuare ordinatamente le classi secondo quanto stabilito dal piano di evacuazione; Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate persone. GUASTO ELETTRICO VERIFICHE PER IL RIPRISTINO DELLA NORMALITÀ Verificare se il black-out riguarda esclusivamente l’edificio scolastico o l’intero quartiere; Verificare se il black-out è dovuto all’intervento dell’interruttore differenziale (“salvavita”); Non effettuare alcun intervento su parti elettriche e contattare un elettricista autorizzato. INFORTUNIO COME INTERVENIRE Convocare immediatamente sul luogo dell’infortunio o malore l’incaricato al pronto soccorso; Astenersi da qualsiasi intervento sull’infortunato fino all’arrivo dell’incaricato al pronto soccorso; Evitare affollamenti nei pressi dell’infortunato; Collaborare con l’incaricato del pronto soccorso seguendone le istruzioni e fornendogli le attrezzature ed i materiali richiesti; Chiamare telefonicamente il soccorso medico esterno; SVERSAMENTO COME INTERVENIRE Fare evacuare ordinatamente le classi secondo quanto stabilito dal piano di evacuazione; ⇒ NON USARE GLI ASCENSORI, MA UNICAMENTE LE SCALE Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate persone; Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza; Verificare se vi sono cause accertabili di perdita dei liquidi (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni, contenitori forati). SVERSAMENTO SE SI È IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DELLA PERDITA Indossare i DPI (dispositivi individuali di protezione) ed eliminare la causa perdita; SE NON SI È IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DELLA PERDITA Telefonare ai vigili del fuoco ed all’unità sanitaria locale; Contenere ed assorbire la perdita utilizzando le tecniche, i materiali ed i DPI previsti nelle schede di sicurezza delle sostanze pericolose. SVERSAMENTO AL TERMINE DELLE OPERAZIONI DI CONTENIMENTO Lasciare ventilare i locali fino a non percepire più odore del prodotto; Verificare che i pavimenti siano puliti e non scivolosi; Dichiarare la fine dell’emergenza; Far rientrare ordinatamente le classi; AZIONE CRIMINOSA COME INTERVENIRE Ove si riceva segnalazione telefonica o si riscontri la presenza di contenitori sospetti: Avvertire immediatamente le autorità di pubblica sicurezza telefonando alla polizia ed ai carabinieri; ⇒ Non effettuare ricerche per individuare l’ordigno Fare evacuare ordinatamente le classi secondo quanto stabilito dal piano di evacuazione; AZIONE CRIMINOSA ⇒ Non usare gli ascensori ma unicamente le scale Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate persone; Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza. LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA Il corpo normativo relativo alla sicurezza ed all’igiene del lavoro poggia su due Decreti del Presidente della repubblica, il DPR 27 aprile 1955, n°567 ed il DPR 13 marzo 1956, n°303. Il Decreto Legislativo 19 Settembre 1994, n°626, attua in Italia otto direttive emanate tra il 1989 ed il 1990 dalla CEE per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA Il Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n° 81, indicato come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza, attua l’art.1 della Legge n.123 del 2007 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il Decreto Legislativo 3 Agosto 2009 n° 106, fornisce disposizioni integrative e correttive del Decreto 81/2008. LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA L’art. 2 del D.Lgs. 81/08 elenca le definizioni dei soggetti e delle attività in materia di salute e sicurezza. L’art. 3 del D.Lgs. 81/08 definisce il campo di applicazione del Decreto. L’art. 4 del D.Lgs. 81/08 fornisce indicazioni sul computo dei lavoratori. L’art. 15 del D.Lgs 81/08 elenca le misure generali di tutela. L’art. 17 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi del datore di lavoro non delegabili. LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA L’art. 17 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi del datore di lavoro non delegabili. Nella scuola, il capo d’istituto è stato individuato come “datore di lavoro” ai fini ed agli effetti dei decreti legislativi n°626/94 e n°242/96. L’art. 18 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi del datore di lavoro e del dirigente. L’art. 19 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi del preposto. L’art. 20 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi dei lavoratori. LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA Gli artt. 28-29-30 del D.Lgs. 81/08 riguardano l’oggetto della valutazione dei rischi, le modalità di effettuazione della valutazione dei rischi; i modelli di organizzazione e gestione. Gli artt. 31-32-33-35 del D. Lgs. 81/08 riguardano rispettivamente il Servizio di prevenzione e protezione (SPP) , le capacità e requisiti professionali degli addetti e dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, i compiti del SPP, la riunione periodica. LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA Gli artt. 31-32 del D.Lgs 81/08 prescrivono che in ogni unità scolastica operi il servizio di prevenzione e protezione (SPP), all’interno del quale il capo d’Istituto designa un responsabile in possesso di attitudini e capacità adeguate che si dichiari a tal fine disponibile. LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA Gli artt. 36-37 del D.Lgs 81/08 riguardano rispettivamente l’obbligo del datore di lavoro di fornire adeguata informazione, formazione e addestramento ai lavoratori sui rischi per la salute e sicurezza; sulle procedure di primo soccorso, lotta antincendio ed evacuazione dei luoghi di lavoro; sui nominativi interpreti della sicurezza. NOMINATIVI INTERPRETI DELLA SICUREZZA DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO PROF ANNA LUIGIA MARMO PROF ALDEMARA FELTRIN COLLABORATORI DS PROF FILIPPA BURGARELLI RESPONSABILE SPP FRANCESCO PAOLO VASCO ADDETTO SPP PUGLISI SALVATORE RAPPRESENTANTE LS PAOLO LICATA DOCENTI PREPOSTI RESPONSABILI DI LABORATORIO DSGA IDA PELOSO La revisione del piano a seguito delle variazioni planimetriche e della destinazione d’uso di alcuni locali è stata curata dal RSPP Francesco Paolo Vasco nel mese di aprile 2011