Presentazione Piano Evacuazione a.s.13

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Presentazione Piano Evacuazione a.s.13
Inquadramento urbanistico
PIANO DI EVACUAZIONE IN CASO DI
EMERGENZA
Il presente piano ha lo scopo di dare utili
informazioni a tutti i componenti della struttura
scolastica, sulle norme di sicurezza da adottare in
caso di emergenza, e/o durante il verificarsi di
eventi dolosi o calamità naturali che potrebbero
richiedere
l’evacuazione
dell’edificio scolastico.
parziale
o
totale
ELEMENTI FONDAMENTALI PER
L’ATTUAZIONE DEL PIANO
1. Sapere cos’è e come è strutturato un piano di evacuazione.
2. Conoscenza e diffusione della cartografia con indicazione dei
percorsi da seguire e del luogo di raccolta da raggiungere in caso
di evacuazione.
3. Specchio numerico della popolazione esistente generale e per
singola classe.
4. Conoscenza dell’incarico nominativo predisposto nel piano (per
il personale docente, non docente, per gli alunni).
5. Conoscenza del concetto di emergenza, di panico e misure per
superarlo adottando comportamenti adeguati.
6. Dimostrare solidarietà con i più deboli.
7. Tenere lezioni sul piano di evacuazione effettuando delle
esercitazioni pratiche
LE SITUAZIONE DI EMERGENZA
Tra i rischi e i fattori di pericolo che potrebbero
richiedere l’evacuazione totale o parziale dell’edificio
scolastico si indicano gli eventi più probabili:
Terremoto
Incendio
Presenza di ordigni esplosivi
Fuga di gas
Guasto elettrico
Nube tossica
Infortunio/malore
IL PANICO
Tutte le situazioni di pericolo elencate, in condizioni
di emergenza, possono portare le persone a reagire
in modo non controllato e irrazionale, innescando
il fenomeno del “panico”
panico che si può manifestare in
un duplice modo:
1.
il coinvolgimento delle persone nell’ansia generale,
con invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione;
2.
l’istinto dell’autodifesa con tentativi di fuga che
comportano l’esclusione degli altri, anche in forme
violente, con spinte, corse, affermazione dei posti.
COME VINCERE IL PANICO
I comportamenti istintivi e irrazionali possono
essere ricondotti alla normalità se il sistema in
cui si evolvono è preparato e organizzato per far
fronte ai pericoli che lo insidiano.
È fondamentale, pertanto, che ognuno conosca il
piano di evacuazione e quali sono i
comportamenti da tenere nel caso di emergenza.
COME VINCERE IL PANICO
Ciò contribuirà a:
1) essere preparati a situazioni di pericolo;
2) stimolare la fiducia in sé stessi;
3) indurre un sufficiente autocontrollo
per attuare comportamenti razionali e corretti;
4) controllare la propria emotività e sapere reagire
all’eccitazione collettiva.
COMPORTAMENTO IN CONDIZIONE DI
EMERGENZA
E MODALITÀ DI EVACUAZIONE
IL PERSONALE DOCENTE
PRIMA
1. Informare gli alunni sulla necessità di una disciplinata
osservanza delle procedure indicate nel piano.
2. Illustrare periodicamente il piano di evacuazione e tenere
lezioni teorico- pratiche sulle problematiche derivanti da
situazioni di emergenza.
IL PERSONALE DOCENTE
DURANTE
1. Mantenere la calma e infondere coraggio agli allievi.
2. Organizzare le operazioni di sfollamento.
3. Intervenire prontamente laddove si dovessero determinare
situazioni critiche dovute a condizioni di panico.
4. Controllare che gli allievi apri e serra-fila eseguano
correttamente i compiti.
5. Portare il registro di Classe per effettuare un controllo
delle presenze ad evacuazione avvenuta.
6. Riunire gli allievi nel luogo di raccolta.
COMPORTAMENTO IN
CONDIZIONI DI EMERGENZA
IL PERSONALE NON DOCENTE
Ciascun addetto sarà nominativamente
incaricato di seguire specifici aspetti del piano.
1. Chiamate di soccorso, segnalazioni e collegamenti
con l’esterno.
2. Disattivazione degli impianti ( energia elettrica,
gas, centrale termica, impianto idrico.)
PERSONALE NON DOCENTE
Nel caso di evacuazione
1. Controllare che nei vari piani
dell’edificio tutti gli alunni siano sfollati
(servizi, spogliatoi, laboratori ecc.)
2. Attivazione degli estintori e/o idranti.
3. Controllare le uscite sulla via pubblica,
provvedendo
se
necessario
alla
interruzione del traffico
GLI ALUNNI
Nel caso di evacuazione
1. Interrompere immediatamente ogni attività.
2. Mantenere l’ordine e l’unità della classe
durante e dopo l’esodo.
3. Tralasciare il recupero degli oggetti personali
(libri , cartelle, ecc.)
4. Disporsi in fila evitando il vociare confuso,
grida e richiami (la fila sarà aperta dai due
compagni designati come “Apri fila” e chiusa dai
(1) .
due “serra fila” )
GLI ALUNNI
Nel caso di evacuazione
1. Rimanere collegati tra loro seguendo i
compagni apri-fila in fila indiana.
2. Seguire le indicazioni dell’insegnante che
accompagnerà la classe per assicurare il
rispetto delle precedenze.
3. Camminare in modo sollecito, senza soste
non preordinate e senza spingere i
compagni;
4. Collaborare con l’insegnante per controllare
le presenze dei compagni prima e dopo lo
sfollamento.
GLI ALUNNI
Nel caso di evacuazione
N.B. Attenersi strettamente a quanto ordinato
dall’insegnante nel caso che si verifichino
contrattempi
che
richiedono
una
improvvisa modificazione delle indicazioni
del piano.
NOTA (1)
In ogni classe saranno individuati alcuni ragazzi a cui
attribuire le seguenti mansioni: due ragazzi apri - fila,
fila con
il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso
la zona di raccolta; due ragazzi serra - fila con il
compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e
chiudere la porta dell’aula, dopo aver controllato che
nessuno sia rimasto indietro; gli stessi faranno da
tramite con l’insegnante e la direzione delle operazioni per
la trasmissione del modulo di evacuazione;
LE SITUAZIONI DI EMERGENZA
Gli eventi che potrebbero richiedere l’evacuazione totale
o parziale dell’edificio scolastico potrebbero essere
generalmente i seguenti:
incendio che si sviluppa all’interno
dell’edificio scolastico, nei magazzini, nei
laboratori, nella biblioteca, aula di chimica ecc.;
incendio che si sviluppa all’esterno, nelle
vicinanze della scuola ( cabina elettrica ecc.);
LE SITUAZIONI DI EMERGENZA
terremoto;
crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola;
avviso o sospetto della presenza di ordigni
esplosivi;
inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene
accertata dalle autorità competenti la necessità di
uscire dall’edificio piuttosto che restare all’ interno;
ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal
Capo d’Istituto.
IN CASO DI EMERGENZA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Allertare immediatamente il coordinatore dell’ emergenza;
Allertare immediatamente il responsabile di piano;
Avvertire telefonicamente i vigili del fuoco;
Avvertire telefonicamente il pronto soccorso sanitario;
Se necessario fare scattare il piano di evacuazione;
Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque non sia
addetto alle operazioni di emergenza;
7. Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi igienici
e locali accessori, non siano rimaste bloccate persone.
IN CASO DI EVACUAZIONE
Il coordinatore dell’emergenza deve:
attivare l’allarme di evacuazione, avvertire gli
enti esterni di soccorso e i responsabili di piano,
coordinare le operazioni.
Gli alunni devono:
apprestarsi all’esodo ordinatamente, spingere la
sedia verso il banco, lasciare le cartelle sul posto,
non ostacolare i compagni, disporsi in fila
tenendosi per mano. Un alunno “apri fila” ed uno
“serra fila” delimitano la disposizione della classe.
IN CASO DI EVACUAZIONE
Il docente responsabile della classe deve:
prendere il registro delle presenze, lasciare l’aula
dopo l’alunno “serra fila”, posizionarsi solo in
seguito in testa.
Le classi devono:
dirigersi verso le uscite di emergenza, rispettare la
sequenza di esodo stabilito, raggiungere le aree di
raccolta; verificare la presenza di eventuali
dispersi, attenersi alle disposizioni dei vigili del
fuoco e degli organi di soccorso.
IN CASO DI EVACUAZIONE
Chi si trova fuori aula deve:
unirsi alla fila più vicina e seguirne il percorso;
raggiunta l’area di raccolta, segnalare al docente
di classe la propria presenza.
Il responsabile di piano deve:
coordinare l’esodo delle classi, stabilire percorsi
alternativi in caso di vie di fuga inagibili, seguire
le indicazioni del coordinatore dell’emergenza.
IN CASO DI EVACUAZIONE
Il personale ausiliario deve:
Controllare l’efficienza delle uscite esterne
(punti di deflusso esterni); assicurarsi che non
siano rimaste persone nell’edificio.
I genitori devono sapere:
cosa faranno i loro figli a scuola durante
l’emergenza, quali sono i comportamenti corretti
da tenere nei confronti della scuola.
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
Per favorire un ordinato sfollamento di
tutto il personale della scuola in caso di
pericolo o di ogni altra necessità,
l’evacuazione dell’edificio avverrà
secondo lo schema di seguito indicato e
rappresentato negli allegati grafici:
Punti di deflusso
Area di raccolta generale
Piazza Kolbe antistante la Chiesa Mater Ecclesiae
Planimetria di inquadramento
3
2
IN A
A G RE
IB A
IL
E
4
PIAZZA
KOLBE
5
1
Planimetria di inquadramento
3
2
Via della Provincia
Cortile
1
Viale Diaz
AREA
INAGIBILE
CHIESA
MATER
ECCLESIAE
ENEL
PIAZZA
KOLBE
Via Aidone
4
5
Via Piazza Armerina
Piazza Kennedy
Legenda dei simboli contenuti nelle
planimetrie del piano di emergenza
LEGENDA
F
DEFLUSSI ESTERNI
RILEVATORE FUMI
PERCORSO PRINCIPALE
USCITA PRINCIPALE
USCITA ALTERNATIVA
IDRANTE
1
VIALE DIAZ, 61
2
VIA DELLA PROVINCIA, 1
ESTINTORE
ATTACCO VVFF
PULSANTE DI SGANCIO ELETTRICO
3 VIA DELLA PROVINCIA, 3
4
VIA AIDONE, 20
5
VIA AIDONE, 24
ALLARME INCENDIO
TVCC
QUADRO ELETTRICO
PIANTA PIANO INTERRATO
Piano interrato:
Locale con accesso
controllato riservato
esclusivamente al
personale autorizzato.
Utilizzo dell’uscita su
Via della Provincia 3
(deflusso 3)
OMISSIS
PIANTA PIANO RIALZATO
Piano rialzato:
Utilizzo dell’uscita
su Viale Diaz
(deflusso 1) e
dell’uscita su Via
Aidone (deflussi 4
e 5 ). Dalla Palestra
uscita alternativa su
Via della Provincia
(deflusso 2)
OMISSIS
PIANTA PRIMO PIANO
Primo Piano:
Utilizzo delle scale interne
principali (deflusso 1).
Dall’Aula Magna, in
alternativa, dalle scale
interne con uscita Via della
Provincia 1 (deflusso 2).
Utilizzo delle scale interne
con uscita Via della
Provincia 3 (deflusso 3).
Utilizzo delle scale interne
con uscita su Via Aidone
(deflusso 5).
OMISSIS
PIANTA SECONDO PIANO
Secondo piano:
Utilizzo delle scale interne
principali (deflusso 1).
Scale interne con uscita
Via della Provincia 13(deflussi 2 e 3). Utilizzo
delle scale interne con
uscita su Via Aidone
(deflusso 5).
OMISSIS
INDIVIDUAZIONE AREA
RACCOLTA GENERALE
La
zona
Generale
di
è
Raccolta
rappresentata
Piazza Kolbe che è l’area
all’aperto antistante la chiesa
“Mater
sud-ovest
Ecclesiae”,
della
a
scuola,
raggiungibile dalla via della
Provincia.
AREA DI
RACCOLTA
GENERALE
CORTILE
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
Il segnale di evacuazione sarà diffuso attraverso il suono
di una sirena esterna il cui suono dovrà essere ripetuto ad
intermittenze per una certa durata e mediante
comunicazione vocale attraverso gli altoparlanti.
La segnalazione allarme emergenze, compreso l’ordine di
evacuazione, avviene mediante dispositivi sonori-luminosi
(sirena per esterno e sirene luminose per interno ubicate nei
punti nodali dei corridoi) e mediante diffusione vocale
(impianto vocale con altoparlanti all’interno dei vari locali).
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
L’ordine di evacuazione, in particolari condizioni,
potrà essere comunicato a voce, aula per aula, a cura del
personale scolastico incaricato.
Nel caso di segnalazione di pericolo e nel caso di
allarme acustico, abbandonare immediatamente e
ordinatamente le aule senza soffermarsi a raccogliere
alcun effetto personale oltre l'abbigliamento (cappotto,
giaccone,...), quindi raggiungere l'esterno seguendo le
vie di fuga indicate.
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
L’insegnante della classe o, in sua mancanza, i
rappresentanti di classe hanno il compito di prendere il
giornale di classe per poter procedere agli appelli nei
luoghi di raccolta. L'uscita dalle aule dovrà avvenire in
maniera ordinata, seguendo il capofila, preventivamente
individuato all'interno della classe.
La fila degli studenti dovrà essere chiusa da un alunno
che, in qualità di “serra-fila”, avrà il compito di verificare
che non rimanga nessuno indietro.
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
Gli alunni dovranno avviarsi all’uscita attraverso le
vie di fuga indicate nell’apposito grafico di
riferimento ed in alternativa privilegiando quelle più
vicine all’ambiente in cui si trovano.
Durante l’evacuazione non fare uso degli ascensori,
non attraversare la strada, camminare sul marciapiedi,
non utilizzare percorsi ove sono collocati ballatoi, muri
di contenimento, opere che possono ribaltarsi a causa
di un evento sismico o in presenza di frane, alluvioni...
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
II personale di segreteria abbandonerà l’edificio dalla
scala centrale;
II personale ausiliario, dopo aver controllato che ai
rispettivi piani non sia rimasto nessuno, lascerà l'edificio
dalla scala più vicina.
MODALITÀ DI EVACUAZIONE
Raggiunto l’esterno, raggruppati per classe e guidati
dai rispettivi docenti, ordinatamente, aiutando chi ne
avesse bisogno, recarsi nel luogo di raccolta. Raggiunto
il posto designato procedere immediatamente all'appello
e individuare gli eventuali assenti per organizzare le
ricerche. Tutti i componenti della stessa classe devono
rimanere uniti fino alla definizione dei presenti e di
eventuali dispersi.
Mantenere sempre la calma ed evitare di prendere iniziative
personali non coordinate dal responsabile dell'evacuazione.
EMERGENZE ESTERNE
TERREMOTO
COME INTERVENIRE
Evitare di precipitarsi disordinatamente all’esterno:
adottare le misure di auto-protezione apprese durante
le esercitazioni (proteggersi sotto il banco dalla caduta
di oggetti);
Chiudere il rubinetto generale del gas e dell’acqua;
Aprire l’interruttore generale dell’energia elettrica.
IL COORDINATORE DELL’EMERGENZA
DISPONE DI:
Fare evacuare ordinatamente le classi secondo quanto
stabilito dal piano di evacuazione;
Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi
igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate
persone;
Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque
non sia addetto alle operazioni di emergenza;
IL COORDINATORE DELL’EMERGENZA
DISPONE DI:
Verificare che non vi siano persone ferite; in caso
contrario avvertire immediatamente il pronto
soccorso;
Rimanere in attesa di istruzioni, non intasare le
linee telefoniche, sintonizzare una radio a batterie
sulla frequenza prestabilita.
NUBE TOSSICA
COME INTERVENIRE
Rifugiarsi al chiuso senza allontanarsi dall’aula;
Mantenere tutto il personale all’interno dei locali di
lavoro;
Chiudere immediatamente porte e finestre, sigillare gli
infissi con nastro adesivo o stracci bagnati;
Disattivare sistemi di condizionamento e ventilazione;
Stendersi sul pavimento;
NUBE TOSSICA
Respirare attraverso le apposite mascherine o, in
mancanza, ponendo un panno, fazzoletto o straccio
bagnato sul naso e la bocca;
Predisporre l’immediata evacuazione dei locali
interrati e seminterrati, ove possibile allontanare le classi
ed il personale spostandoli dai piani bassi ai piani
superiori.
EMERGENZE INTERNE
INCENDIO
COME INTERVENIRE
Intervenire sul focolaio (a seconda del tipo di incendio)
con: Estintori; Getti d’acqua; Sabbia;
⇒ Non usare mai l’acqua sulle apparecchiature elettriche.
Chiudere il rubinetto del gas (contatore esterno);
Fare evacuare ordinatamente le classi ed il personale non
addetto all’emergenza secondo quanto stabilito dal piano di
evacuazione.
⇒ Non usare gli ascensori, ma unicamente le scale.
INCENDIO
Verificare che ad ogni piano, in particolare nei
servizi igienici e locali accessori, non siano rimaste
bloccate persone;
SE IL FUOCO NON È DOMATO IN 5 MINUTI
Avvertire telefonicamente i vigili del fuoco;
SE VI SONO PERSONE INTOSSICATE O USTIONATE
Avvertire telefonicamente il pronto soccorso sanitario.
INCENDIO
AL TERMINE DELL’INCENDIO
Verificare i danni causati ad impianti elettrici, rete gas,
macchinari, arredi e strutture civili, chiedendo ove
necessario consulenza a tecnici del corpo dei VV.FF.;
Ripristinare condizioni di agibilità e sicurezza nei locali;
Dichiarare la fine dell’emergenza;
Fare rientrare ordinatamente le classi.
FUGA DI GAS
COME INTERVENIRE
Spegnere le fiamme libere;
Interrompere l’erogazione del contatore esterno;
Aprire immediatamente tutte le finestre;
Aprire interruttore Energia Elettrica centralizzato
solo se esterno al locale e non effettuare altre
operazioni elettriche;
Fare evacuare ordinatamente le classi secondo quanto
stabilito dal piano di evacuazione.
FUGA DI GAS
⇒ Non usare gli ascensori, ma unicamente le scale.
Verificare che ad ogni piano, in particolare nei
servizi igienici e locali accessori, non siano rimaste
bloccate persone;
Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a
chiunque non sia addetto alle operazioni di
emergenza;
Verificare se vi sono cause accertabili di fughe di gas.
FUGA DI GAS
SE SI È IN GRADO DI DOMARE LA CAUSA DELLA PERDITA
Indossare le maschere a disposizione ed eliminare la causa
della perdita;
SE NON SI È IN GRADO DI DOMARE LA CAUSA DELLA PERDITA
Telefonare dall’esterno dei locali alla azienda del Gas e ai
vigili del Fuoco;
FUGA DI GAS
AL TERMINE DELLA FUGA DEL GAS
Lasciare ventilare il locale fino a che non si percepisca
più l’odore del gas;
Dichiarare la fine dell’emergenza;
Fare rientrare le classi ordinatamente.
ALLAGAMENTO
A) SE SI È IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA
Eliminare la causa della perdita;
B) SE NON SI È IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA
Telefonare all’Azienda dell’Acqua e ai Vigili del Fuoco;
ALLAGAMENTO
AL TERMINE DELLA PERDITA D’ACQUA
Drenare l’acqua dal pavimento: assorbire con segatura e
stracci;
Verificare che il pavimento sia asciutto e non scivoloso;
Verificare che l’acqua non abbia raggiunto quadri,
apparecchi elettrici e scatole di derivazione; se questo è
avvenuto non aprire l’interruttore generale fino al
completamento delle relative attività di manutenzione;
Dichiarare la fine dell’emergenza;
Fare rientrare ordinatamente le classi;
GUASTO ELETTRICO
COME INTERVENIRE
A) Se le autoalimentate si sono regolarmente accese
Invitare le classi ed il personale non addetto
all’emergenza a rimanere nella posizione in cui si
trovano;
Attendere qualche minuto, poi fare evacuare
ordinatamente le classi secondo quanto stabilito dal piano
di evacuazione;
Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi
igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate
persone.
GUASTO ELETTRICO
B) Se le autoalimentate non si sono regolarmente accese
Invitare le classi ed il personale non addetto
all’emergenza a rimanere nella posizione in cui si trovano;
Procurarsi torce elettriche e fare evacuare ordinatamente
le classi secondo quanto stabilito dal piano di evacuazione;
Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi
igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate
persone.
GUASTO ELETTRICO
VERIFICHE PER IL RIPRISTINO DELLA NORMALITÀ
Verificare se il black-out riguarda esclusivamente
l’edificio scolastico o l’intero quartiere;
Verificare se il black-out è dovuto all’intervento
dell’interruttore differenziale (“salvavita”);
Non effettuare alcun intervento su parti elettriche e
contattare un elettricista autorizzato.
INFORTUNIO
COME INTERVENIRE
Convocare immediatamente sul luogo dell’infortunio o
malore l’incaricato al pronto soccorso;
Astenersi da qualsiasi intervento sull’infortunato fino
all’arrivo dell’incaricato al pronto soccorso;
Evitare affollamenti nei pressi dell’infortunato;
Collaborare con l’incaricato del pronto soccorso
seguendone le istruzioni e fornendogli le attrezzature ed i
materiali richiesti;
Chiamare telefonicamente il soccorso medico esterno;
SVERSAMENTO
COME INTERVENIRE
Fare evacuare ordinatamente le classi secondo quanto
stabilito dal piano di evacuazione;
⇒ NON USARE GLI ASCENSORI, MA UNICAMENTE LE SCALE
Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi
igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate
persone;
Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque
non sia addetto alle operazioni di emergenza;
Verificare se vi sono cause accertabili di perdita dei
liquidi (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni,
contenitori forati).
SVERSAMENTO
SE SI È IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DELLA PERDITA
Indossare i DPI (dispositivi individuali di protezione) ed
eliminare la causa perdita;
SE NON SI È IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DELLA PERDITA
Telefonare ai vigili del fuoco ed all’unità sanitaria locale;
Contenere ed assorbire la perdita utilizzando le tecniche, i
materiali ed i DPI previsti nelle schede di sicurezza delle
sostanze pericolose.
SVERSAMENTO
AL TERMINE DELLE OPERAZIONI DI CONTENIMENTO
Lasciare ventilare i locali fino a non percepire più odore
del prodotto;
Verificare che i pavimenti siano puliti e non scivolosi;
Dichiarare la fine dell’emergenza;
Far rientrare ordinatamente le classi;
AZIONE CRIMINOSA
COME INTERVENIRE
Ove si riceva segnalazione telefonica o si riscontri la
presenza di contenitori sospetti:
Avvertire immediatamente le autorità di pubblica
sicurezza telefonando alla polizia ed ai carabinieri;
⇒ Non effettuare ricerche per individuare l’ordigno
Fare evacuare ordinatamente le classi secondo quanto
stabilito dal piano di evacuazione;
AZIONE CRIMINOSA
⇒ Non usare gli ascensori ma unicamente le scale
Verificare che ad ogni piano, in particolare nei servizi
igienici e locali accessori, non siano rimaste bloccate
persone;
Presidiare l’ingresso impedendo l’accesso a chiunque
non sia addetto alle operazioni di emergenza.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
Il corpo normativo relativo alla sicurezza ed
all’igiene del lavoro poggia su due Decreti del
Presidente della repubblica, il DPR 27 aprile 1955,
n°567 ed il DPR 13 marzo 1956, n°303.
Il Decreto Legislativo 19 Settembre 1994, n°626,
attua in Italia otto direttive emanate tra il 1989 ed
il 1990 dalla CEE per il miglioramento della
sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di
lavoro.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
Il Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n° 81, indicato
come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza, attua
l’art.1 della Legge n.123 del 2007 in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro.
Il Decreto Legislativo 3 Agosto 2009 n° 106,
fornisce disposizioni integrative e correttive del
Decreto 81/2008.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
L’art. 2 del D.Lgs. 81/08 elenca le definizioni dei
soggetti e delle attività in materia di salute e sicurezza.
L’art. 3 del D.Lgs. 81/08 definisce il campo di
applicazione del Decreto.
L’art. 4 del D.Lgs. 81/08 fornisce indicazioni sul
computo dei lavoratori.
L’art. 15 del D.Lgs 81/08 elenca le misure generali di
tutela.
L’art. 17 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi del
datore di lavoro non delegabili.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
L’art. 17 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi del
datore di lavoro non delegabili.
Nella scuola, il capo d’istituto è stato individuato
come “datore di lavoro” ai fini ed agli effetti dei
decreti legislativi n°626/94 e n°242/96.
L’art. 18 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi del
datore di lavoro e del dirigente.
L’art. 19 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi del
preposto.
L’art. 20 del D.Lgs 81/08 definisce gli obblighi dei
lavoratori.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
Gli artt. 28-29-30 del D.Lgs. 81/08 riguardano
l’oggetto della valutazione dei rischi, le modalità di
effettuazione della valutazione dei rischi; i modelli di
organizzazione e gestione.
Gli artt. 31-32-33-35 del D. Lgs. 81/08 riguardano
rispettivamente il Servizio di prevenzione e
protezione (SPP) , le capacità e requisiti professionali
degli addetti e dei responsabili dei servizi di
prevenzione e protezione, i compiti del SPP, la
riunione periodica.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
Gli artt. 31-32 del D.Lgs 81/08 prescrivono che in ogni
unità scolastica operi il servizio di prevenzione e
protezione (SPP), all’interno del quale il capo
d’Istituto designa un responsabile in possesso di
attitudini e capacità adeguate che si dichiari a tal fine
disponibile.
LA NORMATIVA RELATIVA ALLA SICUREZZA
Gli artt. 36-37 del D.Lgs 81/08 riguardano
rispettivamente l’obbligo del datore di lavoro di
fornire adeguata informazione, formazione e
addestramento ai lavoratori sui rischi per la salute e
sicurezza; sulle procedure di primo soccorso, lotta
antincendio ed evacuazione dei luoghi di lavoro; sui
nominativi interpreti della sicurezza.
NOMINATIVI INTERPRETI DELLA SICUREZZA
DIRIGENTE SCOLASTICO
DATORE DI LAVORO
PROF ANNA LUIGIA MARMO
PROF ALDEMARA FELTRIN
COLLABORATORI DS
PROF FILIPPA BURGARELLI
RESPONSABILE SPP
FRANCESCO PAOLO VASCO
ADDETTO SPP
PUGLISI SALVATORE
RAPPRESENTANTE LS
PAOLO LICATA
DOCENTI
PREPOSTI
RESPONSABILI DI LABORATORIO
DSGA IDA PELOSO
La revisione del piano a seguito delle variazioni planimetriche
e della destinazione d’uso di alcuni locali è stata curata dal
RSPP Francesco Paolo Vasco nel mese di aprile 2011