Copertina eBook2

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Copertina eBook2
®
Un nuovo orizzonte
di opportunità
Evoluzione del Marketing Odontoiatrico
prima e dopo il Decreto Bersani
IDEANDUM S.R.L. Via Marconi, 6 - 36050 Bolzano Vicentino (VI) P.IVA 03906300243
®
UN NUOVO ORIZZONTE DI OPPORTUNITÁ
Evoluzione del marketing odontoiatrico prima e dopo il Decreto Bersani
Indice
- PREMESSA: PERCHE’ IDEANDUM HA PENSATO A QUESTO EBOOK……………………..….……pag. 2
- IL MARKETING ODONTOIATRICO: LA SUA DISCIPLINA DAL PROTEZIONISMO DEGLI ORDINI
ALLA LIBERALIZZAZIONE DEL DECRETO BERSANI……………...……………………………...……...pag. 3
- LO SVILUPPO DELLE CATENE LOWCOST……………………………………………………………….pag. 6
- LA COMUNICAZIONE DEL SINGOLO STUDIO ODONTOIATRICO…………………………………....pag. 8
- DENTISTA E WEB 2.0………………………………………………………………………………………...pag. 10
- L’AUTORE DI QUESTO EBOOK: IDEANDUM SRL. UNA CRESCENTE FIDUCIA CHE CI SPINGE
A PROSEGUIRE NELLA STESSA DIREZIONE………...…………………………………………….........pag. 13
Premessa: perché Ideandum ha pensato a questo Ebook
Una fucina di idee che in maniera coerente e organica descrivono l’attività del nostro Cliente. Un Cliente con
la “C” maiuscola perché per noi speciale e unico. Ideandum è proprio questo. Un team affiatato, competente,
curioso e al tempo stesso fortemente orientato alla comprensione di chi si affida a lui e finalizzato al
raggiungimento degli obiettivi condivisi. Il Cliente è lo Studio Odontoiatrico, e la nostra esperienza ci ha
insegnato che ogni Studio Odontoiatrico è un mondo unico e a se’ stante, con peculiari caratteristiche ed
esigenze di comunicazione diverse l’uno dall’altro. Il compito di Ideandum è dapprima comprendere il cliente,
gli obiettivi, la mission, poi organizzare una strategia condivisa per realizzare gli stessi. Non è semplice, ma
col tempo e la fiducia accordataci negli ultimi anni le risorse e le soluzioni delineate sono state molte ed
efficienti.
Questo e-book ha avuto una lunga gestazione perché volevamo parlare in modo completo e nel contempo
semplice, con il giusto linguaggio, a diversi utenti desiderosi di approfondire la questione del Marketing
Odontoiatrico. Divulgare in modo chiaro la consapevolezza del percorso che ha portato dalla targa affissa
fuori dallo studio del professionista sino alle numerose catene dentali diffuse sul territorio oggi, in un tragitto
ideale che in meno di un decennio ha portato dalla quasi pudica reticenza nella comunicazione dei propri
titoli professionali da parte dello specialista al pubblico alla completa e in taluni casi aggressiva pubblicità
multicanale dei franchising di svariate insegne. E’ una breve ricerca che pensiamo possa essere di sicuro
interesse per l’utente curioso a comprendere come si è trasformata la comunicazione al pubblico che, diretta
conseguenza del Decreto Bersani del 2006 – cui si accenna – , non ha risparmiato neppure il settore
odontoiatrico. Le principali ricerche di mercato sul rapporto tra l’odontoiatra e il web oggi arricchiscono il
contenuto del lavoro di Ideandum.
Ideandum e il suo staff vi augurano una buona lettura.
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IL MARKETING ODONTOIATRICO: LA SUA DISCIPLINA DAL PROTEZIONISMO DEGLI ORDINI ALLA
LIBERALIZZAZIONE DEL DECRETO BERSANI
Nel settore odontoiatrico la pubblicità ha oggi un ruolo importante sia nei tradizionali canali pubblicitari (carta
stampata, radio, televisione) sia in quelli di ultima generazione che utilizzano internet e i canali web. Uno
spartiacque importante è stato il Decreto Bersani di cui si parlerà a breve.
La ricerca di Ideandum muove dalla curiosità di fare luce su questo passaggio tanto decisivo quanto
repentino che ha coinvolto l’ultimo decennio anche in ambito odontoiatrico. Dunque si è ragionato sulla
necessità di una maggiore chiarezza nella comunicazione della propria attività da parte dell’odontoiatra in
favore di una scelta consapevole del paziente. La profonda mutazione giunta alla pubblicità attuale, che ha
le sue radici nella nascita agli inizi del Novecento dei primi Ordini dei Medici (Milano, Torino, Modena) e
nell’istituzione dell’Ordine dei Medici nazionale nel 1910.
Questi verrà soppresso e trasformato in sindacato durante
il periodo fascista e ricostituito il 13 settembre 1946 (d.lgs.
n. 233) con il ripristino delle medesime funzioni originarie.
Si arriva a normare l’esercizio della professione medica
con il d.P.R. n.221 del 1950 e con la legge n.244 del 1963
ma è solo con la legge del 5 febbraio 1992 n.175
(conosciuta come legge Poggiolini) che per la prima
volta sono presenti norme che disciplinano la
pubblicità
in
ambito
sanitario
dando
particolare
importanza alla repressione dell’esercizio abusivo della
professione sanitaria. La legge inoltre richiede l’iscrizione
a un Albo professionale per l’esercizio dell’attività medica.
I requisiti che consentono l’iscrizione a tale Albo sono da
un lato quelli accademici, cioè una laurea e un’abilitazione
professionale, dall’altro che al momento dell’iscrizione il
soggetto non si trovi in condizioni che portino alla radiazione o sospensione della professione. Per tutti gli
anni ’90 dunque qualsiasi forma di pubblicità in ambito medico e nella fattispecie in quello odontoiatrico è
limitata alla sola targa al di fuori dello studio dentistico, ed è forte il ruolo dell’Ordine nel vigilare affinché il
medico persista in comportamenti privi di mancanze e abusi nell’esercizio della professione o di atti contrari
alla deontologia professionale. Tra i compiti dell’Ordine è anche il vigilare che il medico pubblicizzi in
modo regolamentato la sua attività e le sue qualifiche.
Il fine è la tutela del cittadino nei confronti di pubblicità ingannevole su capacità cliniche e la
formazione acquisita. Per questo motivo la legge 175 ammette come unica pubblicità la facoltà del medico
di scrivere sul proprio ricettario, sulle targhe e su ogni altro mezzo finalizzato alla pubblicità esclusivamente i
titoli di carriera e accademici, quindi ad esempio la specializzazione universitaria e il ruolo ospedaliero o la
professione di Medico Odontoiatra. La particolare severità della legge concedeva a coloro che avevano
praticato una branca specialistica senza il relativo attestato di specializzazione di poterla pubblicizzare
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(scrivendo ad esempio Odontoiatria invece che specialista in Odontoiatria o Odontoiatra) solo avendo
esercitato un periodo pari alla Specializzazione presso un reparto ospedaliero o presso un poliambulatorio
autorizzato.
La disciplina della comunicazione in ambito sanitario subì un
forte cambiamento a partire dal 2006 con il citato Decreto
Bersani (decreto n. 223 del 4 luglio 2006, convertito in Legge
n. 248 del 4 agosto 2006) che Ideandum ha come punto fermo
e che ha recepito nella quotidiana gestione dei progetti, che
espressamente ammetteva, nell’articolo 2, comma 1, lett. b):
sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentari che
prevedono con riferimento alle attività libero professionali e
intellettuali il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità
informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le
caratteristiche del servizio offerto nonché il prezzo e i costi
complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e
veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall’Ordine.
Grazie a questa legge i prezzi delle prestazioni sono liberi, ogni dentista puo’ applicare il prezzo che ritiene
idoneo alla propria prestazione e con la pubblicità puo’ informare sulla tipologia di servizi che offre e sul loro
prezzo. Per contro i messaggi pubblicitari dovranno essere trasparenti e veritieri, gli ordini dei medici
dovranno vigilare che tutti i messaggi pubblicitari rispettino la legge.
Un profondo cambiamento soprattutto nel settore privato vista la netta prevalenza di offerta privata rispetto a
quella pubblica in campo odontoiatrico.
Il Decreto Bersani nacque con lo spirito di migliorare la trasparenza nelle prestazioni sanitarie
rendendo possibile ai professionisti di pubblicizzare la propria attività onde consentirne la
conoscenza al pubblico e una corretta concorrenzialità. Tuttavia manifesta inizialmente una certa
carenza di normativa che selezioni i titoli pubblicizzabili, con evidenti rischi di pubblicità ingannevole da parte
di professionisti poco corretti. D’altro lato per i professionisti che operano invece con correttezza si pone il
problema di non essere a conoscenza delle modalità pratiche per pubblicizzare correttamente le proprie
competenze. Inoltre la possibilità di pubblicizzare le tariffe impone una regolamentazione che tuteli da
prestazioni sanitarie non rispondenti a standard qualitativi di garanzia per la salute dei cittadini. Per questo
negli otto anni successivi sono molte le sentenze che sono intervenute a specificare, implementare o
modificare le regole per governare la comunicazione pubblicitaria in tutto l’ambito sanitario (dalle modifiche
al Codice Deontologico, agli interventi dell'Antitrust Authority, sino alle decisioni degli Ordini specifici e alle
singole vertenze e ricorsi ai Tar locali). L'obiettivo originario di libera pubblicità per mettere tutti allo
stesso livello è stato poi in parte confutato dalla realtà, dal momento che solo chi gode di budget
maggiori può investire in grandi campagne pubblicitarie, con un vantaggio competitivo di immagine e
notorietà. Nel corso degli ultimi anni Ideandum ha puntato molto sul proprio aggiornamento in merito alle
ultime normative e forte di una specifica esperienza nel settore e del costante aggiornamento degli strumenti
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web gestisce con professionalità i servizi per i propri clienti con metodologie che garantiscono una
comunicazione efficace e al tempo stesso conforme alle normative.
Parallelamente a questa decisa inclinazione del mondo odontoiatrico verso la comunicazione avviene anche
un progressivo cambiamento nella capacità percettiva del cittadino, che ha un accesso più facile alle
informazioni e che dunque non utilizza più il solo passivo passaparola ma è attivo in prima persona nella
ricerca delle informazioni che gli facilitino la scelta. Il concetto stesso di qualità e la tendenza a cercare
informazioni, prima o a supporto del referto del dentista, sono evolute in modo sostanziale, i pazienti si
dimostrano sempre più informati e attenti, più propensi a comparare i professionisti sotto il profilo
economico e comunicativo prima di rivolgersi a uno studio dentistico specifico. In questo quadro
generale di maggiore informazione e conoscenza al tradizionale passaparola si sono quindi affiancati altri
strumenti di promozione della propria attività.
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LO SVILUPPO DELLE CATENE LOWCOST: VEDIAMOCI CHIARO
Come
nasce
il
fenomeno
lowcost?
Nasce
come
conseguenza di un trend che già dal 2009 manifesta una
chiara evidenza: in quell’anno in Italia oltre un milione di
persone si è impoverito a causa delle spese sanitarie – fa
sapere l’ADICO (Associazione difesa consumatori) – tre
milioni d'italiani, per curarsi, hanno investito cifre
proibitive rispetto al reddito, oltre cinque milioni
hanno ammesso di aver avuto difficoltà ad accedere
alle cure di cui avevano bisogno. I più esposti risultano
essere i pensionati, ma aumentano anche le famiglie con
bambini che rinunciano ad una visita specialistica o
all'apparecchio
Secondo
il
per
rapporto
sulla
i
sanità
di
denti.
Assolowcost,
associazione che riunisce aziende e strutture di servizi che s'impegnano ad abbassare i costi e ad aderire ad
un rigido codice etico mantenendo alta la qualità – da oggi è possibile risparmiare "fino al 30%" rivolgendosi
alle strutture che aderiscono all'associazione Assolowcost. Le strutture che aderiscono all'associazione sono
concentrate per lo più al Nord e operano in due campi essenziali: l'odontoiatria e le cure psicologichepsicoterapeutiche. Settori dove la sanità pubblica interviene poco (l'85% degli italiani paga il dentista di tasca
sua) o solo per i casi più gravi. Le strutture low cost (cliniche o studi medici associati) – secondo
l'associazione che le riunisce – garantiscono un risparmio sulle cure private fra il 10% e il 40%. Nate
per far fronte alla fuga di potenziali clienti verso Paesi che garantivano cure a spese più basse queste
strutture
manifestano
una
progressiva
e
forte
diffusione
in
tutto
il
territorio
italiano.
Effetto del Decreto Bersani dunque, sull’onda lunga che ha investito già il settore turistico e non solo, anche
l’odontoiatria è ufficialmente coinvolta dal fenomeno. Nel low cost è la “sovranità del consumatore” a
dettare ritmi e costi del sistema, obbligando una ristrutturazione della filiera della produzione
affinché elimini ogni eccedenza per poter imporre prezzi bassi. È fondamentale considerare l’effetto
sociale primario di questo modello: consentire anche ai bassi redditi di avere una possibilità di consumo
crescente e permettere l’accesso a tipologie di beni e servizi fino a poco tempo prima negati. Inoltre è
indubbia da parte dell’utente una forte spinta alla personalizzazione del proprio bisogno e alla ricerca di una
soluzione altrettanto su misura, in un generale contesto dove la domanda tenta di fare pesare i propri
orientamenti.
Qualche significativo dato recente che illustri la forza dirompente del fenomeno: a testimonianza dei
progressivi investimenti in ambito odontoiatrico privato sono significative le ultime rilevazioni (Nielsen 2014)
secondo le quali le prime 6 insegne per investimenti pubblicitari hanno speso da sole quasi quattro
milioni di euro nel 2013: Vitaldent in cima alla lista con 1,9 milioni di euro investiti in pubblicità (e 1,7
già nel primo semestre 2014), seguito da Dooc (poco meno di un milione nel 2013 e 400mila euro nel
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primo semestre 2014) e Excellence Dentale (668mila euro nel 2013, 400 nel 2014). La diversificazione
nei differenti canali sembra prediligere le affissioni su strada e sui mezzi di trasporto, ma non mancano i
passaggi radiofonici e in televisione con spot trasmessi sui canali RAI (Giovanni Bona), Mediaset (Dental
Center),
Real
Time
(Giovanni
Bona),
La7
(Dental
Coop),
Sky
(Smileclinic).
Sostanzialmente la comunicazione dei grandi gruppi odontoiatrici si può dividere secondo tre driver
comunicativi differenti: l'uso di testimonial (Vitaldent), l'enfasi sul paziente e sulla leva convenienza, anche
intesa come promozione occasionale (Dooc, OdontoSalute, Caredent) e la figura del medico odontoiatra
(Clinica Favero, Giovanni Bona, Excellence Dentale).
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LA COMUNICAZIONE DELLO STUDIO ODONTOIATRICO
Sarà fondamentale per il singolo
studio
odontoiatrico
sapersi
distinguere a livello comunicativo
nella
diffusa
selva
di
cliniche
lowcost dello scenario competitivo
del post Bersani. Se le grandi
campagne pubblicitarie fanno leva
su processi decisionali persuasivi e
agiscono su ampia scala il singolo
studio che non può accedere agli
stessi ingenti capitali dovrà ragionare in una logica locale e mirata. E se la comunicazione dei grandi gruppi
odontoiatrici ha l'obiettivo di aumentare immagine e notorietà, il piccolo studio punterà sul trasmettere
credibilità e fiducia. La credibilità si trasmette differenziandosi, valorizzando i propri punti di forza e gli
elementi distintivi: far comprendere il valore della propria offerta, definendo un posizionamento
distintivo. La fiducia si ottiene sul campo e si comunica attraverso il passaparola e con un rapporto continuo
di comunicazione e interazione, con l'attivazione e il monitoraggio di canali di condivisione reciproca,
curando la propria presenza sul web in maniera attiva. Una recente ricerca qualitativa di Key-Stone, istituto
specializzato nel settore della salute e benessere, mette in luce gli aspetti principali che alcuni studi già
affrontano oggi in Italia, i canali principali che è fontamentale vengano utilizzati per comunicare il proprio
messaggio distintivo. Ogni studio è sempre più orientato al marketing e alla comunicazione in uno
scenario che non cambia solo a causa dell'aumentare della competizione, ma anche per l'evoluzione
dell'utenza per ciò che concerne i mezzi di comunicazione abituali, sempre più evoluti e immediati
anche tra le generazioni meno giovani. L’immagine di uno studio dentistico con tablet in sala d’attesa invece
delle solite riviste potrà farci sorridere, ma è solo il più piccolo dei cambiamenti che stanno per modificare in
maniera sostanziale il modo di svolgere la libera professione in ambito medico. Se da un lato le
innovazioni tecnologiche e i progressi della ricerca medico-scientifica permettono l’introduzione di
tecniche sofisticate e tecnologie d’avanguardia che solo fino a 15 anni fa venivano considerati
avveniristici, anche nel relazionarsi con il paziente l'odontoiatra deve adeguarsi ai nuovi mezzi di
comunicazione
e
alle
nuove
tecnologie
a
supporto
della
professione.
Sempre dall’analisi Key-Stone su cambiamenti e trend del mondo digitale che influenzano le strategie di
marketing
possiamo
sintetizzare
alcune
principali
evoluzioni
della
comunicazione
odontoiatrica:
l’espansione del Social Crm (customer relationship management): finora i software di marketing erano
soprattutto incentrati sull’e-mail marketing; il trend attuale vede invece l’utilizzo del web e dei canali
rappresentati dai social network. La forza delle “raccomandazioni” e dei “like” online è lo spunto per
incoraggiare il traffico sulla propria pagina Facebook, il proprio sito o un nuovo canale per sentire l’opinione
dei pazienti al fine di migliorare i propri servizi. Per i singoli studi così come per le grandi catene lowcost
la possibilità di interagire con community di utenti che utilizzano i canali social permette la condivisione di
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articoli, pubblicazioni e news, sia con i pazienti che con altri esperti del settore, per un proficuo ritorno di
immagine e notorietà, ma anche per mettere a punto attività di fidelizzazione mirate su microgruppi. È quello
che viene definito social crm, tradotto dall’acronimo inglese letteralmente significa gestione delle relazioni
con il cliente, ma è molto più di questo. È piuttosto una vera e propria strategia aziendale per selezionare e
gestire la clientela con l'obiettivo di valorizzarne il potenziale nel lungo termine. L’uso dei social network
per condividere interessi e idee anche su prodotti e servizi crescerà ancora più velocemente. Fino a
oggi la popolarità di un dentista era soggetta soprattutto al passaparola tra familiari e amici dei pazienti; oggi
la community diventa globale e la relazione con i clienti (e con i collaboratori) sarà sempre più focalizzata
sulla creazione e gestione di giudizi e opinioni online. Una delle conseguenze è l’evoluzione del rapporto
con il paziente, cui si è accennato prima: aumenta in maniera esponenziale il numero di pazienti che si
informa prima di recarsi dal dentista aggiornandosi su tecniche, trattamenti, terapie e prezzi. Occorre allora
tener conto di questo fenomeno sfruttando l’interazione tra paziente e staff in modo proficuo, coinvolgendo
ad il paziente anche sugli aspetti più teorici o didattici dei trattamenti che si propongono. Con strumenti
digitali come tablet e notebook il professionista potrà integrare la spiegazione accedendo agli archivi delle
riviste di settore e a testi scientifici di riferimento; potrà mostrare immagini e radiografie con uno strumento
piccolo, versatile e tecnologico, e permettere al paziente di comprendere più da vicino la propria situazione,
sfruttando la possibilità di fare zoom sulle immagini, osservare dettagli e prendere facilmente appunti.
L’utilizzo di un dispositivo che il paziente vede normalmente come strumento ludico di intrattenimento,
inoltre, “avvicina” emotivamente, aiutando anche nella riduzione dell’ansia e della “paura della poltrona”.
Questa comunicazione ravvicinata aumenta peraltro il tasso di accettazione dei preventivi, poiché il paziente
è molto più motivato e coinvolto. Senza contare poi che tablet e notebook stanno evolvendo verso
l’integrazione con i software esistenti per lo studio dentistico, creando un nuovo modo di gestione anche a
distanza. Permettono infatti la visualizzazione delle cartelle cliniche e dell’agenda da smartphone, la
consultazione dei dati dello studio e dei pazienti, un richiamo veloce a scadenze e appuntamenti, una
comunicazione diretta con il sito web per la possibilità di prenotazione appuntamenti online, collegamento
all’agenda, pubblicazione di news, promozioni e comunicazione diretta con il paziente. Nel fissare o
ricordare gli appuntamenti sarà sempre più importante il “mobile”. La maggior parte dei pazienti,
infatti, è raggiungibile con instant contact sui dispositivi mobili. Si prevede allora una crescita di applicativi e
portali di servizi di prenotazione visite online in tempo reale. Questo potrebbe consentire una migliore
gestione della presa appuntamenti e degli spostamenti e rimpiazzi di annullamenti.
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DENTISTA E WEB 2.0
Il rapporto tra Dentista e la nuova comunicazione sul web è
dunque di fondamentale importanza per esprimere la
propria attività. Un sondaggio di Edra-Lswr del luglio 2014
ha focalizzato l’attenzione su questo aspetto, per capire
l'approccio dei dentisti al web. Emergono alcuni dati rilevanti
che ne testimoniamo la crescita: l'84,4% degli studi
odontoiatrici italiani è collegati ad internet. A non esserlo
prevalentemente gli studi monoprofessionali di piccole
dimensioni anche se non esistono sostanziali differenze tra
tipologia dello studio, dimensioni e neppure età. Differente il discorso per l'area geografica dove lo studio è
ubicato. In questo caso si pagano i ritardi strutturali che
impediscono ad alcune zone d'Italia di contare su una
discreta connessione ad Internet. Avete un sito dedicato allo
studio? Ogni quanto lo aggiornate? Chi lo aggiorna? Essere
presenti sul web con un sito informativo dello studio
non sembra essere ancora percepito come una priorità
dai dentisti italiani. Solo il 33,2% ha infatti un sito
dedicato. In particolare i più attenti sono gli studi più
strutturati come le società (il 50,8% ha il sito), gli studi
associati (il 45% ha dichiarato di averlo) e gli studi monoprofessionali (28,3%), di questi ultimi solo il 16,4% di
quelli
che
hanno
un
solo
riunito
ha
dichiarato
di
avere
un
sito
dedicato
allo
studio.
A frenare lo sviluppo di questa forma di comunicazione, probabilmente, le difficoltà di realizzare
contenuti ad hoc per il proprio studio e la paura di non aver tempo per aggiornarlo o di dover
rivolgersi a professionisti esterni. E la conferma di questo è data dal fatto che l'aggiornamento del sito
viene fatto nel 48,5% dallo stesso titolare mentre il 40,8% di chi ha un sito si rivolge ad un collaboratore
esterno. Scelta che si ripercuote sulla frequenza dell'aggiornamento visto che il 40,2% ha dichiarato di
aggiornarlo
quando
capita
mentre
il
24,9%
lo
aggiorna
una
volta
al
mese.
Anche in questo caso gli studi più strutturati sono quelli che dedicano più attenzione a questo aspetto.
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Avete un profilo sui principali social network?
Se c'è poco interesse nell'essere presenti con un
sito del proprio studio sul web ancora meno c'è per
esserlo nel mondo dei Social. Solo il 18,5% ha un profilo su Facebook, Twitter, Google Plus, o gli altri
principali strumenti. Quelli che utilizzano i Social network scelgono prevalentemente Facebook (92,6%
dichiara di avere un profilo dello studio) mentre attirano meno Twitter (10,6%), Google Plus (8,5%),
percentuali in linea con le penetrazioni dei vari strumenti sui cittadini italiani.
Ancora peggio se consideriamo quanti studi hanno un blog, uno degli strumenti che i comunicatori del
settore dentale consigliano per tenersi in contatto con i propri pazienti: solo il 4,3% ne ha attivato uno. Ma
questo oggi. Nel futuro prossimo i dentisti si attiveranno per essere presenti sui principali social network?
Risponde no il 72,6% mentre il 20,1% si dice molto più possibilista ammettendo che ci sta pensando. Certo
delle potenzialità di questi strumenti il 7,3% degli intervistati che hanno dichiarato di avere intenzione di
attivarne almeno uno.
A dimostrare di come i dentisti che decidono di
essere presenti sui social network sono convinti
dell'utilità e del fatto che per funzionare deve
essere aggiornato frequentemente il dato che
indica come il profilo dello studio venga modificato almeno una volta al giorno (11,7%) o una volta la
settimana (34,0%). Anche in questo caso, come per il sito internet, ad aggiornarlo è prevalentemente il
titolare dello studio (64,9%).
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Per quanto riguarda la pubblicità dello studio il dentista italiano non sembra trovare utile farsi pubblicità.
L'84,6% degli intervistati dichiara di non utilizzare questo strumento per farsi conoscere e trovare dai
cittadini. Chi ha deciso di farsi pubblicità sceglie l'inserzione sul giornale locale (47,4%) o il
volantinaggio (33,3%). A preferire i cartelloni pubblicitari le società mentre l'utilizzo delle inserzioni
su internet è trasversale. Dai dati rilevati sembrerebbe oramai in declino l'utilizzo della vendita delle
prestazioni attraverso i buoni offerti tramite i siti di social shopping, solo il 3,8% li utilizza. Anche il dato sugli
investimenti economici per la pubblicità confermano come per i dentisti questa attività sia marginale. Infatti
l'investimento medio dello studio in pubblicità non supera i 3mila euro l'anno, ed il 47,4% non
spende più di mille euro in un anno. Anche in questo caso sono le società a destinare un budget
maggiore per gli investimenti pubblicitari. Ma fare pubblicità serve? Sembrerebbe di si almeno stando alla
soddisfazione dei dentisti che la fanno. Il 48,7% ha dichiarato di essere soddisfatto dei risultati ottenuti
mentre il 21,8% non riesce a valutare l'effettiva utilità.
Per quanto riguarda invece le nuove tecnologie la rivoluzione digitale all'interno del settore dentale non
stravolge ovviamente solo il modo di comunicare o di aggiornarsi ma anche il modo di curare e riabilitare i
pazienti. Nuove tecnologie che sembrano incominciare a diventare strumenti di uso comune negli studi
odontoiatrici italiani a cominciare dalle tecnologie per la diagnostica per immagine, complice anche una
facilità
di
utilizzo
maggiore
rispetto
alle
vecchie
strumentazioni.
Il 68,5% degli intervistati ha infatti dichiarato di avere in studio almeno un radiografico digitale mentre il
mercato dei Cone beam deve ancora svilupparsi come anche quello dei fresatori Cad Cam.
Tra le altre "nuove" tecnologie, buona la presenza degli scanner intraorali (14,3%), visto che è sicuramente
una delle tecnologie più nuove a disposizione dello studio, e dei laser odontoiatrici (27,0%).
Come in tutti i settori professionali e produttivi l'impatto che le nuove tecnologie hanno sui professionisti non
sono univoche. E se da una parte c'è un 26,8% di dentisti che dichiara di voler, nei prossimi 24 mesi, dotare
il proprio studio di uno di questi strumenti c'è un 73.2% che dice di non aver nessuna intenzione di
acquistarne uno. Entrando nello specifico abbiamo anche voluto capire se i dentisti italiani pensino che la
tecnologia Cad Cam rivoluzionerà il modo di produrre le protesi odontoiatriche. Sembrerebbe di si, viste le
risposte. Prevalentemente perché offre protesi più precise (43,0%), perché abbatte i tempi di realizzazione
(39,2%), perché abbatte in costi di produzione (17,8%).
Quale è possibile ritenere come dato più rilevante di questa serie appena descritta? Certamente che
l’opportunità di esercitare il diritto di scelta non manca al consumatore-paziente, che attivamente è
sempre più connesso ai nuovi canali pubblicitari e sempre più si attrezza per esercitare una scelta che sia
consapevole. D’altra parte però possedere i mezzi o utilizzarli in modo superficiale è l’atteggiamento per il
quale molti studi dovrebbero correre ai ripari. Se tasselli salienti del puzzle sono la professionalità degli
specialisti e le tecnologie all’avanguardia, a completare il quadro serve infondere la fiducia nei nuovi canali
web e nell’affidarsi a professionisti nel loro campo d’azione, ad esperti nel settore dentale che hanno come
obiettivo creare un innovativo ponte di comunicazione tra il paziente e lo specialista, parafrasando la mission
nella quale Ideandum crede fermamente e che sino ad ora le ha dato ragione. Perché per lo Studio
professionalità e tecnologie sono molto importanti, ma è ancor più importante che gli altri lo
sappiano.
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L’AUTORE DI QUESTO EBOOK: IDEANDUM SRL.
UNA CRESCENTE FIDUCIA CHE CI SPINGE A PROSEGUIRE
NELLA STESSA DIREZIONE
Siamo una realtà giovane ma al tempo stesso unica nel panorama delle agenzie di marketing perché ci
rivolgiamo al Settore Dentale. Ne interpretiamo le esigenze e vantiamo una solida esperienza che ha
portato oltre 250 studi odontoiatrici in italia a sceglierci. Crediamo fortemente nel connubio tra il
marketing tradizionale e le Internet Technologies mettendo la nostra esperienza al servizio degli specialisti
odontoiatri. Obiettivo fondamentale è la creazione di una strategia a misura dello specialista concertando i
servizi più adatti ad interpretare in maniera ottimale le sue esigenze.
Come nasce Ideandum?
Nasce grazie all’idea di Martina Regazzoni (attuale Marketing Manager) e Alessandro Zanella (Project
Manager) che da tempo hanno individuato nel marketing del settore dentale un’opportunità interessante, che
decidono di cogliere dando vita nel 2012 a quella che poi diventerà l’ agenzia di marketing di riferimento nel
panorama dentale, Ideandum. Nello stesso anno viene raccolta la richiesta di alcuni consulenti commerciali
Invisalign di trovare un supporto per la promozione commerciale di alcuni OpenDay. Progressivamente l’idea
si rivela azzeccata e cresce il numero degli studi che si rivolgono a Ideandum Srl, che nel frattempo ha
lanciato con successo i network di Sorriso Invisibile in tutt’Italia. Il 2014 è l’anno della grande crescita in
termini di professionalità coinvolte, di fatturato generato, di partnership importanti con altri soggetti del
settore dentale. Il 2015 è l’anno di importanti sfide: nuove partnership interessanti con imprese del settore
dentale e il lancio dell’innovativo progetto Dentalian, Associazione Esclusiva per gli Studi Odontoiatrici (tutte
le informazioni su www.dentalian.com)
Perché scegliere Ideandum?
Scegliere Ideandum significa scegliere un partner giovane e dinamico con una chiara esperienza acquisita
sul campo, un’entità capace di leggere le necessità del cliente e di trovare la soluzione su misura grazie al
mix di professionalità del proprio team.
Ideandum è oggi una realtà solida che ha vinto la propria scommessa e che guarda al futuro con un’ottica
sempre attenta alle nuove tendenze del mercato e ai nuovi media per soddisfare al meglio le esigenze e gli
obiettivi dello Studio Odontoiatrico che ci sceglie. E’ un’Agenzia Marketing che vanta una consolidata
esperienza nel settore Dentale e che collabora con oltre 250 Studi Dentistici, Cliniche e Poliambulatori in
tutt’Italia. E’ attenta alle nuove disposizioni sulla pubblicità sanitaria in base alla normativa del Decreto
Bersani. E’ specializzata in consulenze nel settore Odontoiatrico e Medicale e offre un approccio
strategico con poca perdita di tempo da parte del cliente, garantendo ai propri clienti servizi a 360° dal
web e visual marketing alla grafica e stampa digitale, mettendone sempre in primo piano le esigenze.
Ogni informazione sui servizi di Ideandum al sitoweb www.ideandum.com.
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Fonti
http://www.odontoiatria33.it/cont/pubblica/approfondimenti/contenuti/8073/pubblicita-ambito-odontoiatricorosso.asp
http://www.odontoiatria33.it/cont/pubblica/approfondimenti/contenuti/7540/dentista-nuove-tecnologie-pocapubblicita-attenzione-verso.asp
http://www.marketingodontoiatrico.it/
http://www.dentisti-italia.it/dentista/marketing-odontoiatrico/788_pubblicita-sanitaria.html
http://www.andi.it/dalla-presidenza/comunicati-stampa/anche-i-dentisti-dell%E2%80%99andi-contro-ildecreto-bersani/
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“Esperti nel settore dentale per creare un innovativo
ponte di comunicazione tra il paziente e lo specialista”.
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