stitichezza - Parafarmacia Duca Degli Abruzzi
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stitichezza - Parafarmacia Duca Degli Abruzzi
STITICHEZZA: ti stai trattando bene? La stitichezza (o stipsi) è un fastidioso rallentamento del transito intestinale. In linea generale, si definisce stitica una persona che evacua meno di una volta ogni 3 giorni, per almeno 2 settimane consecutive. È proprio così: molti di noi ricorrono ai lassativi in modo improprio, spesso dannoso, anche in assenza di un problema reale. Le cause della stipsi possono essere transitorie: un viaggio, un periodo di forte stress, l’assunzione di alcuni psicofarmaci (ansiolitici, antidepressivi). Di lassativi esistono diverse categorie, ognuna con azioni ed indicazioni differenti: 1) Lassativi di contatto: i più drastici. Agiscono stimolando direttamente le terminazioni sensitive intestinali. Ne sono esempi il Dulcolax, il Verecolene, le Fave di fuca e le supposte di glicerina. Danno assuefazione e possono essere irritanti, quindi vanno usati occasionalmente. 2) Lassativi di volume: sono sostanze indigeribili che, a contatto con l’acqua, si rigonfiano nell’intestino stimolando la peristalsi. Ne sono esempi la crusca e lo psillio. Possono essere utilizzati con una certa frequenza, ma l’integrazione nella dieta di liquidi e fibre è senz’altro più efficace. 3) Lassativi emollienti: agiscono da lubrificanti ed ammorbidenti delle feci. Ne è capostipite l’olio di vaselina (o paraffina liquida). Vanno utilizzati con compromettono cautela, in l’assorbimento quanto delle vitamine grasse (A, D, E, K). 4) Lassativi osmotici: richiamano acqua nell’intestino, rendendo le feci più acquose. Ne sono esempi il Laevolac (lattulosio, utile a bambini ed anziani), il Movicol, la Magnesia San Pellegrino e il cosiddetto “sale amaro” (solfato di magnesio). Possono essere usati con una certa frequenza, ma causando disidratazione è raccomandabile accompagnarli con molti liquidi. Ancora qualche perplessità? Niente paura, presso la Parafarmacia Duca Degli Abruzzi saremo lieti suggerirti come affrontare al meglio il tuo problema. Dott. Filippo Marroncelli