Come fare un PDF ad alta qualità per la stampa da Illustrator e

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Come fare un PDF ad alta qualità per la stampa da Illustrator e
erika buffa
graphic & web designer
Come fare un PDF
ad alta qualità
per la stampa
da Illustrator e InDesign
Introduzione
Indice
Requisiti
Test verifica requisiti
da Adobe Illustrator
. Quadricromia
. Preparare il PostScript per la quadricromia
. Pantoni
. Preparare il PostScript per i pantoni
da Adobe InDesign
. Differenze da Illustrator: dalla creazione del file al PostScript
Anteprima output con Acrobat Pro
. L’anteprima Output
. Foratura e sovrastampa
. Cosa fare se il Distiller vi da errori con alcuni font
Requisiti
Per riuscire a creare un PDF ad alta qualità seguendo questa guida assicurarsi
di avere intsallati sul proprio computer:
. Adobe Illustrastor e/o Adobe InDesign
. Adobe Acrobat Distiller
. Adobe Acrobat Professional
. Tra le stampanti installate deve comparire “Adobe PDF”
Test verifica requisiti
Introduzione
Per essere sicuri di avere i requisiti necessari aprire uno dei due programmi
(Illustrator o InDesign), creare un nuovo documento anche vuoto e cliccare
Stampa (ctrl+P per PC, cmd+p per MAC).
Se nella finestra di stampa potete selezionare questi campi e impostarli in
questo modo avete i requisiti necessari.
Stampante: File Adobe PostScript
PPD: Adobe PDF
Come vedete il tasto Stampa è diventato Salva. Questo perché noi non stamperemo nulla ma creeremo semplicemente un File PostScript.
Quadricromia
In questo caso creeremo un documento semplicemente in CMYK cioè senza
pantoni.
Nell’esempio ho creato un semplice biglietto da visita orizzontale con un logo
vettoriale e un box colorato con taglio al vivo con sopra del testo bianco.
Taglio al vivo significa che il colore del box dovrà arrivare fino al margine del biglietto quindi comporterà l’uso di abbondanze che dovranno essere di almeno
3mm.
da Adobe Illustrator
In questo caso Illustrator ci da una mano, ovvero quando create il nuovo documento per progettare il vostro biglietto avete la possibilità di impostare un’area
per le abbondanze intorno al documento stesso che verrà rappresentata da
una cornice rossa:
La cornice rossa rappresenta le abbondanze intorno al documento
Una volta riempito il nostro documento con la grafica necessaria il file si presenterà in questo modo:
Come potete vedere il box verde va fuori dal documento
e arriva fino ai limiti della cornice rossa.
Preparare il post script per la quadricromia
File > Stampa (ctrl+p da PC, cmd+p da MAC)
Una volta che si apre la finestra e dopo esserci assicurati che la stampante impostata sia File PostScript e il
PPD sia Adobe PDF portiamoci alla seconda scheda “Indicatori e pagina al vivo” (vedi freccia) e poi impostiamo i Rifili (chiamati comunemente segni di taglio). Togliamo anche la spunta da “Usa impostazioni pagina
al vivo documento” in modo che nelle caselle sotto possiamo noi impostare le abbondanze (in questo caso
sono a 3mm e dovrebbero già esserci se no mettetele voi).
N.B. Se il file va stampato in offset oltre ai Rifli impostare anche i Crocini di registro
Torniamo ora alla prima scheda “Generale” dove imposteremo le dimensioni del documento. Lo facciamo
adesso perché così terrà conto anche dei rifili e delle abbondanze.
Basterà selezionare Personale e farà tutto da solo come potete vedere nell’anterpima sulla sinistra
Passiamo ora alla parte più importante, quella che determinerà la qualità del nostro file cioè la scheda Output.
Come metodo scegliete Selezione colore in -RIP e come Risoluzione stampante 175lpi/2400dpi (questo è
il valore che fa la differenza tra un PDF normale e uno ad alta qualità)
La casellina Sovrastampa nero
è importantissima nel caso di
sovrastampa.
Tratterò l’argomento alla fine
della guida.
In questo caso non ci serve,
quindi non l’ho spuntata.
Nella scheda “Grafica” impostare ASCII al posto di Bianrio che è il valore di Default e spuntare “Stampa compatibile di sfumature e trame sfumate” (questo solo se state lavorando con oggetti sfumati, se lavorate con tinte
piatte potete anche non spuntarlo)
In gestione colore potete controllare se il PostScript uscirà con il profilo di colore giusto.
Qui ci vorrebbe un discorso a parte comunque assicuratevi che non ci sia scritto RGB da nessuna parte altrimenti cambiate in CMYK di lavoro (di solito è il Coated FOGRA27).
In avanzate per scrupolo potete mettere [Alta risoluzione]
In Sommario potete trovare il riassunto delle impostazioni scelte e le eventuali Avvertenze in caso di possibili errori. Io lo consulto solo quando ho documenti con tante trasparenze o ombre e non è questo il caso
quindi passo subito a Salva.
Salvo il file con estensione .ps nella mia cartella (avete capito perché i file di Photoshop si chiamano .psd? Il
PostScript è nato prima e si è “fregato” l’estensione =D).
Apriamo il Distiller e assicuriamoci di scegliere Stampa di alta qualità.
Dal Distiller fate File > Apri >vostroFile.ps (o trascinateci il postscript sopra) e lui inzierà a distillarlo e vi creerà il PDF che troverete nella stessa cartella del .ps ed avrà lo stesso nome ma ovviamente estensione .PDF.
Qui sotto il Distiller come si presenta a lavoro finito.
Gli eventuali errori riscontrati durante la creazione del PDF li riporta sotto (dove c’è scritto “Lavoro completato”). In questo caso non ci sono stati errori e le joboptins impostate erano giuste (High Quality Print)
Pantoni
Prendo per comodità lo stesso file a cui cambio i colori in quadricromia con dei pantoni per avere un file che
usi solo due colori.
Per il Verde ho messo il 369 C e per il Grigio il 425 C.
I pantoni in Illustrator li trovate in Finestra > Biblioteche di campioni > Guide colore.
Ce ne saranno un sacco ma solitamente si usano i Solid Coated (per carte lucide) e i Solid Matte (per carte
opache). In realtà i colori sono uguali in entrambe le guide e di solito al tipografo basta dire il numero. Io in
questo caso ho usato i Solid Coated. I pantoni si possono usare anche per le sfumature ma questo dopo lo
vedremo bene quando guardiamo l’Anteprima Output.
N.B. Fare un PDF che tenga conto dei pantoni è utile solo per la stampa Offset.
Pantone 425C
Pantone 369C
IPreparare il post script per i pantoni
l procedimento per fare il PostScript è uguale identico.
Quindi facciamo il solito Stampa e impostiamo tutto uguale. Nella finestra Output lasciamo Selezione colore in -RIP e la risoluzione deve sempre essere 175lpi/2400dpi.
Come potete vedere dall’immagine nella finestra Opzioni inchiostri nel documento in fondo mi ha aggiunto
questa volta i due pantoni che ho scelto.
Ora salvate il PostScript e distillatelo sempre ad Alta Qualità.
Differenze da Illustrator: dalla creazione del documento al PostScript
Le differenze tra i due programmi per quanto riguarda la gestione della stampa
sono poche. Illustrerò quindi solamente queste.
Partiamo dalla creazione del documento.
da Adobe InDesign
Userò il solito documento che vi ho propinato finora quindi creo un nuovo documento in InDesign con queste caratteristiche:
Se per caso non vi da la possibilità di impostare la Pagina al vivo cliccate su Più
opzioni sulla destra.
Questo è il documento come si presenta, unica differenza da prima sono i margini interni per il resto il file è uguale identico.
Lo riempio con la mia solita grafica e questo è quello che vedo a monitor.
Piccola premessa. Se vi servono i pantoni in InDesign sono in Finestra > Campioni.
Quando si apre la finestrella cliccate dove ho messo la freccia e scegliete Nuovo campione colore. Vi si aprirà la finestra dedicata e da Modalità colore potrete scegliere i pantoni. Sotto come vedete potete digitare il
numero del pantone se lo conoscete così potete evitare di scorrerli.
Vediamo adesso cosa cambia sostanzialmente quando andrete a impostare il PostScript da Stampa.
Stampante: File PostScript
PPD: Adobe PDF
Scheda Generali: Sarebbe importante se stessimo facendo un libro o qualcosa a più pagine come una brochure.
Andare prima alla scheda Indicatori e pagina al vivo. Come vedete è uguale a quella di Illustrator quindi
tenete in considerazione le impostazioni di prima.
Scheda Configurazione: Qui impostiamo le dimensioni (come per la scheda Generale di Illustrator vista
in precedenza tranne che per qualche piccola differenza). Impostiamo sempre Personalizzato in modo che
calcoli da solo le dimensioni comprendive di Segni e di abbondanze.
Sotto, in Opzioni lasciamo Larghezza e Altezza al 100%. Se state facendo un PostScript non usate MAI Adatta alla pagina.
Possiamo scegliere anche il posizionamento nello spazio quindi in Posizione pagina mettete centrato che è
in questo caso il metodo più corretto.
Finestra Ouput: Come in Illustrator anche in InDesign dobbiamo usare Colore: Selezioni in -RIP
Retinatura va impostata su 175lpi/2400dpi.
Le altre due voci “Abbondanza e Rifletti” lasciatele così come sono qui sotto.
Nelle altre schede, cioè Grafica, Gestione Colore e Avanzate cambiate solo quello che vi ho detto per Illustrator, il resto lasciatelo com’è.
Salvate il vostro PostScript e distillatelo sempre ad Alta Qualità.
L’anteprima Output
Anteprima Output con Acrobat Pro
L’anteprima Output di Acrobat è uno strumento prezioso per capire come è
fatto un file PDF e soprattutto se è adatto alla stampa.
Apriamo adesso i PDF ottenuti con Acrobat Pro e poi cliccate su Avanzate > Produzione stampe > Anteprima Output.
Spostando il cursore posso verificare le percentuali di colore.
Se ad esempio volessi controllare che non ci siano immagini RGB dal menu a
tendina Mostra della finestra di Anteprima Output selezioni RGB. Se il foglio mi
diventa tutto bianco significa che non c’è nulla in RGB.
In questo esempio sto analizzando il primo PDF, quello in quadricromia. Come
vedete le lastre sono solo 4 cioè Cyan, Magenta, Giallo, Nero.
Nell’esempio qui sotto invece analizziamo il PDF con i pantoni (il secondo).
Come potete notare sono state aggiunte le due lastre relative e con il cursore
posizionato sul verde le percentuali della quadricromia sono azzerate mentre
quella del pantone 369C è al 100%.
Sempre nello stesso esempio, ma spostando il cursore sulla sfumatura del logo si può notare che anche la
stessa sfumatura contiene sempre e solo il Pantone, ovviamente a percentuali più basse.
Foratura e Sovrastampa
Si usa il termine foratura quando abbiamo ad esempio un testo chiaro su fondo scuro. Il bianco fora sempre
perché non è un colore. Quando un colore fora significa che nell’anteprima output sotto di lui non ci devono
essere altri colori, questo perché quando stamperemo materialmente su carta, i colori chiari non verrebbero mai del colore che vogliamo se sotto c’è un colore più scuro perché si impasterebbero o sepsso non si
vedrebbero proprio.
Facciamo un esempio, quello tra i più eclatanti. Qui sotto ho un PDF con sfondo Nero 100% e sopra un testo
Giallo 100%.
Dall’anteprima Output so che la foratura è giusta perché se sposto il cursore sul giallo tra le lastre mi da
tutti i colori compreso il nero a 0% e solo il giallo al 100%. Con i programmi moderni la foratura è automatica ma è sempre meglio controllare per evitare brutte sorprese. Sarebbe sbagliato se sia il nero che il giallo
fossero al 100%.
Per la sovrastampa useremo l’esempio inverso: sfondo giallo e testo nero.
Qui bisogna fare una piccola premessa.
Mentre la foratura è automatica il discorso non vale per la sovrastampa. Bisogna impostarla prima di fare il
PostScript.
In Illustrator lo strumento lo trovate in Finestra > Attributi.
Con la selezione (freccina nera) selezionate il box di testo e cliccate su Sovras. riemp. poi quando state impostando il PostScript, nella scheda Output selezionate Sovrastampa nero.
Fatto questo procediamo come già spiegato a fare il PostScript e distillarlo e Apriamo il PDF ottenuto in
Acrobat.
Come potete vedere l’output mi da Nero 100%, Giallo 100%. Significa che la sovrastampa è corretta.
In InDesign lo strumento è sempre in Finestra > Attributi ma bisogna selezionare con lo strumento testo
invece che con la selezione normale. In InDesign non c’è altro da fare per la sovrastampa e quindi potete
procedere a fare il PostScript come già spiegato. Per sicurezza controllate sempre l’output per essere sicuri di
avere fatto tutto giusto.
Cosa fare se il Distiller vi da errori con alcuni font
È una cosa che può capitare e soprattutto in stampa Offset questo potrebbe essere un problema serio. Anche per questo è sempre meglio fare i PDF distillando i PostScript col Distiller, perché il Distiller simula i CTP
delle tipografie e vi segnala per primo eventuali problemi che un PDF normale non vi segnalerebbe, anzi
probabilmente vi farebbe vedere tutto come se fosse OK.
Vi faccio un esempio con un font che si chiama Saginaw e che ho scoperto dare problemi al Distiller.
Questo è il mio file. Una semplice scritta su fondo bianco. Faccio il PostScript come vi ho insegnato e lo distillo.
Come vedete il Distiller mi
avvisa con un Warning che
io questo font non potrei
usarlo per via di una restrizione della licenza
Cosa sarà successo al mio PDF a questo punto? Andiamo a vedere.
Può anche succedere che nonostante il Distiller vi rileva dei problemi il PDF si veda
bene.. NON FIDATEVI!
Quindi come fare per ovviare eventuali problemi coi font? Va beh, se vogliamo essere sinceri in questo specifico caso il Saginaw sarebbe proprio da cambiare per via della licenza ma se non volete rinunciarvi o i vostri
clienti non ne possono proprio farne a meno potete, nel file sorgente, farvi una copia del testo in modo che
sia sempre modificabile e “appoggiarlo” fuori dal foglio di lavoro e quello che è già posizionato trasformarlo in
contorno in modo che il Distiller non si accorga che sia un testo ma lo scambi così per un’immagine.
Al momento direi di avere detto tutto quello che mi passava per la mente sull’argomento, nel caso mi fossi
dimenticata qualcosa e voi ve ne accorgete fatemelo sapere.
Mi scuso fin da ora per l’impaginazione pessima e l’italiano che a tratti non è dei migliori, spero comunque che
sia tutto chiaro. Se avete dei problemi contattatemi!!
Ciao a tutti!!
Erika