Nuovo rapporto: le autorità locali e regionali forniscono

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Nuovo rapporto: le autorità locali e regionali forniscono
Nuovo rapporto: le autorità locali e regionali forniscono soluzioni
innovative per assicurare l’assistenza sanitaria per i migranti
irregolari.
BRUXELLES, 3 ottobre 2013 – Mentre le politiche e i piani di finanziamento nazionali spesso
impediscono ai migranti irregolari di accedere a taluni servizi fondamentali come l’assistenza
sanitaria o l’istruzione, le autorità locali e regionali forniscono sempre più soluzioni in questo
campo. La piattaforma per la cooperazione internazionale sui migranti privi di documenti
(PICUM) è profondamente preoccupata per come queste discrepanze possano incidere sul
ruolo delle autorità comunali e dei governi locali nell'attuazione di misure efficaci atte a
garantire l'accesso universale ai servizi fondamentali.
Il nuovo rapporto di PICUM 'Garantire l’accesso alle cure sanitarie per i migranti privi di
documenti che si trovano in Europa: quale ruolo possono svolgere le autorità locali e
regionali?’ delinea il ruolo cruciale svolto dalle autorità locali e regionali nell’assicurare
l’attuazione dei diritti fondamentali dei migranti irregolari, con particolare riguardo all’accesso
all’assistenza sanitaria. Il rapporto è il risultato di una tavola rotonda organizzata da PICUM
insieme ad EUROCITIES presso il Comitato delle Regioni a Bruxelles il 12 dicembre 2012. In
questa tavola rotonda si è affrontato il tema delle discrepanze tra le pratiche e i regolamenti
nazionali e locali relativi all’accesso alle cure mediche per i migranti irregolari.
“Nonostante l’Unione Europea e gli Stati membri lo neghino, i migranti irregolari esistono.
Sono persone che vivono nelle nostre città. Noi, le amministrazioni locali siamo obbligati ad
affrontare questa situazione e a fornire servizi a queste persone quando ne hanno bisogno,
come succede in situazioni di emergenza sociale”, ha evidenziato Ramón Sanahuja,
consigliere per l’immigrazione e l’interculturalità presso il consiglio comunale di Barcellona,
nonché presidente del gruppo di lavoro sulle migrazioni e l’interculturalità di EUROCITIES.
Nonostante molti diritti siano definiti a livello nazionale, l’attuazione dei servizi sociali di base
come l’assistenza sanitaria, l’istruzione ed il sostegno ai senzatetto, in molti paesi rientra
nell’ambito di competenza delle autorità locali e regionali. Per questo motivo il loro ruolo è
fondamentale per la creazione di politiche che assicurino la coesione sociale e l’integrazione.
I governi regionali di tutta l’Europa hanno introdotto diverse misure innovative per colmare le
lacune giuridiche causate dalle politiche nazionali restrittive, fra le quali misure rientra il
coinvolgimento delle organizzazioni della società civile e degli operatori che si trovano in
prima linea.
La dott.ssa Sarah Spencer, membro di Open Society, Università di Oxford, ha affermato:
“Colpisce il fatto che siano le autorità locali e regionali ad occuparsi della questione,
colmando le lacune nell’ambito dei servizi al fine di garantire i diritti fondamentali e altempo
stesso mantenenendo i propri impegni – dagli obbiettivi della coesione e della salute
pubblica fino al problema dei senzatetto. Eppure il mio studio rileva che le autorità sono
costantemente ostacolate dalle restrizioni giuridiche e dalla riluttanza dei governi a
riconoscere le sfide da affrontare".
Il timore di essere identificati e degli scambi di informazioni sono la principale barriera
all’accesso dei migranti irregolari ai servizi sanitari a livello locale. A seconda del sistema
costituzionale, le autorità locali e regionali possono essere in grado di fornire servizi pubblici,
così come di denunciare i migranti privi di documenti. L’Agenzia dell'Unione europea per i
diritti fondamentali (FRA) ha sviluppato delle linee guida per gli Stati membri dell’Unione
Europea al fine di rendere possibile per i migranti irregolari l’accesso a servizi quali
l’assistenza sanitaria e l’istruzione senza dover temere controlli.
Vari progressi in termini di accesso dei migranti privi di documenti ai servizi pubblici sono
stati effettuati anche da documenti politici a livello europeo, come la risoluzione del
Parlamento Europeo sulla riduzione delle disuguaglianze sanitarie nell'UE dell’8 marzo 2011,
il quale richiede esplicitamente agli Stati membri di offrire ai migranti irregolari “parità di
accesso all'assistenza sanitaria”.
Ad ogni modo, la Commissione europea dovrebbe garantire una migliore raccolta dei dati
relativi ai migranti privi di documenti e continuare a seguire attentamente gli effettivi
investimenti degli Stati membri dell'UE nella protezione sociale per tutti. Inoltre, il rapporto
individua la necessità di migliorare per tutti gli attori coinvolti, l'accessibilità ad informazioni
affidabili e chiare sui diritti dei migranti irregolari per consentire a questi ultimi di accedere ai
servizi di assistenza sanitaria.
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* Il rapporto fornisce una serie di raccomandazioni per tutti gli attori coinvolti ed è disponibile anche in
Inglese, francese e spagnolo.
Per leggere le linee guida dell’Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA)
Apprehension of migrants in an irregular situation – fundamental rights considerations’, clicca
qui.
Informazioni su PICUM
PICUM - la piattaforma per la cooperazione internazionale sui migranti irregolari, è un'organizzazione
internazionale non governativa (ONG) che promuove il rispetto dei diritti umani dei migranti privi di
documenti in Europa. PICUM fornisce un collegamento diretto tra il le organizzazione che lavorano a
livello locale, regionale e nazionale, dove le esperienze dei migranti privi di documenti sono più visibili,
e il livello europeo, dove le politiche che li riguardano sono deliberate. PICUM offre regolarmente
suggerimenti e raccomandazioni indirizzate ai responsabili delle politiche nelle istituzioni delle Nazioni
Unite, il Consiglio d'Europa ed a livello UE. Nel 2009, PICUM ha acquisito lo status partecipativo
presso il Consiglio d'Europa.
Undocumentary è un documentario online sulla realtà quotidiana vissuta dai migranti irregolari in
Europa che racconta le storie di coloro che si trovano in prima linea (immigrati irregolari, ONG,
professionisti e autorità pubbliche). Attraverso un’ampia gamma di supporti multimediali – video, foto,
testi e grafici informativi – gli utenti potranno acquisire una comprensione globale dei diversi aspetti
dell’“irregolarità”. Clicca qui per conoscere le esperienze quotidiane dei bambini irregolari.
Contatto per i media:
Elisabeth Schmidt-Hieber
Responsabile della comunicazione
+32 2 210 1780
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