Viesti, le Notizie - Aggiungi un Posto a Tavola - GAIA onlus

Transcript

Viesti, le Notizie - Aggiungi un Posto a Tavola - GAIA onlus
Viesti, le Notizie
di Bratskij Mir
Anno XIV - Numero 11 – Novembre
Nuovo look per la facciata del “Tau”
Molti mattoni della facciata dello stabile del
“Centro Tau”, hanno iniziato a sgretolarsi a
motivo delle continue e forti piogge del
passato periodo estivo di quest’ultimo anno.
Ce ne siamo accorti nel mese di settembre e
siamo immediatamente voluti intervenire per
evitare il peggio: viste le condizioni
climatiche e del tempo di queste parti.
Grosse macchie di umidità, infatti, erano
apparse sulla facciata in più punti ed in alcuni
di essi era già apparsa la muffa e l’inizio dello
sgretolamento dei mattoni.
La pioggia torrenziale dei tifoni che si
avvicendano nella nostra zona e la neve che
dopo essere caduta in inverno copiosa si
scioglie in primavera si infiltrano, infatti, nei
mattoni forati dal momento che non sono
difesi a sufficienza dai tettucci in metallo
dando così inizio all’opera di sgretolamento.
Così, dopo averli chiamati, nella mattinata del
primo di ottobre, con una piattaforma aerea,
sono venuti al “Centro Tau” tre specialisti che
hanno visionato più da vicino i danni causati
dall’acqua ed hanno formulato una proposta
di intervento per risolvere il problema prima
del peggio.
Si sistema la facciata
1
Accolta da noi la loro proposta, i lavori per
salvare i mattoni e con essi l’intera facciata,
sono iniziati alcuni giorni dopo, il dieci, e si
sono protratti fino alla sera del dodici.
La facciata, certo, è stata leggerissimamente
modificata in un paio di punti ma ha anche
assunto, pare, a detta di molti, addirittura un
aspetto migliore, più bello.
Rinforzati i tettucci e datagli un’inclinazione
diversa, speriamo che ora il problema non si
ripresenti più.
Restiamo in attesa, quindi, della “prova
generale” della pioggia, della neve e dei tifoni!
Festa di San Francesco e del “Tau”
La Fraternità Francescana di Ussurijsk ha
festeggiato il proprio fondatore iniziando con
la celebrazione del “Transitus”.
Il “Transitus”, cioè “Passaggio” di San
Francesco d’Assisi da questo mondo a quello
sempre agognato del cielo.
Mentre frate Kiprian e frate Stefano hanno
vissuto questo momento la sera del tre di
ottobre ad Ussurijsk con i parrocchiani, frate
John questo momento lo ha vissuto ad
Arsenev con i propri parrocchiani.
La celebrazione del “Transitus” ripercorre gli
ultimi istanti terreni della vita del Santo con
l’aiuto dei testi dei suoi primi biografi
inframmezzati da salmi e canti.
Emerge, in tal modo, l’amore sconfinato di
Francesco per il Cristo, per la sua Passione,
ma anche per i frati e per tutte le creature che,
se ricapitolate nel Figlio di Dio, possono
chiamare “sorella” quella “seconda morte”
che non farà mai male annunciataci
dall’Apocalisse: perché vivremo con Lui per
sempre nei cieli.
Al termine del “Transitus” i frati hanno visto
un film (“Padre Pio”) assieme agli ospiti del
“Centro Tau” ed il giorno successivo,
rientrato da Arsenev anche frate John, i frati
hanno festeggiato il “compleanno” del
“Centro Tau” pranzando con tutti i
collaboratori.
Si guarda il film dedicato a "Padre Pio"
La Messa ed il Vespro solenne della sera
celebrati assieme e la cena comune, hanno
rinsaldato i vincoli di fraternità tra i tre frati
che compongono la locale Fraternità
Francescana attorno all’esempio di santità del
Poverello di Assisi.
Riprende il “Cineforum”
Si celebra il “Transitus” ad Ussurijsk
Con il mese di ottobre è ripreso il
“Cineforum” che si svolge alla domenica
pomeriggio per gli ospiti del “Centro Tau”.
Dopo il pranzo, infatti, guardiamo assieme un
film ed a volte lo si discute.
Il film, che può essere “impegnato” oppure
più “leggero”, lo si vede assieme e, dunque, ci
scambiamo su di esso delle impressioni e dei
pareri.
2
È un modo, quindi, per socializzare ma anche
per crescere culturalmente e per passare, in
inverno, un pomeriggio al caldo!
La nuova “stagione cinematografica” al
“Centro Tau” è iniziata con il fuori
programma della sera del tre di ottobre con la
visione del film: “Padre Pio”.
In occasione, poi, della festa di San Francesco,
il nove di ottobre, si è visto assieme il film:
“Fratello sole, sorella luna”, di Franco
Zeffirelli.
E dopo aver visto due film che hanno
mostrato un modello occidentale di “vita
consacrata” a Dio, il pomeriggio del sedici
abbiamo visto un capolavoro del cinema russo
contemporaneo: “L’isola” che ci ha presentato
un modello orientale, o meglio “russo”, di
“vita religiosa”.
La domenica ventitrè è stata la volta del film:
“Joshua” e quella successiva, il trenta di
ottobre, del film: “Fireproof”.
Anche quest’anno, dunque, lo spettacolo ha
avuto inizio: buona visione!
Da San Francesco … al “Tau”
Per il “Centro Tau” il quattro di ottobre è una
data particolare perché il giorno di San
Francesco d’Assisi è anche il “compleanno”
del “Centro”!
Esso fu, infatti, inaugurato il quattro di
ottobre del duemila e sette.
In questo anno, la Chiesa Cattolica vive il
“Giubileo della Misericordia”.
Dio misericordioso ha voluto mostrare
all’uomo il proprio volto in Cristo il quale ha
amato noi fino alla morte ed alla morte di
croce.
Essendo ricco, il Figlio di Dio si è incarnato
per mostrare a noi, miseri, la tenerezza e la
misericordia del Padre.
In latino, si sa, la parola misericordia è
composta: “miseri-cordia”, ovvero composta
dalle parole “misero” e cuore.
Cioè: Dio, ricco di misericordia, dà a noi,
miseri, il proprio cuore.
E questo è il suo vero volto!
Lui ci consola, ci perdona, ci ama di amore
materno e di amore paterno e attende il nostro
ritorno a Lui ogni volta che noi ci perdiamo e
ci allontaniamo da Lui: noi, che lontani da Lui,
diveniamo davvero miseri!
L’esempio del Cristo chiama anche noi ad
essere, a nostra volta, misericordiosi in
riferimento al nostro prossimo e, in modo
particolare, ai poveri: come Cristo fu
misericordioso verso di noi, così anche noi
dobbiamo esserlo nei confronti del prossimo.
San Francesco ha compreso molto bene tutto
ciò.
Lui ha sperimentato su se stesso, misero, in
primo luogo, l’amore di Dio che esce dal
Cuore divino (“miseri-cordia”).
Francesco si sentiva un “poveraccio” che
aveva bisogno dell’Amore di Dio che lo salva
e lo consola: Francesco è oggetto dell’Amore
divino.
Ma, provando la misericordia di Dio, lui
diviene subito anche “soggetto della stessa
misericordia”:
Francesco
riceve
la
misericordia da Dio e la dona ai poveri
assieme con il proprio cuore.
In Francesco non vi è tanto una teoria sulla
comprensione della “misericordia”, non tanto
una dottrina sulla “misericordia”, ma vi sono
un sacco di esempi concreti di gesti
misericordiosi verso i poveri e coloro che
della sua misericordia necessitavano, di
perdono e di amore.
Lui pratica, cioè, le “Opere di misericordia
corporali e spirituali” grazie a quella stessa
misericordia ricevuta da parte di Dio.
“Opere di misericordia corporali” che lo
stesso Cristo ha insegnato ai suoi discepoli e
che la Chiesa tradizionalmente raccomanda di
praticare per acquistare la salvezza.
Se le “Opere di misericordia corporali” (sei,
inserite nel testo sulla parabola del “Giudizio
universale” riportata in Matteo 25, 3-40, e una
aggiunta dai Padri della Chiesa tratta da Tobia
1, 17-20) sono indirizzate al soddisfacimento
dei bisogni corporali delle altre persone, le
“Opere di misericordia spirituali” sono
indirizzate al soddisfacimento delle necessità
spirituali del prossimo.
Ecco le “Opere di misericordia corporali”: 1)
Dar da mangiare agli affamati; 2) Dar da bere
agli assetati; 3) Vestire gli ignudi; 4)
Alloggiare i senza tetto; 5) Visitare gli
ammalati; 6) Visitare i carcerati; 7) Seppellire
i morti.
E queste le “Opere di misericordia spirituali”:
1) Consigliare i dubbiosi; 2) Insegnare a chi
non sa; 3) Ammonire i peccatori; 4)
3
Consolare gli afflitti; 5) Perdonare le offese; 6)
Sopportare pazientemente le persone moleste;
7) Pregare Dio per i vivi e per i morti.
Il “Centro Tau”, è stato fondato dai
Francescani, cioè dai figli di San Francesco
d’Assisi che lo vogliono imitare e che hanno
anch’essi provato la misericordia del Signore
e, a propria volta, praticano le opere di
misericordia corporali e spirituali nei
confronti del prossimo.
Al “Centro Tau”, cioè, da nove anni i frati
assieme a chi collabora con loro a scrivere
questa storia di carità e solidarietà, si cerca di
sfamare chi ha fame, dar da bere all’assetato,
vestire chi è nudo, ospitare il senza tetto,
visitare il malato, consolare l’afflitto,
consigliare il dubbioso e così via.
Questi primi nove anni li abbiamo festeggiati
visionando la sera del tre di ottobre assieme ai
nostri ospiti il film: “Padre Pio”.
La mattina del giorno quattro si è tenuta
l’Assemblea di inizio del nuovo anno sociale
degli operatori in cui con la relazione di frate
Stefano e di Natalia Arkadevna (direttrice), si
è fatta l’analisi di questi anni di lavoro del
“Centro” ed in particolare dell’ultimo appena
trascorso anno sociale; si sono anche fatti
alcuni piani per il futuro immediato ed altri
programmi più a lungo termine.
Durante il pranzo, inoltre, e poi anche la cena,
abbiamo rivolto il nostro augurio ad Andrei,
nostro ospite, che compiva gli anni proprio il
quattro di ottobre.
Gli ospiti festeggiano il compleanno
del “Centro Tau”
Il pranzo degli operatori
L'assemblea degli operatori
Per festeggiare, poi, la “nostra” pizzeria
“Cose piccole e buone” che, come si sa, si
trova nel nostro territorio, ha poi preparato
parecchie pizze per gli ospiti del “Centro
Tau”, per i frequentatori della nostra “Mensa
sociale” e per tutti i collaboratori, le suore ed i
frati.
In ricordo di questa giornata di festa, abbiamo
infine, fatto una fotografia comune assieme ai
nostri ospiti.
Continueremo, quindi, ad adoperarci per
consegnare a chi ne ha bisogno, ai poveri, il
nostro cuore; continueremo ad adoperarci per
essere misericordiosi come lo è Dio nei nostri
confronti e come lo fu San Francesco nei
confronti dei poveri.
Che Dio ci aiuti nell’esercizio delle “Opere di
misericordia”!
Buon compleanno, “Centro Tau”!
Buona festa di San Francesco!
Sei torte per sei compleanni
Nel mese di ottobre, tra gli ospiti del “Centro
Tau”, vi sono stati ben sei compleanni.
4
È importante festeggiare il compleanno, per
una persona sola, che ha vissuto in strada ed
ha dimenticato cosa significhi avere delle
persone che ti fanno gli auguri, delle persone
che si ricordano di te ed esprimono il proprio
affetto nei tuoi confronti facendoti sentire
importante per qualcuno e vivo.
Al “Centro Tau”, dunque, festeggiamo ogni
compleanno dei nostri ospiti con particolare
riguardo ed attenzione.
Nel mese di ottobre abbiamo iniziato a
festeggiare Andrei che ha compiuto gli anni
proprio nel giorno di San Francesco e del
“compleanno” del “Centro Tau”.
Il giorno nove, invece, abbiamo festeggiato
Boris.
Ha sessantun anni.
Ha avuto un ictus, Boris, e proprio poco
prima del compleanno, all’inizio del mese, gli
è stata confermata la pensione di invalidità.
Al “Centro Tau” è da un paio di anni e Boris
sta attendendo, essendo in lista di attesa, una
chiamata per una “Casa di riposo” per anziani.
Sorride sempre ed è sempre allegro ed è ciò
che gli abbiamo augurato, oltre alla salute e
ad ogni bene: restare sempre allegro e
sorridente!
Le suore gli hanno preparato una torta e lui ha
spento le candeline dopo aver espresso un
desiderio: a lui noi abbiamo promesso la
preghiera.
Anatolij attende la torta!
Sergheij spegne le candeline
Vladimir lo abbiamo festeggiato la sera del
ventisei, durante la cena.
Ha sessantacinque anni.
Lavora come “tuttofare” e pianifica di vivere
da solo tra un po’ di tempo.
Anche per lui, come per tutti i festeggiati, le
suore coreane hanno preparato una torta ed
anche Vladimir ha spento una candela
esprimendo un desiderio: speriamo che si
realizzi!
Boris il giorno del compleanno
Il giorno diciannove, invece, ad essere
festeggiato è stato Anatolij che ha compiuto
cinquant’anni, mentre il giorno ventitrè
abbiamo festeggiato Sergheij che di anni ne
ha compiuti cinquantadue.
Vladimir esprime un desiderio
5
Infine, durante la cena del giorno ventinove,
abbiamo festeggiato i quarantatrè anni di
Fedor.
Proprio il giorno precedente lui, grazie al
lavoro della nostra assistente sociale
Anastasia, ha ricevuto il “Pasport”: un ottimo
regalo di compleanno!
Feodor con il nuovo “Pasport”
ed il giorno del compleanno
Questa massima latina attribuita a Giovenale,
seppur estrapolata dal contesto religioso in cui
è stata scritta, vuole significare al giorno
d’oggi il beneficio che ne trae l’anima
risiedente in un corpo sano in forza
dell’esistente unità psicofisica ampiamente
dimostrata anche dalla scienza contemporanea.
E questa massima vale anche ad Ussurijsk, al
“Centro Tau”: al mattino presto!
Se n’è parlato per qualche settimana,
soprattutto dopo che in alcuni nostri ospiti era
sorto il desiderio di praticare dello sport e non
solo di “vederlo”.
Certo: non abbiamo smesso di vedere lo sport
in televisione e non ci siamo lasciati scappare,
ad esempio, nonostante la “levataccia” per via
del fuso orario, la partita del torneo di
qualificazione dei “Campionati del mondo di
calcio 2018”: Italia – Spagna, all’alba del
giorno sette.
Non abbiamo, dunque, smesso di vedere lo
sport in televisione che ravviva, comunque,
un interesse ed una passione perduta per
strada nei nostri ospiti, ma abbiamo anche
iniziato a praticarlo!
Ora faremo le pratiche per ricevere
l’assistenza sanitaria con la quale, finalmente,
potrà poi tentare un’operazione per il
recupero della vista essendo lui, praticamente,
quasi cieco a seguito di una cataratta precoce
scatenata da un evento esterno.
I medici sono ottimisti e noi, con loro, gli
abbiamo fatto i migliori auguri chiedendo un
pochino ancora di pazienza perché ormai il
traguardo dell’operazione … è vicino!
E che Dio lo voglia!
“Mens sana in corpore sano”!
“Orandum est ut sit mens sana in corpore
sano”.
Al mattino al “Centro Tau”:
"Mens sana in corpore sano"!
6
Prima, a partire dal giorno sei abbiamo fatto
qualche “prova” e poi, stabilmente ogni
mattina nei giorni feriali, con piacere, assieme
ai nostri ospiti, di primo mattino (dopo le
preghiere del mattino per i frati!) abbiamo
iniziato a fare la ginnastica.
Ci si carica, così, di energia positiva e di buon
umore che dura, o dovrebbe durare almeno
nelle intenzioni (!), per tutta la giornata!
Guidati da Anastasia, dunque, la nostra
assistente sociale, ci si raduna tutti nella
grande sala del pian terreno e, a tempo di
musica, si compiono gli esercizi indicati con
il sorriso sulle labbra e con spirito di amicizia
per una ventina di minuti.
E di questi esercizi, ne hanno tutti
estremamente bisogno.
Ancora di più, ne necessita chi ha qualche
invalidità (e non sono pochi i nostri ospiti che
hanno qualche problema fisico) e non
lavorando, quindi, durante la giornata non fa
alcun movimento fisico o ben poco mentre
proprio ad essi sarebbe assai utile la
ginnastica o la fisioterapia.
Ed a proposito di ciò, sempre dal mese di
ottobre, suor Agata quotidianamente svolge
proprio della fisioterapia e dei massaggi con
Nicolai, nostro ospite colpito da un ictus nei
mesi estivi e costretto ora su una sedia a
rotelle: speriamo che tutto ciò serva a far
riprendere a Nikolai qualche funzione motoria.
La ginnastica di Nikolaj
Abbiamo, dunque, iniziato in questo modo ma
guardiamo avanti e tra poco dovrebbero
apparire anche alcuni attrezzi fino ad arrivare
ad allestire una stanza al “Centro Tau” adibita
proprio a questa attività per coloro che
desiderano pensare di meno all’alcol e …
curare di più la salute del proprio stato fisico:
“Mens sana in corpore sano”!
Fino ai confini della terra
Nel mese di ottobre ad Ussurijsk abbiamo
avuto due importanti visite: quella di frate
Bogumil e quella di frate Luis.
Tra i compiti principali del Presidente della
“Fondazione San Francesco d’Assisi in
Russia ed in Kazakhstan” vi è certamente
quello di visitare le Fraternità per sostenere ed
incoraggiare i frati e farli sentire parte di
un’unica realtà nonostante le enormi distanze
che li dividono.
Così, il Presidente della nostra “Fondazione”,
frate Bogumil ha fatto visita alla Fraternità di
Ussurijsk e poi a quelle di San Pietroburgo e
di Novosibirsk.
Ad Ussurijsk si è intrattenuto dal giorno sei al
giorno dieci.
Frate Luis, invece, ha fatto il percorso
contrario visitando le Fraternità della
Fondazione in Russia arrivando da Roma e
passando prima da San Pietroburgo, poi da
Novosibirsk e quindi fermandosi ad Ussurijsk
dal giorno diciassette e trattenendosi fino al
venti di ottobre.
Frate Luis, equadoregno, è il “Segretario
Generale delle Missioni” dell’Ordine dei Frati
Minori.
Per la prima volta in Russia, frate Luis ha
voluto di persona incontrare i frati che
lavorano in questa terra, vedere con i propri
occhi il loro lavoro ed incontrarsi e conoscere
i loro collaboratori e parrocchiani.
Così, frate Luis ha conosciuto l’attività delle
parrocchie affidate ai frati di Ussurijsk e di
Arsenev e la realtà di alcuni villaggi dove
risiedono alcune famiglie cattoliche visitate
periodicamente dai frati.
Inoltre, ha conosciuto la realtà del “Centro
Tau”, ovviamente, partecipando anche a
qualche iniziativa che era già in programma
conoscendo, dunque, gli operatori e gli stessi
ospiti.
Frate Luis ha pregato con i frati e con essi ha
pregato per le persone che i frati servono
pastoralmente ad Ussurijsk e ad Arsenev e,
“socialmente”, al “Centro Tau”: si è
intrattenuto con i parrocchiani, con gli
operatori e gli ospiti, e con le suore coreane.
7
Egli, stimolando i presenti alla gioia, ha
partecipato anche, il giorno diciannove di
ottobre, prima di pranzo, ad una “assemblea”
che abbiamo tenuto con tutti i nostri ospiti
durante la quale abbiamo tirato le somme di
un anno di lavoro, discusso l’orario e le regole
della convivenza al “Centro Tau”.
Frate Luis benedice una bambina
L'Assemblea degli ospiti del “Centro Tau”
Frate Luis celebra con frate Kiprian
per i parrocchiani
Queste due “visite”, nonostante la lontananza,
hanno fatto sentire la nostra realtà ben inserita
nella Chiesa Universale e nel nostro Ordine
dei Frati Minori e ricordato a noi qual è la
nostra missione: portare fino ai confini della
terra l’amore di Gesù.
I “Pensieri creativi del Tau”
L'incontro dei parrocchiani di Ussurijsk con frate Luis
Con quella del pomeriggio del sei di ottobre,
sono riprese le conversazioni con i nostri
ospiti per questo nuovo “Anno sociale”.
Tali conversazioni sono divise a cicli,
definiamoli in tal modo.
Esse cercano di suscitare un interesse negli
ospiti del “Centro Tau” ed anche offrono
informazioni a loro utili.
Svolgendosi in gruppo, poi, tali incontri sono
utili per la socializzazione e si impara a
dialogare con gli altri ed a rispettare l’altrui
pensiero.
Così, per il ciclo “Alfabetizzazione sociale e
giuridica”, il giorno sei di ottobre, Anastasia,
nostra assistente sociale, ha affrontato il tema
dell’importanza del “Pasport” nella vita del
cittadino russo.
Ed i nostri ospiti sanno bene cosa significa
vivere senza il “Pasport”: loro che spesso lo
hanno perduto, oppure gli è stato rubato.
Frate Luis suona e canta per i parrocchiani di Ussurijsk
8
Sanno, cioè che vivere senza il “Pasport” è
come se la persona, praticamente, non
esistesse.
Importante, dunque, è sapere come fare per
riottenerlo in caso di smarrimento, a chi
rivolgersi, cosa serve e così via: di tutto ciò ha
parlato Anastasia ai nostri ospiti durante
questo incontro.
Anastasia parla del “Pasport”
La psicologa volontaria Elena Viktorovna,
invece, il pomeriggio del diciannove di
ottobre ha intrattenuto i nostri ospiti sul tema:
“La motivazione della personalità” per il ciclo
di
conversazioni:
“Psicologia
dello
autosviluppo”.
In questa conversazione, si è parlato delle
motivazioni “interne” ed “esterne”, della
formazione delle motivazioni, del cammino di
superamento di se stessi e della tensione verso
un risultato positivo da raggiungere.
pomeriggio si svolgerà al “Centro Tau” con i
nostri ospiti.
Si tratta di attività “creative” che tendono,
appunto, a sviluppare nei nostri ospiti la
creatività.
In questo mese di ottobre si è iniziato con gli
“origami”: l’arte, cioè, del comporre figure
piegando la carta.
Si è iniziato con figure semplici: bicchieri e
tartarughe.
Gli origami non solo sono un interessante
divertimento, ma anche un utile sviluppo delle
attività motorie delle dita, dell’attenzione,
della memoria, della fantasia e del pensiero
creativo.
Se il primo incontro, ai nostri ospiti, è
risultato interessante ed anche un’occasione
per stare assieme, aiutarsi e comprendersi
vicendevolmente e riempirsi di gioia, al
secondo incontro, la settimana successiva,
componendo pesci e rane di carta, molti di
loro riuscivano già a lavorare con le dita in
modo rapido ed efficace.
Alle prese con gli origami!
La psicologa Elena Viktorovna
incontra i nostri ospiti
Ma con il giorno undici di ottobre, oltre alla
ripresa delle conversazioni, si è introdotta
anche un’altra attività che ora ogni martedì
Attorno al tavolo di lavoro, si sono ricordati
episodi di infanzia e si è corso con la fantasia
sperimentando il piacere di relazionarsi con
gli altri ospiti.
Si è continuato poi il giorno venticinque
facendo dei tulipani di carta.
Questa attività con gli origami ai nostri ospiti
piace e, dunque, proseguiremo mentre già
stiamo pensando, per il prossimo futuro, alla
produzione di candele.
Ci riusciremo a realizzare qualche cosa in
questo senso?
Vedremo!
9
E speriamo proprio presto di vedere … al
lume di una nostra candela!
Aumenta il “popolo del Tau”
Evghenij l’ho incontrato per strada.
A dire il vero io non l’ho visto: mi ha visto lui,
grazie a Dio!
Mi ha salutato, mi sono voltato e l’ho salutato.
Non se lo aspettava: “Vieni domani mattina:
la vodka è più forte di te! Ma, se vuoi, ci
proviamo ancora una volta”.
È venuto la mattina del dodici di ottobre al
“Centro Tau”, Evghenij: e lo abbiamo
riaccolto per la diciottesima volta!
La temperatura ormai di notte scendeva sotto
lo zero e noi non volevamo che morisse
congelato in strada o che perdesse qualche
arto.
Resisterà da noi?
Chissà!
Speriamo che resista e che non butti al vento
questa nuova ed ennesima opportunità per
decidere di cambiare davvero la propria vita
in meglio.
Ma nel mese di ottobre, al “Centro Tau”,
abbiamo accolto anche altre tre persone:
Dliaver, Serghei e Aleksandr.
Dliaver, di origine uzbeka, ha cinquantanove
anni.
In verità lui si era già rivolto a noi nel mese di
febbraio di quest’anno ma al momento delle
analisi gli avevano riscontrato la tubercolosi e,
dunque, fino alla metà di ottobre era stato
ricoverato in un sanatorio.
Dimesso, è stato da noi accolto il giorno
diciotto.
Dall’Uzbekistan si era trasferito con la
famiglia, la moglie e sei figli, all’età di
venticinque anni nel “Primorije”.
Fu incarcerato per furti ed a causa di una forte
negligenza, in un incidente, perdette tre dita di
una mano.
All’inizio degli anni duemila morì la moglie
ed anche la figlia maggiore; gli altri figli,
quindi, si allontanarono dalla famiglia e si
costruirono una propria vita.
Dliaver, rimasto solo, accumulò dei debiti e
perdette l’abitazione.
Così visse in alloggi messi a disposizione di
chi gli dava anche il lavoro.
Ora tenteremo di rifargli avere il “Pasport” e,
quindi, di fargli ottenere la pensione di
invalidità: speriamo di riuscirci.
Il giorno ventuno abbiamo accolto Serghei.
Ha cinquantatrè anni.
Separato a causa dell’abuso dell’alcol,
Serghei è stato docente universitario di storia:
proprio così!
Dopo la morte della madre, Serghei ha
venduto l’appartamento ereditato: ma si è
“bevuto” tutti i soldi guadagnati dalla vendita!
Egli è, dunque, da due anni senza casa e senza
lavoro.
Non solo: a causa di una rissa tra ubriachi, ha
anche perso un occhio e non ha neppure più i
documenti.
Cercheremo, quindi, di farglieli riavere e
cercheremo anche di imbastire le pratiche per
ottenere la pensione di invalidità.
Ovviamente, lavoreremo sul suo principale
problema: l’alcolismo.
L’ultima persona nuova accolta nel mese di
ottobre, il venticinque, è Aleksandr.
Cinquantasettenne, fu sposato ed ha una figlia
ma quando fu processato la prima volta per
uso e detenzione di sostanze stupefacenti, la
moglie chiese il divorzio.
Visse poi nel primo decennio del duemila con
un’altra donna dalla quale ebbe un’altra figlia,
ma i due si divisero a motivo dell’alcolismo
della donna.
Nel settembre di quest’anno, Aleksandr ha
trovato lavoro presso una persona che non
solo gli ha fornito anche l’alloggio ma ha
voluto prendersi cura di lui e si è rivolto a noi
convincendolo ad inserirsi al “Centro Tau”.
Da noi Aleksandr avrà un tetto sopra la testa,
un posto letto, tre pasti giornalieri.
Cercheremo di fargli riottenere i documenti
che non ha in possesso e, quindi, di fargli
ottenere la pensione in quanto egli sta
perdendo la vista per via di un glaucoma ad
entrambi gli occhi.
Con l’arrivo dei primi freddi, dunque,
aumenta la “popolazione” del “Centro Tau”: è
un dato di fatto.
Ma, certamente, questo non è solo l’unico
motivo: speriamo, infatti, che in cuor loro i
“nuovi arrivati” abbiano deciso di cambiar
vita e, certamente, noi daremo loro una mano
in questo progetto.
10
I lavori autunnali
Con l’autunno abbiamo deciso di occuparci
della preparazione alla semina primaverile
dell’orto dal momento che vi è la necessità di
innalzare il livello del terreno che, altrimenti,
viene continuamente inondato a causa dei
tifoni.
Così, dal giorno tredici di ottobre, quasi ogni
giorno viene portato un camion di terra ed
assieme ai nostri ospiti del “Centro Tau”, la si
sparge sul terreno formando già delle prose.
Il lavoro è faticoso e ci terrà occupati fino
all’inizio del mese di novembre sperando che
le condizioni del tempo ci permettano di
portarlo a termine prima che la neve resti
depositata sulla terra senza sciogliersi al sole
ancora tiepido delle giornate delle prime due
decadi del mese di ottobre.
per un periodo più o meno lungo, di
riabituarsi al lavoro ed alla sua fatica: un
lavoro fisico, in questo caso, che porta la
soddisfazione di vedere i propri ortaggi
coltivati … sul tavolo della propria mensa!
Speriamo, dunque, che la terra portata ora nel
nostro orto, porti la prossima estate quei frutti
sperati del nostro lavoro.
Il camion di terra
La prima neve, infatti, quest’anno è arrivata
molto presto: il sabato ventidue ottobre.
Essa, però, nonostante sia nevicato per
diverse ore ed intensamente a più riprese nel
corso della notte e del mattino, si è sciolta con
l’apparire nel pomeriggio di un tiepido sole.
Lavorando assieme, ci si conosce meglio: si
ride, si scherza e si parla anche di cose serie.
L’orto è importante per la vita della
popolazione da queste parti anche perché
permette di avere verdure fresche o
conservate per l’inverno e, in tal modo,
risparmiare.
Quasi tutti, qui, coltivano nel proprio orto o in
quello della propria dacia.
Lavorare nell’orto, che dista circa un paio di
chilometri dal “Centro Tau”, permette anche a
noi di risparmiare un pochino ma, soprattutto,
offre la possibilità a chi ha vissuto in strada,
Si lavora nell'orto per alzare il livello del terreno
Lavori, quelli autunnali, che si sono svolti in
ottobre anche all’interno del territorio dello
stesso “Centro Tau”.
Così, ad esempio, prima di pranzo, il giorno
quattordici, con i nostri ospiti abbiamo
11
ripulito dalle foglie cadute il giardino e le
aiuole.
Abbiamo ritirato in locali interni anche i
tavoli ed i fiori che abbellivano, in estate, la
terrazza di “Вкусные мелочи – Cose piccole
e buone”: la “nostra” pizzeria.
Nei giorni successivi, abbiamo continuato a
fare le pulizie delle aiuole dalle foglie secche
e, dei fiori, abbiamo conservato i semi per la
prossima stagione che attenderemo, ora, con
pazienza per tutto il lungo e gelido inverno
che ci sta davanti!
Si tolgono i gerani dalla terrazza della pizzeria
La prima neve al “Centro Tau”
Le iniziative di solidarietà
Si svolgono i lavori autunnali nel territorio
del “Centro Tau”
La “Giornata mondiale della lotta alla
povertà” viene celebrata in tutto il mondo, per
iniziativa della “Organizzazione delle Nazioni
Unite”, il diciassette di ottobre.
Anche ad Ussurijsk, pertanto, per il terzo
anno consecutivo, si è svolta in alcuni grandi
supermercati della città l’iniziativa: “Apri il
cuore per il bene”.
Si sono raccolti, cioè, il giorno sedici presso i
clienti, generi alimentari e per l’igiene
personale che sono stati poi consegnati o
direttamente a famiglie in difficoltà curate
dagli assistenti sociali dell’Amministrazione o
a centri che accolgono persone in difficoltà.
Anche il “Centro Tau” ha partecipato a tale
iniziativa e, parte di quanto raccolto, è stato
dunque a noi consegnato per i nostri ospiti.
“Apri il cuore per il bene”, oltre che ad offrire
un aiuto concreto, è stata senz’altro utile per
sensibilizzare i cittadini e stimolarli ad un atto
di solidarietà con chi si è ritrovato, per varie
ragioni, nel bisogno.
12
Se vuoi aiutare i Frati Francescani
di Ussurijsk
puoi inviare offerte a:
I generi alimentari consegnati al “Centro Tau”
Il giorno venticinque, invece, hanno visitato il
“Centro Tau” le signore del “Consolato della
Corea del Sud” a Vladivostok, capeggiate
dalla moglie del signor Console Generale.
Ancora una volta esse ci hanno offerto un
aiuto con generi alimentari, detersivi,
indumenti per gli ospiti del nostro “Centro
Tau”.
Provincia di Lombardia dei Frati
Minori San Carlo Borromeo
Banca Prossima, Agenzia 05000
Milano
Piazza Paolo Ferrari, 10 - 20121
Milano (MI)
IBAN
IT56C0335901600100000062449
SWIFT BCITITMX
Oppure:
Curia Provinciale dei Frati Minori
Via Farini 10, 20154 Milano
conto corrente postale n. 29396207
In entrambi i casi è indispensabile
segnalare la causale di versamento:
BRATSKIJ
MIR
(Russia),
e
specificare l’intenzione delle offerte
(Centro Tau, Parrocchie di Ussurisk e
di Arsenev, intenzioni di Sante Messe,
Fraternità Francescana … altro).
Le signore coreane con i loro regali al “Centro Tau”
Queste signore sono affezionate al nostro
“Centro” ed almeno due volte all’anno
vengono in nostro sostegno.
Noi ringraziamo di vero cuore loro e chi da
ben più lontano ci aiuta in tanti modi: per tutti
si innalza al Signore la nostra preghiera.
Brat Stefano
Ricordiamo nella preghiera
Erminia
Carissima amica di Bratskij Mir
Per ulteriori informazioni
puoi rivolgerti a:
BRATSKIJ MIR (Mondo Fraterno)
Segretariato delle Missioni
Francescane
Convento Sacro Cuore
Piazza Gentile Mora, 1
21052 Busto Arsizio (VA)
Tel. 0331.633450 [email protected]
oppure:
[email protected]
Tel. 3498739685
[email protected]
Dalla casa del Padre sempre ci sarà vicina!
13