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Viesti, le Notizie di Bratskij Mir Anno XIV - Numero 11 – Novembre Nuovo look per la facciata del “Tau” Molti mattoni della facciata dello stabile del “Centro Tau”, hanno iniziato a sgretolarsi a motivo delle continue e forti piogge del passato periodo estivo di quest’ultimo anno. Ce ne siamo accorti nel mese di settembre e siamo immediatamente voluti intervenire per evitare il peggio: viste le condizioni climatiche e del tempo di queste parti. Grosse macchie di umidità, infatti, erano apparse sulla facciata in più punti ed in alcuni di essi era già apparsa la muffa e l’inizio dello sgretolamento dei mattoni. La pioggia torrenziale dei tifoni che si avvicendano nella nostra zona e la neve che dopo essere caduta in inverno copiosa si scioglie in primavera si infiltrano, infatti, nei mattoni forati dal momento che non sono difesi a sufficienza dai tettucci in metallo dando così inizio all’opera di sgretolamento. Così, dopo averli chiamati, nella mattinata del primo di ottobre, con una piattaforma aerea, sono venuti al “Centro Tau” tre specialisti che hanno visionato più da vicino i danni causati dall’acqua ed hanno formulato una proposta di intervento per risolvere il problema prima del peggio. Si sistema la facciata 1 Accolta da noi la loro proposta, i lavori per salvare i mattoni e con essi l’intera facciata, sono iniziati alcuni giorni dopo, il dieci, e si sono protratti fino alla sera del dodici. La facciata, certo, è stata leggerissimamente modificata in un paio di punti ma ha anche assunto, pare, a detta di molti, addirittura un aspetto migliore, più bello. Rinforzati i tettucci e datagli un’inclinazione diversa, speriamo che ora il problema non si ripresenti più. Restiamo in attesa, quindi, della “prova generale” della pioggia, della neve e dei tifoni! Festa di San Francesco e del “Tau” La Fraternità Francescana di Ussurijsk ha festeggiato il proprio fondatore iniziando con la celebrazione del “Transitus”. Il “Transitus”, cioè “Passaggio” di San Francesco d’Assisi da questo mondo a quello sempre agognato del cielo. Mentre frate Kiprian e frate Stefano hanno vissuto questo momento la sera del tre di ottobre ad Ussurijsk con i parrocchiani, frate John questo momento lo ha vissuto ad Arsenev con i propri parrocchiani. La celebrazione del “Transitus” ripercorre gli ultimi istanti terreni della vita del Santo con l’aiuto dei testi dei suoi primi biografi inframmezzati da salmi e canti. Emerge, in tal modo, l’amore sconfinato di Francesco per il Cristo, per la sua Passione, ma anche per i frati e per tutte le creature che, se ricapitolate nel Figlio di Dio, possono chiamare “sorella” quella “seconda morte” che non farà mai male annunciataci dall’Apocalisse: perché vivremo con Lui per sempre nei cieli. Al termine del “Transitus” i frati hanno visto un film (“Padre Pio”) assieme agli ospiti del “Centro Tau” ed il giorno successivo, rientrato da Arsenev anche frate John, i frati hanno festeggiato il “compleanno” del “Centro Tau” pranzando con tutti i collaboratori. Si guarda il film dedicato a "Padre Pio" La Messa ed il Vespro solenne della sera celebrati assieme e la cena comune, hanno rinsaldato i vincoli di fraternità tra i tre frati che compongono la locale Fraternità Francescana attorno all’esempio di santità del Poverello di Assisi. Riprende il “Cineforum” Si celebra il “Transitus” ad Ussurijsk Con il mese di ottobre è ripreso il “Cineforum” che si svolge alla domenica pomeriggio per gli ospiti del “Centro Tau”. Dopo il pranzo, infatti, guardiamo assieme un film ed a volte lo si discute. Il film, che può essere “impegnato” oppure più “leggero”, lo si vede assieme e, dunque, ci scambiamo su di esso delle impressioni e dei pareri. 2 È un modo, quindi, per socializzare ma anche per crescere culturalmente e per passare, in inverno, un pomeriggio al caldo! La nuova “stagione cinematografica” al “Centro Tau” è iniziata con il fuori programma della sera del tre di ottobre con la visione del film: “Padre Pio”. In occasione, poi, della festa di San Francesco, il nove di ottobre, si è visto assieme il film: “Fratello sole, sorella luna”, di Franco Zeffirelli. E dopo aver visto due film che hanno mostrato un modello occidentale di “vita consacrata” a Dio, il pomeriggio del sedici abbiamo visto un capolavoro del cinema russo contemporaneo: “L’isola” che ci ha presentato un modello orientale, o meglio “russo”, di “vita religiosa”. La domenica ventitrè è stata la volta del film: “Joshua” e quella successiva, il trenta di ottobre, del film: “Fireproof”. Anche quest’anno, dunque, lo spettacolo ha avuto inizio: buona visione! Da San Francesco … al “Tau” Per il “Centro Tau” il quattro di ottobre è una data particolare perché il giorno di San Francesco d’Assisi è anche il “compleanno” del “Centro”! Esso fu, infatti, inaugurato il quattro di ottobre del duemila e sette. In questo anno, la Chiesa Cattolica vive il “Giubileo della Misericordia”. Dio misericordioso ha voluto mostrare all’uomo il proprio volto in Cristo il quale ha amato noi fino alla morte ed alla morte di croce. Essendo ricco, il Figlio di Dio si è incarnato per mostrare a noi, miseri, la tenerezza e la misericordia del Padre. In latino, si sa, la parola misericordia è composta: “miseri-cordia”, ovvero composta dalle parole “misero” e cuore. Cioè: Dio, ricco di misericordia, dà a noi, miseri, il proprio cuore. E questo è il suo vero volto! Lui ci consola, ci perdona, ci ama di amore materno e di amore paterno e attende il nostro ritorno a Lui ogni volta che noi ci perdiamo e ci allontaniamo da Lui: noi, che lontani da Lui, diveniamo davvero miseri! L’esempio del Cristo chiama anche noi ad essere, a nostra volta, misericordiosi in riferimento al nostro prossimo e, in modo particolare, ai poveri: come Cristo fu misericordioso verso di noi, così anche noi dobbiamo esserlo nei confronti del prossimo. San Francesco ha compreso molto bene tutto ciò. Lui ha sperimentato su se stesso, misero, in primo luogo, l’amore di Dio che esce dal Cuore divino (“miseri-cordia”). Francesco si sentiva un “poveraccio” che aveva bisogno dell’Amore di Dio che lo salva e lo consola: Francesco è oggetto dell’Amore divino. Ma, provando la misericordia di Dio, lui diviene subito anche “soggetto della stessa misericordia”: Francesco riceve la misericordia da Dio e la dona ai poveri assieme con il proprio cuore. In Francesco non vi è tanto una teoria sulla comprensione della “misericordia”, non tanto una dottrina sulla “misericordia”, ma vi sono un sacco di esempi concreti di gesti misericordiosi verso i poveri e coloro che della sua misericordia necessitavano, di perdono e di amore. Lui pratica, cioè, le “Opere di misericordia corporali e spirituali” grazie a quella stessa misericordia ricevuta da parte di Dio. “Opere di misericordia corporali” che lo stesso Cristo ha insegnato ai suoi discepoli e che la Chiesa tradizionalmente raccomanda di praticare per acquistare la salvezza. Se le “Opere di misericordia corporali” (sei, inserite nel testo sulla parabola del “Giudizio universale” riportata in Matteo 25, 3-40, e una aggiunta dai Padri della Chiesa tratta da Tobia 1, 17-20) sono indirizzate al soddisfacimento dei bisogni corporali delle altre persone, le “Opere di misericordia spirituali” sono indirizzate al soddisfacimento delle necessità spirituali del prossimo. Ecco le “Opere di misericordia corporali”: 1) Dar da mangiare agli affamati; 2) Dar da bere agli assetati; 3) Vestire gli ignudi; 4) Alloggiare i senza tetto; 5) Visitare gli ammalati; 6) Visitare i carcerati; 7) Seppellire i morti. E queste le “Opere di misericordia spirituali”: 1) Consigliare i dubbiosi; 2) Insegnare a chi non sa; 3) Ammonire i peccatori; 4) 3 Consolare gli afflitti; 5) Perdonare le offese; 6) Sopportare pazientemente le persone moleste; 7) Pregare Dio per i vivi e per i morti. Il “Centro Tau”, è stato fondato dai Francescani, cioè dai figli di San Francesco d’Assisi che lo vogliono imitare e che hanno anch’essi provato la misericordia del Signore e, a propria volta, praticano le opere di misericordia corporali e spirituali nei confronti del prossimo. Al “Centro Tau”, cioè, da nove anni i frati assieme a chi collabora con loro a scrivere questa storia di carità e solidarietà, si cerca di sfamare chi ha fame, dar da bere all’assetato, vestire chi è nudo, ospitare il senza tetto, visitare il malato, consolare l’afflitto, consigliare il dubbioso e così via. Questi primi nove anni li abbiamo festeggiati visionando la sera del tre di ottobre assieme ai nostri ospiti il film: “Padre Pio”. La mattina del giorno quattro si è tenuta l’Assemblea di inizio del nuovo anno sociale degli operatori in cui con la relazione di frate Stefano e di Natalia Arkadevna (direttrice), si è fatta l’analisi di questi anni di lavoro del “Centro” ed in particolare dell’ultimo appena trascorso anno sociale; si sono anche fatti alcuni piani per il futuro immediato ed altri programmi più a lungo termine. Durante il pranzo, inoltre, e poi anche la cena, abbiamo rivolto il nostro augurio ad Andrei, nostro ospite, che compiva gli anni proprio il quattro di ottobre. Gli ospiti festeggiano il compleanno del “Centro Tau” Il pranzo degli operatori L'assemblea degli operatori Per festeggiare, poi, la “nostra” pizzeria “Cose piccole e buone” che, come si sa, si trova nel nostro territorio, ha poi preparato parecchie pizze per gli ospiti del “Centro Tau”, per i frequentatori della nostra “Mensa sociale” e per tutti i collaboratori, le suore ed i frati. In ricordo di questa giornata di festa, abbiamo infine, fatto una fotografia comune assieme ai nostri ospiti. Continueremo, quindi, ad adoperarci per consegnare a chi ne ha bisogno, ai poveri, il nostro cuore; continueremo ad adoperarci per essere misericordiosi come lo è Dio nei nostri confronti e come lo fu San Francesco nei confronti dei poveri. Che Dio ci aiuti nell’esercizio delle “Opere di misericordia”! Buon compleanno, “Centro Tau”! Buona festa di San Francesco! Sei torte per sei compleanni Nel mese di ottobre, tra gli ospiti del “Centro Tau”, vi sono stati ben sei compleanni. 4 È importante festeggiare il compleanno, per una persona sola, che ha vissuto in strada ed ha dimenticato cosa significhi avere delle persone che ti fanno gli auguri, delle persone che si ricordano di te ed esprimono il proprio affetto nei tuoi confronti facendoti sentire importante per qualcuno e vivo. Al “Centro Tau”, dunque, festeggiamo ogni compleanno dei nostri ospiti con particolare riguardo ed attenzione. Nel mese di ottobre abbiamo iniziato a festeggiare Andrei che ha compiuto gli anni proprio nel giorno di San Francesco e del “compleanno” del “Centro Tau”. Il giorno nove, invece, abbiamo festeggiato Boris. Ha sessantun anni. Ha avuto un ictus, Boris, e proprio poco prima del compleanno, all’inizio del mese, gli è stata confermata la pensione di invalidità. Al “Centro Tau” è da un paio di anni e Boris sta attendendo, essendo in lista di attesa, una chiamata per una “Casa di riposo” per anziani. Sorride sempre ed è sempre allegro ed è ciò che gli abbiamo augurato, oltre alla salute e ad ogni bene: restare sempre allegro e sorridente! Le suore gli hanno preparato una torta e lui ha spento le candeline dopo aver espresso un desiderio: a lui noi abbiamo promesso la preghiera. Anatolij attende la torta! Sergheij spegne le candeline Vladimir lo abbiamo festeggiato la sera del ventisei, durante la cena. Ha sessantacinque anni. Lavora come “tuttofare” e pianifica di vivere da solo tra un po’ di tempo. Anche per lui, come per tutti i festeggiati, le suore coreane hanno preparato una torta ed anche Vladimir ha spento una candela esprimendo un desiderio: speriamo che si realizzi! Boris il giorno del compleanno Il giorno diciannove, invece, ad essere festeggiato è stato Anatolij che ha compiuto cinquant’anni, mentre il giorno ventitrè abbiamo festeggiato Sergheij che di anni ne ha compiuti cinquantadue. Vladimir esprime un desiderio 5 Infine, durante la cena del giorno ventinove, abbiamo festeggiato i quarantatrè anni di Fedor. Proprio il giorno precedente lui, grazie al lavoro della nostra assistente sociale Anastasia, ha ricevuto il “Pasport”: un ottimo regalo di compleanno! Feodor con il nuovo “Pasport” ed il giorno del compleanno Questa massima latina attribuita a Giovenale, seppur estrapolata dal contesto religioso in cui è stata scritta, vuole significare al giorno d’oggi il beneficio che ne trae l’anima risiedente in un corpo sano in forza dell’esistente unità psicofisica ampiamente dimostrata anche dalla scienza contemporanea. E questa massima vale anche ad Ussurijsk, al “Centro Tau”: al mattino presto! Se n’è parlato per qualche settimana, soprattutto dopo che in alcuni nostri ospiti era sorto il desiderio di praticare dello sport e non solo di “vederlo”. Certo: non abbiamo smesso di vedere lo sport in televisione e non ci siamo lasciati scappare, ad esempio, nonostante la “levataccia” per via del fuso orario, la partita del torneo di qualificazione dei “Campionati del mondo di calcio 2018”: Italia – Spagna, all’alba del giorno sette. Non abbiamo, dunque, smesso di vedere lo sport in televisione che ravviva, comunque, un interesse ed una passione perduta per strada nei nostri ospiti, ma abbiamo anche iniziato a praticarlo! Ora faremo le pratiche per ricevere l’assistenza sanitaria con la quale, finalmente, potrà poi tentare un’operazione per il recupero della vista essendo lui, praticamente, quasi cieco a seguito di una cataratta precoce scatenata da un evento esterno. I medici sono ottimisti e noi, con loro, gli abbiamo fatto i migliori auguri chiedendo un pochino ancora di pazienza perché ormai il traguardo dell’operazione … è vicino! E che Dio lo voglia! “Mens sana in corpore sano”! “Orandum est ut sit mens sana in corpore sano”. Al mattino al “Centro Tau”: "Mens sana in corpore sano"! 6 Prima, a partire dal giorno sei abbiamo fatto qualche “prova” e poi, stabilmente ogni mattina nei giorni feriali, con piacere, assieme ai nostri ospiti, di primo mattino (dopo le preghiere del mattino per i frati!) abbiamo iniziato a fare la ginnastica. Ci si carica, così, di energia positiva e di buon umore che dura, o dovrebbe durare almeno nelle intenzioni (!), per tutta la giornata! Guidati da Anastasia, dunque, la nostra assistente sociale, ci si raduna tutti nella grande sala del pian terreno e, a tempo di musica, si compiono gli esercizi indicati con il sorriso sulle labbra e con spirito di amicizia per una ventina di minuti. E di questi esercizi, ne hanno tutti estremamente bisogno. Ancora di più, ne necessita chi ha qualche invalidità (e non sono pochi i nostri ospiti che hanno qualche problema fisico) e non lavorando, quindi, durante la giornata non fa alcun movimento fisico o ben poco mentre proprio ad essi sarebbe assai utile la ginnastica o la fisioterapia. Ed a proposito di ciò, sempre dal mese di ottobre, suor Agata quotidianamente svolge proprio della fisioterapia e dei massaggi con Nicolai, nostro ospite colpito da un ictus nei mesi estivi e costretto ora su una sedia a rotelle: speriamo che tutto ciò serva a far riprendere a Nikolai qualche funzione motoria. La ginnastica di Nikolaj Abbiamo, dunque, iniziato in questo modo ma guardiamo avanti e tra poco dovrebbero apparire anche alcuni attrezzi fino ad arrivare ad allestire una stanza al “Centro Tau” adibita proprio a questa attività per coloro che desiderano pensare di meno all’alcol e … curare di più la salute del proprio stato fisico: “Mens sana in corpore sano”! Fino ai confini della terra Nel mese di ottobre ad Ussurijsk abbiamo avuto due importanti visite: quella di frate Bogumil e quella di frate Luis. Tra i compiti principali del Presidente della “Fondazione San Francesco d’Assisi in Russia ed in Kazakhstan” vi è certamente quello di visitare le Fraternità per sostenere ed incoraggiare i frati e farli sentire parte di un’unica realtà nonostante le enormi distanze che li dividono. Così, il Presidente della nostra “Fondazione”, frate Bogumil ha fatto visita alla Fraternità di Ussurijsk e poi a quelle di San Pietroburgo e di Novosibirsk. Ad Ussurijsk si è intrattenuto dal giorno sei al giorno dieci. Frate Luis, invece, ha fatto il percorso contrario visitando le Fraternità della Fondazione in Russia arrivando da Roma e passando prima da San Pietroburgo, poi da Novosibirsk e quindi fermandosi ad Ussurijsk dal giorno diciassette e trattenendosi fino al venti di ottobre. Frate Luis, equadoregno, è il “Segretario Generale delle Missioni” dell’Ordine dei Frati Minori. Per la prima volta in Russia, frate Luis ha voluto di persona incontrare i frati che lavorano in questa terra, vedere con i propri occhi il loro lavoro ed incontrarsi e conoscere i loro collaboratori e parrocchiani. Così, frate Luis ha conosciuto l’attività delle parrocchie affidate ai frati di Ussurijsk e di Arsenev e la realtà di alcuni villaggi dove risiedono alcune famiglie cattoliche visitate periodicamente dai frati. Inoltre, ha conosciuto la realtà del “Centro Tau”, ovviamente, partecipando anche a qualche iniziativa che era già in programma conoscendo, dunque, gli operatori e gli stessi ospiti. Frate Luis ha pregato con i frati e con essi ha pregato per le persone che i frati servono pastoralmente ad Ussurijsk e ad Arsenev e, “socialmente”, al “Centro Tau”: si è intrattenuto con i parrocchiani, con gli operatori e gli ospiti, e con le suore coreane. 7 Egli, stimolando i presenti alla gioia, ha partecipato anche, il giorno diciannove di ottobre, prima di pranzo, ad una “assemblea” che abbiamo tenuto con tutti i nostri ospiti durante la quale abbiamo tirato le somme di un anno di lavoro, discusso l’orario e le regole della convivenza al “Centro Tau”. Frate Luis benedice una bambina L'Assemblea degli ospiti del “Centro Tau” Frate Luis celebra con frate Kiprian per i parrocchiani Queste due “visite”, nonostante la lontananza, hanno fatto sentire la nostra realtà ben inserita nella Chiesa Universale e nel nostro Ordine dei Frati Minori e ricordato a noi qual è la nostra missione: portare fino ai confini della terra l’amore di Gesù. I “Pensieri creativi del Tau” L'incontro dei parrocchiani di Ussurijsk con frate Luis Con quella del pomeriggio del sei di ottobre, sono riprese le conversazioni con i nostri ospiti per questo nuovo “Anno sociale”. Tali conversazioni sono divise a cicli, definiamoli in tal modo. Esse cercano di suscitare un interesse negli ospiti del “Centro Tau” ed anche offrono informazioni a loro utili. Svolgendosi in gruppo, poi, tali incontri sono utili per la socializzazione e si impara a dialogare con gli altri ed a rispettare l’altrui pensiero. Così, per il ciclo “Alfabetizzazione sociale e giuridica”, il giorno sei di ottobre, Anastasia, nostra assistente sociale, ha affrontato il tema dell’importanza del “Pasport” nella vita del cittadino russo. Ed i nostri ospiti sanno bene cosa significa vivere senza il “Pasport”: loro che spesso lo hanno perduto, oppure gli è stato rubato. Frate Luis suona e canta per i parrocchiani di Ussurijsk 8 Sanno, cioè che vivere senza il “Pasport” è come se la persona, praticamente, non esistesse. Importante, dunque, è sapere come fare per riottenerlo in caso di smarrimento, a chi rivolgersi, cosa serve e così via: di tutto ciò ha parlato Anastasia ai nostri ospiti durante questo incontro. Anastasia parla del “Pasport” La psicologa volontaria Elena Viktorovna, invece, il pomeriggio del diciannove di ottobre ha intrattenuto i nostri ospiti sul tema: “La motivazione della personalità” per il ciclo di conversazioni: “Psicologia dello autosviluppo”. In questa conversazione, si è parlato delle motivazioni “interne” ed “esterne”, della formazione delle motivazioni, del cammino di superamento di se stessi e della tensione verso un risultato positivo da raggiungere. pomeriggio si svolgerà al “Centro Tau” con i nostri ospiti. Si tratta di attività “creative” che tendono, appunto, a sviluppare nei nostri ospiti la creatività. In questo mese di ottobre si è iniziato con gli “origami”: l’arte, cioè, del comporre figure piegando la carta. Si è iniziato con figure semplici: bicchieri e tartarughe. Gli origami non solo sono un interessante divertimento, ma anche un utile sviluppo delle attività motorie delle dita, dell’attenzione, della memoria, della fantasia e del pensiero creativo. Se il primo incontro, ai nostri ospiti, è risultato interessante ed anche un’occasione per stare assieme, aiutarsi e comprendersi vicendevolmente e riempirsi di gioia, al secondo incontro, la settimana successiva, componendo pesci e rane di carta, molti di loro riuscivano già a lavorare con le dita in modo rapido ed efficace. Alle prese con gli origami! La psicologa Elena Viktorovna incontra i nostri ospiti Ma con il giorno undici di ottobre, oltre alla ripresa delle conversazioni, si è introdotta anche un’altra attività che ora ogni martedì Attorno al tavolo di lavoro, si sono ricordati episodi di infanzia e si è corso con la fantasia sperimentando il piacere di relazionarsi con gli altri ospiti. Si è continuato poi il giorno venticinque facendo dei tulipani di carta. Questa attività con gli origami ai nostri ospiti piace e, dunque, proseguiremo mentre già stiamo pensando, per il prossimo futuro, alla produzione di candele. Ci riusciremo a realizzare qualche cosa in questo senso? Vedremo! 9 E speriamo proprio presto di vedere … al lume di una nostra candela! Aumenta il “popolo del Tau” Evghenij l’ho incontrato per strada. A dire il vero io non l’ho visto: mi ha visto lui, grazie a Dio! Mi ha salutato, mi sono voltato e l’ho salutato. Non se lo aspettava: “Vieni domani mattina: la vodka è più forte di te! Ma, se vuoi, ci proviamo ancora una volta”. È venuto la mattina del dodici di ottobre al “Centro Tau”, Evghenij: e lo abbiamo riaccolto per la diciottesima volta! La temperatura ormai di notte scendeva sotto lo zero e noi non volevamo che morisse congelato in strada o che perdesse qualche arto. Resisterà da noi? Chissà! Speriamo che resista e che non butti al vento questa nuova ed ennesima opportunità per decidere di cambiare davvero la propria vita in meglio. Ma nel mese di ottobre, al “Centro Tau”, abbiamo accolto anche altre tre persone: Dliaver, Serghei e Aleksandr. Dliaver, di origine uzbeka, ha cinquantanove anni. In verità lui si era già rivolto a noi nel mese di febbraio di quest’anno ma al momento delle analisi gli avevano riscontrato la tubercolosi e, dunque, fino alla metà di ottobre era stato ricoverato in un sanatorio. Dimesso, è stato da noi accolto il giorno diciotto. Dall’Uzbekistan si era trasferito con la famiglia, la moglie e sei figli, all’età di venticinque anni nel “Primorije”. Fu incarcerato per furti ed a causa di una forte negligenza, in un incidente, perdette tre dita di una mano. All’inizio degli anni duemila morì la moglie ed anche la figlia maggiore; gli altri figli, quindi, si allontanarono dalla famiglia e si costruirono una propria vita. Dliaver, rimasto solo, accumulò dei debiti e perdette l’abitazione. Così visse in alloggi messi a disposizione di chi gli dava anche il lavoro. Ora tenteremo di rifargli avere il “Pasport” e, quindi, di fargli ottenere la pensione di invalidità: speriamo di riuscirci. Il giorno ventuno abbiamo accolto Serghei. Ha cinquantatrè anni. Separato a causa dell’abuso dell’alcol, Serghei è stato docente universitario di storia: proprio così! Dopo la morte della madre, Serghei ha venduto l’appartamento ereditato: ma si è “bevuto” tutti i soldi guadagnati dalla vendita! Egli è, dunque, da due anni senza casa e senza lavoro. Non solo: a causa di una rissa tra ubriachi, ha anche perso un occhio e non ha neppure più i documenti. Cercheremo, quindi, di farglieli riavere e cercheremo anche di imbastire le pratiche per ottenere la pensione di invalidità. Ovviamente, lavoreremo sul suo principale problema: l’alcolismo. L’ultima persona nuova accolta nel mese di ottobre, il venticinque, è Aleksandr. Cinquantasettenne, fu sposato ed ha una figlia ma quando fu processato la prima volta per uso e detenzione di sostanze stupefacenti, la moglie chiese il divorzio. Visse poi nel primo decennio del duemila con un’altra donna dalla quale ebbe un’altra figlia, ma i due si divisero a motivo dell’alcolismo della donna. Nel settembre di quest’anno, Aleksandr ha trovato lavoro presso una persona che non solo gli ha fornito anche l’alloggio ma ha voluto prendersi cura di lui e si è rivolto a noi convincendolo ad inserirsi al “Centro Tau”. Da noi Aleksandr avrà un tetto sopra la testa, un posto letto, tre pasti giornalieri. Cercheremo di fargli riottenere i documenti che non ha in possesso e, quindi, di fargli ottenere la pensione in quanto egli sta perdendo la vista per via di un glaucoma ad entrambi gli occhi. Con l’arrivo dei primi freddi, dunque, aumenta la “popolazione” del “Centro Tau”: è un dato di fatto. Ma, certamente, questo non è solo l’unico motivo: speriamo, infatti, che in cuor loro i “nuovi arrivati” abbiano deciso di cambiar vita e, certamente, noi daremo loro una mano in questo progetto. 10 I lavori autunnali Con l’autunno abbiamo deciso di occuparci della preparazione alla semina primaverile dell’orto dal momento che vi è la necessità di innalzare il livello del terreno che, altrimenti, viene continuamente inondato a causa dei tifoni. Così, dal giorno tredici di ottobre, quasi ogni giorno viene portato un camion di terra ed assieme ai nostri ospiti del “Centro Tau”, la si sparge sul terreno formando già delle prose. Il lavoro è faticoso e ci terrà occupati fino all’inizio del mese di novembre sperando che le condizioni del tempo ci permettano di portarlo a termine prima che la neve resti depositata sulla terra senza sciogliersi al sole ancora tiepido delle giornate delle prime due decadi del mese di ottobre. per un periodo più o meno lungo, di riabituarsi al lavoro ed alla sua fatica: un lavoro fisico, in questo caso, che porta la soddisfazione di vedere i propri ortaggi coltivati … sul tavolo della propria mensa! Speriamo, dunque, che la terra portata ora nel nostro orto, porti la prossima estate quei frutti sperati del nostro lavoro. Il camion di terra La prima neve, infatti, quest’anno è arrivata molto presto: il sabato ventidue ottobre. Essa, però, nonostante sia nevicato per diverse ore ed intensamente a più riprese nel corso della notte e del mattino, si è sciolta con l’apparire nel pomeriggio di un tiepido sole. Lavorando assieme, ci si conosce meglio: si ride, si scherza e si parla anche di cose serie. L’orto è importante per la vita della popolazione da queste parti anche perché permette di avere verdure fresche o conservate per l’inverno e, in tal modo, risparmiare. Quasi tutti, qui, coltivano nel proprio orto o in quello della propria dacia. Lavorare nell’orto, che dista circa un paio di chilometri dal “Centro Tau”, permette anche a noi di risparmiare un pochino ma, soprattutto, offre la possibilità a chi ha vissuto in strada, Si lavora nell'orto per alzare il livello del terreno Lavori, quelli autunnali, che si sono svolti in ottobre anche all’interno del territorio dello stesso “Centro Tau”. Così, ad esempio, prima di pranzo, il giorno quattordici, con i nostri ospiti abbiamo 11 ripulito dalle foglie cadute il giardino e le aiuole. Abbiamo ritirato in locali interni anche i tavoli ed i fiori che abbellivano, in estate, la terrazza di “Вкусные мелочи – Cose piccole e buone”: la “nostra” pizzeria. Nei giorni successivi, abbiamo continuato a fare le pulizie delle aiuole dalle foglie secche e, dei fiori, abbiamo conservato i semi per la prossima stagione che attenderemo, ora, con pazienza per tutto il lungo e gelido inverno che ci sta davanti! Si tolgono i gerani dalla terrazza della pizzeria La prima neve al “Centro Tau” Le iniziative di solidarietà Si svolgono i lavori autunnali nel territorio del “Centro Tau” La “Giornata mondiale della lotta alla povertà” viene celebrata in tutto il mondo, per iniziativa della “Organizzazione delle Nazioni Unite”, il diciassette di ottobre. Anche ad Ussurijsk, pertanto, per il terzo anno consecutivo, si è svolta in alcuni grandi supermercati della città l’iniziativa: “Apri il cuore per il bene”. Si sono raccolti, cioè, il giorno sedici presso i clienti, generi alimentari e per l’igiene personale che sono stati poi consegnati o direttamente a famiglie in difficoltà curate dagli assistenti sociali dell’Amministrazione o a centri che accolgono persone in difficoltà. Anche il “Centro Tau” ha partecipato a tale iniziativa e, parte di quanto raccolto, è stato dunque a noi consegnato per i nostri ospiti. “Apri il cuore per il bene”, oltre che ad offrire un aiuto concreto, è stata senz’altro utile per sensibilizzare i cittadini e stimolarli ad un atto di solidarietà con chi si è ritrovato, per varie ragioni, nel bisogno. 12 Se vuoi aiutare i Frati Francescani di Ussurijsk puoi inviare offerte a: I generi alimentari consegnati al “Centro Tau” Il giorno venticinque, invece, hanno visitato il “Centro Tau” le signore del “Consolato della Corea del Sud” a Vladivostok, capeggiate dalla moglie del signor Console Generale. Ancora una volta esse ci hanno offerto un aiuto con generi alimentari, detersivi, indumenti per gli ospiti del nostro “Centro Tau”. Provincia di Lombardia dei Frati Minori San Carlo Borromeo Banca Prossima, Agenzia 05000 Milano Piazza Paolo Ferrari, 10 - 20121 Milano (MI) IBAN IT56C0335901600100000062449 SWIFT BCITITMX Oppure: Curia Provinciale dei Frati Minori Via Farini 10, 20154 Milano conto corrente postale n. 29396207 In entrambi i casi è indispensabile segnalare la causale di versamento: BRATSKIJ MIR (Russia), e specificare l’intenzione delle offerte (Centro Tau, Parrocchie di Ussurisk e di Arsenev, intenzioni di Sante Messe, Fraternità Francescana … altro). Le signore coreane con i loro regali al “Centro Tau” Queste signore sono affezionate al nostro “Centro” ed almeno due volte all’anno vengono in nostro sostegno. Noi ringraziamo di vero cuore loro e chi da ben più lontano ci aiuta in tanti modi: per tutti si innalza al Signore la nostra preghiera. Brat Stefano Ricordiamo nella preghiera Erminia Carissima amica di Bratskij Mir Per ulteriori informazioni puoi rivolgerti a: BRATSKIJ MIR (Mondo Fraterno) Segretariato delle Missioni Francescane Convento Sacro Cuore Piazza Gentile Mora, 1 21052 Busto Arsizio (VA) Tel. 0331.633450 [email protected] oppure: [email protected] Tel. 3498739685 [email protected] Dalla casa del Padre sempre ci sarà vicina! 13