Comune di Anzola dell`Emilia
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Comune di Anzola dell`Emilia
COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 24 giugno 2016 COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 24 giugno 2016 Cronaca 23/06/2016 Bologna Today 1 Ondata di caldo in arrivo da venerdì 24 giugno: allertati pronti... 23/06/2016 Bologna2000 3 Ondata di caldo in arrivo domani venerdì 24 giugno a Bologna,... 24/06/2016 Corriere di Bologna Pagina 7 5 Scontro col camion a bordo della moto Centauro 48enne perde la vita 24/06/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 19 MATTEO RADOGNA Schianto in bici, muore un 48enne 24/06/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 26 6 8 A tavola con Re Bertoldo e il friggione di Fra Cipolla 24/06/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 28 9 C'è la 'Fira di ai' 23/06/2016 larepubblica.it (Bologna) 10 Weekend con ondata di calore sulla pianura bolognese Politica locale 23/06/2016 Bologna Today 11 Passion for dogs centro cinofilo a Giardini e Terrazzi 2016, edizione di... 24/06/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 8 12 Paola Marani 24/06/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 9 LUCA ORSI Guazzaloca: «Ti rovinano la vita Nulla può ripagare tanta... 24/06/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 24 13 15 «Cancellate il piano Postrino, non serve un ipermercato» 24/06/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 24 16 «Errori locali e politica nazionale hanno pesato sul ko di Persiceto... Pubblica Amministrazione 24/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 14 18 Corte conti: ancora ampi margini per la spending, sfoltire gli enti... 24/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 14 GIANNI TROVATI Il governo convoca gli statali per il rinnovo del contratto 24/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 46 SAVERIO FOSSATI Riqualificazioni, la nuova chance 24/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 46 GIANNI TROVATI Si moltiplicano le rinunce fra i revisori degli enti 24/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 47 MASSIMO BIGONI Isee disabili, prestazioni da ridefinire 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 37 FRANCESCO CERISANO Nuova contabilità, prova bilanci 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 37 PIERRE DE NOLAC Su compensi e criteri di selezione il governo apre ai revisori 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 38 SERGIO TROVATO Tasse locali anche senza Prg 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 39 MARIO COLLEVECCHIO Conti statali, voce agli enti 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 41 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 41 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 41 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI Gruppi di azione locale al via MATTEO BARBERO Boccata d' ossigeno per gli enti 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 42 33 37 43 45 47 Semplificata la programmazione dei fabbisogni da inserire nel Dup 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 43 48 Il vicesindaco non vota Lo Scaffale degli Enti Locali 29 42 Dal Miur 3 milioni per studi storici, religiosi e linguistici 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 43 28 41 Beni culturali, bando per le regioni del... 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 42 26 40 agevolazioni in pillole 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 41 24 35 Concessionari, Cantone vieta l' autocertificazione 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 40 22 31 Tasse locali anche senza Prg 24/06/2016 Italia Oggi Pagina 38 20 GIANFRANCO DI RAGO 50 23 giugno 2016 Bologna Today Cronaca Ondata di caldo in arrivo da venerdì 24 giugno: allertati pronti soccorso e ospedali Ondata di caldo in arrivo da venerdì 24 giugno: allertati pronti soccorso e ospedali L' ondata persisterà almeno fino a sabato 25 giugno. Attivo in numero verde Redazione I più letti di oggi 1 Meteo Bologna: in arrivo periodo soleggiato e caldo 21 giugno 2016 In arrivo domani, venerdì 24 giugno, una ondata di calore con possibili disagi per i cittadini residenti a Bologna e nei comuni limitrofi di Casalecchio di Reno, Castel Maggiore e San Lazzaro di Savena. L' ondata di calore coinvolgerà anche i 22 comuni della pianura. Nel dettaglio, Anzola dell' Emilia, Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Calderara di Reno, Castello d' Argile, Castel Maggiore, Castenaso, Crespellano, Crevalcore, Galliera, Granarolo dell' Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale, Sant' Agata Bolognese. Lo rende noto Ausl sottolineando che l' ondata persisterà almeno fino a sabato 25 giugno. Sono stati allertati, come di norma, i pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, oltre che gli infermieri dell' assistenza domiciliare dell' area metropolitana. Per informazioni sui rischi per la salute e sui comportamenti da adottare in caso di ondata di calore è attivo il numero verde gratuito 800 562 110, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18, il sabato dalle 8.30 alle 13. Per gli anziani particolarmente fragili, inoltre, l' Azienda Usl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, il progetto di sostegno eCare, che prevede telefonate con frequenza settimanale, eventuali interventi di assistenza a domicilio, attività di socializzazione presso strutture ricreative. Per informazioni è disponibile anche il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033, gratuito e attivo tutti i giorni feriali, dalle ore 8,30 alle ore 17,30, il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Come affrontare le ondate di calore. Tra le precauzioni per affrontare le ondate di calore è bene ricordare di limitare, per quanto possibile, la permanenza all' aperto nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 17), di bere molto e spesso, anche quando non si ha sete, evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri e, in generale, bevande ghiacciate o fredde. E' bene, inoltre, fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea, e utilizzare i climatizzatori regolando la temperatura dell' ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto a quella esterna. Se si utilizzano ventilatori, infine, evitare di rivolgerli direttamente sul corpo. Particolare attenzione va prestata Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 23 giugno 2016 < Segue Bologna Today Cronaca nei confronti dei bambini molto piccoli, delle donne in gravidanza, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco), di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, oltre che di quanti lavorano all' aperto o in ambienti nei quali c' è produzione di calore. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 23 giugno 2016 Bologna2000 Cronaca Ondata di caldo in arrivo domani venerdì 24 giugno a Bologna, nei comuni limitrofi e in pianura In arrivo domani, venerdì 24 giugno, una ondata di calore con possibili disagi per i cittadini residenti a Bologna e nei comuni limitrofi di Casalecchio di Reno, Castel Maggiore e San Lazzaro di Savena. L' ondata di calore coinvolgerà anche i 22 comuni della pianura. Nel dettaglio, Anzola dell' Emilia, Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Calderara di Reno, Castello d' Argile, Castel Maggiore, Castenaso, Crespellano, Crevalcore, Galliera, Granarolo dell' Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale, Sant' Agata Bolognese. È previsto che l' ondata persista almeno fino a sabato 25 giugno. Sono stati allertati, come di norma, i pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, oltre che gli infermieri dell' assistenza domiciliare dell' area metropolitana. 800 562 110, il numero verde gratuito contro il caldo. Per informazioni sui rischi per la salute e sui comportamenti da adottare in caso di ondata di calore è attivo il numero verde gratuito 800 562 110, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18, il sabato dalle 8.30 alle 13. Per gli anziani particolarmente fragili, inoltre, l' Azienda Usl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, il progetto di sostegno eCare, che prevede telefonate con frequenza settimanale, eventuali interventi di assistenza a domicilio, attività di socializzazione presso strutture ricreative. Per informazioni è disponibile anche il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033, gratuito e attivo tutti i giorni feriali, dalle ore 8,30 alle ore 17,30, il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Come affrontare le ondate di calore. Tra le precauzioni per affrontare le ondate di calore è bene ricordare di limitare, per quanto possibile, la permanenza all' aperto nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 17), di bere molto e spesso, anche quando non si ha sete, evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri e, in generale, bevande ghiacciate o fredde. E' bene, inoltre, fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea, e utilizzare i climatizzatori regolando la temperatura dell' ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto a quella esterna. Se si utilizzano ventilatori, infine, evitare di rivolgerli direttamente sul corpo. Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, delle donne in gravidanza, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco), di chi ha Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 23 giugno 2016 < Segue Bologna2000 Cronaca difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, oltre che di quanti lavorano all' aperto o in ambienti nei quali c' è produzione di calore. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 24 giugno 2016 Pagina 7 Corriere di Bologna Cronaca San Matteo della Decima Scontro col camion a bordo della moto Centauro 48enne perde la vita Un uomo di 48 anni è morto ieri pomeriggio a San Matteo della Decima, frazione di San Giovanni in Persiceto. È rimasto vittima di un incidente a bordo della sua moto, che si è scontrata contro un camion in via Cavamento poco prima delle 18. Sul posto sono intervenuti ambulanza, automedica ed elisoccorso, ma a nulla è servita la corsa in ospedale. La municipale ha fatto i rilievi sul posto dell' incidente per capirne le cause. L' autista del camion è rimasto illeso. Il 48enne è la quarta vittima nel giro di 48 ore sulla strade del Bolognese. (An. b. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 24 giugno 2016 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca Schianto in bici, muore un 48enne PERSICETO FORSE per evitare una buca con la sua mountain bike professionale o mentre si aggiustava gli occhialini intorno al caschetto di protezione, si è distratto per un istante e non si è accorto che nella strada di campagna che percorreva abitualmente, c' era un' auto. Lo schianto con la vettura ferma è stato violento e Giulio Pagnoni, 48 anni di San Matteo della Decima a Persiceto, ha battuto la testa. L' uomo a bordo della macchina, una Renault Kangoo, ha chiamato lo staff sanitario del 118, ma all' arrivo dell' elisoccorso il ciclista era ormai in fin di vita. L' uomo, nonostante le cure immediate, ha perso la vita a causa della botta ricevuta alla testa. L' ELISOCCORSO è tornato all' ospedale Maggiore senza il ciclista. L' incidente si è verificato ieri, intorno alle 18, in via Cavamento, San Matteo della Decima, Sul posto a effettuare i rilievi sono intervenute due pattuglie della polizia municipale dell' Unione Terre d' Acqua. A bordo della Renault Kangoo parcheggiata c' era un 35enne anche lui del paese. Pagnoni ieri, come da abitudine, aveva indossato l' abbigliamento da ciclista, il caschetto e gli occhiali e in sella alla sua bicicletta si era diretto in campagna per raggiungere Crevalcore. E poi finito il giro, tornare a casa. Pagnoni era un appassionato di ciclismo soprattutto fuori strada. Aveva percorso mezza Italia soprattutto le colline e le montagne. Per lui la campagna tra San Matteo della Decima e Crevalcore, era un ottimo allenamento in vista di impegni più importanti. La notizia della sua morte si è diffusa in brevissimo tempo in paese: sul luogo dell' incidente sono accorsi molti amici, alcuni dei quali mossi come lui dalla passione per la mountain bike. Ieri pomeriggio il ciclista aveva appena imboccato via Cavamento. UNA LEGGERA discesa prima di iniziare il tragitto in direzione di Crevalcore. Qualcosa, però, deve aver distratto l' uomo che non si accorto della Renault Kangoo e si è scontrato ad una velocità sostenuta con la parte posteriore della vettura. Al punto che dopo aver battuto la testa, sulla carrozzeria è rimasta una grossa ammaccatura. Un agricoltore che abita nelle vicinanze racconta: «L' ho visto a terra. Abbiamo capito subito che era in condizioni disperate. Lo hanno intubato subito i sanitari appena arrivati sul posto. Sembrava che si potesse riprendere, ma dopo le manovre dei medici per rianimalo, appena pochi minuti e ci hanno informato che era deceduto.». IL COLTIVATORE lo ricorda in sella alla due ruote: «Lo vedevo spesso percorrere via Cavamento a tutta velocità. Era un atleta, uno molto in forma. Ogni giorni si allenava con grande dedizione. Aveva sempre il sorriso sulla faccia e tanti amici che ogni tanto percorrevano la stra con lui. Quando ho visto che era a terra quasi privo di vita, mi è dispiaciuto moltissimo. Ad ogni passaggio non mancava mai di salutare. A Decima era molto conosciuto per la sua generosità». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 24 giugno 2016 Pagina 19 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca Matteo Radogna. MATTEO RADOGNA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 24 giugno 2016 Pagina 26 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca A tavola con Re Bertoldo e il friggione di Fra Cipolla Persiceto Grande successo per la kermesse di PIER LUIGI TROMBETTA SAN GIOVANNI DOPO il successo delle edizioni precedenti è ritornata a San Giovanni in Persiceto, alla sua quinta edizione, la Sagra di Re Bertoldo, promossa dall' Associazione Carnevale Persiceto con il patrocinio del Comune. Per due week end in piazza Garibaldi si sono avuti intrattenimento e spettacoli per grandi e piccoli e le prelibatezze del Menù di Re Bertoldo nello stand gastronomico. Dove è stato possibile gustare piatti speciali come i tortelloni rosa di Bertoldo (con rape rosse), i tortellini blasfemi della Corte di Castagnolo (alla panna), il friggione di fra Cipolla, lo scettro di Re Bertoldo (stinco di maiale con purè), la ciambella di via Cretini (pinza bolognese), l' altro vanto della Corte del Re (torta tenerina) e tantissime altre prelibatezze della cucina emiliana rivisitate in chiave «bertoldesca» dalla creatività dei carnevali persicetani. Per quanto riguarda gli spettacoli sul palcoscenico si sono succedute le danze orientali e danza del ventre a cura di Bellydance Dojo Associazione Echoes; e poi Io mi chiamo G., un tributo a Giorgio Gaber a cura della compagnia teatrale Le tre lune. Grande successo di pubblico anche per il concerto teatrale interpretato da Luca Mazzamurro per la regia di Francesca Calderara. EPPOI Carnevaliamo, con la sfilata e lo Spillo dei quattro carri creati dai bambini delle elementari Quaquarelli e dagli studenti delle medie Mameli. Il progetto Carnevaliamo ha portato nelle scuole, elementari e medie, i carnevalai. Che dopo alcuni mesi di lezioni teoriche e di laboratori creativi nelle classi hanno portato in piazza il lavoro fatto. Per le scuole elementari il tema è stato quello de «La Storia Infinita» di Michael Ende; le scuole medie hanno invece elaborato il carro «SOS Estate«, che parla della voglia di vacanze dopo la scuola. Per Carnevaliamo è stato studiato un pranzo ad hoc: gramigna di Cacasenno (gramigna alla salsiccia), grigliata della Marcolfa (grigliata di pollo e salsiccia con patate), salsiccia alla Re Alboino (salsiccia con patate fritte)torta dei campi allagati (torta di riso). Il pranzo dedicato a Carnevaliamo è stato organizzato in collaborazione con TVB Quaquarelli e i comitati di genitori e delle scuole interessate al progetto. Per le giornate della sagra, nella sala mostre della biblioteca Giulio Cesare Croce, è stato possibile visitare la mostra fotografica sul Carnevale 2016 curata dal Circolo fotografico il Palazzaccio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 24 giugno 2016 Pagina 28 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca C'è la 'Fira di ai' SAN GIOVANNI AL VIA a Persiceto, fino a domenica, la 'Fira di ai', in onore del patrono San Giovanni Battista. Anche per questa edizione, nel centro storico, è in programma una vasta gamma di eventi. Protagonista di quest' anno sarà la lavanda, a cui sarà dedicata una vera e propria festa con laboratori per i più piccoli e una gara di sgranatura. Il programma della fiera è ricco di spettacoli musicali, bancarelle, mostre, eventi e laboratori per bambini. Appuntamento con lo street food (borlenghi, piade e gnocchini, hamburger, fritti, arrosticini, spianate e gelati). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 23 giugno 2016 larepubblica.it (Bologna) Cronaca Weekend con ondata di calore sulla pianura bolognese Già oggi toccati i 35°in diversi punti della regione. Allertate le strutture di assistenza e i pronto soccorso BOLOGNA Già oggi si sono toccati i 35° ad Anzola (Bologna), Piumazzo (Modena), Parma e Roncalceci (ForlìCesena), scrive Emilia Romagna meteo. E domani potrebbe andare anche peggio. Secondo l' Ausl di Bologna è attesa infatti un' ondata di calore "con possibili disagi per i cittadini residenti a Bologna e nei comuni limitrofi di Casalecchio di Reno, Castel Maggiore e San Lazzaro di Savena. L' ondata di calore coinvolgerà anche i 22 comuni della pianura. Nel dettaglio, Anzola dell' Emilia, Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Calderara di Reno, Castello d' Argile, Castel Maggiore, Castenaso, Crespellano, Crevalcore, Galliera, Granarolo dell' Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale, Sant' Agata Bolognese". È previsto che l' ondata persista almeno fino a sabato 25 giugno. "Sono stati allertati, come di norma, i pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, oltre che gli infermieri dell' assistenza domiciliare dell' area metropolitana". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 23 giugno 2016 Bologna Today Politica locale Passion for dogs centro cinofilo a Giardini e Terrazzi 2016, edizione di San Lazzaro 23 giugno 2016 15:06 Condivisioni Nota Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday Nell' ambito della manifestazione Giardini & Terrazzi edizione di San Lazzaro di Savena (BO) si terrà l' iniziativa dedicata Dog Party & Parade, i cui protagonisti saranno i nostri amici a quattro zampe. L' evento, promosso dal Consorzio FIA e dal Comune di San Lazzaro di Savena, sarà caratterizzato da incontri e competizioni riservati alla "cittadinanza" canina: sfilate, concorsi, dimostrazioni, gruppi simpatia che si terranno presso il Parco 2 Agosto. In questo contesto venerdi 24 Giugno a partire dalle ore 15 sino alle 18 avrà luogo una dimostrazione cinofila a cura del centro cinofilo Passion for Dogs con il coinvolgimento dei visitatori con cani al seguito in esercizi di mobilità e attività per migliorare il rapporto caneconduttore. L' educatore Umberto Guerini sarà a disposizione per consulenze cinofile gratuite e per approfondire argomenti di interesse quali la scelta del cucciolo o il rapporto canibambini. Breve profilo del Centro Cinofilo Passion for Dogs Il centro cinofilo Passion for Dogs è situato all' interno della splendida tenuta Orsi Mangelli a Le Budrie di San Giovanni in Persiceto, a pochi km da Bologna, Modena e Cento di Ferrara. A disposizione degli ospiti ci sono vaste aree recintate che garantiscono la sicurezza del cane durante le attività. Il rispetto del benessere degli animali è il requisito fondamentale del centro cinofilo Passion for Dogs; la serenità del conduttore e del cane è per noi indispensabile per svolgere al meglio il nostro lavoro. Cosa offriamo: Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 24 giugno 2016 Pagina 8 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale Paola Marani Per l' ex sindaco di San Giovanni in Persiceto viene disposta l' archiviazione nel caso spese pazze in Regione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 24 giugno 2016 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale Guazzaloca: «Ti rovinano la vita Nulla può ripagare tanta sofferenza» Per l' ex sindaco, accusato per il Civis, fu chiesta l' archiviazione di LUCA ORSI INCHIESTE penali finite in un nulla di fatto. Assoluzioni piene che sbriciolano impianti accusatori pesanti, spesso disonorevoli per chi ne è colpito. Anni di angoscia che nessuno potrà risarcire. Per chi fa politica può significare la fine di una carriera, se l' età, la salute o il carattere non consentono di rialzarsi in piedi. «Sono vicende tragiche, che rovinano la vita», afferma Giorgio Guazzaloca, appreso dell' assoluzione con formula piena di Vasco Errani, accusato di falso nel caso Terremerse, perché «il fatto non sussiste». Guazzaloca dice di capire «fino in fondo» l' ex presidente della Regione, dimessosi in seguito alle accuse. Guazzaloca fu coinvolto nella maxi inchiesta sul Civis, il tram su gomma. L' ex sindaco venne accusato di corruzione e falso ideologico. Nel 2013 fu disposta l' archiviazione. Ma, commenta Guazzaloca, «nulla può ripagare tanta sofferenza. Nel mio caso non ci fu nemmeno il rinvio a giudizio, ma lo stato d' animo non cambia di molto». E aggiunge: «Io mi sono ammalato». NEGLI ultimi anni, casi simili si sono ripetuti. Alcuni esempi. Nel marzo scorso, l' ex assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti viene assolto con formula piena, «perché il fatto non sussiste» dall' accusa di falso nell' ambito del 'caso Hesperia'. Secondo l' accusa, la Regione aveva illegalmente favorito un gruppo ospedaliero locale a scapito di uno romano. Anche l' inchiesta sulle cosiddette spese pazze dei consiglieri regionali è finita, in alcuni casi, per sgonfiarsi. Andrea Defranceschi e Giovanni Favia, già consiglieri grillini del Movimento 5 stelle, nel gennaio scorso vengono assolti. Anche loro con formula piena: il fatto non sussiste. I due, però, espulsi dal movimento, hanno dovuto cambiare lavoro. POCHI mesi prima, sempre nell' ambito della stessa inchiesta, il giudice aveva assolto con formula piena (perché il fatto non sussiste) tre ex consiglieri regionali del Pd Matteo Richetti, Anna Pariani,Marco Barbieri e Roberto Sconciaforni, di Rifondazione comunista, accusati di peculato. Nel maggio del 2015, stessa inchiesta per i rimborsi ai gruppi consiliari in Regione del biennio 2010 2011, per Antonio Mumolo (consigliere regionale pd ancora in carica) e Paola Marani, già sindaco di San Giovanni in Persiceto, che oggi si dedica al volontariato, era stata chiesta l' archiviazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 24 giugno 2016 Pagina 9 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale LUCA ORSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 24 giugno 2016 Pagina 24 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale PERSICETO GRILLINI ALL' ATTACCO «Cancellate il piano Postrino, non serve un ipermercato» PERSICETO « S T O P a n u o v e a r e e commerciali a Persiceto. Così si cementifica un paese». Silvia Piccinini (nella foto), consigliera regionale del M5S, ha presentato una interrogazione per chiedere alla Giunta di intervenire sul piano Postrino che prevede la nascita di un' ennesima struttura commerciale in questo Comune. «Progetto vecchio, eredità di un Pd che ormai è evaporato», ha sentenziato la grillina. «La Regione fermi la cementificazione selvaggia che sta alla base del progetto Postrino continua . Una Giunta che ha come obiettivo il consumo di suolo a saldo zero non può permettere che si continui a costruire nell' unico interesse di favorire gli speculatori». È questa la richiesta di Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, contenuta in una interrogazione che ha come oggetto il progetto denominato Postrino che dovrebbe vedere la nascita un centro commerciale alle porte del comune bolognese e a ridosso della Trasversale di Pianura, proprio vicino all' area di interesse ambientale 'La Bora'. «Si tratta di un progetto vecchio che va assolutamente fermato spiega Silvia Piccinini perché non fa altro che aumentare il consumo di suolo a totale vantaggio dei privati contribuendo alla desertificazione dei centri storici. Nessuno sente il bisogno di un iper mercato». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 24 giugno 2016 Pagina 24 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale «Errori locali e politica nazionale hanno pesato sul ko di Persiceto » L' analisi di Claudio Broglia, sindaco di Crevalcore e senatore Pd PERSICETO VIS A VIS con il senatore e sindaco di Crevalcore Claudio Broglia, che analizza il risultato del ballottaggio di San Giovanni in Persiceto e la disfatta del Pd. Partito storicamente sempre presente e che ha perso la storica cittadina dopo oltre settanta anni. Senatore lei aveva messo in guardia il suo partito, dopo il primo turno di votazioni, del 'pericolo' che incombeva su San Giovanni. «Intanto fatemi fare gli auguri sinceri di buon lavoro a Lorenzo Pellegatti, neo sindaco di Persiceto, con la convinzione che soprattutto in t e m a d i Unione e società partecipate si possano trovare strategie comuni sul merito rispetto al lavoro svolto in questi anni. Sì, avevo messo in guardia gli amici di San Giovanni, visti gli esiti del primo turno, sul rischio concreto che i ballottaggi potevano diventare una palude per i candidati del Pd. Purtroppo l' esito del secondo turno, non solo a Persiceto ma in molti comuni, ha confermato le mie preoccupazioni. Nel caso di Persiceto credo siano molteplici le cause di questa sconfitta: da alcuni errori sulle politiche locali ad una congiuntura politica nazionale che certamente non ha aiutato, alla capacità del centrodestra di presentare un candidato credibile, che tra l' altro aveva avuto precedenti esperienze amministrativa nel Pci e che attualmente ricopre un ruolo molto importante nella parrocchia di Persiceto». Perché avete perso a San Giovanni? «Se si guarda il primo turno, di fronte ad una scelta larga di candidati, non vi è dubbio che una buona maggioranza relativa aveva scelto Cotti, che per pochi punti non ha raggiunto il 50%. Nel secondo turno tutto è cambiato, nel senso che si sono saldati tutti i voti delle opposizioni, ma ciò che più è evidente è che circa un migliaio di persone che avevano sostenuto Cotti al primo turno o non sono andati a votare o addirittura hanno cambiato la scelta». La politica nazionale ha influito sul voto locale? «Certamente sì, guardate Torino, ma guardate anche tutte le situazioni nelle quali siamo andati al ballottaggio con i 5 stelle. Una sconfitta totale. L' aver aperto la campagna referendaria sulle riforme, e l' errore di aver suggerito alle persone di non andare a votare sul referendum per le trivellazioni, hanno finito per trasformare in molti casi soprattutto al ballottaggio un voto contro il Pd ed il suo segretario. Certo, saremmo degli sprovveduti se addebitassimo al nazionale la sconfitta di Persiceto, e se non riconoscessimo scelte errate o quanto meno non comunicate in modo corretto alle persone. Adesso c' è una sola strada da percorrere: ritornare a parlare alla gente». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 24 giugno 2016 Pagina 24 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale Pier Luigi Trombetta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 24 giugno 2016 Pagina 14 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Rapporto finanza pubblica. «Colpite le spese che incidono sui servizi» Corte conti: ancora ampi margini per la spending, sfoltire gli enti della Pa ROBERTO TURNO ROMA L' effetto spending review tra il 2010 e il 2015 è stato «assai severo» e ha colpito soprattutto le spese di funzionamento delle amministrazioni pubbliche e «i servizi resi ai cittadini». Colpendo con l' accetta i redditi da lavoro dipendente, che nel frattempo sono crollati in valore assoluto di 10 miliardi. Nel tradizionale giudizio di parificazione del bilancio dello Stato del 2015, la Corte dei conti ribadisce le perplessità già espresse di recente nel «Rapporto di coordinamento della finanza pubblica», a partire dagli errori e dagli effetti negativi dei tagli lineari. Ma al tempo stesso mette in guardia: per la spending review ci sono ancora ampi margini di miglioramento, mentre gli investimenti pubblici stanno soffrendo le penalizzazioni delle politiche di rientro. Ma non solo, aggiunge la magistratura contabile: serve una decisa potatura degli «ipertrofici » enti della Pa così come anche delle Authority, tanto più mentre la stessa riorganizzazione della macchina pubblica continua a procedere in maniera «defatigante e disordinata». La politica di spending review, almeno in termini di risultati assoluti, viene promossa nella relazione di ieri del presidente Raffaele Squitieri, che a giorni andrà in pensione. Ma non senza importanti distinguo da parte del presidente della Corte: perché, ha aggiunto Squitieri, sono state colpite «soprattutto le spese che più incidono sul funzionamento delle amministrazioni e sui servizi resi ai cittadini». Con un effetto a valanga sui redditi dei dipendenti pubblici, ma anche con risparmi «molto rilevanti» della spesa per interessi sul debito. Le classiche due facce della stessa medaglia. Anche se, ha tenuto a sottolineare a sua volta il presidente delle sezioni riunite della Corte dei conti, Angelo Buscema, per i risparmi derivanti dalla spending review esistono ancora «ulteriori margini di miglioramento». Abbandonata la strada impervia e per tanti versi dannosa dei tagli lineari, ha spiegato Buscema, la revisione selettiva della spesa dei ministeri «non ha inciso sui livelli». E per questo, Buscema ha ancora una volta rilanciato la posizione già più volte espressa dalla magistraura contabile almeno negli ultimi due anni: la necessità di rivedere quanto può restare ancora a carico dello Stato e quanto invece va "eliminato". Ma, ha aggiunto con una evidente sottolineatura, facendo bene attenzione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 24 giugno 2016 Pagina 14 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione «a non incidere negativamente sul potenziale di crescita». Una nuova revisione della tax expenditures, insomma, ma implicitamente anche una possibile rivisatazione del perimetro di intervento della "mano pubblica" nei servizi. Il capitolo della revisione della macchina pubblica e del disboscamento di poteri, di enti inutili e costosi, è stata del resto al centro anche della relazione del Procuratore generale presso la Corte dei conti, Martino Colella. Che da una parte ha giudicato ancora timida e disordinata la riforma della Pa. E, dall' altra, non ha esitato a sollecitare un ridimensionamento dell'«ipertrofia» tipica degli enti e delle strutture "aggregate" della Pa. Così come del resto, vale per le Authority indipendenti. «Urge uno sfoltimento» di enti e organismi inutili o sovrabbondanti, è insomma la parola d' ordine della Corte dei conti. E questo perché, ha spiegato senza peli sulla lingua il Procuratore generale, il sovradimensionamento e l' ingrossarsi degli enti statali o parastatali non può più essere eluso, o solo falsamente perseguito e annunciato. Per farcela è invece indispensabile, «più che l' avvicendarsi di generiche, e spesso contraddittorie previsioni di riduzione o razionalizzazione, la cui attuazione è sostanzialmente lasciata alla mera discrezionalità se non all' arbitrio delle amministrazioni centrali o locali interessate», una «concreta attività di sfoltimento». Fatti, non più solo parole e promesse. A cominciare «dai casi in cui è più evidente la duplicazione delle competenze e la sostanziale mancanza di un interesse pubblico attuale alla loro esistenza». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 24 giugno 2016 Pagina 14 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Pubblico impiego. Via al confronto entro i primi di luglio Il governo convoca gli statali per il rinnovo del contratto ROMA Partirà a giorni, «entro i primi di luglio», il confronto fra governo e sindacati sul rinnovo dei contratti degli statali e sulla riforma del pubblico impiego, che deve fissare le nuove regole su organizzazione del lavoro e degli uffici, salario accessorio e articolo 18 negli uffici della Pa. L' annuncio della convocazione è arrivato ieri dalla ministra per la Pubblica amministrazione e l' Innovazione Marianna Madia, intervenuta al Forum nazionale della Cgil sul riordino della Pa. Per Susanna Camusso, segretaria generale del sindacato di corso d' Italia, l' evento «sarebbe quasi da brindisi», ma per spolverare i bicchieri bisogna aspettare «l' effettivo insediamento del tavolo». Anche in quell' occasione, in realtà, le distanze fra governo e sindacati non si annunciano piccole, e il confronto promette di essere acceso su tutti i punti in agenda. Sui contratti, che sono il tema più immediato, i nodi sono di fondo. Ieri la ministra Madia ha sostenuto che i 300 milioni di euro messi a disposizione dalla legge di stabilità (a cui si aggiungeranno circa 70 milioni, il 4 per mille della massa salariale, in Regioni ed enti locali) «sono un inizio», e il loro aumento in prospettiva dipenderà dalla crescita reale del Paese, ma che nei nuovi contratti «chi ha di meno deve avere di più». Nell' atto di indirizzo questo principio dovrebbe tradursi nella richiesta ad Aran e sindacati di individuare un meccanismo progressivo, per concentrare i ritocchi sulle fasce di reddito più basse e diluirle su quelle più alte. Camusso chiede invece «aumenti sui minimi tabellari per tutti», e più in generale non sembra semplice trovare l' accordo su una linea diversa con i sindacati. L' atto di indirizzo dovrebbe poi puntare sull' aumento di peso della contrattazione decentrata, un passaggio, fondamentale per introdurre strumenti più flessibili, reso indispensabile dalla leggerezza delle risorse per ora a disposizione. Il fattore tempo non è secondario, perché giusto ieri è arrivata da Bologna l' ennesima sentenza di tribunale in cui si dice che il blocco dei contratti è illegittimo dal 30 luglio 2015, cioè dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della sentenza costituzionale che ha imposto di riavviare la macchina. La revisione delle regole sugli integrativi, con l' obiettivo di sfoltire il caos delle regole che hanno favorito le applicazioni più varie (e le storture più pesanti) nelle amministrazioni, sarà anche al centro del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20 24 giugno 2016 Pagina 14 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione decreto legislativo sul nuovo testo unico del pubblico impiego, cioè dell' altro pilastro del confronto fra governo e sindacati. Dal provvedimento arriveranno indicazioni importanti per le prospettive reali delle buste paga, perché in gioco (come anticipato sul Sole 24 Ore del 17 giugno) c' è la revisione delle «tre fasce di merito» scritte nella riforma del 2009 ma mai attuate. Non è in discussione il principio che dovrebbe premiare le eccellenze e lasciare a secco di premi una quota dei dipendenti, ma secondo Madia «alcune regole della legge Brunetta sono troppo rigide» e vanno riviste. Alla Funzione pubblica si è lavorato in queste settimane sia al capitolo sul pubblico impiego sia alla riforma della dirigenza, con il ruolo unico, gli incarichi a tempo e i tagli progressivi agli stipendi per i dirigenti che rimangono parcheggiati senza incarico (si veda Il Sole 24 Ore di mercoledì). Il cantiere è in piena attività, ma dall' incontro con i sindacati potrebbero dipendere anche le scelte "tattiche" su come portarlo avanti: dipendenti e dirigenti potrebbero far parte di un decreto unico, oppure essere divisi in due provvedimenti presentando il secondo solo dopo l' estate. Negli obiettivi rilanciati ieri da Marianna Madia, il testo unico che supera il sistema rigido degli organici per abbracciare quello dell' analisi dei fabbisogni di competenze servirà a cancellare la «regola sbagliata del turn over generalizzato»; la prospettiva indicata dal governo è quella di vincoli selettivi, che permettano di ringiovanire la Pubblica amministrazione con nuovi ingressi concentrati nelle professionalità di cui c' è bisogno. Questa strategia dovrebbe essere accompagnata da una regia nazionale sulla mobilità, per decidere la geografia del pubblico impiego sulla base dei servizi d a erogare, e anche su questo punto la discussione con i sindacati è aperta. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 24 giugno 2016 Pagina 46 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Comuni. Per il piano Città 2012 sono stati spesi solo 17 milioni Riqualificazioni, la nuova chance Il bando per la riqualificazione urbana parte bene. O almeno meglio del piano Città del 2012, per i quale dei 20 miliardi di progetti e 200 milioni di fondi, solo 17 milioni sono stati spesi. Meno di un millesimo in quattro anni. Ma con questo, meno ambizioso (500 milioni), i Comuni sono intenzionati a dare il meglio, anche perché il bando è anche il risultato degli interventi dell' Anci per renderlo più fruibile. Ieri si è svolto a Roma il seminario organizzato dall' Anci proprio sul bando, dove sono stati illustrati termini e procedure. Stefania Dota, vice segretario generale dell' Associazione, ha evidenziato che, grazie ai suggerimenti dell' Anci, ora i Comuni sono liberi di scegliere le aree degli interventi da proporre e hanno la possibilità di richiedere i finanziamenti anche per i progetti già presentati a seguito di altre norme, per poi poter scegliere quando arriveranno le risposte. L' esperienza da evitare è proprio quella del Piano città: come illustrato da Paolo Testa, responsabile dell' Area studi, ricerche e banche dati delle autonomie locali, che ha realizzato la ricerca, attualmente sono in corso ben cinque piani di i n t e r v e n t o : c o n t r a t t i d i q u a r t i e r e , piano nazionale di edilizia abitativa, 6.000 campanili, impianti sportivi e piano Città (rigenerazione urbana), cui si aggiunge quest' ultimo bando per la riqualificazione delle periferie. In particolare, il piano Città (Dl 83/2012) ha visto la partecipazione di 457 Comuni per 20 miliardi di progetti, ma solo 28 sono risultati assegnatari e 16 hanno risposto al questionario Anci. I risultati sono poco consolanti: del costo complessivo di 1,7 miliardi, 666 milioni erano l' ammontare dei finanziamenti richiesti, ma solo 172 milioni sono stati assegnati (su 200 disponibili) e solo un decimo di questi sono stati spesi (del resto l' 84% degli interventi è ancora da completare). E tutti gli importi sono stati comunque spesi attraverso appalti, senza uso di strumenti alternativi. Il tutto dopo quattro anni. Proprio sulla necessità di una progettualità di riqualificazione condivisa, con un coinvolgimento dei privati che superi gli appalti, si è invece espresso l' Anci, sottolineando (come ha fatto il segretario generale, Veronica Nicotra) il valore sociale e umano del recupero delle periferie, che dovrebbe essere oggetto di un passaggio da misure di carattere straordinario a politiche stabili di intervento. Per questo l' Anci ha fatto un grosso lavoro con altri organismi come Ance, Acri, Assoimmobiliare, anche per una comunità di pratiche tra assessori e funzionari che si occupano di rigenerazione urbana, aperta anche agli organismi associativi con l' obiettivo di raccogliere e organizzare un "portafoglio progetti" immediatamente disponibile. Che possa essere rapidamente valutato e selezionato da soggetti neutrali per l' accesso ai Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22 24 giugno 2016 Pagina 46 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione finanziamenti. Del resto da associazioni, casse e ordini (Eppi, Cipag e architetti) presenti al convegno è venuta la richiesta di un intervento più ampio e con tempi di accesso più lunghi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. SAVERIO FOSSATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 24 giugno 2016 Pagina 46 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Commercialisti. Su compensi, sorteggio, mandati e unioni le proposte per rilanciare il ruolo Si moltiplicano le rinunce fra i revisori degli enti locali ROMA Sorteggio, compensi, limiti ai mandati e articolazione dei pareri. Le modifiche chieste dai professionisti al sistema di regole che disciplinano i revisori degli enti locali disegnano nei fatti una riforma organica del settore. Ad avanzarle è stato ieri il consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che ha lavorato a un pacchetto di emendamenti pronti per l' uso. A patto che la politica se ne faccia carico, come assicurato dal ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa, intervenuto a Roma al convegno di presentazione dei correttivi: «Non mancheranno le occasioni normative per discutere le proposte ha assicurato e in prospettiva serve anche una riforma organica del testo unico degli enti locali, che si può fare solo con delega». Il tempo, però, non è una variabile secondaria, perché alla base della richiesta di intervento c' è un fenomeno che sta assumendo dimensioni preoccupanti: la moltiplicazione delle segnalazioni di professionisti che comunicano al consiglio nazionale la rinuncia dell' incarico da revisore, spesso perché sorteggiati in Comuni a centinaia di chilometri di distanza dallo studio (gli elenchi sono regionali) per compensi che a volte non raggiungono i 2mila euro l' anno: il calcolo di costi e benefici, in cui entra anche il peso delle responsabilità connesse al ruolo di revisore, offre motivazioni solide alla rinuncia. «Le leggi dimostrano grande fiducia nei revisori quando affidano ai professionisti 100 adempimenti all' anno, alcuni dei quali molto complessi», riflette il presidente del Cndcec, Gerardo Longobardi, ma poi li trattano «come costi della politica» quando si guarda ai compensi. «Oggi ci sono trattamenti al di sotto degli standard minimi di decoro rilancia Davide Di Russo, vicepresidente del Cndcec autore del censimento sui 100 adempimenti annuali ma gli enti devono poter contare sui migliori professionisti per lo svolgimento di un incarico delicatissimo». Sui compensi, la proposta è di fissare un limite minimo da 6mila euro annui, con fasce superiori man mano che cresce la dimensione demografica dell' ente, e nel frattempo dal Viminale arriva un' apertura ad avviare almeno l' aggiornamento dei livelli attuali, congelati dal 2005. Ma le indennità sono solo un aspetto della proposta dei professionisti, che chiedono di rivedere anche le regole del sorteggio introdotto nel 2011: chi è al primo incarico, anzitutto, non va confinati nei piccoli Comuni, dove il revisore è unico, ma va collocato nei collegi dove può crescere grazie all' aiuto di colleghi più esperti. Per ridare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24 24 giugno 2016 Pagina 46 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione margini di autonomia, poi, un correttivo propone di sorteggiare tre professionisti per ogni posto, tra i quali possa esercitarsi la scelta del consiglio comunale. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 24 giugno 2016 Pagina 47 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Welfare. Dopo il cambio del metodo di calcolo gli enti erogatori devono adottare gli atti di revisione dei regolamenti entro giugno Isee disabili, prestazioni da ridefinire Vanno individuate le prestazioni assistenziali a carattere monetario non più computabili Con l' approvazione della legge 26 maggio 2016, n. 89, il Parlamento, recependo un emendamento governativo presentato in sede di conversione del decreto legge 29 marzo 2016, n. 42, ha provveduto a modificare la disciplina dell' Isee approvata con il Dpcm 5 dicembre 2013, n. 159 nella parte relativa al suo calcolo per le persone disabili. L' intervento normativo si è reso necessario per recepire quanto deciso dal Consiglio di Stato con le sentenze n. 838, n. 841 e n. 842 del 29 febbraio 2016, che hanno di fatto confermato quanto già stabilito nel febbraio 2015 (ossia solo dopo poco più di un mese dall' entrata in vigore del nuovo Isee) con le sentenze del Tar Lazio n. 2454, n. 2458 e n. 2459. A fronte della posizione assunta dalla magistratura amministrativa, la scelta del Governo è stata quella di tornare alla modalità adottata con la precedente normativa (cioè con il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109), prevedendo quindi: l' esclusione dal calcolo dell' Indicatore della situazione reddituale (Isr) dei trattamenti assistenziali, previdenziali o indennitari non imponibili ai fini Irpef percepiti per ragioni connesse alla condizione di disabilità (indennità di accompagnamento, pensioni di invalidità, rendite Inail, ecc. ); l' abbandono del sistema di valorizzazione dei "costi" della disabilità, che aveva rappresentato una delle principali innovazioni della nuova disciplina Isee, con la previsione di franchigie reddituali forfettarie differenziate in relazione all' età della persona disabile (minore o adulta) e al grado della sua disabilità (media, grave o non autosufficienza) e di detrazioni connesse a determinate spese assistenziali, quali quelle sostenute per l' assunzione di collaboratori domestici e addetti all' assistenza alla persona e per il pagamento di rette di ospitalità giornaliera presso strutture residenziali; la reintroduzione della maggiorazione dello 0,5 sulla scala di equivalenza per ciascuna persona presente nel nucleo familiare con un livello di invalidità superiore al 66%, che era stata adottata sin dall' originario decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109. È evidente come si sia trattato di un intervento normativo assunto per fronteggiare una situazione di emergenza venutasi a determinare a seguito della pubblicazione delle citate sentenze del Consiglio di Stato. Si erano infatti moltiplicati i casi di autorideterminazione del valore Isee da parte delle persone disabili per il tramite del meccanismo della "contestazione" dei trattamenti assistenziali, previdenziali o Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26 24 giugno 2016 Pagina 47 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione indennitari erogati dall' Inps e acquisiti in automatico dal sistema informatico di gestione dell' Indicatore e, più in generale, era sempre più concreto il rischio di apertura di un contenzioso importante tra i cittadini disabili richiedenti le prestazioni sociali agevolate, gli enti erogatori delle stesse e l' Inps, nella sua qualità di ente titolare della funzione di calcolo dell' Indicatore e di certificatore del valore ottenuto. Si apre adesso una fase che, seppure transitoria, impone agli enti erogatori delle prestazioni sociali agevolate (in primis i Comuni) un duplice sforzo, normativo e operativo. Relativamente al primo aspetto, è la stessa legge 89/16 a prevedere che gli enti adottino entro trenta giorni dalla sua entrata in vigore (in pratica entro la fine del mese di giugno) gli atti di revisione dei regolamenti di accesso e di erogazione delle prestazioni, allo scopo di conformarli alle nuove disposizioni normative, con tutte le difficoltà che in tempi così brevi possono esserci sia nella valutazione dell' impatto delle eventuali modifiche da apportare (dal punto di vista dell' equità sociale e da quello della sostenibilità finanziaria), sia nell' iter approvativo, soprattutto per quelle amministrazioni che in questo periodo sono state impegnate nella tornata elettorale. Sotto il profilo operativo, il principale adempimento richiesto agli enti è quello di ridefinire quali tra le prestazioni assistenziali a carattere monetario da essi erogate rientrano tra quelle che, in analogia a quelle di competenza dell' Inps, non sono più computabili ai fini Isee in quanto destinate a persone disabili (è il caso, ad esempio, degli assegni di cura o dei contributi per il pagamento di personale addetto all' assistenza previsti da numerosi enti locali). Dell' esclusione di tali trattamenti economici dal calcolo dell' Indicatore deve essere poi data adeguata comunicazione ai cittadini interessati e ai Caaf, in modo che non vengano più indicati nella Dsu, come invece doveva essere fatto prima del recente intervento normativo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MASSIMO BIGONI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 24 giugno 2016 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione La Corte conti ha approvato le linee guida e il questionario per gli organi di revisione Nuova contabilità, prova bilanci Riforma al centro delle istruzioni sui preventivi 20162018 Armonizzazione contabile alla prova dei bilanci. La riforma della contabilità (introdotta dal dlgs 118/2011) è al centro delle linee guida indirizzate ai revisori degli enti locali per la predisposizione delle relazione sul bilancio di previsione 20162018 dei comuni. A licenziare le linee guida è stata la sezione autonomie d e l l a C o r t e d e i c o n t i n e l l a delibera n . 24/sezaut/2016 che ha anche approvato il relativo questionario rivolto esclusivamente ai municipi, dal momento che per città metropolitane e province i l t e r m i n e p e r l ' approvazione dei preventivi non è ancora scaduto (la dead line è il 31 luglio). Il questionario, previsto in forma semplificata, è articolato in tre sezioni precedute da domande preliminari, volte a evidenziare il livello di ottemperanza agli adempimenti richiesti, per l' attuazione, nel corso del 2016 dell' armonizzazione contabile. Per la riforma, scrivono infatti i giudici contabili, il 2016 rappresenta «un importante banco di prova nella prospettiva della sana gestione finanziaria degli enti locali» . I l riferimento, in particolare, è all' adozione del bilancio di cassa, «elemento chiave» dell' armonizzazione poiché, «alla luce del principio della competenza finanziaria potenziata e in vista della necessità di realizzare flussi finanziari in entrata in grado di alimentare i flussi in uscita, avvicina la competenza alla cassa, attraverso la valorizzazione del momento dell' esigibilità delle obbligazioni giuridiche». Le previsioni di cassa, avverte la Corte dei conti, devono tendere sempre più ad allinearsi con le previsioni di competenza, «sulla base dei postulati di veridicità e attendibilità». Attenzione anche alla nota integrativa e al piano dei conti integrato. Intanto ieri è stato emanato il decreto Mef n. 53279 del 20/6/2016 (in corso di pubblicazione nella G.U.) sul monitoraggio del saldo di finanza pubblica di città metropolitane, province e comuni per il 2016. FRANCESCO CERISANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 24 giugno 2016 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Su compensi e criteri di selezione il governo apre ai revisori Su adeguamento dei compensi e criteri di selezione per la scelta dei revisori degli enti locali, il governo apre alle richieste dei dottori commercialisti. «Sono richieste puntuali, ragionevoli e di buon senso», ha detto ieri il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Enrico Costa, intervenendo al convegno dedicato alla centralità della funzione del revisore degli enti locali organizzato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti a Roma. Costa ha fatto capire che ci saranno occasioni per prestare attenzione alle proposte emendative dei commercialisti e che quelle stesse proposte potrebbero trovare accoglimento o in sede di conversione in legge d e l d e c r e t o enti locali v a r a t o l u n e d ì d a l governo o nella prossima legge di stabilità. In generale, Costa ha parlato anche della necessità di effettuare un «tagliando organico al testo unico enti locali». I dottori commercialisti da tempo chiedono una revisione dei criteri di selezione dei revisori, perché gli attuali non premiano le migliori professionalità, e chiedono altresì una revisione dei compensi, troppo bassi per le responsabilità affidate ai professionisti e comunque non aggiornati dal lontano 2005. Per superare questa oggettiva contraddizione, i commercialisti italiani mettono in campo un pacchetto di proposte migliorative che tornerebbero utili all' intero sistema dei controlli degli enti locali. Si va dal superamento almeno parziale del sistema di estrazione a sorte per la selezione dei revisori al tanto atteso incremento dei limiti massimi dei compensi. Per il presidente nazionale della categoria, Gerardo Longobardi, «il legislatore dimostra di riporre grande fiducia nel revisore degli enti locali. Se così non fosse, non si capirebbe perché gli siano stati affidati quasi cento adempimenti, peraltro estremamente complessi. Ma se il revisore viene finalmente riconosciuto come un pilastro nell' organizzazione dell' ente locale, nel quale svolge una funzione insostituibile di presidio di legalità, è arrivato il momento di garantirne davvero la professionalità e valorizzarne il ruolo, anche dal punto di vista economico. Non è più possibile considerarlo contestualmente una risorsa e un costo della politica. È infatti sono sempre più frequenti i casi di professionisti che rinunciano all' incarico». Per il vicepresidente nazionale Davide Di Russo, i compensi dei professionisti «rischiano di essere percepiti al di sotto degli standard minimi di decoro». Tra le principali proposte c' è «l' attualizzazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 24 giugno 2016 Pagina 37 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione dei limiti massimi al compenso, con incrementi se il revisore esercita le proprie funzioni anche nei confronti delle istituzioni dell' ente: 10% in più per ogni istituzione, sino a un incremento massimo del 20%». Aperture alle proposte dei commercialisti sono venute anche dal direttore centrale della finanza locale del ministero dell' interno, Giancarlo Verde, secondo il quale «il legislatore ha adottato misure che rendono l' incarico sempre meno attraente per le migliori professionalità: il compenso che dovrebbe essere aggiornato triennalmente è fermo al 2005. È stato fissato un rigido tetto alle spese rimborsabili ed è stato introdotto un sistema di selezione totalmente aleatorio, sulla base di un meccanismo a estrazione». Infine, ha osservato il consigliere nazionale delegato alla materia Giovanni Parente, «a fronte di un ipertrofico aumento di funzioni, adempimenti, controlli e responsabilità, il professionista alla prima esperienza ha, come unica opzione disponibile l' incarico di revisore unico: il rischio, insomma, è di trovarsi allo sbaraglio, sia pure in un comune di piccole dimensioni». PIERRE DE NOLAC Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 24 giugno 2016 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Tasse locali anche senza Prg VENERDÌ 1° LUGLIO Interpello tributi locali. Termine per adottare o adeguare i regolamenti degli enti locali ai principi di cui al titolo I del dlgs n. 156/2016 recante la revisione dell' istituto dell' interpello (art. 8 c. 3 del dlgs 156/2015) VENERDÌ 15 LUGLIO Monitoraggio debiti commerciali. Le pubbliche amministrazioni comunicano, m e d i a n t e l a piattaforma elettronica d e l M e f p e r l a certificazione dei crediti i dati relativi ai debiti non estinti, certi, liquidi ed esigibili per s o m m i n i s t r a z i o n i , f o r n i t u r e e appalti e obbligazioni relative a prestazioni professionali, per i quali, nel mese precedente, sia stato superato il termine di scadenza senza che ne sia stato disposto il pagamento. Il mancato rispetto degli obblighi è rilevante ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale del dirigente responsabile. Trasmissione telematica dei rendiconti 2015 alla Corte dei conti. Termine ultimo per l' invio telematico, attraverso il sistema Sirtel (Sistema informativo rendicontazione telematica enti locali), alla sezione delle autonomie della Corte dei conti, del rendiconto dell' esercizio 2015, da parte dei comuni con popolazione fino a 19.999 abitanti e delle comunità montane. MERCOL. 22 LUGLIO Personale. Emettere i mandati di pagamento degli stipendi al personale dipendente e curarne la consegna al tesoriere comunale. Contestualmente ai mandati delle retribuzioni inviare al tesoriere i mandati dei contributi dovuti all' Inps ex Inpdap, relativi al mese in corso (art. 22, legge 440/1987; risoluzione n. 31/E del 9 maggio 2013). SABATO 30 LUGLIO Indicatore trimestrale tempestività dei pagamenti. Entro oggi le amministrazioni devono pubblicare l' indicatore trimestrale di tempestività dei pagamenti relativo al secondo trimestre dell' anno sul proprio sito internet istituzionale nella sezione «Amministrazione trasparente/Pagamenti dell' amministrazione» (art. 10 dpcm 22/9/2014). Assestamento di bilancio e controllo della salvaguardia degli equilibri. Mediante la variazione di assestamento generale, deliberata dall' organo consiliare, si attua la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva e il fondo di cassa, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio. Dup Documento unico di programmazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31 24 giugno 2016 Pagina 38 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione Entro il 31 luglio la giunta presenta al Consiglio il Documento unico di programmazione per le conseguenti deliberazioni. Se alla data del 31 luglio risulta insediata una nuova amministrazione, e i termini fissati dallo Statuto comportano la presentazione delle linee programmatiche di mandato oltre il termine previsto per la presentazione del Dup, il Dup e le linee programmatiche di mandato sono presentate al Consiglio contestualmente, in ogni caso non successivamente al bilancio d i previsione riguardante gli esercizi cui il Dup si riferisce. (art. 170 del dlgs 267/2000 e Principio contabile 4/1 allegato al dlgs. 118/2011). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 24 giugno 2016 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Per la Cassazione bisogna fare riferimento alla destinazione urbanistica originaria Tasse locali anche senza Prg Imu e Tasi dovute anche se il piano regolatore è decaduto Ici, Imu e Tasi s o n o d o v u t e s u l l e a r e e e d i f i c a b i l i a n c h e s e i l piano regolatore generale è decaduto per mancata approvazione della regione. Per determinare la natura dei terreni compresi in un piano di sviluppo industriale decaduto è necessario far riferimento alla destinazione urbanistica originaria. Quindi, le aree sono soggette a imposizione se inserite nel preesistente programma di fabbricazione, a prescindere dall' esistenza o dalla validità degli strumenti urbanistici attuativi. Va invece tenuto conto della maggiore o minore potenzialità edificatoria delle aree in sede di determinazione del loro valore di mercato, nonché della possibile incidenza degli oneri di urbanizzazione sul valore delle stesse. L' importante principio è stato affermato dalla Corte di cassazione, con l' ordinanza 12379 del 15 giugno 2016. Secondo i giudici di legittimità, per qualificare i terreni compresi in u n piano A s i d e c a d u t o « o c c o r r e f a r e riferimento alla destinazione urbanistica originaria, con la conseguenza che gli stessi sono da qualificare edificabili se inseriti nel preesistente programma di fabbricazione, a prescindere dall' esistenza o dalla validità degli strumenti urbanistici attuativi». Precisa inoltre la Cassazione che sussiste l' esigenza di tenere concretamente conto nella determinazione della base imponibile «della maggiore o minore attualità delle sue potenzialità edificatorie, nonché della possibile incidenza degli ulteriori oneri d i urbanizzazione sul valore dello stesso in comune commercio». Quello che rileva per qualificare giuridicamente la natura del terreno, ai fini dell' imposizione tributaria, è la «mera potenzialità edificatoria», che permane anche se il Prg (o il piano di fabbricazione, che è la stessa cosa) decade per mancata approvazione. Del resto, in base all' articolo 2 del decreto legislativo 504/1992 per area fabbricabile s' intende l' area utilizzabile a scopo edificatorio in base agli strumenti urbanistici «generali o attuativi». Mentre per la caratteristica dell' edificabilità è sufficiente che essa risulti da un piano regolatore generale, la potenzialità di edificazione è maggiore quando l' area è ricompresa in un piano particolareggiato e ciò ha effetti nella determinazione del valore dell' area stessa e della quantificazione della base imponibile Ici, Imu e Tasi. Tra l' altro, l' edificabilità di un' area non può essere esclusa neppure dalla presenza di vincoli o di particolari destinazioni urbanistiche. In questi casi l' area è comunque soggetta al pagamento delle imposte locali (Cassazione, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33 24 giugno 2016 Pagina 38 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione sentenza 5161/2014). Al riguardo, la Corte costituzionale (sentenza 41/2008) ha stabilito che non si possono distinguere le aree edificabili in concreto da quelle edificabili in astratto (cioè considerate edificabili da strumenti urbanistici non approvati o non attuati). L' astratta edificabilità del suolo giustifica di per sé la valutazione del terreno secondo il suo valore venale e differenzia radicalmente tale tipo di suoli da quelli agricoli non fabbricabili. L' articolo 36 del dl 223/2006, richiamato nell' ordinanza, ha chiarito che un' area sia da considerare fabbricabile se utilizzabile a scopo edificatorio in base allo strumento urbanistico generale deliberato dal comune, indipendentemente dall' approvazione della regione e dall' adozione di strumenti attuativi. SERGIO TROVATO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 24 giugno 2016 Pagina 39 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Precisazione dell' anticorruzione. Revisione da parte delle Soa Concessionari, Cantone vieta l' autocertificazione Stop all' autocertificazione dei lavori da parte dei concessionari che non eseguono direttamente i lavori, ma li affidano a terzi; possibile riconoscere i lavori soltanto se il concessionario svolge un ruolo di coordinamento tecnico avendo la responsabilità della progettazione; le Soa dovranno rivedere le certificazioni anomale rilasciate finora. Sono queste alcune delle rilevanti precisazioni che ha fornito l' Autorità nazionale anticorruzione con il comunicato dell' 8 giugno 2016 pubblicato il 20 giugno sul proprio sito web. L' Autorità interviene quindi nel vivo dell' operatività concreta dei concessionari e delle modalità di attestazione dei lavori connesse alle concessioni, siano esse di lavori pubblici o di servizio pubblico. Un primo problema segnalato dall' Anac come anomalo e meritevole di chiarimento riguarda i lavori eseguiti direttamente (dal concessionario, o dal solo socio operativo) che sono strettamente connessi all' oggetto di concessione e che sono stati certificati con Cel (certificati di esecuzione dei lavori) che lo stesso concessionario ha nella banca dati telematica. A tale riguardo, le anomalie individuate, riguardanti anche la coincidenza fra concessionario e concedente, portano l' Autorità a ritenere che le certificazioni «dovranno essere immesse nella banca dati telematica dei Cel pubblici a cura del soggetto concedente (esclusivamente di natura pubblica)» e quindi non dal concessionario o dal socio operativo. Il presupposto è che il concessionario di un servizio pubblico deve eseguire, ovvero affidare a terzi, lavori nel rispetto della disciplina di settore degli appalti pubblici (cioè il decreto n. 50/2016). Un secondo problema sul quale si sofferma l' Anac attiene alla circostanza che i lavori affidati dai concessionari a terzi esecutori per la realizzazione di opere e lavori che riguardano le attività in concessione siano poi utilizzati per la propria qualificazione e certificati come lavori in conto proprio, sebbene totalmente eseguiti da imprese terze. Così facendo il concessionario acquisisce la qualifica di esecutore non avendo eseguito nulla e sfruttando il cosiddetto premio di coordinamento previsto per le imprese aggiudicatarie che subaffidano opere a terzi esecutori. Per questo punto il comunicato firmato dal presidente dell' Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone specifica che o i lavori vengono attribuiti direttamente e certificati dal concessionario ai soli soggetti esecutori, o possono essere intestati al concessionario ma a condizione che almeno «dimostri di aver assunto diretta responsabilità nei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 35 24 giugno 2016 Pagina 39 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione confronti del concedente», oppure di avere svolto un ruolo di coordinamento tecnico. In questo caso deve emergere che il concessionario abbia svolto «almeno la progettazione dell' intervento e la direzione tecnica del l' esecuzione». In questa ipotesi la documentazione idonea a tale dimostrazione dovrà essere prodotta alla Soa e oggetto di opportuni riscontri di veridicità. Alla luce di queste indicazioni l' Anac ha chiesto alle Soa di rivedere «tutte le attestazioni già rilasciate, in occasione della verifica triennale o in occasione del primo rinnovo» mettendo in chiaro che saranno legittime soltanto certificazioni rilasciate sulla base dei chiarimenti forniti con il comunicato. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 24 giugno 2016 Pagina 40 Italia Oggi Pubblica Amministrazione La riforma avrebbe dovuto inserire i ddl di bilancio e di rendiconto tra quelli bicamerali Conti statali, voce agli enti Il nuovo Senato avrebbe dovuto avere più poteri in materia ItaliaOggi pubblica la sintesi del documento pubblicato in versione integrale sul sito www.legautonomie.it L' ambito delle funzioni attribuite al Senato dalla legge di revisione costituzionale approvata dalla Camera dei deputati il 16 aprile scorso e che sarà sottoposta a referendum può essere schematizzato in: funzioni di raccordo tra lo s t a t o , i comuni, le città metropolitane, le regioni e l' Unione europea. Esse discendono direttamente dalla nuova configurazione del Senato che rappresenta le istituzioni territoriali e da cui deriva la sua composizione: 95 Senatori eletti dai consigli regionali e dalle Province autonome di Trento e Bolzano fra i propri componenti e fra i sindaci più 5 Senatori che possono essere nominati dal presidente della repubblica funzioni di partecipazione all' attività di altri organi, quali la partecipazione alla formazione e all' attuazione degli atti normativi e delle politiche dell' Unione europea, la partecipazione all' elezione del presidente della repubblica e dei componenti del Consiglio superiore della magistratura, il parere sui provvedimenti di sostituzione da parte del Governo degli organi delle regioni, delle città metropolitane e dei comuni f u n z i o n i d i c o n t r o l l o , c h e comprendono la valutazione delle politiche pubbliche, la valutazione dell' attività delle pubbliche amministrazioni, la verifica dell' impatto delle politiche dell' Unione europea sui territori concorso all' esercizio della funzione legislativa, che riguarda l' approvazione delle leggi bicamerali, la possibilità di deliberare proposte di modificazione dei disegni di legge approvati dalla Camera, la possibilità di richiedere alla Camera di procedere all' esame di disegni di legge deliberati dal Senato a maggioranza assoluta dei suoi componenti. I casi nei quali la Costituzione prevede che le due camere procedano collettivamente all' esercizio della funzione legislativa sono tassativamente stabiliti dalla Costituzione (nuovo articolo 70) e tra le principali si ricordano le leggi costituzionali, la disciplina dei referendum popolari, le leggi che determinano l' ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei comuni e delle città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei comuni. Altri poteri attribuiti al Senato che attengono all' esercizio dell' attività legislativa consistono nella possibilità di deliberare proposte di modificazione dei disegni di legge approvati dalla Camera dei deputati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 37 24 giugno 2016 Pagina 40 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione Rientra in quest' ultima procedura l' intervento del Senato nell' esame dei disegni di legge approvati dalle Camera in materia di bilancio e di rendiconto ai sensi del nuovo articolo 70, 5° comma. La norma conferma un principio antico e universale che consiste nell' approvare con legge i due più importanti documenti di contabilità pubblica, ma, in conseguenza del superamento del bicameralismo paritario, la potestà legislativa in materia viene attribuita soltanto alla Camera dei deputati, relegando il Senato al ruolo secondario della possibilità di deliberare proposte di modificazione. La questione è molto importante qualora si consideri il rilievo crescente assunto dal bilancio nell' ultimo decennio come strumento di politica economica e di regolazione della finanza pubblica nel contesto europeo e in quello nazionale. La disciplina del bilancio è fortemente influenzata sia dall' applicazione di nuove e severe regole per il governo della finanza pubblica adottate in sede di Unione europea, sia dallo stretto collegamento del bilancio dello Stato con il sistema di armonizzazione dei bilanci degli enti territoriali e di tutti gli enti pubblici, chiamati anch' essi a concorrere al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica. Sotto altro aspetto, il processo di formazione del bilancio previsto dalla normativa vigente pone in evidenza un sistema modulare di strumenti di programmazione, ciascuno con particolari contenuti e finalità, che si integrano a vicenda e che culminano nei due atti legislativi finali rappresentati dalla legge di bilancio e dalla legge di stabilità. La legge di stabilità e la legge di bilancio compongono insieme la manovra di finanza pubblica e costituiscono gli atti finali del processo di formazione del bilancio. La legge di stabilità rappresenta la nuova versione della legge finanziaria introdotta nell' ordinamento contabile fin dal 1978 con la finalità di contenere la spesa entro limiti prestabiliti di saldo netto e di ricorso al mercato. Ma accanto a questi contenuti, definiti obbligatori, la legge ha sempre costituito l' occasione per aggiungere altre disposizioni relative ai più svariati interventi assumendo un contenuto eterogeneo, eccessivo e confuso. Per restare ai più recenti record, basti ricordare che le leggi di stabilità 2015 e 2016, entrambe approvate con il voto di fiducia al Governo, sono composte di un solo articolo suddiviso, rispettivamente, in 735 e in 999 commi. Per il suo contenuto sostanziale, la legge di stabilità presenta tuttavia un valore politico prevalente rispetto alla legge di bilancio che tuttora si configura come una legge formale circoscritta all' approvazione degli stati di previsione dell' entrata e della spesa dei ministeri rappresentando un' inutile appendice. Per questi motivi la legge di stabilità e la legge di bilancio sono destinate a confluire nel 2017 in un unico provvedimento legislativo in attuazione dell' articolo 15 della legge 243/2012. Avremo dunque una sola legge di bilancio sottoposta all' approvazione della Camera dei deputati. Considerazioni in parte analoghe valgono per la legge di approvazione del rendiconto generale dello stato che si compone del conto finanziario e dl conto del patrimonio. Con riferimento al conto finanziario, essa si limita ad approvare alcuni macroaggregati di sintesi delle entrate e delle spese e i risultati finali della gestione finanziaria e di cassa dello Stato. Con riferimento al conto del patrimonio, la legge espone i risultati della gestione patrimoniale per grandi voci di attività e passività dal cui confronto scaturisce l' avanzo o il disavanzo. La legge di approvazione del rendiconto è ed è sempre stata una legge meramente formale che, a differenza della legge di bilancio, non reca in allegato i documenti che ne costituiscono la sostanza e che non sono pertanto pubblicati nella Gazzetta Ufficiale rendendone difficile l' esame e la consultazione diretta, così come avviene per il bilancio di previsione. È tuttavia innegabile che le leggi di approvazione del rendiconto assumono grande rilievo in termini di verifica dell' attuazione delle politiche di spesa e della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica e per gli ampi contenuti conoscitivi sulla gestione del patrimonio. In conclusione, è evidente che nel nuovo ordinamento costituzionale rivolto a superare il bicameralismo paritario la funzione legislativa è attribuita di norma alla Camera dei deputati e che l' esercizio collettivo di detta funzione da parte delle due camere deve considerarsi come eccezionale nei soli casi previsti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 38 24 giugno 2016 Pagina 40 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione espressamente dall' articolo 70. Tra questi casi non sono previsti i disegni di legge di approvazione del bilancio e del rendiconto che hanno per oggetto documenti fondamentali per il loro valore politico, economico e sociale, per la loro notevole estensione, per gli effetti che sono destinati a produrre sulla vita stessa delle persone e sulla realizzazione dei diritti previsti dalla Costituzione. Per questi motivi avrebbero forse meritato di rientrare tra le leggi bicamerali o comunque di essere attratte in una sfera di maggiore attenzione e intervento da parte del Senato. Così non è stato e le soluzioni previste appaiono deboli. Al pari delle leggi ordinarie, esse operano nel campo della partecipazione del Senato alla formazione delle leggi di competenza monocamerale che si concludono tutte con la possibilità di deliberare proposte di modificazione alla Camera dei deputati sulle quali quest' ultima si pronuncia in via definitiva. Anzi, per le leggi di approvazione del bilancio e del rendiconto questa possibilità appare addirittura più circoscritta rispetto alle altre leggi ordinarie. Vediamo il perché. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera è immediatamente trasmesso al Senato che può disporre, entro dieci giorni, di esaminarlo su richiesta di un terzo dei suoi componenti. Nei successivi trenta giorni può deliberare proposte di modificazione del testo. Per le leggi che danno attuazione all' articolo 117, quarto comma, l' esame è disposto nel termine di dieci giorni, ma il Senato ha una chance in più in quanto, se le modificazioni sono proposte a maggioranza assoluta dei suoi componenti, la Camera dei deputati può non conformarsi soltanto se si pronuncia anch' essa a maggioranza assoluta dei propri componenti. Questa chance non è prevista per i disegni di legge concernenti il bilancio e il rendiconto che, approvati dalla Camera, sono trasmessi al Senato e automaticamente sottoposti al suo esame senza che venga richiesto. L' eventuale deliberazione delle proposte di modificazione deve essere adottata entro 15 giorni dalla trasmissione. Si può pertanto osservare la sensibile limitazione dei poteri del Senato che, in soli 15 giorni, è chiamato a esercitare la facoltà di chiedere modifiche ai disegni di legge approvati dalla Camera che presentano un elevato grado di complessità e che costituiscono il risultato finale di un processo di formazione che trova il Senato ai margini. La soluzione che non pone vincoli di alcun genere alla Camera di fronte alle richieste di modifica del Senato, anche se deliberate a maggioranza, lascia perplessi. Eppure quante disposizioni che interessano la finanza regionale e locale, la spesa, le infrastrutture, i servizi pubblici, la vita stessa delle istituzioni territoriali sono contenute nella legge di stabilità e il Senato può non avere dunque un ruolo rilevante in materia pur rappresentando specificamente questi interessi? Qualche spazio ulteriore per il Senato di partecipare al processo di formazione del bilancio, o comunque di acquisire elementi di conoscenza e intervenire nella materia del bilancio e del rendiconto, può rintracciarsi in maniera surrettizia in altre funzioni al medesimo attribuite quali, ad esempio: la partecipazione all' attuazione delle politiche dell' Unione europea, la possibilità di svolgere attività conoscitive e di formulare osservazioni sui documenti all' esame della Camera, la possibilità di disporre inchieste su materie di pubblico interesse concernenti le autonomie territoriali, l' esercizio delle funzioni di controllo soprattutto con riferimento alla valutazione delle politiche pubbliche e dell' attività delle pubbliche amministrazioni. Si tratta in ogni caso di poteri residuali non sufficienti a giustificare l' emarginazione del Senato delle regioni e dei comuni nei processi decisionali relativi a leggi fondamentali quali quelle descritte. *docente Spisa Università di Bologna esperto Legautonomie. MARIO COLLEVECCHIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 24 giugno 2016 Pagina 41 Italia Oggi Pubblica Amministrazione agevolazioni in pillole Rifiuti, più tempo per il bando AnciConai. È stato prorogato al 30 giugno 2016 il termine per partecipare al bando relativo allo sviluppo di attività di comunicazione locale, per il supporto della gestione del servizio d i raccolta differenziata organizzato. La domanda di partecipazione e la relativa documentazione dovranno quindi essere trasmessi al Conai via Pec utilizzando l' indirizzo [email protected]. Lombardia, un milione di euro per la cooperazione allo sviluppo. La Regione Lombardia ha pubblicato il bando per la cooperazione allo sviluppo valido per l' anno 2016. Gli enti locali possono presentare progetti negli ambiti di sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, w e l f a r e e servizi sanitari, sviluppo economico e partecipazione democratica. Sono ammessi progetti relativi ad Africa del Nord e area sub sahariana, area balcanica, Medio Oriente, America Latina e Caraibi, Asia. Gli enti locali possono ottenere un contributo a fondo perduto del 30% fino a 100 mila euro. Le domande dovranno essere inviate entro il 29 luglio 2016. Fondazione Cariplo, bandi in chiusura. La Fondazione Cariplo ha comunicato che le domande di contributo a valere sui bandi «Patrimonio culturale per lo sviluppo» e «Buone prassi di conservazione del patrimonio» dovranno essere inviate online entro venerdì 15 luglio 2016. I moduli progetto, completi di tutti gli allegati, dovranno invece pervenire entro venerdì 14 ottobre 2016. Liguria, entro il 15 luglio i progetti contro il dissesto idrogeologico. Rimarrà aperto fino al 15 luglio 2016 l' avviso per il primo stralcio relativo all' Asse 5 OT5 Obiettivo Specifico 5.1 azione n. 5.1.1 del Por Fesr 20142020 che distribuisce fondi contro il dissesto idrogeologico. Sono finanziati interventi di sistemazione idrogeologica e idraulica dei corsi d' acqua e interventi di stabilizzazione dei versanti. Gli enti pubblici possono ottenere contributi a fondo perduto che generalmente coprono una percentuale del 70% del progetto. Per il secondo stralcio del progetto, potranno essere trasmesse domande fino al 31 dicembre 2016. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 24 giugno 2016 Pagina 41 Italia Oggi Pubblica Amministrazione stanziati 5,6 milioni Beni culturali, bando per le regioni del Sud Italia Il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha pubblicato un avviso pubblico per la selezione di proposte di sostegno alla progettazione integrata di scala territoriale/locale p e r l a v a l o r i z z a z i o n e culturale nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. Il bando è stato emanato nell' ambito del Piano di azione coesione 20072013 «Interventi per la valorizzazione delle aree di attrazione culturale» linea di azione 2 «Progettazione per la cultura» e può contare su uno stanziamento di 5,6 milioni di euro. Il bando mira a sostenere lo sviluppo di proposte progettuali presentate dai comuni, finanziando nello specifico attività di elaborazione della progettualità, tale da pervenire alla predisposizione di progetti integrati di scala territoriale/locale. Le proposte progettuali devono essere presentate da un singolo comune, o da una Unione, o più Unioni d i comuni, ovvero da forme associative di comuni. I s o g g e t t i p r o p o n e n t i d e v o n o totalizzare almeno 150 mila abitanti. Per ciascuna proposta ammessa a finanziamento verrà finanziato un importo massimo di 300 mila euro. L' attuazione delle iniziative finanziate, inclusa la spesa delle risorse complessivamente assegnate, dovrà essere necessariamente conclusa entro il 31 luglio 2017, pena la revoca del finanziamento. Le proposte progettuali devono essere inviate solo ed esclusivamente a mezzo di Pec, entro e non oltre il giorno 5 settembre 2016 all' indirizzo di posta elettronica mbac¬sg. [email protected], indicando all' oggetto la dicitura «Pac MiBact Azione progettazione per la cultura Invio proposta progettuale». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 41 24 giugno 2016 Pagina 41 Italia Oggi Pubblica Amministrazione domande fino all' 8 luglio Dal Miur 3 milioni per studi storici, religiosi e linguistici Il ministero dell' istruzione, dell' università e della ricerca ha stanziato 3 milioni di euro con lo scopo di finanziare studi religiosi, storici e linguistici. Il bando attua lo stanziamento previsto dall' art. 1, comma 213, legge 28 dicembre 2015 n. 208. Gli obiettivi del fondo istituito dalla legge finanziaria per il 2016 sono tutelare la funzione e le infrastrutture di ricerca delle scienze religiose, dare continuità alla formazione di studiosi e strumenti di studio dell' ebraismo, nonché rivitalizzare la tradizione e il patrimonio di conoscenze sulla storia, le lingue e le culture dell' Africa e dell' Oriente. Possono presentare le domande per la concessione del contributo le amministrazioni p u b b l i c h e , enti pubblici, istituzioni scientifiche, infrastrutture e organismi di ricerca. Le proposte di accordi per il finanziamento da parte del Fondo possono presentare costi per un valore massimo di un milione di euro annui. Le proposte di accordi dovranno riguardare attività da realizzare in un arco temporale massimo di 5 anni consecutivi, prorogabili per ulteriori 12 mesi, a partire dalla data di sottoscrizione dell' accordo e comunque non oltre il 31 dicembre 2016. Le domande di contributo dovranno essere presentate non oltre le ore 12 dell' 8 luglio 2016, presso la segreteria del Capo dipartimento per la Formazione superiore e per la ricerca, al piano VII della sede del Miur di via Michele Carcani 61, Roma. La domanda dovrà essere consegnata esclusivamente a mano, in un plico chiuso recante gli estremi identificativi del presente bando e indicare l' articolo 1, comma 213 della legge 208/2015. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 24 giugno 2016 Pagina 41 Italia Oggi Pubblica Amministrazione I primi finanziamenti arrivano da Toscana, Campania, Basilicata, Sardegna e Umbria Gruppi di azione locale al via Partono i bandi per la programmazione 20142020 Partono i primi bandi della nuova programmazione 2014 2020 in Toscana, Campania, Basilicata, Sardegna e Umbria. G l i enti locali delle altre regioni, nelle aree montane, sono ancora al lavoro per avviare i bandi. Sono diversi i bandi operativi nell' ambito della misura 19 «Sostegno allo sviluppo locale Leader» del Piano di sviluppo rurale 20142020 delle regioni italiane. La misura 19 definisce le modalità per il sostegno dello sviluppo locale di tipo partecipativo, denominato sviluppo locale Leader, nelle zone rurali a livello di territori subregionali specifici, promuovendo azioni sinergiche nell' ambito di partenariati attivi che operano a livello locale. Il metodo Leader è gestito da Gruppi di azione locale (Gal) e attuato attraverso strategie territoriali di sviluppo locale i n t e g r a t e e multisettoriali, progettate specificamente su e per singoli territori di caratteristiche e bisogni omogenei, in risposta alle esigenze emerse con il confronto con i diversi attori locali e le reali e peculiari esigenze emerse. L' attuazione di questa misura avviene inizialmente con la selezione dei Gruppi di azione locale a c u i attribuire i fondi della misura e con il sostegno alla preparazione della strategia di attuazione. Toscana, bando da 58 milioni di euro La Regione Toscana raccoglie le proposte dei Gruppi di azione locale entro il 29 luglio 2016. Il bando di selezione delle strategie di sviluppo locale e dei Gal è rivolto a Gruppi di azione locale attivi in Regione Toscana nel corso della programmazione 20072013, ma anche a nuovi gruppi rappresentativi dei partner provenienti dai vari settori socioeconomici locali, sia pubblici che privati, nei quali, a livello decisionale, né le autorità pubbliche né alcun singolo gruppo di interesse rappresentano più del 49% degli aventi diritto al voto. La dotazione finanziaria ammonta a 58 milioni di euro, di cui 50,3 milioni di euro destinati all' attuazione delle strategie di sviluppo locali, compresi eventuali progetti di cooperazione, 7 milioni di euro destinati alle spese di gestione e animazione e 700 mila euro destinati a coprire i costi per la progettazione delle strategie di sviluppo locale. Campania, scadenza al 30 agosto 2016 Per l' intero periodo di programmazione del Programma di sviluppo rurale (Psr) 20142020 Campania il contributo pubblico previsto per gli interventi di cui al metodo Leader assomma complessivamente a 100 milioni di euro. La dotazione finanziaria complessiva in termini di risorse pubbliche messe a disposizione di ciascuna strategia di sviluppo locale (Ssl) è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 43 24 giugno 2016 Pagina 41 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione definita entro la soglia minima di 3 milioni di euro e massima di 12 milioni di euro. Oltre al bando di selezione dei Gal, è operativo fino al 30 agosto 2016 anche un bando per il sostegno preparatorio che mette in gioco risorse per 1,7 milioni di euro destinate a migliorare la qualità di costituzione del partenariato e di progettazione della strategia di sviluppo locale, nella fase precedente alla selezione delle strategie di sviluppo locale e dei Gal. Umbria, fondi per 30,6 milioni di euro La Regione Umbria ha fissato all' 11 luglio 2016 la scadenza del bando per la selezione dei Gruppi di azione locale nell' ambito della strategia leader. Ai Gal saranno destinati fondi per 30,6 milioni di euro. I fondi saranno ripartiti tra i Gal ammessi e finanziabili, successivamente alla selezione, secondo i criteri della popolazione residente, nell' area di attuazione della proposta di Ssl, per il 50%, e della superficie del territorio interessato dalla proposta di Ssl, per il restante 50%. Bandi operativi anche in Sardegna e in Basilicata Il bando di selezione della Regione Sardegna è stato recentemente prorogato al 30 giugno 2016. Per quanto riguarda la Basilicata, invece, è operativo il bando per il sostegno preparatorio che mette in gioco risorse per 400 mila euro da richiedere entro l' 8 settembre 2016. PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 24 giugno 2016 Pagina 42 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Tutte le novità del decreto legge varato dal governo. Meno vincoli sul personale Boccata d' ossigeno per gli enti Bilanci più facili per province e città metropolitane Personale, fondo di solidarietà comunale, sanzioni Patto e pareggio di bilancio. Sono questi i capitoli di maggiore interesse del decreto enti locali varato nei giorni scorsi dal governo (si veda ItaliaOggi del 21/6/2016) cui si aggiungono una serie di misure più puntuali. Vediamo tutte le novità. Personale. Oltre alla cancellazione dell' obbligo, per gli enti già soggetti al Patto, di ridurre l' incidenza della spesa di personale su quella corrente (si veda ItaliaOggi del 21/6), il decreto prevede anche un piano triennale straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di personale insegnante ed educativo da parte dei comuni. Fondo di solidarietà. I risparmi sugli accantonamenti del fondo di solidarietà comunale degli ultimi due anni (pari a circa 26 milioni) vengono redistribuiti a favore dei comuni m a g g i o r m e n t e p e n a l i z z a t i d a l l ' applicazione dei fabbisogni standard, come già accaduto nel 2015. Sancita, inoltre, l' applicazione a regime del correttivo statistico per limitare le variazioni, in aumento o in diminuzione, delle risorse attribuite a ciascun comune. Infine, viene previsto un meccanismo graduale di applicazione della spending review per i comuni terremotati. Sanzioni Patto. Alle province e alle città metropolitane che hanno sforato il Patto 2015 è stata abbuonata la penalità più grave, che avrebbe comportato tagli sui trasferimenti erariali per circa 600 milioni. Rimangono ferme, invece, le altre sanzioni, ovvero il blocco delle assunzioni, il divieto di indebitamento e l' obbligo di riduzione della spesa corrente, tutte peraltro di fatto imposte dalla difficile situazione finanziaria degli enti di area vasta anche a quelli in regola con i vincoli di finanza pubblica. Nessuno sconto, invece, per i comuni non in regola. Pareggio di bilancio. Per il 2016, l' obbligo di garantire il rispetto dell' obiettivo a preventivo viene circoscritto ai soli comuni, che rimangono assoggettati all' adempimento che richiede di allegare al bilancio preventivo e alle relative variazioni il prospetto dimostrativo previsto dal comma 712 della l 208/2015. Per regioni, province autonome ed enti di area vasta, invece, il vincolo si applica solo a rendiconto, per cui il prospetto non è più necessario. Contributi straordinari. Il decreto stanzia un fondo da 20 milioni annui fino al 2019 a favore dei comuni alle prese con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 45 24 giugno 2016 Pagina 42 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione contenziosi o sentenze relative a calamità naturali o cedimenti e detta una serie di altre misure a favore dei comuni colpiti. Previsto anche un contributo straordinario di 16 milioni a favore de L' Aquila ed aiuti alle vittime dell' alluvione di Sarno del 1998. Vengono riproposte, inoltre, le norme a favore degli enti in dissesto e pre dissesto già contenute nel dl 78/2015. Regioni. Spiccano, oltre alla ridefinizione dei rapporti finanziari con la Sicilia (con un dividendo di 500 milioni a favore dell' Isola), quelle attuative dell' Intesa con lo Stato dello scorso 11 febbraio, che ha distribuito fra i governatori i tagli previsti dalla legge di Stabilità 2016. Previste misure di rilancio degli investimenti per le amministrazioni in regola con i tempi di pagamento. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 24 giugno 2016 Pagina 42 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Semplificata la programmazione dei fabbisogni da inserire nel Dup Il decreto enti locali facilita la programmazione del fabbisogno di personale che le amministrazioni devono inserire nel Dup da presentare entro fine luglio. Il provvedimento, infatti, cancella l' obbligo di garantire la riduzione del rapporto fra la spesa per stipendi e quella corrente complessiva e consente di avviare nuovi concorsi, purché siano rispettati gli altri vincoli di finanza pubblica. Come evidenziato da ItaliaOggi del 22 giugno 2016, il governo ha abrogato la lettera a) dell' art. 1, comma 557, della legge 296/2006, che secondo la Corte dei conti imponeva agli enti già soggetti al Patto di ridurre il rapporto spesa di personale/spesa corrente rispetto al valore medio registrato negli anni 20112013. Poiché negli scorsi anni il denominatore si è spesso ridotto più del numeratore, tale previsione rappresentava un forte ostacolo alle politiche di reclutamento, dato che chi non era in regola incappava nel divieto assoluto di assumere. Venuto meno tale limite, è ora possibile riaprire il dossier in vista della presentazione del Dup 20172019, che le giunte devono sottoporre ai consigli entro il prossimo 31 luglio. Nel documento, infatti, deve essere inserita anche la programmazione del personale. Ovviamente, per effettuare nuove assunzioni, occorre avere la relativa capacità, che è determinata dalle cessazioni intervenute nell' anno precedente. Per gli enti già soggetti a Patto, si può assumere nei limiti del 25% della spesa dei cessati (100% per l' anno 2016 per i comuni con un' incidenza della spesa di personale su quella corrente inferiore al 25%), mentre per gli altri vale la regola «per teste» che consente una nuova assunzione per ogni cessazione, a prescindere dai costi. Per i comuni nati mediante fusione e per le unioni in ogni caso vale anche il limite del 100% della spesa dei cessati nell' anno precedente. Il tutto naturalmente a patto che venga rimosso il blocco introdotto per il 20152016 volto a consentire la ricollocazione degli esuberi provinciali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 24 giugno 2016 Pagina 43 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Se l' illegittimità del voto non ha influito sull' esito della deliberazione Il vicesindaco non vota Ma l' atto annullabile può essere convalidato È legittima una delibera di consiglio comunale adottata con il voto espresso anche dal vice sindaco dell' ente? Il Consiglio di stato, con parere n. 94/96 del 21/2/1996, ha escluso che nel novero dei poteri vicari del vice sindaco rientri l' esercizio delle funzioni di componente del consiglio con diritto di voto. Nel caso di specie, la deliberazione consiliare in questione sarebbe stata approvata anche senza computare il voto espresso dal vice sindaco, pertanto occorre valutare se sia opportuno provvedere al ritiro della stessa, ove fosse inficiata da vizi di legittimità. In merito il Consiglio di stato, V sezione, con sentenza n. 1564 del 2005, con riferimento alla c i r c o s t a n z a c h e l a delibera a d o t t a t a sopravviva alla cosiddetta «prova di resistenza», ha affermato che una giusta composizione tra l' esigenza di reintegrare la legittimità violata nel corso delle operazioni di voto e quella di salvaguardare la volontà e s p r e s s a d a l l ' o r g a n o deliberante, n o n consente di pronunciare l' annullamento degli atti impugnati e dei voti così espressi, se la loro illegittimità non influisca in concreto sull' esito della deliberazione. Circa il superamento della «prova di resistenza», questa è del tutto irrilevante quando la controversia sia riferita alla violazione degli obblighi di astensione gravanti sugli amministratori locali ai sensi della vigente normativa in materia (cfr Consiglio di stato sez. IV 20/12/2013 n. 6177). Nella fattispecie in esame, potrebbe farsi ricorso all' istituto della convalida amministrativa grazie al quale, qualora si sia in presenza di un atto annullabile, la pubblica amministrazione, in virtù del principio di conservazione degli atti giuridici, può decidere di mantenere in vita tale atto, rimuovendo i vizi che lo inficiano attraverso l' espressione di una manifestazione di volontà finalizzata a eliminare il vizio ravvisato. Infatti, la convalida si sostanzia in una nuova ed autonoma manifestazione di volontà che, collegandosi all' atto originario, ne mantiene gli effetti fin dal momento in cui esso venne emanato. La legge n. 15 del 2005 ha modificato la legge n. 241 del 1990, introducendo l' art. 21nonies che, al comma 2, prevede la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, entro un termine ragionevole, nel caso in cui ne sussistano le ragioni di pubblico interesse. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 48 24 giugno 2016 Pagina 43 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione QUORUM Qual è la normativa da applicare, in ordine alla definizione del quorum strutturale stabilito per la validità delle sedute del consiglio comunale, in caso di contrasto tra previsione statutaria e norma regolamentare? L' art. 38, comma 2, del decreto legislativo n. 267/00, demanda al regolamento comunale, «nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto» la determinazione del «numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute», con il limite che tale numero non può, in ogni caso, scendere sotto la soglia del «terzo dei consiglieri assegnati per legge all' ente, senza computare a tale fine il sindaco e il presidente della provincia»; quest' ultimo assunto deve essere inteso nel senso che, limitatamente al computo del «terzo» dei consiglieri, il sindaco deve essere escluso. Nel caso di specie è stato rilevato un contrasto tra la previsione recata dallo statuto comunale e la disciplina prevista dal regolamento sul funzionamento del consiglio dell' ente locale. La prima delle due fonti normative, infatti, prevede, in prima convocazione, la presenza della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati al fine della validità delle sedute ed, in seconda convocazione, la presenza di almeno sei consiglieri, non computando il sindaco. Ai sensi della norma regolamentare è, invece, previsto che, per la validità delle sedute di seconda convocazione, sia necessaria la presenza di almeno un terzo dei consiglieri assegnati su un totale di dodici consiglieri oltre al sindaco. Secondo il principio della gerarchia delle fonti, conformemente anche all' articolo 7 del citato Tuel, che disciplina l' adozione dei regolamenti comunali «nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto» (cfr. sentenza Tar Lombardia, Brescia, n. 2625 del 28 dicembre 2009, Tar Lazio, n. 497 del 2011), la citata disposizione regolamentare dovrebbe essere disapplicata, prevalendo la norma statutaria. È, tuttavia, opportuno comporre la discrasia rilevata; l' ente dovrà, pertanto, porre in essere un intervento correttivo volto ad armonizzare le previsioni recate dalle citate fonti di autonomia locale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 49 24 giugno 2016 Pagina 43 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Lo Scaffale degli Enti Locali Autore Rocco Galli Titolo Nuovo corso di diritto amministrativo Casa editrice Cedam, Padova, 2016, pp. 1.800 Prezzo 120 euro Argomento Il volume, giunto alla sua sesta edizione, si presenta come una raccolta imponente e dettagliata dell' intera materia del diritto amministrativo, esaminandone in maniera sistematica tutti gli istituti. Lo scopo è quello di offrire un più sicuro supporto di studio a quanti si accingono a cimentarsi con i pubblici concorsi, in particolar modo per il concorso di accesso in magistratura. All' interno del libro viene data contezza anche delle più recenti modifiche legislative, nonché delle pronunce giurisprudenziali più significative ed eminenti, così da garantire al lettore un quadro completo della materia. Il volume è infatti aggiornato agli schemi dei decreti attuativi della c.d. legge Madia, alla legge n. 11/2016, ai dlgs 7 e 8 del 2016 e alla recentissima giurisprudenza del 2016. L' opera è costituita da due tomi, non vendibili separatamente. Il volume è suddiviso in capitoli e paragrafi. Nel corso di 25 capitoli, l' opera affronta le tematiche più rilevanti e di maggiore interesse per lo studio della materia amministrativa, dalle fonti all' organizzazione della pubblica amministrazione, dello stato e degli enti pubblici, dalle autonomie locali a i beni pubblici, dal nuovo procedimento amministrativo agli atti e ai provvedimenti amministrativi, dai ricorsi amministrativi alla giurisdizione ordinaria e alle giurisdizioni speciali. Il volume è corredato da un indice sistematico molto dettagliato che consente uno specifico approfondimento degli argomenti trattati e una più rapida e puntuale consultazione. GIANFRANCO DI RAGO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 50