Programmazione - istituto comprensivo carmagnola 3
Transcript
Programmazione - istituto comprensivo carmagnola 3
ISTIRUTO COMPRENSIVO CARMAGNOLA 3° SCUOLE DELL’INFANZIA di VILLASTELLONE ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014 / 2014 - 2015 “..Le relazioni umane saranno la vera ricchezza del terzo millennio. Il silenzio, lo spazio, l’autonomia, l’amicizia, la convivialità, la bellezza. Una rete di connessioni tra i fatti, tra le persone, tra le cose del mondo…- I. Calvino Tutto quello che so l’ho imparato all’asilo “Il mio credo di una singola pagina suona così: la massima parte di ciò che mi serve sapere su come vivere, cosa fare e in che modo comportarmi l’ho imparata all’asilo. La saggezza non si trova al vertice della montagna degli studi superiori, bensì nei castelli di sabbia del giardino d’infanzia. Queste sono le cose che ho appreso: dividere tutto con gli altri giocare correttamente non fare del male alla gente rimettere le cose a posto sistemare il proprio disordine non prendere ciò che non è mio dire che mi dispiace quando faccio male a qualcuno lavarmi le mani prima di mangiare arrossire. I biscotti caldi e il latte freddo fanno bene. Condurre una vita equilibrata:imparare qualcosa, pensare un po’ e disegnare, dipingere, cantare e ballare, suonare un tanto al giorno. Fare un riposino ogni pomeriggio. Nel mondo, badare al traffico, tenere per mano e stare vicino agli altri. Essere consapevole del meraviglioso. Ricordare il seme nel vaso: le radici scendono e la pianta sale e nessuno sa veramente come o perché, ma tutti noi siamo così. I pesci rossi, i criceti, i topolini bianchi e persino il seme nel suo recipiente: tutti muoiono, e noi pure. Non dimenticare infine la prima parola che ho imparato, la più importante di tutte: guardare. Basta scegliere uno qualsiasi tra questi precetti elaborarlo in termini adulti e sofisticati e applicarlo alla famiglia, al lavoro, al governo o al mondo in generale, e si dimostrerà vero, chiaro e incrollabile. Pensate come il mondo sarebbe migliore se tutti noi, l’intera umanità, prendessimo latte e biscotti ogni pomeriggio alle tre e ci mettessimo poi sotto le coperte per un pisolino, o se tutti i governi si attenessero al principio basilare di rimettere sempre ogni cosa dove l’hanno trovata e di ripulire il proprio disordine: Rimane sempre vero, a qualsiasi età, che quando si esce nel mondo è meglio tenersi per mano e rimanere uniti. Tratto da “Tutto quello che so l’ho imparato all’asilo”di Robert Fulghum - ed. Frassinelli PREMESSA Il percorso formativo che vorremmo intraprendere da quest’anno intende promuovere la ‘cittadinanza attiva, attraverso esperienze significative che consentono ai bambini di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà’ . La Convenzione sui Internazionale sui diritti dell’Infanzia, sottolinea l’importanza che ogni Stato si faccia carico della preparazione dei bambini ad una vita individuale nella società, che sia sempre coerente agli ideali di pace, dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà. Tali ideali si pongono come orizzonti entro i quali si dovrebbe sviluppare la progettualità esistenziale di ogni bambino non solo nel percorso formativo che lo porterà a diventare adulto, ma nel corso intero della sua vita. Si tratta di valori che, nel loro essere universali, presuppongono la formazione di un cittadino che sia ‘cittadino del mondo’ in una prospettiva globale, in grado di integrare le istituzioni formative a tutte le strutture sociali. La nostra idea è quella di individuare e condividere obiettivi, di carattere cognitivo, sociale e comportamentale,sulla base dei quali costruire comuni itinerari del percorso educativo-didattico, tenendo conto di tre essenziali passaggi: Informazione/conoscenza; Interiorizzazione; Orientamento e partecipazione. ‘Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita’. Significa insegnare e far interiorizzare le regole del vivere e del convivere per proporre un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde . Insegnare al bambino “ cittadino “ il senso di appartenenza ad una comunità residente in un determinato territorio, alla cui vita sociale egli deve contribuire in modo attivo e competente, secondo le regole della democrazia. Formare cittadini che siano allo stesso tempo cittadini italiani europei e del mondo. I diritti sono dei bisogni a cui non è possibile rinunciare, essi sono fondamentali, ci consentono di crescere nella pace e nell’armonia e di vivere serenamente. Essi vanno difesi e non confusi con i capricci di alcuni bambini. Elenchiamo alcuni diritti in parole semplici….. HO IL DIRITTO DI ... Ho il diritto di venire al mondo. Ho il diritto di avere un nome. Ho il diritto di avere una famiglia. Ho il diritto di avere una nazionalità. Ho il diritto di avere una casa. Ho il diritto di mangiare per nutrirmi e crescere. Ho il diritto di essere curato quando sono ammalato. Ho il diritto di essere difeso contro la violenza. Ho il diritto di esprimere la mia opinione. Ho il diritto di praticare la mia religione. Ho il diritto di ricevere un’istruzione. Ho il diritto di giocare. Ho il diritto di non essere sfruttato. Ho il diritto di essere rispettato nella mia diversità………………………………….. Diritto al rispetto della propria identità Diritto ad avere delle regole Diritto al dialogo Diritto al gioco Diritto ad essere ascoltato I DIRITTI DEI BIMBI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Diritto all’educazione al bello Diritto a sporcarsi Diritto all’ozio Diritto ad usare le mani Diritto al silenzio Diritto alle sensazioni I doveri sono delle regole che noi dobbiamo rispettare e osservare per poter vivere insieme agli altri felicemente, in assenza di conflitti per crescere in modo sano e armonioso. HO IL DOVERE DI ... Ho il dovere di ascoltare i genitori quando parlano. Ho il dovere di riordinare dopo aver finito di giocare. Ho il dovere di non trascorrere tutto il pomeriggio davanti alla tv, alla play station, al pc. Ho il dovere di spegnere la luce quando esco da una stanza. Ho il dovere di lavare sempre i denti dopo ogni pasto. Ho il dovere di andare tutti i giorni a scuola. Ho il dovere di eseguire regolarmente i compiti assegnati. Ho il dovere di consumare il pasto che mi è stato preparato. Ho il dovere di ascoltare la lezione dei miei insegnanti. Ho il dovere di curare l’igiene personale………………………………………… FINALITÁ In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa ‘convivialità relazionale’, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, in grado di promuovere la condivisione di quei valori che consentono ai ‘piccoli cittadini’ di rappresentare la comunità di appartenenza. “… particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti,alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come un luogo accogliente,coinvolgendo in questo compito gli alunni stessi. Sono infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini … a un processo educativo condiviso . la formazione di importanti legami di gruppo … è … condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno. La scuola deve porre le basi del percorso formativo … sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire le mappe dei saperi … “ Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione FINALITA’ IDENTITA’ PERSONALE LE COMPETENZE Definire una strategia educativa a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e con l’unicità della rete di relazioni che la legano alla sua famiglia e agli ambiti sociali Sviluppare competenze e capacità per imparare a riflettere sull’ esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto, consolidando le capacità sensoriali, percettive, motorie sociali linguisticoespressive creative ed intellettive AUTONOMIA Far acquisire la capacità di governare il proprio corpo, ad avere fiducia in sé e negli altri, di provare piacere nel fare da soli e nel saper chiedere aiuto, di esprimere con diversi linguaggi sentimenti ed emozioni. LA CITTADINANZA Favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e la condivisione delle esperienze per comprendere le regole quotidiane attraverso le relazioni, il dialogo il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri. Per tutto il mese di settembre si svolgeranno attività di accoglienza mirate a favorire una buona socializzazione tra pari e con noi insegnanti e nell’apprendimento di semplici regole di vita comunitaria per una buona convivenza nell’ambiente scolastico T E M P Dall’inizio di ottobre alla fine di maggio si svolgeranno le attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla programmazione I Tutte le attività didattiche sono inserite nella giornata scolastica in alternanza ad attività di routinne quali l’accoglienza, l’appello, il pranzo nel pieno rispetto delle esigenze e dei tempi dei bambini e delle finalità educative della scuola CITTADINANZA IO SONO UN CITTADINO ITALIANO Vivo a Villastellone Ho un’ identità In Piemonte Ho una famiglia In Italia In Europa Ho una storia Ho dei diritti e dei doveri Nel mondo Vado a scuola Ho tanti amici italiani,romeni, albanesi,marocchini, argentini … che vivono qui in Italia Ho amici che vivono in altre nazioni Sviluppa il senso dell’identità personale Supera il distacco dai genitori Accetta l’aiuto degli altri e aiuta gli altri Apprende il valore dell’ amicizia e della solidarietà Lavora in gruppo e autonomamente Condivide con la classe il momento dell’ascolto e del gioco IL SE’ E L’ALTRO Apprezza il valore di ciascuno a prescindere Distingue quello che è suo ( privato ) da quello che è di tutti ( pubblico ) Capisce l’importanza, il valore delle regole e le rispetta Capisce il senso di appartenenza alla propria comunità Conosce aspetti tradizionali di altre nazioni Apprende l’importanza del crescere e diventare grande Sviluppa il senso della diversità culturale e della dimensione internazionale Vive pienamente la propria corporeità sviluppa un’immagine positiva di sé Acquisisce buona autonomia Sviluppa abilità motorie di base Drammatizza la scena di una fiaba usando il linguaggio corporeo IL CORPO E IL MOVIMENTO Rappresenta il corpo fermo e in movimento Sviluppa le capacità senso percettive Sviluppa forme espressive e comunicative Riconosce il proprio corpo e le sue diverse parti Sviluppa la capacità visuo-motoria controllando l’esecuzione del gesto Sviluppa capacità senso motorie di tipo relazionale Sviluppa interesse per la musica e l’arte Comunica emozioni attraverso il disegno Inventare storie ed esprimerle attraverso la drammatizzazione Visita musei e partecipa a laboratori per avvicinarsi all’arte Attribuisce le parole alle immagini Laboratorio teatrale Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo, teatro, cinema IMMAGINI SUONI COLORI Disegna allontanandosi dagli stereotipi Esplora le potenzialità tecnologiche offerte Sviluppa linguaggi espressivi vari , iconico-musicale Sviluppa fantasia e immaginazione Lascia tracce personali Riproduce immagini Usa la lingua italiana Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse Arricchisce il proprio lessico Comprende parole e discorsi approccia al codice alfabetico Ascolta e comprende narrazioni sperimenta rime e filastrocche Fa ipotesi sui significati I DISCORSI E LE PAROLE Sviluppa la capacità di interpretare Chiede e offre spiegazioni Riflette sui vocaboli ascoltati nel racconto Osserva la rappresentazione di una scena e prova a darne spiegazione Crea associazioni logiche tra fiabe e racconti diversi Inventa il seguito di un racconto o di una fiaba Espone verbalmente un racconto o una fiaba Sviluppa la capacità di porre in relazione raggruppare classificare formulare ipotesi orientarsi localizzare Individua le posizioni di oggetti e di persone nello spazio Acquisisce familiarità con le strategie del contare e dell’operare con i numeri Esplora la realtà che lo circonda Sviluppa la prima formazione di atteggiamenti e di abilità di tipo scientifico Sviluppa la capacità di perseverare nella ricerca e nell’ordine delle procedure LA CONOSCENZA DEL MONDO Riferisce eventi del passato, sa cosa potrà succedere in un futuro immediato Osserva una scena tipica di una fiaba o di un racconto e la contestualizza nel presente Osserva con attenzione il mondo che lo circonda accorgendosi dei cambiamenti Approfondisce la scansione logico temporale degli eventi Colloca le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana Riordina le sequenze logico temporali PROGETTO BIBLIOTECA Il progetto è realizzato in collaborazione con la biblioteca del comune di Villastellone. A turno tutte le classi delle scuole dell’infanzia si recheranno almeno una volta nella biblioteca del comune per un momento di ascolto, di racconti moderni, fuori dal contesto scolastico. OBIETTIVI Aumentare la motivazione e stimolare il piacere nei confronti della lettura Considerare il libro come oggetto amico di avventure Scoprire il significato simbolico del libro elaborare e raccontare semplici testi sollecitare il bambino all’ascolto delle letture raccontate da altri utilizzare diversi linguaggi per comunicare stati d’animo, sentimenti, emozioni coinvolgere le famiglie nel piacere della lettura e nell’attività del prestito ASCOLTARE stare attenti nei confronti di chi parla o legge per un tempo adeguato memorizzare ciò che si ascolta individuare nel racconto personaggi , azioni percepire correttamente le parole, le frasi del racconto ripetere ciò che si ascolta rispondere alle domande in modo adeguato COMUNICARE pronunciare correttamente le parole verbalizzare le azioni e l’importanza dei personaggi nella storia letta raccontare un vissuto personale in riferimento al racconto letto elaborare in modo creativo storie, rime e filastrocche. Le fiabe continuano ad attrarre anche oggi nell’era delle macchine e dei computer perché in esse si trova qualcosa al di fuori del tempo, intravisto solamente nel sogno e nella fantasia. "Nella scuola dell'infanzia, dove i momenti e le attività legate all'ascolto si connotano come le più rilevanti opportunità a disposizione dell'insegnante, assume fondamentale importanza la narrazione, in tutte le sue forme e in tutta la sua suggestione evocativa. L'adulto lettore porta il bambino nel magico mondo della narrazione, si immedesima nelle situazioni e nei personaggi, presta loro i suoi sentimenti, la sua mimica, la sua gestualità". Con ciò contribuendo in modo determinante a conseguire l'obiettivo fondamentale del processo formativo del bambino: rafforzarne l'identità, l'autonomia, le competenze. Silvia Blezza Picherle ha scritto: ''I bambini desiderano poter trovare nelle letture tutta la vasta gamma dei sentimenti complessi: le gelosie, le ansietà, le collere, la melanconia, anche gli impulsi di violenza e di aggressività inconfessati, che talvolta provano nei confronti dei loro genitori o degli altri, come pure la gioia, l'allegria, la contentezza. È importante che siano presenti gli aspetti problematici della vita (come ha scritto Bruno Bettelheim) in quanto il bambino, identificandosi di volta in volta nei diversi personaggi, manipola concetti, pensieri, emozioni, sentimenti, al fine di riflettere su se stesso. Mentre si confronta nella lettura con sentimenti e aspetti autentici e veri della vita, può quindi trovare conferma delle emozioni che lo turbano, in modo da sapere se ciò che sente è valido. La narrazione e la lettura ad alta voce, e la eventuale rilettura, nell'ambito della scuola dell'infanzia sono ovviamente importanti per sé, ma assumono una rilevanza educativa ancora maggiore per le attività successive, generalmente impostate o impostabili lungo due direttive: un lavoro di approfondimento di quanto è stato narrato o letto oppure (ma anche contestualmente) l'apertura a tutta una gamma di operatività, da parte dei bambini, orientata a sviluppare le loro capacità cognitive, la creatività, l'abilità manuale, il complesso insomma delle doti la cui valorizzazione è la finalità ultima dei processi educativi .Le intraprese, successive alla narrazione, sono animate dalle insegnanti generalmente nell'osservanza di due principi: la centralità del gioco e il rispetto di quello che,deve essere considerato un diritto di tutti e quindi anche dei bambini: il diritto, dopo aver ascoltato, di restare in silenzio e non essere disponibili ad alcuna attività, liberi di pensare con i propri mezzi a quello che si è sentito, di elaborare nell'intimo le proprie emozioni e i propri sentimenti. Pertanto da queste premesse si è deciso di proseguire ed approfondire la programmazione elaborata lo scorso anno. Sfondo integratore di ogni percorso di apprendimento saranno quindi la fiaba e i racconti di oggi. IL RACCONTO TEMPI Passato presente futuro AMBIENTI PRESENTA FATTI Luoghi indeterminati reali vicini lontani LINGUAGGIO SEMPLICE Scritto nel nostro tempo PERSONAGGI protagonista Primari e secondari Buono e generoso fantastici Buoni o cattivi CARATTERISTICHE COMUNI Generano emozioni Hanno momenti magici LABORATORIO “IL KAMISHIBAI” Lettura animata mediante il Kamishibai, una valigia dei racconti di origine Giapponese dalle potenzialità straordinarie. Prima parte In un primo tempo verrà proposto agli studenti un breve viaggio attraverso il mondo dei libri. Scoprendo ciò che è nascosto sotto un telo colorato i bambini potranno conoscere la variegata gamma di letture, illustrazioni e materiali che l’editoria per ragazzi propone. Una proposta così varia che risulterà difficile riconoscere che tutto ciò che è nascosto sotto il telo appartiene al mondo dei libri…Come il Kamishibai, la valigia dei racconti Seconda parte Lettura animata mediante l’utilizzo del Kamishibai. Durata dell’incontro: un’ora Materiali: a cura della libreria La Torre di Babele IL PROGETTO E’ A CURA DI: Libreria la Torre di Babele e Miryam Lucci, laureata al Dams, attrice professionista e doppiatrice. ATTIVITA’ Attività trasversali ad ogni campo di esperienza Continuità con la scuola elementare Narrare Mimare Rappresentare Drammatizzare Linguaggi multimediali Sperimentare tecniche pittoriche Costruire Riprodurre Lettori CD DVD gioco : motorio libero strutturato simbolico senso-percettivo lettura d’immagini parole per giocare e raccontare re inventare filastrocche di ieri e di oggi fiabe poesie canti registrazioni giochi strutturati Esperimenti scientifici Cartelloni Differenziazioni sul significato della parola TEMPO: Il meteo - il tempo storico Calendario Schede logico-matematiche Percorsi MATERIALI Cartine geografiche Immagini Registratori Carta di vario tipo Colori Materiale di assemblaggio Colori di tutti i tipi Carta di tutti tipi e grandezze Accessori per trucchi e travestimenti Vari tipi di materiali manipolativi Strumenti musicali Burattini e marionette Telecamera Macchina fotografica Registratori Computer tappeti materassi stoffe corde palloni cerchi strumenti musicali registratore libri riviste registratore immagini Didattico Strutturato Cartelloni Materiali di recupero SPAZI Classe Scuola Giardino salone interspazi giardino paese palestra angolo della conversazione biblioteca comunale auditorium PROGETTO DI LABORATORIO TEATRALE VIALE SIGNORINI BAMBINI 5 ANNI 1. Denominazione e obbiettivi Il laboratorio “I pirati della porta accanto”ideato per questo anno scolastico, vuole essere un percorso multiculturale, andare a ragionare sui diritti e doveri dei bambini, da qualsiasi parte del mondo provengano.Un bambino pirata che era sette bambini arrivò a sconvolgere la vita.. degli abitanti di Noia Marittima una cupa cittadina costiera…poi... Al termine del laboratorio verrà riprodotta una fiaba vivente a beneficio dei genitori dei bambini che utilizzerà, inoltre, un nonno/a come narratore. Gli obiettivi 1) Stimolare, anche attraverso il gioco e il racconto, l’immaginario dei bambini, su delle parole chiave quali: Amore, Pace, Uguaglianza, Amicizia. 2) Proporre ai bambini racconti provenienti da diversi paesi del mondo. 3) Utilizzare i giochi teatrali come veicoli per il passaggio di regole fondamentali per la vita in comune. 4) Stimolare e utilizzare tutte le capacità artistiche dei bambini in prospettiva di una rappresentazione aperta al pubblico. In questo senso i due generi teatrali che verranno utilizzati rientrano nei campi specifici riguardanti il Teatro di Narrazione il Teatro Canzone. 2. Durata. - E’prevista la suddivisione in due laboratori formati, ciascuno, da un numero pari di bambini. - Ogni laboratorio avrà la durata di n° 10 incontri di 1 ora caduno per un totale di 10 ore per ogni laboratorio - E’ previsto un ulteriore appuntamento l’11° nel quale saranno invitati i genitori ad assistere ad una piccola rappresentazione del lavoro svolto. 4) Laboratorio per bambini di 4 anni Grazie al progetto “VIETATO SOSTARE”, in essere ormai da otto anni sul territorio di Villastellone, anche quest’anno la scuola dell’ infanzia di Viale Signorini verrà omaggiata di n° 2 laboratori ideati per i bambini di 4 anni. PROGETTO DI LABORATORIO TEATRALE VIA COSSOLO BAMBINI 5 ANNI 1. Denominazione e Obiettivi. Il laboratorio”Per fare tutto ci vuole un fiore”, ideato per questo anno scolastico, vuole utilizzare la canzone di Sergio Endrigo come filo conduttore di una fiaba che racconterà di un prato di piante e di animaletti, dove l’aria è cattiva e fa tossire….. ….ma l’aria del prato sarà salvata dai colori dei fiori………….. Al termine del laboratorio verrà riprodotta una fiaba vivente a beneficio dei genitori dei bambini, che utilizzerà, inoltre, un nonno come narratore. Gli obiettivi 1. Stimolare, anche attraverso il gioco e il racconto, l’immaginario dei bambini sulle caratteristiche dei personaggi inseriti nella storia. L’immedesimazione con gli animali, a questa età, è un passaggio fondamentale per la crescita dei piccoli “attori.” 2. Attraverso la narrazione e la canzone proporre la loro condivisione con i personaggi della storia. 3. Utilizzare i giochi teatrali come veicoli per il passaggio di regole fondamentali per la vita in comune. 4. Stimolare e utilizzare tutte le capacità artistiche dei bambini in prospettiva di una rappresentazione aperta al pubblico. In questo senso i due generi teatrali che verranno utilizzati rientrano nei campi specifici riguardanti il Teatro di Narrazione il Teatro Canzone. 2. Durata - E’ prevista la suddivisione in due laboratori formati, ciascuno, da un numero pari di bambini. - Ogni laboratorio avrà la durata di n° 7 incontri di 1 ora caduno per un totale di 7 ore per ogni laboratorio. E’previsto un ulteriore appuntamento (l’ottavo) nel quale saranno invitati i genitori ad assistere ad una piccola rappresentazione del lavoro svolto. 3. Laboratorio per bambini di 5 anni. Grazie al progetto “VIETATO SOSTARE”, in essere ormai da otto anni sul territorio di Villastellone, anche quest’anno la scuola dell’Infanzia di Via Cossolo verrà omaggiata di n° 2 laboratori ideati per i bambini di 5 anni. LABORATORIO DI EDUCAZIONE PSICOMOTORIA- Via Cossolo - Psicomotricista - Maria Cristina Quaglia PREMESSA “ Il corpo, come nucleo primario dell’organizzazione del sé, è il luogo privilegiato di esperienza e di conoscenza di se stesso e della realtà, di espressione e comunicazione con l’altro” (B. Aucouturier). Sulla base di questo principio, la pratica psicomotoria educativa, secondo la metodologia di B. Aucouturier, è un itinerario di maturazione proposto ai bambini al fine di favorirne lo sviluppo del pensiero e della personalità. Il laboratorio di educazione psicomotoria all’interno della scuola costituisce uno strumento privilegiato per ascoltare, conoscere, accompagnare il bambino nel suo cammino di crescita: in una dimensione di gioco aiuta il bambino, nello sviluppo della sua personalità, a maturare la sicurezza di sé, a conquistare l’autonomia, a sviluppare le capacità intellettive ed a interagire positivamente con gli altri. Gli spazi creati in sala di psicomotricità ed i materiali specifici (cuscini, tappeti, palloni, travestimenti, materiale manipolativo….) offrono al bambino la possibilità di vivere il piacere senso-motorio, il gioco simbolico e il gioco cognitivo. Si tratta di un percorso senza rigidità coordinato da uno psicomotricista che gioca con il bambino in una comunicazione di ascolto ed accoglienza, stimolando il passaggio dal movimento al pensiero e permettendo al bambino di entrare in un rapporto positivo e sereno con lo spazio, gli oggetti e le persone che gli sono vicine. Ne deriva che la pratica psicomotoria può avere favorevoli riscontri sulla quotidianità familiare e scolastica del bambino, aiutando a rinforzare realtà di benessere ed a superare eventuali difficoltà emotive e relazionali. L’esperienza maturata in diverse scuole (in Italia e all’estero), in cui da anni il laboratorio di psicomotricità è parte integrante della programmazione educativa, ha mostrato l’efficacia di tale strumento, che ben si integra con le altre attività didattiche. Esso infatti permette alle insegnanti (che affiancano lo psicomotricista) un diverso approccio al bambino e favorisce lo sviluppo di capacità osservative, utilizzabili anche in altri contesti. Parallelamente alla realizzazione pratica del laboratorio con i bambini, infatti, risultano di fondamentale importanza i momenti di formazione teorica e di supervisione per rielaborare quanto avvenuto negli incontri con i bambini e programmare il percorso successivo. OBIETTIVI 1) Favorire uno spazio di espressione, comunicazione, gioco e benessere relazionale, promuovendo l’investimento del piacere di muoversi, di fare esperienze con il proprio corpo, di vivere bene nella propria pelle. 2) Favorire il passaggio dal piacere del movimento e dell’azione, al piacere di pensare. 3)Consolidare l’organizzazione del pensiero a partire dalla strutturazione della propria identità corporea; 4) Rinforzare la costruzione di un rapporto equilibrato tra realtà e immaginario; 5)Maturare sicurezza e fiducia in se stessi e sviluppare capacità espressive e comunicative; 6) Vivere i propri stati affettivi ed emotivi e riconoscere quelli degli altri bambini, migliorando così le capacità di socializzazione e cooperazione METODOLOGIA Per realizzare gli incontri di psicomotricità è necessario un lavoro parallelo con docenti e genitori per definire insieme un progetto adeguato ai bisogni della realtà scolastica in cui si intende operare. I gruppi di bambini variano da 8 a un max di 10 componenti ed è necessaria la presenza di un insegnante che osserva o partecipa attivamente al gioco psicomotorio. TEMPO DI REALIZZAZIONE Gli incontri per i bambini sono 8 con cadenza settimanale. Alla fine del percorso è previsto anche un incontro individuale con tutti i genitori che lo desidereranno. In tale occasione verrà presentata l’attività e il percorso svolto dal proprio figlio. SPAZI E MATERIALI E’ necessario uno spazio ampio che consenta un movimento ai bambini: salone o palestra. Il materiale di base come cuscini e tappeti possono essere forniti dall’ Istituto per la durata del progetto. CONTINUITA’ INCONTRI TRA BAMBINI Dicembre pranzo di Natale alla scuola dell’infanzia Autobiografia, preparazione di disegni da consegnare alle insegnanti delle future prime con i seguenti temi: Io La mia famiglia I miei amici L’albero La casa Maggio incontro dei bambini con i le insegnanti alla scuola primaria e attività con i bambini delle classi 5* INCONTRI CON LE INSEGNANTI DELLA SCUOLA PRIMARIA Primo giorno di scuola . le insegnanti della scuola dell’ infanzia si recano alle scuole elementari per salutare gli ex alunni Giugno colloqui tra le insegnanti dei due ordini di scuola per la formazione delle classi PROGETTO GENITORI in GIOCO Il gruppo gioco,visto il coinvolgimento di molte classi al “ Progetto Comenius “ intende elaborare quest’anno dei giochi con simboli caratteristici dei paesi partner :Turchia, Inghilterra, Danimarca, Francia, Germania e Spagna. Es. : il gioco del cricket x l’Inghilterra La sirenetta x la Danimarca L’obiettivo di queste attività ludico espressiva è quello di favorire una continuità tra gli ordini di scuola, la collaborazione tra scuola - famiglia-comune e la conoscenza di altre culture Il progetto si concluderà con una festa, “ LA FESTA DELL’EUROPA “dove i bambini saranno i protagonisti dei giochi organizzati , il finale vedrà grandi e piccoli cantare l’inno europeo , “ inno alla gioia “. PROGETTO COMENIUS Referente ins.Gallo Claudia Per le scuola dell’infanzia ins. Ferrero Viviana ,Barricelli Donatella, Gili Elena Via Cossolo Ins. Luciano Rosa , Tosco Emanuela Viale Signorini si fa riferimento al programma effettuato con la scuola elementare PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE ATTIVITA’ SPECIFICHE IN VIALE SIGNORINI Nell’ambito del progetto educazione sono stati trattati i seguenti argomenti: EDUCAZIONE ALIMENTARE 1. l’importanza dei cibi 2. la piramide alimentare , con particolare attenzione all’importanza del latte. 3. La prima colazione 1. Che cosa si può mangiare a colazione? UNA COLAZIONE DIVERSA MA UGUALE PER TUTTI A SCUOLA! abbiamo programmato 3 colazioni da fare tutti insieme appassionatamente …… Latte – Nesquik – Cereali di vari tipi Panini con marmellata–fette biscottate e miele - tè caldo Panini al prosciutto – tè freddo 2. PARLIAMO DI IGIENE DENTALE E PREVENZIONE ODONTOIATRICA “SORRISI SMAGLIANTI FUTURI BRILLANTI” CON LA DOTT. POLASTRI CAROLINA dello STUDIO SAVOINI CHE ILLUSTRERA’ AI BAMBINI : COME SONO FATTI I DENTI LA CARIE : CHE COS’E’ E COME SI FORMA L’IGIENE ORALE: SPAZZOLINO ECC…. CONSIGLI ALIMENTARI PARTECIPERANNO ALL'’INCONTRO TUTTI I BAMBINI DI 4 E 5 ANNI A TUTTI I BAMBINI DELLA SCUOLA SARA’ DATO DEL MATERIALE ILLUSTRATIVO 3. Dalla Regione Piemonte A.S.L. TO 5 Dipartimento di Prevenzione. Servizio Veterinario il Dott. P.Guiso Nell’ambito del progetto di educazione sanitaria terrà un intervento relativo alla “Convivenza con piccoli animali domestici e di affezione.” rivolto ai bambini di 4 e 5 anni 4. AFFY FIUTA PERICOLO Sperimentazione sulla sicurezza domestica Progetto nazionale CCM e Regione Piemonte E’ stato fornito un Kit dal titolo “ la valigia di Affy fiuta pericolo “ Contenente : 1. tabellone intercambiabile con illustrazioni degli ambienti domestici ( bagno cucina cameretta ecc… ) 2. carte per distinguere i vari tipi di incidenti domestici ( sostanze velenose ustioni cadute ferite ecc…) 3. libro di avventure casalinghe del il personaggio Affy il cane protagonista . Da questo materiale l’insegnante prendeva spunto per stimolare la ricerca dei pericoli che si possono insidiare in casa . PROGETTO LINGUA INGLESE PROGRAMMA PER I BAMBINI DI 5 ANNI Scuole dell’ Infanzia Villastellone - Ins. Federica Pitton SVILUPPO DELLE CAPACITA’ LINGUISTICHE OBIETT IVI DEL CORSO ASCOLT O Conoscen za ed identificazi one dei suoni e delle parole inglesi; LE ATTIVI TA’ Sviluppo della dizione; Canto in gruppo (canzoni, rime, filastrocch e); -Imitare i suoni dopo l’insegnant e; ESEMP I DI ESERCI ZI -Ripetere le parole dopo l’insegnant e; LETTURA -I colori e i numeri; -Prime parole ed espression i che riguardano la famiglia, la natura, etc. Riconosce re i simboli scritti sul foglio/dise gno; -Collegare il simbolo al suono; -Collegare il numero al disegno; PRODUZI ONE ORALE -Riprodurre suoni, lettere, parole, espressioni di saluto; PRODUZI ONE SCRITTA Compilazi one delle parti mancanti del disegno; -Tracciare simboli, lettere e numeri; -Giochi interattivi con il vocabolario base; Rispondere alle domande usando il vocabolario base (famiglia, saluto, natura, etc) -Nominare gli oggetti indicati; -Reagire ad un comando in inglese; SVILUPP O DELLA LOGICA SVILUPPO DELLA MEMORIA E ATTENZIO NE Collegame nto del disegno e il suo significato; -Lavoro in mini-gruppo, gruppo; Sviluppo della motivazion e, attenzione, memoria visuale e uditiva; -Disegnare e colorare gli oggetti in base ai comandi dell’insegn ante Aggiunger e altre parole dello stesso genere a quelle date; -Dire il numero successivo ; -Le attività creative di workshop; -Giochi da tavola in inglese con il vocabolario attivo; Continuazi one della linea logica; -Scrivere i simboli continuand o la riga secondo l’esempio SVILUPPO DELLE CAPACITA’ DI COMUNICAZI ONE -Ripetere i nomi degli altri in inglese facendolo a catena; -Disegnare e descrivere; -Quiz sul tema; Aggiungere un dettaglio alle brevi frasi dell’insegna nte; -Giochi con i dadi in inglese;