La morte nella civilta` Greco

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La morte nella civilta` Greco
La morte nella civilta' Greco - Romana
La morte nella civilta' Greco - Romana
In epoca molto primitiva, per quanto riguarda il culto dei morti con speciale riferimento alla
sepoltura nella religione dei Greci, si usava la semplice inumazione . Ogni casa aveva un
apposito luogo per le sepolture domestiche. Nemmeno si poteva costruire la casa senza
riservare in essa un spazio ai propri defunti. Come ordinavano le leggi antiche di Cecrope per
molti secoli la popolazione non aveva trascurato l'inumazione dei cadaveri. Successivamente,
nei tempi del grande poeta greco Omero, coesistevano i due modi di sepoltura: inumazione e
cremazione. E sembra che la cremazione dei cadaveri sia stata introdotta mentre si continuava
ancora ad inumare i cadaveri. Nei diversi periodi della storia dei Greci la cremazione fu una
conseguenza delle diverse necessita' della vita. Nella Grecia antica si attribuisce l'origine della
cremazione dei cadaveri ad Ercole, quando fu costretto a cremare il cadavere del suo giovane
amico Argeo per poter facilmente trasportarne le ceneri a suo padre. Ma sembra che sia stata
quasi sempre praticata nell'Ellade antica e nelle sue lontane colonie: Lidia, Caria, Jonia, Misia,
Licia, Magna Grecia, quantunque rimanesse tipica l'inumazione, come lo fu altresi' per la civilta'
micena. Nel periodo arcaico dei secc. VIII-VII a.C. prevaleva la cremazione dei cadaveri. Le
urne cinerarie erano solitamente deposte sul terreno, senza alcun riparo.In Grecia, di solito le
ceneri degli eroi, dei cittadini importanti e delle persone che meritavano riconoscenza dalla
patria erano collocate e conservate in urne d'oro, d'argento, di bronzo o di pietre lavorate e
facevano parte del tempio. La maggior parte della necropoli di Dipylon, presso Atene conteneva
tali urne preziose. Con un rito apposito venivano recate al tempio di Apollo dove erano
conservate perennamente ai piedi della statua. Le scoperte archeologiche testimoniano a
favore della cremazione, anche praticata nei secoli IX-VIII a.C. Invece, nei secoli V e VI
prevalse di nuovo l'inumazione. La legge che vietava di bruciare i bambini successivamente
entro' a fa parte delle XII Tavole. In quasi tutti i paesi che usavano la cremazione vigeva
comunqe la regola che i bambini si dovessero sotterrare. Dopo questa esposizione analitica
potremmo trarre delle conclusioni. Nella Grecia antica si praticava l'inumazione e
successivamente per varie dottrine, che avevano contribuito ad orientare verso scelte morali,
sociali, filosofico religiose, si introduce la cremazione. La motivazione che ha favorito lo stabilirsi
della cremazione in certi periodi della storia, mantiene la sua radice profonda nel desiderio di
trasportare con sicurezza e facilita' le ceneri di illustri personaggi deceduti lontano dalla loro
patria. Generalmente nei confronti dei bambini viene usata la sepoltura. I Greci passano la loro
eredita' ai Romani. Il culto dei morti e' espressione di sentimenti radicati profondamente nella
natura umana, dopo l'istinto della conservazione. Le testimonianze dirette ed indirette della
sepoltura, specialmente le relative ricerche archeologiche, presentano una ricca
documentazione dalla quale si viene a conoscenza, che nei diversi periodi della storia, quasi in
ogni paese, accanto all'inumazione dei cadaveri si usa anche la cremazione. Dalle attestazioni
epigrafiche rinvenute sul territorio di Roma, di notevole importanza e valore ai fini della ricerca,
e' certa l'esistenza dell'istituto sociale della sepoltura presente nel diritto romano. Mantenendosi
alquanto inalterato lungo i periodi della storia romana, esso aveva sancito le due possibilita':
inumazione e cremazione. Su questo punto non mancano esplicite dichiarazioni provenienti da
diverse fonti e dall'ambiente in cui il rito dell'inumazione o della cremazione trovava
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applicazione, si colgono profonde differenziazioni religiose ed ideologiche. Non si puo' separare
la concezione romana dell'al di la' da quella greca, che esprimeva nelle diverse consuetudini e
riti il culto dei morti, destinato ad onorare la memoria di coloro che ci hanno preceduti sulla
terra. L'atteggiamento dei Romani dinanzi alla morte fu fortemente influenzato, in questo come
in altri campi, dalla ricca cultura, letteratura, filosofia ellenica sin dall'eta' arcaica. Il grande
processo evolutivo nella civilta' romana fu dunque conseguenza dei profondi mutamenti
avvenuti nella cultura e societa' greca. Si nota il grande influsso della cultura greca e della
politica romana, "frutto esse stesse di incontri precedenti di antiche eredita'", alla formazione
della mentalita' e delle consuetudini delle persone.
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