programmazione didattica iti informatica

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programmazione didattica iti informatica
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
ITI INFORMATICA “GIOVANNI FALCONE ” - COLLEFERRO
Disciplina:
SCIENZE INTEGRATE - CHIMICA -
Docente:
LAURA LO IUDICE
A.S.
2014/2015
Classe:
I informatica
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è formata da 1 femmine e da 11 alunni maschi. Il livello della classe è nel complesso mediocre.
Alcuni alunni evidenziano lacune di base pregresse, un metodo di studio inadeguato ed utilizzano un
linguaggio incerto. Un piccolo gruppo di alunni dimostra una preparazione di base sufficiente, è in grado di
riutilizzare le conoscenze acquisite in esercizi semplici, un metodo di studio adeguato e un linguaggio
corretto.
Nel complesso la classe dimostra interesse e impegno nello studio e partecipazione attiva in classe.
FINALITA’
Alla fine del biennio lo studente saprà:

Distinguere tra opinioni e informazioni, valutandone l’affidabilità

Utilizzare le reti informatiche per acquisire informazioni

Comprendere le informazioni relative alla propria e altrui sicurezza

Interpretare la realtà macroscopica in termini particellari

Utilizzare il metodo della conoscenza scientifica, cosciente della storicità delle conclusioni di tale
metodo

Valutare le implicazioni economiche e sociali del progresso tecnologico
OBIETTIVI TRASVERSALI, COGNITIVI E COMPORTAMENTALI
Obiettivi comportamentali
- Rispetto dell’orario, degli impegni e delle scadenze scolastiche.
- Rispetto dell’ambiente scuola e classe.
- Sviluppo di un atteggiamento collaborativi con l’insegnante.
- Rispetto del proprio e dell’altrui lavoro.
Obiettivi cognitivi
- Saper decodificare e sintetizzare un testo scritto.
- Saper tradurre in schemi gli argomenti oggetto di studio
- Saper applicare principi e regole
- Sapersi esprimere con un linguaggio appropriato e correttezza formale.
- Saper prendere appunti.
- Saper collegare argomenti della stessa disciplina e coglierne le relazioni semplici.
- Saper stabilire connessioni tra causa ed effetto.
Conoscenze
Competenze gli obiettivi minimi sono sottolineati
Introduzione alla chimica
Grandezze e misure.
Grandezze fisiche fondamentali e derivate.
Unità di misura e S.I.
Notazione scientifica.
Incertezza delle misure e cifre significative.
Il metodo sperimentale.
 Osservare e descrivere un sistema utilizzando un
linguaggio scientificamente corretto.
 Esprimere il risultato di una misura secondo le
regole della comunicazione scientifica.
 Riconoscere se una grandezza è fondamentale o
derivata.
 Rappresentare un numero in notazione scientifica.
 Definire il numero di cifre significative nel
risultato di operazioni tra grandezze.
 Relazionare il numero di cifre significative alla
scala dello strumento
 Spiegare le differenze macroscopiche tra i vari
stati di aggregazione e assegnare il nome ai passaggi
di stato.
 Spiegare gli aspetti essenziali dei principali
metodi di separazione; proporre strategie per la
separazione dei componenti di un miscuglio.
 Applicare criteri distintivi per riconoscere
miscugli eterogenei, miscugli omogenei e sostanze.
 Applicare semplice tecniche di separazione dei
componenti dei miscugli
La materia
Massa, volume.
Stati di aggregazione della materia.
Proprietà fisiche e chimiche.
Fenomeni fisici e chimici.
Sostanze pure e miscugli.
Miscugli omogenei ed eterogenei.
I metodi di separazione dei miscugli.
Le sostanze: proprietà ed energia
Temperatura e termometri: la Celsius, Kelvin. e
Fahrenheit.
Le temperature dei passaggi di stato: analisi termica
di una sostanza e le temperature fisse.
Temperatura, energia e calore: energia termica,
calore latente ed energia chimica.
Legge di conservazione dell’energia.
Grandezze caratteristiche delle sostanze: temperature
fisse e densità.
 Descrivere come è fatto un termometro a
dilatazione termica.
 Spiegare
le
caratteristiche
delle
scale
termometriche Celsius, Kelvin. e Fahrenheit.
 Riconoscere gli stati di aggregazione della materia
e i relativi passaggi di stato anche interpretando un
grafico di analisi termica.
 Descrivere gli stati di aggregazione della materia e
i passaggi di stato facendo riferimento alla diversa
organizzazione/disorganizzazione delle particelle.
Reazioni chimiche e conservazione della massa
 Stabilire lo stato di aggregazione di una sostanza a
una temperatura assegnata in base alle sue
temperature caratteristiche.
 Descrivere le forme di energia immagazzinata
nella materia con riferimento alla struttura
particellare.
 Spiegare che cosa è la densità di un corpo e
perché può essere considerata una caratteristica
identificativa dei materiali.
 Applicare il concetto di densità nella risoluzione
di semplici esercizi.
Elementi e composti
Elementi e composti. Simboli chimici. La teoria
atomica della materia: da una filosofia a una teoria
scientifica, la legge delle proporzioni multiple.
Le formule delle sostanze: le formule degli elementi
e quelle dei composti.
Leggi delle proporzioni definite e proporzioni
multiple.
Numero atomico numero di massa e isotopi, la mole
Teorie atomiche
Il modello atomico a strati, livelli energetici e
sottolivelli energetici, gli orbitali.
Configurazione elettronica degli elementi.
 Classificare le sostanze in elementi e composti
sulla base delle reazioni che le caratterizzano.
 Applicare la legge della composizione costante
per distinguere i composti dai miscugli.
 Distinguere tra atomi e molecole e rappresentare
queste particelle utilizzando simboli e formule
METODO

Lezione frontale

Discussione guidata

Esercizi applicativi

Lavoro sperimentale

Eventuale recupero
STRUMENTI

Testo in adozione

Laboratorio

Grafici e tabelle

Visione di video didattici
TIPOLOGIA DI VERIFICA

Colloqui orali

Discussioni guidate

Esecuzione di esercizi
 Scrivere
elementi.
la
configurazione
elettronica
degli

Test strutturati

Quesiti a risposta aperta

Quesiti a risposta multipla

Relazioni di laboratorio
VALUTAZIONE
La valutazione degli studenti terrà conto:

del comportamento in aula e in laboratorio

dell’esito dei test, di teoria e di laboratorio, relativi a conoscenze e abilità

della quantità e della qualità degli interventi nelle discussioni.
Roma, 07/10/2014
il docente
Istituti Paritari
“Giovanni Falcone”
www.istitutogiovannifalcone.it
Liceo Linguistico - Istituto Professionale per i Servizi Sociali - Servizi Alberghieri e della Ristorazione e
Turistico.IT .Elettronica e Telecomunicazioni - I.T.I. per l’Informatica – I.T.C. I.G.E.A -
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
DISCIPLINA : Cittadinanza e Costituzione
DOCENTE: Prof.ssa Monica Masiello
Classe: I I.T.I. per l’Informatica sez. A
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
OSSERVAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 12 studenti, di cui due studenti presentano : il primo un ritardo mentale
lieve e insufficienza renale cronica(dialisi), mentre il secondo è affetto da sindrome di down,
entrambi dispongono di un’insegnante di sostegno e supporto psicologico. Il livello di preparazione
della classe, verificato tramite test d'ingresso scritto ed orale, è risultato mediocre. Si cercherà di
colmare le lacune e di proseguire con il programma, cercando di attuare contemporanea mente
eventuali azioni di recupero e di approfondimento degli argomenti come da programma
FINALITA’ DIDATTICHE
La formazione scolastica deve proporre modelli positivi di comportamento, per cui le diverse
attività educative debbono favorire nei ragazzi l'acquisizione di competenze interculturali e civiche,
che consentano la loro partecipazione consapevole e responsabile alla vita sociale e lavorativa in
società divenute sempre più complesse e, di fatto, multietniche. Nel biennio la disciplina di
“Cittadinanaza e Costituzione”, afferente alle aree storico-giuridico-sociale, si presenta come un
campo di insegnamento “aperto”, in cui è necessario operare un raccordo di tipo interdisciplinare
affidato a ciascun Consiglio di classe, che indicherà, in sede di programmazione annuale, le
tematiche prescelte in base ai contenuti delle diverse aree disciplinari. Pertanto, le finalità che
l'insegnamento di tale disciplina, inteso in un'ottica interdisciplinare, si propone di far acquisire agli
allievi sono quelle di:





adottare forme di comportamento che consentano a ciascuno di partecipare in modo efficace
e costruttivo alla vita collettiva nel rispetto dei valori democratici;
educare all'esercizio della democrazia, alla legalità e alla cittadinanza attiva in un quadro di
comportamenti improntati alla cooperazione europea e internazionale;
potenziare la conoscenza approfondita dei valori costituzionali per affermare la legalità, la
giustizia, la civile partecipazione, la solidarietà, l'integrazione e la pace tra i popoli;
favorire lo scambio interculturale e il dialogo fra diversi mondi di appartenenza nel rispetto
delle diversità di costumi, lingue, tradizioni e religioni;
contrastare tutti i fenomeni di intolleranza, di xenofobia e di razzismo che se sottovalutati
possono sfociare in forme di violenza privata e/o collettiva;


abituare ad ascoltare le opinioni altrui, sapendo rispettare e confrontarsi con idee diverse
dalle proprie;
promuovere nei ragazzi l'impegno in prima persona per raggiungere il benessere proprio e
altrui, per tutelare l'ambiente quale bene comune, nonché l'educazione alla salute fisica e
stradale intese come responsabilità nelle proprie scelte ed azioni.
CONTENUTI DIDATTICI
Considerato che l'insegnamento della disciplina “Cittadinanza e Costituzione” nel biennio delle
superiori, per essere veramente efficace e qualitativamente valido sul piano dell'educazione e della
formazione degli adolescenti, si richiede un'intesa e una stretta collaborazione fra tutti i docenti del
Consiglio di classe, s'indicano di seguito alcuni contenuti che, inquadrati in sequenze modulari, si
prestano a raggiungere gli obiettivi educativi e didattici precedentemente definiti. I ragazzi devono
conoscere sia la “Dichiarazione universale dei diritti umani” che i “Principi fondamentali e i
diritti e i doveri dei cittadini” sanciti dalla Costituzione della Repubblica italiana.
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
La democrazia: metodo di governo e valore universale
I diritti e le libertà inviolabili della persona
L'uguaglianza sostanziale e le disuguaglianze sul pianeta
La giustizia e l'abolizione della pena di morte
I pregiudizi, le discriminazioni, il razzismo: una riflessione sul nostro tempo alla luce della
memoria storica
Il diritto alla cittadinanza per gli immigrati
Il diritto alla pace nel contesto dei conflitti internazionali
Il diritto alla vita come libertà dalla fame e possibilità di sviluppo per i più poveri
Il diritto all'informazione e alla libertà di espressione
Il diritto alla salute e a vivere in un ambiente salubre e sicuro
I diritti e i doveri all'istruzione, allo studio e al lavoro
I diritti e i doveri verso la salvaguardia dell'ambiente
I diritti e i doveri come utente della strada
METODOLOGIA E STRUMENTI
Per collocare in un efficace quadro culturale ed educativo le proposte didattiche inerenti
all'insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, da impartire nelle classi prime si ritiene
opportuno selezionare i seguenti obiettivi, in termini di conoscenze, competenze e abilità, da
perseguire in un'ottica di insegnamento interdisciplinare. Tali obiettivi educativi e didattici possono
concorrere a far:



realizzare il “pieno sviluppo della persona umana” nel rispetto della pari dignità sociale,
della libertà e dell'uguaglianza di tutti i cittadini;
distinguere i diritti e i doveri dell'adolescente, sentendosi impegnato ad esercitare gli uni e
gli altri a scuola e nelle relazioni interpersonali;
conoscere lo “Statuto delle studentesse e degli studenti” e tenerne conto nel comportamento
scolastico;

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
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

testimoniare in modo consapevole la funzione e il valore delle regole e delle leggi nei
diversi ambienti di vita quotidiana;
conoscere la “Dichiarazione universale dei diritti umani” come carta di valori condivisi
da difendere e da affermare per tutti gli esseri viventi;
riconoscere il valore della libertà di pensiero, di espressione, di religione e delle altre libertà
individuali e sociali;superare il concetto di razza, condannando i pregiudizi e contrastando
tutte le forme di intolleranza, per affermare la comune appartenenza biologica ed etica
all'umanità in un contesto di relazioni sociali basate sull'integrazione e sul rispetto delle
diversità;
accettare e accogliere le diversità, comprendendone le ragioni in modo da rafforzare la
propria disponibilità all'impegno interculturale;
conoscere i processi migratori sapendone identificare le cause e valutarne le conseguenze
socio-economiche e politico-culturali, mantenendo fisso il principio della pari dignità di
ogni persona e il valore dell'integrazione sociale;
tutelare il paesaggio naturale e il patrimonio storico, architettonico e artistico del proprio
ambiente di vita e della nazione quali beni collettivi da preservare per le future generazioni;
rispettare i principi e le regole relative alla tutela dell'ambiente, quale la compatibilità, la
sostenibilità e il riciclo dei rifiuti;
conoscere e rispettare il codice della strada, garantendo con il proprio regolare
comportamento l'incolumità propria e altrui;
conoscere i diritti e i doveri dei lavoratori alla luce del dettato costituzionale e delle leggi
nazionali, nonché della normativa europea.
La trattazione dei contenuti prescelti sarà effettuata utilizzando strategie attive di
apprendimento, in primo luogo i lavori di ricerca di gruppo e le discussioni collettive,
servendosi di strumenti diversificati quali il libro di testo, riviste, giornali, saggi,
enciclopedie, materiale audiovisivo e multimediale.
STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Per verificare il grado di apprendimento e di conoscenza della disciplina saranno svolte prove scritte
ed orali, nonché dibattiti collettivi. Si terrà conto anche della frequenza e della partecipazione alle
lezioni.
Colleferro, 11 Novembre 2013
Il Docente
Monica Masiello
Istituto Giovanni Falcone – Colleferro
Programmazione didattica di FISICA
Anno scolastico 2014 – 2015
Classe I A ITI
Insegnante: Pacitti Federico
SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE
La classe I A costituita da 12 alunni è apparsa sin dai primi giorni dell’a o s olasti o al ua to ete oge ea pe
partecipazione ed impegno. La classe, sufficientemente motivata allo studio della fisica, ha manifestato interesse e
partecipazione, a volte passiva, alle attività didattiche proposte.
Gli studenti dimostrano suffi ie ti apa ità di ast azio e pu tuttavia o ual he diffi oltà ell’appli azio e p ati a
dei concetti teorici quando questi si concretizzano in esercizi.
Dalle p i e lezio i so o e e se uo e apa ità iti he, o hé uo a volo tà e se ietà ell’i pegno da parte della
maggior parte degli alunni, che partecipano attivamente alla lezione proponendo quesiti pertinenti e talvolta profondi.
Un numero esiguo di alunni, denota scarsa motivazione interesse, tuttavia, se chiamati e spronati individualmente, si
mostrano complessivamente disponibili al confronto ed al ragionamento che la materia richiede.
FINALITÀ
Lo studio della fisica nella scuola secondaria superiore di secondo grado concorre, attraverso l'acquisizione delle
metodologie e delle conoscenze specifiche della disciplina, alla formazione della personalità dell'allievo, partecipando alla
formazione di una cultura quanto più armonica ed eterogenea possibile.
Pe sua stessa atu a l’i seg a e to della fisi a si p opo e di:
 far acquisire la capacità di osse va e ed a alizza e la ealtà i osta te, edia te l’ela o azio e di ipotesi e la
progettazione di una verifica sperimentale;
 far acquisire la capacità di lavorare in gruppo;
 far acquisire consapevolezza sulle tecniche di indagine scientifica;
 far acquisire un atteggiamento critico nei confronti dei risultati raggiunti;
 far acquisire la consapevolezza che gli argomenti in fisica, come nelle materie scientifiche, sono interconnessi e
non indipendenti.
OBIETTIVI DIDATTICI
Al te i e dell’a o s olasti o l’alu o deve esse e i g ado di :
 Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie;
 Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a
proporre relazioni quantitative tra esse;
 Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il Sistema Internazionale delle unità di misura.
 Saper usare correttamente gli strumenti e le attrezzature del laboratorio, nel rispetto delle norme di sicurezza.
 Saper redigere una relazione su una esperienza di laboratorio
 Utilizzare il linguaggio specifico della disciplina.
METODOLOGIA
Partendo dalla convinzione che i ragazzi non posso avere processi di apprendimento identici si cercherà di affrontare gli
argomenti in modo da stimolarne, anche individualmente se necessario, la curiosità e la voglia di conoscenza. Sarà
p ivilegiato il etodo i duttivo he dal pa ti ola e po ta al ge e ale, att ave so l’uso del la o ato io e dell’espe ie za
di etta. Si pa ti à dall’osse vazio e dei fe o e i atu ali fa ilia i e o , pe a iva e dopo l’i dagi e i la o ato io alla
fo ulazio e delle leggi. La p ati a di la o ato io o sa à ui di fi alizzata solo all’a uisizio e di apa ità esecutive e
manipolative, ma mirerà soprattutto allo sviluppo di capacità progettuali e organizzative, nonché critiche e razionali.
Ad ogni spiegazione frontale seguiranno esempi concreti: esercizi la cui risoluzione è conseguenza dei nuovi argomenti
trattati e osservazioni di natura teorica
VERIFICHE E VALUTAZIONI






Durante lo sviluppo di ciascun modulo si utilizzeranno i seguenti strumenti di verifica:
la lezione dialogata;
colloqui individuali;
discussione collettiva su argomenti assegnati nel lavoro domestico;
esercizi e problemi affrontati in classe;
risoluzione di quesiti a risposta singola o multipla;
relazioni di laboratorio;
In tal modo sarà possibile verificare il grado di comprensione di un argomento e rilevare le capacità di analisi, di sintesi,
di scioltezza e correttezza formale, di rigore logico, di elaborazione delle informazioni acquisite da ogni singolo alunno.
Il risultato di ogni verifica sarà utilizzato come valutazione del processo di apprendimento degli alunni.
Nella valutazione finale i olt e si te à o to dell’i peg o, della pa te ipazio e al dialogo s olasti o, della f e ue za,
dei p og essi o piuti, dell’i te esse evide ziato, o hé del g ado di o p e sio e di u a go e to e delle apa ità di
ela o azio e o seguite e dell’a uisizione del linguaggio specifico.
Si farà inoltre riferimento ai seguenti criteri di valutazione che si fondano sulla corrispondenza fra obiettivi cognitivi e
risultati ottenuti per quanto riguarda:
 le conoscenze acquisite (capacità di memorizzazione);
 la capacità di riconoscere e cogliere i concetti principali di comunicazione e di comprendere i rapporti che esistono tra
loro (abilità di studio);
 la capacità di applicare concetti in contesti diversi;
 la capacità di analisi (scomporre un contenuto nei suoi elementi costitutivi o stabilire relazioni tra le diverse parti di un
contenuto);
 la capacità di rielaborare e sintetizzare.
CONTENUTI
I contenuti saranno divisi in moduli secondo la seguente scansione modulare:
MODULO I: GRANDEZZE FISICHE E LORO MISURA
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il metodo di indagine scientifica;
le grandezze fisiche e la loro misura;
il concetto di errore, errori sistematici ed accidentali;
errore assoluto, errore relativo e percentuale;
la propagazione degli errori nelle quattro operazioni elementari;
la materia e le sue proprietà: lunghezza, superficie, volume, massa, densità;
la rappresentazione dei dati sperimentali;
relazioni matematiche tra grandezze fisiche: le leggi;
la proporzionalità diretta e inversa.
MODULO II: CINEMATICA
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il moto e suo studio;
concetto di moto uniforme e uniformemente accelerato;
il moto rettilineo: uniforme e uniformemente accelerato;
p i i e i all’esiste za di g a dezze vetto iali e g a dezze s a i
i moti nel piano: moto parabolico e moto circolare.
MODULO III: LE FORZE E L’EQUILIBRIO
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Il concetto di forza e la sua definizione operativa;
Scalari e vettori;
Operazioni elementari con i vettori;
la legge di Hooke;
la forza peso;
le leve;
la pressione;
il principio di Pascal;
la legge di Stevino;
il principio di Archimede, applicazioni e conseguenze.
Libri di Testo
 Percorso di Fisica smart di M. Ostili, G.P. Parodi; ed. Pearson
 Appunti forniti in classe dal docente
Colleferro, Novembre 2014
Federico Pacitti
ISTITUTO PARITARIO “GIOVANNI FALCONE”
COLLEFERRO
CLASSE: I A ITI informatica
MATERIA: GEOGRAFIA
DOCENTE: Prof.ssa Lara Calvani
PROGRAMMA A. S. 2014/2015
LA POPOLAZIONE E GLI INSEDIAMENTI
La distribuzione della popolazione sulla terra (ecumene e anecumene)
La composizione della popolazione (piramide dell’età, saldi e tassi)
La transizione demografica
Urbanizzazione, insediamenti
IL SISTEMA MONDO
La Globalizzazione
Nord e sud del mondo (sviluppo e sottosviluppo)
Sviluppo economico e sviluppo umano
GLI SQUILIBRI AMBIENTALI
Le relazioni uomo-ambiente
Lo sviluppo sostenibile
L’inquinamento
La desertificazione
I SETTORI ECONOMICI
Origini e forme dell’agricoltura
L’evoluzione dello spazio industriale
Il settore terziario (definizione e classificazione dei servizi)
L’ IDENTITA’ EUROPEA
La nascita dell’ U.E.
Le istituzioni comunitarie
Le politiche dell’ Unione Europea
Il futuro dell’ Unione Europea
L’EUROPA
Territorio e ambienti naturali
Popolazione
Economia e sviluppo
Aree geopolitiche
L’ITALIA
Territorio e ambienti naturali
Storia e popolazione
Economia e sviluppo
L’INSEGNANTE
Lara Calvani
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE indirizzo INFORMATICA
“G. FALCONE”
COLLEFERRO
Programmazione disciplinare a.s. 2014/2015
Materia: INGLESE
Classe: I sezione A
Docente: prof.ssa Susanna Bettazzi
Libro di testo: Paul Radley, Daniela Simonetti, New Horizons Digital 1, Oxford University Press
Livello di partenza
La classe è composta da 12 alunni. Il livello della classe è nel complesso sufficiente. Alcuni alunni evidenziano lacune di
base pregresse ed un metodo di studio inadeguato; un piccolo gruppo di alunni, invece, dimostra una preparazione di base
sufficiente ed è in grado di riutilizzare le conoscenze acquisite in esercizi semplici assieme ad un metodo di studio adeguato.
Nel complesso la classe dimostra interesse e impegno nello studio e partecipazione attiva in classe.
Obiettivi didattici
Il corso sarà volto all’acquisizione e al potenziamento delle quattro abilità linguistiche: writing, speaking, reading e
listening.
Alla fine dell’anno scolastico, lo studente dovrà essere in grado di:
 produrre testi scritti caratterizzati da semplici frasi attraverso l’utilizzo di congiunzioni come and, but, because
ecc…, riguardanti bisogni immediati o argomenti di interesse personale (p.es. aspetti della propria vita quotidiana);
 scrivere semplici e brevi e-mail o messaggi personali riguardanti bisogni immediati (p. es. ringraziare qualcuno o
scusarsi per qualcosa);
 produrre testi orali per trattare, in modo chiaro, una modesta varietà di argomenti che ricadano nel proprio campo
di interesse;
 discutere di argomenti a lui familiari durante lo svolgimento di compiti quotidiani che riguardino uno scambio
diretto di informazioni;
 leggere e comprendere brevi testi e trovare specifiche e prevedibili informazioni;
 conoscere alcuni termini ed espressioni d’uso più comune relative alla Computer Science;
 comprendere messaggi orali articolati lentamente.
Metodo d’insegnamento
L’attività didattica verrà svolta essenzialmente attraverso dei brainstorming e lezioni frontali. A tal proposito gli studenti
saranno coinvolti nella deduzione di significati e di regole grammaticali che verranno applicati praticamente durante le
esercitazioni scritte ed orali.
Al fine di favorire l’acquisizione degli aspetti comunicativi della lingua inglese, si procederà a lavori di gruppo e in coppia
attraverso i quali gli alunni avranno la possibilità di esprimersi in lingua e mettere in pratica gli elementi appresi.
L’insegnante si servirà del libro di testo e di dispense che verranno distribuite quando ritenuto opportuno allo scopo di
approfondire alcuni argomenti, nonché di materiali audio e video per migliorare i processi di ascolto e comprensione degli
studenti.
Strumenti di valutazione
Nel corso dell’anno scolastico, l’insegnante si servirà essenzialmente di tre tipi di valutazione: diagnostica, formale ed
informale.
La valutazione diagnostica sarà utilizzata prima di iniziare l’attività didattica al fine di constatare il livello di partenza degli
studenti ed identificare le loro lacune e i loro bisogni formativi.
La valutazione formale verrà, invece, effettuata mensilmente attraverso test di riempimento, quesiti a risposta multipla e
brevi composition, che saranno caratterizzati dall’attribuzione di un voto.
La valutazione informale si baserà sull’osservazione da parte dell’insegnante della performance orale dell’allievo e sarà
realizzata attraverso griglie di valutazione così come stabilito nel Quadro Comune Europeo di Riferimento per la
conoscenza delle lingue (QCER).
Contenuti
I Quadrimestre
Modulo 1
SETTEMBRE/OTTOBRE
Grammar:

to be: Present Simple;
 to have got: Present Simple;
 Expressions with to be and to have got;
 Possessive Case;
 Possessive Adjectives;
 Demonstrative Adjectives;
 Prepositions of Place (at, in);
 Prepositions of Time (at, on, in);
 A/An and The;
 Plural Nouns: regular and irregular forms.
Vocabulary:
 introducing people;
 parts of a house;
 personal possessions;
 dates: months, ordinal numbers;
 time;
 family;
 physical description.
Modulo 2
NOVEMBRE/DICEMBRE:
Grammar:
 Present Simple;
 Present Simple: like +- ing; play, do, go;
 Qualifiers: a bit, (not) very, quite, really;
 Wh- questions;
 Connectors: and, but, or;
 Object Pronouns;
 so do I, neither do I;
 Adverbs and Expressions of Frequency.
Vocabulary:
 daily routine;
 types of music;
 sports and free-time activities;
 types of films.
Modulo 3
DICEMBRE/GENNAIO
Grammar:
 Present Continuous;
 Contrast between Present Continuous and Present Simple;
 time expressions (at the moment, these days, this week etc.);
 some and any;
 Countable and Uncountable Nouns;
 how much?, how many?, there is, there are, some, any, a few, a little, much, many, a lots of, too much/many, not
enough.
Vocabulary:
 everyday activities;
 personal life;
 school;
 food, drink and diet.
II Quadrimestre
Modulo 4
FEBBRAIO/MARZO
Grammar:
 would like (to), want (to);
 Contrast between would like and like;
 Permission and Requests: can, could, may.
 can (ability);
 to be: Past Simple;
 past time expressions.
Vocabulary:
 the restaurant;
 meals in Britain;
 abilities;
Modulo 5
MARZO/APRILE
Grammar:
 Past Simple (regular and irregular verbs);
 Past Continuous;
 Contrast between Past Simple and Past Continuous.
Vocabulary:



activities in the past;
means of transport;
travel phrases.
Modulo 5
MAGGIO/GIUGNO
Grammar:
 Modal verbs: have to, must, should;
 Present Simple for future events;
Vocabulary:
 Computer vocabulary;
 party preparations.
Colleferro, 27/10/2014
FIRMA DEL DOCENTE
Prof.ssa Susanna Bettazzi
Istituti Paritari
“Giovanni Falcone”
www.istitutogiovannifalcone.it
Liceo Linguistico - Istituto Professionale per i Servizi Sociali - Servizi Alberghieri e della Ristorazione e
Turistico.IT .Elettronica e Telecomunicazioni - I.T.I. per l’Informatica – I.T.C. I.G.E.A -
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
DISCIPLINA : Italiano
DOCENTE: Prof.ssa Monica Masiello
Classe: I I.T.I. per l’Informatica sez. A
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
OSSERVAZIONE CLASSE
La classe è composta da 12 studenti, di cui due studenti presentano : il primo un ritardo mentale
lieve e insufficienza renale cronica(dialisi), mentre il secondo è affetto da sindrome di down,
entrambi dispongono di un’insegnante di sostegno e supporto psicologico. Il livello di preparazione
della classe, verificato tramite test d'ingresso scritto ed orale, è risultato mediocre. Si cercherà di
colmare le lacune e di proseguire con il programma, cercando di attuare contemporanea mente
eventuali azioni di recupero e di approfondimento degli argomenti come da programma
LE FINALITA’DIDATTICA
L’insegnamento della Lingua e della letteratura italiana muove dal riconoscimento della valenza
formativa e culturale che, in misura distintiva e peculiare, caratterizza
l’insegnamento/apprendimento della lingua primaria.
In tal senso, essa si pone come disciplina trasversale per eccellenza, dal momento che tutti gli atti
connessi all’agire e al conoscere dell’uomo sono legati all’espressione linguistica e lo stesso
rapporto tra origine del pensiero e origine del linguaggio si presenta organicamente e strettamente
intrecciato.
Pertanto, le finalità che, nei tempi lunghi del processo educativo, l’insegnamento di tale disciplina si
propone di far acquisire agli allievi sono:
la capacità di usare la lingua in tutte le sue varietà e funzioni;
la capacità di esprimere l’esperienza di sé e del mondo;
la capacità di comunicare per stabilire rapporti interpersonali e sociali;
la capacità di correlarsi e di confrontarsi con gli altri;
la possibilità di accedere, attraverso l’uso pertinente della lingua, ai più diversi ambiti di
conoscenze e di esperienze;
la capacità di rielaborare personalmente e criticamente il sapere;
la possibilità di sviluppare, attraverso la riflessione sulla cultura, le modalità generali del
pensiero;
la consapevolezza del ruolo e dell’importanza della letteratura come rappresentazione di
valori, idee e sentimenti universali in cui ognuno può riconoscersi.
Nel definire le linee programmatiche dell’insegnamento dell’Italiano nel biennio, si è privilegiata
un’articolazione modulare che prevede l’impiego flessibile di itinerari didattico–educativi
strutturati in unità di ampiezza variabile, ma fondamentalmente e unitariamente definiti1. E’ stata
scelta una struttura modulare perché si ritiene importante non solo fare periodicamente il punto
della situazione della classe in relazione agli obiettivi da raggiungere, ma anche per rendere
possibile, nell’arco del biennio, l’anticipazione o lo svolgimento successivo di un modulo senza
alterare o mettere in discussione la struttura unitaria della programmazione.
OBIETTIVI DIDATTICI
CONOSCENZE
Conoscere tecniche e
strategie per “imparare ad
imparare”.
Conoscere gli elementi
della comunicazione e la
funzione dei diversi
linguaggi.
COMPETENZE
Riconoscere che un corretto
metodo di lavoro è applicabile a
diverse aree operative.
Saper cogliere la funzione sociale
della comunicazione.
Conoscere i diversi registri
linguistici e le diverse
funzioni della lingua.
Saper riconoscere ed utilizzare
adeguatamente gli elementi
fondamentali della comunicazione,
i registri linguistici e la lingua
nelle sue
diverse funzioni.
Conoscere gli elementi
fondamentali della
fonologia e dell’ortografia
Pronunciare e scrivere
correttamente i suoni della lingua
italiana.
La punteggiatura e le
maiuscole.
Riconoscere ed evitare gli errori di
ortografia.
Dividere le parole in sillabe e
andare correttamente a capo.
Conoscere in modo
corretto le parti del
discorso, in particolare il
verbo.
Conoscere gli elementi
costitutivi della frase
semplice.
Conoscere la funzione dei
connettivi.
Conoscere che cos’è un
testo: definizione e
caratteristiche.
Conoscere scopo, struttura
Usare correttamente l’accento,
l’elisione, il troncamento.
Usare la punteggiatura e le
maiuscole in modo logico e a
scopo espressivo.
CAPACITA’
Sviluppare un atteggiamento
positivo e costruttivo nei
confronti dell’esperienza
scolastica.
Elaborare nella produzione
orale e in quella scritta, in
modo sufficientemente
autonomo, articolato e
consapevole, le conoscenze e
le competenze linguistiche,
secondo una dimensione
propriamente testuale.
Analizzare testi scritti,
individuandone i tratti
formali significativi per
giungere ad un’interpretazione
non impressionistica del
contenuto (“analisi dei
testi”).
Possedere un metodo
adeguato di lettura, di
analisi e di comprensione
del testo letterario.
Sviluppare la consuetudine
a compiere letture per
Riconoscere e analizzare le diverse interesse e per gusto personale
parti del discorso.
(capacità dacoltivare
Usare le conoscenze grammaticali nell’intero corso di studio)
acquisite per comunicare in modo
adeguato e corretto.
Riconoscere ed identificare le
varie parti in cui un testo si
e forma del testo descrittivo,
del testo letterario e non, del
testo espressivo–emotivo
articola.
Riconoscere i vari tipi di testo
proposti, la loro struttura, le loro
caratteristiche formali.
Saper utilizzare le conoscenze
acquisite per produrre testi di tipo
diverso, corretti nella forma ed
adeguati alle diverse situazioni ed
esigenze comunicative.
CONTENUTI DIDATTICI
Modulo Didattico n° 1 -Le forme e l’uso della lingua italiana
Unità Didattica n° 1 . rivelazione analitica del livello di partenza dei singoli studenti;
accertamento dei requisiti.
Prove d’ingresso: competenza ortografica: l’ortografia e la competenza morfologica.
Unità Didattica n° 2 - Fonologia, il suono e l’uso dell’accento delle parole, ortografia e
punteggiatura.
Morfologia: le nove parti del discorso con particolare attenzione al verbo, ai pronomi,
alle preposizioni,ai sostantivi, agli aggettivi e alle congiunzioni.
Unità Didattica n° 3 - Sintassi: analisi della frase semplice (soggetto, predicati verbali e
nominali, complementi diretti e indiretti).
Potenziamento del lessico, il significato delle parole, la loro origine, uso dei dizionari.
Tempo:primo quadrimestre.
Modulo Didattico n° 2 – Antologia – Tecniche narrative
Unità Didattica n° 1 - La struttura narrativa
Che cos’è un testo narrativo
La fabula e l’intreccio
Lo schema narrativo
La scomposizione del testo in sequenze
Unità Didattica n° 2 – La rappresentazione dei personaggi
La tipologia: personaggi statici e dinamici
La caratterizzazione dei personaggi
Il ruolo e le funzioni dei personaggi
Il modo di presentare i personaggi
Unità Didattica n° 3 – Lo spazio e il tempo
Unità Didattica n° 4 - Il narratore e il punto di vista
Autore e narratore
La collocazione del narratore rispetto alla vicenda: il narratore interno e il narratore esterno
Il narratore onnisciente
Le parole e i pensieri dei personaggi
Voce narrante e punto di vista
La focalizzazione
Unità Didattica n°5 - Il patto narrativo e i livelli della narrazione
Il rapporto tra l’autore e il lettore: il patto narrativo
I livelli della narrazione e i gradi del narratore
Unità Didattica n°tica n° 6 – la lingua e lo stile
Le scelte linguistiche e stilistiche nel testo letterario
Il ritmo stilistico
Le figure retoriche
I registri espressivi nel testo letterario
Unità Didattica n° 7 – L’analisi del testo in prosa
Che cos’è l’analisi del testo
Il tipo di testo
Le fasi dell’analisi di un testo letterario
Come compiere l’analisi di un testo in prosa
Tempo : primo e secondo quadrimestre
Modulo Didattico n° 3 – Generi della narrazione e temi
Unità Didattica n° 1– La narrazione comica
Unità Didattica n° 2 – Il delitto e l’investigazione
Unità Didattica n° 3 - La fantascienza
Unità Didattica n° 4 – La narrazione fantastica
Unità Didattica n° 5– L’avventura e il fantasy
Unità Didattica n° 6 – Il romanzo e il racconto di formazione
Unità Didattica n° 7 – La narrazione storica, realistica e psicologica
Tempi: primo e secondo quadrimestre
Modulo Didattico n° 4 - La comunicazione
Unità Didattica n° 1 - Il testo breve Unità Didattica n° 2– Il testo narrativo
Unità Didattica n° 3 – Il testo descrittivo
Unità Didattica n° 4 – Il testo espositivo
Unità Didattica n° 5 – Il testo argomentativo
Unità Didattica n° 6 – Il riassunto
Tempo : Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile
Modulo Didattico n° 5 – L’Epica classica
Unità Didattico n° 1 – Le caratteristiche del genere epico .
OMERO, L’Iliade e L’Odissea- Proemio antefatto e come si esegue la parafrasi.“ Achille, un
eroe che non accetta offese” ( da Iliade); OMERO “Odisseo e Polifemo (da Odissea)Unità Didattico n° 2- Letture ed esercitazioni:
BIBBIA- Il diluvio universale; OVIDIO Deucalione e Pirra (da Metamorfosi); OMERO Ettore
e Andromaca (da Iliade) ;OMERO Il duello finale e la morte di Ettore (da Iliade); OMERO
Circe (da Odissea); OMERO Penelope riconosce Odisseo (da Odissea);VIRGILIO Enea e
Didone (da Eneide); APULEIO Amore e Psiche (da Metamorfosi).
Unità Didattico n° 2- Lettura del libro di narrativa: “Nel mare ci sono i coccodrilli”, di Fabio Geda.
Partendo dalla lettura del libro si svolgeranno approfondimenti con collegamenti alla geografia, alla
storia, alle problematiche attuali quali il lavoro minorile e i fenomeni migratori
Tempo : primo e secondo quadrimestre
METODOLOGIA E STRUMENTI
Si farà ricorso alle lezioni frontali, mentre per lo sviluppo delle abilità ricettive e produttive sia
orali che scritte sarà fatto riferimento alle pratiche comunicative come : conversazione,
discussione, intervista, esposizione libera su appunti e scalette, descrizioni di procedure, produzioni
di schedature, brevi messaggi, sintesi, riassunti, relazioni, elaborati, relativi ai diversi tipi di scopo.
Lo sviluppo della capacità di lettura si fonderà su scelte possibilmente in sintonia con gli interessi
dei giovani, in modo da sollecitarne la motivazione alla lettura autonoma, verranno considerati testi
rappresentativi dei vari generi testuali e delle diverse varietà linguistiche inclusi i principali
linguaggi specialistici; una opportuna scelta di testi, di epoche e culture del passato, oltre che di
sostegno all’educazione letteraria, sarà funzionale alla possibilità di far percepire l’evoluzione
storica della lingua. Lo sviluppo delle abilità di scrittura dovrà riguardare soprattutto le attività di
elaborazione, pianificazione e revisione dei vari tipi di testo attuate secondo processi graduali sia
per quanto concerne la padronanza delle strutture linguistiche sia per quanto attiene al
miglioramento del lessico e all’uso consapevole dei diversi linguaggi in relazione a specifiche aree
di contenuto.
STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Lo strumento privilegiato sarà il testo ma di varie tipologie, libri, giornali e fonti di vario genere,
multimediali. Le verifiche degli apprendimenti saranno sistematiche e varie, saranno previste prove
di esercitazione scritta ed orale variegate e mirate di volta in volta all’accertamento del
raggiungimento degli obiettivi in termini di conoscenze, competenze e abilità. Come strumenti per
le verifiche si utilizzeranno: interrogazioni, prove scritte, test o questionari, produzioni di testi. La
valutazione terrà conto di tutti gli aspetti dell’apprendimento, l’evoluzione delle abilità, la
partecipazione, l’impegno e la consapevolezza dei percorsi realizzati, l’acquisizione delle
conoscenze e competenze, interesse e partecipazione, impegno nello studio, sviluppo di capacità
d'analisi, di sintesi e rielaborazione secondo le proprie capacità.
Colleferro, 11 Novembre 2013
Il Docente
Monica Masiello
ISTITUTO PARITARIO “G. FALCONE”
Via dell’artigianato 13
Colleferro (Rm)
PROGRAMMAZIONE DI SCIENZE NATURALI
Classe I sez. A I.T.I. Informatica
a.s. 2014-2015
Docente: Manuela Fornara
ANALISI DI PARTENZA DELLA CLASSE
Da una prima analisi del livello di partenza della classe si evince che gli studenti sembrano
interessati alla nuova disciplina e abbastanza curiosi. Il livello di scolarizzazione risulta discreto.
Gli studenti seguono con attenzione partecipando attivamente.
OBIETTIVI GENERALI
 Abituarsi ad assistere alle lezioni in modo attivo ed ordinato
 Utilizzare una corretta terminologia scientifica
 Sviluppare lo spirito critico nei confronti della realtà di tutti i giorni
 Comprendere e riferire i contenuti del libro di testo
 Sviluppare un metodo di studio
 Essere in grado di riferire gli aspetti fondamentali degli argomenti svolti in classe
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Il corso ha come fine la conoscenza e la comprensione della realtà dei viventi e dell’ambiente in cui
vivono.
CONTENUTI:
Modulo 1: TRA STELLE E GALASSIE
 Le stelle
 Il ciclo di vita delle stelle
 Teorie di origine e morte dell’universo
Modulo 2: IL SISTEMA SOLARE
 I pianeti e i corpi minori
 Il Sole
 Le leggi di Keplero: il moto di rivoluzione dei pianeti
 L’origine del Sistema Solare
Modulo 3: IL PIANETA TERRA E IL SUO SATELLITE: LA LUNA
 Forma e dimensioni della Terra
 Orientarsi sulla superficie terrestre: il reticolato geografico e le coordinate geografiche
 I moti della Terra e le loro conseguenze
Modulo 4: LE CARATTERISTICHE FISICHE E LA STRUTTURA DELLA TERRA
 Densità, forza di gravità e calore interno della Terra
 La struttura della Terra
 Forze endogene e forze esogene
 L’isostasia
Modulo 5: I MATERIALI DELLA LITOSFERA
 Dagli atomi alle rocce
 I minerali
 I principali tipi di rocce: origine e caratteristiche principali
 Il ciclo delle rocce
Modulo 6: I MINERALI E LE ROCCE
 I minerali
 Aggregati di minerali: le rocce
 Classificazione delle rocce:
- le rocce magmatiche
- le rocce sedimentarie
- le rocce metamorfiche
Modulo 7: LA DINAMICA DELLA LITOSFERA
 I fenomeni vulcanici
 I fenomeni sismici
Modulo 8: LA TETTONICA A PLACCHE
 La teoria della deriva dei continenti
 L’esplorazione dei fondali oceanici
 Le principali prove della deriva dei continenti
 La tettonica a placche: un modello globale
N.B. La programmazione in oggetto potrà subire dei cambiamenti sia nei contenuti che nei
tempi di attuazione in relazione alla risposta della classe nonché al processo di insegnamentoapprendimento.
STRATEGIE DIDATTICHE
Nell’affrontare i contenuti si ritiene opportuno, in linea di massima, correlare il più possibile gli
argomenti all’esperienza di vita quotidiana. Data la complessità degli argomenti trattati la
spiegazione sarà accompagnata dalla formulazione di mappe mentali che gli studenti potranno
utilizzare come strumento di supporto allo studio. Gli argomenti oggetto di studio saranno trattati in
modo critico, distinguendo tra osservazioni, fatti, ipotesi e teorie.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Il controllo del processo formativo avverrà in continuum durante l’intera durata della lezione
attraverso l’utilizzo della metodologia del teaching by prompting. In itinere saranno effettuate
inoltre delle verifiche formative costituite da prove strutturate, semistrutturate e da verifiche orali al
fine di valutare oltre alle conoscenze, l’uso di un linguaggio specifico, la capacità di analisi e di
sintesi e di rielaborazione personale e per poter organizzare, qualora fosse necessario, delle attività
di recupero.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Ci si attiene strettamente alle griglie di valutazione stabilite nel POF.
MATERIALI E STRUMENTI
Gli strumenti di lavoro consistono in libri di testo, test, questionari, materiale audiovisivo, riviste
scientifiche specializzate.
Libri di testo utilizzati:
Natura e Scienze – Scienze della Terra autori: Aldo Zullini e Ugo Scaioni edizioni: ATLAS
INTERVENTI DI RECUPERO
Le attività di recupero saranno svolte in itinere, curando anche la riorganizzazione e il
potenziamento delle conoscenze attraverso chiarimenti volti ai singoli alunni, test, discussioni
collettive o attività di gruppo.
Colleferro 23/10/2014
Firma del docente
Istituti Paritari
“Giovanni Falcone”
www.istitutogiovannifalcone.it
Liceo Linguistico - Istituto Professionale per i Servizi Sociali - Servizi Alberghieri e della Ristorazione e
Turistico.IT .Elettronica e Telecomunicazioni - I.T.I. per l’Informatica – I.T.C. I.G.E.A -
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
DISCIPLINA: Storia
DOCENTE: Prof.ssa Monica Masiello
Classe: I I.T.I. per l’Informatica sez. A
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
OSSERVAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 12 studenti, di cui due studenti presentano : il primo un ritardo mentale
lieve e insufficienza renale cronica(dialisi), mentre il secondo è affetto da sindrome di down,
entrambi dispongono di un’insegnante di sostegno e supporto psicologico. Il livello di preparazione
della classe, verificato tramite test d'ingresso scritto ed orale, è risultato mediocre. Si cercherà di
colmare le lacune e di proseguire con il programma, cercando di attuare contemporanea mente
eventuali azioni di recupero e di approfondimento degli argomenti come da programma
FINALITA’ DIDATTICHE
In un'ottica formativa, l'insegnamento-apprendimento della disciplina storica rappresenta una
preziosa occasione per riconoscere le nostre radici e sviluppare l'educazione alla tolleranza,
attraverso un percorso diretto a favorire, da un lato, il recupero della memoria del passato anche
come strumento di interpretazione del presente, e a consentire, dall'altro, la conoscenza, libera da
stereotipi, di popoli e civiltà diverse. Pertanto le finalità, nel processo educativo, per
l'insegnamento-apprendimento della disciplina sono:







scoprire e comprendere i rapporti della dimensione biografica ed autobiografica con la
dimensione collettiva dei processi storici;
scoprire e comprendere la dimensione storica del mondo attuale;
scoprire e comprendere il rapporto tra la dimensione storica del presente e le plausibili
previsioni di tendenze future;
dare significato e valore alla conservazione e tutela del patrimonio storico-architettonicoculturale
ampliare il proprio orizzonte culturale attraverso la conoscenza di sistemi sociali del passato.
Comprendere il linguaggio disciplinare specifico;
saper ricavare le informazioni e i concetti principali nel libro di testo o nella lezione
frontale;



saper riconoscere le relazioni causali nello svolgimento degli eventi;
conoscere a grandi linee le scansioni cronologiche delle civiltà studiate;
saper esporre in modo chiaro e coerente.
OBIETTIVI DIDATTICI
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITA’
Conoscere
l'evoluzione storica
dell’Impero romano: le
origini,
l’apogeo, la crisi e
il declino.
Individuare e descrivere le
principali caratteristiche
economiche, sociali, politiche
e culturali dell’impero romano
dalla fondazione all’apogeo.
Analizzare i fattori della crisi del
Terzo secolo. Analizzare le
caratteristiche della civiltà
germanica. Analizzare la
formazione e la diffusione del
Cristianesimo nel mondo antico.
Individuare e analizzare cause ed
effetti del crollo dell’Impero
romano d’Occidente
Esporre in forma chiara e
coerente fatti e problemi
relativi agli eventi storici
studiati.
Organizzare dati, leggere
tabelle e grafici, servirsi
di tavole sinottiche, di
atlanti storici.
Conoscere il
concetto di
“Medioevo”.
Conoscere gli
eventi significativi,
le strutture
socioeconomiche,
le istituzioni politiche
e culturali dell’Alto
Medioevo.
Conoscere gli
eventi significativi,
le strutture
socioeconomiche,
le situazioni politiche
e culturali dell’XI secolo.
Saper periodizzare il Medioevo e
illustrarne le principali
interpretazioni storiografiche
Analizzare il processo di
formazione dei regni romano–
germanici. Riconoscere
l’importanza dell’Impero romano
d’Oriente. Individuare le cause del
successo e della rapida diffusione
dell’Islam. Descrivere
l’organizzazione della Chiesa
romana e evidenziare la
progressiva ascesa del Papato.
Analizzare le caratteristiche
politiche, economiche e sociali
dell’impero carolingio.
Comprendere le cause della
nascita del sistema feudale e le sue
conseguenze sull’organizzazione
politica, sociale ed economica
dell’Europa medievale.
Individuare e analizzare i fattori
della crescita demografica ed
economica e di quella urbana
in Europa. Comprendere i motivi
Collocare eventi e
fenomeni nel tempo e
nello spazio.
Utilizzare le conoscenze
acquisite per periodizzare
la storia medievale.
Stabilire connessioni tra
causa ed effetto per
interpretare gli eventi
storici. Costruire schemi di
sintesi.
Orientarsi nella lettura
diretta di passi documentari e
storiografici.
Cogliere l’incidenza delle
variabili economiche,
sociali, politiche,
demografiche e culturali
nello sviluppo degli eventi
storici più significativi.
Riconoscere la funzione
culturale e il valore
rappresentato dai musei,
dalle opere d'arte, dai
monumenti e dai centri
storici.
dello scontro tra Papato e Impero e
la portata storica del Concordato di
Worms. Analizzare la nascita e
l’organizzazione dei Comuni, le
fasi del loro sviluppo, cogliendo
l’originalità dell’esperienza
comunale italiana
CONTENUTI DIDATTICI
Modulo Didattico n° 1 : Avvio allo studio della storia
Unità didattica n°1 - La periodizzazione, le fonti; le carte storiche; la ricerca storiografica; i reperti
archeologici.
Modulo Didattico n°2 : Dalla Preistoria all’Antico oriente
Unità didattica n°1 – Le origini dell'umanità
Unità didattica n°2 - La civiltà della Mesopotamia
Unità didattica n°5 - La civiltà egizia
Unità didattica n°6 - Le civiltà della Palestina antica
Tempo : primo quadrimestre
Modulo Didattico n° 3: La Civiltà greca
Unità didattica n°1 - Alle radici della civiltà greca
Unità didattica n°2 - Il mondo delle poleis e le colonie
Unità didattica n°3 – Sparta e Atene in epoche arcaica
Unità didattica n°4 – Lo scontro fra la Grecia e la Persia
Unità didattica n°5 - Dall'apogeo di Atene alla Guerra del Peloponneso
Unità didattica n°6 - Dalla crisi della polis al mondo di Alessandro Magno.
Tempo: primo e secondo quadrimestre
Modulo Didattico n° 4: L'età della Repubblica
Unità didattica n°1 - L'Italia antica e le origini di Roma
Unità didattica n°2 - Roma dalla monarchia alla Repubblica
Unità didattica n°3 – Le guerre puniche e la conquista dell'Oriente
Unità didattica n°4 – La Repubblica romana dal I al II secolo a.C.
Unità didattica n°5 - La fine della Repubblica.
Tempo: secondo quadrimestre
METODOLOGIA E STRUMENTI
Le metodologie, adottate per lo svolgimento dell'attività didattica , prevedono lezioni frontali e il
coinvolgimento dei discenti ad una partecipazione attiva, stimolandoli con domande e curiosità da
dover colmare con lavori di ricerca personali e di gruppo. Gli eventi storici saranno integrati con la
geografia, attraverso cartine di riferimento d'epoca e moderne, per una comprensione analitica della
trasformazione sociale, culturale e politica del territorio.
STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Per verificare il grado di apprendimento e di conoscenza della disciplina saranno svolte prove scritte
ed orali, nonché dibattiti collettivi. Si terrà conto anche della frequenza e della partecipazione alle
lezioni.
Colleferro, 11 Novembre 2013
Il Docente
Monica Masiello
ISTITUTO PARITARIO “G. FALCONE”
Via dell’artigianato 13
Colleferro (Rm)
PROGRAMMAZIONE DI TECNOLOGIA E TECNICHE DI
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Classe I sez. A I.T.I. Informatica
a.s. 2014-2015
Docente: Prof. Berardino Caresta
1) LIVELLI DI PARTENZA
1.1) Test e/o griglie di osservazione utilizzati per la rilevazione.
In applicazione di un metodo didatticamente sperimentato ed secondo una prassi adattabile alle
diverse scolaresche, i livelli di partenza sono stati riscontrati attraverso una indagine conoscitiva
generale ed individualizzata il cui esito ha evidenziato la necessita' di impostare, gia' dalla fase di
accoglienza, un rapporto didattico e di interazione tra docente e discenti in un ambito di
responsabilizzazione formativa del gruppo e di contemporanea puntualizzazione di concetti
elementari e di base scarsamente presenti nella formazione individuale pre-acquisita.
1.2) Livelli rilevati.
La iniziale attività di allineamento degli allievi alle conoscenze minime e di base per lo svolgimento
del programma ha dato esito positivo, grazie anche alla presenza di qualche leader positivo. Talune
difficoltà presentatesi sul piano delle compatibilità di carattere vanno affievolendosi per l'attento
lavoro svolto nel merito.
2) OBIETTIVI FORMATIVI
2.1) Obiettivi trasversali o specifici da perseguire all’interno della disciplina.
Imparare ad usare appropriati metodi di comunicazione e di documentazione.
Sviluppare la responsabilità personale, l'autonomia, la fiducia in se stessi.
Acquisire il significato del lavoro di gruppo.
Il tutto incrementando le motivazioni individuali, migliorando il metodo di studio, e
rinforzando le consapevolezze gradualmente acquisite.
2.2)Strategie che verranno messe in atto per il raggiungimento di obiettivi specifici.
L’insegnamento della materia consente all’allievo di dotarsi di rappresentazione della realtà
attraverso il disegno e gli strumenti che il disegno mette a disposizione quali: proiezioni ortogonali,
assonometrie, schizzi quotati e cenni di prospettiva intuitiva, cercando costanti contatti con la sfera
tecnica e tecnologica. Lettura e interpretazione del testo. Lavori di gruppo su progetti di oggetti
meccanici.
1
3) OBIETTIVI DISCIPLINARI
( specifici della materia)
Tali obiettivi vengono fissati per lo specifico della disciplina con generale riferimento alla
programmazione collegiale per materie . Nel complesso si opererà affinchè ciascun allievo
acquisisca una convinta, ma pur critica, responsabilizzazione personale sui piani delle conoscenze,
competenze e capacità nei confronti della scelta formativa effettuata e delle relazioni che essa ha
con l'evoluzione tecnologica e la realta' tecnico-scientifica, per una futura possibile scelta di campo
per l'esercizio di una attività';
3.1) Obiettivi specifici della disciplina espressi in termini di conoscenze:
3.1.1)- acquisizione delle conoscenze essenziali di linguaggio per la comunicazione tecnica ;
3.1.2)- acquisizione delle conoscenze fondamentali sugli strumenti di misure lineari con la
precisione di lettura adeguata alle lavorazioni dei materiali;
3.1.3)- acquisizione delle conoscenze sulle caratteristiche dei materiali di normale impiego in
officina e di alcune leghe, sulle prove tecnologiche e di qualita';
3.1.4)- acquisizione delle conoscenze sugli elementi di base di una stazione grafica ;
3.2) Obiettivi specifici della disciplina espressi in termini di competenze:
3.2.1)- acquisizione di competenze per la visione sia di figure piane sia dello spazio ;
3.2.2)- acquisizione delle competenze fondamentali per l'uso di strumenti di misure
lineari con la precisione di lettura adeguata alle lavorazioni dei materiali;
3.2.3)- acquisizione delle competenze per la scelta dei materiali da costruzione ;
3.2.4)- acquisizione delle competenze per l'uso di base dei supporti informatici per il
disegno;
3.3) Obiettivi specifici della disciplina espressi in termini di capacità:
3.3.1)- acquisizione di capacità nella rappresentazione sia di figure piane sia dello spazio
con metodi regolamentati;
3.3.2)- acquisizione delle capacità nell'uso di strumenti di misure lineari con la precisione
di lettura adeguata alle lavorazioni dei materiali;
3.3.3)- acquisizione delle capacità per impiegare nelle costruzioni i materiale a seconda
delle loro caratteristiche tecnologiche ;
3.3.4)- acquisizione delle capacità per la gestione di base di una stazione grafica ;
4) STANDARD MINIMI (per il conseguimento del livello di sufficienza)
Con riferimento a quanto riportato nel paragrafo 11 e nei termini di conoscenze, capacità e
competenze sopra riportati.
Ogni allievo, che non ha effettuato approfondimenti personali, sarà indirizzato e dovrà almeno
conoscere ed avere competenze e capacità circa gli aspetti essenziali degli argomenti, risultando pur
in grado di interrelarli tra loro raggiungendo in gran parte gli obiettivi fissati.
5) STRATEGIE ( da attuare per il raggiungimento degli obiettivi specifici)
Le strategie didattiche saranno calibrate allo standard di qualità dell'istruzione da impartire definito
dalla correlazione tra contenuti disciplinari ed obiettivi specifici da perseguire, in modo da
adeguare lo studio, l'esercizio ed il rinforzo dell'apprendimento alle esigenze curricolari di
istruzione, formazione e maturità di ciclo dell'allievo. Le strategie saranno sostenute da una costante
2
e serena attività didattica e formativa in un processo dialettico tra docente e discenti e da attività di
recupero mirate al raggiungimento almeno degli obiettivi minimi, e ciò sarà corroborato da una
azione sulla responsabilizzazione di ciascun allievo nei confronti della scelta formativa effettuata e
delle relazioni che essa ha con l'evoluzione tecnologica e la realta' tecnico-scientifica.
6) PROGRAMMAZIONE ANNUALE ( definizione dei contenuti per quadrimestre)
Primo quadrimestre
-
rappresentazione grafica di costruzioni geometriche di base e di figure solide;
applicazione dei metodi di rappresentazione dello spazio (proiezioni ortogonali);
scale dimensionali;
metrologia;
principali strumenti di misura e di controllo per misurazioni lineari ed angolari
(calibro,micrometro,comparatore,goniometro);
Secondo quadrimestre
-
proprietà dei materiali (fisiche, chimiche, tecnologiche);
tecnologia delle lavorazioni industriali (lavorazioni di fonderia e per deformazione plastica);
proiezioni ortogonali di gruppi di solidi;
sezioni piane.
7) RECUPERO PREVISTO
7.1) Modalità di attuazione del recupero in itinere.
Il recupero in itinere avverrà con rallentamento della progressione didattica e ripetizioni o
completamento del lavoro in corso per i ritardatari, e ciò in base all’esperienza sino ad ora acquisita
lascia ritenere che non sia necessario il ricorso a forme di recupero al di fuori dell’orario di lezione.
7.2) Eventuali forme di recupero previste al di fuori dell’orario di lezione.
Non sono previste attività di recupero fuori dell’orario di lezione in quanto al momento tutto lascia
ritenere che non siano necessarie.
8) METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO
Approcci didattici, tipologia di attività, modalità di lavoro
8.1) Approcci didattici, tipologia di attività, modalità di lavoro.
La metodologia di insegnamento basata su lezioni frontali con coinvolgimento degli allievi, sulla
esposizione pratica dell'uso di strumenti di misura e di laboratorio tecnologico ed informatico per
quanto disponibile e fruibile, adeguerà i tempi di lezione e lavoro ai contenuti disciplinari nella loro
interrelazione con gli obiettivi , anche intermedi, da raggiungere.
Gli obiettivi suesposti verranno perseguiti in progressione continua con estrema attenzione per
l'attuazione di un proficuo processo didattico-formativo e con l'utilizzo dei mezzi e del sostegno
necessario per l'attuazione delle disposizioni ministeriali inerenti la materia. L'avvicinamento ad
essi verrà gradualmente calibrato in relazione alla formazione che gli allievi dimostreranno di aver
acquisito nello studio di una disciplina che si presenta ampia e complessa e quindi da impartire con
estrema attenzione per il privilegio che essa destina agli aspetti metodologici e logico-formativi
propri del disegno e della tecnologia. Un elemento di essenziale importanza nella didattica e'
affidato al ruolo esplicato nella compartecipazione dell'insegnante tecnico pratico per il valore da
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attribuire alla manualità quale strumento di sviluppo delle capacità organizzative e di cooperazione,
ed allo sviluppo del senso critico nei confronti degli ausili informatici.
9) ATTIVITA’ DIDATTICA
Tipo di attività
Lezione frontale, Lavoro individuale, Lavoro di gruppo, Discussione, Verifiche
Modalità di lavoro
Lezione/applicazione*
Scoperta guidata**
Insegnamento per problemi***
*
Spiegazione seguita da esercizi applicativi
**
Conduzione dello studente all’acquisizione di un concetto o di una abilità
attraverso alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni.
***
Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata
per la quale si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione
Scelte operate e loro motivazione: in funzione della preparazione media della classe e dalla
difficoltà dell’argomento trattato.
10) STRUMENTI DI LAVORO
10.1) Libri di testo.
Verranno impiegati i libri di testo come sostegno alla progressione didattico-formativa promossa
dalle lezioni e come utile supporto di studio e di eventuale approfondimento interdisciplinare.
10.2) Testi di consultazione, di lettura, a disposizione, altro.
In casi specifici ci si gioverà di fotocopie appositamente predisposte.
10.3) Strumenti audiovisivi, informatici multimediali (modalità e frequenza d’uso).
Si auspica di potere fruire di strumentazioni informatiche perfettamente funzionanti e copiose,
nonché di software aggiornato.
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11) GRIGLIE DI VALUTAZIONE OGGETTIVA UTILIZZATE
( PROVE SCRITTE, PRATICHE / GRAFICHE, ORALI)
1- preparazione inesistente
L’alunno non si è sottoposto ad alcuna verifica né ha partecipato in alcun modo al dialogo
educativo. Ha mostrato disinteresse verso le iniziative tendenti a migliorare il suo rendimento
scolastico. Nessuno degli obiettivi, e di nessuna natura, è stato raggiunto.
2/3- preparazione gravemente insufficiente
L’alunno ignora i contenuti culturali e non sa orientarsi neppure in base alle informazioni gia in
possesso dagli anni precedenti. Non affronta le verifiche, non è interessato né attento. Frequenta
saltuariamente. Non ha raggiunto nessuno degli obiettivi prefissati.
4- insufficiente
L’alunno non è in grado di organizzare i contenuti culturali, dimostra di non possedere
ancora
un proficuo metodo di studio, non sa esprimersi correttamente. La preparazione è lacunosa,
frammentaria e superficiale. Persistono importanti lacune di base. Gli obiettivi non sono stati
raggiunti.
5- mediocre
La preparazione è superficiale e poco consapevole. L’alunno, in possesso di un metodo di studio
non sistematico, ha mostrato un’applicazione discontinua ed una non costruttiva partecipazione al
dialogo educativo. Gli obiettivi sono stati conseguiti solo in parte.
6- sufficiente
L’alunno si è impegnato nello studio senza approfondimenti personali. Conosce gli aspetti
essenziali degli argomenti ed è in grado di interrelarli tra loro. Gli obiettivi prefissati sono stati in
gran parte raggiunti.
7- discreto
L’alunno dimostra di possedere i contenuti culturali; è in grado di operare collegamenti disciplinari
e interdisciplinari; è sistematico nello studio. La preparazione, tuttavia, è ancora suscettibile di
approfondimenti adeguati. Permane qualche incertezza espressiva.
8- buono
L’alunno denota una conoscenza approfondita, consapevole ed organica. E’ in grado di cogliere gli
elementi costitutivi di un problema e le relazioni fra gli stessi, fornendo soluzioni anche soluzioni
personali. Sa utilizzare con disinvoltura la strumentazione adeguata. Si esprime correttamente e con
proprietà di linguaggio.
9- ottimo
L’alunno padroneggia le conoscenze acquisite. E’ in grado di argomentare efficacemente e con
proprietà espressiva; di mettere a punto le procedure atte alla verifica di ipotesi, di saper astrarre e
sintetizzare. Sa inserirsi in modo adeguato nelle diverse situazioni comunicative.
10- eccellente
L’alunno possiede una preparazione ampia e profonda, dovuta ad una rielaborazione personale delle
conoscenze acquisite in diversi contesti educativi e formativi. Sa esprimersi nei linguaggi specifici
delle discipline ed è in grado di formulare giudizi originali e personali. E’ in grado di pianificare e
progettare strumentazioni, di collaborare con gli altri, di apportare contributi creativi.
12) VERIFICHE E VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
( modalità e numero delle verifiche – indicatori della valutazione)
Gli strumenti per la verifica formativa in itinere del processo di apprendimento e quelli per la
verifica sommativa di controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione, non hanno
particolare distinzione in una disciplina tecnica volta all’acquisizione di competenze e capacità
pratiche, fondata sulla conoscenza di applicazioni pratiche della tecnica.
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Si procederà alla verifica dell'andamento del processo didattico formativo attraverso prove grafiche
e colloqui e/o relazioni sintetiche, integrative delle applicazioni effettuate, nei tempi che la
sperimentazione didattica nell'insegnamento della disciplina richiederà'.
La valutazione periodica del livello di performance raggiunto dal singolo allievo verrà effettuata
formalmente come sintesi dell'attività di verifica secondo una scala di misurazione che correla il
raggiungimento degli obiettivi fissati ai risultati ottenuti da ciascun allievo: tale scale e' riportata nel
precedente paragrafo 11.
Il numero delle verifiche sommative risulterà ampio e comunque riportato nei registri personali del
docente come per Legge. Esse forniranno il quadro completo dei livelli di apprendimento e profitto
raggiunti da ogni allievo, pur nella eventualità di recuperi in itinere.
Il Docente
Prof. Berardino Caresta
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A.S. 2014-2015
Istituto Paritario “G. Falcone” - Colleferro
Programmazione Disciplinare di
Tecnologie Informatiche
Classe : I
I. T. Informatica - Sez. A
Docente : Testa Tullio
Situazione di partenza della classe
La classe è formata da 12 alunni: sono 11 maschi, di cui 2 aventi PEI, assistenza
specialistica e sostegno, e una femmina. La classe mostra un comportamento accettabile e
possiede alcune conoscenze, sebbene confuse, rispetto ai concetti informatici di base.
Obiettivi didattici:
1) comprendere la struttura e l’organizzazione di un sistema di elaborazione;
2) apprendere le funzionalità di un sistema operativo;
3) saper utilizzare le principali funzionalità degli strumenti più diffusi di office automation.
Contenuti disciplinari
Modulo 1) La struttura dell’elaboratore
• La classificazione degli elaboratori
• La macchina di Von Neumann
• I componenti principali del computer
•
La motherboard
•
Le periferiche di input
•
Le periferiche di output
•
Le memorie di massa
• Il sistema binario e la rappresentazione delle informazioni
•
La conversione da base dieci a base due e viceversa
•
Le operazioni logiche NOT, AND, OR
•
La rappresentazione delle immagini
•
La digitalizzazione dei suoni e dei video
Modulo 2) Il sistema operativo
• Concetti fondamentali
• Il sistema operativo Windows
• La gestione di file e cartelle
• I programmi di utilità
Modulo 3) La videoscrittura
• Introduzione a Word
• La gestione del documento: digitazione, correzione, selezione, copia, spostamento,
salvataggio
• La formattazione dei caratteri, dei paragrafi, delle pagine, della stampa
• Inserimento di simboli, note, immagini, tabelle e altri oggetti
Modulo 4) La rete Internet
• Concetti fondamentali
• I principali servizi di Internet
• Il diritto informatico
Modulo 5) Elementi di programmazione
• Introduzione
• Dal problema al programma
• Lo sviluppo dell’algoritmo
• Il concetto di variabile
• Le fasi di simulazione e codifica dell’algoritmo
• I diagrammi a blocchi
Modulo 6) I fogli di calcolo
• Introduzione a Excel
• La gestione dei dati e delle celle
• La formattazione del foglio di calcolo
• Le funzioni
• Creazione di grafici
Modulo 7) Le presentazioni multimediali
• Introduzione a PowerPoint
• La creazione di una presentazione
• Inserimento di oggetti
• Animazioni ed effetti di transizione
Metodologia e strumenti didattici
-
Attività
Lezioni frontali e partecipate
Approfondimento degli argomenti a partire dai dubbi espressi dagli alunni
Esercitazioni
Pausa didattica con ripetizione dei concetti e verifica dell’apprendimento
Discussioni guidate
Applicazione in laboratorio dei concetti studiati
Momenti di consolidamento e recupero, individuale o collettivo
Verifiche formative e sommative
- Strumenti
Lavagna, materiale fornito dal docente, esercizi in classe e a casa, attività di laboratorio
Testo base: A. Barbero, F. Vaschetto, Il nuovo Dal bit al web, Ed. Pearson
Criteri di valutazione
Partecipazione all’attività didattica, interesse dimostrato
Impegno e applicazione allo studio
Regolarità e rielaborazione personale nello studio a casa
Utilizzo costante e ordinato degli strumenti di studio (quaderno personale, libro, computer)
Conoscenze, linguaggio e comprensione
Capacità logico-deduttive, capacità di applicazione, abilità operative
Grado di sviluppo di capacità espositive e di analisi
Comportamento relazionale in classe
Progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza
Colleferro, 4 novembre 2014
Docente: Tullio Testa