Aspirato Midollare - AORN Santobono Pausilipon

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Aspirato Midollare - AORN Santobono Pausilipon
SSD-Trapianto di
PO 75-12
Midollo Osseo
ASPIRATO MIDOLLARE
SANTOBONO PAUSIUPON
AZIEHOAOSf-'LUAULWAPEOIATRiCA
INDICE
0. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
1. SCOPO
2. APPLICABILITÀ
3. RESPONSABILITÀ
4. MODALITÀ' OPERATIVE
4.1. Materiale occorrente
4.2. Assistenza intra e post procedura
4.3. Annotazioni
5.
RIFERIMENTI
6.
REGISTRAZIONI
7. ALLEGATI
0.
TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
AOR: Azienda Ospedaliera di Rilievo nazionale
SSD-TMO: Unità Semplice Dipartimentale Trapianto Midollo Osseo
SIMT: Servizio Immunoemotologia e Medicina Trasfusionale
PO: Procedura Operativa
R: Registrazione della Qualità
A: Allegato
DRP: Responsabile Unità Operativa e Direzione del programma
DRC: Direzione Clinica
DRS: Direzione raccolta staminali periferiche
DRM: Direzione raccolta midollo
SGQ: Quality Management System
MED: Medico
CMC: Coordinatore medici centro sangue
MCS: Medici centro sangue
CIC: Coordinatori infermieri centro sangue
ICS: Infermieri centro sangue
CAN: Coordinatore anestesisti
MES: Medici espiantatori
MRE: Medici reparto
CIS: Coordinatore infermieristico di sala
IRE: Infermieri reparto
OSS: Operatore socio sanitario
DAM: Data manager
CMS: Consulente medico specialista
CNM: Consulenti non medici
OPE: Operatore esterno (manutenzioni, pulizie, ecc)
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Midollo Osseo
ASPIRATO MIDOLLARE
SANTOBONO PAUSIUPON
1.
SCOPO
Scopo della seguente procedura è descrivere e standardizzare la tecnica di aspirato midollare.
2.
APPLICABILITÀ
La procedura operativa si applica in tutti i casi di necessità (controllo malattia, controllo
attecchimento, ecc.).
3.
RESPONSABILITÀ
La responsabilità della applicazione della seguente procedura è del medico che effettua tale
procedura e del personale di assistenza che partecipa alla fase di preparazione.
In dettaglio, la responsabilità della corretta applicazione della presente procedura è così definita:
DRP DRC MED
RC
R
R
MRE
CIS
IRE
oss
R
P
P
p
Legenda: R responsabile, P partecipa all'attività, I informato, C controlla
4.
MODALITÀ OPERATIVE
L'infermiere deve controllare tutte le fasi preliminari della procedura prescritta dal medico:
verificare l'identità del paziente, informare il bambino e i genitori sulle modalità e i tempi di
esecuzione della procedura, controllare il rispetto del digiuno nelle 6-8 ore che precedono la
manovra qualora questa richieda una sedazione o un'anestesia, applicare un'ora prima della
manovra invasiva la pomata anestetica nella sede di prelievo, somministrare eventuali farmaci di
premeditazione (su prescrizione) nel caso sia prevista una sedazione anestesiologica. Se occorre,
eseguire la rasatura della cute nel sito di puntura.
Predisporre il materiale occorrente.
4.1. Materiale occorrente
>
Mascherine e occhiali di protezione, guanti sterili e non sterili.
>
N° 2 felini sterili: uno finestrato e uno intero.
>
Garze sterili e*non.
>
Lidocaina all' 1% per anestesia locale con relative siringhe e aghi.
>
Cerotto per bendaggio occlusivo.
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>
Bacinella reniforme.
>
Ago sterile monouso per aspirazione midollare.
>
N° 3 siringhe da 20mL (una vuota per eseguire lo striscio su vetrino, una contenente
lmL di eparina sodica per la citogenetica e una contenente lmL di sodio citrato per
l'immunofenotipo e lo studio in biologia molecolare). Per tutte le siringhe devono essere
predisposte etichette di identificazione (reparto, cognome e nome del paziente, tipo di
anticoagulante, sede di prelievo).
>
Vetrini per striscio morfologico contrassegnati con i dati di identificazione del
paziente.
>
Soluzione disinfettante (iodopovidone al 7.5% in soluzione acquosa o, in caso di
allergia allo iodio, clorexidina in alcool al 70%).
4.2. Assistenza intra e post procedura
>
Distendere il bambino in posizione supina (puntura sternale o cresta iliaca anteriore) oppure
in posizione prona con un cuscino sotto l'addome (puntura sulla cresta iliaca posteriore). Se
il prelievo è eseguito sulla tuberosità tibiale, fare assumere la posizione supina con pilet sotto
l'articolazione del ginocchio. Tranquillizzare il bambino e invitarlo a rimanere immobile
>
Controllare i parametri vitali.
>
Lavare le mani.
> Predisporre un campo sterile con garze, ago da aspirazione, siringhe per anestesia locale e
per l'aspirazione.
>
Rimuovere con garza i residui di pomata anestetica dalla cute.
>
Disinfettare la cute e lasciare asciugare il disinfettante.
>
Indossare la mascherina e gli occhiali di protezione.
>
Applicare il telino sterile finestrato.
> Porgere al medico la siringa con l'anestetico locale e, dopo la somministrazione, attendere
l'azione del farmaco.
>
Collaborare con il medico nell'esecuzione della procedura e contrassegnare le siringhe
con etichette adesive di identificazione.
> Dopo la rimozione dell'ago, comprimere per 5 minuti il sito di iniezione e applicare una
medicazione compressiva con garze sterili. Nei bambini piastrinopenici mantenere la
compressione per 10 minuti; se l'emostasi risulta difficoltosa può essere utile l'applicazione di
polvere emostatica e ghiaccio per ridurre il sanguinamento.
>
Inviare i campioni al laboratorio.
> Registrare nella cartella infermieristica la data, l'ora e la sede dell'aspirato midollare.
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>
Se necessario, somministrare analgesici per controllo del dolore da manovra invasiva.
>
Se la procedura è stata eseguita in sedazione, controllare i parametri vitali, lo stato di
coscienza e accertare il successivo risveglio.
4.3. Annotazioni
La procedura di aspirazione non deve essere eseguita in sedi ossee irradiate poiché le radiazioni
determinano fibrosi midollare. Nei bambini, la puntura della spina iliaca posteriore è da preferire, in
quanto meno pericolosa per l'assenza di organi vitali nel distretto interessato. Dopo la procedura, il
bambino può riprendere le normali attività di vita quotidiana.
5.
RIFERIMENTI
Documento di riferimento: MANUALE DELLA QUALITÀ' Sez. 7.
6.
REGISTRAZIONI
Non sono previste registrazioni.
7.
ALLEGATI
Non sono previsti allegati.
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