Consapevole di essere amato da Dio
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Consapevole di essere amato da Dio
Jacopo Bellini 01/05/2016 CONSAPEVOLE DI ESSERE AMATO DA DIO 1Corinzi 12:31 Ora voi cercate ardentemente i doni maggiori; e vi mostrerò una via ancora più alta. Ogni credente sa quali sono i doni maggiori (1Corinzi 12:1-11), ma leggendo questo versetto della Scrittura scopriamo che c'è una via ancora più alta. Per scoprire qual'è questa via più alta è sufficiente continuare a leggere la Bibbia perché al capitolo successivo è rivelata (1Corinzi 13:1-13), l'Amore è l'espressione più alta dell'essenza di Dio che l'essere umano ha bisogno di ricevere. Ogni credente conosce dei versetti biblici che testimoniano di questo Amore, eccone alcuni: Giovanni 3:16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 1Giovanni 4:7-10 7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, poiché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. 8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9 In questo si è manifestato l'amore di Dio verso di noi, che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, affinché noi vivessimo per mezzo di lui. 10 In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere l'espiazione per i nostri peccati. L'amore è al di sopra di ogni altra cosa ed è alla base dell'opera di Cristo. Anche l'ubbidienza (vedi predicazione del 17 aprile) ha come base l'amore. Giovanni 14:15 Se mi amate, osservate i miei comandamenti. Dire “quel che è mio è tuo” (vedi predicazione del 24 aprile) diventa verità attraverso l'amore, quando realizziamo che questa capacità non viene da quanto noi amiamo Dio, ma da quanto Lui ci ama, perchè nell'amore non c'è paura ma vita, miracoli, gioia, benedizioni, passione per la volontà di Dio e la ricerca del Suo Regno. 1Giovanni 4:16 E noi abbiamo conosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; e chi dimora nell'amore dimora in Dio e Dio in lui. Dio ci ama, è verità. Ma quanto siamo consapevoli di questo amore? Anche noi possiamo amare, il nostro coniuge, i nostri figli, i nostri genitori, i nostri fratelli e sorelle, il nostro prossimo, ma è l'amato/a che deve sentire il tuo amore, non basta che sappiamo e/o pensiamo di amarli. Sentirsi amati spazza via la paura, il senso di rigetto, il senso di condanna, e sana le ferite. L'amore è un dono intimo e personalissimo e deve essere rivelato perchè sia conosciuto, creduto e ricevuto, per diventare consapevoli di essere amati da Dio. 1Giovanni 4:19 Noi lo amiamo, perché egli ci ha amati per primo. L'intima consapevolezza di questo amore immeritato ci rende capaci di amare Dio e il prossimo. Matteo 10:8 Guarite gli infermi, mondate i lebbrosi, risuscitate i morti, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Cosa succede in noi quando siamo consapevoli di essere amati? 1) Realizzi che tutto ciò che è nella casa del Padre è tuo. Nel Vangelo di Luca (15:11-32) e raccontata la parabola del figliol prodigo, che molti conoscono e che qui citiamo in riferimento al tema che stiamo trattando. Ci sono due figli, entrambi amati dal Padre, al quale uno di loro dice: “dammi la mia parte perchè ciò che è mio è mio” (ndr); e allontanatosi dal Padre sperperò (prodigo) tutto, poi si pentì e con la paura di essere rigettato tornò dal Padre che, contrariamente a quanto egli pensava, lo accolse con grande amore, onorandolo e ristabilendolo come figlio amato; l'altro figlio non si allontanò e non sperperò, ma nemmeno lui comprese quanto era amato dal Padre, e quando il fratello tornò non seppe amarlo perchè non sapeva quanto egli stesso era amato dal Padre, dicendo al Padre: “ti ho sempre servito e so però che tutto ciò che è tuo è tuo e io non posso averlo se tu non me lo dai” (ndr). Entrambi avevano perso di vista l'amore di cui erano titolari ed erano scaduti nel loro egoismo e orgoglio, privandosi della gioia di essere figli amati. Sapere quanto Dio ti ama ti permette di realizzare tutto ciò che ti appartiene, e ciò che ti appartiene è tutto quello che è nella casa del Padre, compresa la Sua protezione, guarigione, prosperità, autorità e ogni altra cosa che hai bisogno, perchè le benedizioni del Padre sono le tue benedizioni. Ciò che è nella casa del Padre non puoi comprarlo e nemmeno meritarlo, se pensi che devi pagarlo o guadagnartelo non lo riceverai mai e quando chiederai ti limiterai al minimo per la paura che costi troppo o che non ne sei degno. Cristo ha già pagato per te, tutto. Realizza ciò che ti appartiene e ricevilo, perchè è tuo, il Padre te lo ha già dato quando Cristo ti ha scelto e ti ha rivestito della Sua dignità, per mezzo del Suo sangue. 2) Hai una relazione più intima con il Padre. L'apostolo Giovanni si definiva “il discepolo che Gesù amava”, ma non perchè era il preferito di Gesù, bensì perchè era consapevole che il Signore lo amava e solo per questo motivo lui stesso poteva amare il Signore. L'apostolo Pietro invece non raggiunse subito questa consapevolezza e confidava nella sua capacità di amare il Signore. Giovanni 13:21-26 21 Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e testimoniò e disse: «In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà». 22 I discepoli allora si guardarono l'un l'altro, non riuscendo a capire di chi parlasse. 23 Or uno dei discepoli, quello che Gesù amava, era appoggiato sul petto di Gesù. 24 Allora Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale egli parlava. 25 E quel discepolo, chinatosi sul petto di Gesù, gli chiese: «Signore, chi è?». 26 Gesù rispose: «È colui al quale io darò il boccone, dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. Giovanni aveva intimità con Gesù perchè era consapevole dell'amore che il Signore aveva per lui e questo era visibile anche agli altri, infatti Pietro, nonostante fosse il più audace di tutti, chiede a lui di fare la scomoda domanda a Gesù, e Giovanni chiede ottenendo risposta. Giovanni si “vantava” di essere amato, Pietro si “vantava” di amare Gesù. Giovanni lo seguì fino alla crocifissione sul Golgota, Pietro lo rinnegò poco dopo l'arresto. Quando sei consapevole di essere amato da Dio hai una relazione più intima, un livello più alto, visibile a tutti, ed è il livello che il Padre gradisce. Ricorda che tu sei il discepolo che Gesù ama … proclamalo ... 3) Puoi superare e vincere ogni tentazione. Matteo 3:16-17. 16 E Gesù, appena fu battezzato, uscì fuori dall'acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui; 17 ed ecco una voce dal cielo, che disse: «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto». Glorioso momento della manifestazione della Trinità, lo Spirito Santo scende sul Figlio e il Padre lo presenta come il Suo amato. Satana comincia a tremare e nel deserto tenta Gesù. Matteo 4:3 Ora il tentatore, accostandosi, gli disse: «Se tu sei il Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». Satana omette la parola “amato”, perchè lui è il padre della menzogna e dell'inganno e sa di avere solo una possibilità contro di te, e cioè che non ti senti amato da Dio. Ma Gesù risponde da figlio che sa di essere amato. Matteo 4:4 Ma egli, rispondendo, disse: «Sta scritto: "L'uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio"». Quando ricevi il Rhema di Dio (Parola del Padre per la tua vita) non ti mancherà nulla per resistere alla tentazione e vincerla. La donna adultera (Giovanni 8:3-11) era colpevole di peccato, ma non fu condannata da Gesù. Perchè? Gesù le disse di andare e non peccare più. Ma come poteva quella donna, abituata al peccato, resistere e non peccare più? Quando sai che sei amato e non condannato, ricevi la forza per superare la tentazione, perchè nell'amore c'è perdono, accettazione, consolazione, aiuto e motivazione per dire posso farcela perchè Dio mi ama. La lettera, che sono i 10 comandamenti, uccide (2Corinzi 3:6), ma l'amore di Dio ti riempie fino al punto che non c'è più spazio per l'iniquità nella tua vita (Efesini 3:14-21). Ogni credente ha l'autorità e il diritto di dire: “Dio mi ama, sono il Suo amato figlio e Lui ha dato tutto per me!” Vincenzo Creazzo