La Parola della Domenica

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La Parola della Domenica
Centro Diocesano di Pastorale Familiare
La Parola della Domenica
a cura di Piergiorgio Roggero, Diacono
Gesù crocifisso e risorto.
Abisso e Mistero, profondità
incommensurabili che si aprono
nell'intimo di Dio.
Gesù ha amato sino al fallimento
più totale del suo amore. La sua
vita è finita in una terribile
tragedia. La sua comunità,
discepoli raccolti con il cuore ai
quali aveva offerto tutto sé
stesso, era fuggita, dispersa.
Per loro orrore e disperazione,
rimorso di averlo abbandonato,
smarrimento.
Era morto, giustiziato come un
comune delinquente. Era stato
quasi facile farlo morire. Poche
mosse e poi neanche due giorni e
lo avevano schiacciato. Dio non aveva reagito. Alla fine avevano vinto loro, con
facilità, anche lui impotente di fronte alla loro forza.
Lui, che guariva i ciechi e gli storpi; lui, che sanava le ferite dell'anima; lui, che
rapiva i cuori e faceva piangere d'amore; lui, che aveva solo amato, il perfetto
nell'amore, il Figlio Diletto.
Dov'era Dio mentre l'innocente veniva dilaniato dai flagelli, inchiodato alla croce, là
dove tutto ciò che resta della vita è un respiro, ancora uno, aggrappato al dolore dei
chiodi nelle mani, sospeso sugli spasmi delle ossa dei piedi?
Dov'era Dio mentre lui gridava quel terribile silenzio ed invocava il perdono per i
suoi torturatori, senza chiedere nulla se non di amare sino alla fine?
Era morto, ucciso.
Dio non c'era. Se fosse stato veramente suo padre lo avrebbe salvato. Ma Dio non era
venuto.
Era morto, e con lui ogni speranza, ogni palpito del cuore, ogni estasi portata dalle
sue parole, tutto smentito. La buona notizia era sconfitta.
Era tutto finito.
Ma ... il primo giorno della settimana, quando le donne di buon mattino si recano al
sepolcro, un annuncio impossibile scuote i cardini della terra.
Gesù non è tra i morti! E' risorto!
Dio ha resuscitato Cristo Gesù, suo Figlio amato, e lo ha eletto Signore, perché non
era possibile che la morte avesse potere su di lui.
Cambiano le fondamenta del mondo: la violenza, il peccato, la morte hanno perduto il
loro potere, non hanno più l'ultima parola.
Gesù è risorto, e veramente Egli è l'Amore del Padre che cerca i suoi figli, veramente
egli è il Figlio di Dio, veramente è giunto a noi il Regno di Dio.
Ogni palpito, ogni estasi alle sue parole, ogni suo sguardo, ogni tenerezza, ogni forza
d'amore, ogni mano ferma che sostiene e redime, tutto è vivo.
Ora ogni speranza è intatta perché ogni promessa è veramente promessa di Dio,
Nessuna vita è inutile, nessun grembo è vano, del cuore o della carne, e non vincerà il
dolore sulla gioia.
Per la sua resurrezione, nessun sofferenza vissuta con amore, nessuna buona opera,
nessuna bellezza è perduta, e anzi, quando tutto sarà finito, solo essi rimarranno,
pienezza di gioia, custoditi nel grembo di Dio.
Ma tutto ciò è Mistero, profondità incommensurabile, intimo di Dio che si offre e si
svela, immensità di Grazia eternamente da accogliere, da contemplare, da vivere.