Conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo

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Conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo
ISO 9001: 2008
Conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo
Dott.ssa Barbara Borzaga
DALLA BILANCIA AL METRO - CHILI O CENTIMETRI?
Sapere quanto si pesa o quanti chili si è persi durante una dieta non basta più. La bilancia, con
la sua indicazione del peso corporeo, è e rimane pur sempre un valore primario in rapporto allo
stato di salute, ma l'indicazione dominante da considerare come parametro guida è l'accumulo
di grasso addominale che si può misurare con il metro.
Il peso corporeo, infatti, può anche essere nella norma, l'Indice di Massa Corporea (I.M.C.) può
esprimere il giudizio di "norrnopeso'; ma in realtà possiamo essere interessati da obesità
cellulare (biochimica/metabolica). Non dimentichiamo, inoltre, che il peso è dato dalla somma
di quattro componenti corporee: acqua, ossa, massa grassa e massa magra muscolare.
Dimagrire vuoi dire perdere solo massa grassa, senza intaccare la massa magra muscolare e
l'acqua corporea.
La bilancia, dunque, ci dà indicazione del fat point, ossia ci fa scoprire se siamo in peso forma
o in sovrappeso, ma non ci mostra dove è accumulato il grasso o viene perso il peso. Il metro,
invece, genera la fat line, cioè il profilo estetico, la silhouette, le zone in cui si immagazzina o
si perde il grasso. In pratica, l'immagine di noi stessi come ci vediamo allo specchio!
IL METRO DELLA SALUTE
Per recuperare la propria identità corporea, ridurre e mantenere il giusto peso forma, occorre
misurare innanzitutto la propria volumetria con un semplice metro.
L'altezza condiziona il metabolismo cellulare e quindi il peso corporeo.
Avere un'altezza contenuta vuol dire possedere una minore massa magra muscolare e una
struttura corporea più limitata che richiede meno energia rispetto a una persona più alta.
Quindi, una persona bassa di statura dovrebbe decisamente mangiare meno rispetto a una
persona alta perché ha una composizione corporea diversa.
Con il passare degli anni, inoltre, si può avere una riduzione dei centimetri di statura anche
significativa. Le cause più frequenti sono l'osteopenia e l'osteoporosi, patologie che
determinano una riduzione della massa ossea con deterioramento dell'architettura delle
vertebre (l'altezza delle singole vertebre e gli spazi intervertebrali si riducono). Avviene un
cedimento del tessuto connettivo delle ossa e, in particolare, una degenerazione del collagene,
proteina primaria nel "connettere" le cellule ossee tra loro e garantire la loro adeguata
nutrizione, con rifornimento di calcio, aminoacidi e vitamina D.
Il risultato finale, oltre alla perdita in altezza, è un accentuato incremento della curvatura della
colonna vertebrale con una vistosa cifosi (gobba dorsale), condizione che causa una limitazione
alla ventilazione polmonare con alterazione del respiro e dell'ossigenazione. La riduzione
dell'altezza procura anche una diminuzione del metabolismo cellulare, così si riduce anche la
capacità di "bruciare" il carico alimentare giornaliero e il grasso corporeo aumenta.
La riduzione della statura è, quindi, un indicatore di cedimento strutturale dell'intero organismo
da fermare con decisione!
Circonferenza collo
La circonferenza del collo, se superiore a 42 cm nell'uomo e 40 cm nella donna, è responsabile
di molti disturbi. Intanto è causa del russamento e delle apnee notturne: il grasso accumulato
nel collo contribuisce a collassare la faringe, obbligando la persona a respirare solo con la
bocca durante il sonno, producendo il classico rumore! Ricordate sempre che russare è una
malattia, non solo un disagio notturno. Chi russa riduce la sua ossigenazione e alcuni ormoni,
oltre a tendere ad avere una pressione arteriosa alta. Non per ultimo, soffre di cattiva qualità
del sonno, cosicché durante il giorno tende a voler dormire. Ridurre la circonferenza è
possibile: quando si dimagrisce, il grasso accumulato nel collo è il primo a diminuire!
Circonferenza torace in riposo ed espanso
Sia per gli uomini sia per le donne, la circonferenza del torace va presa ponendo il metro al di
sopra delle mammelle.
Poi, occorre fare una profonda inspirazione (senza alzare le spalle) e misurare ancora nel
momento della massima espansione della gabbia toracica.
La differenza tra le due circonferenze indica la personale capacità di respirazione.
Tenendo presente che ogni minuto compiamo 12-13 atti respiratori, l'ossigenazione è un
parametro vitale e fondamentale per sostenere il metabolismo cellulare.
Rapporto altezza/polso
La circonferenza del polso definisce la costituzione corporea ossea. Prendiamo la nostra altezza
espressa in centimetri (es. se siamo alti 1 m e 70 cm, dobbiamo considerare 170 cm) e
dividiamola per la circonferenza del polso espresso in centimetri. Questi i risultati:
• donne: un valore sopra 11 indica una costituzione minuta. Un valore tra 10,1 e 11
costituzione media. Sotto a 10,1 costituzione robusta;
• uomini: costituzione minuta con valore sopra a 10,4. Costituzione media tra 9,6 e 10,4.
Robusta sotto a 9,6.
Circonferenza addominale
La circonferenza della vita (WC, Waist Circumference), da misurare per praticità all'altezza
dell'ombelico, è un indice del tessuto adiposo addominale. È una misurazione estremamente
importante per valutare la correlazione tra un soggetto in sovrappeso e il rischio di sviluppare
malattie strettamente legate al grasso addominale, come patologie cardiovascolari
(aterosclerosi, ipertensione arteriosa), diabete mellito di tipo 2, "fegato grasso", sindrome
metabolica e dislipidemie (colesterolo e trigliceridi elevati). Per le donne, il valore di
circonferenza addominale più indicato è inferiore a 85 cm. Un valore superiore a 88 cm è già
un grave rischio prognostico di sviluppo delle malattie sopra indicate.
La donna in menopausa tende ad accumulare grasso addominale al pari dell'uomo, acquisendo
tutti i rischi cardiovascolari e dismetabolici tipici del sesso maschile.
Per gli uomini, avere un valore di circonferenza addominale pari o superiore a 98 cm è già un
rischio aumentato. Quindi, è salutare avere una circonferenza inferiore. Superare, invece, il
valore di 102 cm è decisamente un fattore di elevato rischio cardiologico e dismetabolico.
Rapporto circonferenza addominale/altezza
La circonferenza addominale (in cm) e il suo rapporto con l'altezza (in cm) è un indice di
immediata rilevazione che non richiede l'utilizzo di tavole di riferimento specifiche per sesso ed
età. È un'indicazione accettata dalla ricerca scientifica come uno dei fattori di maggior rischio
di complicanze cardiovascolari e metaboliche, perché esprime un eccesso di massa grassa
addominale. Il suo valore non deve superare 0,55 sia per gli uomini sia per le donne, in ogni
età della vita. Avere un valore superiore a 0,55 indica un accumulo di grasso addominale, con
tutti i rischi già indicati.
Circonferenza fianchi
La circonferenza dei fianchi (HC, Hip Circumference) è un indicatore del tessuto adiposo
sottocutaneo addomino-pelvico. L'accumulo della massa grassa è influenzato dagli estrogeni.
Circonferenza braccio
La circonferenza del braccio indica la presenza muscolare. Quando si arriva a non riuscire più
ad aprire il tappo di una bottiglia di acqua minerale vuoi dire che gran parte della muscolatura
delle braccia e delle mani è stata persa! È un grave indice di cedimento strutturale, muscolare
e connettivale da recuperare.
Circonferenze coscia
Le circonferenze della coscia radice, mediana e patellare (sopra il ginocchio) indicano il
rapporto tra la massa grassa e quella muscolare. Più è alta la differenza tra la radice della
coscia e quella patellare e più è massiccia la presenza di grasso sottocutaneo.
È una condizione da rimuovere, non solo a fini estetici, ma perché rivela una netta riduzione
della massa magra muscolare con conseguente riduzione di cellule metabolicamente attive e
diminuzione del metabolismo cellulare.
L'INDICE DI MASSA CORPOREA
L'Indice di Massa Corporea (I.M.C.) è uno dei principali e più riconosciuti indici pondero-statura
Ii. Consente un'immediata classificazione obiettiva di un'eventuale malnutrizione per difetto o
per eccesso.
È, quindi, un indicatore del grado di adiposità o magrezza, ma non indica la massa grassa
individuale, in quanto il peso corporeo comprende tutti i compartimenti anatomici (massa
muscolare, massa grassa, massa ossea, acqua corporea).
L'I.M.C. ha, dunque, il limite di non distinguere l'eccesso di adiposità da quello di muscolarità.
Una persona con un peso elevato può avere una consistente massa magra muscolare e non
avere un eccesso, invece, di massa adiposa.
DI CHE BIOTIPO SEI?
Il biotipo nutrizionale descrive la distribuzione topografica della massa grassa corporea, che ha
un ruolo fisio-patologico più rilevante per la salute e longevità rispetto al solo peso corporeo
letto sulla bilancia. Si distingue in androide o ginoide, a seconda della zona anatomica in cui è
localizzato il grasso, e per questo esprime anche la possibilità di conoscere a quali patologie
degenerative si può andare incontro. In piedi, in posizione eretta e con i piedi uniti, si ottiene
dividendo la circonferenza addominale (in cm) per la circonferenza fianchi (in cm). Un numero
superiore a 0,90 (nell'uomo) o a 0,85 (per la donna) indica l'appartenenza al biotipo androide.
Un numero inferiore a 0,85 indica l'appartenenza al biotipo ginoide.
Biotipo androide
Questo biotipo è caratterizzato dall'accumulo di grasso nella parte alta del corpo, sopra
l'ombelico: collo, spalle, braccia, seno, torace, zona lombare, zona addominale. Ha una
configurazione corporea a "mela" con vita e fianchi larghi e valori pressoché paralleli.
Tutte le principali ricerche scientifiche hanno dimostrato che un eccessivo accumulo di tessuto
adiposo nella parte superiore del corpo rappresenta un fattore di rischio patologico. Valori
superiori a 0,98 e oltre 1 esprimono una patologica ripartizione del tessuto adiposo
responsabile di malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2, incremento di citochine,
steatosi epatica (fegato grasso).
Insomma, tutte le conseguenze derivanti da un accumulo di massa grassa nell'addome.
I soggetti appartenenti al biotipo androide presentano anche una maggiore concentrazione di
glucosio nel sangue (glicemia), causata dalla riduzione della sensibilità all'insulina nelle cellule
metaboliche attive, in particolare nelle fibre muscolari. L'eccessiva presenza di glucosio, anche
senza arrivare al quadro clinico del diabete mellito di tipo 2, è un fattore di invecchiamento
anatomico, metabolico, ormonale ed estetico dell'organismo. Un'altra condizione a cui è
predisposto questo biotipo è quella di insulino-resistenza: l'insulina è presente senza esercitare
la sua naturale funzione.
Un eccesso di insulina nel sangue causa uno stress ossidativo significativo e uno stato di
diffusa glicazione del collagene (il collagene si unisce al glucosio), con cedimento del tessuto
connettivo e un'alterata nutrizione cellulare.
Il biotipo androide, inoltre, con il suo accumulo di grasso addominale, tende a russare e avere
prolungate e pericolose apnee notturne. È più importante e gratificante perdere un centimetro
nella circonferenza addominale che perdere un chilo di peso corporeo!
Biotipo ginoide
Il biotipo ginoide è caratterizzato dall'accumulo di grasso corporeo nella parte inferiore
dell'organismo: fianchi, glutei, cosce.
Chi appartiene a questo biotipo presenta, quindi, una configurazione corporea cosiddetta "a
pera'; con vita sottile e fianchi larghi, proprio come la forma del relativo frutto.
Un eccessivo accumulo di grasso nella parte inferiore dell'organismo femminile predispone ad
alcuni rischi patologici: insufficienza venosa e linfatica agli arti inferiori, varici, cellulite, edemi.
Ma il vero rischio di gravi patologie compare quando, con l'età, inizia lo spostamento della
distribuzione della massa grassa dalla parte inferiore alla parte superiore. Sotto l'influenza
degli ormoni (si riduce il profilo degli estrogeni e del progesterone), il girovita si modifica e
aumenta in centimetri. In questa situazione, si modifica il valore del "biotipo test': Chi ha valori
superiori a 0,85 e oltre tende a complicanze cardiovascolari, ipertensione arteriosa, diabete
mellito di tipo 2 e altre malattie dismetaboliche tipiche dei soggetti di tipo "androide':
La grande predisposizione ad accumulare grasso nei fianchi, glutei e cosce della donna in età
fertile risponde a precise finalità, in particolare a garantire un'ampia riserva di energia
necessaria per contrarre e portare a buon fine una gravidanza, per allattare e per mantenere il
corpo a una
temperatura corporea costante. Una gravidanza, infatti, ha un "costo energetico"
corrispondente a circa 10 kg di tessuto adiposo. Tant'è che le donne troppo magre, quelle che
non hanno un'adeguata quantità di grasso, presentano una ridotta fertilità.
7 ottobre 2014
© Tangram www.tangram.it