Studi-ALBATRAS - Alpen
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Studi-ALBATRAS - Alpen
ALBATRAS Confronto tra gli strumenti di gestione del traffico pesante BTA, AETS e TOLL+ dal profilo scientifico, tecnico e operativo, ipotizzando l’introduzione di diversi limiti soglia allo scopo di analizzare gli effetti sui flussi di traffico lungo gli itinerari alpini Rapporto finale presentato dal consorzio: ECOPLAN Economic Research and Policy Consultancy Rapp Trans AG NEA Transport research and training Analyse – Beratung – Forschung 7 gennaio 2011 Colophon Autori René Neuenschwander, Patrick Scheuchzer, Christoph Lieb (Ecoplan) Sean Newton, Yuko Kawabata (NEA) Bernhard Oehry, Philipp Jordi, Lukas Haas (RappTrans) Max Herry, Norbert Sedlacek (HERRY) Titolo ALBATRAS - Confronto tra gli strumenti di gestione del traffico pesante BTA, AETS e TOLL+ dal profilo scientifico, tecnico e operativo, ipotizzando l‟introduzione di diversi limiti soglia allo scopo di analizzare gli effetti sui flussi di traffico lungo gli itinerari alpini. Committente Comitato direttivo «Sicurezza dei trasporti e mobilità nella regione alpina» nel quadro della Dichiarazione congiunta di Zurigo Data 7 gennaio 2011 Luogo Berna Ecoplan RappTrans AG NEA HERRY Consult GmbH Economic Research and Policy Consultancy Carte Blanche Conseil as subcontractor a member of Panteia Analyse - Beratung - Forschung www.ecoplan.ch www.rapp-trans.ch www.nea.nl www.herry.at Thunstrasse 22 CH - 3005 Berne Tel +41 31 356 61 61 Fax +41 31 356 61 60 [email protected] Hochstrasse 100 CH - 4018 Basel Tel +41 61 335 77 77 +41 61 335 77 00 [email protected] Bredewater 26, P.O. 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L’appaltatore ha allineato gli strumenti sul piano scientifico, in particolare calibrando a uno stesso livello l’AETS e TOLL+, e ha studiato gli effetti sugli itinerari alpini con l’ausilio del modello TAMM. L’appaltatore ha fornito i rapporti richiesti entro i tempi stabiliti, inserendovi parte delle numerose osservazioni di carattere sostanziale formulate dal Comitato direttivo. Alcune osservazioni sulla versione finale del rapporto sollevate dalle delegazioni di Francia, Germania e Italia, non sono però ancora state chiarite: esse riguardano in breve questioni metodologiche tra cui la definizione e il calcolo di limiti soglia, il progetto applicativo della BTA e il bilanciamento del ruolo nazionale dei Paesi alpini. Lo studio non risolverebbe inter alia le seguenti perplessità: conversione delle unità di transito alpino in diritti di transito alpino nel caso dei trasporti locali e a breve distanza, come pure in relazione ai limiti soglia; necessità di chiarire a fondo e giustificare con criteri obiettivi la definizione e il calcolo dei limiti soglia; focalizzazione sugli effetti prodotti dall’implementazione dei vari sistemi sul numero di transiti attraverso i diversi valichi; ulteriore elaborazione del metodo di fissazione dei prezzi dei certificati di transito attraverso i valichi alpini e delle specifiche riguardanti il funzionamento della struttura di mercato; lavoro supplementare di sintesi e studi di scenario complementari per un confronto più approfondito tra gli effetti prodotti dai diversi sistemi (specialmente in termini di flussi di traffico e livelli di emissione di CO2, trasferimento modale e costi dei trasporti); ipotesi economiche e previsioni del traffico non sono condivise, in particolare per i corridoi di Francia-Italia. Il presente rapporto non va considerato uno studio delle previsioni del traffico merci. Il suo obiettivo principale è mettere a confronto gli effetti dei tre sistemi in esame. Per una migliore comprensione e una maggiore plausibilità dei risultati occorre predisporre indagini complementari soprattutto in materia di conformità legale ed effetti economici. Va prestata particolare attenzione alla delimitazione dei sistemi e al loro ambito di applicazione affinché non vengano trascurati effetti by-pass. Le ipotesi formulate nel rapporto anche ai fini della configurazione degli scenari non devono predeterminare decisioni politiche future. Inoltre, queste ipotesi e i risultati ottenuti vanno letti in un’ottica comparativa e non si devono trarre – unicamente dall’analisi degli scenari – conclusioni specifiche sull’evoluzione del traffico nella regione alpina. Il rapporto rappresenta una base per successivi studi da 1 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS intraprendere nel quadro del processo di follow-up di Zurigo a sostegno del processo decisionale dei ministri dei trasporti. Il presente rapporto sarà pubblicato completo di questo commento del Comitato direttivo, che figurerà come prefazione (parte integrale). Aeroporto di Zurigo, 9 febbraio 2011 2 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Indice Compendio................................................................................................................................5 Prima parte: Gli strumenti a confronto ..................................................................................7 Seconda parte: Scenari .........................................................................................................10 Terza parte: Effetti degli strumenti di politica dei trasporti ...............................................16 Conclusioni .............................................................................................................................24 1 Introduzione ............................................................................................................................26 1.1 Premessa .................................................................................................................................26 1.2 Obiettivo dello studio ................................................................................................................26 1.3 Panoramica dei tre strumenti ...................................................................................................27 P R I M A P A R T E: Strumenti a confronto .......................................................................37 2 Definizione degli strumenti ...................................................................................................38 2.1 Borsa dei transiti alpini (BTA)...................................................................................................38 2.2 Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) ...................................46 2.3 TOLL+ ......................................................................................................................................60 3 Operabilità di un sistema BTA, AETS o TOLL+ comune ....................................................69 3.1 Sistemi di tariffazione stradale in uso sull‟arco alpino B+ ........................................................70 3.2 Servizio europeo di telepedaggio (SET) ..................................................................................73 3.3 Acquisizione dei diritti ...............................................................................................................75 3.4 Addebito ...................................................................................................................................77 3.5 Conformità alle regole ..............................................................................................................79 3.6 Implementazione ......................................................................................................................82 3.7 Costi .........................................................................................................................................85 S E C O N D A P A R T E: Limiti soglia ..............................................................................102 4 Previsioni del traffico merci transalpino ...........................................................................103 4.1 Economia e traffico: panoramica delle previsioni esistenti ....................................................103 4.2 Ipotesi .....................................................................................................................................106 4.3 Risultati ...................................................................................................................................112 3 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 5 Limiti soglia ..........................................................................................................................130 5.1 Criteri per definire i limiti soglia ..............................................................................................130 5.2 Proposta di limiti soglia «restrittivi» e «tolleranti» ..................................................................134 6 Misure accompagnatorie .....................................................................................................144 6.1 Esenzioni per il trasporto merci a breve distanza ..................................................................144 6.2 Contributi ................................................................................................................................145 6.3 Autostrada viaggiante ............................................................................................................145 T E R Z A P A R T E: Studio del traffico ............................................................................146 7 Panoramica del TAMM (Transalpine Multimodal Model) .................................................147 7.1 Descrizione del modello .........................................................................................................147 7.2 Configurazione degli scenari ..................................................................................................151 7.3 Panoramica degli scenari e delle ipotesi ................................................................................152 8 Effetti .....................................................................................................................................159 8.1 Effetti sui volumi di trasporto ..................................................................................................159 8.2 Effetti sui prezzi dei trasporti stradali .....................................................................................217 8.3 Costi e ricavi nel settore pubblico ..........................................................................................221 8.4 Analisi delle capacità ferroviarie .............................................................................................225 8.5 Conclusioni .............................................................................................................................228 9 Letteratura.............................................................................................................................313 10 Abbreviazioni ........................................................................................................................316 4 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Compendio Situazione di partenza e obiettivi dello studio ALBATRAS Nel quadro del processo di Zurigo, la gestione e la regolazione del traffico merci stradale transalpino stanno assumendo importanza crescente. Il Comitato direttivo per la sicurezza dei trasporti e la mobilità nella regione alpina istituito nell‟ambito del Processo di Zurigo ha deciso pertanto di effettuare uno studio sulla materia, intitolato «ALBATRAS - Confronto tra gli strumenti di gestione del traffico pesante BTA, AETS e TOLL+ dal profilo scientifico, tecnico e operativo, ipotizzando l‟introduzione di diversi limiti soglia allo scopo di analizzare gli effetti sui flussi di traffico lungo gli itinerari alpini». I tre strumenti in esame, ovvero la Borsa dei transiti alpini (BTA), il Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) e TOLL+ potrebbero essere applicati all‟intera regione alpina; il Comitato direttivo ha deciso tuttavia di limitare l‟analisi del presente studio a un‟area geografica più ristretta, ossia ai valichi della regione alpina B+, che corrisponde all‟arco alpino da Ventimiglia al Tarvisio, incluso l‟asse del Tauern. Nello studio si tiene conto in ogni caso anche degli effetti sui trasporti nell‟intera regione dell‟arco alpino C. Oggetto dello studio Il rapporto ALBATRAS si articola in tre parti e nell‟Allegato. La Prima parte fornisce una descrizione dettagliata dei tre strumenti, corredata da un‟analisi degli aspetti operativi e da una stima dei costi di implementazione. La Seconda parte si concentra sulla definizione di limiti soglia, ovvero numero massimo di autocarri nella BTA, quantità massima di emissioni di CO 2 nell‟AETS e livello massimo dei pedaggi in TOLL+. La base per l‟analisi è costituita da scenari business-as-usual (BAU) per gli anni 2020 e 2030, che mostrano le previsioni di crescita del trasporto merci transalpino nei prossimi 10-20 anni, elaborate dai consulenti incaricati. Nella Terza parte si analizzano in dettaglio gli effetti dei diversi strumenti sul trasporto merci transalpino. L‟analisi si basa sul modello multimodale TAMM (Trans Alpine Multimodal Model), sviluppato da NEA e Ecoplan. Lo studio ALBATRAS fornisce un contributo al dibattito attualmente in corso sulla definizione di una politica comune per il trasporto merci transalpino. Lo studio non formula raccomandazioni esplicite in merito ai tre strumenti in esame, poiché ciò richiederebbe informazioni supplementari che esulano dallo scopo del presente rapporto (ad es. conseguenze economiche degli strumenti e aspetti giuridici). 5 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Consorzio ALBATRAS Lo studio ALBATRAS è stato condotto da un consorzio di quattro società di consulenza: Ecoplan, HERRY, NEA e RappTrans. Ecoplan ha assunto la direzione generale dello studio e ha svolto gran parte del lavoro confluito nella Seconda e Terza parte, in cooperazione con NEA, che si è occupata della modellizzazione dei vari scenari. RappTrans e HERRY hanno curato la Prima parte del rapporto. 6 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Prima parte: Gli strumenti a confronto C-1: Descrizione degli strumenti a) BTA L‟idea di una Borsa dei transiti alpini (BTA) è stata lanciata nel 2002 come soluzione possibile per centrare l‟obiettivo posto dal Governo svizzero di trasferire il trasporto merci transalpino dalla strada alla rotaia, e di bilanciare le capacità dei corridoi stradali nella regione alpina, come deciso nel referendum del 1994. La BTA prevede che l‟utilizzazione per il trasporto merci stradale delle capacità disponibili sui valichi alpini (gallerie, passi di montagna) sia soggetta all‟obbligo – per tutti gli autocarri – di essere in possesso di un diritto di transito alpino (DTA) ogniqualvolta essi attraversano un passaggio transalpino. I DTA, disponibili in numero limitato, sarebbero acquistabili con le unità di transito alpino (UTA). Le UTA verrebbero messe all‟asta a intervalli regolari e potrebbero successivamente essere acquistate e rivendute su una piattaforma elettronica della BTA. Le UTA sarebbero convertibili in DTA a un tasso prestabilito che varierebbe in funzione delle caratteristiche del veicolo (dimensioni, classe di emissione ecc.) e della lunghezza del viaggio (gli spostamenti locali richiedono meno UTA). A ogni passaggio attraverso un valico alpino verrebbe validato automaticamente un DTA. b) AETS Il Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) si basa sugli obiettivi politici di riduzione delle emissioni e quindi indirettamente di limitazione delle capacità disponibili sui corridoi stradali transalpini. Una delle iniziative principali contestuali all‟AETS è l‟obiettivo della politica austriaca di diminuire il trasporto merci stradale di lunga distanza in transito sulle Alpi austriache. Il numero di certificati di emissione richiesti dipende dalle emissioni standard in grammi per chilometro (g/km) della corrispondente classe del veicolo. Come indicatore di riferimento per il calcolo dei certificati si raccomanda di utilizzare le emissioni di CO 2. L‟AETS si concentra dunque sulle emissioni di CO2 generate dai veicoli in transito sulle Alpi. Le emissioni dipendono dalla distanza percorsa nella regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi (CA). Per ogni unità di CO2 emessa (ad es. 1 kg) è richiesto un certificato. Il principio di base dell‟AETS è simile al sistema di scambio di quote di emissioni utilizzato in altri contesti (ad es. scambio di emissioni di CO2 generate dalle industrie, piano per lo scambio di CO 2 nel settore dei trasporti aerei). Tutti i certificati di CO 2 utilizzabili nelle regioni e sui valichi alpini interessati verrebbero emessi in un‟unica asta. 7 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS c) TOLL+ Il Sistema dei pedaggi differenziati (TOLL+) è stato concepito a partire da due aspetti centrali: l‟internalizzazione degli effetti esterni prodotti dal trasporto merci su strada in termini di inquinamento atmosferico, inquinamento acustico e congestione del traffico, applicando il principio «chi inquina paga» formalizzato nella modifica della Direttiva 1999/62/CE relativa alla tassazione a carico di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto merci su strada per l‟uso di alcune infrastrutture (eurovignetta), e l‟ottimizzazione dell‟utilizzo della rete viaria applicando pedaggi differenziati in base alle fasce orarie. Analogamente alla BTA e all‟AETS, il progetto TOLL+ richiede il possesso di un diritto di transito per attraversare i valichi alpini. Mentre nella BTA e nell‟AETS i «mezzi di pagamento» sono rispettivamente i DTA e i certificati di emissione, in TOLL+ il prezzo del «permesso di passaggio» è prelevato sotto forma di pedaggio imposto. In questo sistema, il pedaggio può essere riscosso come tariffa unica (modulata) oppure in aggiunta agli schemi di esazione dei pedaggi già esistenti per l‟utilizzo di passi o gallerie alpine (ad es. il nuovo sistema di tassazione dei mezzi pesanti in Francia, GO-Maut in Austria, la TTPCP in Svizzera). Il passaggio transalpino è definito in base al tratto specifico che si vuole percorrere e alla lunghezza del tragitto. C-2: Operabilità degli strumenti d) Servizio europeo di telepedaggio: costruire le basi Il Servizio europeo di telepedaggio (SET, in ingl. European Electronic Toll Service EETS) consentirà agli utenti della strada di pagare senza difficoltà i pedaggi sull‟intera rete stradale dell‟Unione europea (Ue). In conformità alla Direttiva 2004/52/CE, a partire dall‟ottobre del 2012 il servizio di telepedaggio dovrà obbligatoriamente essere implementato in tutti gli Stati membri dell‟Unione europea. Il SET è un modello di erogazione di servizi utilizzabile nei sistemi di gestione del traffico transalpino. Il suo vantaggio è dato dal fatto che un numero elevato di veicoli sarà dotato del dispositivo per il suo utilizzo, per cui quando questi veicoli entreranno in uno schema di tassazione sui corridoi alpini, essi saranno già equipaggiati dell‟apparecchiatura di bordo compatibile con i tre sistemi in esame e non avranno la necessità di installare strumentazione supplementare. e) Addebito, conformità e implementazione L‟addebito dei diritti di transito (in TOLL+, BTA e AETS) avviene per mezzo di unità di bordo (OBU, on board unit) già comunemente in uso per la tassazione stradale dei veicoli merci pesanti (VMP). Dato che un numero elevato di mezzi pesanti sarà equipaggiato di OBU interoperabili nell‟ambito del SET, e che diversi schemi di tassazione nazionale per l‟uso delle infrastrutture stradali richiedono obbligatoriamente l‟installazione a bordo di una OBU, è lecito supporre che la quasi totalità degli autocarri in transito sulle Alpi sarà equipaggiata di una OBU compatibile con i tre strumenti BTA, AETS e TOLL+. Il sistema di addebito è molto semplice: apposite apparecchiature su strada leggono il numero di conto personale (PAN, personal account number) della OBU per identificare il veicolo. La riservazione o l‟addebito 8 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS del passaggio viene poi effettuato nel back office centrale, dove ogni autotrasportatore ha un conto proprio cui sono associati i suoi veicoli e «diritti di passaggio». Il presupposto fondamentale per una piena conformità al sistema è l‟esistenza di un‟adeguata base legale estesa a tutti gli Stati partecipanti e di un meccanismo di controllo della conformità atto a garantire il perseguimento dei contravventori. Gli utenti inadempienti vengono identificati per mezzo delle apparecchiature su strada, le stesse usate per l‟addebito dei transiti. Successivamente, una volta identificato il veicolo non in regola, all‟utente viene inviata una multa. I controlli di regolarità e il sanzionamento dei contravventori possono essere affidati anche a unità mobili di pattuglia sulle strade. I singoli governi nazionali sono responsabili dell‟intero sistema in vigore sul loro territorio. Per la BTA e l‟AETS, la soluzione attuativa più appropriata sembra essere una combinazione tra pubblico e privato, con il coinvolgimento di solo pochi uffici. La supervisione è affidata a un comitato statale. L‟assegnazione delle UTA o dei certificati di emissione di CO2, la tenuta dei registri e la gestione del sistema come pure l‟implementazione del sistema su strada andrebbero affidate ad aziende private nel quadro di una gara pubblica d‟appalto. Una gestione transnazionale dei registri semplificherebbe indubbiamente qualsiasi tipo di soluzione prospettata per l‟intero arco alpino B+. Ciò presupporrebbe tuttavia una chiara definizione delle responsabilità politiche. Nel caso di TOLL+, ogni operatore del sistema di pedaggio su un valico alpino ha la piena responsabilità dell‟intero sistema di sua competenza. f) Costi di implementazione e costi operativi Per stimare i costi dei tre strumenti in esame sono stati effettuati quattro conteggi diversi: un calcolo dei costi per ogni singolo strumento introdotto sull‟intero arco alpino B+ (ad es. TOLL+ sull‟arco alpino B+) e un calcolo per l‟uso in parallelo dei tre strumenti sull‟intero arco alpino B+ (ad es. TOLL+ in Francia/Italia, BTA in Svizzera/Italia e AETS in Austria/Italia/Slovenia). I costi di implementazione sono stimati tra 33 milioni di euro (TOLL+) e 76 milioni di euro (BTA e AETS), i costi operativi oscillano tra 17 milioni di euro (TOLL+) e 27 milioni di euro (BTA e AETS) all‟anno. I costi di implementazione per l‟uso in parallelo degli strumenti (scenario 4) ammontano a 73 milioni di euro, i costi operativi a 23 milioni di euro. I costi complessivi stimati partono dunque da 230 milioni di euro per il progetto TOLL+ e salgono a 410 milioni di euro per la BTA e l‟AETS. TOLL+ è più facile da attuare sulle strade e nelle gallerie già soggette a pagamento, come in Francia, Italia e Austria. TOLL+ non fissa però un limite massimo di diritti di transito né contribuisce a creare una piattaforma per lo scambio dei diritti di transito alpino, aspetti fondamentali sia per la Svizzera sia per l‟Austria. L‟uso in parallelo di una BTA, dell‟AETS e di TOLL+ genera costi complessivi pari a 360 milioni di euro. Questa soluzione prevedrebbe l‟introduzione dei sistemi BTA e AETS sviluppati a livello nazionale e l‟applicazione di TOLL+ sui corridoi di Francia/Italia. 9 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Seconda parte: Scenari C-3: Previsioni del trasporto merci transalpino g) Ipotesi Una previsione del trasporto merci transalpino costituisce la base per analizzare gli effetti generati dall‟introduzione di una BTA, dell‟AETS o di TOLL+. Le previsioni per il 2020 e il 2030 sono state elaborate con l‟ausilio del TAMM (Transalpine Multimodal Model), modello multimodale transalpino sviluppato da NEA ed Ecoplan. In confronto ad altri modelli di previsione del trasporto merci transalpino, i risultati del TAMM hanno il grado di dettaglio più elevato (differenziazione al livello NUTS3 per dieci diversi gruppi di merci NSTR, trasporto su strada e tre modalità ferroviarie). Nello studio ALBATRAS, i tre diversi strumenti (BTA, AETS e Toll+) sono analizzati in riferimento all‟arco alpino B+ (da Ventimiglia al corridoio del Tauern-Tarvisio), mentre le previsioni del traffico merci transalpino e l‟analisi degli effetti trattata nella Terza parte del presente studio si riferiscono alla regione alpina C (tutto l‟arco alpino da Ventimiglia a Wechsel). Il TAMM è calibrato sui dati del CAFT 2004. Sarebbe chiaramente auspicabile che la calibrazione avvenisse in base ai dati del CAFT 2009, non appena disponibili. Ai fini dello studio sono stati elaborati tre scenari business-as-usual (BAU): uno scenario per il 2020 e due scenari per il 2030 (crescita alta e crescita bassa). Le tesi principali sono: proiezioni per Paese dei tassi di crescita secondo il progetto iTREN-2030 dell‟Ue; effetti generali di produttività: fattori di costo più bassi per il trasporto merci ferroviario grazie a una serie di progressi a livello di produttività e a un aumento del carico medio per autocarro in transito sui corridoi svizzeri (nel 2004 non era ancora in vigore il limite delle 40 t); entrata in funzione di nuove gallerie ferroviarie di base (Lötschberg e Gottardo entro il 2020, Brennero e Moncenisio entro il 2030), con conseguenti effetti aggiuntivi in termini di produttività; abolizione graduale dei contributi a favore del trasporto merci ferroviario (abolizione parziale nel 2020, abolizione definitiva nel 2030). h) Evoluzione del trasporto merci transalpino negli ultimi anni Per cominciare va detto che dati recenti relativi all‟arco alpino C indicano una crescita fino al 2004, un ulteriore rialzo nel 2006 e il raggiungimento dei livelli massimi nel 2007, con una successiva, marcata contrazione dei volumi nel 2009: -8,2% rispetto al 2004, -15,8% rispetto al picco massimo del 2007. Sui collegamenti stradali tra Francia e Italia, nonostante gli anni di crescita economica i volumi di trasporto transalpino hanno segnato un calo tendenziale nel medio periodo: 49,6 10 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS milioni di tonnellate nel 1999, scese a 47,2 milioni nel 2004, poi risalite a 48,1 milioni nel 2007 e crollate a 38,1 milioni nel 2009 per effetto della crisi finanziaria. Sui collegamenti stradali tra Svizzera e Italia, i volumi di trasporto hanno segnato una crescita costante, partendo però da livelli più bassi: 26,8 milioni di tonnellate nel 1999, 35,4 milioni nel 2004, 39,9 milioni nel 2008. Nel 2009 i volumi sono scesi a 34,2 milioni di tonnellate. Anche sui collegamenti tra Austria-Italia/Slovenia i volumi di traffico – già alti in partenza hanno registrato una crescita costante. In termini assoluti, l‟aumento del traffico entro i confini della regione definita nella Convenzione delle Alpi è in gran parte riconducibile alla crescita dei volumi di trasporto in Austria. Correggendo i dati per tener conto dell‟inclusione nell‟arco alpino C del corridoio del Tarvisio, i volumi di traffico segnano una crescita da 107 milioni di tonnellate nel 1999 a 133,7 milioni nel 2004 e 145,2 nel 2008. Nel 2009 i volumi scendono a 124,7 milioni di tonnellate. Conclusioni: i recenti trend di crescita del traffico suggerirebbero il ritorno – dopo il periodo di recessione – a una fase di ripresa moderata, con i più alti tassi di crescita previsti sugli itinerari centrali e orientali dell‟arco alpino. i) Caso base 2004 e scenari BAU 2020 e 2030 I risultati dell‟anno di base 2004 e degli scenari BAU 2020 e 2030 sono illustrati in maniera più dettagliata nel capitolo Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden. e nell‟Allegato (cap. 12) del presente studio. La Figura C-1 riassume i risultati degli scenari, differenziandoli per Paese e vettore di trasporto. Figura C-1: Volumi complessivi del trasporto merci transalpino per Paese, in 1 000 tonnellate Strada Caso base A - I / SLO 2004 CH - I F-I ∆% TCNA TCC AV Ferr. ∆% Totale Totale g. ∆ % 93 029 6 808 23 242 3 111 33 162 126 191 12 453 11 819 9 018 1 669 22 507 34 959 39 740 2 653 4 274 - 6 927 46 667 207 817 A - I / SLO 107 763 15,8% 11 789 36 052 4 290 52 132 57,2% 159 895 26,7% CH - I 17 007 36,6% 16 407 17 749 2 042 36 198 60,8% 53 206 52,2% F-I 36 418 -8,4% 4 504 47,6% 46 643 259 744 -0,1% BAU 2030 A - I / SLO 115 001 bassa CH - I 17 623 23,6% 11 933 42 888 3 849 58 670 76,9% 173 671 37,6% 41,5% 12 460 18 054 738 31 252 38,9% 48 875 39,8% 34 026 -14,4% 5 182 5 341 871 11 394 64,5% 45 419 267 966 -2,7% BAU 2030 A - I / SLO 133 498 alta CH - I 20 781 43,5% 14 110 49 584 4 591 68 285 105,9% 201 783 59,9% 66,9% 14 784 21 298 65,2% 2,7% 6 218 BAU 2020 F-I F-I 40 795 5 154 568 889 10 226 36 971 64,3% 57 753 6 407 1 044 13 670 97,4% 54 464 314 000 16,7% La Figura C-1 mostra che il trasporto merci transalpino su ferrovia crescerà in maniera più marcata del trasporto stradale. Nello scenario BAU 2020 si delinea una forte crescita sui corridoi ferroviari svizzeri dovuta in gran parte all‟apertura della nuova galleria ferroviaria di base del Gottardo. Nel 2030, i trasporti ferroviari cresceranno in prevalenza sui corridoi di Austria-Italia e Francia-Italia, per effetto dell‟entrata in funzione delle nuove gallerie ferrovia- 11 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS rie di base del Brennero e del Moncenisio. La crescita relativamente forte del trasporto merci stradale sui corridoi di Svizzera-Italia tra il 2004 e il 2020 è la conseguenza degli effetti di produttività ipotizzati sui collegamenti stradali svizzeri (nel 2004, in Svizzera non era ancora in vigore il limite delle 40 t). 1 I dati forse più interessanti riguardano l‟attesa evoluzione dei volumi di trasporto merci transalpino tra regioni diverse. Questo pronostico è illustrato nella Figura C-2, che mostra i volumi di trasporto delle più importanti relazioni commerciali tra regioni del nord e del sud. Figura C-2: Volumi di trasporto merci transalpino tra Paesi nel 2004 e previsioni negli scenari BAU (in mio. t/anno) 2004 Mio. t 2020 Quota Mio. t 2030 bassa Quota Mio. t 2030 alta Quota Mio. t 30alta/04 Quota Crescita DE-IT 26.1 12% 30.6 12% 25.9 10% 31.1 10% 19% AT-AT 20.7 10% 26.3 10% 29.3 11% 29.3 9% 42% IT-DE 19.1 9% 23.0 9% 22.5 8% 27.0 9% 41% FR-IT 18.1 9% 23.2 9% 21.3 8% 25.6 8% 42% IT-FR 13.2 6% 12.3 5% 10.4 4% 12.5 4% -6% AT-IT 13.0 6% 11.4 4% 8.6 3% 10.4 3% -20% IT-AT 6.5 3% 7.9 3% 7.0 3% 8.4 3% 29% BE-IT 5.2 2% 6.0 2% 5.6 2% 6.8 2% 30% ES-IT 4.6 2% 5.5 2% 5.0 2% 6.0 2% 32% IT-ES 4.6 2% 4.2 2% 4.0 1% 4.8 2% 4% NL-IT 4.3 2% 4.1 2% 2.9 1% 3.5 1% -18% AT-DE 4.2 2% 5.3 2% 5.4 2% 6.5 2% 55% DE-AT 3.9 2% 5.9 2% 6.1 2% 7.3 2% 85% IT-BE 3.4 2% 3.5 1% 3.8 1% 4.6 1% 34% CH-CH 3.0 1% 3.9 2% 4.3 2% 4.3 1% 44% PL-IT 2.1 1% 3.6 1% 3.2 1% 3.8 1% 82% IT-PL 1.9 1% 4.4 2% 5.3 2% 6.3 2% 222% CZ-IT 1.8 1% 3.0 1% 3.6 1% 4.3 1% 139% IT-CZ 1.5 1% 3.4 1% 4.5 2% 5.3 2% 246% TR-DE 1.1 1% 2.5 1% 3.6 1% 4.4 1% 288% Totale 158.4 76% 189.7 73% 182.5 68% 212.2 68% 34% 50.9 24% 70.0 27% 85.4 32% 101.8 32% 100% Altri Totale gen. 209.4 259.7 268.0 314.0 50% La tendenza generale indica, per questi importanti flussi commerciali, un calo negli anni della loro quota totale, dal 76% nel 2004 a un pronosticato 68% nel 2030. Di riflesso, anche le 1 È probabile che il modello sopravvaluti questo effetto. Il prossimo step consisterà dunque nel calibrare il TAMM secondo i dati del CAFT 2009, che già tengono conto di questo effetto. 12 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS principali relazioni commerciali tra Paesi registrano in gran parte una riduzione nel tempo della loro quota. Benché per alcuni dei flussi commerciali minori nell‟anno di base sia prevista una crescita rapida, essi non superano le relazioni commerciali tra i Paesi più grandi. I dati a fine tabella (Figura C-2) riconfermano sostanzialmente la situazione iniziale. Attraverso le serie temporali, il fulcro delle attività commerciali rimane invariato, continuando a ruotare intorno a Germania, Italia e Francia, con una quota rilevante di flussi domestici anche in Austria. Secondo iTREN-2030, il PIL dell‟Unione europea a 15 (definizione che include tutti i principali generatori di traffico merci alpino) crescerà del 34% tra il 2005 e il 2030. Tenendo conto della composizione del traffico, i dati sulla crescita commerciale considerati nel presente studio sono in linea con questa evoluzione. L‟ITREN-2030 è una previsione elaborata dopo la crisi e tiene dunque conto di una futura penuria di materie prime, di livelli maggiori di scambi commerciali intercontinentali (quote di scambio più elevate tra Europa e Paesi asiatici), di uno spostamento demografico verso segmenti di popolazione non attiva e di uno spostamento economico verso le industrie di servizi. Nel complesso, queste tendenze pronosticate a livello planetario sono per la maggior parte in linea con una crescita moderata o bassa del traffico nella regione alpina. Le previsioni di crescita dei flussi commerciali esterni attraverso i porti marittimi di Italia, Slovenia e Croazia rappresentano la principale eccezione a questa regola. La Figura C-3 riassume i dati di previsione del numero di veicoli merci pesanti (VMP) in transito sulle Alpi negli scenari BAU. Il numero complessivo di autocarri aumenta da 11,4 milioni all‟anno nel 2004 a 12,5 milioni nel 2020 (pari al +9%) e 12,9-15,1 milioni nel 2030 (+13%/+32%). In generale, l‟incremento del numero di autocarri è più marcato sui corridoi orientali rispetto a quelli occidentali (spostamento delle relazioni di trasporto da ovest a est). Figura C-3: Trasporto merci transalpino: numero di veicoli merci pesanti in transito sull’arco alpino C nel 2004, 2020 e 2030 (crescita bassa/crescita alta), in 1 000/anno Caso base / BAU Paese Caso base 2004 BAU 2020 BAU 2030 bassa BAU 2030 alta Numero di VMP A - I / SLO 7 325 8 485 9 055 10 512 CH - I 1 258 1 361 1 410 1 662 F-I 2 818 2 583 2 413 2 893 11 401 12 429 12 878 15 067 A - I / SLO 100% 116% 124% 144% CH - I 100% 108% 112% 132% F-I 100% 92% 86% 103% Totale 100% 109% 113% 132% Totale in % rispetto al caso base 2004 13 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS C-4: Limiti soglia e scenari La Borsa dei transiti alpini (BTA), il Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) e TOLL+ nascono tutti e tra dalla volontà politica di limitare i trasporti merci su strada e favorirne il trasferimento dalla strada alla ferrovia. Per analizzare gli effetti di questi tre strumenti di politica è stato necessario definire – in modo pragmatico – limiti soglia operabili. Per quanto l‟internalizzazione dei costi esterni e la copertura dei costi legati alle infrastrutture siano obiettivi importanti, essi non sono direttamente traslabili negli strumenti esaminati nel presente studio. Il grado di severità dei limiti soglia è infatti una questione più che altro di natura politica e il parametro di riferimento più tangibile è rappresentato dall‟obiettivo della politica svizzera di limitare a 650 000 veicoli il numero annuo di autocarri in transito per la Svizzera. Sono stati dunque elaborati 21 scenari costruiti sulla base di limiti soglia realistici, tolleranti a restrittivi. Questi limiti sono calcolati con un metodo di modellizzazione coerente che consente un raffronto e un‟analisi dei risultati. Nessuno degli scenari rappresenta un consenso, un impegno o un obiettivo politico e nessuno scenario è da considerarsi più o meno plausibile degli altri. Figura C-4: Panoramica degli scenari con relativi nomi e limiti soglia 2020 (con GBG) trend di crescita BTA Restrittivo 2030 (con GBB e GBMC) crescita bassa / crescita alta* R BTA R 2020 (v. pag. 161) BTA Limite massimo di VMP per Paese: CH: 650 000 viaggi/anno (riduzione del 52%) CH: 650 000 viaggi/anno (riduzione del 54-61%)** A: 4 mio. viaggi/anno (riduzione del 26% sull‟arco alpino B+) A: 2,5 mio. viaggi/anno (riduzione del 54-61% sull‟arco alpino B+) F: 1,9 mio. viaggi/anno (riduzione del 26%) F: 1,1 mio. viaggi/anno (riduzione del 54-61%) BTA R 2020 A+CH+F (v. pag. 164) BTA Variante: un unico limite per tutti i Paesi (somma dei limiti indicati sopra): 6,6 mio. viaggi/anno (riduzione complessiva del 30%) AETS Restrittivo T BTA 2030 alta A+CH+F (v. pag. 174) Variante: un unico limite per tutti i Paesi (somma dei limiti indicati sopra): 4,3 mio. viaggi/anno (riduzione complessiva del 54-61%) T 2020 (v. pag. 167) BTA 2030 (v. pag. 177) Limite massimo di VMP per Paese: Limite massimo di VMP per Paese: CH: 900 000 viaggi/anno (riduzione del 34%) Come 2020: 900 000 viaggi/anno (riduzione del 3746%) A: 4,5 mio. viaggi/anno (riduzione del 17% sull‟arco alpino B+) A: 3,5 mio. viaggi/anno (riduzione del 37-46% sull‟arco alpino B+) F: 2,1 mio. viaggi/anno (riduzione del 17%) F: 1,6 mio. viaggi/anno (riduzione del 37-46%) R AETS R 2020 A+CH+F (v. pag. 182) AETS Riduzione del 20% delle emissioni di CO *** 2 Tollerante (v. pag. 170) Limite massimo di VMP per Paese: R Tollerante 2030 2 T 2020 A+CH+F (v. pag. 185) Riduzione del 10% delle emissioni di CO AETS 2030 A+CH+F (v. pag. 194) Riduzione del 20% delle emissioni di CO 2 T AETS (v. pag. 191) Riduzione del 40% delle emissioni di CO T AETS 2030 A+CH+F T 2020 (v. pag. 187) AETS 14 2030 alta (v. pag. 196) 2 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS TOLL+ Restrittivo Variante: limiti per Paese Variante: limiti per Paese TOLL+R TOLL+R 2020 (v. pag. 202) 2030 I prezzi si situano tra i prezzi risultanti per **** R BTA MIX Tollerante 2020 R BTA 2020 A+CH+F T MIX I prezzi si situano tra i prezzi risultanti per R e AETS (v. pag. 206) 2030 R e AETS 2030 A+CH+F T 2020 (v. pag. 210) ***** MIX CH: 900 000 viaggi/anno (v. pag. 214) CH: 900 000 viaggi/anno A: riduzione del 10% delle emissioni di CO T F: il prezzo più basso di BTA 2030 alta 2 T 2020 e AETS A: riduzione del 20% delle emissioni di CO T 2020 * ** *** F: il prezzo più basso di BTA 2 T 2030 e AETS 2030 Se contrassegnato con «alta», si riferisce esclusivamente allo scenario 2030 crescita alta. La riduzione dipende dal livello dei trasporti di BAU 2030 crescita alta o crescita bassa. S‟intendono le emissioni di CO2 nella regione alpina secondo il perimetro definito nella Convenzione delle Alpi. Una riduzione del 20% delle emissioni di CO2 corrisponde approssimativamente al 20% degli autocarrochilometri (VMP-km) rispetto allo scenario BAU 2020 nella succitata regione. Come base di calcolo per ogni valico sono modellati i chilometri all‟interno della regione definita nella Convenzione delle Alpi. Va sottolineato che la distanza da percorrere all‟interno della regine definita nella Convenzione delle Alpi varia da valico a valico. **** In TOLL+ viene applicata una tariffa prestabilita in base alla distanza, calcolata in funzione del tratto per corridoio da percorrere all‟interno del perimetro definito nella Convenzione delle Alpi. ***** Negli scenari MIX, i tre diversi strumenti di tariffazione sono modellati simultaneamente e in parallelo (TOLL+ sui corridoi di Francia-Italia, la BTA sui corridoi di Svizzera-Italia e l‟AETS sui corridoi di Austria-Italia). 15 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Terza parte: Effetti degli strumenti di politica dei trasporti C-5: Il modello TAMM (Transalpine Multimodal Model) I tre strumenti di politica dei trasporti BTA, AETS e TOLL+ rappresentano tre approcci diversi per conseguire obiettivi di politica comuni nell‟ambito della gestione del trasporto merci transalpino. In questa fase esplorativa del processo sono numerose le varianti e combinazioni potenzialmente applicabili, da cui la necessità di sviluppare un modello che consenta di mettere a confronto le diverse varianti, usando dati attendibili sui flussi di traffico e ipotesi trasparenti. L‟inclusione di strumenti quali la BTA e l‟AETS, dove i prezzi per l‟utenza finale dei permessi di transito destinati ai veicoli merci pesanti sono determinati secondo meccanismi di mercato e non in un processo top-down, richiede un modello in grado di elaborare esplicitamente questi dati. Un modello di questo genere, capace di elaborare i prezzi dei diritti di transito, consente anche di confrontare i limiti di volume imposti dai diversi strumenti. Tutti i risultati ottenuti con il modello TAMM si basano sulle stesse ipotesi esogene. Il TAMM è un modello di assegnazione multimodale del traffico basato sui flussi del rilevamento CAFT 2004 e sulle previsioni secondo lo studio iTREN-2030. In esso, i cambiamenti sul piano politico e industriale sono espressi sotto forma di costi dei trasporti: il modello reagisce dunque spostando i flussi di traffico tra i diversi itinerari e vettori di trasporto (opzione multimodale inclusa). Se per il trasporto stradale sono imposti tetti massimi in termini di volumi, il modello processa i dati fino a trovare un set di prezzi a viaggio o al chilometro che consente di rispettare i volumi massimi imposti. Il modello simula un meccanismo d‟asta in cui, modulando gli itinerari e i vettori di trasporto, si riesce a raggiungere l‟equilibrio tra domanda e offerta di trasporti stradali. Tanto maggiore è la differenza tra il limite soglia ipotizzato e il volume business-as-usual e tanto minori sono le possibilità di deviare su altri itinerari per evitare lo strumento di tassazione, tanto più elevati saranno i prezzi che si ottengono. In questo senso, il modello fornisce un indicatore della tolleranza o della severità di qualsiasi proposta esaminata. Le tariffe elaborate nel TAMM sono sostanzialmente due: tariffe a viaggio attraverso la cresta alpina, con o senza limiti di traffico associati; tariffe per unità di distanza, con o senza limiti di traffico associati. Nella seconda categoria si possono prevedere obiettivi legati alle emissioni di CO 2 oppure più semplicemente tariffe per autocarro-chilometro. Se non sono fissati limiti di traffico, si può costruire uno scenario con tariffe prestabilite per valico o al chilometro entro la regione definita nella Convenzione delle Alpi. Ciò può avere un impatto in termini di: cambio di itinerario, con scelta di un altro valico; cambio di vettore di trasporto; soppressione di traffico (effetto relativamente ridotto rispetto agli altri due). 16 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Per la BTA, i limiti soglia sono imposti in termini di numero di viaggi, usando il limite attualmente in vigore in Svizzera come parametro di riferimento principale per le varianti restrittive. Al di fuori della Svizzera, i limiti sono fissati in base ai volumi business-as-usual per l‟arco alpino B+. Figura C-5: Costruzione di scenari BTA nel TAMM Scelta itinerario/ vettore O/D VIAGGI restrizioni OBIETTIVO RAGGIUNTO Nuovi prezzi Per l‟AETS, i limiti soglia sono fissati in termini di veicolo-chilometri (veic-km) percorsi all‟interno della regione definita nella Convenzione delle Alpi. I livelli dei tetti massimi sono definiti come riduzione basata sulle previsioni del volume di traffico (2020 BAU o 2030 crescita bassa), misurata in termini di autocarro-chilometri (VMP-km) percorsi all‟interno della regione definita nella Convenzione delle Alpi. Per le misure basate sulla distanza è necessario definire, per ogni punto di attraversamento alpino, la distanza sensibile all‟interno della regione definita nella Convenzione delle Alpi. Si ipotizza che nella riduzione degli autocarrochilometri, pari al 10%, 20% o 40%, siano inclusi anche gli sviluppi tecnologici che consentono di ridurre le emissioni di CO2 al chilometro. Figura C-6: Costruzione di scenari AETS nel TAMM Scelta itinerario/ vettore O/D Veic-km restrizioni OBIETTIVO RAGGIUNTO Nuovi prezzi TOLL+ è simile all‟AETS, ma il modello funziona in maniera più convenzionale: i prezzi sono stabiliti come variabile esogena e il modello calcola – senza iterazione – i trasferimenti di traffico così ottenuti. Non sono fissati limiti soglia, ma i pedaggi sono applicati al veicolochilometro percorso nella regione definita nella Convenzione delle Alpi. Non vi è una modellizzazione esplicita della modulazione per fasce orarie o giorni settimanali. Figura C-7: Costruzione di scenari TOLL+ nel TAMM Pedaggi prestabiliti O/D Scelta itinerario/ vettore OBIETTIVO RAGGIUNTO Nessuna restrizione 17 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Negli scenari MIX, le tre modalità di tariffazione sono modellate per operare in parallelo. In tutti i casi esaminati, gli schemi di tariffazione ipotizzati si applicano esclusivamente all‟arco alpino B+. Ciò significa che i veicoli che deviano sugli itinerari orientali (arco C) non pagano nessun diritto di utenza supplementare né consumano il numero fisso di diritti di transito. Non sono dunque veicoli rilevanti ai fini dei limiti di volume prestabiliti. Forse vi è la necessità di adeguare la definizione dei percorsi sensibili in base alle aree sensibili definite nella Convenzione delle Alpi. Inoltre, per poter formulare raccomandazioni strategiche bisognerebbe valutare i cambiamenti che intervengono nelle regioni che confinano con il territorio definito nella Convenzione delle alpi. C-6: Effetti sui volumi di trasporto Nel capitolo 9.1 sono illustrati in dettaglio gli effetti dei 21 scenari sui volumi di trasporto merci transalpino. Per ragioni di brevità vengono riassunti soltanto i risultati degli scenari 2030 crescita alta. I risultati degli altri scenari (2020 e 2030 crescita bassa) presentano in linea di massima la stessa struttura, ma a un livello diverso. Negli scenari 2030 crescita alta, gli effetti più marcati si osservano nello scenario BTA restrittivo, che prevede limiti massimi per Paese: sull‟intero arco alpino C, circa 65 milioni di tonnellate all‟anno sono trasferiti dalla strada alla rotaia («BTA R 2030 crescita alta»). Per contro, gli effetti di trasferimento più contenuti si rilevano nello scenario AETS tollerante, che prevede un unico obiettivo di riduzione comune delle emissioni di CO2 (circa 36 mio. t/anno). I dati degli scenari TOLL+ si situano tra i valori della BTA e i valori dell‟AETS, mentre i risultati degli scenari MIX si avvicinano maggiormente a quelli dell‟AETS (rispetto ai quali segnano in ogni caso effetti più elevati di trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia). Tendenzialmente, tutti gli strumenti di politica producono uno spostamento generale del trasporto merci su strada transalpino dai corridoi F-I verso i corridoi ferroviari di CH-I. Per una parte del trasporto stradale F-I è più interessante spostarsi sui corridoi ferroviari di CH-I piuttosto che sui propri collegamenti ferroviari. Le ragioni di questa dinamica possono essere molteplici: sui corridoi F-I la ripartizione modale a favore della strada risulta in confronto elevata. Non sorprende dunque che i trasferimenti di traffico sui corridoi ferroviari di F-I generino i tassi di crescita più elevati nel comparto trasporti ferroviari transalpini (cfr. Figura C-9). Per una parte del traffico merci stradale che inizialmente utilizzava i corridoi F-I sembra però essere più conveniente spostarsi sui corridoi ferroviari svizzeri (ad es. il traffico in provenienza dal nord-est della Francia o dalla Gran Bretagna); inoltre, la galleria ferroviaria di base del Gottardo sembra attrarre traffico merci convogliato inizialmente sui corridoi ferroviari più occidentali. Pare che malgrado l‟ipotizzata apertura della nuova galleria ferroviaria di base del Moncenisio, sia soprattutto il corridoio ferroviario del Gottardo a poter attrarre traffico supplementare. 18 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Nel complesso, l‟AETS incide più sui veicolo-chilometri che sul numero di viaggi transalpini entro la regione definita nella Convenzione delle Alpi (in termini relativi, la riduzione dei primi è più marcata). Vediamo a titolo d‟esempio i volumi di trasporto sul corridoio del Brennero (tratto di 430 km all‟interno della regione definita nella Convenzione delle Alpi) e sul corridoio del Tauern (tratto di 301 km). Nello scenario «BTA R 2030 crescita alta», sul corridoio stradale del Brennero sono trasportati 14,7 milioni di tonnellate; nello scenario «AETS R 2030 crescita alta» il valore è nettamente più basso (11,3 mio. t). Sul corridoio del Tauern, nello scenario «BTA R 2030 crescita alta» sono trasportati 5,2 milioni di tonnellate, mentre nello scenario «AETS R 2030 crescita alta» il valore sale a 7,1 milioni di tonnellate. Ciò significa che ben più di 2 milioni di tonnellate vengono trasferite dall‟asse del Brennero a quello del Tauern. In generale, queste deviazioni comportano viaggi più lunghi al di fuori della regione alpina, con un conseguente ulteriore incremento delle emissioni complessive di CO2. Questo effetto di aggiramento è il risultato dell‟introduzione di certificati di CO 2 unicamente per le distanze percorse all‟interno della regione definita nella Convenzione delle Alpi, e non per l‟intero tragitto porta a porta. Le Figura C-8 e Figura C-9 mostrano le variazioni nel trasporto merci transalpino su strada e su rotaia negli scenari 2030 crescita alta, in valori assoluti e in percentuale rispetto agli scenari «BAU 2030 crescita alta», per tutti e tre i gruppi di corridoi considerati sull‟arco alpino C: sui corridoi A-I/SLO si osserva la riduzione percentuale più bassa del trasporto merci su strada transalpino. Ciò è dovuto alla possibilità di deviare sui tre corridoi più orientali di AI/SLO, cui secondo quanto ipotizzato non si applicano gli strumenti in esame; sui corridoi CH-I si osserva in genere la riduzione percentuale più elevata del trasporto merci stradale transalpino; sui corridoi F-I, la riduzione percentuale del trasporto merci stradale transalpino è inferiore rispetto ai valichi di CH-I, ma superiore rispetto a quelli di A-I/SLO. La riduzione è nettamente più marcata con l‟adozione di obiettivi di riduzione per Paese (in confronto all‟introduzione di un‟unica soglia comune); in valori assoluti, la riduzione più marcata si registra sui corridoi di A-I/SLO, seguiti da quelli di CH-I e F-I. 19 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura C-8: Scenari 2030 crescita alta: trasporto merci transalpino su strada e ferrovia, Δ in mio. t/anno rispetto a BAU 2030 crescita alta road rail ACE R ACE R A+CH+F A - I / SLO ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T ACE R ACE R A+CH+F CH - I ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T ACE R ACE R A+CH+F F-I ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T -40 -30 -20 -10 0 20 0 10 20 30 40 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura C-9: Scenari 2030 crescita alta: trasporto merci transalpino su strada e ferrovia, Δ in % rispetto a BAU 2030 crescita alta road rail ACE R ACE R A+CH+F A - I / SLO ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T ACE R ACE R A+CH+F CH - I ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T ACE R ACE R A+CH+F F-I ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T -150% -100% -50% 0% 0% 50% 100% 150% Con riguardo a tutti gli strumenti di politica esaminati è opportuno sottolineare che gli effetti di trasferimento del trasporto merci transalpino dalla strada alla ferrovia lungo l‟arco alpino C sarebbero più marcati se le misure prospettate fossero applicate a tutti i corridoi dell‟arco alpino C. Essendo l‟applicazione degli strumenti limitata all’arco alpino B+, l‟esclusione dei tre corridoi più orientali di A-I/SLO genera un notevole effetto di aggiramento e di conseguenza un aumento del trasporto merci stradale su questi tre corridoi. Questa tendenza è chiaramente visibile nella Figura C-10, che riassume in maniera schematica i risultati di tutti gli scenari 2030 crescita alta relativi al numero di viaggi transalpini di autocarri. Per distinguere tra valichi alpini soggetti agli strumenti di tariffazione (B+) e punti di attraversamento delle Alpi esclusi da questi sistemi, i volumi di traffico in transito per l‟Austria sono divisi in due blocchi: gli itinerari a est (non soggetti a tassazione), sui quali si registra un aumento del numero di 21 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS mezzi pesanti, e i tragitti occidentali B+ (soggetti a tassazione), che segnano invece un calo del numero di autocarri. Figura C-10: Viaggi transalpini di autocarri negli scenari 2030 crescita alta, in mio. VMP/anno Mio. VMP/anno 16.0 14.0 2.89 12.0 1.66 10.0 2.82 1.54 1.11 8.0 1.26 0.65 6.54 6.0 1.41 0.89 1.84 2.26 1.88 1.16 1.08 0.88 1.88 1.71 0.89 F-I CH-I 0.80 A-I/SLO ovest 0.58 3.57 2.53 2.32 4.82 4.83 4.63 BTA R A+CH+F BTA T 2.84 4.10 4.31 5.18 4.74 4.72 AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T 2.51 4.57 A-I/SLO est 5.06 4.0 2.0 3.97 5.31 4.66 2.26 BASE 2004 BAU 2030alta BTA R TOLL+ R MIX T Nota: I valori del grafico indicano milioni di autocarri in transito ogni anno sulle Alpi. La colonna BASE 2004 sulla sinistra del grafico raffigura i volumi registrati nel 2004. C-7: Prezzi del trasporto stradale A dipendenza del grado restrittivo dello strumento di politica applicato e dell‟anno considerato (2020 o 2030 crescita alta/crescita bassa), i prezzi dei viaggi transalpini dei mezzi pesanti per singolo corridoio aumentano dei seguenti importi (sui prezzi in generale v. cap. 9.2): 2020: da 27 euro a viaggio per corridoio sui collegamenti del Tauern e del Tarvisio (scenario AETS T 2020), a 160 euro a viaggio per corridoio sui collegamenti di CH-I (scenario BTA R 2020); 2030 crescita bassa: da 56 euro a viaggio per corridoio sul collegamento del Monte Bianco (scenario AETS T 2030 crescita bassa A+CH+F), a 281 euro a viaggio per corridoio sui collegamenti di F-I (scenario BTA R 2030 crescita bassa); 2030 crescita alta: da 102 euro a viaggio per corridoio sui collegamenti del Tauern e del Tarvisio (scenario MIX T 2030 crescita alta A+CH+F), a 345 euro a viaggio per corridoio sui collegamenti di F-I (scenario BTA R 2030 crescita alta). Per l‟AETS e TOLL+, i prezzi per corridoio dipendono dalla lunghezza del corridoio. Di conseguenza, il prezzo di alcuni viaggi transalpini potrebbe risultare inferiore effettuando una 22 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS deviazione su un corridoio con un tratto più corto all‟interno della regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi. C-8: Costi e ricavi nel settore pubblico Nel presente studio, l‟analisi degli effetti sui costi e ricavi è circoscritta alle seguenti voci: calcolo dei ricavi diretti generati dalla BTA, dall‟AETS e da TOLL+; calcolo dei costi operativi degli strumenti in esame. Un‟analisi più articolata dovrebbe tener conto di tutta una serie di fattori d‟impatto aggiuntivi, tra cui minori entrate provenienti dai pedaggi stradali e dalle imposte sugli oli minerali, minori costi legati ai contributi versati alle ferrovie, maggiori entrate provenienti dalla tassazione dell‟accesso alla rete ferroviaria. In generale si osserva che più uno strumento è restrittivo, maggiori sono le entrate. D‟altro canto, però, gli scenari più restrittivi non generano sempre i ricavi più elevati, poiché in questi casi l‟effetto di trasferimento dalla strada alla rotaia è superiore all‟aumento delle entrate dovuto al prezzo più elevato per singolo viaggio di trasporto merci stradale. I ricavi diretti generati dai diversi strumenti sono stimati come segue: BTA: da 519 mio. €/anno (T 2020) a 1 224 mio. €/anno (R 2030 alta) AETS: da 275 mio. €/anno (T 2020 A+CH+F) a 1 255 mio. €/anno (R 2030 alta A+CH+F) TOLL+: da 682 mio. €/anno (R 2020) a 1 292 mio. €/anno (R 2030) MIX: 1 018 mio. €/anno (T 2030) da 385 mio. €/anno (T 2020) a I costi operativi sono stimati a 37 milioni di euro all‟anno per gli scenari BTA e AETS, a 21 milioni di euro all‟anno per gli scenari TOLL+ e a 32 milioni di euro all‟anno per gli scenari MIX. C-9: Analisi delle capacità ferroviarie L‟analisi delle capacità utilizzate mostra infine che le capacità ferroviarie nel 2030 sono sufficienti per assorbire il consistente effetto di trasferimento del trasporto merci transalpino dalla strada alla rotaia. Emerge con chiarezza che negli scenari BAU il grado di utilizzazione delle capacità delle nuove gallerie ferroviarie di base attraverso le Alpi sarà in confronto basso. Ciò significa che la costruzione delle nuove gallerie ferroviarie di base sui corridoi del Moncenisio/Fréjus, del Lötschberg, del Gottardo e del Brennero richiede necessariamente l‟implementazione di uno degli strumenti considerati (BTA/AETS o TOLL+) per garantire un buon grado di utilizzazione di queste nuove capacità. 23 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Conclusioni Il presente studio fornisce un‟analisi dettagliata di tre diversi strumenti di politica dei trasporti: la Borsa dei transiti alpini (BTA), il Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) e TOLL+. Tutti e tre gli strumenti hanno come obiettivo di limitare il trasporto merci stradale in transito sulle Alpi e di trasferire i trasporti dalla strada alla ferrovia. La prima parte del rapporto contiene una descrizione dettagliata dei tre strumenti, seguita da un approfondimento delle possibili modalità di implementazione ed esercizio dei sistemi e da una stima dei costi. L‟analisi degli effetti prodotti dai tre strumenti si basa sul TAMM, un modello di trasporto appositamente sviluppato per le indagini riguardanti il trasporto merci transalpino. Questo modello prevede una differenziazione tra corridoi transalpini, tra trasporto merci stradale e ferroviario (incluse tre diverse modalità su rotaia) e tra vari tipi di merci NSTR. I risultati dell‟anno di base del modello sono calibrati secondo dati del 2004. Sarebbe preferibile aggiornare l‟anno di base secondo i nuovi dati del 2009 (non ancora disponibili). Le previsioni degli scenari business-as-usual per il 2020 e il 2030, che coincidono con le tendenze osservate di recente, si basano sui pronostici iTREN-2030 dell‟Unione europea relativi ai volumi di scambio tra i Paesi europei. Queste previsioni indicano che la crescita del trasporto merci transalpino si sta spostando gradualmente verso i corridoi più orientali. Le ipotesi su cui poggiano gli scenari business-as-usual possono ovviamente essere messe in discussione. Dal nostro punto di vista, tenuto conto delle incertezze insite nelle previsioni di corto e medio termine, queste ipotesi sono assolutamente fondate e si basano sulle tendenze attuali. Secondo le previsioni di crescita degli scenari business-as-usual, il trasporto merci ferroviario transalpino registra un aumento più marcato del trasporto merci su strada. Questa evoluzione è dovuta all‟entrata in esercizio di nuove gallerie ferroviarie di base (Moncenisio e Brennero entro il 2030, Gottardo e Lötschberg prima del 2020) e ad altri fattori che generano effetti di produttività rilevanti nel settore ferroviario. D‟altro canto, si presume che gli attuali contributi a favore del trasporto ferroviario (destinati principalmente al trasporto combinato non accompagnato) verranno gradualmente eliminati. Per valutare gli effetti degli strumenti esaminati (BTA, AETS e TOLL+) sono stati messi a punto, simulati e analizzati 21 diversi scenari. I limiti soglia utilizzati sono stati determinati in maniera pragmatica, allo scopo di studiare l‟implementazione dei vari strumenti nelle loro versioni da tolleranti a più restrittive. Il presente studio illustra l‟impatto di questi scenari sui volumi e sui prezzi del trasporto merci transalpino. Analizza inoltre gli effetti diretti sui costi e ricavi nel settore pubblico e sulle capacità del trasporto merci ferroviario a cavallo delle Alpi. I risultati dei diversi scenari sono tutti plausibili. Più uno scenario è restrittivo, maggiore è l‟effetto di trasferimento dei volumi di trasporto merci dalla strada alla rotaia. Prezzi a viaggio diversi a seconda del valido (come negli scenari dell‟AETS) generano effetti di aggiramento verso i corridoi dove i prezzi aumentano meno. Tanto più bilanciati saranno i vari strumenti sui diversi corridoi dell‟intera regione alpina, tanto più auspicabili – e meno controproducenti – saranno gli incentivi che essi generano. Lo studio fornisce ai governi dei Paesi alpini una base per decidere se sia opportuno adottare un unico strumento o una combinazione di strumenti tra quelli esaminati. Esso non contiene 24 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS raccomandazioni esplicite in merito ai tre strumenti. Tutti gli strumenti sono implementabili. È preferibile in ogni caso un‟introduzione coordinata degli strumenti sull‟intero arco alpino, e non solo su una parte, allo scopo di evitare effetti indesiderati di aggiramento. Al momento dell‟adozione degli strumenti occorrerà ad ogni modo esaminare più a fondo altri aspetti tra cui la distribuzione dei ricavi tra Paesi, l‟organizzazione formale delle procedure di asta e questioni in materia di esecuzione e controlli. 25 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 2 Introduzione 2.1 Premessa Per la loro posizione nel cuore dell‟Europa, le Alpi hanno da sempre rivestito un ruolo importante nel settore dei trasporti europei. Le vie di transito alpine hanno assunto rilevanza ancora maggiore con la creazione dello spazio economico comune. Negli anni, la crescita continua dei trasporti transalpini ha prodotto un incremento significativo dei problemi correlati al traffico, tra cui i danni ecologici, i rischi per la sicurezza, l‟inquinamento acustico e – altro problema ricorrente – la congestione del traffico. Ridurre le insufficienze di capacità semplicemente costruendo nuove infrastrutture (stradali) non è considerata una soluzione sostenibile, poiché ciò non farebbe che aggravare i problemi ecologici e aumentare le contestazioni da parte della popolazione residente nelle regioni interessate. Non da ultimo, la realizzazione di nuovi progetti infrastrutturali in regione montagnose ha costi molto ingenti. Attualmente non esiste formalmente una politica europea dei trasporti alpini. Esistono invece alcune iniziative che hanno un impatto sul traffico transalpino, come ad esempio la promozione del trasporto combinato, la rete transeuropea di trasporto (TEN-T) comprendente alcuni progetti prioritari attraverso le Alpi, e i tentativi di armonizzare i limiti del peso massimo consentito, l‟orario di lavoro e i pedaggi/il finanziamento, di cui il Libro Bianco sulla politica comune dei trasporti contiene alcune disposizioni specifiche per le aree sensibili come le Alpi. Nel riesame intermedio del Libro Bianco sui trasporti pubblicato nel 2001 dalla Commissione europea vengono indicate altre forme di ripartizione delle capacità sia nelle aree sensibili sotto il profilo ambientale sia nelle zone urbane, come le borse dei diritti di transito. 2.2 Obiettivo dello studio Nell‟ambito del processo di Zurigo, la gestione e la regolazione dei trasporti merci su strada transalpini stanno assumendo crescente importanza. Un primo studio intitolato «Best research dei sistemi di gestione del traffico per il trasporto merci su strada transalpino» si è con2 cluso a fine 2008 con la pubblicazione della relazione finale . In essa sono contenuti alcuni primi spunti per la definizione di una politica transnazionale in materia di trasporto merci transalpino. Lo studio individua tre strumenti di gestione del traffico ritenuti adatti al trasporto merci su strada transalpino: BTA: Borsa dei transiti alpini AETS: Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina TOLL+: Sistema dei pedaggi differenziati 2 TNO, ICCR e TML (2008), Best research dei «Sistemi di gestione del Traffico per il Trasporto Merci su Strada Transalpino». 26 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Al momento non è tuttavia possibile comparare i tre strumenti, poiché gli studi fin qui condotti hanno un grado di approfondimento diverso. BTA, AETS e TOLL+ devono dunque essere elaborati più in dettaglio, concretizzati e confrontati su uno stesso livello scientifico, tecnico e operativo. Partendo da questa base, gli strumenti andranno analizzati a fondo, ipotizzando diversi limiti soglia, per valutarne la praticabilità e applicabilità nei Paesi alpini. Lo studio dovrà inoltre fornire risposte a quesiti fondamentali riguardanti la fattibilità e l‟impatto dei diversi strumenti considerati. Per questo, nell‟ambito del processo di Zurigo il Comitato direttivo «Sicurezza dei trasporti e mobilità nella regione alpina» ha deciso di condurre uno studio di follow-up intitolato «ALBATRAS – Confronto tra gli strumenti di gestione del traffico pesante BTA, AETS e TOLL+ dal profilo scientifico, tecnico e operativo, ipotizzando l‟introduzione di diversi limiti soglia allo scopo di analizzare gli effetti sui flussi di traffico lungo gli itinerari alpini». Anche se l‟analisi degli strumenti BTA, AETS e TOLL+ potrebbe essere allargata all‟intera regione alpina, il presente studio si focalizza sui valichi alpini situati nella regione alpina B+, ovvero lungo l‟arco alpino B tra Ventimiglia e il Tarvisio, compreso l‟asse del Tauern (da cui la designazione B+). Nello studio si terrà conto a ogni modo anche degli effetti sui trasporti nell‟intera regione dell‟arco alpino C. Figura 2-1: Valichi lungo l’arco alpino Fonte: BMVIT (cfr.: www.zuerich-prozess.org/it/statistics/faq/). 2.3 Panoramica dei tre strumenti Basandosi su precedenti ricerche, la Borsa dei transiti alpini (BTA), il Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) e TOLL+ sono stati scelti come le soluzioni potenzialmente più adatte per gestire il trasporto merci su strada in maniera sostenibile, ov- 27 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS vero riducendone l‟impatto sull‟ambiente, favorendo il trasferimento modale e migliorando la 3 sicurezza dei trasporti . Il presente capitolo fornisce un breve resoconto dei tre strumenti, evidenziando similitudini e differenze sul piano delle caratteristiche di base, della possibile implementazione tecnica e del potenziale sistema operativo. I capitoli successivi del rapporto descrivono gli strumenti in esame e li mettono a confronto a un livello tecnico, procedurale e finanziario più dettagliato. 2.3.1 Strumenti I progetti BTA, AETS e TOLL+ partono dalla medesima constatazione, vale a dire che tutti i passi di montagna e i tunnel alpini hanno una limitata capacità di traffico, determinata da molteplici aspetti. Ogni strada o galleria ha una capacità fisica che dipende da diversi fattori, tra cui il numero di corsie fruibili. Ciò significa che in un certo lasso di tempo e a una data velocità, un numero massimo di veicoli può transitare sulla strada o in galleria. Aspetti legati alla sicurezza, come i limiti di velocità e il grado di separazione del traffico (densità sulla strada), determinano il flusso massimo di traffico sulle strade e nelle gallerie. Anche aspetti ambientali come l‟inquinamento atmosferico o fonico possono incidere sulla capacità (si pensi al divieto di transito notturno per i mezzi pesanti in vigore in Svizzera o ai limiti di velocità sulle autostrade austriache durante le ore notturne). La capacità di traffico è condizionata infine da aspetti politici ed economici, tra cui i limiti di peso massimo o i pedaggi, che determinano di fatto una capacità «disponibile» specifica per ogni strada o tunnel del corridoio alpino (v. figura 2-2). Figura 2-2: Capacità fisica della strada/ galleria Punto di partenza dei tre progetti: capacità delle strade e gallerie Riduzione dovuta ad aspetti politici ed economici Riduzione dovuta ad aspetti ambientali Riduzione dovuta ad aspetti di sicurezza Capacità disponibile I progetti BTA, AETS e TOLL+ sono stati sviluppati in Paesi diversi (la BTA in Svizzera, l‟AETS in Austria e TOLL+ in Francia), ognuno con la propria politica nazionale dei trasporti in cui è regolamentata la circolazione sui valichi alpini. Di conseguenza, la capacità disponibile su un passo di montagna o un tunnel dell‟arco alpino dipende strettamente dall‟applicazione della politica nazionale, che può decidere di limitare la capacità fisica mas- 3 Conclusioni dei ministri dei trasporti nel quadro del processo di follow-up della Dichiarazione di Zurigo, presentate a Vienna il 7 maggio 2009. 28 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS sima di un passaggio alpino fissando una capacità disponibile inferiore in base alle restrizioni del caso. Sebbene entrino in gioco diversi aspetti che influenzano la capacità, i progetti BTA, AETS e TOLL+ hanno in comune la gestione del traffico merci pesante sull‟arco alpino mediante un sistema di «diritti» di transito individuali associati ai passi di montagna e alle gallerie alpine. Ogni veicolo che transita su un punto o tratto del corridoio alpino deve essere in possesso di un apposito permesso che si ottiene in cambio di un dato «pagamento». La differenza sostanziale tra i tre progetti consiste nel «pagamento» per l‟acquisizione del diritto di transito. Questo pagamento rimanda gli aspetti limitativi della capacità, come definiti nella politica nazionale dei trasporti, vale a dire a fattori legati alla sicurezza, ambientali o economici, come illustrato nella figura 2-2. Borsa dei transiti alpini (BTA) L‟idea di creare una borsa dei transiti alpini prende forma nel 1994, anno in cui la popolazione svizzera vota a favore di un‟iniziativa che si prefigge di proteggere le Alpi dalle conseguenze negative del traffico di transito. La base legale è formalizzata nell‟articolo 84 della Costituzione federale della Confederazione svizzera, in virtù del quale il governo svizzero è invitato a trasferire il traffico di transito dalla strada alla ferrovia e a uniformare entro i prossi4 mi dieci anni la capacità delle vie di transito nella regione alpina. Per adempiere a questo mandato costituzionale, nel 2001 il governo svizzero ha introdotto una tassa sul traffico pesante (TTPCP) applicata a tutte le strade svizzere, per effetto della quale si è registrata una riduzione del traffico commerciale sui valichi alpini. Lo stesso anno, a seguito di un gravissimo incendio provocato da un incidente in galleria, la galleria del San Gottardo è rimasta chiusa alla circolazione per due mesi, in entrambi i sensi di marcia. I lavori di rifacimento si sono conclusi con l‟introduzione di misure di sicurezza supplementari volte a separare i mezzi pesanti dalle autovetture. Da allora è in vigore un sistema di dosaggio del traffico pesante che garantisce un‟adeguata separazione dei veicoli limitando la capacità oraria del traffico pesante a 60-150 autocarri, in funzione del volume di traffico viaggiatori. Per ridurre il traffico transalpino conformemente a quanto sancito nella Costituzione e per assegnare le limitate capacità dei valichi alpini con incentivi economici, l‟idea di una borsa dei transiti alpini è stata lanciata nel 2002 nell‟ambito dell‟«Iniziativa delle Alpi», associazione promotrice della votazione pubblica tenutasi nel 1994. La fattibilità di una borsa dei transiti alpini è stata esaminata nello studio 2002/902 «Alpentransitbörse, Abschätzung der Machbarkeit verschiedener Modelle einer Alpentransitbörse für den Schwerverkehr». Il progetto è stato poi finalizzato nel 2007 nel quadro di un progetto di ricerca voluto dall‟Ufficio federale 4 Articolo 84 della Costituzione federale relativo al traffico transalpino e articolo 196 (1) Disposizione transitoria dell‟art. 84 (http://www.admin.ch/ch/i/rs/101/index.html). 29 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS dello sviluppo territoriale intitolato «Alpentransitbörse, Untersuchung der Praxistauglichkeit». 5 Sebbene il progetto della borsa dei transiti alpini sia realizzabile sull‟intero arco alpino, i due studi si sono concentrati sui quattro valichi alpini svizzeri, vale a dire galleria del Gran San Bernardo, passo del Sempione, Gottardo (galleria e passo) e San Bernardino (galleria e passo). Il progetto BTA si basa sulla limitata capacità «disponibile» dei valichi alpini svizzeri in ragione di aspetti politici (requisiti costituzionali) e aspetti ambientali (tutela dell‟ecosistema alpino). Il progetto BTA opera una distinzione tra unità di transito alpino (UTA), che possono essere comprate e vendute sulla piattaforma BTA, e diritti di transito alpino (DTA), ovvero i permessi necessari per effettuare uno specifico attraversamento di un dato valico alpino. Periodicamente verrebbe messo all‟asta un numero definito di UTA, che possono essere commerciate liberamente. Le UTA sono convertibili in DTA a un dato tasso di conversione. Il tasso di conversione standard è di 10 UTA per 1 DTA. Ogni DTA è assegnato a uno specifico veicolo e non può essere rivenduto. A ogni transito per un valico alpino soggetto al sistema delle UTA, il DTA viene validato automaticamente. La separazione tra UTA negoziabili e DTA non negoziabili favorisce un ulteriore grado di flessibilità ad esempio per operare una differenziazione per lunghezza del viaggio o tipo di veicolo, se necessario. Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) Sin dai primi anni novanta, la politica dei trasporti austriaca si è posta tra gli obiettivi principali la riduzione del trasporto merci su strada attraverso le Alpi, nell‟intento in particolare di limitarne gli effetti negativi sull‟ambiente e sulla popolazione residente nell‟area alpina. Da questa esigenza è nato, e rimasto in vigore dal 1992 alla fine del 2003, un sistema di ecopunti finalizzato a ridurre le emissioni di ossidi d‟azoto (NOx) come anche il numero di transiti attraverso l‟Austria. La riduzione delle emissioni di NOx è stata favorita in passato dall‟implementazione del sistema basato sugli ecopunti e da altri impulsi mirati (ad es. le direttive europee in materia di norme sulle emissioni dei motori, la differenziazione dei pedaggi in base alle classi EURO). Le normative vigenti e i pedaggi consentiranno anche in futuro di ridurre ulteriormente i livelli di emissioni di NOx. Un sistema supplementare che contribuisca a ridurre l‟inquinamento atmosferico è dunque auspicabile, ma non deve necessariamente concentrarsi sulla riduzione in particolare dei NOx o di altre sostanze inquinanti specifiche. D‟altro canto, non esiste attualmente uno strumento incentrato sulle emissioni di CO 2 generate dai trasporti su strada in generale e nello specifico dai trasporti merci su strada transalpini 5 Ecoplan, Rapp Trans (2004), Alpentransitbörse. Abschätzung der Machbarkeit verschiedener Modelle einer Alpentransitbörse für den Schwerverkehr; Ecoplan, Rapp Trans e Kurt Moll (2007), Alpentransitbörse: Untersuchung der Praxistauglichkeit. 30 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS in Austria. Per fornire anche in questo settore un contributo al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 (fissati nel protocollo di Kyoto), la politica austriaca auspica l‟adozione di un sistema volto a ridurre le emissioni di CO 2 generate dal trasporto. Il Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) rappresenta una possibile soluzione in tal senso. Questo sistema si basa sul principio dello scambio di emissioni di CO2 generate dalle industrie. Nel progetto AETS, un «diritto di transito» sulle Alpi si ottiene in cambio di un numero prestabilito di certificati di emissione. Per ogni passaggio alpino e per ogni veicolo soggetto a pedaggio verrebbe richiesto un numero specifico di certificati di emissione da presentare al momento di attraversare il punto o il tratto a pagamento. Per ogni periodo viene emesso un numero fisso di certificati che rispecchia la soglia massima di emissioni stabilita in politica. Questi certificati di emissione vengono poi scambiati sul mercato in modo analogo a una borsa valori. Il proprietario del veicolo che intende attraversare le Alpi deve acquistare i certificati di emissione in base alla classe di emissioni del veicolo e alla distanza percorsa entro una regione alpina predefinita. Il sistema AETS si fonda su obiettivi politici di riduzione delle emissioni (in particolare emissioni di CO2), che comportano indirettamente una limitazione della capacità disponibile sui corridoi stradali transalpini. Un altro impulso decisivo viene dall‟obiettivo della politica austriaca di ridurre il trasporto merci su strada di lunga distanza attraverso le Alpi austriache. Sistema dei pedaggi differenziati (TOLL+) Il sistema dei pedaggi differenziati (TOLL+) si basa su due aspetti centrali. Il primo consiste nell‟internalizzazione degli effetti esterni del trasporto merci stradale in termini di inquinamento atmosferico, inquinamento acustico e congestione del traffico, sempre in applicazione del principio «chi inquina paga» formalizzato nella modifica della Direttiva 1999/62/CE relativa alla tassazione a carico di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto merci su strada per l‟uso di alcune infrastrutture (eurovignetta). Il secondo riguarda la presa in considerazione di schemi di modulazione dei pedaggi come in uso su alcuni tratti autostradali francesi, allo scopo di ottimizzare l‟utilizzo della rete viaria con pedaggi differenziati in base alle fasce orarie. In Francia, la modulazione dei pedaggi è applicata dal 1992 su alcuni tratti dell‟autostrada A1 a nord di Parigi, sui quali il gestore autostradale SANEF impone pedaggi più elevati di domenica pomeriggio allo scopo di moderare il traffico del fine settimana in direzione di Parigi. Il pedaggio è ridotto del 25% nelle fasce orarie 14.30-16.30 e 20.30-23.30 (tariffa verde), ed è invece maggiorato del 25% tra le 16.30 e le 20.30 (tariffa rossa). Nel 1996 questo sistema è stato testato per otto mesi sulle autostrade A10 e A11 a sud di Parigi, con un grado di modulazione anche maggiore. Di recente, il sistema di modulazione dei pedaggi è stato testato sulle autostrade A7 e A9 (valle del Rodano nel sud della Francia). Un meccanismo simile di modulazione dei pedaggi è in uso al valico autostradale del Brennero sul versante austriaco delle Alpi (tariffa duplicata nelle ore notturne per tutti i mezzi pesanti). Sistemi di modulazione dei pedaggi sono in vigore ormai da anni anche sulla State Route 91 nel Riverside County, California (USA), e sull‟autostrada 407 a Toronto (Canada). 31 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Il sistema TOLL+ è dunque basato sull‟internalizzazione dei costi esterni e sulla gestione della domanda della limitata capacità di un‟autostrada, di una galleria o di un passo di montagna. I provvedimenti per raggiungere la capacità disponibile sono le tariffe modulate (aspetto economico) e la maggiorazione dovuta all‟internazzazione dei costi (aspetto ambientale) conformemente alla modifica della Direttiva 1999/62/CE sull‟eurovignetta. Analogamente alla BTA e all‟AETS, anche TOLL+ si fonda sul principio che per attraversare un passaggio alpino è necessario disporre di un diritto di transito. La differenza tra i sistemi riguarda il «pagamento»: nella BTA e nel sistema AETS il pedaggio consiste in DTA o certificati di emissione, mentre in TOLL+ il tributo è corrisposto in denaro (€ o CHF). Nell‟ambito di questo sistema, il pedaggio può essere riscosso sotto forma di tariffa unica (modulata) o in aggiunta ai già esistenti schemi di pedaggio che regolano il transito attraverso i passi o le gallerie alpine (ad es. il nuovo sistema di tariffazione dei mezzi pesanti in Francia, GO-Maut in Austria, TTPCP in Svizzera). Il passaggio transalpino è definito in base al tratto specifico che si vuole attraversare e alla lunghezza. Dato che uno scopo del sistema di tariffazione TOLL+ è la gestione della domanda, il prezzo del diritto di transito può variare in base all‟orario. Un requisito importante è che le variazioni tariffarie siano trasparenti e note in anticipo ai conducenti, in modo da consentire loro di decidere gli spostamenti in base alle diverse tariffe. 2.3.2 Funzionamento operativo La discussione sul funzionamento operativo di un metodo di gestione del traffico che prevede diritti di transito individuali si articola in tre parti: l‟acquisizione dei diritti di transito, l‟addebito dei diritti di transito, la conformità al sistema (monitoraggio). Dal punto di vista operativo, la BTA e l‟AETS si assomigliano nel funzionamento, mentre il progetto TOLL+ può essere considerato una forma ampliata di un esistente regime di pedaggi, in cui vengono integrate l‟internalizzazione dei costi esterni e la modulazione delle tariffe. a) Acquisizione dei diritti di transito Nel progetto TOLL+, la procedura di acquisizione dei diritti di transito è molto semplice: il pagamento avviene ai caselli o nei punti di addebito del valico alpino (ad es. galleria del Monte Bianco). Il pagamento avviene manualmente quando si transita per una stazione di pedaggio e per via elettronica quando il veicolo è dotato di una unità di bordo (OBU) abilitata per questo genere di pagamenti. Al pedaggio regolarmente previsto è applicata una soprattassa a copertura dei costi esterni (come spiegato sopra), e per effetto della modulazione tariffaria, il prezzo varia in funzione della domanda: aumenta durante le ore di punta, diminuisce durante le ore meno trafficate. Il sistema di modulazione delle tariffe può essere attivato 32 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS durante il giorno, oppure funzionare solo in determinati giorni, ad esempio di domenica o durante i periodi delle vacanze. I progetti BTA e AETS implicano un sistema più sofisticato di acquisizione dei diritti di transito, ad esempio una piattaforma di scambio dove il «mezzo di pagamento» dei diritti di transito può essere negoziato e acquistato dagli autotrasportatori. Il progetto BTA è associato al commercio delle «unità di transito alpino» (UTA), che possono essere convertite in «diritti di transito alpino» (DTA). L‟impiego delle UTA migliora la commerciabilità e la differenziazione dei DTA sulla piattaforma di scambio. Le UTA, che non sono nominative, possono essere acquistate e rivendute liberamente fino a quando vengono convertite in un DTA, il titolo che da a uno specifico veicolo l‟autorizzazione di transitare per un valico alpino. Il tasso di conversione dipende da diversi fattori tra cui le dimensioni del veicolo, la classe di emissione, ma anche il trattamento privilegiato previsto per i trasporti locali e a breve distanza. Chi intende acquistare UTA deve innanzitutto iscriversi nel registro dei titolari. Al momento della registrazione viene creato un conto personale contenente i dati dell‟impresa e della persona di contatto. In una fase successiva occorre aprire un conto nel registro delle UTA. Tutte le UTA ricevute alla prima assegnazione o acquistate successivamente vengono registrate su questo conto. Le UTA esistono solamente in forma elettronica e sono identificabili dal numero di serie. Per poter effettuare un passaggio transalpino è necessario intestare le UTA a un determinato veicolo. A tale scopo, l‟autotrasportatore dovrà iscrivere nell‟apposito registro tutti i veicoli che intende utilizzare per i trasporti transalpini. I DTA vengono creati assegnando un certo numero di UTA a un dato veicolo. I DTA non utilizzati possono essere riconvertiti in UTA. Le UTA vengono scambiate fuori borsa, in altre parole non esiste una piattaforma centrale per la transazione delle UTA. Gli autotrasportatori, gli istituti finanziari e gli intermediari possono negoziare le UTA direttamente tra di loro, di persona, per telefono o usando altri mezzi. Almeno tre operatori di mercato agiscono in veste di market maker: essi devono acquistare un quantitativo minimo di UTA messe all‟asta e in ogni momento metterne sul mercato – per la vendita o l‟acquisto – un certo quantitativo. Le fonti di finanziamento dei market maker sono tre: la differenza tra i corsi denaro e lettera, la commissione per gli acquisti «lastminute» e l‟eventuale sconto sul prezzo d‟asta. Se nessuna istituzione privata agisce da market maker, è lo Stato che deve assumere la funzione. Il progetto AETS è molto simile. La differenziazione tra unità e diritti non è in questo caso necessaria. I certificati di emissione da acquistare dipendono dalle emissioni standard in grammi al chilometro. Il numero di certificati richiesti per un singolo passaggio dipende dalla classe del veicolo e dalla distanza percorsa nella regione definita nella Convenzione delle Alpi. b) Addebito dei diritti di transito Come per la procedura di acquisto dei diritti di transito (v. cap. precedente), l‟addebito dei diritti di transito risulta molto semplice nel progetto TOLL+, poiché si avvale di tecnologie 33 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS esistenti. Nei progetti BTA e AETS, il meccanismo di addebito richiede invece interfacce elettroniche aggiuntive. La caratteristica comune dei tre progetti è che i diritti di transito necessari per poter valicare le Alpi sono riscossi nel momento in cui si attraversa un preciso punto o tratto. Nel progetto TOLL+ l‟addebito dei diritti di transito avviene direttamente alla stazione di pedaggio se il pagamento è effettuato manualmente. Dove sono in uso sistemi elettronici di esazione dei pedaggi, l‟addebito avviene presso la stessa installazione dove viene prelevato il pedaggio già applicato per l‟utilizzo della galleria o del passo alpino. Questi sistemi di riscossione dei pedaggi si avvalgono generalmente di una tecnologia a microonde DSRC (De6 dicated Short Range Communication ). Alcuni sistemi (ad es. in Germania) utilizzano tecnologie satellitari per il riconoscimento del punto di transito soggetto a pagamento. Nei progetti BTA e AETS, l‟addebito dei diritti di transito avviene con una procedura analoga al pagamento elettronico adottato nel progetto TOLL+. L‟unica applicazione aggiuntiva necessaria è un‟interfaccia tra il sistema operativo e la piattaforma di scambio dei diritti di transito che sia in grado di associare all‟identificazione della OBU di un veicolo il rispettivo numero di conto personale (PAN) nel sistema BTA o AETS. Il vantaggio dei progetti BTA e AETS è dato dal fatto che attualmente la maggior parte dei mezzi pesanti è già dotata di OBU con un‟interfaccia DSRC per il pagamento dei pedaggi stradali, e questa potrebbe essere utilizzata anche per i progetti BTA e AETS. Considerato che in futuro vi sarà la possibilità di usare un‟unica OBU per il pagamento di tutti i pedaggi stradali in Europa, il numero di veicoli dotati di questo apparecchio aumenterà notevolmente. Ciò significherà un risparmio in termini di costi operativi, poiché il dispositivo OBU DSRC andrà installato soltanto sui mezzi non ancora equipaggiati di una OBU, vale a dire un numero molto ridotto di veicoli. I sistemi di addebito dei diritti di transito nella BTA o nell‟AETS, e di pagamento nel progetto TOLL+, richiedono tre componenti di base: apparecchiature di bordo (ad es. OBU DSRC): questo dispositivo contiene il numero di conto personale (PAN) necessario per l‟identificazione dell‟utente; apparecchiature su strada: i diritti di transito vengono addebitati nel momento in cui l‟utente transita in corrispondenza dell‟apparecchiatura stradale (dispositivi DSRC su portali), che è in grado di identificare la OBU nel veicolo e il veicolo stesso (numero di targa); back office centrale: ogni utente possiede un conto di back office sul quale vengono registrati l‟acquisto e l‟addebito dei diritti di transito o sul quale viene addebitato il pedaggio a partire dal conto dell‟utente (TOLL+). 6 Dedicated Short Range Communication (DSRC) è un canale di comunicazione wireless appositamente progettato per gli autoveicoli. Esistono diverse tecnologie a microonde tra quelle già in uso e quelle in fase di sviluppo. Nel presente rapporto si fa riferimento alla versione DSRC europea che si avvale della tecnologia microonde a 5,8 GHz, che è molto diffusa nei servizi europei di riscossione elettronica dei pedaggi (EFC, electronic fee collection). Sulla materia si rimanda alle norme europee (EN) riguardanti i diversi strati del modello OSI nonché ai protocolli esistenti. 34 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 2-3: Componenti per l’addebito dei diritti di transito Componenti per l‟addebito dei diritti di transito Unità di bordo (OBU DSRC) Apparecch. su strada (es. . portali) Back office centrale Per l‟addebito dei diritti di transito nel sistema TOLL+ si può adottare la stessa procedura utilizzata nel sistema di esazione dei pedaggi normalmente in uso. c) Conformità alle regole Per poter implementare uno strumento credibile di gestione dei veicoli merci pesanti attraverso i passaggi alpini è necessario che gli utenti si sentano motivati a osservare le regole. Vale in generale il principio secondo cui la validità di un sistema di tassazione dipende direttamente dal grado di osservanza dello stesso da parte dell‟utenza. Il fondamento di un grado elevato di osservanza è rappresentato da un‟adeguata base legale applicabile a tutti i Paesi interessati e da un sistema di monitoraggio che assicuri il perseguimento dei contravventori. Per garantire il rispetto delle regole da parte dell‟utenza si deve adottare un approccio in due fasi: una prima fase consiste nell‟identificazione degli utenti non in regola. Ciò può avvenire per via automatica, con l‟ausilio di portali dotati di scanner per l‟identificazione della classe dei veicoli, di radiofari per l‟identificazione del PAN dei veicoli e di una telecamera per il riconoscimento della targa; in una seconda fase, una volta identificato il veicolo non in regola (sistema di monitoraggio), all‟utente in questione viene comminata una multa (sistema di perseguimento delle contravvenzioni). Questo sistema automatizzato andrebbe ora potenziato per garantire la cooperazione internazionale nel processo sia di identificazione (accesso ad altri database di targhe) sia di perseguimento (assistenza giudiziaria internazionale). A tal fine è necessario intensificare i controlli di conformità al sistema, ad esempio con personale addetto ai 35 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS rilevamenti mobili sulle strade incaricato di eseguire controlli e sanzionare i contravventori. I controlli mobili facilitano notevolmente il perseguimento degli utenti stranieri e sono un segnale di avvertimento per tutta l‟utenza stradale. Nel progetto TOLL+ si può adottare la stessa procedura di controllo della conformità utilizzata nel sistema di pedaggio normalmente in uso. 2.3.3 Caratteristiche fondamentali dei tre strumenti Nel capitolo Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden. dell‟Allegato sono riassunte le caratteristiche e i principi fondamentali dei tre strumenti BTA, AETS e TOLL+. Sono trattati i seguenti aspetti: Definizione di diritto di transito Validità Delimitazione territoriale Obiettivi quantitativi Trasporti locali e a breve distanza Supervisione Assegnazione Commercio Struttura e funzionamento 36 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS P R I M A P A R T E: Strumenti a confronto L‟obiettivo principale della Prima parte è armonizzare la BTA, l‟AETS e TOLL+ a un livello scientifico, tecnico e operativo comune. Il progetto della BTA deve essere adattato da un livello nazionale al livello dell‟arco alpino B+; i progetti AETS e TOLL+ devono invece essere ulteriormente sviluppati e definiti. Viene elaborato lo schema tecnico, procedurale e finanziario per la BTA, l‟AETS e TOLL+; lo schema procedurale copre tutti gli aspetti organizzativi, operativi e amministrativi. La Prima parte è strutturata nella seguente maniera: il capitolo 3 contiene una definizione degli strumenti e fornisce un‟analisi approfondita del funzionamento di ogni sistema, trattando i diritti di transito, la validità e le esenzioni; il capitolo 4 esamina l‟operabilità di una BTA, un AETS o un TOLL+ comuni. Dopo una breve presentazione del Servizio europeo di telepedaggio (SET) e le considerazioni sul previsto impatto di un simile sistema, vengono forniti maggiori dettagli sull‟acquisizione e l‟addebito dei diritti di transito, nonché sull‟osservanza e sull‟implementazione dei tre strumenti. Il capitolo si chiude con una stima dei costi. 37 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Definizione degli strumenti Dopo l‟introduzione generale del capitolo 2.3, il presente capitolo fornisce una descrizione più dettagliata dei tre strumenti BTA, AETS e TOLL+ e confronta i diversi approcci sul piano dell‟operabilità, dell‟applicabilità all‟arco alpino B+ e della reciproca accettabilità. I tre progetti si ispirano allo stesso principio generale, vale a dire gestire e regolare il trasporto merci su strada transalpino avvalendosi di un adeguato strumento di gestione del traffico che consente di guidare la domanda e/o l‟offerta dei passaggi transalpini. Nel capitolo 2.3.1 è stato illustrato il rapporto tra la capacità fisica di una galleria o un passo alpino e i diversi fattori che la limitano. Gli strumenti BTA, AETS e TOLL+ sono definiti in base agli elementi che limitano la capacità fisica (ad es. sicurezza, questioni ambientali, fattori politici ed economici). Questi fattori sono strettamente collegati alle politiche dei trasporti nazionali. 3.1 Borsa dei transiti alpini (BTA) 3.1.1 Funzionamento La capacità dei valichi alpini è limitata da fattori ambientali, politici e legati alla sicurezza. La tabella seguente illustra come è definito il diritto di transito, nonché quali veicoli e quali viaggi sono soggetti al sistema. Borsa dei transiti alpini (BTA) Limitazioni della capacità Sicurezza, ambiente, politica Transiti soggetti alla BTA In Svizzera: Gottardo, San Bernardino, Sempione, Gran San Bernardo; il progetto non andrebbe limitato unicamente ai valichi alpini svizzeri. Veicoli soggetti alla BTA Variazioni 3 Tutti gli autocarri di peso superiore a 3,5 tonnellate. Veicoli Nessuna Distanza / transito Nessuna Orario Nessuna Emissioni Nessuna 38 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS La Figura 3-1 rappresenta in maniera schematica il funzionamento della BTA e le tre fasi del sistema, ovvero l‟acquisizione dei diritti di transito (mercato primario e secondario), il processo di addebito dei diritti (tenuta dei registri e gestione del sistema) e il monitoraggio (controllo della conformità) come descritto nello studio di ricerca sulla BTA condotto nel 2007. Figura 3-1: Fonte: 7 Mercato primario e secondario, tenuta dei registri e gestione del sistema, supervisione Ecoplan, Rapp Trans and Kurt Moll (2007). La prima fase, ovvero il «mercato primario e secondario», riguarda il commercio dei diritti di transito. La seconda fase, ovvero la «tenuta dei registri e gestione del sistema», può essere considerata il sistema operativo della BTA. La terza parte consiste nel «controllo» della conformità alle regole della BTA. 3.1.2 Diritti di transito Il principio fondante della BTA riprende il concetto dei certificati negoziabili come già in uso in altri contesti di scambio delle emissioni. Analogamente al meccanismo di commercio delle emissioni adottato per diverse finalità (ad es. protocollo di Kyoto, l‟Acid Rain Program), il 7 Ecoplan, Rapp Trans e Kurt Moll (2007): Alpentransitbörse: Untersuchung der Praxistauglichkeit (riassunto in italiano). 39 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS progetto della BTA prevede la possibilità di commerciare i singoli passaggi per autocarri a cavallo delle Alpi. L‟idea centrale della Borsa dei transiti alpini è l‟acquisizione dei cosiddetti diritti di transito alpino (DTA). Ogni DTA è intestato a un veicolo specifico e dà diritto a un unico attraversamento transalpino, in un‟unica direzione di marcia, entro un dato limite di tempo. I DTA si ottengono in cambio di unità di transito alpino (UTA). Il numero effettivo di UTA necessario per procurasi un DTA può dipendere dal tipo di veicolo (ad es. classe di emissione). Ai trasporti locali e a breve distanza può essere riservato un trattamento speciale per quanto riguarda il numero di UTA richieste. La distinzione tra UTA e DTA consente una differenziazione di prezzo in base al tipo di veicolo e all‟utilizzo della strada. Aste Nel precedente studio dedicato alla BTA sono state esaminate a fondo tre possibilità di assegnazione delle UTA: asta, libera assegnazione e vendita a un prezzo fisso. Secondo questo studio, la soluzione distributiva più valida è risultata essere la vendita all‟asta delle UTA. Le aste sono facili da allestire, garantiscono buoni risultati e creano i giusti incentivi. 8 Le UTA sono messe all‟asta a intervalli regolari (ad es. una volta all‟anno). La procedura proposta, detta «simultaneous clock auction» (asta simultanea), funziona nella maniera seguente: 1. il banditore stabilisce un prezzo di una UTA; 2. gli offerenti indicano il numero di UTA che sono disposti ad acquistare al prezzo indicato; 3. al termine del round il banditore rende nota la domanda aggregata. Se la domanda eccede il numero di unità disponibili, egli aumenta il prezzo unitario delle UTA; 4. gli offerenti indicano di nuovo il numero di UTA che sono disposti ad acquistare al nuovo prezzo. Possono specificare anche il numero di UTA che sarebbero interessati ad acquistare a prezzi intermedi; 5. l‟asta si conclude quando domanda e offerta coincidono. La procedura descritta crea un meccanismo di fissazione dei prezzi. Il rischio che le grandi imprese esercitino il loro potere di mercato può essere mitigato impartendo direttive appropriate in materia di informazione e prezzi, ma anche adottando la regola secondo cui un singolo operatore di mercato può acquistare al massimo il 25 per cento delle UTA disponibili. Dato che le UTA vengono messe all‟asta ogni anno, le società che detengono grosse quote del mercato non possono impedire ad altri operatori di inserirsi nel mercato. Le aste favoriscono dunque la competizione ed evitano incentivi a creare situazioni di oligopolio. Le aste sono aperte agli autotrasportatori, agli istituti finanziari e a qualsiasi altro potenziale intermediario. 8 Per un‟analisi dettagliata del processo di assegnazione delle UTA cfr. Ecoplan, Rapp Trans e Kurt Moll (2007), Alpentransitbörse: Untersuchung der Praxistauglichkeit, pagg. 111-120 (riassunto in italiano). 40 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Ogni asta dovrebbe prevedere la vendita sia delle UTA relative all‟anno in corso sia di UTA valide esclusivamente in anni successivi. Questo principio consente agli operatori di mettere a punto strategie a lungo termine la cui valutazione si basa sui prezzi di mercato delle UTA negli anni futuri. Per garantire la massima sicurezza d‟investimento e la massima certezza di pianificazione sarebbe opportuno rendere noto il numero di UTA disponibili in futuro. Commercio 9 Il commercio delle UTA avviene in due modi: con gli off order book in un mercato fuori borsa (OTC), gestibili in forma scritta, telefonica o elettronica. Le transazioni sono concluse direttamente tra acquirenti e venditori. Il trasferimento dei diritti di proprietà nel registro delle UTA avviene per mezzo di un modulo di registrazione; in un mercato borsistico elettronico basato su una piattaforma Internet centralizzata. Il mercato di scambio può (ma non deve per forza) includere un meccanismo di compensazione standardizzato (in cui le transazioni sono gestite tra acquirenti/venditori e l‟operatore del mercato borsistico). Si stima che il volume di scambio sia insufficiente per giustificare un simile meccanismo di compensazione integrato. Il metodo più efficiente per strutturare il processo di negoziazione è una combinazione tra un mercato OTC e un mercato borsistico elettronico senza meccanismo di compensazione. Le caratteristiche principali di questo tipo di soluzione sono: assenza di piattaforma centrale per le transazioni di UTA. Gli autotrasportatori, gli istituti finanziari e gli intermediari possono negoziare le UTA direttamente tra di loro. Gli scambi avvengono per lo più su piattaforme Internet. Gli acquisti «last minute» di UTA vengono effettuati presso i cosiddetti punti di vendita (POS, point of sale) dislocati lungo i corridoi alpini. I market maker (v. punto successivo) devono offrire continuativamente le UTA nei terminali Internet dei POS; almeno tre operatori devono agire in veste di market maker. Essi sono tenuti ad acquistare una quantità minima di UTA messe all‟asta e a offrire in qualsiasi momento un certo numero di UTA per l‟acquisto o la vendita. I market maker garantiscono agli operatori l‟accesso continuo al mercato. Le loro fonti di finanziamento sono tre: 1. lo scarto denaro/lettera: corrisponde alla differenza tra il prezzo proposto da un market maker per la vendita immediata (bid) e il prezzo proposto per l‟acquisto immediato (ask); 2. la commissione per gli acquisti «last-minute» da parte di veicoli sprovvisti di DTA; 3. sconti sul prezzo d‟asta. 9 Per una descrizione più dettagliata del processo di negoziazione e del ruolo svolto dai diversi soggetti coinvolti si veda Ecoplan, Rapp Trans e Kurt Moll (2007), Alpentransitbörse: Untersuchung der Praxistauglichkeit, pagg. 123-128 (riassunto in italiano). 41 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS I market maker hanno l‟obbligo di acquistare a ogni asta un numero minimo di UTA. Si propone di fissare questa quota minima al 10 per cento delle UTA messe all‟asta. La quota massima è limitata al 25 per cento. Le autorità pubbliche stipulano un contratto con delle società in grado di soddisfare questi requisiti. In ogni asta, una quota minima di UTA è riservata automaticamente agli operatori di mercato. Se un numero insufficiente di imprese private (inferiore a tre) è interessato alla funzione di market maker, le autorità pubbliche sono chiamate ad assumere questo ruolo. 10 La soluzione proposta presenta i seguenti vantaggi: gli operatori di mercato possono comprare o vendere UTA in qualsiasi momento, garantendo sufficiente liquidità di mercato; la trasparenza è maggiore rispetto a una soluzione prettamente OTC per il fatto che i market maker sono tenuti a pubblicare i loro prezzi di acquisto e vendita delle UTA; non è necessaria un‟infrastruttura supplementare per gli acquisti «last-minute» delle UTA. Le UTA possono essere acquistate presso i punti di vendita ed essere convertite in DTA. In questo caso viene applicata una commissione; la soluzione è flessibile ed espandibile. Non sono richiesti investimenti iniziali ingenti. I market maker e gli intermediari finanziari competono per la soluzione più interessante e vantaggiosa. Digressione: diversi membri del comitato consultivo hanno formulato domande sui rischi correlati alla BTA e all’AETS circa il corretto funzionamento del mercato delle UTA e dei certificati di emissione. In questo breve excursus affronteremo queste questioni nel limite di quanto consentito nel presente studio. È possibile che le UTA vengano a mancare prima della fine dell’anno? Dal punto di vista degli autotrasportatori il problema si pone in questi termini: prima dell’asta il prezzo delle UTA non è noto. Vanno dunque sviluppate strategie per diversi prezzi; durante l’asta gli autotrasportatori fanno diverse offerte in base al prezzo indicato per UTA. Alla fine dell’asta gli autotrasportatori ricevono il numero di UTA che si sono aggiudicati al prezzo d’asta indicato; dopo l’asta gli autotrasportatori pianificano l’utilizzazione delle UTA nell’arco dell’anno. Se non hanno acquistato un numero sufficiente di UTA, avranno la possibilità di comprarne altre sul mercato (più probabilmente su una delle piattaforme elettroniche per il commercio delle UTA). 10 In uno studio più approfondito, questo punto andrebbe chiaramente discusso più in dettaglio. In una soluzione BTA applicata all‟intero arco alpino, i vari Paesi interessati sono tenuti a collaborare: se si considerano ad esempio i corridoi alpini di Francia-Italia, i due Paesi dovrebbero costituire un‟autorità corporativa pubblica responsabile della gestione di tutte le funzioni pubbliche. 42 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Non ci sono ragioni che possano far pensare a un penuria di UTA prima della fine dell’anno, poiché un aumento della domanda di UTA si traduce in un incremento del prezzo unitario delle UTA. In questo caso, gli operatori del trasporto merci che dispongono delle opportunità migliori (vale a dire a più basso costo) di utilizzare altri modi di trasporto (autostrada viaggiante, trasporto combinato) metteranno in vendita sul mercato parte delle loro UTA. La condizione sine qua non per garantire un mercato efficiente è che il numero complessivo di UTA disponibili per il periodo di riferimento rimanga invariato nel corso dell’anno. Le UTA saranno vendute sul mercato? La prima assegnazione di UTA a conclusione dell’asta non sarà molto probabilmente quella definitiva, poiché la domanda e l’offerta di trasporti merci transalpini cambia nel tempo. La cosa dunque più probabile è che le UTA verranno scambiate sul mercato. La liquidità del mercato è una variabile incerta e depende dal numero di operatori, dal grado di variazione della domanda e dell’offerta e dall’entità dei costi di transazione. Se, come proposto, entreranno in gioco dei market maker, la compravendita delle UTA sarà garantita in qualsiasi momento. L’esperienza sui mercati esistenti dei certificati mostra che un numero relativamente ridotto di operatori può essere sufficiente per creare mercati robusti e liquidi. 11 Vi è il rischio di una forte fluttuazione dei prezzi sul mercato delle UTA? Il prezzo delle UTA è influenzato da molteplici fattori. Se la domanda o l’offerta di servizi di trasporto merci transalpino cambia, varia anche il prezzo delle UTA. A parte questa dinamica fondamentale, il livello dei prezzi delle UTA è influenzato anche dalle aspettative degli operatori di mercato e dal loro grado di avversione al rischio. Si deve dunque mettere in conto un certo margine di fluttuazione dei prezzi delle UTA, poiché insito nel sistema. Queste variazioni saranno tuttavia limitate, in particolar modo per la forte competizione che esiste fra trasporto merci transalpino su strada e su ferrovia. Più alto sarà il prezzo delle UTA, maggiore sarà l’incentivo a cambiare modo di trasporto. In generale, dopo aver stabilito il mercato delle UTA non si dovranno attendere forti fluttuazioni di prezzo. Inoltre, l’esperienza maturata su altri mercati mostra che gli operatori sono in grado di gestire molto bene le fluttuazioni di prezzo. Se i prezzi dovessero oscillare più del previsto, essi offrirebbero prodotti in grado di limitare i rischi legati al prezzo (ad es. opzioni). Vi è il rischio di abusi da parte di chi ha una posizione dominante sul mercato? Non si può escludere che alcuni attori tenteranno di influenzare il prezzo delle UTA, ma è assai improbabile – per svariate ragioni – che essi riescano nell’intento. Per poter influenzare i prezzi di mercato, essi dovrebbero avere la possibilità di acquistare una grossa fetta delle UTA complessive messe a disposizione (cosiddetto «cornering»). Ciò presupporrebbe, da parte di questi attori, investimenti ingentissimi (di oltre 100 mio. €), sce- 11 Cfr. ad es. CCX - Chicago Climate Exchange (2004) o EPA (2003), Tools of the trade. 43 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS nario assai poco probabile. Le banche o altri istituti finanziari avrebbero certamente i mezzi finanziari necessari, ma un simile investimento speculativo è da escludersi per svariati motivi: la quantità massima di UTA che una singola società può acquistare all’asta è limitata al 25 per cento. Quote aggiuntive di UTA possono essere acquistate esclusivamente sul mercato, a prezzi di conseguenza più elevati; le manipolazioni dei prezzi basate su un’offerta di UTA volutamente ridotta sono limitate grazie all’esistenza di soluzioni alternative sul mercato (ad es. servizi di trasporto transalpino su ferrovia). I prezzi dei trasporti ferroviari hanno in un certo senso l’effetto di calmierare i prezzi delle UTA. L’esistenza di un mercato ferroviario competitivo è dunque un aspetto di indubbia importanza. Se coì non fosse, ovvero se sul mercato ferroviario vi fosse una situazione di monopolio da parte di un unico operatore, egli avrebbe interesse ad acquistare UTA e razionarne l’offerta per poter aumentare le sue tariffe. D’altro canto, in una simile situazione l’operatore di servizi ferroviari avrebbe un’influenza limitata sul prezzo delle UTA per la presenza dei market makers; accordi sui prezzi sono molto improbabili per l’elevato numero di operatori di mercato. Insieme, Germania, Francia, Italia, Svizzera, Austria e Paesi Bassi hanno più di 2 000 autotrasportatori che operano nei servizi di trasporto merci internazionale. 12 Vi è il rischio di tesaurizzazione delle UTA? Non vi è nessun interesse economico a tesaurizzare le UTA, e pertanto non ci attendiamo un simile scenario: non è necessario tesaurizzare le UTA, poiché ogni anno ne vengono messe all’asta di nuove e le società di trasporto hanno dunque la possibilità di soddisfare la loro domanda di UTA. Durante l’anno si possono poi acquistare in qualsiasi momento UTA supplementari da altri autotrasportatori o dai market maker; sarebbe costoso vincolare capitale che potrebbe altrimenti essere investito in prodotti fruttiferi; come spiegato sopra, sono molto improbabili manipolazioni dei prezzi causate da massiccia tesaurizzazione delle UTA. 3.1.3 Validità ed esenzioni Validità territoriale I diritti di transito alpino (DTA) possono essere utilizzati su tutti gli itinerari alpini entro l‟area o i Paesi designati. L‟obiettivo della Borsa dei transiti alpini non è lo smistamento del traffico tra le diverse vie alpine, indi per cui i DTA sono validi su tutti i valichi alpini di un Paese (o, in alternativa, su tutti i valichi alpini di tutti i Paesi alpini) e non sono circoscritti ad alcuni specifi- 12 EC (2006), EU Energy and Transport in Figures. 44 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS ci attraversamenti. In caso di gravi e prolungati disturbi al sistema di traffico, è possibile autorizzare temporaneamente l‟utilizzo dei DTA anche sui valichi alpini di altri Stati. Validità temporale Le unità di transito alpino (UTA) e i DTA hanno una validità limitata nel tempo (ad es. 15 mesi). Quanto più lunga è la validità delle unità, tanto maggiore è la flessibilità relativa al momento del loro utilizzo. Lo svantaggio di una validità prolungata è la ridotta controllabilità dei passaggi alpini. Il numero annuale di viaggi e di riflesso la precisione del sistema possono essere gestiti unicamente se la validità è di un anno. Ciò rende però difficile la pianificazione dei viaggi verso fine anno. Se tra due periodi di validità non vi è un margine di sovrapposizione, calcoli errati da parte delle imprese di trasporto circa il numero di UTA da esse richieste o variazioni a corto termine nella domanda di trasporti potrebbero generare fluttuazioni di prezzo. Il numero di passaggi transalpini può variare da un mese all‟altro, ma il numero complessivo dei veicoli autorizzati a valicare le Alpi non può eccedere il numero di UTA distribuite ogni anno. Nell‟ottica del trasferimento del traffico dalla strada alla ferrovia e della riduzione del numero di passaggi transalpini, una validità temporale breve offre chiari vantaggi rispetto a una validità temporale più lunga. Il problema della volatilità dei prezzi può essere risolto emettendo UTA con un breve periodo di sovrapposizione della validità (ad es. 3 mesi). Quando le UTA vengono convertite in DTA, la loro validità è trasferita e mantenuta invariata anche per il diritto di transito. Conclusioni: per garantire la coerenza del sistema e consentire agli autotrasportatori di pianificare i loro trasporti, il periodo di validità delle UTA dovrebbe essere al massimo di 12 più 3 mesi. I 3 mesi di sovrapposizione tra UTA di due periodi di riferimento diversi ridurrà la variazione di prezzo a fine anno civile. Esenzioni Sono previste esenzioni per i trasporti locali e a breve distanza, cui può essere riservato un trattamento preferenziale onde evitare di intralciare il traffico tra aree economiche limitrofe sui due versanti delle Alpi. Per i trasporti locali (TL) sono previste esenzioni maggiori rispetto ai trasporti a breve distanza (TBD). I trasporti locali e i trasporti a breve distanza sono definiti entrambi in base alla distanza dal passaggio alpino. La distanza massima percorribile è di 40 chilometri su entrambi i versanti di un passo alpino. Per i TBD la distanza massima percorribile è di 150 chilometri, inclusa la lunghezza della galleria o della strada di montagna (cfr. Figura 3-2). 45 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 3-2: Fonte: Distanza massima percorribile per i trasporti locali (TL) e i trasporti a breve distanza (TBD) Ecoplan, Rapp Trans e Kurt Moll (2007). Affinché un veicolo possa rientrare nelle categorie TL o TBD sono determinanti il carico trasportato nel passaggio alpino (non il tipo di veicolo) e il successivo viaggio di ritorno a vuoto. I veicoli sarebbero contrassegnati come mezzi adibiti ai trasporti locali o a breve distanza (come avviene in Svizzera con il «traffico S»); i controlli mobili garantirebbero l‟uso conforme di questa esenzione. 3.2 Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) 3.2.1 Funzionamento Riallacciandosi alla descrizione generale del sistema fornita nel capitolo 2.3, il presente capitolo illustra in dettaglio il funzionamento dell‟AETS. Come già anticipato nel capitolo 2.3, l‟esazione dei certificati può avvenire con riferimento a diversi tipi di emissioni. Gli inquinanti atmosferici (ad es. i NOx o il particolato), l‟inquinamento fonico e le emissioni di CO 2 sono i più comuni e potrebbero dunque essere utilizzati come parametri per stabilire la limitata capacità del traffico in base alle emissioni. Considerato che esistono già strumenti per ridurre le emissioni di NOx (pedaggi differenziati in base alle classi di emissione, direttive per la commercializzazione di veicoli EURO 46 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 5 e 6), uno strumento supplementare focalizzato sulla riduzione di queste emissioni non è – per quanto utile – strettamente necessario. Per quanto riguarda la riduzione dell‟inquinamento fonico, sono già in uso appositi strumenti (divieto di circolazione notturna in Austria per i veicoli rumorosi, pedaggi più elevati al Brennero per i veicoli rumorosi). È difficile mettere a punto un sistema di commercio delle emissioni foniche associato alle singole classi di veicoli. Attualmente non sono disponibili mappe acustiche per tutte le regioni. Inoltre, la percezione del rumore non è lineare: sui collegamenti trafficati, è quasi impossibile distinguere il rumore emesso da un singolo autocarro (costi marginali variabili). Ad eccezione dell‟imposta sui carburanti, finora non sono stati implementati strumenti per la riduzione delle emissioni di CO2 generate dai trasporti (transalpini). Un sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina incentrato sulle emissioni di CO 2 garantisce un contributo da parte del settore dei trasporti al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. Le emissioni di CO2 sono strettamente correlate al consumo di carburanti e di riflesso al volume dei trasporti. Il consumo di carburanti può essere considerato anche un indicatore delle emissioni di altri inquinanti atmosferici generati dai motori. Scegliere il CO2 come parametro rilevante per i certificati è un modo per favorire il raggiungimento dell‟obiettivo perseguito dalla politica dei trasporti (austriaca) di ridurre il trasporto merci transalpino. Per questi motivi si raccomanda di scegliere le emissioni di CO 2 come indicatore di riferimento per la determinazione del numero di certificati necessario. Nella tabella seguente sono indicati i passaggi e i veicoli soggetti al sistema dei certificati nonché i parametri determinanti per stabilire il numero di certificati richiesti per un viaggio transalpino. 47 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) Limitazioni della capacità Ambiente, politica Passaggi soggetti all‟AETS In Austria: Tauern/Tarvisio, Felbertauern, Brennero, Resia; il progetto non andrebbe limitato unicamente ai valichi alpini austriaci. Variazioni Veicoli soggetti all‟AETS Tutti gli autocarri di peso superiore a 3,5 tonnellate Veicolo Emissioni standard di CO2 (g/km) Distanza / transito Distanza all‟interno della regione definita nella Convenzione delle Alpi Orario Nessuna Emissioni La variazione dipende dalla differenziazione dei veicoli e dalla distanza Stabilito che le emissioni di CO2 sono il parametro di riferimento scelto, i veicoli devono essere classificati in base alle emissioni di CO 2. Le emissioni di CO2 rispecchiano più o meno il consumo di carburante. Emissioni di CO2 e consumo di carburante dipendono principalmente dai seguenti fattori: dimensioni e aerodinamica del veicolo capacità di carico potenza del motore modalità di guida topografia della strada velocità (% di biodiesel) Non essendo possibile tener conto di tutti i fattori sopraelencati, poiché ciò renderebbe il sistema troppo macchinoso e non facilmente implementabile, la classificazione dei veicoli deve avvenire automaticamente sulla base del maggior numero possibile di attributi. Sono ammesse le seguenti variazioni: numero degli assi ed emissioni (standard) di CO 2 o classi di consumo di carburante nell‟ambito delle categorie per numero di assi. Il numero degli assi può essere controllato per mezzo di sistemi automatici (come già in uso nei sistemi di pedaggio stradale esistenti), ma non è sempre indicativo delle emissioni di CO2. Tra il consumo di carburante e le emissioni di CO 2 vi è un rapporto espresso da una formula fisica. Dato che il valore da misurare è il CO2, la grandezza di riferimento dovrebbe essere costituita dalle emissioni standard di CO2. Il livello standard di CO2 non può essere controllato automaticamente. Per poter validare questa caratteristica con specifico riferimento a ogni 48 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS veicolo iscritto nel sistema occorre registrare il livello standard di emissioni di CO 2 sia nel sistema sia nell‟unità di bordo (OBU) utilizzata per la comunicazione tra il veicolo e il sistema AETS. Il valore standard delle emissioni di CO2 è specificato nei documenti di immatricola13 zione dei veicoli, il cui contenuto è regolamentato nella direttiva 2003/127/CE . Conformemente alla direttiva, i documenti di immatricolazione dei veicoli la cui massa a pieno carico supera 3,5 tonnellate devono includere le emissioni standard di CO 2 (come anche il consumo standard di carburante). Nella figura seguente è riprodotto il documento di immatricolazione dei veicoli utilizzato in Austria (a titolo di esempio). 13 Direttiva 2003/127/CE della Commissione, del 23 dicembre 2003, che modifica la direttiva 1999/37/CE del Consiglio relativa ai documenti di immatricolazione dei veicoli. 49 ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY Figura 3-3: Documento di immatricolazione dei veicoli la cui massa a pieno carico supera 3,5 tonnellate (documento usato in Austria) Questa procedura combinata di validazione e controllo è la stessa che viene impiegata nel sistema di pedaggio attualmente in funzione in Austria, basato sulle classi EURO (registrazione e implementazione nella OBU). I metodi di validazione e controllo usati nel sistema di pedaggio austriaco possono quindi essere ripresi, per gli stessi scopi, anche nel sistema AETS. Sulla base delle emissioni di CO2 e della distanza viene definito un certificato CO 2 equivalente a una unità (ad es. 1kg) di emissioni di CO 2. Alcuni autocarri avranno bisogno di un certificato al chilometro, altri di un certificato ogni 4 chilometri, a dipendenza delle emissioni standard di CO2. Per calcolare il numero necessario di certificati devono essere noti il livello standard di emissioni di CO2 e la distanza da percorrere. Non è necessario definire classi specifi- 50 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS che. Ciò consente all‟utente di calcolare facilmente in anticipo il numero di certificati necessari per un viaggio transalpino. Per facilitare il commercio dei certificati di CO 2 potrebbe rivelarsi opportuno negoziarli non singolarmente (certificati da 1 kg), ma in tranche da 100 o 1000 (da valutare). A differenza del sistema BTA, nel quale l‟unità rilevante è il passaggio transalpino, l‟AETS si focalizza sulle emissioni di CO2 generate nel corso di un viaggio transalpino. Le emissioni di CO2 dipendono dalla distanza percorsa, e quindi ogni certificato è associato a una distanza, ovvero la distanza percorsa all‟interno di una data regione alpina. La regione alpina comunemente accettata è quella definita nella Convenzione delle Alpi. Nel sistema AETS si dovrebbe dunque fare riferimento a questa regione. 14 La figura seguente mostra la regione definita nella Convenzione delle Alpi (con relativa rete viaria). Figura 3-4: Fonte: 14 Regione definita nella Convenzione delle Alpi (con relativa rete stradale) Convenzione delle Alpi (2007), consultabile sul sito Internet: http://www.alpconv.org (18.08.2010). Ciò richiederebbe di includere nel sistema anche i corridoi austriaci orientali. L‟obiettivo del presente rapporto, tuttavia, è analizzare gli strumenti sull‟arco alpino B+. 51 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Questo sistema basato sulla distanza percorsa e non su distanze medie predefinite (all‟interno di un Paese o per l‟intero arco alpino) crea una certa competizione tra i diversi valichi alpini, poiché uno stesso viaggio può richiedere un diverso numero di certificati a seconda del passo scelto, precisamente in ragione delle diverse distanze percorse all‟interno della regione alpina. Queste differenze possono indurre a cambiare l‟itinerario (reinstradamento). Bisogna tener presente che il CO2 è un inquinante globale, vale a dire che il deterioramento delle Alpi causato dal riscaldamento della terra non dipende unicamente dalle emissioni prodotte nell‟area alpina, bensì dalle emissioni generate a livello globale. Il traffico di deviazione può dunque comportare un incremento delle emissioni complessive di CO2 (comprese le emissioni generate al di fuori della regione alpina), effetto chiaramente controproducente. Pertanto, se l‟unico obiettivo è ridurre le emissioni di CO 2, come criterio determinante non andrebbe scelta la distanza percorsa (entro l‟area alpina). Il provvedimento politico si prefigge tuttavia anche altri obiettivi, vale a dire contribuire a ridurre l‟inquinamento atmosferico e acustico nelle Alpi, dove i costi esterni sono chiaramente più elevati che nelle regioni pianeggianti. 15 In questo senso, il criterio della distanza percorsa (all‟interno della regione alpina) ha un effetto positivo, poiché induce gli utenti a riprogrammare i loro tragitti (reinstradamento) e scegliere i percorsi più brevi attraverso le Alpi, con una conseguente riduzione del volume di traffico nella regione alpina. L‟obiettivo del presente rapporto è analizzare diversi provvedimenti di politica. Per questo motivo, tra i criteri determinanti viene inclusa anche la distanza percorsa, diversamente da quanto previsto nella BTA. Questa particolarità e l‟equità del sistema nei confronti degli utenti (il numero di certificati richiesti aumenta in base alla lunghezza del viaggio transalpino) sono le ragioni che spingono a optare per questa modulazione in funzione della distanza realmente percorsa. Il Servizio europeo di telepedaggio (SET) rende possibile e facilita l‟implementazione di un sistema basato sulla distanza percorsa: lo standard SET consente infatti di registrare senza difficoltà ogni distanza. Con l‟ausilio del GPS diventa inoltre facile identificare un autocarro nel momento in cui entra o esce dalla regione alpina. Se il sistema AETS viene implementato inizialmente soltanto in un Paese (ad es. l‟Austria), vi è la possibilità di restringere l‟area interessata, ovvero applicare il sistema non più all‟intera regione definita nella Convenzione delle Alpi bensì solo alle zone entro i confini di questo Paese. Con questo sistema, un contributo è fornito anche dai Paesi alpini che non hanno valichi alpini (ad es. Germania e Slovenia). I viaggi transalpini che attraversano le aree alpine di più di uno Stato richiedono certificati per i tratti percorsi nella regione alpina di ciascun Paese contribuente. Con il servizio SET è possibile distribuire i proventi dei certificati ai rispettivi Paesi. 15 Ecoplan (2006), Environmental costs in sensitive areas. I costi sono più elevati in ragione principalmente della declività, dell‟inversione termica e di altri fattori accentuati dalla topografia delle Alpi. Qualcuno potrebbe tuttavia mettere in dubbio la pertinenza della regione definita nella Convenzione delle Alpi, poiché essa include anche aree sostanzialmente pianeggianti (ad es. Ticino meridionale). Mancano tuttavia alternative realistiche. 52 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Il sistema AETS è suddiviso in tre parti, come la BTA: acquisizione dei diritti di transito (certificati di emissione di CO 2); procedura di addebito dei certificati; la conformità al sistema (monitoraggio). Venendo meno la necessità di operare la distinzione tra unità di transito e diritti di transito (i certificati di CO2 sono l‟unica unità di scambio e l‟unico titolo richiesto per gli attraversamenti transalpini; il loro numero dipende dalle emissioni del veicolo e dalla distanza percorsa), viene meno anche la necessità di convertire le unità in diritti di transito. Figura 3-5: Funzionamento del sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) Mercato primario e secondario Registri e gestione del sistema Asta certificati di emissione Registro titolari Commercio dei certificati Registro dei certificati Punti di vendita Registro dei veicoli 53 Monitoraggio Controllo dei certificati ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 3.2.2 Diritti di transito Il diritto di attraversare un valico alpino è legato alle emissioni di CO 2 generate durante il viaggio all‟interno della regione alpina. Per ogni unità di CO 2 emessa (ad es. 1 kg) si deve usare un certificato. Il principio che regola l‟acquisizione di questi certificati è simile a quello del sistema di scambio di quote di emissioni usato a diversi altri fini (ad es. scambio di emissioni di CO 2 generate dalle industrie, piano per lo scambio di CO2 nel settore dei trasporti aerei). Un certificato di emissioni di CO2 consente di emettere una unità di CO2 (ad es. 1 kg). I veicoli sono classificati in base alle emissioni standard di CO 2 per chilometro. Per effettuare un attraversamento transalpino (in un‟unica direzione di marcia) è necessario utilizzare un determinato numero di certificati di CO2 che varia a dipendenza dello standard di emissione dei veicoli e della lunghezza del tratto percorso all‟interno della regione alpina. Questo sistema consente di differenziare le tariffe dei valichi alpini in base alle emissioni generate dai veicoli e di prevedere un trattamento diverso per i viaggi di lunga e corta percorrenza. In linea con quanto proposto per l‟assegnazione delle unità di transito alpino nel sistema BTA, anche i certificati di CO2 dovrebbero essere messi all‟asta a intervalli regolari (ad es. una volta all‟anno). Lo svolgimento dell‟asta rispecchia la procedura del sistema BTA (cfr. cap. 3.1.2). Tutti i certificati di CO2 usufruibili sull‟insieme dei valichi alpini e delle regioni cui si applica il sistema andrebbero assegnati in un‟asta unica. Si garantiscono in questo modo un unico prezzo finale per certificato nell‟ambito dell‟intero sistema e un‟elevata flessibilità di itinerario per le imprese di trasporto. In più, questo meccanismo riduce il lavoro di coordinamento tra i diversi corridoi e in particolare tra Paesi (se il sistema coinvolge più Paesi). D‟altro canto, però, un unico valore soglia applicabile all‟intero arco alpino ha lo svantaggio di non consentire il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dai singoli Paesi. Come si può notare nella cartina riprodotta nella Figura 3-4, i corridoi austriaci sono molto più lunghi di quelli svizzeri, ragion per cui si dovrà mettere in conto traffico di deviazione attraverso la Svizzera. La riduzione delle emissioni sarà dunque più significativa in Austria di quanto non avverrà in Svizzera. Ciononostante, tenuto presente che il CO 2 è un inquinante globale, la definizione di un unico valore soglia per l‟intero arco alpino è una soluzione valida, poiché consentirà di rispettarlo con efficienza (cfr. anche cap. 6.1.2). Durante il periodo dell‟asta, i certificati possono essere acquistati e venduti sul mercato, attraverso una piattaforma centrale di scambio organizzata. Si possono utilizzare anche sottopiattaforme, a condizione che siano collegate con quella centrale in maniera da garantire, in qualsiasi momento della contrattazione, un unico prezzo in tutti i Paesi. Il commercio può essere organizzato anche da market maker, alle stesse condizioni (collegamento alla piattaforma centrale a garanzia di un unico prezzo). I vantaggi e le specificità di questo sistema sono già stati illustrati nel capitolo dedicato alla BTA (cfr. cap. 3.1.2). 54 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 3.2.3 Validità ed esenzioni Validità territoriale I certificati di emissione di CO2 sono validi e utilizzabili su tutti i valichi inclusi nel sistema. Devono essere messi all‟asta tutti i certificati del sistema, in un‟unica volta. Nel corso dell‟asta viene fissato un unico prezzo finale per tutti i certificati. Si riduce in questo modo l‟influenza del sistema sulla scelta dell‟itinerario, che avviene unicamente in base alla lunghezza del tratto da percorrere entro la regione alpina per il passaggio transalpino. Minore è la distanza da coprire all‟interno della regione alpina, minore è il numero di certificati richiesti: il sistema favorisce dunque una riduzione del volume dei trasporti stradali lungo l‟arco alpino. Prevedere un unico tipo di certificato valido per tutti i valichi rientranti nel sistema e in tutti i Paesi ha il vantaggio che in caso di traffico perturbato su un passo alpino o sull‟intera rete viaria di un Paese, tutti gli utenti possono dirottare su altri valichi alpini senza dover cambiare i certificati o espletare procedure supplementari. Validità temporale I certificati di CO2 hanno una validità limitata nel tempo. Questo periodo di validità non dovrebbe eccedere un anno (è prevista un‟asta all‟anno), altrimenti diventa difficile controllare il numero di certificati ancora validi e il conseguimento degli obiettivi annuali di riduzione delle emissioni di CO2. 55 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 3-6: Svolgimento cronologico di periodi di negoziazione, aste e validità 56 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS I certificati venduti all‟asta dovrebbero avere una validità limitata per ogni periodo di contrattazione (nel nostro esempio un anno). Il periodo di validità dovrebbe essere più lungo del corrispondente periodo di contrattazione in modo tale che via sia una sovrapposizione tra due periodi. Viene suggerito un periodo di validità di un anno per tutti i certificati messi all‟asta in ogni periodo di contrattazione. Come visto sopra, i certificati di emissione delle CO 2 hanno un periodo di validità definito che non dovrebbe superare i 12 mesi (ogni anno è organizzata una nuova asta di certificati). Diversamente, sarebbe difficile controllare il numero di certificati validi, e ciò significherebbe non avere più un controllo sul rispetto degli obiettivi annui di riduzione delle emissioni di CO 2. Come illustrato a titolo d‟esempio nella Figura 3-6, ogni periodo di contrattazione n è preceduto da un periodo precontrattuale in cui vengono effettuati: l‟annuncio dell‟asta, all‟inizio del terzo mese precedente il periodo di contrattazione n; la registrazione dell‟asta, durante il terzo e il secondo mese precedenti il periodo di contrattazione n; l‟asta vera e propria, durante il mese precedente il periodo di contrattazione n. Per consentire agli utenti una pianificazione più a lungo termine degli spostamenti, il numero complessivo dei certificati che saranno messi all‟asta è reso noto con alcuni anni di anticipo (ad es. 4 anni). In questo modo si può stabilire un periodo di validità piuttosto corto (ad es.15 mesi). Va tenuto presente che i certificati possono avere prezzi diversi (un prezzo per i certificati del periodo di contrattazione che si conclude, un prezzo per i certificati del periodo di contrattazione che si è appena aperto). Tenuto conto di questo aspetto, i certificati possono essere negoziati unicamente durante il corrispondente periodo di contrattazione (vale a dire un anno). Al termine di questo periodo, i certificati sono validi e possono essere utilizzati per i tre mesi successivi. Esenzioni Il sistema AETS si applica a tutti i veicoli e a tutti i viaggi soggetti a pedaggio. A differenza della BTA, non vi è la necessità di prevedere esenzioni per i trasporti a breve distanza. Il criterio determinante è in ogni caso la distanza percorsa all‟interno della regione alpina. I trasporti su brevi distanze richiedono quindi meno certificati rispetto alle lunghe percorrenze. Va poi tenuto presente che per i viaggi più corti si utilizzano solitamente autocarri più piccoli, che in genere inquinano meno (meno emissioni di CO 2, ma anche minore efficienza del CO2 per t/km). Il sistema AETS è collegato alle emissioni di CO2. Un maggior ricorso al biodiesel comporterebbe una riduzione delle emissioni di CO 2 e di conseguenza anche dei certificati richiesti. Le informazioni attualmente disponibili non consentono però di approfondire la materia. Nei documenti di immatricolazione dei veicoli non figura il dato relativo al (possibile) utilizzo di bio- 57 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS diesel. Inoltre, il fatto che un veicolo possa funzionare a biodiesel non significa che ne sia garantito l‟utilizzo durante il passaggio transalpino. L‟unico modo per accertare il tipo di combustibile utilizzato dall‟autocarro è sottoporlo ad analisi chimica. La procedura è estremamente costosa e lunga, sicché i controlli non possono essere molto frequenti. Per questo motivo, sarebbe meglio non prevedere esenzioni per l‟utilizzo del biodiesel. Va ad ogni modo tenuto presente che le lobby nel settore dei trasporti faranno pressione in tal senso e non esistono argomentazioni contrarie alla loro introduzione (ad eccezione dei costi e della complessità di gestire una simile esenzione). Non sono previsti altri tipi di esenzioni poiché contrari al principio di non discriminazione. AETS: problema di validità Come accennato sopra, l‟obiettivo dell‟AETS è focalizzato sulle emissioni di CO 2 generate dai veicoli in transito sulle Alpi. Ciò significa che l‟importo della tassa prevista dall‟AETS è definita in base al numero di veicolo-chilometri percorsi nel territorio della regione definita nella Convenzione delle Alpi. Il problema che si pone è come validare i diversi itinerari e viaggi di veicoli merci pesanti per poter stabilire i chilometri rilevanti per i singoli valichi alpini. Un problema di validità esiste, è vero, ma non è legato tanto alla dichiarazione errata o alla riprogrammazione dei viaggi all‟interno del bacino di utenza allo scopo di ridurre al minimo la tassa da pagare per il transito attraverso un valico alpino, scenario più o meno possibile. Il vero problema è legato al fatto di attraversare la «cresta principale delle Alpi», criterio in base al quale si decide se un veicolo debba pagare o meno la tassa. Come precisato sopra, il CO2 non è una sostanza inquinante locale, bensì globale, che si propaga nell‟atmosfera. La soluzione di massima consiste dunque nell‟applicare l‟AETS allo spazio alpino, come descritto sopra, il che significa includere come criterio determinante l‟attraversamento della «cresta principale delle Alpi». Questa soluzione rispecchia i pareri più all‟avanguardia sulla questione. Per tenere conto del fatto che questa soluzione di massima può essere «compromessa» da interruzioni provvisorie (intenzionali o meno), nel lungo periodo è prevista l‟estensibilità del sistema AETS. Una possibile contromisura potrebbe essere l‟introduzione di un limite di tempo di 24 ore (1 giorno): in questo modo, chi supera la cresta principale delle Alpi è tenuto a pagare tutti i tragitti effettuati all‟interno della regione definita nella Convenzione delle Alpi nell‟arco di 24 ore. Come obiettivi di lungo termine si possono prevedere anche le seguenti soluzioni: – Rinunciare al criterio dell‟attraversamento della cresta principale delle Alpi e introdurre il principio dell‟area definita nella Convenzione delle Alpi (tutti i viaggi effettuati all‟interno del perimetro definito nella Convenzione delle Alpi sono soggetti al paga- 58 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS mento della tassa al chilometro, indipendentemente dal fatto che superino o meno la cresta principale delle Alpi). – Estensione del sistema all‟intero territorio dell‟Europa (non è necessario attraversare le Alpi; ogni viaggio è soggetto al pagamento della tassa al chilometro per la distanza percorsa “in Europa”). Approfondimento delle questioni sollevate da membri del comitato consultivo Oltre ai punti trattati sopra, una delle questioni sollevate riguarda il fatto che nel rapporto non sono specificati né le emissioni di CO 2 per unità, né il metodo di calcolo delle emissioni di CO2 né le emissioni di CO2 generate dal traffico nei singoli Paesi. Risposta: il sistema delle emissioni di CO2 poggia sostanzialmente su due assunti fondamentali: – un sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina incentrato sulle emissioni di CO2 garantisce, da parte del settore dei trasporti, un contributo al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2; – questo contributo si concretizza inizialmente con la vendita all‟asta, e in seguito con la creazione di un sistema di scambio. Il sistema prevede dunque questo tipo di mercato. Gli specialisti francesi hanno poi voluto speculare su quale tipo di sistema AETS sia più conveniente adottare: «aperto», ovvero che consenta il commercio dei certificati con gli stabilimenti industriali soggetti al sistema ETS dell‟Unione europea, oppure «chiuso», vale a dire riservato unicamente al trasporto merci transalpino. Non è probabile che un sistema «aperto» basato su un‟unica tariffa dei certificati di emissione di CO2 abbia uno scarso effetto sui problemi correlati al traffico locale nelle Alpi? D‟altro canto, non è probabile che un sistema «chiuso» favorisca differenze molto marcate dei prezzi per tonnellata di CO2 nei vari Paesi europei e crei difficoltà specialmente di natura giuridica? Risposta: i due sistemi – quello di scambio dei certificati con gli stabilimenti industriali rientranti nel sistema dell‟Unione europea, e quello di scambio delle emissioni (generate dai trasporti) – trattano due mercati completamente diversi. È chiaro che tra mercati diversi possono esistere prezzi diversi. Nel sistema di scambio delle emissioni (generate dai trasporti), il prezzo delle unità di scambio delle emissioni è unico, in qualsiasi momento. Non è quindi vantaggioso avere un mercato comune per i due sistemi di scambio. Alcuni interventi riguardavano l‟opinione espressa dagli autori secondo cui uno dei vantaggi di un sistema AETS – rispetto alla Borsa dei transiti alpini – consisterebbe nella possibilità di definire i limiti massimi applicabili evitando complesse concertazioni politiche, e questo perché i limiti potrebbero essere estrapolati in maniera logica dagli impegni assunti a livello internazionale e comunitario (Kyoto, direttiva sulle emissioni massime a livello nazionale). Questo vantaggio andrebbe tuttavia circostanziato. Sebbene a livello nazionale siano stati definiti obiettivi di riduzione delle emissioni per diverse sostanze inquinanti, essi non consentirebbero di derivare automaticamente un limite massimo di emissioni applicabile a un singolo settore (trasporto stradale) e in una sola regione (le Alpi). 59 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Risposta: gli obiettivi generali per le emissioni di CO 2 possono essere facilmente trasposti a singoli territori e settori (all‟insegna del principio che tutto deve contribuire in egual misura). In merito alla questione di specificare le emissioni di CO 2 per unità (ad es. per tipo di strada, ferrovia o mezzo marittimo) in riferimento ai diversi vettori di trasporto stradale e ferroviario o alle loro tendenze nel tempo, vale la risposta fornita all‟inizio di queste spiegazioni. Risposta: l‟unico regolatore in questo senso è costituito dal meccanismo di base del sistema di commercializzazione delle emissioni, vale a dire la vendita all‟asta seguita da una piattaforma di scambio. Queste regole sono il motore di fondo del sistema. Non è dunque necessario definire un metodo supplementare per il calcolo delle emissioni di CO 2. Altri punti sollevati riguardano il trattamento dei diversi tipi di viaggio, in particolare: gli spostamenti all‟interno della regione alpina, ma non attraverso la regione alpina (mezzi che entrano ed escono dalla regione alpina). Risposta: il trasporto alpino interno alla regione alpina (quindi non in transito) non è soggetto alla tassazione del sistema AETS; il trattamento dei viaggi a vuoto. Risposta: anche i mezzi a vuoto in transito sulle Alpi sono soggetti al pagamento delle tariffe AETS; infine, come misurare le distanze percorse dai mezzi in transito nella regione alpina. Risposta: come spiegato sopra, il Servizio europeo di telepedaggio (SET) rende possibile e facilita l‟implementazione di un sistema basato sulla distanza. Ogni tragitto può essere registrato secondo lo standard fissato dal SET. Inoltre, grazie alla tecnologia GPS è possibile sapere quando un mezzo entra o esce dalla regione alpina oppure quando circola in essa. 3.3 TOLL+ 3.3.1 Funzionamento Il progetto TOLL+ non prevede né l‟assegnazione né il commercio di diritti di transito. I singoli gestori dei valichi alpini fissano autonomamente le tariffe per l‟attraversamento delle gallerie o dei passi di montagna, ognuno in base al proprio sistema e alle possibilità di internalizzare i costi esterni e prevedere restrizioni di capacità, come sarà definito nella modifica della Direttiva 1999/62/CE 16 1617 sull‟eurovignetta. La proposta di Direttiva consente agli Stati membri di integrare nei pedaggi imposti agli autocarri un importo che rispecchia i costi dell‟inquinamento atmosferico ed acustico generato dai trasporti. Durante i periodi di punta, la nuova Direttiva consente inoltre di calcolare i pedaggi in base ai costi di congestione causati agli altri veicoli. 60 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Il funzionamento di TOLL+ si basa in principio su due aspetti portanti: il primo, di centrale importanza, è l‟obiettivo di internalizzare i costi esterni (incidenti e danni ambientali) del trasporto merci stradale, allo scopo di promuovere il trasferimento modale del traffico dalla strada alla rotaia e/o coprire i costi superiori alla media generati dalle infrastrutture stradali nelle Alpi. Per raggiungere questo obiettivo, occorrerebbe introdurre un pedaggio basato sui chilometri percorsi nella regione definita nella Convenzione delle Alpi; il secondo riguarda l‟utilizzazione più efficiente delle capacità fisiche disponibili (anche in riferimento agli aspetti legati alla sicurezza). Per raggiungere questo obiettivo occorrerebbe ridurre al minimo le situazioni di traffico congestionato, modulando i pedaggi in base alle precise condizioni del momento (prezzi più alti negli orari di punta per indurre gli autotrasportatori a pianificare i loro viaggi in fasce orarie diverse). La caratteristica chiave del sistema TOLL+ è il principio dell‟internalizzazione dei costi esterni. La concretizzazione di questo principio richiede innanzitutto una stima dei costi esterni generati dal traffico merci stradale. I valori indicati si basano in generale su una stima generale dei costi esterni dei trasporti stradali, ovvero sui rispettivi valori unitari per componenti di costo come sono stati calcolati ad esempio in Germania, per il 2000 (v. Figura 3-7). Questi importi varieranno in funzione della distanza percorsa, della localizzazione e dell‟orario in cui viene utilizzata la strada, per meglio rispettare i costi esterni. 17 A ottobre del 2010, la modifica della Direttiva 1999/62/CE ha ottenuto il consenso politico in seno al Consiglio e dovrebbe passare la 2a lettura nella sessione plenaria del Parlamento europeo in programma a maggio del 2011 (stato gennaio 2011). 61 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 3-7: Esempio di valori unitari per componenti di costo in centesimi di euro al veicolo18 chilometro per i trasporti stradali in Germania (2000) La tabella seguente mostra i fattori d‟impatto del trasporto stradale e ferroviario nelle aree sensibili come la regione alpina. 18 Fonte: Internalisation Measures and Policies for All external Cost of Transport – IMPACT (2008), Handbook on estimation of external costs in the transport sector. 62 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 3-8: Fattori d’impatto del trasporto stradale e ferroviario nella regione alpina e nelle 19 regioni pianeggianti 11 10 9 factor Alpine / flat 8 7 6 5 4 3 2 1 0 air pollution car noise HGV visual intrusion accidents passenger transport infrastructure total freight transport Con l‟aiuto di questi due set di dati è possibile stimare l‟internalizzazione dei costi esterni effettivi. Si devono considerare anche le riduzioni future delle emissioni (ad es. autocarri meno inquinanti). Nel sistema TOLL+, i costi esterni verrebbero conteggiati applicando una soprattassa al pedaggio già imposto. La tassa sarebbe calcolata in base all‟internalizzazione degli effetti e20 sterni menzionati sopra e andrebbe ad aumentare il pedaggio . Il secondo obiettivo del sistema TOLL+ è utilizzare in maniera efficiente la capacità fisica disponibile (anche dal profilo della sicurezza). Ciò significherebbe ridurre al minimo le situazioni di traffico congestionato, applicando pedaggi modulati in base alle precise condizioni del momento (prezzi più alti negli orari di punta per indurre gli autotrasportatori a pianificare i loro viaggi in fasce orarie diverse). Dato che questo secondo obiettivo di TOLL+ è mirato a raggiungere la capacità (efficiente) disponibile mediante l‟attuazione di provvedimenti economici, il gestore applicherà tariffe più basse quando la domanda è debole e tariffe più alte quando la domanda è alta, ottimizzando in questo modo la capacità fisica della strada e la domanda di transiti. Ciò consente di ridurre la congestione del traffico ai caselli, diminuire gli incidenti, ridurre i tempi d‟attesa, abbassare il consumo di carburante e il livello delle emissioni, garantire in generale migliori condizioni di viaggio. 19 GRACE (2006), Environmental costs in sensitive areas, pag. 17. 20 Si tenga presente che ciò dipende dalla Direttiva 1999/62/CE relativa alla tassazione a carico di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto merci su strada per l‟uso di alcune infrastrutture. 63 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS La modulazione dei pedaggi è in uso o è stata testata in Francia su alcuni tratti autostradali, ad esempio sulla A1 a nord di Parigi, dove dal 1992 viene adottata durante i fine settimana. La modulazione dei pedaggi è ed è stata applicata principalmente ai veicoli leggeri, per prevenire i picchi di flusso massimo. Il sistema è in funzione o viene sperimentato anche sui 21 seguenti tratti autostradali francesi : A14: tariffa ridotta nei periodi di traffico normale sulla rete autostradale intorno a Parigi nel fine settimana; A86: tariffe ridotte modulate sulla seconda circonvallazione autostradale intorno a Parigi nei giorni e nelle fasce orarie meno trafficate; A5-A6: esperimento di modulazione delle tariffe per i veicoli leggeri sulle autostrade parigine in direzione est (1995-1997); A10-A11: esperimento di modulazione delle tariffe per i veicoli leggeri e i mezzi pesanti sulle autostrade parigine in direzione sud (da marzo a novembre del 1996). La Figura 3-9 mostra i risultati di questi esperimenti di modulazione delle tariffe; 21 TRT (2008), D8.3-D9.2 Report on Impacts of Charge Differentiation for HGV and Motorway Toll Differentiation to Combat Time Space Congestion. 64 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS A7-A9: schema di modulazione tariffaria sulle autostrade nella valle del Rodano in direzione dell‟Italia e della Spagna. Figura 3-9: Fonte: Modulazione delle tariffe in base all’orario sulla A10/A11 nel 1996 Delache & Alibert (2003). L‟ASFA, l‟associazione che raggruppa le società autostradali francesi, ha proposto alle autorità di regolamentazione una serie di provvedimenti politici incentrati sui seguenti metodi di 22 modulazione tariffaria : modulazione temporale «giorno di traffico intenso/giorno di traffico normale» per tutti i veicoli; questo metodo richiede un coordinamento a livello nazionale e un sistema d‟informazione capillare per gli utenti sia francesi sia stranieri; modulazione temporale «fine settimana di rientro» per tutti i veicoli, in base al progetto pilota in atto sulla A1 sin dal 1992; modulazione temporale nelle «aree urbane o periurbane»: l‟obiettivo di questo provvedimento è evitare una sovrapposizione tra il traffico di transito e il traffico pendolare. La realizzazione di questo sistema va ponderata caso per caso, in base al tipo di tratto e ai profili di traffico; 22 TRT (2008), D8.3 – D9.2 Report on Impacts of Charge Differentiation for HGV and Motorway Toll Differentiation to Combat Time Space Congestion; ASFA, Dossier de presse – 23 gennaio 2007. 65 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS modulazione temporale focalizzata sui veicoli merci pesanti; l‟obiettivo di questo metodo è incentivare i veicoli pesanti a utilizzare le autostrade nei periodi di traffico poco intenso. La realizzazione di questo sistema va ponderata caso per caso, in base alla rete viaria e all‟accettabilità sociale. Le tariffe potrebbero essere modulate in base alle classi Euro dei veicoli; «tariffe ecologiche per i veicoli merci pesanti»; questo metodo funziona secondo le classi Euro dei veicoli e si rifà al sistema in uso dal 2002 per i tunnel del Monte Bianco e del Frejus. Nel quadro della direttiva Ue sull‟eurovignetta, questo metodo può essere implementato avvalendosi del sistema di telepedaggio per i mezzi pesanti. Figure 3-10: Fonte: Tariffe in euro per veicoli merci pesanti alla galleria del Monte Bianco Autoroutes et Tunnel du Mont Blanc supporteur d'Annecy 2018: http://www.atmb.net (18.08.2010). Per poter influenzare le decisioni degli autotrasportatori è essenziale comunicare loro in anticipo la modulazione dei pedaggi ai singoli valichi: essi avranno così la possibilità di pianificare i passaggi transalpini dei loro mezzi in funzione delle tariffe prestabilite. Sistema dei pedaggi differenziati (TOLL+) Limitazioni della capacità Ragioni ambientali e tecniche Passaggi soggetti al pedaggio Non ancora definiti Veicoli soggetti al pedaggio Tutti gli autocarri di peso superiore a 3,5 o 12 tonnellate Variazioni Veicolo Peso complessivo, numero degli assi (già usato in Francia e Austria per determinare l‟importo del pedaggio, ma non per la modulazione delle tariffe dovuta a traffico congestionato). Distanza / transito Dipende dal passaggio (galleria o passo di montagna) e dalla distanza. 66 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Orario Tariffa più elevata nelle ore di traffico intenso, tariffa più bassa nelle ore di traffico poco intenso Emissioni Dipende dalla modifica della Direttiva 1999/62/CE. Figura 3-11: Funzionamento di TOLL+ User TOLL+ Charging Enforcement Vehicle Crossing point TOLL+ Enforcement Tariff time Tariff time Tariff time User information Central backoffice Point of sales 3.3.2 National vehicle register Tariff time Tariff time Tariff time Diritti di transito Nel progetto TOLL+, ciascun gestore di un valico alpino (galleria o passo di montagna) può adottare il proprio regime tariffario. Ogni valico ha una diversa capacità veicolare in galleria o sulla strada, che andrebbe gestita nella maniera più efficiente possibile con la modulazione dei pedaggi. Il gestore può inoltre applicare un sovrapprezzo come tassa ambientale secondo le modalità consentite (una volta in vigore) dalla modifica della Direttiva 1999/62/CE sull‟eurovignetta, come definite nell‟Allegato IIIA. Tenuto conto che il regime tariffario potrebbe variare non solo da valico a valico, ma anche a dipendenza della fascia oraria, è importante garantire la massima trasparenza nella modulazione dei pedaggi, affinché gli autotrasportatori conoscano – già prima di mettersi in moto – il prezzo di un passaggio a un determinato valico e a un preciso orario. È vero però che la flessibilità dei trasporti merci su strada è piuttosto limitata, in quanto gli autotrasportatori devono 67 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS consegnare la merce in tempo e in un luogo ben preciso, il che significa per loro margini di adattamento piuttosto ristretti. 3.3.3 Validità ed esenzioni Validità territoriale La validità territoriale è limitata al valico alpino utilizzato. Dato che il «diritto di transito» consiste in un pedaggio modulato, l‟esazione del pedaggio avviene direttamente al valico alpino e le tariffe possono variare da valico a valico. Anche la sovrattassa ambientale può variare a seconda dell‟itinerario, poiché essa dipende dalla lunghezza del passaggio alpino. Validità temporale La modulazione dei pedaggi avviene per fasce orarie specifiche (ad es. mattina, ore notturne) o per giorni (ad es. domeniche, fine settimana). Gli autotrasportatori pagano il pedaggio direttamente al casello. Esenzioni La necessità di prevedere esenzioni o regolamentazioni speciali per i trasporti locali o i trasporti a breve distanza deve essere esaminata più a fondo. In Austria, i mezzi di pronto intervento e soccorso sono esentati dal pagamento del pedaggio autostradale. Anche in Francia vi è una lista di veicoli esentati dal pagamento del pedaggio autostradale, tra cui i mezzi di soccorso. 68 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 4 Operabilità di un sistema BTA, AETS o TOLL+ comune Nei capitoli precedenti, i progetti BTA, AETS e TOLL+ sono stati descritti in dettaglio singolarmente. Nel presente capitolo, i tre progetti vengono messi a confronto per valutare se sono applicabili all‟intero arco alpino B+ sotto forma di sistema singolo o combinato, ad esempio con lo sviluppo di una BTA, un AETS o TOLL+ per ogni Paese oppure adottando per l‟intero arco alpino B+ un unico sistema BTA, AETS o TOLL+. I progetti BTA, AETS e TOLL+ sono applicati all‟arco alpino B+ che si estende da Ventimiglia (valico alpino tra Francia e Italia sulla costa mediterranea) al Tarvisio (passo alpino al confine italo-austriaco) e comprende anche i valichi alpini di Felbertauern e Tauern. L‟analisi riguarda 13 valichi alpini principali lungo l‟arco alpino B+ (cfr. figura 4-1): Ventimiglia : strada costiera (autostrada e strada) lungo il mar Mediterraneo, FR/IT; 23 Montgenèvre: passo di montagna, FR/IT; Moncenisio/Fréjus: galleria, FR/IT; Monte Bianco: galleria, FR/IT; Gran San Bernardo: galleria, CH/IT; Sempione: passo di montagna, CH/IT; Gottardo: galleria e passo di montagna, CH; San Bernardino: galleria e passo di montagna, CH; Resia: passo di montagna, AT/IT; Brennero: passo di montagna, AT/IT; Felbertauern: galleria, AT; Tauern: galleria, AT; Tarvisio: passo di montagna, AT/IT. Per confrontare i progetti sono stati delineati e valutati quattro scenari: Scenario 1: Borsa dei transiti alpini (BTA) su tutto l‟arco alpino B+; Scenario 2: Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpine (AETS) su tutto l‟arco alpino B+; Scenario 3: TOLL+ su tutto l‟arco alpino B+; Scenario 4: Uso in parallelo di BTA, AETS e TOLL+ su tutto l‟arco alpino B+. 23 In ragione della sua collocazione geografica, l‟area intorno al corridoio «alpino» di Ventimiglia sul Mediterraneo è densamente popolata e interconnessa da numerose strade locali. Francia e Italia sono collegate da due strade principali [D6007 e D6327 (Francia)/SS1 e SS1 dir (Italia)] e da un‟autostrada [A8 (Francia)/A10 (Italia)]. Mentre il progetto TOLL+ si baserebbe su un esistente sistema di esazione dei pedaggi autostradali, i progetti BTA e ETS richiedono un‟analisi più profonda della loro fattibilità in questa specifica area, in particolare con riferimento ai trasporti locali e a breve distanza. 69 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 4-1: Valichi alpini lungo l’arco alpino B+ Fonte: Rapp Trans (2010). 4.1 Sistemi di tariffazione stradale in uso sull’arco alpino B+ Come accennato in precedenza, tutti e tre gli strumenti analizzati nel presente rapporto sono sostanzialmente sistemi di pagamento per l‟acquisizione di diritti di transito attraverso le Alpi. Da un punto di vista operativo, i tre sistemi sono molto simili ai sistemi elettronici di pagamento dei pedaggi oggi largamente in uso nei Paesi europei, dove sono stati implementati con schemi e modalità diversi. Nei capitoli seguenti si è ritenuto opportuno illustrare brevemente i diversi sistemi in uso in questo settore e gli sforzi di armonizzazione sin qui intrapresi, poiché ciò si rivelerà utile per ricavare il modello operativo di BTA, AETS e TOLL+. Nei Paesi a ridosso dell‟arco alpino B+ sono in uso ormai da anni e con buoni risultati diversi sistemi di tassazione stradale per mezzi pesanti. Ogni Paese ha maturato una lunga esperienza non solo a livello di attuazione tecnica dei sistemi, ma anche nell‟erogazione dei servizi e nell‟esercizio di uno specifico sistema. Prima di analizzare la potenziale struttura operativa degli strumenti BTA, AETS e TOLL+ vengono passati brevemente in rassegna i sistemi di tassazione stradale implementati in Austria, Francia, Italia e Svizzera. 70 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 4.1.1 Austria In Austria, il sistema dei pedaggi autostradali per i mezzi pesanti è stato introdotto il 1° gennaio 2004. Da allora, tutti i veicoli con un peso massimo autorizzato superiore a 3,5 tonnellate che usufruiscono della rete nazionale di autostrade e di alcune superstrade (complessivamente più di 2 000 km), sono soggetti al pagamento di un pedaggio calcolato in base alla distanza. Ciò avviene mediante un sistema di esazione dei pedaggi aperto, su più corsie e non canalizzato che richiede obbligatoriamente l‟ausilio di un sistema di esazione elettronica operabile con una OBU DSRC (tag) conforme agli standard CEN TC 278. Le OBU sono disponibili nei numerosi punti vendita dislocati in prossimità della rete autostradale. Il sistema è gestito dalla società statale ASFINAG, che eroga tutti i servizi connessi all‟esazione dei pedaggi. 4.1.2 Francia In Francia, tutti i veicoli sono soggetti al pagamento del pedaggio sull‟intera rete autostradale, nonché sui relativi ponti e tunnel (complessivamente 8 500 km). Il sistema di esazione elettronica dei pedaggi per i veicoli leggeri e i motocicli è operativo dal 2000. Il sistema è stato allargato agli autocarri nel 2007. L‟esazione elettronica dei pedaggi si basa sulla tecnologia OBU DSRC (tag) conforme agli standard CEN. L‟utilizzo del sistema di esazione elettronica è facoltativo. Nel suo insieme, il sistema abbina un regime chiuso e un regime aperto di esazione dei pedaggi ed è gestito in totale da 13 concessionari in parte privati in parte pubblici. I pedaggi applicati dai concessionari per l‟utilizzo delle loro infrastrutture non sono uniformi e sono calcolati sulla base dei rispettivi modelli di costo. Le tariffe sono calcolate per chilometro (di autostrada a pagamento) e dipendono dalla classe del veicolo rilevata: la corsia è dotata di dispositivi per la determinazione automatica o manuale della classe del veicolo (numero di assi e altezza totale). La Francia introdurrà anche un nuovo meccanismo di tassazione dell‟utenza stradale per i mezzi pesanti (Taxe Poids Lourds Nationale, TPLN). Il pedaggio sarà applicato non solo sulle autostrade, ma anche sulle strade principali: sarà dunque obbligatorio l‟uso di una OBU. 4.1.3 Italia Nel 1924, l‟Italia è stato il primo Paese in Europa a introdurre i pedaggi su un tratto di autostrada lungo 50 chilometri nei pressi di Milano. Oggi, su 5 700 chilometri dell‟intera rete autostradale italiana (in totale 6 600 chilometri), tutti i veicoli sono soggetti al pagamento del pedaggio. La gestione è affidata a 24 concessionari. L‟esazione elettronica dei pedaggi è stata introdotta nel 1989 con il dispositivo Telepass (OBU), che si avvale di un sistema di trasmissione DSRC conforme agli standard UNI-10607 e non agli standard comuni CEN-DSRC applicati alla maggior parte delle OBU in uso in Europa. L‟utilizzo del sistema di esazione elettronica dei pedaggi è facoltativo. 71 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Nel suo insieme, il sistema funziona prevalentemente a regime chiuso e i concessionari applicano, per l‟utilizzazione delle loro infrastrutture, pedaggi diversi calcolati in base ai rispettivi modelli di costo. Le tariffe sono calcolate per chilometro (di autostrada a pagamento) e in funzione della classe del veicolo rilevata, che dipende dall‟altezza e dal numero di assi del mezzo. 4.1.4 Svizzera In Svizzera, la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) è in vigore dal 1° gennaio 2001. Tutti gli autocarri di peso massimo autorizzato superiore a 3,5 tonnellate sono soggetti al pagamento di questo pedaggio, che è calcolato in base alla distanza percorsa e viene riscosso sull‟intera rete delle strade pubbliche. L‟utilizzo del sistema di esazione elettronica della tassa è obbligatorio per gli autocarri svizzeri, facoltativo invece per i mezzi pesanti esteri. Le tariffe sono calcolate per chilometro e dipendono dalla classe di emissione e dalla classe del veicolo dichiarata (massa a pieno carico del veicolo combinato). Il sistema si avvale di una tecnologia basata su un duplice meccanismo. La OBU (obbligatoria per gli utenti svizzeri), che registra i chilometri percorsi sulla rete viaria svizzera e del Principato del Liechtenstein per mezzo dell‟odocronografo, abbinato a un sistema di posizionamento satellitare (GPS) e a un sensore di movimento del veicolo. L‟utilizzo di un collegamento DSRC (5,8 GHz) conforme agli standard CEN consente di attivare o disattivare la registrazione dei chilometri quando il mezzo supera il confine e di leggere i dati memorizzati nell‟unità di bordo di veicoli esteri. Gli utenti svizzeri dichiarano i loro dati di bordo trasmettendoli per mezzo di una chip card o di Internet. Gli utenti esteri dichiarano il loro chilometraggio e le caratteristiche dei loro veicoli presso appositi terminali self-service, utilizzando una chip card (contenente i dati statici verificati del veicolo trattore) che viene emessa al primo arrivo. L‟Amministrazione federale delle dogane è l‟autorità preposta all‟esercizio del sistema TTPCP. Il meccanismo della TTPCP non implica la conclusione di un rapporto contrattuale con il cliente, poiché la tassa – calcolata in base alla distanza – è un onere imposto per legge. In Svizzera, l‟unica infrastruttura singola di rilievo dove è previsto il pagamento di un pedaggio stradale è la galleria del Gran San Bernardo, che collega la Svizzera e l‟Italia. 4.1.5 Conclusioni Come descritto brevemente sopra, i sistemi in vigore in Francia, Italia, Svizzera e Austria sono operativi e funzionano bene, ma sono stati sviluppati secondo vincoli politici e legali che variano da Paese a Paese e la loro gestione è affidata a enti diversi. Diventa quindi difficile armonizzare i sistemi da un punto di vista operativo, poiché ciò richiederebbe ai gestori di ciascun sistema notevoli sforzi di adattamento. L‟Unione europea ha però messo a punto un 72 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Servizio europeo di telepedaggio (SET), che consente di utilizzare diversi sistemi di tassazione stradale esistenti in Europa servendosi di un unico meccanismo operativo. 4.2 Servizio europeo di telepedaggio (SET) Prima di entrare nel dettaglio, è opportuno analizzare un elemento fondamentale dei sistemi di tassazione stradale: l‟introduzione in futuro del Servizio europeo di telepedaggio SET. Si tratta di un servizio che a partire dall‟ottobre 2012 dovrà obbligatoriamente essere implementato in tutti gli Stati membri dell‟Unione europea in conformità alla direttiva Ue 2004/52/CE. Il Servizio europeo di telepedaggio (SET) permetterà agli utenti della strada di pagare senza difficoltà i pedaggi in tutta l‟Unione europea grazie alla sottoscrizione di un contratto con un unico prestatore di servizi e all‟utilizzo di un’unica unità di bordo. Il SET sarà disponibile su tutte le infrastrutture dotate di esazione elettronica dei pedaggi, come autostrade, gallerie, ponti, traghetti. Garantirà l‟interoperabilità dei sistemi di pagamento elettronico dei pedaggi sull‟intera rete viaria dell‟Unione europea, ridurrà le transazioni in contante ai caselli ed eliminerà le lungaggini burocratiche per gli utenti occasionali. Ciò consentirà di migliorare il flusso di traffico e ridurre le congestioni. Questo nuovo sistema coinvolge tre partner principali: gli utenti della strada, i fornitori di servizi e gli esattori dei pedaggi. Il fornitore dei servizi conclude contratti con gli utenti della strada e garantisce loro l‟accesso al SET in tutta l‟Unione europea. L‟esattore dei pedaggi riscuote il pedaggio per la circolazione dei veicoli nell‟area SET, ad esempio sui tratti della rete viaria dell‟Ue o su infrastrutture come gallerie, ponti o traghetti soggetti a pagamento del pedaggio. Le politiche in materia di pedaggi sono definite dagli Stati membri, in ottemperanza della legislazione comunitaria. Il SET assicura l‟interoperabilità tra tutti i sistemi di pagamento elettronico dei pedaggi stradali in uso nell‟Unione europea, che utilizzano un metodo di comunicazione specializzata a corto raggio (DSRC, Dedicated Short-Range Communication) e un sistema di posizionamento satellitare associato alle comunicazioni mobili. La base legale del SET è la direttiva europea 2004/52/CE concernente l‟interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale nella Comunità, che è stata adottata nell‟aprile del 2004. Questa direttiva fa riferimento alla decisione della Commissione di definire maggiormente il SET e i relativi elementi tecnici. La decisione 2009/750/CE della Commissione è stata adottata nell‟ottobre del 2009 e prevede – per l‟implementazione del SET – le seguenti scadenze valide a partire dalla sua pubblicazione: 3 anni per i veicoli di peso superiore a 3,5 tonnellate (ossia ottobre 2012); 5 anni per tutti gli altri veicoli (ossia ottobre 2014). Il SET riduce le incombenze degli esattori dei pedaggi nell‟ambito del loro regime di prelievo dei pedaggi, poiché alcuni compiti indispensabili sono affidati a prestatori di servizi esterni. La fornitura dei servizi, compresa l‟apparecchiatura (ad es. OBU), il supporto al call center, la fatturazione e il contatto clienti, tradizionalmente gestiti dall‟esattore dei pedaggi, nel sistema SET saranno invece assicurati dai fornitori di servizi. 73 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Il sistema SET si basa sulla separazione delle competenze in materia di prestazione dei servizi da erogare agli utenti della strada, sulla compensazione dei pedaggi tra questi fornitori di servizi e gli esattori dei pedaggi e sul vincolo legale esistente tra l‟esattore del pedaggio e l‟utente della strada in relazione all‟utilizzo conforme della strada soggetta a pagamento, controlli inclusi. La gestione interoperabile è correlata all‟amministrazione del sistema, vale a dire alle istituzioni legislative e governative responsabili delle strade, delle concessioni, del controllo della conformità eccetera. La Figura 4-2 illustra i ruoli e le interazioni tra i diversi 24 soggetti coinvolti . Figura 4-2: Funzionamento del SET Interoperability Management EETS Provision EETS Provision Service ServiceProvider Provider Toll Toll Charger Toll Charger Charger Service Provision Service Service Usage Road User Usage Road User Road RoadUser User Legal / Compliance Secondo questa impostazione, nel SET un utente della strada (ad es. un autotrasportatore con un parco autocarri) conclude un contratto di servizio con un fornitore di servizi. Gli autocarri dell‟autotrasportatore sono dotati dell‟apparecchiatura SET (OBU), in cui sono memorizzati tutti i dati necessari per circolare sulle strade a pagamento. Quando un autocarro imbocca una strada a pagamento, il sistema di esazione elettronica dei pedaggi dell‟esattore del pedaggio riconosce la OBU SET installata a bordo. In base alle informazioni che vengono scambiate tra l‟apparecchiatura di terra dell‟esattore del pedaggio e la OBU SET di cui è dotato l‟autocarro, l‟esattore del pedaggio sa che il pedaggio cui è soggetto l‟utente della strada verrà pagato da un fornitore di servizi. Nel processo di fatturazione, l‟esattore del pedaggio fattura il pedaggio al fornitore dei servizi, il quale raccoglie tutte le fatture relative a uno specifico utente e a intervalli regolari addebita a quest‟ultimo l‟importo totale dei pedaggi a suo nome. 24 Cfr. la decisione 2009/750/CE della Commissione per una descrizione più dettagliata dei ruoli e dei requisiti. 74 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Il ruolo della gestione interoperabile delinea la responsabilità sia dei fornitori di servizi sia degli esattori dei pedaggi di ottemperare alle leggi comunitarie e nazionali. Le tre principali caratteristiche del SET di pertinenza per gli strumenti di transito alpino sono elencate di seguito: 1. l‟implementazione del SET trova fondamento legale vincolante nella legislazione dell’Unione europea e il servizio dovrà obbligatoriamente essere offerto e accettato in tutti gli Stati membri dell‟Ue. Gli autocarri che utilizzano il SET saranno dotati di una OBU SET che potrà essere usata anche nei sistemi di transito alpino; 2. il SET è un modello di prestazione di servizi nel quale la fornitura dei servizi può essere trasferita a enti privati, il che significa che può essere utilizzato anche per i sistemi di transito alpino; 3. il vantaggio del SET è che un numero elevato di veicoli che entrano in un sistema di tassazione è già equipaggiato dell‟apparecchiatura di bordo e non avrà bisogno di strumentazione supplementare per i sistemi di transito alpino. 4.3 Acquisizione dei diritti 4.3.1 Aste dei diritti di transito Scenario 1: Borsa dei transiti alpini BTA su tutto l’arco alpino B+ Nel progetto della BTA, l‟inclusione di tutto l‟arco alpino è sempre stata un‟opzione, se non addirittura una necessità. Entrambi gli studi concettuali 25 sono giunti alla conclusione che una BTA deve essere coordinata con gli altri Stati alpini per scongiurare l‟indesiderato traffico di aggiramento dei veicoli che cercano di evitare la BTA. Dal profilo tecnico, l‟idea del sistema può essere facilmente ampliata da un livello nazionale a un livello internazionale comprendente l‟intero arco alpino B+. Come descritto nel capitolo 3.1.2, il sistema prevede la vendita all‟asta di un determinato numero di UTA. Mentre nel progetto iniziale di una BTA il numero di UTA messe all‟asta era definito a livello nazionale, in una BTA comprendente l‟intero arco alpino B+ il numero di UTA: può essere definito individualmente per ogni Stato partecipante ed essere valido unicamente in questi Stati, oppure 25 essere definito come unico contingente comune valido in tutti gli Stati partecipanti. Ecoplan, Rapp Trans (2004) e Ecoplan, Rapp Trans e Kurt Moll (2007). 75 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Scenario 2: Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) su tutto l’arco alpino B+ Analogamente alla BTA, l‟adozione di un sistema AETS solo in uno dei Paesi alpini non è una soluzione raccomandabile in ragione del conseguente, inauspicato traffico di aggiramento. Per introdurre un simile sistema è necessario, e del resto tecnicamente fattibile, un approccio congiunto per l‟intero arco alpino B+. L‟auspicata introduzione dell‟AETS su tutto l‟arco alpino B+ richiede un‟asta concertata di tutti i certificati CO2 validi in tutti gli Stati e su tutti i valichi. Il prezzo di un certificato di CO 2 deve, in un qualsiasi momento della negoziazione, essere identico per tutte le regioni e tutti i valichi. Sono comunque possibili diversi obiettivi di riduzione. Questi vengono sommati in vista dell‟asta e rappresentano la capacità totale di CO2 per l‟intero arco alpino B+. Scenario 3: TOLL+ su tutto l’arco alpino B+ Il progetto TOLL+ non prevede la vendita all‟asta dei diritti di transito sui diversi corridoi alpini. Ogni corridoio stabilisce il proprio sistema di modulazione dei pedaggi in base alle sue capacità di traffico e alla possibile internalizzazione dei costi esterni conformemente alla modifica (non ancora in vigore) della direttiva 1999/62/CE sull‟eurovignetta. Un progetto TOLL+ sui valichi indicati lungo l‟intero arco alpino B+ sarebbe fattibile, ma richiederebbe soluzioni tecniche supplementari sui valichi alpini svizzeri (e in parte su quelli italiani) del Sempione, del Gottardo e del San Bernardino, come pure sui passi di montagna di Montgenèvre (confine italo-francese) e del Resia (confine italo-austriaco), giacché attualmente questi valichi non sono a pagamento (n. 2 e n. 5-9 nella figura 4-1). In Svizzera, su tutte le strade della rete viaria nazionale e non solo su alcune infrastrutture specifiche (strade, gallerie o passi di montagna) viene prelevata la tassa sul traffico pesante. Tutti gli altri valichi alpini indicati nella figura 4-1 sono già a pagamento e sono quindi dotati delle installazioni tecniche necessarie per l‟esazione dei pedaggi. Nello scenario 3 è fondamentale che i pedaggi modulati siano stabiliti e pubblicati con largo anticipo in modo da consentire agli autotrasportatori di organizzare i loro trasporti e fare i loro calcoli in base ai diversi pedaggi. Scenario 4: uso parallelo di BTA, AETS e TOLL+ su tutto l’arco alpino B+ 26 In questo scenario, tutti i progetti sono introdotti singolarmente: TOLL+ sui valichi alpini tra Italia e Francia, la BTA sui valichi tra Svizzera e Italia e l‟AETS sui valichi tra Italia e Austria. La BTA e l‟AETS richiedono necessariamente la vendita all‟asta dei diritti di transito sotto forma o di UTA o di certificati di emissione. Lo schema TOLL+ può funzionare autonomamente sui corridoi alpini lungo il confine italo-francese. 26 Per lo scenario 4 si parte dal presupposto che i singoli progetti vengano introdotti nei Paesi in cui si sono discussi inizialmente i sistemi, ovvero la BTA in Svizzera, l‟AETS in Austria e TOLL+ tra Francia e Italia. Va tenuto presente tuttavia che ogni combinazione è possibile. 76 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Per la BTA e l‟AETS è possibile adottare una piattaforma comune per l‟asta e il commercio dei diritti di transito, il cui contingente disponibile è fissato autonomamente da ciascuno Stato. L‟asta si svolge secondo le modalità descritte nel capitolo 3.1.2. 4.3.2 Commercio dei diritti di transito Scenario 1: Borsa dei transiti alpini BTA su tutto l’arco alpino B+ Il commercio delle UTA dipende anche in questo caso dall‟assegnazione iniziale (cfr. cap. 4.3.1). Per entrambe le opzioni (assegnazione individuale o comune delle UTA), il commercio può avvenire sulla stessa piattaforma, ma il prezzo può variare da Paese a Paese se l‟assegnazione iniziale viene stabilita individualmente da ogni Stato. Scenario 2: sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina AETS su tutto l’arco alpino B+ A differenza dello scenario BTA, nel sistema AETS l‟asta iniziale deve essere unica per tutti gli Stati, in modo da fissare un unico prezzo finale per un certificato di CO 2. Ciò presuppone la necessità di commercializzare i certificati su un‟unica piattaforma centrale valida per tutti i Paesi. In questo modo sia ha la garanzia che i certificati hanno, in un qualsiasi momento del periodo di contrattazione, lo stesso prezzo in tutti i Paesi e su tutti i valichi. Scenario 3: TOLL+ su tutto l’arco alpino B+ Il progetto TOLL+ non prevede il commercio di diritti di transito. Scenario 4: Uso parallelo di BTA, AETS e TOLL+ su tutto l’arco alpino B+ Se i sistemi TOLL+, BTA e AETS vengono implementati singolarmente, TOLL+ funzionerà autonomamente sui corridoi assegnati, mentre la BTA e l‟AETS verranno introdotti negli altri Stati utilizzando la stessa piattaforma. La BTA e l‟AETS prevedono un commercio individuale dei diritti di transito in base ai rispettivi progetti iniziali. 4.4 Addebito L‟addebito dei diritti di transito avviene in tutti i casi (TOLL+, BTA o AETS) per mezzo di una OBU, mediante sistema di comunicazione DSRC. Come descritto nel capitolo 4.2, un numero elevato di mezzi pesanti in Europa sarà presto dotato di una OBU interoperabile. Inoltre, su strade a pagamento in Francia e in Austria sono già in uso OBU con sistema di comunicazione DSRC per l‟addebito dei pedaggi. Tutti gli autocarri svizzeri sono equipaggiati di una OBU svizzera e la Francia adotterà un sistema nazionale di pedaggi stradali (TPLN) che richiede obbligatoriamente l‟uso di una OBU. Pertanto, le OBU in uso oggi e in futuro possono 77 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS essere utilizzate senza problemi nel processo di addebito dei passaggi nella BTA e nell’AETS. In più, data la crescente penetrazione di queste OBU nei parchi autocarri, ci si può attendere che tra alcuni anni quasi tutti i mezzi pesanti che circolano sulla rete viaria europea (immatricolati in uno Stato membro o al di fuori dell’Ue) saranno dotati di una OBU adeguata per la BTA o l’AETS. Per il progetto TOLL+ è richiesta una OBU interoperabile conformemente alla direttiva europea (cfr. cap. 4.2.), poiché essa è collegata a un sistema di pagamento automatico. Si può adottare una OBU SET oppure una OBU già accettata lungo i corridoi TOLL+, ad esempio la OBU TIS-PL in uso in Francia. Il principio di base di tutti e tre i sistemi è molto semplice: apparecchiature specifiche installate lungo la strada leggono il numero di conto personale (PAN) della OBU per identificare il veicolo. Successivamente, la riservazione viene effettuata nel back office centrale. Il numero di conto personale è costituito da due serie che consentono di identificare il fornitore di servizi e il numero di utente presso il fornitore di servizi. Quando un veicolo attraversa un corridoio alpino, il passaggio è addebitato una sola volta. Il passaggio è collegato a un unico corridoio alpino situato lungo l‟arco alpino B+, ad eccezione dell‟asse Tarvisio-Tauern, dove un passaggio comprende due valichi alpini. Nel sistema BTA, il passaggio sul corridoio Tarvisio e Tauern verrà addebitato una sola volta, mentre il numero di certificati di emissione richiesti varierà a dipendenza del percorso (il passaggio dall‟Italia alla Germania transitando per il Tarvisio/Tauern richiederà un numero maggiore di certificati rispetto al tragitto Italia-Klagenfurt via Tarvisio). Nel progetto TOLL+ i pedaggi dipendono anche dalla lunghezza del passaggio alpino, mentre il numero di passaggi non è un fattore rilevante. Scenario 1: Borsa dei transiti alpini BTA su tutto l’arco alpino B+ La procedura di addebitamento dei diritti di transito nella BTA è simile al sistema di pagamento elettronico dei pedaggi attualmente in funzione sulla rete stradale europea: apparecchiature poste lungo la strada identificano la OBU del veicolo e associano il PAN all‟utente registrato. L‟unico requisito supplementare indispensabile è un‟interfaccia tra il sistema operativo e la borsa dei diritti di transito per associare il PAN del veicolo al numero di conto BTA dell‟autotrasportatore e dedurre il numero di UTA necessarie per un DTA. Le apparecchiature stradali necessarie sono già installate sulle principali strade a pagamento lungo i corridoi alpini, ad eccezione che in Svizzera, sui passi di montagna di Montgenèvre e del Resia, sulle strade destinate al traffico locale ai passi del Brennero e del Tarvisio e sulle strade destinate al traffico locale del corridoio di Ventimiglia (questi tre corridoi sono dotati di apparecchiature di terra soltanto sulle autostrade). Scenario 2: Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina AETS su tutto l’arco alpino B+ Si può adottare lo stesso sistema di addebito utilizzato nel progetto BTA. 78 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Scenario 3: TOLL+ su tutto l’arco alpino B+ Nel progetto TOLL+ l‟addebito viene effettuato a ogni singolo punto di pagamento lungo i corridoi alpini (ad es. casello o punto di addebito automatico situato lungo la strada). Come precisato sopra, il progetto TOLL+ richiede apparecchiature stradali supplementari sui passi di montagna di Montgenèvre e del Resia e sui tre corridoi alpini svizzeri. Scenario 4: uso parallelo di BTA, AETS e TOLL+ su tutto l’arco alpino B+ Lo scenario 4 è una combinazione tra gli schemi di esazione dei pedaggi stradali già in funzione sui corridoi alpini italo-francesi e i sistemi BTA e AETS sui corridoi Svizzera/Italia e Austria/Italia. Il progetto TOLL+ non richiede interfacce con la BTA o l‟AETS, mentre la BTA e l‟AETS possono utilizzare la stessa piattaforma per l‟asta e il commercio dei diritti di transito e la procedura di addebito descritta sopra. 4.5 Conformità alle regole A differenza dell‟erogazione dei servizi, che può essere affidata all‟esterno, il monitoraggio – comprendente i controlli della conformità e il perseguimento dei contravventori – è una questione che riguarda le competenti autorità nazionali dei singoli Paesi e i singoli utenti stradali. I controlli della conformità e il perseguimento dei contravventori devono avvenire in base alle 27 normative e leggi nazionali , nel rispetto della legislazione comunitaria (ad es. esecuzione transfrontaliera delle sanzioni). Scenario 1: Borsa dei transiti alpini BTA su tutto l’arco alpino B+ I controlli e il perseguimento dei contravventori nel caso dell‟introduzione di una Borsa dei transiti alpini BTA su tutto l‟arco alpino B+ va eseguito nello Stato in cui si valicano le Alpi. I controlli di regolarità atti a verificare se un veicolo è in possesso del diritto di transito richiesto vengono effettuati nel punto di attraversamento delle Alpi. Per questo motivo, i punti di attraversamento sono equipaggiati di installazioni per l‟addebito automatico (cfr. cap. 4.4, scenario 1) e per il controllo automatico della conformità nonché la raccolta di prove in caso di nonconformità al sistema. I controlli vengono effettuati nei punti di attraversamento, in regime di flusso scorrevole del traffico e sono classificabili per tipologie: comunicazione DSRC: le apparecchiature stradali DSRC installate nel punto di attraversamento stabiliscono una comunicazione con la OBU a bordo del veicolo in transito e leggono il numero di conto personale (PAN) per verificare e addebitare il DTA sul rispettivo conto utente nel back-office centrale; 27 Le misure di polizia (ad es. fermare un autocarro per strada per controllare che sia in regola) e la delega di siffatte misure a organizzazioni private come il gestore della BTA o dell‟AETS sono definite nelle leggi nazionali, che possono variare anche notevolmente da Stato a Stato. 79 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS classificazione del veicolo: la classificazione automatica del veicolo opera una distinzione tra veicoli soggetti e veicoli non soggetti alla BTA (ad es. autovetture) in base alle loro dimensioni. Lo scopo è individuare i veicoli che dovrebbero essere dotati di un sistema di comunicazione DSRC. Una tecnologia comunemente in uso per la classificazione dei veicoli è la scansione laser, che garantisce un elevato grado di precisione (classificazione corretta nel 95% dei casi); monitoraggio video (captazione di immagini): se un veicolo viene classificato come soggetto alla BTA e i dati acquisiti dalla OBU tramite comunicazione DSRC indicano che il veicolo non è in regola, viene scattata un‟immagine video digitale del veicolo in cui sia visibile il numero di targa. Sulla base delle informazioni acquisite con la comunicazione DSRC, della classificazione del veicolo e dell‟immagine del veicolo viene aperta una scheda probatoria che viene trasmessa al back-office centrale per effettuare i dovuti accertamenti e avviare un procedimento; perseguimento dei contravventori: se sulla base della scheda probatoria viene comprovata l‟irregolarità, il veicolo contravventore viene inserito in una lista nera in vista del sanzionamento. Se si tratta di un veicolo domestico, il proprietario del veicolo e l‟immatricolazione sono noti ed è quindi possibile ingiungere al proprietario del veicolo il pagamento delle somme dovute, tra cui anche una multa. Se il veicolo è immatricolato all‟estero, il perseguimento del contravventore deve avvenire o sul rimanente tratto stradale nello Stato in questione o alla frontiera nel momento in cui il veicolo lascia il Paese. La ripartizione delle competenze tra le autorità esecutive non è uguale in ogni Paese. Ai fini dell‟apertura di una scheda probatoria è necessario disporre in ogni Stato di un‟interfaccia tra il sistema di controllo della conformità utilizzato nel quadro della BTA e le autorità esecutive dei rispettivi Paesi. Occorre tuttavia esaminare se le leggi nazionali o regionali/cantonali applicabili consentono alle autorità preposte (polizia o dogane) di perseguire e sanzionare i contravventori del sistema BTA, poiché gli obblighi amministrativi sono definiti nelle leggi nazionali e l‟inserimento di nuove mansioni potrebbe richiedere un emendamento. In alcuni casi potrebbe profilarsi la necessità di adeguare le leggi per legalizzare le procedure di perseguimento nel quadro della BTA. In Svizzera, il perseguimento dei contravventori potrebbe essere garantito dalle pattuglie di polizia, con controlli sui veicoli in circolazione o in sosta nelle aree di parcheggio. Se viene identificato un contravventore, il veicolo viene fermato e il conducente multato sul momento. Nel meccanismo di perseguimento dei contravventori è inoltre possibile coinvolgere anche l‟Amministrazione federale delle dogane, ovvero l‟autorità preposta all‟applicazione, al controllo della conformità e all‟esecuzione della tassa sul traffico pesante in vigore in Svizzera. L‟Amministrazione federale delle dogane esegue in ogni caso, alle frontiere svizzere, i controlli di regolarità per accertare il pagamento della tassa sul traffico pesante: ai valichi di frontiera si potrebbero dunque svolgere anche i controlli relativi alla BTA. In Austria, le unità di controllo mobile già operative sulle autostrade per verificare il pagamento dei pedaggi da parte dei mezzi pesanti potrebbero effettuare anche i controlli di conformità al sistema della BTA. Questi veicoli sono gestiti dalla ASFINAG e sono già dotati delle apparecchiature necessarie per l‟accertamento delle violazioni in materia di pagamento dei pedaggi: queste apparecchiature sono simili a quelle richieste nella 80 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS BTA. Il controllo dei veicoli avverrebbe o in regime di flusso continuo della circolazione o in apposite aree di controllo (parcheggi appositamente designati). In Francia i controlli potrebbero essere affidati alla polizia. Come accennato nel capitolo 4.4 relativamente allo scenario 1, le apparecchiature stradali richieste per le procedure di addebito nella BTA sono già installate sulla maggior parte delle strade a pagamento lungo i corridoi alpini, ad eccezione che in Svizzera, sui passi di montagna di Montgenèvre e del Resia, sulle strade destinate al traffico locale ai passi del Brennero e del Tarvisio nonché sulle strade destinate al traffico locale lungo il corridoio di Ventimiglia (i due passi menzionati sono dotati di apparecchiature stradali esclusivamente sulle autostrade). Sulle strade già provviste di apparecchiature stradali idonee al sistema di addebito della BTA è necessario installare unicamente le infrastrutture mancanti per il controllo della conformità adibite alla classificazione dei veicoli e alla captazione di immagini; su tutte le altre strade bisogna installare anche l‟infrastruttura per il sistema di addebito della BTA. Scenario 2: Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina AETS su tutto l’arco alpino B+ Il monitoraggio del sistema avviene automaticamente, come per il sistema di pedaggio attualmente in funzione in Austria. Di conseguenza, il sistema di monitoraggio dell‟AETS deve essere simile a quello utilizzato per i pedaggi sulle strade austriache. Il meccanismo automatico può controllare unicamente l‟esistenza di adeguati certificati di CO2. Nessun sistema automatico è in grado di controllare direttamente le emissioni standard di CO2. La validazione di questo parametro avverrà in fase di registrazione del veicolo. La corrispondente classe di emissioni è implementata nella OBU nel momento in cui il veicolo viene registrato nel sistema. Questo iter è simile al processo di validazione delle classi EURO nel sistema di pedaggio attualmente in vigore in Austria. Il monitoraggio deve essere svolto dai singoli Stati, che possono adottare strategie diverse (ad es. nella frequenza dei controlli). Una strategia comune consentirebbe di evitare differenze di sistemi che produrrebbero un indesiderato traffico di aggiramento. Scenario 3: TOLL+ su tutto l’arco alpino B+ Nel caso dell‟adozione di un sistema TOLL+ su tutto l‟arco alpino B+, i controlli della conformità e le procedure di perseguimento dei contravventori devono essere svolti nello Stato in cui si valicano le Alpi e si devono pagare i pedaggi differenziati. I controlli atti a chiarire se un veicolo ha pagato o meno l‟importo dovuto vengono effettuati nei punti di esazione dei pedaggi per l‟attraversamento del valico alpino. Per questo motivo, i punti di esazione dei pedaggi TOLL+ sono dotati di apparecchiature per l‟esazione automatica dei pedaggi (cfr. cap. 4.4, scenario 3), per il controllo automatico della conformità e per la raccolta di prove in caso di irregolarità. I controlli sono effettuati in regime di flusso continuo della circolazione nei punti 81 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS di esazione dei pedaggi e sono simili a quelli previsti nella BTA. Lo stesso vale per le procedure di perseguimento dei contravventori e le infrastrutture necessarie. Scenario 4: uso parallelo di BTA, AETS e TOLL+ su tutto l’arco alpino B+ Se si decidesse di introdurre individualmente una BTA, l‟AETS e TOLL+ su tutto l‟arco alpino B+, i controlli della conformità e il perseguimento dei contravventori verrebbero effettuati separatamente per ogni strumento, come descritto nei tre scenari illustrati sopra. 4.6 Implementazione Scenario 1: Borsa dei transiti alpini BTA su tutto l’arco alpino B+ In generale, i singoli governi nazionali sono responsabili dell‟intero sistema implementato sul loro territorio. In caso di gravi problemi al sistema della BTA, i governi federali possono adottare i provvedimenti necessari per ripristinare la funzionalità del sistema e garantire il corretto svolgimento di tutte le funzioni necessarie per l‟esercizio della BTA. Ciò può essere garantito definendo a dovere le funzioni della BTA (cfr. figura 4-3). La prima funzione riguarda la supervisione. Il comitato di supervisione è responsabile dell‟esercizio conforme della BTA, che copre diversi aspetti: definizione dei requisiti per le diverse componenti del sistema; informazioni sui cambiamenti apportati all‟intero sistema; precisazione dei criteri per i market maker, gli operatori e i banditori d‟aste; rapporti periodici al governo federale. La funzione definita assegnazione delle UTA include l‟asta e il recupero crediti per le unità vendute all‟asta e comprende anche il trasferimento dei proventi all‟autorità competente (per l‟uso cui sono destinati). Il commercio delle UTA come pure la tenuta dei registri e la gestione del sistema sono già stati illustrati nei precedenti capitoli e non saranno qui oggetto di ulteriore trattazione. Lo stesso vale per l‟attuazione su strada e il monitoraggio, due aspetti trattati nel capitolo 4.5. 82 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 4-3: Funzioni nella BTA Funzione principale Sottofunzione Supervisione Responsabile dell‟esercizio conforme della BTA Assegnazione delle UTA Asta, recupero crediti Commercio Market maker, intermediari/commercio OTC, operatori di mercato Tenuta dei registri e gestione del Implementazione e gestione dei registri e del sistema: sistema Registrazione degli utenti Registrazione delle UTA Trasferimento delle UTA Conversione delle UTA in DTA Riconversione dei DTA in UTA Rimborso dei DTA Monitoraggio e statistiche Controlli ai valichi alpini Controlli della conformità Sanzionamento Attuazione su strada Controlli ai valichi alpini, punti vendita (POS) Controlli Adempimento dell‟obbligo di DTA, comminazione di sanzioni, riscossione delle sanzioni, controllo dei permessi per i TL e i TBD Fonte: Ecoplan, Rapp Trans e Kurt Moll (2007): Alpentransitbörse: Untersuchung der Praxistauglichkeit. La Figura 4-3 mostra che la pianificazione, l‟implementazione e l‟esecuzione della BTA chiamano in causa molteplici funzioni. A dipendenza di chi è responsabile di quale funzione, i modelli organizzativi possibili sono svariati. È però chiaro che bisogna operare una selezione ragionevole che s‟impone per tutta una serie di motivi: l‟efficienza organizzativa può essere migliorata unicamente se le funzioni amministrative strettamente interfacciate (ad es. assegnazione delle UTA e tenuta dei registri) sono affidate a un unico ufficio; nella prospettiva dell‟efficienza dinamica (incentivo a fornire servizi efficienti), un modello organizzativo basato su diversi elementi del mercato privato è da preferire a un‟organizzazione pubblica o a partecipazione statale, per ragioni di competitività; per ottenere un‟ampia adesione al sistema da parte degli utenti è necessario implementare il sistema in maniera trasparente e illustrare chiaramente le caratteristiche del sistema. 83 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Un‟implementazione pubblico-privata concentrata in solo pochi uffici sembra essere la soluzione più valida. La supervisione sarebbe garantita da un comitato statale, mentre l‟assegnazione delle UTA, la tenuta dei registri e la gestione del sistema assieme all‟attuazione su strada dovrebbero essere affidate ad imprese private che concorrono per aggiudicarsi queste funzioni. Una gestione transnazionale dei registri semplificherebbe certamente il tipo di soluzione attuabile sull‟intero arco alpino B+. In questo caso andrebbero però definite con precisione le responsabilità politiche. Scenario 2: Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina AETS su tutto l’arco alpino B+ L‟organizzazione e la ripartizione delle responsabilità nel quadro dell‟AETS sono uguali a quelle della BTA. Le funzioni principali non cambiano. Una differenza non solo formale riguarda il fatto che al posto delle UTA vengono commerciati certificati di CO 2. Scenario 3: TOLL+ su tutto l’arco alpino B+ Nello scenario TOLL+ ogni singolo gestore dei pedaggi è interamente responsabile del proprio sistema: ovvero in Francia e in Italia, i concessionari, in Svizzera, l‟Amministrazione federale delle dogane quale attuale gestore della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) o un nuovo ente pubblico/privato, e la ASFINAG quale gestore dell‟attuale sistema di pedaggi autostradali per mezzi pesanti o un nuovo ente pubblico/privato in Austria. Il gestore dei pedaggi è responsabile delle specifiche tecniche e funzionali e della loro implementazione. Le funzioni principali di ogni gestore TOLL+ possono essere raggruppate per tipologie. 84 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 4-4: Funzioni in TOLL+ Funzione principale Sottofunzione Supervisione Responsabile dell‟esercizio conforme di TOLL+ Registrazione e gestione del sistema Implementazione ed esercizio del sistema TOLL+: Registrazione degli utenti ed emissione dei contratti Fornitura delle OBU agli utenti, direttamente o tramite emittenti certificati Attuazione su strada Conclusione di contratti con futuri fornitori del SET Fatturazione e incasso Informazioni agli utenti su tariffe e cambiamenti Monitoraggio e statistiche Mantenimento e rinnovamenti del sistema Controlli della conformità ai valichi alpini Sanzionamento Infrastruttura DSRC per il processo di addebito di TOLL+ ai valichi alpini, infrastruttura per il controllo della conformità ai valichi alpini, punti vendita (POS) per la fornitura delle OBU Implementazione del back-office centra- Memorizzazione ed elaborazione centralizzata dei dati, funle zioni centralizzate del servizio ai clienti, fornitura di interfacce per l‟infrastruttura su strada, autorità di perseguimento e futuri fornitori del SET Le funzioni sopramenzionate possono essere espletate direttamente dal gestore dei pedaggi oppure delegate esternamente a terzi. Nelle stazioni di rifornimento e lungo le strade di accesso ai valichi alpini TOLL+ sono già presenti punti vendita delle OBU DSRC. Ulteriori servizi di assistenza ai clienti tra cui call center o funzionalità su Internet possono anch‟essi essere forniti da terzi. Scenario 4: uso parallelo di BTA, AETS e TOLL+ su tutto l’arco alpino B+ L‟uso parallelo di BTA, AETS e TOLL+ richiede la stessa implementazione descritta sopra per ogni singolo strumento, solo su scala minore. 4.7 Costi Per il progetto ALBATRAS è stato calcolato un modello di costo per i quattro scenari principali menzionati sopra e tre sottoscenari. Ci si è basati su un modello di costo sviluppato da Rapp Trans per altri calcoli simili in progetti di tassazione stradale realizzati in Europa. Il modello di costo rispecchia l‟investimento necessario durante la fase di implementazione, i reinvestimenti per alcune parti (giunte al termine del tempo di vita) e i costi operativi an- 85 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS nui. Il finanziamento degli scenari del sistema non è inserito nel modello di costo poiché i recenti sistemi di tassazione dell‟utenza stradale sono stati finanziati come operazioni BOT (build-operate-transfer) senza quindi comportare costi per il governo. Nei calcoli non sono inclusi nemmeno i ricavi. 4.7.1 Scenari Gli scenari BTA, AETS, TOLL+ e il loro uso in parallelo sono calcolati con il modello di costo di Rapp Trans per l‟intero arco alpino B+ (scenario 4 come illustrato nella figura 4-5 sotto). Sono stati delineati quattro scenari. Scenario 1: Borsa dei transiti alpini BTA su tutto l’arco alpino B+ Il progetto della Borsa dei transiti alpini, stima dei costi inclusa, è stato sviluppato in Svizzera. Sulla base di questa stima dei costi sono stati calcolati i costi di implementazione, di reinvestimento e i costi operativi per la Borsa dei transiti alpini (BTA) sull‟intero arco alpino B+ (Ventimiglia-Tarvisio). Scenario 2: Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) su tutto l’arco alpino B+ Il Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina è stato progettato inizialmente in Austria. Lo scenario 2 rispecchia i costi d‟implementazione, di reinvestimento e operativi del sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) per l‟intero arco alpino B+ (Ventimiglia-Tarvisio). Scenario 3: TOLL+ su tutto l’arco alpino B+ Nello strumento TOLL+ le tariffe variano in base all‟orario, alla soprattassa ambientale e al valico alpino, come in parte già in uso sui valichi alpini italo-francesi. Nello scenario 3 si ipotizza che l‟intero arco alpino B+ (Ventimiglia-Tarvisio) adotterà il sistema TOLL+. Scenario 4: uso parallelo di BTA, AETS e TOLL+ su tutto l’arco alpino B+ Nello scenario 4 sono calcolati i costi dell‟uso in parallelo di tutti e tre gli strumenti. In questo scenario, ogni Stato implementa e attua un sistema specifico: la Borsa dei transiti alpini sui corridoi di Svizzera/Italia, il Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina sui corridoi di Austria/Italia e TOLL+ sui corridoi di Francia/Italia (cfr. figura 4-5). Questo scenario tiene conto delle possibili sinergie tra i sistemi (specialmente tra la BTA e l‟AETS). 86 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 4-5: Scenario 4: uso in parallelo di BTA, AETS e TOLL+ Fonte: Rapp Trans (2010). 4.7.2 Tipi di costo Vi sono due tipi di costo da considerare: 1. CAPEX (capital expenditure, spese per capitale), che comprendono l‟investimento iniziale (implementazione del sistema) e i costi di reinvestimento. I CAPEX vengono sommati al conto patrimoniale («capitalizzato»). Per questo motivo si deve tenere conto dell‟ammortamento sull‟intera durata di vita del sistema. 2. OPEX (costi operativi), ovvero i costi correnti per la gestione di un prodotto, impresa o sistema. L‟OPEX può includere anche il costo dei lavoratori e i costi legati alle strutture, tra cui locazioni e servizi. I costi OPEX vengono imputati nell‟anno in cui maturano. 4.7.3 CAPEX L‟investimento in un sistema di tassazione dell‟utenza CAPEX stradale comporta quattro voci di costo principali: Charging Data System 1. Sistema di convalida dei dati Compliance Checking / Enforcement 2. Controllo della conformità, monitoraggio 3. Sistema centrale Central System 87 Other Implementati on Costs ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 4. Altri costi di implementazione Sistema di convalida dei dati La maggior parte dei costi correlati al sistema di convalida dei dati riguarda il necessario investimento e reinvestimento nelle unità di bordo DSRC degli utenti «non ancora equipaggia28 ti» , nel sistema su strada di convalida dei dati (portali DSRC) e nei punti vendita (POS) presso i quali gli utenti, se ancora sprovvisti, possono acquistare le unità di bordo (OBU). Vi sarà richiesta di OBU nuove non solo il primo anno, ma anche in seguito, poiché ogni anno verranno registrati nel sistema nuovi veicoli e alcune OBU dovranno essere sostituite per fine del ciclo di vita. Controllo della conformità, monitoraggio Un sistema di convalida credibile presuppone necessariamente controlli della conformità e il perseguimento dei contravventori. I controlli stradali possono essere eseguiti con stazioni di 29 controllo fisse e unità di controllo mobili . A seconda dell‟auspicata densità dei controlli si possono prevedere altre soluzioni miste. Sistema centrale Il sistema centrale rappresenta l‟ossatura di ogni sistema di convalida. Consiste in un hardware e un software centrale, in moduli applicativi (ad es. moduli di gestione delle relazioni con la clientela o back-office elettronico), in moduli specifici DSRC e nel back-office per il controllo della conformità. Per gli scenari BTA e AETS, il software del sistema centrale deve consentire il commercio dei diritti di transito. Ciò genera costi elevati, poiché il commercio di questi diritti è ancora un «terreno inesplorato» in cui non è possibile applicare tecnologie all‟avanguardia. Altri costi di implementazione Gli altri costi di implementazione del sistema riguardano l‟ambiente di prova, l‟attrezzatura per la formazione e i costi di marketing e informazione (ad es. attività dei call center, configurazione del sito web). 28 Utenti privi di OBU dotata di interfaccia DSRC con un altro sistema di tassazione come il SET, la OBU austriaca o francese. 29 Ipotesi: è previsto l‟uso di impianti di controllo fissi e unità di controllo mobili, ma non di apparecchi di controllo mobili. 88 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 4.7.4 OPEX L‟esercizio di un sistema di tassazione stradale compor- OPEX ta quattro voci di costo principali che ricorrono annualHuman Resources (HR) mente: 1. Risorse umane 2. Esercizio tecnico Commissions Technical Operation Rents 3. Commissioni 4. Locazioni Risorse umane Le risorse umane sono strettamente implicate nell‟avviamento e nell‟esercizio del sistema. Data la complessità del sistema, si suppone che il sistema non sarà sviluppato direttamente dall‟operatore, bensì acquistato da uno sviluppatore specializzato nel quadro di un appalto pubblico. Le risorse umane necessarie possono variare in funzione del tipo di progetto. In fase di esercizio, sono in particolare le unità di controllo mobile ad avere bisogno di molte risorse. I costi per le risorse umane insorgono ogni anno di esercizio, ragion per cui è più vantaggioso investire in un sistema affidabile (CAPEX più elevati durante la fase di implementazione, poi ammortizzati su più anni) piuttosto che ridurre i CAPEX all‟inizio e incorrere in costi OPEX più elevati negli anni successivi. Esercizio tecnico I costi operativi (OPEX) per l‟esercizio tecnico comprendono i costi annui necessari per il mantenimento e il funzionamento del sistema di convalida dei dati, del sistema di controllo della conformità, del sistema centrale e di altri equipaggiamenti (cfr. CAPEX). Commissioni e altre spese Sono dovute commissioni per la gestione dei pagamenti, la distribuzione delle OBU, l‟esercizio del call center, l‟informazione e il marketing, l‟aggiornamento della piattaforma Internet come pure la formazione interna ed esterna. Una voce di costo significativa nel progetto ALBATRAS è costituita dall‟importo forfettario per la registrazione, il commercio dei diritti, l‟addebitamento ecc, che include i costi operativi annui legati al commercio dei diritti inerenti ai sistemi BTA e AETS. Locazioni Le locazioni devono essere pagate ogni anno d‟esercizio e durante la fase di implementazione (sistema centrale e uffici). 89 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 4.7.5 Voci di costo per strumento I costi varieranno a seconda della complessità dello strumento. Gli strumenti BTA e AETS sono più complessi, perché i diritti di transito vengono messi all‟asta e negoziati in numero limitato, concetto completamente nuovo. L‟approccio TOLL+ è invece più semplice in termini di progettazione del sistema, giacché non è previsto un limite massimo di diritti di transito commerciabili e non vi è dunque la necessità di creare una borsa dei diritti di transito. Nel sistema TOLL+ la tariffa varia semplicemente in base all‟orario e alla sovrattassa ambientale, e alla lunghezza del passaggio alpino. Per implementare il sistema ci si può avvalere delle tecnologie più all‟avanguardia. 4.7.6 Il modello di costo di Rapp Trans L‟analisi dei costi del progetto ALBATRAS si basa sul modello di costo di Rapp Trans, nato dall‟esperienza acquisita nel calcolo dei costi di diversi progetti internazionali di esazione dei pedaggi stradali. Lo scopo di questo modello di costo è stimare i costi totali per delineare la struttura dei costi e paragonare i diversi scenari. Il modello di costo opera una suddivisione dei costi per le diverse fasi del ciclo operativo di un sistema di tassazione stradale. I costi sono calcolati per l‟anno di implementazione e per la fase operativa che si suppone duri 10 anni. Le varie voci nel modello di costo sono raggruppate in categorie e sottocategorie per una migliore visione d‟insieme. Il modello di costo può essere utilizzato per stimare i costi totali di avviamento ed esercizio del sistema di tassazione dell‟utenza, basandosi su ipotesi ragionevoli per ogni elemento di costo. Adattando le ipotesi agli scenari si può elaborare una stima dei costi per i tre strumenti in riferimento a un‟area geografica definita. Il modello di costo si basa sulle migliori conoscenze acquisite nel campo. Va però tenuto presente che gli strumenti BTA e AETS non sono mai stati utilizzati nella pratica ed è dunque possibile che alcuni fattori di costo e importi varino a dipendenza dell‟evoluzione futura dei flussi di traffico, di decisioni politiche e del progresso tecnologico. Nel calcolo dei costi si è dunque tenuto conto di un grado di incertezza di +/- 30%. 4.7.7 Fonti del modello e valori La struttura del modello di costo e le ipotesi indicate si fondano su diversi studi e sull‟esperienza acquisita nell‟introduzione di vari sistemi di tassazione dell‟utenza stradale in Europa, segnatamente in Svizzera, Austria, Francia, Belgio (studio), Regno Unito (studio), Repubblica Ceca, Slovenia (studio), Finlandia (studio), Slovacchia e Ungheria. Si è tenuto inoltre conto di risultati concreti emersi nel quadro della relazione «Alpentransibörse: Untersuchung der Praxistauglichkeit», capitolo 8 «Costi», di Ecoplan, Rapp Trans e Kurt Moll (2007). 90 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 4.7.8 Struttura del modello di costo Il modello raffigura i costi di proprietà e il flusso di cassa durante le fasi di implementazione ed esercizio. Il flusso di cassa è calcolato sommando CAPEX e OPEX. I costi di proprietà sono calcolati sommando ammortamento e OPEX. Nei risultati del presente rapporto sono indicati unicamente CAPEX e OPEX. Nel modello di costo è stato definito un orizzonte temporale in funzione unicamente dello scopo del modello di costo. Esso non rispecchia una pianificazione reale e dettagliata. Si suppone che l‟implementazione duri soltanto un anno (a partire dal 2014, l‟anno di avviamento). La durata operativa è stimata a 10 anni. Costi di implementazione, costi operativi e costi di ammortamento Il modello di costo evidenzia tre diversi tipi di costo: Costi di implementazione e di rinnovo (CAPEX): vengono calcolati in primo luogo i costi di implementazione, ovvero le spese d‟investimento necessarie per avviare il sistema di tassazione all‟inizio della fase operativa. Per i costi di implementazione, le unità di costo sono stimate in euro. Questo fattore di costo viene poi moltiplicato per le unità richieste nel sistema. Durante i dieci anni di esercizio sorgono altre spese in conto capitale (spese di rinnovo, ad es. nuove OBU e sostituzione di altre componenti tecniche). Costi operativi (OPEX): i costi operativi sono calcolati come percentuale dei corrispondenti costi di implementazione da versare ogni anno. Una parte di questi costi è calcolata in funzione del volume (ad es. i costi di comunicazione sono legati al numero delle OBU), altri sono invece importi forfettari (ad es. costi annui d‟esercizio del call center). Costi di ammortamento: nel modello di costo si presume che l‟ammortamento sia lineare. Per avere un margine di sicurezza si utilizzano stime piuttosto prudenti. I componenti vengono ammortizzati su un periodo di 5 anni (OBU, attrezzatura per workshop certificati e verifica manuale / stazioni di lavoro per post-elaborazione), di 7 anni (sistema centrale) o di 10 anni (ammortamento normale). Alcune parti sono ammortizzate anche su 20 anni (portali). Dato che il calcolo tiene conto unicamente di un anno di implementazione e 10 di esercizio, ci saranno valori residuali (non vi sono ammortamenti straordinari nell‟ultimo anno di esercizio). 4.7.9 Limiti del modello di costo Non potendo disporre, a questo stadio del progetto, di informazioni dettagliate, il modello di costo si basa su ipotesi approssimative inerenti alle principali voci di costo di ogni scenario. I risultati dei calcoli consentono di mettere a confronto, in termini relativi, i costi dei vari scenari. 91 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Tutti i costi indicati si intendono IVA esclusa. Non si è inoltre tenuto conto dell‟inflazione: i costi operativi come anche i costi di reinvestimento (spese in conto capitale) durante il periodo di esercizio si basano quindi sul livello dei prezzi a inizio esercizio. I costi includono tutti i costi diretti che maturano nell‟ambito del sistema di tassazione stradale. Dato che vengono calcolati soltanto i costi diretti, non si è tenuto conto del tempo speso dagli utenti per il disbrigo delle procedure necessarie. Il modello raffigura unicamente i costi necessari in aggiunta a quelli dei sistemi già esistenti. In tutti gli scenari è previsto l‟utilizzo di OBU DSRC. La maggior parte di queste OBU è già stata pagata contestualmente ad altri sistemi (ad es. GO-Maut in Austria) e genera dunque costi minimi nel calcolo dei costi ALBATRAS. Il calcolo dei costi è una stima riferita a un periodo di tempo futuro. I costi dei componenti principali possono variare per effetto di miglioramenti tecnologici. 4.7.10 Ipotesi Le ipotesi riguardanti le principali determinanti dei costi sono elencate nella tabella sottostante. Il costo unitario delle OBU DSRC è stimato a 20 euro. Posto tuttavia che la maggior parte dei veicoli sarà già dotata di una OBU nel quadro di altri sistemi di tassazione o della OBU del SET con interfaccia DSRC, solo un numero ristretto di mezzi dovrà dotarsi di un‟unità di bordo specificatamente per i transiti alpini. In Svizzera si stima che al momento dell‟entrata in esercizio del sistema 30 000 utenti saranno ancora privi di un‟unità di bordo adeguata e dovranno dunque dotarsi di una OBU DSRC. Questo numero rappresenta gli utenti che optano per la soluzione manuale nel sistema svizzero TTPCP e non dispongono dunque di una OBU con interfacce DSRC verso altri sistemi di esazione (ad es. LKW-Maut in Germania, GO-Maut in Austria, TPLN in Francia, DSRC Tags nella Repubblica Ceca). In Austria, la maggior parte dei veicoli (domestici ed esteri) che viaggiano in autostrada devono essere dotati di una GO-Box, utilizzabile anche per i sistemi di tassazione dei transiti alpini. In Francia, la situazione è simile: la maggiore parte dei veicoli (domestici ed esteri) sarà già dotata di una OBU per il sistema TPLN (sistema di tassazione stradale) o di altre OBU DSRC esistenti, utilizzate sulle autostrade francesi. Per il sistema di tassazione dei transiti alpini si possono usare anche le OBU DSRC di altri gestori autostradali come ad esempio quelli spagnoli. Si stima che ogni anno, circa 20 000 nuovi veicoli devono dotarsi di una OBU. Si suppone poi che 15 000 mezzi escano dal sistema e non vi facciano ritorno l‟anno successivo. Gran parte di queste OBU vanno quindi «perse», ma una parte può essere riutilizzata se restituita ai punti di vendita (calcolo separato nel modello di costo). Per l‟implementazione e l‟esercizio del sistema sono necessarie risorse umane. Lo stesso vale per il back-office del centro operativo e per le squadre di controllo mobile. Il modello di costo si basa su due diverse ipotesi: la prima tiene conto delle risorse umane necessarie 92 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS durante l‟anno per l‟implementazione del sistema, la seconda di quelle necessarie per l’esercizio del sistema. Per la sua semplicità, TOLL+ richiede meno risorse umane degli altri due sistemi, sia per l‟implementazione che per l‟esercizio. Il numero di punti di addebito corrisponde ai punti dei valichi alpini che devono essere dotati di portali DSRC per l‟addebito del passaggio. Questi portali sono simili a quelli già in uso per l‟esazione elettronica dei pedaggi stradali. Una entità di portali nel modello di costo corrisponde a una direzione di marcia. Per entrambi i sistemi a corsia singola e a più corsie viene applicato un fattore di costo medio. Nei punti vendita (POS) gli utenti ancora sprovvisti di unità di bordo DSRC possono acquistare un‟apposita OBU per il sistema di tassazione dei transiti alpini. Gli utenti possono rivolgersi in Austria e nelle regioni confinanti di Germania e Italia ai POS esistenti per il GO-Maut, in Francia ai POS per il sistema di esazione dei pedaggi attualmente in uso o per il TPLN (non ancora) implementato. In Italia e Slovenia la situazione è da analizzare, ma si suppone che i POS esistenti siano utilizzabili per gli schemi di tassazione dei transiti alpini. La Svizzera è l‟unico Paese dove occorre creare una nuova rete di POS. Si ipotizza dunque che vadano creati non più di 15 nuovi POS. Ogni punto di addebito è dotato anche, sui medesimi portali, di apparecchiature stradali per il controllo della conformità. Unità mobili di controllo pattugliano inoltre le strade per garantire il perseguimento dei contravventori. Il personale di queste unità di controllo mobile è incluso nella voce risorse umane. La piattaforma adibita al commercio dei diritti di transito ha un peso considerevole in ragione dei costi di implementazione del software utilizzato dal sistema centrale nella Borsa dei transiti alpini e nel Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina. Il sistema TOLL+ richiede oneri chiaramente inferiori in quanto il sistema già esiste in Francia e le tecnologie necessarie sono più all‟avanguardia (non vi è commercio di diritti di transito, solo modulazione delle tariffe). Figura 4-6: Ipotesi sulle principali determinanti di costo 30 Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 BTA AETS TOLL+ Costo di una OBU DSRC all‟avvio del sistema (VMP > 3,5 t) 30 Uso parallelo 20 € (veicoli «non ancora» equipaggiati) Numero dei veicoli «non ancora» equipaggiati Scenario 4 30 000 30 000 30 000 Queste ipotesi si basano su dati ripresi da altri calcoli dei costi per sistemi di tassazione stradale. 93 30 000 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Esercizio: numero dei veicoli «non ancora» equipaggiati che entrano nel sistema 20 000 20 000 20 000 20 000 15 000 15 000 15 000 15 000 90 90 14 72 135 135 75 92 34 34 24 24 15 15 15 15 34 34 24 24 28 28 18 18 10 mio. € 10 mio.€ 1,5 mio.€ 9 mio.€ 24 mio.€ 24 mio.€ 3,6 mio.€ 21,6 mio.€ (per anno) Esercizio: numero dei veicoli che fuoriescono dal sistema (per anno) Risorse umane complessive necessarie durante la fase di implementazione (12 mesi) 31 Risorse umane complessive necessarie duran32 te l‟esercizio Numero dei punti di addebito (in un senso di marcia), importo forfettario per 1 e 2 corsie in un senso di marcia Numero dei punti vendita per gli utenti «non ancora» equipaggiati (vendita di OBU DSRC) Numero delle stazioni stradali fisse per il controllo della conformità Numero delle unità di controllo mobile Costi di implementazione del hardware del sistema centrale Costi di implementazione del software del sistema centrale Fonte: Rapp Trans (2010). 31 Principalmente personale del back-office per l‟integrazione e l‟avvio del sistema. 32 Questo numero include il personale di back-office e il personale addetto ai controlli mobili. 94 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 4.7.11 Risultati In questa sezione vengono descritti i risultati ottenuti sulla base del modello di costo, nello specifico: costi di implementazione (CAPEX); costi operativi (OPEX); costi di implementazione e di reinvestimento sull‟intera durata di vita del sistema; costi operativi sull‟intera durata di vita del sistema; costi totali sull‟intera durata di vita del sistema. 4.7.12 Costi di implementazione I costi totali di implementazione durante l‟anno di avviamento sono illustrati nella figura 4-7. I costi della BTA e dell‟AETS sono molto simili. L‟investimento principale è rappresentato dal sistema centrale, che deve consentire il commercio dei diritti di transito. TOLL+ è molto meno complesso degli altri due sistemi e non richiede lo sviluppo di nuove applicazioni. Comporta investimenti molto ridotti in Francia e Italia giacché l‟infrastruttura è in gran parte già esistente. A titolo di esempio: il passo di Montgenèvre è l‟unico a non avere una stazione di pedaggio che potrebbe servire da punto di addebito per TOLL+. L‟introduzione del sistema TOLL+ sull‟intero arco alpino B+ richiede investimenti assai più elevati in ragione dei costi di implementazione e di adattamento dei sistemi in Svizzera e Austria/Italia. Tuttavia, se confrontati con i sistemi BTA e AETS sull‟intero arco alpino B+, i costi di investimento per TOLL+ sono notevolmente più bassi grazie alla semplicità del sistema. L‟introduzione combinata di tutti e tre gli strumenti crea sinergie rispetto alla semplice somma dei tre scenari singoli. Nota: nella tabella sono riportati anche gli OPEX per le risorse umane durante la fase di implementazione. Nel modello di costo di Rapp Trans tutti i costi generati dalle risorse umane sono calcolati come OPEX. Questi costi sono inclusi nel grafico per fornire una visione più dettagliata dei costi durante la fase di implementazione. 95 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 4-7: Costi totali di implementazione in mio. € (anno di avviamento) Scenario 4 Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 BTA AETS TOLL+ OPEX risorse umane per l‟implementazione 10,9 10,9 1,8 8,3 CAPEX altri costi di implementazione 8,9 8,9 8,3 14,3 CAPEX sistemi centrali 45,7 45,7 15,2 41,2 CAPEX sistema di monitoraggio 5,5 5,5 3,8 3,8 CAPEX sistema di convalida dei dati 4,9 4,9 4,4 5,3 Totale 75,8 75,8 33,5 72,9 Uso parallelo OPEX risorse umane per l‟implementazione CAPEX altri costi di implementazione CAPEX sistemi centrali CAPEX sistema di monitoraggio CAPEX sistema di convalida dei dati 80 mio. € 70 mio. € 60 mio. € 50 mio. € 40 mio. € 30 mio. € 20 mio. € 10 mio. € 0 mio. € Scenario 1 Borsa dei transiti alpini (BTA) Fonte: Scenario 2 Scenario 3 Scenario 4 Sistema di scambio di quote di emissioni nella reg. alpina (AETS) Sistema dei pedaggi differenziati (TOLL+) Uso parallelo di BTA, AETS e TOLL+ Calcoli di Rapp Trans (2010). 4.7.13 Costi operativi La figura sottostante mostra i costi operativi (OPEX) durante un anno di esercizio scelto a caso (nell‟esempio il 2017). I costi operativi durante un anno di esercizio seguono lo stesso andamento dei costi di implementazione in tutti gli scenari. I costi operativi sono rappresentati in gran parte dalle risorse umane e dalle commissioni (che devono essere pagate ogni anno). Alla voce risorse umane, il determinante di costo principale è costituito dalle unità di controllo mobile che circolano sulle strade. Alla voce «commissioni e altre spese» i maggiori determinanti di costo sono rappresentati dai costi legati ai fornitori di mezzi di pagamento, dalla commissione per i punti vendita dove gli autocarri «non ancora» equipaggiati possono acquistare la OBU DSRC, dalla gestione del 96 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS call center e ovviamente dalle spese per la registrazione e il commercio dei diritti di transito (BTA e AETS). Costi operativi in mio. € (durante il 2017, anno esempio) Figura 4-8: Scenario 4 Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 BTA AETS TOLL+ OPEX locazioni 0,6 0,6 0,6 0,6 OPEX commissioni e altre spese 7,2 7,2 6 7,7 OPEX esercizio tecnico 5,3 5,3 2,1 4,9 14,4 14,4 8 9,8 27,4 27,4 16,7 23,0 OPEX risorse umane 33 Totale Uso parallelo OPEX locazioni OPEX commissioni e altre spese OPEX esercizio tecnico OPEX risorse umane 30 mio. € 25 mio. € 20 mio. € 15 mio. € 10 mio. € 5 mio. € 0 mio. € Scenario 1 Borsa dei transiti alpini (BTA) Fonte: Scenario 2 Scenario 3 Scenario 4 Sistema di scambio di quote di emissioni nella reg. alpina (AETS) Sistema dei pedaggi differenziati (TOLL+) Uso parallelo di BTA, AETS e TOLL+ Calcoli di Rapp Trans (2010). 4.7.14 Costi di implementazione e reinvestimento sull’intera durata di vita del sistema Nella Figura 4-9 sono illustrati i costi totali di implementazione e di reinvestimento (CAPEX) durante 1 anno di avviamento e 10 anni di esercizio (durata di vita del sistema ipotizzata ai fini della stima dei costi). 33 Le risorse umane includono il personale di back-office e gli addetti ai controlli mobili. 97 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Se paragonati ai costi di implementazione durante l‟anno di avviamento del sistema, i costi di investimento sull‟intera durata di vita includono anche il reinvestimento per componenti giunti a fine ciclo. La maggior parte dei componenti ha una durata di vita di 5 anni (ad es. punti vendita delle apparecchiature), 7 anni (ad es. hardware e software del sistema centrale) o 10 anni (ad es. progettazione del sistema). Inoltre, ogni anno sono necessarie nuove OBU DSRC per i veicoli che entrano nel sistema. Figura 4-9: Costi totali di implementazione e reinvestimento in mio. € (1 anno di implementazione e 10 anni di esercizio) Scenario 4 Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 BTA AETS TOLL+ CAPEX altri costi di implementazione 9,9 9,9 9,3 16,8 CAPEX sistemi centrali 91,3 91,3 30,4 82,4 CAPEX sistema di monitoraggio 8,2 8,2 5,5 5,5 CAPEX sistema di convalida dei dati 12,3 12,3 11,8 12,7 Totale 121,6 121,6 57,0 117,4 Uso parallelo CAPEX altri costi di implementazione CAPEX sistemi centrali CAPEX sistema di monitoraggio CAPEX sistema di convalida dei dati 140 mio. € 120 mio. € 100 mio. € 80 mio. € 60 mio. € 40 mio. € 20 mio. € 0 mio. € Scenario 1 Borsa dei transiti alpini (BTA) Fonte: Scenario 2 Scenario 3 Scenario 4 Sistema di scambio di quote di emissioni nella reg. alpina (AETS) Sistema dei pedaggi differenziati (TOLL+) Uso parallelo di BTA, AETS e TOLL+ Calcoli di Rapp Trans (2010). 98 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 4.7.15 Costi operativi sull’intera durata di vita del sistema Nella figura sottostante sono rappresentati i costi operativi (OPEX) durante i 10 anni di esercizio. Si noti che alcuni costi operativi figurano già nell‟anno di implementazione del sistema (locazioni e risorse umane). Durante l‟intera durata di vita del sistema, il principale fattore di costo delle spese operative è rappresentato dalle risorse umane. I sistemi BTA e AETS sono più complessi e comportano dunque OPEX più elevati rispetto a TOLL+. Sull‟arco alpino B+, una soluzione combinata dei tre strumenti (scenario 4) risulta più costosa di TOLL+, ma meno dispendiosa della BTA e dell‟AETS, poiché l‟installazione del sistema TOLL+ in Francia/Italia sarà in ogni caso più semplice e quindi meno onerosa rispetto a quella dei più complessi sistemi BTA o AETS anche sui corridoi alpini di Francia/Italia. Costi operativi in mio. € (sull’intera durata di vita del sistema) Figura 4-10: Scenario 4 Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 BTA AETS TOLL+ OPEX locazioni 6,6 6,6 6,6 6,6 OPEX commissioni e altre spese 72,2 72,2 61,0 77,7 OPEX esercizio tecnico 53,0 53,0 21,1 48,9 OPEX risorse umane 154,9 154,9 81,9 106,2 Totale 286,6 286,6 170,6 239,5 Uso parallelo OPEX locazioni OPEX commissioni e altre spese OPEX esercizio tecnico OPEX risorse umane 350 mio. € 300 mio. € 250 mio. € 200 mio. € 150 mio. € 100 mio. € 50 mio. € 00 mio. € Scenario 1 Borsa dei transiti alpini (BTA) Scenario 2 Sistema di scambio di quote di emissioni nella reg. alpina (AETS) 99 Scenario 3 Scenario 4 Sistema dei pedaggi differenziati (TOLL+) Uso parallelo di BTA, AETS e TOLL+ ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Fonte: Calcoli di Rapp Trans (2010). 4.7.16 Costi totali sull’intera durata di vita del sistema La tabella seguente mostra le uscite complessive (CAPEX + OPEX) durante 1 anno di implementazione del sistema e 10 anni di esercizio. Sull‟arco alpino B+, si ipotizza che la BTA e l‟AETS siano simili poiché i due approcci hanno molti punti in comune. I costi di una soluzione combinata dei tre strumenti (scenario 4) sono più elevati di TOLL+ sull‟intero arco alpino B+, ma più contenuti rispetto all‟uno o all‟altro dei ben più complessi sistemi BTA o AETS sull‟arco alpino B+. Figura 4-11: Costi totali in mio. € (sull’intera durata di vita del sistema) Scenario 4 Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 BTA AETS TOLL+ OPEX 286,6 286,6 170,6 239,5 CAPEX 121,6 121,6 57,0 117,4 Totale 408,3 408,3 227,6 356,9 Uso parallelo Totale OPEX Totale CAPEX 450 mio. € 400 mio. € 350 mio. € 300 mio. € 250 mio. € 200 mio. € 150 mio. € 100 mio. € 50 mio. € 00 mio. € Scenario 1 Borsa dei transiti alpini (BTA) Fonte: Scenario 2 Sistema di scambio di quote di emissioni nella reg. alpina (AETS) Scenario 3 Scenario 4 Sistema dei pedaggi differenziati (TOLL+) Uso parallelo di BTA, AETS e TOLL+ Calcoli di Rapp Trans (2010). 4.7.17 Conclusioni relative ai costi I costi totali (stime) vanno da 230 milioni di euro per il progetto TOLL+ a 410 milioni di euro per i progetti BTA e AETS. L‟implementazione del sistema TOLL+ è più semplice sulle 100 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS strade e nelle gallerie esistenti già a pagamento in Francia, Italia e Austria. TOLL+ non prevede però un limite massimo di diritti di transito né una piattaforma di scambio per il commercio dei diritti di transito alpino, concetto fondamentale sia per la Svizzera sia per l‟Austria. L‟uso parallelo di una BTA, di AETS e TOLL+ come calcolato nello scenario 4 genera costi totali pari a 360 milioni di euro. Esso tiene conto dei progetti BTA e AETS sviluppati a livello nazionale, ma prevede che il sistema TOLL+ continui a essere applicato sui corridoi Francia/Italia. Questi risultati forniscono una stima approssimativa dei costi (grado di incertezza pari a +/34 30 % ) per le fasi di implementazione e di esercizio degli strumenti in determinate aree geografiche. I fattori di costo si basano sull‟esperienza acquisita con altri sistemi di tassazione stradale già in funzione. L‟applicazione che consente il commercio dei diritti di transito negli scenari BTA e AETS è un concetto totalmente nuovo nell‟ambito della politica dei trasporti europea e include pertanto un grado di incertezza per i costi di implementazione. 34 V. cap. 3.7.6. 101 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS S E C O N D A P A R T E: Limiti soglia La BTA, l‟AETS e Toll+ nascono tutti e tra dalla volontà politica di limitare i trasporti merci su strada e favorirne il trasferimento dalla strada alla ferrovia. Uno degli obiettivi del presente studio è analizzare gli effetti dei diversi provvedimenti politici (Terza parte). Ciò richiede la definizione di valori soglia operabili per tutti e tre gli strumenti in esame. Nella Seconda parte del presente studio vengono dunque definiti i limiti massimi applicabili, ovvero numero massimo di autocarri (BTA), quantità massima di emissioni (AETS) e importo massimo dei pedaggi (TOLL+). I valori soglia andrebbero definiti in base a un approccio ragionato, tenendo conto degli obiettivi della politica, delle previsioni economiche e del traffico nonché delle capacità delle infrastrutture stradali e ferroviarie. Per ogni strumento sarà necessario definire diversi limiti soglia. Questo perché da un lato, l‟analisi si riferirà al 2020 e al 2030, per cui bisognerà valutare se aggiornare o meno i limiti massimi durante questo arco di tempo. D‟altro canto, verranno proposte due varianti per strumento, una più restrittiva e una più tollerante. Nella variante più restrittiva i limiti soglia sono più vincolanti e sono ammessi meno autocarri o meno emissioni (BTA ed AETS) o le tariffe dei trasporti stradali sono più elevate (TOLL+). La Seconda parte è strutturata nelle maniera seguente: il capitolo 5 (Previsioni del traffico merci transalpino) fornisce il contesto base su cui poggia l‟analisi degli effetti descritta nella Terza parte del presente studio. Per l‟esercizio 2020 e 2030 sono stati delineati scenari business-as-usual che riproducono uno, una «crescita bassa» e l‟altro, una «crescita alta». I valori numerici riportati nei diversi scenari sono stati calcolati con l‟ausilio del TAMM (TransAlpine Multimodal Model). Il capitolo 10 contiene una descrizione dettagliata del TAMM; il capitolo 6 esamina nella prima parte i criteri plausibili per la derivazione dei limiti soglia da adottare nei tre diversi strumenti, e illustra in seguito una proposta concreta di limiti massimi «restrittivi» e «tolleranti» per ciascuno strumento; il capitolo 7 tratta in maniera sintetica le possibili misure di accompagnamento. 102 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 5 Previsioni del traffico merci transalpino 5.1 Economia e traffico: panoramica delle previsioni esistenti In un primo momento analizzeremo le previsioni esistenti in materia di economia e traffico a livello sia nazionale sia europeo. Esamineremo a tal fine i seguenti studi e modelli di trasporto. TAMM (TransAlpine Multimodal Model): un modello di trasporto merci utilizzato nel progetto ASSET 35 dell‟Unione europea e sviluppato ulteriormente in uno studio BTA per 36 l‟UFT . Il sistema include un‟interfaccia per un modello commerciale che consente di effettuare proiezioni dettagliate sul numero di tonnellate di scambio tra Paesi e differenziarli in base al tipo di merce. TRANS-TOOLS: un modello globale di trasporto europeo per DGTREN (ora DG-MOVE). TRANS-TOOLS calcola i flussi di traffico merci e traffico viaggiatori fino al 2030 sull‟intera rete multimodale europea. 37 Swiss Perspective Study: previsioni riguardanti il traffico merci transalpino in Svizzera, 38 comprendenti laddove disponibili gli aggiornamenti esistenti. TAMM e TRANS-TOOLS hanno molti aspetti in comune, incluse componenti chiave come le reti di trasporto e i processi metodologici ricavati dalla ricerca in ambito comunitario, ma TAMM è stato ottimizzato per il sistema di trasporto alpino sulla base di dati specialistici, ed è stato progettato per consentire di testare complesse opzioni tariffarie. Non è un modello paneuropeo e considera unicamente i flussi di merci. Le tabelle che seguono illustrano in maniera schematica le previsioni riguardanti il trasporto merci transalpino e i relativi parametri socioeconomici (PIL e popolazione, se disponibili). I dati vengono poi confrontati e discussi e serviranno per corroborare i risultati e le ipotesi fondamentali su cui poggiano le previsioni del TAMM aggiornato utilizzato nel presente studio. 35 Ecoplan, NEA (2009), Case Study Alpine Crossing. EU-Projekt ASSET (Assessing Sensitiveness to Transport). 36 Ecoplan, NEA (2010b), Auswirkungen verschiedener Varianten der Alpentransitbörse. 37 TNO, ICCR e TML (2008), Best research dei «Sistemi di gestione del Traffico per il Trasporto Merci su Strada Transalpino». 38 INFRAS (2005), Perspektiven des alpenquerenden Güterverkehrs. 103 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 5-1: Panoramica delle previsioni riguardanti il trasporto merci transalpino 2) 2004 Alpinfo 2004 / 2008 Mio. t/anno Austria 2008 Svizzera 2004 2008 Strada 94.50 101.20 Ferr. 39.20 44.07 Totale 133.70 145.27 Quota del tot. 61.8% 63.0% 2004 2020 TAMM 2009 2030 2004 12.50 22.90 35.40 14.40 25.50 39.90 40.30 6.90 47.20 16.4% 2004 17.3% 2020 12.50 22.71 35.21 14.73 39.32 54.05 16.9% 21.5% n.d. n.d. n.d .n.d. 17.8% 73.2% 53.5% n.d. n.d. n.d. 2030 Francia 2008 Totale arco alpino C 2004 2008 40.10 5.20 45.30 21.8% 19.7% 2004 2020 147.30 69.00 216.30 2030 1) 155.70 74.77 230.47 100.0% 100.0% 2004 2020 2030 n.d. n.d. n.d .n.d. n.d. n.d. n.d. Mio. t/anno Strada 92.89 98.69 Ferr. 32.91 48.09 Totale 125.80 146.78 58.4% n.d. n.d. n.d .n.d. 6.2% 46.1% 16.7% n.d. n.d. n.d. 67.2% 32.8% n.d. n.d. 35.5% 64.5% 27.2% 72.8% n.d. n.d. 85.4% 14.6% 80.8% 19.2% n.d. n.d. 2020 2030 2004 2020 2030 2004 2020 2030 Strada 97.17 119.00 Ferr. 33.30 63.70 Totale 130.47 182.70 13.31 22.90 36.21 12.80 37.80 50.60 38.51 6.80 45.31 48.50 11.60 60.10 17.1% 17.2% n.d. n.d. n.d .n.d. 21.4% -3.8% 65.1% 39.7% n.d. n.d. n.d. 36.8% 63.2% 2004 25.3% 74.7% 2020 n.d. n.d. 2030 12.10 22.00 34.10 12.00 38.70 50.70 18.50 45.30 63.80 Quota del tot. 60.5% Crescita dal 2004 in % Strada Ferr. Totale Ripart.mod. Strada 73.8% Ferr. 26.2% TRANSTOOLS 2004 39.97 6.84 46.81 40.88 9.71 50.59 22.5% 20.1% n.d. 145.36 154.29 n.d. 62.46 97.12 n.d 207.82 251.41 .n.d. 100.0% 100.0% 2.3% 41.9% 8.1% n.d. n.d. n.d. 6.1% 55.5% 21.0% 69.9% 61.4% n.d. 30.1% 2004 38.6% 2020 n.d. 2030 180.30 113.10 293.40 20.5% n.d. 148.99 n.d. 63.00 n.d 211.99 .n.d. 100.0% 100.0% n.d. n.d. n.d .n.d. 25.9% 70.6% 32.6% n.d. n.d. n.d. 21.0% 79.5% 38.4% n.d. n.d. n.d. 80.7% 19.3% 2020 n.d. n.d. 2030 61.5% 38.5% 2020 n.d. n.d. 2030 Mio. t/anno Quota del tot. 61.5% Crescita dal 2004 in % Strada Ferr. Totale Ripart.mod.t 62.3% n.d. n.d. n.d .n.d. 22.5% 91.3% 40.0% n.d. n.d. n.d. Strada 74.5% Ferr. 25.5% 2004 65.1% 34.9% 2020 n.d. n.d. 2030 CH studio prospettico3) Mio. t/anno Strada Ferr. Totale Quota del tot. Crescita dal 2004 in % Strada Ferr. Totale Ripart.mod. Strada Ferr. 85.0% 15.0% 2004 70.3% 29.7% 2004 -0.8% 52.9% 75.9% 105.9% 48.7% 87.1% 35.5% 64.5% 23.7% 76.3% 29.0% 71.0% 1) L‟intero arco alpino da Ventimiglia a Vienna. 2) I valori riportati nella tabella includono i volumi del valico del Tarvisio. Nell‟ambito di Alpinfo, il valico del Tarvisio è stato escluso dall‟arco alpino C per evitare che venga calcolato due volte (il Tarvisio è collegato con un‟autostrada ad altri passi, ad es. il Tauern e Wechsel, sicché i flussi di traffico che valicano il Tarvisio utilizzano anche un altro punto di attraversamento). 3) Riguarda solo i corridoi svizzeri. I valori relativi al 2004 e al 2020 si basano sullo scenario alternativo 1 (dinamiche ferroviarie in Europe) in INFRAS (2005), «Perspektiven des alpenquerenden Güterverkehrs». In analisi di approfondimento riguardanti lo sviluppo futuro dell‟infrastruttura ferroviaria svizzera (SIF 2030, Sviluppo futuro dell‟infrastruttura ferroviaria), i valori 2030 ricavati dal Swiss Perspective Study sono stati aggiornati. Ai fini dell‟aggiornamento, come anno di base è stato utilizzato il 2007/2008 [cfr. DATEC (2009), Monitoring flankierende Massnahmen, 2. Semesterbericht 2008]. In questo rapporto vengono dunque considerati i valori aggiornati per il 2030. 104 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 5-2: Parametri socioeconomici di base Svizzera TAMM 2009 (Ue-27) 2004 2020 345 442 2030 2004 2020 2030 497 10 573 12 926 14 445 1) 2) PIL in mia. € Crescita dal 2004 in % p.a. 2) Popolazione in mio. 7,40 Crescita dal 2005 in % p.a. TRANSTOOLS (Ue-25) PIL in mia. € Unione europea 1,67% 1,47% 7,49 7,32 488,59 1,35% 1,26% 496,27 494,33 0,10% 0,05% 2,14% n.d. 0,08% -0,15% 3) Crescita dal 2000 in % p.a. 3) Popolazione in mio. Crescita dal 2000 in % p.a. CH studio prospettico PIL in mia. € 4) 357 Crescita dal 2002 in % p.a. 4) Popolazione in mio. Crescita dal 2002 in % p.a. 7,32 0,16% n.d. 483 535 1,70% 1,46% 7,54 0,16% 7,55 0,11% 1) Il PIL dei singoli Paesi e i tassi di crescita della popolazione utilizzati nel modello di scambio per TAMM (elaborazione di flussi di scambio futuri tra due Paesi) si basano sul progetto iTREN-2030 dell‟Ue (cfr. Schade W. et al. [2010], The iTREN-2030 Integrated Scenario until 2030). Per mancanza di spazio, nella tabella è riportato unicamente il tasso di crescita medio per l‟Ue-27 (ad es.: in base ai dati iTREN, la crescita media del PIL tra il 2005 e il 2030 è pari allo 0,75% in Francia, e allo 0,78% in Italia, il che significa che entrambi gli Stati sono chiaramente al di sotto della media Ue; d‟altro canto, in Paesi dell‟est dell‟Ue tra cui Polonia, Slovenia, Slovacchia o gli Stati baltici, la crescita media annua è stimata tra il 2,5 e il 3,5%, dunque significativamente al di sopra della crescita media dell‟Ue). È chiaro che altre previsioni (o previsioni più dettagliate sui singoli Paesi) possono fornire tassi di crescita nazionali diversi rispetto a iTREN-2030. Nell‟intento di adottare metodi uguali di previsione e trattare in maniera simile tutti i Paesi si è deciso di basare il TAMM sui pronostici di iTREN-2030. 2) Anno di base 2005. 3) Anno di base 2000. 4) Anno di base 2002. 5.1.1 Analisi delle previsioni e delle ipotesi di fondo In riferimento al volume complessivo del trasporto merci transalpino (su strada e ferrovia) sull‟arco alpino C, TRANSTOOLS prevede per il 2020 circa 40 milioni di tonnellate p.a. in più rispetto a TAMM 2009. La ripartizione modale dei trasporti complessivi nel 2020 è virtualmente identica, con una quota del 61,5% a favore del trasporto stradale e del 38,5% a favore del traffico ferroviario. Lo stesso vale per i singoli Paesi. La quota dei trasporti complessivi della Francia è praticamente identica nei due studi. Per Austria e Svizzera si delinea invece una differenza del 4% circa nelle rispettive percentuali dei trasporti complessivi riferiti al 2020: in TAMM 2009, la quota del traffico merci transalpino complessivo attraverso la Svizzera è in crescita, attraverso l‟Austria invece in calo, mentre in TRANSTOOLS le percentuali dei due Paesi sono più o meno uguali. Dal confronto dei risultati riguardanti il trasporto merci transalpino attraverso la Svizzera in TAMM 2009 e in Swiss Perspective Study emerge una crescita superiore dei trasporti complessivi in TAMM 2009 dal 2004 al 2020 (circa 3 mio. t. in più rispetto al Swiss Per- 105 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS spective study). Questa differenza è dovuta in primo luogo a una maggiore crescita dei trasporti su strada in TAMM 2009. Di riflesso, in TAMM 2009 la ripartizione modale a favore della strada nel 2020 è superiore (27,2%) rispetto a quella del Swiss Perspective Study (23,7%). Le ipotesi sulla crescita della popolazione in Europa e in Svizzera sono molto basse e piuttosto simili in tutti e tre gli studi. Lo stesso vale per la crescita del PIL in Svizzera: TAMM 2009 e Swiss Perspective study ipotizzano entrambi tassi di crescita annui comparabili fino al 2030. Per la crescita del PIL in Europe, TRANSTOOLS ipotizza una crescita annua superiore rispetto a TAMM 2009. 39 Una differenza rilevante tra i tre studi riguarda la modellizzazione degli effetti sulla produttività e sui contributi alle ferrovie. TRANSTOOLS non tiene conto né degli effetti sulla produttività né dei contributi, TAMM 2009 e Swiss Perspective Study considerano invece entrambi gli elementi. Va però detto che in TAMM 2009 gli effetti sulla produttività influenzano direttamente singoli fattori di costo, mentre in Swiss Perspective Study essi sono illustrati mediante un modello di riduzione dei costi complessivi (per informazioni più dettagliate sulla modellizzazione degli effetti sulla produttività e dei contributi in TAMM cfr. la sintesi delle ipotesi nel capitolo Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden. e il capitolo 11 dell‟Allegato). 5.1.2 Conclusioni Nel complesso, le previsioni sul trasporto merci transalpino per gli anni 2020 e 2030 elaborate dai tre studi sono sostanzialmente equivalenti. Pertanto, il nuovo TAMM aggiornato è una scelta ragionevole per modellare il trasporto merci transalpino e gli effetti dei tre strumenti di politica presi in esame nel presente studio. Inoltre, TAMM può produrre i risultati più dettagliati per il trasporto merci transalpino (differenziati a livello di NUTS3, per 10 diverse categorie di merci NSTR, per il trasporto su strada e 3 modalità ferroviarie). Per di più, tutte le ipotesi rilevanti per il calcolo con TAMM sono state discusse e verificate in un workshop di esperti tenutosi nel 2010. 40 Nell‟ambito di TAMM, i principali aggiornamenti tra il precedente e il pre- sente studio comprendono una previsione più recente degli scambi commerciali (basata sul 41 progetto iTREN-2030 dell‟Ue ), una modellizzazione riveduta degli effetti sulla produttività, dei contributi alle ferrovie e delle previsioni fino al 2030. Le previsioni commerciali indicano in generale una crescita moderata, con un trasferimento dei trasporti da ovest a est. 39 Altri parametri economici sono o non disponibili o non comparabili tra i tre studi. 40 Ecoplan, NEA (2010a), Alpentransitbörse: Plausibilisierung der Ergebnisse und Annahmen. 41 Cfr. Schade W. et al. (2010), The iTREN-2030 Integrated Scenario until 2030. 106 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 5.2 Ipotesi Allo scopo di fornire le basi per l‟analisi degli effetti dei tre strumenti BTA, AETS e TOLL+ sui flussi di trasporto merci transalpino occorre definire scenari business-as-usual (BAU) per il 2020 e il 2030. Per il 2030 viene fatta la distinzione tra «crescita bassa» e «crescita alta», in modo tale da includere nell‟analisi uno spettro più ampio di possibili situazioni future. Per il 2020 viene modellato un unico scenario BAU «trend di crescita». I calcoli numerici degli scenari in esame sono stati effettuati con l‟ausilio del TAMM (TransAlpine Multimodal Model). TAMM è descritto in dettaglio nel capitolo 10. Nel presente capitolo vengono riassunte le ipotesi su cui poggiano il caso base 2004 e gli scenari BAU (per informazioni più dettagliate sulle ipotesi più importanti cfr. cap. 11 dell‟Allegato). 5.2.1 Infrastrutture di trasporto rilevanti La Figura 5-3 mostra le infrastrutture di trasporto rilevanti per il traffico stradale e ferroviario sull‟arco alpino. L‟infrastruttura rilevante per i trasporti alpini comprende 2 337 chilometri di autostrade interurbane e 1 484 chilometri di ferrovia. L‟infrastruttura stradale copre otto corridoi alpini in Austria, quattro in Svizzera e quattro in Francia. L‟infrastruttura ferroviaria consiste in quattro corridoi in Austria, due in Svizzera e due in Francia. I corridoi ferroviari di Semmering e Ventimiglia offrono unicamente servizi di carico vagone e trasporto combinato non accompagnato, mentre gli altri corridoi offrono anche un servizio di autostrada viaggiante. In ALBATRAS, l‟analisi dei tre strumenti BTA, AETS e TOLL+ si riferisce alla regione alpina B+ (da Ventimiglia al corridoio Tauern-Tarvisio), mentre le previsioni del traffico merci transalpino e l‟analisi degli effetti elaborate nella Terza parte del presente studio riguardano la regione alpina C (l‟intera regione alpina tra Ventimiglia e Wechsel, come definita nella Convenzione delle Alpi). 42 L‟analisi è circoscritta al trasporto merci transalpino, tema centrale del presente studio e materia di studio di una politica coordinata auspicata da tutti i Paesi che hanno aderito alla Convezione della Alpi. 42 Convenzione delle Alpi (http://www.alpconv.org/theconvention/index_it). 107 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 5-3: Corridoi transalpini (stradali e ferroviari) 5.2.2 Ipotesi per il caso base 2004 e gli scenari BAU 2020/2030 La Figura 5-4 riportata sotto mostra le ipotesi fondamentali per l‟analisi del caso di base 2004 e gli scenari business-as-usual relativi al 2020 e al 2030. È fornita di seguito una breve descrizione dei casi in esame. a) Caso di base 2004 Il caso di base corrisponde ai volumi di trasporto merci transalpino calibrati con il TAMM e 43 fondati sui dati del CAFT 2004 . Gli strumenti programmatici e i servizi di trasporto su strada e rotaia rappresentano la situazione del 2004 (ad es. nessuna BTA, nessuna galleria ferroviaria di base sui corridoi del Gottardo e del Lötschberg). In Svizzera, l‟importo complessivo dei contributi destinati al trasporto merci su rotaia è pari a 140 milioni di euro, di cui circa 110 milioni destinati al trasporto combinato non accompagnato (TCNA) e circa 30 milioni all‟autostrada viaggiante (AV). L‟importo dei contributi è di 90 euro per spedizione e di 850-1 940 euro per treno per i TCNA (a seconda della pro- 43 Trasporto merci transalpino 2004. 108 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS venienza del treno), e di 109 euro per spedizione e di 2 048 euro per treno per l‟autostrada viaggiante. 44 In Austria, i contributi sono di 35 euro per spedizione per i TCNA e di 75-85 euro per spedizione per l‟autostrada viaggiante (a seconda del valico alpino). In Francia il contributo è di 24 euro per spedizione sia per il trasporto combinato non accom45 pagnato sia per l‟autostrada viaggiante . b) BAU 2020 Per il 2020 è stato modellato uno scenario tendenziale BAU della crescita dei trasporti. «BAU 2020 tendenziale» si basa sulle previsioni del TAMM relative al commercio e ai tra46 sporti per l‟anno 2020 (fondate sulle proiezioni del progetto dell‟Ue iTREN-2030 ), e sull‟ipotesi che per molteplici ragioni la crescita dei trasporti merci transalpini non sarà così elevata come pronosticato in passato. Le ragioni principali sono: – la crisi economica del 2008/09 (spostamento duraturo della domanda di trasporti attraverso le Alpi) invece di una ripresa graduale verso la linea di tendenza di lungo periodo (anteriore alla crisi); – limiti di medio e lungo periodo alla crescita delle partite visibili nella regione dovuti a effetti di disaccoppiamento tra reddito e trasporti, a risorse più limitate di carburante e alla dematerializzazione dell‟economia. Dal 2004 non sono stati implementati nuovi strumenti di politica. Effetti sulla produttività: 47 – Tra il 2004 e il 2020 il trasporto merci ferroviario sull‟intera rete europea segna effetti di produttività indotti da azioni politiche concertate (ad es. investimenti prioritari in TEN-T) i cui risultati sono: una maggiore frequenza dei servizi, costi fissi inferiori per spedizione grazie a un miglior equipaggiamento e a un miglior utilizzo dei terminali in rapporto a volumi più elevati, meno ritardi nei trasporti transnazionali, progressi e standardizzazione nelle tecnologie informatiche, che il modello processa con fattori di costo inferiori (cfr. cap. 11 dell‟Allegato). – Per il trasporto merci su strada, il carico medio per autocarro aumenta sui corridoi svizzeri passando da 9,9 tonnellate per autocarro nel 2004 a 12,5 tonnellate per autocarro nel 2020, il che si spiega con l‟allentamento (già implementato) dei limiti di peso per i mezzi pesanti. 44 UFT (2005-2009), Offertverfahren kombinierter Verkehr 2005-2009. In ragione del cambiamento apportato al regime dei contributi in Svizzera nel 2010 (trasformazione delle sovvenzioni ai costi dei tracciati in contributi per spedizione e treno; l‟importo complessivo rimane invariato) per la soluzione 2004 applichiamo i contributi come stabiliti nel 2010. 45 Per tutti i calcoli nel quadro del presente studio (ipotesi e run con il TAMM) è utilizzato il seguente tasso di cambio per la conversione di CHF in EURO e viceversa: 1,5625 CHF/EURO. Se non specificato diversamente, tutti i valori e i costi sono in euro, con il 2004 come anno di base (v. anche cap. 11.1.2 nell‟Allegato). 46 Schade W. et al. (2010), The iTREN-2030 Integrated Scenario until 2030. 47 Gli effetti di produttività «nel tempo» dal 2004 al 2020 ricorrono sull‟intera rete dei trasporti. 109 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Le gallerie ferroviarie di base del Lötschberg e del Gottardo sono operative, mentre sui corridoi del Brennero e del Moncenisio le nuove gallerie ferroviarie di base sono ancora in costruzione e non ancora aperte alla circolazione. – La nuova galleria di base del Gottardo accorcia le distanze e aumenta la velocità di trasporto, con una conseguente riduzione dei tempi di percorrenza degli itinerari inte48 ressati . Inoltre, in ragione della minore pendenza delle gallerie di base, il numero delle locomotive necessarie può essere ridotto da due a una per il trasporto combinato non accompagnato e il trasporto in carri completi, il che si traduce in minori costi di trazione per treno. Nel caso dell‟autostrada viaggiante, le gallerie di base consentono treni più lunghi. Tutti gli effetti menzionati sono elaborati nel modello come miglioramenti della produttività sulle linee di trasporto interessate. – La nuova galleria di base del Lötschberg ha come unico effetto di ridurre le distanze e quindi comporta una riduzione solo minima dei tempi di percorrenza dei trasporti ferroviari. Gli effetti di produttività sono pertanto più contenuti che sul corridoio del Gottardo. 49 Contributi a favore delle ferrovie – In Svizzera, i contributi vengono progressivamente ridotti e nel 2020 ammontano a 45 euro per spedizione (container da 40 piedi, ovvero forty-foot equivalent unit [FEU]), e in media a 425 euro per treno per i convogli da/ai Paesi Bassi e a 815 euro per treno per i convogli da/a il resto d‟Europa per il trasporto combinato non accompagnato (il che equivale a una riduzione del 50% rispetto ai contributi del 2010). Per l‟autostrada viaggiante, i contributi sono di 98 euro per spedizione e di 1 843 euro per treno (il che equivale a una riduzione del 10% rispetto ai contributi del 2010). Due terzi dei contributi che vengono meno sono trasferiti sui prezzi (cfr. cap. 11 dell‟Allegato). – In Austria, si ipotizza che i contributi vengano ridotti come in Svizzera fino al 2020 (50% per TCNA, 10% per AV). Per il trasporto combinato non accompagnato, nel 2020 i contributi ammontano a 18 euro per spedizione (nessun contributo per treno). Per l‟autostrada viaggiante, i contributi per spedizione vanno da 68 a 77 euro a dipendenza del corridoio alpino. – Per la Francia si ipotizza che i contributi nel settore ferroviario vengano aboliti nel 2020. Autostrada viaggiante: in Svizzera e Austria i servizi di autostrada viaggiante rimangono invariati (in Svizzera circa 100 000 viaggi AV all‟anno). In Francia è in funzione una nuova linea di autostrada viaggiante tra Orbassano e Aiton. I prezzi dell‟autostrada viaggiante 48 La nuova galleria di base del Gottardo (57 km) è attualmente in costruzione e dovrebbe aprire nel 2017. La galleria di base comporta un aumento delle capacità e ridotti tempi di percorrenza (1 ora per il traffico viaggiatori, 1 ora per il traffico merci). 49 La galleria di base del Lötschberg (34,6 km) è operativa dal 2007 e pur avendo anch‟essa portato un aumento delle capacità e un accorciamento delle distanze, non si è tradotta in un calo significativo dei tempi di percorrenza né in una diminuzione dei costi di trazione (in ragione soprattutto della galleria del Sempione). 110 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS diminuiscono per gli effetti di produttività nel settore ferroviario, ma allo stesso tempo aumentano per la riduzione dei contributi tra il 2004 e il 2020 (v. sopra). Trasporto combinato non accompagnato/trasporto in carri completi: i servizi di TCNA e TCC rimangono invariati (a parte per gli effetti di produttività e la riduzione dei contributi menzionati sopra). c) BAU 2030 Anche per il 2030 sono stati elaborati due scenari BAU relativi alla crescita dei trasporti («BAU 2030 crescita alta» e «BAU 2030 crescita bassa», con estrapolazione dei trend di crescita impliciti). I due scenari differiscono dagli scenari BAU 2020 nei seguenti punti (v. anche quanto esposto sopra): dal 2020 al 2030 non ci sono più effetti di produttività né per i trasporti merci su rotaia né per i trasporti merci su strada; le gallerie ferroviarie di base del Brennero e del Moncenisio sono in funzione e generano effetti comparabili a quelli della galleria di base del Gottardo; i contributi per il trasporto merci su rotaia (TCNA e AV) sono aboliti integralmente in tutti e tre i Paesi. 111 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 5-4: Ipotesi per il caso di base 2004 e gli scenari business-as-usual 2020/2030 Caso di base 2004 e BAU 2020/2030 Crescita Crescita economica / dei trasporti Galleria base Lötschberg/Gottardo 2004 2020 2004 proiezione iTREN-2030 2030 bassa alta CAFT 2004 Previsione comm.NEA/TAMM, Previsione comm. Previsione comm. crescita PIL Ue-27: 1,35% NEA/TAMM ridotta: NEA/TAMM alta: p.a. (in base a proiezione tasso di crescita 9% in più rispetto a iTREN-2030) del 7% più basso TAMMref, in base a rispetto a TAMMref, iTREN-2030 (PIL per tener conto di Ue-27, crescita effetti più marcati dell‟1,26% p.a.) della crisi 2008/09 aperta no aperta aperta Galleria base Brennero/Moncenisio no no Altri ampliamenti aperta aperta nessuno Servizio TCNA come 2004 Servizio TCC come 2004 Servizio AV situaz. 2004 nuova AV in Francia (Orbassano-Aiton) Contributi AT (TCNA e AV) situaz. 2004 ridotti aboliti Contributi CH (TCNA e AV) situaz. 2004 ridotti aboliti Contributi F situaz. 2004 Effetti di produttività strada 2004-2020/30 9,9 t/VMP 12,5 t/VMP carico medio carico medio aboliti aboliti nessuno Effetti di produttività ferrovia situaz. 2004 2004-2020/30 (dovuti ad armonizzazione / nuovi strumenti) Effetti di produttività ferrovia situaz. 2004 dovuti a nuove gallerie di base Strumenti di politica (BTA, AETS, TOLL+) Ridotte ore di preparazione, Nessun effetto di produttività aggiuntivo, dati uguali al 2020 carri completi, costi per terminali e quartier generale Distanza ridotta, maggiore velocità di Distanza ridotta, maggiore velocità di carico, tempi ridotti, carico, tempi ridotti, meno locomotive meno locomotive (costi di (costi di trazione) su GBG e GBB/GBMC; trazione) su GBG; distanza e tempi ridotti solo su GBL distanza e tempi ridotti solo su GBL nessuno nessuno nessuno 5.3 Risultati 5.3.1 Crescita degli scambi commerciali e del traffico nella regione alpina: nota preliminare I dati sulla crescita del traffico transalpino sono tratti principalmente da due fonti: i database commerciali (COMEXT e fonti nazionali) e i dati di Alpinfo e dei rilevamenti CAFT. I dati recenti di Alpinfo indicano – per l‟arco alpino C – un trend di crescita fino al 2004, una nuova ripresa nel 2006 e il raggiungimento dei livelli massimi nel 2007, con una successiva, forte contrazione dei volumi di traffico nel 2009, vale a dire -8,2% rispetto al 2004, -15,8% rispetto al picco massimo del 2007. Sugli itinerari francesi, nonostante gli anni di crescita economica i volumi hanno segnato un calo tendenziale nel medio periodo: 49,6 milioni di tonnellate nel 1999, scese a 47,2 milioni nel 2004, poi risalite a 48,1 milioni nel 2007 e crollate a 38,1 milioni nel 2009. A prescindere dalla recessione del periodo 2008-2009, l‟andamento degli ultimi anni non segna trend di crescita. 112 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Sugli itinerari svizzeri, i volumi hanno segnato una crescita costante, partendo però da livelli più bassi: 26,8 milioni di tonnellate nel 1999, 35,4 milioni nel 2004, 39,9 milioni nel 2008 (picco massimo registrato finora). Nel 2009 i volumi sono scesi a 34,2 milioni di tonnellate. Su questi corridoi il trend è di crescita moderata, con livelli iniziali relativamente bassi. Anche sui collegamenti austriaci i volumi di traffico – già alti in partenza - hanno registrato una crescita costante. In termini assoluti, l‟aumento del traffico entro i confini della regione definita nella Convenzione delle Alpi è in gran parte riconducibile alla crescita dei volumi di trasporto in Austria. Aggiustando i dati per tener conto dell‟inclusione nell‟arco alpino C del corridoio del Tarvisio, i volumi di traffico segnano una crescita da 107 milioni di tonnellate nel 1999 a 133,7 milioni nel 2004 e 145,2 nel 2008. Nel 2009 scendono a 124,7 milioni di tonnellate. La recente evoluzione dei flussi di traffico suggerirebbero dunque un ritorno – dopo il periodo di recessione – a una fase di ripresa moderata, con i tassi di crescita più alti attesi sugli itinerari centrali e orientali dell‟arco alpino. Utilizzando il modello di previsione per calcolare i tassi di crescita dei flussi di traffico, e applicando questi tassi ai dati del rilevamento CAFT 2004, è possibile scomporre i volumi di previsione in base a coppie di Paesi che intrattengono relazioni commerciali. Nella tabella sottostante sono riportati i dati relativi alle relazioni commerciali più importanti, che generano il 75% del traffico complessivo nell‟anno di base. Per ogni anno sono indicati i volumi e la quota rispetto al traffico complessivo. 113 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 5-5: Matrice origine/destinazione per le principali relazioni commerciali (in mio. t) 2004 Mio. t 2020 Quota Mio. t 2030 bassa Quota Mio. t Quota 2030 alta Mio. t 30alta/04 Quota Crescita DE-IT* 26.1 12% 30.6 12% 25.9 10% 31.1 10% 19% AT-AT 20.7 10% 26.3 10% 29.3 11% 29.3 9% 42% IT-DE 19.1 9% 23.0 9% 22.5 8% 27.0 9% 41% FR-IT 18.1 9% 23.2 9% 21.3 8% 25.6 8% 42% IT-FR* 13.2 6% 12.3 5% 10.4 4% 12.5 4% -6% AT-IT* 13.0 6% 11.4 4% 8.6 3% 10.4 3% -20% IT-AT 6.5 3% 7.9 3% 7.0 3% 8.4 3% 29% BE-IT 5.2 2% 6.0 2% 5.6 2% 6.8 2% 30% ES-IT 4.6 2% 5.5 2% 5.0 2% 6.0 2% 32% IT-ES 4.6 2% 4.2 2% 4.0 1% 4.8 2% 4% NL-IT 4.3 2% 4.1 2% 2.9 1% 3.5 1% -18% AT-DE 4.2 2% 5.3 2% 5.4 2% 6.5 2% 55% DE-AT 3.9 2% 5.9 2% 6.1 2% 7.3 2% 85% IT-BE 3.4 2% 3.5 1% 3.8 1% 4.6 1% 34% CH-CH 3.0 1% 3.9 2% 4.3 2% 4.3 1% 44% PL-IT 2.1 1% 3.6 1% 3.2 1% 3.8 1% 82% IT-PL* 1.9 1% 4.4 2% 5.3 2% 6.3 2% 222% CZ-IT 1.8 1% 3.0 1% 3.6 1% 4.3 1% 139% IT-CZ 1.5 1% 3.4 1% 4.5 2% 5.3 2% 246% TR-DE 1.1 1% 2.5 1% 3.6 1% 4.4 1% 288% Totale 158.4 76% 189.7 73% 182.5 68% 212.2 68% 34% 50.9 24% 70.0 27% 85.4 32% 101.8 32% 100% Altri Totale glob. 209.4 259.7 268.0 314.0 50% In generale, la quota dei più importanti flussi commerciali indica un calo negli anni, passando dal 76% nel 2004 a un pronosticato 68% nel 2030 per lo scenario di crescita alta. Ciò significa che le principali coppie di Paesi registrano per la maggior parte una riduzione nel tempo della loro quota. Benché per alcuni dei flussi commerciali minori nell‟anno di base sia prevista una crescita rapida, essi non riescono a superare le relazioni commerciali tra gli Stati più grandi. I dati a fine tabella riconfermano sostanzialmente la situazione iniziale. Attraverso le serie temporali, il fulcro delle relazioni commerciali rimane invariato, continuando a ruotare intorno a Germania, Italia e Francia, con – per l‟Austria – una quota rilevante costituita dai flussi domestici. Sono stati scelti quattro relazioni commerciali (contrassegnate da asterisco nella tabella sopra) allo scopo di comparare i flussi di scambio tra il 2002 e il 2009. DE-IT: scelta per essere il flusso di scambio più consistente, le previsioni indicano una crescita moderata del 19% fino al 2030. Come si può vedere nel grafico sottostante, questa previsione di crescita è la continuazione della tendenza delineatasi fino al 2007. Inoltre, i dati relativi agli scambi commerciali (tratti da COMEXT) coincidono con i dati CAFT (colonna 2004) del grafico sopra, indicando tra 22 e 26 milioni di tonnellate all‟anno. IT-FR: scelta per essere il flusso più consistente tra quelli che secondo le previsioni registreranno un calo netto. I dati storici mostrano livelli massimi nel 2005 (prima della reces- 114 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS sione), e un recente trend al ribasso accelerato dalla recessione. Nel 2004, questo flusso di scambio era prossimo a raggiungere i livelli massimi: il traffico deve dunque crescere in maniera significativa rispetto ai valori del 2009 per poter centrare i dati di previsione nel 2020 e nel 2030. Si noti inoltre che il volume commerciale in COMEXT (18 mio. nel 2004) è in certa misura più elevato rispetto al volume CAFT (13 mio. nel 2004), anche escludendo certa parte di traffico, il che fa pensare (difficile però capirne le ragioni) che una parte del flusso di scambio è trasportato via mare. AT-IT: scelta per essere il flusso più consistente verso sud indicante un calo netto. In base ai dati sugli scambi commerciali, questo flusso ha raggiunto il picco massimo nel 2003 e da allora è diminuito costantemente fino e anche durante la recessione. Questa tendenza è estrapolata e inclusa nei dati di previsione. A differenza del caso precedente (IT-FR), il calo pronosticato tra il 2004 e il 2020 si basa su una diminuzione costante anno dopo anno e non su una lenta ripresa rispetto ai livelli bassi del 2009: si spiega così la differenza nel calo percentuale. Tra i dati COMEXT e CAFT c‟è forte corrispondenza in questo caso, e ciò lascia intendere che il rilevamento terrestre censisce gran parte dei volumi rilevanti. IT-PL: scelta per essere uno dei flussi più consistenti indicante una forte crescita relativa: rispetto ai valori bassi del 2004 (anno di base), i volumi dovrebbero triplicarsi. Tra il 2002 e il 2009 il flusso commerciale ha registrato una crescita costante, con un picco massimo nel 2008 (2,6 mio. t), equivalente a un rialzo di quasi il 75% in sei anni. Un‟analisi più approfondita indica tassi di crescita simili per la maggior parte delle categorie di prodotti. Ancora una volta, i dati COMEXT e CAFT si confermano a vicenda, facendo dunque pensare che le aspettative di crescita degli scambi commerciali per gli anni futuri si rispecchieranno anche nell‟evoluzione dei volumi di traffico sull‟arco alpino. 115 ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY Figura 5-6: Serie temporali dei dati commerciali per i principali flussi O/D nella regione alpina Evoluzione dei flussi commerciali 25.000 20.000 15.000 Mio. t DE-IT IT-FR AT-IT IT-PL 10.000 5.000 0.000 2002 Fonte: 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 COMEXT (Eurostat) e stime dei consulenti. Al di fuori di questi esempi messi in evidenza, la tendenza è più uniforme: le previsioni indicano – per la maggior parte dei flussi O/D – una crescita del 30-40% entro il 2030 rispetto ai dati del 2004. In ITREN-2030 (DG-MOVE, 2009), il PIL dell‟Unione europea a 15 (comprendente tutti i principali Paesi alpini generatori di traffico merci) dovrebbe crescere del 34% tra il 2005 e il 2030. Per l‟Unione europea a 12 (la differenza incide soprattutto sui corridoi alpini orientali) il PIL dovrebbe crescere del 95%. Tenendo presente la composizione del traffico, i dati sulla crescita commerciale considerati nel presente studio sono in linea con questa evoluzione. L‟ITREN-2030 è una previsione elaborata dopo la crisi e tiene dunque conto di una futura penuria di materie prime, di livelli maggiori di scambi commerciali intercontinentali (quote di scambio più elevate tra Europa e Paesi asiatici), di uno spostamento demografico verso segmenti di popolazione non attiva e di uno spostamento economico verso le industrie di servizi. Nessuna di queste tendenze pronosticate a livello planetario suggerisce direttamente una crescita del traffico alpino, ad eccezione forse del trend di crescita dei flussi esterni in transito per i porti marittimi di Italia, Slovenia e Croazia. 5.3.2 Panoramica dei risultati Le tabelle riportate di seguito illustrano i risultati del trasporto merci transalpino per il caso di base 2004, BAU 2020 e BAU 2030 (crescita basse e alta) lungo l‟arco alpino C. Esse offrono quindi una panoramica completa della domanda di trasporti merci transalpini prevista in futuro e costituiscono la base per la modellizzazione degli scenari analizzati nel presente studio 116 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS (in merito alle ipotesi di fondo per i casi di riferimento e gli scenari cfr. cap. 6 e 11). I risultati sono presentati nella seguente maniera: in 1 000 tonnellate/anno per valico alpino; crescita dal 2004 al rispettivo scenario BAU, in 1 000 tonnellate/anno e in percentuale; crescita annua dal 2004 al rispettivo scenario BAU; numero di autocarri per il traffico su strada e su rotaia. I risultati del caso di base 2004 e degli scenari BAU 2020/30 come anche gli scenari per l‟analisi più a fondo degli strumenti di politica in esame sono illustrati nel capitolo 12 dell‟Allegato. Se si considera l‟intero arco alpino, i risultati possono essere sintetizzati come segue: il volume complessivo dei trasporti merci transalpini cresce da 208 milioni di tonnellate/anno nel 2004 a 260 milioni di tonnellate/anno nel 2020 (+25%), a 268-314 milioni di tonnellate/anno nel 2030 (+29 / +51%, crescita bassa e crescita alta) (cfr. Figura 5-7); i corridoi A-I/SLO (corridoi tra Austria e Italia/Slovenia) assorbono la quota di gran lunga più consistente del trasporto merci transalpino complessivo su strada e rotaia (cfr. Figura 5-8); i tassi di crescita globale annua del trasporto merci transalpino dal 2004 rispettivamente al 2020 e al 2030 sono più elevati sui corridoi CH-I (corridoi tra Svizzera e Italia), seguiti poi dai corridoi A-I/SLO (cfr. Figura 5-9). Sui valichi F-I i tassi di crescita annua sono nettamente più bassi in ragione della minore crescita del traffico merci transalpino su strada sui relativi corridoi (le ragioni alla base dei tassi di crescita più bassi sui corridoi F-I sono chiarite nei commenti ai rispettivi scenari BAU riportati nel seguito del presente studio). Nel complesso, la crescita annua è visibilmente più elevata sui valichi ferroviari rispetto ai valichi stradali (su tutti i corridoi). I servizi di autostrada viaggiante sui collegamenti CH-I diminuiscono tra il 2020 e il 2030 per effetto dell‟abolizione di tutti i contributi che vengono attualmente versati; in generale, la crescita del trasporto merci transalpino è più marcata sui corridoi orientali rispetto a quelli occidentali (spostamento da ovest a est delle relazioni nel campo dei trasporti). La quota dei corridoi A-I/SLO aumenta, cala invece la quota dei corridoi F-I (corri50 doi tra Francia e Italia) nei trasporti su strada . Volendo tener conto di diverse proiezioni di crescita si è deciso di elaborare anche due scenari BAU per il 2030, impostati l‟uno su una crescita bassa (crescita annua dei trasporti complessivi 2004-2030 pari all‟1,6%) e l‟altro su una crescita alta (crescita annua dei trasporti complessivi 2004-2030 pari al 2,6%); 50 Siamo consapevoli del fatto che altre previsioni (più dettagliate a livello di Paese) possono fornire tassi di crescita diversi per i singoli Paesi e pronostici sul trasporto merci transalpino tra coppie di Paesi diversi da quelli ricavati negli scenari BAU del TAMM (in merito ai tassi di crescita annuali dei trasporti transalpini negli scenari BAU v. Figura 5-9). Nell‟intento di utilizzare metodi di previsione equivalenti e di garantire un trattamento simile di tutti i Paesi, il TAMM si basa sulle previsioni iTREN-2030 per l‟Unione europea (v. Schade W. et al. 2010, The iTREN2030 Integrated Scenario until 2030). 117 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS la riduzione o l‟abolizione dei contributi si traduce in una crescita minore o addirittura negativa per il trasporto combinato non accompagnato e l‟autostrada viaggiante (specialmente nel periodo 2020-2030 per l‟assenza di effetti di produttività che compensino l‟abolizione dei contributi); il numero complessivo di autocarri sulle strade aumenta da 11,4 milioni/anno nel 2004 a 12,5 milioni/anno nel 2020 (+9%) a 12,9-15,1 milioni/anno nel 2030 (+13% / +32%, rispettivamente crescita bassa e crescita alta) (cfr. Figura 5-10); la ripartizione modale a favore del traffico stradale sull‟intero arco alpino C diminuisce approssimativamente dal 70% nel 2004 al 62% nel 2020/30. Figura 5-7: Volumi complessivi del trasporto transalpino per il caso di base 2004 e gli scenari BAU 2020/2030 sull’arco alpino C Mio. t/anno 350 300 250 200 150 2030alta 2030bassa 100 50 0 2000 2010 2020 118 2030 ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY Figura 5-8: Trasporto merci transalpino su strada, TCNA, TCC e AV sull’arco alpino C per il caso di base 2004 e gli scenari BAU 2020/2030 1'000 tons/a base case 2004 0 50'000 100'000 150'000 200'000 250'000 A - I / SLO CH - I F-I BAU 2020 A - I / SLO CH - I BAU 2030 low A - I / SLO BAU 2030 high F-I A - I / SLO CH - I F-I CH - I F-I road Figura 5-9: Paese UCT WL RM Tassi di crescita annua dei volumi di trasporto merci transalpino sull’arco alpino C, 2004-2020, 2004-2030 crescita bassa e 2004-2030 crescita alta Ferrovia TCNA Strada TCC AV Quota Totale Totale Crescita annua 2004 - 2020 A - I / SLO 3.5% 2.8% 2.0% 2.9% 0.9% 1.5% CH - I 2.1% 4.3% 1.3% 3.0% 2.0% 2.7% F-I 3.4% 1.2% 2.5% -0.5% 0.0% Totale 2.7% 3.0% 2.3% 2.9% 0.7% 1.4% 2.0% Crescita annua 2004-2030 bassa A - I / SLO 3.6% 3.9% 1.3% 3.6% 1.3% CH - I 0.3% 4.4% -5.0% 2.1% 2.2% 2.1% F-I 4.3% 3.2% -1.0% -0.2% 0.8% 3.1% 0.9% 1.6% 1.4% 2.1% 3.8% Totale Crescita annua 2004-2030 alta A - I / SLO 4.7% 4.8% 2.5% 4.6% 2.3% 3.0% CH - I 1.4% 5.5% -3.9% 3.2% 3.3% 3.2% F-I 5.5% 2.6% 4.3% 0.2% 1.0% Totale 3.2% 4.8% 4.1% 1.9% 2.6% 2.0% 119 Quota ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 5-10: Numero di autocarri del trasporto merci transalpino su strada e AV sull’arco alpino C nel 2004, 2020 e 2030 (crescita bassa e crescita alta), in 1 000 VMP Caso di base / BAU Paese Strada Caso di base BAU 2020 2004 BAU 2030 BAU 2030 bassa alta Numero di VMP A - I / SLO 7 325 CH - I 1 258 F-I 2 818 Totale 11 401 in % rispetto al caso di base 2004 A - I / SLO 100% CH - I 100% F-I 100% Totale 100% Caso di base / BAU Paese 9 055 1 410 2 413 12 878 10 512 1 662 2 893 15 067 116% 108% 92% 109% 124% 112% 86% 113% 144% 132% 103% 132% Autostrada viaggiante Caso di base BAU 2020 2004 Numero di VMP A - I / SLO 185 CH - I 99 F-I Totale 285 in % rispetto al caso di base 2004 A - I / SLO 100% CH - I 100% F-I Totale 100% 5.3.3 8 485 1 361 2 583 12 429 BAU 2030 bassa BAU 2030 alta 238 113 32 383 214 41 48 303 255 49 58 362 129% 114% 115% 41% 138% 50% 135% 107% 127% Caso di base 2004 La Figura 5-11 mostra il volume del trasporto merci transalpino nel 2004. Se lo si confronta con i dati del rilevamento CAFT 2004, il caso di base 2004 riproduce molto bene il traffico merci transalpino (le quote dei diversi corridoi rimangono sostanzialmente invariate e il volume di traffico complessivo è solo dell‟1% più basso. CAFT 2004: 209,91 mio. t. p.a.). 51 Nell‟insieme, il 30% dei volumi complessivi di trasporto merci viaggia su rotaia, il 70% su strada. Nei trasporti ferroviari, il 10% viaggia in TCNA, il 17% in TCC e il 2% in AV. Va tuttavia sottolineato che la ripartizione modale sui corridoi transalpini varia da Stato a Stato (Francia-Italia, Svizzera-Italia, Austria-Italia/Slovenia): la quota dei trasporti su strada sui valichi AI/SLO (corridoi tra Austria e Italia/Slovenia) e F-I (corridoi tra Francia e Italia) è rispettivamente del 74 e del 85%, sui valichi CH-I (corridoi tra Svizzera e Italia) è solamente del 36%. 51 Cfr. Crossalpine Freight Transport Data Base for the year 2004 (CAFT 04). 120 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Il numero di autocarri su strada è di 7,3 milioni/anno sui valichi A-I/SLO, 1,3 milioni/anno sui valichi CH-I e 2,8 milioni/anni sui valichi F-I (per un totale di 11,4 mio./anno, cfr. Figura 5-10). In modalità AV viaggiano attraverso le Alpi unicamente 285 000 autocarri (solo sui corridoi AI/SLO e CH-I). Nella Figura 5-11 sono rappresentati i volumi del traffico merci transalpino sui diversi corridoi (da est a ovest). Il corridoio del Brennero registra visibilmente il volume di traffico più elevato, con oltre 40 milioni di tonnellate/anno. Come si può notare, in termini relativi i corridoi svizzeri assumono un‟importanza significativa nell‟ambito del trasporto merci transalpino su ferrovia. 121 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Caso di base 2004: trasporto merci transalpino nel 2004 sull’arco alpino C, in 1 000 t./anno Figura 5-11: 1'000 tons/a 50'000 40'000 RM WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 France - Italy Paese / corridoio A - I / SLO Resia Brennero Switzerland - Italy 6 808 TCC 23 242 Strada AV 3 111 Totale 33 162 - - - - 4 750 3 848 1 622 10 220 Felbertauern - Tauern 794 6 222 959 Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Austria - Italy / Slovenia Ferrovia TCNA Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Ventimiglia Montgenevre - 7 974 Quota strada 93 029 73,7% Totale 126 191 Quota del totale 60,7% 1 987 100,0% 1 987 1,0% 30 539 74,9% 40 759 19,6% 907 100,0% 907 0,4% 12 109 60,3% 20 083 9,7% 9,5% Schoberpass 599 4 260 530 5 389 14 408 72,8% 19 797 Semmering 665 8 913 - 9 578 5 581 36,8% 15 160 7,3% Wechsel - - - - 8 740 100,0% 8 740 4,2% Tarvisio - - - - 18 758 100,0% 18 758 9,0% 11 819 9 018 1 669 22 507 12 453 35,6% 34 959 16,8% 0,3% CH - I Gr. S. Bernardo - - - - 595 100,0% 595 Sempione 2 525 3 045 1 204 6 773 668 9,0% 7 441 3,6% Gottardo 9 294 5 973 466 15 734 9 868 38,5% 25 602 12,3% - - - - 1 321 100,0% 1 321 0,6% 2 653 4 274 - 6 927 39 740 85,2% 46 667 22,5% - - - - 5 112 100,0% 5 112 2,5% 2 645 3 737 - 6 381 16 417 72,0% 22 798 11,0% - - - - 331 100,0% 331 0,2% 8,9% 100,0% San Bernardino F-I Monte Bianco Moncenis/Fréjus Montgenerve Ventimiglia 8 537 545 17 880 97,0% 18 425 Totale 21 280 36 534 4 780 62 595 145 222 69,9% 207 817 Quota 10,2% 17,6% 2,3% 30,1% 69,9% - 122 100,0% ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 5.3.4 Scenari BAU a) 2020 Nella Figura 5-12 sono indicati i volumi di trasporto merci transalpino attesi per il 2020 (BAU 2020). Dal 2004 al 2020 i volumi annui complessivi di trasporto aumentano del 25% (52 mio. t/anno, cfr. anche Figure 12-4 e Figure 12-5 nell‟Allegato). Per i corridoi transalpini il TAMM pronostica una crescita del 27% sui valichi A-I/SLO, del 52% sui valichi CH-I e dello 0% sui valichi F-I. La quota dei trasporti su strada diminuisce del 7% sui corridoi A-I/SLO e F-I e del 4% sui corridoi CH-I. Nel complesso, la ripartizione modale a favore dei trasporti su strada diminuisce, passando dal 70 al 62%. La crescita più marcata sui vettori ferroviari è riconducibile agli ipotizzati effetti di produttività nel settore del trasporto merci su rotaia tra il 2004 e il 2020, che compensano ampiamente la riduzione di effetto contrario dei contributi nel settore TCNA e AV. Sui corridoi CH-I, gli effetti di produttività supplementari riconducibili alla nuova galleria ferroviaria di base del Gottardo compensano largamente gli effetti negativi supplementari per i trasporti su rotaia dovuti all‟ammissione degli autocarri di 40 tonnellate (nel 2004, sui corridoi CH-I erano ammessi unicamente mezzi di peso non superiore a 34 t). Di conseguenza, l‟aumento del trasporto merci su rotaia è più accentuato sui corridoi CH-I (61%); seguono i corridoi di A-I/SLO (57%) e infine quelli di F-I (49%). Tuttavia, la ragione principale della crescita nettamente più bassa dei volumi complessivi di trasporto merci sui corridoi di F-I non è data unicamente dagli effetti di produttività più marcati sui corridoi ferroviari di CH-I, bensì anche dagli effetti di produttività sui corridoi stradali di CH-I (carico medio più alto per l’autorizzazione di transito agli autocarri di 40 t). Pertanto, tutti i valichi stradali di CH-I registrano un netto incremento nei volumi di trasporto, mentre i limitrofi corridoi stradali di F-I e in misura minore anche i corridoi stradali occidentali di A-I/SLO segnano un calo dei volumi di trasporto stradale (cfr. la parte centrale della Figura 5-12). 52 La stessa ragione vale per gli scenari BAU 2030. Il numero di autocarri sulle strade dell‟arco alpino C raggiunge 8,5 milioni/anno ai valichi di AI/SLO, 1,4 milioni/anno ai valichi di CH-I e 2,6 milioni/anno ai valichi di F-I. Ciò equivale globalmente a un aumento del 9% (totale di 11,4 mio./anno, cfr. Figura 5-10). Il numero di autocarri che viaggiano attraverso le Alpi in modalità AV raggiunge solo quota 383 000 (inclusa l‟AV di Francia-Italia). Guardando ai singoli corridoi alpini, sono soprattutto quelli di CH-I 53 e ancor più quelli orienta- li di A-I/SLO a registrare un incremento del trasporto merci su strada (per una spiegazione si 52 La crescita eccezionalmente marcata sul corridoio del Sempione si spiega con le scelte di itinerario alla base del TAMM. Sembra infatti più realistico che questa crescita interessi almeno in parte il corridoio del Gran San Bernardo piuttosto che quello del Sempione. 53 Riguardo alla crescita del trasporto merci su strada transalpino al passo del Sempione, va detto che nel TAMM la pronosticata crescita sul corridoio in questione risulta tendenzialmente troppo alta per il fatto che l‟infrastruttura stradale non è costruita per assorbire un tale incremento di traffico (ad es. strade strette, chiusura invernale). Nel modello non si può tuttavia tenere conto di questi fattori. 123 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS vedano le considerazioni esposte sopra), mentre l‟aumento del trasporto merci su rotaia è distribuito in maniera più uniforme tra i vari corridoi (ad eccezione del corridoio del San Gottardo, dove l‟incremento rispetto al 2004 è di oltre 12 mio. t, per effetto dell‟apertura della nuova galleria ferroviaria di base del Gottardo). 124 France - Italy Δ% 0% 200% rail 160% 120% 80% 40% 0% Switzerland - Italy 125 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -200% Brenner 200% Reschen 400% Reschen road San Bernardino 600% San Bernardino 16'000 Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 5-12: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY BAU 2020: trasporto merci transalpino nel 2020 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ 2004-2020 in 1 000 t/anno e Δ 2004-2020 in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 15'000 road 10'000 5'000 - -5'000 rail 12'000 8'000 4'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS b) 2030 crescita bassa La Figura 5-13 illustra i volumi di trasporto merci transalpino attesi per lo scenario BAU 2030 crescita bassa. Dal 2004 al 2030 i volumi complessivi dei trasporti annui aumentano del 29% (60 mio.t/anno, cfr. anche Figure 12-6 e Figure 12-7 nell‟Allegato). Per i corridoi transalpini, il TAMM pronostica una crescita del 38% sui valichi di A-I/SLO, del 40% su quelli di CH-I e un calo del -3% su quelli di F-I. La quota dei trasporti su strada cala dell‟8% sui corridoi di AI/SLO, del 10% su quelli di F-I e rimane sostanzialmente invariata su quelli di CH-I. Nel complesso, la ripartizione modale a favore dei trasporti su strada scende dal 70 al 62%. La crescita meno marcata ai valichi di CH-I (rispetto a BAU 2020) è dovuta all‟abolizione nel 2030 dei contributi per i TCNA e le AV, che si traduce in una riduzione dei trasporti merci su rotaia. Di conseguenza, le quote dei trasporti ferroviari aumentano sui corridoi di A-I/SLO e F-I. Le quote del traffico stradale sui corridoi di F-I e su quelli occidentali di A-I/SLO si assottigliano per il motivo che abbiamo già spiegato nel capitolo precedente dedicato a BAU 2020 (nel 2020, autorizzazione di transito per gli autocarri di 40 t sui corridoi di CH-I). Il numero di autocarri sulle strade transalpine tocca quota 9,1 milioni/anno ai valichi di AI/SLO, 1,4 milioni/anno ai valichi di CH-I e 2,4 milioni/anno a quelli di F-I. Ciò equivale a una crescita complessiva del 13% (per un totale di 12,4 milioni/anno, cfr. Figura 5-10). Gli autocarri che attraversano le Alpi in modalità AV sono soltanto 303 000 (valore più basso rispetto al 2020 in ragione dell‟abolizione dei contributi per i TCNA e le AV). Esaminando i singoli corridoi alpini, come nel 2020 sono soprattutto quelli orientali di A-I/SLO e in minor misura quelli di CH-I a registrare un incremento dei trasporti merci su strada (v. spiegazioni sopra), mentre la progressione dei trasporti merci su rotaia è distribuita in maniera più uniforme tra i vari corridoi. Il calo dei volumi di trasporto merci ferroviario sul corridoi del Sempione si spiega con l‟abolizione dei contributi a favore del trasporto ferroviario transalpino. Inoltre, gli effetti sulla produttività ottenuti con l‟apertura della nuova galleria ferroviaria di base del Lötschberg sono nettamente più contenuti rispetto agli altri corridoi dotati di nuove gallerie ferroviarie di base (Gottardo, Brennero e Moncenisio). 126 France - Italy Δ% 0% 200% 160% 120% 80% 40% 0% -40% rail Switzerland - Italy 127 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -200% Brenner 200% Reschen 400% Reschen road San Bernardino 600% San Bernardino 16'000 Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 5-13: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY BAU 2030 crescita bassa: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ 2004-2030 in 1 000 t/anno e Δ 2004-2030 in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 15'000 road 10'000 5'000 - -5'000 rail 12'000 8'000 4'000 -4'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS c) 2030 crescita alta Lo scenario BAU 2030 crescita alta ha uno schema di crescita e quote simili a BAU 2030 crescita bassa (v. spiegazioni più dettagliate fornite sopra). La Figura 5-14 illustra i volumi di trasporto merci transalpino attesi per BAU 2030 crescita sostenuta. Dal 2004 al 2030 i volumi dei trasporti annui complessivi crescono del 51% (106 mio. t/anno, cfr. anche Figure 12-8 e Figure 12-9 nell‟Allegato). Per i corridoi transalpini, il TAMM pronostica una crescita del 44% ai valichi di A-I/SLO, del 67% ai valichi di CH-I e del 17% ai valichi di F-I. La quota dei trasporti stradali diminuisce dell‟8% sui corridoi A-I/SLO, del 10% su quelli F-I e rimane sostanzialmente invariata su quelli CH-I. Nel complesso, la ripartizione modale a favore del traffico stradale scende dal 70 al 62%. Le quote dei trasporti stradali complessivi sui corridoi F-I e su quelli occidentali di A-I/SLO segnano qui una crescita rispetto a BAU 2030 crescita bassa, per effetto della crescita in generale più marcata dei trasporti merci transalpini (v. anche le spiegazioni relative a BAU 2030 crescita bassa fornite sopra). Il numero di autocarri sulle strade transalpine raggiunge 10,5 milioni/anno sui valichi di AI/SLO, 1,7 milioni/anno su quelli di CH-I e 2,9 milioni /anno su quelli di F-I. Ciò equivale a una crescita globale del 32% (totale di 15,1 mio./anno, cfr. Figura 5-10). Gli autocarri che attraversano le Alpi in modalità AV toccano solo quota 362 000 (livello più basso rispetto al 2020 in ragione dell‟abolizione dei contributi al TCNA e all‟AV). Esaminando i singoli corridoi alpini, come nel 2020 sono soprattutto i corridoi orientali di AI/SLO e in minor misura i corridoi di CH-I a registrare un incremento del traffico merci su strada, mentre l‟aumento dei trasporti merci su rotaia è distribuito in maniera più uniforme tra i diversi corridoi. 128 France - Italy Δ% 0% 200% rail 160% 120% 80% 40% 0% Switzerland - Italy 129 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -200% Brenner 200% Reschen 400% Reschen road San Bernardino 600% San Bernardino 16'000 Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 5-14: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY BAU 2030 crescita alta: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % nel periodo 2004-2030 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 15'000 road 10'000 5'000 - -5'000 rail 12'000 8'000 4'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 6 Limiti soglia 6.1 Criteri per definire i limiti soglia 6.1.1 Definizione dei criteri Le tre misure di politica in esame, ovvero la Borsa dei transiti alpini (BTA), il Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) e TOLL+ mirano tutti a limitare i trasporti merci su strada e a trasferire su rotaia le attività di trasporto. Uno degli obiettivi del presente studio è analizzare gli effetti delle diverse misure di politica (Terza parte). Si rende a tal fine necessario definire valori soglia operabili per tutte e tre le misure in esame. Nel presente capitolo vengono definite le soglie massime per il numero di autocarri (BTA), per le quantità di emissioni (AETS) e per le tariffe dei pedaggi (TOLL+). Per poter fissare limiti soglia ragionevoli per i tre strumenti si devono definire dei criteri generalmente validi. Viene fatta una distinzione tra i seguenti criteri: Criteri orientati alla capacità: – capacità fisica delle infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti e di quelle pianificate: il primo fattore limitante del traffico è la capacità fisica di una strada o di una galleria. Questa capacità è determinata da molteplici fattori, tra cui il numero di corsie stradali esistenti, il numero di linee ferroviarie fruibili su base giornaliera e il volume di traffico viaggiatori sul collegamento considerato; – restrizioni legate alla sicurezza, come i limiti massimi di velocità e la separazione del traffico (densità), possono limitare il flusso massimo di veicoli consentito su una strada e in particolar modo nelle gallerie stradali (ad es. «sistema del contagocce» sul corridoio del Gottardo). Criteri orientati alla politica: – obiettivi rientranti nella politica di trasferimento modale: la capacità disponibile del trasporto merci su strada transalpino viene limitata per raggiungere gli obiettivi di ripartizione modale stabiliti dalla politica. L‟esempio più significativo è rappresentato dalla Costituzione federale della Confederazione Svizzera, che all‟articolo 84 richiede una politica che promuova il trasferimento del traffico merci transalpino dalla strada alla ferrovia. L‟attuazione del citato articolo è definita con maggiore precisione nella legge sul trasferimento del traffico merci, che fissa a 650 000 veicoli all‟anno il numero massimo di autocarri autorizzati a transitare sui quattro principali corridoi stradali alpini in Svizzera. Questo obiettivo dovrà essere raggiunto a partire dal 2019, vale a dire due anni dopo l‟apertura della nuova galleria ferroviaria di base del San Gottardo; – erogazione di servizi attrattivi nel settore ferroviario, specialmente per i trasporti merci transalpini, per promuovere il trasporto combinato non accompagnato e l‟autostrada viaggiante; – obiettivi in materia di emissioni: gli obiettivi di riduzione dell‟inquinamento fonico, atmosferico o dei gas a effetto serra hanno un impatto sulla domanda e sulla capacità di- 130 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS sponibile (ad es. divieto notturno di circolazione per i mezzi pesanti in Svizzera o limiti di velocità sulle autostrade austriache durante le ore notturne); – quadro politico: limiti di peso vigenti, leggi in materia di traffico pesante (ad es. divieto di circolazione nelle ore notturne e la domenica), tariffe stradali e pedaggi. Criteri di equità: – i limiti soglia devono essere equi: ciò significa che tutti i corridoi alpini devono essere trattati equamente. Si devono in particolare evitare il più possibile incentivi subdoli che causano traffico di aggiramento tra Paesi e corridoi alpini. I prezzi su tutti i corridoi alpini dovrebbe quindi essere uguali, almeno che non vi siano ragioni scientifiche valide per derogare al principio di uguaglianza; – si devono mettere a punto soluzioni speciali per le categorie di trasporto particolarmente colpite da queste misure, segnatamente esenzioni per i trasporti a breve distanza. Queste esenzioni, di cui è fornita una descrizione più dettagliata nel capitolo 7, avranno notevole importanza nel momento in cui entreranno in funzione i sistemi. I progetti di una Borsa dei transiti alpini, del Sistema di scambio di quote di emissioni e di TOLL+ sono stati sviluppati in Paesi diversi (la BTA in Svizzera, l‟AETS in Austria e TOLL+ in Francia), sulla base delle rispettive politiche nazionali dei trasporti. Benché i tre sistemi (BTA, AETS e TOLL+) siano stati concepiti nel quadro di politiche dei trasporti diverse, essi hanno in comune un punto fondamentale, ovvero la gestione del traffico merci su strada transalpino mediante «diritti» di transito individuali per l‟attraversamento di un corridoio alpino. Questi diritti di transito sono obbligatori per tutti i veicoli che passano per un punto o un tratto del corridoio alpino e possono essere acquisiti corrispondendo un certo «pagamento». La differenza sostanziale tra i tre strumenti consiste nel «pagamento» da corrispondere per acquisire il diritto di transito. 6.1.2 Limiti soglia per corridoio, Paese o per l’intero arco alpino? Prima di definire i limiti soglia va chiarito un punto importante, ovvero se sia opportuno definire un tetto massimo per l‟intero arco alpino, tre limiti soglia per i tre diversi Paesi (Francia, Svizzera e Austria) oppure un limite soglia per ogni singolo corridoio alpino. Di seguito vengono esaminati i vantaggi e gli svantaggi delle tre possibili varianti, valutando per cominciare se sia opportuno propendere per tre limiti soglia (uno per Paese) oppure per un unico tetto massimo per l‟intero arco alpino. Vediamo i vantaggi della soluzione che prevede limiti soglia per ciascun Paese (invece che per l‟intero arco alpino): possibilità di tenere meglio in considerazione le condizioni locali specifiche, ad esempio le regole in materia di esenzione per i trasporti locali e a breve distanza; adottare un valore soglia per Paese consente ai singoli Stati di affermare meglio la loro sovranità: essendo più facile apportare cambiamenti al sistema, essi possono infatti influenzare i flussi di traffico sul loro territorio. I singoli Paesi possono inoltre applicare limitazioni più o meno severe (benché livelli troppo difformi andrebbero evitati per considerazioni di equità); 131 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS se uno Stato introduce un nuovo provvedimento politico o cambia i livelli (ad es. fissando pedaggi più bassi o più elevati), ciò ha un effetto più immediato sugli altri Paesi se vige un unico valore soglia. I Paesi limitrofi faranno opposizione; se gli effetti di un nuovo limite soglia sono in realtà diversi da quanto auspicato, vi è un margine maggiore per attuare rapidi adeguamenti; i tre Paesi interessati hanno attualmente ripartizioni modali molto dissimili (in particolare, la quota dei trasporti su rotaia in Svizzera è molto più elevata). Adottare un unico limite soglia non consentirebbe di tenere sufficientemente conto di queste differenze; gli obiettivi politici formali dei singoli Stati (ad es. limite massimo di 650 000 autocarri all‟anno in transito per la Svizzera) sono difficilmente attuabili con un unico limite soglia valido per l‟intero arco alpino; il raggiungimento di un dato limite soglia nei trasporti stradali, specialmente in uno scenario più restrittivo, dipende dalla disponibilità di alternative valide, in particolare l‟autostrada viaggiante. La percezione di equilibrio corretto tra quote di trasporto su strada e su autostrada viaggiante potrebbe variare da Paese a Paese a dipendenza delle capacità disponibili e del ritmo con cui si può espandere l‟autostrada viaggiante. Vediamo ora gli svantaggi della soluzione che prevede un limite soglia per Paese (invece che per l‟intero arco alpino): se di adotta un unico limite soglia, il prezzo di un diritto di transito alpino è identico in tutti i Paesi. Questo sistema può essere considerato molto equo, perché non genera traffico di aggiramento; se l‟obiettivo è trasferire il traffico merci transalpino dalla strada alla rotaia, l‟adozione di un unico limite soglia è una soluzione sufficiente; con un unico limite soglia, il commercio dei diritti di transito alpino richiede un unico mercato (e non tre). Ciò consente di ridurre i costi di implementazione ed esercizio; potenzialmente, ogni impresa di trasporti deve acquistare diritti di transito per ogni Paese, in modo da poter modificare a corto termine gli itinerari qualora venga ad esempio cambiata la destinazione del viaggio di ritorno. Invece di prevedere unicamente il numero di diritti di transito richiesti per periodo di riferimento, l‟operatore deve in questo caso prevedere anche i tragitti; nel caso dell‟AETS, l‟obiettivo è ridurre un inquinante globale (CO 2). Fissare un unico limite soglia per l‟intero arco alpino è dunque un metodo efficace per ottenere il risultato auspicato. Conclusioni Tenuto conto dei vantaggi e degli svantaggi elencati sopra, possiamo concludere che la soluzione di un limite soglia per Paese alpino è da preferire alla variante di un unico limite soglia per l‟intero arco alpino, ad eccezione che per l‟AETS, che si focalizza su un inquinante globale. Sarebbe interessante confrontare gli effetti di tre diversi limiti soglia con gli effetti di un 132 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS unico limite soglia equivalente (ad es. BTA o AETS con limiti soglia A, B e C nei tre Paesi da confrontare con un limite soglia combinato A+B+C). Esaminiamo ora se ha senso definire limiti soglia per ogni singolo corridoio alpino. Vantaggi di una soluzione che prevede limiti soglia per corridoio alpino (e non per Paese): questa soluzione consente di tenere conto delle condizioni locali specifiche. In Francia, potrebbe essere sensato adottare, per il corridoio di Ventimiglia (sulla costa mediterranea), tariffe e differenziazioni di prezzo diverse rispetto ai corridoi tipicamente alpini del Monte Fréjus, del Monte Bianco e di Mongenèvre. In Austria, su alcuni corridoi alpini al di fuori dell‟arco alpino B+ in esame non vengono applicate misure supplementari: si prevedono pertanto deviazioni di traffico verso questi corridoi non soggetti a pedaggio. Potrebbe dunque rivelarsi opportuno abbassare il livello delle tariffe verso est, in modo da diminuire la tentazione di deviare sui altri itinerari (ciò comporterà tuttavia reinstradamento nell‟ambito dei corridoi a pagamento); se lo scopo di un innalzamento dei prezzi è internalizzare i costi esterni, di principio i prezzi dovrebbero essere differenziati tra i diversi corridoi, poiché i costi esterni dipendono dalle condizioni locali (ad es. frequenza delle inversioni termiche, profilo delle valli, direzioni predominanti del vento, ubicazione dei villaggi e delle città lungo il corridoio). 54 Svantaggi di una soluzione che prevede limiti soglia per corridoio alpino (invece che per Paese): se i diritti di transito alpino sono validi solo su un corridoio, il mercato per il commercio dei diritti di transito è insufficiente (specialmente per i corridoi di dimensioni più piccole); una differenziazione marcata dei livelli di prezzi risulta difficile da capire. Inoltre, essa obbliga le imprese di trasporto a programmare i viaggi con largo anticipo, per poter acquistare sul mercato un giusto numero di diritti di transito. Gli autotrasportatori possono essere indotti a effettuare deviazioni pur di non dover vendere un diritto di transito per un valico e acquistarne uno per un altro valico; i costi di implementazione ed esercizio sarebbero più elevati; il raggiungimento di un dato obiettivo di trasferimento modale non richiede necessariamente la differenziazione dei limiti soglia per corridoio; la definizione di limiti soglia per corridoio è in molti casi difficile da giustificare, perché mancano molti dati riferiti ai singoli corridoi (specialmente riguardanti i costi esterni). I primi due svantaggi sono a nostro avviso criteri che inducono a scartare la BTA (e l‟AETS). Con il sistema dei pedaggi differenziati questi problemi sono minori. 54 Tuttavia, mancando dei dati è difficile calcolare i costi esterni lungo l‟intero corridoio e utilizzarli come base per un aumento dei prezzi. 133 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Conclusioni Per semplificare la nostra analisi, nel seguito non considereremo l‟opzione che prevede la definizione di limiti soglia per corridoio. Questo tipo di soluzione è plausibile unicamente per il sistema TOLL+. Nell‟implementazione concreta di TOLL+, le tariffe su alcuni corridoi potrebbero essere più elevate o più basse, se vi saranno dati e ragioni sufficienti per operare una differenziazione. 6.2 Proposta di limiti soglia «restrittivi» e «tolleranti» 6.2.1 Panoramica degli scenari I principali scenari al vaglio sono: Borsa dei transiti alpini (BTA) sull‟intero arco alpino B+ Sistema di scambio di quote di emissioni (ETS) sull‟intero arco alpino B+ TOLL+ sull‟intero arco alpino B+ Per gran parte di questi tre scenari definiremo una variante più restrittiva e una più tollerante. Nella variante più restrittiva i limiti soglia sono più severi, nel senso che sono ammessi meno autocarri o meno emissioni (BTA e AETS) oppure i pedaggi per il trasporto stradale sono più elevati (TOLL+). Ai fini del presente studio si ipotizza che i pedaggi stradali applicati attualmente non cambieranno in seguito all‟introduzione di nuovi strumenti (la BTA, l‟AETS o TOLL+ andrebbero ad aggiungersi ai meccanismi esistenti). Inoltre, dato che l‟analisi riguarda il 2020 e il 2030 è doveroso valutare se sia o meno necessario aggiustare i limiti soglia nell‟arco del tempo. Nel definire i limiti soglia per i diversi scenari non opereremo una distinzione tra crescita bassa e crescita alta. Prima di ricavare i limiti soglia analizziamo brevemente altri scenari plausibili: è possibile che i tre Paesi interessati introducano misure politiche diverse, ma decidano di coordinare sia l‟introduzione sia la definizione dei limiti soglia. In ragione del contesto politico e della storia della politica dei trasporti, l‟ipotesi più plausibile è che sui corridoi di Svizzera-Italia verrà introdotta una BTA, su quelli di Austria-Italia/Slovenia un sistema AETS e su quelli di Francia-Italia TOLL+. I costi per implementare tre sistemi diversi saranno probabilmente più elevati rispetto all‟introduzione di un‟unica misura. Inoltre, le tre misure non hanno esattamente lo stesso effetto incentivante, ragion per cui non è da escludersi traffico di aggiramento: – gli autocarri più inquinanti cercheranno di passare attraverso la Svizzera (invece che l‟Austria), mentre i mezzi meno inquinanti preferiranno transitare per l‟Austria. Di conseguenza, gli autocarri transitanti per la Svizzera saranno tendenzialmente più inquinanti di quelli che passano per l‟Austria; 134 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS – durante le ore di punta, in cui le tariffe sono più elevate, gli autocarri che solitamente transiterebbero per i corridoi di Francia-Italia devierebbero tendenzialmente su quelli svizzeri. D‟alto canto, al di fuori degli orari di punta la tendenza sarebbe di utilizzare i corridoi di Francia-Italia, meno cari. Pertanto, i flussi di autocarri in transito per la Svizzera si intensificherebbero nelle fasi meno opportune di traffico congestionato. La BTA è definita normalmente come una limitazione del numero di autocarri autorizzati ad attraversare le Alpi. Una variante potrebbe consistere nel limitare non il numero di mezzi pesanti, bensì il numero di tonnellate trasportate attraverso le Alpi, vale a dire la massa a pieno carico consentita. 55 Questa soluzione ha il vantaggio di penalizzare meno i trasporti a breve distanza con l‟introduzione della nuova misura politica, poiché questi trasporti utilizzano il più delle volte mezzi più piccoli rispetto a quelli usati nei trasporti su lunghe distanze. Lo svantaggio è invece che il numero di autocarri in transito per le Alpi non viene limitato direttamente. Dato che il numero complessivo di tonnellate è in generale un indicatore corretto delle emissioni complessive di CO2, possiamo scartare questa variante e presupporre che sia inclusa nell‟AETS. Un‟altra soluzione possibile consisterebbe nel limitare il numero di autocarri e differenziare il prezzo di un diritto di transito alpino in base alle classi di peso. Anche in questo caso il traffico a breve distanza sarebbe meno penalizzato di quello su lunghi tragitti. Come detto, l‟AETS è un sistema che si avvicina già molto a questa soluzione, poiché le emissioni di CO2 sono strettamente correlate al peso di un autocarro. Come discusso nel capitolo 6.1.2, un ulteriore scenario potrebbe essere l‟introduzione di un unico limite soglia per l‟intero arco alpino (B+), invece che tre limiti soglia per i tre Stati interessati. Conclusioni: sarebbe interessante analizzare uno scenario combinato BTA-AETS-TOLL+ oppure la differenza tra un unico limite soglia per l‟intero arco alpino e limiti soglia differenziati per Paese, cercando però al contempo di limitare gli scenari a un numero ragionevole. 6.2.2 Derivazione dei valori soglia R a) Limiti soglia per la BTA (BTA 2020, R BTA 2030, T BTA 2020, T BTA 2030) In Svizzera, la legge sul trasferimento del traffico merci costituisce una valida base da cui partire per definire un valore soglia. La legge mira a trasferire il traffico merci dalla strada alla rotaia e fissa a 650 000 il numero massimo di autocarri autorizzati a transitare ogni anno sulle Alpi svizzere. Dato che gli autocarri che valicano le Alpi svizzere sono attualmente circa il doppio, il limite soglia è restrittivo. 55 In linea di principio l‟intento sarebbe di limitare il numero di tonnellate delle merci trasportate o dell‟autocarro. Nella pratica, però, ciò si rivela praticamente impossibile poiché si dovrebbero pesare tutti gli autocarri in transito sulle Alpi. Una soluzione pratica consiste quindi nel limitare la massa a pieno carico (peso massimo autorizzato) del mezzo pesante, giacché il dato è noto e non dipende dal peso dell‟autocarro in un dato momento. 135 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Trattandosi di un limite soglia stabilito dalla politica, non è possibile definire un valore soglia su base scientifica per una variante più tollerante della BTA. In diversi studi 56 è stata propo- sta una versione più tollerante basata su un valore soglia di 900 000 autocarri. Con questo limite, che esamineremo anche nel presente rapporto, il trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia è circa dimezzato rispetto alla variante più restrittiva. A occhio possiamo concludere che la variante tollerante dovrebbe generare una riduzione pari a circa la metà della variante restrittiva. Per l‟Austria e la Francia non sono definiti obiettivi politici in base ai quali determinare limiti soglia plausibili per la BTA. 57 Proponiamo dunque di ricavarli a partire dal limite soglia della Svizzera. Vi sono due possibilità: se il trasporto merci su strada deve essere ridotto di X% in Svizzera, negli altri due Paesi si applica la stessa percentuale di riduzione del trasporto merci su strada; se X% del trasporto merci stradale complessivo è trasferito dalla strada alla rotaia in Svizzera, la stessa percentuale di riduzione dei trasporti complessivi di merci su strada è applicata anche negli altri due Paesi. Dato che la quota svizzera del trasporto merci su strada è nettamente inferiore rispetto a quella di Austria e Francia, i limiti soglia ricavati nella seconda versione sono molto meno restrittivi. 58 Tuttavia, Ecoplan e NEA 59 hanno dimostrato che la prima possibilità genera prezzi per diritto di transito alpino simili sui valichi di A-I/SLO, F-I e CH-I (quelli svizzeri si collocano in realtà tra prezzi francesi e prezzi austriaci). Dato che la seconda possibilità genera limiti soglia molto meno restrittivi sui corridoi di A-I/SLO e F-I, c‟è da attendersi che i prezzi della seconda variante saranno significativamente più bassi in Austria e Francia. Ciò sarebbe contrario al criterio di equità che governa la definizione dei limiti soglia (cfr. capitolo 6.1.1) e genererebbe flussi rilevanti di traffico di aggiramento. Proponiamo pertanto di scegliere la prima possibilità e applicare a Austria e Francia il limite soglia indicato per la Svizzera. Ciò vale sia per la versione restrittiva sia per quella tollerante dei limiti soglia svizzeri. 60 56 Ecoplan, NEA (2009), Case Study Alpine Crossing and Ecoplan / NEA (2010), Auswirkungen verschiedener Varianten der Alpentransitbörse. 57 In Francia si punta a incrementare il traffico ferroviario del 25% tra il 2008 e il 2012 (Alpifret, 2009, Observatoire des Trafics Marchandises Transalpins, p. 47). Considerato però che la quota dei trasporti su rotaia corrisponde ad appena il 15% del traffico merci complessivo attraverso le Alpi francesi, si può mettere in conto una riduzione del traffico stradale relativamente bassa, inferiore al 4%. Non sono definiti obiettivi per il 2020 né per il 2030. 58 La quota svizzera del trasporto stradale equivale a circa un terzo e visto che il limite soglia restrittivo presuppone grossomodo un dimezzamento del traffico merci su strada, i trasporti stradali in Austria e Francia devono o essere dimezzati oppure deve essere trasferito su rotaia un sesto del traffico complessivo. Le quote del traffico stradale sono rispettivamente del 75% in Austria e dell‟85% in Francia, il che significa che devono essere ridotte al 37,5 e 42,5% oppure al 58 e 68%. La differenza tra le due varianti è notevole, poiché la seconda possibilità prevede una riduzione pari a meno della metà. 59 Ecoplan / NEA (2010), Auswirkungen verschiedener Varianten der Alpentransitbörse. 60 Dato che la scelta di applicare il limite svizzero ad Austria e Francia comporterebbe limiti soglia diversi per la crescita bassa e la crescita alta negli scenari BAU, decidiamo di calcolare i limiti soglia dello scenario BAU di 136 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Occorre infine valutare se il limite soglia debba cambiare tra il 2020 e il 2030. La legge sul trasferimento del traffico merci in vigore in Svizzera fissa a 650 000 il numero massimo di autocarri autorizzati a transitare dopo il 2018. Non è previsto e del resto non vi sono ragioni ovvie che motivino una modifica nel tempo di questo limite soglia. b) Limiti soglia per l’AETS (AETS A+CH+F) R R 2020 A+CH+F , AETS 2030 A+CH+F 61, 62 , AETS T T 2020 A+CH+F , AETS 2030 L‟obiettivo principale dell‟AETS è ridurre le emissioni di CO 2 nella regione alpina. Il limite soglia segue dunque l‟orientamento politico e non esiste un valore scientificamente corretto. È ad ogni modo necessario determinare un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO 2 generate dal trasporto merci (per il 2020 e il 2030, per la versione restrittiva e quella tollerante dell‟AETS). È a tal fine utile considerare diversi obiettivi di riduzione dei gas serra: l‟obiettivo 20-20-20 dell‟Ue prevede una riduzione del 20% dei gas a effetto serra entro il 2020 rispetto al 1990 (e una quota del 20% di energia rinnovabile). Per raggiungere questo obiettivo, dal 2005 è in funzione il sistema di scambio di quote di emissioni (ETS dell‟Ue). 63 I trasporti non rientrano però nel sistema ETS dell‟Unione europea. Nei settori non coperti dall‟ETS – come l‟edilizia, i trasporti, l‟agricoltura e i rifiuti – le emissioni devono essere tagliate in media del 10% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2020. principio esistono poi obiettivi individuali definiti da ogni Stato membro; 64 In linea di 65 la Francia ha dichiarato di voler ridurre i gas serra del 20% tra il 2008 e il 2020. 66 Questo obiettivo non è tuttavia collegato agli obiettivi Ue, bensì agli obiettivi della politica francese intesi a ridurre i trasporti merci su strada di lunga distanza; l‟Ue è intenzionata a ridurre i gas a effetto serra anche del 30% invece che del 20% tra il 1990 e il 2020, a condizione che altri Paesi sviluppati si impegnino a fare lo stesso nel quadro di una convezione globale. 67 Questa era per lo meno la posizione dell‟Ue nel con- testo della Conferenza sul clima tenutasi a Copenhagen (a fine 2009); gli stessi obiettivi sono indicati anche in Svizzera: il Consiglio federale intende ridurre i gas serra di almeno il 20% entro il 2020, 68 o addirittura del 30% in uno sforzo congiunto con crescita alta in Austria e Francia (in base alla riduzione percentuale dei trasporti stradali in Svizzera) e di utilizzare gli stessi valori soglia assoluti per lo scenario BAU di crescita bassa. 61 L‟introduzione dovrebbe chiaramente avvenire in maniera graduale, con una riduzione costante e prevedibile del limite soglia fino al raggiungimento dell‟obiettivo finale. 62 Dato che la scelta di applicare il limite svizzero ad Austria e Francia comporterebbe valori soglia diversi nel 2020 e nel 2030, decidiamo di calcolare il limite soglia per il 2020 e utilizzare lo stesso valore per il 2030. 63 Sito dell‟Ue (http://ec.europa.eu/environment/climat/emission/index_en.htm, 19.8.2010). 64 Sito dell‟Ue (http://ec.europa.eu/environment/climat/campaign/actions/whatiseudoing_it.htm, 19.8.2010). 65 Sito dell‟Ue (http://ec.europa.eu/environment/climat/campaign/actions/euinitiatives_it.htm 19.8.2010). 66 Alpifret (2009), Observatoire des Trafics Marchandises Transalpins, pag. 47. 67 Sito dell‟Ue (http://ec.europa.eu/environment/climat/campaign/actions/euinitiatives_it.htm 19.8.2010). 68 Sito dell‟UFAM (http://www.bafu.admin.ch/dokumentation/medieninformation/00962/index.html?lang=it&msgid=17400, 19.8.2010). 137 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS altri Paesi. È stata inoltre lanciata un‟iniziativa popolare il cui intento è fissare un obiettivo di riduzione del 30% entro il 2020; 69 per quanto riguarda obiettivi di lungo termine, l‟Ue invita gli Stati membri a impegnarsi per ridurre in maniera coordinata i gas serra dell‟80 o persino del 95% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990. 70 In Svizzera, il Consiglio federale si prefigge come minimo di dimezzare i gas serra entro il 2050. 71 Prima di definire gli obiettivi per l‟AETS partendo dagli obiettivi menzionati sopra, è importante notare che le emissioni di gas a effetto serra nel 2004 erano sostanzialmente identiche a quelle del 1990. 72 Il 2004 è l‟anno di base per i nostri calcoli con il TAMM (Terza parte). Gli obiettivi tra il 1990 e un dato anno successivo possono essere considerati più o meno uguali agli obiettivi tra il 2004 e un equivalente anno successivo. Pertanto, gli obiettivi della Svizzera di ridurre i gas serra del 20% entro il 2020 o del 50% entro il 2050 corrispondono a una riduzione annua dell‟1,5% a partire dal 2004. Gli obiettivi citati sopra sono in gran parte obiettivi generali, e non specifici del settore dei trasporti. Soltanto l‟obiettivo dell‟Ue di ridurre del 10% i gas serra entro il 2020 è riferito in maniera specifica ai trasporti. L‟obiettivo della Francia di ridurre i gas serra del 20% si riferisce in maniera ancora più specifica ai trasporti merci su strada. In generale si è rivelato difficile ridurre le emissioni generate dai trasporti a causa dell‟incremento dei volumi di traffico: di riflesso, ci attendiamo che gli obiettivi specifici del settore dei trasporti siano in certa misura inferiori rispetto agli obiettivi generali. Per il 2020 proponiamo dunque di usare come variante tollerante la riduzione del 10% delle emissioni e come variante restrittiva la riduzione del 20% (questi obiettivi potrebbero equivalere a una riduzione rispettivamente del 20 e del 30% delle emissioni complessive di gas a effetto serra). Per la variante tollerante nel 2030 adottiamo l‟obiettivo relativamente tollerante della Svizzera per il 2050, pari a una riduzione annua dell‟1,5%. Applichiamo qui una riduzione del 20%. 73 Per la variante restrittiva nel 2030 proponiamo di adoperare il tasso di riduzione del 40%. Questa proposta si basa su una riduzione generale del 30% entro il 2020 e su un obiettivo di riduzione pari all‟80-95% entro il 2050. Per poter raggiungere l‟obiettivo del 2050, 69 Sito dell‟UFAM (http://www.bafu.admin.ch/dokumentation/medieninformation/00962/index.html?lang=it&msgid=28680, 19.8.2010). 70 Sito di Die Presse (http://diepresse.com/home/panorama/klimawandel/516554/index.do 19.8.2010). 71 Sito dell‟UFAM (http://www.bafu.admin.ch/dokumentation/medieninformation/00962/index.html?lang=it&msgid=17400, 19.8.2010). 72 Le emissioni dell‟Ue a 15 sono diminuite dello 0,9% (Sito dell‟EEA, http://www.eea.europa.eu/pressroom/ newsreleases/GHG2006-en, 19.8.2010); le emissioni della Svizzera segnano una lieve progressione o una lieve riduzione a seconda che si includano o escludano le emissioni generate dall‟utilizzazione del suolo, dai cambiamenti di uso del suolo e dalla silvicoltura (UFAM 2006, Switzerland‟s Greenhouse Gas Inventory 1990-2004, p. 12). 73 Matematicamente si otterrebbe una riduzione del 22,6%, ma si è deciso di arrotondare il valore. 138 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS la riduzione annua, dopo il 2020 deve oscillare tra il 4% (obiettivo dell‟80%) e l‟8% (obiettivo del 95%). Fissando inizialmente un tasso di riduzione del trasporto merci su strada pari al 20% per il 2020, e ipotizzando una riduzione annua del 4 o dell‟8% tra il 2020 e il 2030, si raggiunge un obiettivo compreso tra il 35 e il 53% per il 2030. Proponiamo di fissarlo al 40%, valore che si situa nella parte più bassa di questo margine e che è pur sempre il doppio dell‟obiettivo proposto nella variante tollerante. Tecnicamente parlando, supponiamo poi che sia possibile tradurre gli obiettivi di riduzione del CO2 in una equivalente riduzione degli autocarro-chilometri rispetto agli scenari BAU 2020 e 2030. La distanza rilevante per corridoio alpino, espressa in chilometri, è ricavata sulla base dell‟arco alpino B+ definito nella Convenzione delle Alpi. Di conseguenza, la distanza varia da corridoio a corridoio (cfr. Figura 6-1). Figura 6-1: Distanze per corridoio transalpino entro la regione definita nella Convenzione delle Alpi (CA) per l’arco alpino B+ Corridoio km nella regione CA A - I / SLO Resia 443 Brennero 430 Felbertauern 387 Tauern 301 Tarvisio 301 CH - I Gr. S. Bernardo 321 Sempione 375 Gottardo 269 San Bernardino 291 F-I Monte Bianco 251 Moncenisio/Fréjus 307 Montgenerve 305 Ventimiglia 317 c) Limiti soglia per TOLL+ (TOLL+ R 2020 , TOLL+ R ) 2030 Il primo obiettivo plausibile del sistema TOLL+ è utilizzare in maniera efficiente la capacità fisica disponibile (anche sul piano della sicurezza). Per raggiungere questo obiettivo bisogna ridurre al minimo i congestionamenti del traffico modulando i pedaggi stradali in base alle condizioni specifiche rilevate al momento del passaggio (applicare tariffe più elevate negli orari più trafficati dovrebbe indurre gli autotrasportatori a pianificare i loro viaggi in altre fasce orarie). 139 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Va però detto che i congestionamenti sui corridoi alpini sono dovuti in prevalenza alle vacan74 ze scolastiche (traffico viaggiatori verso e dall‟Italia), e non agli autocarri . In Francia, gli intasamenti ai portali delle principali gallerie alpine sono ridotti. I periodi di traffico più congestionato coincidono con l‟inizio delle ferie e in generale con i fine settimana durante le principali festività. Le congestioni non sono dunque causate dagli autocarri, che a loro volta non ne risentono eccessivamente. In Svizzera, gli intasamenti sul versante nord dei valichi alpini si concentrano in alcuni fine settimana (inizio delle vacanze). Sul versante sud, i vacanzieri che rientrano dalle ferie sono più distribuiti, sicché aumentano le ore di traffico congestionato, ma si accorciano le code e i tempi di attesa. Su tutto l‟anno, il Gottardo è congestionato appena il 6-9% del tempo. In Austria, i dati disponibili sono meno eloquenti e non è stato dunque possibile individuare le principali cause del congestionamento del traffico. Si osserva tuttavia che i periodi di massimo congestionamento coincidono tipicamente con i mesi delle vacanze. Sistemi TOLL+ di modulazione dei pedaggi sono stati utilizzati finora per spostare il traffico viaggiatori in fasce orarie diverse della giornata, in prevalenza all‟interno o nei pressi di agglomerati urbani (cfr. cap. 3.3). Sebbene i pedaggi abbiano in sé un forte potenziale di influenzare i trasporti merci transalpini (soprattutto scelta del vettore e dell‟itinerario), la conclusione cui giungiamo è che i pedaggi per gli autocarri non hanno bisogno di essere modulati in base alle fasce orarie sui corridoi alpini: la causa principale del traffico congestionato è il traffico viaggiatori, per cui un sistema di modulazione dei pedaggi applicato agli autocarri avrà un effetto solo marginale sul congestionamento. Per aumentare il potenziale di riduzione del congestionamento del traffico, TOLL+ dovrebbe essere esteso pure al traffico viaggiatori. L‟impatto potrebbe rivelarsi limitato anche in questo caso, poiché gli intasamenti sono relativamente ridotti sui corridoi alpini e come è noto i lunghi incolonnamenti si registrano ad esempio nel fine settimana di Pasqua. Molti automobilisti decidono comunque di mettersi in moto e attendere delle ore in colonna. I pedaggi modulati, applicati in particolare al traffico viaggiatori, hanno più possibilità di rivelarsi efficaci all‟interno o nei pressi degli agglomerati urbani, dove per alcuni conducenti è più facile cambiare l‟orario della partenza a differenza invece di chi parte per le vacanze dopo il lavoro. Nel settore del traffico merci transalpino, gli effetti che ci attendiamo dai pedaggi modulati sono però minimi, ragion per cui non li analizzeremo in maniera più approfondita. Il secondo obiettivo plausibile di TOLL+ è l‟internalizzazione dei costi esterni (ad es. degli incidenti e dell‟impatto ambientale) generati dai trasporti merci su strada, per coprire i costi superiori alla media delle infrastrutture stradali alpine o per promuovere il trasferimento mo- 74 Alpifret (2009), Observaroire des Trafics Marchandises Transalpins, pagg. 80-85. 140 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS dale dalla strada alla ferrovia. 75 Lungo i corridoi alpini bisognerebbe a questo scopo introdur- re pedaggi basati sul chilometraggio. I limiti soglia per gli scenari TOLL+ non possono essere definiti in modo scientifico nel quadro del presente rapporto. In sostanza, per ogni corridoio stradale transalpino bisognerebbe calcolare individualmente i costi esterni e i costi specifici dell‟infrastruttura alpina supplementare. D‟altro canto, dobbiamo essere certi che i pedaggi ipotizzati nel TOLL+ divergano dai prezzi calcolati con il TAMM per gli scenari AETS. Se così non fosse, i preventivati effetti sui volumi di traffico stradale transalpino sarebbero più o meno uguali. Detto in altre parole: dal punto di vista del modello di trasporto, questi scenario non si differenzierebbero in maniera significativa. Proponiamo quindi di procedere come indicato di seguito: prima fase: calcolare gli scenari BTA e AETS; seconda fase: definire uno scenario TOLL+ con tariffe TOLL+ che si collocano a metà tra i prezzi ottenuti per gli scenari restrittivi BTA e AETS, e in seguito calcolare questo scenario TOLL+ con l‟ausilio di TAMM. In questo modo siamo certi di non calcolare due volte più o meno lo stesso scenario, cambiandone solo il titolo. d) Casi speciali Soluzione mista: BTA, AETS e TOLL+ coordinati (Mix T 2020, T Mix 2030 alta) Per l‟introduzione coordinata della BTA in Svizzera, dell‟AETS in Austria e di pedaggi più elevati in Francia, proponiamo di analizzare una variante piuttosto tollerante. Nell‟intento di limitare gli scenari a un numero ragionevole, ci limiteremo ad analizzare lo scenario di crescita alta nel 2030. Per la Svizzera riprendiamo lo scenario tollerante illustrato sopra, ovvero il limite massimo di 900 000 autocarri all‟anno sia per il 2020 sia per il 2030. Per l‟Austria utilizziamo i limiti soglia definiti sopra nella variante tollerante dell‟AETS (in questo caso li applicheremo solo all‟Austria e non all‟intero arco alpino). 76 Per la Francia bisogna determinare una tariffa. Pro- poniamo di impiegare il prezzo più basso tra quelli che ricaveremo dagli scenari BTA e AETS. Questi prezzi verranno determinati in un momento successivo del presente progetto. Questi scenari misti contraddicono in qualche modo il nostro criterio di equità. Essi presuppongono infatti livelli di onere diversi nei Paesi interessati e potrebbero quindi generare traffico di aggiramento. Se volessimo però analizzare uno scenario più equo, finiremmo con 75 Non rientra negli scopi del presente studio decidere quali fattori debbano essere inclusi nei costi esterni. Questa questione è ancora oggetto di discussione nel quadro della proposta di modifica della direttiva sull‟Eurovignetta. 76 Per i viaggi che attraversano un valico austriaco nel quadro dell‟AETS proponiamo di considerare l‟intera distanza percorsa all‟interno della regione definita nella Convenzione delle Alpi, benché parte della distanza percorsa si trovi magari in Germania o Italia. 141 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS l‟ottenere scenari simili a quelli «puri». I risultati mostreranno gli effetti che si otterrebbero con questa soluzione (rispetto agli scenari più equi con una BTA o un AETS). R BTA sull’intero arco alpino (BTA 2020 A+CH+F, R BTA 2030 alta A+CH+F) Per questo caso specifico impieghiamo semplicemente i limiti fissati per la BTA, sommandoli poi per Svizzera, Austria e Francia, e stabiliamo un unico limite per l‟intero arco alpino B+. Per limitare gli scenari a un numero ragionevole, anche in questo caso analizziamo unicamente gli scenari di crescita alta nella variante più restrittiva. AETS con limiti per Paese (AETS T 2020, AETS T 2020 alta) L‟AETS con limiti specifici per Paese consente agli Stati interessati di gestire meglio i volumi di traffico sui loro valichi, poiché il traffico di aggiramento da uno Stato all‟altro è limitato. Utilizziamo qui gli stessi limiti applicati nel caso dell‟AETS «normale», solo che li dividiamo tra i tre Paesi. Come per la BTA, analizzeremo unicamente gli scenari di crescita alta e ci concentreremo sulla variante tollerante, che sembra più plausibile (obiettivo di riduzione del 10% in seno all‟Ue). e) Sintesi dei limiti soglia definiti Gli scenari analizzati sono complessivamente 21 (si veda la tabella seguente, nella quale sono specificati anche i nomi proposti per le diverse varianti; si tenga presente che i limiti 77 soglia non dipendono dal tasso di crescita del traffico) : 8 scenari per il 2020; 8 scenari per il 2030, crescita alta; 5 scenari per il 2030, crescita bassa. Gli scenari elencati non sono esattamente quelli che avevamo prospettato all‟inizio. Siamo però convinti che essi forniranno spunti più interessanti rispetto all‟analisi degli scenari delineati inizialmente. I risultati dei 21 scenari verranno confrontati con quelli dei tre scenari business-as-usual trattati nella Terza parte del presente rapporto. 77 Per informazioni supplementari e più dettagliate sull‟implementazione degli scenari nel modello di trasporto utilizzato (TAMM) si vedano il capitolo 8 nonché il capitolo 10 nell‟Allegato. 142 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 6-1: Scenari da analizzare con rispettivi nomi e limiti soglia 2020 (con GBG) trend di crescita BTA Restrittivo 2030 (con GBB e GBMC) crescita bassa / crescita alta* R BTA R 2020 (v. pag. 161) BTA Limite massimo di autocarri per Paese: CH: 650 000 viaggi/anno (riduzione del 52%) CH: 650 000 viaggi/anno (riduzione del 54-61%)** A: 4 mio. viaggi/anno (riduzione del 26% sull‟arco alpino B+) A: 2,5 mio. viaggi/anno (riduzione del 54-61% sull‟arco alpino B+) F: 1,9 mio. viaggi/anno (riduzione del 26%) F: 1,1 mio. viaggi/anno (riduzione del 54-61%) BTA R 2020 A+CH+F (v. pag. 164) BTA Variante: un unico limite per tutti i Paesi (somma dei limiti indicati sopra): 6,6 mio. viaggi/anno (riduzione complessiva del 30%) AETS Restrittivo T 2020 (v. pag. 167) BTA 2030 Limite massimo di autocarri per Paese: CH: 900 000 viaggi/anno (riduzione del 34%) Come 2020: 900 000 viaggi/anno (riduzione del 3746%) A: 4,5 mio. viaggi/anno (riduzione del 17% sull‟arco alpino B+) A: 3,5 mio. viaggi/anno (riduzione del 37-46% sull‟arco alpino B+) F: 2,1 mio. viaggi/anno (riduzione del 17%) F: 1,6 mio. viaggi/anno (riduzione del 37-46%) R AETS R (v. pag. 182) 2020 A+CH+F AETS AETS 2020 A+CH+F (v. pag. 185) AETS 2020 (v. pag. 187) TOLL+ R 2020 AETS 2020 2030 2 (v. pag. 196) (v. pag. 206) I prezzi si situano tra i prezzi risultanti per R e AETS 2030 alta TOLL+R R BTA 2020 A+CH+F T MIX (v. pag. 194) Variante: limiti per Paese (v. pag. 202) R Tollerante 2 T I prezzi si situano tra i prezzi risultanti per **** MIX 2030 A+CH+F Riduzione del 20% delle emissioni di CO 2 Variante: limiti per Paese BTA (v. pag. 191) T T AETS 2030 A+CH+F Riduzione del 40% delle emissioni di CO T Riduzione del 10% delle emissioni di CO Restrittivo (v. pag. 177) Limite massimo di autocarri per Paese: 2 TOLL+ (v. pag. 174) 2030 alta A+CH+F Variante: un unico limite per tutti i Paesi (somma dei limiti indicati sopra): 4,3 mio. viaggi/anno (riduzione complessiva del 54-61%) T BTA Riduzione del 20% delle emissioni di CO *** Tollerante (v. pag. 170) Limite massimo di autocarri per Paese: R Tollerante 2030 2030 R e AETS 2030 A+CH+F T 2020 (v. pag. 210) ***** MIX CH: 900 000 viaggi/anno (v. pag. 214) CH: 900 000 viaggi/anno A: riduzione del 10% delle emissioni di CO T F: il prezzo più basso di BTA 2030 alta 2 A: riduzione del 20% delle emissioni di CO T 2020 e AETS T 2020 * ** *** F: il prezzo più basso di BTA 2 T 2030 e AETS 2030 Se contrassegnato con «alta», si riferisce esclusivamente allo scenario 2030 crescita alta. La riduzione dipende dal livello dei trasporti di BAU 2030 crescita alta o crescita bassa. S‟intendono le emissioni di CO2 nella regione alpina secondo il perimetro definito nella Convenzione delle Alpi. Una riduzione del 20% delle emissioni di CO2 corrisponde approssimativamente al 20% degli autocarrochilometri rispetto allo scenario BAU 2020 nella succitata regione. Come base di calcolo per ogni valico sono modellati i chilometri all‟interno della regione definita nella Convenzione delle Alpi. Va sottolineato che la distanza da percorrere all‟interno della regine definita nella Convenzione delle Alpi varia da valico a valico. **** In TOLL+ viene applicata una tariffa prestabilita in base alla distanza, calcolata in funzione del tratto per corridoio da percorrere all‟interno del perimetro definito nella Convenzione delle Alpi. ***** Negli scenari MIX, i tre diversi strumenti di tariffazione sono modellati simultaneamente e in parallelo (TOLL+ sui corridoi di Francia-Italia, la BTA sui corridoi di Svizzera-Italia e l‟AETS sui corridoi di Austria-Italia). 143 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 7 Misure accompagnatorie Tutti gli strumenti esaminati nel presente studio, vale a dire la BTA, l‟AETS e il regime TOLL+, comporteranno un rincaro dei trasporti merci su strada transalpini. L‟entità del rincaro dipende dal grado di severità dello scenario (restrittivo o tollerante) e dallo strumento considerato. Di seguito passiamo brevemente in rassegna alcune misure accompagnatorie da vagliare al momento dell‟introduzione di uno degli strumenti qui in esame. 7.1 Esenzioni per il trasporto merci a breve distanza L‟AETS e TOLL+ comporteranno un aumento del prezzo al chilometro entro il perimetro della regione definita nella Convenzione delle Alpi; la BTA fissa invece una tariffa, che non dipende dalla distanza, per ogni viaggio stradale per il trasporto merci transalpino. Di conseguenza, per il trasporto merci transalpino locale e a breve distanza i prezzi registreranno un aumento ben superiore alla media. Ciò potrebbe creare spaccature tra piccole aree economiche confinanti e interdipendenti a ridosso dei valichi alpini, spaccature non auspicabili per motivi economici, regionali e sociopolitici, a prescindere dai confini nazionali. Inoltre, ad eccezione dell‟autostrada viaggiante, spesso i trasporti ferroviari non sono competitivi su brevi distanze. Se si opta per l‟introduzione di una BTA andrebbe dunque esaminata la possibilità di un trattamento privilegiato del traffico di approvvigionamento locale tra le regioni sui due versanti del valico alpino. Il rapporto elaborato da Ecoplan, RappTrans e Kurt Moll (2007) illustra una proposta concreta su come trattare i trasporti locali e a breve distanza. In una prima fase vengono definiti i trasporti locali e a breve distanza. Per trasporti locali s‟intendono i trasporti transalpini di autocarri entro un raggio massimo di 40 chilometri su ognuno dei due versanti del valico alpino. I trasporti a breve distanza superano questo limite di 40 chilometri, ma percorrono una distanza massima di 150 chilometri. Questa definizione è indipendente dai confini nazionali ed è applicabile in egual maniera in tutti i Paesi alpini. Essa garantisce che solo i trasporti transalpini locali e a breve distanza godano di un eventuale trattamento privilegiato. Meno del 5% dei mezzi pesanti adibiti al trasporto merci transalpino è classificabile come trasporto locale o a breve distanza. In una seconda fase, il trattamento privilegiato dei trasporti locali e a breve distanza consiste nell‟adeguare il «tasso di conversione», vale a dire nel ridurre la tariffa di un DTA. Non si tratta qui di escludere i trasporti locali e a breve distanza dal rincaro dei costi generato dalla BTA, bensì di evitare un aumento eccessivo delle tariffe per queste due categorie di trasporti. I calcoli indicano che una riduzione dell‟80% per i trasporti locali e del 50% per i trasporti a breve distanza dovrebbe compensare l‟aumento sproporzionato del prezzo per queste due categorie, riportandolo nella media. L‟agevolazione proposta per i trasporti locali e a breve distanza può essere tradotta in tassi adeguati di conversione di UTA in DTA: se ad esempio il tasso di conversione standard è di 10 UTA per 1 DTA, ai trasporti locali verrebbe applicato un tasso di conversione di sole 2 UTA per 1 DTA «per trasporti locali». 144 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 7.2 Contributi In contropartita all‟aumento dei prezzi del trasporto merci su strada transalpino si potrebbero abolire i contributi a favore dei trasporti merci transalpini su ferrovia, soluzione già messa in atto negli scenari 2020 e 2030 definiti nel presente studio. Per gli scenari 2020 è prevista una riduzione delle indennità per il trasporto combinato (TCNA e AV) e per gli scenari 2030 è prevista l‟abolizione completa delle sovvenzioni. 7.3 Autostrada viaggiante Come sottolineato da più membri del consiglio consultivo del presente studio, tra i motivi per essere critici nei confronti dei progetti BTA, AETS e TOLL+ si segnalano i seguenti aspetti: l‟introduzione di una BTA, di AETS o TOLL+ comporta una limitazione «artificiale» delle capacità stradali transalpine. Ciò è vero specialmente per la BTA, che prevede un limite massimo di viaggi transalpini per il trasporto merci su strada, ma concerne anche l‟AETS e TOLL+, giacché tutti e tre gli strumenti provocano un aumento sostanziale dei prezzi dei trasporti merci su strada a cavallo delle Alpi; inoltre, si obietta che una simile limitazione delle capacità arrecherà gravi perdite economiche alle regioni a nord e a sud dell‟arco alpino. Pertanto, allo scopo di favorire il trasferimento dei trasporti dalla strada alla ferrovia, si potrebbe potenziare l‟offerta dell‟autostrada viaggiante (AV), in modo da assorbire i trasporti merci su strada che difficilmente possono essere trasferiti su rotaia (modalità TCNA e TCC) e che vedono aumentare eccessivamente le tariffe dei viaggi stradali transalpini. Il potenziamento dell‟autostrada viaggiante avverrebbe mediante l‟introduzione di nuovi collegamenti AV transalpini. Ecoplan e NEA hanno calcolato un simile scenario sull‟esempio di un collegamento AV aggiuntivo lungo il corridoio del Sempione tra Basilea e Domodossola. Questa nuova AV servirebbe efficacemente la tratta con un treno all‟ora nei due sensi di marcia. 78 I risultati indicano come previsto un incremento marcato della domanda da 2,1 milioni di tonnellate per lo scenario BTA R 2020 (Figure 12-12 nell‟Allegato, cap. 12) a quasi 6 milioni di tonnellate con l‟offerta della AV supplementare. Questo risultato dimostra che i trasporti merci transalpini sono sensibili alle variazioni dell‟offerta. Per una trattazione più approfondita della problematica legata alla «limitazione delle capacità» si veda il capitolo 9.4. 78 Allo stesso tempo, questa offerta consentirebbe di realizzare economie di scala molto significative a un prezzo relativamente basso di 290 euro per viaggio in autostrada viaggiante. 145 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS T E R Z A P A R T E: Studio del traffico Nella Terza parte del presente studio vengono analizzati nel dettaglio gli effetti sul trasporto merci transalpino dei diversi strumenti e scenari esaminati. L‟analisi si basa sul TAMM (Trans Alpine Multimodal Model) sviluppato da NEA e Ecoplan. La Terza parte del presente studio si articola nella maniera seguente: il capitolo 8 contiene una breve descrizione del modello multimodale transalpino TAMM e delle ipotesi formulate per i diversi scenari in base a questo specifico modello; nel capitolo Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden. sono illustrati i risultati dei diversi scenari. L‟accento è posto sugli effetti riscontrati a livello di volumi di trasporto. Vengono esaminate anche le conseguenze sui prezzi dei trasporti stradali e sulle entrate pubbliche. 146 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 8 Panoramica del TAMM (Transalpine Multimodal Model) 8.1 Descrizione del modello Gestire i flussi di traffico a cavallo delle Alpi significa introdurre strumenti di politica in grado di influenzare il comportamento di mercato in un verso che consenta di produrre effetti giudicati positivi. Questo processo interviene sostanzialmente a livello di scelta dell‟itinerario e scelta del vettore di trasporto sui corridoi alpini. Sulla scorta di quanto sin qui discusso nel presente rapporto, è stata messa a punto una serie di run del modello, i cui risultati sono presentati in termini di quote per itinerari e vettori di trasporto. Tutti gli scenari esaminati in questo studio, con le relative variazioni nell‟applicazione dei diversi strumenti di tariffazione, sono stati stimati usando il modello TAMM. Vista la complessità degli scenari, è stata sviluppata una nuova versione del modello multimodale transalpino, TAMM v2.0. La principale novità riguarda la capacità di modellizzare diversi strumenti di tariffazione e la possibilità di combinarli in uno scenario che prevede ad esempio l‟esercizio simultaneo di TOLL+ in Francia, della BTA in Svizzera e di AETS in Austria. Le versioni precedenti del modello prendevano in considerazione esclusivamente le varianti BTA. Uno dei requisiti essenziali per l‟applicazione di questo modello è rappresentato dalla necessità di stimare in che modo i prezzi dei diritti di transito negoziabili per gli autocarri reagirebbero a determinati limiti soglia riferiti al numero di transiti alpini autorizzati o al livello delle emissioni di anidride carbonica, trasformati in autocarro-chilometri. Il modello deve dunque essere iterativo, ovvero essere ripetuto fino a trovare il set di prezzi ai quali i risultati degli itinerari e dei vettori scelti soddisfano le limitazioni prestabilite. Rispetto agli studi condotti in precedenza, che si sono avvalsi di modelli TRANS-TOOLS (DG-Move‟s reference transport network model), questo approccio di modellizzazione nasce dalla volontà di costruire un sistema specifico per la regione alpina, utilizzando come base di riferimento i dati dei rilevamenti CAFT. Il recente studio TNO (Best Research dei sistemi di gestione del traffico per il trasporto merci su strada transalpino) ha analizzato la fattibilità di diversi schemi tariffari usando il modello TRANS-TOOLS. Diversi studi condotti di recente (cfr. ad es. ITREN-2030) hanno dimostrato che nonostante i problemi di implementazione del software, TRANS-TOOLS potrebbe essere un modello adeguato per calcolare indicatori di trasporto di livello elevato (paneuropei, merci e viaggiatori), ma per il momento non si presta per analisi riferite ai singoli corridoi, se non con un grado elevato di modifiche. Tra i principali punti deboli di TRANS-TOOLS nel contesto degli schemi di tariffazione del trasporto merci transalpino vanno segnalati i seguenti aspetti: possibilità di rappresentare unicamente modi di trasporto puri, senza poter differenziare le diverse opzioni ferroviarie, e impossibilità di includere servizi ferroviari «simil-strada» co- 147 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS me l‟autostrada viaggiante. Il potenziale di diversificazione è dunque gravemente sottostimato; velocità di esecuzione del modello: un run di un tipico modello TRANS-TOOLS richiede diversi giorni e rende dunque quasi impossibili le analisi incentrate su un obiettivo preciso. Questo sistema non è dunque adatto per modellizzare scenari «cap-and-trade» (limite massimo e negoziazione) come la BTA e l‟AETS, dove è necessario ripetere il modello per bilanciare prezzi e domanda; costi dei trasporti: TRANS-TOOLS è piuttosto limitato quanto alla possibilità degli utenti di fissare leve politiche (ad es. costi dei trasporti) per deviare il traffico. Inoltre, per l‟intero set di flussi di trasporto è definito un unico set di costi di trasporto. Per poter tenere conto di tutti i fattori che su un corridoio influenzano le scelte di itinerario e di vettore sono per altro necessari calcoli dei costi più sofisticati comprendenti sovvenzioni, pedaggi, gallerie di base e limiti di peso. Il TAMM è servito per utilizzare selettivamente input esistenti di diversi progetti e inserire ove necessario dettagli per rappresentare in maniera più precisa il quadro strategico. Al suo interno, la struttura del modello è largamente convenzionale. La matrice origine/destinazione è ricavata dal rilevamento CAFT 2004 e consente di fare proiezioni utilizzando previsioni commerciali. La funzione principale del sistema consiste nell‟assegnare il traffico a catene multimodali impiegando i metodi sviluppati in origine da STEMM (DG-MOVE, FP4, 1997, MDS-Transmodal, Ecoplan, IWW et al) e successivamente applicati al modello di trasporto merci nazionale del Regno Unito, GBFM (MDS-Transmodal, 2006) e WORLDNET (DG-MOVE, FP6, NEA, IWW et al). Vista l‟importanza del trasporto combinato, nella regione alpina l‟assegnazione del traffico a catene multimodali diventa necessaria. Approcci più tradizionali di modellizzazione del trasporto merci ripartiscono quote fisse di traffico tra singoli vettori “puri”, soluzione però non ideale per i corridoi destinati ai trasporti su lunga distanza. Ciò significa in pratica che nel TAMM 2.0 il metodo tradizionale in quattro fasi (origine, distribuzione, ripartizione modale e assegnazione) è ridotto a un processo in due fasi (stima della matrice e assegnazione multimodale). L‟assegnazione più dettagliata per singolo vettore è opzionale. 148 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 8-1: Struttura del modello TAMM Database CAFT sul traffico merci Modello di rete WORLDNET Previsioni commerciali NEA Modello TAMM, scelta itinerario e vettore Scenari TRANSALPINI Modello di assegnazione WORLDNET Le due fonti principali di dati sono il database dei rilevamenti CAFT, che fornisce un set accurato di flussi di traffico per il 2004, e la rete di trasporto WORLDNET, una versione aggiornata e ampliata della rete TRANS-TOOLS che copre i collegamenti stradali e ferroviari di tutti i Paesi europei. I pronostici dei flussi di trasporti merci sono stati effettuati prima che venisse redatto il presente studio, impiegando un modello di scambio commerciale basato sugli agenti, sviluppato da NEA per stimare la crescita a lungo termine degli scambi commerciali nell‟ambito del progetto ITREN-2030. Si tratta di un modello universale che tiene conto dell‟evoluzione storica dettagliata degli scambi commerciali e analizza simultaneamente i flussi commerciali sia come quantità finanziarie che come quantità fisiche. Pertanto, vincoli finanziari come un deficit commerciale insostenibile possono ostacolare la crescita di lungo termine. La modellizzazione della scelta di itinerario e vettore è operata a due livelli. Il modello centrale TAMM crea catene di trasporto ad alto livello che convogliano i flussi di traffico merci attraverso una iper-rete costruita sulla base delle sottoreti che la compongono (rete stradale e tre tipi di reti ferroviarie). Nel TAMM si possono applicare scenari fondati su un ampio ventaglio di politiche pertinenti e il modello consente una rapida iterazione poiché opera al livello della iper-rete per risolvere restrizioni come ad esempio quote fisse di diritti di transito per gli autocarri. I dati forniti dal TAMM possono essere immessi nel modello di assegnazione del traffico sviluppato nel quadro del progetto WORLDNET. In questo modo, è possibile calcolare indicatori di prestazione del traffico, ad esempio tonnellata e veicolo-chilometri per collegamento o zona. 149 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Potendo disporre di dati ricavati da rilevamenti qualitativamente garantiti (CAFT 2004) e di un modello rapido, la calibrazione tra i risultati dell‟anno di base (2004) del modello e i dati reali (CAFT 2004) risulta essere molto vicina, come raffigurato nel grafico a dispersione in basso, nel quale ogni punto rappresenta una combinazione singola itinerario/vettore, ad esempio Brennero/carri completi, e gli assi del grafico sono le stime del modello e i risultati dei rilevamenti CAFT. Eventuali errori apparirebbero come deviazioni dalla diagonale. Figura 8-2: Confronto tra quote stimate e quote effettive per itinerario/vettore Quote stimate e quote effettive per combinazione di itinerario/vettore 0.16 0.14 0.12 0.1 0.08 quota stim. 0.06 0.04 0.02 0 0 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1 0.12 0.14 0.16 Sebbene l‟applicazione del modello sia configurata specificatamente per la regione alpina (e non possa essere usata in nessun altro setting), essa si serve di diversi input di modelli Ue, tra cui le reti di trasporto di TRANS-TOOLS (TNO et al, 2006), le previsioni commerciali di iTREN-2030 (ISI-Fraunhofer et al, 2009) e i modelli di costo dei trasporti aggiornati e ampliati di ETIS-Base (NEA et al 2005). La possibilità di specificazione sta quindi soprattutto a livello di dettaglio: concentrarsi sui punti di attraversamento alpino, con la necessità di differenziare i vari segmenti ferroviari, oppure scegliere la modalità convenzionale di traffico in carri completi, traffico combinato non accompagnato e autostrada viaggiante. Dato che sul corridoio in esame esistono opzioni ferroviarie «simil-strada» collaudate e dato che i volumi di traffico su rotaia sono tali da renderla un‟opzione praticabile, la ripartizione modale sul corridoio alpino non è tipicamente europea. Si tenga presente che né i rilevamenti CAFT né il modello TAMM includono le opzioni via mare. Di recente (2007), il Governo italiano è stato a capo di un‟iniziativa volta a promuovere i servizi traghettuali tra Italia e Spagna, con il sostegno degli incentivi eco-bonus. Gli effetti di 150 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS questa iniziativa non sono visibili nei dati del rilevamento, e i futuri trasferimenti tra mare e terra non sono esplicitamente oggetto di modellizzazione. Nel presente studio è stato necessario focalizzarsi sugli effetti delle misure di tariffazione. Tradizionalmente, i modelli di trasporto basati su reti memorizzano le informazioni tariffarie al livello del collegamento di rete. Questo approccio funziona bene per i pedaggi autostradali standard o per le tariffe ferroviarie, dove a un dato tratto di strada è attribuito un prezzo prestabilito. Il pedaggio è fisso e il trasferimento di traffico stimato. Ora invece si prospetta l‟ipotesi di un trasferimento di traffico prestabilito, e ciò implica la necessità di stimare il prezzo che devono raggiungere i pedaggi. Le modalità di tariffazione considerate in TAMM 2.0 sono sostanzialmente due: tariffa per viaggio attraverso l‟arco alpino, con o senza limiti di traffico associati; tariffe per unità di distanza, con o senza limiti di traffico associati. Nella seconda categoria è possibile introdurre obiettivi riferiti all‟anidride carbonica, oppure più semplicemente tariffe per autocarro-chilometro. Se non sono fissati limiti di traffico, si può tracciare uno scenario con tariffe prestabilite per valico o per chilometro entro la regione definita nella Convenzione delle Alpi. Ciò può avere un impatto in termini di: cambio di itinerario, con scelta di un altro valico; cambio di vettore di trasporto; soppressione di traffico. Se si considerano livelli realistici di tariffe transalpine, è improbabile che gli effetti a livello della terza categoria siano di particolare rilevanza nel TAMM, poiché il calcolo è basato su variazioni del costo di fornitura delle merci, e non semplicemente del costo dei trasporti. Un autocarro trasporta tipicamente un carico di merci del valore di 10-15 000 euro, e un viaggio completo dal nord al sud dell‟Europa costa all‟incirca 1 500 euro. Aumentare il costo di altri 200 euro comporterebbe una variazione del prezzo di fornitura pari soltanto al 2 per cento. Nella modellizzazione sono ad ogni modo inclusi gli effetti di generazione e soppressione del traffico. Quando vengono fissati limiti di traffico, il modello si ripete modificando a ogni passaggio i livelli delle tariffe fino a trovare una soluzione che sia compatibile con le restrizioni. Tariffe e restrizioni possono essere definite per singolo Paese o per l‟intera regione alpina nel suo insieme. 8.2 Configurazione degli scenari Nella figura sottostante è illustrata la struttura del processo di costruzione degli scenari. I riquadri nella parte superiore del diagramma raffigurano le principali variabili che influenzano i volumi di traffico, le reti e i costi di base. Nella parte destra è evidenziata la specificazione dello strumento di tariffazione (TOLL+, BTA o AETS). 151 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 8-3: Costruzione di uno scenario CAFT 04 RETI TRANSTOOLS Previsioni ITREN-2030 Costi ETIS Strumento di tariffazione Scenario: anno, crescita, flussi, politiche, tariffazione O/D Scelta itinerario/ vettore Restrizioni politiche OBIETTIVO RAGGIUNTO Nuovi prezzi La processazione del modello è illustrata nella parte inferiore del diagramma e prevede il calcolo dei flussi, l‟utilizzo di variabili di scenario per determinare la scelta di itinerario e vettore, il confronto tra i risultati ottenuti e le restrizioni del traffico (opzionali). Se i risultati concordano con gli obiettivi, la sequenza di elaborazione del modello si conclude e vengono riportati i prezzi così ottenuti. Se i risultati non sono in linea con i limiti soglia specificati, i prezzi vengono ricalcolati e il modello si ripete. 8.3 Panoramica degli scenari e delle ipotesi Ai fini del presente studio sono stati modellati 21 diversi scenari futuri. Per tutti gli scenari BTA, AETS e MIX, comprese le iterazioni, sono stati completati diverse centinaia di run per ogni scenario, allo scopo di stimare i prezzi così ottenibili. Gli scenari sono stati suddivisi in tre gruppi, ognuno associato a un diverso livello di domanda di trasporti e a un anno di previsione. Un set di run è stato calcolato per il 2020 e gli altri due processano i dati dei volumi 2030, elaborando una crescita alta e una bassa per tenere conto di un margine di incertezza. Rispetto ai dati del 2004, i livelli di traffico nel 2020 crescono del 25%, quelli nel 2030 rispettivamente del 29 e del 51%. Ogni previsione tiene conto dell‟impatto della crisi economica. Poiché molti dei casi esaminati implicano specifiche restrizioni di traffico, ad esempio numero fisso di diritti di transito o livello predefinito di emissioni di CO 2 (espresso in termini assoluti), la crescita del mercato per volume è una variabile chiave perché determina il corrispondente grado di cambiamento comportamentale richiesto per rispettare i vincoli predefiniti. 152 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 8-4: Matrice di scenario ALBATRAS Configurazione BAU Tariffazione Domanda Crescita del 25% entro il 2020 Crescita del 29% nel 2030 bassa CAFT 04 Reti TRANSTOOLS Strumento di TARIFFAZIONE Crescita del 51% nel 2030 alta ITREN -2030 previsioni Reti Costi ETIS Gallerie di base del Lotschberg e del Gottardo entro il 2020. Gallerie di base del Moncenisio e del Brennero entro il 2030. TRE scenari di rif.: 2020, 2030 bassa, 2030 alta 2020 2030b 2030a VMP 40t in tutti i Paesi. BTAR1 BTAR1 BTAR1 Pedaggio VMP più alto in CH (vs 04). BTAR2 Costi BTAT Aumenti nella produttività ferrov. BTAR2 BTAT Otto scenari tariffari -Tre BTA: R1, R2, T BTAT -Tre AETS: R, T1, T2 Riduzione dei contributi alle ferrov. -Parziale entro il 2020 AETSR1 AETSR1 AETSR1 AETST1 AETST1 AETST2 -Soppressione entro il 2030 TOLL AETST1 AETST2 TOLL MIX -Uno TOLL+ : R -Uno Mix : T TOLL [R= Restrittivo MIX T= Tollerante] Modellizzazione di 24 scenari diversi I run del modello eseguiti per il presente studio possono essere visualizzati sotto forma di matrice a tre colonne per i tre anni in esame (e le stime di crescita) e a otto righe per i diversi strumenti di tariffazione considerati. Per ogni set di run del modello, 2020, 2030 bassa e 2030 alta, è stato preparato uno scenario business-as-usual indicante possibili quote di itinerario e vettore per gli scenari che non prevedono nuove misure tariffarie. A partire da questi valori iniziali, sono stati processati otto scenari per il 2020, otto per il 2030 (crescita alta) e cinque per il 2030 (crescita bassa). Questi scenari coprono ognuno dei principali strumenti di tariffazione, ovvero BTA, AETS, TOLL+, e includono restrizioni tolleranti e restrittive. In precedenti studi basati sul TAMM ci si era focalizzati sulla BTA applicata all‟intero set di valichi alpini (arco alpino C e Tarvisio) definito nel rilevamento CAFT. Nel presente studio, che prende in considerazione l‟arco alpino B+, per l‟applicazione di nuovi strumenti di gestione del traffico pesante in Austria sono stati considerati esclusivamente i valichi austriaci occidentali. I collegamenti orientali, passo Schober, Semmering e Wechsel, sono mantenuti nella rete di trasporto, ma sono passivi. Si tenga dunque presente che tutte le restrizioni di traffico e le tariffe AETS, BTA e TOLL+ applicate nelle modellizzazioni si riferiscono esclusivamente ai valichi occidentali (arco B+). Sugli altri percorsi non sono introdotti nuovi pedaggi e il traffico non è soggetto a nessuna delle restrizioni ipotizzate. 153 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Per la BTA, i limiti massimi sono fissati in base ai volumi business-as-usual riferiti all‟arco alpino B+. Ciò significa che qualsiasi spostamento che devia sugli itinerari orientali (arco C) non paga i diritti di passaggio previsti nella BTA né consuma uno dei diritti di transito a numero fisso. Dato che il modello elabora simultaneamente numero di tonnellate e numero di autocarri, è necessario calcolare il peso medio ipotetico degli autocarri. Vengono a tal fine utilizzati i dati esistenti del rilevamento CAFT (e Alpinfo), di cui – aspetto essenziale per la BTA – è consentita una variazione in funzione delle tariffe BTA. Trattandosi di tariffe a viaggio, si può ottenere un beneficio con fattori di carico più elevati. Questo incentivo è incluso negli scenari come risposta al modello. Figura 8-5: O/D Costruzione degli scenari BTA nel TAMM Scelta itinerario/ vettore VIAGGI restrizioni OBIETTIVO RAGGIUNTO Nuovi prezzi Per l‟AETS, i limiti massimi sono fissati come riduzione basata sulle previsioni dei volumi di traffico (2020 business-as-usual o 2030 crescita bassa) e misurata in termini di autocarrochilometri. Si ipotizza che queste riduzioni degli autocarro-chilometri, pari al 10%, al 20% o al 40%, incorporino anche sviluppi tecnologici che comporterebbero una riduzione delle emissioni di CO2 al chilometro. Diversamente dalla BTA, nei run del modello non sono ammesse variazioni del peso medio degli autocarri poiché, rimanendo tutto il resto invariato, sorgerebbe una correlazione tra emissioni per veicolo-chilometro e peso medio. Figura 8-6: O/D Costruzione degli scenari AETS nel TAMM Scelta itinerario/ vettore Veic-km restrizioni Nuovi prezzi 154 OBIETTIVO RAGGIUNTO ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 8-7: Definizione delle distanze tassabili nell’AETS e in TOLL+ Nell‟AETS e in TOLL+, i risultati del modello sono influenzati in misura considerevole dalle 79 distanze ipotizzate entro la regione definita nella Convenzione delle Alpi . Nella carta geografica riportata sopra, le linee rosse indicano le distanze tassabili lungo ogni percorso a cavallo delle Alpi. Si noti che: ogni punto di attraversamento deve essere identificabile con un itinerario alpino specifico. In alcuni casi esistono diverse opzioni di percorso, che nella pratica potrebbero essere monitorate per mezzo di dispositivi di localizzazione elettronica. L‟attività di modellizzazione si basa tuttavia su distanze prestabilite per singolo itinerario; i collegamenti austriaci a est del Tarvisio (segnati in viola) sono esclusi dall‟analisi del modello. I veicolo-chilometri stimati su questi itinerari orientali (C) non sono soggetti al meccanismo di determinazione tariffaria del modello e non sono ripresi nel calcolo dei limiti soglia. Ciò crea un‟anomalia, perché uno strumento concepito per gestire l‟impatto del traffico in una regione predefinita (quella della Convenzione delle Alpi) finisce sostanzialmente per ridefinire la zona ecologicamente sensibile; a questo proposito, è stata data un‟indicazione su fin dove estendere, verso est, il corridoio del Tarvisio. Per equilibrare le distanze sensibili di ogni itinerario, si è scelto di estenderlo fino a Graz. Questa scelta ha l‟effetto di ridurre le possibilità di deviazioni dal Tauern al passo Schober+Tarvisio; se si interpreta alla lettera la definizione di regione alpina contenuta nella Convenzione delle Alpi, si potrebbe essere indotti a considerare una distanza più breve per il percorso di Ventimiglia lungo la strada costiera E80. Anche in questo caso è stata invece ipotizzata 79 La cartina geografica si basa sulla definizione di regione amministrativa alpina che figura sul sito della Convenzione delle Alpi (cfr. http://www.alpconv.org/theconvention/conv05_it.htm). Questa definizione, tuttavia, configura una regione i cui confini territoriali sono più estesi rispetto a quelli tracciati nelle cartine geografiche pubblicate sullo stesso sito. 155 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS una distanza più lunga per ridurre al minimo le possibilità di deviazione al di fuori della regione predefinita, conseguenza non auspicata nel contesto di una politica che mira a ridurre le emissioni di CO2; come per l‟analisi della BTA, l‟apparato di traffico considerato si basa interamente sui rilevamenti CAFT: esso include quindi unicamente i passaggi alpini (veicoli che attraversano i passi alpini) e non l‟intero insieme di traffico in entrata o in transito attraverso la regione definita nella Convenzione delle Alpi. TOLL+ è simile all‟AETS, ma il funzionamento del modello è più convenzionale: i prezzi sono stabiliti come variabile esogena e il modello calcola – senza iterazione – i trasferimenti del traffico così ottenuti. Figura 8-8: Costruzione degli scenari TOLL+ nel TAMM Pedaggi predefiniti O/D Scelta itinerario/ vettore OBIETTIVO RAGGIUNTO Nessuna restrizione Le tabelle seguenti contengono una descrizione dettagliata dell‟approccio di modellizzazione utilizzato in ognuna delle otto varianti di tariffazione. 156 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS BTA AETS Panoramica Implementazione Restrittivo 1 Limiti soglia restrittivi della BTA applicati individualmente in Francia, Svizzera e Austria Si applica una restrizione in termini di numero di autocarri per Paese. Ogni Paese mette in vendita un numero fisso di diritti, il cui prezzo sale fino a quando non è rispettata la restrizione. I prezzi possono variare da Paese a Paese, in particolare se le alternative ferroviarie esistenti sono divere. In Svizzera, il limite è fissato a 650 000 autocarri, in linea con la politica dei trasporti nazionale; i limiti applicati in Francia e Austria sono fissati a un livello che consente di ottenere una riduzione comparabile dei veicoli pesanti. Con queste ipotesi restrittive, il livello di diminuzione è pari al 54% (negli scenari 2030). In Francia e Svizzera, per raggiungere questo obiettivo è necessario un trasferimento modale, mentre in Austria vi è la possibilità di deviare su altri itinerari. Restrittivo 2 A+CH+F Limite soglia restrittivo BTA applicato globalmente su tutto l‟arco alpino (B+) Rispetto allo scenario BTA-R1, BTA-R2 prevede un unico limite soglia al numero di autocarri sull‟intero arco alpino (B+), pari alla somma delle restrizioni definite in R1. Pertanto, dal processo iterativo risulterà un unico prezzo BTA e vi saranno maggiori possibilità di scegliere itinerari alternativi tra Paesi. Si prevede che il prezzo così ottenuto rientrerà nei margini dei livelli calcolati in R1. Tollerante 1 Limiti soglia tolleranti della BTA applicati individualmente in Francia Svizzera e Austria. Rispetto allo scenario BTA-R1, l‟unica differenza di rilievo sta nel livello della soglia predefinita, che è portata a 900 000 autocarri in Svizzera, e per l‟Austria e la Francia è aumentata in maniera proporzionalmente equivalente (negli scenari 2030). Restrittivo 1 A+CH+F AETS restrittivo applicato globalmente su tutto l‟arco alpino B+. Questo scenario è stato modellato definendo per ogni valico alpino i chilometri rientranti nella regione definita nella CA e in questo modo gli autocarro-chilometri complessivi entro detta regione. Le distanze sensibili definite in base alla CA sono fisse per tutti gli scenari. Dato che i pedaggi dell‟AETS si applicano esclusivamente all‟arco alpino B+, si presume che anche le restrizioni in termini di autocarro-chilometri si applichino unicamente all‟arco alpino B+. Il traffico sugli itinerari orientali non è soggetto ai pedaggi né è conteggiato ai fini dell‟obiettivo prefissato. È importante notare che la lunghezza del viaggio all‟interno della regione definita nella CA varia a seconda dei valichi. In questo scenario, il traffico può quindi cambiare percorso dirottando su un altro itinerario – nello stesso Stato – con una distanza sensibile inferiore. Nelle ipotesi in esame, ciò equivale a una riduzione del traffico generata dalla restrizione imposta, anche nel caso in cui tali deviazioni comportino un aumento degli autocarro-chilometri al di fuori della regione definita nella CA. Date queste possibilità, le limitazioni dell‟AETS potrebbero essere più tolleranti per un determinato livello di riduzione del traffico. Nel run della variante 2030 crescita alta, le restrizioni in termini di autocarrochilometri non vengono aumentate simultaneamente e questo per garantire che siano compatibili con le ipotesi della BTA, che – pure esse – non cambiano in base al volume di traffico ottenuto. In pratica, il numero dei diritti di transito andrebbe stabilito prima di conoscere il traffico così generato. Tutte le limitazioni dello scenario 2030 crescita alta sono dunque più restrittive che nello scenario 2030 crescita bassa. Tollerante 1 A+CH+F AETS tollerante applicato globalmente su tutto l‟arco alpino B+. Si veda sopra, tenendo conto però che la restrizione applicata all‟intero arco alpino è dimezzata. Tollerante 2 AETS tollerante applicato per Paese. Per ogni Paese sono definite restrizioni individuali in termini di autocarrochilometri, che sommate danno il livello impiegato in AETS-T1. Le proporzioni sono definite in base ai livelli raggiunti nei corrispondenti scenari BAU. Si riduce così la tendenza del traffico a deviare da itinerari con distanze sensibili CA più lunghe a itinerari con distanze più corte. Questa tendenza può comunque configurarsi all‟interno di qualsiasi Stato, e la possibilità di deviazioni al di fuori dell‟arco alpino B+ è sempre data. 157 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS TOLL+ Restrittivo 1 Applicazione in tutti i Paesi di una tariffa fissa uniforme calcolata in base alla distanza. Si applica una tariffa prestabilita in funzione della distanza e basata sulle distanze sensibili definite nella CA per ciascun corridoio. Come per gli altri strumenti, questa tariffazione interessa unicamente l‟arco alpino B+, per cui l‟utilizzazione dei collegamenti nella parte orientale (C) della regione non è soggetta a pedaggio. MIX Tollerante 1 Pedaggio prestabilito per km in Francia, BTA in Svizzera e AETS in Austria, con livelli tolleranti. Sono modellati simultaneamente e in parallelo tre diversi strumenti di tariffazione. In Francia è applicato un pedaggio prestabilito basato sulla distanza che ha per effetto un trasferimento di traffico. In Svizzera è fissato un limite massimo di autocarri e il pedaggio sale fino a quando è soddisfatta la restrizione; vi è un‟interazione con i pedaggi francesi. In Austria è introdotta una limitazione in termini di autocarro-chilometri, la cui modellizzazione avviene anch‟essa in maniera interattiva. L‟aumento dei pedaggi in Svizzera e Austria favorisce un sufficiente trasferimento del traffico dalla strada alla ferrovia grazie al quale si adempiono le restrizioni. Limite soglia Limite soglia 2020 Limite soglia 2030 VIAGGI Austria: 4 036 981 viaggi VMP Austria: 2 552 214 viaggi VMP Svizzera: 650 000 viaggi VMP Svizzera: 650 000 viaggi VMP Francia: 1 908 362 viaggi VMP Francia: 1 112 614 viaggi VMP BTA AETS Restrittivo 1 Restrittivo 2 A+CH+F VIAGGI Totale: 6 595 343 viaggi VMP Totale: 4 314 828 viaggi VMP Tollerante 1 VIAGGI Austria: 4 538 949 viaggi VMP Austria: 3 533 834 viaggi VMP Svizzera: 900 000 viaggi VMP Svizzera: 900 000 viaggi VMP Francia: 2 145 653 viaggi VMP Francia: 1 540 542 viaggi VMP Restrittivo 1 A+CH+F Milioni di VMP-km in B+ CA Totale: 2 532 milioni di VMP-km Totale: 1 882 milioni di VMP-km Tollerante 1 A+CH+F Milioni di VMP-km in B+ CA Totale: 2 848 milioni di VMP-km Totale: 2 509 milioni di VMP-km Tollerante 2 Milioni di VMP-km in B+ CA Austria: 1 780 milioni di VMP-km Austria: 1 590 milioni di VMP-km Svizzera: 359 milioni di VMP-km Svizzera: 328 milioni di VMP-km Francia: 710 milioni di VMP-km Francia: 589 milioni di VMP-km TOLL+ Restrittivo 1 non applicabile MIX Tollerante 1 CH: VIAGGI Svizzera: 900 000 viaggi VMP Svizzera: 900 000 viaggi VMP AT: VMP-km Austria: 1 780 milioni di VMP-km Austria: 1 590 milioni di VMP-km 158 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 9 Effetti Il presente capitolo riassume i risultati degli effetti prodotti dai diversi strumenti (BTA, AETS e TOLL+) sul trasporto merci transalpino, nonché i relativi scenari per l‟arco alpino C. 80 Presen- teremo per cominciare l‟impatto sui volumi di trasporto in transito per le Alpi. Nella seconda parte analizzeremo gli effetti sui prezzi dei trasporti stradali. La terza parte contiene una stima dei costi e ricavi per il settore pubblico. La quarta parte è incentrata su una breve analisi dell‟utilizzazione delle capacità ferroviarie transalpine. Il capitolo si chiude con un riepilogo degli effetti dei diversi strumenti e scenari sul trasporto merci transalpino (cfr. cap. 9.5). Per ovvie ragioni, nelle pagine seguenti presenteremo solo una parte dei risultati ottenuti nel quadro del presente studio. I risultati sono elaborati in prevalenza sotto forma di grafici. I risultati più dettagliati riguardanti i diversi scenari e l‟anno di base 2004 come pure gli scenari BAU 2020/30 sono riportati nel capitolo 12 dell‟Allegato (cfr. Figure 12-1 e Figure 12-42, che raffigurano i volumi di traffico per valico alpino e i prezzi degli strumenti per Paese). Come esposto sopra, per il 2030 abbiamo modellato due scenari BAU, uno di crescita bassa e uno di crescita alta dei trasporti merci transalpini. Considerato che le quote e il trend di crescita nei vari modelli, come anche l‟impatto degli strumenti di politica negli scenari analizzati, sono molto simili (più marcati nello scenario di crescita alta rispetto a quello di crescita bassa), per i risultati del 2030 ci focalizziamo nel seguito principalmente sugli effetti relativi agli scenari 2030 di crescita alta, limitandoci a commentare gli scenari 2030 crescita bassa laddove emergano differenze significative rispetto ai primi. Per una descrizione degli scenari analizzati si rimanda al capitolo 6.2. Il modello TAMM, utilizzato per calcolare i risultati degli scenari di trasporto merci transalpino qui esaminati, è presentato in maniera schematica nel capitolo 8 e più in dettaglio nell‟Allegato (cap. 10). 9.1 Effetti sui volumi di trasporto Gli effetti sui volumi di trasporto prodotti dai quattro set di scenari (BTA, AETS, TOLL+ e MIX) per gli anni 2020 e 2030 crescita bassa/crescita alta sono presentati nella seguente maniera (un grafico per ciascun set di scenari dei quattro strumenti di politica, in cui sono raffigurati i volumi di trasporto a livello di Paese relativi ai quattro modi considerati, e un grafico per singolo scenario, in cui sono raffigurati i volumi e la crescita – in termini assoluti e in percentuale – per i singoli corridoi transalpini): in 1 000 t/anno per Paese e vettore di trasporto (strada, TCNA, TCC e AV), incluso il rispettivo scenario BAU; in 1 000 t/anno per corridoio e vettore di trasporto; 80 Si tenga presente che tutti i risultati si riferiscono all‟arco alpino C, mentre gli strumenti sono applicati solo all‟arco alpino B+ (sono quindi esclusi i tre corridoi più orientali di A-I/SLO). 159 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS la variazione assoluta in 1 000 t/anno rispetto al corrispondente scenario BAU (strada e ferrovia); la variazione in % rispetto al corrispondente scenario BAU (strada e ferrovia). 9.1.1 BTA a) 2020 Nel 2020, l‟introduzione di una BTA genera uno spostamento generale del trasporto merci transalpino dalla strada alla ferrovia, la cui entità varia a seconda dei limiti soglia imposti nel quadro della BTA (limiti più o meno rigidi). In tutti tre gli scenari esaminati, il volume complessivo dei trasporti transalpini diminuisce solamente dello 0,1-0,2% (merci non più trasportate attraverso le Alpi e trasferite ad es. sui collegamenti est-ovest oppure trasportate via acqua). I risultati dei tre scenari BTA relativi al 2020 (cfr. Figura 9-1 per una panoramica generale) sono descritti più nel dettaglio nelle pagine seguenti. In generale, per quanto riguarda l‟impatto sui volumi di trasporto, il confronto tra gli scenari 2020 e gli scenari 2030 è possibile solo in parte, poiché le misure adottate sui corridoi AI/SLO e F-I sono diverse da quelle adottate sui corridoi CH-I (riduzione percentuale dimezzata sui corridoi CH-I nel 2020). Figura 9-1: Volumi di traffico merci transalpino per gli scenari BAU e BTA 2020, in 1 000 t/anno 1'000 tons/a BAU 2020 0 20'000 40'000 60'000 80'000 100'000 A - I / SLO CH - I F-I ACE R 2020 A - I / SLO CH - I ACE R 2020 A+CH+F F-I A - I / SLO CH - I F-I ACE T 2020 A - I / SLO CH - I F-I road UCT G 160 WL RM 120'000 140'000 160'000 180'000 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS BTA R 2020 Nello scenario «BTA restrittivo 2020», i limiti previsti nella BTA in termini di numero di viaggi transalpini di autocarri e i conseguenti prezzi dei diritti di transito alpino (DTA) per singolo viaggio si configurano come segue (sui prezzi v. anche la Figura 9-30): 81 Limiti soglia (riduzione necessaria inclusa) Prezzi DTA A – I/SLO 4 mio./anno (riduzione del 26% dei volumi sull‟arco alpino B+) 94 €/viaggio CH – I 0,65 mio./anno (riduzione del 52%) 160 €/viaggio F–I 1,9 mio./anno (riduzione del 26%) 126 €/viaggio L‟introduzione della BTA genera una riduzione del volume complessivo di trasporto merci su strada transalpino del 17% circa rispetto agli scenari BAU 2020 (cfr. Figura 9-2 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume scende da 161 a 134 milioni di tonnellate/anno. Tuttavia, per effetto dei limiti soglia diversi imposti sui corridoi CH-I da un lato e A-I/SLO / F-I dall‟altro (diminuzione percentuale dimezzata sui corridoi CH-I, cfr. tabella sotto), la riduzione del volume di traffico stradale varia: 10% sui corridoi A-I/SLO, 49% sui corridoi CH-I e 23% sui corridoi F-I. Sui corridoi A-I/SLO, il calo è addirittura più ridotto che sui valichi F-I, e ciò in ragione del fatto che la BTA non include i tre corridoi transalpini più orientali di A-I/SLO (con conseguenti deviazioni sui passi Schober, Semmering e Wechsel). Su questi tre corridoi, il numero di autocarri transalpini cresce del 10%, mentre sui corridoi occidentali il loro numero diminuisce del 26%. Di conseguenza, gli effetti di trasferimento dalla strada alla ferrovia non sono così marcati come accadrebbe invece con un‟equivalente riduzione percentuale dei viaggi transalpini di autocarri e l‟applicazione della BTA sull‟intero arco alpino C. Le stesse considerazioni valgono anche per le differenze di prezzo dei DTA (cfr. tabella sopra). La riduzione complessiva del traffico merci su strada transalpino è di 27,3 milioni di t/anno, di cui 27 milioni t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari. Il residuo 0,1% è trasferito verso altri modi di trasporto qui non considerati (ad es. trasporti marittimi tra la penisola iberica e l‟Italia) oppure non viene più trasportato del tutto. In riferimento ai singoli valichi transalpini, l‟introduzione della BTA comporta i seguenti cambiamenti: A-I/SLO: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 11 milioni di t/anno (10% del volume complessivo del traffico merci stradale sui corridoi A-I/SLO). 11 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di A-I/SLO; CH-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 8 milioni di t/anno (pari al 49%). 10 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di CH-I; 81 I limiti soglia sono fissati in base al numero di viaggi transalpini di autocarri sull‟arco alpino B+ nel 2020: CH-I: 1,36 mio. viaggi/anno, A-I/SLO: 5,46 mio. viaggi/anno, F-I: 2,60 mio. viaggi/anno. Lo stesso vale per tutti gli scenari BTA 2020. 161 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS F-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 8 milioni di t/anno (pari al 23%). 6 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di F-I. Nell‟insieme, il volume complessivo del traffico merci transalpino (su strada e ferrovia) viene trasferito dai corridoi F-I (-5,3% dei trasporti transalpini complessivi in BAU 2020) ai corridoi di A-I/SLO (+0.2%) e CH-I (+3,4%) (cfr. Figure 12-12 nell‟Allegato). È dunque lecito suppone che – soprattutto per i trasporti stradali su alcuni collegamenti F-I – sia più interessante optare per i corridoi di CH-I piuttosto che quelli ferroviari di F-I. Con l‟introduzione della BTA, la ripartizione modale a favore della strada del trasporto merci transalpino complessivo scende dal 62 al 52%. Il numero complessivo dei viaggi transalpini su strada degli autocarri diminuisce da 12,4 mio./anno a 9,9 mio./anno, par a -13% sui valichi A-I/SLO, -52% su quelli CH-I e -26% su quelli F-I (cfr. Figure 12-10). Questa diminuzione (-2,5 mio. viaggi/anno) è meno marcata di quanto ci si attenderebbe applicando i limiti soglia sull‟arco alpino B+ (-2,8 mio. viaggi/anno, cfr. figura sopra). Questa differenza è dovuta al fatto che i risultati qui riportati si riferiscono all‟arco alpino C, mentre le misure in esame sono implementate solo sull‟arco alpino B+, con la conseguente possibilità di deviare sui tre corridoi più orientali di A-I/SLO non facenti parte dell‟arco alpino B+ (lo stesso vale per tutti gli scenari). 162 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 163 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino 20'000 Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY Figura 9-2: BTA R 2020: trasporto merci transalpino nel 2020 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS BTA R 2020 A+CH+F Nello scenario «BTA restrittivo 2020 A+CH+F», l‟attuazione della BTA prevede un unico limite soglia sull‟intero arco alpino B+. Questo limite massimo comune, fissato a 6,6 milioni di viaggi transalpini all‟anno per gli autocarri (somma di tutti i limiti soglia previsti nello scenario «BTA R 2020»), genera un prezzo per DTA pari a 110 euro a viaggio su tutti i corridoi dell‟arco alpino B+. Se confrontato con i prezzi dello scenario «BTA R 2020», che prevede limiti soglia individuali per Paese e corridoio, questo prezzo risulta essere più elevato sui corridoi di A-I/SLO e più basso sui corridoi di CH-I e F-I. L‟introduzione di una BTA con un unico limite soglia comune si traduce inoltre in una riduzione del volume complessivo del trasporto merci su strada transalpino pari al 17% rispetto allo scenario BAU 2020 (cfr. Figura 9-3 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume scende da 161 a 134 mio. t/anno. Rispetto a una BTA che prevede limiti soglia per Paese e corridoio, il calo del volume di traffico stradale ottenuto con l‟introduzione di un unico limite soglia comune sull‟intero arco alpino B+ è un po‟ più uniforme, ma presenta pur sempre differenze (dovute al diverso grado di severità dei limiti soglia sui corridoi CH-I e A-I/SLO / F-I): 13% sui corridoi A-I/SLO, 31% su quelli CH-I e 21% su quelli F-I (la riduzione è più marcata sui valichi A-I/SLO, meno accentuata sui valichi CH-I e F-I, poiché sugli attraversamenti A-I/SLO il prezzo dei DTA è inferiore se si prevedono limiti soglia individuali). Ancora una volta, sui corridoi A-I/SLO la riduzione è più contenuta rispetto ai valichi F-I in quanto la BTA non si applica ai tre corridoi transalpini più orientali di A-I/SLO (e ciò causa deviazioni verso i passi Schober, Semmering e Wechsel). Il numero di autocarri che valicano le Alpi transitando su questi tre corridoi aumenta qui dell‟11%, mentre sui corridoi occidentali diminuisce del 32% (con la differenziazione dei limiti soglia il calo è del 26%). Pertanto, una soglia comune favorisce effetti più uniformi di trasferimento dalla strada alla ferrovia entro la regione alpina. Questi effetti sarebbero ancora più marcati se l‟introduzione della BTA prevedesse una riduzione – in egual misura percentuale – dei viaggi transalpini di autocarri su tutti i corridoi e se essa venisse applicata all‟intero arco alpino C. La riduzione complessiva del traffico merci su strada transalpino è di 26,7 milioni di t/anno, di cui 26,4 milioni t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari. Il residuo 0,2% è trasferito verso altri modi di trasporto qui non considerati (ad es. trasporti marittimi tra la penisola iberica e l‟Italia) oppure non viene più trasportato del tutto. In riferimento ai singoli valichi transalpini, l‟introduzione della BTA comporta i seguenti cambiamenti: A-I/SLO: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 14 milioni di t/anno (13% del volume complessivo del traffico merci stradale sui corridoi A-I/SLO). 12 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di A-I/SLO; CH-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 5 milioni di t/anno (pari al 31%). 9 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di CH-I; F – I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 7 milioni di t/anno (pari al 21%). 5 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di F-I. Nell‟insieme, il volume complessivo del trasporto merci transalpino (su strada e ferrovia) viene trasferito dai corridoi F-I (-5%) e A-I/SLO (-1,1% dei trasporti transalpini complessivi in 164 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS BAU 2020) ai corridoi di CH-I (+7,1%). In confronto a una BTA che prevede limiti soglia individuali, il prezzo più elevato dei DTA sui corridoi A-I/SLO necessario per rispettare il limite soglia comune provoca un trasferimento del traffico stradale dagli itinerari A-I/SLO (-13% vs. -10% con limiti individuali) verso i corridoi ferroviari CH-I. Un‟altra ragione di questo effetto è l‟apertura della galleria di base del Gottardo, con i conseguenti effetti a livello di capacità. Con l‟introduzione di una BTA basata su un limite soglia comune, la ripartizione modale a favore della strada del trasporto merci transalpino complessivo scende dal 62 al 52% (stesse percentuali ottenute con l‟introduzione di una BTA che prevede limiti soglia individuali). Il numero complessivo di viaggi transalpini su strada degli autocarri diminuisce da 12,4 mio./anno a 10,0 mio./anno, pari a -17% sui valichi A-I/SLO, -34% su quelli CH-I e -24% su quelli F-I (cfr. Figure 12-10). In confronto a una BTA basata su limiti soglia individuali, quindi, i corridoi CH-I e in misura minore anche quelli di F-I traggono beneficio dall‟introduzione di una BTA fondata su un unico limite soglia comune, poiché i prezzi dei DTA che essa genera sono inferiori e di conseguenza vi è meno necessità di ridurre i viaggi transalpini di autocarri. D‟altro canto, i prezzi dei DTA e la riduzione del traffico stradale transalpino sono più elevati sui corridoi di A-I/SLO (con un unico limite soglia comune si prospetta una diminuzione più marcata in particolare sul corridoio del Brennero). 165 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 166 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino 20'000 Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY Figura 9-3: BTA R 2020 A+CH+F (un unico limite): trasporto merci transalpino nel 2020 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS BTA T 2020 Nello scenario «BTA restrittivo 2020», i limiti soglia previsti nella BTA in termini di numero di viaggi transalpini di autocarri e i conseguenti prezzi dei diritti di transito alpino (DTA) per singolo viaggio si configurano come segue (sui prezzi cfr. anche Figura 9-30): Limiti soglia (riduzione necessaria inclusa) Prezzi DTA A – I/SLO 4,5 mio./anno (riduzione del 17% dei volumi sull‟arco alpino B+) 59 €/viaggio CH – I 0,9 mio./anno (riduzione del 34%) 93 €/viaggio F–I 2,2 mio./anno (riduzione del 17%) 79 €/viaggio L‟introduzione di una BTA basata su limiti soglia più elevati (900 000 viaggi di autocarri all‟anno sui corridoi CH-I) genera una riduzione del volume complessivo di trasporto merci su strada transalpino pari all‟11% circa rispetto allo scenario BAU 2020 (cfr. Figura 9-4 e le corrispondenti figure nell‟Allegato): il volume scende da 161 a 143 milioni di t/anno. Lo schema di trasferimento dei trasporti transalpini tra vettori di trasporto e corridoi è molto simile a quanto osservato con l‟introduzione di un limite più restrittivo, ovvero 650 000 viaggi di autocarri all‟anno sui corridoi CH-I (scenario «BTA R 2020»). Nel complesso, gli effetti di trasferimento sono leggermente meno accentuati ed è per questo motivo che i risultati dello scenario BTA T 2020 non vengono qui descritti più in dettaglio. Rimandiamo invece alle spiegazioni relative ai risultati dello scenario restrittivo e alla Figura 9-4. 167 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 168 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino 20'000 Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY Figura 9-4: BTA T 2020: trasporto merci transalpino nel 2020 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS b) 2030 Nel 2030, l‟introduzione di una BTA genera anch‟essa un trasferimento generale del trasporto merci transalpino dalla strada alla ferrovia, ma questa volta più marcato per effetto dei limiti più severi definiti nella BTA (stessa riduzione percentuale su tutti i corridoi). In tutti gli scenari BTA relativi al 2030, il volume complessivo del traffico transalpino diminuisce soltanto di uno 0,2% (merci non più trasportate attraverso le Alpi, ad es. spostate sui collegamenti est-ovest, oppure trasportate via mare). I risultati degli scenari BTA 2030 (per una panoramica generale cfr. Figura 9-5) sono descritti in maniera più particolareggiata nelle pagine seguenti. Si può ad ogni modo rilevare che negli scenari 2030 crescita alta e 2030 crescita bassa gli schemi di trasferimento dei trasporti transalpini tra modi e corridoi diversi sono molto simili. Nell‟insieme, gli effetti di trasferimento sono lievemente più contenuti negli scenari 2030 crescita bassa del traffico merci transalpino. Per questo motivo, i risultati degli scenari «BTA R 2030 crescita bassa» e «BTA T 2030 crescita bassa» non sono qui oggetto di una descrizione più dettagliata. Rimandiamo invece all‟approfondimento dei risultati relativi agli scenari 2030 crescita alta, nonché alle Figura 9-9 e Figura 9-10 a pagina 179 rispettivamente 180. 169 ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY Figura 9-5: Volumi di traffico merci transalpino per gli scenari BAU e BTA nel 2030, crescita bassa e crescita alta, in 1 000 t/anno 1'000 tons/a 150'000 200'000 250'000 F-I A - I / SLO CH - I F-I A - I / SLO CH - I BAU 2030 high F-I A - I / SLO ACE R 2030 high A+CH+F 100'000 CH - I A - I / SLO ACE T 2030 high 50'000 A - I / SLO ACE R 2030 high ACE T 2030 low ACE R 2030 low BAU 2030 low 0 CH - I F-I CH - I F-I A - I / SLO CH - I F-I A - I / SLO CH - I F-I G UCT road WL RM BTA R 2030 crescita alta Nello scenario «BTA restrittivo 2030 crescita alta», i limiti soglia previsti nella BTA in termini di numero di viaggi transalpini di autocarri (stessa riduzione percentuale per tutti i valichi) e i conseguenti prezzi dei diritti di transito alpino (DTA) per singolo viaggio si configurano come segue (sui prezzi cfr. anche Figura 9-30): 82 82 I limiti soglia sono fissati in base al numero di viaggi transalpini di autocarri sull‟arco alpino B+ nel 2030 crescita bassa: CH-I: 1,42 mio. viaggi/anno, A-I/SLO: 5,54 mio. viaggi/anno, F-I: 2,45 mio. viaggi/anno. Lo stesso vale per tutti gli scenari BTA 2020. 170 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Limiti soglia (riduzione necessaria inclusa) Prezzi DTA A – I/SLO 2,5 mio./anno (riduzione del 54% dei volumi sull‟arco alpino B+) 263 €/viaggio CH – I 0,65 mio./anno (riduzione del 54%) 269 €/viaggio F–I 1,6 mio./anno (riduzione del 54%) 345 €/viaggio L‟introduzione della BTA genera, sull‟arco alpino C, una riduzione del volume complessivo di traffico merci su strada transalpino pari al 34% rispetto a BAU 2030 crescita alta (cfr. Figura 9-6 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume si riduce da 195 a 130 milioni di t/anno. Il calo del volume del traffico stradale sui diversi corridoi segna un -23% sui collegamenti AI/SLO, un -57% sui corridoi di CH-I e F-I. Dato che i limiti soglia previsti impongono in tutti i Paesi la stessa riduzione percentuale del trasporto merci su strada transalpino, il calo è più uniforme rispetto agli scenari del 2020 (stessa riduzione percentuale sui corridoi CH-I e F-I). Tuttavia, sui corridoi A-I/SLO la diminuzione è anche in questo caso molto meno marcata rispetto agli altri corridoi in quanto la BTA non include i tre corridoi transalpini più orientali di A-I/SLO (con conseguenti deviazioni sui passi Schober, Semmering e Wechsel). Rispetto a BAU 2030 crescita alta, il numero di autocarri che attraversa le Alpi transitando per questi tre corridoi aumenta del 21%, mentre sui corridoi occidentali di A-I/SLO il loro numero diminuisce del 61%. Ciononostante, il volume di traffico stradale sui tre corridoi più orientali di A-I/SLO continua a crescere in ragione del peso medio più elevato dei mezzi pesanti nel 2030. Per contro, in caso di crescita più bassa del trasporto merci transalpino (scenario «BTA R 2030 crescita bassa»), il numero di autocarri in transito per le Alpi sui tre corridoi più a est dell‟arco alpino C segna pur sempre un aumento del 18%, mentre sugli itinerari occidentali di A-I/SLO esso diminuisce del 54%. Di conseguenza, anche con una riduzione percentuale uguale su tutti i valichi transalpini dell‟arco B+, gli effetti di trasferimento dalla strada alla ferrovia non sono così elevati come avverrebbe applicando la BTA all‟intero arco alpino C. A causa dei volumi di trasporto stradale più elevati e dei limiti soglia più severi sui corridoi AI/SLO e F-I in confronto agli scenari 2020, i prezzi dei DTA sono nettamente più alti nel 2030 (cfr. tabella sopra). Inoltre, i prezzi più elevati si registrano ora sui valichi F-I, seguiti dai corridoi di CH-I e A-I/SLO, entrambi con prezzi quasi equivalenti. Il prezzo più elevato sui corridoi F-I si spiega per l‟elevata ripartizione modale a favore della strada negli scenari BAU (in BAU 2030 crescita alta, F-I: 75%, A-I/SLO: 66%, CH-I: 36%) e per la possibilità dei trasporti merci stradali lungo i corridoi A-I/SLO di deviare sui tre corridoi più orientali, non soggetti a pedaggio. Sembra poi che il traffico merci stradale sui corridoi di F-I sia meno elastico che sui corridoi di CH-I e A-I/SLO in termini di trasferimento modale dalla strada alla ferrovia. La riduzione complessiva del traffico merci su strada transalpino è di 65,5 milioni di t/anno, di cui 64,8 milioni t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari. Il residuo 0,2% è trasferito verso altri modi di trasporto qui non considerati (ad es. trasporti marittimi tra la penisola iberica e l‟Italia) oppure non viene più trasportato del tutto. In riferimento ai singoli valichi transalpini, l‟introduzione della BTA comporta i seguenti cambiamenti: 171 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS A-I/SLO: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 30 milioni di t/anno (23% del volume complessivo del traffico merci stradale sui corridoi A-I/SLO). 29 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di A-I/SLO; CH-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 12 milioni di t/anno (pari al 57%). 19 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di CH-I; F-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 23 milioni di t/anno (pari al 57%). 16 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di F-I. Nell‟insieme, il volume complessivo del traffico merci transalpino (su strada e ferrovia) viene trasferito dai corridoi F-I (-12,8% dei trasporti transalpini complessivi in BAU 2030) e dai corridoi A-I/SLO (-0,5%) ai corridoi di CH-I (+12,6%). Perciò, soprattutto per il traffico stradale di alcuni collegamenti F-I è più interessante trasferirsi sui corridoi ferroviari di CH-I piuttosto che sui loro stessi collegamenti ferroviari. Sembra poi che, nonostante l‟ipotizzata apertura della nuova galleria di base del Moncenisio, sia soprattutto il corridoio ferroviario del San Gottardo ad attrarre traffico supplementare. Con l‟introduzione di una BTA che prevede la stessa riduzione percentuale su tutti i corridoi dell‟arco alpino B+, la ripartizione modale a favore della strada del trasporto merci transalpino complessivo scende dal 62 al 41%. Il numero complessivo di viaggi transalpini su strada degli autocarri diminuisce da 15,1 mio./anno a 9,1 mio./anno, pari a -30% sui valichi A-I/SLO, -61% su quelli CH-I e -62% su quelli F-I (cfr. Figure 12-10). 172 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 173 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-6: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY BTA R 2030 crescita alta: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 20'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS BTA R 2030 crescita alta A+CH+F Nello scenario «BTA restrittivo 2030 crescita alta A+CH+F», la BTA è implementata con un unico limite soglia valido sull‟intero arco alpino B+. Questo limite comune di 4,3 milioni di viaggi transalpini di autocarri all‟anno (somma dei limiti individuali dello scenario «BTA R 2030 crescita alta») genera un prezzo DTA di 280 euro a viaggio su tutti i corridoi dell‟arco alpino B+. Rispetto allo scenario «BTA R 2030 crescita alta» con limiti soglia per Paese e corridoio, questo prezzo risulta più elevato per i corridoi A-I/SLO e CH-I, più basso invece per i corridoi F-I. L‟introduzione di una BTA con un unico limite soglia comune genera una riduzione del volume complessivo di traffico merci transalpino su strada paragonabile a quella rilevata con una BTA che prevede soglie individuali, ovvero del 33% rispetto a BAU 2030 crescita alta (cfr. Figura 9-7 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume si riduce da 161 a 131 milioni di t/anno. Nel caso di un unico limite soglia comune sull‟intero arco alpino B+, la riduzione del volume di traffico stradale presenta ad ogni modo delle variazioni: 24% sui corridoi di AI/SLO, 61% su quelli di CH-I e 47% su quelli di F-I (rispetto allo scenario «BTA R 2030 crescita alta» la riduzione è più marcata sui corridoi A-I/SLO e CH-I, più contenuta invece sui valichi F-I, dove il prezzo dei DTA è più elevato con limiti soglia individuali). Sui corridoi A-I/SLO la riduzione rimane però più contenuta che sui valichi F-I, poiché la BTA non include i tre corridoi transalpini più orientali di A-I/SLO (con conseguente possibilità di deviare sui passi Schober, Semmering e Wechsel). In confronto a BAU 2030 crescita alta, il numero di autocarri che transita per le Alpi su questi tre corridoi cresce in questo caso del 22%, mentre sui corridoi occidentali diminuisce del 64% (rispetto al 61% rilevato nello scenario con limiti soglia per Paese). Pertanto, un limite soglia comune genera effetti di trasferimento dalla strada alla ferrovia leggermente più uniformi all‟interno della regione alpina. Questi effetti sarebbero però più elevati se la BTA venisse introdotta sull‟intero arco alpino C. La riduzione complessiva del traffico merci su strada transalpino è di 64,3 milioni di t/anno, di cui 63,6 milioni t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari. Il residuo 0,2% è trasferito verso altri modi di trasporto qui non considerati (ad es. trasporti marittimi tra la penisola iberica e l‟Italia) oppure non viene più trasportato del tutto. In riferimento ai singoli valichi transalpini, l‟introduzione della BTA con un limite soglia comune comporta i seguenti cambiamenti: A-I/SLO: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 33 milioni di t/anno (24% del volume complessivo del traffico merci stradale sui corridoi A-I/SLO). 30 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di A-I/SLO; CH-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 13 milioni di t/anno (pari al 61%). 19 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di CH-I; F-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 19 milioni di t/anno (pari al 47%). 14 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di F-I. Nell‟insieme, il volume complessivo del traffico merci transalpino (su strada e ferrovia) viene trasferito dai corridoi F-I (-8,4% dei trasporti transalpini complessivi in BAU 2030) e dai corridoi A-I/SLO (-1,1%) ai corridoi di CH-I (+10.6%). 174 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Con l‟introduzione di una BTA basata su un limite soglia comune, la ripartizione modale a favore della strada del trasporto merci transalpino complessivo scende dal 62 al 42% (riduzione simile a quella rilevata con l‟introduzione di una BTA che prevede limiti individuali). Il numero complessivo di viaggi transalpini su strada degli autocarri diminuisce da 15,1 mio./anno a 9,1 mio./anno, pari a -32% sui valichi A-I/SLO, -65% su quelli CH-I e -51% su quelli F-I (cfr. Figure 12-10). L‟introduzione di una BTA con un limite soglia comune genera dunque una riduzione più marcata del numero di autocarri in transito per le Alpi sui corridoi AI/SLO e CH-I. D‟altro canto, sui corridoi di F-I il calo degli autocarri è meno significativo rispetto allo scenario che prevede limiti individuali per Paese e corridoio. Questa diminuzione meno marcata sui corridoi F-I dipende ancora una volta dall‟elevata ripartizione modale a favore della strada negli scenari BAU (in BAU 2030 crescita alta, F-I: 75%, A-I/SLO: 66%, CH-I: 36%) e dalla possibilità per il traffico merci su strada lungo i corridoi A-I/SLO di deviare sui tre corridoi più orientali, non soggetti a pedaggio. In confronto a una BTA basata su limiti soglia individuali, quindi, i corridoi F-I traggono beneficio dall‟introduzione di una BTA fondata su un unico limite comune, poiché i prezzi dei DTA che essa genera sono inferiori e di conseguenza vi è meno necessità di ridurre i viaggi transalpini di autocarri. D‟altro canto, i prezzi dei DTA e la riduzione del numero di viaggi transalpini sono più elevati sui corridoi di A-I/SLO e CH-I. 175 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 176 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-7: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY BTA R 2030 crescita alta A+CH+F: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 20'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS BTA T 2030 crescita alta Nello scenario «BTA tollerante 2030 crescita alta», i limiti soglia previsti nella BTA in termini di numero di viaggi transalpini di autocarri e i conseguenti prezzi dei diritti di transito alpino (DTA) per singolo viaggio si configurano come segue (sui prezzi cfr. anche Figura 9-30): Limiti soglia (riduzione necessaria inclusa) Prezzi DTA A – I/SLO 3,5 mio./anno (riduzione del 37% dei volumi sull‟arco alpino B+) 172 €/viaggio CH – I 0,9 mio./anno (riduzione del 37%) 178 €/viaggio F–I 1,5 mio./anno (riduzione del 37%) 229 €/viaggio L‟introduzione della BTA con limiti massimi più elevati (900 000 viaggi di autocarri all‟anno sui corridoi CH-I) si traduce in una riduzione del volume complessivo di traffico merci su strada transalpino del 25% circa rispetto allo scenario BAU 2030 crescita alta (cfr. Figura 9-8 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume scende da 195 a 147 milioni di t/anno. Lo schema di trasferimento dei trasporti transalpini tra vettori di trasporto e corridoi è molto simile a quanto osservato con l‟introduzione di un limite più restrittivo, ovvero 650 000 viaggi di autocarri all‟anno sui corridoi CH-I (scenario «BTA R 2030 crescita alta»). Nel complesso, gli effetti di trasferimento sono leggermente meno accentuati ed è per questo motivo che i risultati dello scenario BTA T 2030 crescita alta non sono qui descritti più in dettaglio. Rimandiamo invece alle spiegazioni relative ai risultati dello scenario restrittivo e alla Figura 9-8. 177 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 178 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-8: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY BTA T 2030 crescita alta: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 20'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS BTA R 2030 crescita bassa e BTA T 2030 crescita bassa BTA R 2030 crescita bassa: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % Figura 9-9: 1'000 tons/a 60'000 RM 50'000 WL 40'000 UCT 30'000 road 20'000 10'000 Δ 1'000 tons/a Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia - road 20'000 10'000 -10'000 -20'000 -30'000 rail 20'000 15'000 10'000 5'000 Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner Brenner Felbertauern Reschen Reschen Felbertauern San Bernardino San Bernardino Δ% Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia - road 50% 0% -50% -100% rail France - Italy Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% Switzerland - Italy Austria - Italy / Slovenia 179 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 180 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-10: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY BTA T 2030 crescita bassa: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 20'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 9.1.2 AETS Nel TAMM, la riduzione delle emissioni di CO2 prevista nell‟AETS è modellata come riduzione percentuale dei veicolo-chilometri (veic-km) sull‟arco alpino B+ (regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi). Per ridurre i veicolo-chilometri, il TAMM calcola il prezzo necessario al chilometro dei certificati AETS per l‟arco alpino B+, esigibile per ogni viaggio transalpino effettuato da un mezzo pesante (per una descrizione più dettagliata della modellizzazione dell‟AETS v. cap. 6.2). Nei capitoli seguenti vengono presentati i risultati degli scenari AETS 2020 e 2030 qui esaminati. a) 2020 L‟introduzione di un sistema AETS (che prevede la riduzione delle emissioni di CO 2 adottando il meccanismo dei certificati) genera nel 2020 un trasferimento generale del trasporto merci transalpino dalla strada alla ferrovia, la cui entità dipende dalla severità degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 imposti. Questi effetti di trasferimento sono tuttavia nettamente meno marcati che negli scenari relativi alla BTA (v. cap. Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden.). In tutti tre gli scenari esaminati, il volume complessivo del traffico transalpino diminuisce solo dello 0,1% (merci non più trasportate attraverso le Alpi, ad es. trasferite su collegamenti est-ovest oppure trasportate via mare). I risultati dei tre scenari AETS riferiti al 2020 (per una panoramica generale cfr. Figura 9-11) sono descritti in dettaglio nelle pagine seguenti. Figura 9-11: Volumi di traffico merci transalpino per gli scenari BAU e AETS nel 2020, in 1 000 t/anno 1'000 tons/a 0 20'000 40'000 60'000 80'000 100'000 BAU 2020 A - I / SLO CH - I AETS T 2020 AETS T 2020 A+CH+F AETS R 2020 A+CH+F F-I A - I / SLO CH - I F-I A - I / SLO CH - I F-I A - I / SLO CH - I F-I road G UCT 181 WL RM 120'000 140'000 160'000 180'000 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS AETS R 2020 A+CH+F Nello scenario «AETS restrittivo 2020 A+CH+F», la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 generate dagli autocarri nei viaggi transalpini sull‟arco B+ (corrispondente alla regione definita nella Convenzione delle Alpi), genera per i certificati AETS un prezzo di 0,23 euro al chilometro (km percorsi entro la regione definita nella Convenzione delle Alpi, corrisponden83 te all‟arco alpino B+; in merito ai prezzi applicati sui singoli corridoi cfr. Figura 9-31). L‟introduzione di un sistema AETS che prevede una riduzione del 20% delle emissioni di CO 2 genera un calo del volume complessivo del trasporto merci su strada transalpino del 12% circa rispetto a BAU 2020 (cfr. Figura 9-12 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume diminuisce da 161 a 141 milioni di t/anno, con percentuali diverse sui singoli corridoi: 11% su quelli di A-I/SLO, 19% su quelli di CH-I e 13% su quelli di F-I. Sui corridoi A-I/SLO la riduzione è meno marcata che sugli altri valichi, perché l‟AETS non include i tre corridoi transalpini più orientali A-I/SLO (con conseguenti deviazioni sui passi Schober, Semmering e Wechsel). Il numero di autocarri in transito per le Alpi attraverso questi tre corridoi aumenta del 12%, diminuisce invece del 23% sui corridoi occidentali. Pertanto, gli effetti di trasferimento dalla strada alla ferrovia non sono così accentuati come quelli che si registrerebbero con l‟applicazione dell‟AETS all‟intero arco alpino C. Inoltre, il calo sui corridoi F-I è meno marcato che sui corridoi CH-I. Sembra, anche in questo caso, che il trasporto merci stradale sui corridoi F-I sia meno elastico che sui corridoi CH-I e A-I/SLO con riguardo al trasferimento modale dalla strada alla ferrovia. La riduzione complessiva del traffico merci su strada transalpino è di 19,9 milioni di t/anno, di cui 40,4 milioni t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari. Il residuo 0,2% è trasferito verso altri modi di trasporto qui non considerati oppure non viene più trasportato del tutto. In riferimento ai singoli valichi transalpini, l‟introduzione dell‟AETS comporta i seguenti cambiamenti: A-I/SLO: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 12 milioni di t/anno (11% del volume complessivo del traffico merci stradale sui corridoi A-I/SLO). 9 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di A-I/SLO; CH-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 3 milioni di t/anno (pari al 19%). 7 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di CH-I; F-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 5 milioni di t/anno (pari al 13%). 3 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di F-I. Nell‟insieme, il volume complessivo del traffico merci transalpino (su strada e ferrovia) viene trasferito dai corridoi A-I/SLO (-1,5% dei trasporti transalpini complessivi in BAU 2020) e dai corridoi F-I (-2,7%) ai corridoi di CH-I (+6,3%). Si può dunque ipotizzare che per il traffico stradale di alcuni itinerari F-I e A-I/SLO sia più interessante scegliere i corridoi ferroviari di CH-I piuttosto che i rispettivi collegamenti ferroviari. Pronostico plausibile, visto che nel 2020 sarà in funzione la nuova galleria di base del San Gottardo. 83 In merito alle distanze rilevanti per singolo corridoio transalpino si veda il cap. 6.2.2. Come menzionato sopra (v. cap. Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden.), si suppone che i pedaggi stradali attuali non subiscano variazioni con l‟introduzione di nuovi strumenti (ad es. BTA, AETS o TOLL+ in aggiunta ai meccanismi esistenti). 182 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Con l‟introduzione dell‟AETS la ripartizione modale a favore della strada del trasporto merci transalpino complessivo scende dal 62 al 55%. Il numero complessivo di viaggi transalpini su strada degli autocarri diminuisce da 12,4 mio./anno a 10,9 mio./anno, pari a -11% sui valichi A-I/SLO, -19% su quelli CH-I e -13% su quelli F-I (cfr. Figure 12-21). 183 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 184 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino 20'000 Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-12: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY AETS R 2020 A+CH+F: trasporto merci transalpino nel 2020 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS AETS T 2020 A+CH+F Nello scenario «AETS tollerante 2020 A+CH+F», la riduzione del 10% delle emissioni di CO2 generate dagli autocarri nei viaggi transalpini sull‟arco B+ (corrispondente alla regione definita nella Convenzione delle Alpi), genera per i certificati AETS un prezzo di 0,11 euro al chilometro (km percorsi entro la regione definita nella Convenzione delle Alpi, corrispondente all‟arco alpino B+; in merito ai prezzi sui singoli corridoi cfr. Figura 9-31). 84 L‟introduzione dell‟AETS con un obiettivo inferiore di riduzione globale delle emissioni di CO 2 genera un calo del volume complessivo del trasporto merci su strada transalpino del 6% circa rispetto a BAU 2020 (cfr. Figura 9-13 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume scende da 161 a 152 milioni di t/anno. Lo schema di trasferimento dei trasporti transalpini tra vettori di trasporto e corridoi è molto simile a quanto osservato con l‟introduzione di un sistema AETS più restrittivo che prevede una riduzione del 20% delle emissioni di CO 2 (scenario «AETS R 2020 A+CH+F»). Nel complesso, gli effetti di trasferimento sono leggermente meno accentuati ed è per questo motivo che i risultati dello scenario AETS T 2020 A+CH+F non sono qui descritti più in dettaglio. Rimandiamo invece alle spiegazioni di cui sopra relative ai risultati dello scenario restrittivo e alla Figura 9-13. 84 In merito alle distanze rilevanti per singolo corridoio transalpino si veda il cap. 6.2.2. 185 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 186 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino 20'000 Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-13: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY AETS T 2020 A+CH+F: trasporto merci transalpino nel 2020 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS AETS T 2020 Nello scenario «AETS tollerante 2020», il sistema AETS è implementato applicando obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 riferiti ai singoli Paesi (su ognuno dei tre gruppi di corridoi transalpini definiti [A-I/SLO, CH-I e F-I] le emissioni di CO2 devono essere ridotte del 10%). In base a questo obiettivo vengono calcolati i prezzi dei certificati AETS per ciascun Paese (prezzi al km entro la regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi, corrispondente all‟arco alpino B+; in merito ai prezzi sui singoli corridoi cfr. Figura 9-31): 85 Prezzi AETS A – I/SLO 0,09 €/km CH – I 0,12 €/km F–I 0,16 €/km In confronto allo scenario «AETS T 2020 A+CH+F» che prevede un unico obiettivo di riduzione per l‟intero arco alpino B+, i prezzi dei certificati AETS qui ottenuti sono più bassi sui corridoi A-I/SLO, più elevati su quelli di CH-I e F-I. L‟introduzione di un sistema AETS con obiettivi di riduzione delle emissioni riferiti ai singoli Paesi comporta un calo del volume complessivo del trasporto merci su strada transalpino del 6% circa rispetto a BAU 2020 (cfr. Figura 9-14 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume scende da 161 a 151 milioni di t/anno. In confronto a un regime AETS tollerante che fissa un unico obiettivo di riduzione, la diminuzione del volume di traffico stradale è lievemente più accentuata (1 mio. t/anno), ma presenta pur sempre differenze tra i diversi corridoi: 4% su quelli A-I/SLO, 10% su quelli CH-I e 10% su quelli F-I (la riduzione è meno marcata sui valichi A-I/SLO e risulta invece più accentuata sugli attraversamenti di CH-I e ancora più marcata sui valichi F-I; questo perché sui corridoi A-I/SLO il prezzo AETS è più basso se si applica un unico obiettivo di riduzione). Inoltre, il calo sui collegamenti A-I/SLO è anche qui meno marcato rispetto agli altri valichi in quanto l‟AETS non include i tre corridoi transalpini più orientali di A-I/SLO (con conseguente possibilità per il traffico stradale lungo i corridoi A-I/SLO di deviare sui passi di Schober, Semmering e Wechsel). Il numero di autocarri in transito per le Alpi attraverso questi tre corridoi aumenta in questo caso del 5%, diminuisce invece del 9% sui corridoi occidentali (rispetto al 12% con un unico obiettivo di riduzione). La riduzione complessiva del traffico merci su strada transalpino è di 9,8 milioni di t/anno, di cui 9,6 milioni t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari. Il residuo 0,1% è trasferito verso altri modi di trasporto qui non considerati (ad es. trasporti marittimi tra la penisola iberica e l‟Italia) oppure non viene più trasportato del tutto. In riferimento ai singoli valichi transalpini, l‟introduzione dell‟AETS comporta i seguenti cambiamenti: 85 In merito alle distanze rilevanti per singolo corridoio transalpino si veda il cap. 6.2.2. 187 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS A-I/SLO: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 4 milioni di t/anno (4% del volume complessivo del traffico merci stradale sui corridoi A-I/SLO). 4 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di A-I/SLO; CH-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 2 milioni di t/anno (pari al 10%). 3,5 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di CH-I; F-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 4 milioni di t/anno (pari al 10%). 2 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di F-I. Nell‟insieme, il volume complessivo del traffico merci transalpino (su strada e ferrovia) viene trasferito dai corridoi F-I (-3,4% dei trasporti transalpini complessivi in BAU 2020) e dai corridoi A-I/SLO (-0,3%) ai corridoi di CH-I (+3,4%). Considerato che ogni Paese deve centrare individualmente i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2 e che la domanda di trasporti stradali sui corridoi F-I è relativamente poco elastica, su questi corridoi il prezzo al chilometro è più elevato (da 0,11 €/km a 0,16 €/km) e genera dunque un maggiore trasferimento di traffico dalla strada alla ferrovia. Con l‟introduzione dell‟AETS che prevede limiti soglia per Paese, la ripartizione modale a favore della strada del trasporto merci transalpino complessivo scende dal 62 al 58% (stessa riduzione ottenuta con l‟introduzione dell‟AETS che prevede un obiettivo di riduzione comune). Il numero complessivo di viaggi transalpini su strada degli autocarri diminuisce da 12,4 mio./anno a 11,7 mio./anno, pari a -4% sui valichi A-I/SLO, -10% su quelli CH-I e -10% su quelli F-I (cfr. Figure 12-21). In confronto a un AETS basato su un unico obiettivo di riduzione comune delle emissioni di CO2, quindi, i corridoi A-I/SLO traggono beneficio dall‟introduzione di un AETS che prevede obiettivi di riduzione per Paese, poiché i prezzi dell‟AETS sono inferiori e di conseguenza vi è meno necessità di ridurre i viaggi transalpini di autocarri. D‟altro canto, i prezzi dell‟AETS e la riduzione dei trasporti merci transalpini sono più marcati sui corridoi di CH-I e F-I. 188 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 189 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino 20'000 Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-14: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY AETS T 2020: trasporto merci transalpino nel 2020 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS b) 2030 Nel 2030, anche l‟introduzione di un sistema AETS genera un trasferimento generale del trasporto merci transalpino dalla strada alla ferrovia, ma questa volta più marcato per effetto degli obiettivi più severi di riduzione delle emissioni di CO2 (40% invece del 20% in caso di strumento restrittivo). Ciononostante, gli effetti di trasferimento sono in ogni caso più contenuti che nei corrispondenti scenari 2030 crescita alta con il regime BTA (v. cap. Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden.). In tutti gli scenari AETS relativi al 2030, il volume complessivo del traffico transalpino diminuisce soltanto dello 0,1-0,2% (merci non più trasportate attraverso le Alpi, ad es. spostate sui collegamenti est-ovest, oppure trasportate via mare). I risultati degli scenari AETS 2030 (per una panoramica generale cfr. Figura 9-15) sono descritti in maniera più particolareggiata nelle pagine seguenti. Si può ad ogni modo rilevare che negli scenari 2030 crescita alta e 2030 crescita bassa, gli schemi di trasferimento dei trasporti merci transalpini tra vettori di trasporto e corridoi sono molto simili. Nell‟insieme, gli effetti di trasferimento sono lievemente più contenuti negli scenari 2030 crescita bassa del traffico merci transalpino. Per questo motivo, i risultati degli scenari «AETS R 2030 crescita bassa A+CH+F» e «AETS T 2030 crescita bassa A+CH+F» non sono qui oggetto di una descrizione più dettagliata. Rimandiamo invece all‟approfondimento dei risultati relativi agli scenari 2030 crescita alta, nonché alle Figura 9-19 e Figure 9-20 a pagina 200 rispettivamente 199. 190 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 9-15: Volumi di traffico merci transalpino per gli scenari BAU e AETS, 2030 crescita bassa e alta, in 1 000 t/anno 1'000 tons/a AETS R 2030 low A+CH+F BAU 2030 low 0 50'000 100'000 150'000 200'000 250'000 A - I / SLO CH - I F-I A - I / SLO CH - I F-I AETS T 2030 low A+CH+F CH - I BAU 2030 high A - I / SLO AETS R 2030 high A+CH+F A - I / SLO AETS T 2030 high A+CH+F A - I / SLO AETS T 2030 high A - I / SLO A - I / SLO F-I CH - I F-I CH - I F-I CH - I F-I CH - I F-I G road UCT WL RM AETS R 2030 crescita alta A+CH+F Nello scenario «AETS restrittivo 2030 crescita alta A+CH+F», la riduzione del 40% delle emissioni di CO2 generate dagli autocarri nei viaggi transalpini sull‟arco B+ (corrispondente alla regione definita nella Convenzione delle Alpi), genera per i certificati AETS un prezzo di 0,70 euro al chilometro (km percorsi entro la regione definita nella Convenzione delle Alpi, corrispondente all‟arco alpino B+; in merito ai prezzi sui singoli corridoi cfr. Figura 9-31). 86 In merito alle distanze rilevanti per singolo corridoio transalpino si veda il cap. 6.2.2. 191 86 Il ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS prezzo AETS così ottenuto è nettamente più alto del prezzo calcolato nello corrispondente scenario AETS 2020. L‟introduzione di un sistema AETS che prevede una riduzione del 40% delle emissioni di CO 2 genera un calo del volume complessivo di traffico merci su strada transalpino del 29% circa rispetto a BAU 2030 crescita alta (cfr. Figura 9-16 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume diminuisce da 195 a 139 milioni di t/anno, con percentuali diverse sui singoli corridoi: 24% su quelli di A-I/SLO, 47% su quelli di CH-I e 37% su quelli di F-I. Sui corridoi A-I/SLO la riduzione è anche qui meno marcata rispetto agli altri valichi, perché l‟AETS non include i tre corridoi transalpini più orientali A-I/SLO (con conseguenti deviazioni sui passi Schober, Semmering e Wechsel). Paragonato a BAU 2030 crescita alta, il numero di autocarri in transito per le Alpi attraverso questi tre corridoi aumenta del 30%, diminuisce invece del 57% sui corridoi occidentali di A-I/SLO. Pertanto, gli effetti di trasferimento dalla strada alla ferrovia non sono così accentuati come quelli che si registrerebbero applicando l‟AETS all‟intero arco alpino C. Inoltre, il calo sui corridoi F-I è meno marcato che sui corridoi CH-I, poiché in BAU 2030 crescita alta presentano chiaramente la più alta ripartizione modale a favore della strada. La riduzione complessiva del traffico merci su strada transalpino è di 56,3 milioni di t/anno, di cui 55,7 milioni t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari. Il residuo 0,2% è trasferito verso altri modi di trasporto qui non considerati (ad es. trasporti marittimi tra la penisola iberica e l‟Italia) oppure non viene più trasportato del tutto. In riferimento ai singoli valichi transalpini, l‟introduzione dell‟AETS comporta i seguenti cambiamenti: A-I/SLO: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 32 milioni di t/anno (24% del volume complessivo del traffico merci stradale sui corridoi A-I/SLO). 28 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di A-I/SLO; CH-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 10 milioni di t/anno (pari al 47%). 17 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di CH-I; F-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 15 milioni di t/anno (pari al 37%). 12 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di F-I. Nell‟insieme, il volume complessivo del traffico merci transalpino (su strada e ferrovia) viene trasferito dai corridoi A-I/SLO (-2% dei trasporti transalpini complessivi in BAU 2030) e dai corridoi F-I (-6%) ai corridoi di CH-I (+12%). Perciò, si può ipotizzare che per il traffico stradale di alcuni collegamenti F-I e A-I/SLO sia più interessante trasferirsi sui corridoi ferroviari di CH-I piuttosto che sui loro stessi collegamenti ferroviari. Nonostante l‟ipotizzata apertura delle nuove gallerie di base del Moncenisio e del Brennero, è soprattutto il corridoio ferroviario del San Gottardo ad attrarre traffico supplementare. Con l‟introduzione dell‟AETS la ripartizione modale a favore della strada del trasporto merci transalpino complessivo scende dal 62 al 44%. Il numero complessivo di viaggi transalpini su strada degli autocarri diminuisce da 15,1 mio./anno a 10,7 mio./anno, pari a -24% sui valichi A-I/SLO, -47% su quelli CH-I e -36% su quelli F-I (cfr. Figure 12-21). 192 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 193 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-16: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY AETS R 2030 crescita alta A+CH+F: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 20'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS AETS T 2030 crescita alta A+CH+F Nello scenario «AETS tollerante 2030 crescita alta A+CH+F», la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 generate dagli autocarri nei viaggi transalpini sull‟arco B+ (corrispondente alla regione definita nella Convenzione delle Alpi), genera per i certificati AETS un prezzo di 0,40 euro al chilometro (km percorsi entro la regione definita nella Convenzione delle Alpi, corrispondente all‟arco alpino B+; in merito ai prezzi sui singoli corridoi cfr. Figura 9-31). 87 L‟introduzione di un sistema AETS con un obiettivo globale più basso di riduzione delle emissioni di CO2 comporta un calo del volume complessivo del trasporto merci su strada transalpino del 19% circa rispetto a BAU 2030 crescita alta (cfr. Figura 9-17 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume scende da 195 a 159 milioni di t/anno. Lo schema di trasferimento dei trasporti transalpini tra vettori di trasporto e corridoi è molto simile a quanto osservato con l‟introduzione di un sistema AETS più restrittivo che prevede una riduzione del 40% delle emissioni di CO2 (scenario «AETS R 2030 crescita alta A+CH+F»). Nel complesso, gli effetti di trasferimento sono leggermente meno accentuati ed è per questo motivo che i risultati dello scenario AETS T 2030 crescita alta A+CH+F non sono qui descritti più in dettaglio. Rimandiamo invece alle spiegazioni relative ai risultati dello scenario restrittivo di cui sopra e alla Figura 9-17. 87 In merito alle distanze rilevanti per singolo corridoio transalpino si veda il cap. 6.2.2. 194 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 195 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-17: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY AETS T 2030 crescita alta A+CH+F: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 20'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS AETS T 2030 crescita alta Nello scenario «AETS tollerante 2030 crescita alta», il sistema AETS è implementato applicando obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2 riferiti ai singoli Paesi (su ognuno dei tre gruppi di corridoi transalpini definiti [A-I/SLO, CH-I e F-I] le emissioni di CO2 devono essere ridotte del 20%). In base a questo obiettivo vengono calcolati i prezzi dei certificati AETS per ciascuno Stato (prezzi al km entro la regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi, corrispondente all‟arco alpino B+; in merito ai prezzi sui singoli corridoi cfr. Figura 9-31): 88 Prezzi AETS A – I/SLO 0,38 €/km CH – I 0,48 €/km F–I 0,60 €/km In confronto allo scenario «AETS T 2030 crescita alta A+CH+F» che prevede un unico obiettivo di riduzione per l‟intero arco alpino B+, i prezzi dei certificati AETS qui ottenuti sono più bassi sui corridoi A-I/SLO, più elevati su quelli di CH-I e F-I. L‟introduzione di un sistema AETS con obiettivi di riduzione delle emissioni riferiti ai singoli Paesi, comporta nel 2030 un calo del volume complessivo del trasporto merci su strada transalpino del 20% circa rispetto a BAU 2030 crescita alta (cfr. Figura 9-18 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume scende da 195 a 155 milioni di t/anno. In confronto a un regime AETS tollerante che fissa un unico obiettivo di riduzione, la diminuzione del volume di traffico stradale è lievemente più accentuata (4 mio. t/anno), ma presenta pur sempre differenze tra i diversi corridoi: 14% su quelli A-I/SLO, 35% su quelli CH-I e 35% su quelli F-I (la riduzione è leggermente meno marcata sui valichi A-I/SLO e risulta invece più accentuata sugli attraversamenti di CH-I e ancora più marcata sui valichi F-I; questo perché sui corridoi A-I/SLO il prezzo AETS è più basso se si applica un unico obiettivo di riduzione). Inoltre, il calo sui collegamenti A-I/SLO è anche qui meno marcato rispetto agli altri valichi in quanto l‟AETS non include i tre corridoi transalpini più orientali di A-I/SLO (con conseguente possibilità per il traffico stradale lungo i corridoi A-I/SLO di deviare sui passi di Schober, Semmering e Wechsel). Il numero di autocarri in transito per le Alpi attraverso questi tre corridoi aumenta in questo caso del 19%, diminuisce invece del 34% sui corridoi occidentali (rispetto al 37% con un unico obiettivo di riduzione). La riduzione complessiva del traffico merci su strada transalpino è di 40,4 milioni di t/anno, di cui 19,9 milioni t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari. Il residuo 0,2% è trasferito verso altri modi di trasporto qui non considerati (ad es. trasporti marittimi tra la penisola iberica e l‟Italia) oppure non viene più trasportato del tutto. In riferimento ai singoli valichi transalpini, l‟introduzione dell‟AETS comporta i seguenti cambiamenti: 88 In merito alle distanze rilevanti per singolo corridoio transalpino si veda il cap. 6.2.2. 196 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS A-I/SLO: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 19 milioni di t/anno (14% del volume complessivo del traffico merci stradale sui corridoi A-I/SLO). 18 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di A-I/SLO; CH-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 7 milioni di t/anno (pari al 35%). 13 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di CH-I; F-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 14 milioni di t/anno (pari al 35%). 10 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di F-I. Nell‟insieme, il volume complessivo del traffico merci transalpino (su strada e ferrovia) viene trasferito dai corridoi F-I (-8,5% dei trasporti transalpini complessivi in BAU 2030) e dai corridoi A-I/SLO (-0,6%) ai corridoi di CH-I (+9%). Considerato che anche in questo caso ogni Stato deve centrare individualmente i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2 e che la domanda di trasporti merci stradali sui corridoi F-I è relativamente poco elastica, su questi corridoi il prezzo al chilometro è più elevato (da 0,40 €/km a 0,60 €/km) e genera dunque un maggiore trasferimento di traffico dalla strada alla ferrovia. Con l‟introduzione dell‟AETS che prevede limiti soglia per Paese, la ripartizione modale a favore della strada del trasporto merci transalpino complessivo scende dal 62 al 49%. Il numero complessivo di viaggi transalpini su strada degli autocarri diminuisce da 15,1 mio./anno a 12 mio./anno, pari a -14% sui valichi A-I/SLO, -35% su quelli CH-I e -35% su quelli F-I (cfr. Figure 12-21). In confronto a un AETS basato su un unico, comune obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2, quindi, i corridoi A-I/SLO traggono beneficio dall‟introduzione di un AETS che prevede obiettivi di riduzione per Paese, poiché i prezzi AETS così generati sono inferiori e di conseguenza vi è meno necessità di ridurre i viaggi transalpini di autocarri. D‟altro canto, i prezzi AETS e la riduzione del traffico stradale transalpino sono più elevati sui corridoi di CH-I e F-I. 197 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 198 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-18: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY AETS T 2030 crescita alta: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 20'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS AETS R 2030 crescita bassa A+CH+F e AETS T 2030 crescita bassa A+CH+F Figura 9-19: AETS R 2030 crescita bassa A+CH+F: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 1'000 tons/a 60'000 RM 50'000 WL 40'000 UCT 30'000 road 20'000 10'000 Δ 1'000 tons/a Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia - road 20'000 10'000 -10'000 -20'000 -30'000 rail 20'000 15'000 10'000 5'000 Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner Brenner Felbertauern Reschen Reschen Felbertauern San Bernardino San Bernardino Δ% Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia - road 50% 0% -50% -100% rail France - Italy Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% Switzerland - Italy Austria - Italy / Slovenia 199 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 200 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figure 9-20: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY AETS T 2030 crescita bassa A+CH+F: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 20'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 9.1.3 TOLL+ A differenza dell‟AETS, nel sistema TOLL+ i prezzi al chilometro sono fissati già in anticipo nel TAMM, sotto forma di pedaggio fisso esigibile per tutti i viaggi transalpini effettuati dagli autocarri sull‟arco alpino B+ (ovvero i prezzi al km non vengono calcolati dal modello come per l‟AETS). Il prezzo TOLL+ al chilometro (un prezzo comune per tutti i valichi situati lungo l‟arco alpino B+) corrisponde dunque al prezzo medio al chilometro dei rispettivi scenari BTA R e AETS R A+CH+F (a dipendenza dell‟anno considerato). Per ottenere un unico prezzo applicabile a tutti e tre i gruppi di corridoi transalpini (A-I/SLO, CH-I e F-I) si procede nella maniera seguente: il prezzo medio al chilometro dei DTA è ponderato in base ai volumi trasportati sui singoli corridoi e diviso per la distanza media di ciascuno dei tre gruppi di corridoi, il prezzo medio al chilometro dei certificati AETS è ponderato in base ai volumi trasportati e al prezzo medio AETS per viaggio per ciascuno dei tre gruppi di corridoi. Nei capitoli seguenti vengono presentati i risultati degli scenari TOLL+ 2020 e 2030 qui in esame. a) 2020 L‟introduzione di un sistema TOLL+ con un prezzo fisso comune al chilometro per tutti i valichi, nel 2020 genera anche un trasferimento generale del traffico merci transalpino dalla strada alla ferrovia. Gli effetti di trasferimento rilevati sono più marcati rispetto al corrispondente scenario AETS, ma leggermente meno accentuati rispetto allo scenario che prevede l‟introduzione di una BTA (ripartizione modale a favore della strada, TOLL+: 53%, AETS: 55%, BTA: 52%; v. cap. 9.1.2 e Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden.). Nello scenario TOLL+ R 2020, il volume complessivo del traffico transalpino si riduce solamente dello 0,1% (merci non più trasportate attraverso le Alpi, ad es. spostate sui collegamenti est-ovest, oppure trasportate via mare). I risultati dello scenario 2020 (per una panoramica generale cfr. Figura 9-22) sono descritti più in dettaglio nelle pagine seguenti. Figura 9-21: TOLL+ R 2020 BAU 2020 1'000 tons/a Volumi di traffico merci transalpino in BAU e negli scenari TOLL+ 2020, in 1 000 t/anno 0 20'000 40'000 60'000 80'000 100'000 A - I / SLO CH - I F-I A - I / SLO CH - I F-I road UCT G 201 WL RM 120'000 140'000 160'000 180'000 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS TOLL+ R 2020 Nello scenario «TOLL+ restrittivo 2020» il prezzo fisso di TOLL+ per i viaggi transalpini effettuati dagli autocarri entro l‟arco alpino B + ammonta a 0,29 euro al chilometro (km percorsi entro la regione definita nella Convenzione delle Alpi, corrispondente all‟arco alpino B+; in merito ai prezzi sui singoli corridoi cfr. Figura 9-32). 89 L‟introduzione di TOLL+ genera una diminuzione del volume complessivo di traffico merci su strada transalpino del 15% circa rispetto a BAU 2020 (cfr. Figura 9-22 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume scende da 161 a 137 milioni di t/anno. Nonostante il prezzo applicato sia uguale per tutti i valichi dell‟arco alpino B+, il calo del traffico stradale non è uniforme: 13% su quelli A-I/SLO, 23% su quelli CH-I e 16% su quelli F-I. Sui valichi A-I/SLO la riduzione è inferiore rispetto agli altri valichi, perché anche TOLL+ non include i tre corridoi transalpini più orientali di A-I/SLO (con conseguenti deviazioni sui passi di Schober, Semmering e Wechsel). Il numero di autocarri in transito per le Alpi attraverso questi tre corridoi aumenta in questo caso del 14%, diminuisce invece del 29% sui corridoi occidentali. Pertanto, gli effetti di trasferimento dalla strada alla ferrovia non sono così accentuati come quelli che si registrerebbero applicando TOLL+ all‟intero arco alpino C. Inoltre, il calo sui corridoi F-I è meno marcato che sui corridoi CH-I, poiché in BAU 2020 presentano chiaramente la più alta ripartizione modale a favore della strada. La riduzione complessiva del traffico merci su strada transalpino è di 24 milioni di t/anno, di cui 23,6 milioni t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari. Il residuo 0,1% è trasferito verso altri modi di trasporto qui non considerati oppure non viene più trasportato del tutto. In riferimento ai singoli valichi transalpini, l‟introduzione di TOLL+ comporta i seguenti cambiamenti: A-I/SLO: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 14 milioni di t/anno (13% del volume complessivo del traffico merci stradale sui corridoi A-I/SLO). 11 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di A-I/SLO; CH-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 4 milioni di t/anno (pari al 23%). 8 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di CH-I; F-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 5 milioni di t/anno (pari al 16%). 6 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di F-I. Nell‟insieme, il volume complessivo del traffico merci transalpino (su strada e ferrovia) viene trasferito dai corridoi A-I/SLO (-1,8% dei trasporti transalpini complessivi in BAU 2020) e dai corridoi F-I (-3,4%) ai corridoi di CH-I (+7,7%). Quindi, per il traffico stradale di alcuni collegamenti F-I e A-I/SLO è più interessante trasferirsi sui corridoi di CH-I piuttosto che sui loro stessi collegamenti ferroviari (tenuto inoltre conto della possibilità di deviare sui corridoi orientali di A-I/SLO). Una delle ragioni all‟origine di questa tendenza è l‟apertura della galleria ferroviaria di base del San Gottardo. 89 In merito alle distanze rilevanti per singolo corridoio transalpino si veda il cap. 6.2.2. 202 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Con l‟introduzione di TOLL+ la ripartizione modale a favore della strada del trasporto merci transalpino complessivo scende dal 62 al 53%. Il numero complessivo di viaggi transalpini su strada degli autocarri diminuisce da 12,4 mio./anno a 10,6 mio./anno, pari a -13% sui valichi A-I/SLO, -23% su quelli CH-I e -16% su quelli F-I (cfr. Figure 12-32). 203 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 204 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino 20'000 Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-22: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY TOLL+ R 2020: trasporto merci transalpino nel 2020 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS b) 2030 L‟introduzione di un sistema TOLL+ con un prezzo fisso comune al chilometro per tutti i valichi, nel 2020 genera anche un trasferimento generale del traffico merci transalpino dalla strada alla ferrovia. Gli effetti di trasferimento rilevati sono nettamente più marcati rispetto al corrispondente scenario AETS, ma leggermente meno accentuati rispetto allo scenario che prevede l‟introduzione di una BTA (ripartizione modale a favore della strada per gli scenari 2030 crescita alta, TOLL+: 43%, AETS: 51%, BTA: 41%; v. cap. 9.1.2 e Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden.). Negli scenari TOLL+ 2030, il volume complessivo del traffico transalpino si riduce solamente dello 0,2% (merci non più trasportate attraverso le Alpi, ad es. spostate sui collegamenti est-ovest, oppure trasportate via mare). I risultati degli scenari 2030 (per una panoramica generale cfr. Figura 9-23) sono descritti più in dettaglio nelle pagine seguenti. Tuttavia, negli scenari 2030 crescita alta e 2030 crescita bassa, gli schemi di trasferimento dei trasporti merci transalpini tra vettori di trasporto e corridoi sono molto simili. Nel complesso, gli effetti di trasferimento sono leggermente meno accentuati negli scenari 2030 con crescita bassa del trasporto merci transalpino ed è per questo motivo che i risultati dello scenario «TOLL+ R 2030 crescita bassa» non sono qui descritti più in dettaglio. Rimandiamo invece agli approfondimenti relativi ai risultati dello scenario 2030 crescita alta e alla Figura 9-25 a pagina 209 nonché alla corrispondente figura nell‟Allegato. Figura 9-23: BAU 2030 low 1'000 tons/a Volumi di traffico merci transalpino in BAU e negli scenari TOLL+ 2030 crescita bassa e crescita alta, in 1 000 t/anno 0 50'000 100'000 150'000 A - I / SLO CH - I F-I CH - I BAU 2030 high F-I A - I / SLO TOLL+ R 2030 high TOLL+ R 2030 low A - I / SLO A - I / SLO CH - I F-I CH - I F-I road UCT G 205 WL RM 200'000 250'000 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS TOLL+ R 2030 crescita alta Nello scenario «TOLL+ restrittivo 2030 crescita alta» il prezzo fisso di TOLL+ per i viaggi transalpini effettuati dagli autocarri entro l‟arco alpino B + ammonta a 0,80 euro al chilometro (km percorsi entro la regione definita nella Convenzione delle Alpi, corrispondente all‟arco alpino B+; in merito ai prezzi applicati sui singoli corridoi cfr. Figura 9-32). 90 L‟introduzione di TOLL+ genera una diminuzione del volume complessivo di traffico merci su strada transalpino del 32% circa rispetto a BAU 2030 crescita alta (cfr. Figura 9-24 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume scende da 195 a 133 milioni di t/anno. Nonostante il prezzo applicato sia uguale per tutti i valichi dell‟arco alpino B+, il calo del traffico stradale non è uniforme: 26% su quelli A-I/SLO, 52% su quelli CH-I e 41% su quelli F-I. Sui valichi AI/SLO la riduzione è inferiore rispetto agli altri valichi, perché anche TOLL+ non include i tre corridoi transalpini più orientali di A-I/SLO (con conseguenti deviazioni sui passi di Schober, Semmering e Wechsel). Il numero di autocarri in transito per le Alpi attraverso questi tre corridoi aumenta in questo caso del 34%, diminuisce invece del 62% sui corridoi occidentali. Pertanto, gli effetti di trasferimento dalla strada alla ferrovia non sono così accentuati come quelli che si registrerebbero applicando TOLL+ all‟intero arco alpino C. Inoltre, il calo sui corridoi F-I è meno marcato che sui corridoi CH-I, poiché in BAU 2030 crescita alta presentano chiaramente la più alta ripartizione modale a favore della strada. La riduzione complessiva del traffico merci su strada transalpino è di 61,7 milioni di t/anno, di cui 61 milioni t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari. Il residuo 0,2% è trasferito verso altri modi di trasporto qui non considerati oppure non viene più trasportato del tutto. In riferimento ai singoli valichi transalpini, l‟introduzione di TOLL+ comporta i seguenti cambiamenti: A-I/SLO: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 34 milioni di t/anno (26% del volume complessivo del traffico merci stradale sui corridoi A-I/SLO). 30 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di A-I/SLO; CH-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 11 milioni di t/anno (pari al 52%). 18 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di CH-I; F-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 17 milioni di t/anno (pari al 41%). 13 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di F-I. Nell‟insieme, il volume complessivo del traffico merci transalpino (su strada e ferrovia) viene trasferito dai corridoi A-I/SLO (-2,0% dei trasporti transalpini complessivi in BAU 2030) e dai corridoi F-I (-6,8%) ai corridoi di CH-I (+12,4%). Perciò, per il traffico stradale di alcuni collegamenti F-I e A-I/SLO rimane comunque più interessante trasferirsi sui corridoi ferroviari di CH-I piuttosto che sui loro stessi collegamenti ferroviari. Con l‟introduzione di TOLL+ la ripartizione modale a favore della strada del trasporto merci transalpino complessivo scende dal 62 al 43%. 90 In merito alle distanze rilevanti per singolo corridoio transalpino si veda il cap. 6.2.2. 206 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Il numero complessivo di viaggi transalpini su strada degli autocarri diminuisce da 15,1 mio./anno a 10,3 mio./anno, pari a -26% sui valichi A-I/SLO, -52% su quelli CH-I e -41% su quelli F-I (cfr. Figure 12-32). 207 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 208 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-24: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY TOLL+ R 2030 crescita alta: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 20'000 rail 15'000 10'000 5'000 - France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 209 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-25: Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY TOLL+ R 2030 crescita bassa TOLL+ R 2030 crescita bassa: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 20'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 9.1.4 MIX Gli scenari MIX rappresentano una combinazione dei tre strumenti di politica analizzati fin qui. Ai tre gruppi di corridoi transalpini si applicano i seguenti strumenti e scenari: A – I/SLO: AETS tollerante (riduzione del 10% delle emissioni di CO 2 nel 2020, riduzione del 20% nel 2030); CH – I: BTA tollerante (limite di 900 000 viaggi transalpini di autocarri all‟anno); F – I: TOLL+ tollerante (prezzo TOLL+ al km corrispondente al prezzo più basso di BTA tollerante e AETS tollerante). In questo capitolo vengono presentati i risultati dei due scenari esaminati MIX 2020 e 2030 crescita alta (nessuno scenario per il 2030 crescita bassa). a) 2020 L‟introduzione di diversi strumenti nello scenario MIX 2020 genera anche un trasferimento generale del trasporto merci transalpino dalla strada alla ferrovia. Nello scenario MIX T 2020, il volume complessivo dei trasporti transalpini diminuisce solamente dello 0,1% (merci non più trasportate attraverso le Alpi, ad es. spostate sui collegamenti est-ovest, oppure trasportate via mare). I risultati dello scenario 2020 (per una panoramica generale cfr. Figura 9-26) sono descritti più in dettaglio nel seguito. Figura 9-26: MIX T 2020 BAU 2020 1'000 tons/a Volumi di traffico merci transalpino in BAU e negli scenari MIX 2020, in 1 000 t/anno 0 20'000 40'000 60'000 80'000 100'000 120'000 140'000 160'000 180'000 A - I / SLO CH - I F-I A - I / SLO CH - I F-I road UCT G WL RM MIX T 2020 Nello scenario «MIX tollerante 2020», i limiti soglia o gli obiettivi di riduzione dei viaggi transalpini di autocarri previsti negli strumenti applicati e i prezzi così derivati per singolo viaggio 210 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS o al chilometro si configurano come segue (sui prezzi relativi ai singoli corridoi cfr. Figura 9-33): 91 Limiti / obiettivi di riduzione Prezzi DTA / AETS / TOLL+ A – I/SLO riduzione del 10% delle emissioni di CO2 0,11 €/km CH – I 0,9 mio./anno (riduzione del 34%) 81 €/viaggio F–I Pedaggio fisso 0,16 €/km L‟introduzione di diversi strumenti genera una diminuzione del volume complessivo di traffico merci su strada transalpino dell‟8% circa rispetto a BAU 2020 (cfr. Figura 9-27 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume scende da 161 a 148 milioni di t/anno (soltanto gli scenari AETS tolleranti segnano una riduzione inferiore nel 2020). Il calo dei volumi di traffico stradale presenta differenze molto marcate tra i vari corridoi: 4% su quelli A-I/SLO, 31% su quelli CH-I e 8% su quelli F-I. Sui valichi A-I/SLO la riduzione è inferiore rispetto agli altri valichi, perché l‟AETS qui configurato non include i tre corridoi transalpini più orientali di A-I/SLO (con conseguenti deviazioni sui passi di Schober, Semmering e Wechsel). Il numero di autocarri in transito per le Alpi attraverso questi tre corridoi aumenta in questo caso del 14%, diminuisce invece del 29% sui corridoi occidentali. Pertanto, gli effetti di trasferimento dalla strada alla ferrovia non sono così accentuati come quelli che si registrerebbero applicando l‟AETS all‟intero arco alpino C. Risulta poi evidente che l‟AETS è dei tre lo strumento meno incisivo (e la BTA quello più energico). Inoltre, il calo sui corridoi F-I è meno marcato che sui corridoi CH-I, poiché in BAU 2020 presentano chiaramente la più alta ripartizione modale a favore della strada e la BTA sui corridoi CH-I è più restrittiva di TOLL+ sui valichi F-I. La riduzione complessiva del traffico merci su strada transalpino è di 12,8 milioni di t/anno, di cui 12,6 milioni t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari. Il residuo 0,1% è trasferito verso altri modi di trasporto qui non considerati oppure non viene più trasportato del tutto. In riferimento ai singoli valichi transalpini, l‟introduzione dei diversi strumenti comporta i seguenti cambiamenti: A-I/SLO: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 4,5 milioni di t/anno (4% del volume complessivo del traffico merci stradale sui corridoi A-I/SLO). 5 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di A-I/SLO; CH-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 5,5 milioni di t/anno (pari al 31%). 5,5 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di CH-I; F-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 3 milioni di t/anno (pari all‟8%). 2,5 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di F-I. 91 Il prezzo dei DTA sui corridoi CH-I è più basso nello scenario MIX T 2020 rispetto allo scenario BTA T 2020 (81 €/viaggio vs. 93 €/viaggio) e questo a causa delle misure più deboli adottate sui corridoi A-I/SLO e F-I (la BTA tollerante è più incisiva dell‟AETS e di TOLL+ negli scenari MIX). Le misure meno rigide sui corridoi limitrofi diminuiscono la pressione a trasferire i trasporti dalla strada alla ferrovia sui corridoi CH-I, e ciò determina un prezzo DTA più basso. 211 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Nell‟insieme, il volume complessivo del traffico merci transalpino (su strada e ferrovia) viene trasferito solo marginalmente dai corridoi F-I (-1,0% dei trasporti transalpini complessivi in BAU 2020) ai corridoi di A-I/SLO (+0,2% dei trasporti transalpini complessivi in BAU 2030). Il volume complessivo sui corridoi CH-I rimane sostanzialmente invariato. La ripartizione modale a favore della strada del trasporto merci transalpino complessivo scende soltanto dal 62 al 57%. Il numero complessivo di viaggi transalpini su strada degli autocarri diminuisce da 12,4 mio./anno a 11,4 mio./anno, pari a -4% sui valichi A-I/SLO, -34% su quelli CH-I e -8% su quelli F-I (cfr. Figure 12-38). 212 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 213 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino 20'000 Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-27: Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY MIX T 2020: trasporto merci transalpino nel 2020 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS b) 2030 Per il 2030 è stato calcolato un unico scenario 2030 di crescita alta (MIX T 2030 crescita alta). L‟introduzione di diversi strumenti in questo scenario genera anch‟essa un trasferimento generale del trasporto merci transalpino dalla strada alla ferrovia. Il volume complessivo dei trasporti transalpini diminuisce solamente dello 0,2% (merci non più trasportate attraverso le Alpi, ad es. spostate sui collegamenti est-ovest, oppure trasportate via mare). I risultati dello scenario 2030 crescita alta (per una panoramica generale cfr. Figura 9-28) sono descritti più in dettaglio nel seguito. Figura 9-28: Volumi di traffico merci transalpino in BAU e negli scenari MIX 2030 crescita alta, in 1 000 t/anno MIX T 2030 high BAU 2030 high 1'000 tons/a 0 50'000 100'000 150'000 200'000 250'000 A - I / SLO CH - I F-I A - I / SLO CH - I F-I road UCTG WL RM MIX T 2030 crescita alta Nello scenario «MIX tollerante 2030 crescita alta», i limiti soglia o gli obiettivi di riduzione dei viaggi transalpini di autocarri previsti negli strumenti applicati e i prezzi così derivati per viaggio o al chilometro si configurano come segue (sui prezzi relativi ai singoli corridoi cfr. Figura 9-33): 92 Limiti / obiettivi di riduzione Prezzi DTA / AETS / TOLL+ A – I/SLO riduzione del 20% delle emissioni di CO2 0,34 €/km CH – I 0,9 mio./anno (riduzione del 34%) 160 €/viaggio F–I Pedaggio fisso 0,60 €/km 92 Il prezzo dei DTA sui corridoi CH-I è più basso nello scenario MIX T 2030 rispetto allo scenario BTA T 2030 (160 €/viaggio vs. 178 €/viaggio) e questo a causa delle misure più deboli adottate sui corridoi A-I/SLO e F-I (la BTA tollerante è più incisiva dell‟AETS e di TOLL+ negli scenari MIX). Le misure meno rigide sui corridoi limitrofi diminuiscono la pressione a trasferire i trasporti dalla strada alla ferrovia sui corridoi CH-I, e ciò determina un prezzo DTA più basso. 214 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS L‟introduzione di diversi strumenti genera una diminuzione del volume complessivo di traffico merci su strada transalpino del 20% circa rispetto a BAU 2030 crescita alta (cfr. Figura 9-29 e la corrispondente figura nell‟Allegato): il volume scende da 195 a 156 milioni di t/anno (soltanto lo scenario AETS «AETS 2030 crescita alta» segna una riduzione inferiore nel 2030 crescita alta). Il calo dei volumi di traffico stradale presenta differenze molto marcate tra i vari corridoi: 12% su quelli A-I/SLO, 43% su quelli CH-I e 35% su quelli F-I. Sui valichi A-I/SLO la riduzione è inferiore rispetto agli altri valichi, perché l‟AETS qui configurato non include i tre corridoi transalpini più orientali di A-I/SLO (con conseguenti deviazioni sui passi di Schober, Semmering e Wechsel). Rispetto a BAU 2030 crescita alta, il numero di autocarri in transito per le Alpi attraverso questi tre corridoi aumenta in questo caso del 17%, diminuisce invece del 30% sui corridoi occidentali di A-I/SLO. Pertanto, gli effetti di trasferimento dalla strada alla ferrovia non sono così accentuati come quelli che si registrerebbero applicando l‟AETS all‟intero arco alpino C. Risulta poi evidente che l‟AETS è dei tre lo strumento meno incisivo (e la BTA quello più energico). Inoltre, il calo sui corridoi F-I è meno marcato che sui corridoi CH-I, poiché in BAU 2030 crescita alta presentano chiaramente la più alta ripartizione modale a favore della strada e la BTA sui corridoi CH-I è più restrittiva di TOLL+ sui valichi F-I. La riduzione complessiva del traffico merci su strada transalpino è di 39,4 milioni di t/anno, di cui 38,9 milioni t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari. Il residuo 0,2% è trasferito verso altri modi di trasporto qui non considerati oppure non viene più trasportato del tutto. In riferimento ai singoli valichi transalpini, l‟introduzione dei diversi strumenti comporta i seguenti cambiamenti: A-I/SLO: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 16 milioni di t/anno (12% del volume complessivo del traffico merci stradale sui corridoi A-I/SLO). 16 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di A-I/SLO; CH-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 9 milioni di t/anno (pari al 43%). 13 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di CH-I; F-I: il volume del traffico merci su strada transalpino diminuisce di 14 milioni di t/anno (pari al 35%). 10 milioni di t/anno sono trasferiti sui corridoi ferroviari di F-I. Nell‟insieme, il volume complessivo del traffico merci transalpino (su strada e ferrovia) viene trasferito dai corridoi F-I (-8,5% dei trasporti transalpini complessivi in BAU 2030) ai corridoi di CH-I (+6,8%) e di A-I/SLO (+0,1%). La ripartizione modale a favore della strada del trasporto merci transalpino complessivo scende soltanto dal 62 al 50%. Il numero complessivo di viaggi transalpini su strada degli autocarri diminuisce da 15,1 mio./anno a 12,0 mio./anno, pari a -12% sui valichi A-I/SLO, -46% su quelli CH-I e -35% su quelli F-I (cfr. Figure 12-38). 215 France - Italy Δ% 300% 250% 200% 150% 100% 50% 0% rail Switzerland - Italy 216 Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Felbertauern Tauern Tarvisio Schoberpass Semmering Wechsel Brenner -100% Brenner -50% Reschen 0% Reschen road San Bernardino 50% San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Δ 1'000 tons/a Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Austria - Italy / Slovenia Wechsel Semmering Schoberpass Tarvisio Tauern Felbertauern Brenner Reschen San Bernardino Gotthard Simplon Grand St Bernard Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre Ventimiglia Figura 9-29: Montgenevre Ventimiglia ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY MIX T 2030 crescita alta: trasporto merci transalpino nel 2030 sull’arco alpino C, in 1 000 t/anno, Δ in 1 000 t/anno e Δ in % 60'000 1'000 tons/a 50'000 RM 40'000 WL 30'000 UCT 20'000 road 10'000 - 20'000 road 10'000 -10'000 - -20'000 -30'000 20'000 rail 15'000 10'000 5'000 - ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 9.2 Effetti sui prezzi dei trasporti stradali Gli effetti sui prezzi dei trasporti stradali dei quattro gruppi di scenari (BTA, AETS, TOLL+ e MIX) per il 2020 e il 2030 crescita bassa/crescita alta sono presentati: per viaggio e Paese negli scenari BTA, e per viaggio, al chilometro e per Paese/corridoio negli scenari AETS, TOLL+ e MIX. 9.2.1 BTA La Figura 9-30 mostra i prezzi dei diritti di transito alpino (DTA) per viaggio relativi ai tre gruppi di corridoi, per tutti gli scenari BTA: in generale non è possibile confrontare i prezzi del 2020 e del 2030, poiché le misure attuate sui corridoi A-I/SLO e F-I non sono uguali a quelle implementate sui corridoi CH-I (nel 2020, riduzione percentuale dimezzata sui corridoi CH-I); negli scenari 2020 con limiti per Paese, in ragione dei limiti soglia più elevati sui corridoi A-I/SLO e F-I, sui valichi CH-I i prezzi dei DTA per viaggio sono sistematicamente più elevati per rispettare il limite più severo. Nel caso di un limite comune per l‟intero arco alpino B+ (scenario «BTA R 2020 A+CH+F») i prezzi dei DTA sono uguali su tutti i corridoi; negli scenari 2030 (crescita alta e crescita bassa), con l‟introduzione di una BTA tutti e tre i gruppi di corridoi devono raggiungere lo stesso limite soglia relativo. Si configurano dunque prezzi simili sui corridoi A-I/SLO e CH-I, mentre i prezzi dei DTA sui corridoi F-I sono in ogni caso più elevati. Sui corridoi F-I il traffico merci stradale è ovviamente meno sensibile agli aumenti di prezzo rispetto a quanto non accada sui corridoi CH-I e A-I/SLO. Questa tendenza – delineatasi ripetutamente negli scenari esaminati – trova diverse spiegazioni: i corridoi F-I presentano una ripartizione modale a favore della strada in confronto più elevata. I servizi ferroviari potrebbero essere qui un‟alternativa meno competitiva rispetto ai corridoi CH-I e A-I/SLO. Inoltre, la galleria ferroviaria di base del Gottardo sembra attrarre traffico merci su rotaia che in precedenza utilizzava piuttosto i corridoi occidentali. Va poi detto che in generale, ma soprattutto sui valichi A-I/SLO, i prezzi dei DTA sarebbero più elevati se la BTA fosse applicata a tutti i valichi transalpini dell‟arco alpino C e non solo a quelli dell‟arco alpino B+ (possibilità di deviare sui tre corridoi più orientali di A-I/SLO). Nel caso di un limite massimo comune (scenario «BTA R 2030 crescita alta A+CH+F»), i prezzi dei DTA sono di nuovo uguali per tutti i corridoi. Figura 9-30: BTA scenari Prezzi dei DTA in euro a viaggio R 2020 R 2020 A+CH+F T 2020 R 2030 bassa T 2030 bassa R 2030 alta R 2030 alta A+CH+F T 2030 alta Prezzo dei DTA a viaggio in € A - I / SLO CH - I F-I 94 110 59 215 128 263 280 172 160 126 110 110 93 79 217 281 126 166 269 345 280 280 178 229 217 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 9.2.2 AETS La Figura 9-31 mostra i prezzi dei certificati AETS per viaggio e al chilometro relativi a tutti i corridoi transalpini e a tutti gli scenari AETS: negli scenari che prevedono un unico obiettivo di riduzione comune delle emissioni di CO2, i prezzi dei certificati AETS per singolo corridoio sono sistematicamente più elevati sui valichi relativamente lunghi del Brennero e del Resia (430 risp. 443 km entro la regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi; l‟itinerario più corto è quello del Monte 93 Bianco, con 251 km) ; negli scenari che prevedono obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2 per Paese (scenari «AETS T 2020» e «AETS T 2030 crescita alta»), i prezzi al chilometro dei certificati AETS variano chiaramente tra i tre gruppi di corridoi transalpini: quelli di F-I presentano i prezzi più elevati, seguiti da CH-I e A-I/SLO (per il corridoio A-I/SLO si configura addirittura un prezzo inferiore a quello ottenuto nello scenario che prevede un unico obiettivo di riduzione comune); inoltre, come per gli scenari BTA, i prezzi dei certificati AETS sarebbero in generale – ma in particolar modo per i valichi di A-I/SLO – più elevati se l‟AETS fosse applicato a tutti i valichi transalpini dell‟arco alpino C, e non solo a quelli dell‟arco alpino B+ (possibilità di deviare sui tre corridoi più orientali di A-I/SLO). Ciò può essere dimostrato facendo un confronto tra gli scenari che prevedono un unico obiettivi di riduzione comune e gli scenari che prevedono invece obiettivi di riduzione per Paese. Data la possibilità di deviare sui tre corridoi più orientali, per il trasporto merci su strada è più facile centrare l‟obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 sui corridoi stradali di A-I/SLO rispetto agli altri valichi (v. sopra). 93 In merito alle distanze rilevanti per singolo corridoio transalpino si veda il cap. 6.2.2. 218 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 9-31: Prezzi dei certificati AETS per viaggio/corridoio e al chilometro all’interno della regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi (in €/km e in €/viaggio) AETS scenari R 2020 A+CH+F T 2020 A+CH+F T 2020 R 2030bassa T 2030bassaR 2030alta A+CH+F A+CH+F A+CH+F T 2030alta A+CH+F T 2030 alta Certificato AETS in € al km A - I / SLO 0,23 0,11 0,09 0,50 0,22 0,70 0,40 0,38 CH - I 0,23 0,11 0,12 0,50 0,22 0,70 0,40 0,48 0,16 0,50 0,22 0,70 0,40 0,60 F-I 0,23 0,11 Certificato AETS per viaggio/corridoio in € A - I / SLO Resia 102 49 40 222 100 310 177 168 Brennero 99 47 39 215 97 301 172 163 Felbertauern 89 43 35 194 87 271 155 147 Tauern 69 33 27 151 68 211 120 114 Tarvisio 69 33 27 151 68 211 120 114 CH - I Gr. S. Bernardo 74 35 39 161 72 225 128 154 Sempione 86 41 45 188 84 263 150 180 Gottardo 62 30 32 135 61 188 108 129 San Bernardino 67 32 35 146 65 204 116 140 F-I Monte Bianco 58 28 40 126 56 176 100 151 M.Cenis/Fréjus 71 34 49 154 69 215 123 184 Montgenerve 70 73 34 35 49 51 153 159 69 71 214 222 122 127 183 190 Ventimiglia 9.2.3 TOLL+ La Figura 9-32 mostra i prezzi TOLL+ per corridoio e al chilometro relativi ai tre gruppi di corridoi e a tutti gli scenari TOLL+: dato che TOLL+ applica tariffe fisse al chilometro per tutti i valichi, i prezzi non variano tra i tre gruppi di corridoi, come avviene invece negli scenari che prevedono limiti massimi (BTA) o obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2; analogamente agli scenari AETS, i prezzi per corridoio sono sistematicamente più elevati sui valichi relativamente più lunghi del Brennero e del Resia (430 risp. 443 km entro la regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi; l‟itinerario più corto è quello del Monte 94 Bianco, con 251 km) ; inoltre, come per gli scenari BTA e AETS, i prezzi di TOLL+ sarebbero in generale – ma in particolar modo per i valichi di A-I/SLO – più elevati se l‟AETS fosse applicato a tutti i valichi transalpini dell‟arco alpino C, e non solo a quelli dell‟arco alpino B+ (possibilità di deviare sui tre corridoi più orientali di A-I/SLO. 94 In merito alle distanze rilevanti per singolo corridoio transalpino si veda il cap. 6.2.2. 219 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 9-32: TOLL+ scenari Prezzi di TOLL+ per viaggio/corridoio e al chilometro entro la regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi (in €/km e in €/viaggio) R 2020 R 2030 bassa R 2030 alta Pedaggio TOLL+ al km in € A - I / SLO 0,29 0,61 0,80 CH - I 0,29 0,61 0,80 F-I 0,29 0,61 Pedaggio TOLL+ per viaggio/corridoio in € A - I / SLO 0,80 Resia 128 270 354 Brennero 125 262 344 Felbertauern 112 236 310 Tauern 87 184 241 Tarvisio 87 184 241 CH - I Gr. S. Bernardo 93 196 257 Sempione 109 229 300 Gottardo 78 164 215 San Bernardino 84 178 233 Monte Bianco 73 153 201 M.Cenis/Fréjus 89 187 246 Montgenerve 88 92 186 193 244 254 F-I Ventimiglia 9.2.4 MIX La Figura 9-33 mostra i prezzi per viaggio o al chilometro e per corridoio relativi ai tre gruppi di corridoi e a tutti gli scenari MIX: il grado di restrizione dei tre strumenti implementati negli scenari MIX è più elevato per i valichi di CH-I (BTA con limite di 900 000 viaggi di autocarri all‟anno), seguiti da quelli di F-I (TOLL+, grado di restrizione intermedio) e infine A-I/SLO (AETS con riduzione del 10% delle emissioni di CO2 nel 2020 e del 20% nel 2030); nello scenario 2020 (MIX T 2020), i prezzi dei corridoi risultano più alti sui valichi di CH-I (81 € per un viaggio transalpino in autocarro). Sugli altri valichi, i prezzi a corridoio variano da 33 euro (Tauern e Tarvisio) a 51 euro (Ventimiglia, il corridoio F-I con la distanza più lunga entro la regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi); nello scenario 2030 crescita alta (MIX T 2030 crescita alta), i prezzi per corridoio sono più bilanciati. Sono in generale più elevati sui valichi F-I (190 € per Ventimiglia), seguiti da quelli di CH-I (160 € per un viaggio transalpino di autocarro) e infine quelli di A-I/SLO (tariffa al km più alta sul Resia, con 151 €). 220 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 9-33: Prezzi dei DTA (CH-I), dei certificati AETS (A-I/SLO) e di TOLL+ (F-I) a viaggio/per corridoio e al chilometro entro la regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi (in €/km e in €/viaggio) MIX scenari T 2020 T 2030 alta Prezzo DTA a viaggio, certificato AETS/pedaggio TOLL+ al km in € A - I / SLO CH - I 0,11 0,34 81 160 F-I 0,16 0,60 DTA, certificato AETS o pedaggio TOLL+ a viaggio/corridoio in € A - I / SLO Resia 49 151 Brennero 47 146 Felbertauern 43 132 Tauern 33 102 Tarvisio 33 102 81 160 Monte Bianco 40 151 M.Cenis/Fréjus 49 184 Montgenerve 49 51 183 190 CH - I F-I Ventimiglia 9.3 Costi e ricavi nel settore pubblico Per ogni strumento di politica e per i tre punti di attraversamento delle Alpi al confine tra i Paesi esaminati (A + I/SLO, CH-I e F-I) vengono illustrati di seguito i costi e i ricavi nel settore pubblico generati dai quattro set di scenari (BTA, AETS, TOLL+ e MIX) per il 2020 e il 2030 crescita bassa/crescita alta. I dati che figurano nei grafici riportati sotto si riferiscono ai costi e ai ricavi seguenti: ricavi di BTA, AETS e TOLL+; costi operativi degli strumenti di politica, ammortamenti inclusi (media annua). I ricavi dipendono dal numero di viaggi transalpini effettuati da mezzi pesanti o dai veicolochilometri entro l‟arco alpino B+ (corrispondente alla regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi) e non entro l‟arco alpino C (cui si riferiscono invece i risultati dei volumi di traffico). Inoltre, per consentire un‟analisi più ampia degli effetti nel settore pubblico in vista dell‟introduzione di uno qualunque degli strumenti analizzati, si dovrebbero considerare anche altri costi e ricavi, nello specifico: 221 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS minori entrate generate dai pedaggi stradali (a causa del ridotto numero di viaggi transalpini di autocarri, ad es. tassa sul traffico pesante in Svizzera, pedaggi stradali in Francia, Italia e altri Stati); minori entrate provenienti dall‟imposta sugli oli minerali (a causa del calo del numero di mezzi pesanti nei Paesi alpini); variazioni nelle entrate generate dall‟IVA nel settore del trasporto merci su strada e rotaia (incremento del gettito nel comparto ferroviario, diminuzione del gettito nel comparto stradale); possibili variazioni nei contributi versati alle ferrovie e ricavi supplementari derivanti dai tributi corrisposti dai mezzi pesanti per l‟utilizzo di servizi ferroviari. Questa analisi globale degli effetti economici nel settore pubblico va oltre lo scopo del presente studio e potrebbe costituire l‟oggetto di studi futuri. 9.3.1 BTA I ricavi e i costi operativi (incluso ammortamento medio annuo) degli scenari BTA 2020 e 2030 crescita bassa/crescita alta sono illustrati nella Figura 9-34: in generale non è possibile confrontare gli effetti sul settore pubblico nel 2020 e nel 2030, poiché le misure attuate sui corridoi A-I/SLO e F-I non sono uguali a quelle implementate sui corridoi CH-I (nel 2020, riduzione percentuale dimezzata dei corridoi CH-I); nello scenario 2030 crescita alta, l‟introduzione di una BTA con un unico limite soglia comune per l‟intero arco alpino B+ (scenario R 2030 crescita alta A+CH+F) genera ricavi più elevati sui corridoi F-I e ricavi più bassi sugli altri corridoi. La ragione risiede nel fatto che l‟introduzione di una soglia comune diminuisce la necessità sui corridoi di F-I di ridurre i viaggi transalpini dei mezzi pesanti, e ciò abbassa i prezzi dei DTA su questi corridoi. Sui valichi F-I, il prezzo più basso dei DTA è più che compensato dal maggior numero di viaggi. D‟altro canto, sui corridoi CH-I e A-I/SLO i prezzi dei DTA salgono e il numero dei viaggi diminuisce rispetto allo scenario che prevede limiti per Paese. È interessante notare che nello scenario tollerante 2030 i proventi non sono molto più bassi di quelli ottenuti negli scenari restrittivi. I prezzi più bassi dei DTA sono compensati dal numero più elevato di viaggi transalpini effettuati da mezzi pesanti. 222 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 9-34: Scenari BTA: effetti sui costi e sui ricavi nel settore pubblico, in mio. €/anno Scenari BTA R 2020 in mio. €/anno R 2020 A+CH+F Austria - Italia / Slovenia (solo arco alpino B+) ricavi da BTA 379 409 T 2020 R 2030 bassa T 2030 bassa R 2030 R 2030 alta alta A+CH+F T 2030 alta 267 549 453 666 651 615 141 114 174 162 158 Svizzera - Italia ricavi da BTA 105 98 83 Francia - Italia ricavi da BTA 240 217 169 312 255 383 394 353 Totale ricavi 724 724 519 1 003 822 1 224 1 207 1 126 Costi operativi 37 687 37 688 37 483 37 967 37 785 37 1 187 37 1 171 37 1 089 Saldo totale Nota: Sui costi di implementazione si veda la Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden. (spese operative in mio. € nel 2017, anno preso come esempio) nel capitolo 4.7.13. Alle spese operative è stato addizionato un ammortamento medio di 9,1 mio. €/anno per la BTA. 9.3.2 AETS I ricavi e i costi operativi (incluso ammortamento medio annuo) degli scenari AETS 2020 e 2030 crescita bassa/crescita alta sono illustrati nella Figura 9-35. L‟introduzione di obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2 per Paese genera ricavi più bassi sui corridoi A-I/SLO e ricavi più elevati sugli altri corridoi (anche il prezzo al km dei certificati AETS è più basso sui corridoi A-I/SLO). Ciò rispecchia i prezzi più elevati dei certificati AETS per autocarro-chilometro sui corridoi F-I e CH-I. Figura 9-35: Scenari AETS: effetti sui costi e sui ricavi nel settore pubblico, in mio. €/anno Scenari AETS in mio. €/anno R 2020 T 2020 A+CH+F A+CH+F Austria - Italia / Slovenia (solo arco alpino B+) ricavi da AETS 344 191 Svizzera - Italia ricavi da AETS Francia - Italia ricavi da AETS Totale ricavi Costi operativi Saldo totale Nota: T 2020 R 2030bassaT 2030bassa R 2030 alta T 2030 alta A+CH+F A+CH+F A+CH+F A+CH+F T 2030 alta 161 533 341 685 575 574 74 40 43 128 75 176 134 149 159 576 82 312 113 317 270 931 145 561 394 1 255 277 986 346 1 070 37 540 37 275 37 281 37 895 37 525 37 1 219 37 949 37 1 033 Sui costi di implementazione si veda la Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden. (spese operative in mio. € nel 2017, anno preso come esempio) nel capitolo 4.7.13. Alle spese operative è stato addizionato un ammortamento medio di 9,1 mio. €/anno per la BTA. 223 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 9.3.3 TOLL+ I ricavi e i costi operativi (incluso ammortamento medio annuo) degli scenari TOLL+ 2020 e 2030 crescita bassa/crescita alta sono illustrati nella Figura 9-36. In linea con i diversi prezzi TOLL+ e volumi di trasporto sui singoli corridoi, i ricavi più elevati sono generati sui valichi di A-I/SLO, seguiti da quelli di F-I e CH-I. I costi operativi annui sono circa 16 milioni di euro più bassi rispetto a quelli calcolati per la BTA e l‟AETS. Figura 9-36: Scenari TOLL+: effetti sui costi e sui ricavi nel settore pubblico, in mio. €/anno Scenari TOLL+ R 2020 R 2030 bassa in mio. €/anno R 2030 alta Austria - Italia / Slovenia (solo arco alpino B+) ricavi da TOLL+ 401 565 689 Svizzera - Italia ricavi da TOLL+ 88 140 183 Francia - Italia ricavi da TOLL+ 193 305 420 Totale ricavi 682 1 010 1 292 Costi operativi 21 661 21 989 21 1 271 Saldo totale Nota: 9.3.4 Sui costi di implementazione si veda la Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden. (spese operative in mio. € nel 2017, anno preso come esempio) nel capitolo 4.7.13. Alle spese operative è stato addizionato un ammortamento medio di 9,1 mio. €/anno per la BTA. MIX I ricavi e i costi operativi (incluso ammortamento medio annuo) degli scenari MIX 2020 e 2030 crescita bassa/crescita alta sono riassunti nella Figura 9-37. Anche in questo caso, i ricavi variano in funzione dei differenti prezzi e volumi di trasporto per singolo corridoio. 224 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Scenari MIX: effetti sui costi e sui ricavi nel settore pubblico, in mio. €/anno Figura 9-37: Scenari MIX T 2020 in mio. €/anno T 2030 alta Austria - Italia / Slovenia (solo arco alpino B+) ricavi da BTA / AETS / TOLL+ 197 547 Svizzera - Italia ricavi da BTA / AETS / TOLL+ Francia - Italia ricavi da BTA / AETS / TOLL+ Totale ricavi Costi operativi Saldo totale Nota: 9.4 73 143 114 385 328 1 018 32 353 32 986 Sui costi di implementazione si veda la Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden. (spese operative in mio. € nel 2017, anno preso come esempio) nel capitolo 4.7.13. Alle spese operative è stato addizionato un ammortamento medio di 9,1 mio. €/anno per la BTA. Analisi delle capacità ferroviarie Occorre innanzitutto precisare che un‟analisi approfondita degli effetti economici legati dall‟introduzione dei sistemi BTA, AETS o TOLL+ non rientra negli scopi dichiarati del presente studio. La questione sarà oggetto di uno studio separato. È ovvio però che se il prezzo del trasporto merci su strada transalpino aumenta a seguito dell‟introduzione di un diritto di utenza o di un limite soglia, ciò comporta da un lato dei costi, dall‟altro dei benefici in termini economici per la diminuzione dei costi esterni. Vi sono due aspetti centrali che vale la pena menzionare con riguardo agli effetti economici: innanzitutto, le capacità globali (stradali e ferroviarie) disponibili per il trasporto merci transalpino vengono modificate nel senso che l‟offerta generale di infrastrutture non riesce a coprire la domanda di trasporti merci transalpini? secondariamente, posto che vi sono capacità sufficienti per il trasporto merci transalpino, di quanto aumenta il prezzo del trasporto merci transalpino a seguito dell‟introduzione dei sistemi BTA, AETS o TOLL+? chi paga questo incremento di prezzo? quali sono gli effetti secondari prodotti dall‟aumento dei prezzi? Nel presente capitolo tratteremo la prima questione. Come già spiegato, il secondo punto sarà invece esaminato in uno studio separato in cui si analizzeranno più a fondo, e nel loro insieme, gli effetti economici generati dall‟introduzione dei sistemi BTA, AETS o TOLL+ (compreso il beneficio in termini economici dei costi esterni più bassi). Per cominciare va notato che l‟introduzione di una BTA, dell‟AETS o di TOLL+ non genera una riduzione del volume complessivo del traffico merci transalpino, bensì un forte trasferimento modale del trasporto merci dalla strada alla rotaia. Pertanto, la conclusione è che se i 225 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS corridoi ferroviari avranno sufficienti capacità per assorbire questa domanda crescente di trasporto merci ferroviario attraverso le Alpi, non vi saranno problemi generali di capacità. L‟analisi delle capacità sui quattro corridoi ferroviari che nel 2030 avranno una nuova galleria di base è riassunta nella Figura 9-38. I dati mostrano che il grado di utilizzazione delle capacità delle nuove gallerie ferroviarie di base attraverso le Alpi (Moncenisio/Fréjus, Lötschberg, Gottardo e Brennero) sarà piuttosto basso negli scenari business-as-usual. L‟introduzione di uno degli strumenti esaminati allo scopo di aumentare il prezzo del trasporto merci transalpino su strada (nella Figura 9-38, scenari restrittivi BTA 2030) produce notevoli cambiamenti nel grado di utilizzazione delle capacità. 95 95 Fra tutti gli scenari analizzati, «BTA R 2030 crescita bassa» e «BTA R 2030 crescita alta» generano il trasferimento più consistente dalla strada alla ferrovia. 226 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 9-38: Corridoio alpino Utilizzo delle capacità ferroviarie nel 2030 sui corridoi del Brennero, del Gottardo, del Sempione e del Moncenisio/Fréjus con le nuove gallerie ferroviarie di base Capacità compl. con nuova gall. di base (treni merci/giorno) Domanda in mio. t Domanda in treni/giorno Domanda Capacità compl. restante (treni/giorno) (treni/giorno) BAU 2030 bassa TCNA TCC AV TCNA TCC AV Totale Brennero 220 7,38 5,73 1,54 56 31 13 100 120 Gottardo 252 10,42 14,89 0,19 79 80 2 161 91 Sempione 108 2,04 3,16 0,55 16 17 5 37 71 Moncenisio 220 5,15 4,64 0,87 39 25 7 72 148 TCC AV Totale BAU 2030 alta TCNA TCC AV TCNA Brennero 220 8,85 6,86 1,85 67 37 16 120 100 Gottardo 252 12,36 17,58 0,22 94 94 2 190 62 Sempione 108 2,43 3,72 0,67 18 20 6 44 64 Moncenisio 220 6,18 5,56 1,04 47 30 9 86 134 TCC AV Totale BTA 2030 R bassa TCNA TCC AV TCNA Brennero 220 10,46 9,68 3,60 80 52 31 162 58 Gottardo 252 14,44 21,61 0,45 110 116 4 229 23 Sempione 108 3,02 4,88 1,18 23 26 10 59 49 Moncenisio 220 8,99 8,71 2,85 68 47 24 140 80 TCC AV Totale BTA 2030 R alta TCNA TCC AV TCNA Brennero 220 13,02 12,25 4,88 99 66 42 206 14 Gottardo 252 17,66 26,47 0,62 135 142 5 281 -29 Sempione 108 3,74 5,98 1,60 28 32 14 74 34 Moncenisio 220 11,39 11,23 4,10 87 61 35 183 37 Ipotesi: Tonnellate nette medie per treno: TCNA: 525t, TCC: 748t, AV: 468t. Queste tonnellate nette si basano sulla lunghezza attuale dei treni. Se in futuro fossero ammessi treni più lunghi, la media sarebbe più elevata. Dato che la domanda non è distribuita in maniera uniforme nel tempo, per calcolare la capacità giornaliera si divide la capacità annua complessiva non per 365, ma per 250 (fattore ridotto). Per il corridoio ferroviario del Moncenisio/Fréjus (con la nuova galleria di base) si suppone che la capacità globale sia uguale a quella del collegamento ferroviario del Brennero (220 treni merci al giorno). La Figura 9-38 mostra che in entrambi gli scenari BAU (BAU 2030 crescita bassa e 2030 crescita alta), sui tre corridoi ferroviari del Brennero, del Gottardo e del Sempione non verrà utilizzata una quota importante delle capacità disponibili per il trasporto merci. Come prono- 227 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS sticato, il grado di utilizzazione delle capacità aumenta considerevolmente con l‟introduzione di un regime BTA restrittivo. 96 Tuttavia, solo in un caso – nell‟ipotesi di crescita elevata – le capacità si rivelano insufficienti sul corridoio del Gottardo (scenario «BTA R 2030 crescita alta»). In questo caso specifico ci si attenderebbe un trasferimento di traffico merci ferroviario dal corridoio del Gottardo al Sempione, e in misura minore ai corridoi del Brennero o del Moncenisio/Fréjus. Va sottolineato che i risultati riportati nella Figura 9-38 si basano sulla lunghezza attuale dei treni merci. Se in futuro fossero ammessi treni merci più lunghi, le capacità dei corridoi ferroviari transalpini crescerebbero in maniera rilevante. 9.5 Conclusioni 9.5.1 Confronto tra gli strumenti in termini di volumi di trasporto a) 2020 Nel 2020, gli effetti più marcati sui volumi di traffico merci transalpino su strada nell‟arco alpino C si osservano nello scenario BTA restrittivo che prevede limiti soglia per Paese: circa 27 mio. t/anno sono trasferiti dalla strada alla ferrovia («BTA R 2020»). Gli effetti sono di poco più marcati che nello scenario BTA restrittivo con un unico limite soglia comune sull‟intero arco alpino B+ (scenario «BTA R 2020 A+CH+F»). Per contro, gli effetti di trasferimento più contenuti si hanno nello scenario AETS tollerante che prevede un unico obiettivo comune di riduzione delle emissioni di CO2 (circa 10 mio. t/anno nello scenario «AETS T 2020 A+CH+F»). Negli scenari TOLL+, i valori si situano tra quelli della BTA e quelli dell‟AETS, mentre gli scenari MIX si avvicinano maggiormente a quelli dell‟AETS (per quanto riguarda gli effetti di trasferimento dalla strada alla ferrovia). La Figura 9-39 e Figura 9-40 mostrano le variazioni nel traffico merci transalpino su strada e su rotaia negli scenari 2020, in valori assoluti e in percentuale rispetto agli scenari BAU 2020, per tutti e tre i gruppi di corridoi considerati sull‟arco alpino C: i corridoi di A-I/SLO segnano in generale la riduzione percentuale più bassa del volume di traffico merci su strada transalpino (in parte in ragione delle misure meno severe rispetto a quelle attuate sui corridoi di CH-I nel caso della BTA, e in parte per la possibilità di deviare sui tre corridoi più orientali di A-I/SLO, cfr. anche Figura 9-43 nel seguito). Se si applicano misure comuni (nella BTA un limite massimo e nell‟AETS un unico obiettivo di riduzione sull‟intero arco alpino B+), il calo è più marcato che con l‟implementazione degli strumenti a livello di singolo Paese; sui corridoi CH-I si osserva in genere la riduzione percentuale più accentuata del volume di traffico merci stradale transalpino. Se si applicano misure comuni (nella BTA un limite 96 Per un‟analisi dettagliata degli scenari BTA si vedano i cap. 8.3 e Fehler! Verweisquelle konnte nicht gefunden werden. come pure i capitoli 10 e 12 nell‟Allegato. Un risultato simile si otterrebbe con un regime restrittivo AETS o TOLL+. 228 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS massimo e nell‟AETS un unico obiettivo di riduzione sull‟intero arco alpino B+), il calo è meno marcato che con l‟implementazione degli strumenti a livello di singolo Paese; sui corridoi F-I la riduzione percentuale del volume di traffico merci su strada transalpino si situa in genere tra i valori degli altri valichi. Tendenzialmente il calo è più marcato applicando obiettivi di riduzione per Paese, poiché l‟introduzione di un unico limite massimo comune riduce la necessità sui corridoi di F-I di ridurre il numero di viaggi transalpini; in valori assoluti, la riduzione più marcata si registra sui corridoi di A-I/SLO, seguiti da quelli di CH-I e F-I. 229 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 9-39: Scenari 2020: trasporto merci transalpino su strada e ferrovia, Δ in mio. t/anno rispetto a BAU 2020 rail road ACE R ACE R A+CH+F A - I / SLO ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T ACE R ACE R A+CH+F CH - I ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T ACE R ACE R A+CH+F F-I ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T -40 -30 -20 -10 230 0 0 10 20 30 40 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 9-40: Scenari 2020: trasporto merci transalpino su strada e ferrovia, Δ in % rispetto a BAU 2020 road rail ACE R ACE R A+CH+F A - I / SLO ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T ACE R ACE R A+CH+F CH - I ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T ACE R ACE R A+CH+F F-I ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T -150% -100% -50% 0% 0% 50% 100% 150% b) 2030 crescita alta Nel 2030 (considerando unicamente gli scenari con crescita alta), gli effetti più marcati si osservano nello scenario BTA restrittivo che prevede limiti soglia per Paese: sull‟intero arco alpino C, circa 65 mio. t/anno sono trasferiti dalla strada alla rotaia («BTA R 2030 crescita alta»). Per contro, gli effetti di trasferimento più contenuti si rilevano nello scenario AETS tollerante che prevede un unico obiettivo di riduzione comune delle emissioni di CO2 (circa 36 mio. t/anno). I dati degli scenari TOLL+ si situano tra i valori della BTA e i valori dell‟AETS, mentre i risultati degli scenari MIX si avvicinano maggiormente a quelli dell‟AETS (segnando però effetti di trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia in ogni caso più elevati). 231 200% ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Se si confrontano gli scenari restrittivi BTA e AETS, gli effetti globali di trasferimento del traffico dalla strada alla ferrovia sono più elevati con l‟introduzione della BTA (circa 9 mio. t/anno in più). Tendenzialmente, tutti gli strumenti di politica producono uno spostamento generale del traffico merci transalpino (soprattutto di quello stradale) dai corridoi F-I e in misura nettamente minore anche dai corridoi di A-I/SLO verso i corridoi ferroviari di CH-I. Ciò significa che per i trasporti merci su strada in particolar modo di alcuni collegamenti F-I è più interessante spostarsi sui corridoi ferroviari di CH-I piuttosto che sui loro stessi collegamenti ferroviari. Questa tendenza, che si ripete negli scenari esaminati, risulta ancora più accentuata con l‟adozione di uno strumento comune. Le ragioni possono essere molteplici: sui corridoi F-I la ripartizione modale a favore della strada risulta nel confronto elevata. Non sorprende dunque che i corridoi ferroviari di F-I segnino nel comparto trasporti ferroviari transalpini i tassi di crescita chiaramente più forti (cfr. Figura 9-42). Una parte del traffico merci stradale che inizialmente utilizzava i corridoi F-I sembra però in questo caso preferire i corridoi ferroviari svizzeri (ad es. il traffico in provenienza dal nord-est della Francia o dalla Gran Bretagna); inoltre, la galleria ferroviaria di base del Gottardo sembra attrarre traffico merci convogliato inizialmente su corridoi ferroviari più a ovest. Pare che malgrado l‟ipotizzata apertura della nuova galleria ferroviaria di base del Moncenisio, sia soprattutto il corridoio ferroviario del Gottardo a poter attrarre traffico supplementare. Le Figura 9-41 e Figura 9-42 mostrano le variazioni del traffico merci transalpino su strada e su rotaia negli scenari 2030, in valori assoluti e in percentuale rispetto agli scenari BAU 2020, per tutti e tre i gruppi di corridoi considerati sull‟arco alpino C: data la possibilità di deviare sui tre corridoi più orientali di A-I/SLO (cfr. anche la Figura 9-43 sotto), sui corridoi A-I/SLO si osserva la riduzione percentuale visibilmente più bassa del traffico merci su strada attraverso le Alpi. Se si applicano misure comuni (nella BTA un limite massimo e nell‟AETS un unico obiettivo di riduzione sull‟intero arco alpino B+), il calo è leggermente più marcato che con l‟implementazione degli strumenti a livello di singolo Paese; sui corridoi CH-I si osserva in genere la riduzione percentuale più accentuata del volume di traffico merci stradale transalpino. Se si applicano misure comuni (nella BTA un limite massimo e nell‟AETS un unico obiettivo di riduzione sull‟intero arco alpino B+), il calo è leggermente più marcato che con l‟implementazione degli strumenti a livello di singolo Paese; sui corridoi F-I la riduzione percentuale del traffico merci stradale transalpino è inferiore rispetto ai valichi di CH-I, ma superiore rispetto a quelli di A-I/SLO. Il calo è tendenzialmente più marcato con l‟adozione di obiettivi di riduzione per Paese (rispetto all‟introduzione di un‟unica soglia comune); in valori assoluti, la riduzione più marcata si registra sui corridoi di A-I/SLO, seguiti da quelli di CH-I e F-I; 232 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS nel complesso, l‟AETS incide di più sui veicolo-chilometri che sul numero di viaggi transalpini entro la regione definita nella Convenzione delle Alpi (in termini relativi, la riduzione dei primi è più marcata). Vediamo a titolo d‟esempio i volumi di traffico sul corridoio del Brennero (tratto di 430 km all‟interno della regione definita nella Convenzione delle Alpi) e sul corridoio di Tauern (tratto di 301 km). Nello scenario «BTA R 2030 crescita alta», sul corridoio stradale del Brennero sono trasportati 14,7 milioni di tonnellate; nello scenario «AETS R 2030 crescita alta» il valore è nettamente più basso (11,3 mio. t). Sul corridoio stradale del Tauern, invece, le tonnellate trasportate sono 5,2 milioni nello scenario «BTA R 2030 crescita alta» e 7,1 milioni nello scenario «AETS R 2030 crescita alta». Ciò significa che oltre 2 milioni di tonnellate vengono trasferite dall‟asse del Brennero a quello del Tauern. In generale, queste deviazioni comportano viaggi più lunghi al di fuori della regione alpina, con un conseguente ulteriore incremento delle emissioni complessive di CO 2. Questo effetto di aggiramento è il risultato dell‟introduzione di certificati di CO2 unicamente per le distanze percorse all‟interno della regione definita nella Convenzione delle Alpi, e non all‟intero tragitto porta a porta. 233 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 9-41: Scenari 2030 crescita alta: trasporto merci transalpino su strada e ferrovia, Δ in mio. t/anno rispetto a BAU 2030 crescita alta road rail ACE R ACE R A+CH+F A - I / SLO ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T ACE R ACE R A+CH+F CH - I ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T ACE R ACE R A+CH+F F-I ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T -40 -30 -20 -10 234 0 0 10 20 30 40 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figura 9-42: Scenari 2030 crescita alta: trasporto merci transalpino su strada e ferrovia, Δ in % rispetto a BAU 2030 crescita alta road rail ACE R ACE R A+CH+F A - I / SLO ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T ACE R ACE R A+CH+F CH - I ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T ACE R ACE R A+CH+F F-I ACE T AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T TOLL+ R MIX T -150% -100% -50% 0% 0% 50% 100% 150% Con riguardo a tutti gli strumenti di politica esaminati è opportuno sottolineare che gli effetti di trasferimento del traffico merci transalpino dalla strada alla ferrovia lungo l‟arco alpino C sarebbero più marcati se le misure prospettate fossero applicate a tutti i corridoi dell‟arco alpino C. Essendo l‟applicazione degli strumenti limitata all’arco alpino B+, l‟esclusione dei tre corridoi più orientali di A-I/SLO genera un notevole effetto di aggiramento e di conseguenza un aumento del traffico merci stradale su questi tre corridoi. Questa tendenza è chiaramente visibile nella Figura 9-43, che riassume in maniera schematica i risultati di tutti gli scenari 2030 crescita alta relativi al numero di viaggi transalpini di autocarri. Per distinguere tra vali- 235 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS chi alpini soggetti agli strumenti di tariffazione (B+) e punti di attraversamento delle Alpi esclusi da questi sistemi, i volumi di traffico in transito per l‟Austria sono divisi in due blocchi: gli itinerari a est (non soggetti a tassazione), sui quali si registra un aumento del numero di viaggi dei mezzi pesanti, e i tragitti occidentali (soggetti a tassazione), che segnano invece un calo del numero di viaggi di autocarri. Figura 9-43: Viaggi transalpini di autocarri negli scenari 2030 crescita alta, in milioni di autocarri all’anno Mio. VMP/anno 16.0 14.0 2.89 12.0 1.66 10.0 2.82 1.11 8.0 1.26 0.65 6.54 6.0 1.41 1.54 1.84 0.89 0.88 2.26 1.88 1.16 1.08 1.88 1.71 0.89 F-I CH-I 0.80 A-I/SLO ovest 0.58 3.57 2.53 2.32 4.82 4.83 4.63 BTA R A+CH+F BTA T 2.84 4.10 4.31 5.18 4.74 4.72 AETS R A+CH+F AETS T A+CH+F AETS T 2.51 4.57 A-I/SLO est 5.06 4.0 2.0 3.97 5.31 4.66 2.26 BASE 2004 BAU 2030alta BTA R TOLL+ R MIX T Nota: I valori del grafico indicano milioni di autocarri in transito ogni anno sulle Alpi. La colonna BASE 2004 sulla sinistra del grafico raffigura i volumi osservati nel 2004. 9.5.2 Confronto tra gli strumenti in termini di prezzi dei trasporti A dipendenza del grado di severità dello strumento di politica applicato e dell‟anno in esame (2020 o 2030 crescita alta/crescita bassa), i prezzi dei viaggi transalpini di autocarri per singolo corridoio aumentano dei seguenti importi (sui prezzi in generale si veda il cap. 9.2): 2020: da 27 euro a viaggio per corridoio sui collegamenti stradali del Tauern e del Tarvisio (scenario AETS T 2020), a 160 euro a viaggio per corridoi sui collegamenti stradali di CH-I (scenario BTA R 2020); 2030 crescita bassa: da 56 euro a viaggio per corridoio sul collegamento stradale del Monte Bianco (scenario AETS T 2030 crescita bassa A+CH+F), a 281 euro a viaggio per corridoio sui collegamenti stradali di F-I (scenario BTA R 2030 crescita bassa); 2030 crescita alta: da 102 euro a viaggio per corridoio sui collegamenti stradali del Tauern e del Tarvisio (scenario MIX T 2030 crescita alta A+CH+F), a 345 euro a viaggio per corridoio sui collegamenti stradali di F-I (scenario BTA R 2030 crescita alta). 236 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Per l‟AETS e TOLL+, i prezzi per corridoio dipendono dalla lunghezza del corridoio. Di conseguenza, il prezzo di alcuni viaggi transalpini può essere inferiore effettuando una deviazione attraverso un corridoio con un tratto più corto all‟interno della regione alpina definita nella Convenzione delle Alpi. 9.5.3 Confronto tra gli strumenti in termini di costi e ricavi nel settore pubblico Nel presente studio, l‟analisi degli effetti sui costi e ricavi nel settore pubblico è circoscritta alle seguenti voci: calcolo dei ricavi diretti generati dalla BTA, dall‟AETS e da TOLL+; calcolo dei costi operativi degli strumenti di politica. Un‟analisi più articolata dovrebbe tener conto di tutta una serie di fattori d‟impatto tra cui minori entrate provenienti dai pedaggi stradali e dalle imposte sugli oli minerali, minori costi per i contributi versati alle ferrovie, maggiori entrate provenienti dalle tariffe per l‟accesso alla rete ferroviaria. In generale, più uno strumento è restrittivo, maggiori sono le entrate. D‟altro canto, però, gli scenari più restrittivi non generano i ricavi più elevati, poiché in questi casi l‟effetto di trasferimento dalla strada alla rotaia è superiore all‟aumento delle entrate dovuto al prezzo più elevato per viaggio di trasporto merci stradale. La stima dei ricavi diretti generati dai diversi strumenti fornisce i seguenti ordini di grandezza: BTA: da 519 mio. €/anno (T 2020) a 1 224 mio. €/anno (R 2030 crescita alta) AETS: da 275 mio. €/anno (T 2020 A+CH+F) a 1 255 mio. €/anno (R 2030 crescita alta A+CH+F) TOLL+: da 682 mio. €/anno (R 2020) a 1 292 mio. €/anno (R 2030) MIX: 1 018 mio. €/anno (T 2030) da 385 mio. €/anno (T 2020) a I costi operativi sono stimati a 37 milioni di euro all‟anno per gli scenari BTA e AETS, a 21 milioni di euro all‟anno per gli scenari TOLL+ e a 32 milioni di euro all‟anno per gli scenari MIX. 9.5.4 Analisi delle capacità L‟analisi delle capacità utilizzate mostra infine che le capacità ferroviarie nel 2030 sono sufficienti per assorbire il consistente effetto di trasferimento del traffico merci transalpino dalla strada alla rotaia. Emerge con chiarezza che negli scenari BAU il grado di utilizzazione delle capacità delle nuove gallerie ferroviarie di base attraverso le Alpi sarà in confronto basso. Ciò significa che la costruzione delle nuove gallerie ferroviarie di base sui corridoi del Moncenisio/Fréjus, del Lötschberg, del Gottardo e del Brennero richiederà necessariamente l‟implementazione di uno degli strumenti considerati (BTA/AETS o TOLL+) per garantire un buon grado di utilizzazione delle nuove capacità. 237 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 9.5.5 Conclusioni finali Il presente studio fornisce un‟analisi dettagliata di tre diversi strumenti di politica dei trasporti: la Borsa dei transiti alpini (BTA), il Sistema di scambio di quote di emissioni nella regione alpina (AETS) e TOLL+. Tutti e tre gli strumenti hanno come obiettivo di limitare il trasporto merci stradale transalpino e di trasferire i trasporti dalla strada alla ferrovia. La prima parte del rapporto contiene una descrizione dettagliata dei tre strumenti, seguita da un approfondimento delle possibili modalità di implementazione ed esercizio e da una stima dei costi. L‟analisi degli effetti generati dai tre strumenti si basa sul TAMM, un modello di trasporto appositamente sviluppato per le indagini riguardanti il trasporto merci transalpino. Questo modello prevede una differenziazione tra corridoi transalpini, tra traffico merci stradale e ferroviario (incluse tre diverse modalità su rotaia) e tra vari tipi di merci NSTR. I risultati dell‟anno di base del modello sono calibrati secondo i dati del 2004. Sarebbe preferibile aggiornare l‟anno di base secondo i nuovi dati del 2009 (non ancora disponibili). Le previsioni degli scenari business-as-usual per il 2020 e il 2030, che coincidono con le tendenze osservate di recente, si basano sui pronostici iTREN-2030 dell‟Unione europea relativi ai volumi di scambio tra Stati europei. Queste previsioni indicano che la crescita del trasporto merci transalpino si sta spostando gradualmente sui corridoi più orientali. Le ipotesi su cui poggiano gli scenari business-as-usual possono ovviamente essere messe in discussione. Dal nostro punto di vista, tenuto conto delle incertezze insite nelle previsioni di corto e medio termine, queste ipotesi sono assolutamente fondate e si basano sulle tendenze attuali. Secondo le previsioni di crescita degli scenari business-as-usual, il trasporto merci ferroviario transalpino segna un aumento più marcato del trasporto merci su strada. Questa evoluzione è dovuta all‟introduzione di nuove gallerie di base ferroviarie (Moncenisio e Brennero entro il 2030, Gottardo e Lötschberg prima del 2020) e ad altri fattori che generano effetti di produttività rilevanti nel settore ferroviario. D‟altro canto, si presume che gli attuali contributi a favore del trasporto ferroviario (destinati principalmente al trasporto combinato non accompagnato) verranno gradualmente eliminati. Per valutare gli effetti degli strumenti esaminati (BTA, AETS e TOLL+) sono stati messi a punto, simulati e analizzati 21 diversi scenari. I limiti soglia utilizzati sono derivati in maniera pragmatica per studiare l‟implementazione dei vari strumenti nelle loro versioni da tolleranti a più restrittive. Il presente studio illustra gli effetti di questi scenari sui volumi e sui prezzi del trasporto merci transalpino. Analizza inoltre gli effetti diretti sui costi e ricavi nel settore pubblico e sulle capacità del trasporto merci ferroviario a cavallo delle Alpi. I risultati dei diversi scenari sono tutti plausibili. Più uno scenario è restrittivo, maggiore è l‟effetto di trasferimento dei volumi di traffico merci dalla strada alla rotaia. L‟adozione sui vari corridoi di prezzi diversi per viaggio (come ad es. negli scenari dell‟AETS) genera effetti di aggiramento verso i corridoi dove i prezzi aumentano meno. Tanto più bilanciati saranno i vari strumenti sui diversi corridoi dell‟intera regione alpina, tanto più auspicabili – e meno controproducenti – saranno gli incentivi che essi generano. Lo studio fornisce ai governi dei Paesi alpini una base per decidere se sia opportuno adottare un unico strumento o una combinazione di strumenti tra quelli esaminati. Esso non contiene 238 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS raccomandazioni esplicite in merito ai tre strumenti. Tutti gli strumenti sono implementabili. È preferibile in ogni caso un‟introduzione coordinata degli strumenti sull‟intero arco alpino, e non solo su una parte, allo scopo di evitare effetti indesiderati di aggiramento. Al momento dell‟adozione degli strumenti occorrerà ad ogni modo esaminare più a fondo altri aspetti tra cui la distribuzione dei ricavi tra Stati, l‟organizzazione formale delle procedure di asta e questioni in materia di esecuzione e controlli. 239 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 10 P A R T IV: Annex 240 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 9 Basic attributes of the three instruments ACE, AETS and TOLL+ The overview below summarises the main attributes and principles of the three instruments ACE, AETS and TOLL+ in terms of the following basic attributes: Definition of passage right Validity Spatial Scope Quantitative targets Local and Short Distance Transport Supervision Allocation Trading Layout and Operations 241 Validity Definition of passage right CO2-certificates are valid for a specific period of time. This period should be longer than one year to have a overlapping of validity of two periods. This increases the flexibility of the user. The over lapping should be as short as possible to keep overview on certificates. The suggested period of validity is about 15 month. The differentiated tolls are paid directly when passing a particular Alpine crossing. But in any case these modulated toll rates can change during the year and per Alpine crossing. HGV with a maximum gross vehicle weight above 3.5 or 12 tonnes pay a time differentiated toll and an additional environmental charge directly when using the alpine crossing. The toll to be paid is based on the regular toll, in addition, the environmental surcharge and the toll modulation tariff are added. The surcharge consists of the vehicle characteristics (total weight or number of axles) and the emissions; the surcharge can be different between the Alpine crossings. In case of TOLL+ there is no limitation of total numbers of passage rights. The demand for Alpine passages for a particular Alpine crossing at a particular time is regulated via the differentiated toll to be paid. In the TOLL+ regime no initial provision or trading of “passage rights” is foreseen. HGV with a max. gross vehicle weight of more than 3.5 t have to purchase CO2 emission certificates depending on distance travelled within the region of the Alpine convention and the vehicle class. The certificates are auctioned once a year and they are tradable within the period of validity at an exchange market. HGV with a maximum gross vehicle weight of more than 3.5 t have to produce an Alpine Crossing Permit (ACP) for a journey through an Alpine crossing which is subject to the ACE. A defined amount of Alpine Crossing Units (ACU) qualifies for an ACP. The ACP is assigned to a specific vehicle and entitles that vehicle to a one-way journey through an Alpine crossing within a specific period of time. The required amount of ACU per ACP may be dependent on the vehicle type (e.g. emission category). Local and short distance transport may require less ACU. ACU are valid for a specific period of time (e.g. 15 months). The period of validity of consecutive ACU overlaps (e.g. 3 months). The ACP has the same period of validity as the ACU. In the event of long lasting breakdowns of the system, the period of validity of an ACU may be extended. Differentiated toll systems (TOLL+) Alpine Emission Trading System (AETS) Alpine Crossing Exchange (ACE) ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY 242 TOLL+ aims on a more efficient and environmental friendly use of the transport infrastructure at the Alpine crossings by cutting peaks in traffic demand at a particular crossing by applying different tolls for the day and/or time of use as well as the internalisation of external costs. The certificates can be used for all Alpine crossings that are part of the system. No distinction between countries is made. This leads to one price at one point of trading time for a certificate during auctioning and trading phase for the whole system. This is important because the system does not intend to manage the day-to-day traffic over the Alps. The quantitative targets are expressed as the maximum CO2 emission of Alpine crossing trips within the region of the Alpine convention within a country (depending on a countries CO2 emission reduction target). This maximum CO2 emission of the participating countries are summed up and auctioned and traded on one market platform. These targets have to be fixed for some years (e.g. 4 years) in advance to enable the transport companies a planning. ACP may be used for all Alpine crossings subject to the ACE within a country. The ACE does not intend to manage the day-to-day traffic though the Alpine crossings. For long lasting breakdowns of the traffic system, it may be agreed that ACP may be temporarily used at foreign Alpine crossings. The quantitative targets are expressed as the maximal allowed number of transalpine HGVtrips per country and year. Alpine coun-tries coordinate these targets in order to avoid undesired traffic detours. The yearly quantitative targets are defined at least 4 years in advance. Spatial Scope Quantitative targets In TOLL+ no total quantitative targets are set with respect to the total amount of HGV Alpine crossings. It is in every toll operator‟s choice to decide on the toll amount to be paid at different days and/or times and so to meet the objective of cutting traffic peaks at Alpine crossings. The environmental surcharge depends on the possibilities given by the (still to be adopted) revision of Directive 1999/62/EC. Differentiated toll systems (TOLL+) Alpine Emission Trading System (AETS) Alpine Crossing Exchange (ACE) ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY 243 Local and Short Distance Transport 244 The driver has to prove that the transport has been correctly declared as a local or short distance transport. In order to assure the enforcement of this special rule, ZIP-code areas on both sides of the Alpine crossing are used as spatial reference of origin and destination for the admission of local and short distance transports. It is the transported freight (and not the journey of the vehicle) which is used for the required acceptance of a vehicle for local traffic or short distance traffic. Other exemptions are not in line with the non-discriminatory principle so no further exemptions are foreseen. AETS is linked to CO2 emissions. Therefore the use of higher percentage of bio-diesel leads to a reduction of CO2 emission and therefore a reduction of needed certificates. The treatment of this issue is not possible with the existing information. All liable vehicles and all liable trips are included in the AETS system. In comparison to the ACE system no exemption for short distance transport is necessary. All trips are treated according to the trip distance within the Alpine region. Short distance transport need less certificates then long distance transports. Moreover, short distance trips are usually done with smaller HGVs than long distance trips. Small HGVs normally also have lower CO2-emissions. Local and short distance transport may be given priority in order to avoid an obstruction of the traffic between neighbouring economic areas on both sides of the Alpine crossings and thus the splitting of interdependent areas. Local and short distance transport is defined according to the length of the Alpine crossing transport. Alpine Emission Trading System (AETS) Alpine Crossing Exchange (ACE) Whether exemptions or special regulations for the local traffic or short distance travel are necessary, must be analysed more deeply (see question in chapter 3.3.3). Differentiated toll systems (TOLL+) ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY 245 Market makers ensure the liquidity of the market. They will have to purchase a minimum amount of ACU at the initial assignment and are obliged to place bid and asked prices. CO2 certificates have to be traded over one central (virtual) platform to guarantee one price at one point of trading time for the whole system. All countries participating at the system are linked to this platform. Subplatforms and market makers are allowed but have to be linked to this central platform to guarantee this single price. CO2 certificates exist only in an electronic form. The platform has to guarantee a trading time around the clock to give the transport companies as much flexibility as possible and the possibility to purchase certificates ad hoc for short time transport orders. There is no trading of “passage rights” in a TOLL+ regime. There is no initial allocation of “passage rights”, e.g. via an auction, in a TOLL+ regime. CO2 certificates are auctioned at regular intervals. One auction handles all certificates for all participating countries. One single market participant may not purchase more than 25 % of the certificates per auctioning. The auctioning includes also certificates of future years. ACU are auctioned at regular intervals. One single market participant may not purchase more than 25% of ACU per auctioning. The auctioning includes ACU for the running and for future years in a time graded mode. Allocation ACU may be freely purchased and traded. They only exist in an electronic form within an ACU register. An assigned ACP for a vehicle is not tradable. ACP may be exchanged in ACU at any time. Trade with ACU is not restricted to a central platform. In the TOLL+ regime the particular toll operator supervises the system and assures the correct functioning. The overall responsibility for the AETS system has the individual government. But it is possible the government authorises an existing organisation (e.g. the ASFINGA in Austria) to take over the supervision and ensure the functioning of the system The federal government ensures that all necessary functions for the operation of the ACE are provided. Its task is the supervision of the complete system. The government may introduce suitable measures during a severe breakdown of the ACE system in order to restore the functional capability. Supervision Trade Differentiated toll systems (TOLL+) Alpine Emission Trading System (AETS) Alpine Crossing Exchange (ACE) ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY Layout and Operations 246 The drivers and vehicle owners are completely liable for the discharge of the ACP. OBU can be purchased at points of sales and are assigned to vehicles. The points of sales are located at the access roads to the Alpine crossings and near the driveways to the charged ACE-roads. The drivers and vehicle owners must cooperate with the ACE by taking care that every vehicle is equipped with a working OBU and possessing the necessary ACP before starting a journey over the Alpine crossing. OBU can be purchased at points of sales and are assigned to vehicles. The points of sales are located at the access roads to the Alpine crossings and near the driveways to the charged AETS roads. The drivers and vehicle owners are completely liable for the discharge of the certificates. The drivers and vehicle owners must cooperate with the AETS by taking care that every vehicle is equipped with a working OBU and possessing the necessary certificates before starting a journey with the Alpine crossing. The validation of the certificates is done electronically and within free flow traffic (without stopping the vehicles). The standard CO2 emission has to be declared at the time of entrance of a vehicle in the system via vehicle registration document. This information will be implemented in the OBU. This is the same procedure as chosen for the EURO classes within the Austrian toll system. An additional manual controlling is possible and recommendable to check misuse of OBU and to be present on the road. This can be done by the control organs for the toll systems in the different countries. The installation of an OBU with DSRC is mandatory. The validation of ACP is done electronically and with free flow traffic (without stopping the vehicles). The installation of an On-Board Unit (OBU) with dedicated short range communication is mandatory. The TOLL+ system comprises the Toll operator‟s back-office, the roadside infrastructure at the Alpine crossings and OBU for electronic debiting of the toll to be paid when crossing the Alps. System management includes the availability and operations of three registers and three interfaces: owner register, Emission certificate register and vehicle register. System management includes the availability and operations of three registers and three inter-faces: owner register, ACU register and vehicle register. The OBU can be purchased at point of sales and are assigned to vehicles. The points of sales are located at the access roads to the Alpine crossings and near the drive-ways to the charged ACE-roads. The installation of an OBU with dedicated short range communication is mandatory. Differentiated toll systems (TOLL+) Alpine Emission Trading System (AETS) Alpine Crossing Exchange (ACE) ALBATRAS ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 10 The TAMM (TransAlpine Multimodal Model) In the following flow chart, the main components of the model system are shown. Figure 10-1: Transalpine Model System Overview AQGV Freight Database NEA Trade Forecasts WORLDNET Network Model TAMM Route and Mode Choice Model TRANSALPINE Scenarios WORLDNET Assignment Model There are two main data components, three model components, and a set of scenarios defining the forecast assumptions which are discussed in the following chapters in-depth. 10.1 AQGV Freight Database Quantification of base year freight flows is based entirely on the 2004 AQGV survey. Surveys are carried out in parallel by the Austrian, Swiss and French Governments, and compiled into a common database. The most recent complete survey was carried out in 2004. The model is based upon the CAFT04_MOD dataset, containing information about the tonnages per mode and Alpine corridor. The only important data transformation is the conversion of the recorded zoning to the scheme designed for the WORLDNET project, now also being implemented within TRANSTOOLS. For example, the Italian NUTS2 zone ITD3 (Veneto) is converted to the WORLDNET NUTS3 zone 118130301 (Verona). Suitable conversions from NUTS2 or equivalent to NUTS3 have been chosen. 247 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Table 10-1: Data Extraction from the AQGV Database ID ALP CRO TRA DIR MOD ALP ORI MAX ORIMAXWN 1 AT2 2 2 ITD3 118130301 2 AT2 2 2 ITD1 3 AT2 2 2 4 AT2 2 5 AT2 6 AT2 DES MAX DESMAXWN COM MOD GOO WET NO 125000101 5 26.120 118130100 AT12 101010207 9 287.196 ITD2 118130200 AT12 101010207 9 123.084 2 ITC1 118120101 AT31 101030102 5 3305.650 2 2 ITC1 118120101 AT31 101030102 9 154.000 2 4 ITD3 118130301 AT31 101030102 9 15.826 A summary of the data is shown below: Table 10-2: 2004 AQGV Freight Traffic, Millions of Tonnes ROAD UCT WL RM TOTAL RAIL TOTAL m.T m.T m.T m.T m.T m.T Reschen 2.0 Brenner 31.0 Felbertauern 2.0 4.7 3.9 1.6 10.2 41.2 0.9 0.9 Tauern 12.2 0.8 6.3 1.0 8.0 20.2 Schoberpass 14.5 0.6 4.2 0.5 5.4 19.9 Semmering 5.6 0.7 8.9 0.0 9.6 15.2 Wechsel 8.8 0.0 8.8 Tarvisio 18.8 0.0 18.8 Grand St Bernard 0.6 Simplon 0.7 2.6 3.0 1.2 6.8 7.5 Gotthard 9.9 9.7 6.0 0.5 16.1 26.0 San Bernadino 1.3 1.3 Mont Blanc 5.2 5.2 Frejus Mt Cenis Montgenevre 16.8 0.6 2.6 3.7 0.0 6.3 23.0 0.0 18.0 0.3 0.3 Ventimiglia 18.0 Grand Total 146.5 21.5 36.0 4.9 62.3 208.8 Alpine arch C 127.7 21.5 36.0 4.9 62.3 190.0 It shows a total of 208.8 million tonnes crossing the Alpine region in 2004, of which, 146.5 million tonnes go by road and 62.3 million by rail. This can be compared with the volumes published in ALPINFO 2007 for 2004: 248 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Table 10-3: 2004 ALPINFO Freight Volumes (Million Tonnes, HGV 000s) ROAD m.T 000 HGV Reschen 2.0 135 Brenner 31.5 1,983 0.9 82 Tauern 12.2 Schoberpass Felbertauern UCT WL RM TOTAL RAIL TOTAL m.T m.T m.T m.T m.T 2.0 4.7 3.9 1.6 10.2 41.7 941 0.8 6.3 1.0 8.1 20.3 0.5 0.9 14.6 1,281 0.6 4.2 5.3 19.9 Semmering 5.6 528 0.7 8.9 9.6 15.2 Wechsel 8.8 988 0.1 0.1 0.2 9.0 Tarvisio 0.5 5.3 5.8 24.9 19.1 1,404 Grand St Bernard 0.6 65 Simplon 0.7 67 2.6 3.0 1.2 6.8 7.5 Gotthard 9.9 969 9.7 6.0 0.5 16.2 26.1 San Bernadino 1.3 154 Mont Blanc Frejus Mt Cenis Montgenevre 5.2 353 16.8 1,131 0.6 1.3 5.2 3.2 3.7 6.9 23.7 0.5 0.5 18.5 0.3 31 Ventimiglia 18.0 1,345 0.3 Grand Total 147.5 11,457 22.9 41.9 4.8 69.6 217.1 Alpine arch C 128.4 10,053 22.4 36.6 4.8 63.8 192.1 Note that the total tonnages derived directly from the AQGV survey database by summing the GOOWET field may differ from the reported ALPINFO figures. ALPINFO uses a more sophisticated interpretation of consignment weights, whereas the model is using the simplest interpretation. For comparison purposes, we have estimated from AQGV, a total tonnage of 208.8 million tonnes across all routes, and 190.0 for Alpine arch C. ALPINFO reports a figure of 192.1 million tonnes for Alpine arch C, and a figure of 217.1 million tonnes for all crossing points can be inferred. The definition of Alpine arch C refers to a set of crossing points from which the Tarvisio route is excluded. Tarvisio is linked via motorway to other passes e.g. Tauern and Wechsel, (see Figure 10-2) so transalpine flows crossing Tarvisio also use another crossing point. When summing tonnes by crossing point, Tarvisio may be excluded in order to avoid a double count. Within the model runs, some O/D combinations cannot be modelled e.g. where the trading regions are outside the model‟s zoning system e.g. Canary Islands, or if they are unknown. 249 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 10-2: Tarvisio Crossing Point 250 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS For reference, the ALPINFO 2007 are shown below. Table 10-4: 2007 ALPINFO Freight Volumes (Million Tonnes, HGV 000s) ROAD m.T 000 HGV UCT WL RM TOTAL RAIL TOTAL m.T m.T m.T m.T m.T Reschen 1.4 100 Brenner 35.0 2,177 0.9 80 Tauern 13.2 1,001 1.1 7.3 0.6 9.0 22.2 Schoberpass 16.5 1,428 1.1 4.0 0.8 5.9 22.4 5.5 511 0.6 8.0 8.6 14.1 Wechsel 12.0 1,196 0.1 0.1 0.2 12.2 Tarvisio 19.9 1,426 0.7 5.8 7.0 26.9 0.6 55 Felbertauern Semmering Grand St Bernard 1.4 6.4 3.8 3.1 13.3 48.3 0.9 0.5 0.6 Simplon 0.9 82 4.9 3.3 1.6 9.8 10.7 Gotthard 10.9 963 10.1 5.0 0.4 15.5 26.4 San Bernadino 1.8 162 Mont Blanc 8.6 590 13.1 876 Frejus Mt Cenis Montgenevre 1.8 8.6 2.4 3.8 0.4 6.6 19.7 0.7 20.1 0.7 65 Ventimiglia 19.4 1,455 0.0 0.7 Grand Total 160.4 12,167 27.4 41.8 7.4 76.6 237.0 Alpine arch C 140.5 10,741 26.7 36.0 6.9 69.6 210.1 Data 97 0.7 for 2008, published in 2009 shows a 1% increase for Swiss road freight, measured in number of vehicles. This is so far the high point in terms of traffic. 10.2 WORLDNET Network Model Detailed road and rail networks have been used for computing distances, journey times, and transport costs. These are updated with the networks produced by the EC‟s WORLDNET study, following the design specification of the EC‟s TRANS-TOOLS model. The networks cover the whole of Europe, and provide sufficient detail for Transalpine freight flows. Unlike TRANS-TOOLS, the Transalpine model handles three distinct categories of rail, allowing diversions between them to occur. This is handled via a two stage process for unaccompanied combined transport (CTR) and conventional wagon load freight (WLV). ROLA is handled separately: 97 Güterverkehr durch die Schweizer Alpen 2008, Bundesamt für Verkehr. 251 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 10-3: Structure of Network Model TRANSTOOLS Road Network Road Freight Cost Model TRANSTOOLS Rail Network CTR Rail Cost Model WLV Rail Cost Model ROLA Services The supply side therefore consists of a network database describing the road and track layouts, and a cost model for converting distances and times into costs. ROLA is simply a set of connections with fixed costs and journey times. The crossing points shown with yellow markers have ROLA services. 252 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 10-4: WORLDNET Road Network 253 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 10-5: WORLDNET Rail Network 254 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 10.3 NEA Trade Forecasts Once the base matrix has been estimated in a form compatible with the model‟s expected inputs, it is necessary to be able to project the flows to levels that might be applicable in the years when the ACE scheme is expected to be in operation. The forecasting method, and in fact the forecasts have not been changed since the 2008 study, on the basis that these were long run forecasts, where a short-term downturn was already taken into account. For reference, the methodology is reprinted here. 10.3.1 Forecasting Methodology For the current set of requirements, a separate trade model has been employed, using inputs from the WORLDNET and ITREN studies. It uses an agent-based simulation to project financial trade flows, and then it combines these results with more detailed projections of trade tonnages. Therefore it combines a high-level global macroeconomic forecast with the more detailed analysis of trade volumes by product and between specific pairs of countries. These two main components, the global trade model and the trend model are described below. 10.3.2 Global trade model The pattern of global trade involves a complex set of interactions between national economies. Typical macroeconomic approaches tend to focus on a single economy at a time, and to relate trade growth to other equally unpredictable economic indicators e.g. GDP. They may be data intensive and focus more on the equilibrium state rather than the economy‟s path towards this equilibrium. The trade model developed by NEA attempts to be practical, requiring only historical trade data and standard indicators such as GDP and population to obtain reasonable forecasts for countries‟ total imports and exports. It is also dynamic, capturing the interactions between countries, and not requiring exogenous forecasts of explanatory variables. Input data (historical value of trade between country pairs) is gathered from the Eurostat 98 Comext and the United Nation‟s Comtrade 99 trade databases. Together, it is possible to build up a picture of total world trade as a closed system. There may also be overlaps between the data sources, allowing a certain degree of validation to take place. If several versions of the same trade flow are available these time series can be consolidated into one, using a smoothing algorithm. The algorithm removes outliers, fills in gaps, and validates annual growth, so that one harmonised time series is obtained. When that is done for all different country pairs, global ori- 98 Link to Europa - Eurostat - External Trade. 99 http://comtrade.un.org/ 255 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS gin-destination matrices can be constructed. Presently, the last “known” year is 2009 for the majority of countries, with historical records going back to 1995. Prior to 1995, it becomes difficult to harmonise the data due to changes in national boundaries, particularly in Eastern Europe and Central Asia. The global trade model is an agent-based simulation model. This means that countries are modelled as autonomous individuals, existing as separate entities within the system. They each have their own variables and behaviour. The model iterates one year at a time, starting at the base year (2009) with the capability of continuing indefinitely. The import and export forecasts are initially produced on a national level (without interaction between countries), taking into account the size of the economy and historical trends in the country‟s trade. Additionally, trade growth is subject to various constraints such as a limited trade deficit. After the new import and export levels are determined for each country in the system, the agents interact with each other to restore balance ; one country‟s exports have to be absorbed as another country‟s imports, and the other way around. The model places more emphasis on historical quantitative data analysis as opposed to current expectations concerning the relevant indicators in specific countries. Although external expectations can be taken into account, for example, by using predetermined national import and export growth rates, this is generally not done. The effect this has on the model as a whole is typically quite insignificant, especially into the medium and longer term range. 10.3.3 Trend model The output of the global trade model is a set of financial trade flows at a national level. However, transport oriented applications require detailed trade flows from country to country with product information, measured in tonnes. Therefore a separate trend-based approach has been developed. It generates unconstrained projections of these detailed cargo flows. These can be converted into dollar equivalents using trade-data derived value densities ($ per tonne), and then summed, so that the aggregate values can be compared with the outputs of the global trade model and constrained by it. The commodity grouping used is the three-digit NSTR coding 100 . Trade flows are already grouped accordingly in the EU Comext and UN Comtrade trade databases. Similar to the total trade flows that are used as input for the global trade model, the disaggregated trade flows (in both tonnes and values) are taken from the databases, and a smoothing algorithm is applied to the resulting time series where needed. Initial tonne forecasts are made by simply extending the series into the future, letting the short-term trend converge to the long-term trend. A monetary value is attached to these fig- 100 NSTR: Nomenclature Uniforme des Marchandises pour les Statistiques des Transports. 256 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS ures by using historical value-per-tonne rates. Then, the values for each commodity group are added up and compared to the output of the global trade model. Finally, the tonne forecasts are adjusted up or down based on the discrepancy between the two values. 10.3.4 Step-by-Step Example of Forecasting Methodology The process is explained step-by-step with the following diagrams. The example is based on an actual trade flow between Italy and France with no commodity detail, but in practice the same method is used for every country pair and for every commodity. Commodity details have been taken out of the example, because it is then easier to compare the output of the Trend Model with the output of the Global Trade Model (which also has no commodity information), and to show how the latter constrains the former. Step 1: Trade tonnes are projected for each commodity group using the Trend Model, for every pair of countries. Data exists between 1995 and 2009, after which a projection is made without any constraints. The objective is to create a basic set of forecasts in which current levels of growth are reflected. Figure 10-6: Step 1 - Projection of Trade Volumes with Trend Model Trade from Italy to France, Trend Model, Thousands of Tonnes 35,000 30,000 25,000 20,000 15,000 10,000 5,000 0 1995 2000 2005 2010 2015 2020 Step 2: A forecast of the value to weight ratio is made, again for each pair of countries and each NST3 product, again by projecting recent historical time series. In the Italy/France example, there has been a steady increase in the dollars per tonne ratio between 2000 and 2009, partly explained by the dollar‟s decline relative to the Euro, and partly explained by the product mix. 257 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 10-7: Step 2 - Projection of the Value to Weight Ratio Trade from Italy to France, Trend in Average Value (Thousand USD) Per Tonne 3.00 2.50 2.00 1.50 1.00 0.50 0.00 1995 2000 2005 2010 2015 2020 Since there is relatively little information that the model can use (e.g. with respect to currencies) for the forecast values, it tends towards a safe estimate close to the last recorded value, with a trend that tends towards the long term linear pattern. Step 3: By combining the projected tonnage with the projected value per tonne it is possible to estimate future trade in value terms for each country pair and for each product group. These raw forecasts are then aggregated over all product groups so that total trade values per country pair can be compared with the outcome from the Global Trade Model output (see below). 258 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 10-8: Step 3 - Comparison of Trend Model and Trade Model Results Trade from Italy to France (Millions of USD) 80,000 70,000 60,000 50,000 40,000 Trend Model m.USD 30,000 Trade Model m.USD 20,000 10,000 0 1995 2000 2005 2010 2015 2020 Note that the fundamental pattern of growth produced by each model is similar, i.e. tending towards US$60bn, but that the trend model is a smooth projection, whereas the trade model oscillates. The trend model outputs have been generated simply by looking at individual trade flows without considering their impact at a macroeconomic level. By contrast, the trade model outputs have only considered interactions between countries at an aggregate level, without considering trends in specific industries. Ideally the model needs to reflect both, so the trade model values are used as high-level constraints upon the trend model. In this way, the dynamic interactions caused by the cumulative effects of unsustainable trade imbalances are passed down to the more detailed model. Step 4: “Correction Factors” are calculated from the Step 3 outcomes for each country pair in each forecast year and used to adjust the tonnage forecasts for each commodity group. In this way, the high level forecasts will agree with the aggregation of the lower level trade flows, and there will be internal consistency between the more integrated global trade model and the more atomistic trend model. 259 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 10-9: Step 4 - Adjusted Tonnages Trade from Italy to France, Adjusted Volumes, (Thousands of Tonnes) 35,000 30,000 25,000 20,000 15,000 Adjusted Trend 10,000 Trend Model 5,000 1995 2000 2005 2010 2015 2020 The adjusted tonnage series is shown in Figure 10-9, with the forecast being adjusted downwards towards 25.0 million by 2020. Once this final step is implemented, the tonnage forecasts, the value per tonne forecasts, the value forecasts, and the macroeconomic forecasts are all in agreement. 10.4 TAMM Route and Mode Choice Model Transalpine models focus upon the traffic crossing a screen line stretching from the Mediterranean coast at the French/Italian border to the Eastern part of Austria. Internally, the model analyses diversions between the full set of routes, even if pricing is only applied to certain routes (see Figura 5-3). 260 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 10-10: Transalpine Screen Line All the O/D flows within the model cross the screen line, and the main task for the assignment process is to estimate the costs for the alternative transport chains, and to estimate the proportions of each freight flow using each transport chain. Transport chains will either be pure road, pure rail, or a combination of road and rail. In turn, the rail links are classified as wagonload (WL), unaccompanied combined transport (UCT) and accompanied combined transport (RM). The availability of a particular link on any given crossing point follows reality, using the AQGV survey data to reveal which modes are used across which of the passes in the screen line. The model therefore constructs a virtual network, based upon simplified links. Each link is a single mode, connecting an origin or destination point to either an Alpine pass or a point at which it can change mode e.g. a RM terminal. An example of one of these simplified multimodal networks is shown in Figure 10-11 . 261 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 10-11: Multimodal Network – Schematic View The next step involves assigning tonnages to the generated transport chains in proportion to their attractiveness. This is achieved with a multinomial logit function 101 that converts attrac- tiveness (the negative of impedance or simply transport cost) into choice probabilities: Pn (i) eVin jCn e (1) V jn Where: Pn (i) represents the probability of user n selecting alternative i. Vin represents the attractiveness of alternative i to user n. Cn represents the choice set – the range of available alternatives. and Vin X in 101 (2) Ben-Akiva, Lerman, 1985, “Discrete Choice Analysis, Theory and Application to Travel demand”, The MIT Press. 262 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Where: X in represents the cost of alternative i to user n. represents a model parameter. The logit model provides a simple mechanism for converting a set of transport alternatives with estimated costs into a set of probabilities that sum to unity. The beta parameter controls the shape of the probability distribution, i.e. the extent to which the model is assigning some traffic to sub-optimal choices. In order to calculate the impedances, detailed representations of the road and rail networks are used, and combined with detailed cost models, both derived from the ETIS-BASE study, with the objective of calculating realistic transport costs along optimal routes within any given modal network. Thus, there is a two-tier network model in operation: The first tier constructs a virtual multimodal network, containing simplified links, focusing upon origins, destinations, mode interchanges and Alpine passes. Each link has a single impedance value. By comparing all route and mode options within this network it is possible to compare impedances for all available transport chains and to assign choice probabilities, thus determining the share of traffic via each Alpine pass and by each of the crossing modes. In the model, all possible paths between any pair of origins and destinations are enumerated, so that traffic can be assigned to the “best „k‟ paths” rather than to the “optimal path”. Inefficient paths are therefore excluded within the choice calculation rather than in the path enumeration. The second tier attempts to be a realistic representation of the detailed road and rail networks. See Figure 10-12 for an example showing the road layer. The purpose of this tier is to hold the data required in order to calculate the higher level link impedances. In the next stage of the model the same detailed networks are used for traffic assignment. 263 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 10-12: Underlying Representation of Road Links For a trip between Zürich and Milan, impedances via the Gotthard pass would be calculated by running a straightforward “optimal path” algorithm, based on generalised cost impedances, therefore taking into account time and cost considerations. The cost models are different for each country, to take into account different regulations, and additional costs such as road tolls can be made link specific. In this way, a large number of local factors can be taken into account. The main advantage of this two-tier approach is that it is never necessary to calculate a “k path” choice set from a realistic, and by implication large and complex network. This keeps model computation run-times low, and that in turn allows more time for model calibration, and demands less time for model construction. 10.5 WORLDNET Traffic Assignment System (WNAS) An assignment stage has been added in 2009 so that the analysis can be extended beyond a comparison of flows at the crossing points or O/Ds to an analysis of flows according to territory. It permits greater accuracy in calculating, for example, tonne kilometres per mode and per model region, or per country. 264 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS The methodology has been adopted from the system developed for the WORLDNET 102 pro- ject, which uses the same network models and similar costs models. It has been developed further for the modelling carried out within the Serbian Transport Master Plan 103 . The principal modification for the Transalpine study has been the need to assign intermodal and bulk rail flows separately, according to different cost functions. As mentioned, the TAMM model is responsible for determining mode shares and allocations of traffic by route, integrating all the policy assumptions including ACE. Therefore it is important that the WNAS assignment model does not re-route the traffic. These are frozen in the assignment by converting the Transalpine trips into legs, split at the Alpine crossing points. In the final assignment stage, only the routes chosen between origin and crossing point, and between crossing point and destination are variable. Using WNAS it is possible to simulate link loading and multi-path assignment by specifying how much of the link capacity should be allocated to each traffic type, and parameters for the speed-flow curve. The model iterates, assigning a fixed proportion of the total traffic matrix at each turn. At the end of each iteration, the link impedances are recalculated based on the flow to capacity ratio. By varying the specified capacity and the number of iterations, the extent to which the result resembles an all-or-nothing short path assignment can be varied. In this study, only long distance freight flows are being considered, so a large proportion of the total traffic flow within the study area is not assigned. This would include all passenger traffic and local or national freight traffic. Without detailed traffic counts, only limited calibration at the link level is possible, so a moderate level of multi-path simulation with four iterations has been used. The base year road assignments are shown overleaf. 102 WORLDNET, 2009, NEA et al, on behalf of the European Commission, DG-TREN. 103 Serbian Transport Masterplan, 2009, Italferr, NEA, on behalf of the European Commission. 265 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 10-13: Base Year Estimated Transalpine Road Assignments 266 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 10-14: Base Year Estimated Transalpine Road Assignments, Alpine Region 267 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 11 Assumptions for modelling freight transport demand This section describes and constitutes the crucial assumptions for the modeling of transalpine freight transport, including productivity effects and subsidies for combined transport. It is structured according to the following three areas (for base case 2004 and business as usual 2020 / 2030): Modeling of growth in freight transport Assumptions for the transport services and the cost factors for road and rail freight transport in Switzerland, Austria and France (incl. productivity effects and subsidies, see below; for the cost factors for the other countries see chapter 10 about the TAMM). Productivity effects for road and rail freight transport from 2004 to 2020/30 and their implementation in TAMM The implementation of the reducing subsidies in Switzerland, Austria and France for UCT and RM (track cost subsidies, subsidies per shipment and train) All the cost factors are mainly presented for Switzerland. For a more detailed overview of the TAMM and the underlying assumption for the European transport network we refer to chapter 10 and the previous study of Ecoplan and NEA about the impacts of different variations of an Alpine crossing exchange. 104 Furthermore, within the mentioned study, the principal assumptions have been discussed in a Workshop in January 2010. The results of this workshop have been integrated in the calculations with TAMM and if necessary the assumptions were adjusted. 11.1.1 Growth in freight transport For forecasting the future growth in transalpine freight transport through TAMM, two additional models are combined: A global trade model, based on inputs from the WORLDNET and ITREN studies of the EU, for projecting future financial trade flows. The economic growth in the European countries is based ITREN forecast for 2030. 105 To forecast detailed flows of goods (for NSTR freight groups (Nomenclature uniforme des marchandises pour les Statistiques des TRansports) and on NUTS3-level) the results of the trade model are combined with detailed projections of the traded tonnages of a trend model (see chapter 10). 104 Ecoplan, NEA (2010), Auswirkungen verschiedener Varianten der Alpentransitbörse, S. 92ff. 105 Schade Wolfgang et al. (2010), The iTREN-2030 Integrated Scenario until 2030. 268 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 11.1.2 Assumptions for the services and cost factors a) Exchange rate and value date For all calculations within the present study (assumptions and runs with the TAMM) the following exchange rate for conversion of CHF to EUR and vice versa is used: 1.5625 CHF/EUR. If not indicated elsewise, all values and costs are given EUR with 2004 as the base year. b) Road freight transport The costs for Alpine crossing road freight transport include three main elements: Terminal costs (loading and unloading), fixed costs per shipment Time dependent costs, e.g. depreciation or the driver‟s work hours Costs per km, e.g. fuel The average net tonnage per HGV increases in Switzerland from 9.9 tons in 2004 to 12.5 tons in 2020 (increase of the weight limit to 40 tons). The following table shows the cost factors for the Alpine crossing road freight transport in Switzerland for the reference cases (although the transport relations are affected by transport costs in all countries of the relation). 269 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 11-1: Cost factors road freight transport 2004 / 2020 / 2030 in EUR per HGV Type of costs fixed / variable Unit Infrastructure Track Variable EUR / km Track Fixed EUR / min - - - Traction Variable EUR / km 0.3357 0.3357 0.3357 Traction Fixed EUR / min 0.5413 0.5413 0.5413 Equip Variable EUR / km 0.0252 0.0252 0.0252 Equip Fixed EUR / min 0.0397 0.0397 0.0397 - - - Haulage Equipment Loading / Unloading Terminals Variable EUR / km 2004 2020 2030 0.3193 0.6480 0.6480 Terminals Fixed EUR / Load Service Variable EUR / km - - - Service Fixed EUR / min 0.2484 0.2484 0.2484 Surcharge 2004 due to 34t limit costs summary Road EUR / vkm 0.2000 - - Fixed Cost per Minute EUR / Ton / Min 0.0838 0.0664 0.0664 Running Cost per Km EUR / Ton / km 0.0889 0.0807 0.0807 Fixed costs per load EUR / Ton / load 18.5785 14.7141 14.7141 Costs per vkm EUR / vkm 0.8802 1.0089 1.0089 Overhead / Profit 183.9267 183.9267 183.9267 Remark: The rise in the variable track costs from 2004 to 2020 and the surchage 2004 are due to the increase of the average net tonnage per HGV from 9.9 tons in 2004 to 12.5 tons in 2020 (higher weight limit of 40 tons) and an increase in the heavy vehicle fee. c) Rail freight transport The costs of Alpine crossing rail freight transport through Switzerland are affected by the circumstances of all countries of a relation. But as mentioned above, in the following tables we only present the assumptions for the Swiss rail network (for UCT, WL and RM). 270 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 11-2: UCT, assumptions and cost factors 2004 / 2020 / 2030 UCT in CH: operational assumptions Unit 2004 2020 2030 Maximum Trailing Length Metres 750 750 750 Load Factor % 80% 80% 80% Net Weight Per Unit Tonnes 17.5 17.5 17.5 Weight of Empty Unit Tonnes 2.10 2.10 2.10 Maximum Wagons Per Train Number 38 38 38 Weight per Wagon Tonnes 20 20 20 Weight Per Loco Tonnes 84 84 84 Average Load FEU 30 30 30 Gross Train Weight Tonnes 1'516 1'432 1'432 Cargo Weight Tonnes 525 525 525 Number of locos in CH: Gotthard Number 2 1 1 Number of locos in CH: Lötschberg/Simplon Number 2 2 2 Number of locos in AU Number 2 2 1 Number of locos in FR/IT Number 2 2 1.2 Number of locos in DE, FR, IT, BE, NL Number 1 1 1 UCT in CH: cost factors Track Cost per FEU Km EUR 0.154 0.154 0.154 Traction Cost per FEU per Hour: Gotthard EUR 9.880 9.880 9.880 Traction Cost per FEU per Hour: Lötschberg/Simplon EUR 9.880 9.880 9.880 Traction Cost per FEU per Km EUR 0.030 0.030 0.030 Wagon Cost per FEU per Hour EUR 1.244 0.995 0.995 Terminal Cost per FEU EUR 59.100 47.280 47.280 Headquarter Cost per FEU EUR 11.850 9.480 9.480 Cargo Speed: Gotthard kph 40.00 60 60 Cargo Speed: Lötschberg/Simplon kph 40.00 50 50 Preparation Hours Hours 6 4 4 Payload FEU 30 30 30 Fixed reduction due to base tunnel: Gotthard EUR per shipment - -38.14 -38.14 Fixed reduction due to base tunnel: Lötschberg/Simplon EUR per shipment - - - Reduction of subsidies (cost increase per FEU), NL EUR - 39.44 78.89 Reduction of subsidies (cost increase per FEU), rest EUR - 48.11 96.22 Additional base tunnel track charge per FEU: Gotthard EUR - 2.43 2.43 Add. base tunnel track charge per FEU: Lötschberg/Simplon EUR - 1.49 1.49 Remarks: In TAMM, the productivity effects due to the new base tunnel on the Gotthard corridor are modelled with a fixed reduction per shipment. For the underlying productivity effects and the handling of subsidies (reduction of individual cost factors, “Reduction of subsidies” und “Additional base tunnel track charge”) see chapter 11.1.3 and 11.1.4. 271 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 11-3: WL, assumptions and cost factors 2004 / 2020 / 2030 WL in CH: operational assumptions Unit Cargo Speed: Gotthard km / h 2004 2020 2030 40 60 60 Cargo Speed: Lötschberg/Simplon km / h 40 50 50 Maximum Trailing Length Metres 600 600 600 Load Factor Percentage 85% 85% 85% Preparation Time Hrs 8 8 8 Weight Per Wagon Tonnes 23 23 23 Maximum Wagons Wagons 20 20 20 Weight Per Loco Tonnes 84 84 84 Interest Rate % Per Annum 5% 5% 5% Tonnes of Cargo/Wagon Tonnes 37.4 37.4 37.4 Average Cargo Load Tonnes 748 748 748 Gross Train Weight Tonnes 1292 1292 1292 Number of locos CH: Gotthard Number 2 1 1 Number of locos in CH: Lötschberg/Simplon Number 2 2 2 Number of locos in AU Number 2 2 1 WL in CH: cost factors Traction - Variable: Gotthard EUR Per Cargo T.Km 0.0088 0.0049 0.0049 Traction - Variable: Lötschberg/Simplon EUR Per Cargo T.Km 0.0088 0.0088 0.0088 Traction - Fixed (2 hours per train) 2 Hrs Per Train (Per Tonne) 0.7552 0.4398 0.4398 Wagons EUR/Cargo Tonne Per Hr 0.0441 0.0397 0.0397 Track EUR/Cargo Tonne Km 0.0053 0.0053 0.0053 Terminals EUR/Cargo Tonne 1.1107 1.1107 1.1107 EUR/Cargo Tonne EUR/Cargo Tonne - 0.0975 0.0975 - 0.0599 0.0599 Additional base tunnel track charge per Tonne: Gotthard Add. base tunnel track charge per Tonne: Lötschberg/Simplon Remarks: In TAMM, the productivity effects due to the new base tunnel on the Gotthard corridor are modelled with a fixed reduction per train. For the underlying productivity effects and the handling of subsidies (reduction of individual cost factors) see chapter 11.1.3 and 11.1.4. 272 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 11-4: RM, assumption and prices 2004 / 2020 / 2030 RM in CH: operational assumptions Unit 2004 2020 2030 Number of Locomotives Number 2 2 2 Passenger Coach Weight Tonnes 40 40 40 Locomotive Weight Tonnes 84 84 84 Wagon Weight (Per Platform) Tonnes 18.5 18.5 18.5 Maximum Trailing Length Metres 500 720 720 Truck Capacity Number 22 32 32 Load Factor Per Cent 85% 80% 80% Average Load Number 19 26 26 Truck Tare Weight Tonnes 13 14 14 Truck Cargo Weight Tonnes 16.8 18.0 18.0 Gross Train Weight Tonnes 1'211 1'632 1'632 Train Cargo Weight Tonnes 313 468 468 Trains per Year (CH) Number 6'300 unlimited unlimited Trains per Day Per Direction Number 13 unlimited unlimited RM in CH: prices Lugano-Basel EUR/shipment 225 227 340 Lugano-Freiburg EUR/shipment 300 292 405 Milano-Singen EUR/shipment Novara-Freiburg EUR/shipment 400 410 289 372 402 485 New Rola Basel-Domodossola EUR/shipment n/a n/a n/a New Rola Basel-Chiasso EUR/shipment n/a n/a n/a Remarks: In TAMM, the productivity effects for RM are modeled as a similar reduction as for UCT. For the underlying productivity effects and the handling of subsidies (reduction of costs / prices) see chapter 11.1.3 and 11.1.4. 11.1.3 Productivity effects a) Road freight transport For the Alpine crossing road freight transport, for the business as usual scenarios 2020 / 2030 the following productivity effects have been taken into account (see also chapter 11.1.2b): Increase of the average net tonnage per HGV in Switzerland from 9.9 tons in 2004 to 12.5 tons in 2020 (higher weight limit of 40 tons) Therefore, abolition of the surcharge due to the 34 tons weight limit (2004) in 2020 b) Rail freight transport To account for the productivity effects within the Alpine crossing rail freight transport, the following assumptions have been made (all productivity effects already occur in 2020; from 2020 to 2030 no more productivity effects are assumed): 273 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS From 2004 to 2020 productivity effects occur on the whole European rail network irrespective of the new base tunnels (due to 24h service, lower fix costs because of higher volumes, less delays on cross boarder relations, establishment of international rail freight corridors (tracks with priority etc.), progress with IT technologies etc.). For UCT those productivity gains affect the “Wagon, Terminal and Headquarter Cost” and the “Preparation Hours”. Because the potential for productivity gains for WL in generally lower, for WL they only apply on “Wagon Cost” and “Preparation Hours”. In the cost sets for the different modes of transport, those effects (UCT 20%, WL 10% reduction of costs 106 ) are imple- mented through the factor “Productivity effects 2004-2020” (see Figure 11-5). The “Preparation Hours” can be reduced by around 35% (UCT from 6 to 4, WL from 8 to 5 hours), which is implemented through the factor “Productivity effect on Prep. Hours 2004-2020”. Additionally, cargo speed rises between 2004 and 2020 from 40 to 50 km/h (factor “productivity effect on cargo speed). 107 Due to the new base tunnels, productivity effects also occur on the Gotthard (Gotthard base tunnel, GBT), Lötschberg / Simplon (LBT), Brenner (BBT) und Mont Cenis (MCBT) corridors. 108 Thereby, the new base tunnels on the Swiss corridors are already operating in 2020, whereas the Brenner and Mont Cenis base tunnels only open up for service in 2030. However, the effects on the Lötschberg / Simplon corridor cannot fully be realized because of limitations due to the Simplon tunnel (steeper slope etc.). Therefore, for the Lötschberg / Simplon corridor we only apply a reduced distance and time, even though the reduction in time is relatively small (for the further productivity effects on the other corridors see below and the reduction of cost factors for the Gotthard corridor in Figure 11-2, Figure 11-3 and Figure 11-4). In general, the new base tunnels lead to shorter distances and higher cargo speeds, which reduce the overall duration of the transport relations. In TAMM this is implemented through the factor „Effects of new base tunnel on Cargo speed“. The increase in cargo speed is assumed to be 20% (from 50 to 60 km/h). Furthermore, due to the lower slopes of the new base tunnel, the number of locomotives for UCT and WL can be reduced from two (without base tunnel) to one (with base tunnel). This leads to a reduction of transaction costs of 42% (UCT) and 30% (WL) on the Gotthard and Brenner corridor. Because in France and Italy the reduction from two to one locomotive only affects a relatively small share of the total distance, on the Mont Cenis corridor the reduction is only 8% (To account for that, in the calculations of rail freight transport in France and Italy we only assume 1.2 locomotives for the whole distance in the cases without the new base tunnels). For RM, longer trains are possible. 106 IWW / Nestar (2009, Internalisation of External Costs of Transport: Impact on Rail, S. 24ff) assume a significantly higher growth in productivity: 1.8% per year or 33% from 2004 to 2020. Therefore, our assumptions are relatively low. Furthermore, they are only applied on parts of the total costs. 107 According to the FOT, higher speeds than 40 km/h can already be observed today. 108 The assumptions about the productivity effects for rail freight transport due to the new base tunnels were again validated and updated through discussions with the Swiss cargo rail way services (SBB, interview with Daniel Schnetzer / Joachim Joos and BLS, interview with Joachim Schöpfer). 274 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 11-5: Factors for the implementation of productivity effects (2004-2020 und due to new base tunnels) und the reduction of subsidies Factors GBT, BBT, MCBT UCT WL 0.80 0.90 0.67 0.625 0.67 1.25 1.25 1.20 1.20 0.67 - Productivity effects 2004-2020 Productivity effect on Prep. Hours 2004-2020 Traction Cost per FEU per Loco Hour (due to new base tunnel) Productivity effect on Cargo speed Effects of new base tunnel on Cargo speed Reduction of subsidies 2004 - 2020 LBT UCT WL 0.80 0.90 0.67 0.625 1.25 1.25 0.67 - 11.1.4 Subsidies for combined transport To account for the subsidies for UCT and RM (WL does not receive any more subsidies in 2004) and their reduction and abolishment we made the following assumptions (for an overview of the subsidies per train and shipment see Figure 11-6): In Switzerland, according to the information of the FOT, track cost subsidies for UCT and RM will be abolished till 2010. But simultaneously, the subsidies per shipment and train will be increased by the same amount. Thus, those subsidies are only going to be distributed by another instrument. Therefore, for 2004 we already implement the 2010 system and increased the track costs simultaneously. For the calculations within TAMM, no more adjustments are necessary. 109 In Austria and France, the subsidies for UCT and RM are already paid per shipment today (for France, no rail subsidies are taken into account (even though for RM small subsidies are paid)). 110 As assumed, the subsidies per train and shipment will be reduced step by step and fall away until 2030. This leads to the highest increase in prices for Swiss UCT and RM by 2020 and even further by 2030 and a relatively lower increase in Austria and France (due to the lower level of subsidies). The reduction of the subsidies per train and shipment is in line with the intention of the governments to reduce the subsidies for combined transport step by step. In Switzerland this tendency can already be observed in the call for bids from 2005 – 2009 111 Therefore, and arranged with the responsible government bodies, we assume that the subsidies for UCT will be reduced by 50% and for and RM by 10% till 2020 (see Figure 11-6). Because it can be supposed that the cargo rail companies take along some amount of the subsidies for their own (deadweight effect) and the competition between the different Alpine corridors we assume that only 2/3 of the abolishing subsidies 109 For UCT different subsidies per train are paid according to the country of origin of a transport (Southwest Germany, Great Britain etc.) However, in TAMM we only differentiate between NL and the rest of Europe, for which we use an average rate which is weighted by transport volumes. 110 The reason for not considering the French subsidies is that the necessary information was delivered after the calculations with the TAMM. 111 BAV (2005-2009), Offertverfahren kombinierter Verkehr 2005 – 2009. 275 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS will be shifted towards the prices (see factor “Reduction of subsidies 2004-2020” in Figure 11-5). In 2030 all subsidies for combined transport will be abolished in all three countries. Figure 11-6: Subsidies for UCT and RM in Switzerland, Austria and France, 2004 / 2020 / 2030 Subsidies (in EUR) per shipment 2004 2020 90 45 per train 2030 2004 2020 - 850 425 2030 Switzerland* UCT (UKV), trains from/to NL UCT (UKV), trains from/to rest - 90 45 - 1'630 815 109 98 - 2'048 1'843 - UCT (UKV)** 35 18 - - - - RM (Rola), Brenner 75 68 - - - - RM (Rola), Tauern 80 72 - - - - RM (Rola), Schoberpass 85 77 - - - - RM (Rola) Austria France*** UCT (UKV) 24 - - - - - RM (Rola) 24 - - - - - * The subsidies in Switzerland for 2004 refer to 2010, because we already apply the 2010 system without track cost subsidies. ** In Austria, the subsidies are shown for transport relations with more than 250km, for relations below 250km the subsidies are lower. *** For France, the subsidies are assumed to be abolished already in 2020, following the information of Sylvain Glantenay, Chargé de mission études et prospectives, Mission des Alpes et des Pyrénées (2010): “Ce dispositif, approuvé par la Commission Européenne, est en vigueur jusqu'en 2012. Il n'y a pas de visibilité sur la poursuite d'un tel dispositif au delà de 2012.“ Sources: BAV (2005-2009), Offertverfahren kombinierter Verkehr 2005 – 2009. Christian Schimanofsky, Deputy, Austrian Federal Ministry of Transport, Innovation and Technology (2010). Sylvain Glantenay, Chargé de mission études et prospectives, Mission des Alpes et des Pyrénées (2010). 11.1.5 Implementation in TAMM For the implementation of the cost sets for Alpine crossing rail freight transport (UCT, WL, RM) per corridor / country in TAMM we proceeded as follows: UCT: The productivity effects between 2004 and 2020 (e.g. lower terminal costs) are modeled directly within the cost sets. The productivity gains due to the new base tunnels (e.g. shorter distance) are modeled as a fixed reduction per shipment on the relevant corridors (which is easier to model than within the cost sets, because the base tunnel effects do not apply on the whole rail network). The abolishing subsidies are modeled as additional fix costs per forty foot container unit equivalent (FEU) (see factor “Reduction of subsidies (cost increase per FEU)” in the figures in chapter 11.1.2). WL: Productivity effects identical as for UCT. Subsidies do not exist for WL. 276 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS RM: The prices for Alpine crossing RM relations are not implemented bottom-up as for UCT and WL, but as total price per HGV consignment (based on information of the RM supplier). Therefore, we model the productivity effects between 2004 and 2020 as 50% of the productivity effects for UCT, because we estimate the future potential for increases in efficiency for RM to be half the size of the potential for UCT. The reduction in costs due to productivity effects of the new base tunnels are modeled as the average effects of UCT. Additionally, due to the new base tunnels, the maximal length of trains increases for RM from 500m to 720m from 2004 to 2020. For this reason, the same amount of shipment can be transported with fewer locomotives, which leads to a further reduction of track costs. The abolishing subsidies are simply added by 2/3 to the total prices per shipment. 277 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12 Detailed results 12.1 Base case 2004 Figure 12-1: country / corridor A - I / SLO Base case 2004: Transalpine freight transport 2004 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a rail UCT WL RM total 6'808 23'242 3'111 33'162 road share of road total share of total 93'029 73.7% 126'191 60.7% Reschen - - - - 1'987 100.0% 1'987 1.0% Brenner 4'750 3'848 1'622 10'220 30'539 74.9% 40'759 19.6% Felbertauern - 907 100.0% 907 0.4% Tauern 794 6'222 959 7'974 12'109 60.3% 20'083 9.7% Schoberpass 599 4'260 530 5'389 14'408 72.8% 19'797 9.5% Semmering 665 8'913 - 9'578 5'581 36.8% 15'160 7.3% Wechsel - - - - 8'740 100.0% 8'740 4.2% Tarvisio - - - - 18'758 100.0% 18'758 9.0% 11'819 9'018 1'669 22'507 12'453 35.6% 34'959 16.8% 0.3% CH - I Gr. St. Bernard - - - - - - - 595 100.0% 595 Simplon 2'525 3'045 1'204 6'773 668 9.0% 7'441 3.6% Gotthard 9'294 5'973 466 15'734 9'868 38.5% 25'602 12.3% - - - - 1'321 100.0% 1'321 0.6% 2'653 4'274 - 6'927 39'740 85.2% 46'667 22.5% - - - - 5'112 100.0% 5'112 2.5% 2'645 3'737 - 6'381 16'417 72.0% 22'798 11.0% - - - - 331 100.0% 331 0.2% San Bernardino F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla 8 537 545 17'880 97.0% 18'425 8.9% total 21'280 36'534 4'780 - 62'595 145'222 69.9% 207'817 100.0% share 10.2% 17.6% 2.3% 30.1% 69.9% 278 100.0% ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.2 BAU-scenarios Figure 12-2: Overview total transalpine freight transport volumes per country, in 1’000 tons road base case A - I / SLO 2004 CH - I F-I BAU 2020 BAU 2030 high UCT WL RM rail Δ% total 6'808 23'242 3'111 33'162 126'191 12'453 11'819 9'018 1'669 22'507 34'959 39'740 2'653 4'274 - 6'927 46'667 107'763 15.8% 11'789 36'052 4'290 52'132 57.2% 159'895 CH - I 17'007 36.6% 16'407 17'749 2'042 36'198 60.8% 53'206 F-I 36'418 -8.4% 4'504 5'154 568 10'226 47.6% 46'643 115'001 23.6% 11'933 42'888 3'849 58'670 76.9% 173'671 CH - I 17'623 41.5% 12'460 F-I 34'026 -14.4% A - I / SLO BAU 2030 low Δ% 93'029 A - I / SLO A - I / SLO CH - I F-I Figure 12-3: 18'054 738 31'252 38.9% 48'875 5'182 5'341 871 11'394 64.5% 45'419 133'498 43.5% 14'110 49'584 4'591 68'285 105.9% 201'783 20'781 40'795 66.9% 14'784 2.7% 6'218 21'298 6'407 889 1'044 36'971 13'670 64.3% 97.4% 57'753 54'464 g total Δ% 207'817 26.7% 52.2% 259'744 -0.1% 37.6% 39.8% 267'966 -2.7% 59.9% 65.2% 314'000 16.7% Number of Lorries per country in transalpine freight transport for road and RM in Alpine arch C 2004, 2020 and 2030 (low and high), in 1'000 HGV road base case / BAU country base case 2004 BAU 2020 BAU 2030 low BAU 2030 high number of lorries A - I / SLO 7'325 8'485 9'055 10'512 CH - I 1'258 1'361 1'410 1'662 F-I 2'818 2'583 2'413 2'893 11'401 12'429 12'878 15'067 A - I / SLO 100% 116% 124% 144% CH - I 100% 108% 112% 132% F-I 100% 92% 86% 103% total 100% 109% 113% 132% BAU 2030 low BAU 2030 high total in % of base case 2004 rolling motorway base case / BAU country base case 2004 BAU 2020 number of lorries A - I / SLO 185 238 214 255 99 113 41 49 32 48 58 CH - I F-I - total 285 383 303 362 A - I / SLO 100% 129% 115% 138% CH - I 100% 114% 41% 50% 100% 135% 107% 127% in % of base case 2004 F-I total 279 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.2.1 2020 Figure 12-4: country / corridor A - I / SLO BAU 2020: Transalpine freight transport 2020, Alpine arch C, 1'000 tons/a rail UCT WL RM total 11'789 36'052 4'290 52'132 road share of road total share of total 107'763 67.4% 159'895 61.6% Reschen - - - - 1'808 100.0% 1'808 0.7% Brenner 7'559 4'523 1'788 13'869 30'131 68.5% 44'000 16.9% Felbertauern - - - - 1'035 100.0% 1'035 0.4% Tauern 1'455 9'797 1'503 12'755 14'848 53.8% 27'603 10.6% Schoberpass 1'308 6'982 999 9'290 18'894 67.0% 28'183 10.9% Semmering 1'468 14'750 - 16'218 7'712 32.2% 23'929 9.2% Wechsel - - - - 11'769 100.0% 11'769 4.5% Tarvisio - - - - 21'567 100.0% 21'567 8.3% 16'407 17'749 2'042 36'198 17'007 32.0% 53'205 20.5% 0.4% CH - I Gr. St. Bernard - - - - 982 100.0% 982 Simplon 2'721 3'076 1'414 7'212 2'938 28.9% 10'150 3.9% Gotthard 13'685 14'673 628 28'986 11'089 27.7% 40'075 15.4% - - - 1'998 100.0% 1'998 0.8% 4'504 5'154 10'226 36'418 78.1% 46'643 18.0% - - - 4'284 100.0% 4'284 1.6% 4'474 4'297 9'339 14'182 60.3% 23'521 9.1% - - - - 295 100.0% 295 0.1% 30 857 - 887 17'657 95.2% 18'543 7.1% total 32'700 58'955 6'900 98'555 161'188 62.1% 259'743 100.0% share 12.6% 22.7% 2.7% 37.9% 62.1% San Bernardino F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla Figure 12-5: country / corridor A - I / SLO 568 568 BAU 2020: Growth in transalpine freight transport 2004-2020, Alpine arch C rail road UCT WL RM total 73.2% 55.1% 37.9% 57.2% Reschen Brenner 59.1% 17.5% 10.2% 35.7% Felbertauern Tauern 100.0% share of road total 15.8% 26.7% -9.0% -9.0% -1.3% 8.0% 14.2% 14.2% 83.3% 57.5% 56.7% 60.0% 22.6% 37.4% Schoberpass 118.4% 63.9% 88.6% 72.4% 31.1% 42.4% Semmering 120.6% 65.5% 69.3% 38.2% 57.8% Wechsel 34.7% 34.7% Tarvisio 15.0% 15.0% 36.6% 52.2% 65.0% 65.0% CH - I 38.8% 96.8% 22.3% 60.8% Gr. St. Bernard Simplon 7.8% 1.0% 17.5% 6.5% 339.8% 36.4% Gotthard 47.2% 145.6% 34.8% 84.2% 12.4% 56.5% 51.2% 51.2% San Bernardino F-I 69.8% 20.6% 47.6% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 69.2% 15.0% 46.3% Montgenerve Ventimigla -8.4% -0.1% -16.2% -16.2% -13.6% 3.2% -10.9% -10.9% 285.3% 59.4% 62.6% -1.2% 0.6% total 53.7% 61.4% 44.3% 57.4% 11.0% 25.0% share 22.9% 29.1% 15.5% 26.0% -11.2% 280 share ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.2.2 2030 low Figure 12-6: country / corridor BAU 2030 low: Transalpine freight transport 2030, Alpine arch C, 1'000 tons/a rail WL RM total A - I / SLO 11'933 42'888 3'849 58'670 Reschen - - - - Brenner 7'381 5'728 1'537 14'646 Felbertauern share of road total share of total 115'001 66.2% 173'671 64.8% 1'711 100.0% 1'711 0.6% 29'140 66.6% 43'786 16.3% road UCT - - - - 1'095 100.0% 1'095 0.4% Tauern 1'512 11'139 1'164 13'814 16'647 54.6% 30'461 11.4% Schoberpass 1'382 8'255 1'149 10'786 21'853 67.0% 32'639 12.2% Semmering 1'658 17'766 - 19'424 9'181 32.1% 28'604 10.7% Wechsel - - - - 13'665 100.0% 13'665 5.1% Tarvisio - - - - 21'709 100.0% 21'709 8.1% 12'460 18'054 31'252 17'623 36.1% 48'875 18.2% 0.4% CH - I Gr. St. Bernard 738 - - - 1'019 100.0% 1'019 Simplon 2'036 3'164 554 5'754 2'846 33.1% 8'599 3.2% Gotthard 10'423 14'890 185 25'498 11'695 31.4% 37'193 13.9% - 2'063 100.0% 2'063 0.8% 11'394 34'026 74.9% 45'420 16.9% - 3'876 100.0% 3'876 1.4% 10'658 13'096 55.1% 23'754 8.9% 251 100.0% 251 0.1% San Bernardino F-I Mont-Blanc - - - 5'182 5'341 871 - - 5'153 4'635 - - - - 30 706 - 735 16'803 95.8% 17'538 6.5% total 29'575 66'283 5'458 101'316 166'650 62.2% 267'965 100.0% share 11.0% 24.7% 2.0% 37.8% 62.2% MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla Figure 12-7: country / corridor A - I / SLO 871 BAU 2030 low: Growth in transalpine freight transport 2004-2030, Alpine arch rail road UCT WL RM total 75.3% 84.5% 23.7% 76.9% Reschen Brenner 55.4% 48.9% -5.2% 43.3% Felbertauern Tauern 100.0% share of road total 23.6% 37.6% -13.9% -13.9% -4.6% 7.4% 20.8% 20.8% 90.4% 79.0% 21.4% 73.2% 37.5% 51.7% Schoberpass 130.7% 93.8% 116.7% 100.1% 51.7% 64.9% Semmering 149.2% 99.3% 102.8% 64.5% 88.7% Wechsel 56.4% 56.4% Tarvisio 15.7% 15.7% 41.5% 39.8% 71.3% 71.3% CH - I 5.4% 100.2% -55.8% 38.9% Gr. St. Bernard Simplon -19.3% 3.9% -54.0% -15.1% 326.0% 15.6% Gotthard 12.1% 149.3% -60.3% 62.1% 18.5% 45.3% 56.1% 56.1% San Bernardino F-I 95.4% 25.0% 64.5% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 94.8% 24.0% 67.0% Montgenerve Ventimigla -14.4% -2.7% -24.2% -24.2% -20.2% 4.2% -24.3% -24.3% 281.4% 31.3% 34.9% -6.0% -4.8% total 39.0% 81.4% 14.2% 61.9% 14.8% 28.9% share 7.8% 40.7% -11.5% 25.5% -11.0% 281 share ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.2.3 2030 high Figure 12-8: country / corridor A - I / SLO BAU 2030 high: Transalpine freight transport 2030, Alpine arch C, 1'000 tons/a rail UCT WL RM total 14'110 49'584 4'591 68'285 road share of road total share of total 133'498 66.2% 201'783 64.3% Reschen - - - - 2'035 100.0% 2'035 0.6% Brenner 8'852 6'860 1'845 17'556 34'717 66.4% 52'273 16.6% Felbertauern - - - - 1'223 100.0% 1'223 0.4% Tauern 1'785 13'126 1'377 16'287 19'087 54.0% 35'375 11.3% Schoberpass 1'578 9'352 1'370 12'300 24'668 66.7% 36'968 11.8% Semmering 1'895 20'246 - 22'141 10'411 32.0% 32'552 10.4% Wechsel - - - - 15'370 100.0% 15'370 4.9% Tarvisio - - - - 25'987 100.0% 25'987 8.3% 14'784 21'298 36'971 20'781 36.0% 57'752 18.4% 0.4% CH - I Gr. St. Bernard 889 - - - 1'212 100.0% 1'212 Simplon 2'426 3'718 665 6'809 3'411 33.4% 10'221 3.3% Gotthard 12'358 17'580 224 30'161 13'710 31.2% 43'871 14.0% San Bernardino F-I Mont-Blanc - - - - - 2'448 100.0% 2'448 0.8% 6'218 6'407 1'044 13'670 40'795 74.9% 54'464 17.3% - - - - 4'649 100.0% 4'649 1.5% 6'183 5'561 1'044 12'788 15'701 55.1% 28'490 9.1% - - - - 301 100.0% 301 0.1% 35 846 - 881 20'143 95.8% 21'024 6.7% total 35'113 77'289 6'524 118'925 195'074 62.1% 313'999 100.0% share 11.2% 24.6% 2.1% 37.9% 62.1% MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla Figure 12-9: country / corridor A - I / SLO BAU 2030 high: Growth in transalpine freight transport 2004-2030, Alpine arch rail road UCT WL RM total 107.2% 113.3% 47.6% 105.9% Reschen Brenner 100.0% 43.5% share of road total 59.9% 2.4% 2.4% 13.7% 28.2% 86.3% 78.3% 13.7% 71.8% 34.9% 34.9% Tauern 124.8% 111.0% 43.6% 104.2% 57.6% 76.1% Schoberpass 163.5% 119.5% 158.4% 128.2% 71.2% 86.7% Semmering 184.9% 127.2% 131.2% 86.5% 114.7% Wechsel 75.9% 75.9% Tarvisio 38.5% 38.5% 66.9% 65.2% Felbertauern CH - I 25.1% 136.2% -46.8% 64.3% 103.7% 103.7% Simplon -3.9% 22.1% -44.7% 0.5% 410.6% 37.4% Gotthard 33.0% 194.3% -52.0% 91.7% 38.9% 71.4% 85.3% 85.3% 2.7% 16.7% Gr. St. Bernard San Bernardino F-I 134.4% 49.9% 97.4% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus -9.1% -9.1% 25.0% 133.8% 48.8% 100.4% -4.4% -9.2% -9.2% 356.4% 57.4% 61.7% 12.7% 14.1% total 65.0% 111.6% 36.5% 90.0% 34.3% 51.1% share 9.2% 40.0% -9.7% 25.7% -11.1% Montgenerve Ventimigla 282 share ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.3 ACE Figure 12-10: ACE scenarios: Number of Lorries per country in transalpine freight transport for road and RM in Alpine arch C road ACE scenarios country BAU R 2020 R 2020 2020 A+CH+F T 2020 BAU 2030 R 2030 T 2030 BAU 2030 R 2030 R 2030 high low low low high high A+CH+F T 2030 high number of lorries A - I / SLO 8'485 7'372 7'082 7'761 9'055 6'717 7'502 10'512 7'355 7'158 CH - I 1'361 655 894 895 1'410 651 902 1'662 647 580 885 F-I 2'583 1'904 9'931 1'975 9'952 2'137 10'793 2'413 1'112 8'480 1'537 9'942 2'893 1'111 9'113 1'407 9'145 1'543 10'631 total 12'429 12'878 15'067 8'203 in % of the respective BAU scenario A - I / SLO 100% 87% 83% 91% 100% 74% 83% 100% 70% 68% 78% CH - I 100% 48% 66% 66% 100% 46% 64% 100% 39% 35% 53% F-I 100% 74% 76% 83% 100% 46% 64% 100% 38% 49% 53% total 100% 80% 80% 87% 100% 66% 77% 100% 60% 61% 71% T 2020 BAU 2030 R 2030 T 2030 BAU 2030 R 2030 R 2030 high low low low high high A+CH+F T 2030 high rolling motorway ACE scenarios country BAU R 2020 R 2020 2020 A+CH+F number of lorries A - I / SLO 238 342 353 353 214 390 320 255 507 517 CH - I 113 173 169 169 41 90 69 49 123 124 97 F-I 32 59 581 303 158 639 106 495 58 383 59 581 48 total 64 580 362 228 858 200 841 160 682 425 in % of the respective BAU scenario A - I / SLO 100% 144% 148% 148% 100% 182% 150% 100% 199% 203% 167% CH - I 100% 153% 149% 149% 100% 221% 168% 100% 250% 250% 196% F-I 100% 204% 187% 187% 100% 327% 219% 100% 393% 345% 276% total 100% 151% 152% 152% 100% 211% 163% 100% 237% 232% 188% 283 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.3.1 2020 Figure 12-11: Overview total transalpine freight transport volumes per country, in 1’000 tons/a road BAU 2020 ACE R 2020 ACE R 2020A+CH+F A - I / SLO ACE WL RM rail Δ% 107'763 11'789 36'052 4'290 52'132 17'007 16'407 17'749 2'042 36'198 F-I 36'418 4'504 5'154 568 10'226 A - I / SLO 97'092 -9.9% 14'164 42'725 6'161 63'050 20.9% 8'711 -48.8% 20'002 CH - I 23'206 3'121 46'330 28.0% F-I 28'049 -23.0% 6'669 8'295 1'160 16'124 57.7% A - I / SLO 93'837 -12.9% 14'366 43'524 6'360 64'251 23.2% CH - I 11'670 -31.4% 19'711 22'556 3'038 45'306 25.2% A - I / SLO 2020 UCT CH - I F-I T Δ% CH - I F-I 28'939 -20.5% 6'410 7'881 1'060 15'351 50.1% -6.4% 13'352 40'345 5'459 59'156 13.5% 11'609 -31.7% 18'857 30'973 -14.9% 5'917 21'377 7'131 2'693 904 42'928 13'953 18.6% 36.4% 100'849 284 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-12: ACE R 2020: Alpine crossing freight transport 2020 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2020 in % country / corridor rail road total 97'092 60.6% 160'142 61.7% 1'344 100.0% 1'344 0.5% 23'110 55.3% 41'776 16.1% 804 100.0% 804 0.3% 16'660 9'683 36.8% 26'343 10.2% 1'159 10'228 21'931 68.2% 32'159 12.4% - 17'495 8'615 33.0% 26'110 10.1% - - - 13'408 100.0% 13'408 5.2% - - - - 18'197 100.0% 18'197 7.0% 20'002 23'206 3'121 46'330 8'711 15.8% 55'040 21.2% - - - - 497 100.0% 497 0.2% WL RM total A - I / SLO 14'164 42'725 6'161 63'050 Reschen - - - - Brenner 9'348 6'436 2'883 18'666 - - - - Tauern 1'807 12'733 2'119 Schoberpass 1'429 7'640 Semmering 1'580 15'915 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of ACP-price total EUR/trip share of road UCT Simplon 3'436 4'215 2'134 9'785 1'604 14.1% 11'389 4.4% Gotthard 16'566 18'991 987 36'545 5'638 13.4% 42'183 16.3% San Bernardino - - - - 971 100.0% 971 0.4% 6'669 8'295 1'160 16'124 28'049 63.5% 44'173 17.0% - - - - 2'770 100.0% 2'770 1.1% 6'586 6'548 1'160 14'294 10'064 41.3% 24'359 9.4% - - - - 189 100.0% 189 0.1% 83 1'747 - 1'830 15'025 89.1% 16'854 6.5% total 40'835 74'226 10'443 125'504 133'852 51.6% 259'356 100.0% share 15.7% 28.6% 4.0% 48.4% 51.6% UCT WL RM total 20.1% 18.5% 43.6% 20.9% F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 23.7% 42.3% 61.2% 34.6% Felbertauern Tauern 100.0% share of road total -9.9% 0.2% -25.7% -25.7% -23.3% -5.1% -22.3% -22.3% 24.2% 30.0% 41.0% 30.6% -34.8% -4.6% Schoberpass 9.2% 9.4% 16.0% 10.1% 16.1% 14.1% Semmering 7.6% 7.9% 7.9% 11.7% 9.1% 13.9% 13.9% -15.6% -15.6% Wechsel Tarvisio CH - I 21.9% 30.7% 52.8% 28.0% Gr. St. Bernard -48.8% 3.4% -49.4% -49.4% 12.2% Simplon 26.3% 37.0% 50.9% 35.7% -45.4% Gotthard 21.1% 29.4% 57.2% 26.1% -49.2% 5.3% -51.4% -51.4% San Bernardino F-I 48.1% 60.9% 57.7% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 47.2% 52.4% 104.4% 53.1% Montgenerve Ventimigla -23.0% -5.3% -35.3% -35.3% -29.0% 3.6% -35.8% -35.8% 176.4% 103.9% 106.4% -14.9% -9.1% total 24.9% 25.9% 51.3% 27.3% -17.0% -0.1% share 25.1% 26.1% 51.6% 27.5% -16.8% 285 share 94 160 126 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-13: ACE R 2020 A+CH+F: Alpine crossing freight transport 2020 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2020 in % country / corridor rail road total 93'837 59.4% 158'087 61.0% 1'215 100.0% 1'215 0.5% 21'217 52.6% 40'358 15.6% 761 100.0% 761 0.3% 17'150 8'848 34.0% 25'998 10.0% 1'175 10'330 22'297 68.3% 32'626 12.6% - 17'631 8'713 33.1% 26'344 10.2% - - - 13'614 100.0% 13'614 5.2% - - - - 17'171 100.0% 17'171 6.6% 19'711 22'556 3'038 45'306 11'670 20.5% 56'976 22.0% - - - - 678 100.0% 678 0.3% WL RM total A - I / SLO 14'366 43'524 6'360 64'251 Reschen - - - - Brenner 9'484 6'664 2'992 19'140 - - - - Tauern 1'851 13'105 2'194 Schoberpass 1'441 7'714 Semmering 1'590 16'041 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of ACP-price total EUR/trip share of road UCT Simplon 3'364 4'058 2'078 9'500 2'168 18.6% 11'668 4.5% Gotthard 16'348 18'498 960 35'806 7'476 17.3% 43'282 16.7% San Bernardino - - - - 1'347 100.0% 1'347 0.5% 6'410 7'881 1'060 15'351 28'939 65.3% 44'290 17.1% - - - - 2'897 100.0% 2'897 1.1% 6'334 6'254 1'060 13'649 10'442 43.3% 24'091 9.3% - - - - 200 100.0% 200 0.1% 76 1'627 - 1'703 15'400 90.0% 17'103 6.6% total 40'487 73'962 10'459 124'908 134'446 51.8% 259'353 100.0% share 15.6% 28.5% 4.0% 48.2% 51.8% UCT WL RM total 21.9% 20.7% 48.2% 23.2% F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 25.5% 47.4% 67.3% 38.0% Felbertauern 100.0% share of road total -12.9% -1.1% -32.8% -32.8% -29.6% -8.3% -26.5% -26.5% Tauern 27.2% 33.8% 46.0% 34.5% -40.4% -5.8% Schoberpass 10.2% 10.5% 17.5% 11.2% 18.0% 15.8% Semmering 8.3% 8.8% 8.7% 13.0% 10.1% Wechsel 15.7% 15.7% Tarvisio -20.4% -20.4% CH - I 20.1% 27.1% 48.8% 25.2% Gr. St. Bernard -31.4% 7.1% -30.9% -30.9% 15.0% Simplon 23.6% 31.9% 47.0% 31.7% -26.2% Gotthard 19.5% 26.1% 52.8% 23.5% -32.6% 8.0% -32.6% -32.6% San Bernardino F-I 42.3% 52.9% 50.1% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 41.6% 45.5% 86.8% 46.1% Montgenerve Ventimigla -20.5% -5.0% -32.4% -32.4% -26.4% 2.4% -32.4% -32.4% 153.6% 89.9% 92.1% -12.8% -7.8% total 23.8% 25.5% 51.6% 26.7% -16.6% -0.2% share 24.0% 25.6% 51.8% 26.9% -16.5% 286 share 110 110 110 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-14: ACE T 2020: Alpine crossing freight transport 2020 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2020 in % country / corridor rail road total 100'849 63.0% 160'006 61.7% 1'508 100.0% 1'508 0.6% 25'610 60.2% 42'558 16.4% 888 100.0% 888 0.3% 15'242 11'421 42.8% 26'663 10.3% 1'101 9'912 20'852 67.8% 30'764 11.9% - 17'054 8'295 32.7% 25'348 9.8% - - - 12'823 100.0% 12'823 4.9% - - - - 19'452 100.0% 19'452 7.5% 18'857 21'377 2'693 42'928 11'609 21.3% 54'536 21.0% - - - - 668 100.0% 668 0.3% WL RM total A - I / SLO 13'352 40'345 5'459 59'156 Reschen - - - - Brenner 8'742 5'755 2'452 16'948 - - - - Tauern 1'680 11'656 1'906 Schoberpass 1'389 7'422 Semmering 1'541 15'512 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of ACP-price total EUR/trip share of road UCT Simplon 3'202 3'829 1'848 8'879 2'114 19.2% 10'993 4.2% Gotthard 15'655 17'549 845 34'049 7'501 18.1% 41'550 16.0% San Bernardino - - 5'917 7'131 - - 5'855 5'733 - - - - 62 1'398 - total 38'126 68'854 share 14.7% 26.5% UCT 13.3% F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla country / corridor A - I / SLO - - 1'326 100.0% 1'326 0.5% 13'953 30'973 68.9% 44'926 17.3% - 3'256 100.0% 3'256 1.3% 12'492 11'451 47.8% 23'943 9.2% 224 100.0% 224 0.1% 1'460 16'043 91.7% 17'503 6.7% 9'057 116'037 143'431 55.3% 259'468 100.0% 3.5% 44.7% 55.3% WL RM total 11.9% 27.2% 13.5% 904 904 rail road Reschen Brenner 15.7% 27.2% 37.1% 22.2% Felbertauern Tauern 100.0% share of road total -6.4% 0.1% -16.6% -16.6% -15.0% -3.3% -14.2% -14.2% 15.5% 19.0% 26.8% 19.5% -23.1% -3.4% Schoberpass 6.2% 6.3% 10.2% 6.7% 10.4% 9.2% Semmering 5.0% 5.2% 5.2% 7.6% 5.9% Wechsel 9.0% 9.0% Tarvisio -9.8% -9.8% CH - I 14.9% 20.4% 31.9% 18.6% Gr. St. Bernard -31.7% 2.5% -32.0% -32.0% 8.3% Simplon 17.6% 24.5% 30.7% 23.1% -28.1% Gotthard 14.4% 19.6% 34.5% 17.5% -32.4% 3.7% -33.6% -33.6% San Bernardino F-I 31.4% 38.4% 36.4% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 30.9% 33.4% 59.3% 33.8% Montgenerve Ventimigla -14.9% -3.7% -24.0% -24.0% -19.3% 1.8% -24.2% -24.2% 108.1% 63.2% 64.7% -9.1% -5.6% total 16.6% 16.8% 31.3% 17.7% -11.0% -0.1% share 16.7% 16.9% 31.4% 17.9% -10.9% 287 share 59 93 79 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.3.2 2030 Figure 12-15: Overview total transalpine freight transport volumes per country, in 1’000 tons/a road BAU2030 low ACE R 2030 low A - I / SLO ACE R 42'888 3'849 58'670 18'054 738 31'252 F-I 34'026 5'182 5'341 871 11'394 A - I / SLO 92'525 -19.5% 16'222 57'059 7'023 80'304 36.9% 8'846 -49.8% 17'457 45.8% CH - I CH - I F-I A - I / SLO 26'487 1'628 45'572 9'122 10'966 2'846 22'934 101.3% 100'083 -13.0% 14'838 52'237 5'768 72'844 24.2% 11'848 -32.8% 15'987 22'955 -32.5% 7'874 23'867 8'924 1'238 1'905 41'092 18'703 31.5% 64.2% 17'237 -49.3% WL RM rail Δ% 14'110 49'584 4'591 68'285 20'781 14'784 21'298 889 36'971 F-I 40'795 6'218 6'407 1'044 13'670 103'086 -22.8% 19'885 68'698 9'124 97'707 43.1% 8'953 -56.9% 21'400 32'448 2'220 56'068 51.7% CH - I CH - I A - I / SLO 2030 high UCT 133'498 F-I ACE T Δ% CH - I A - I / SLO 2030 high A+CH+F Δ% 12'460 F-I ACE R rail 11'933 A - I / SLO 2030 high RM 17'623 road BAU2030 high WL 115'001 A - I / SLO 2030 low UCT CH - I F-I ACE T Δ% CH - I F-I 17'585 -56.9% 11'561 14'265 4'102 29'928 118.9% 100'924 -24.4% 20'012 69'296 9'309 98'618 44.4% 51.0% 8'062 -61.2% 21'289 32'317 2'226 55'832 21'809 -46.5% 11'119 13'368 3'604 28'091 105.5% 111'226 -16.7% 18'476 63'664 7'654 89'795 31.5% 11'851 -43.0% 19'997 23'530 -42.3% 10'338 29'915 12'118 1'738 2'883 51'650 25'339 39.7% 85.4% 288 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-16: ACE R 2030 low: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 low in % country / corridor rail road total 92'525 53.5% 172'828 64.6% 764 100.0% 764 0.3% 14'609 38.1% 38'352 14.3% 567 100.0% 567 0.2% 21'648 5'704 20.9% 27'352 10.2% 1'490 12'716 28'694 69.3% 41'410 15.5% - 22'197 11'251 33.6% 33'448 12.5% - - - 17'375 100.0% 17'375 6.5% - - - - 13'561 100.0% 13'561 5.1% 17'457 26'487 1'628 45'572 8'846 16.3% 54'418 20.3% - - - - 535 100.0% 535 0.2% WL RM total A - I / SLO 16'222 57'059 7'023 80'304 Reschen - - - - Brenner 10'462 9'677 3'604 23'743 - - - - Tauern 2'230 17'489 1'929 Schoberpass 1'620 9'606 Semmering 1'910 20'287 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of ACP-price total EUR/trip share of road UCT Simplon 3'015 4'878 1'180 9'073 1'712 15.9% 10'786 4.0% Gotthard 14'442 21'609 448 36'499 5'624 13.4% 42'123 15.8% San Bernardino F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus - - - - 974 100.0% 974 0.4% 9'122 10'966 2'846 22'934 17'237 42.9% 40'170 15.0% - - - - 1'285 100.0% 1'285 0.5% 5'416 20.9% 25'957 9.7% 82 100.0% 82 0.0% 8'990 8'705 2'846 20'541 Montgenerve - - - - Ventimigla 132 2'261 - 2'393 10'454 81.4% 12'846 4.8% total 42'801 94'511 11'497 148'809 118'607 44.4% 267'417 100.0% share 16.0% 35.3% 4.3% 55.6% 44.4% UCT WL RM total 35.9% 33.0% 82.4% 36.9% country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 41.7% 68.9% 134.4% 62.1% Felbertauern 100.0% share of road total -19.5% -0.5% -55.4% -55.4% -49.9% -12.4% -48.3% -48.3% Tauern 47.5% 57.0% 65.8% 56.7% -65.7% -10.2% Schoberpass 17.2% 16.4% 29.7% 17.9% 31.3% 26.9% Semmering 15.2% 14.2% 14.3% 22.6% 16.9% Wechsel 27.1% 27.1% Tarvisio -37.5% -37.5% CH - I 40.1% 46.7% 120.5% 45.8% Gr. St. Bernard -49.8% 11.3% -47.5% -47.5% 25.4% Simplon 48.1% 54.2% 113.3% 57.7% -39.8% Gotthard 38.6% 45.1% 142.3% 43.1% -51.9% 13.3% -52.8% -52.8% -49.3% -11.6% -66.8% -66.8% San Bernardino F-I 76.0% 105.3% 101.3% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 74.5% 87.8% 226.9% 92.7% Montgenerve Ventimigla -58.6% 9.3% -67.4% -67.4% 346.2% 220.3% 225.4% -37.8% -26.8% total 44.7% 42.6% 110.6% 46.9% -28.8% -0.2% share 45.0% 42.9% 111.1% 47.2% -28.7% 289 share 215 217 281 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-17: ACE T 2030 low: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 low in % country / corridor rail road total 100'083 57.9% 172'927 64.6% 1'077 100.0% 1'077 0.4% 19'628 48.8% 40'204 15.0% 747 100.0% 747 0.3% 18'885 9'040 32.4% 27'925 10.4% 1'365 12'109 26'303 68.5% 38'411 14.4% - 21'275 10'530 33.1% 31'805 11.9% - - - 16'061 100.0% 16'061 6.0% - - - - 16'697 100.0% 16'697 6.2% 15'987 23'867 1'238 41'092 11'848 22.4% 52'939 19.8% - - - - 702 100.0% 702 0.3% WL RM total A - I / SLO 14'838 52'237 5'768 72'844 Reschen - - - - Brenner 9'487 8'353 2'736 20'575 - - - - Tauern 1'978 15'239 1'668 Schoberpass 1'548 9'195 Semmering 1'825 19'450 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of ACP-price total EUR/trip share of road UCT Simplon 2'717 4'345 907 7'969 2'196 21.6% 10'165 3.8% Gotthard 13'270 19'522 331 33'122 7'603 18.7% 40'726 15.2% San Bernardino - - - - 1'347 100.0% 1'347 0.5% 7'874 8'924 1'905 18'703 22'955 55.1% 41'657 15.6% - - - - 2'009 100.0% 2'009 0.8% 7'778 7'268 1'905 16'951 7'796 31.5% 24'747 9.3% - - - - 132 100.0% 132 0.0% 96 1'656 - 1'752 13'018 88.1% 14'770 5.5% total 38'699 85'028 8'911 132'638 134'885 50.4% 267'523 100.0% share 14.5% 31.8% 3.3% 49.6% 50.4% UCT WL RM total 24.3% 21.8% 49.9% 24.2% F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 28.5% 45.8% 78.0% 40.5% Felbertauern 100.0% share of road total -13.0% -0.4% -37.1% -37.1% -32.6% -8.2% -31.8% -31.8% Tauern 30.9% 36.8% 43.3% 36.7% -45.7% -8.3% Schoberpass 12.1% 11.4% 18.8% 12.3% 20.4% 17.7% Semmering 10.0% 9.5% 9.5% 14.7% 11.2% Wechsel 17.5% 17.5% Tarvisio -23.1% -23.1% CH - I 28.3% 32.2% 67.7% 31.5% Gr. St. Bernard -32.8% 8.3% -31.1% -31.1% 18.2% Simplon 33.4% 37.3% 63.9% 38.5% -22.8% Gotthard 27.3% 31.1% 78.9% 29.9% -35.0% 9.5% -34.7% -34.7% San Bernardino F-I 51.9% 67.1% 64.2% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 50.9% 56.8% 118.9% 59.0% Montgenerve Ventimigla -32.5% -8.3% -48.2% -48.2% -40.5% 4.2% -47.5% -47.5% 224.2% 134.7% 138.3% -22.5% -15.8% total 30.8% 28.3% 63.3% 30.9% -19.1% -0.2% share 31.1% 28.5% 63.5% 31.1% -18.9% 290 share 128 126 166 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-18: ACE R 2030 high: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 high in % country / corridor rail road total 103'086 51.3% 200'793 64.1% 746 100.0% 746 0.2% 14'685 32.8% 44'828 14.3% 536 100.0% 536 0.2% 26'756 5'204 16.3% 31'959 10.2% 1'850 14'884 33'871 69.5% 48'756 15.6% - 25'924 13'260 33.8% 39'183 12.5% - - - 20'440 100.0% 20'440 6.5% - - - - 14'345 100.0% 14'345 4.6% 21'400 32'448 2'220 56'068 8'953 13.8% 65'021 20.8% - - - - 549 100.0% 549 0.2% WL RM total A - I / SLO 19'885 68'698 9'124 97'707 Reschen - - - - Brenner 13'017 12'250 4'876 30'143 - - - - Tauern 2'734 21'623 2'398 Schoberpass 1'893 11'142 Semmering 2'241 23'682 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of ACP-price total EUR/trip share of road UCT Simplon 3'736 5'979 1'601 11'316 1'758 13.4% 13'074 4.2% Gotthard 17'664 26'469 619 44'752 5'680 11.3% 50'432 16.1% San Bernardino F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus - - - - 966 100.0% 966 0.3% 11'561 14'265 4'102 29'928 17'585 37.0% 47'513 15.2% - - - - 1'207 100.0% 1'207 0.4% 5'316 16.6% 32'036 10.2% 75 100.0% 75 0.0% 11'386 11'231 4'102 26'719 Montgenerve - - - - Ventimigla 175 3'034 - 3'209 10'986 77.4% 14'195 4.5% total 52'846 115'410 15'447 183'704 129'623 41.4% 313'327 100.0% share 16.9% 36.8% 4.9% 58.6% 41.4% UCT WL RM total 40.9% 38.5% 98.7% 43.1% country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 47.1% 78.6% 164.4% 71.7% Felbertauern 100.0% share of road total -22.8% -0.5% -63.4% -63.4% -57.7% -14.2% -56.1% -56.1% Tauern 53.2% 64.7% 74.2% 64.3% -72.7% -9.7% Schoberpass 19.9% 19.1% 35.0% 21.0% 37.3% 31.9% Semmering 18.3% 17.0% 17.1% 27.4% 20.4% Wechsel 33.0% 33.0% Tarvisio -44.8% -44.8% CH - I 44.7% 52.4% 149.8% 51.7% Gr. St. Bernard -56.9% 12.6% -54.7% -54.7% 27.9% Simplon 54.0% 60.8% 140.7% 66.2% -48.5% Gotthard 42.9% 50.6% 177.0% 48.4% -58.6% 15.0% -60.5% -60.5% -56.9% -12.8% -74.0% -74.0% San Bernardino F-I 85.9% 122.6% 118.9% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 84.2% 102.0% 292.9% 108.9% Montgenerve Ventimigla -66.1% 12.4% -75.1% -75.1% 394.9% 258.7% 264.1% -45.5% -32.5% total 50.5% 49.3% 136.8% 54.5% -33.6% -0.2% share 50.8% 49.6% 137.3% 54.8% -33.4% 291 share 263 269 345 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-19: ACE R 2030 high A+CH+F: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 high in % country / corridor rail road total 100'924 50.6% 199'543 63.7% 681 100.0% 681 0.2% 13'569 30.7% 44'129 14.1% 507 100.0% 507 0.2% 27'090 4'732 14.9% 31'822 10.2% 1'865 14'952 34'181 69.6% 49'133 15.7% - 26'017 13'342 33.9% 39'359 12.6% - - - 20'623 100.0% 20'623 6.6% - - - - 13'290 100.0% 13'290 4.2% 21'289 32'317 2'226 55'832 8'062 12.6% 63'894 20.4% - - - - 476 100.0% 476 0.2% WL RM total A - I / SLO 20'012 69'296 9'309 98'618 Reschen - - - - Brenner 13'113 12'433 5'014 30'560 - - - - Tauern 2'759 21'900 2'431 Schoberpass 1'897 11'190 Semmering 2'243 23'774 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of ACP-price total EUR/trip share of road UCT Simplon 3'687 5'914 1'603 11'203 1'480 11.7% 12'683 4.0% Gotthard 17'602 26'403 623 44'629 5'214 10.5% 49'843 15.9% San Bernardino F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus - - - - 893 100.0% 893 0.3% 11'119 13'368 3'604 28'091 21'809 43.7% 49'901 15.9% - - - - 1'656 100.0% 1'656 0.5% 6'947 21.6% 32'154 10.3% 104 100.0% 104 0.0% 10'961 10'642 3'604 25'208 Montgenerve - - - - Ventimigla 158 2'725 - 2'884 13'103 82.0% 15'987 5.1% total 52'421 114'981 15'140 182'542 130'796 41.7% 313'338 100.0% share 16.7% 36.7% 4.8% 58.3% 41.7% UCT WL RM total 41.8% 39.8% 102.8% 44.4% country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 48.1% 81.2% 171.8% 74.1% Felbertauern 100.0% share of road total -24.4% -1.1% -66.6% -66.6% -60.9% -15.6% -58.5% -58.5% Tauern 54.6% 66.8% 76.6% 66.3% -75.2% -10.0% Schoberpass 20.2% 19.7% 36.1% 21.6% 38.6% 32.9% Semmering 18.4% 17.4% 17.5% 28.2% 20.9% Wechsel 34.2% 34.2% Tarvisio -48.9% -48.9% CH - I 44.0% 51.7% 150.5% 51.0% Gr. St. Bernard -61.2% 10.6% -60.8% -60.8% 24.1% Simplon 51.9% 59.1% 141.0% 64.5% -56.6% Gotthard 42.4% 50.2% 178.8% 48.0% -62.0% 13.6% -63.5% -63.5% San Bernardino F-I 78.8% 108.6% 105.5% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 77.3% 91.4% 245.2% 97.1% Montgenerve Ventimigla -46.5% -8.4% -64.4% -64.4% -55.8% 12.9% -65.6% -65.6% 347.7% 222.2% 227.2% -35.0% -24.0% total 49.3% 48.8% 132.1% 53.5% -33.0% -0.2% share 49.6% 49.1% 132.6% 53.8% -32.8% 292 share 280 280 280 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-20: ACE T 2030 high: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 high in % country / corridor rail road total 111'226 55.3% 201'021 64.1% 1'081 100.0% 1'081 0.3% 20'228 43.1% 46'938 15.0% 717 100.0% 717 0.2% 23'906 8'340 25.9% 32'245 10.3% 1'708 14'247 31'303 68.7% 45'550 14.5% - 24'933 12'466 33.3% 37'399 11.9% - - - 18'992 100.0% 18'992 6.1% - - - - 18'099 100.0% 18'099 5.8% 19'997 29'915 1'738 51'650 11'851 18.7% 63'501 20.3% - - - - 712 100.0% 712 0.2% WL RM total A - I / SLO 18'476 63'664 7'654 89'795 Reschen - - - - Brenner 12'026 10'861 3'823 26'709 - - - - Tauern 2'482 19'300 2'123 Schoberpass 1'820 10'719 Semmering 2'148 22'785 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of ACP-price total EUR/trip share of road UCT Simplon 3'448 5'470 1'264 10'182 2'267 18.2% 12'449 4.0% Gotthard 16'549 24'445 473 41'468 7'550 15.4% 49'018 15.6% San Bernardino F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus - - - - 1'323 100.0% 1'323 0.4% 10'338 12'118 2'883 25'339 23'530 48.1% 48'869 15.6% - - - - 1'884 100.0% 1'884 0.6% 7'649 25.1% 30'445 9.7% 122 100.0% 122 0.0% 10'198 9'715 2'883 22'796 Montgenerve - - - - Ventimigla 140 2'403 - 2'543 13'874 84.5% 16'418 5.2% total 48'812 105'697 12'275 166'784 146'607 46.8% 313'391 100.0% share 15.6% 33.7% 3.9% 53.2% 46.8% UCT WL RM total 30.9% 28.4% 66.7% 31.5% country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 35.9% 58.3% 107.3% 52.1% Felbertauern 100.0% share of road total -16.7% -0.4% -46.9% -46.9% -41.7% -10.2% -41.4% -41.4% Tauern 39.1% 47.0% 54.3% 46.8% -56.3% -8.8% Schoberpass 15.3% 14.6% 24.7% 15.8% 26.9% 23.2% Semmering 13.3% 12.5% 12.6% 19.7% 14.9% Wechsel 23.6% 23.6% Tarvisio -30.4% -30.4% CH - I 35.3% 40.5% 95.5% 39.7% Gr. St. Bernard -43.0% 10.0% -41.3% -41.3% 21.8% Simplon 42.1% 47.1% 90.1% 49.5% -33.6% Gotthard 33.9% 39.1% 111.8% 37.5% -44.9% 11.7% -46.0% -46.0% -42.3% -10.3% -59.5% -59.5% San Bernardino F-I 66.3% 89.1% 85.4% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 64.9% 74.7% 176.1% 78.3% Montgenerve Ventimigla -51.3% 6.9% -59.4% -59.4% 296.0% 184.1% 188.6% -31.1% -21.9% total 39.0% 36.8% 88.2% 40.2% -24.8% -0.2% share 39.3% 37.0% 88.5% 40.5% -24.7% 293 share 172 178 229 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.4 AETS Figure 12-21: AETS scenarios: Number of Lorries per country in transalpine freight transport for road and RM in Alpine arch C road AETS scenarios BAU R 2020 T 2020 2020 A+CH+F A+CH+F country T 2020 BAU 2030 R 2030 low T 2030 high BAU 2030 R 2030 high T 2030 high low A+CH+F A+CH+F high A+CH+F A+CH+F T 2030 high number of lorries A - I / SLO 8'485 7'566 8'022 8'145 9'055 7'377 8'189 10'512 8'020 8'837 9'027 CH - I 1'361 1'109 1'235 1'226 1'410 886 1'145 1'662 878 1'156 1'076 F-I 2'583 2'257 10'932 2'427 11'684 2'316 11'687 2'413 1'764 10'026 2'113 11'447 2'893 1'838 10'735 2'262 12'256 1'883 11'985 total 12'429 12'878 15'067 in % of the respective BAU scenario A - I / SLO 100% 89% 95% 96% 100% 81% 90% 100% 76% 84% 86% CH - I 100% 81% 91% 90% 100% 63% 81% 100% 53% 70% 65% F-I 100% 87% 94% 90% 100% 73% 88% 100% 64% 78% 65% total 100% 88% 94% 94% 100% 78% 89% 100% 71% 81% 80% T 2020 BAU 2030 R 2030 low T 2030 high BAU 2030 R 2030 high T 2030 high low A+CH+F A+CH+F high A+CH+F A+CH+F T 2030 high rolling motorway AETS scenarios BAU R 2020 T 2020 2020 A+CH+F A+CH+F country number of lorries A - I / SLO 238 325 280 273 214 360 280 255 491 396 CH - I 113 153 132 132 41 77 56 49 111 83 87 F-I 32 42 447 303 106 543 71 408 58 383 39 451 48 total 48 526 362 161 763 111 590 136 618 395 in % of the respective BAU scenario A - I / SLO 100% 137% 117% 115% 100% 169% 131% 100% 193% 155% 155% CH - I 100% 135% 116% 116% 100% 188% 137% 100% 225% 169% 177% F-I 100% 152% 123% 132% 100% 218% 147% 100% 278% 191% 235% total 100% 137% 118% 116% 100% 179% 134% 100% 211% 163% 171% 12.4.1 2020 Figure 12-22: Overview total transalpine freight transport volumes per country, in 1’000 tons/a road BAU 2020 AETS R 2020A+CH+F A - I / SLO AETS AETS T RM rail Δ% 36'052 4'290 52'132 CH - I 17'007 16'407 17'749 2'042 36'198 F-I 36'418 4'504 5'154 568 10'226 A - I / SLO 96'090 -10.8% 13'855 41'710 5'859 61'424 17.8% CH - I 13'857 -18.5% 18'824 21'130 2'747 42'701 18.0% 13'545 32.5% 5'762 6'919 864 101'885 -5.5% 12'849 38'856 5'039 56'744 8.8% CH - I 15'433 -9.3% 17'654 39'480 9.1% F-I 34'223 -6.0% A - I / SLO 2020 WL 11'789 A - I / SLO 2020 A+CH+F UCT 107'763 F-I T Δ% CH - I F-I 31'827 -12.6% 19'453 2'373 5'122 5'994 699 -4.0% 12'705 38'411 4'922 56'038 15'331 -9.9% 17'738 32'656 -10.3% 5'341 19'590 6'329 2'368 747 39'697 9.7% 12'418 21.4% 103'440 294 11'815 15.5% 7.5% ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-23: AETS R 2020 A+CH+F: Alpine crossing freight transport 2020 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2020 in % country / corridor rail road total 96'090 61.0% 157'513 60.7% 1'174 100.0% 1'174 0.5% 20'963 53.5% 39'171 15.1% 781 100.0% 781 0.3% 15'916 11'139 41.2% 27'055 10.4% 1'128 10'056 21'321 68.0% 31'377 12.1% - 17'243 8'434 32.8% 25'677 9.9% - - - 13'071 100.0% 13'071 5.0% - - - - 19'208 100.0% 19'208 7.4% 18'824 21'130 2'747 42'701 13'857 24.5% 56'558 21.8% - - - - 764 100.0% 764 0.3% WL RM total A - I / SLO 13'855 41'710 5'859 61'424 Reschen - - - - Brenner 9'147 6'333 2'728 18'208 - - - - Tauern 1'742 12'172 2'002 Schoberpass 1'408 7'520 Semmering 1'557 15'686 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of AETS-price total EUR/km share of road UCT Simplon 3'175 3'748 1'883 8'806 2'157 19.7% 10'963 4.2% Gotthard 15'649 17'382 864 33'895 9'290 21.5% 43'185 16.6% San Bernardino - - 5'762 6'919 - - 5'703 5'567 - - - - 59 1'352 - total 38'441 69'758 share 14.8% 26.9% UCT 17.5% F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla country / corridor A - I / SLO - - 1'647 100.0% 1'647 0.6% 13'545 31'827 70.1% 45'372 17.5% - 3'715 100.0% 3'715 1.4% 12'133 11'718 49.1% 23'851 9.2% 233 100.0% 233 0.1% 1'411 16'162 92.0% 17'573 6.8% 9'470 117'669 141'774 54.6% 259'443 100.0% 3.7% 45.4% 54.6% WL RM total 15.7% 36.6% 17.8% 864 864 rail road Reschen Brenner 21.0% 40.0% 52.6% 31.3% Felbertauern Tauern 100.0% share of road total -10.8% -1.5% -35.1% -35.1% -30.4% -11.0% -24.6% -24.6% 19.8% 24.2% 33.2% 24.8% -25.0% -2.0% Schoberpass 7.7% 7.7% 12.9% 8.2% 12.8% 11.3% Semmering 6.1% 6.3% 6.3% Wechsel Tarvisio CH - I 14.7% 19.0% 34.5% 18.0% Gr. St. Bernard 9.4% 7.3% 11.1% 11.1% -10.9% -10.9% -18.5% 6.3% -22.2% -22.2% 8.0% Simplon 16.7% 21.8% 33.2% 22.1% -26.6% Gotthard 14.3% 18.5% 37.5% 16.9% -16.2% 7.8% -17.6% -17.6% San Bernardino F-I 27.9% 34.2% 32.5% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 27.5% 29.5% 52.2% 29.9% Montgenerve Ventimigla -12.6% -2.7% -13.3% -13.3% -17.4% 1.4% -21.0% -21.0% 99.2% 57.8% 59.2% -8.5% -5.2% total 17.6% 18.3% 37.2% 19.4% -12.0% -0.1% share 17.7% 18.5% 37.4% 19.5% -11.9% 295 share 0.23 0.23 0.23 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-24: AETS T 2020 A+CH+F: Alpine crossing freight transport 2020 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2020 in % country / corridor rail road total 101'885 64.2% 158'629 61.1% 1'477 100.0% 1'477 0.6% 25'427 61.3% 41'459 16.0% 906 100.0% 906 0.3% 14'296 13'016 47.7% 27'312 10.5% 1'062 9'681 20'091 67.5% 29'772 11.5% - 16'734 8'070 32.5% 24'804 9.6% - - - 12'410 100.0% 12'410 4.8% - - - - 20'489 100.0% 20'489 7.9% 17'654 19'453 2'373 39'480 15'433 28.1% 54'913 21.2% - - - - 869 100.0% 869 0.3% WL RM total A - I / SLO 12'849 38'856 5'039 56'744 Reschen - - - - Brenner 8'380 5'426 2'227 16'032 - - - - Tauern 1'596 10'950 1'750 Schoberpass 1'360 7'259 Semmering 1'513 15'221 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of AETS-price total EUR/km share of road UCT Simplon 2'952 3'412 1'634 7'998 2'535 24.1% 10'533 4.1% Gotthard 14'702 16'041 739 31'482 10'202 24.5% 41'684 16.1% San Bernardino - - 5'122 5'994 - - 5'078 4'910 - - - - 43 1'084 - total 35'625 64'303 share 13.7% 24.8% country / corridor UCT A - I / SLO 9.0% F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla - - 1'826 100.0% 1'826 0.7% 11'815 34'223 74.3% 46'038 17.7% - 4'015 100.0% 4'015 1.5% 10'688 12'972 54.8% 23'659 9.1% 264 100.0% 264 0.1% 1'127 16'972 93.8% 18'099 7.0% 8'111 108'039 151'541 58.4% 259'580 100.0% 3.1% 41.6% 58.4% WL RM total 7.8% 17.4% 8.8% 699 699 rail road Reschen Brenner 10.9% 20.0% 24.5% 15.6% Felbertauern 100.0% share of road total -5.5% -0.8% -18.3% -18.3% -15.6% -5.8% -12.5% -12.5% Tauern 9.7% 11.8% 16.4% 12.1% -12.3% -1.1% Schoberpass 4.0% 4.0% 6.3% 4.2% 6.3% 5.6% Semmering 3.1% 3.2% 3.2% 4.6% 3.7% Wechsel 5.5% 5.5% Tarvisio -5.0% -5.0% CH - I 7.6% 9.6% 16.2% 9.1% Gr. St. Bernard -9.3% 3.2% -11.4% -11.4% 3.8% Simplon 8.5% 10.9% 15.6% 10.9% -13.7% Gotthard 7.4% 9.3% 17.6% 8.6% -8.0% 4.0% -8.6% -8.6% -6.0% -1.3% -6.3% -6.3% San Bernardino F-I 13.7% 16.3% 15.5% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 13.5% 14.3% 23.1% 14.4% Montgenerve Ventimigla -8.5% 0.6% -10.6% -10.6% 44.9% 26.5% 27.1% -3.9% -2.4% total 8.9% 9.1% 17.5% 9.6% -6.0% -0.1% share 9.0% 9.1% 17.6% 9.7% -5.9% 296 share 0.11 0.11 0.11 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-25: AETS T 2020: Alpine crossing freight transport 2020 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2020 in % country / corridor rail road total 103'440 64.9% 159'478 61.4% 1'549 100.0% 1'549 0.6% 26'464 62.8% 42'172 16.2% 930 100.0% 930 0.4% 14'050 13'378 48.8% 27'427 10.6% 1'054 9'622 19'901 67.4% 29'523 11.4% - 16'659 8'016 32.5% 24'675 9.5% - - - 12'308 100.0% 12'308 4.7% - - - - 20'893 100.0% 20'893 8.0% 17'738 19'590 2'368 39'697 15'331 27.9% 55'028 21.2% - - - - 869 100.0% 869 0.3% WL RM total A - I / SLO 12'705 38'411 4'922 56'038 Reschen - - - - Brenner 8'270 5'279 2'160 15'708 - - - - Tauern 1'575 10'766 1'709 Schoberpass 1'352 7'215 Semmering 1'508 15'151 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of AETS-price total EUR/km share of road UCT Simplon 2'985 3'464 1'633 8'082 2'580 24.2% 10'661 4.1% Gotthard 14'753 16'126 736 31'615 10'097 24.2% 41'712 16.1% San Bernardino - - 5'341 6'329 - - 5'291 5'139 - - - - 50 1'191 - total 35'784 64'331 share 13.8% 24.8% country / corridor UCT A - I / SLO 7.8% F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla - - 1'786 100.0% 1'786 0.7% 12'418 32'656 72.5% 45'073 17.4% - 3'810 100.0% 3'810 1.5% 11'177 12'182 52.2% 23'359 9.0% 248 100.0% 248 0.1% 1'240 16'416 93.0% 17'656 6.8% 8'038 108'153 151'426 58.3% 259'579 100.0% 3.1% 41.7% 58.3% WL RM total 6.5% 14.7% 7.5% 747 747 rail road Reschen Brenner 9.4% 16.7% 20.8% 13.3% Felbertauern 100.0% share of road total -4.0% -0.3% -14.3% -14.3% -12.2% -4.2% -10.2% -10.2% Tauern 8.2% 9.9% 13.7% 10.1% -9.9% -0.6% Schoberpass 3.4% 3.3% 5.4% 3.6% 5.3% 4.8% Semmering 2.7% 2.7% 2.7% 4.0% 3.1% Wechsel 4.6% 4.6% Tarvisio -3.1% -3.1% CH - I 8.1% 10.4% 16.0% 9.7% Gr. St. Bernard -9.9% 3.4% -11.5% -11.5% 5.0% Simplon 9.7% 12.6% 15.5% 12.1% -12.2% Gotthard 7.8% 9.9% 17.1% 9.1% -8.9% 4.1% -10.6% -10.6% San Bernardino F-I 18.6% 22.8% 21.4% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 18.3% 19.6% 31.7% 19.7% Montgenerve Ventimigla -10.3% -3.4% -11.1% -11.1% -14.1% -0.7% -16.0% -16.0% 66.7% 39.0% 39.9% -7.0% -4.8% total 9.4% 9.1% 16.5% 9.7% -6.1% -0.1% share 9.5% 9.2% 16.6% 9.8% -6.0% 297 share 0.09 0.12 0.16 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.4.2 2030 Figure 12-26: Overview total transalpine freight transport volumes per country, in 1’000 tons/a road BAU2030 low AETS R AETS T 2030 lowA+CH+F A - I / SLO AETS T 42'888 3'849 58'670 18'054 738 31'252 F-I 34'026 5'182 5'341 871 11'394 A - I / SLO 93'685 -18.5% 15'655 54'810 6'488 76'954 31.2% CH - I F-I 11'070 -37.2% 16'421 24'870 -26.9% 7'820 24'568 8'818 1'385 1'899 42'374 35.6% 18'538 62.7% -9.6% 13'898 48'885 5'046 67'830 15.6% 14'317 -18.8% 14'581 29'792 -12.4% 6'480 21'436 6'949 1'013 1'280 37'031 18.5% 14'709 29.1% CH - I F-I A - I / SLO 103'995 UCT WL RM rail 133'498 14'110 49'584 4'591 68'285 20'781 14'784 21'298 889 36'971 40'795 Δ% 6'218 6'407 1'044 13'670 67'449 8'838 95'889 40.4% CH - I 10'970 -47.2% 20'582 30'897 1'997 53'477 44.6% F-I 25'917 -36.5% 10'320 12'042 2'905 25'267 84.8% 112'234 -15.9% 17'866 61'300 7'125 86'291 26.4% 14'457 -30.4% 18'780 27'717 1'500 47'996 29.8% A - I / SLO CH - I A - I / SLO 2030 high Δ% 101'850 -23.7% 19'602 F-I AETS T Δ% 12'460 A - I / SLO 2030 highA+CH+F rail 11'933 F-I 2030 highA+CH+F RM 17'623 CH - I AETS R WL 115'001 road BAU2030 high UCT CH - I A - I / SLO 2030 lowA+CH+F Δ% CH - I F-I 8'841 9'789 1'991 20'621 50.8% 114'639 -14.1% 17'863 31'896 -21.8% 61'060 7'101 86'024 26.0% 13'448 -35.3% 19'296 26'549 -34.9% 9'695 28'638 11'143 1'573 2'453 49'507 33.9% 23'290 70.4% 298 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-27: AETS R 2030 low A+CH+F: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 low in % country / corridor rail road total 93'685 54.9% 170'639 63.8% 648 100.0% 648 0.2% 13'184 36.7% 35'921 13.4% 578 100.0% 578 0.2% 20'160 8'366 29.3% 28'526 10.7% 1'425 12'384 27'337 68.8% 39'722 14.8% - 21'672 10'849 33.4% 32'520 12.2% - - - 16'605 100.0% 16'605 6.2% - - - - 16'119 100.0% 16'119 6.0% 16'421 24'568 1'385 42'374 11'070 20.7% 53'444 20.0% - - - - 581 100.0% 581 0.2% WL RM total A - I / SLO 15'655 54'810 6'488 76'954 Reschen - - - - Brenner 10'122 9'344 3'272 22'738 - - - - Tauern 2'093 16'276 1'792 Schoberpass 1'581 9'378 Semmering 1'859 19'813 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of AETS-price total EUR/km share of road UCT Simplon 2'772 4'441 1'009 8'222 1'448 15.0% 9'670 3.6% Gotthard 13'649 20'127 376 34'152 7'731 18.5% 41'883 15.7% San Bernardino - - - - 1'309 100.0% 1'309 0.5% 7'820 8'818 1'899 18'538 24'870 57.3% 43'407 16.2% - - - - 2'729 100.0% 2'729 1.0% 7'726 7'201 1'899 16'826 8'518 33.6% 25'344 9.5% - - - - 146 100.0% 146 0.1% 93 1'618 - 1'711 13'478 88.7% 15'189 5.7% total 39'896 88'196 9'773 137'865 129'625 48.5% 267'490 100.0% share 14.9% 33.0% 3.7% 51.5% 48.5% UCT WL RM total 31.2% 27.8% 68.6% 31.2% F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 37.1% 63.1% 112.8% 55.2% Felbertauern 100.0% share of road total -18.5% -1.7% -62.1% -62.1% -54.8% -18.0% -47.2% -47.2% Tauern 38.5% 46.1% 54.0% 45.9% -49.7% -6.4% Schoberpass 14.4% 13.6% 24.1% 14.8% 25.1% 21.7% Semmering 12.1% 11.5% 11.6% 18.2% 13.7% Wechsel 21.5% 21.5% Tarvisio -25.7% -25.7% CH - I 31.8% 36.1% 87.6% 35.6% Gr. St. Bernard -37.2% 9.3% -43.0% -43.0% 12.5% Simplon 36.1% 40.4% 82.3% 42.9% -49.1% Gotthard 30.9% 35.2% 103.3% 33.9% -33.9% 12.6% -36.5% -36.5% San Bernardino F-I 50.9% 65.1% 62.7% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 50.0% 55.4% 118.2% 57.9% Montgenerve Ventimigla -26.9% -4.4% -29.6% -29.6% -35.0% 6.7% -41.8% -41.8% 215.9% 129.2% 132.7% -19.8% -13.4% total 34.9% 33.1% 79.1% 36.1% -22.2% -0.2% share 35.1% 33.3% 79.4% 36.3% -22.1% 299 share 0.50 0.50 0.50 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-28: AETS T 2030 low A+CH+F: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 low in % country / corridor rail road total 103'995 60.5% 171'825 64.2% 1'115 100.0% 1'115 0.4% 20'580 52.3% 39'338 14.7% 819 100.0% 819 0.3% 16'876 12'538 42.6% 29'414 11.0% 1'282 11'625 24'543 67.9% 36'169 13.5% - 20'570 10'002 32.7% 30'572 11.4% - - - 15'098 100.0% 15'098 5.6% - - - - 19'300 100.0% 19'300 7.2% 14'581 21'436 1'013 37'031 14'317 27.9% 51'348 19.2% - - - - 787 100.0% 787 0.3% WL RM total A - I / SLO 13'898 48'885 5'046 67'830 Reschen - - - - Brenner 8'852 7'605 2'301 18'759 - - - - Tauern 1'796 13'616 1'464 Schoberpass 1'489 8'854 Semmering 1'760 18'810 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of AETS-price total EUR/km share of road UCT Simplon 2'421 3'823 749 6'992 2'097 23.1% 9'089 3.4% Gotthard 12'161 17'613 264 30'038 9'737 24.5% 39'776 14.9% San Bernardino - - - - 1'696 100.0% 1'696 0.6% 6'480 6'949 1'280 14'709 29'792 66.9% 44'501 16.6% - - - - 3'350 100.0% 3'350 1.3% 6'423 5'848 1'280 13'551 10'855 44.5% 24'405 9.1% - - - - 198 100.0% 198 0.1% 58 1'101 - 1'159 15'389 93.0% 16'547 6.2% total 34'960 77'271 7'339 119'570 148'104 55.3% 267'673 100.0% share 13.1% 28.9% 2.7% 44.7% 55.3% UCT WL RM total 16.5% 14.0% 31.1% 15.6% F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 19.9% 32.8% 49.7% 28.1% Felbertauern Tauern 100.0% share of road total -9.6% -1.1% -34.8% -34.8% -29.4% -10.2% -25.2% -25.2% 18.8% 22.2% 25.8% 22.2% -24.7% -3.4% Schoberpass 7.8% 7.2% 11.6% 7.8% 12.3% 10.8% Semmering 6.2% 5.9% 5.9% Wechsel Tarvisio CH - I 17.0% 18.7% 37.2% 18.5% Gr. St. Bernard 8.9% 6.9% 10.5% 10.5% -11.1% -11.1% -18.8% 5.1% -22.8% -22.8% 5.7% Simplon 18.9% 20.8% 35.2% 21.5% -26.3% Gotthard 16.7% 18.3% 43.1% 17.8% -16.7% 6.9% -17.8% -17.8% San Bernardino F-I 25.1% 30.1% 29.1% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 24.6% 26.2% 47.0% 27.1% Montgenerve Ventimigla -12.4% -2.0% -13.6% -13.6% -17.1% 2.7% -21.0% -21.0% 95.7% 56.0% 57.6% -8.4% -5.6% total 18.2% 16.6% 34.5% 18.0% -11.1% -0.1% share 18.3% 16.7% 34.6% 18.1% -11.0% 300 share 0.22 0.22 0.22 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-29: AETS R 2030 high A+CH+F: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 high in % country / corridor rail road total 101'850 51.5% 197'739 63.1% 517 100.0% 517 0.2% 11'300 27.5% 41'141 13.1% 499 100.0% 499 0.2% 25'837 7'105 21.6% 32'942 10.5% 1'807 14'662 32'954 69.2% 47'616 15.2% - 25'549 12'980 33.7% 38'529 12.3% - - - 19'883 100.0% 19'883 6.3% - - - - 16'611 100.0% 16'611 5.3% 20'582 30'897 1'997 53'477 10'970 17.0% 64'446 20.6% - - - - 563 100.0% 563 0.2% WL RM total A - I / SLO 19'602 67'449 8'838 95'889 Reschen - - - - Brenner 12'884 12'242 4'715 29'840 - - - - Tauern 2'651 20'869 2'317 Schoberpass 1'866 10'989 Semmering 2'201 23'349 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of AETS-price total EUR/km share of road UCT Simplon 3'524 5'604 1'443 10'571 1'333 11.2% 11'904 3.8% Gotthard 17'058 25'294 554 42'906 7'791 15.4% 50'697 16.2% San Bernardino F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus - - - - 1'283 100.0% 1'283 0.4% 10'320 12'042 2'905 25'267 25'917 50.6% 51'185 16.3% - - - - 2'789 100.0% 2'789 0.9% 8'519 27.2% 31'281 10.0% 139 100.0% 139 0.0% 10'182 9'675 2'905 22'762 Montgenerve - - - - Ventimigla 138 2'367 - 2'505 14'471 85.2% 16'977 5.4% total 50'504 110'389 13'740 174'633 138'737 44.3% 313'370 100.0% share 16.1% 35.2% 4.4% 55.7% 44.3% UCT WL RM total 38.9% 36.0% 92.5% 40.4% country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 45.6% 78.4% 155.6% 70.0% Felbertauern 100.0% share of road total -23.7% -2.0% -74.6% -74.6% -67.4% -21.3% -59.2% -59.2% Tauern 48.6% 59.0% 68.3% 58.6% -62.8% -6.9% Schoberpass 18.3% 17.5% 31.9% 19.2% 33.6% 28.8% Semmering 16.1% 15.3% 15.4% 24.7% 18.4% Wechsel 29.4% 29.4% Tarvisio -36.1% -36.1% CH - I 39.2% 45.1% 124.8% 44.6% Gr. St. Bernard -47.2% 11.6% -53.5% -53.5% 16.5% Simplon 45.2% 50.7% 117.0% 55.2% -60.9% Gotthard 38.0% 43.9% 147.9% 42.3% -43.2% 15.6% -47.6% -47.6% San Bernardino F-I 66.0% 88.0% 84.8% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 64.7% 74.0% 178.2% 78.0% Montgenerve Ventimigla -36.5% -6.0% -40.0% -40.0% -45.7% 9.8% -54.0% -54.0% 290.2% 179.9% 184.3% -28.2% -19.3% total 43.8% 42.8% 110.6% 46.8% -28.9% -0.2% share 44.1% 43.1% 111.0% 47.1% -28.7% 301 share 0.70 0.70 0.70 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-30: AETS T 2030 high A+CH+F: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 high in % country / corridor rail road total 112'234 56.5% 198'525 63.3% 937 100.0% 937 0.3% 18'466 41.8% 44'131 14.1% 722 100.0% 722 0.2% 22'365 11'266 33.5% 33'632 10.7% 1'642 13'888 29'908 68.3% 43'796 14.0% - 24'373 12'043 33.1% 36'416 11.6% - - - 18'205 100.0% 18'205 5.8% - - - - 20'687 100.0% 20'687 6.6% 18'780 27'717 1'500 47'996 14'457 23.1% 62'454 19.9% - - - - 775 100.0% 775 0.2% WL RM total A - I / SLO 17'866 61'300 7'125 86'291 Reschen - - - - Brenner 11'651 10'508 3'506 25'666 - - - - Tauern 2'343 18'046 1'977 Schoberpass 1'777 10'469 Semmering 2'095 22'278 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of AETS-price total EUR/km share of road UCT Simplon 3'166 4'971 1'097 9'234 1'985 17.7% 11'219 3.6% Gotthard 15'613 22'746 403 38'762 9'977 20.5% 48'739 15.5% San Bernardino - - - - 1'720 100.0% 1'720 0.5% 8'841 9'789 1'991 20'621 31'896 60.7% 52'517 16.8% - - - - 3'534 100.0% 3'534 1.1% 8'744 8'073 1'991 18'808 11'164 37.2% 29'973 9.6% - - - - 196 100.0% 196 0.1% 97 1'715 - 1'812 17'001 90.4% 18'813 6.0% total 45'487 98'806 10'615 154'908 158'587 50.6% 313'495 100.0% share 14.5% 31.5% 3.4% 49.4% 50.6% UCT WL RM total 26.6% 23.6% 55.2% 26.4% F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 31.6% 53.2% 90.1% 46.2% Felbertauern 100.0% share of road total -15.9% -1.6% -54.0% -54.0% -46.8% -15.6% -41.0% -41.0% Tauern 31.3% 37.5% 43.6% 37.3% -41.0% -4.9% Schoberpass 12.6% 11.9% 19.8% 12.9% 21.2% 18.5% Semmering 10.5% 10.0% 10.1% 15.7% 11.9% Wechsel 18.4% 18.4% Tarvisio -20.4% -20.4% CH - I 27.0% 30.1% 68.8% 29.8% Gr. St. Bernard -30.4% 8.1% -36.1% -36.1% Simplon 30.5% 33.7% 64.9% 35.6% -41.8% 9.8% Gotthard 26.3% 29.4% 80.3% 28.5% -27.2% 11.1% -29.7% -29.7% 42.2% 52.8% San Bernardino F-I 50.8% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 41.4% 45.2% 90.6% 47.1% Montgenerve Ventimigla -21.8% -3.6% -24.0% -24.0% -28.9% 5.2% -34.7% -34.7% 173.6% 102.8% 105.6% -15.6% -10.5% total 29.5% 27.8% 62.7% 30.3% -18.7% -0.2% share 29.8% 28.0% 63.0% 30.5% -18.6% 302 share 0.40 0.40 0.40 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-31: AETS T 2030 high: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 high in % country / corridor rail road total 114'639 57.1% 200'664 64.0% 1'009 100.0% 1'009 0.3% 19'605 43.4% 45'188 14.4% 745 100.0% 745 0.2% 22'229 11'712 34.5% 33'940 10.8% 1'641 13'863 29'796 68.2% 43'659 13.9% - 24'350 12'024 33.1% 36'374 11.6% - - - 18'139 100.0% 18'139 5.8% - - - - 21'609 100.0% 21'609 6.9% 19'296 28'638 1'573 49'507 13'448 21.4% 62'955 20.1% - - - - 727 100.0% 727 0.2% WL RM total A - I / SLO 17'863 61'060 7'101 86'024 Reschen - - - - Brenner 11'656 10'430 3'497 25'582 - - - - Tauern 2'333 17'932 1'964 Schoberpass 1'776 10'446 Semmering 2'098 22'252 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of AETS-price total EUR/km share of road UCT Simplon 3'302 5'204 1'149 9'655 1'894 16.4% 11'549 3.7% Gotthard 15'994 23'434 424 39'852 9'283 18.9% 49'135 15.7% San Bernardino F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus - - - - 1'544 100.0% 1'544 0.5% 9'695 11'143 2'453 23'290 26'549 53.3% 49'839 15.9% - - - - 2'861 100.0% 2'861 0.9% 8'822 29.6% 29'843 9.5% 150 100.0% 150 0.0% 9'570 8'998 2'453 21'021 Montgenerve - - - - Ventimigla 125 2'145 - 2'270 14'716 86.6% 16'985 5.4% total 46'854 100'841 11'127 158'822 154'636 49.3% 313'458 100.0% share 14.9% 32.2% 3.5% 50.7% 49.3% UCT WL RM total 26.6% 23.1% 54.7% 26.0% country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 31.7% 52.0% 89.6% 45.7% Felbertauern 100.0% share of road total -14.1% -0.6% -50.4% -50.4% -43.5% -13.6% -39.1% -39.1% Tauern 30.7% 36.6% 42.7% 36.5% -38.6% -4.1% Schoberpass 12.5% 11.7% 19.8% 12.7% 20.8% 18.1% Semmering 10.7% 9.9% 10.0% 15.5% 11.7% Wechsel 18.0% 18.0% Tarvisio -16.8% -16.8% CH - I 30.5% 34.5% 77.0% 33.9% Gr. St. Bernard -35.3% 9.0% -40.0% -40.0% 13.0% Simplon 36.1% 40.0% 72.7% 41.8% -44.5% Gotthard 29.4% 33.3% 89.7% 32.1% -32.3% 12.0% -36.9% -36.9% San Bernardino F-I 55.9% 73.9% 70.4% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 54.8% 61.8% 134.9% 64.4% Montgenerve Ventimigla -34.9% -8.5% -38.5% -38.5% -43.8% 4.7% -50.1% -50.1% 252.3% 153.6% 157.5% -26.9% -19.2% total 33.4% 30.5% 70.6% 33.5% -20.7% -0.2% share 33.7% 30.7% 70.9% 33.8% -20.6% 303 share 0.38 0.48 0.60 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.5 TOLL+ Figure 12-32: TOLL+ scenarios: Number of Lorries per country in transalpine freight transport for road and RM in Alpine arch C road TOLL+ scenarios BAU 2020 R 2020 country BAU 2030 low R 2030 low BAU 2030 high R 2030 high number of lorries A - I / SLO 8'485 7'359 9'055 7'126 10'512 7'817 CH - I 1'361 1'050 1'410 799 1'662 800 2'583 2'173 10'582 2'413 1'634 9'559 2'893 12'878 15'067 1'710 10'328 F-I total 12'429 in % of the respective BAU scenario A - I / SLO 100% 87% 100% 79% 100% 74% CH - I 100% 77% 100% 57% 100% 48% F-I 100% 84% 100% 68% 100% 59% total 100% 85% 100% 74% 100% 69% BAU 2020 R 2020 R 2030 low BAU 2030 high R 2030 high rolling motorway TOLL+ scenarios country BAU 2030 low number of lorries A - I / SLO 238 348 214 390 255 519 CH - I 113 163 41 85 49 120 53 564 48 303 121 596 58 362 180 819 F-I 32 total 383 in % of the respective BAU scenario A - I / SLO 100% 146% 100% 182% 100% 203% CH - I 100% 144% 100% 208% 100% 243% F-I 100% 168% 100% 250% 100% 310% total 100% 147% 100% 197% 100% 226% 12.5.1 2020 Figure 12-33: Overview total transalpine freight transport volumes per country, in 1’000 tons/a road BAU 2020 TOLL+ R 2020 A - I / SLO Δ% UCT WL RM rail Δ% 107'763 11'789 36'052 4'290 52'132 CH - I 17'007 16'407 17'749 2'042 36'198 F-I 36'418 4'504 5'154 568 10'226 A - I / SLO 93'453 -13.3% 14'299 43'040 6'260 63'599 22.0% CH - I F-I 13'125 -22.8% 19'338 30'645 -15.9% 6'066 21'894 7'378 2'937 955 44'170 14'398 22.0% 40.8% 304 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-34: TOLL+ R 2020: Alpine crossing freight transport 2020 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2020 in % country / corridor rail road total 93'453 59.5% 157'052 60.5% 1'044 100.0% 1'044 0.4% 18'994 49.7% 38'203 14.7% 725 100.0% 725 0.3% 16'688 10'260 38.1% 26'948 10.4% 1'160 10'225 21'901 68.2% 32'126 12.4% - 17'477 8'605 33.0% 26'082 10.1% - - - 13'385 100.0% 13'385 5.2% - - - - 18'540 100.0% 18'540 7.1% 19'338 21'894 2'937 44'170 13'125 22.9% 57'295 22.1% - - - - 716 100.0% 716 0.3% WL RM total A - I / SLO 14'299 43'040 6'260 63'599 Reschen - - - - Brenner 9'481 6'745 2'983 19'209 - - - - Tauern 1'811 12'759 2'117 Schoberpass 1'429 7'636 Semmering 1'578 15'899 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of TOLL+ price total EUR/km share of road UCT Simplon 3'276 3'903 2'009 9'187 1'990 17.8% 11'177 4.3% Gotthard 16'063 17'992 928 34'982 8'858 20.2% 43'840 16.9% San Bernardino - - 6'066 7'378 - - 5'998 5'887 - - - - 68 1'491 - total 39'703 72'312 share 15.3% 27.9% UCT 21.3% F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla country / corridor A - I / SLO - - 1'561 100.0% 1'561 0.6% 14'398 30'645 68.0% 45'043 17.4% - 3'565 100.0% 3'565 1.4% 12'839 11'123 46.4% 23'962 9.2% 219 100.0% 219 0.1% 1'559 15'738 91.0% 17'297 6.7% 10'151 122'166 137'223 52.9% 259'390 100.0% 3.9% 47.1% 52.9% WL RM total 19.4% 45.9% 22.0% 955 955 rail road Reschen Brenner 25.4% 49.1% 66.8% 38.5% Felbertauern Tauern 100.0% share of road total -13.3% -1.8% -42.3% -42.3% -37.0% -13.2% -30.0% -30.0% 24.5% 30.2% 40.9% 30.8% -30.9% -2.4% Schoberpass 9.3% 9.4% 16.1% 10.1% 15.9% 14.0% Semmering 7.5% 7.8% 7.8% 11.6% 9.0% 13.7% 13.7% -14.0% -14.0% Wechsel Tarvisio CH - I 17.9% 23.4% 43.8% 22.0% Gr. St. Bernard -22.8% 7.7% -27.0% -27.0% 10.1% Simplon 20.4% 26.9% 42.1% 27.4% -32.3% Gotthard 17.4% 22.6% 47.7% 20.7% -20.1% 9.4% -21.9% -21.9% San Bernardino F-I 34.7% 43.1% 40.8% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 34.1% 37.0% 68.2% 37.5% Montgenerve Ventimigla -15.9% -3.4% -16.8% -16.8% -21.6% 1.9% -25.9% -25.9% 127.1% 74.0% 75.8% -10.9% -6.7% total 21.4% 22.7% 47.1% 24.0% -14.9% -0.1% share 21.6% 22.8% 47.3% 24.1% -14.8% 305 share 0.29 0.29 0.29 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.5.2 2030 Figure 12-35: Overview total transalpine freight transport volumes per country, in 1’000 tons/a road BAU 2030 low A - I / SLO Δ% UCT WL RM rail 115'001 11'933 42'888 3'849 58'670 CH - I 17'623 12'460 18'054 738 31'252 Δ% F-I 34'026 5'182 5'341 871 11'394 TOLL+ R A - I / SLO 90'496 -21.3% 16'186 56'717 7'013 79'917 36.2% 2030 low CH - I F-I 9'990 -43.3% 16'967 23'043 -32.3% 8'269 25'547 9'507 1'537 2'180 44'051 19'956 41.0% 75.2% road BAU 2030 high A - I / SLO Δ% UCT WL 133'498 14'110 49'584 CH - I 20'781 14'784 F-I 40'795 6'218 TOLL+ R A - I / SLO 2030 high CH - I F-I RM rail Δ% 4'591 68'285 21'298 889 36'971 6'407 1'044 13'670 99'275 -25.6% 20'024 69'030 9'341 98'396 44.1% 10'005 -51.9% 21'022 24'116 -40.9% 10'719 31'711 12'710 2'160 3'240 54'894 26'670 48.5% 95.1% 306 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-36: TOLL+ R 2030 low: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 low in % country / corridor rail road total 90'496 53.1% 170'412 63.7% 521 100.0% 521 0.2% 11'012 31.4% 35'020 13.1% 507 100.0% 507 0.2% 21'256 7'032 24.9% 28'288 10.6% 1'475 12'621 28'293 69.2% 40'915 15.3% - 22'032 11'136 33.6% 33'168 12.4% - - - 17'127 100.0% 17'127 6.4% - - - - 14'868 100.0% 14'868 5.6% 16'967 25'547 1'537 44'051 9'990 18.5% 54'041 20.2% - - - - 517 100.0% 517 0.2% WL RM total A - I / SLO 16'186 56'717 7'013 79'917 Reschen - - - - Brenner 10'496 9'871 3'641 24'007 - - - - Tauern 2'191 17'168 1'897 Schoberpass 1'608 9'538 Semmering 1'891 20'141 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of TOLL+ price total EUR/km share of road UCT Simplon 2'880 4'636 1'115 8'632 1'252 12.7% 9'883 3.7% Gotthard 14'087 20'910 422 35'420 7'048 16.6% 42'467 15.9% San Bernardino F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus - - - - 1'174 100.0% 1'174 0.4% 8'269 9'507 2'180 19'956 23'043 53.6% 43'000 16.1% - - - - 2'501 100.0% 2'501 0.9% 7'713 30.0% 25'745 9.6% 128 100.0% 128 0.0% 8'163 7'689 2'180 18'032 Montgenerve - - - - Ventimigla 106 1'818 - 1'924 12'701 86.8% 14'625 5.5% total 41'422 91'771 10'731 143'924 123'529 46.2% 267'454 100.0% share 15.5% 34.3% 4.0% 53.8% 46.2% UCT WL RM total 35.6% 32.2% 82.2% 36.2% country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 42.2% 72.3% 136.9% 63.9% Felbertauern 100.0% share of road total -21.3% -1.9% -69.6% -69.6% -62.2% -20.0% -53.7% -53.7% Tauern 45.0% 54.1% 63.0% 53.9% -57.8% -7.1% Schoberpass 16.4% 15.5% 28.5% 17.0% 29.5% 25.4% Semmering 14.0% 13.4% 13.4% 21.3% 16.0% Wechsel 25.3% 25.3% Tarvisio -31.5% -31.5% CH - I 36.2% 41.5% 108.2% 41.0% Gr. St. Bernard -43.3% 10.6% -49.3% -49.3% 14.9% Simplon 41.4% 46.5% 101.5% 50.0% -56.0% Gotthard 35.1% 40.4% 128.3% 38.9% -39.7% 14.2% -43.1% -43.1% San Bernardino F-I 59.6% 78.0% 75.2% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 58.4% 65.9% 150.5% 69.2% Montgenerve Ventimigla -32.3% -5.3% -35.5% -35.5% -41.1% 8.4% -48.8% -48.8% 258.8% 157.6% 161.7% -24.4% -16.6% total 40.1% 38.5% 96.6% 42.1% -25.9% -0.2% share 40.3% 38.7% 97.0% 42.3% -25.7% 307 share 0.61 0.61 0.61 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-37: TOLL+ R 2030 high: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 high in % country / corridor rail road total 99'275 50.2% 197'671 63.1% 426 100.0% 426 0.1% 9'605 23.7% 40'524 12.9% 445 100.0% 445 0.1% 26'745 6'078 18.5% 32'823 10.5% 1'855 14'866 33'793 69.4% 48'659 15.5% - 25'866 13'240 33.9% 39'107 12.5% - - - 20'358 100.0% 20'358 6.5% - - - - 15'330 100.0% 15'330 4.9% 21'022 31'711 2'160 54'894 10'005 15.4% 64'899 20.7% - - - - 507 100.0% 507 0.2% WL RM total A - I / SLO 20'024 69'030 9'341 98'396 Reschen - - - - Brenner 13'177 12'664 5'079 30'919 - - - - Tauern 2'729 21'608 2'408 Schoberpass 1'888 11'123 Semmering 2'230 23'636 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of TOLL+ price total EUR/km share of road UCT Simplon 3'615 5'768 1'557 10'939 1'169 9.7% 12'108 3.9% Gotthard 17'407 25'944 604 43'955 7'170 14.0% 51'125 16.3% San Bernardino F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus - - - - 1'158 100.0% 1'158 0.4% 10'719 12'710 3'240 26'670 24'116 47.5% 50'786 16.2% - - - - 2'569 100.0% 2'569 0.8% 7'777 24.5% 31'733 10.1% 123 100.0% 123 0.0% 10'570 10'146 3'240 23'956 Montgenerve - - - - Ventimigla 150 2'564 - 2'714 13'648 83.4% 16'362 5.2% total 51'766 113'452 14'742 179'959 133'397 42.6% 313'356 100.0% share 16.5% 36.2% 4.7% 57.4% 42.6% UCT WL RM total 41.9% 39.2% 103.5% 44.1% country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 48.9% 84.6% 175.3% 76.1% Felbertauern 100.0% share of road total -25.6% -2.0% -79.1% -79.1% -72.3% -22.5% -63.6% -63.6% Tauern 52.9% 64.6% 74.9% 64.2% -68.2% -7.2% Schoberpass 19.7% 18.9% 35.4% 20.9% 37.0% 31.6% Semmering 17.6% 16.7% 16.8% 27.2% 20.1% Wechsel 32.4% 32.4% Tarvisio -41.0% -41.0% CH - I 42.2% 48.9% 143.1% 48.5% Gr. St. Bernard -51.9% 12.4% -58.2% -58.2% 18.5% Simplon 49.0% 55.1% 134.0% 60.6% -65.7% Gotthard 40.9% 47.6% 170.1% 45.7% -47.7% 16.5% -52.7% -52.7% San Bernardino F-I 72.4% 98.4% 95.1% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 70.9% 82.4% 210.3% 87.3% Montgenerve Ventimigla -40.9% -6.8% -44.7% -44.7% -50.5% 11.4% -59.2% -59.2% 322.6% 203.1% 207.9% -32.2% -22.2% total 47.4% 46.8% 126.0% 51.3% -31.6% -0.2% share 47.7% 47.1% 126.4% 51.6% -31.5% 308 share 0.80 0.80 0.80 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.6 MIX Figure 12-38: MIX scenarios: Number of Lorries per country in transalpine freight transport for road and RM in Alpine arch C road MIX scenarios BAU 2020 T 2020 BAU 2030 high country T 2030 high number of lorries A - I / SLO 8'485 8'119 10'512 9'232 CH - I 1'361 905 1'662 893 F-I 2'583 2'380 11'404 2'893 1'880 12'006 total 12'429 15'067 in % of the respective BAU scenario A - I / SLO 100% 96% 100% 88% CH - I 100% 66% 100% 54% F-I 100% 92% 100% 65% total 100% 92% 100% 80% BAU 2030 high T 2030 high rolling motorway MIX scenarios BAU 2020 T 2020 country number of lorries A - I / SLO 238 284 255 384 CH - I 113 141 49 87 43 468 58 362 137 608 F-I 32 total 383 in % of the respective BAU scenario A - I / SLO 100% 119% 100% 151% CH - I 100% 124% 100% 177% F-I 100% 137% 100% 236% total 100% 122% 100% 168% 12.6.1 2020 Figure 12-39: Overview total transalpine freight transport volumes per country, in 1’000 tons/a road BAU 2020 MIX T A - I / SLO UCT WL RM rail Δ% 11'789 36'052 4'290 52'132 CH - I 17'007 16'407 17'749 2'042 36'198 F-I 36'418 4'504 5'154 568 10'226 103'108 -4.3% 12'955 39'005 5'106 57'065 11'675 -31.3% 18'328 33'564 -7.8% 5'430 20'636 6'421 2'540 779 41'504 14.7% 12'629 23.5% A - I / SLO 2020 Δ% 107'763 CH - I F-I 309 9.5% ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-40: MIX T 2020: Alpine crossing freight transport 2020 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2020 in % country / corridor rail road total 103'108 64.4% 160'173 61.7% 1'528 100.0% 1'528 0.6% 26'086 61.7% 42'311 16.3% 911 100.0% 911 0.4% 14'376 13'112 47.7% 27'488 10.6% 1'069 9'699 20'150 67.5% 29'849 11.5% - 16'765 8'093 32.6% 24'858 9.6% - - - 12'438 100.0% 12'438 4.8% - - - - 20'791 100.0% 20'791 8.0% 18'328 20'636 2'540 41'504 11'675 22.0% 53'180 20.5% - - - - 663 100.0% 663 0.3% WL RM total A - I / SLO 12'955 39'005 5'106 57'065 Reschen - - - - Brenner 8'472 5'474 2'279 16'225 - - - - Tauern 1'604 11'014 1'758 Schoberpass 1'362 7'269 Semmering 1'517 15'248 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of price EUR/km; total EUR/trip share of road UCT Simplon 3'083 3'654 1'744 8'481 2'039 19.4% 10'520 4.1% Gotthard 15'245 16'981 796 33'023 7'622 18.8% 40'645 15.7% San Bernardino - - 5'430 6'421 - - 5'380 5'226 - - - - 50 1'195 - total 36'712 66'061 share 14.1% 25.5% country / corridor UCT A - I / SLO 9.9% F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus Montgenerve Ventimigla - - 1'351 100.0% 1'351 0.5% 12'629 33'564 72.7% 46'193 17.8% - 3'968 100.0% 3'968 1.5% 11'385 12'644 52.6% 24'028 9.3% 253 100.0% 253 0.1% 1'244 16'698 93.1% 17'943 6.9% 8'425 111'198 148'347 57.2% 259'545 100.0% 3.2% 42.8% 57.2% WL RM total 8.2% 19.0% 9.5% 779 779 rail road Reschen Brenner 12.1% 21.0% 27.4% 17.0% Felbertauern Tauern 100.0% share of road total -4.3% 0.2% -15.5% -15.5% -13.4% -3.8% -12.0% -12.0% 10.2% 12.4% 17.0% 12.7% -11.7% -0.4% Schoberpass 4.1% 4.1% 6.9% 4.4% 6.6% 5.9% Semmering 3.3% 3.4% 3.4% 4.9% 3.9% Wechsel 5.7% 5.7% Tarvisio -3.6% -3.6% CH - I 11.7% 16.3% 24.4% 14.7% Gr. St. Bernard -31.3% 0.0% -32.4% -32.4% 3.6% Simplon 13.3% 18.8% 23.3% 17.6% -30.6% Gotthard 11.4% 15.7% 26.8% 13.9% -31.3% 1.4% -32.4% -32.4% -7.8% -1.0% -7.4% -7.4% San Bernardino F-I 20.5% 24.6% 23.5% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 20.2% 21.6% 37.2% 21.9% Montgenerve Ventimigla -10.8% 2.2% -14.2% -14.2% 67.1% 39.4% 40.4% -5.4% -3.2% total 12.3% 12.1% 22.1% 12.8% -8.0% -0.1% share 12.4% 12.1% 22.2% 12.9% -7.9% 310 share 0.11 81 0.16 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 12.6.2 2030 Figure 12-41: Overview total transalpine freight transport volumes per country, in 1’000 tons/a road BAU 2030 high A - I / SLO CH - I F-I MIX T A - I / SLO 2030 high CH - I F-I Δ% UCT WL RM rail 133'498 14'110 49'584 4'591 68'285 20'781 14'784 21'298 889 36'971 40'795 Δ% 6'218 6'407 1'044 13'670 117'249 -12.2% 17'644 60'185 6'914 84'744 24.1% 11'880 -42.8% 19'345 26'513 -35.0% 9'700 28'863 11'144 1'573 2'459 49'782 34.7% 23'304 70.5% 311 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS Figure 12-42: MIX T 2030 high: Alpine crossing freight transport 2030 in Alpine arch C, in 1'000 tons/a and Δ to BAU 2030 high in % country / corridor rail road total 117'249 58.0% 201'992 64.4% 1'118 100.0% 1'118 0.4% 21'278 45.9% 46'343 14.8% 788 100.0% 788 0.3% 21'740 12'474 36.5% 34'214 10.9% 1'622 13'750 29'383 68.1% 43'133 13.8% - 24'189 11'902 33.0% 36'091 11.5% - - - 17'910 100.0% 17'910 5.7% - - - - 22'396 100.0% 22'396 7.1% 19'345 28'863 1'573 49'782 11'880 19.3% 61'662 19.7% - - - - 702 100.0% 702 0.2% WL RM total A - I / SLO 17'644 60'185 6'914 84'744 Reschen - - - - Brenner 11'507 10'180 3'377 25'065 - - - - Tauern 2'290 17'535 1'915 Schoberpass 1'762 10'365 Semmering 2'085 22'105 Wechsel - Tarvisio Felbertauern CH - I Gr. St. Bernard share of price EUR/ km; total EUR/trip share of road UCT Simplon 3'311 5'247 1'147 9'705 2'196 18.5% 11'901 3.8% Gotthard 16'034 23'617 426 40'077 7'642 16.0% 47'719 15.2% San Bernardino F-I Mont-Blanc MtCenis/Fréjus - - - - 1'340 100.0% 1'340 0.4% 9'700 11'144 2'459 23'304 26'513 53.2% 49'817 15.9% - - - - 2'874 100.0% 2'874 0.9% 8'834 29.6% 29'872 9.5% 150 100.0% 150 0.0% 9'576 9'003 2'459 21'038 Montgenerve - - - - Ventimigla 124 2'141 - 2'266 14'655 86.6% 16'921 5.4% total 46'690 100'193 10'947 157'829 155'642 49.7% 313'472 100.0% share 14.9% 32.0% 3.5% 50.3% 49.7% UCT WL RM total 25.1% 21.4% 50.6% 24.1% country / corridor A - I / SLO rail road Reschen Brenner 30.0% 48.4% 83.1% 42.8% Felbertauern 100.0% share of road total -12.2% 0.1% -45.1% -45.1% -38.7% -11.3% -35.5% -35.5% Tauern 28.3% 33.6% 39.1% 33.5% -34.7% -3.3% Schoberpass 11.7% 10.8% 18.4% 11.8% 19.1% 16.7% Semmering 10.0% 9.2% 9.2% 14.3% 10.9% Wechsel 16.5% 16.5% Tarvisio -13.8% -13.8% CH - I 30.8% 35.5% 77.1% 34.7% Gr. St. Bernard -42.8% 6.8% -42.1% -42.1% 16.4% Simplon 36.5% 41.1% 72.5% 42.5% -35.6% Gotthard 29.7% 34.3% 90.6% 32.9% -44.3% 8.8% -45.3% -45.3% San Bernardino F-I 56.0% 73.9% 70.5% Mont-Blanc MtCenis/Fréjus 54.9% 61.9% 135.5% 64.5% Montgenerve Ventimigla -35.0% -8.5% -38.2% -38.2% -43.7% 4.9% -50.1% -50.1% 251.8% 153.1% 157.1% -27.2% -19.5% total 33.0% 29.6% 67.8% 32.7% -20.2% -0.2% share 33.2% 29.9% 68.1% 32.9% -20.1% 312 share 0.34 160 0.60 ECOPLAN / RappTrans / NEA / HERRY ALBATRAS 13 Letteratura Alpifret (Egis mobilité, Rosinak & Partner, Infras) (2008) Observaroire des Trafics Marchandises Transalpins, Rapport annuel d‟observatoire des trafics – 2007. Studio commissionato dalla Commissione europea (DG Tren) e dall‟Ufficio federale dei trasporti. Alpifret (Egis mobilité, Rosinak & Partner, Infras) (2009) Observatoire des Trafics Marchandises Transalpins, Rapport annuel d‟observatoire des trafics – 2008. 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