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Periodico di informazione del Comune di Mirandola · Anno 15 numero 8 · agosto 2009
Rinnovamento
del Comune
in sette mosse
Si annunciano novità per il Comune di Mirandola. «E’ necessario
un rinnovamento nella macchina
amministrativa – afferma il Sindaco
Maino Benatti – per rendere più
efficace e puntuale il governo della
città. Dobbiamo partire dal progetto
che abbiamo proposto agli elettori e
adattare di conseguenza la struttura
comunale, e non viceversa». Sette
sono i “pilastri” della nuova Amministrazione, con altrettanti assessorati
impegnati su progetti specifici da
concludere entro il mandato. «Le
vecchie competenze su Urbanistica,
Ambiente e Interventi Economici –
prosegue Benatti – saranno accorpate
in un unico assessorato all’“Economia
e sviluppo sostenibile”, che avrà l’importante compito di ridisegnare la città
futura, con il nuovo Piano Strutturale
Comunale (Psc)». Un altro assessorato
si occuperà di “Sicurezza e qualità
urbana”, comprendendo anche i lavori
pubblici, che dovranno essere eseguiti
tempestivamente e con puntualità. «La
vivibilità di un Comune – aggiunge il
Sindaco – si misura innanzitutto dalla
sicurezza garantita ai suoi abitanti. In
questi anni molto è stato fatto, e di
questo ringrazio la comandante della
Polizia Municipale Gabriella De
Mitri, che lascerà Mirandola per altri
incarichi. Il suo – prosegue il Sindaco
– è stato un contributo prezioso per la
realizzazione di progetti importanti
come quello della videosorveglianza,
degli assistenti civici e della centrale
unica. Il Comune ora ha intenzione di
sperimentare nuove professionalità».
La “Semplificazione e il rapporto
con i cittadini” sarà un altro assessorato-cardine dell’azione amministrativa,
così come quello alla “Promozione
della città e del territorio”, che dovrà
portare a compimento, tra l’altro, la
realizzazione della multisala cinematografica. Anche scuola, servizi sociali
e immigrazione saranno accorpati (in
“Servizi per la promozione della persona”), per offrire una visione a 360°
di temi sempre più attinenti. “Bilancio
e tributi” da un lato e “Promozione della salute, sanità e sport” (con l’obiettivo del potenziamento dell’Ospedale)
dall’altro completano il quadro di una
netta riorganizzazione.
Tre donne e tre uomini. Il Sindaco: «Affronteremo sfide impegnative»
I volti nuovi della Giunta Benatti
Cavicchioli, Dellacasa, Dotti, Ganzerli, Martinelli e Mozzarelli
E’ una Giunta completamente
rinnovata quella che affiancherà il
Sindaco Maino Benatti nel governo
di Mirandola per i prossimi cinque
anni. Ne fanno parte tre donne e tre
uomini, molti dei quali provenienti
dal mondo del volontariato e tutti alla
prima esperienza come amministratori
pubblici. Ogni assessore sarà impegnato su progetti specifici, da concludere
entro il mandato. La nuova Giunta
sarà composta da Lara Cavicchioli,
Caterina Dellacasa, Enrico Dotti,
Roberto Ganzerli, Anna Martinelli
e Oreste Mozzarelli. «E’ un gruppo di
alto livello – ha dichiarato il Sindaco
Benatti – espressione della società e
che sarà in grado di rendere ancora più
efficace l’azione di governo. Abbiamo
infatti effettuato un profondo ripensamento della macchina amministrativa
per rendere più puntuale la guida della
città, partendo proprio dalle richieste
e dalle osservazioni che ci hanno fatto
i cittadini incontrati durante la lunga
campagna elettorale. Del resto siamo
attesi da sfide difficili e impegnative e
ci sarà bisogno di un grande impegno.
Ci sforzeremo infine di dialogare con
tutti, anche coloro che non ci hanno
votato, per convincerli della bontà
del nostro progetto per Mirandola».
Un film
sulle Rezdore
C’era una volta la “rezdora”, la
reggitrice del desco familiare, la massaiagovernante-cuoca che amministrava
con oculatezza e sapienza le risorse
alimentari di casa. Quell’eccezionale
patrimonio di conoscenze ed esperienze,
che sta purtroppo scomparendo, rivivrà
in un film che sarà proiettato nell’Auditorium del Castello Pico domenica 19
luglio (ore 21), nell’ambito della Fiera
agricola gastronomica. Il film rientra in
un progetto promosso dalla Provincia di
Modena intitolato “Storie di Terra e di
Rezdore”, realizzato da Slow Food Italia,
Da sinistra, in piedi:
Ganzerli, Dotti, Benatti e Mozzarelli.
Sedute: Dellacasa, Cavicchioli e Martinelli
Il Sindaco Maino Benatti ha tenuto la
delega a Sicurezza e Qualità Urbana
(Lavori Pubblici, Patrimoni, Frazioni,
Polizia Municipale). Il suo progetto
prioritario sarà quello di rendere più
sicura Mirandola e di abbellirla.
I nuovi assessori ringraziano i tanti
cittadini che hanno loro dimostrato
stima e apprezzamento con messaggi,
sms e strette di mano.
Sul prossimo numero dell’Indicatore tratteremo estesamente del nuovo
Consiglio, insediato il 13 luglio.
Continua a pag. 7
di cui avevamo già parlato estesamente
sull’Indicatore numero 2 del 2007. La
serata sarà interamente dedicata ai cibi
nostrani. L’introduzione sarà affidata a
Volmer Fregni, che coordinerà l’incontro. Dopo i saluti del Sindaco Maino
Benatti sarà proiettato il film, che ha
per protagonisti anche diverse donne e
uomini della Bassa. La presentazione
sarà a cura degli autori, Antonio Cherchi
e Nico Lusoli. A conclusione Bruno Andreolli (Università di Bologna) proporrà
ai presenti alcune considerazioni sotto il
titolo di: “In punta di forchetta, ovvero
il trionfo della pasta”. L’iniziativa, organizzata dal Comune in collaborazione
con la Provincia di Modena e Slow Food
Modena, è a ingresso gratuito.
Il biomedicale
sfida la crisi
La crisi si fa sentire ma c’è un
settore che, almeno per il momento,
pare immune dai venti gelidi della
recessione. E’ il biomedicale che
continua a crescere in fatturato, produzione, ordini in Italia e all’estero.
A sostenerlo è Cna, che ha diffuso
nei giorni una serie di dati sul primo
trimestre 2009 per le imprese modenesi sino a 50 dipendenti.
A pag. 2
Nuova centrale
per i vigili
E’ stata inaugurata sabato 27
giugno, alla presenza delle autorità civili e militari, la nuova sede
tecnologica delle Polizie Municipali dell’Unione Comuni Modenesi
Area Nord.
A pag. 3
2 · agosto 2009
ECONOMIA
Secondo una ricerca della Cna è l’unico settore che tiene Affari e Finanza
Il biomedicale sfida la crisi
In crescita fatturato, produzione e ordini in Italia e all’estero
La crisi morde e si fa sentire. Ma
c’è un settore che, almeno per il momento, pare immune dai venti gelidi
della recessione. E’ il biomedicale che
continua a crescere in fatturato, produzione, ordini in Italia e all’estero.
A sostenerlo è Cna, che ha diffuso nei
giorni scorsi una serie di dati sul primo
trimestre 2009 per le imprese modenesi
sino a 50 dipendenti.
Spulciando tra i numeri forniti
dall’Associazione si legge che nei primi tre mesi del 2009, rispetto al quarto
trimestre 2008, la produzione delle
aziende biomedicali è cresciuta del
7,6%, il fatturato del 3,3%, gli ordini
in Italia del 2,4% e quelli all’estero del
6,2%. A fronte, insomma, di pesanti
perdite e segni negativi in tutti gli altri
settori dell’imprenditoria modenese,
il biomedicale si segnala in positiva
controtendenza con quattro segni più,
mentre il settore dell’export è l’unico a
crescere a livello provinciale. A reggere, oltre al biomedicale, sono il settore
alimentare e quello della maglieria,
quest’ultima peraltro proveniente
da un lungo riassetto produttivo. Da
notare il vero e proprio tracollo della
metalmeccanica e in particolare delle
aziende di carpenteria metallica dove
gli ordini provenienti dall’estero, per
esempio, hanno fatto registrato un
Un tessuto produttivo in crescita e ben distribuito tra primario,
secondario e terziario. Un alto numero di piccole aziende artigiane.
Una crescente specializzazione del
territorio: biomedicale a Mirandola,
tessile-abbigliamento a Concordia,
lavorazione del legno a Cavezzo. Un
buon livello occupazionale che privilegia ancora i maschi, mentre il 77%
dei dipendenti ha un contratto a tempo
determinato. Era questa la fotografia
dell’economia della Bassa modenese
dal 2002 al 2007, come emerge dalla
ricerca “Imprese e mercato del lavoro
nell’Area Nord” realizzata dagli studenti dell’Osservatorio Economico
dell’Iss “Luosi” sulla base dei dati di
Cna, Lapam e Centro per l’impiego
di Mirandola. Il passato purtroppo
è d’obbligo, perché la crisi che si è
abbattuta anche sul nostro territorio
si è fatta sentire persino su una realtà
come la nostra, fino a qualche mese
fa molto felice, almeno dal punto di
vista economico. Al 31 dicembre 2007
nell’Area Nord risultano associate alla
Cna e alla Lapam 15.545 aziende delle
quali circa la metà (46%) artigiane. La
maggior parte di tali imprese opera nei
servizi (43%) e nel settore secondario
(42%). Il confronto con gli omologhi
dati del 2002 evidenzia anzitutto un
sensibile incremento delle aziende
associate, in pochi anni cresciute
complessivamente di ben 1.991 unità
(+18%), costituite per quasi due terzi
da imprese artigiane (1.292 unità).
Più in generale si registra una forte
crescita nel settore del commercio,
dei trasporti, nelle nuove attività di
supporto al sistema manifatturiero e
attività immobiliari. La ripartizione
delle imprese per Comune dell’Area
segno meno del 43%. Prosegue inoltre
la crisi drammatica del settore ceramico con un export precipitato e che fa
registrare, nei primi tre mesi del 2009,
un -53 %. “Nel primo trimestre 2009
– si legge nella nota diramata da Cna
per accompagnare i numeri della crisi
– gli andamenti negativi già registrati
negli ultimi mesi dell’anno precedente
si sono notevolmente ampliati, come
del resto era largamente atteso. Gli
indicatori qualitativi predisposti dalla
Cna evidenziano infatti un ulteriore
aggravamento della recessione che
perdurerà almeno fino al secondo
trimestre dell’anno. La crisi potrebbe
tuttavia rallentare: a partire da aprile,
infatti, soprattutto la grande industria
ha visto manifestarsi qualche segnale
di rallentamento della congiuntura
negativa, segnali peraltro confermati
dall’andamento di parametrici più
“empirici” come la ripresa dei traffici
autostradali (testimoniata dai pedaggi)
e la crescita dei listini di materie prime
(rame, acciaio, petrolio). Si tratta –
continua il comunicato dell’Associazione – comunque di un’indicazione
non sufficiente a preludere ad una
chiara inversione di tendenza. L’im-
Nell’Area Nord i servizi
superano l’industria
Ricerca del “Luosi” rivela che il 43% delle
imprese di Cna e Lapam operano nel terziario
Saverio Montella
Sotto, un momento della serata
Rotary con l’intervento
del dott. Casoni
Un momento della presentazione della ricerca del “Luosi”, nell’Auditorium del Castello.
Nel box a lato, gli studenti Daniele Pellacani (5^ M), Davide Bonfatti (5^ M), Luca Diazzi
(5^ D) e Anna Laura Isgrò (5^ E).
Nord mostra il peso rilevante che, da
questo punto di vista, hanno acquisito
i Comuni più estesi e popolosi, a cominciare da Mirandola, il quale da solo
concentra più di un quarto (27,3%)
delle imprese. Nella parte alta di questa classifica troviamo anche Finale
Emilia (18,9%), San Felice (12,1%),
Concordia (11%) e Cavezzo (9,4%).
Nel quinquennio preso in esame, però,
è stato il Comune di San Prospero ad
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877
Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95
Tiratura: 10.000 copie - Distribuzione gratuita
Dir. resp.: Fabio Montella
Fotografie: Archivio Indicatore, Carlo Benatti, Roberta Guerzoni, Claudio Mazzoli
Hanno collaborato: Cristina Arbizzani, Andrea Baraghini, Marcello Bertolla, Nunzio Borelli,
Simonetta Calzolari, Matteo Carletti, Antonio Castellana, Lara Cavicchioli, Carla Farina,
Anna Ferraresi, Paola Gavioli, Angiolina Gozzi, Paolo Grilli, Roberta Guerzoni, Luca Marchesi,
Valeria Mazerti, Giuseppina Mazzarella, Laura Michelini, Giuseppe Morselli, Sergio Piccinini,
Adele Rampolla, Greta Sala, Andrea Smerieri, Nicoletta Vecchi Arbizzi, Giorgio Viola,
Melissa Zanquoghi, Giampaolo Ziroldi
Stampa: Centro Stampa Editoriale - Grisignano del Zocco (VI) tel. 0444.414303
Pubblicità: Millenium Studio - v. Cavour 38/40 - Mirandola (MO)
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Le lettere al gior nale (con fir ma verificabile) vanno indirizzate a
L’Indicatore Mirandolese, piazza Costituente 1, tel. 0535/29519,
fax 0535/29541 e-mail: [email protected]
Chiuso in redazione l’11 /7/2009 - Prossimo numero ai primi di settembre
evidenziare il maggior tasso di incremento delle imprese (+20%), seguito
da Concordia (+18%), Mirandola
(+17%) e San Possidonio (+16%). Per
quanto riguarda il settore secondario,
nello stesso arco di anni, hanno avuto
una crescita di imprese superiore alla
media dell’Area Nord (+28%) i Comuni di San Prospero (+41%), Mirandola
(+35%) e Finale Emilia (+30%),
mentre nel settore dei servizi hanno
Boom d’iscritti
alla Scuola
di politica del Pd
Ha iniziato il suo lavoro, lo scorso 2
luglio, la Scuola di Formazione politica
del Partito Democratico di Mirandola.
Tanti iscritti e simpatizzanti (una quarantina i presenti al primo incontro) l’hanno
accolta come un’iniziativa positiva e
utile, soprattutto in un periodo dominato
dall’antipolitica come il nostro; non è tuttavia mancato chi ha ironizzato sulla nascita di una Scuola proprio nel momento
in cui il centrosinistra mirandolese, per la
prima volta nella sua storia, è andato al
ballottaggio. Al responsabile dell’iniziativa, Walter Paraluppi abbiamo rivolto
tre domande, per capire il segreto di
un’iniziativa che richiama i tempi in cui
pressione – ma di impressione si tratta
– è che si sia ormai raggiunto il punto
di minimo della recessione. Il problema
è stabilire sino a quando l’economia
continuerà a mantenersi a questi livelli
di produzione (le stime per il Pil 2010
parlano di un valore pari a quello di
10 anni fa)”.
Stabile appare al momento la situazione occupazionale, anche se queste
dinamiche dovranno comunque essere
monitorate con attenzione dato che
l’occupazione reagisce solo con mesi
di ritardo agli andamenti di produzione
e fatturato. In tutti i casi l’indagine
trimestrale di Cna mostra come la
contrazione si sia concentrata sui contratti a tempo determinato e sulle figure
professionali meno qualificate. Tiene,
invece, la cosiddetta “buona occupazione”, quella a tempo determinato,
che rappresenta da un lato la volontà
degli imprenditori di non scaricare sui
dipendenti la crisi, dall’altro quella di
investire su capitale umano e conoscenza. Una stima effettuata da Cna
su circa 37 mila buste paga del mese
di maggio, ha evidenziato come siano
oltre il 12% degli occupati i lavoratori
interessati da Cassa integrazione o dal
sostegno degli Enti bilaterali.
Luca Marchesi
loda l’asse
MirandolaSan Francisco
“Biotech, San Francisco chiama
Mirandola risponde”: è questo il titolo di
un articolo che Affari e Finanza, inserto
di Repubblica, ha riservato al nostro
distretto lo scorso 6 luglio. “L’Italia,
con1’11% del valore in Europa – si
legge nell’articolo – rappresenta il terzo
mercato dei dispositivi medici e diagnostici per dimensione, dietro Germania e
Francia e davanti a Regno Unito e Spagna (dati Assobiomedica). Il mercato dei
dispositivi medici ammonta a circa 6,2
miliardi, così ripartiti: 3,2 relativi ai biomedicali (telemedicina e medicina sanitaria), 1,7 miliardi diagnostici in vitro,
1,3 elettromedicali. In Italia le aziende
del biomedicale sono 532 di cui il 76%
a capitale estero, occupano circa 33 mila
addetti e altrettanti nell’indotto. E’ un
comparto a forte incidenza di ricerca e
sviluppo: ogni mille euro di produzione
25 sono destinate in ricerca interna,
contro i 6 della media dell’industria
manifatturiera (dati BMTech.it). Fiore
all’occhiello di questa filiera industriale:
è Mirandola che si è affermata come
“Biomedicalvalley” e compete ad armi
pari con Minneapolis e Los Angeles, gli
altri due distretti di rilevanza globale.
Tanto che proprio a Mirandola sta per
partire la seconda edizione dello Short
Master di alta specializzazione sulle
applicazioni della plastica nell’ambito
dei nuovi sistemi per la diagnostica e
la terapia medica promosso da Nuova
Didactica.
Un Osservatorio
nato sui banchi
superato la media dell’Area Nord
(+12%) i Comuni di Medolla (+19%),
San Prospero (+17%), Concordia
(+16%), San Possidonio (+14%) e
Cavezzo (+13%). Delle 15.545 aziende dell’Area Nord associate alla Cna
e alla Lapam nel 2007, solo 1.463
(9,4%) si avvalgono di dipendenti.
Ciò significa che circa 9 aziende su 10
sono a gestione familiare; ad esempio,
si trova sicuramente in questa condizione la maggior parte delle imprese
impegnate nel commercio al dettaglio
o di quelle attive in agricoltura. Quasi
un quarto delle aziende con dipendenti
(24,1%) è ubicato nel comune di
Mirandola, ma dobbiamo ricordare
che esso concentra ben il 27,3% del
totale delle aziende associate alle due
organizzazioni nell’Area Nord. Sempre nel 2007 e nell’ambito geografico
studiato, i dipendenti delle società
iscritte a Cna e Lapam sono complessivamente 7.960, con un valore medio
per azienda pari a 5,4 unità lavorative.
Il 60,7% dei dipendenti sono maschi,
il restante 39,3% femmine. Nel 2007
i dipendenti in possesso di licenza di
scuola media inferiore sono il 38,4%,
valore di gran lunga più alto rispetto
al 3,3% relativo alla licenza di scuola
elementare, riferibile presumibilmente soprattutto agli occupati anziani.
Quasi un dipendente su 5 (18,5%) ha
un diploma di scuola media superiore,
mentre i laureati sono solamente il
2,9% del totale. Il 77% dei dipendenti
ha un contratto a tempo determinato,
mentre il 57% degli occupati ha tra i
21 e 40 anni. Solo il 10% delle nuove
assunzioni avviene a tempo indeterminato. Il 30% del mercato è coperto da
lavoratori stranieri: 10% comunitari e
20% extracomunitari.
Il progetto, che fa parte dell’offerta formativa del Luosi, è iniziato
nell’anno scolastico 2003-2004 e ha
permesso di produrre già sei dispense.
Nel 2008 l’analisi si è focalizzata sui
problemi dell’artigianato in Emilia
Romagna e sul tema dell’imprenditoria. Durante l’attuale anno scolastico,
invece, gli stessi alunni si sono dedicati alla rielaborazione e all’esame
dei dati statistici forniti da Cna e
Lapam e di quelli raccolti dal Centro
per l’impiego di Mirandola. Questi i
nominativi degli studenti che hanno
realizzato lo studio: Valentina Baraldi, Nicole Bellini, Monica Bertoni,
Davide Bonfatti, Debora Bruschi,
Fatima Bunkheila, Anna Coppola,
Luca Diazzi, Marco Fornaciari,
Serena Galavotti, Mattia Galeotti,
Nicole Ghisellini, Ana Laura Isgrò,
Enrico Luppi, Cesare Malavasi, Marco Pavarotti, Daniele Pellacani, Alice
Poletti, Eleonora Rebecchi, Leonardo
Semeghini, Carmela Serio, Michele
Spaggiari, Laura Tufo, Andrea Varolo, Jessica Vergnanini, Riccardo
Vitale, Cyndi Zerbini. A coordinare
il lavoro degli studenti sono stati i
docenti Michele Dell’Aira, Davide
Ferretti e Nicoletta Malagoli.
la politica “scaldava i cuori”.
Quali “materie” si insegnano?
Nella Scuola di formazione del
Pd non esistono e non devono esistere
materie prederminate. Vogliamo ricreare momenti di formazione a 360° per
tutti coloro che aderiscono al partito,
attraverso momenti di formazione preparati a seconda della necessità e delle
persone. L’obiettivo è quello di “vestire” le persone che militano nel partito
non solo di un bel vestito, ma anche di
contenuti, capacità e preparazione, tutti
ingredienti essenziali oggi per fare una
buona politica.
Qual è stata la risposta?
Abbiamo pubblicizzato l’iniziativa
attraverso diversi canali. Oltre a giornali,
manifesti e passaparola abbiamo usato
Internet e sms. Su Facebook abbiamo
creato un gruppo dal quale ho potuto
captare meglio il pensiero dei Miran-
dolesi. La maggioranza ha reagito con
grande interesse e curiosità, altri si sono
complimentati, altri ancora, anche se
diversamente orientati dal punto di vista
politico, hanno commentato positivamente. Non sono mancate le critiche.
In questi casi ho risposto personalmente
che il nostro compito non è quello di dare
giudizi al Comune, ma di formare.
Ci saranno altre iniziative?
Certamente sì. La Scuola è nata per
essere una presenza costante. Oltre al
corso già attivato per il mese di luglio,
nel quale i neoconsiglieri eletti nel centrosinistra di Mirandola e dell’Unione
si prepareranno al loro nuovo ruolo
istituzionale, proseguiremo a settembre
con un altro corso per i consiglieri, a
complemento della formazione. Poi
inizieremo a coinvolgere iscritti e non
nei forum a tema del Pd, un mezzo utile
e fondamentale.
agosto 2009 · 3
sicurezza
Sui mezzi dei vigili un sistema contro i furti d’auto Presentati
Centrale operativa high tech
Inaugurata la sala dei vigili con sofisticate apparecchiature informatiche
Due momenti della cerimonia di inaugurazione della nuova Centrale operativa della Polizia Municipale. a sinistra, Vancini e Pongiluppi (Lions) tagliano il nastro
Sabato 27 giugno, alla presenza delle autorità civili
e militari, è stata inaugurata in via Roma 6 la sede
tecnologica delle Polizie Municipali dell’Unione
Comuni Modenesi Area Nord. Si tratta di una Centrale operativa dotata di apparecchiature informatiche
modernissime, tra cui un gabinetto di Polizia scientifica con macchinari per fotosegnalazione ed anche
strumenti per scoprire documenti falsi. Altra novità
illustrata ai presenti: un sistema per individuare le auto
rubate installato sui mezzi della Polizia Municipale.
«I Sindaci dell’Area Nord esprimono concretamente
con questo nuovo investimento in tecnologia, la forte
volontà di essere soggetti protagonisti della sicurezza
urbana, pur nel rispetto dei ruoli e con spirito di grande
collaborazione con le Forze dell’Ordine presenti sul
Al lavoro altri 15
assistenti civici
Si è svolta sabato 23 maggio (foto) la consegna
degli attestati di partecipazione e della divisa a 15
nuovi assistenti civici. Queste persone, nel periodo tra ottobre e gennaio, hanno partecipato ad un
corso di formazione tenuto da esperti qualificati in
varie discipline al fine di far comprendere il ruolo
di aiuto che queste figure sono chiamate a svolgere per la collettività. A consegnare il materiale
è stato l’attuale Sindaco Maino Benatti, che nel
suo discorso ha ringraziato questi volontari che
dedicano parte del loro tempo alla crescita e alla
sicurezza di Mirandola. I partecipanti sono per
la maggior parte stranieri, a dimostrazione che
l’integrazione è una strada sempre percorribile. I
nuovi assistenti hanno già preso servizio e operano
in stretto contatto con gli altri assistenti civici e
con la Polizia Municipale nei servizi di vigilanza
ai parchi, durante il mercato settimanale del sabato
e nelle feste e sagre paesane.
A.B.
territorio – ha dichiarato il Presidente dell’Unione dei
Comuni Carlo Marchini – garantiremo maggiore
tempestività ed efficacia agli interventi delle Polizie
Municipali, elevando gli standard di sicurezza per i
cittadini ed anche per gli agenti che quotidianamente
operano sul territorio». Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso la parola, in successione, il Sindaco di Mirandola, Maino Benatti, Carlo Marchini,
il Comandante della Polizia Municipale, Maria Gabriella De Mitri, il Governatore del Distretto “108
tb” del Lions Clubs International, Carlo Vancini, il
past-presidente del Lions Club di Mirandola, Angelo
Pongiluppi. Quest’uiltimo, durante l’annata 2007/08
da lui presieduta, ha ideato e finanziato, come “service” del Club, l’apparecchio per la fotosegnalazione.
La nuova Centrale operativa costituisce un’unica
cabina di regia dalla quale condurre gli interventi
sul territorio della Bassa, in collegamento con tutte
le Forze dell’Ordine ed il “118”, ed è finalizzata alla
tutela della sicurezza dei cittadini. «L’onore del taglio
del nastro inaugurale – spiega l’addetto stampa del
Lions Club di Mirandola Andrea Smerieri – è toccato a Vancini e Pongiluppi, che avevano in precedenza
illustrato gli scopi del Lions Clubs International che,
con i suoi 45 mila Clubs distribuiti in tutte le nazioni,
è ritenuta l’Organizzazione non governativa (Ong)
più affidabile al mondo. Il nostro motto “We Serve”
(Noi serviamo), illustra in sintesi l’attività che ci
caratterizza: il servizio alla società civile con l’unico
scopo del bene comune».
gli otto nuovi
assessori
provinciali
Otto assessori, due in meno della
Giunta precedente, e una diversa distribuzione delle deleghe «per rendere
ancora più efficaci le nostre politiche».
E’ questa la scelta che caratterizza
la “squadra” indicata dal presidente
della Provincia di Modena, Emilio
Sabattini, per il mandato 2009-2014.
La squadra è composta da Mario Galli
(vicepresidente), Palma Costi, Egidio
Pagani, Stefano Vaccari, Giandomenico Tomei, Elena Malaguti,
Francesco Ori e Marcella Valentini.
«E’ una Giunta più contenuta rispetto
alla precedente, ma di qualità – spiega
Emilio Sabattini – che ha il giusto mix
di esperienza e capacità di innovazione,
che ha voglia di rischiare sul futuro ponendo al centro lo sviluppo qualitativo
del territorio. Le sfide che abbiamo di
fronte – aggiunge il presidente – sono
complesse: la crisi sta mettendo a dura
prova la tenuta delle nostre comunità,
ed è urgente mettere in campo politiche
in grado di rilanciare l’economia e
rispondere ai bisogni dei cittadini. Abbiamo un programma solido da attuare,
e la squadra che ho indicato ha tutte
le caratteristiche per poterlo tradurre
in azioni concrete e tangibili. Sugli
obiettivi c’è una forte condivisione con
le forze politiche che compongono la
coalizione: con questi uomini e queste
donne ritengo di poterli raggiungere.
Saremo molto presenti sul territorio e
nella società – aggiunge il presidente
della Provincia – perché vogliamo
dialogare con tutti, e convincere anche
quelli che non ci hanno votato che la
nostra proposta consente di guardare
con maggior fiducia al futuro». Le priorità, ricorda il presidente, sono quelle
indicate nel programma elettorale:
«Sostegno all’economia e all’occupazione, semplificazione della macchina
amministrativa, promozione del territorio e delle sue eccellenze, ecc.».
Le linee programmatiche della
Giunta sono state presentate il 1°
luglio, nella seduta inaugurale del
nuovo Consiglio provinciale (foto).
Tra i volti nuovi anche il mirandolese
Giorgio Siena (Pd). Nella seduta inaugurale Demos Malavasi, 50 anni, già
capogruppo Pd nell’ultimo mandato e
prima ancora sindaco di Carpi, è stato
eletto nuovo presidente del Consiglio
provinciale, mentre Mauro Sighinolfi,
59 anni, consigliere del Pdl, è diventato
vice presidente.
4 · agosto 2009
giustizia
Il Comune collabora con l’Agenzia delle Entrate
Una task force anti evasori
Mirandola in prima linea sui temi del federalismo e dell’equità fiscale
Tutte le indicazioni per individuare possibili casi di evasione, più
apposite check list per la raccolta
dei dati: è questo il contenuto di un
dossier redatto da una task force di 11
funzionari dell’Agenzia delle Entrate
e di quattro esperti dell’Anci EmiliaRomagna, rivolto ai dipendenti delle
amministrazioni comunali impegnati
nella lotta all’evasione fiscale. Tra gli
esperti della task force che ha redatto
il documento c’è anche il mirandolese
Pasquale Mirto, dirigente del Settore
8° (Controllo di gestione e tributi) del
Comune.
Tra Amministrazioni locali e Fisco
l’alleanza anti-evasione, sancita il 16
ottobre 2008 da un protocollo di intesa
siglato da Direzione Regionale EmiliaRomagna e Anci Emilia-Romagna, è
sempre più stretta. L’accordo definisce
i programmi di recupero dell’evasione
con la partecipazione diretta dei Comuni, ai quali spetta una quota pari al
30% delle maggiori somme riscosse a
titolo definitivo. Dallo scorso ottobre,
i Comuni emiliano-romagnoli che
hanno aderito al protocollo sono complessivamente 116, tra i quali figurano
diversi capoluoghi di provincia e centri
rilevanti per tessuto economico. Dalle
collaborazioni finora intraprese, sono
pervenute all’Agenzia delle Entrate
109 segnalazioni. Di queste, ben 24
provenivano da Mirandola. «Il nostro Comune – commenta il Sindaco
Maino Benatti – è da anni impegnato
nella lotta all’evasione e all’elusione
fiscale. Per garantire equità fiscale, la
carta vincente è senza dubbio la cooperazione tra le varie istituzioni che
operano sul territorio. E’ un concetto
che cerchiamo di attuare ogni giorno,
che si tratti di lotta al lavoro nero, alla
concorrenza sleale nel commercio
o, come in questo caso, ai fenomeni
evasivi di varia natura».
«Sono molti i possibili campi di
collaborazione tra Agenzia e Comuni – ha detto il Direttore Regionale
dell’Agenzia delle Entrate EmiliaRomagna, Antonino Gentile – diretti
a rilevare proprietà immobiliari non
dichiarate, affitti in nero, commercio
sommerso, residenze fittizie all’este-
ro, capacità di spesa molto superiore
al reddito dichiarato, speculazioni
da sfruttamento di aree edificabili.
Per passare dalle previsioni ai fatti
occorrono però indicazioni operative
che possano essere di immediata fruibilità da parte dei Comuni. Per questo,
abbiamo predisposto delle check list
che aiuteranno i funzionari comunali
a mettere a punto segnalazioni qualificate di possibili fenomeni evasivi.
Le segnalazioni sinora pervenute
riguardano principalmente redditi di
fabbricati non dichiarati, affitti in nero,
residenze fittizie all’estero, ma anche
interessanti ipotesi di speculazioni
edilizie. Stiamo predisponendo gli
avvisi di accertamento da notificare
ai contribuenti; a settembre partirà
un ciclo di seminari formativi per
funzionari comunali curati da docenti
dell’Agenzia e dell’Anci». Le check
list definite dal Gruppo di lavoro
congiunto permettono di entrare nella
fase operativa di attuazione diffusa
del protocollo d’intesa e dimostrano
che la cooperazione tra Istituzioni,
paritaria e rispettosa delle specifiche
attribuzioni, è possibile. «Il tempo –
dichiara il Direttore Regionale di Anci
Emilia-Romagna, Antonio Gioiellieri
– ci darà conto dei risultati pratici di
questo lavoro di contrasto».
Biblioteca e Archivio
chiusi dal 1° al 20 agosto
In Stazione si lavora
per il nuovo parcheggio
Il Comune ricorda che la Biblioteca comunale “Garin” e l’Archivio storico
comunale (foto) sono aperti con orario estivo. La Biblioteca è accessibile al
pubblico dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13 e il martedì e giovedì anche
dalle 14.30 alle 19. L’Archivio (in via Montanari 9) è invece aperto al pubblico
il martedì e giovedì dalle ore 14.30 alle 17.30. Chiusura totale per Biblioteca e
Archivio dal 1° al 20 agosto.
Sono iniziati martedì 7 luglio nel
piazzale della Stazione dei treni a
Cividale gli interventi resi necessari
dalla costruzione del nuovo parcheggio da 200 posti auto nell’area dell’ex
Scalo merci. I lavori, che riguardano
il collegamento alla rete fognaria delle
“acque chiare” (foto)e che avranno la
durata di circa una mese, saranno realizzati a stralci di 20 metri per 5. Nelle
zone di volta in volta interessate dalle
opere non si potranno ovviamente parcheggiare le auto. Continuerà invece a
funzionare il Prontobus, la cui fermata
sarà leggermente anticipata. L’invito
del Comune ai pendolari è quello di
servirsi, ove possibile, del servizio
di “autobus a chiamata”, in modo da
limitare le auto in sosta in stazione. Il
cantiere per il collegamento alla rete
fognaria dovrà concludersi entro il 7
agosto 2009. La ditta incaricata dei
lavori dovrà, tra le altre prescrizioni,
apporre idonea segnaletica, delimitare
barriere, ripristinare lo stato dei luoghi
e garantire l’accesso in stazione. Dopo
questi lavori si potrà procedere con il
completamento del nuovo parcheggio
da 200 posti auto, che sarà completamente illuminato e dotato anche
di videosorveglianza, per rendere
più sicura e accessibile l’intera area.
L’opera dovrebbe essere conclusa entro
settembre. Sempre in Stazione è in corso anche il recupero e la sistemazione
dell’attuale fabbricato della Stazione
viaggiatori, compresa la realizzazione
di idonei e funzionali bagni a servizio
degli utenti. Tutti i lavori in Stazione
sono a totale carico di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana).
BREVI
unione, presiede
carlo marchini
Carlo Marchini, Sindaco di Concordia, è il nuovo Presidente dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord.
Marchini subentra a Mario Meschieri,
Primo cittadino di San Felice. Il Sindaco di Concordia resterà in carica fino
al 20 novembre 2009, anche se il suo
mandato coincide con la modifica dello
Statuto dell’Unione. Nei giorni scorsi,
infatti, il Consiglio dell’Unione ha apportato significativi cambiamenti alla
figura del Presidente che resterà in carica per due anni e sei mesi e sarà eletto
dal Consiglio dell’Unione, tra i Sindaci
dei Comuni, con votazione palese ed a
maggioranza assoluta dei componenti.
Potrà essere rieletto per una sola volta.
Verrà quindi superata l’attuale formula
che prevede che a rotazione ciascun
Sindaco dell’Unione sia per sei mesi
Presidente dell’Unione. «Ringrazio
Mario Meschieri per l’ottimo lavoro
svolto che spero di proseguire. Divento
Presidente in un momento molto particolare per l’Unione – ha dichiarato
Marchini – con la modifica allo Statuto
che cambia sostanzialmente il ruolo e
la carica del Presidente. La nuova formula della Presidenza garantirà infatti
maggiore continuità di direzione, più
efficienza politica e una superiore capacità di rappresentanza e di riconoscimento dell’Unione stessa all’interno e
all’esterno dell’Area Nord. Per il resto
prosegue il radicamento dell’Unione,
attraverso il conferimento e la gestione
di servizi. Senza dimenticare la crisi,
per fronteggiare la quale l’Unione ha
già adottato una serie di misure per
sostenere le famiglie in difficoltà».
INCASTRATO
IL PIROMANE
E’ stato finalmente incastrato il
piromane che, da diverse settimane,
colpiva a Mirandola, incendiando
macchine agricole, esercizi pubblici
ed abitazioni. Si tratta di un 55enne
mirandolese, disoccupato e incensurato. L’uomo, per innescare le fiamme,
utilizzava un contenitore di plastica di
piccole dimensioni, contenente alcol
che, nebulizzato sopra piccoli pezzi
carta, veniva poi acceso con un accendino. Il piromane è stato bloccato nella
notte tra il 7 e l’8 luglio dagli agenti
durante un appostamento. Da diverso
tempo, infatti, la polizia monitorava
quei luoghi in cui, per determinate
caratteristiche del territorio, l’uomo
avrebbe potuto colpire nuovamente.
Il mirandolese ha cercato inutilmente di nascondersi in un fossato, per
sfuggire ai controlli. Accompagnato
al Commissariato di Mirandola, dopo
un lungo interrogatorio, ha ammesso la
propria colpevolezza, descrivendo nei
minimi particolare i roghi dolosi di cui
è responsabile. Con l’identificazione
del mirandolese, sembra concludersi
pertanto l’inchiesta avviata da qualche mese dal settore anticrimine di
polizia.
agosto 2009 · 5
salute
Occorre eliminare anche le piccole raccolte d’acqua Per le famiglie
è ripartita la lotta alla “tigre”
Nuovo piano d’azione dell’Unione dei Comuni contro la fastidiosa zanzara
Prosegue la lotta alla zanzara tigre
nell’Area Nord. Anche per il 2009
infatti i Comuni aderenti all’Unione
hanno messo a punto un piano d’azione, coerente con le direttive regionali
e del Dipartimento di Sanità Pubblica,
e sono impegnati come un’unica entità
nelle azioni di contenimento della diffusione di questo insetto. La zanzara
tigre, infatti, oltre che essere particolarmente molesta è anche potenzialmente pericolosa in quanto è vettore
di “arbovirus”, difficili da combattere.
Mediante alcuni semplici accorgimenti, però, è possibile contrastarla, sino
al punto di ridurne considerevolmente
il numero e, quindi, la pericolosità.
Occorre innanzitutto eliminare tutte le
piccole raccolte d’acqua, sia naturali
che artificiali (come il sottovaso della
foto), che l’insetto utilizza per potersi
riprodurre come ad esempio: sottovasi,
innaffiatoi, teli di plastica, gomme
d’auto, bidoni, piscine, fontanelle,
caditoie, grondaie ostruite. Ove non sia
possibile eliminare le raccolte d’acqua,
occorre trattarle con appositi preparati
larvicidi che impediscono all’insetto di
raggiungere lo stato di adulto. Questi
prodotti si possono facilmente acquistare presso qualunque farmacia o
rivenditore di fitofarmaci. Da parte dei
Comuni, l’azione congiunta riguarda
il trattamento con prodotto larvicida
di tutte le piccole raccolte d’acqua
presenti nelle caditoie pubbliche,
nelle strade, nelle piazze, nei parchi,
nelle scuole, negli asili, negli uffici
pubblici, negli impianti sportivi, nei
cimiteri. Interventi di disinfestazione
di insetti adulti sono previsti soltanto
in caso di presenza di focolai particolarmente consistenti. Da quest’anno,
grazie alla collaborazione con il Corpo
delle Guardie Ecologiche Volontarie,
verranno effettuate verifiche a campione sull’efficacia degli interventi
larvicidi sulle aree pubbliche. Grazie
ad un accordo a livello provinciale,
è possibile anche al privato cittadino,
ai condomini, al sistema produttivo e
commerciale, richiedere la consulenza
e l’intervento tecnico di ditte specializzate per sopralluoghi, interventi
larvicidi e di disinfestazione, a costi
convenzionati particolarmente convenienti. Segnaliamo che gli interventi
antilarvali, grazie ad un apposito progetto formativo, saranno effettuati da
persone residenti nei Comuni a cui sarà
corrisposta una “borsa di studio” , una
misura in più per dare un contributo
a chi si trova in difficoltà per la crisi
economica.
L’Area Nord promuove
i nove mercati cittadini
Sono stati distribuiti nei giorni
scorsi nei mercati di Camposanto,
Cavezzo, Concordia, Finale Emilia,
Medolla, Mirandola, San Felice, San
Possidonio, San Prospero, i totem, le
sportine e gli shopper personalizzati
per la spesa che si prefiggono di creare
un’identità comune nei mercati della
Bassa, facendoli vivere ai clienti come
un momento di festa e di aggregazione.
I totem sono stati collocati nelle aree
mercatali dei nove Comuni, mentre
sportine e shopper sono stati consegnati gratuitamente agli ambulanti,
perché li utilizzino con i loro clienti. è
stato distribuito anche un opuscolo per
informare i cittadini dell’iniziativa che
rientra nell’ambito di un progetto elaborato dall’Unione Comuni Modenesi
Area Nord per dare vita a un circuito
unico dei mercati della Bassa.
Il progetto, realizzato con il coinvolgimento delle Associazioni di
categoria del Commercio su Aree
Pubbliche, ha usufruito di un contributo regionale di 200 mila euro e si è
classificato al primo posto tra tutti quelli
pervenuti in Regione. Era prevista una
prima fase nel corso della quale sono
stati realizzati una serie di interventi
strutturali di recupero e di adeguamento delle aree e delle piazze che ospitano
i mercati, come lavori di sistemazione
della pavimentazione, interventi di rinnovo dell’arredo urbano e per facilitare
gli accessi al mercato, oltre ad opere
di potenziamento dei parcheggi. Alla
parte “strutturale” è stato affiancato un
piano di comunicazione e marketing,
realizzato dall’agenzia mirandolese
AD Trend.
Attualmente sono 653 gli ambulanti che vendono le loro merci nei
mercati dell’Area Nord, frequentati
ogni settimana da circa 25 mila visitatori provenienti anche dalle province
vicine.
I giorni di mercato
Camposanto: giovedì
Cavezzo: domenica, mercoledì
Concordia: venerdì
Finale Emilia: mercoledì
Medolla: giovedì
Mirandola: sabato
San Felice: lunedì, venerdì
San Possidonio: martedì
San Prospero: sabato
Differenziata in crescita del 5,8%
Nel corso dell’Assemblea di Ato4, che ha segnato il passaggio da
Agenzia d’Ambito a nuova Autorità provinciale, il presidente Giovanni
Battista Pasini ha fornito dati incoraggianti in materia di raccolta differenziata a livello di intero ambito territoriale, confermando per il 2008
(definito anno di attività sperimentale) gli obiettivi fissati dal piano triennale di Ato (2008-2010). I valori riferiti al 2008, frutto di elaborazione
Ato sulla base dei dati provvisori forniti dall’Osservatorio provinciale,
segnalano un incremento di raccolta differenziata complessiva del 5,8%
nell’arco di un anno, passata dal 42,0% del 2007 al 47,8% del 2008.
Un nuovo ambulatorio
per i “codici bianchi”
E’ stato attivato il 4 luglio a Mirandola il nuovo ambulatorio gestito dai medici
di famiglia della cooperativa Medibase Area Nord, in convenzione con l’Azienda
Usl. La struttura, dove saranno visitati unicamente i pazienti con malesseri non
gravi classificati come “codici bianchi”, è a disposizione gratuitamente dei cittadini
nei giorni festivi e prefestivi, negli orari seguenti: prefestivi dalle 9 alle 12 e dalle
16 alle 19, festivi dalle 9 alle 12. L’ambulatorio, oltre ad assistere gli adulti, si
rivolge anche ai pazienti in età pediatrica. Il servizio ha lo scopo di fornire assistenza nei fine settimana e di decongestionare il Pronto soccorso dell’Ospedale di
Mirandola. La nuova sede è in via Bernardi 7 (foto), di fronte all’ex zuccherificio,
tel. 0535/7030899. L’ambulatorio sostituisce quello di Medolla.
con 4 o più figli
contributi per
la spesa del gas
L’Unione Comuni Modenesi Area
Nord avvisa le famiglie residenti nei
nove Comuni con quattro o più figli,
compresi i minori in affido che, in
base ai criteri approvati con delibera
della Giunta n. 47 dell’11 giugno 2009,
possono presentare domanda presso il
proprio Comune di residenza, al fine
di ottenere una riduzione della spesa
sui consumi del gas da riscaldamento.
L’entità della riduzione sarà stabilita
sulla base del numero delle domande
valide presentate.
Le famiglie interessate devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
cittadinanza italiana o comunitaria o
extracomunitaria (per questi ultimi è
necessario il possesso della carta di
soggiorno o relativa ricevuta di presentazione della richiesta); residenza
anagrafica del nucleo famigliare in uno
dei Comuni dell’Area Nord, da almeno
due anni, dalla data di presentazione
della domanda; quattro o più figli, tutti
di età inferiore ai 18 anni, o superiori se
frequentanti l’Università per la durata
legale del corso e comunque non oltre
i 26 anni, presenti nella famiglia anagrafica alla data di presentazione della
domanda. Il limite di 26 anni non si
applica nel caso di figlio disabile certificato; reddito annuo complessivo in
base all’Indicatore Situazione Economica Equivalente (Isee) non superiore
ad euro 20 mila. Le domande dovranno
essere presentate all’Ufficio Relazioni
con il Pubblico (Urp) o presso i Servizi
Sociali dei Comuni di residenza: entro
e non oltre le ore 13 del 15 settembre
2009. Unitamente alla domanda dovrà
essere presentata la dichiarazione
sostitutiva prevista dall’art. 4, comma
1, del Decreto legislativo 109/98 contenente il valore dell’indicatore della
situazione economica e patrimoniale
della famiglia richiedente.
Entro il mese di ottobre sarà definito l’elenco dei beneficiari e l’entità
della riduzione. Sarà cura informare
le famiglie aventi diritto alla presente
agevolazione, dell’entità della riduzione, delle modalità e tempi della
sua fruizione. Ulteriori informazioni
saranno fornite dai Servizi sociali dei
Comuni dell’Unione, presso i quali si
può consultare il testo integrale della
delibera n. 47, e ritirare il fac-simile
di domanda.
6 · agosto 2009
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agosto 2009 · 7
DALLA PRIMA
Tre donne e tre uomini più il Sindaco Maino Benatti
Gli assessori si presentano
Ad ogni delega è assegnato un grande progetto da terminare nel mandato
La nuova Giunta di Mirandola è già
al lavoro. Passiamo dunque in rassegna,
uno per uno, gli assessori.
Lara Cavicchioli (Pd) si occuperà di
Servizi per la promozione della persona
(Servizi Sociali, Pubblica Istruzione,
Pari Opportunità, Politiche Giovanili,
Scambi Internazionali, Volontariato).
Ex insegnante, impegnata fin da ragazza
nel volontariato, Lara è tra i fondatori
di Avo e Hesed. E’ inoltre componente
del Comitato per la Pace, collaboratrice
della “Zerla”, e presidente della Consulta
del Volontariato. Fa parte del Consiglio
Pastorale Parrocchiale. «Sono onorata di
essere stata chiamata in Giunta – afferma
Lara Cavicchioli – continuerò a lavorare
con lo stesso impegno e disponibilità,
sfruttando le mie esperienze nel lavoro
e volontariato; ma soprattutto continuerò
a prestare il massimo ascolto ai cittadini
e alle loro richieste». Progetto prioritario
sarà l’integrazione dei giovani e dei
nuovi cittadini.
Caterina Dellacasa (Pd) avrà la
delega alla Promozione della città e del
territorio (Cultura e Turismo). Caterina si
è diplomata al Liceo Pico di Mirandola,
e si è poi laureata in Scienze dei Beni
Culturali a Modena. E’stata assunta dal
Comune di Nonantola per lavorare al
progetto di realizzazione del locale Museo e per collaborare alla progettazione e
alla realizzazione delle attività culturali/
turistiche del territorio. Suona nella Filarmonica cittadina (clarinetto) da quasi
13 anni ed è stata anche accompagnatore
Dall’alto a sinistra, in senso orario, Lara Cavicchioli, Caterina Dellacasa, Enrico
Dotti, Oreste Mozzarelli, Anna Martinelli e Roberto Ganzerli
turistico in città, per gruppi di visitatori
e per le scuole. «Costruire e arricchire
la città e il territorio di Mirandola con
contenuti culturali, turistici, ricreativi
ma anche educativi e sociali è un dovere – ha dichiarato Caterina Dellacasa
- perché il diritto dei cittadini di vivere
questi luoghi sia espresso nel migliore
dei modi possibili. Ma lavorare per i
cittadini significa anche lavorare con
loro, con i giovani, con l’associazionismo e i gruppi di aggregazione, con
è più facile prescrivere
i medicinali antidolore
Dallo scorso 20 giugno è molto più
semplice poter prescrivere i farmaci
per la terapia del dolore nei pazienti
affetti da tumore. Questo è ancor più
importante quando si tratta dei pazienti seguiti a domicilio (oltre 1.500
in Provincia di Modena) dal proprio
medico di famiglia in collaborazione
con il Servizio infermieristico domiciliare, gli assistenti sociali comunali e il
volontariato, in assistenza domiciliare
oncologica. Sulla Gazzetta Ufficiale
n. 141 del 20 giugno 2009 è stata
pubblicata, a firma del Viceministro
Ferruccio Fazio, l’Ordinanza dove si
dichiara l’utilizzo del ricettario rosso
del servizio Sanitario Nazionale, per
poter fare le ricette delle medicine
contro il dolore, sia somministrate
per bocca che in cerotti trans dermici.
Viene, almeno per queste condizioni,
abolito l’utilizzo del ricettario a ricalco,
decisamente più complicato «Senza
dubbio – sottolinea Nunzio Borelli,
responsabile dei medici di famiglia
della Fimmg del Distretto di Mirandola,
segretario organizzativo provinciale e
consigliere regionale della medesima
associazione medica – si tratta di una
grande facilitazione poter prescrivere le
terapie per togliere il dolore,utilizzando
il comune ricettario rosso del Sistema
Sanitario Nazionale. Alleviare le sofferenze significa rendere più dignitosa
la vita dei nostri pazienti oncologici
seguiti a domicilio circondati dall’affetto dei loro cari. In questo modo –
prosegue Borelli – si sta perseguendo
l’obiettivo della presa in carico globale
dei pazienti, e in particolare delle cure
palliative e della terapia del dolore a
cui sono stati destinati 100 milioni di
euro nell’accordo dello scorso 25 marzo
della Conferenza Stato-Regioni rispetto
agli obiettivi prioritari del Piano Sanitario Nazionale 2009».
le scuole per creare spazi, momenti e
servizi che siano obiettivo condiviso e
condivisibile». Il progetto prioritario di
Caterina Dellacasa sarà la realizzazione
del cinema multisala.
Enrico Dotti (Italia dei Valori) sarà
Vicesindaco e Assessore alla Promozione
della Salute (Sanità, Ambiente, Sport).
Enrico ha conseguito la Maturità classica
presso il Liceo Pico di Mirandola. Si è
laureato in Giurisprudenza all’Università
di Bologna, dove ha poi frequentato un
Master presso la Scuola di Specializzazione in Studi sull’Amministrazione
Pubblica. E’ avvocato, dipendente
presso l’Ufficio legale di una società di
Servizi Pubblici Locali per l’Ambiente.
E’ il segretario dell’Italia dei Valori
città di Mirandola. «Anzitutto colgo
l’occasione per ringraziare gli elettori
dell’Italia dei Valori perchè per la prima
volta il partito di Antonio di Pietro avrà
una propria rappresentanza a Mirandola,
all’interno delle Istituzioni – ha affermato
Dotti – come è noto, l’Italia dei Valori
sta dalla parte dei cittadini, e con questo
spirito e determinazione sono onorato
di far parte della Giunta. Con gli alleati
di centro-sinistra abbiamo saputo fare
squadra. Ora, conto di poter proseguire
nell’intento di rinnovare Mirandola, le
sue Istituzioni, e contribuire al benessere
dei miei concittadini». Dotti lavorerà per
qualificare ulteriormente l’Ospedale.
Roberto Ganzerli (Pd) si occuperà
di Economia e Sviluppo sostenibile
(Urbanistica, Territorio, Interventi Economici). Roberto è stato responsabile del
Progetto Giovani del Comune di Modena
e dirigente delle librerie Feltrinelli,
oltre ad essere stato il responsabile della
mobilità e dei trasporti della provincia
di Modena per il Pd. E’ stato inoltre
fondatore e presidente del Circolo Aquaragia, capogruppo del Pd nel Consiglio
dell’Unione dei Comuni. Attualmente è
coordinatore Pd dell’Area Nord. «Per me
è un onore essere scelto da Maino Benatti
per questa Giunta – sostiene Ganzerli
Luigi Mai alla guida
della Cna provinciale
Il 24 giugno, i 127 delegati che
hanno preeso parte all’Assemblea
quadriennale provinciale di Cna hanno
eletto Presidente e Presidenza. Fino al
2013 i due organi guideranno l’As-
sociazione modenese, che vanta oltre
15.000 associati (circa il 23% delle
aziende attive sul territorio).
Alla prima carica dell’organizzazione è stato confermato con il 99,9%
– desidero portare la mia esperienza
politica in questo governo per contribuire ad avere sempre più un legame forte
tra l’Amministrazione e la Città. Penso
ad una Mirandola moderna e vivibile,
riferimento economico, culturale e politico fondamentale per l’Area Nord e
protagonista dell’Unione dei Comuni».
Le priorità di Ganzerli saranno il Psc, la
Cispadana e il sostegno alle imprese.
Anna Martinelli (indipendente)
sarà Assessore alla Semplificazione e al
Rapporto con i cittadini (Informacittà,
Urp, Interventi di Semplificazione,
Segreteria e Gare, Servizi Demografici, Personale). Anna è nata e vive da
sempre a Mirandola. Si è laureata alla
facoltà di Giurisprudenza di Modena e
svolge la professione di avvocato libero
professionista in città. «Insieme agli altri
Assessori, collaborerò col nuovo sindaco
di Mirandola al governo della Città – ha
dichiarato Anna Martinelli – impegnandomi a contribuire al raggiungimento
degli obiettivi e finalità dell’ente e, nello
specifico, al miglioramento dell’efficienza dell’attività amministrativa nei
rapporti con i cittadini». Anna Martinelli
lavorerà per la riorganizzazione della
macchina amministrativa.
Oreste Mozzarelli (indipendente)
avrà le deleghe in materia di Bilancio e
Tributi. Oreste è diplomato ragioniere e
ha lavorato fino alle fine del 2008 come
responsabile dei Servizi di Tesoreria Enti
Pubblici di un grande gruppo bancario
nazionale. E’ da sempre impegnato nel
volontariato sociale e sportivo, è iscritto
all’Avis ed ha svolto in gioventù attività
anche nell’Agesci, diventando aiuto
capo reparto. «Il progetto di governo per
Mirandola proposto da Maino Benatti mi
ha convinto subito – spiega Mozzarelli
– nei prossimi anni i Comuni saranno
chiamati a sfide complesse. Intendo quindi impegnarmi per far crescere la nostra
Città». Il progetto prioritario dell’assessorato di Mozzarelli sarà quello di superare i vincoli del patto di stabilità.
l’imprenditore mirandolese Luigi Mai
(terzo da sinistra nella foto), titolare
della Ptl, azienda meccanica con una
cinquantina di addetti.
Sei gli altri componenti eletti nella
Presidenza, tra cui due donne: Luisa
Falchi (titolare di un’azienda agroalimentare di Castelnuovo) e Franca
Popoli (imprenditrice vignolese della
meccanica). Accanto a loro, fa il suo
debutto Marco Gasparini, che a Novi
dirige un’azienda tessile. sono confermati Vanni Po (imprenditore tessile
di Carpi) Giovanni Tonioni (edile di
Savignano) e Umberto Venturi (modenese, vernici).
L’assise è arrivata a conclusione di
un percorso di quarantasei assemblee
che hanno visto la partecipazione di
oltre 1.300 imprenditori su tutto il territorio, da Pievepelago sino a Concordia.
Ventinove sedi, 11 unioni di categoria,
sei raggruppamenti di interessi che hanno nominato i direttivi ed i presidenti.
Tra questi venti sono quelli di nuova
nomina e sei le donne.
Alla guida della Cna di Mirandola è
stato designato Andrea Barbieri.
8 · agosto 2009
agosto 2009 · 9
sanità
Tra il pubblico anche alcuni studenti delle Scuole superiori
Infermieri, una grande risorsa
Una giornata d’approfondimento su questa importante figura professionale
Un successo: è questo il bilancio
che si può tracciare a conclusione di un
evento formativo unico nel suo genere
qual’è stato la Giornata internazionale
dell’infermiere, organizzata in una
realtà piccola come la nostra.
Esauriti i 100 posti a sedere della sala consiliare del Comune di
Mirandola, tutto ha funzionato a
dovere, dalla segreteria organizzativa
(Milvia Provasi, Simonetta Pini,
Annarita Corazzari) alla gestione
d’aula (Sabrina Bega); dalla gestione
informatica delle presentazioni e di tutti
quegli aspetti collegati alla tecnologia
(Angela Panza), ai colleghi che hanno
relazionato.
Introdotta la giornata con le relazioni del dott. Antonio Balestrino,
del dott. Natalino Michelini che ha
colto l’occasione per salutarci prima
della meritata pensione e del Direttore
del Sit aziendale, Giuliana Bulgarelli, che ci ha stimolato nel continuo
apprendimento delle conoscenze scientifiche e dopo una piacevole parentesi
in compagnia dei colleghi anziani in
pensione, le relazioni dei colleghi
emozionati ma ualmente intenzionati
a dimostrare l’orgoglio di appartenere
ad una professione tanto importante
Un momento della Giornata
internazionale dell’infermiere
che si è svolta in Sala Granda
con grande partecipazione
sono state esposte in modo passionale
e convinto. Perciò, grazie a Cinzia
Minozzi, Gabriele Palumbo, Rita
Fallerini, Monica Prandini, Antonietta Mastromatteo, Francesca
Marazzi, Simona Golinelli, Monia
Meotti, Carla Reami, Marina Bellini,
Franco Previdi, Sabrina Brancolini,
Clara Boni, Valeria Serraglio, Elena
Mirandola con gusto/2
Superbi, Pasquale Costantino, Lia
Veroni. E ancora, grazie alla Presidente
del Collegio Ipasvi di Modena, Carmela Giudice e al tutor del corso di laurea
infermieristica, Patrizia Nicolini.
Grazie ai relatori del pomeriggio che
hanno saputo mantenere altissimo il
livello: Ornella Guerra, Marco Previdi, Fabrizio Potenza, Franco Previdi,
Laura Bove e Luca Gelati.
In questa occasione abbiamo
dimostrato di essere in grado di esprimere performance professionali di alto
profilo in ogni ambito: dall’emergenza
territoriale dove la capacità di sintesi e la rapidità nelle decisioni sono
fondamentali all’Unità Operativa di
lungodegenza dove vengono richieste
abilità relazionali non comuni per
accompagnare un paziente nel suo ultimo pecorso di vita. Sperando di aver
contaminato con la nostra passione i
ragazzi delle quinte classi superiori
che si apprestano alla scelta universitaria, presenti in sala, noi infermieri,
ci auguriamo che i riflettori puntati sul
sapere infermieristico non si spengano,
consapevoli che molto dipenderà da
noi stessi.
Ora ci aspettano nuove sfide e
abbiamo voglia di affrontarle, infine
l’auspicio che la Giornata internazionale dell’infermiere diventi un appuntamento atteso dai colleghi e riproposto
ogni anno in una sede diversa della
sanità provinciale pubblica e privata.
Ringrazio il personale infermieristico
per la massiccia adesione e partecipazione.
Anna Ferraresi
L’associazione “Mirandola con
gusto”, della quale continua la nostra
scoperta, vanta anche la presenza del
Ristorante pizzeria “Arnold”, di cui ci
ha parlato uno dei proprietari, Gianni
Malavasi.
A quando risale il Ristorante
pizzeria “Arnold”?
Più o meno al 1982. Noi siamo una
famiglia di mirandolesi e l’idea è nata da
mio padre, che ha sempre avuto questa
passione. Avendo avuto, però, sei figli
non è riuscito a realizzare il suo sogno
fino a quando io e altri due miei fratelli
non ci siamo diplomati alla scuola
alberghiera. Allora ha comprato questa
struttura e abbiamo iniziato la nostra
storia 26 anni fa.
Adesso i proprietari siamo io e
mio fratello Fabrizio, e lavorano con
noi cinque dipendenti, tutti con delle
basi professionali che per me sono
fondamentali.
Che cosa si trova da Arnold?
Abbiamo tenuto la tradizione dei
prodotti tipici della zona, quello che
poi fanno tutti: tortelloni, maccheroni
al pettine, niente di etnico. La pizza poi
è il nostro cavallo di battaglia. Più che
altro siamo, infatti, una pizzeria in cui
la pizza viene cotta in un forno a legna e
l’impasto è tirato a mano, di una misura
di 30 centimetri come la vera pizza. In
più puntiamo sull’utilizzo di ingredienti
assolutamente seri e di qualità, ad
carta aimag:
c’è il via libera
Per fare chiarezza sui servizi
all’utenza, gli standard di qualità, i
tempi di fornitura, i tempi di attesa
agli sportelli, gli indennizzi in caso
di inadempienze da parte del Gestore,
e molto altro, Ato4 (da oggi nuova
Autorità provinciale) ha dato il via
libera alla Carta dei servizi presentata
da Aimag e SorgeAqua. Si tratta di una
sorta di vademecum dell’azienda che
deve riportare tutte le informazioni su:
servizi gestiti, sedi, contatti telefonici
e telematici, numeri verdi per segnalazioni urgenti e, soprattutto, quanto può
servire all’utente per conoscere regole
e diritti nel rapporto col Gestore. Non
un semplice strumento informativo,
dunque, ma un documento con valore
vincolante che sancisce i diritti dei
cittadini singoli o associati. La Carta
vede la luce in seguito ad un attento
lavoro. Per Aimag la Carta entrerà in
vigore dal mese di settembre e si potrà
visione sul sito www.aimag.it.
scuola e vigili
in sinergia
Mirandola con gusto/3
Arnold, la vetrina sulla piazza Ai Girasoli piatti tradizionali
che offre pizza e ottimi salumi ma anche sperimentazione
esempio utilizzando
non semplici affettati
ma i migliori, come
ad esempio il Parma solo stagionato.
Si possono trovare,
inoltre, prezzi giusti
paragonati alla nostra
qualità. Cerchiamo di
dare al cliente buon
cibo, in un ambiente
tranquillo e con luci
adeguate. Chi viene
da noi trova gente che
non fa vedere più di
quello che è realmente
e questo credo che
sia da sempre uno
degli ingredienti per
mantenere un’attività
seria e di una certa
continuità.
P e r me anche
l’ambientazione è una
scommessa, e l’investimento che abbiamo fatto ha dato i
suoi risultati: con una
veranda come quella
che abbiamo costruito, ora solo il 3%
chiede di mangiare all’interno. Da otto
anni ho questa “vetrina sulla piazza” che
la gente sembra preferire e la riempio
sia d’estate che nei mesi invernali, non
essendo più legato al mal tempo.
La pizzeria offre in ultimo un assortimento di cinquanta tipi di birre, di
tutti i gusti e di tutti i Paesi. Spesso le
birre più conosciute non mi vengono
nemmeno più ordinate perché alla gente
piace cambiare e, soprattutto, poter
scegliere.
Ultimamente ha notato anche lei
un calo della clientela?
La crisi c’è, senza dubbio. In più
se prima avevo molti più ragazzi che si
fermavano da noi per una pizza dopo
la scuola ora ne ho meno perché preferiscono le pizzerie da asporto. Io però,
continuo in quello in cui credo e non
sento la crisi perché, lavorando bene,
lavoro sempre. Io faccio un mestiere
in cui devi essere bravo e onesto, un
mestiere che mi piace e che non mi pesa
affatto. Per me ogni cliente è un ospite
che invece di passare la serata a casa sua
la passa qui da me.
Per chi fosse interessato a passare,
quindi, una serata da “Arnold” può
contattare il numero 0535/21522. La
pizzeria si trova a Mirandola, in Piazza
Costituente al civico 64.
Greta Sala
BREVI
Oltre che titolare dell’“Osteria
dei Girasoli” (in via per Concordia
58), Giancarlo Querzè è anche
presidente dell’associazione di ristoratori “Mirandola con gusto”, i
cui aderenti sono al centro di questo
nostro viaggio culinario. Abbiamo
fatto qualche domanda a Monica,
moglie di Gianfranco.
Da quanto tempo dirigete questo
ristorante?
Prima avevamo un’azienda agricola a Guiglia ed ora cerchiamo di
portare quella sensazione e quell’esperienza anche qui, dove non abbiamo
le galline e l’orto. Abbiamo inaugurato a Mirandola nel 2008, proprio il
giorno dell’8 marzo, perché abbiamo
sempre un occhio di riguardo per la
donna. Il nome del ristorante deriva
dal fatto che il girasole è un fiore di
compagnia, non è solitario come può
esserlo una rosa, e si avvicina di più
a come siamo fatti noi.
Fate da sempre questo lavoro?
Mio marito è nella ristorazione
da vent’anni e ha una passione per le
cose fatte in casa. Io mi occupavo di
marketing e ho alle spalle anche un
negozio di alimenti biologici, essendo
specializzata nella cucina vegetariana,
ma ho imparato da lui e da cinque anni
lo seguo in questa iniziativa. La preparazione di molti piatti la dobbiamo
anche alle nostre nonne, che ci hanno
insegnato a preparare i maccheroni
pettinati, le tigelle, i tortelli. Tutti i
piatti sono elaborati da noi, a partire
dalle materie prime grezze.
Ci sono piatti che prediligete?
Potrei dire che abbiamo un’ottima
grigliata di carne di angus irlandese.
Non usiamo cucinare molto pesce e,
infatti, teniamo poca varietà, anche
se ben curata. Abbiamo il salmone
marinato alle erbe e il filetto di tonno
sashimi, anche questo in erbe aromatiche con ingredienti segreti del
cuoco. Un’altra specialità di Giancarlo sono i dolci: abbiamo un’ottima
meringata e da ricordare è anche il
tortino di cioccolato caldo al profumo
di cannella. Ci piace fare sperimentazioni e inventare. Io ho la fantasia e
mio marito è un bravo esecutore. Io
penso che bisogna personalizzarsi in
Cassette
fruttache
e verdura
cucina. Infatti
per di
il galà
si tiene
nelloanno
spaccio
Mazzoli)
ogni
vi aziendale
vogliamo(foto
sorprendere
con un dolce ideato da noi.
Avete progetti per il futuro?
Il nostro progetto più grande è
quello di tornare ad avere un agriturismo. Però abbiamo in mente anche
un’altra idea: un corso di cucina per
single. Si terrà con incontri di un paio
di ore. Per ora c’è solo l’idea però, è
ancora da concretizzare.
Avete nel menù piatti particolari?
Ai Mirandolesi piacciono le novità nei sapori?
I mirandolesi hanno ancora gusti
piuttosto classici: chi ci richiede i
piatti più particolari sono coloro che
sono qui di passaggio. Da tre mesi
abbiamo più persone durante l’ora
di pranzo, se escludiamo il sabato,
e spesso si tratta di uomini di affari
qui per lavoro e solo per un giorno,
e sono loro che osano tentare di più.
Una volta abbiamo avuto anche due
clienti stranieri che ci hanno contattato grazie al sito che cura Giancarlo:
www.osteriagirasoli.it.
G.S.
In una lettera indirizzata alla
Comandante della Polizia Municipale Gabriella De Mitri, la Dirigente
Scolastica della Scuola elementare
“Alighieri” di Mirandola, Paola Cavicchioli, esprime «il gradimento dei
docenti per le attività progettate e condotte insieme alla Polizia Municipale,
che hanno avuto positive ricadute sulle classi. Le vostre competenze professionali – continua la Preside – sono
state molto apprezzate e gli interventi
effettuati, sia rispetto all’educazione
stradale che alla legalità sono risultati
efficaci e proficui. L’Amministrazione
Comunale è senza dubbio il partner
educativo privilegiato della scuola e
ogni iniziativa che si inserisca proficuamente nel curricolo scolastico è
da valutare con attenzione e pensiamo
vada messa a punto in sinergia».
Controllo
funghi gratis
Fare controllare i funghi raccolti
è un’operazione semplice e gratuita
che mette al riparo da pericoli gravissimi per la salute. A questo scopo,
anche quest’anno sono attivi nella
provincia di Modena, sia in estate
che in autunno, punti di controllo per
il riconoscimento e la certificazione
dei funghi freschi raccolti. Il servizio è
realizzato dall’Ispettorato micologico
del Servizio Igiene degli Alimenti e
Nutrizione dell’Azienda Usl. Il controllo è del tutto gratuito per chi consuma i funghi che ha raccolto, e può
essere richiesto direttamente (nelle
giornate e negli orari indicati) senza
alcuna prenotazione. Presso le sedi
apposite è possibile effettuare anche
i controlli per la commercializzazione
e la somministrazione dei funghi, con
certificazioni che, in questo caso, sono
a pagamento. Nei punti di controllo
sono inoltre disponibili opuscoli informativi sulla raccolta dei “funghi
spontanei”. è bene comunque non
consumare funghi in caso di dubbi
sulla loro identificazione. Alcune
categorie di persone devono, inoltre,
essere particolarmente prudenti. In
caso di malessere dopo il consumo di
funghi occorre recarsi immediatamente all’ospedale; tenere a disposizione
eventuali avanzi del pasto e dei funghi
consumati; fornire indicazioni utili per
l’identificazione delle specie fungine
consumate e del luogo di raccolta.
La sede mirandolese dell’Ispettorato
micologico è presso il Servizio Igiene
degli Alimenti e della Nutrizione in
via Lino Smerieri 3 (tel. 0535/602888)
ed è aperto il lunedì dalle ore 9 alle 10
da settembre a fine novembre.
10 · agosto 2009
agosto 2009 · 11
SOLIDARIETà
Nuovi locali a San Martino Carano per La Casa sulla Roccia
Quando la famiglia è al centro
Una nuova associazione di volontariato ispirata ai valori evangelici
Riportare la famiglia al centro,
riaffermandone l’importanza come
soggetto fondamentale della nostra
società. E’ questo la finalità principale
dell’Associazione di volontariato “La
Casa sulla Roccia”, che si ispira ai
valori della vita evangelica. L’Associazione conta al momento 16 associati e
un buon numero di sostenitori e ha in
mente importanti iniziative e progetti.
Ne abbiamo parlato con il Presidente
Stefano Zerbini.
Cos’è esattamente la Casa sulla
Roccia?
La Casa sulla Roccia è quella casa
citata nel Vangelo di Matteo, costruita
in modo tale che niente e nessuno
la possa far crollare perché costruita
sull’amore e sulla carità insegnata da
Gesù Cristo. Una casa che rimane in
piedi perché poggia saldamente sulle
sue fondamenta, viene costantemente
curata e amata perché ci si possa vivere
e star bene. La nostra Associazione
gestirà, per conto dell’Ufficio Famiglia
della Diocesi di Carpi, i locali della canonica di San Martino Carano, sottoposti ad un intervento di ristrutturazione.
Questa struttura costituisce il Centro di
spiritualità familiare “Odoardo Focherini” che verrà ufficialmente inaugurato
il prossimo 13 settembre, in cui avrà
sede anche la Casa sulla Roccia.
A suo modo è stato un ambasciatore di Mirandola, apprezzato per il
suo lavoro di cameriere in tanti prestigiosi ristoranti italiani e non solo. Dal
Savini al Bagutta di Milano, dal Re
Artù al Touring di Carpi, da Genova a
Lugano, Davide Bulgarelli ha servito
migliaia di clienti. Conosciuto da tutti
come “Trinità”, Bulgarelli è nato il 15
febbraio 1948 alla Miseria Vècia. Per i
non autoctoni, ricordiamo che si tratta
di una delle tante località delle Valli
(come la Pitoccheria, la Povertà…)
che nel nome ricordano ancora quanto
fosse dura la vita dei nostri nonni; e
che dovrebbero insegnarci quanto hanno dovuto faticare per garantire benessere a questa terra, prima dell’avvento
delle industrie e del biomedicale. Suo
padre lavorava in un “gioco” di caccia,
cioè accompagnava i cacciatori nelle
loro sortite. Davide partì giovanissimo per Gallarate, per imparare un
mestiere. Nel varesotto iniziò la sua
attività lavorativa, servendo in modo
impeccabile ai tavoli di vari locali. E’
qui che ha maturato quell’esperienza
che lo ha portato, oggi, a preparare
pranzi e cene per gli amici. Le sue
specialità sono la “frutta scolpita” e i
sorbetti, ma sa cucinare anche primi
e secondi piatti con un tocco del tutto
originale. «Quando mi chiamano per
L’edificio completamente ristrutturato
della canonica di San Martino Carano,
sede della Casa nella Roccia
Perché è nata l’Associazione?
Perché si è posta l’obiettivo di voler
riaffermare l’importanza e la centralità
della famiglia come soggetto sociale
e relazionale insostituibile nel determinare il benessere e la qualità della
vita di ciascuna persona e della società
intera. Come? Operando al di sopra
di ogni parte, in stile di accoglienza,
ispirandosi ai valori evangelici.
Quali sono le finalità dell’Associazione?
In primo luogo riconoscere e valorizzare il ruolo della famiglia nella
società; poi promuovere e sviluppare
iniziative a sostegno della famiglia e
infine collaborare a progetti comuni
con gli enti che si preoccupano della
famiglia nelle sue varie sfaccettature
Che tipo di attività saranno
proposte?
Inizialmente quelle riguardanti
alcuni ambiti che contemplano attività
didattiche, ricreative, di socializzazio-
Dal cinema ai fornelli:
le passioni di “Trinità”
Già cameriere in noti ristoranti e comparsa
in vari film, ama cucinare per gli amici
Davide Bulgarelli durante un party a bordo piscina e una delle sue creazioni
battesimi, matrimoni o pranzi a bordo
piscina – spiega – ci vado sempre
volentieri, mettendo in pratica quello
che ho visto fare in tanti anni». Il
soprannome di “Trinità” lo deve ad
alcune “comparsate” che ha fatto
ne ed educativo spirituale: sostegno
alle famiglie fragili o in difficoltà (con
l’aiuto e la collaborazione del Centro
di consulenza familiare della Diocesi
di Carpi), momenti di festa e di condivisione, incontri di formazione per
genitori, confronto e scambio di esperienze tra famiglie con e senza esperti,
iniziative di solidarietà, giornate di
riflessione e spiritualità per coppie e
gruppi di famiglie. Non mancheranno
in futuro proposte e iniziative che
tutelino e garantiscano le famiglie in
quanto tali, sul piano sociale.
Che tipo di difficoltà avete incontrato e poi superato per
avviare l’attività della vostra
Associazione?
La difficoltà iniziale, che purtroppo perdura, è stata ed è proporre le
famiglie come vero soggetto sociale,
che non necessitano di essere legate al
carrozzone di nessuno, che possiedono
una voce propria che va ascoltata e
soppesata. Una associazione che si
propone come rete tra famiglie non è
ancora entrata fino in fondo nella cultura del nostro territorio. E’ un lavoro
di sensibilizzazione che va condotto
porta a porta, con delicatezza, ma che
già sta dando i primi frutti.
sezione 5^ A) sono risultati originali
e di notevole qualità, sia grafica che
comunicativa. La Scuola dell’infanzia
di viale Gramsci si è dunque classificata
al terzo posto e riceverà un premio
pari a 800 euro. La premiazione verrà
effettuata il 13 ottobre 2009 alle ore 10
presso la Sala Arcelli della Cna, in via
Malavolti 27 Modena.
Nella foto, alunni al lavoro e uno
degli elaborati apprezzati dalla Giuria
e premiati.
tutti i giovani
poeti vincitori
I vincitori del premio di poesia
“Giovani artisti”, individuati da un’apposita giuria nei giorni scorsi, saranno
premiati in Auditorium durante il
“Settembre pedagogico” , in programma il prossimo 7 novembre. La giuria,
composta dai docenti Lorenzo Tinti e
Giuseppina Reggiani e dalla poetessa
Elena Ferramola, era presieduta da
Roberto Ranieri. Le opere dovevano
essere inedite e mai candidate ad altri
concorsi. Ad aggiudicarsi il primo premio per la Scuola media “Montanari”
è stato “Il burattino” di Evelin Grossi
(classe seconda). Al secondo posto si è
classificato il componimento “Io come
un gesso” di Francesco Cilia (seconda)
e “Le ragazze” di Sukaina Karroumi
(prima). Nella stessa sezione sono
stati inoltre segnalati “Il mio piumino”
di Emma Pignatti (prima), “Amica
ombra” di Fabrizio Bertolazzi (prima),
“Sogno di pensieri” di Valeria Poletti
(terza) e “Vorrei aprire quella porta” di
Valentina Cannavacciuolo (seconda).
Per la sezione Scuola superiore (LuosiCattaneo) primo posto per “La morte”
di Virginia Bellini (terza), secondo per
“Vorrei” di Wenn Mei Mei, terzo per
“Il fiore del mio amore” di Jeremiah
Ugwalia. Segnalato anche “Tempesta”
di Eduardo Siciliano (seconda).
un QUADRO
per obama
Lu.Ma.
in vari film a partire dalla fine degli
anni Sessanta. In Banditi a Milano di
Carlo Lizzani (1968) recita al fianco
di Tomas Milian, che veste i panni del
commissario. Bulgarelli è invece uno
dei membri della nota banda di Pietro
Cavallero (impersonato da Gian Maria Volontè), durante la sanguinosa
rapina all’agenzia n. 11 del Banco di
Napoli, in largo Zandonai a Milano.
«Il mio personaggio muore dentro la
banca durante lo scontro a fuoco con la
polizia», racconta Bulgarelli, che nella
finzione cinematografica “si riscatta”
qualche anno dopo. E’ il 1973 e si gira
La polizia incrimina, la legge assolve.
A dar manforte al commissario Belli
(Franco Nero) c’è un agente impersonato dal cameriere mirandolese. «Per
la partecipazione ai film – ricorda ancora “Trinità”, che ha messo in scena
alcuni dei suoi personaggi anche alla
“Bussola” di Mirandola, con grande
successo – si guadagnavano tra le 50
e le 100 mila lire». Più di recente ha
recitato a fianco di Mariangela Melato in Oggetti smarriti di Bernardo
Bertolucci (1980) e nella fiction su
don Zeno. «Purtroppo – dice a proposito del lungometraggio sul prete di
Nomadelfia – le scene in cui comparivo sono state tagliate. Ma il cinema è
fatto così». Parola di “Trinità”.
La Scuola di viale Gramsci Fine d’anno alle terme
è terza a un concorso Ausl per il “Merighi” e l’Ammi
Brillante risultato per la scuola
dell’infanzia di viale Gramsci in un
concorso di educazione alimentare e
motoria dell’Ausl di Modena intitolato
“Mangia giusto, muoviti con gusto”. La
commissione ha giudicato il percorso
educativo ben articolato ed ha ritenuto
importante il coinvolgimento attivo dei
bambini. Gli elaborati realizzati (“Il
teatro della salute” della sezione 3^ B,
“Il libro del latte” della sezione 3^ A e
“Percorso stradale della salute” della
brevi
Sabato 6 giugno il Circolo medico “Merighi” e la Sezione Ammi di Mirandola
hanno chiuso l’anno Sociale 2008-2009 alle Terme di Tabiano e Salsolmaggiore.
L’annata, che ha visto la presenza di “luminari della medicina”, è stata particolarmente intensa e importante. Dopo poco più di un’ora di pullman, la comitiva
di medici e signore ha visitato prima le Terme di Tabiano quindi quelle di Zoia,
apprezzando la gentilezza e professionalità del personale. Grazie alla disponibilità dei medici termali, sono state approfondite le indicazioni per lo più rinobroncopolmonari e artrosiche, che traggono beneficio da queste specifiche cure.
La giornata si è conclusa alle Terme Berzieri, stupendo esempio di Liberty con un
happy hour al quale ha fatto da cornice la “Mutina Swing Orchestra” (foto), che
ha come tastierista e voce solista Giacomo Carpenito, stimato reumatologo.
Sarà esposto al Castello dei Pico,
prima della sua spedizione negli Usa,
un grande ritratto del Presidente Barack
Obama realizzato da Teresa Noto. La
pittrice esporrà dal 26 settembre (inaugurazione alle ore 17.30) nella Galleria
della Duchessa, in una mostra intitolata
“Energia Contemporanea”, che raccoglierà una ventina di opere recenti di
grande formato e sarà introdotta dal
prof. Angelo Andreotti, direttore dei
Musei Civici d’Arte Antica di Ferrara,
autore del testo in catalogo. La mostra
terminerà l’8 novembre 2009.
MOTORADUNO
NAZIONALE SPIDY
Si svolgerà sabato 18 e domenica
19 luglio il 18esimo Motoraduno
nazionale organizzato dal Moto Club
Spidy di Mirandola con il patrocinio del
Comune e in collaborazione con il Consorzio del Centro. Sabato 18 alle ore 14
apriranno le iscrizioni e inaugurerà la
mostra statica di moto “Morini”. Alle
16.30 partirà il giro turistico con sosta
e visita guidata all’impianto idrovoro
“Mondine” di Moglia. Alle 18 chiuderanno le iscrizioni e alle 20 ci sarà
una cena convenzionata. Domenica 19
luglio il Motoraduno proseguirà alle 8
con la riapertura delle iscrizioni, con
colazioni e gadget compresi. Alle 10.30
il giro turistico partirà per Fossoli,
dove sosterà per visitare l’ex Campo di
concentramento. Alle 11 chiuderanno le
iscrizioni. Alle 12.30 ci sarà il ritorno
per Mirandola e alle 13 è previsto il
pranzo convenzionato. Al pomeriggio
si terrà un’esibizione freestyle di motocross acrobatico. Info: 339/3672722,
338/3054307 o 335/5929993.
A VERONA
CON GLI AMICI
Proseguono i viaggi degli Amici
della Musica per portare appassionati
all’Arena di Verona, in occasione
dell’87esimo festival lirico. Per informazioni: tel. 0535/610425 oppure
339/1899383, tel. E fax 0535/39925.
12 · agosto 2009
solidarietà
I volontari hanno consegnato 9 mila euro di materiali
I Vigili del Fuoco
aiutano l’Abruzzo
Alimenti a lunga conservazione,
ventilatori, asciugamani e indumenti
nuovi, stoviglie in plastica e ceramica, disinfettante; e ancora: giocattoli,
libri e materiale didattico, per un
valore complessivo che si aggira sui
9 mila euro circa. E’ un aiuto concreto
all’Abruzzo quello offerto dai Vigili
del Fuoco Volontari di Mirandola,
“ai quali – commenta il Sindaco di
Mirandola Maino Benatti – va il mio
apprezzamento, a nome dell’intera
cittadinanza per la notevole sensibilità
dimostrata”.
A consegnare il materiale raccolto
per le popolazioni colpite dal sisma,
sabato 27 giugno, sono stati alcuni
membri dell’Associazione “Amici
dei Vigili del Fuoco Volontari di
Mirandola onlus”, che si sono recati
presso il Polo logistico Protezione
Civile di Avezzano (L’Aquila). La
raccolta del materiale ha visto protagoniste diverse realtà locali e provinciali
quali: Cuoghi Spa Magazzini Ingrosso
Confezioni e Maglieria di Modena,
Hospal-Gambro di Mirandola, Tanzi
Snc Edizioni Didattiche di Modena,
Nuova CDP ingrosso alimentari
Mirandola, CAT Euronics point di
Mirandola, Distributore Agip di Solomita G., Forno la doppia coppia di San
Giacomo Roncole, Arcobaleno Blu di
Mirandola, Conad di Mirandola, Sigma
di Mirandola, Acetum Cavezzo, Papavero Giallo Libreria di Cavezzo, Nardi
Ferramenta di Mirandola, Pizzeria Il
Giglio Blu di Mirandola, Dolce Bontà
Putignano Bari, Tullio Tioli ingrosso
maglieria di Mirandola, Farmacia Pico
di Mirandola, Farmacia Pacchioni di
Cavezzo, Comet di Mirandola, che
hanno fornito generi vari e di prima
necessità e attrezzature.
Anche l’evento benefico “Angeli
dell’Abruzzo” organizzato dallo
scultore Roberto Taormina, che ha
visto i membri dell’Associazione
“Amici dei Vigili del Fuoco Volontari di Mirandola onlus” impegnati
in un triangolare di calcio assieme
ai Volontari della Croce Rossa di
Modena e ai volontari dell’Associazione “Amici della Mucca Eurina”, il
12 giugno scorso allo stadio “Lolli”
di Mirandola, ha permesso, tramite
l’ingresso a offerta libera di acquistare
materiale, principalmente alimenti a
lunga conservazione, da consegnare
alle popolazioni in Abruzzo.
l’arte dell’urss
in una mostra
Il carico del materiale donato. Sotto, una chiesa lesionata con i ponteggi
Si apre sabato 12 settembre 2009,
nella Sala delle ex prigioni del Castello dei Pico, la mostra “La pittura
e l’illustrazione negli anni ’60-’80
in Unione Sovietica”. L’esposizione,
curata da Mario Romanini, propone
60 opere, dipinte da nove artisti russi,
scelte per mostrare al visitatore uno
spaccato su quello che è stato il filone
predominante dell’arte realistica, del
manifesto di propaganda e dell’illustrazione favolistica nell’ex Unione
Sovietica. L’esposizione sarà visitabile
fino all’11 ottobre (il venerdì dalle 16
alle 19, il sabato, la domenica e i festivi
dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19).
Info: tel. 0535/609995.
Anche l’Avis è in prima linea L’Estate in città prosegue
per le popolazioni terremotate tra sagre, danze e i Buskers
Nella seduta del 6 luglio scorso, il Consiglio dell’Avis di Mirandola ha deliberato di devolvere l’importo per l’acquisto delle strenne agli 80 collaboratori, pari
a 4 mila euro, a favore della ricostruzione della casa dello studente dell’Aquila.
«I gruppi giovanili dell’Avis provinciale – spiega il presidente Libero Montagna
– avevano già contribuito a raccogliere fondi e ad inviare volontari. Noi abbiamo
voluto essere presenti anche con questo contributo. Il volontariato è stato ed è
una delle immagini migliori dell’Italia e lo ha dimostrato proprio negli interventi
all’Aquila e in questi giorni a Viareggio, senza pubblicità e passerelle televisive.
Purtroppo non si può parlare di altrettanta sensibilità per quella parte della nostra
classe dirigente e imprenditoriale che ha pensato solo ad interessi economici, privi
di qualunque etica, che hanno portato alle tragedie a cui abbiamo assistito». Il
Presidente Avis invita donatori e collaboratori a trasmettere suggerimenti e critiche,
tramite e-mail ([email protected]) o presso la sede. Intanto il Consiglio
si scusa per il disagio provocato dal trasferimento degli uffici e auspica di avere
presto una sede definitiva. Nella foto d’archivio, una donatrice premiata.
BREVI
Prosegue l’Estate in città. Fino al 26
luglio è in programma “La Fortezza delle Donne”. Mercoledì 22 luglio nel Parco della Biblioteca (ore 21) letture dal
Decamerone di Giovanni Boccaccio (a
cura di Guido Mascagni). Giovedì 23
luglio nel Parco della Cassa di Risparmio (21) concerto della Filarmonica
“Diazzi” di Concordia. Mercoledì 29 e
venerdì 31 luglio nel Parco della Biblioteca (ore 21) con le letture dal Decamerone (organizza “La nostra Mirandola”
onlus). Da venerdì 31 luglio a lunedì 3
agosto a Quarantoli è in programma la
Sagra della Madonna della Neve. Da
venerdì 21 a martedì 25 agosto a San
Martino Spino “Fiera del Cocomero”.
Domenica 23 agosto “Du pas par Quarentul”, corsa non competitiva. Venerdì
28 agosto in piazza Costituente (ore
21) aspettando la 16esima edizione del
Microfono d’oro. Sabato 29 agosto nel
Cortile del Castello (21.30) “Danze a
corte”: si balla con i gruppi di ballo
della “Polisportiva G. Pico”. Domenica
30 agosto in Centro Storico (dalle 20)
“A Cena coi Pico”, festa in costume per
ricordare gli antichi fasti della corte dei
Pico, organizzata dal Consorzio per la
promozione e valorizzazione del Centro
Storico. Lunedì 31 agosto in piazza
Marconi (dalle 20) “Cena dei giullari”
a cura del Consorzio per la promozione
e valorizzazione del Centro Storico e,
nelle vie e piazze del Centro Storico
(21) “Mirandola Buskers”. Da venerdì
4 settembre a lunedì 7 settembre a
Mortizzuolo “Sagra della Madonna
del Rosario” . Sabato 5 e domenica 6
settembre in piazza Costituente si terrà
la Festa del Volontariato. Da venerdì
11 a lunedì 14 settembre ci sarà a
Cividale la Sagra della Beata Vergine
del Borghetto. Sabato 12 settembre nel
Cortile del Castello dei Pico (ore 18)
“Leggende emiliane”, balletto della
Scuola di Danza del Teatro di Maria
Armanini. Da sabato 12 settembre
a domenica 4 ottobre al Barchessone
Vecchio di San Martino Spino (dalle
ore 15 alle 20) Mostra “La lucertola”
del Centro Giochi, Natura, Creatività
di Ravenna. Domenica 13 settembre in
piazza Garibaldi Mercato contadino e in
Centro Storico Mirandolantiquaria. Nel
Cortile del Castello alle 18 Festa della
danza con la Scuola di Ballo “Artedanza” di Stefania Pignatti.
ALLA SCOPERTA
DEI MULINI
Novità nelle visite con accompagnatore culturale de “La Nostra
Mirandola” onlus. Domenica 9 agosto
alle ore 17.30 in auto si andrà alla
scoperta di Concordia (ex Ducato dei
Pico), sull’argine degli antichi Mulini
natanti, un percorso ricco di storia e
curiosità culturali. E’ gradita la prenotazione. Ogni domenica di agosto
(ore 17.30-19.30) visita alla Chiesa del
Gesù, con intagli lignei di rara bellezza
(1621-1689). Il ritrovo per tutte le visite
è davanti alla Chiesa del Gesù.
Per ulteriori informazioni
o prenotazioni(in giorni diversi da
quelli in calendario): 0535/38030,
339/1191266; Centro Culturale Polivalente, 0535/29788-29783; e.mail:
[email protected].
agosto 2009 · 13
scuola
La stagione culturale mirandolese
ha continuato a coinvolgere la cittadinanzaa. In occasione dell’anno internazionale dell’astronomia, l’Istituto
“Galilei” di Mirandola ha promosso
un’iniziativa intitolata “Dall’antropocentrismo al relativismo gnoseologico:
scienza, fede e cultura di fronte alla
rivoluzione galileiana”. Nell’ormai
collaudata cornice del ristrutturato
Castello dei Pico, che ha ospitato
conferenze di grandi maestri come
Odifreddi, Pasquino, Ferrajoli e
Regge, mercoledì 20 maggio, le classi
quinte del “Galilei” di Mirandola hanno partecipato a duna conferenza, volta
a celebrare il capolavoro di Liliana
Cavani: “Galileo”.
All’evento, coordinato dalla professoressa Lucia Freda, docente di
lettere del “Galilei”, hanno partecipato, oltre al dirigente scolastico del
“Galilei”, Giuseppe Pedrielli, Gino
Mantovani, allora assessore alla
cultura del Comune di Mirandola,
Giorgio Santoro, docente di Fisica
all’Università di Modena e Reggio
Emilia, Dario D’Incerti, presidente
del Circolo Cinematografico Cineforum di Carpi, e Franco Spaggiari,
direttore della Cna di Mirandola.
Dopo i saluti introduttivi e l’illustrazione sintetica dei contenuti del
film, gli studenti hanno assistito alla
visione del “Galileo”. Un film crudo
e accattivante, in cui il forte dibattito
sui rapporti tra fede e scienza si rende
ancor più evidente con l’esempio di
Galilei stesso, figura allo stesso tempo vittima e vincitore di un conflitto
che prosegue ancor oggi. «Al di là
di alcune licenze artistiche – dice
Santoro – il film rende molto chiaramente quale fosse la situazione della
ricerca scientifica dell’epoca». Una
scienza che, ricordiamo, era basata
principalmente sull’interpretazione dei
Proiezione del film “Galileo” della Cavani
Studenti tra fede
scienza e cultura
Iniziativa dell’Istituto “Galilei” su un
rapporto che da sempre genera dibattiti
Un momento dell’iniziativa
organizzata dal “Galilei”
nell’Auditorium del Castello
testi sacri e sull’autorità dei classici,
primo fra tutti Aristotele. «Ciò – prosegue il professore – rende ancora più
evidente la grande innovazione del
metodo induttivo di Galileo; la diretta
osservazione del fenomeno fisico precede la formulazione di una ipotesi e
la costruzione di una legge specifica
(“La scienza parla per figure geometriche ben definite”)». Sulla validità
del “metodo cavare”, come docente
di fisica classica, egli non ha dubbi:
«Certamente l’osservazione diretta –
ribadisce Santoro – riesce a costituire
leggi verificabili sperimentalmente;
tuttavia, così come i vestiti, anche le
leggi debbono ad un certo punto essere
modificate e riviste alla luce delle ultime scoperte, nonostante nell’ultimo
secolo alle sperimentazioni pratiche
si sia preferito anteporre l’analisi matematica». Secondo Spaggiari oggi la
scienza ha obiettivi più pratici. Anche
la ricerca, seguendo le regole di merca-
BREVI
to, deve saper indagare laddove vi sia
richiesta di innovazione. Nondimeno,
non bisogna abbandonare quei campi
(astronomia, biologia, matematica)
che, pur non avendo ripercussioni immediate, riescono ad aprire orizzonti
nuovi per un miglioramento futuro.
«Mirandola – ricorda Spaggiari –
come polo del biomedicale, deve saper
sfruttare le risorse umane presenti nel
territorio e iniziare a produrre da sé
la propria innovazione». L’uomo di
scienza, pertanto, deve sempre essere
incoraggiato e premiato per le sue ricerche, poiché può, con la sua attività,
migliorare le condizioni dell’umanità,
nel rispetto della vita, pur sempre rivolta a capire l’universo e le sue leggi
intrinseche.
L’importante è dunque instaurare
un dialogo tra popolazione e centri di
studio, in modo da poter aiutare questi
ultimi ad orientarsi verso quei campi
del sapere più vicini alla sensibilità
di ciascuno. La conferenza è stata
organizzata proprio per coinvolgere i
giovani verso il mondo della ricerca,
per sfatare qualche mito sul conflitto
tra sentimento e ragione e rientra,
dunque, anch’essa nel programma di
diffusione della cultura che in questi
anni diventa sempre più fruibile.
Non possiamo che augurarci che le
cose procedano in questa direzione, in
modo da creare una società più informata e più coscienziosa e, insieme ad
essa, un mondo migliore. Gli studenti
hanno risposto con vivo interesse,
ponendo quesiti ai relatori ed osservazioni pertinenti: un’iniziativa utile
per avvicinare in modo accattivante
i giovani a importanti problematiche
che non sempre trovano il giusto spazio negli approfondimenti disciplinari
scolastici.
L.F.
Con Morselli il mondo
si unisce in una danza
Insegnante, ricercatore e ballerino
di danza popolare-tradizionale internazionale. Sandro Morselli, 23 anni,
mirandolese, fa parte del gruppo reggiano “Balliamo sul Mondo” (www.
balliamosulmondo.net) e da settembre
organizzerà, in collaborazione con
Khorovodarte, alcuni corsi anche a
Mirandola. Morselli fa parte anche
di un gruppo di flamenco a Modena
e del Led di Concordia, che sabato 11
luglio a Mirandola ha messo in scena
uno spettacolo ispirato ai musical di
Broadway.
La sua è una vera e propria passione nata un po’ per caso e coltivata
con impegno nel tempo. «Sei anni fa
– spiega – giocavo a pallavolo e mia
madre frequentava un corso di danze
etniche che si svolgeva a Mortizzuolo.
Ho deciso di “sfidarla” e mi sono accorto che era la strada che faceva per
me». Sandro ha approfondito le sue
conoscenze, trovando una particolare
attrazione per tre generi in particolare:
la danza irlandese, il flamenco e il tip
tap. «Attraverso lo studio dei diversi
balli – prosegue – si possono capire
tante cose dei popoli. Per noi la danza
non è fine a se stessa, né ci interessa
organizzare i classici saggi di fine
anno. Per noi è fondamentalmente
uno strumento per stare insieme. I
corsi che proponiamo si rivolgono a
pubblici di ogni età, perché la danza
popolare deve essere accessibile a tutti. Abbiamo avviato anche laboratori
nelle scuole, corsi per anziani e per
persone disabili. Organizziamo inoltre
stage con esperti».
si respira...
aria balsamica
Domenica 28 giugno, in occasione
del 43esimo Palio di San Giovanni a
Spilamberto, è stato premiato un campione di aceto balsamico tradizionale
di Modena proveniente da un produttore mirandolese, Davide Bizzarri.
Il Palio, organizzato dalla Consorteria dell’Aceto Balsamico tradizionale di Modena, è il più autorevole
concorso dedicato a questo preziosissimo prodotto modenese. Quest’anno
sono stati ben 1.300 i campioni da
sottoporre al vaglio degli esperti
ricevuti dagli organizzatori. Dopo
un’elaborata procedura di valutazione,
eseguita attraverso la formidabile aliquota di 13.107 assaggi, si è giunti ad
aggiudicare i punteggi di merito agli
aceti balsamici tradizionali della nostra provincia, selezionando i migliori
balsamici tradizionali dell’annata.
Poiché il Palio di San Giovanni è la
manifestazione forse più importante
per la valutazione del balsamico
tradizionale, si può affermare, con
un pizzico di enfasi, che gli aceti
premiati sono in assoluto i migliori
al mondo. Una medaglia e un grande
applauso sono stati riservati a Bizzarri
che, con una valutazione di 282,5
punti, si è aggiudicato il premio come
migliore aceto della Comunità Area
Nord, che comprende i nove comuni
della Bassa.
È con legittimo orgoglio, dunque,
che i cittadini di Mirandola devono
sentirsi a pieno titolo parte di una tradizione antica, quella del balsamico,
alla quale ancora oggi garantiscono
continuità con eccellenti risultati.
LIBRO E READING
DI MIRKO VALENTE
Il Gruppo “Balliamo sul mondo”, di cui fa parte Sandro Morselli (settimo in piedi
da destra)
Come sempre accade in ogni campo, lo studio amplia le conoscenze e
riserva, non di rado, anche sorprese;
come le affinità esistenti tra Paesi e
popoli all’apparenza molto lontani. «Il
flamenco – osserva Morselli – non è
altro che la declinazione spagnola di
danze tzigane nate in India e arrivate
prima nell’Est poi nel resto d’Europa». Ma anche sulle danze nostrane
può sgretolarsi qualche certezza: «Il
ballo liscio, le mazurke e le polke
sono d’importazione: qui si ballavano
gighe, tresche e tresconi».
Sarà presentato lunedì 27 luglio
nel Chiostro del Liceo (piazza Garibaldi) il volume “Non mi abbandonare mai” di Mirko Valente. La
presentazione sarà accompagnata da
un reading tratto dal romanzo con
Mirko Valente, voce narrante, Stefano
Bortoli, chitarre, synth e loop, Carlo
Campagnoli, batteria e chitarre, e Samuele “Jack” Palazzi, contrabbasso.
inserzione a pagamento - committente responsabile Ilmo Pedrazzi
14 · agosto 2009
Agenzia affiliata di Mirandola (MO) – via Roma 25 – tel 0535-20654 - fax 0535-651028 - email: [email protected]
Orari d’apertura: mattino 9-12.30, pomeriggio 16-19. Chiusura: sabato pomeriggio. Titolare: Alberto Bombarda
agosto 2009 · 15
UN MONDO DI MIRANDOLESI (22) - Dmitry Berezovskiy, 20 anni, nato a Rostov
Dalla Russia con ardore. Dmitry
Berezovskiy, 20enne nato a Rostov
sul Don, riconosce di sentirsi di
passaggio a Mirandola («sogno di
studiare medicina in Inghilterra»,
dichiara convinto), ma vuole lasciare
un segno qui nella Bassa. Come la madre, che ha seguito in Italia dal 2005,
è assistente civico a Mirandola. “Un
impegno – dice lui – per dimostrare la
riconoscenza a questa città che mi ha
accolto facendomi sentire bene».
Mai nessuna difficoltà a inserirsi?
«Qualche mio coetaneo poteva
essere diffidente, all’inizio, nei confronti di uno straniero come me, ma
poi a scuola sono diventato molto
amico anche di questi (Dmitry deve
frequentare l’ultimo anno dell’Itis
Galilei, ndr). In generale, ho notato
che è naturale per voi coinvolgere le
persone. L’ho notato anche a Mirabello, nel Ferrarese, al mio arrivo in
Italia. Mi chiudevo in casa a studiare
l’italiano, ma i miei nuovi compagni
di classe mi stanavano perché stessi
con loro. E’ stato molto più utile e
naturale imparare la lingua così. Anche
noi russi siamo molto solidali, anche
se magari il nostro atteggiamento più
chiuso potrebbe ingannare».
La comunità russa non è molto
numerosa a Mirandola...
«Ho saputo che siamo solo nove
persone, e in realtà pensavo ancora
meno».
La nostra è una città accogliente
per gli stranieri?
«Sì, può esserci solo un po’ di
distacco, nei nostri confronti, da parte
di chi ti incontra la prima volta. Ma
fa in fretta a passare. Invece ho avuto
problemi burocratici, di recente, per
«Vorrei i negozi più aperti
e qualche locale notturno»
«Della Russia mi mancano il brodo e le super colazioni»
Dmitry
Berezovskiy
fare un breve soggiorno in Inghilterra.
E’ stata respinta la mia richiesta di
visto per una questione di documenti
che non risultavano aggiornati. Incomprensibile».
Non deve essere facile stabilirsi
in un centro piccolo, in un paese
che non si conosce, dopo aver
Galilei e San Vincenzo
per gli studenti stranieri
Proseguendo l´esperienza degli
ultimi anni, esempio virtuoso di collaborazione tra scuola e mondo del
volontariato mirandolese, durante
l´anno scolastico appena concluso si è
consolidato ulteriormente il rapporto
tra l’Istituto “Galilei” e l´associazione
San Vincenzo de’ Paoli, al fine di
organizzare attività scolastiche volte
all’inserimento degli alunni stranieri.
La presenza presso l’Istituto “Galilei”
di 16 ragazzi analfabeti dell´italiano, di
nazionalità marocchina, turca, ucraina,
cinese, ivoriana, arrivati quasi tutti in
Italia nell’estate del 2008, iscritti in
prevalenza ai primi anni del Tecnico e
del Professionale, ha spinto la scuola
a cercare risorse per attivare nuove
metodologie didattiche, al di là dei
corsi tradizionali suddivisi in livelli di
competenza rivolti agli allievi stranieri
già in possesso di conoscenze elementari della lingua italiana. In particolare,
per la prima volta, l’Istituto ha cercato
di realizzare percorsi personalizzati per
piccoli gruppi e per singoli studenti, che
tenessero conto delle esigenze formative reali degli individui e della cultura
d´appartenenza. è qui che il contributo
competente delle volontarie, per lo più
docenti in pensione dotate di grande
passione e notevole professionalità,
si è rivelato prezioso. L’azione delle
docenti volontarie non si è limitato
all’insegnamento della lingua italiana,
ma è andato oltre cercando di conciliare
le problematiche sociali e familiari dei
giovani immigrati con i loro bisogni
formativi. Di fatto la collaborazione
con le volontarie dell’associazione
San Vincenzo de’ Paoli ha consentito
alla scuola di programmare ed attuare
interventi che le sole risorse economiche ed umane interne dell’Istituto non
avrebbero permesso: a livello di alfabetizzazione, per insegnare agli studenti la
lingua per comunicare e per studiare; a
livello si socializzazione, per aiutare i
vissuto in una metropoli.
«Infatti mi stupisce come
a Mirandola tutti si conoscano. Chi incontri per strada è,
nella maggior parte dei casi,
una persona nota a te o a chi
ti sta vicino. E’ un vantaggio,
ma anche uno svantaggio.
Non si passa mai inosservati.
Un altro aspetto che mi ha
sorpreso, e al quale devo
ancora abituarmi dopo anni,
è la chiusura dei negozi alla
domenica o ad ogni festa.
Da noi non è così. E’ brutto
vedere la città deserta, con
tutto chiuso. Soprattutto se
hai bisogno di comprare
qualcosa».
Come sta cambiando invece la Russia? In meglio o
in peggio?
«Cerco di tornarci ogni anno e
vedo una realtà sempre più moderna,
che quasi non riconosco più ogni
volta che mi si ripresenta. Lo vedo
come un cambiamento positivo. Il
nostro è un paese dalle grandi risorse
e bisogna solo saperle sfruttare. Conto
di stabilirmi ancora lì, quando potrò,
ragazzi ad inserirsi a pieno titolo nella
scuola italiana, vero e proprio microcosmo che nei primi giorni di frequenza
spesso appare ostile; a livello di prevenzione e di riduzione della dispersione
scolastica, obiettivo prioritario della
scuola italiana che vuole assicurare i
diritti di cittadinanza ai giovani e promuovere la coesione sociale. I risultati,
con pazienza, sono stati raggiunti: i
ragazzi si sono inseriti positivamente
nelle rispettive classi, dopo le difficoltà
di comunicazione iniziali che avevano
pregiudicato la comprensione anche
delle elementari norme scolastiche.
Con la progressiva acquisizione delle
competenze linguistiche essi non si
sono più sentiti emarginati nelle classi
di appartenenza, come necessariamente
capita quando non si è in grado di comprendere i contenuti delle lezioni.
L’esito più importante è stato che
nessun allievo si è ritirato e più volte
sono giunte sollecitazioni alla scuola
per intensificare le ore settimanali dei
corsi di alfabetizzazione. Al termine
dell’anno, superata con successo la
fase di alfabetizzazione iniziale, diversi
studenti hanno conseguito valutazioni
molto positive nelle discipline scola-
lo ammetto».
I giovani come se la passano a
Mirandola?
«Ci sono diverse opportunità per
stare insieme. Io cerco di fare sport e
di recente ho anche provato il “soft
air”, il combattimento simulato con
pistole ad aria. Diverso il discorso per
il divertimento notturno. Non ci sono
molti punti di ritrovo. Strana, poi, la
mancanza di una discoteca. Non c’è
da stupirsi, se poi i ragazzi devono
spostarsi molto la sera».
Parliamo del mostro cibo...
«Fantastico. Quando sono arrivato
in Italia ho mangiato pizza a più non
posso. Poi mi sono concentrato anche
su altro. Ottimi i tortellini. Ma per
me, e può sembrare strano, non sono
stati una novità. Anche in Russia ne
mangiamo di simili, con la tradizione di riempirne a sorpresa qualcuno
con oggetti particolari che hanno un
significato benaugurante per chi se
li ritrova in bocca. Della Russia mi
manca solo il brodo, e quelle colazioni
sostanziose, con carne e tanto altro,
che a Mirandola proprio non sono
abituali».
P.G.
Corso di Italiano al “Galilei”, con la
volontaria Patrizia D’Incecco
stiche. Questa esperienza dimostra che
l´integrazione multietnica può essere
realizzata nella scuola attraverso attività che si dimostrano efficaci quando
si trovano risorse adeguate e i problemi
vengono affrontati convenientemente. E certamente l’associazione San
Vincenzo de’ Paoli rappresenta per la
scuola mirandolese una “risorsa” importante per promuovere l’inclusione
dei giovani studenti immigrati.
Marcello Bertolla
BREVI
GIOVANI POETI
PREMIATI
Tutti occupati a lanciarsi sms
dal cellulare con le orecchie turate
dall’iPhone, i giovani di oggi? Non
sempre e non tutti, evidentemente, se si
guarda ai risultati della 15esima edizione del Premio nazionale di poesia “Tra
Secchia e Panaro”, la cui premiazione
è avvenuta nei giorni scorsi. Sono
stati infatti 450 gli aspiranti poeti che
hanno sottoposto i loro componimenti
al vaglio della giuria, tra loro tanti
ragazzi della provincia di Modena. La
cerimonia di premiazione del concorso
promosso da La Fonte di Ippocrene in
collaborazione con la Circoscrizione 4,
ha assegnato la medaglia d’oro a Laura
Bordini di Cavezzo. Il secondo posto,
ex-aequo, se lo sono guadagnate altre
due ragazze: Zakaria Dahmi di Medolla e Charlotte Iley di Maranello. Tra i
poeti segnalati ci sono anche Angela
Zucchi, Luca Gavioli di Cavezzo e
Umberto Maria Tomasini di Mirandola.
A tutti loro vanno i complimenti
dell’Indicatore e del Comune.
nasce rivista
per gli sposi
è stato presentato nei giorni scorsi
“View Sposa”, il nuovo magazine
dell’Area Nord interamente dedicato
al mondo degli sposi. «Abbiamo deciso di fondare questa rivista – hanno
spiegato Virna Modena ed Eugenio
Borsari – perché ci siamo resi conto
che, nonostante ci fossero numerose
testate nazionali ed internazionali che
davano ampio risalto alla tematica,
nessuno trattava questo argomento
a livello locale. Ci siamo messi nei
panni delle giovani coppie che devono
organizzare il giorno più importante
della loro vita ed abbiamo pensato che
sarebbe stato loro molto utile avere un
punto di riferimento che desse loro tutti
gli spunti necessari per far diventare
davvero indimenticabile il giorno delle
loro nozze. Ma il bello di “View Sposa”
è che i futuri sposi potranno trovare
tutte le indicazioni dei professionisti
locali a cui si possono appoggiare per
soddisfare i loro desideri».
16 · agosto 2009
agosto 2009 · 17
LA MOVIDA MIRANDOLESE - 5
Testo di Roberta Guerzoni
Alla Barakka dei Cotti
l’estate è senza tempo
Il locale piace per il suo gusto vintage, che
ricorda le mitiche baracchine degli anni Ottanta
Vi ricordate delle baracchine? Di
quando in estate si usciva in bicicletta
per andare a mangiare un gelato insieme agli amici? E di quando, dopo 20
partite al calcio balilla, ci si giocava
la “bella”? Credete che tutto questo
sia legato al passato? Sbagliate! A
Mirandola è ancora possibile trovare
locali dove gustare questi piaceri
senza tempo. «Il nostro è un locale
vintage – racconta Manuela Borsari,
titolare del Cotti’s Bar – dove il tempo
si è fermato agli anni Ottanta, ma che
è diventato anche un forte punto di
aggregazione per i ragazzi, specie per
i giovanissimi». Infatti, “La Barakka
dei Cotti”, che Manuela gestisce da
quattro anni insieme al marito Marco
e al figlio Simone, è, ed è sempre stata
un fondamentale locale di ritrovo per
gli adolescenti che, ancora sprovvisti
di patente, hanno sempre vissuto
questo come un inderogabile punto di
riferimento.
«Fino a quando la stagione lo
permette – continua la titolare – siamo
sempre aperti perché vogliamo offrire
alla nostra clientela il miglior servizio possibile». Il Cotti’s bar infatti è
aperto dalle 10 alle 20 da settembre a
novembre, mentre da marzo ad agosto
l’orario di apertura viene prorogato
fino a mezzanotte. «In estate, quando
le scuole sono chiuse – riprende Marco
– i nostri ragazzi si trattengono fino a
A lato, Simone e Manuela.
Sopra e sotto, due immagini di concerti di “Rock in Barakka”
tardi, anche quando noi chiudiamo
loro spesso restano a chiacchierare qua
davanti il locale. Questo ci fa capire
che noi rispondiamo realmente ad un
bisogno, l’esigenza per i giovani di
avere qualcosa di alternativo rispetto
a Facebook o alla Playstation, di riscoprire la bellezza di stare in compagnia
con gli amici in un locale dove anche
l’aria che si respira è amichevole!».
In Barakka, durante il giorno, è
possibile gustare un pranzo veloce,
piatti freddi, insalatone, panini ma
anche gelati e la gustosissima granita
con ghiaccio tritato al momento. La
sera invece inizia con il rito dell’aperitivo e continua nel dopo cena fino a
mezzanotte. Ma questo è anche il luogo
dove vengono creati eventi particolari,
e Simone, che frequenta la scuola alberghiera, e che durante l’estate aiuta
i genitori a tempo pieno ci spiega «Nel
2007 abbiamo organizzato anche serate
con musica dal vivo, sono stati in tutto
quattro appuntamenti dove altrettanti
gruppi rock e metal si sono esibiti in
un’area per loro appositamente attrezzata. Questa iniziativa era stata pensata
per coinvolgere e gratificare i nostri
clienti, che, dal canto loro, ci hanno
aiutato nell’organizzazione e nella
promozione delle serate». E aggiunge:
«Un’altra nostra iniziativa è regalare,
il sabato sera, un braccialetto star light
(un bracciale di colore fluorescente
che si illumina ndr) a chiunque faccia
almeno una consumazione».
«La crisi? Si sente, è tangibile e
innegabile. – dice Manuela – Sono
sparite le famiglie che negli scorsi anni
erano assidue frequentatrici del nostro
locale nel dopo cena». E conclude: «Il
mio augurio per l’immediato futuro?
Offrire un servizio sempre migliore, e
perché no, riuscire a tenere aperto tutto
il tempo dell’anno!».
Luca Toni e splendide modelle
per Vanzini, il “re delle chiavi”
Non capita tutti i giorni di
aprire la porta di casa e di trovarsi
di fronte un campione di calcio
come Luca Toni, accompagnato da
quattro splendide modelle. è invece
proprio questo che è accaduto a
Gianfranco Vanzini e alla moglie
Loredana, commercianti mirandolesi con un’avviata attività di chiavi
e cornici in via Luosi. La sorpresa
è stata ideata da Stefano Ravara,
grande organizzatore di feste ed
eventi e amico di famiglia dei Vanzini. Ravara sapeva della passione
per il calcio di Gianfranco, ed in
ambiente
particolare della sua ammirazione per
il bomber del Bayern Monaco e della
Nazionale italiana, e così ha pensato
di bene di passare a salutare l’amico.
Il calciatore, una volta a Mirandola, ha
fatto un salto anche al Caffé del Teatro,
dove ha firmato autografi e alla sera
è stato ospite a cena a casa Ravara.
Si è trattato di una giornata davvero
speciale, dunque, quella trascorsa
da Gianfranco Vanzini, che vediamo
ritratto nelle due foto a lato. Qualcuno
ha detto che quel giorno le chiavi non
sono riuscite perfette come al solito.
Ma si tratta delle solite malelingue...
Tra le varietà un esemplare unico in Italia di Eucaliptus Neglectus
Fiorisce il Giardino botanico
La Pica raccoglie ben 700 specie tra autoctone e dei climi del mondo
Queste belle giornate estive ci
fanno venire voglia di prendere la
bicicletta e di immergerci per un po’
nella natura, ma nelle nostre passeggiate pomeridiane certo non ci aspetteremmo di imbatterci in una pianta di
sequoia americana o di poter ammirare contemporaneamente la fioritura di
una ventina di specie di rose diverse.
Tutto questo è possibile se dalle parti
di San Biagio facciamo una puntatina
al giardino botanico La Pica.
Il giardino botanico sta crescendo.
E’ nato ufficialmente nella primavera
del 2008. L’intento dell’ ideatore del
progetto, Giorgio Cavazza, in collaborazione con l’amico entomologo
Adriano Cazzuoli, era di avvicinare
i giovani, ma anche gli adulti, ai temi
dell’educazione ambientale e della
biodiversità: così fu acquistato un
terreno agricolo dell’estensione di
due ettari, acquistate e impiantate le
specie arboree con il contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio di
Mirandola e costituita l’associazione
onlus dal medesimo nome. Il giardino
botanico raccoglie circa 700 specie
tra autoctone e dei climi del mondo,
sistemate all’aperto, in una serra e in
un laghetto artificiale con varie piante
acquatiche.
Tra le varietà è possibile ammirare
qualche specie rara o curiosa, probabilmente l’unico esemplare in Italia
di Eucaliptus Neglectus, eucalipto
neozelandese di ridotte dimensioni
capace di resistere al rigore del nostro clima invernale e una sezione
dedicata alle antiche piante da frutto
ormai scomparse dalle nostre tavole,
come la Cocomerina, la Garofanina
o la Butirra.
Per il completamento della Pica
mancano ancora una serra riscaldata
e l’aula didattica/sala convegni di cui
sono state già gettate le fondamenta.
L’edificio è stato progettato per
essere un esempio di bio architettura
e all’avanguardia per il risparmio
energetico. Attenzione ai giovani si
diceva: durante il periodo scolastico
vengono effettuate visite didattiche
in collaborazione con il centro di
educazione ambientale la Raganella. Gli alunni delle classi vengono
impegnati in varie attività quali la
classificazione delle differenti piante,
o attività di giardinaggio; mentre gli
studenti delle superiori possono essere
coinvolti con un progetto provinciale
chiamato “Giovani all’arrembaggio”,
che li vede attivi presso associazioni
di volontariato; a seguito delle ore di
servizio svolte, vengono loro riconosciuti crediti formativi scolastici.
Chi fosse interessato a dare il proprio contributo concreto per il mantenimento del giardino, e trascorrere
qualche ora all’aria aperta in un ambiente verde e rilassante, può adottare
un’aiuola con il compito di accudirla
personalmente. Il giardino botanico
La Pica può essere visitato nei fine settimana quando i soci sono impegnati
nei lavori di manutenzione.
Simonetta Calzolari
18 · agosto 2009
agosto 2009 · 19
STORIA
Aeroporto di Addis Abeba,
30 settembre 1936, mattino
La lunga stagione delle piogge
monsoniche ha ormai esaurito il suo
prezioso passaggio, il cielo maestoso
dell’altopiano etiopico si rasserena
con ampi squarci di luce in un azzurro
sfolgorante. Sono trascorsi appena
quattro mesi dalla trionfale conquista
dell’impero, culminata con l’ingresso
del Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio alla testa delle truppe italiane nella
capitale negussita il 5 maggio 1936.
Terminate le ostilità, la strategia di
conquista ha spinto l’Esercito Italiano
a consolidare il controllo del territorio
eliminando le sacche di resistenza.
Graziani, subentrato a Badoglio, si è
ferocemente impegnato a debellare la
resistenza abissina
con una vasta operazione di polizia
coloniale. Ormai
da mesi, dai porti
di Massaua e Mogadiscio si stanno
alimentando due
robuste linee di
rifornimenti destinate a consolidare
la presenza italiana
in Etiopia in termini di mezzi e struttura
di governo.
I gruppi da bombardamento e le
squadriglie da ricognizione della Regia
Aeronautica sono ora riconvertite al
ruolo di trasporto logistico di uomini
mezzi e materiali in una vasta opera di
aero-rifornimento agli avamposti strategici della “macchina coloniale”.
Il piazzale della base è ingombro
di trimotori Caproni Ca101 e Ca 133
da trasporto, al centro di incessanti
operazioni di carico. In un angolo del
campo di volo, un pilota di Romeo Ro1
da ricognizione osserva divertito un
gruppo di avieri intenti a far indossare
ad un gregge di ovini dei rudimentali
paracadute destinati all’avio lancio in
un’ impervia regione dove opera un
reparto dell’esercito. Un aviere arriva
trafelato in bicicletta: «Tenente Tosatti,
il comandante Vi attende al comando». La tenda comando della 41esima
squadriglia da ricognizione aerea è
stata eretta sotto un grande eucalipto.
All’interno il comandante Romagnoli
(1) sta dettando un rapporto di volo al
dattilografo; Tosatti saluta e si presenta
a rapporto. Il comandante accoglie calorosamente il giovane pilota, del quale
ha avuto modo di apprezzare le qualità
professionali ed umane, apprestandosi
a descrivergli brevemente la prossima
missione. Si tratta di trasferire in volo
il capitano medico Emanuele Stolfi,
destinato ad organizzare il nuovo presidio medico dell’aeronautica presso
l’aeroporto di Dire Daua.
Il maestro aviatore
Jago Tosatti era nato a Mirandola
il 13 marzo 1913, figlio di Ferdinando
e di Erminia Siena. Dopo gli studi
classici, si era diplomato maestro elementare. Si distinse subito nell’attività
pre-militare della Gil grazie ad una sana
passione per tutto ciò che concerneva il
volo. Il padre Ferdinando, che pure sperava di avviarlo all’attività di gestione
del patrimonio agricolo di famiglia, assecondò la passione aviatoria del figlio,
che si concretizzò con l’ottenimento del
brevetto civile di pilotaggio, conseguito
nel 1934 sul campo di volo di Modena,
sotto l’istruzione del maresciallo Aurelio Spinelli e la supervisione del tenente
pilota Elio Poli.
I cieli padani saturi di nebbia e
capaci di mantenere una nota monocromatica per giorni interi dovevano
essere apparsi insopportabili all’animo
di Jago, la monotonia dei cieli e, forse,
anche un tormentato amore non ricambiato lo spinsero a rifiutare di trascorrere la propria vita nelle terre dei Pico e a
cogliere l’opportunità di divenire pilota
militare nella Regia Aeronautica.
Arruolato il 19 giugno 1934, venne
inviato alla scuola di volo di Grottaglie
(Taranto), ove ottenne, dopo sei mesi
di corso intensivo, il brevetto di pilota
militare e i gradi di sottotenente di
complemento. Classificato dai suoi
istruttori come particolarmente portato
alla navigazione aerea, fu in seguito trasferito alla scuola idrovolanti di Elmas
presso Cagliari.
Le scarse caratteristiche di volo dei
velivoli idrovolanti non entusiasmarono
il nostro pilota, che sognava di vivere
Riuscì a scampare a un incidente aereo, non alla brutalità dei dancàli
La vita per l’Impero
Il pilota mirandolese Jago Tosatti fu trucidato nel 1937
dai guerriglieri che combattevano le truppe fasciste
al sicuro: il racconto di varie imboscate
notturne, è ben presente nei ricordi
dei due aviatori, basati sui resoconti di
quella infida campagna coloniale (3).
Certamente al sorgere del nuovo giorno
da Dire-Daua verrà inviato un aereo alla
ricerca dei due dispersi, si tratta perciò
solo di trascorrere la notte indenni. Nel
precedente “mercato dei doni” oltre alle
armi, i due italiani hanno conservato la
pistola lanciarazzi “very” e numerose
cartucce illuminanti. Così, al primo
sorvolo in zona, non sarà difficile farsi
individuare!
A sinistra, Jago Tosatti. Sopra, è sul suo “Romeo Ro1” a Bahar Dar, nel 1937.
Sotto, a sinistra, alcuni guerrieri dancàli. A destra, i resti del velivolo che il pilota
mirandolese era riuscito a far atterrare in una zona pianeggiante tra i due rilievi
vulcanici del monte Assabòt e la cima Afdèm.
dimensioni d’avventura e pericolo. Con
questo stato d’animo, Jago chiese di
esser inviato come volontario in Africa
Orientale. Il Corno d’Africa rappresentava per lui l’incarnazione visiva del
mistero, una sorta di trasporto emotivo
fatto di colori, emozioni e voglia di
capire mondi diversi, i primi sintomi
di ciò che comunemente diventa, ad
esperienza vissuta, il “ mal d’Africa”.
La domanda venne accolta e Jago
Tosatti ottenne il trasferimento alla divisione aerea “Aquila” sotto il comando
del Duca Amedeo d’Aosta (2), dislocata all’aeroporto di Merna presso Gorizia. Sotto la guida del Tenente Antonio
Pocar, Jago venne assegnato alla 41^
squadriglia da ricognizione terrestre
dotata di biplani Romeo Ro1.
Trasferito in zona di operazioni, il
reparto sbarcò a Massaua dalla Regia
Nave Miraglia il 24 luglio 1935 schierandosi di stanza al campo di volo di
Agodat. Nei primi mesi del 1936, il
comandante capitano Carlo Romagnoli
assegnò il tenente Tosatti alla scorta
aerea della colonna celere A.O. al
comando del gerarca fascista Achille
Starace che stava allora avanzando da
nord alla conquista della regione del
Goggiam. Partendo dal campo di volo
di Bahar Dar sulle rive del lago Tana,
con costanti ricognizioni di copertura
alla fanteria, Jago partecipò attivamente
alla conquista di Debra Marcos, per
la quale meritò un encomio da parte
del Generale Contusi e la proposta al
grado di tenente in servizio permanente
effettivo per meriti di guerra.
L’ultimo volo
Uscito dalla tenda del comando di
squadriglia, Jago si incammina al suo
velivolo e qui giunto, mentre sovrintende al rifornimento ed alla manutenzione
da parte del personale tecnico di terra,
predispone le linee generali del piano
di volo. Il trasferimento è di 360 km
circa che, date le prestazioni dell’aereo,
corrispondono ad almeno due ore di
volo. In tarda mattinata arriva il capitano medico Emanuele Stolfi, il suo
passeggero per Dire Daua. Dopo una
stretta di mano, Jago compie un minuzioso controllo delle attrezzature di
salvataggio e di emergenza, compreso
il paracadute “salvator” indossato con
l’aiuto di due avieri della manutenzione
e si appresta al decollo.
Dalla torre di controllo si innalza
in cielo un bengala bianco, via libera
al decollo. Il Ro1 sale rapidamente nel
cielo luminoso, puntando verso sudest attraverso l’altopiano punteggiato
di grandi eucalipti, a destra si scorge
la vetta del monte Ierèr (3.019 metri),
mentre a sinistra si intravede la grande
strada camionabile per Dessiè, oltre
l’altopiano della Scioa, i boschi lasciano il posto a profondi canaloni rocciosi
solcati da grandi cascate e dinnanzi
all’aereo si staglia la valle Auàsc, oltre
la quale si apre la piana della Dancàlia
meridionale con il velivolo in rotta
verso nord-est. Il piano di volo prevede
come direttrice di orientamento il sorvolo della linea ferroviaria che collega
la capitale etiopica con Gibuti passando
per Dire Daua. Improvvisamente a prua
del velivolo si materializza un gigantesco fronte nuvoloso, il tenente Tosatti è
costretto a virare verso nord per cercare
di oltrepassarlo, la manovra provoca la
perdita del punto di riferimento visivo
rappresentato dalla linea ferroviaria. Il
pilota cerca con bussola ed orologio
di mantenere l’orientamento di rotta;
a complicare lo scenario, subentra
un’avaria al motore. Tosatti decide di
prendere terra in una zona pianeggiante
delineata tra i due rilievi vulcanici del
monte Assabòt e la cima Afdèm. Il
pilota si appresta all’atterraggio su di
una striscia di terreno sufficientemente
piana a ridosso di una zona collinare
ricca di boschi rigogliosi. Il contatto
con il suolo sconnesso è pesante,
l’aereo ferma la sua corsa oltre un
piccolo terrapieno in assetto verticale
sull’elica.
I due aviatori scendono dall’aereo danneggiato miracolosamente
incolumi. La gioia irrefrenabile per lo
scampato pericolo lascia il posto ad una
certa ansia quando dalla fitta boscaglia
appare un gruppo di guerrieri con la
caratteristica “futa” di cotone bianco e
le lunghe lance da caccia. Sono attimi di
reciproca diffidenza; gli italiani, pistole
alla mano cercano di valutare le intenzioni degli indigeni e viceversa.
I guerrieri dancàli, più che altro,
appaiono interessati agli “strani” capi
di vestiario dei due ufficiali italiani,
di conseguenza, si instaura una sorta
di mercato dell’amicizia che vede i
due aviatori privarsi di alcuni oggetti
del loro corredo con il chiaro intento
di conquistarsi la simpatia dei nativi.
Prima di sera alcuni indigeni portano
in dono cibo ed acqua come dimostrazione di stima e rispetto.
La notte africana avanza in un
tripudio di colori sfolgoranti, in lontananza richiami e grida di ogni tipo
di fauna tropicale accompagnano il
riposo dei nostri aviatori. In ogni caso, è
probabile che vengano organizzati due
turni di guardia, perché cibo e sorrisi
non sono certo sufficienti per sentirsi
I momenti dell’eccidio
Presumibilmente, però, la fatica e
la tensione della giornata e le troppe
emozioni vissute devono aver avuto
la meglio di chi era di vedetta. Infatti
verso l’alba, i due vengono sorpresi nel
sonno dai dancàli. Le cronache di chi
aveva avuto modo di sopravvivere e
raccontare la ferocia dei guerrieri etiopi,
avevano persuaso i militari italiani a
conservare l’ultimo colpo di pistola per
sé stessi, nel caso in cui fossero stati sopraffatti; purtroppo difficilmente i nostri
due aviatori devono aver avuto modo di
reagire e la loro morte è probabilmente
sopraggiunta dopo indicibili torture
fisiche. Il giorno successivo l’eccidio,
un reparto dell’esercito parte da Dire
Daua alla ricerca dei dispersi; giunti a
tappe forzate nei pressi del massacro,
segnalato dalla carcassa bruciata del
velivolo ancora in posizione verticale,
con raccapriccio riescono a rinvenire
solo alcuni frammenti di cuoio capelluto, sufficienti all’identificazione degli
sfortunati aviatori. Evidentemente gli
animali selvatici della zona, popolata
da iene e leopardi, ha portato a compimento l’opera di scempio perpetrata
dagli uomini.
La cronaca degli eventi successivi
al massacro è basata sui racconti del
tenente Gerolamo Boratto, cappellano
militare dell’aeronautica a seguito del
reparto esplorante, che sovrintende alla
raccolta dei poveri resti del tenente
Tosatti e del capitano Stolfi posti in due
distinte cassette. In seguito il reparto
militare compie un rastrellamento nel
vicino villaggio dancalo, conducendo
serrati interrogatori che porteranno
all’arresto di alcuni guerriglieri che
verranno in seguito sommariamente
processati presso il tribunale militare di
Dire Daua, dichiarati colpevoli e quindi
fucilati. Le esequie militari dei due
ufficiali si svolgono presso il cimitero
italiano della città, dove però, inspiegabilmente, le due cassette con i miseri
resti vengono tumulate sotto un’unica
lapide, oltretutto identificata con il solo
nome di Emanuele Stolfi.
Il ritorno a casa
Nel 1962, su richiesta della famiglia Tosatti e per interessamento del
Commissariato Generale Onoranze
Caduti in Guerra e del Console Generale d’Italia ad Addis Abeba, si perviene
ad un accordo politico con le autorità
etiopiche che permetterà il rimpatrio
di ciò che resta di Jago Tosatti, il quale
sarà finalmente tumulato nella tomba
di famiglia presso il cimitero di Camurana. Alla memoria del tenente pilota
Jago Tosatti è conferita la Medaglia
d’Argento al Valor Militare (5).
Si conclude così il lungo viaggio di
Jago, epilogo di un destino tragico che
ha qualcosa di shakespeariano, come
quell’evocativo nome che un genitore
“drammaturgo” gli aveva inesorabilmente destinato, segno distintivo di un
maestro elementare che si fece pilota
per romantico distacco da una realtà che
lo feriva e lo imprigionava in schemi
che non gli appartenevano. Il cielo,
forse, rappresentava un riscatto verso
il destino, un sogno da vivere e per il
quale morire.
Giorgio Viola
Note
(1) Carlo Romagnoli: dopo innumerevoli imprese, celebre pilota da
caccia del 4°stormo morì colonnello
nel 1941 in un attacco contro Malta.
Medaglia d’oro al Valor Militare.
(2) Amedeo di Savoia (Torino, 21
ottobre 1898-Nairobi, 3 marzo 1942)
principe e generale italiano. È stato
duca delle Puglie, terzo duca d’Aosta
e viceré dell’Africa Orientale Italiana.
È anche conosciuto con gli appellativi
di Duca di Ferro e di eroe dell’Amba
Alagi.
(3) Wikipedia (digitare “Tito Minniti”) si potrà leggere la testimonianza
diretta di un testimone del supplizio di
un pilota italiano trucidato dai guerriglieri etiopi.
(4) La motivazione alla Medaglia
d’Argento sul campo: “Abile pilota
combattente di belle doti d’animo, partecipava ad operazioni di grande polizia
coloniale rifulgendo per ardimento e
audacia. Durante un volo di trasferimento costretto da improvvisa avaria
al motore ad un atterraggio di fortuna
nella zona del monte Assabot, veniva
proditoriamente assaltato da numerosi
ribelli che lo trucidavano barbaramente
seviziandone il corpo. Monte Assabot
XXX settembre MCMXXXVI”.
Bibliografia
Paolo Caccia Dominioni, Ascari K7,
Longanesi;
Roberto Gentilli, Guerra Aerea
sull’Etiopia, EDAI;
Guida all’Africa Orientale Italiana
C.T.I. 1938;
Lino Calabrò, Intermezzo Africano,
Bonacci Roma
Ringraziamenti
Un ringraziamento alla famiglia
Tosatti, in particolare a Barbara Tosatti, per i documenti forniti all’autore ed
il materiale fotografico inedito.
L’autore dell’articolo
Giorgio Viola (e-mail Borea60@
alice.it) è direttore del Museo del Combattente di Modena. Si tratta di un’istituzione ricca di cimeli e documenti
sulle guerre del Novecento (e in parte
dell’Ottocento), che purtroppo è ancora
poco conosciuta nella nostra provincia.
Il Museo ha sede a Modena, in viale
Carlo Sigonio 54 (tel. 059/237135059/222859, fax 059/237135). è aperto
(ad ingresso gratuito) dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle
18, il sabato e la domenica su prenotazione. Organizza anche visite guidate. Il
manichino di un pilota italiano ricorda
oggi la vicenda di Tosatti.
PAROLE SENZA TEMPO
a cura di
Giampaolo Ziroldi
Poche balle
«Il secolo d’oro è la figura/ dell’ideal che avverassi
quando/sarà tolta dal mondo ogni impostura:/ ora si stan
le porte scardinando/ della menzogna, ma bisogna a un
tratto/ col senno edificar più che col brando./ E pria che
si addivenga a cotal atto/ bisogna che grandissima si dia /
educazion severa al popol matto,/ e che in bando cacciata
l’anarchia./ Soltanto delle leggi il sacro freno/ guidi la gente per la retta via:/ e
vigili un poter di senno pieno,/ perchè compia ciascuno il suo dovere,/ e di sua
condizion sia pago appieno./ Se tanta educazion, se tal potere/ procacceransi i
posteri, vedranno/ Giustizia e Pace in loro rimanere».
Francesco Frigeri
da L’apoteosi di Giosuè Carducci e della poesia
Francesco Frigeri nacque a Mirandola nel 1835. Fu valoroso garibaldino e
si cimentò attivamente come letterato firmando numerose opere teatrali, liriche
e poemi. Frigeri morì nel 1908.
20 · agosto 2009
agosto 2009 · 21
ZAPPAROLI ESPONE
AL BARCHESSONE
Da sabato 18 luglio a domenica 9 agosto
sarà esposta al pubblico, presso la sala polivalente del Barchessone Vecchio di San Martino
Spino, la mostra del pittore finalese Rino Zapparoli. Si tratta di una mostra intitolata “Natura
agreste”, composta da dipinti e incisioni sul
tema degli ambienti della nostra campagna.
L’artista sarà presente al Barchessone Vecchio
domenica 19 luglio per dare informazioni sulle
sue opere e rispondere ad eventuali domande. Gli orari di apertura della mostra sono i
seguenti: sabato e domenica dalle 16 alle 21.
L’ingresso è gratuito. Per informazioni: Servizio Ambiente, 0535/29724.
Dove andiamo
Eventi a Mirandola e dintorni. Per segnalazioni: fax 0535/29541
Artisti italiani in mostra
nella saletta del Caffé Pico
QUATTRO PASSI
NEL DIGITALE
Dal 15 agosto al 6 settembre (ore 16– 21) al
Barchessone Vecchio di San Martino Spino sarà
possibile visitare la mostra fotografica “Sport”
a cura del sanmartinese Daniele Poltronieri.
L’iniziativa è realizzata dal Cea “La Raganella”
e dal Comune di Mirandola. Si tratta di 40 ritratti di famosi sportivi modenesi, testimonianza di momenti fissati per sempre nelle tele di un
artista ormai conosciuto ovunque. Oggi che la
tecnologia fotografica ha fatto il grande passo
verso il digitale, lo speciale momento “fissare
per sempre” è più vicino che mai. E proprio
di tecnologia digitale si parlerà, sempre al
Barchessone Vecchio, venerdì 4 settembre alle
ore 21 in occasione della serata informativa “4
passi nel digitale” a cura dello stesso Poltronieri, che approfondirà le tecniche di fotoripresa,
fotoritocco digitale e postproduzione oltre alla
spiegazione della tecnologia Hdr. Una serata
per tutti, ma assolutamente da non perdere per
gli appassionati.
cosmogonie
AL CASTELLO
Si intitola “Cosmogonie” la mostra in
programma al Castello dei Pico dal 5 al 20
settembre 2009. Il progetto, nato nel 2005 in
occasione dell’anno mondiale della fisica,
indetto dall’Unesco per celebrare il centenario
della formulazione della teoria della relatività
di Albert Einstein, si compone di una mostra
formata da un corpus di opere dell’artista Paolo
Barlusconi e di un momento di discussione. La
mostra inaugurerà sabato 5 settembre alle 18. Il
convegno “Cosmo e cielo” (Auditorium giovedì
17 settembre alle 21) ha per relatori Michele
Caldarelli (“Cosmogonie”), Giuseppa Saccaro
Del Buffa Battisti (“Espansione e condensazione
nel cosmo di Roberto Grossatesta”), Kim H. Veltman (“La cosmologia medievale e i numeri”) e
Chiara Milani (“Il cielo nella cultura medica del
Quattrocento”).
SPETTACOLI
Due dipinti del pittore mirandolese Gabriele Arruzza, che esporrà dal 26 dicembre al Caffé Pico
Per il quinto anno consecutivo si rinnova
l’appuntamento con la rassegna d’arte dedicata
agli artisti locali e nazionali nella suggestiva
saletta dello storico Caffè Pico di Mirandola.
Tra le novità di questa edizione è da segnalare
la presenza dell’artista Walter Boni di Modena,
tra i più apprezzati e importanti acquerellisti
a livello locale. Anche questa volta l’intento
è stato quello di definire uno spaccato del
vasto e variegato panorama artistico-culturale,
prestando grande attenzione ai diversi modi
d’intendere il contemporaneo, spaziando dalla
pittura ad olio alla grafica, dall’acquerello alle
tecniche miste per gettare uno sguardo, tanto
più analitico quanto più ampio, sullo scenario
delle ricerche e sperimentazioni d’inizio millennio. Dopo una lunga e accurata selezione,
che rispecchia la sensibilità degli organizzatori,
il vasto percorso espositivo accoglierà nella
saletta del Caffè Pico una ventina di artisti
provenienti da tutta Italia che si alterneranno
dal 19 settembre prossimo al 29 maggio del
2010. Uno degli aspetti preminenti dell’evento
è l’osmosi con lo spazio, che ha stimolato la
realizzazione di mostre antologiche e contemporanee con opere inedite e progetti culturali
volti ad affascinare il pubblico con immagini
e visioni in una dimensione suggestiva ed
emozionale nel quale le scene maturano prima
della prassi. E’ una rassegna che metterà in
vetrina il meglio di ogni artista e, al tempo
stesso valorizzerà la creazione contemporanea
con quelle che sono oggi le tendenze, le novità,
le innovazioni dell’arte moderna. In ultima
analisi un’ulteriore prova della sensibilità e
dell’impegno degli organizzatori che hanno
creduto al progetto puntando l’attenzione sul
vasto mondo della pittura italiana rivolgendo
lo sguardo lontano con una stagione di grande
richiamo popolata dai piu’ famosi artisti della
scena nazionale.
Antonio Castellana
ESPOSIZIONI
DI ARTISTI ITALIANI
2009/2010
Dal 19 settembre al 2 ottobre
PIER LUIGI MASOTTI
Dal 3 ottobre al 16 ottobre
GIANNI LONGHI
Dal 17 ottobre al 30 ottobre
SERGIO ROSSI
Dal 31 ottobre al 13 novembre
ELIO NOLLI
Dal 14 novembre al 27 novembre
ALLA KONDRATYUK
Dal 28 novembre al 11 dicembre
MARIA TERESA BENETTON
Dal 12 dicembre al 25 dicembre
GABRIELE ARRUZZA
Dal 26 dicembre al 8 gennaio 2010
FABIO TASSINARI
Dal 9 gennaio al 22 gennaio
LIBERO BOTTI
Dal 23 gennaio al 5 febbraio
VINICIO POLEGGI
Dal 6 febbraio al 19 febbraio
MAURO GAMBUZZI
Dal 20 febbraio al 5 marzo
WALTER BONI
Dal 6 marzo al 19 marzo
MARIANGELA ALDROVANDI
Dal 20 marzo al 2 aprile
VILMA GRASSI
Dal 3 aprile al 16 aprile
CARLA MAINI
Dal 17 aprile al 30 aprile
RENATO VITALI
Dal 1 maggio al 14 maggio
ELIANA MARSALA
Dal 15 maggio al 28 maggio
MERY CARLETTI
Dal 29 maggio al 11 giugno
ANDREA TONINI
Gratis in piazza Costituente sabato 18 luglio
Fa tappa per la prima volta il 18 luglio a
Mirandola il Radio Bruno Estate, lo straordinario
spettacolo musicale ad ingresso gratuito organizzato e prodotto da Radio Bruno, l’emittente
leader per ascolti in Emilia Romagna (dati Audiradio 2008), in collaborazione con il Comune di
Mirandola e il Consorzio di Promozione del centro storico. L’attesa Fiera agricola gastronomica
sarà l’occasione ideale per la quarta di otto date
che portano i protagonisti della colonna sonora
dell’estate nelle piazze più belle di Emilia Romagna e Toscana: partito da Modena (1° luglio), il
Radio Bruno Estate ha rappresentato l’evento clou
della “Notte Rosa” in Romagna (4 luglio) e della
Notte Blu in Versilia (11 luglio). Dopo la tappa di
Mirandola, il Radio Bruno Estate sarà poi a Forlì
il 29 luglio, a Ravenna il 26 agosto, a Pistoia il 31
agosto e a Reggio Emilia il 6 settembre. Il Radio
Bruno Estate il 18 luglio sarà in piazza Costituente
a Mirandola a partire dalle 20.30. La splendida
Alessia Ventura condurrà la serata insieme agli
speaker di Radio Bruno Enrico Gualdi ed Enzo
Ferrari. Nel cast ci sono nomi di primo piano
nel panorama musicale nazionale: Irene Grandi
(foto), Giusy Ferreri, Sonohra, Lost, Aram
Quartet, Sergio Muniz, Nucleo, Gatto Panceri,
Borghi Bros, E’vacant. «Il Radio Bruno Estate –
spiega il presidente dell’emittente, Gianni Prandi
– anche a Mirandolaporterà sul grande palco nomi
di assoluto primo piano, come è nelle caratteristiche della manifestazione; i responsabili degli
eventi, Clarissa Martinelli e Leonello Viale,
Tanti big a Mirandola
con Radio Bruno Estate
Da Irene Grandi a Muniz ai Sonohra
lavorano da mesi per strutturare cast rivolti a un pubblico
eterogeneo nell’intento di
realizzare una festa per tutti.
Il ringraziamento più sentito
va ai partner istituzionali e
commerciali che, sostenendo
parte dei costi, garantiscono
la gratuità dello spettacolo.
Grazie in particolare a Elvino
Castellazzi e al direttore del
Consorzio, Riccardo Zaccarelli per il prezioso supporto».
Il grande palco sarà munito di
ampi videowall per garantire
visibilità anche al pubblico più distante. Il Radio
Bruno Estate sarà interamente trasmesso in diretta
sulle frequenze di Radio Bruno con le interviste
esclusive ai protagonisti a cura di Antonio Valli
e Laura de Vitis. Nel corso della serata, acquistando il Radio Bruno Magazine presso lo stand
di Radio Bruno si potranno
vincere tre pass per l’accesso
al backstage dello spettacolo,
a contatto con gli artisti. Su
www.radiobruno.it le immagini e i video esclusivi del
Radio Bruno Estate 2009.
Irene Grandi ha raggiunto il
grande successo con l’album
In vacanza da una vita ed
oggi è una delle protagoniste
più assidue degli spettacoli
di Radio Bruno e proprio in
occasione di un Radio Bruno
Estate (Mirabilandia, 2003)
conobbe infatti i ragazzi (due dei quali, Max Po e
Max Gallesi, carpigiani) che oggi la accompagnano in tour. Bruci la città, che ascolteremo anche
sul palco di Mirandola, è stato fino ad oggi il suo
singolo più venduto. Giusy Ferreri, all’anagrafe
Giuseppa Gaetana Ferreri, palermitana di trent’an-
visti per voi
a cura di Sergio Piccinini
«Tornerò»…
purtroppo
Nei mesi
passati molte
notizie ruotavano intorno
a Te r m i n a t o r
salvation, dalla
proposta fatta
al governatore
Schwartzenegger di vestire
nuovamente i
panni del personaggio che
lo portò alla notorietà, per finire con le
dichiarazioni di regista e produttori, i
quali affermavano di essere intenzionati
a prendere le distanze dalla saga iniziata
da James Cameron nel 1984. Pare anche
che sul set ci siano state alcune tensioni
tra i membri della troupe, in particolare a
causa degli eccessi dell’attore protagonista Christian Bale, ormai famigerato da
quando lo scorso luglio fu denunciato dai
familiari per aggressione.
Si tratta dunque di un film che ha fatto
discutere ancora prima dell’uscita nelle
sale, ma se le operazioni di marketing
sembravano andate a buon fine, facendo
riempire pagine cartacee e virtuali e creando grande aspettativa, non si è avuto un
riscontro altrettanto positivo né al botteghino né nel cuore degli appassionati della
serie fantascientifica.
Anzitutto appare evidente che, se si
esclude lo spostamento dell’azione dalla
Los Angeles degli anni Novanta ad un
deserto post-apocalittico nel 2018, personaggi, situazioni e schema narrativo sono
praticamente gli stessi di quella serie da cui
gli autori dichiaravano di volersi emancipare per proporre al pubblico qualcosa di
inedito. Poco male, ma le pecche che non
si possono trascurare sono nella sceneggiatura e nella regia. La prima dotata di alcuni
spunti interessanti che però non riesce a
sviluppare, finendo col proporre luoghi
comuni, futili motivazioni dei personaggi e
siparietti ai limiti del grottesco. La seconda
incapace di coinvolgere davvero al di fuori
delle scene d’azione, ora per mancanza
di fantasia, ora per insufficienza nella
direzione degli attori. A questo proposito
c’è il rimpianto di vedere un bravo attore
come Bale imprigionato in una macchietta
che necessita di una gamma di espressioni minima. Poco da aggiungere su Sam
Worthington: attore d’indubbio appeal,
ma poco convincente. Peccato.
Terminator salvation
Di: McG
Con: Christian Bale, Sam Worthington,
Anton Yelchin, Bryce Dallas Howard,
Moon Bloodgood
Usa/Germania, 2009
fantascienza, colore, 115 min
ni si è classificata seconda al talent show “X Factor” lo scorso anno, risultando però la vincitrice
morale del programma: tra il 2008 e il 2009 ha
venduto più di 850.000 copie. Ha collaborato con
Tiziano Ferro, ha partecipato al concerto evento
organizzato da Laura Pausini a San Siro nel giugno
scorso e al progetto “Domani”, per le popolazioni
colpite dal terremoto in Abruzzo. Stai fermo lì e La
scala sono i titoli dei brani che l’artista proporrà
sul palco di piazza Costituente. I Sonohra, i fratelli
veronesi Luca e Diego Fainello, dopo aver fatto
impazzire i fan con i live della scorsa estate hanno
trascorso gli ultimi mesi in Sud America, dove
hanno uno stuolo di fan. Sospeso dei Lost, uscito
il 29 maggio al prezzo speciale di 9,90 euro per
Carosello Records, contiene anche il brano Sulla
mia pelle in duetto con Joel Madden, leader dei
Good Charlotte. Gli Aram Quartet sono invece un
quartetto italiano arrivato alla notorietà per aver
vinto nel 2008 la prima edizione della versione
italiana del talent show “X Factor”. Grande autore (sua tra le altre Vivo per lei di Andrea Bocelli
tradotta in tutto il mondo) Gatto Panceri torna con
un nuovo album dal titolo S.O.S. l Nucleo nasce
nel 1998, anno in cui Andrea Zanichelli, Luca
Canei, Mauro Buratti e Marcello Presi decidono
di mettere in piedi una nuova band tra rock ed
elettronica. Sergio Muniz è al primo singolo come
attore e musicista: delizioso pop dalle venature
bossa nova. Le parole sono inutili è il primo lavoro
inedito dei Borghi Bros. E’vacant, infine, sono
Gaia, Matteo, Paolo e Federico, quattro personalità diverse, unite dalla passione della musica.
Vieni sulla luna è il loro primo singolo.
22 · agosto 2009
personaggi
Sicuramente il Comune di
Mirandola, in occasione del primo
centenario della morte di Celso Ceretti
avvenuta a Ferrara nel 1909, organizzerà un convegno su questo grande personaggio, uno dei più importanti leader
del movimento anarchico nazionale.
Sarà però opportuno non dimenticare
anche il fratello di Celso Ceretti , vale
a dire Arturo, meno noto rispetto all’illustre fratello, ma altrettanto grande
nell’ambito del movimento anarchico
italiano. Arturo Ceretti risulta noto
alle autorità modenesi fin dal 1870,
quando ha 34 anni, due in meno del
più famoso fratello. I due, ferventi garibaldini e repubblicani convinti, dopo
avere preso parte alle diverse iniziative
dell’Eroe dei Due Mondi, combattono
anche all’Aspromonte, a Mentana e nel
1870 partono volontari per la Francia,
per combattere con Garibaldi nelle
campagne sui monti Vosgi. La sconfitta
francese a Sedan e la nascita della terza
Repubblica francese trovano i fratelli
Ceretti a Parigi, con la solita camicia
rossa. E qui vengono turbati dalla breve
esperienza social-rivoluzionaria della
Comune; una sorta di esperienza comunista ante litteram. Scrive proprio in
quei giorni Arturo Ceretti a commento
Passò molti mesi in carcere per le sue idee
Un anarchico
dal cuore d’oro
Arturo Ceretti, fratello di Celso
di questo primo esempio di governo del
popolo: «La Comune di Parigi fu per
noi come il principio di una nuova vita.
Ciò che era stato fino ad allora un presentimento in noi, divenne idea. Così
è che, partiti dalla negazione dell’autorità divina si venne necessariamente
e per gradi alla negazione dell’autorità
umana, cioè all’anarchia». Sono parole queste che suonano decisamente
rivoluzionarie.
Con queste idee nasce quindi nella
Bassa modenese il primo movimento
anarchico e poco dopo Celso Ceretti
dà vita ad una “Società repubblicana e
anticattolica mirandolese”. Ma lo statuto di questa neonata società non piace
molto al Sottoprefetto di Mirandola
cavalier Luigi Massimini che quasi
subito lo fa sequestrare dalla polizia
modenese.
Per tornare all’attività politica di
Arturo Ceretti, bisogna aggiungere
che dal mese di maggio del 1878 esce
a Modena un nuovo giornale di ispirazione socialista e anarchica. Il direttore
responsabile (o, come si chiamava
allora, il “gerente responsabile”) è il
mirandolese Arturo Ceretti. Questo
foglio avrà vita molto breve perché
nel mese di luglio, sempre del 1878,
il giornale viene sequestrato dalla
polizia modenese, la quale afferma
che il Ceretti sarebbe in possesso di
«documenti sovversivi molto importanti». L’insinuazione è del tutto
fasulla, ma il povero Arturo Ceretti
resterà in prigione fino al 16 settembre
1879, giorno in cui viene processato
e assolto con formula piena «per non
avere commesso il fatto».
Ma le vicende di Arturo Ceretti
non finiscono qui e nel 1875, assieme
al fratello Celso, lo troviamo in Serbia
a combattere per la libertà di questo
Paese contro il Governo turco degli
Ottomani. Su questa breve campagna si
racconta di Arturo Ceretti un episodio
davvero emblematico che spiega il
carattere di questo personaggio.
La sera prima di una battaglia contro i Turchi fu visto dai compagni tirar
fuori il piombo dalla cartucce del suo
fucile. «Cosa fai?» gli chiesero. «Non
voglio ammazzare nessuno» rispose
tranquillamente Arturo Ceretti. «Ma i
nemici – dissero i compagni – sparano
per uccidere, perché sei qui allora?».
«Perché è mio dovere aiutare i popoli
fratelli a conquistare la loro libertà»
rispose con estrema semplicità Arturo Ceretti. Come abbiamo visto uno
spirito così nobile fu perseguitato per
molti anni dalle forze dell’ordine italiane, passò parecchi mesi in carcere,
senza mai rinunciare ai suoi ideali
repubblicani e socialisti. Morì povero
e solo, come tanti idealisti. Alcuni anni
dopo (il 10 gennaio 1909) lo seguì nella
tomba il fratello Celso.
Giuseppe Morselli
Un volume di Costi
per avvicinarsi a Pico
Tutto il mondo dell’arte
in un libro di Castellana
Presentare Giovanni Pico ad un pubblico
più ampio, non dal punto di vista di uno specialista, ma di un politico che del grande filosofo
mirandolano è un attento lettore. E’ questo
il senso della conferenza su Pico che Luigi
Costi, in occasione del 50esimo anniversario
del gemellaggio tra Mirandola e Villejuif, ha
tenuto in Francia verso la fine dei suoi due
mandati da Sindaco. Oggi quella presentazione
è pubblicata, in una versione più ampia, in un
volume del Centro internazionale di cultura
“Giovanni Pico”.
Il saggio, pur con i limiti evidenziati dallo
stesso Costi nella premessa (in particolare
nell’estrapolazione e giustapposizione di brani
di opere ed epoche diverse del filosofo), colma
indubbiamente una lacuna. La bibliografia su
Giovanni Pico è infatti sconfinata: nell’analisi
del suo pensiero si sono cimentati, in profondità e sotto diversi punti di vista, molti
grandi studiosi. Di rado, tuttavia, i loro volumi aiutano le persone distanti dalla
materia a prestarle attenzione e ad avvicinarsi ad un filosofo che, al contrario,
può parlare al lettore di ogni tempo.
Costi, nel suo volume Il pensiero di Giovanni Pico della Mirandola. Una presentazione, ha ordinato l’esposizione per temi (richiamando un’ampia bibliografia)
e cercato coerenze. “Si potrebbe legittimamente sostenere – scrive Costi nella
premessa – che scegliendo altri punti e disponendoli in altro modo il pensiero di
Pico potrebbe apparire sotto una luce lontana e molto differente dalla mia. Tanto
per dire: il Pico della Cabala, dell’antica sapienza e del commento ai Salmi l’ho
saltato praticamente a piè pari. Tuttavia quel che ho riportato in Pico c’è. A volte
è annegato in un mare di altri argomenti, a volte è solo un cenno, ma c’è e non
credo di avergli fatto dire cose che egli non abbia mai pensato”. Nel volume
sono anche proposte interessanti suggestioni, come quella tratta dal discorso di
insediamento di Barack Obama. Il risultato è quello di un’esposizione brillante,
che semplifica, ma allo stesso non banalizza (come invece fatto da altri autori),
una figura complessa e allo stesso tempo universale come quella di Pico.
Il libro, pubblicato come Quaderno numero 7 del Centro Pico, è completato
da un’utile nota biografica realizzata da Giampaolo Ziroldi e da una bibliografia
essenziale.
E’ stato pubblicato dalla casa editrice Transfinito il libro “A Regola d’Arte” di Antonio
Castellana artista e scrittore, corrispondente
dell’Informazione di Modena e collaboratore
dell’Indicatore Mirandolese. Il libro è un
elaborato sintetico ed esauriente sulle vicende
dell’arte mondiale evidenziando gli aspetti
fondamentali degli artisti e delle loro personali
teorie. Una descrizione storico-analitica per
capire l’arte e i suoi segreti: come osservare e
come comprendere immagini, forme e colori.
L’autore cercherà inoltre di rendere comprensibile un’opera d’arte anche ai non addetti
ai lavori, fornendo gli strumenti per poterla
interpretare.
Mediante la proposta di vari metodi di
lavoro, articolati in vari percorsi di studio si invita il lettore ad accostarsi all’universo artistico
in modo creativo, stimolandone la curiosita’
e aiutandolo a leggere e a decifrare il senso di ogni opera d’arte. L’entusiasmo
ed il merito della nascita di questo libro nascono inoltre anche dalla capacità
di fondere narrazione e conoscenze teoriche, così da creare un itinerario ricco
di informazioni e spunti di riflessione. Si intende tracciare quindi un itinerario
storico-analitico attraverso le molteplici vicende dell’arte che sembrano spesso
incomprensibili e sconcertanti.
Il periodo considerato manifesta in profondità più di un secolo di storia dell’arte attraverso la rievocazione e la rivisitazione di artisti e di movimenti pittorici di
grande importanza. La vicenda artistica italiana inoltre viene messa ripetutamente
a confronto con quella europea attraverso una intensa e proficua frequentazione,
con i contatti e le conversazioni tra artisti e letterati. Scorreranno nomi, luoghi,
immagini che susciteranno suggestioni, emozioni, ricordi. Si cercherà inoltre di
rendere esplicito, come filo conduttore, la “lingua comune” della pittura italiana
attraverso il tempo. I musicisti ed i poeti, creando la musica e la poesia, rimangono nel dominio del pensiero. Essi non possono afferrare, toccare e guardare le
loro creazioni, mentre il pittore, finito il suo lavoro, ha creato un’opera che è là
davanti a noi, evidente, constante, immutabile. Una bella pittura è un’opera d’arte
che si offre all’occhio ed allo spirito così come è stata creata. Per informazioni
connettersi al sito: www.transfinito.eu.
un mese DI LIBRI
I più venduti di giugno 2009
Mirko Valente
è già terzo
1. Andrea Camilleri, La danza del gabbiano, Sellerio Editore Palermo, pp. 271.
2. Carlos Ruiz Zafon, Marina, edizioni
Mondadori, pp. 308.
3. Mirko Valente, Non mi abbandonare
mai, Besa editrice, pp. 160.
4. Osvaldo Poli, Mamme che amano
troppo. Per non crescere piccoli tiranni
e figli bamboccioni, San Paolo Edizioni,
pp. 232.
5. Roberto Saviano, La bellezza e l’inferno. Scritti 2004-2009, edizioni Mondadori, pp. 252.
Tra i titoli di “grandi nomi” della
letteratura italiana e internazionale,
spicca al terzo posto tra le vendite
locali di giugno il primo romanzo
del mirandolese Mirko Valente. Non
mi abbandonare mai è il racconto
dell’incontro di due solitudini. Lui
studente universitario fuori sede che
conduce una vita dissipata, decadente,
sessualmente bulimica e immorale. Lei
invece “aveva visto coi propri occhi e
toccato con le proprie mani il male che
l’uomo è in grado di compiere. Ma ne
era uscita miracolosamente illesa. Un
dono del cielo, un angelo sboccato e
dal cuore tenero”. Valente racconta di
una serie ineffabile di sangue, vendette
ed espiazioni, che porterà a un finale
per nulla conciliante. Al primo posto
della classifica c’è Andrea Camilleri,
con una nuova avventura del commissario Montalbano alle prese con
la scomparsa di Fazio, il più fedele
dei suoi uomini. Il titolo del romanzo
prende spunto da una scena, una sorta
di premonizione, che il commissario
vede dalla finestra della sua casa di
Marinella: un gabbiano che agita
freneticamente le ali in una sorta di
danza macabra, come tipico di questi
animali nel momento che precede la
morte. In seconda posizione spopola il
romanzo del celebre scrittore spagnolo
Carlos Ruiz Zafon, Marina, ambientato a Barcellona alla fine degli anni
Settanta. Protagonista è Óscar Drai,
un giovane studente che passa gli anni
dell’adolescenza in un cupo collegio
della città. Óscar di tanto in tanto si
allontana non visto dalle soffocanti
mura del convitto, per perdersi tra le
vie della città. Proprio in occasione di
una di queste fughe il giovane incontra
Marina e il suo enigmatico padre, il
pittore Germán. E niente per lui sarà
più come prima…
Al quarto posto, con il suo Mamme che amano troppo, Poli mette in
guardia dagli eccessi che possono
snaturare l’educazione dei figli, cercando quali sono i “virus” relazionali
e psicologici che possono spingere un
genitore ad “amare troppo” un figlio e
suggerendo poi strategie e strumenti,
per evitare di crescere bambini tiranni
e destinati a diventare ragazzi insicuri.
Chiude la classifica delle vendite locali
Saviano.
A cura di Laura Michelini
(in collaborazione con le librerie
L’Asterisco, Spazio e Vincenzi)
agosto 2009 · 23
SPORT
Alla Zèrla la medaglia del Presidente Napolitano
Trofeo
Smerieri
per
800
In tanti anche quest’anno gli iscritti alla tradizionale gara podistica
Con i suoi 800 partecipanti il Trofeo “Umbertina Smerieri” si conferma
un appuntamento sempre premiato dai
corridori. Ad organizzarlo domenica
28 giugno, nella sua 32esima edizione,
sono stati i Podisti Mirandolesi.
«Un sentito ringraziamento – spiega il Presidente Paolo Pollastri – va
a tutti coloro che ci hanno aiutati, a
partire dal Comune e dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Mirandola per
arrivare al Presidente della Repubblica,
che ha donato una bellissima medaglia,
passando per la Provincia di Modena e
la Regione Emilia Romagna. Un particolare ringraziamento va poi ai tanti
collaboratori che hanno reso questa
manifestazione piacevole e sicura e
agli sponsor, che hanno dato il loro
contributo».
Dal punto di vista dei risultati,
partiamo proprio dalla prima società
premiata dal Sindaco di Mirandola
con la medaglia del Presidente Giorgio
Napolitano. Si tratta della mirandolese “La Zèrla”, che ha portato alla
camminata il maggior numero di atleti
diversamente abili, seguita dall’Usach
di Carpi e dalla “Nuvola”, sempre di
Mirandola, che hanno ricevuto trofei e
premi in natura.
«Il capitolo premiazioni – racconta
Pollastri – è continuato con gli individuali». Primo assoluto, vincitore del
secondo Memorial “Gerardo Bassoli”
è risultato Paolo Calamai, secondo
Wainer Lamberti e terzo Roberto
Bianchi. Nella categoria donne si sono
classificate Antonella Benatti (prima),
Chiara Calciolari (seconda) e Monica
Pizzi (terza). Sul podio per i ragazzi
Iassin Sayah (primo), Mohamed Ali
Hadraovi (secondo) e Luca Malpighi
(terzo), e per le ragazze Francesca
Ansaloni, Chiara Dulmieri e Matilde
Sopra, un momento della corsa. Sotto, il gruppo della Zèrla. Nelle altre immagini, due premiazioni
Fiorini. «Lo sport – commenta Pollastri – è ormai diventato “a colori”, in
un altro segno di integrazione».
Primo della 5 chilometri è stato
l’inossidabile Gianni Baraldini dei
Podisti Mirandolesi, mentre nella
marcia uomini ha vinto Mauro Ronchi, che ha preceduto Franco Venturi
ed Ettore Perniciaro. Prima donna
nella marcia Elena Poli, seguita da
Restauro fedele o prestazioni?
«L’importante è che sia Vespa»
Vespa più Pico uguale “Vespico”.
è questa un’equazione che pare abbia
portato bene al primo vesparaduno
nazionale, che ha visto radunarsi il
27 e 28 giugno più di 200 vespe in
piazza Costituente (foto). Ma cosa ha
reso possibile il successo di questo
intramontabile scooter che è capace
di raggruppare tra i suoi appassionati
diverse generazioni? A questo quesito
ha provato a dare una risposta Gianni
Bellini, vicepresidente del Motoclub
Spidy che ha organizzato l’evento
unitamente alla Fim, al Comune di
Mirandola e al Consorzio di Promozione del Centro Storico. «La Vespa
è sempre stata lo scooter più ambìto,
e la sua forza è appunto quella unire
nella stessa passione padri e figli. Per
noi del Motoclub il fattore-giovani è
fondamentale, perché sentiamo l’esigenza di avvicinare quanti più ragazzi
possibili al mondo delle due ruote, e
quale mezzo meglio della Vespa può
fare questo!». Erano presenti più di
200 veri gioielli di design italiano anni
Cinquanta, spesso recuperati all’oblio
della ruggine e dell’abbandono grazie
ad un amorevole restauro da parte
dei proprietari. Tradizionalmente
gli appassionati di questo mezzo si
dividono in due fronti contrapposti:
da un lato quelli che ricercano il restauro fedele all’originale, dall’altro
coloro che ricercano le prestazioni del
motore a tutti i costi. Nel primo grup-
Maura Luppi ed Eleonora Zolchina.
Sempre nella marcia, primo ragazzo
Mattia Ronchi e prima ragazza Habiba El Khorchi, davanti a Fatima
El Khorchi.
Tra le società si è classificata al
primo posto l’Avis Novellara, che ha
vinto il quadro offerto dall’artista e assistente civico Giuseppe Castellazzi.
La formazione reggiana è giunta al pripo rientrano perfettamente Bruno
Reggiani di San Felice e la sua Vespa
50 L. «Ho impiegato circa 7 mesi a
restaurarla con soli pezzi originali.
Quando l’ho acquistata era distrutta
e pazientemente abbiamo rimesso
tutto a nuovo. Meccanica, motore,
carrozzeria, tutto è stato smontato,
sistemato, oliato, verniciato e rimontato». Nel secondo sta sicuramente
Giulio Crespi di Concordia e la sua
50 Special, peraltro accreditata come
Vespa più veloce del raduno. «Quando l’ho comprata valeva 300 euro,era
un rottame; adesso, se la volessi
vendere, penso di poterne chiedere
circa 3.000. E’ stata completamente
risistemata, ho impiegato più di 50
ore di lavoro per sistemarla. Il motore
è stato “aiutato” con l’aggiunta di
qualche cavallo in più».
Roberta Guerzoni
mo posto a pari merito con la Podistica
Finale Emilia. A seguire sono state
premiate tutte le società presenti con
trofei, coppe, ceramiche e tantissimi
premi in natura offerti dai sostenitori
dei Podisti. «Agli 800 partecipanti –
conclude il Presidente – rivolgo un
grazie e un arrivederci al 23esimo
Trofeo di Francia Corta, in programma
domenica 25 novembre».
BREVI
CAVEZZO, dopo
il danno la beffa
Alla fine le
tanto attese risposte concrete non
sono arrivate, per
cui i dirigenti del
Basket Cavezzo
hanno preso atto
della situazione rinunciando al titolo
di serie A1 conquistato sul campo lo scorso maggio.
Cavezzo ripartirà quindi dalla serie B
regionale. è davvero un peccato ma è
anche una beffa, visto che due grandi
aziende della Bassa sono entrate nella
compagine societaria del Modena
calcio. Per fare un dignitoso campionato in A1 il basket femminile non
aveva certo bisogno dei milioni del
calcio e Cavezzo, con cifre accessibili,
avrebbe avuto l’“ossigeno” necessario
all’iscrizione nella massima serie o, comunque, per fare un buon campionato
in una categoria dignitosa. La società
ha sempre avuto il grande merito di
offrire una prospettiva vicino a casa a
tante giovani, che vedevano come un
sogno l’approdo alla prima squadra.
Invece non è arrivato l’aiuto degli
sponsor. è comprensibile che in un
momento di crisi qualche azienda tagli
i costi del sostegno allo sport (anche se
andrebbe sempre considerato come un
investimento per il futuro collettivo, e
non come un’elemosina). è invece del
tutto incomprensibile che si decida di
investire risorse nel calcio professionistico, lasciando che un’esperienza
importante come Cavezzo venga drasticamente ridimensionata. Peccato. I
dirigenti delle società locali, volontari
che lavorano con grande impegno e
serietà per far crescere umanamente
tanti ragazzi attraverso una sana cultura
sportiva, meritano di più. Ma torniamo
al Cavezzo. In una nota della società
il presidente Enrico Corsini (foto) ringrazia «tutti coloro che hanno lavorato
a diverso titolo per la nostra società e
che continueranno a farlo».