Relazioni e Bilanci 2012

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Relazioni e Bilanci 2012
2012
Relazioni
e Bilanci
ISAGRO
SOCIETÀ DIRETTA E COORDINATA DA HOLDISA S.r.l.
Relazioni e Bilanci al 31 dicembre 2012
INDICE
Bilancio Consolidato 2012
Relazione degli Amministratori sulla Gestione
Relazione della Società di Revisione
5
6
37
Prospetti contabili consolidati
Stato patrimoniale
Conto economico
Rendiconto finanziario
Prospetto dei movimenti di patrimonio netto
39
40
41
43
44
Nota illustrativa
45
Informazioni sulla situazione patrimoniale - finanziaria 72
Informazioni sul conto economico
111
Bilancio Isagro S.p.A.
Relazione degli Amministratori sulla Gestione
Relazione della Società di Revisione
Relazione del Collegio Sindacale
148
150
189
191
Nota illustrativa
199
Bilanci società controllate e collegate
296
1
Struttura di controllo Isagro S.p.A.
(aggiornata al 24.04.2013)
53,90%
PIEMME S.r.l.
17,44%
28,66%
Investitori
individuali
UBI
Banca
75,50%
MANISA S.r.l.
4,00%
5,00%
5,50%
10,00%
Arysta
CropScience
Corp.
Parfin S.r.l.
Phyteurop S.A.
Sipcam S.p.A.
54,70%
HOLDISA S.r.l.
45,30%
ISAGRO S.p.A.
2
Mercato
Struttura del Gruppo
(aggiornata al 24.04.2013)
ISAGRO
100%
100%
100%
100%
Isagro
Asia
Isagro
Colombia
Isagro
España
Isagro
USA
100%
100%
100%
Isagro
Brasil
Isagro
Shanghai
Isagro
Hellas
Filiale
Cuba
Filiale
Vietnam
50%
22%
ISEM
Arterra
Bioscience
50%
78%
Chemtura
AgroSolutions
Partner
privati
Isagro è anche presente in Argentina, Australia, Cuba e Sud Africa
con società per la titolarietà delle registrazioni del Gruppo.
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Isagro S.p.A.
Consiglio di Amministrazione
Presidente e Amministratore Delegato
Giorgio Basile
Vice Presidente
Maurizio Basile
Consiglieri
Paolo Piccardi
Carlo Porcari
Adriana Silvia Sartor
Elena Vasco
Antonio Zoncada
Collegio Sindacale
Presidente
Piero Gennari
Sindaci effettivi
Giuseppe Bagnasco
Luigi Serafini
Società di Revisione
Deloitte & Touche S.p.A.
4
Bilancio Consolidato 2012
Relazione degli Amministratori sulla Gestione
Signori Azionisti,
il bilancio consolidato del Vostro Gruppo al 31 dicembre 2012 mostra un Risultato ante imposte –
escluse le poste non ricorrenti – di Euro 1,92 milioni e un Risultato netto pari a Euro 0,22 milioni dopo
aver iscritto accantonamenti, ammortamenti e svalutazioni per un totale di Euro 12,77 milioni, con una
Posizione finanziaria netta a debito di Euro 61,96 milioni, dei quali Euro 10,68 milioni a medio/lungo
termine.
I suddetti risultati sono stati ottenuti in un contesto di mercato dei fungicidi, segmento in cui Isagro è
focalizzata, che ha risentito negativamente di condizioni di grave siccità in Europa e negli Stati Uniti,
con livelli di particolare intensità in quest’ultimo Paese.
Status del “Progetto Isagro”: Strategia, il 2012,
Prospettive 2013-2015 e rafforzamento del management
A)Strategia
Isagro ha proseguito nel corso del 2012 il percorso di revisione e affinamento della propria strategia, avviato nel 2011 con l’obiettivo di rendere il proprio modello di business più coerente con le
evoluzioni del contesto esterno generale e di quello più specifico di mercato.
In particolare, in coerenza con le operazioni straordinarie del 2011, che avevano portato ad una
maggiore focalizzazione strategica e gestionale e ad una importante riduzione dei debiti finanziari,
Isagro ha lavorato e sta lavorando alla creazione delle condizioni per la realizzazione delle seguenti
cinque linee strategiche:
1.nella ricerca innovativa, svolgere in piena autonomia l’attività di Innovazione, che non necessita di una larga scala né di elevate risorse finanziarie;
2.nello sviluppo di nuovi prodotti, operare (i) in partnership per i nuovi principi attivi a elevato tas-
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so di investimento e con potenziale commerciale a livello mondiale così da ottenere una scala
adeguata durante sia la fase d’investimento che quella di estrazione di valore dalle invenzioni
e (ii) in autonomia per sviluppare i principi attivi con vendite in specifici segmenti/aree con
livelli di investimento contenuti;
3. con riferimento alla integrazione del portafoglio prodotti, sviluppare prodotti generici destinati sia allo sviluppo di miscele con i prodotti di proprietà che alla vendita diretta sul mercato
indiano (dove Isagro ha una importante presenza industriale e distributiva diretta) e, successivamente, su altri selezionati mercati;
4. in relazione alla azione commerciale, sviluppo in mercati/aree geografiche ad alto potenziale
e di selettive presenze nella distribuzione diretta in Paesi in cui le vendite e le connesse esigenze di capitale circolante siano in larga parte rappresentate da prodotti di Isagro;
5. dal punto di vista della strategia finanziaria, sostenere i nuovi investimenti ricorrendo a risorse generate dalla gestione, anche attraverso la valorizzazione del portafoglio di attività fisse,
senza cioè ricorrere al debito bancario ma anzi cercando di accelerare la restituzione di quella
parte di debito finanziario a fronte del capitale fisso.
Nel 2012, pertanto, in coerenza con le cinque linee strategiche sopra evidenziate, sono state
perfezionate le seguenti azioni gestionali:
• rispetto al punto 1: in accordo con Chemtura, conclusione anticipata, con effetto dal 1° gennaio
2013, dell’accordo di Joint Discovery che prevedeva il co-finanziamento delle attività di Ricerca
Innovativa finalizzate alla scoperta di nuovi agrofarmaci e svolte direttamente dai ricercatori
della società controllata Isagro Ricerca S.r.l.;
• rispetto al punto 2: (i) accordo con FMC Corporation per il co-sviluppo di un nuovo fungicida di
proprietà originato dalla Ricerca Innovativa di Isagro appartenente alla classe SDHi, iniziato nel
2012, e (ii) avvio dello sviluppo in autonomia di un nuovo bio-agrofarmaco per applicazione a
suolo negli Stati Uniti (il cui lancio commerciale è previsto nel 2014) e poi, subordinatamente a
verifiche in corso, anche per l’area mediterranea;
•rispetto ai punti 3 e 4: avvio di progetti aziendali per l’identificazione (i) di prodotti generici da
sviluppare in ottica sinergica rispetto al portafoglio esistente e per la distribuzione diretta in
India e (ii) di aree commerciali per le quali esistano le condizioni per una presenza distributiva
diretta di Isagro;
• rispetto al punto 5: revisione critica delle varie aree di business/prodotti con l’obiettivo di porre
in essere una efficace politica di ottimizzazione di portafoglio.
B)Il 2012
Il Vostro Gruppo aveva iniziato l’esercizio 2012 con gli obiettivi di:
(i) incrementare in modo significativo le vendite da nuove registrazioni (per le quali era stato
avviato nel 2005-2006 un programma di importanti investimenti, oggi sostanzialmente concluso);
(ii) consolidare le vendite dalle registrazioni esistenti (“Basic-business”), principalmente rappresentate da fungicidi a base di rame in Italia ed Europa e di Tetraconazolo sul segmento cotone
in Brasile;
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(iii)ottenere, sulla base dei due punti precedenti, un profitto ante imposte dalla sola gestione ordinaria sfruttando la presenza di un ampio margine di leva operativa;
(iv)avviare un importante rinnovo della pipeline di R&S, iniziando lo sviluppo di due prodotti – uno
in autonomia per il mercato degli Stati Uniti e l’altro in partnership con potenziale di vendita
globale;
(v)alzare il livello di maturità dell’indebitamento finanziario attraverso il perfezionamento di un
finanziamento a medio/lungo termine da parte della Banca Europea per gli Investimenti (“BEI”)
a supporto dei progetti di ricerca e sviluppo del Gruppo.
Il 2012, dopo un avvio promettente, è andato caratterizzandosi per:
• diffuse situazioni di siccità in Europa (specialmente in Italia);
• la più grave siccità degli ultimi 50 anni negli Stati Uniti;
• una riduzione delle superfici coltivate a cotone a vantaggio di altre colture in Brasile, stante il calo
del prezzo di questa commodity appena prima della stagione di semina.
Fattori questi di natura congiunturale che hanno colpito mercati geografici di grande rilevanza per il
Vostro Gruppo, con un impatto in particolare sul consumo di fungicidi, segmento che rappresenta
per Isagro oltre il 65% del fatturato contro il 26% a livello di mercato mondiale.
Nel suddetto contesto, Isagro:
1. ha raddoppiato il fatturato da nuove registrazioni, passato da circa Euro 14 milioni nel 2011 a
circa Euro 28 milioni nel 2012, pur posizionandosi al di sotto del livello potenzialmente raggiungibile in condizioni climatiche “normali”;
2. ha subito una contrazione del Basic-business, specialmente in relazione alle vendite di fungicidi
rameici in Italia/Europa e di quelli a base di Tetraconazolo per il segmento del cotone in Brasile;
3. ha conseguito un risultato ante imposte della gestione ordinaria positivo;
4. ha avviato lo sviluppo (i) in autonomia di un nuovo bio-agrofarmaco per applicazione a suolo
e (ii) in partnership di un nuovo fungicida di proprietà (il già citato SDHi) con la società nordamericana FMC Corporation;
5. ha perfezionato la prima tranche da Euro 15 milioni di un finanziamento a medio lungo termine
(fino a un massimo di Euro 25 milioni) da parte della BEI, evidenziando così un aumento della
propria resilienza grazie all’inizio della fase di “raccolta” dagli investimenti sostenuti negli anni
passati per le nuove registrazioni di prodotti di proprietà, il cui incremento di fatturato, ancora
non a regime, ha compensato gli effetti negativi in prevalenza di natura congiunturale legati alla
siccità.
C)Prospettive 2013-2015
Con riferimento al 2013, ci si attende un “effetto trascinamento” sulle vendite dell’anno per l’esigenza di riassorbire lo stock di prodotti rameici in Italia/Europa e di Tetraconazolo negli Stati Uniti
in essere presso i canali distributivi a fine 2012 e creatosi a causa della forte siccità in tale anno.
Pur essendo la dimensione di tale “effetto trascinamento” meglio valutabile nel corso dell’esercizio, si ritiene fin d’ora ragionevole attendersi un fatturato consolidato a fine 2013 su un livello
di circa Euro 140 milioni, che poi – grazie all’assorbimento degli effetti della siccità, la ripresa del
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basic-business e la crescita delle vendite da nuove registrazioni – è previsto raggiungere Euro 170
milioni nel 2014 e Euro 200 milioni nel 2015.
Nel quadro sopra esposto, che rende superate le previsioni espresse nel marzo del 2011 per il
2013 e il 2014, Isagro sta lavorando a operazioni di natura straordinaria per la valorizzazione del
proprio attivo di bilancio, con l’obiettivo di finanziare i propri programmi di sviluppo, minimizzando
così il ricorso a nuovo debito bancario.
D)Rafforzamento del management
Nel corso degli ultimi mesi, anche alla luce del mutato contesto economico e degli effetti globali
causati dalla forte siccità dell’estate 2012, il Vostro Gruppo ha attivato una importante azione di
rafforzamento della propria struttura manageriale di vertice, con le nuove nomine dall’interno del
Chief Operating Officer e del Chief Financial Officer e con l’inserimento dall’esterno del Group
Director Marketing e, a partire dal prossimo aprile, del Group Director Sales, entrambi con consolidate esperienze in primarie società internazionali.
La rinnovata squadra manageriale sta procedendo alla costruzione di un nuovo Business Plan per
il periodo 2014-17 che sarà presentato nel quarto trimestre del corrente esercizio.
9
Mercato degli agrofarmaci
Il mercato degli agrofarmaci convenzionali, escludendo cioè le sementi geneticamente modificate, in
base alle stime preliminari fornite dalla società di rilevazione Phillips McDougall ha raggiunto nel 2012
un valore di circa US$ 47,2 miliardi (a livello di distribuzione), con un incremento in termini nominali del
7,4% rispetto al 2011.
I principali fattori che hanno contribuito alla crescita del valore di mercato sono stati il prezzo dell’erbicida Glifosate, che si è stabilizzato su un livello più alto rispetto all’anno precedente, e la tenuta degli
alti prezzi per le maggiori commodity agricole, con l’eccezione importante del cotone durante i mesi
che ne hanno preceduto la semina in particolare in Brasile.
L’Europa, che si conferma il principale mercato a livello mondiale, prima di quelli di Asia e Sud America,
nel 2012 si è attestata su un valore di circa US$ 12,5 miliardi (+2,6% rispetto al 2011): più in particolare, in Europa settentrionale la precoce fine dell’inverno e le forti piogge in primavera hanno sostenuto
il consumo di erbicidi e fungicidi per cereali; per contro, le zone mediterranee sono state colpite da
condizioni di siccità durante la primavera e l’estate, con un impatto negativo sul consumo di fungicidi. In Europa centrale e orientale, poi, l’agricoltura ha sofferto prima di un inverno rigido e poi di una
estate secca, con la conseguente riduzione della domanda di agrofarmaci, e specialmente di fungicidi.
Il Nord America, con un volume d’affari di circa US$ 9 miliardi (+7,5% rispetto al 2011), ha avuto un
inizio di stagione favorevole che è stato poi però seguito, durante i mesi estivi, da una siccità di eccezionale intensità, la maggiore degli ultimi cinquant’anni, con effetti particolarmente gravi nel corn-belt
degli Stati Uniti in relazione al consumo di fungicidi. Anche il Canada ha registrato una discreta crescita rispetto al 2011, anno quest’ultimo interessato da avverse condizioni climatiche.
Il Sud America, nonostante un inizio campagna gravato dalla siccità in Argentina e nel sud del Brasile,
è stata l’area a maggior crescita rispetto al 2011 (+14%), arrivando a sfiorare i US$ 11,5 miliardi.
L’incremento della domanda di mais, soia e canna da zucchero, e i prezzi elevati per le principali commodity agricole sono stati i principali fattori di crescita del mercato nel 2012. Occorre peraltro rilevare
che si è osservata una riduzione rispetto al 2011 delle aree coltivate a cotone, a seguito del calo dei
prezzi di tale commodity nelle prima parte dell’anno, con la conseguente decisione da parte degli agricoltori di dedicare minori superfici a questa coltura, a vantaggio di altre. In tale segmento, pertanto, si
sono avute importanti pressioni sui volumi di domanda e sui prezzi dei fungicidi.
L’Asia, con i suoi US$ 12,2 miliardi (+6% rispetto al 2011), si conferma il secondo mercato a livello mondiale dopo l’Europa. Cina e India rimangono i principali motori della crescita asiatica nonostante le gravi alluvioni che hanno colpito il sud-est della Cina e l’incerta stagione monsonica nel
Subcontinente, mentre il mercato giapponese ha mostrato un netto recupero dopo il crollo del 2011
causato dagli effetti dello tsunami, segnando una crescita anno su anno del 5%.
Nel 2012 il numero di acquisizioni di prodotti o di società del settore è stato significativamente più basso rispetto agli ultimi anni. Inoltre, nessuna delle operazioni finalizzate nel 2012 è stata di dimensione
rilevante in ottica di consolidamento del settore: dal 2005, infatti, la maggior parte delle operazioni di
fusione e acquisizione nell’industria agrofarmaceutica (se si esclude l’acquisizione del 60% di MAI
10
da parte di ChemChina nel 2011) ha coinvolto imprese di medie o piccole dimensioni. In tale contesto,
dunque, sono risultate di notevole rilevanza le attività di scouting e di acquisizione di società o prodotti
biologici da parte dei principali leader di settore, tra cui Bayer, Syngenta e BASF.
Conto economico
I Ricavi consolidati del Vostro Gruppo nel 2012 sono stati pari a Euro 148,32 milioni, in aumento del 2,8%
rispetto ai Euro 144,32 milioni del 2011. Tale crescita, contenuta rispetto a quella stimata all’inizio del
2012, è stata il risultato:
•da un lato, dello sviluppo delle vendite da nuove registrazioni di prodotti di proprietà, passate da circa Euro 14 milioni a circa Euro 28 milioni, in particolare in Brasile grazie alla nuova miscela a base di
Tetraconazolo e Azoxystrobina sulla soia;
•dall’altro lato, del calo di natura ciclica/congiunturale del Basic-business quale effetto: (i) in Brasile, di
una riduzione delle aree coltivate a cotone per il calo del prezzo di tale commodity agricola nei mesi precedenti alla scelta di semina degli agricoltori e con conseguenti importanti pressioni su volumi e prezzi;
(ii) in Europa, dei fenomeni di siccità durante i mesi estivi che hanno condotto ad un minor sviluppo di
malattie fungine e di conseguenza ad un calo dei consumi di fungicidi.
Si evidenzia, peraltro, che le condizioni di forte siccità nel 2012 negli Stati Uniti (mercato ove le vendite
da nuove registrazioni nell’anno sono state inferiori rispetto al loro potenziale in condizioni “normali” e
comunque in parte rimaste a stock presso i canali distributivi) e in Europa (dove parimenti permane un
elevato livello di stock presso i distributori del Gruppo) determineranno un effetto di “trascinamento” sui
volumi di vendita nel 2013, meglio valutabile nel corso dell’esercizio stesso.
Quale effetto delle considerazioni sopra esposte, la composizione del fatturato per area geografica ha registrato nel 2012, rispetto all’esercizio precedente, un calo delle vendite in Italia (-13,5%) e un importante
incremento di quelle sui mercati esteri (+9,8%), e in particolare nelle Americhe dove i ricavi sono cresciuti
del 33,6% rispetto al 2011. La quota di fatturato da agrofarmaci realizzata all’estero è così aumentata dal
76,5% all’80,5%.
Fatturato consolidato per area geografica
(€ 000)
Italia
Resto d’Europa
Americhe
Asia
Resto del Mondo
Subtotale agrofarmaci
Altri prodotti e servizi
Ricavi consolidati
Variazione2011
2012
27.289
29.701
49.745
27.634
5.705
19,5%
140.074
100,0%
21,2%
35,5%
19,7%
4,1%
8.250
148.324
11
-13,5%
-0,3%
+33,6%
-1,8%
-24,3%
31.561
29.795
37.235
28.127
7.536
23,5%
22,2%
27,7%
21,0%
5,6%
+4,3%134.254
100,0%
-18,0%
10.064
+2,8%144.318
L’EBITDA esclusi componenti non ricorrenti nel 2012 è stato pari a Euro 17,39 milioni, in crescita di
Euro 5,79 milioni (+49,9%) rispetto all’esercizio precedente, passando così dall’8,0% all’11,7% dei
ricavi consolidati. Tale importante aumento del margine operativo lordo è stato il risultato, da un lato,
del miglioramento del mix dei prodotti venduti (per la maggior marginalità delle vendite da nuove registrazioni rispetto a quelle del Basic-business) e, dall’altro lato, della sostanziale stabilità rispetto al
2011 dei costi fissi (esclusi quelli per il Personale); detti elementi hanno più che compensato l’aumento
dei costi del lavoro, quest’ultimo peraltro in linea con l’inflazione nei vari Paesi in cui opera il Vostro
Gruppo e specialmente in India.
Con riferimento poi alle poste non ricorrenti a livello di margine operativo lordo, si segnala che nel
2012 si sono avuti proventi non ricorrenti netti per Euro 1,42 milioni (rispetto agli Euro 1,86 milioni del
2011), rappresentati per Euro 1,95 milioni dal corrispettivo pagato da FMC Corporation per il diritto a
co-sviluppare il nuovo fungicida della classe SDHi (scoperto dalla Ricerca di Isagro), al netto di accantonamenti straordinari per bonifiche ambientali per Euro 0,53 milioni. Considerando anche tali poste
non ricorrenti, pertanto, l’EBITDA nel 2012 è risultato pari a Euro 18,81 milioni, in crescita di Euro 5,35
milioni (+39,8%) rispetto ai Euro 13,46 milioni del 2011.
Conto economico consolidato
20122011
Differenze
148.324144.318 +4.006 +2,8%
(26.039) (24.905)
-1.134
(€ 000)
Ricavi
Memo: Costo del lavoro e acc. premi
EBITDA esclusi non ricorrenti
% sui Ricavi
17.385
11,7%
Poste non ricorrenti nette
1.422 11.600 +5.785 +49,9%
8,0%
1.856
-434
EBITDA
% sui Ricavi
18.807 13.456 +5.351+39,8%
12,7%
9,3%
Ammortamenti:
- immobilizzazioni materiali
- immobilizzazioni immateriali
- svalutazione/rival.ne (IAS 27) immobilizzazioni
(4.092)
(6.190)
(983)
EBIT
Memo: EBIT esclusi non ricorrenti
(4.411)
(5.054)
2.456
+319
-1.136
-3.439
7.542 6.447+1.095 +17,0%
7.103 2.135 +4.968 +232,7%
Interessi, commissioni e sconti finanziari
Utili/perdite su cambi, strumenti derivati e altri
Svalutazioni/rivalutazioni di partecipazioni
Risultato ante imposte
Memo: Ris. a/imposte esclusi non ricorrenti
Imposte correnti e differite
Risultato netto att. in funzionamento
Risultato netto delle attività in dismissione
(Utile)/perdita di terzi delle att. in dismissione
Risultato netto
12
(5.927)
742 -
(4.610)
(2.590)
66
-1.317
+3.332
-66
2.357 1.918 (687)
(4.999)
+3.044
+6.917
(2.136)
2.791
-4.927
221 2.104
-1.883
-
-
8.206
5
-8.206
-5
221 10.315
-10.094
n.a.
n.a.
-89,5%
-97,9%
L’EBIT esclusi non ricorrenti nel 2012 è stato pari a Euro 7,10 milioni, in crescita di Euro 4,97 milioni
(+233%) rispetto a Euro 2,14 milioni del 2011, grazie ai già richiamati miglioramenti a livello di margine
operativo lordo. Includendo, poi, anche le poste non ricorrenti a livello di risultato operativo, l’EBIT è
aumentato di Euro 1,09 milioni (+17%) rispetto all’esercizio precedente, passando da Euro 6,45 milioni
a Euro 7,54 milioni. Per quanto riguarda le citate poste non ricorrenti a livello di risultato operativo, si
ricorda che nel 2012 esse includono anche l’effetto delle svalutazioni straordinarie di alcune immobilizzazioni immateriali della joint-venture ISEM S.r.l., che invece, nel 2011, erano state rivalutate per
Euro 3,52 milioni.
Con riferimento poi alle Poste finanziarie, esse sono state complessivamente pari a Euro 5,18 milioni,
in miglioramento di Euro 1,95 milioni rispetto ai Euro 7,13 milioni registrati nel 2011, per effetto:
• di proventi pari a Euro 0,74 milioni da operazioni di copertura contro i rischi di cambio e di aumento
del prezzo della commodity rame, rispetto alla perdita di Euro 2,59 milioni registrata da tali operazioni nel 2011;
• dei maggiori costi a livello di interessi, commissioni e sconti finanziari, cresciuti da Euro 4,61 milioni
del 2011 a Euro 5,70 milioni del 2012, anche per l’aumento degli spread a livello bancario, oltre a
una minusvalenza su crediti di natura finanziaria per Euro 0,23 milioni;
• dell’assenza, nel 2012, di rivalutazioni di partecipazioni, che invece erano state pari a Euro 0,07
milioni nel 2011.
Relativamente alle operazioni di copertura realizzate nel corso dell’esercizio dal Vostro Gruppo, si
rammenta che esse sono esclusivamente a fronte di operazioni gestionali e non hanno, pertanto, alcun carattere speculativo: tuttavia, non soddisfacendo i requisiti previsti dallo IAS 39 relativamente alle
coperture dei “rischi specifici”, queste operazioni vengono considerate di “trading” e quindi imputate,
sia per la parte già realizzata che per quella non ancora realizzata, direttamente tra le componenti
finanziarie del conto economico.
Quale effetto di quanto sopra evidenziato, nel 2012 il Risultato ante imposte esclusi componenti
non ricorrenti (i medesimi già ricordati a livello di risultato operativo) è stato pari a Euro 1,92 milioni,
segnando così un’importante inversione di tendenza rispetto alla perdita di Euro 4,99 milioni del 2011;
includendo, poi, anche i proventi non ricorrenti netti il Risultato ante imposte a livello consolidato è
stato pari a Euro 2,36 milioni, evidenziando un incremento di Euro 3,05 milioni rispetto alla perdita di
Euro 0,69 milioni del 2011.
Il Risultato netto consolidato, infine, è stato positivo per Euro 0,22 milioni, rispetto ad un utile di
Euro 10,31 milioni del 2011 che risentiva, tuttavia, oltre che dei già citati proventi non ricorrenti netti,
anche (i) della sopravvenienza attiva di Euro 1,12 milioni registrata dalla Capogruppo in relazione alle
imposte anticipate sulla perdita fiscale dell’esercizio 2007 (svalutate nel 2010 e poi riscritte a bilancio
in seguito al cambiamento della normativa fiscale) e (ii) delle plusvalenze (Euro 8,21 milioni), registrate
direttamente a livello di utile d’esercizio, relative alle operazioni straordinarie (concluse nella primavera
del 2011) di dismissione delle partecipazioni detenute dal Vostro Gruppo nelle joint-venture distributive Isagro Italia S.r.l. e Sipcam Isagro Basil S.A..
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Stato patrimoniale
Il Capitale investito netto consolidato è passato da Euro 133,68 milioni al 31 dicembre 2011 a Euro
135,92 milioni al 31 dicembre 2012, con un incremento di Euro 2,24 milioni, imputabile per la larga parte alle maggiori immobilizzazioni immateriali frutto della capitalizzazione degli investimenti in Ricerca &
Sviluppo per la difesa straordinaria dei prodotti di proprietà già esistenti e per lo sviluppo/registrazione
di quelli nuovi.
Sintesi stato patrimoniale consolidato
(€ 000)
Capitale fisso netto
Capitale circolante netto
T.F.R.
Capitale investito netto
31.12.201231.12.2011
Differenze
90.058 88.357 +1.701 +1,9%
49.349 48.596 +753 +1,5%
(3.492) (3.273) -219n.a.
135.915 133.680 +2.235 +1,7%
Finanziato da:
Mezzi propri
Posizione finanziaria netta
di cui: - Debiti fin. a medio/lungo termine
Rapporto Debt/Equity
Totale
73.951 61.964 10.677 0,84 135.915 76.626 57.054 991 0,74
133.680 -2.675
4.910
+9.686
-3,5%
8,6%
n.s.
+2.235 +1,7%
Più in particolare, il Capitale fisso netto è passato da Euro 88,36 milioni al 31 dicembre 2011 a
Euro 90,06 milioni al 31 dicembre 2012, in aumento di Euro 1,70 milioni principalmente per:
• l’aumento delle immobilizzazioni immateriali dovuto alla capitalizzazione degli investimenti per la
difesa straordinaria dei prodotti di proprietà esistenti e per lo sviluppo/registrazione di quelli nuovi,
maggiori rispetto ai relativi ammortamenti di periodo. Si rileva, in particolare, l’investimento per lo
sviluppo del nuovo fungicida, appartenente alla categoria degli SDHi, oggetto di una forte accelerazione dopo la firma dell’accordo per il suo co-sviluppo a livello globale con FMC Corporation;
• la riduzione delle immobilizzazioni materiali, dovuta, da un lato, agli ammortamenti di periodo e,
dall’altro lato, al deprezzamento della Rupia indiana, che nel corso del 2012 è passata da 68,7 a
72,6 per Euro, determinando così la riduzione del valore di libro a livello consolidato delle immobilizzazioni materiali relative all’impianto chimico di Panoli della società controllata Isagro (Asia)
Agrochemicals Pvt. Ltd. e denominate in valuta locale;
• la crescita delle altre attività nette a medio/lungo termine, che includono le imposte differite in seno
alla Capogruppo Isagro S.p.A..
Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2012 è stato pari a Euro 49,35 milioni, in aumento di Euro
0,75 milioni rispetto a Euro 48,60 milioni al 31 dicembre 2011 ma con una diversa composizione delle
attività nette a breve termine, infatti:
• i crediti commerciali sono passati da Euro 47,93 milioni a Euro 40,88 milioni, per effetto di operazioni di incasso anticipato dai clienti (per circa 6 milioni di Dollari americani in più rispetto al 2011) e di
factoring pro-soluto (per circa 4 milioni di Euro in più rispetto al 2011);
14
• le rimanenze di magazzino sono aumentate da Euro 38,18 milioni a Euro 42,02 milioni, anche a
causa dei minori volumi di vendite rispetto alle aspettative nel quarto trimestre del 2012;
• i debiti commerciali, infine, sono diminuiti da Euro 37,21 milioni a Euro 33,18 milioni.
Con riferimento poi alle fonti di finanziamento, i Mezzi propri al 31 dicembre 2012 erano pari a Euro
73,95 milioni, in calo di circa Euro 2,68 milioni rispetto a Euro 76,63 milioni registrati alla fine del 2011,
principalmente per:
• la riduzione (per un ammontare di Euro 1,15 milioni) della riserva di conversione delle attività in
funzionamento dovuta al già citato deprezzamento della Rupia, che ha richiesto l’aggiustamento a
livello consolidato, da un lato, delle attività detenute dalla società controllata indiana Isagro (Asia)
Agrochemicals Pvt. Ltd. e, dall’altro, della rispettiva riserva di conversione;
• il pagamento di dividendi, per un controvalore totale di Euro 1,75 milioni, agli azionisti della
Capogruppo Isagro S.p.A., così come da delibera assembleare del 26 aprile 2012, che sono risultati
superiori all’utile di esercizio.
La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2012 era pari a Euro 61,96 milioni, segnando così un
incremento di Euro 4,91 milioni rispetto a Euro 57,05 milioni al 31 dicembre 2011. Si segnala, peraltro,
il netto miglioramento della composizione di tale posizione debitoria: infatti, mentre alla fine del 2011
essa era rappresentata pressoché integralmente da debiti bancari a breve termine, al 31 dicembre
2012 la componente a medio/lungo era salita a Euro 10,68 milioni (dagli Euro 0,99 milioni del 2011),
grazie all’ottenimento della prima tranche da Euro 15 milioni di un prestito a medio/lungo termine,
avente un plafond massimo di Euro 25 milioni, erogato dalla Banca Europea per gli Investimenti per
il finanziamento degli investimenti in Ricerca & Sviluppo sostenuti da Vostro Gruppo nel quadriennio
2010-13.
Conseguentemente, la parte residua di capitale di fisso netto non coperta da Mezzi propri, T.F.R. e
Debiti finanziari netti a medio/lungo termine al 31 dicembre 2012 risultava pari a Euro 2,81 milioni
contro i Euro 7,47 milioni dell’anno precedente.
In ragione dei saldi sopra illustrati, il Rapporto Debt/Equity è così passato da 0,74 del 31 dicembre
2011 a 0,84 del 31 dicembre 2012.
Il T.F.R., infine, è passato da Euro 3,27 milioni al 31 dicembre 2011 a Euro 3,49 milioni al 31 dicembre
2012.
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Principali indicatori finanziari
La tabella sottostante riporta i principali indicatori di natura finanziaria del Gruppo Isagro:
Principali indicatori finanziari
20122011
N. azioni* (000)
Utile base per azione (€)
Mezzi propri per azione (€)
R.O.E.
R.O.I.
Posizione finanziaria netta / EBITDA
Capitale fisso netto/(Mezzi propri + TFR + PFN m/l termine)
17.500
17.500
0,01
0,59
4,23
4,38
0,3%13,5%
5,5%4,8%
3,29
4,24
1,02
1,09
* Escluse 50.000 azioni proprie
Con riferimento ai principali indici finanziari, si evidenza che il calo del risultato netto rispetto al valore
del 2011 ha portato alla contrazione dell’utile per azione da Euro 0,59 a Euro 0,01: nel 2012, infatti, il
Vostro Gruppo non ha goduto degli stessi benefici economici dalle operazioni straordinarie che avevano caratterizzato l’esercizio precedente. Per la stessa ragione si è assistito anche a una riduzione
del R.O.E. (Return on Equity o Risultato netto su mezzi propri), passato dal 13,5% del 2011 allo 0,3%
del 2012. Il R.O.I. (Return on Investment o Risultato operativo su capitale investito netto), invece, è
cresciuto dal 4,8% nel 2011 al 5,5% nel 2012, quale effetto dell’importante incremento del EBIT da un
esercizio all’altro. Si segnala, infine, che è diminuito il rapporto tra la Posizione finanziaria netta (registrata al 31 dicembre) e l’EBITDA dell’esercizio, passato da 4,24 nel 2011 a 3,29 nel 2012: l’aumento
dell’indebitamento finanziario, infatti, è stato più che compensato dalla maggiore redditività a livello di
risultato operativo lordo.
Risultati della capogruppo Isagro S.p.A.
Al fine di meglio rappresentare i valori economici, patrimoniali e strategici del Vostro Gruppo, si ritiene opportuno presentare e commentare anche alcuni principali valori relativi alla capogruppo Isagro
S.p.A.; essa, infatti, svolge non solo una funzione di coordinamento e indirizzo strategico, essendo la
holding finanziaria del Gruppo, ma anche di centro di produzione, marketing e commercializzazione.
La capogruppo Isagro S.p.A. ha chiuso l’esercizio 2012 con un livello di Ricavi pari a Euro 106,32
milioni, in calo di Euro 2,82 milioni (-2,6%) rispetto all’anno dovuto principalmente alle minori vendite
di fungicidi a base di rame in Italia e in Europa occidentale, stante la siccità che ha colpito queste aree
nei mesi estivi portando a un significativo calo della domanda di tali agrofarmaci. Peraltro, la contra-
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zione del fatturato da prodotti rameici è stata parzialmente controbilanciata dal forte incremento delle
vendite di formulati a base di Tetraconazolo, e in particolare della nuova miscela di Tetraconazolo +
Azoxystrobilurina in Brasile.
L’EBITDA esclusi componenti non ricorrenti è stato pari a Euro 8,41 milioni, segnando così una crescita di Euro 2,62 milioni (+30,1%) rispetto agli Euro 6,46 milioni del 2011; tale variazione è imputabile,
da un lato, al miglioramento del mix dei prodotti e, dall’altro lato, alla sostanziale stabilità dei costi fissi;
elementi questi che hanno più che compensato l’aumento dei costi del lavoro. Inoltre, tenendo conto
anche di tali poste non ricorrenti (positive per Euro 1,42 milioni nel 2012, rispetto a un valore negativo
di Euro 1,20 milioni nel 2011), l’EBITDA ha raggiunto un livello di Euro 9,83 milioni, in crescita di Euro
4,56 milioni (+86,6%) rispetto all’esercizio precedente.
Il Risultato ante imposte, poi, è stato negativo per Euro 2,37 milioni rispetto all’utile di Euro 6,25 milioni dell’esercizio precedente, che includeva tuttavia il contributo di Euro 15,84 milioni dalle operazioni
straordinarie concluse nella prima metà del 2011. Il Risultato netto, infine, è stato negativo per Euro
2,88 milioni, contro un utile netto di Euro 9,12 milioni nel 2011.
Da un punto di vista patrimoniale, il Capitale investito netto di Isagro S.p.A. al 31 dicembre 2012 era
pari a Euro 129,05 milioni, segnando così un aumento di Euro 6,38 milioni rispetto all’esercizio precedente, dovuto principalmente a:
• l’incremento del capitale fisso netto, passato da Euro 98,17 milioni a Euro 101,14 milioni;
• l’incremento del capitale circolante netto, passato da Euro 27,24 milioni a Euro 30,82 milioni.
Tale livello di capitale circolante netto, al 31 dicembre 2012, risultava coperto da Mezzi propri per
Euro 71,51 milioni (2011: Euro 76,14 milioni) e da una Debiti finanziari netti per Euro 57,54 milioni
(2011: Euro 46,54 milioni), di cui Euro 9,40 milioni a medio/lungo termine (2011: Euro -0,50 milioni). Il
Rapporto debt/equity è quindi staro pari a 0,80 (2011: 0,61).
Osservazioni sul profilo finanziario e sulla continuità aziendale
I risultati del 2012, nonostante le avversità climatiche legate ai fenomeni di siccità che hanno colpito il
Nord America e l’Europa meridionale, dimostrano la solidità del modello di business fondato sullo sviluppo di nuove registrazioni di prodotti di proprietà: l’“effetto di trascinamento” della siccità sui volumi
di vendita del 2013, tuttavia, rende necessario per il Vostro Gruppo il perfezionamento di operazioni
straordinarie con l’obiettivo di contribuire ad autofinanziare i propri programmi di sviluppo, minimizzando così il ricorso a nuovo debito bancario.
A tal riguardo, infatti, si evidenzia che le condizioni di forte siccità manifestatesi nel 2012 hanno comportato, pur in un quadro di risultati dalla gestione caratteristica in significativa crescita nel 2012
rispetto al 2011, il conseguimento di un livello di utile e di generazione di cassa sensibilmente inferiori
a quelli prospettati dalle stime del Business Plan del marzo 2011 per il periodo 2011-2014 che, allo
stato, sono da considerarsi sostanzialmente superate. Infatti, il settore in cui il Gruppo opera risulta
essere influenzato da variabili esogene non controllabili come, appunto, le variazioni climatiche e di
tempi di ottenimento delle registrazioni dei prodotti.
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Parallelamente, il Vostro Gruppo intende proseguire nei propri programmi di investimento in Ricerca
& Sviluppo che, avendo per loro natura un orizzonte temporale di medio-lungo termine, si ritiene non
debbano essere influenzati, nel breve termine, da possibili eventi avversi di natura ciclica/congiunturale. Ciò, peraltro, anche alla luce del rilevante potenziale commerciale sottostante i progetti di sviluppo
delle due nuove molecole (SDHi e Bio-agrofarmaco per applicazione al suolo) attualmente in pipeline.
A tal fine, come già anticipato, è interesse prioritario del management di Isagro perseguire nel 2013
operazioni di natura straordinaria che, facendo leva su una parte dell’attivo di bilancio del Gruppo non
adeguatamente valorizzato, possano, in un’ottica di ottimizzazione del portafoglio di attività complessivo, contribuire all’autofinanziamento delle esigenze di cassa per l’esercizio in corso.
Nel quadro sopra esposto, la rinnovata squadra di vertice procederà nei prossimi mesi alla costruzione
di un nuovo Business Plan per il periodo 2014-2017 a livello di Gruppo, che si reputa sarà completato
dopo l’estate per poi essere sottoposto, nella seconda parte dell’anno, al Consiglio di Amministrazione
della capogruppo Isagro S.p.A..
Nel frattempo, sia ai fini di supporto e monitoraggio delle attività gestionali che a quelli di verifica degli
impairment test delle immobilizzazioni immateriali, e in particolare dei costi capitalizzati per lo sviluppo
di nuovi prodotti e formulati, è stato redatto e presentato al Consiglio di Amministrazione del 14 marzo
2013, e da quest’ultimo approvato, un documento contente le previsioni per l’esercizio in corso e le
stime preliminari per il periodo 2014-2017 relative alla sola capogruppo Isagro S.p.A. e per il periodo
2013 – 2015 relative al Gruppo. Tali documenti sono stati redatti tenendo in considerazione ipotesi ragionevoli e prudenti che riflettono anche le previsioni legate al trascinamento degli effetti della significativa ed inusuale siccità occorsa nel 2012. Gli Amministratori ritengono quindi che le stime preliminari
sopracitate siano ragionevoli e realizzabili, come desumibile tra l’altro dall’esperienza storica da cui si
evince che, escludendo l’effetto delle variabili non controllabili già descritte, le previsioni sono state
sostanzialmente confermate dai dati consuntivi.
Tali documenti confermano inoltre il piano di investimenti in Ricerca & Sviluppo del 2013 grazie, anche,
ad alcune operazioni di natura straordinaria. Tali operazioni sono principalmente rappresentate dalla
cessione di almeno una molecola di proprietà, oltre che ad accordi inerenti i diritti su altri prodotti in
business/aree geografiche attualmente non coperti dal Vostro Gruppo. Come evidenziato più avanti
nel paragrafo sugli “Eventi Successivi alla chiusura del bilancio di esercizio 2012”, la più rilevante di tali
operazioni, inerente la cessione di una molecola della joint-venture ISEM S.r.l., è già stata oggetto di
una offerta vincolante di acquisto ricevuta a marzo 2013 ed accettata dal Consiglio di Amministrazione
di ISEM S.r.l..
Alla luce di quanto sopra esposto, il bilancio è stato redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale: il Vostro Gruppo, infatti, ha valutato che, pur in presenza del noto difficile contesto
economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dallo IAS 1 §25) sulla
continuità aziendale, anche alla luce dei risultati 2012 e in considerazione delle azioni già intraprese
per fronteggiare i cambiamenti che stanno interessando alcuni prodotti e mercati su cui opera Isagro
e della sua flessibilità industriale e finanziaria.
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Attività di Ricerca & Sviluppo
A)Ricerca innovativa
L’attività di Ricerca Innovativa si è concentrata nel corso del 2012 su due linee di ricerca miranti
all’ottenimento rispettivamente di: (i) un nuovo fungicida a largo spettro, che si aggiungerebbe a
quello appartenente alla classe SDHi avviato allo sviluppo nel 2012, e (ii) un nuovo erbicida graminicida anche se, per quest’ultimo progetto, si è potuto dare poco spazio all’attività di ricerca
nell’ultima parte dell’anno in quanto si è data priorità allo studio del nuovo fungicida SDHi, che è
ora in fase di sviluppo. È proseguito, inoltre, lo studio finalizzato all’identificazione di nuovi formulati a base di rame in grado di agire a dosi particolarmente ridotte e con uno spettro d’azione più
ampio rispetto a quelli attualmente sul mercato.
Con riferimento al progetto del nuovo fungicida a largo spettro, esso si ispira ad una classe chimica
già oggetto di alcuni brevetti ma non ancora in fase di sviluppo noto presso alcuna azienda del
settore – e quindi collocabile a metà strada tra l’innovazione “radicale” e quella “imitativa”. I primi
studi condotti su questo fungicida hanno mostrato una significativa efficacia biocida accompagnata da un ampio spettro d’azione.
Per quanto riguarda invece la ricerca su una nuova linea di erbicidi, si è abbandonata la classe
degli inibitori della para-idrossipiruvato di-ossigenasi per concentrarsi su una classe di erbicidi
selettivi per le graminacee, in analogia con alcuni prodotti appena lanciati sul mercato, seppur con
una chimica completamente innovativa.
B)Sviluppo prodotti
Di seguito viene presentata l’attività di sviluppo svolta nel corso del 2012, divisa per famiglia di
prodotto:
• IR6141 (o Kiralaxyl® o Benalaxyl-M) – isomero attivo del Benalaxyl
Il processo per l’inclusione nell’Annex I del Regolamento 1107 del 2009 è nelle fasi finali. L’unico
punto ancora aperto (modellistica per la predizione della presenza della sostanza e dei suoi metaboliti nelle acque di falda) è stato oggetto di discussione fra gli esperti della Commissione,
l’European Food Safety Agency (EFSA) e i diversi Stati membri.
L’inclusione è attesa nel corso del 2013, con un ritardo nelle tempistiche registrative che non
ha comunque avuto impatto sulle vendite, grazie all’estensione della validità delle registrazioni
provvisorie da parte dell’autorità competente.
Più in particolare, l’attività di sviluppo nel corso del 2012 si è concentrata sui seguenti progetti:
− follow-up del processo di inclusione del Kiralaxyl nell’Annex I del Regolamento 1107 del
2009;
− preparazione dossier per la registrazione del Kiralaxyl negli Stati Uniti per il trattamento delle
sementi;
− esecuzione studi per la registrazione del formulato Kiralaxyl + rame ossicloruro + rame
idrossido WG su vite e colture orticole in Europa;
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− completamento degli studi necessari per richiedere l’ottenimento dell’import tolerance negli
Stati Uniti (ossia l’autorizzazione per l’importazione di prodotti agricoli, o loro derivati, nel
rispetto di determinati livelli massimi di residui chimic) che consentirà ad Isagro di consolidare le proprie vendite in alcuni segmenti di mercato molto importanti come quello della vite
in Francia.
• IR5878 (o Orthosulfamuron) – erbicida per il riso, regolatore di crescita per la canna da zucchero
È stata ottenuta la registrazione del prodotto sulla coltura del riso in vari Paesi, tra cui India,
Malesia, Egitto, Turchia e Costa d’Avorio, benché la data di ottenimento non abbia sempre
consentito il lancio commerciale nel corso dell’anno, permettendo tuttavia di programmarlo per
il 2013. Si segnala, inoltre, la conclusione del lungo processo che ha portato alla registrazione
definitiva (a sostituzione di quella temporanea rilasciata precedentemente e prossima alla scadenza) del prodotto in Cina. Nel mese di luglio, inoltre, è stata ottenuta la registrazione come
regolatore di crescita sulla canna da zucchero in Brasile, che ha permesso un significativo aumento delle vendite nel quarto trimestre.
A livello Europeo, l’attività di sviluppo si è concentrata invece sugli studi per l’inclusione della
sostanza attiva in Annex I. Si è proceduto, in particolare, all’analisi della valutazione espressa
sul dossier registrativo da parte degli Stati membri, per rispondere alle autorità competenti nel
termine di febbraio 2013.
Infine, si è proceduto alla valutazione preliminare dei potenziali commenti e quesiti che l’EPA
(Environmental Protection Agency) negli Stati Uniti potrebbe avanzare in occasione della prossima revisione della sostanza attiva, prevista a partire dal primo trimestre 2013.
• IR5885 (o Valifenalate) – fungicida antiperonosporico
Nel corso del 2012 sono state ottenute numerose registrazioni di diversi formulati a base di
Valifenalate e, in particolare, di miscele con il Mancozeb. Le autorizzazioni riguardano in prevalenza l’Europa (Belgio, Italia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria) ma anche Marocco,
Tailandia e Cile.
Con riferimento all’inclusione del principio attivo in Annex I, si rileva che si è giunti alle fasi conclusive del processo: l’EFSA, infatti, sta esaminando le informazioni ricevute a novembre per
finalizzare la propria valutazione. Sono proseguiti, inoltre, gli studi necessari per l’ottenimento
dell’import tolerance, la cui presentazione della domanda è prevista entro la prima metà del
2013.
Nel mese di dicembre, infine, come pianificato, è stato inviato allo Stato relatore per la zona Sud
Europa (Francia) il dossier per la registrazione del nuovo formulato Valifenalate + rame ossicloruro + rame idrossido WG.
• IR9792 (o inibitore della Succinato Deidrogenasi o SDHi) – fungicida ad ampio spettro
È cominciato nel corso dell’anno lo sviluppo del nuovo fungicida originato nel 2010 dalla
Ricerca Innovativa di Isagro; tale fungicida appartiene alla classe degli inibitori della Succinato
Deidrogenasi (o “SDHi”) che, negli ultimi diciotto mesi, ha rappresentato un’importante novità
nel mercato dei fungicidi (e in particolare di quelli per il trattamento delle malattie dei cereali),
grazie al lancio di alcuni nuovi SDHi con caratteristiche innovative rispetto al passato da parte
di BASF, Bayer e Syngenta.
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Le prove sin qui effettuate sia in serra che in campo suggeriscono che il composto sviluppato
da Isagro avrebbe le medesime caratteristiche innovative dei prodotti concorrenti appartenenti
alle multinazionali dianzi citate; distribuendo queste ultime i propri prodotti tramite reti di proprietà, si aprirebbero per Isagro potenziali spazi di mercato su quei canali distributivi indipendenti o appartenenti ad altri gruppi multinazionali che non abbiano accesso a tale categoria di
prodotto innovativo, in aggiunta ai canali distributivi direttamente presidiati da Isagro.
Nell’ultimo trimestre del 2012 in collaborazione con FMC (con la quale Isagro ha siglato un
accordo per il co-sviluppo di questa molecola) è stato approntato il piano di registrazione per
l’autorizzazione del principio attivo in Europa, Stati Uniti e Brasile. Sono altresì state definite le
prove di campo per la stagione 2013 ed è cominciata la sintesi del primo macro campione per
le attività del 2013.
• Tetraconazolo – fungicida ad ampio spettro
Nel corso del 2012 si è completata l’ultima fase (Step 2) del processo di revisione straordinaria del Tetraconazolo, intrapreso dopo l’inclusione di questo principio attivo in Annex I, ossia
l’elenco a livello di Unione Europea di molecole approvate per l’impiego in agricoltura, con
l’invio alle autorità competenti dei dossier registrativi concernenti i numerosi formulati a base di
Tetraconazolo oggetto di difesa in Europa .
L’attività di sviluppo, invece, è stata concentrata principalmente sul progetto di estensione
d’uso e di difesa del Mettle® negli Stati Uniti e sulla registrazione della miscela Tetraconazolo +
Azoxystrobin (il cui marchio principale è Domark® XL) in Brasile ed in alcuni altri paesi dell’America Latina e in Cina.
Si evidenzia che la prima delle due registrazioni attese nell’esercizio per tale prodotto in Brasile
è stata ottenuta nel corso del primo semestre, mentre la seconda, “clone” della prima, è stata
ottenuta nel mese di dicembre, non in tempo quindi per la campagna del 2012. Nell’ultimo trimestre, infine, è stata sottoposta la domanda di estensione su altre colture per il formulato in
questione.
• Prodotti rameici
Si è completata l’ultima fase (Step 2) del processo di revisione straordinaria dei prodotti rameici,
intrapreso dopo l’inclusione in Annex I dei tre sali di rame Ossicloruro, Idrossido e Solfato di
rame, con l’invio alle autorità competenti dei dossier registrativi concernenti i numerosi formulati a base di rame oggetto di difesa in Europa.
È inoltre proseguito lo sviluppo di alcuni nuovi prodotti a minore dosaggio e a ridotto impatto
ambientale a base della miscela di Ossicloruro e Idrossido principalmente in Europa.
•Biostimolanti
Prosegue il piano di sviluppo dei Biostimolanti in Brasile, Cina e Stati Uniti, nonché in alcuni
paesi dell’Europa dell’est, dove si stanno eseguendo programmi di prove di campo su varie
colture.
• Prodotti microbiologici
L’attività di sviluppo ha riguardato soprattutto la richiesta per l’estensione d’uso del Remedier
sul “mal dell’esca della vite” in Italia, che si stima porterà nei prossimi anni ad una importante
crescita delle vendite di tale prodotto, oltre che all’ampliamento/ completamento dei dossier
registrativi per altri paesi.
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•Feromoni
Continua l’attività di sviluppo sul progetto Ecodian® per il controllo di un insetto molto dannoso
su diverse colture ad alto reddito, la cui richiesta di registrazione in Italia è prevista nel corso del
2013.
• Bio-agrofarmaco per applicazione a suolo
Nel corso dei primi nove mesi del 2012, infine, è stata intrapresa l’attività di sviluppo di un nuovo bio-agrofarmaco per applicazione a suolo rivolto inizialmente al solo mercato statunitense,
frutto dell’attività di scouting di Isagro S.p.A. e sviluppato dalla controllata Isagro USA, Inc. con
prospettive di vendita a partire dal 2014.
C)Nuove registrazioni
Nel corso del 2012 sono state ottenute 40 nuove registrazioni, tra le quali si segnala, come già
detto, quella della nuova miscela di Tetraconazolo + Azoxystrobin sulla soia in Brasile, alla quale
ha fatto seguito quella in Uruguay. Nuove registrazioni e estensione d’uso su altre colture (e.g. riso,
caffè, grano, mais, fagioli, cotone) di questa nuova miscela nei principali paesi dell’America Latina
seguiranno nel biennio 2013-14.
Per quel che riguarda il Tetraconazolo, sono stati inoltre ottenuti l’estensione di uso del formulato
Eminent® su barbabietola da zucchero in Russia e il recupero della registrazione del Domark® in
Egitto.
Si segnalano, poi, le registrazioni della miscela Kiralaxyl + Mancozeb WG e di Valifenalate +
Mancozeb WG (sotto differenti marchi, tra cui: Valis® M; Java® M; Emendo® M – clone a nome di
Chemtura) in Italia. A queste si aggiungono nuove registrazioni per il Valifenalate in Centro e Sud
Europa (Repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Belgio), in Africa (Marocco) e Sud America (Cile).
Per quanto riguarda invece i fungicidi a base di rame, si segnala l’ottenimento di due nuove registrazioni in Asia: Malesia (Airone SC) e Taiwan (Airone SC).
Infine, con riferimento all’erbicida Orthosulfamuron, sono state registrate due nuove miscele (con
Quinclorac e con Halosulfuron) per il riso negli Stati Uniti, sotto il nome commerciale di Strada Pro
e Strada XT2 blend. Si segnala inoltre la registrazione della formulazione granulare straight su canna da zucchero in Brasile (STRADA 50WG) che si aggiunge alle altre ottenute nel corso dell’anno in
Asia (India, Malesia), Medioriente (Turchia) e Africa (Egitto). È stata altresì ottenuta la registrazione
permanente (validità: 5 anni) in Cina che sostituisce quella temporanea (validità: 3 anni con rinnovo
annuale).
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Principali eventi del 2012
Si riportano di seguito i principali eventi avvenuti nel corso del 2012:
A)Ottenimento della prima tranche di un finanziamento a medio-lungo termine
dalla Banca Europea degli Investimenti
Il 24 aprile 2012, dopo l’ottenimento delle necessarie garanzie bancarie da parte di BNL-BNP
Paribas, SACE e UBI, Isagro ha finalizzato la prima tranche da Euro 15 milioni di un finanziamento
a medio/lungo termine della Banca Europea per gli Investimenti a supporto del programma di ricerca, innovazione e sviluppo del Gruppo nel periodo 2010-2013.
Il finanziamento, che prevede un importo massimo di Euro 25 milioni e una durata di 6 anni, con
18 mesi di pre-ammortamento, è stato deliberato da parte della BEI al termine di un processo di
due-diligence tecnico-scientifica e finanziaria. Prova questa della validità delle strutture e dei programmi di ricerca, innovazione e sviluppo messi in atto negli ultimi anni.
Il Vostro Gruppo, peraltro, sta perseguendo l’obbiettivo di ottenere, nella prima metà del 2013,
l’erogazione della seconda tranche (per un ammontare massimo di Euro 10 milioni) del suddetto
finanziamento a medio/lungo termine da parte della BEI.
B)Approvazione del bilancio 2011 con distribuzione di un dividendo di euro 0,10
per azione
In data 26 aprile 2012, l’Assemblea degli Azionisti della capogruppo Isagro S.p.A. ha approvato il
Bilancio d’esercizio 2011, accettando la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire
un dividendo pari a Euro 0,10 per azione, con data di stacco della cedola e di pagamento avvenuti
rispettivamente il 28 maggio e il 31 maggio 2012.
C)Rinnovo del consiglio di amministrazione
L’Assemblea degli Azionisti di Isagro S.p.A. del 26 aprile 2012 ha nominato il nuovo Consiglio di
Amministrazione, che rimarrà in carica fino all’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2014. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto dai seguenti sette membri, tutti eletti sulla base dell’unica lista presentata dal socio di maggioranza Holdisa S.r.l.: Giorgio Basile (Presidente); Maurizio
Basile (Vice Presidente); Paolo Piccardi; Carlo Porcari; Adriana Silvia Sartor (Amministratore indipendente); Elena Vasco (Amministratore indipendente); Antonio Zoncada (Amministratore indipendente).
Nella sua prima riunione, in data 10 maggio 2012, il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A.
ha approvato la costituzione di tre comitati interni al Consiglio stesso:
•il comitato nomine e remunerazione, composto da Adriana Silvia Sartor (Presidente), Carlo
Porcari ed Antonio Zoncada;
•il comitato controllo e rischi, composto da Antonio Zoncada (Presidente), Adriana Silvia Sartor
ed Elena Vasco;
•il comitato Amministratori Indipendenti, composto da Antonio Zoncada (Lead Independent
Director), Adriana Silvia Sartor ed Elena Vasco.
Nel corso della stesso Consiglio di Amministrazione è stato poi rinnovato l’Organismo di Vigilanza,
composto da: Renato Colavolpe (Presidente), Antonio Zoncada e Laura Trovato (Responsabile
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Internal Auditing).
Nella successiva riunione consiliare, tenutasi il 21 maggio 2012, sono stati approvati i Regolamenti
e i budget del comitato nomine e remunerazione e del comitato controllo e rischi, nonché l’importo
dei compensi spettanti ai componenti dei medesimi comitati.
Si segnala, inoltre, che il Consigliere indipendente Elena Vasco ha rassegnato le proprie dimissioni
quale membro del comitato controllo e rischi, con efficacia dal 1° gennaio 2013, a causa di sopravvenuti impegni che non le consentono di dedicare a tale attività il tempo reputato necessario. Per
effetto di tali dimissioni, il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data 8 febbraio
2013, dopo aver valutato che tale comitato può essere composto da due soli Consiglieri, purché
indipendenti, secondo quanto previsto dall’art. 4.C.1. del Codice di Autodisciplina delle società
quotate, ha deliberato:
• di approvare la ridotta composizione a due membri, effettiva dal 1° gennaio 2013, nelle persone
dei due attuali componenti del comitato signori Adriana Silvia Sartor e Antonio Zoncada;
• di approvare il nuovo Regolamento del comitato controllo e rischi, nel quale sono state introdotte
alcune modifiche con riferimento all’art. 2, che ne disciplina la composizione, e all’art. 5.4, che
stabilisce la validità delle riunioni.
D)Conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti a Deloitte & Touche
L’Assemblea degli Azionisti di Isagro S.p.A. del 26 aprile 2012 ha deliberato di conferire alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. l’incarico di revisione legale del Bilancio d’esercizio e del
Bilancio consolidato del Gruppo, nonché l’incarico di revisione limitata della relazione semestrale,
per il novennio 2012-2020.
E)Nomina del nuovo Chief Financial Officer e dirigente preposto
Con decorrenza 1° maggio 2012, Ruggero Gambini è stato nominato Chief Financial Officer e
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
Ruggero Gambini, laureato in Economia, è entrato in Isagro nel 2000 occupandosi di controllo di
gestione, pianificazione strategica e finanziaria, Investor Relations e operazioni straordinarie. Dal
2003 al 2006 è stato Financial Controller e Investor Relations Manager, mentre dal 2006 al 2008 ha
ricoperto il ruolo di Direttore finanza, controllo e coordinamento amministrativo presso l’allora partecipata Sipcam Isagro Brasil S.A.; nel 2008 è rientrato in Italia come Direttore Finanza e Controllo
inizialmente per la Isagro S.p.A. e poi per il Gruppo.
F)Nomina del nuovo Chief Operating Officer – Direttore Generale Operations
Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A., riunitosi in data 27 giugno 2012, ha nominato
Roberto Bonetti nuovo Chief Operating Officer – Direttore Generale Operations, con decorrenza
dal 1° luglio 2012.
Roberto Bonetti, ingegnere chimico, è entrato in Isagro nel 2002 con la responsabilità degli investimenti industriali, seguendo diversi progetti sia negli stabilimenti italiani che in quello indiano di
Panoli. Nel 2004, poi, è stato nominato Project Manager per la realizzazione dello stabilimento di
Bussi sul Tirino per la sintesi chimica del Tetraconazolo.
Dal 2006 al 2008 ha ricoperto il ruolo di Investor Relations Manager, per poi tornare nell’area industriale come Direttore di gruppo Produzione e Supply Chain.
24
G)Ottenimento della registrazione dell’Orthosulfamuron sulla canna da zucchero in Brasile
Nel mese di luglio la joint-venture al 50% ISEM S.r.l. ha ottenuto la registrazione per l’erbicida di
proprietà Orthosulfamuron sulla canna da zucchero in Brasile, che ne ha permesso lo sfruttamento
commerciale a partire dall’ultimo trimestre del 2012.
H)Accordo di collaborazione per la Ricerca & Sviluppo con FMC Corporation
In data 24 settembre 2012, Isagro ha reso noto di aver firmato un accordo di collaborazione con
FMC Corporation (una società chimica americana, diversificata e con più di un secolo di storia) per
il co-sviluppo di un nuovo fungicida a largo spettro d’azione, originato dalla Ricerca Innovativa di
Isagro e appartenente alla famiglia chimica delle carbossammidi (SDHi), con possibilità di impiego
in tutto il mondo.
Tale accordo conferma, da un lato, l’impegno di Isagro nella ricerca di nuove molecole ad elevato
potenziale commerciale e, dall’altro lato, l’interesse dell’Azienda di continuare a stabilire alleanze
di lungo periodo con partner industriali complementari in modo da ridurre il profilo di rischio degli
investimenti nello sviluppo di nuovi principi attivi e aumentare l’estrazione di valore dai prodotti di
proprietà.
I) Termine anticipato del Joint Discovery Agreement con Chemtura Agrosolutions
In coerenza con le linee strategiche riepilogate in apertura della Relazione, Isagro e Chemtura
AgroSolutions hanno concordato il termine anticipato del Joint Discovery Agreement con effetto
dal 1° gennaio 2013. Come indicato nella nota n. 24 della Nota integrativa, l’accordo nell’esercizio
2012 ha generato ricavi per il Gruppo per 759 migliaia di euro. Si segnala altresì che l’interruzione
anticipata del contratto non ha comportato l’addebito di alcuna penalità contrattuale.
J)Fusione Isagro Ricerca S.r.l. in Isagro S.p.A.
Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A., riunitosi il 25 settembre 2012, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l. in Isagro S.p.A., redatto ai sensi degli
articoli 2505, comma 1 e 2501-ter del Codice Civile, sulla base delle situazioni patrimoniali al 30
giugno 2012 delle due società.
In considerazione del fatto che Isagro Ricerca S.r.l. è interamente posseduta da Isagro S.p.A.,
detta operazione di fusione per incorporazione, che è finalizzata all’ottimizzazione di costi e servizi
in un’ottica di incremento dell’efficienza operativa, non comporta alcun concambio né aumento di
capitale.
Nella successiva seduta del 7 novembre 2012, con verbale a rogito notaio Cesare Bignami n.
rep. 113454/35951 (iscritto presso il Registro Imprese di Milano il 9 novembre 2012, prot. n.
300578/2012), il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di approvare la fusione.
In forza di atto stipulato il 15 gennaio 2013 a rogito notaio Cesare Bignami n. rep. 113760/36104
(iscritto presso il Registro Imprese di Milano il 24 gennaio 2013 prot. n. 15937), la società Isagro
Ricerca S.r.l. è stata fusa per incorporazione nella Isagro S.p.A..
Gli effetti fiscali e contabili della suddetta fusione decorrono dal 1° gennaio 2013, mentre gli effetti
civilistici decorrono, ai sensi dell’art. 2504-bis del codice civile, dal 24 gennaio 2013.
K)Semplificazione normativa ex delibera CONSOB n. 18079 del 20.02.2012
Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A., riunitosi il 25 settembre 2012, ha deliberato, ai
sensi dell’art. 3 della Delibera CONSOB n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di
25
opt-out di cui agli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB n. 11971/99
(c.d. Regolamento Emittenti), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento
di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione.
L)Cancellazione di ISI S.r.l. in liquidazione dal registro delle imprese
Il 18 ottobre 2012 Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione, società controllata al 50% da
Isagro S.p.A., è stata definitivamente cancellata dal competente Registro delle Imprese.
Risorse umane
Gli organici effettivi alla data del 31 dicembre 2012 erano pari a 620 unità, così suddivise:
Numero dipendenti
31/12/2012
Dirigenti/Executives
Quadri
Impiegati*
Operai
Totale
31/12/2011
53
134
316
117
620
Differenza
48+5
135-1
336-20
100+17
619+1
* Include “Qualifiche speciali”
L’andamento dell’organico relativo all’anno 2012, rispetto al 2011, non rileva sostanziali differenze, in
quanto si è consolidata, da un punto di vista organizzativo, la struttura in essere nell’ultimo trimestre
del 2011.
Nel 2012 il rapporto con le Organizzazioni Sindacali si è generalmente mantenuto su un piano di
collaborazione costruttiva che ha caratterizzato il normale andamento delle relazioni industriali. Nello
specifico tale politica ha consentito:
• la condivisione dell’applicazione delle flessibilità organizzative offerte dal CCNL, principalmente
nei siti industriali, al fine di garantire le diverse richieste produttive stagionali;
• il rinnovo degli accordi annuali relativi alla contrattazione di secondo livello sul Premio di
Partecipazione (obiettivi di produttività);
• la sottoscrizione, nel mese di dicembre 2012, dell’accordo sindacale con le OO.SS. di Pescara,
per il sito produttivo di Bussi sul Tirino della Capogruppo Isagro S.p.A., con il quale, a seguito
di una straordinaria diffusione e intensità della siccità, che ha determinato, principalmente nella
seconda parte dell’anno, una sensibile riduzione dei consumi di prodotti a base di Tetraconazolo
rispetto alle previsioni con la creazione di un importante stock di materiale invenduto presso la
catena distributiva alla fine dell’esercizio, è stato condiviso un periodo di sospensione delle attività
26
produttive con l’intervento della CIGO (Cassa Integrazione Guadagni a regime Ordinario) pari a 13
settimane, dal 7 gennaio al 7 aprile 2013, che interessa la totalità della forza lavoro (14 unità) del
sito stesso. Sulla base delle attuali previsioni di vendita per il 2013 si prevede che l’attività produttiva presso il sito di Bussi sul Tirino possa riprendere l’8 aprile 2013.
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001
Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A. ha provveduto, in data 2 agosto 2012, ad aggiornare
il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (di seguito anche “Modello”) recependo le novità
normative e giurisprudenziali in materia in vigore a tale data.
Si segnala che, nel corso del secondo semestre 2012, è stato ampliato il catalogo dei reati-presupposto della responsabilità ex D.Lgs. 231/2001 per effetto dell’evoluzione del quadro normativo, di
seguito richiamato:
• D.Lgs. 109/2012, del 25 luglio 2012, ha introdotto l’art. 25-duodecies “Impiego di cittadini di paesi
terzi il cui soggiorno è irregolare”;
• Legge 190/2012, del 6 novembre 2012, ha introdotto l’art. 25 “Induzione indebita a dare o promettere utilità” e l’art. 25-ter “Corruzione tra privati”.
In considerazione di quanto sopra, Isagro ha avviato, nel mese di febbraio 2013, su proposta dell’Organismo di Vigilanza, l’attività di aggiornamento/integrazione del risk-assessment e conseguente aggiornamento/integrazione del Modello per riflettere i cambiamenti derivanti dalla citata evoluzione
normativa nonché gli impatti sul contenuto del Modello conseguenti alla fusione per incorporazione
di Isagro Ricerca S.r.l. (società già detenuta al 100% da Isagro S.p.A.), occorsa nel mese di gennaio
2013.
Il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello e di curarne l’aggiornamento è affidato all’Organismo di Vigilanza che è stato rinnovato con la delibera del Consiglio di Amministrazione
di Isagro S.p.A. del 10 maggio 2012. Tale Organismo, il cui mandato triennale scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014, presenta una struttura collegiale al fine di soddisfare i requisiti di indipendenza, autonomia, professionalità e continuità d’azione richiesti dal D.Lgs. 231/2001.
L’Organismo di Vigilanza, in particolare, riferisce in merito all’attuazione del Modello, e alle eventuali
criticità, direttamente al Consiglio di Amministrazione mediante una rendicontazione semestrale.
Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A. ha poi approvato il Codice Etico di Gruppo al fine di
rendere le regole di condotta e i principi di comportamento in essere presso Isagro S.p.A. adottabili
anche presso le società estere del Gruppo. Tale documento, che definisce i principi di condotta negli
affari, gli impegni deontologici richiesti ad amministratori, dipendenti e collaboratori nonché le regole di condotta verso l’insieme degli stakeholder, è parte integrante del Modello di Organizzazione,
Gestione e Controllo.
Codice di Autodisciplina e Relazione di Corporate Governance
Il Comitato per la Corporate Governance ha emanato, in data 5 dicembre 2011, una nuova edizione
del Codice di Autodisciplina delle società quotate. In particolare, è stata rafforzata la centralità dell’azione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati interni al Consiglio nonché la loro componente
“indipendente”. È stata posta, poi, una particolare enfasi sul ruolo della funzione di Internal Auditing e
27
sono state riviste le raccomandazioni in tema di controllo interno, al fine di perseguire una razionalizzazione del sistema di controlli.
Nel corso della riunione tenutasi in data 13 marzo 2012, il Consiglio di Amministrazione di Isagro ha
esaminato i contenuti e le novità introdotte dal sopra citato Codice di Autodisciplina e ha approvato
la sua adozione.
Procedimenti giudiziali
Nel corso del secondo semestre del 2010 Isagro S.p.A. ha chiesto di essere ammessa al passivo di
Caffaro S.r.l. in amministrazione straordinaria in relazione al credito vantato in virtù della garanzia rilasciata da Caffaro a favore di Isagro, con il contratto preliminare di compravendita di ramo d’azienda
del 4 luglio 2001, per i costi relativi all’esecuzione delle opere di bonifica del sito di Aprilia.
Il Tribunale di Udine, con decreto che ha dichiarato esecutivo lo stato del passivo, ha rigettato la domanda ritenendo la pretesa di Isagro un credito eventuale e futuro, la cui esistenza sarebbe ancora da
verificare. Isagro ha avanzato quindi opposizione a tale decisione e il Giudice ha disposto la consulenza tecnica d’ufficio al fine di accertare la necessità o meno degli interventi nonché i costi. Il consulente
tecnico d’ufficio (di seguito anche “CTU”) ha depositato la propria relazione peritale, che attesta la
necessità di eseguire interventi di bonifica sul sito per Euro 1,2 milioni.
Su richiesta di Isagro, che non ritiene congrua la stima operata dal consulente tecnico, lo stesso è
stato convocato dal Giudice per chiarimenti nell’udienza del 23 novembre 2011. A tale udienza, il
Giudice ha ritenuto di dovere chiedere informazioni al Comune di Aprilia circa lo stato della Conferenza
dei Servizi a suo tempo avviata in relazione alla bonifica del sito. In attesa di ricevere le informazioni
richieste dal Comune di Aprilia, la causa è stata rinviata all’udienza del 16 aprile 2012. A tale udienza,
non avendo il Comune di Aprilia risposto alla richiesta di informazioni che il Giudice aveva formulato, il CTU nominato è stato incaricato di assumere tali informazioni direttamente presso gli uffici del
Comune assegnando un termine di 90 giorni per adempire l’incarico. Il CTU ha adempiuto all’incarico
ricevuto, reperendo la documentazione relativa alla Conferenza dei Servizi presso il Comune di Latina,
e precisando al giudice che la stessa risulta ferma dal mese di agosto 2009. Il Giudice ha da ultimo
accolto la richiesta di Isagro e ha disposto un supplemento di CTU per determinare il costo delle opere
necessarie per la bonifica del sito, laddove il CTU si era nella precedente relazione limitato a considerare quelle per la messa in sicurezza del sito stesso. Le operazioni peritali, che hanno preso il via lo
scorso 16 gennaio 2013, dovranno sostanziarsi in una relazione che dovrà essere depositata entro il
16 maggio 2013. Il Giudice ha pertanto rinviato la causa all’udienza del 27 maggio 2013.
Per il medesimo credito è stata chiesta anche l’insinuazione al passivo di Snia S.p.A., anch’essa in
amministrazione straordinaria, in qualità di socio unico di Caffaro e quindi obbligato in solido. Dal
momento che il Tribunale di Milano ha rigettato tale istanza, Isagro ha predisposto e depositato opposizione allo stato passivo al fine di ottenere l’ammissione del credito al passivo di Snia. All’esito di
questo procedimento, con decreto del 13 dicembre 2011, il Tribunale di Milano ha rigettato il ricorso
di Isagro S.p.A., ritenendo il credito da essa avanzato nei confronti di Snia eventuale e futuro. Isagro
ha pertanto impugnato tale decisione con ricorso in Cassazione, per cui si è in attesa della fissazione
dell’udienza per la discussione.
28
Peraltro, si ritiene che non vi sia la sussistenza di obblighi relativi al sostenimento di costi legati all’operazione di bonifica del sito di Aprilia in quanto Isagro S.p.A. non è responsabile dell’inquinamento.
Si rimanda alla nota n. 41 delle Nota illustrativa del bilancio per l’informativa di dettaglio riguardo a
questo e altri procedimenti giudiziari.
Rapporti con parti correlate
Per quanto concerne i rapporti con le parti correlate, si rimanda a quanto indicato nel relativo paragrafo della Nota illustrativa.
Presenza di eventuali dati stimati
La redazione dei prospetti contabili consolidati richiede l’effettuazione di stime ed assunzioni che
hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e
passività potenziali alla data di riferimento: conseguentemente i risultati che verranno in seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime.
Le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti e per obsolescenza di
magazzino, nonché per ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione
sono riflessi a conto economico.
Eventi successivi
A)Chiusura dell’operazione di fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l.
in Isagro S.p.A.
Come evidenziato in precedenza, con atto notarile stipulato il 15 gennaio 2013, Isagro Ricerca
S.r.l. è stata fusa per incorporazione nella controllante Isagro S.p.A.. Gli effetti contabili e fiscali
della fusione decorrono dal 1° gennaio 2013, mentre gli effetti civilistici decorrono, ai sensi dell’art.
2504-bis del codice civile, dal 24 gennaio 2013, data dell’ultima delle iscrizioni dell’atto di fusione
presso il Registro delle Imprese di Milano.
B)Accordo commerciale con Syngenta per il Remedier in Europa, Africa e Medio
Oriente
In data 19 febbraio 2013 Isagro ha annunciato, per mezzo di comunicato stampa, di aver firmato un
accordo commerciale con Syngenta per la produzione e la distribuzione in esclusiva di Remedier®
(un fungicida biologico per il controllo delle malattie del terreno per gli ortaggi e le ornamentali
basato sulle tecnologie Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii e sviluppato dalla ricerca
innovativa di Isagro) nella maggior parte dei Paesi in Europa, Medioriente e Africa.
Tale accordo, i cui termini commerciali non sono stati resi noti, riveste una grande importanza nella
strategia di crescita del Vostro Gruppo in quanto consentirà di accedere alla vasta rete distributiva
29
e al know-how di vendita e marketing di Syngenta, che è indiscutibilmente una delle società leader
di settore per dimensione, qualità dei prodotti e innovazione.
C)Cessione di un prodotto di proprietà
Si segnala che la società ISEM S.r.l., joint-venture paritetica con il gruppo statunitense Chemtura,
ha ricevuto e accettato, nei primi giorni di marzo, un’offerta vincolante da un qualificato operatore
internazionale per 18,5 milioni di Euro per l’acquisto del Valifenalate (IR5885). Tale offerta si riferisce all’acquisto di tutti gli asset relativi al prodotto, ad eccezione del magazzino che la controparte
terza acquirente si è comunque impegnata ad acquistare separatamente. Il trasferimento degli
asset sarà contestuale al pagamento del controvalore sopra menzionato.
Maggiori informazioni relative a tale cessione saranno rese note con il perfezionamento dell’operazione stessa, che ci si attende possa avvenire entro il secondo trimestre 2013.
Prospettive sull’andamento della gestione nell’esercizio 2013
Il Vostro Gruppo si attende di raggiungere nell’esercizio 2013 un fatturato consolidato su un livello di
circa Euro 140 milioni, soprattutto a seguito dell’effetto di “trascinamento” sulle vendite della grave
siccità che ha colpito Stati Uniti e Europa meridionale nell’estate del 2012, con l’obiettivo di arrivare
a fine anno con un livello di stock di prodotti finiti in giacenza presso la catena distributiva “normale”,
soprattutto rispetto al picco di fine 2012. Ne consegue una aspettativa, non tenendo conto di operazioni straordinarie avviate, di riduzione del risultato economico del 2013 rispetto al 2012.
Isagro, peraltro, sta lavorando ad operazioni di natura straordinaria per la valorizzazione del proprio
attivo di bilancio, con l’obiettivo di finanziare i propri programmi di sviluppo, minimizzando così il ricorso a nuovo debito bancario.
30
Allegato 1
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(€ 000)
20122011
Differenze
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
148.324 144.318
Altri ricavi e proventi
4.487
5.393
Consumi di materie e servizi esterni
(115.993) (119.099)
Variazioni delle rimanenze di prodotti
3.895
3.716
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
3.663
2.946
Accantonamenti e stanziamenti
(952)
(769)
Costo del lavoro
(25.487) (24.522)
Accantonamenti premi dipendenti
(552)
(383)
+4.006
-906
+3.106
+179
+717
-183
-965
-169
+3%
EBITDA esclusi non ricorrenti
% sui Ricavi
+50%
Poste non ricorrenti nette
17.385
11,7%
11.600
8,0%
+5.785
1.422
1.856
-434
EBITDA
% sui Ricavi
18.807 13.456 +5.351+40%
12,7%
9,3%
Ammortamenti:
- immobilizzazioni materiali
- immobilizzazioni immateriali
- svalutazione/rival.ne (IAS 27) immobilizzazioni
(4.092)
(6.190)
(983)
EBIT
Memo: EBIT esclusi non ricorrenti
7.542
7.103
(4.411)
(5.054)
2.456
+319
-1.136
-3.439
6.447 +1.095+17%
2.135 +4.968 +233%
Interessi, commissioni e sconti finanziari
Utili/perdite su cambi, strumenti derivati e altri
Svalutazioni/rivalutazioni di partecipazioni
(5.927)
742
-
(4.610)
(2.590)
66
-1.317
+3.332
-66
Risultato ante imposte
Memo: Ris. a/imposte esclusi non ricorrenti
2.357
1.918
(687)
(4.999)
+3.044
+6.917
(2.136)
2.791
-4.927
221
2.104
-1.883
-
-
8.206
5
-8.206
-5
221
10.315
-10.094
Imposte correnti e differite
Risultato netto att. in funzionamento
Risultato netto delle attività in dismissione
(Utile)/perdita di terzi delle att. in dismissione
Risultato netto
31
n.a.
n.a.
-89%
-98%
Allegato 2
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(€ 000)
31.12.201231.12.2011
Differenze
Capitale fisso netto
Avviamento
Altre immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni finanziarie
Altre attività e passività a medio/lungo termine
4.852 5.089-237
49.766
47.990 +1.776
26.079
26.501
-422
195
195
9.166
8.582
+584
Totale capitale fisso netto
90.058
88.357
+1.701
42.023
40.884
(33.183)
(1.366)
991
38.179
47.932
(37.210)
(2.015)
1.710
+3.844
-7.048
+4.027
+649
-719
49.349
48.596
+753
2%
139.407
136.953
+2.454
2%
Capitale circolante netto
Rimanenze di magazzino
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Fondi correnti
Altre attività e passività di esercizio
Totale capitale circolante netto
Capitale investito
T.F.R.
2%
(3.492) (3.273)-219
135.915
133.680
+2.235
coperto da:
Mezzi propri
Capitale sociale versato
Riserve e risultati a nuovo
Riserva di conversione
Utile/(perdita) del Gruppo complessivo
17.550
62.533
(6.353)
221
17.550
53.968
(5.207)
10.315
+8.565
-1.146
-10.094
Totale mezzi propri
73.951
76.626
Capitale investito netto
Posizione finanziaria netta
Debiti finanziari a medio/lungo termine:
- verso banche
- altre passività (attività) finanziarie e derivati
Totale debiti finanziari a medio/lungo termine
Debiti finanziari a breve termine:
- verso banche
- altre passività (attività) finanziarie e derivati
Totale debiti finanziari a breve termine
Disponibilità liquide/depositi bancari
Totale posizione finanziaria netta
Totale
14.181
(3.504)
10.677
-2.675 -3%
1.915 +12.266
(924)
-2.580
991 +9.686 n.s.
67.554
(1.528)
66.026
65.663
(1.718)
63.945
+1.891
+190
+2.081
(14.739)
(7.882)
-6.857 n.a.
61.964
57.054
+4.910
135.915
32
2%
3%
9%
133.680 +2.2352%
Allegato 3
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
(€ 000)
20122011
7.882 11.500
Disponibilità liquide iniziali (al 1° gennaio)
Attività operative
Utile netto delle continuing operation
Risultato netto delle discontinued operation
- Ammortamento imm. materiali
- Ammortamento imm. immateriali
- Perdite di valore delle immobilizzazioni
- Plusvalenza netta di rivalutazione
- Accantonamenti ai fondi (incluso TFR)
221
2.104
-
8.206
4.0924.411
6.1905.054
9831.066
-(3.522)
1.5881.537
- (Plusvalenze)/minusvalenze da alienazione imm. materiali e immateriali
(8)(390)
- (Plusvalenza)/minusvalenza realizzata dalla cessione di disc. operation
-(9.862)
- (Plusvalenze)/minusvalenze da cessione di rami d’azienda
-(3.024)
- Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società di leasing
5.3214.234
- Oneri (proventi) finanziari da strumenti derivati
(308)3.552
- Risultato delle partecipazioni valutate col metodo del patrimonio netto
-(1)
- Imposte sul reddito
2.136(2.791)
Flusso di circolante derivante dalla gestione corrente
20.215 10.574
- (Aumento)/diminuzione crediti commerciali
- (Aumento)/diminuzione rimanenze
- Aumento/(diminuzione) debiti commerciali
- Variazione netta altre attività/passività
- Utilizzi fondi (incluso TFR)
- Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società di leasing pagati
- Flusso finanziario da strumenti derivati
- Imposte sul reddito pagate
Flusso monetario da attività operative
6.6634.311
(4.267)(5.660)
(3.728)4.632
7(666)
(2.016)(1.847)
(5.028)(4.261)
(1.291)(12)
(2.076)(3.185)
8.479
3.886
Attività di investimento
- (Investimenti) in immobilizzazioni immateriali
(8.601)(5.678)
- (Investimenti) in immobilizzazioni materiali
(3.624)(2.097)
- Prezzo netto da cessione imm. materiali e immateriali
71895
- Flusso di cassa generato dalla cessione di rami d’azienda
-19.411
- Flusso di cassa dalle operazioni di aggregazione aziendale
-(1.477)
- Flusso di cassa dalla cessione delle disc. operation (al netto disp. liquide)
-29.068
- (Investimenti)/disinvestimenti di attività finanziarie
661
Flusso monetario da attività di investimento
(12.088)
40.123
Attività di finanziamento
- Incremento (decremento) di debiti finanziari (correnti e non)
- (Incremento)/decremento di crediti finanziari
- Distribuzione dividendi
Flusso monetario da attività di finanziamento
Variazione differenza di conversione
12.715(42.558)
191.578
(1.750)(5.250)
10.984 (46.230)
(518) (1.397)
Flussi di disponibilità liquide del periodo
6.857
(3.618)
Disponibilità liquide finali (al 31 dicembre)
14.739
7.882
33
Allegato 4
RICONCILIAZIONE RISULTATO E PATRIMONIO NETTO
DI ISAGRO S.P.A. CON IL CONSOLIDATO
(€ 000)
20122011
RisultatoPatrimonio RisultatoPatrimonio
nettonetto
Capogruppo Isagro S.p.A.
Utili intragruppo
Effetto fiscale su utili intragruppo
Utili/riserve delle società consolidate
Dividendi intragruppo
Diff. di conversione dei bilanci in valuta
Totale Gruppo Isagro
(2.876)
71.514
9.119
76.140
344(10.396) (2.159)(10.740)
(171)
3.599
972
3.770
3.124
15.587
2.618
12.663
(200)-
(240)-
(6.353)
-
(5.207)
221
73.951
10.310
76.626
-
-
5
-
221
73.951
10.315
76.626
(Utile)/Perdita a riserva di terzi
Totale Bilancio consolidato
34
Note esplicative sugli indicatori alternativi di performance
In conformità a quanto indicato nella raccomandazione CESR in materia di indicatori alternativi di performance (CESR/05-178b) si segnala che gli schemi riclassificati presentati nella presente Relazione
degli Amministratori sulla gestione presentano alcune differenze nella terminologia utilizzata e nel grado di dettaglio rispetto agli schemi ufficiali esposti nelle tavole contabili illustrate nelle pagine seguenti.
Lo schema di riclassificazione del Conto Economico Consolidato introduce, in particolare, le accezioni
di:
• EBITDA esclusi non ricorrenti che nel prospetto di Conto Economico Consolidato equivale alla
differenza tra la voce “Totale ricavi” al lordo degli “Altri ricavi non ricorrenti” e l’aggregato dei costi
operativi esclusi gli “Altri costi non ricorrenti”;
• EBITDA che nel prospetto di Conto Economico Consolidato equivale alla differenza tra la voce
“Totale ricavi” e l’aggregato dei costi operativi;
• EBIT esclusi non ricorrenti che nel prospetto di Conto Economico Consolidato equivale alla differenza tra la voce “EBIT” (o “Risultato operativo”) e l’aggregato delle voci “Altri ricavi non ricorrenti”,
“Altri costi non ricorrenti”, “Perdite di valore delle immobilizzazioni” e “Plusvalenza netta di rivalutazione”;
• Risultato ante imposte esclusi non ricorrenti che nel prospetto di Conto Economico Consolidato
equivale alla differenza tra la voce “Risultato netto ante imposte” (o “Utile/(perdita) ante imposte”) e
l’aggregato delle voci “Altri ricavi non ricorrenti”, “Altri costi non ricorrenti”, “Perdite di valore delle
immobilizzazioni” e “Plusvalenza netta di rivalutazione”.
Lo schema di riclassificazione dello Stato Patrimoniale, come riportato nell’Allegato 2, è stato
costruito partendo dalle voci dello schema a sezioni contrapposte dello Stato Patrimoniale Consolidato
e introducendo le seguenti voci:
• Capitale fisso netto, dato dalla differenza tra, da un lato, l’aggregato delle voci “Immobilizzazioni
materiali”, “Immobilizzazioni immateriali”, “Avviamento”, “Partecipazioni valutate con il metodo
del patrimonio netto”, “Crediti e altre attività non correnti” e “Imposte anticipate” e, dall’altro lato,
l’aggregato delle voci “Imposte differite”, “Fondi non correnti” e “Altre passività non correnti”;
• Capitale circolante netto, dato dalla differenza tra, da un lato, l’aggregato delle voci “Rimanenze”,
“Crediti commerciali”, “Altre attività e crediti diversi correnti” e “Crediti tributari” e, dall’altro lato,
l’aggregato delle voci “Debiti commerciali”, “Fondi correnti”, “Debiti tributari” e “Altre passività e
debiti diversi correnti”;
• Capitale investito, dato dalla somma di “Capitale fisso netto” e “Capitale circolante netto”;
• Capitale investito netto, dato dalla somma algebrica di “Capitale investito” e della voce “Benefici
per i dipendenti - T.F.R.”.
Infine, con riferimento al paragrafo “Principali indicatori” della presente Relazione, si segnala che:
• Utile base per azione è stato ottenuto dividendo il “Risultato netto” (o “Utile/(perdita) netta”) a livello consolidato per il numero di azioni in circolazione dell’emittente Isagro S.p.A., escluse le azioni
proprie detenute dall’emittente stesso. Il numero di azioni in circolazione, escluse le azioni proprie,
alla data del 31 dicembre 2012 era pari a 17.500.000;
35
• Mezzi propri per azione è stato ottenuto dividendo i “Mezzi propri” (o “Patrimonio netto”) a livello
consolidato per il numero di azioni in circolazione dell’emittente Isagro S.p.A., escluse le azioni
proprie detenute dall’emittente stesso;
• R.O.E. (o Return on Equity) è dato dal rapporto tra il “Risultato netto” e i “Mezzi propri” alla data
di chiusura dell’esercizio;
• R.O.I. (o Return on Investments) è calcolato dividendo la voce “EBIT” per il “Capitale investito
netto”;
• Posizione finanziaria netta/EBITDA è calcolato dividendo la “Posizione finanziaria netta” alla data
di chiusura dell’esercizio per l’“EBITDA” di periodo.
• Capitale fisso netto/Mezzi propri + T.F.R. è dato dal rapporto tra il “Capitale fisso netto” al numeratore e la somma di “Mezzi propri” e “T.F.R.” al denominatore;
• Capitale fisso netto/(Mezzi propri + TFR + PFN m/l termine) è calcolato dividendo “Capitale fisso
netto” per l’aggregato delle voci “Mezzi propri”, “Benefici per i dipendenti - T.F.R.”, “Debiti finanziari ed altre passività finanziarie a non correnti”, “Crediti finanziari ed altre attività finanziarie a non
correnti” (cambiata di segno), “Passività finanziarie per strumenti derivati” (per la sola componete
non corrente) e “Attività finanziarie per strumenti derivati” (per la sola componete non corrente e
cambiata di segno).
Attestazione ai sensi dell’art. 36 del regolamento CONSOB 16191/2007
Ai sensi dell’art. 2.6.2 comma 12 del Regolamento Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.,
Isagro S.p.A. dichiara che sussistono i requisiti richiamati dall’art. 36 del Regolamento CONSOB n.
16191/2007 lettere a), b) e c) relativamente alle società controllate costituite e regolate dalla legge di
Stati non appartenenti all’Unione Europea.
Attestazione ai sensi dell’art. 37 del regolamento CONSOB 16191/2007
Ai sensi dell’art. 2.6.2. comma 13 del Regolamento Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana
S.p.A., Isagro S.p.A. dichiara che le azioni della Società stessa sono validamente ammesse alla quotazione in quanto non sussistono le condizioni inibitorie di cui all’art. 37 del Regolamento CONSOB
n. 16191/2007.
Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dott. Ruggero Gambini, dichiara,
ai sensi dell’art.154-bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta
nella presente Relazione consolidata annuale al 31 dicembre 2012 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
36
Prospetti contabili consolidati
Nota illustrativa
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
CONSOLIDATA
(migliaia di euro)
Note
31.12.2012
31.12.2011
di cui Parti
correlate
di cui Parti
correlate
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali
1
26.079
-
26.501
Immobilizzazioni immateriali
2
49.766
-
47.990
-
Avviamento
3
4.852
-
5.089
-
Partecipazioni valutate col metodo del
t i
Crediti
ei altrettattività non correnti
4
195
-
195
-
5
2.487
-
3.084
-
Crediti finanziari ed altre attività finanziarie non
ti anticipate
Imposte
11
3.504
629
1.003
772
9.468
-
8.819
-
6
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI
96.351
-
92.681
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze
7
42.023
-
38.179
-
Crediti commerciali
8
40.884
2.502
47.932
2.078
449
Altre attività e crediti diversi correnti
9
4.821
214
5.261
Crediti tributari
10
2.679
-
3.248
-
Crediti finanziari ed altre attività finanziarie
Attivitàti finanziarie per strumenti derivati
11
1.208
575
3.094
39
12
520
-
661
-
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
13
14.739
-
7.882
-
106.874
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI
106.257
Attività non correnti destinate alla vendita e
Discontinued operation
TOTALE ATTIVITA'
-
-
203.225
198.938
PATRIMONIO NETTO
Capitale
17.550
-
17.550
-
Riserve
30.504
-
29.134
-
Utili a nuovo e di periodo
25.897
-
29.942
-
Patrimonio netto del Gruppo
73.951
76.626
Patrimonio netto di terzi
-
-
14
73.951
76.626
Debiti finanziari e altre passività finanziarie non
ti finanziarie per strumenti derivati
Passività
15
14.181
-
1.915
-
12
-
-
79
-
Benefici per i dipendenti -TFR
16
3.492
-
3.273
-
Imposte differite
6
1.895
-
2.056
-
Altre passività non correnti
17
894
-
1.265
-
TOTALE PATRIMONIO NETTO
PASSIVITA' NON CORRENTI
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI
20.462
8.588
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti finanziari ed altre passività finanziarie
ti finanziarie per strumenti derivati
Passività
15
67.554
-
65.663
12
200
-
2.037
-
Debiti commerciali
18
33.183
1.993
37.210
883
-
Fondi correnti
19
1.366
-
2.015
-
Debiti tributari
20
2.082
-
1.800
-
Altre passività e debiti diversi correnti
21
4.427
-
4.999
251
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI
108.812
113.724
TOTALE PASSIVITA’
129.274
122.312
Passività associate alle
Discontinued operation
25
TOTALE PATRIMONIO E PASSIVITA'
40
-
-
203.225
198.938
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(migliaia di euro)
Note
2012
2011
di cui Parti
correlate
di cui Parti
correlate
Ricavi
23
148.324
4.824
144.318
3.445
Altri ricavi operativi
24
4.487
350
5.393
314
Altri ricavi non ricorrenti
25
1.952
-
3.502
-
Totale ricavi
154.763
153.213
Materie prime e materiali di consumo utilizzati
26
(85.851)
(1.815)
(88.259)
(1.032)
Costi per servizi e prestazioni
27
(26.874)
(316)
(27.480)
(418)
Costi del personale
28
(26.039)
-
(24.905)
-
Altri costi operativi
29
(3.787)
-
(3.829)
-
Altri costi non ricorrenti
30
(530)
-
(1.646)
-
Variazione rimanenze prodotti finiti
e prodotti in corso di lavorazione
31
3.462
-
3.416
-
Costi per lavori in economia capitalizzati
32
3.663
-
2.946
-
Ammortamenti:
- Ammortamenti immobilizzazioni materiali
- Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
Perdite di valore delle immobilizzazioni
Plusvalenza netta di rivalutazione
33
33
34
35
Risultato operativo
(Oneri)/proventi finanziari netti
36
Utili (perdite) da collegate
Utile (perdita) ante imposte
Imposte sul reddito
13.456
(4.092)
(6.190)
(983)
-
(4.411)
(5.054)
(1.066)
3.522
7.542
6.447
37
74
(7.200)
123
-
-
66
-
(2.136)
37/A
Utile (perdita) netto
(687)
-
2.791
221
2.104
-
8.206
221
10.310
Attribuibile a:
Azionisti della capogruppo
Terzi
221
-
Utili per azione:
- base per l’utile del periodo
- base per l’utile da attività in funzionamento
- diluito per l’utile del periodo
- diluito per l’utile da attività in funzionamento
0,01
0,01
0,01
0,01
41
-
(5.185)
2.357
Utile (perdita) netto derivante da attività
in funzionamento
Risultato netto delle Discontinued operation
18.807
10.315
(5)
0,59
0,12
0,59
0,12
-
-
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO
Note
2012
2011
(migliaia di euro)
Utile (perdita) netto
221
10.310
-
326
(90)
236
Variazione della riserva (differenza) di conversione
(1.146)
(7.302)
Altre componenti di conto economico complessivo
(1.146)
(7.066)
Totale conto economico complessivo
(925)
3.244
Attribuibile a:
Azionisti della Capogruppo
Terzi
(925)
-
3.257
(13)
Utile (perdita) da Cash Flow Hedges
Imposte sul reddito
42
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
(migliaia di euro)
Disponibilità liquide iniziali
Attività operative
Utile netto delle Continuing operation
Risultato netto delle Discontinued operation
- Ammortamento imm. materiali
- Ammortamento imm. immateriali
- Perdite di valore delle immobilizzazioni
- Plusvalenza netta di rivalutazione
- Accantonamento ai fondi (incluso TFR)
- (Plusvalenze)/minusvalenze da alienazione
immobilizzazioni materiali e immateriali
- (Plusvalenza)/minusvalenza realizzata dalla
cessione di Discontinued operation
- (Plusvalenze)/minusvalenze da cessione
di rami d’azienda
- Interessi passivi netti verso
istituti finanziari e società di leasing
- Oneri (proventi) finanziari da strumenti derivati
- Risultato delle partecipazioni valutate col
metodo del patrimonio netto
- Imposte sul reddito
Flusso di circolante derivante dalla gestione
corrente
- (Aumento)/diminuzione crediti commerciali
- (Aumento)/diminuzione rimanenze
- Aumento/(diminuzione) debiti commerciali
- Variazione netta altre attività/passività
- Utilizzo fondi (incluso TFR)
- Interessi passivi netti verso istituti finanziari
e società di leasing pagati
- Flusso finanziario da strumenti derivati
- Imposte sul reddito pagate
Flusso monetario da attività operative
Attività di investimento
- (Investimenti) in immobilizzazioni immateriali
- (Investimenti) in immobilizzazioni materiali
- Prezzo di realizzo per cessione imm. materiali e
immateriali
- Flusso di cassa generato dalla cessione di
rami d’azienda
- Flusso di cassa assorbito dalle operazioni di
aggregazione aziendale
- Flusso di cassa generato dalla cessione delle
Discontinued operation (al netto delle disp.liquide)
- (Investimenti)/disinvestimenti di attività finanziarie
Flusso monetario da attività di investimento
Attività di finanziamento
- Incremento/(decremento) di debiti finanziari
(correnti e non)
- (Incremento)/decremento di crediti finanziari
- Distribuzione dividendi
Flusso monetario da attività di finanziamento
Note
2012
2011
7.882
11.500
16,19
221
4.092
6.190
983
1.588
2.104
8.206
4.411
5.054
1.066
(3.522)
1.537
24,29
(8)
(390)
-
(9.862)
25
-
(3.024)
36
5.321
(308)
4.234
3.552
2.136
(1)
(2.791)
20.215
10.574
6.663
(4.267)
(3.728)
7
(2.016)
4.311
(5.660)
4.632
(666)
(1.847)
(5.028)
(1.291)
(2.076)
8.479
(4.261)
(12)
(3.185)
3.886
(8.601)
(3.624)
(5.678)
(2.097)
71
895
-
19.411
-
(1.477)
66
(12.088)
29.068
1
40.123
12.715
19
(1.750)
10.984
(42.558)
1.578
(5.250)
(46.230)
(518)
(1.397)
6.857
(3.618)
14.739
7.882
13
33
33
34
35
36
4
37
7
16,19
2
1
25
38
Variazione differenza di conversione
Flusso di disponibilità liquide del periodo
Disponibilità liquide finali
13
43
Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto consolidato del 2011
Patrimonio netto di Gruppo
Capitale
Riserve
Utili
sociale
emesso
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
di
copertura
Riserva
(differenza)
di conversione
Riserva di
conversione
att. dismesse
17.550
23.970
(236)
(2.385)
Utili (perdite) di periodo
0
0
0
Altre componenti di conto
economico complessivo
0
0
Totale conto economico
complessivo
0
Dividendi
Patrimonio
netto
totale
4.472
10.229
36.050
25.019
78.619
33
78.652
0
0
0
0
10.315
10.315
(5)
10.310
236
(2.822)
(4.472)
0
(7.058)
0
(7.058)
(8)
(7.066)
0
236
(2.822)
(4.472)
0
(7.058)
10.315
3.257
(13)
3.244
0
0
0
0
0
0
0
(5.250)
(5.250)
0
(5.250)
Movimenti tra riserve
0
0
0
0
0
142
142
(142)
0
0
0
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(20)
(20)
Totale movimenti di periodo
0
0
236
(2.822)
(4.472)
142
(6.916)
4.923
(1.993)
(33)
(2.026)
17.550
23.970
0
(5.207)
0
10.371
29.134
29.942
76.626
0
76.626
Patrimonio
Patrimonio
netto
di terzi
netto
totale
Saldo al 31/12/2010
Totale
netto
di terzi
Totale
(migliaia di euro)
portati
a nuovo
e di periodo
Patrimonio
Altre
riserve
Movimenti di periodo:
Saldo al 31/12/2011
Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto consolidato del 2012
Patrimonio netto di Gruppo
Capitale
Riserve
sociale
emesso
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
di
copertura
Riserva
(differenza)
di conversione
17.550
23.970
0
(5.207)
Utili (perdite) di periodo
0
0
0
Altre componenti di conto
economico complessivo
0
0
Totale conto economico
complessivo
0
Dividendi
Utili
Altre
riserve
Totale
0
10.371
29.134
29.942
76.626
0
76.626
0
0
0
0
221
221
0
221
0
(1.146)
0
0
(1.146)
0
(1.146)
0
(1.146)
0
0
(1.146)
0
0
(1.146)
221
(925)
0
(925)
0
0
0
0
0
0
0
(1.750)
(1.750)
0
(1.750)
Movimenti tra riserve
0
0
0
0
2.516
0
2.516
(2.516)
0
0
0
Totale movimenti di periodo
0
0
0
(1.146)
2.516
0
1.370
(4.045)
(2.675)
0
(2.675)
17.550
23.970
0
(6.353)
2.516
10.371
30.504
25.897
73.951
0
73.951
(migliaia di euro)
Saldo al 31/12/2011
Riserve
indisponibili
portati
a nuovo
e di periodo
Totale
Movimenti di periodo:
Saldo al 31/12/2012
44
NOTA ILLUSTRATIVA
INFORMAZIONI GENERALI
Informazioni sul Gruppo Isagro
Isagro S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo
l’ordinamento della Repubblica Italiana. Isagro S.p.A., le sue controllate e le
società a controllo congiunto (joint-venture) - di seguito definite come “Gruppo
Isagro” - operano nel settore della ricerca, della gestione delle proprietà
intellettuali, dello sviluppo, della produzione, della commercializzazione e della
distribuzione di agrofarmaci. La sede legale del Gruppo è a Milano (Italia), Via
Caldera 21.
Si segnala che Isagro S.p.A. è quotata presso la Borsa valori di Milano –
segmento STAR.
Pubblicazione del bilancio consolidato
La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Isagro per l’esercizio chiuso
al 31 dicembre 2012 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di
amministrazione di Isagro S.p.A. in data 14 marzo 2013.
Conformità agli IFRS
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 del Gruppo Isagro è stata redatto in
conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) adottati
dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del
D.Lgs. n. 38/2005. I principi contabili internazionali approvati dalla Commissione
Europea alla data di redazione del bilancio consolidato sono elencati alla nota n.
47, cui si rimanda.
Base di presentazione
I prospetti contabili consolidati sono composti dalla Situazione patrimonialefinanziaria, dal Conto economico, dal Conto economico complessivo, dal
Rendiconto finanziario, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle
Note illustrative.
In particolare:
-
nella Situazione patrimoniale-finanziaria sono esposte separatamente le
attività e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti sono quelle
destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo
operativo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell’esercizio; le passività
correnti sono quelle per le quali è prevista l’estinzione nel normale ciclo
operativo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell’esercizio;
-
nel Conto economico l’analisi dei costi è effettuata in base alla natura degli
stessi; viene evidenziato l’aggregato “Risultato operativo” che include tutte le
45
componenti di ricavo e di costo, fatta eccezione per le componenti della
gestione finanziaria e le imposte sul reddito;
-
per il Rendiconto finanziario viene utilizzato il metodo indiretto. Per la
conversione dei flussi di cassa delle imprese controllate estere sono stati
utilizzati i tassi medi di cambio.
Con riferimento alla delibera CONSOB n. 15519 del 27/7/2006 in merito agli
schemi di bilancio, si segnala che sono state inserite delle apposite sezioni atte a
rappresentare i rapporti significativi con parti correlate, nonché delle apposite
voci di conto economico al fine di evidenziare, laddove esistenti, le operazioni
significative non ricorrenti effettuate nel consueto svolgimento dell’attività.
Tutti i valori esposti nei prospetti contabili e nelle note illustrative, laddove non
diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro.
Continuità aziendale
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 è stato predisposto nel presupposto
della continuità aziendale. Il Gruppo, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un
difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze
(come definite dallo IAS 1 §25) sulla continuità aziendale, anche in considerazione
delle azioni già intraprese per fronteggiare i cambiamenti che stanno
interessando alcuni prodotti e mercati in cui opera il Gruppo. In particolare gli
Amministratori ritengono che i flussi economico-finanziari previsti nelle stime
preliminari e nei Business Plan 2013-2017 delle società del Gruppo, pur soggetti
all’incertezza dovuta alla natura previsionale degli stessi, siano ragionevoli e
realizzabili e tali da permettere lo sviluppo e la crescita del Gruppo in futuro,
poiché, come già riportato, includono altresì le previsioni legate al trascinamento
degli effetti della significativa ed inusuale siccità occorsa nel 2012.
Variazioni di principi contabili
I principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato sono coerenti
con quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell’esercizio precedente, ad
eccezione del seguente IFRS in vigore dal 1° gennaio 2012.
IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative – Trasferimenti di attività
finanziarie
In data 22 novembre 2011, con Regolamento n. 1205/2011, la Commissione
Europea ha introdotto alcune modifiche all’IFRS 7, da applicarsi ai periodi contabili
con inizio dopo il 1° luglio 2011, che mirano a consentire agli utilizzatori del bilancio
di valutare meglio le esposizioni ai rischi connesse con il trasferimento di attività
finanziarie e gli effetti di detti rischi sulla posizione finanziaria dell’entità. L’obiettivo
è quello di promuovere la trasparenza dell’informativa sulle operazioni di
trasferimento, in particolare le operazioni che comportano la cartolarizzazione
delle attività finanziarie, che consenta agli utilizzatori del bilancio di comprendere
46
la relazione tra attività finanziarie trasferite non eliminate integralmente e le
passività associate e di valutare la natura ed i rischi correlati del coinvolgimento
residuo dell’entità nelle attività finanziarie eliminate.
L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto sulla presentazione o
sulla valutazione delle poste di bilancio.
IAS 12 Imposte sul reddito
In data 11 dicembre 2012, con Regolamento n. 1255/2012, la Commissione
europea ha omologato l’introduzione di un emendamento minore allo IAS 12 –
Imposte sul reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite
derivanti da un’attività (prevalentemente investimenti immobiliari valutati al fair
value) in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato
(attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita).
Specificamente, l’emendamento stabilisce una presunzione relativa che il valore
di carico di un investimento immobiliare valutato al fair value secondo lo IAS 40
sia realizzato interamente attraverso la vendita e che la misurazione delle
imposte differite, nelle giurisdizioni in cui le aliquote fiscali sono differenti, rifletta
l’aliquota relativa alla vendita.
L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto sul bilancio consolidato.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e
non adottati in via anticipata dalla Società
Come richiesto dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed
errori) di seguito sono indicati i possibili impatti dei nuovi principi o delle nuove
interpretazioni, omologati dall’Unione Europea, sul bilancio consolidato. Tali
principi, entrati in vigore dopo il 31 dicembre 2012, non sono stati applicati dal
Gruppo Isagro in via anticipata.
•
In data 5 giugno 2012, con Regolamento n. 475/2012, la Commissione
Europea ha omologato un emendamento allo IAS 1 – Presentazione del
bilancio, emesso dallo IASB il 16 giugno 2011, per richiedere alle imprese di
raggruppare
tutti
i
componenti
presentati
tra
gli
“Altri
utili/(perdite)
complessivi” a seconda che essi possano o meno essere riclassificati
successivamente a conto economico. L’emendamento è applicabile dagli
esercizi aventi inizio dopo o dal 1° luglio 2012. La modifica, riguardando solo
la modalità di presentazione delle poste di bilancio, non avrà alcun impatto
sulla posizione finanziaria e sui risultati del Gruppo.
•
In data 5 giugno 2012, con Regolamento n. 475/2012, la Commissione
Europea ha omologato un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti,
emesso dallo IASB il 16 giugno 2011, che elimina l’opzione di differire il
riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali con il metodo del corridoio,
richiedendo la presentazione nella situazione patrimoniale-finanziaria del
47
deficit o surplus del fondo, ed il riconoscimento delle componenti di costo
legate alla prestazione lavorativa e gli oneri finanziari netti nel conto
economico, ed il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali che
derivano dalla rimisurazione della passività e attività tra le “Altre componenti
di conto economico complessivo”. Inoltre, il rendimento delle attività incluso
tra gli oneri finanziari netti dovrà essere calcolato sulla base del tasso di
sconto della passività e non più del rendimento atteso delle attività.
L’emendamento, infine, introduce nuove informazioni addizionali da fornire
nelle note al bilancio. L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo
dall’esercizio avente inizio dopo o dal 1° gennaio 2013. Si segnala che le
società del Gruppo rilevano a conto economico gli utili e le perdite attuariali e
quindi l’applicazione anticipata del principio non avrebbe modificato il conto
economico complessivo del 2012, ma avrebbe semplicemente determinato
la riclassifica di tali componenti (perdite attuariali), pari a 246 migliaia di Euro,
e del relativo effetto fiscale, alla voce “Altre componenti di conto economico
complessivo”, con conseguente incremento di pari importo, ossia di 178
migliaia di Euro, della voce “Utile netto”.
•
In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento
n. 1254/2012, ha omologato il principio IFRS 10 – Bilancio Consolidato, che
sostituirà il SIC-12 Consolidamento – Società a destinazione specifica
(società veicolo) e parti dello IAS 27 – Bilancio consolidato e separato, il quale
sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile
delle partecipazioni nel bilancio separato. Il nuovo principio, emesso dallo
IASB in data 12 maggio 2011, muove dai principi esistenti, individuando nel
concetto di controllo il fattore determinante ai fini del consolidamento di una
società nel bilancio consolidato della controllante. Esso fornisce, inoltre, una
guida per determinare l’esistenza del controllo laddove sia difficile da
accertare. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014.
L’applicazione del nuovo principio non avrà effetti sulla definizione dell’area di
consolidamento del Gruppo.
•
In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n.
1254/2012, ha omologato il principio IFRS 11 – Accordi di compartecipazione
che sostituirà lo IAS 31 – Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 – Imprese
a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al
controllo. Il nuovo principio, emesso dallo IASB in data 12 maggio 2011, fermi
restando i criteri per l’individuazione della presenza di un controllo congiunto,
fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di controllo
congiunto basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che
sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di
contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel
48
bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Il principio è applicabile in
modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. Il Gruppo sta ancora valutando
l’impatto eventuale di tali modifiche sul conto economico e sulla situazione
patrimoniale-finanziaria consolidati in relazione alla futura contabilizzazione
della partecipazione nella joint-venture ISEM S.r.l.. A seguito dell’emanazione
del principio lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato
per comprendere nel suo ambito di applicazione, alla data di efficacia del
principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto.
•
In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento
n. 1254/2012, ha omologato il principio IFRS 12 – Informazioni addizionali su
partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle
informazioni addizionali da fornire su ogni tipologia di partecipazione. Il
principio, emesso dallo IASB in data 12 maggio 2011, è applicabile in modo
retrospettivo dal 1° gennaio 2014. Il principio non avrà alcun impatto sulla
posizione finanziaria o sui risultati del Gruppo.
•
In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento
n. 1255/2012, ha omologato il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value,
emesso dallo IASB in data 12 maggio 2011, che spiega come deve essere
determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi che
richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di
informazioni basate sul fair value. Il principio è applicabile in modo prospettico
dal 1° gennaio 2013. Non sono attesi effetti significativi dall’applicazione del
nuovo principio.
•
In data 13 dicembre 2012, con Regolamento n. 1256/2012, la Commissione
Europea ha omologato alcuni emendamenti allo IAS 32 – Strumenti finanziari:
esposizione nel bilancio, emessi dallo IASB in data 16 dicembre 2011, per
chiarire l’applicazione di alcuni criteri per la compensazione delle attività e
delle passività finanziarie presenti nello IAS 32. Gli emendamenti sono
applicabili in modo retrospettivo per gli esercizi aventi inizio dal o dopo il 1°
gennaio 2014. Queste modifiche non avranno alcun impatto sulla posizione
finanziaria e sui risultati del Gruppo.
•
In data 13 dicembre 2012, con Regolamento n. 1256/2012, la Commissione
Europea ha omologato alcuni emendamenti all’IFRS 7 – Strumenti finanziari:
informazioni integrative, emessi dallo IASB in data 16 dicembre 2011. Le
modifiche richiedono informazioni sugli effetti o potenziali effetti dei contratti
di compensazione delle attività e passività finanziarie sulla situazione
patrimoniale-finanziaria. Gli emendamenti sono applicabili per gli esercizi
aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio 2013 e periodo intermedi successivi a
tale data. Le informazioni devono essere fornite in modo retrospettivo.
49
Queste modifiche non avranno alcun impatto sulla posizione finanziaria del
Gruppo.
Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non
hanno invece concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione
degli emendamenti e principi sotto descritti.
• In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 –
Strumenti finanziari; lo stesso principio è poi stato emendato in data 28
ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2015 in modo
retrospettivo, rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo
scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la
classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare,
per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato
sulla modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei
flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di
determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste
dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica
avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una
passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value
attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla
variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il nuovo
principio tali variazioni devono essere rilevate negli “Altri utili e perdite
complessive” e non transiteranno più nel conto economico.
• Il 17 maggio 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Annual Improvements
to IFRSs: 2009-2011 Cycle che recepisce le modifiche ai principi nell’ambito
del processo annuale di miglioramento degli stessi. Di seguito vengono
citate le principali modifiche:
- IAS 1 Presentazione del bilancio – informazioni comparative: si chiarisce che
nel caso vengano fornite informazioni comparative addizionali, queste
devono essere presentate in accordo con gli IAS/IFRS. Inoltre, si chiarisce
che nel caso in cui un’entità modifichi un principio contabile o effettui una
rettifica/riclassifica retrospettica, la stessa entità dovrà presentare uno
stato patrimoniale anche all’inizio del periodo comparativo (“terzo stato
patrimoniale” negli schemi di bilancio), mentre nella nota integrativa non
sono richieste disclosures comparative anche per tale “terzo stato
patrimoniale”, a parte le voci interessate.
- IAS 16 Immobili, impianti e macchinari – classificazione dei servicing
equipment: si chiarisce che i servicing equipment dovranno essere
classificati nella voce Immobili, impianti e macchinari se utilizzati per più di
un esercizio, nelle rimanenze di magazzino in caso contrario.
50
- IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione in bilancio – imposte dirette sulle
distribuzioni ai possessori di strumenti di capitale e sui costi di transazione
sugli strumenti di capitale: si chiarisce che le imposte dirette relative a
queste fattispecie seguono le regole dello IAS 12.
- IAS 34 Bilanci intermedi – totale delle attività per un reportable segment: si
chiarisce che il totale delle attività dovrà essere riportato solo se tale
informazione è regolarmente fornita al chief operating decision maker
dell’entità e se si è verificato un cambiamento materiale nel totale delle
attività del segmento rispetto a quanto riportato nell’ultimo bilancio annuale.
La data di efficacia delle modifiche proposte è prevista per gli esercizi che
decorrono dal 1° gennaio 2013 o in data successiva, con applicazione
anticipata consentita.
• Il 28 giugno 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Consolidated Financial
Statements, Joint Arrangements and Disclosure of Interests in Other Entities:
Transition Guidance (Amendment to IFRS 10, IFRS 11 and IFRS 12). In primo
luogo il documento intende chiarire le intenzioni del Board con riferimento
alle regole di transizione dell’IFRS 10 Bilancio consolidato. Il documento si
propone di modificare l’IFRS 10 per chiarire come un investitore debba
rettificare retrospettivamente il/i periodo/i comparativo/i se le conclusioni sul
consolidamento non sono le medesime secondo lo IAS 27/SIC 12 e l’IFRS 10
alla “date of initial application”. In aggiunta il Board ha modificato l’IFRS 11
Joint Arrangements e l’IFRS 12 Disclosure of Interest in Other Entities per
fornire una simile agevolazione per la presentazione o la modifica delle
informazioni comparative relative ai periodi precedenti quello definito “the
immediately preceding period” (i.e. il periodo comparativo presentato negli
schemi di bilancio).
Queste modifiche sono applicabili, unitamente ai principi di riferimento, dagli
esercizi che decorrono dal 1° gennaio 2014, a meno di applicazione
anticipata.
Incertezza nell’uso delle stime
La redazione dei prospetti contabili consolidati richiede l’effettuazione di stime ed
assunzioni da parte del management che hanno effetto sui valori delle attività e
delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali
alla data di riferimento; conseguentemente i risultati che verranno in seguito
conseguiti potrebbero differire da tali stime.
In particolare le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi
su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni, benefici
ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni
51
sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto
economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima.
Fondo svalutazione crediti
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite
relative al portafoglio crediti verso la clientela. La stima del fondo è basata sulle
perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell’esperienza
passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli
incassi, del monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le
condizioni economiche e di mercato.
Fondo svalutazione magazzino
Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite
di valore attese da parte delle varie società del Gruppo, sia in funzione
dell’esperienza passata che dell’andamento atteso nei prezzi degli agrofarmaci
nel corso del 2013, in particolare per quei prodotti il cui valore di realizzo è
correlato all’andamento del prezzo delle commodities.
La crisi economica e finanziaria non ha tuttavia avuto un significativo impatto sulla
valutazione delle giacenze di magazzino del Gruppo, sebbene non si possa
escludere un deterioramento futuro, al momento non prevedibile, anche per le
condizioni di vendita del mercato degli agrofarmaci.
Immobilizzazioni immateriali in corso e avviamento
Le immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l’uso riguardano
essenzialmente le spese di registrazione sostenute per l’ottenimento delle
autorizzazioni alla vendita dei formulati relativi ai principali prodotti proprietari del
Gruppo ed i costi di sviluppo di nuovi prodotti (vedi nota n. 2). Di questa voce di
bilancio, pari a circa 16 milioni di Euro, il 60% riguarda tre prodotti (IR6141, IR5878
e IR5885) commercializzati ancora in un numero limitato di mercati e per volumi
non ancora significativi e il co-sviluppo di un nuovo fungicida denominato SDHi.
Nei primi giorni del mese di marzo 2013 la joint-venture ISEM S.r.l. ha ricevuto
un’offerta vincolante per l’acquisto del fungicida IR5885; per questo motivo, si è
provveduto a sottoporre al test di impairment i valori delle immobilizzazioni
immateriali relativi a tale prodotto, utilizzando il benchmark del valore di realizzo e
non quello del valore d’uso, non più applicabile a seguito delle mutate
circostanze, con conseguente svalutazione delle immobilizzazioni immateriali di
441 migliaia di Euro.
Trattandosi essenzialmente di registrazioni non ancora ottenute, i flussi di cassa
utilizzati ai fini dell’impairment test, riflessi nei piani aziendali delle varie società del
Gruppo, sono quelli puntuali definiti per singolo progetto.
La correttezza dell’impairment test e, di conseguenza, la tenuta dei valori iscritti
nell’attivo a fronte di tali voci è legata al realizzarsi di tali piani che, pur soggetti
all’incertezza della loro natura previsionale, sono ritenuti dagli Amministratori
52
ragionevoli e realizzabili. In base all’impairment test effettuato, oltre alla
summenzionata svalutazione relativa al fungicida IR5885, si è resa necessaria
anche la svalutazione di un prodotto minore (IR8116) per 167 migliaia di Euro, a
seguito di un allungamento nei tempi di sviluppo di tale agrofarmaco. Ad
eccezione di quanto sopra indicato, gli Amministratori sulla base del test
effettuato, fondato sui flussi di cassa attesi, riflessi nelle stime preliminari e nei
Business Plan 2013-2017 delle società del Gruppo, non hanno ritenuto
necessaria alcuna ulteriore svalutazione.
Per quanto riguarda l’avviamento è da segnalare che circa l’80% della voce di
bilancio si riferisce alle CGU Isagro Colombia, ISEM e “Rame”, per le quali il
management ha sviluppato analisi addizionali per verificare la recuperabilità del
goodwill (analisi di sensitività). Le considerazioni sviluppate sono descritte nella
nota n. 3.
Con riferimento all’avviamento della CGU ISEM, alla luce della summenzionata
offerta per il prodotto IR5885, inferiore al valore contabile degli assets, si è
provveduto ad iscrivere a Conto economico una perdita di valore per un
ammontare di 340 migliaia di euro; tale valore è stato determinato moltiplicando il
valore dell’avviamento iscritto in bilancio per il rapporto tra il prezzo offerto per
l’acquisto del fungicida IR5885 e la somma dei fair values dei prodotti della CGU
(IR5878 e IR5885).
Anche
per
l’avviamento,
ad
eccezione
di
quanto
sopra
indicato,
gli
Amministratori sulla base del test effettuato, fondato sui flussi di cassa attesi
riflessi nelle stime preliminari e nei Business Plan 2013-2017 delle società del
Gruppo, non hanno ritenuta necessaria alcuna ulteriore svalutazione.
E’
da
segnalare
che
la
determinazione
del
valore
recuperabile
delle
immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l’uso e dell’avviamento
richiede discrezionalità ed uso di stime da parte del management, in particolare
per quanto riguarda la determinazione del tasso di interesse (WACC) utilizzato
per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi, anche alla luce dell’elevata erraticità
e variabilità dei tassi di riferimento dei mercati finanziari. Inoltre, la recuperabilità di
tali valori è soggetta al realizzarsi delle stime preliminari e dei Business Plan 2013 2017 delle società del Gruppo, influenzata anche da variabili esogene non
controllabili (in particolare le condizioni climatiche ed i tempi necessari per
l’ottenimento
delle
autorizzazioni
alla
vendita
dei
nuovi
prodotti).
Conseguentemente non è da escludere che la dinamica futura di vari fattori, tra
cui l’evoluzione del difficile contesto economico e finanziario globale, potrebbe
richiedere una svalutazione di tali poste di bilancio. Le circostanze e gli eventi che
potrebbero determinare tale eventualità saranno costantemente monitorate dal
management del Gruppo.
53
Imposte anticipate
Al 31 dicembre 2012 il bilancio del Gruppo Isagro evidenzia imposte anticipate
relative a perdite fiscali riportabili a nuovo per circa 4,7 milioni di Euro.
Nell’effettuare la verifica di recuperabilità di tali imposte anticipate sono stati presi
in considerazione i budget ed i piani delle singole società del Gruppo, per i quali
gli Amministratori ritengono che i flussi economico-finanziari che si genereranno
nei prossimi esercizi siano ragionevolmente realizzabili e tali da permettere la
recuperabilità di tali valori. Non è tuttavia possibile escludere a priori che un
ulteriore inasprimento della crisi finanziaria ed economica ancora in atto potrebbe
mettere in discussione i tempi e le modalità previste nelle stime preliminari e nei
Business Plan 2013 – 2017 delle società del Gruppo per la recuperabilità di tali
poste di bilancio.
Informativa di settore
I settori operativi del Gruppo ai sensi dell’IFRS 8 – Operating Segment sono
identificati nelle aree geografiche organizzative che generano ricavi e costi, i cui
risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della
valutazione delle performance e delle decisioni in merito all’allocazione delle
risorse e per i quali sono disponibili informazioni di bilancio separate.
Le aree geografiche che costituiscono i settori operativi del Gruppo sono
elencate alla nota n. 22.
PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE
Principi di consolidamento
Il bilancio consolidato include il bilancio della Isagro S.p.A., delle società
controllate e delle società a controllo congiunto (joint-ventures). In particolare
una società viene considerata “controllata” quando il Gruppo ha il potere,
direttamente o indirettamente, di determinarne le politiche finanziarie ed
operative, al fine di ottenere benefici dalle sue attività.
Il bilancio consolidato è predisposto sulla base dei prospetti contabili redatti dalle
singole società in conformità agli IFRS.
I
prospetti
contabili
delle
società
controllate
comprese
nell’area
di
consolidamento sono consolidati con il metodo dell’integrazione globale, che
prevede il recepimento integrale di tutte le voci del bilancio, prescindendo dalla
percentuale di possesso azionario di Gruppo, nonché l’eliminazione delle
operazioni infragruppo e degli utili non realizzati.
Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente
frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate, attribuendo ai singoli
elementi dell’attivo e del passivo il loro valore corrente alla data di acquisizione
del controllo e rilevando eventuali passività potenziali. L’eventuale differenza
54
residua se positiva è iscritta alla voce dell’attivo non corrente “Avviamento”; se
negativa viene accreditata a conto economico.
Ove la partecipazione risulti inferiore al 100%, viene inoltre rilevata la quota di utile
e di patrimonio netto di pertinenza di terzi.
Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è
stato effettivamente trasferito al Gruppo e cessano di essere consolidate dalla
data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo. L’acquisto di ulteriori
quote di partecipazione in società controllate e la vendita di quote di
partecipazione che non implicano la perdita del controllo sono considerati
transazioni tra azionisti; in quanto tali, gli effetti contabili delle predette operazioni
sono rilevati direttamente nel patrimonio netto del Gruppo. Laddove si riscontri
una perdita di controllo di una società rientrante nell’area di consolidamento, il
bilancio consolidato include il risultato dell’esercizio in proporzione al periodo in
cui il Gruppo ne ha mantenuto il controllo. Inoltre la cessione di quote di controllo
comporta la rilevazione a Conto economico dell’eventuale plusvalenza (o
minusvalenza) da alienazione e degli effetti contabili rinvenienti dalla misurazione
al fair value, alla data di cessione, dell’eventuale partecipazione residua.
Le società a controllo congiunto (joint-ventures) sono consolidate col metodo
proporzionale, che prevede la rilevazione nel bilancio consolidato, linea per linea,
in misura proporzionale della quota di pertinenza della partecipante, delle attività,
delle passività, dei costi e dei ricavi della joint-venture. La cessione di quote di
partecipazione che implica la perdita del controllo congiunto comporta la
rilevazione a Conto economico dell’eventuale plusvalenza (o minusvalenza) da
alienazione, nonché degli effetti contabili rinvenienti dalla misurazione al fair value,
alla data della cessione, dell’eventuale partecipazione residua.
Area di consolidamento
Il bilancio consolidato include il bilancio della Isagro S.p.A., delle società
controllate e delle società a controllo congiunto (joint-ventures).
Le imprese incluse nell’area di consolidamento sono elencate nella nota n. 48, a
cui si rimanda.
Rispetto alla situazione al 31 dicembre 2011 non sono intervenute variazioni
rispetto al perimetro di consolidamento.
E’ solo da segnalare che nel mese di ottobre 2012 è terminato il processo di
liquidazione della joint-venture Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione,
con conseguente cancellazione della società dal Registro delle imprese e
ripartizione dell’attivo residuale ai soci.
55
Conversione dei prospetti contabili espressi in moneta estera
La valuta di presentazione adottata dal Gruppo è l’Euro, che è anche la valuta
funzionale della capogruppo Isagro S.p.A..
Alla data di chiusura i prospetti contabili delle società estere con valuta funzionale
diversa dall’euro sono convertiti nella valuta di presentazione secondo le
seguenti modalità:
-
le attività e le passività sono convertite utilizzando il tasso di cambio in essere
alla data di chiusura del bilancio;
-
le voci di conto economico sono convertite utilizzando il cambio medio
dell’esercizio/periodo;
-
le voci di patrimonio netto sono convertite ai cambi storici, mantenendo
l’eventuale stratificazione delle riserve.
Le differenze cambio emergenti da tale processo di conversione sono rilevate
nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo ed
accumulate in una componente separata di patrimonio netto (Riserva o
differenza di conversione) fino alla dismissione della società estera.
I tassi applicati per la conversione dei bilanci delle società incluse nell’area di
consolidamento sono riportati nella tabella sottostante:
Divise
Cambio al
Cambio
Cambio al
Cambio
31.12.2012
medio
31.12.2011
medio
2012
Rupia indiana
2011
72,56
68,5973
68,713
64,8859
Dollaro USA
1,3194
1,28479
1,2939
1,39196
Dollaro australiano
1,2712
1,24071
1,2723
1,34839
Peso argentino
6,48641
5,84032
5,56769
5,74525
Peso colombiano
2.331,23
2.309,61
2.510,57
2.569,90
Real brasiliano
2,7036
2,50844
2,4159
2,32651
Rand sudafricano
11,1727
10,5510
10,483
10,097
Renminbi cinese
8,2207
8,10523
8,1588
8,996
631,729
624,801
671,997
672,54
Peso cileno
Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del
Gruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo. Ai
fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni viene
modificata assumendo la sottoscrizione di tutte le potenziali azioni derivanti dalla
conversione di obbligazioni e dall’esercizio di warrant, qualora fossero stati
emessi dalla capogruppo.
56
Attività destinate alla dismissione ed attività operative cessate (discontinued
operation)
Le attività non correnti ed i gruppi di attività e passività il cui valore contabile sarà
recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo
continuativo sono presentate separatamente dalle altre attività e passività della
situazione patrimoniale-finanziaria. Tali attività vengono valutate al minore tra il
valore contabile ed il fair value ridotto dei prevedibili costi di vendita. Eventuali
successive perdite di valore sono rilevate a diretta rettifica delle attività non
correnti con rilevazione della contropartita a Conto economico. I corrispondenti
valori patrimoniali dell’esercizio precedente non sono riclassificati.
Un’attività operativa cessata (discontinued operation) rappresenta una parte
dell’impresa che è stata dismessa o classificata come posseduta per la vendita,
e:
-
rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività;
-
è parte di un piano coordinato di dismissione di un importante ramo di
attività o area geografica di attività;
-
oppure è una società controllata acquisita esclusivamente allo scopo di
essere rivenduta.
I risultati delle attività operative cessate sono esposti separatamente nel Conto
economico, al netto degli effetti fiscali. I corrispondenti valori dell’esercizio
precedente sono riclassificati ed esposti separatamente nel Conto economico, a
fini comparativi.
Criteri di valutazione
Il bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo ad eccezione
delle attività finanziarie detenute per la negoziazione e degli strumenti finanziari
derivati, la cui valutazione è stata effettuata in base al fair value. Tale valore
rappresenta il corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una
passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili.
Aggregazioni aziendali
Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell’acquisizione
(acquisition method). Secondo tale metodo
il
corrispettivo
trasferito
in
un’aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma del
fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di
acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo
dell’impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel Conto
economico nel momento in cui sono sostenuti.
L’avviamento è determinato come l’eccedenza tra la somma dei corrispettivi
trasferiti nell’aggregazione aziendale, del valore di patrimonio netto di pertinenza
57
di
interessenze
di
terzi
e
del
fair
value
dell’eventuale
partecipazione
precedentemente detenuta nell’impresa acquisita rispetto al fair value delle
attività nette acquisite e delle passività assunte alla data di acquisizione.
Eventuali
corrispettivi
sottoposti
a
condizione
previsti
dal
contratto
di
aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed
inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale ai fini della
determinazione dell’avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value,
che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono
incluse nell’avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni del fair value
qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che
derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data
di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione, che non può
eccedere il periodo di un anno dall’aggregazione aziendale.
Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione
precedentemente detenuta dal Gruppo nell’impresa acquisita è rivalutata al fair
value alla data di acquisizione del controllo e l’eventuale utile o perdita che ne
consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla
partecipazione precedentemente detenuta, e rilevati negli altri utili/perdite del
conto economico complessivo, sono riclassificati nel Conto economico come se
la partecipazione fosse stata ceduta.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali, iscrivibili in bilancio come attività se e solo se è
probabile che i futuri benefici economici ad esse associati affluiranno all’impresa
e se il loro costo può essere attendibilmente determinato, sono rilevate al costo
storico e sono esposte in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di
eventuali perdite di valore.
In particolare il costo di un’immobilizzazione materiale, acquistata da terzi o
costruita in economia, è comprensivo degli oneri di diretta attribuzione ed include
tutti i costi necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per il quale è stato
acquisito. Se il pagamento per l’acquisto del bene è differito oltre i normali termini
di dilazione del credito, il suo costo è rappresentato dal prezzo per contanti
equivalente.
Il valore iniziale del bene viene incrementato del valore attuale degli eventuali
costi di smantellamento e rimozione del bene o di ripristino del sito in cui il bene è
dislocato, allorquando esista un’obbligazione legale od implicita in tal senso. A
fronte dell’onere capitalizzato verrà quindi rilevata una passività a titolo di fondo
rischi.
Le spese di manutenzione e riparazione non vengono capitalizzate, ma rilevate
nel conto economico dell’esercizio di competenza.
58
I costi sostenuti successivamente all’iscrizione iniziale – migliorie, spese di
ammodernamento o di ampliamento, ecc. – sono iscritti nell’attivo se e solo se è
probabile che i futuri benefici economici ad essi associati affluiranno all’impresa e
se si sostanziano in attività identificabili o se riguardano spese finalizzate ad
estendere la vita utile dei beni a cui si riferiscono oppure ad aumentarne la
capacità produttiva o anche a migliorare la qualità dei prodotti da essi ottenuti.
Qualora invece tali spese siano assimilabili ai costi di manutenzione verranno
imputate a conto economico nel momento del sostenimento.
L’ammortamento, che inizia quando il bene diviene disponibile per l’uso, è
calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene. La vita utile
generalmente attribuita alle varie categorie di beni è la seguente:
- fabbricati:
da 19 a 30 anni
- impianti e macchinari:
da 10 a 11 anni
- attrezzature:
da 3 a 6 anni
- altri beni:
da 5 a 6 anni.
I terreni, avendo di norma una vita utile illimitata, non sono soggetti ad
ammortamento.
I pezzi di ricambio e le piccole attrezzature per le manutenzioni sono iscritti come
rimanenze di magazzino e rilevati come costo al momento dell’utilizzo. Tuttavia i
pezzi di ricambio di rilevante ammontare e le attrezzature in dotazione tenuti a
disposizione
come
scorta
(stand-by
equipment)
sono
iscritti
come
immobilizzazioni quando si prevede che il loro utilizzo duri per più di un esercizio.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per
rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione
indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste
un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore
presumibile di realizzo, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari vengono
svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, che coincide con il maggiore tra il
fair value, al netto dei costi accessori di vendita, del bene ed il suo valore d’uso.
Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando
un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del
costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell’attività. Per
un’attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di
realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale
attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico
alla voce “Perdita di valore delle immobilizzazioni”.
Immobilizzazioni immateriali
Le attività immateriali, capitalizzabili solo se trattasi di attività identificabili che
genereranno futuri benefici economici, sono inizialmente iscritte in bilancio al
costo di acquisto, maggiorato di eventuali oneri accessori e di quei costi diretti
59
necessari a predisporre l’attività al suo utilizzo. Tuttavia le attività acquisite
attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al fair value alla
data di acquisizione.
Le attività generate internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo e delle
spese per l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita di prodotti agrofarmaci,
non sono rilevate come attività immateriali. L’attività di sviluppo si concretizza
nella traduzione dei ritrovati della ricerca o di altre conoscenze in un programma
ben definito per la produzione di nuovi materiali, prodotti o processi.
Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende tutti i costi
direttamente attribuibili necessari per creare, produrre e preparare l’attività
affinché questa sia in grado di operare nel modo inteso dalla direzione aziendale.
Per quanto riguarda la capitalizzazione di eventuali oneri finanziari correlati
all’attività immateriale, si rimanda a quanto descritto più avanti nel relativo criterio
di valutazione.
Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio
al costo al netto degli ammontari complessivi degli ammortamenti, calcolati a
quote costanti sulla base della vita utile stimata dell’attività, e delle perdite per
riduzione di valore accumulati. Tuttavia se un’attività immateriale è caratterizzata
da una vita utile indefinita essa non viene ammortizzata, ma sottoposta
periodicamente ad un’analisi di congruità al fine di rilevare eventuali perdite di
valore.
La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di attività con vita utile
definita è la seguente:
- concessioni e licenze:
da 5 a 10 anni
- costi di sviluppo di nuovi prodotti:
da 5 a 15 anni
- autorizzazioni alla vendita (registrazioni)
di prodotti agrofarmaci:
durata della concessione
- know-how di prodotto:
15 anni
- know-how di processo:
5 anni
- marchi:
da 5 a 10 anni
- brevetti:
durata della tutela giuridica
- altre attività (software):
5 anni
L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso, ossia quando è nella
posizione e nella condizione necessaria perché sia in grado di operare nella
maniera intesa dalla direzione aziendale.
Il valore contabile delle attività immateriali è sottoposto a verifica per rilevarne
eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano
che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di
questo tipo e nel caso in cui il valore ecceda il valore presumibile di realizzo, le
attività vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Tale valore
60
coincide con il maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, del
bene ed il suo valore d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi
sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima
corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi
specifici dell’attività. Per un’attività che non generi flussi finanziari ampiamente
indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di
flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate
nel conto economico alla voce “Perdita di valore delle immobilizzazioni”.
Costi di ricerca, di sviluppo e di registrazione prodotti
I costi di ricerca per la difesa ordinaria dei prodotti e dei processi produttivi ed i
costi di ricerca innovativa sono imputati a conto economico nell’esercizio in cui
sono sostenuti.
I costi di sviluppo, rilevati in bilancio come attività immateriali, si riferiscono a
progetti relativi allo sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi), di nuove
formulazioni e di nuovi processi produttivi.
Quando il progetto di sviluppo risulta concluso e si estrinseca in un processo
disponibile per l’utilizzazione economica o in un know-how di prodotto, i costi ad
esso relativi vengono riclassificati alla voce “know-how di prodotto” o “know-how
di processo” ed ammortizzati in quote costanti in relazione alla loro vita utile
attesa, ma comunque in un periodo non superiore a 15 anni. Il termine dell’attività
di sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi) coincide con l’ottenimento
da parte dell’autorità competente di una dichiarazione di completezza dell’attività
svolta (c.d. completeness check).
I costi di registrazione dei prodotti si riferiscono a costi interni ed esterni sostenuti
per l’ottenimento o il rinnovo dell’autorizzazione alla vendita da parte delle varie
autorità locali dei prodotti risultanti dall’attività di sviluppo e/o per l’estensione di
tali autorizzazioni ad altre colture o ad altri tipi di impiego del prodotto. Tali costi
sono rilevati come attività immateriali tra le “immobilizzazioni in corso” fino al
momento dell’ottenimento dell’autorizzazione alla vendita, allorquando vengono
riclassificati alla voce “Registrazioni” ed ammortizzati in base alla durata della
concessione, che può raggiungere un massimo di dieci anni.
Finché l’attività di sviluppo e/o l’attività di registrazione dei vari prodotti da essa
derivanti non vengono completate, con cadenza annuale viene verificata
l’eventuale riduzione di valore dei principali progetti in corso di realizzo (c.d.
impairment test), secondo le modalità descritte in nota integrativa, con
conseguente rilevazione a conto economico dell’eventuale eccedenza iscritta in
bilancio.
I costi della cosiddetta “difesa straordinaria”, sostenuti per allungare la vita utile,
intesa quale periodo di commercializzazione, di prodotti già sul mercato e quindi
61
in grado di generare benefici economici futuri superiori al normale livello di
rendimento originariamente attribuito al prodotto, vengono rilevati in bilancio
come attività immateriali ed ammortizzati in un periodo che va da un minimo di 5
ad un massimo di 15 anni, sulla base del ciclo di vita del prodotto.
Avviamento
L’avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo
alla data di acquisizione ed è allocato alle varie CGU identificate in tale
circostanza. Dopo l’iniziale iscrizione, l’avviamento viene valutato al costo
decrementato
delle
sole
eventuali
perdite
di
valore
accumulate.
Infatti
l’avviamento non viene ammortizzato, ma con cadenza annuale ne viene
verificata l’eventuale riduzione di valore (c.d. impairment test), con conseguente
rilevazione a conto economico dell’eventuale eccedenza iscritta in bilancio,
secondo le modalità illustrate in nota integrativa.
Partecipazioni in società collegate
Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del
patrimonio netto. Una collegata è una società su cui il Gruppo esercita
un’influenza significativa e che non è classificabile come controllata o jointventure.
Ai sensi del metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società
collegata è iscritta nello stato patrimoniale al costo incrementato dalle variazioni
successive all’acquisizione nella quota di pertinenza del Gruppo nell’attivo netto
della collegata. L’avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore
contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento. Dopo
l’applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo determina se è
necessario rilevare eventuali perdite di valore aggiuntive con riferimento alla
partecipazione netta del Gruppo nella collegata. Il conto economico riflette la
quota di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio della società collegata.
Profitti e perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e la collegata, sono eliminati
in proporzione alla partecipazione nella collegata.
La data di chiusura contabile delle collegate è allineata a quella del Gruppo: i
principi contabili utilizzati sono conformi a quelli utilizzati dal Gruppo, per
transazioni ed eventi della stessa natura ed in circostanze simili.
Partecipazioni in joint-ventures
Le
partecipazioni
del
Gruppo
in
joint-ventures
sono
rilevate
mediante
l’applicazione del consolidamento proporzionale. Tale metodo comporta che lo
stato patrimoniale del bilancio consolidato comprenda la quota di attività della
joint-venture che la partecipante controlla congiuntamente, nonché la quota di
62
passività per cui essa è congiuntamente responsabile. Il conto economico del
bilancio consolidato comprende la quota di ricavi e di costi dell’entità a controllo
congiunto di pertinenza della partecipante.
Attività finanziarie
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al costo - maggiorato degli oneri
accessori all’acquisto – che rappresenta il fair value del corrispettivo pagato. Gli
acquisti e le vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione,
vale a dire alla data in cui il Gruppo ha assunto l’impegno di acquisto di tali attività.
Successivamente all’iscrizione iniziale, le attività finanziarie sono valutate in
relazione alla loro destinazione funzionale sulla base dello schema seguente.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Si tratta di attività finanziarie acquistate con lo scopo di ottenere un profitto dalle
fluttuazioni a breve termine del prezzo. Dopo l’iniziale rilevazione, tali attività sono
valutate al fair value con imputazione a conto economico dell’utile o della perdita
relativa.
In caso di titoli diffusamente negoziati nei mercati regolamentati, il fair value è
determinato con riferimento alla quotazione di borsa alla data di chiusura
dell’esercizio. Per gli investimenti per i quali non è disponibile una quotazione di
mercato, il fair value è determinato in base al valore corrente di mercato di un
altro strumento finanziario sostanzialmente analogo oppure è calcolato in base ai
flussi finanziari attesi dalle attività nette sottostanti l’investimento.
Investimenti posseduti fino a scadenza
Sono attività finanziarie non derivate che prevedono pagamenti fissi o
determinabili, con una scadenza fissa, che il Gruppo ha la ferma intenzione e la
capacità di mantenere fino alla scadenza.
Dopo l’iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al costo ammortizzato,
utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse, che rappresenta il tasso che
attualizza esattamente i pagamenti o gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa
dello strumento finanziario. Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di
eventuali sconti o premi, che vanno ripartiti lungo l’intero periodo di tempo
intercorrente fino alla scadenza.
Finanziamenti attivi
Sono trattati contabilmente secondo quanto previsto per gli “investimenti
posseduti fino a scadenza”.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Accoglie
le
attività
finanziarie
non
rientranti
nelle
categorie
precedenti.
Comprende ad esempio titoli rappresentativi del capitale di rischio acquistati
senza l’intento di rivenderli nel breve termine (c.d. partecipazioni in altre imprese)
o titoli di stato a lungo termine acquistati per essere mantenuti durevolmente nel
patrimonio aziendale, ma senza la volontà di conservarli fino a scadenza.
63
Dopo l’iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al fair value con iscrizione degli
utili o delle perdite in una apposita voce del conto economico complessivo
fintantoché esse non siano vendute o fino a che non si accerti che esse abbiano
subito una perdita di valore: in questo caso gli utili o le perdite fino a quel
momento accumulati a patrimonio netto sono imputati al conto economico
separato.
Gli investimenti in strumenti rappresentativi del patrimonio netto che non hanno
un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo e per i quali il fair value non
può essere determinato in modo affidabile, sono valutati al costo.
Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto
di presumibile realizzo, rappresentato dal normale prezzo di vendita stimato, al
netto dei costi di completamento e di vendita.
Il costo delle rimanenze può non essere recuperabile se esse sono danneggiate,
se sono diventate obsolete, o se i loro prezzi di vendita sono diminuiti: in questo
caso le rimanenze sono svalutate fino al valore netto di realizzo sulla base di una
valutazione eseguita voce per voce e l’ammontare della svalutazione viene
rilevato come costo nell’esercizio in cui la svalutazione viene eseguita.
Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e
gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.
Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è quello del
costo medio ponderato, comprensivo delle rimanenze iniziali.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti commerciali e gli altri crediti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair
value del corrispettivo ricevuto nel corso della transazione. Successivamente i
crediti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato,
utilizzando il metodo dell’interesse effettivo, mentre i crediti senza scadenza fissa
sono valutati al costo.
I crediti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di
interessi
e la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono
attualizzati. Il fair value dei crediti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri
flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come provento finanziario sulla durata
del credito fino a scadenza.
I crediti sono esposti in bilancio al netto degli accantonamenti per perdita di
valore. Tali accantonamenti vengono effettuati quando esiste un’indicazione
oggettiva (quale, ad esempio la probabilità di insolvenza o significative difficoltà
finanziarie del debitore) che il Gruppo non sarà in grado di recuperare tutti gli
importi dovuti in base alle condizioni di vendita originali. Il valore contabile del
64
credito è ridotto mediante ricorso ad un apposito fondo. I crediti soggetti a
perdita di valore sono stornati quando si verifica la loro irrecuperabilità.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a
vista e a breve termine, ossia con una scadenza originaria prevista non superiore
a tre mesi.
I mezzi equivalenti rappresentano temporanee eccedenze di disponibilità liquide
investite in strumenti finanziari caratterizzati da rendimenti più elevati rispetto ai
depositi bancari a vista (es. titoli pubblici) e prontamente liquidabili. Non
comprendono gli investimenti temporanei in strumenti di capitale a causa della
volatilità e variabilità dei loro valori.
Debiti commerciali e altri debiti
I debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair
value del corrispettivo pagato nel corso della transazione. Successivamente i
debiti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato,
utilizzando il metodo dell’interesse effettivo, mentre i debiti senza scadenza fissa
sono valutati al costo.
I debiti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di
interessi e la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono
attualizzati. Il fair value dei debiti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri
flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come onere finanziario sulla durata del
debito fino a scadenza.
Finanziamenti
I finanziamenti sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del
corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del
finanziamento.
Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo
ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.
Conversione delle poste in valuta estera
Le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in
essere alla data dell’operazione. Le differenze cambio realizzate nel corso
dell’esercizio, in occasione dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in
valuta estera, sono iscritte a conto economico.
Alla chiusura dell’esercizio, le attività e le passività monetarie denominate in valuta
estera – costituite da denaro posseduto o da attività e passività da ricevere o
pagare in ammontare di denaro fisso e determinabile - sono riconvertite nella
valuta funzionale di riferimento al tasso di cambio in essere alla data di chiusura
65
del bilancio, registrando a conto economico l’eventuale differenza cambio
rilevata.
Le poste non monetarie espresse in valuta estera sono convertite nella moneta
funzionale utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione, ovvero
il cambio storico originario. Gli elementi non monetari iscritti al fair value sono
invece convertiti utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di
determinazione di tale valore.
Le valute funzionali adottate dalle varie società del Gruppo Isagro corrispondono
alle valute dei paesi in cui sono ubicate le sedi legali delle società stesse.
Fondi per rischi e oneri
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri, che accolgono passività di
tempistica ed importo incerti, sono effettuati quando:
-
si è di fronte ad un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un
evento passato;
-
è probabile che sarà necessaria una fuoriuscita di risorse per adempiere
all’obbligazione;
-
può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
L’importo iscritto come accantonamento rappresenta la migliore stima della
spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di chiusura del
bilancio. Se l’effetto dell’attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli
accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un
tasso di sconto ante imposte che rifletta la valutazione corrente del mercato del
costo del denaro in relazione al tempo e, se opportuno, ai rischi specifici delle
passività.
Quando
viene
effettuata
l’attualizzazione,
l’incremento
dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere
finanziario.
Le passività potenziali non sono invece rilevate in bilancio.
Benefici per i dipendenti
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi
che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a contributi
definiti e programmi a benefici definiti.
Nei programmi a contributi definiti l’obbligazione dell’impresa è limitata al
versamento dei contributi pattuiti con i dipendenti ed è determinata sulla base
dei contributi dovuti alla fine del periodo, ridotti degli eventuali importi già
corrisposti.
Nei programmi a benefici definiti, l’importo contabilizzato come passività è pari a:
(a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del
bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali); (c) meno
gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non
66
ancora rilevate; (d) dedotto il fair value alla data di riferimento del bilancio delle
attività a servizio del piano (se esistono) al di fuori delle quali le obbligazioni
devono essere estinte direttamente. Con riguardo all’eventuale applicazione del
c.d. metodo del “corridoio”, si evidenzia che il Gruppo rileva immediatamente a
conto economico tutti gli utili e perdite attuariali derivanti da variazioni delle ipotesi
attuariali o da modifiche delle condizioni del piano.
Nei programmi a benefici definiti, il costo imputato a conto economico è pari alla
somma algebrica dei seguenti elementi: (a) il costo previdenziale relativo alle
prestazioni di lavoro correnti; (b) gli oneri finanziari derivanti dall’incremento della
passività conseguente al trascorrere del tempo; (c) il rendimento atteso delle
eventuali attività a servizio del piano; (d) gli utili e le perdite attuariali; (e) il costo
previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate; (f) l’effetto di eventuali
riduzioni o estinzioni del programma.
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società
italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è
stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge finanziaria 2007”)
e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di
tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50
dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti
esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non
ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è
assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Leasing
I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono al Gruppo tutti i
rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, comportano la
rilevazione del valore del bene locato e, in contropartita, di un debito finanziario
verso il locatore per un importo pari al fair value del bene locato o, se minore, al
valore attuale dei canoni di leasing, utilizzando per il calcolo il tasso di interesse
implicito del contratto. I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota
interessi in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul
saldo residuo del debito (quota capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a
conto economico.
Il bene locato viene poi ammortizzato secondo criteri analoghi a quelli utilizzati
per i beni di proprietà.
I contratti di leasing nei quali invece il locatore conserva sostanzialmente tutti i
rischi e i benefici tipici della proprietà sono classificati come leasing operativi. I
pagamenti relativi a tali contratti vengono addebitati a conto economico.
67
Ricavi
I ricavi sono valutati al valore corrente del corrispettivo ricevuto o spettante. I
ricavi sono riconosciuti nella misura in cui è probabile che i benefici economici
siano conseguiti dal Gruppo ed il relativo importo possa essere determinato in
modo attendibile.
Vendita di beni
Il ricavo è riconosciuto quando il Gruppo ha trasferito i rischi e i benefici
significativi connessi alla proprietà del bene e smette di esercitare il solito livello di
attività associate con la proprietà nonché l’effettivo controllo sul bene venduto.
Prestazione di servizi
Il ricavo è rilevato con riferimento allo stadio di completamento dell’operazione
alla data di chiusura del bilancio. Quando il risultato della prestazione di servizi non
può essere attendibilmente stimato, i ricavi devono essere rilevati solo nella
misura in cui i costi rilevati saranno recuperabili.
Lo stadio di completamento è determinato attraverso la valutazione del lavoro
svolto oppure attraverso la proporzione tra i costi sostenuti ed i costi totali
stimati.
Interessi
Sono rilevati per competenza con un criterio temporale, utilizzando il metodo
dell’interesse effettivo.
Royalties
Sono rilevate per competenza, secondo quanto previsto dal contenuto
dell’accordo relativo.
Dividendi
Sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
Contributi pubblici
I contributi pubblici sono rilevati al valore equo quando sussiste la ragionevole
certezza che saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferite risultino
soddisfatte.
Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (per esempio contributi
in conto esercizio) sono rilevati nella voce “Altri ricavi operativi”, ma ripartiti
sistematicamente su differenti esercizi in modo che i ricavi siano commisurati ai
costi che essi intendono compensare.
Quando invece i contributi sono correlati ad attività (per esempio i contributi in
conto impianti o i contributi per attività immateriali in via di sviluppo) sono portati a
diretta detrazione del valore contabile dell’attività stessa e quindi vengono rilevati
a conto economico come proventi, durante la vita utile del bene ammortizzabile,
tramite la riduzione diretta del costo dell’ammortamento.
68
Oneri finanziari
Gli
oneri
finanziari
direttamente imputabili
all’acquisizione,
costruzione
o
produzione di un bene, materiale o immateriale, che richiede un rilevante periodo
di tempo prima di essere disponibile per l’uso, vengono capitalizzati in quanto
parte del costo del bene stesso.
Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell’esercizio
in cui essi sono sostenuti.
Costi di acquisto di beni e prestazioni di servizi
Sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza e si
sostanziano in decrementi di benefici economici, che si manifestano sotto forma
di flussi finanziari in uscita o di riduzione di valore di attività o di sostenimento di
passività.
Imposte sul reddito (correnti, anticipate e differite)
Le imposte correnti sono determinate sulla base di una realistica previsione degli
oneri di imposta da assolvere, in applicazione della normativa fiscale vigente nei
singoli Paesi e sono esposte nella voce “Debiti tributari”, al netto degli acconti
versati.
Qualora gli acconti versati e gli eventuali crediti risultanti da precedenti esercizi
risultino superiori alle imposte dovute, il credito netto verso l’Erario viene iscritto
nella voce “Crediti tributari”.
Sulle differenze temporanee esistenti tra i valori delle attività e delle passività
iscritte a bilancio ed i relativi valori fiscali, nonché sulle differenze di valore delle
attività e passività generate dalle rettifiche di consolidamento, il Gruppo rileva
imposte differite o anticipate.
In particolare per tutte le differenze temporanee imponibili viene rilevata
contabilmente una passività fiscale differita, a meno che tale passività derivi dalla
rilevazione iniziale dell’avviamento. Tale passività è esposta in bilancio alla voce
“Imposte differite”. Per tutte le differenze temporanee deducibili, invece, viene
rilevata un’attività fiscale differita (imposta anticipata) nella misura in cui è
probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà
essere utilizzata la differenza temporanea deducibile. Anche in presenza di
perdite fiscali o crediti di imposta riportati a nuovo viene rilevata un’attività fiscale
differita nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile
futuro capiente. Tale attività è esposta in bilancio alla voce “Imposte anticipate”.
Il valore da riportare in bilancio per le imposte anticipate viene riesaminato ad
ogni chiusura di esercizio e viene ridotto nella misura in cui non risulti più
probabile che sufficienti utili fiscali possano rendersi disponibili in futuro in modo
da permettere al credito di essere utilizzato.
69
Le attività e le passività fiscali differite devono essere calcolate con le aliquote
fiscali che ci si attende saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata
l’attività o sarà estinta la passività, sulla base delle aliquote fiscali vigenti o di fatto
vigenti alla data di chiusura del bilancio.
Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico come onere o
come provento dell’esercizio. Tuttavia le imposte correnti e quelle differite
devono essere addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto o nel
prospetto del conto economico complessivo se relative a poste di bilancio
iscritte direttamente in tali voci.
Cancellazione di un’attività finanziaria
La cancellazione di un’attività finanziaria avviene quando il Gruppo non detiene
più il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività e questo normalmente
avviene quando i diritti specificati nel contratto sono esercitati o quando scadono
o quando vengono trasferiti a terzi. Conseguentemente quando risulta che il
Gruppo ha mantenuto il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività,
quest’ultima non può essere rimossa dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria. Questo si verifica essenzialmente:
-
quando il cedente ha il diritto o l’obbligo di riacquistare l’attività ceduta;
-
quando il cedente mantiene nella sostanza tutti i rischi e i benefici;
-
quando il cedente fornisce garanzia per tutti i rischi relativi all’attività ceduta.
Al contrario, se il cessionario ha la capacità di ottenere i benefici dell’attività
trasferita, ossia è libero di vendere o di impegnare l’intero valore equo dell’attività
trasferita, il cedente deve rimuovere l’attività dal suo prospetto della situazione
patrimoniale-finanziaria.
In caso di cessione, la differenza tra il valore contabile dell’attività trasferita e la
sommatoria dei corrispettivi ricevuti e qualsiasi rettifica precedente che rifletta il
fair value di quella attività, che è stata accumulata nel patrimonio netto, viene
inclusa nel conto economico dell’esercizio.
Si segnala che in relazione alla cessione di crediti commerciali pro-soluto a
società di factoring, alcuni contratti utilizzati prevedono che l’importo massimo
del rischio che il factor assume a fronte dell’eventuale insolvenza del debitore
viene regolamentato dal c.d. plafond. Per queste operazioni vengono quindi
condotti opportuni test di efficacia al fine di verificare l’avvenuto trasferimento
della sostanzialità dei rischi e benefici.
Strumenti finanziari derivati
Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al valore di mercato (c.d. fair value).
Tale valore è determinato con riferimento a quotazioni pubbliche del prezzo dello
strumento. Quando un prezzo di mercato quotato non è disponibile, il Gruppo fa
riferimento
ai
valori
correnti
di
mercato
70
di
altri
strumenti
che
sono
sostanzialmente identici oppure alle valutazioni fornite dagli istituti di credito da
cui lo strumento finanziario è stato acquistato.
In particolare:
-
il fair value dei contratti a termine in valuta e delle operazioni di domestic
currency swap è calcolato con riferimento ai tassi di cambio a termine attuali
per contratti con simile profilo di maturazione;
-
il fair value dei contratti di swap su tassi di interesse è determinato calcolando
il valore attuale differenziale – tasso fisso vs tasso variabile - dei futuri flussi di
cassa attesi, tenendo conto delle previste variazioni dei tassi di riferimento;
-
il valore di mercato dei contratti di acquisto a termine di commodities è
determinato con riferimento a valori a termine attuali per contratti con simile
profilo di maturazione.
Uno strumento finanziario derivato può essere acquistato con finalità di
negoziazione o con finalità di copertura.
Gli utili o le perdite di valutazione correlati ai derivati acquistati con finalità di
negoziazione sono imputati a conto economico.
La contabilizzazione dei derivati acquistati con finalità di copertura viene
effettuata secondo il c.d. “hedge accounting”, che compensa la rilevazione a
conto economico dei derivati con quella delle poste coperte, solo quando i
derivati rispondono a criteri specifici.
In particolare:
-
all’inizio della copertura deve sussistere una documentazione formale della
relazione di copertura e degli obiettivi aziendali di gestione del rischio e della
strategia per effettuare la copertura;
-
all’inizio della copertura deve esserne verificata l’efficacia nell’ottenere la
compensazione dei cambiamenti nel fair value o nei flussi finanziari attribuibili
al rischio coperto;
-
l’efficacia della copertura deve essere valutata sulla base di un criterio
ricorrente e lo strumento derivato deve risultare altamente efficace per tutta
la sua durata.
Ai fini della contabilizzazione, le operazioni di copertura sono classificate come
“coperture del fair value” se sono a fronte del rischio di variazione di mercato
dell’attività o della passività sottostante; oppure come “coperture dei flussi
finanziari” se sono a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti sia
da un’esistente attività o passività sia da un’operazione futura.
Per quanto riguarda le coperture del fair value, gli utili e le perdite derivanti dalla
rideterminazione del valore di mercato dello strumento derivato sono imputati a
conto economico.
Per quanto riguarda le coperture dei flussi finanziari, gli utili e le perdite di
valutazione dello strumento di copertura sono rilevati nelle altre componenti di
71
conto economico complessivo per la parte efficace, mentre l’eventuale porzione
non efficace viene iscritta immediatamente nel conto economico. Nel caso in cui
l’oggetto della copertura sia un impegno irrevocabile che comporti il sorgere di
un’attività o di una passività, l’utile o la perdita accumulato a patrimonio netto è
portato a rettifica del valore al quale è stata iscritta l’attività o la passività nel
momento in cui essa è stata rilevata. Per tutte le altre coperture di flussi finanziari,
l’utile o la perdita relativi allo strumento finanziario sono riclassificati dal patrimonio
netto al conto economico nello stesso momento in cui l’operazione coperta
influenza il conto economico stesso.
Se uno strumento finanziario derivato viene acquistato con finalità di copertura e
non con finalità speculative, ma non possiede i requisiti sopra elencati per essere
contabilizzato secondo il c.d. “hedge accounting”, gli utili o le perdite derivanti
dalla variazione del suo valore equo devono essere imputati nel conto
economico.
INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
1. Immobilizzazioni materiali – 26.079
La composizione ed i movimenti di sintesi delle immobilizzazioni materiali sono
descritti nelle tabelle sottostanti:
Composizione
Costo
storico
Terreni
Fabbricati:
- beni di proprietà
- migliorie su beni di terzi
Impianti e macchinario:
- beni di proprietà
- contributo conto
capitale
- beni in leasing
finanziario
Attrezzature:
- beni di proprietà
Altri beni:
- mobili e arredi
- autoveicoli
- elaboratori dati
Imm. in corso e acconti
- beni di proprietà
Totale
31.12.2011
Fondo
amm.
Valore a
bilancio
Variazione
Costo
storico
31.12.2012
Fondo
amm.
Valore a
bilancio
1.055
0
1.055
(2)
1.053
0
1.053
15.119
703
15.822
(5.478)
(588)
(6.066)
9.641
115
9.756
(639)
(23)
(662)
15.211
703
15.914
(6.209)
(611)
(6.820)
9.002
92
9.094
34.194
(21.199)
12.995
(1.718)
34.787
(23.510)
11.277
(357)
268
(89)
35
(357)
303
(54)
0
33.837
0
(20.931)
0
12.906
374
(1.309)
392
34.822
(18)
(23.225)
374
11.597
4.497
4.497
(3.479)
(3.479)
1.018
1.018
(232)
(232)
4.536
4.536
(3.750)
(3.750)
786
786
1.088
267
2.283
3.638
(866)
(166)
(1.918)
(2.950)
222
101
365
688
(26)
72
138
184
1.117
292
2.559
3.968
(921)
(119)
(2.056)
(3.096)
196
173
503
872
1.078
1.078
0
0
1.078
1.078
1.599
1.599
2.677
2.677
0
0
2.677
2.677
59.927
(33.426)
26.501
(422)
62.970
(36.891)
26.079
72
Movimenti
Differenza di
del periodo
conversione
(c. storico)
Terreni
Fabbricati:
- beni di proprietà
- migliorie su beni di
terzi
Impianti e macchinario:
- beni di proprietà
- contributo conto
capitale
- beni in leasing
finanziario
Attrezzature:
- beni di proprietà
Altri beni:
- mobili e arredi
- autoveicoli
- elaboratori dati
Immobilizzazioni in
corso e acconti:
- beni di proprietà
Totale
Acquisti Riclassifica- Alienazioni
zioni
(c.storico)
Differenza di
Ammorta-
conversione
(f.do amm.to)
mento
Utilizzo Variazione
f.do
amm.to
totale
0
0
0
(2)
0
0
0
(2)
(152)
145
99
0
48
(779)
0
(639)
0
(152)
0
145
0
99
0
0
0
48
(23)
(802)
0
0
(23)
(662)
(501)
697
469
(72)
328
(2.699)
60
(1.718)
0
0
0
0
0
35
0
35
0
(501)
392
1.089
0
469
0
(72)
0
328
(18)
(2.682)
0
60
374
(1.309)
(17)
(17)
97
97
2
2
(43)
(43)
11
11
(313)
(313)
31
31
(232)
(232)
2
(17)
(11)
(26)
36
135
322
493
1
0
4
5
(10)
(93)
(39)
(142)
(1)
7
7
13
(62)
(49)
(184)
(295)
8
89
39
136
(26)
72
138
184
(18)
(18)
2.192
2.192
(575)
(575)
0
0
0
0
0
0
0
0
1.599
1.599
(714)
4.016
0
(259)
400
(4.092)
227
(422)
Gli investimenti completati nel periodo si riferiscono, essenzialmente, a progetti di
miglioramento degli impianti e di adeguamento della sicurezza dei siti produttivi di
Adria, di Aprilia e di Bussi della capogruppo Isagro S.p.A..
In particolare, nel corso dell’esercizio, è stato avviato e completato un progetto
per modificare l’impianto “granulari” di Aprilia allo scopo di produrre un nuovo
formulato per conto terzi; tale investimento ha determinato un incremento del
costo storico della voce “Impianti e macchinario” per 311 migliaia di Euro.
La voce “Impianti e macchinario – beni in leasing finanziario” si riferisce ad un
nuovo tank container utilizzato per il trasporto del principio attivo TFE-M dallo
stabilimento del fornitore Solvay Specialty Polymers Italy S.p.A. al sito produttivo
di Bussi. Il tank acquistato da Solvay è concesso in locazione alla capogruppo
Isagro S.p.A., dietro corresponsione di una rata mensile di 12 migliaia di Euro per
36 mesi, per l’intera vita tecnica utile del bene.
Conseguentemente, sulla base di quanto previsto dai principi contabili IFRIC 4 e
IAS 17, tale operazione è stata classificata come leasing finanziario, iscrivendo, tra
le immobilizzazioni materiali, il bene al suo fair value.
La voce “Immobilizzazioni in corso”, pari a 2.677 migliaia di Euro, riguarda,
principalmente, interventi di miglioramento degli impianti e di adeguamento della
sicurezza dei siti di Adria e di Aprilia, nonché attività di ampliamento della capacità
73
produttiva di alcuni impianti del sito di Novara relativi alla sintesi di principi attivi
biologici.
Si evidenzia infine che al 31 dicembre 2012 non vi sono in essere impegni
contrattuali significativi con fornitori terzi.
2. Immobilizzazioni immateriali – 49.766
La composizione ed i movimenti di sintesi dell’esercizio delle immobilizzazioni
immateriali sono descritti nelle tabelle sottostanti:
Composizione
Costo
storico
Costi di sviluppo prodotti:
- fungicida IR 8116
- fumiganti e SDHI
- nuovi formulati
- difesa straordinaria
Costi di sviluppo processi
Know-how di prodotto:
- fungicida IR 6141
- erbicida IR 5878
- fungicida IR 5885
- altri fungicidi
- Remedier
- biostimolanti e fumiganti
Know-how di processo
Brevetti, licenze,
marchi e registrazioni
Altre:
- relazioni commerciali
- software
Immobilizzazioni in corso e
acconti:
- registrazioni
- altri beni
31.12.2011
Fondo
amm.
Variazione
Valore a
bilancio
31.12.2012
Fondo
amm.
Costo
storico
Valore a
bilancio
246
0
0
8.130
8.376
0
0
0
(3.251)
(3.251)
246
0
0
4.879
5.125
(165)
1.616
79
813
2.343
81
1.616
79
11.083
12.859
0
0
0
(5.391)
(5.391)
81
1.616
79
5.692
7.468
96
0
96
(96)
0
0
0
10.196
10.273
8.516
81
773
128
29.967
(3.570)
(2.583)
(1.740)
(16)
(296)
(26)
(8.231)
6.626
7.690
6.776
65
477
102
21.736
(679)
(699)
(955)
(6)
(51)
(27)
(2.417)
10.196
10.273
8.177
81
773
128
29.628
(4.249)
(3.282)
(2.356)
(22)
(347)
(53)
(10.309)
5.947
6.991
5.821
59
426
75
19.319
1.106
(525)
581
94
1.451
(776)
675
6.493
(2.167)
4.326
2.723
10.752
(3.703)
7.049
751
1.145
1.896
(69)
(439)
(508)
682
706
1.388
(48)
(54)
(102)
803
1.305
2.108
(169)
(653)
(822)
634
652
1.286
13.833
905
14.738
0
0
0
13.833
905
14.738
136
(905)
(769)
13.969
0
13.969
0
0
0
13.969
0
13.969
62.672
(14.682)
47.990
1.776
70.767
(21.001)
49.766
74
Movimenti
del periodo
Differenza
di
Acquisizioni/
Riclassifiche
conversione capitalizzazioni
Costi di sviluppo prodotti:
- fungicida IR 8116
- fumiganti e SDHI
- nuovi formulati
- difesa straordinaria
Costi di sviluppo processi
Know-how di prodotto:
- fungicida IR 6141
- erbicida IR 5878
- fungicida IR 5885
- altri fungicidi
- Remedier
- biostimolanti e fumiganti
Know-how di processo
Brevetti, licenze,
marchi e registrazioni
Altre:
- relazioni commerciali
- software
Immobilizzazioni in corso e
acconti:
- registrazioni
- altri beni
Cessioni
Ammortamenti/
Svalutazioni
Variazione
totale
0
(7)
0
0
(7)
2
1.623
79
2.953
4.657
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(167)
0
0
(2.140)
(2.307)
(165)
1.616
79
813
2.343
0
0
(96)
0
0
(96)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(679)
(699)
(955)
(6)
(51)
(27)
(2.417)
(679)
(699)
(955)
(6)
(51)
(27)
(2.417)
0
249
96
0
(251)
94
(8)
125
4.179
(31)
(1.542)
2.723
54
0
54
0
160
160
0
0
0
0
0
0
(102)
(214)
(316)
(48)
(54)
(102)
0
0
0
3.410
0
3.410
(3.274)
(905)
(4.179)
0
0
0
0
0
0
136
(905)
(769)
39
8.601
0
(31)
(6.833)
1.776
Le attività immateriali non ancora disponibili per l’uso includono “costi di sviluppo”
sostenuti per l’avvio della fase di sviluppo di nuovi prodotti proprietari, tra cui un
fungicida denominato SDHI per il quale è stato firmato un accordo di co-sviluppo
con la società americana FMC Corporation (vedi nota n. 25) ed un
geodisinfestante, destinato in particolare al mercato americano, per 1.776
migliaia di euro, e “immobilizzazioni in corso” relative a spese per le registrazioni
sostenute per l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita nei vari Paesi dei
formulati relativi ai principali prodotti proprietari del Gruppo per 13.969 migliaia di
euro. E’ da segnalare che nel corso dell’esercizio l’ottenimento di nuove
autorizzazioni ha comportato la riclassificazione da “immobilizzazioni in corso” a
“registrazioni”, con conseguente inizio del periodo di ammortamento, per 3.274
migliaia di euro.
La voce “difesa straordinaria”, pari a 5.692 migliaia di euro, si riferisce ai costi
sostenuti dal Gruppo per alcuni prodotti già commercializzati al fine di allungare la
loro vita utile, intesa quale periodo di commercializzazione, e comprende in
particolare le spese sostenute per ottemperare agli adempimenti richiesti da
normative comunitarie.
Nel corso dell’esercizio si è proceduto ad effettuare un aggiornamento delle
analisi relative allo stato di avanzamento tecnico dei progetti in corso e dei
risultati finora ottenuti, da cui sono emerse delle criticità relativamente ad alcuni
75
assets, che si sono dimostrati o non più utilizzabili o antieconomici nella loro
prosecuzione per il Gruppo. Conseguentemente si è proceduto ad effettuare, ai
sensi dello IAS 38, la completa svalutazione dei costi sostenuti relativamente a tali
progetti per un ammontare complessivo di 137 migliaia di euro.
A seguito dell’ottenimento nel corso del primo semestre 2012 della prima
tranche, pari a 15.000 migliaia di euro, di un finanziamento specifico da parte
della Banca Europea per gli Investimenti (B.E.I.) a supporto dell’attività di ricerca e
sviluppo del Gruppo (vedi nota n. 15), si è proceduto a capitalizzare la quota
parte degli oneri finanziari sostenuti nell’esercizio relativa agli assets immateriali in
corso di realizzazione. Gli oneri finanziari capitalizzati ammontano a 158 migliaia di
euro. Il tasso utilizzato per determinare l’ammontare di tali oneri è stato del
6,12%, corrispondente al tasso di interesse effettivo del finanziamento specifico.
Il valore residuo della voce “Brevetti, licenze, marchi, registrazioni e diritti simili”
pari a 7.049 migliaia di euro, risulta così composto:
- registrazioni e diritti di distribuzione di agrofarmaci
- marchi, brevetti e licenze
6.202
847.
Immobilizzazioni non ancora disponibili per l’uso – impairment test
Come previsto dallo IAS 36, il Gruppo Isagro procede annualmente alla verifica
dell’esistenza di eventuali perdite di valore dei prodotti in sviluppo e delle
registrazioni in corso di ottenimento (c.d. impairment test), in quanto, pur
trattandosi di attività a “vita utile definita”, come il resto delle immobilizzazioni
immateriali del Gruppo, non sono tuttavia ancora disponibili per l’uso.
E’ da segnalare che il Gruppo sottopone ad impairment test con cadenza
annuale anche i valori complessivi del know-how di prodotto e di processo, dei
brevetti e delle registrazioni ottenute, classificabili come attività a “vita utile
definita”, in quanto strettamente correlati alle attività non ancora disponibili per
l’uso, che quindi non sono suscettibili di autonoma valutazione. Qualora poi il
prodotto analizzato sia parte di una CGU (cash generating unit) a cui è stata
allocata una parte dell’avviamento del Gruppo, l’analisi di recuperabilità viene
allargata all’intera CGU. Di conseguenza per i “prodotti biologici”, i “prodotti
rameici” e il “Tetraconazolo” si rinvia a quanto indicato nella nota n. 3.
La tabella seguente evidenzia i valori contabili delle immobilizzazioni immateriali
raggruppati sulla base di quanto sopra descritto:
76
IMMOBILIZZAZIONI A VITA UTILE DEFINITA
Immobilizzazioni
Immobilizzazioni
Totale
non ancora
già disponibili
Valore contabile
disponibili per
l'uso
per l'uso
Immobilizzazioni relative
all'attività
di ricerca e sviluppo:
- Kiralaxyl (IR6141)
- Tetraconazolo
- Valifenalate (IR5885)
- Prodotti biologici e
biostimolanti
- Rame
- SDHi
- Orthosulfamuron
(IR5878)
- Piretroidi
- Fumiganti
- Novaluron
- Altri
Altre immobilizzazioni
immateriali:
- Relazioni commerciali
- Software
- Marchi e licenze
4.839
2.871
2.329
7.262
5.016
6.921
12.101
7.887
9.250
1.334
1.129
1.206
831
3.125
0
2.165
4.254
1.206
757
789
410
0
81
15.745
7.655
71
25
1.184
442
32.532
8.412
860
435
1.184
523
48.277
0
0
0
0
634
652
203
1.489
634
652
203
1.489
15.745
34.021
49.766
L’impairment test è stato effettuato confrontando il valore contabile dei vari
progetti con il loro valore recuperabile. La determinazione di tale valore è stata
eseguita attraverso l’utilizzo del c.d. metodo “Discounted cash flow” che stima il
valore d’uso di un’attività sulla base della attualizzazione dei futuri flussi di cassa
ad un appropriato tasso, coincidente col costo medio ponderato del capitale
(WACC).
Con riferimento al know-how ed alle registrazioni in corso del fungicida IR5885, ai
fini della stima del valore recuperabile, non si è fatto riferimento al valore in uso
ma piuttosto al suo fair value; ciò in quanto la joint-venture ISEM S.r.l. ha ricevuto,
nel corso dei primi giorni di marzo 2013, un’offerta vincolante per l’acquisto di tale
prodotto, accettata dalla società; il prezzo offerto è stato pari a 18.500 migliaia di
Euro (quota consolidata pari a 9.250 migliaia di euro) e conseguentemente, si è
provveduto ad adeguare il valore contabile di tali immobilizzazioni al prezzo
offerto, rilevando una perdita di valore di 441 migliaia di Euro.
Ai fini di una migliore informativa, si riepiloga il valore complessivo del fungicida
IR5885, suddiviso nelle seguenti componenti, al netto della summenzionata
svalutazione:
77
- Costi di difesa straordinaria e sviluppo formulati:
432
- Know-how di prodotto:
5.821
- Know-how di processo:
20
- Registrazioni in corso:
2.333
- Registrazioni:
534
- Brevetti:
110
Totale
9.250
Di seguito sono indicate le principali ipotesi effettuate nella stima del valore in uso,
ai fini della determinazione del relativo valore recuperabile del know-how e delle
registrazioni in corso delle molecole IR6141, IR5878 e Novaluron e del valore
recuperabile dei costi di sviluppo relativi al fungicida SDHi, principali prodotti del
Gruppo, mentre per il Tetraconazolo, i prodotti biologici ed i prodotti rameici si
rinvia a quanto indicato nella nota n. 3.
Ipotesi di business
L’analisi è stata effettuata facendo riferimento alle stime preliminari 2013 - 2017
della capogruppo Isagro S.p.A., nonché al Business plan 2013 – 2026 della
joint-venture ISEM S.r.l.. Tali piani si basano su assunzioni ritenute dal
management ragionevolmente realizzabili, come confermato dal fatto che – ad
eccezione
degli
impatti
connessi
a
variabili
esogene
non
controllabili
rappresentate dai tempi di effettivo ottenimento delle registrazione e dalle
variabili climatiche – i dati previsionali pregressi hanno avuto un sostanziale
riscontro nella consuntivazione finale. In particolare è da rilevare come dai piani
utilizzati per l’impairment test l’effetto depressivo sulla redditività determinato
dalla siccità sia stato prudentemente considerato anche nel 2013 e che le ipotesi
di sviluppo dei prodotti nel periodo esplicito siano state fissate nel presupposto
della prosecuzione della corrente attività di sviluppo e registrativa, senza
introduzione di benefici attesi da future azioni di ristrutturazione del management
non implementate ad oggi. Tali dati previsionali, quindi, non coincidono con i dati
di Piano Industriale del Gruppo, che includono invece assunzioni di sviluppo del
business evolutive ed innovative, come meglio esplicitato nella relazione sulla
gestione al paragrafo “Status del progetto Isagro: strategia, il 2012, prospettive
2013-2015 e rafforzamento del management”.
Orizzonte temporale considerato
Ai fini della stima dei flussi di cassa attesi dei vari prodotti, è stato utilizzato un
periodo di 15 anni per le molecole di nuova generazione, in linea con la durata
media di vita commerciale di un nuovo agrofarmaco, mentre per i prodotti già
consolidati sul mercato è stato considerato un orizzonte temporale di 5 anni,
trattandosi di assets già da tempo disponibili per l’uso.
78
In particolare, per le molecole IR6141 e IR5878, i flussi di cassa attesi sono stati
definiti puntualmente sino al 2026.
Relativamente al fungicida SDHi è stato elaborato un piano ad hoc, trattandosi di
un nuovo prodotto per il quale è appena iniziata la fase di sviluppo. I flussi di
cassa relativi, infatti, sono previsti iniziare nel 2019 (anno in cui è previsto il lancio
di tale agrofarmaco) e sono stati stimati in maniera puntuale fino al 2021 e poi
mantenuti costanti fino al 2023.
Con riferimento alla stima dei flussi di cassa attesi dal Novaluron, gli stessi sono
stati determinati in maniera puntale considerando un orizzonte temporale di 5
anni, trattandosi di un immobilizzazione già disponibile per l’uso.
Ai fini del calcolo del cosiddetto terminal value è stato utilizzato il c.d. metodo
della perpetuità crescente (c.d. formula di Gordon) facendo riferimento ad un
cash flow normalizzato calcolato sulla base delle seguenti principali ipotesi:
•
EBITDA pari a quello dell’ultimo anno;
•
investimenti pari agli ammortamenti;
•
variazioni di capitale circolante nulle;
•
Growth rate assunto pari a zero.
Parametri economico-finanziari
Di seguito si evidenziano i principali parametri di riferimento:
IR6141 e SDHi
- Inflazione
- Struttura finanziaria
(Debiti/Assets)
- WACC
Novaluron
IR5878
2%
2%
2%
0,40
0,40
0,33
10,1%
9,5%
12%
Stima del WACC
Ai fini della stima del costo medio ponderato del capitale sono state effettuate le
seguenti ipotesi:
Costo del Debito
Per il costo del debito si è utilizzato il costo medio dei debiti finanziari di Isagro,
registrati a consuntivo, pari al 6%. Non vi sono infatti elementi che lascino
presupporre una crescita del costo del debito prospettico e si è quindi ritenuto
che i valori registrati a consuntivo rappresentino una buona approssimazione dei
valori da utilizzare ai fini prospettici.
Costo del Capitale proprio
Ai fini del calcolo del costo dei mezzi propri si è utilizzato il Capital Asset Pricing
79
Model.
Le principali ipotesi alla base dell’applicazione di tale modello sono le seguenti:
IR6141 e SDHi
Novaluron
IR5878
- un Beta pari a
1,20
1,20
1,20
- tasso free-risk
5,3%
5,3%
5,3%
5,50%
5,50%
5,50%
2%
1%
4%
- premio per il rischio
di mercato
- un premio per il rischio
addizionale pari a
In particolare, in linea con i dettami delle linee guida emesse dall’Organismo
Italiano di Valutazione, si è fatto riferimento ad un approccio “unconditional” che
tende a riflettere il rischio paese nel tasso risk free con le seguenti ipotesi:
Risk free rate: assunto pari al tasso di un titolo governativo che rifletta il rischio
paese (BTP decennale medio con intervallo di osservazione di 6 mesi);
Beta: si tratta del valore specifico del Gruppo, elaborato da Isagro, che esprime
la propria rischiosità rispetto al mercato in funzione del business e del livello di
indebitamento del Gruppo;
Premio per il rischio di mercato: è stato utilizzato un tasso elaborato da Banca IMI
al fine di esprimere il differenziale tra il rendimento atteso di un investimento in
azioni rispetto a titoli governativi;
Premio per il rischio addizionale: è stato elaborato internamente dal Gruppo al
fine di esprimere il profilo di rischiosità specifico dei vari progetti/molecole in
relazione al differente grado di incertezza dei flussi di cassa attesi.
Il costo dei mezzi propri è quindi risultato essere pari al 13,9% per la molecola
IR6141 e per il fungicida SDHi, del 12,9% per il Novaluron e del 15,9% per il
prodotto IR5878.
Pesi dei mezzi propri e del debito
Con riferimento ai pesi dei mezzi propri e del debito è stato utilizzato un rapporto
medio normalizzato, prevedendo in particolare che il capitale circolante netto
venga finanziato dal capitale di terzi mentre gli investimenti in immobilizzazioni da
mezzi propri.
80
WACC
Sulla base delle suddette ipotesi sono stati determinati i seguenti tassi:
IR6141 e
Novaluron
IR5878
9,5%
12%
SDHi
- WACC
10,1%
Dal confronto con i WACC utilizzati nell’esercizio precedente si rileva un
incremento medio di 2 punti percentuali.
Principali risultati
Sulla base dell’impairment test effettuato, basato sul Business Plan 2013 – 2017
delle società del Gruppo, opportunamente estesi per tener conto del periodo
necessario al lancio sul mercato delle molecole di nuove generazione, gli
Amministratori non hanno ad oggi riscontrato nessuna perdita di valore per i
principali prodotti del Gruppo e pertanto non hanno ritenuta necessaria alcuna
svalutazione, ad eccezione del summenzionato IR5885. Si è invece proceduto a
svalutare parzialmente un prodotto minore (IR8116), a seguito di un allungamento
nei tempi di sviluppo, che portano ad un valore in uso inferiore al carrying amount
per 167 migliaia di Euro.
Sensitivity analysis
Come richiesto dalle linee guida per gli impairment redatte dall’OIV, il Gruppo ha
effettuato un’analisi di sensitività del valore recuperabile dei summenzionati
prodotti, analizzando l’effetto di una variazione del tasso di sconto utilizzato per
attualizzare i flussi di cassa attesi. Tale analisi è stata effettuata al fine di analizzare
gli effetti di un’eventuale maggiore volatilità dei flussi attesi ed in particolare entro
che limiti, in termini di tasso di sconto equivalente, il mancato realizzo delle azioni
di piano, ovvero lo slittamento dei tempi di registrazione o le variabili climatiche,
possano inficiare le risultanze del test di impairment.
In particolare, l’analisi di sensitività effettuata mantenendo inalterate le ipotesi
sottostanti ai piani aziendali e variando il WACC, non ha mostrato particolari
criticità per i prodotti IR5878, Novaluron ed SDHi, mentre ha evidenziato che un
aumento di 260 punti base nel tasso di sconto determinerebbero un eccesso
del valore contabile delle spese di know-how e delle registrazioni del prodotto
IR6141.
L’esito di tale analisi, letto insieme agli incrementi di WACC ipotizzati rispetto
all’esercizio precedente, tende a confortare le risultanze in termini di tenuta del
test, pur nel contesto di incertezza derivante dalla dipendenza dei dati
previsionali alle variabili esogene sopra citate.
81
3. Avviamento – 4.852
La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio
precedente sono illustrate nella tabella seguente:
Descrizione CGU
- "Rame"
- "Prodotti biologici"
- ISEM S.r.l.
- Isagro Asia
Agrochemicals S.A.S.
- "Tetraconazolo"
- "Formulazioni"
- Isagro Colombia S.A.S.
Totale
Valore al
31.12.2011
Variazioni del periodo
Differenza Acquisizioni/ Svalutazioni Variazione
di
cessioni
totale
conversione
Valore al
31.12.2012
886
461
937
0
0
0
0
0
0
0
0
(340)
0
0
(340)
886
461
597
266
209
20
2.310
5.089
(75)
0
0
178
103
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(340)
(75)
0
0
178
(237)
191
209
20
2.488
4.852
L’avviamento, acquisito attraverso l’aggregazione di imprese, è stato allocato ai
gruppi di cash generating units (CGU) elencati e descritti nella seguente tabella:
- "Rame"
la CGU fa riferimento al business dei prodotti rameici, della loro produzione
presso il sito produttivo di Adria (RO) e della loro commercializzazione a
livello mondiale
- "Prodotti biologici"
la CGU fa riferimento al business dei prodotti biologici, della loro
produzione presso il sito produttivo di Novara e della loro
commercializzazione a livello mondiale
- ISEM S.r.l.
la CGU fa riferimento alle attività di ricerca, sviluppo, produzione e
commercializzazione dell'erbicida Valifenalate (IR5885) e del fungicida
Orthosulfamuron (IR5878)
- Isagro Asia Agrochemicals
la CGU fa riferimento all'attività di produzione e commercializzazione di
agrofarmaci nel sub-continente indiano
- "Tetraconazolo"
la CGU fa riferimento al business del fungicida Tetraconazolo
- "Formulazioni"
la CGU fa riferimento al business della formulazione di agrofarmaci che
viene svolta presso il sito produttivo di Aprilia (LT)
- Isagro Colombia S.A.S.
la CGU fa riferimento alle attività di commercializzazione di agrofarmaci in
Colombia e in Sud America
L’avviamento relativo alla ISEM S.r.l. è stato determinato quale valore differenziale
fra il fair value dell’interessenza residua nella società, ridottasi del 50% in seguito
alla cessione parziale avvenuta nel 2011 della partecipazione posseduta al
Gruppo Chemtura, ed il fair value delle corrispondenti attività e passività della
società di pertinenza del Gruppo Isagro (50%).
L’avviamento, in osservanza ai principi contabili internazionali, non è soggetto ad
ammortamento, bensì ad una verifica annuale volta ad individuare la presenza di
eventuali perdite di valore (impairment test). Tale test è stato effettuato
confrontando il valore contabile degli avviamenti con il loro valore recuperabile.
La determinazione di tale valore è stata eseguita attraverso l’utilizzo del c.d.
metodo “Discounted cash flow” che stima il valore d’uso di un’attività sulla base
della attualizzazione dei futuri flussi di cassa ad un appropriato tasso, coincidente
col costo medio ponderato del capitale (WACC).
82
A seguito dell’offerta vincolante per l’acquisto del fungicida IR5885, descritta
nella nota n. 2, ad un prezzo inferiore al valore contabile del prodotto, è stata
iscritta a Conto economico una perdita di valore di 340 migliaia di Euro
dell’avviamento della CGU “ISEM S.r.l”, a cui il prodotto è allocato; tale valore è
stato determinato moltiplicando il valore dell’avviamento iscritto in bilancio per il
rapporto tra il prezzo offerto per l’acquisto del fungicida IR5885 e la somma dei
fair values dei prodotti IR5878 ed IR5885, principali attività della CGU.
Di seguito vengono evidenziati i principali parametri utilizzati nella determinazione
del valore recuperabile dell’avviamento delle principali CGU.
Orizzonte temporale considerato
Per la proiezione dei flussi di cassa è stato considerato un arco temporale di 5
anni, corrispondente alle stime preliminari di vendita 2013 – 2017, per le CGU
“Rame”, “Prodotti biologici”, “Tetraconazolo” e “Isagro Colombia S.A.S.”, mentre
per la CGU “ISEM S.r.l.”, trattandosi di una start-up, è stato considerato un arco
temporale di 14 anni (2013-2026), corrispondente al Business Plan della jointventure.
Tali piani si basano su assunzioni ritenute dal
management ragionevolmente
realizzabili, come confermato dal fatto che – ad eccezione degli impatti connessi
a variabili esogene non controllabili rappresentate dai tempi di effettivo
ottenimento delle registrazione e dalle variabili climatiche – i dati previsionali
pregressi, come già illustrato nella nota n. 2 cui si rimanda per un
approfondimento delle modalità di elaborazione dei piani stessi, hanno avuto un
sostanziale riscontro nella consuntivazione finale.
Ai fini del calcolo del cosiddetto terminal value è stato utilizzato il c.d. metodo
della perpetuità crescente (c.d. formula di Gordon) facendo riferimento ad un
cash flow normalizzato calcolato sulla base delle seguenti principali ipotesi:
•
EBITDA pari a quello dell’ultimo anno;
•
investimenti pari agli ammortamenti;
•
variazioni di capitale circolante nulle;
•
Growth rate assunto pari a zero.
Parametri economico-finanziari
Di seguito si evidenziano i principali parametri di riferimento:
Isagro Colombia
ISEM S.r.l.
“Rame” – “Prodotti
S.A.S.
biologici” –
“Tetraconazolo”
Struttura finanziaria
(Debiti/Assets)
WACC
0,60
0,33
0,40
9,7%
12%
9,5%
83
Stima del WACC
Ai fini della stima del costo medio ponderato del capitale sono state effettuate le
seguenti ipotesi:
Isagro Colombia
ISEM S.r.l.
“Rame” – “Prodotti
S.A.S.
biologici” –
“Tetraconazolo”
Costo del debito
Costo
del
capitale
8,5%
6,0%
6,0%
15,8%
15,9%
12,9%
proprio
Costo del Debito
Per il costo del debito si è utilizzato il costo medio dei debiti finanziari, registrati a
consuntivo, dalle varie CGU. Non vi sono infatti elementi che lascino presupporre
una crescita del costo del debito prospettico e si è quindi ritenuto che i valori
registrati a consuntivo rappresentino una buona approssimazione dei valori da
utilizzare ai fini prospettici.
Costo del Capitale proprio
Ai fini del calcolo del costo dei mezzi propri si è utilizzato il Capital Asset Pricing
Model.
Le principali ipotesi alla base dell’applicazione di tale modello sono le seguenti:
Isagro Colombia
ISEM S.r.l.
S.A.S.
“Rame” – “Prodotti
biologici” –
“Tetraconazolo”
Beta
1,20
1,20
1,20
Tasso free risk
5,0%
5,3%
5,3%
Premio per il rischio di mercato
9,0%
5,50%
5,50%
Premio per il rischio addizionale
-
4%
1%
In particolare, in linea con i dettami delle linee guida emesse dall’Organismo
Italiano di Valutazione, si è fatto riferimento ad un approccio “unconditional” che
tende a riflettere il rischio paese nel tasso risk free con le seguenti ipotesi:
Risk free rate: assunto pari al tasso di un titolo governativo che rifletta il rischio
paese (BTP decennale medio con intervallo di osservazione di 6 mesi per le CGU
italiane e titoli governativi aventi caratteristiche similari per Isagro Colombia);
Beta: si tratta del valore specifico del Gruppo, elaborato da Isagro, che esprime
la propria rischiosità rispetto al mercato in funzione del business e del livello di
indebitamento del Gruppo;
Premio per il rischio di mercato: è stato utilizzato un tasso elaborato da Banca IMI
al fine di esprimere il differenziale tra il rendimento atteso di un investimento in
azioni rispetto a titoli governativi;
Premio per il rischio addizionale: è stato elaborato internamente dal Gruppo al
fine di esprimere il profilo di rischiosità specifico delle varie CGU in relazione al
differente grado di incertezza dei flussi di cassa attesi.
84
Pesi dei mezzi propri e del debito
Con riferimento ai pesi dei mezzi propri e del debito è stata utilizzata una struttura
finanziaria media normalizzata, prevedendo in particolare che il capitale circolante
netto
venga
finanziato
dal
capitale
di
terzi
mentre
gli
investimenti
in
immobilizzazioni da mezzi propri.
WACC
Sulla base delle suddette ipotesi sono stati determinati i seguenti tassi:
Isagro Colombia
ISEM S.r.l.
S.A.S.
WACC
“Rame” – “Prodotti biologici” –
“Tetraconazolo”
9,7%
12%
9,5%
Dal confronto con i WACC utilizzati nell’esercizio precedente si rileva un
incremento medio di 100 punti base.
Principali risultati
Sulla base degli impairment test effettuati, basati sulle stime preliminari e sui
Business plan 2013 – 2017 delle società del Gruppo, gli Amministratori non hanno
ad oggi riscontrato nessuna perdita di valore per gli assets delle varie CGU
(avviamento, immobilizzazioni immateriali e materiali) e pertanto non hanno
ritenuto necessaria alcuna svalutazione, ad eccezione di quelle sopra indicate.
Sensitivity analysis
Come richiesto dalle linee guida per gli impairment redatte dall’OIV, il Gruppo ha
effettuato un’analisi di sensitività del valore recuperabile degli avviamenti delle
summenzionate CGU, analizzando l’effetto di una variazione del tasso di sconto
utilizzato per attualizzare i flussi di cassa attesi. Tale analisi è stata effettuata al
fine di analizzare gli effetti di un’eventuale maggiore volatilità dei flussi attesi ed in
particolare entro che limiti, in termine di tasso di sconto equivalente, il mancato
realizzo delle azioni di piano possa inficiare le risultanze del test di impairment.
In particolare, l’analisi di sensitività effettuata mantenendo inalterate le ipotesi
sottostanti ai piani aziendali e variando il WACC, non ha mostrato alcuna criticità
per i “Prodotti biologici” e “Tetraconazolo”, mentre ha evidenziato che un
aumento di 250 punti base nel tasso di sconto determinerebbe un eccesso del
valore contabile della CGU “Isagro Colombia S.A.S.”, un aumento di 180 punti
base nel tasso di sconto determinerebbe un eccesso del valore contabile della
CGU “Rame” ed un aumento di 150 punti base nel tasso di sconto
determinerebbe un eccesso di valore contabile della CGU “ISEM S.r.l.”. L’esito di
tale analisi, letto insieme agli incrementi di WACC ipotizzati rispetto all’esercizio
precedente, tende a confortare le risultanze in termini di tenuta del test.
E’ da segnalare infine che la determinazione del valore recuperabile delle varie
CGU e delle immobilizzazioni immateriali di cui al paragrafo precedente richiede
discrezionalità e uso di stime da parte del management, in particolare per quanto
riguarda la determinazione del tasso di interesse (WACC) utilizzato per
85
l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi, anche alla luce dell’elevata erraticità e
variabilità dei tassi di riferimento dei mercati finanziari, generata dall’attuale crisi
economica e finanziaria internazionale. Conseguentemente non è da escludere
che la dinamica futura di vari fattori, tra cui l’evoluzione del difficile contesto
economico e finanziario globale, potrebbe richiedere una svalutazione del valore
degli avviamenti e delle immobilizzazioni immateriali. Le circostanze e gli eventi
che potrebbero determinare tale eventualità saranno costantemente monitorati
dal management del Gruppo.
4. Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto – 195
Elenco partecipazioni
Società collegate:
Arterra Bioscience S.r.l. Napoli
Capitale sociale euro
250.428
Descrizione attività
Attività di ricerca nel
settore della
biologia e della genetica
molecolare
Società
detentrice
della
partecipazione
Isagro S.p.A.
Quota di
possesso
(%)
Valore di
carico
22,00
195
Totale
195
La tabella sottostante evidenzia le movimentazioni di periodo della suddetta
partecipazione valutata con il metodo del patrimonio netto:
Composizione
Partecipazioni in
società collegate:
- Arterra Bioscience S.r.l.
Totale
Valore al
31.12.2011
Variazioni del periodo
Acquisizioni
Differenza
Svalutazioni Rivalutazioni Variazione
(Alienazioni)
di
totale
Incrementi
conversione
(Decrementi)
195
195
0
0
0
0
0
0
0
0
Valore al
31.12.2012
0
0
Le tabelle seguenti sintetizzano le informazioni economiche e patrimoniali della
società collegata:
Dati patrimoniali
Arterra Bioscience S.r.l.
Attività
Passività
Patrimonio netto
31.12.2012
31.12.2011
2.264
(1.817)
447
1.947
(1.500)
447
Dati economici
2012
Arterra Bioscience S.r.l.
Ricavi
Utili di periodo
Utili di pertinenza
589
1
0
2011
575
2
1
86
195
195
5. Crediti ed altre attività non correnti – 2.487
Valori a
bilancio
31.12.2011
Composizione
Crediti e altre attività non correnti:
- depositi cauzionali
- cessione quote Isam
- risconti attivi
- tributari
- altri
Incrementi/
decrementi
478
1.207
1.196
150
53
3.084
Valori a
bilancio
31.12.2012
29
(367)
(216)
10
(53)
(597)
507
840
980
160
0
2.487
La voce “cessione quote Isam” si riferisce al valore attuale residuo del prezzo di
cessione (2.539 migliaia di Euro) della partecipazione pari al 41% del capitale
sociale di Isam S.r.l. alla Semag S.r.l. (ora Isam S.r.l.) da parte della capogruppo
Isagro S.p.A., avvenuta nell’esercizio 2006. In data 21 dicembre 2012 le parti
hanno concordato una rimodulazione delle scadenze originarie del credito,
prevedendo in particolare il pagamento di due rate di 150 migliaia di Euro e di 383
migliaia di euro entro, rispettivamente, il 31 dicembre 2012 e il 18 gennaio 2013,
ed il versamento della parte rimanente in due rate il 30 settembre 2014 ed il 30
settembre 2015. Si segnala che le rate del 2012 e del 2013 sono state
regolarmente incassate e che le rate residue, aventi scadenza oltre dodici mesi,
sono
state
attualizzate
sulla
base
del
tasso
di
interesse
previsto
contrattualmente. In base a tale accordo si è inoltre proceduto alla svalutazione
di altri crediti, sia commerciali che finanziari, vantati dalla capogruppo Isagro
S.p.A. nei confronti della società Isam S.r.l..
Il credito, inoltre, risulta garantito da ipoteche su immobili e fidejussioni rilasciate
dai soci della Isam S.r.l..
La voce “risconti attivi” riguarda essenzialmente:
•
per 320 migliaia di euro il valore residuo del risconto del corrispettivo,
calcolato su un periodo di dieci anni, connesso all’obbligazione accessoria
afferente un contratto per la lavorazione del Tetraconazolo stipulato tra
Isagro USA Inc. e la Du Pont de Nemours & Co., la quale prevede in
particolare l’utilizzazione nel periodo 2004-2014 di un nuovo impianto per
la produzione e l’imballaggio del Tetraconazolo realizzato dalla stessa Du
Pont de Nemours;
•
per 660 migliaia di euro il valore residuo del risconto derivante dal
pagamento
anticipato,
da
parte
della
controllata
Isagro
(Asia)
Agrochemicals Pvt. Ltd. al governo indiano, di un corrispettivo di 54,5
milioni di rupie a fronte dell’acquisizione del diritto ad occupare, per un
periodo di 99 anni, il terreno su cui insiste lo stabilimento di Panoli
87
6. Imposte anticipate e differite – 7.573
Imposte anticipate – 9.468
Imposte differite – 1.895
Variazioni di periodo
Composizione
Valori a
bilancio
Accantonamenti
31.12.2011
Imposte
anticipate
Imposte
differite
Totale
8.819
Utilizzi
Altre variazioni Variazione
2.298 (1.594)
(2.056)
(55)
649
9.468
330
(16)
161
(1.895)
2.145 (1.264)
(71)
810
7.573
(153)
6.763
Valori a
bilancio
31.12.2012
Nella tabella sottostante vengono evidenziate le differenze temporanee tra
imponibile fiscale e reddito civilistico che hanno comportato la rilevazione di
imposte anticipate e differite.
Differenze temporanee
Imposte
anticipate/differite
31.12.2011
Passaggi a Conto
economico
Imposte
anticipate/differite
31.12.2012
Variazioni
patrimoniali
Differenza di
conversione e altre
variazioni
Imposta
Accantonamenti
14.017
2.634
2.113
7.514
2.641
3.855
806
662
2.606
890
857
609
0
211
621
(41)
(644)
(62)
(425)
(422)
(14)
(12)
0
(7)
(22)
16.935
2.463
1.914
7.020
3.233
4.657
759
600
2.385
1.067
28.919
8.819
2.298
(1.594)
(55)
31.565
9.468
- amm.ti fiscali
- acc.ti fiscali
- fair value assets da
aggregazioni aziendali
- altre
4.351
280
1.371
77
109
0
(48)
(12)
(3)
0
4.450
233
1.429
65
838
1.196
280
328
0
44
(43)
(227)
19
0
773
526
256
145
Totale imposte differite
6.665
2.056
153
(330)
16
5.982
1.895
22.254
6.763
2.145
(1.264)
(71)
25.583
7.573
Imponibile
Utilizzi
Imponibile
Imposta
Imposte anticipate
- perdite fiscali
- acc.ti a fondi tassati
- contributi R&D
- utili intragruppo
- altre
Totale imposte
anticipate
Imposte differite
TOTALE
La voce “Imposte anticipate” comprende 600 migliaia di euro relativi all’effetto
fiscale sui contributi a fondo perduto dei progetti di sviluppo, che, secondo la
normativa fiscale, vengono tassati per cassa anziché per competenza, 2.385
migliaia di euro relativi all’effetto fiscale dell’eliminazione degli utili infragruppo, 759
migliaia di euro relativi a fondi rischi tassati e 4.657 migliaia di euro relativi alle
perdite fiscali delle società del Gruppo, di cui 3.792 migliaia di euro relativi alla
capogruppo Isagro S.p.A.. Nell’effettuare la verifica di recuperabilità delle imposte
anticipate relative alle perdite fiscali sono stati presi in considerazione le stime
preliminari e i Business Plan 2013 – 2017 delle società del Gruppo. Sebbene
questi ultimi presentino assunzioni e previsioni soggetti all’incertezza connessa
alla loro natura, gli Amministratori ritengono che i flussi economico-finanziari che
si genereranno nei prossimi esercizi, ritenuti ragionevoli e realizzabili, siano tali da
88
permettere la recuperabilità di tali valori. Per contro, la capogruppo Isagro S.p.A.
prudenzialmente non ha stanziato imposte anticipate per 709 e 258 migliaia di
euro relative rispettivamente alle perdite fiscali 2012 e agli oneri finanziari non
deducibili nell’esercizio.
Si precisa, inoltre, che la joint-venture ISEM S.r.l. ha provveduto allo stanziamento
delle imposte anticipate relativamente sia alla perdita fiscale del 2012, per un
importo di 438 migliaia di euro, sia alla perdita fiscale del 2011, per un importo di
419 migliaia di euro, non stanziate nell’esercizio precedente. In particolare,
nell’effettuare la verifica di recuperabilità si è tenuto conto dei miglioramenti dei
risultati economici attesi per effetto della cessione del fungicida IR5885,
precedentemente descritta, che si sostanzieranno in una importante riduzione
dei costi di ricerca, degli ammortamenti e degli oneri finanziari correlati, rendendo
ragionevole e realizzabile la recuperabilità delle imposte anticipate stanziate,
anche alla luce della nuova normativa fiscale, che ne consente l’utilizzo senza
limiti di tempo, anche se con un vincolo di utilizzo di carattere quantitativo. Infatti
la perdita realizzata potrà essere computata in diminuzione del reddito dei periodi
d’imposta successivi in misura non superiore all’80% del reddito imponibile di
ciascuno di essi.
La voce “Imposte differite” riguarda, per 1.429 migliaia di euro, il disallineamento
tra ammortamento civilistico e ammortamento fiscale di beni materiali e
immateriali. In particolare tale posta comprende 1.198 migliaia di euro della
capogruppo Isagro S.p.A. relativi agli ammortamenti dei costi di sviluppo.
La voce “Fair value assets da aggregazioni aziendali” si riferisce al valore residuo
dell’effetto fiscale della valutazione al fair value delle attività identificate in seguito
all’operazione di acquisto del 50% della Barpen International S.A.S. (ora Isagro
Colombia S.A.S.) avvenuta nel corso del 2011.
Le imposte anticipate e le imposte differite comprendono rispettivamente 7.960
migliaia di euro e 1.707 migliaia di euro che verosimilmente si riverseranno oltre
l’esercizio successivo. E’ da segnalare, tuttavia, che tra le imposte anticipate
utilizzabili oltre l’esercizio successivo prudenzialmente sono state incluse le
perdite fiscali della capogruppo e della joint-venture ISEM S.r.l., che sono
riportabili senza limiti temporali e le voci, in particolare quelle derivanti
dall’eliminazione degli utili intragruppo, per quali non è possibile prevedere un
preciso orizzonte temporale per il loro utilizzo.
89
7. Rimanenze – 42.023
Valori a
Composizione
bilancio
31.12.2011
Materie prime,
sussidiarie e di
consumo
L’incremento
Valori a
totale
bilancio
31.12.2012
738
0
(133)
0
605
13.344
533
6
0
(14)
0
(8)
525
24.902
3.791
(433)
(275)
98
3.181
28.083
5
67
0
(1)
0
66
71
38.179
4.602
(433)
(423)
98
3.844
42.023
Acconti
Totale
Variazione
12.739
Prodotti in corso
di lavorazione e
semilavorati
Prodotti finiti e
merci
Variazioni del periodo
Differenza
Aumenti/ Svalutazioni/
di
Utilizzo
acc.ti al
diminuzioni
fondo
conversione
fondo
svalutazione
svalutazione
magazzino
magazzino
delle
rimanenze,
rispetto
all’esercizio
precedente,
è
essenzialmente imputabile da un lato alla creazione di scorte strategiche di
prodotti finiti, soprattutto a base di Tetraconazolo e rame, per far fronte alle
vendite del primo semestre 2013 e dall’altro lato agli estesi fenomeni di siccità
che si sono manifestati nel corso dell’anno, con conseguente rallentamento del
previsto processo di smaltimento delle scorte dei vari prodotti fungicidi di
proprietà del Gruppo.
Il valore delle rimanenze è al netto del fondo adeguamento valutazione giacenze
per un importo di 648 migliaia di euro, relativo a merci obsolete o da rilavorare. Il
fondo, nel corso dell’esercizio, ha registrato incrementi per 433 migliaia di euro e
decrementi per 98 migliaia di euro.
8. Crediti commerciali – 40.884
Composizione
Crediti commerciali
- f.do svalutazione crediti
- f.do sval. crediti int. di
mora
Nonostante
Variazioni del periodo
Differenze
di
Svalutazioni/ Utilizzo dei Variazione
conversione
acc.ti a
fondi
totale
dei fondi
fondi
svalutazione
svalutazione svalutazione
Valori a
bilancio
31.12.2011
Incrementi/
decrementi
49.427
(6.560)
(887)
0
(2)
(519)
(608)
47.932
0
(6.560)
0
(2)
(147)
(1.109)
l’incremento
di
(443)
fatturato,
i
crediti
Valori a
bilancio
31.12.2012
(7.003)
42.424
469
(52)
(939)
154
623
7
(7.048)
(601)
40.884
commerciali
del
Gruppo
presentano un decremento di 7.048 migliaia di euro, imputabile da un lato ad
operazioni di cessione di crediti pro-soluto con scadenza oltre il 31 dicembre
2012 effettuate dalla capogruppo Isagro S.p.A. nella seconda parte dell’anno per
circa 10.000 migliaia di euro e dall’altro lato alla svalutazione della rupia indiana
rispetto all’euro.
Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato utilizzato nel corso dell’esercizio
per 469 migliaia di euro e si è incrementato di 519 migliaia di euro per la quota
90
accantonata nel periodo. Vengono inoltre stanziati interessi di mora per ritardi di
pagamento da clienti; a fronte di tali crediti è stato accantonato un fondo di 601
migliaia di euro.
Per quanto riguarda l’ammontare dei crediti commerciali verso le parti correlate
si rimanda alla nota n. 42.
Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei crediti commerciali,
basata sulla localizzazione geografica dei clienti:
ƒ
Italia
2.461
ƒ
Altri paesi d’Europa
7.549
ƒ
Asia centrale e Oceania
7.848
ƒ
Americhe
ƒ
Far East
ƒ
Middle East
ƒ
Africa
1.490
Totale
42.424
20.377
2.281
418
La scadenza media contrattuale dei crediti commerciali è la seguente:
- Italia
160 giorni
- Estero
130 giorni.
I crediti commerciali esposti in bilancio sono esigibili entro l’esercizio successivo.
La tabella sottostante illustra l’analisi dei crediti commerciali scaduti alla data di
riferimento del bilancio consolidato ma non svalutati:
Al 31 dicembre 2012
A
scadere
34.092
< 30 giorni
4.098
Al 31 dicembre 2011
42.974
1.137
Scaduti non svalutati
31-60
61-90
91-120
840
250
104
1.022
147
>120
1.500
Totale
crediti
40.884
2.406
47.932
246
9. Altre attività e crediti diversi correnti – 4.821
Composizione
Altre attività e crediti diversi:
- contributi
- royalties e diritti similil
- anticipi a fornitori e debitori
- personale dipendente
- incentivi all'esportazione
- Erario per I.V.A. e altre imposte
- altri
Risconti attivi
Totale
Valori a
bilancio
31.12.2011
Incrementi/
decrementi
Valori a
bilancio
31.12.2012
443
5
727
66
449
1.722
1.628
5.040
22
(5)
(633)
(8)
32
968
(772)
(396)
465
0
94
58
481
2.690
856
4.644
221
(44)
177
5.261
(440)
4.821
91
La voce “contributi” si riferisce a crediti verso enti pubblici per contributi a fondo
perduto su progetti di ricerca e sviluppo della capogruppo Isagro S.p.A. e della
controllata Isagro Ricerca S.r.l..
La
diminuzione
della
voce
“anticipi
a
fornitori
e
debitori”
si
riferisce
essenzialmente alla controllata Isagro Ricerca S.r.l. ed è da imputare all’avvio
nella seconda parte dell’anno di attività di ricerca, sperimentazione e prove di
campo, che avevano comportato l’esborso di acconti rilevanti nel corso del 2011.
La voce “Erario per I.V.A. ed altre imposte” si riferisce per 1.446 al credito I.V.A.
della capogruppo Isagro S.p.A. e per 940 migliaia di euro a crediti per I.V.A. ed
altre imposte indirette della controllata indiana Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt.
Ltd..
La voce “altri”, che riguarda principalmente crediti derivanti da recupero di costi
verso terzi e da prestazioni di servizi amministrativi, ha subito un decremento
rispetto all’esercizio precedente di 772 migliaia di euro dovuto sia all’incasso di
crediti vantati dal Gruppo al 31 dicembre 2011 verso compagnie assicurative (183
migliaia di euro) e verso la società Sipcam Nederland Holding N.V. relativamente
alla cessione di partecipazioni (250 migliaia di euro), che al termine del contratto
con la società Sumitomo Chemical Italia S.r.l. per l’erogazione di prestazioni di
service amministrativo ed informatico da parte della capogruppo Isagro S.p.A.
(credito al 31 dicembre 2011: 316 migliaia di euro).
Per quanto riguarda l’ammontare dei crediti diversi verso altre parti correlate si
rimanda alla nota n. 42.
La tabella sottostante illustra l’analisi dei crediti diversi scaduti alla data di
riferimento del bilancio consolidato ma non svalutati:
Al 31 dicembre 2012
A
scadere
4.213
< 30 giorni
49
Al 31 dicembre 2011
4.343
39
Scaduti non svalutati
31-60
61-90
91-120
20
3
0
26
19
10
>120
359
Totale
crediti
4.644
603
5.040
Tali crediti risultano essere esigibili entro l’esercizio successivo.
10. Crediti tributari – 2.679
Composizione
Valori a
Variazione
Valori a
bilancio
totale
bilancio
31.12.2011
31.12.2012
Crediti tributari:
- imposte dirette
3.248
(569)
2.679
3.248
(569)
2.679
La voce di bilancio, che accoglie i crediti verso l’Erario per le imposte sul reddito e
l’IRAP, nonché ai crediti verso vari Stati esteri per le ritenute sui redditi ivi prodotti,
si riferisce essenzialmente ai crediti della capogruppo Isagro S.p.A. (1.377 migliaia
92
di euro) e della controllata Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd. (808 migliaia di
euro).
11. Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti e non correnti – 4.712
Crediti finanziari non correnti – 3.504
Crediti finanziari correnti – 1.208
Valori a
bilancio
31.12.2011
Composizione
Crediti finanziari ed altre attività finanziarie non
correnti:
- depositi vincolati
- crediti finanziari
Crediti finanziari ed altre attività finanziarie correnti:
- crediti finanziari
- depositi a garanzia su acquisto prodotti derivati
- depositi vincolati
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
Incrementi/
decrementi
Valori a
bilancio
31.12.2012
0
1.003
1.003
2.875
(374)
2.501
2.875
629
3.504
318
176
2.526
74
3.094
375
(176)
(2.019)
(66)
(1.886)
693
0
507
8
1.208
4.097
615
4.712
La voce “crediti finanziari non correnti” si riferisce:
-
per 2.875 di euro ad un deposito vincolato presso BNL – Gruppo BNP
Paribas, sul quale maturano interessi al tasso dello 0,71%, a garanzia degli
affidamenti complessivi rilasciati dalla banca alla capogruppo Isagro S.p.A.;
-
per 629 migliaia di euro alla quota proporzionale di un finanziamento,
comprensivo degli interessi maturati, concesso alla joint-venture ISEM S.r.l.;
su tale finanziamento, che sarà rimborsato nel 2014, maturano interessi al
tasso EURIBOR a tre mesi + spread 4% (tasso effettivo del 4,69%).
La voce “crediti finanziari correnti” riguarda essenzialmente la quota a breve del
finanziamento
a
breve
termine
concesso
alla
joint-venture
ISEM
S.r.l.
precedentemente descritto.
La voce “depositi vincolati” è relativa ad un deposito fruttifero a titolo di pegno a
favore della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, quale garanzia correlata alle
obbligazioni
assunte
dall’istituto
stesso
in
favore
dell’acquirente
della
partecipazione nella joint-venture Sipcam Isagro Brasil S.A.
La riduzione avvenuta nell’esercizio è attribuibile alla chiusura di un deposito
fruttifero vincolato presso la Banca Monte dei Paschi di Siena.
La voce “attività finanziarie detenute per la negoziazione” comprende gli
investimenti temporanei di liquidità in fondi comuni di investimento della
controllata Isagro Brasil.
A seguito di una transazione con i soci della Isam S.r.l., descritta nella nota n. 5, la
capogruppo Isagro S.p.A. ha svalutato crediti finanziari per 227 migliaia di euro.
93
Si segnala che il valore di bilancio dei crediti e delle altre attività finanziarie
rappresenta una ragionevole approssimazione del loro fair value.
12. Attività e passività finanziarie per strumenti derivati – 320
Attività finanziarie correnti – 520
Passività finanziarie correnti – 200
I valori delle attività e passività finanziarie per strumenti derivati coincidono con il
loro fair value. Le modalità di determinazione di tale valore, non essendo
disponibile un prezzo di mercato di tali strumenti, sono illustrate nel capitolo
“Criteri di valutazione” inserito nella parte iniziale della nota integrativa. Le
informazioni richieste dall’IFRS 7 sono state inserite nella nota n. 39.
Le tabelle seguenti evidenziano le tipologie di contratti derivati in essere alla data
del 31 dicembre 2012:
Valori a
bilancio
Descrizione strumenti
derivati
Incrementi/
decrementi
31.12.2011
Attività finanziarie correnti:
- cambi
- commodity
Passività finanziarie non
correnti:
- tassi
Passività finanziarie
correnti:
- cambi
- tassi
- commodity
Totale
Descrizione strumenti derivati
Valori a
bilancio
31.12.2012
369
292
661
151
(292)
(141)
520
0
520
(79)
(79)
79
79
0
0
(1.267)
(67)
(703)
(2.037)
1.123
38
676
1.837
(144)
(29)
(27)
(200)
(1.455)
1.775
320
Fair value al 31.12.2012
Derivati "cash flow hedge":
- tassi
0
0
Derivati di trading:
- tassi
- cambi
- commodity (rame)
(29)
376
(27)
320
Totale
320
94
I derivati di “trading” si riferiscono ad operazioni che non soddisfano i requisiti
richiesti dai principi contabili internazionali per essere contabilizzati secondo le
regole dell’hedge accounting.
Tali derivati riguardano:
-
per la parte tassi un contratto di interest rate swap, illustrato nella tabella
sottostante, stipulato per limitare l’esposizione della capogruppo Isagro S.p.A.
alla fluttuazione dei tassi di interesse sui finanziamenti bancari in essere:
Data di
stipula
Tipo di contratto
Interest rate swaps
-
Data di
scadenza
Tasso di
interesse
22/07/2009 30/06/2013
Valore
Fair value
nozionale
(Euro/000) (Euro/000)
3,20%
2.035
(29)
2.035
(29)
per la parte cambi, contratti a termine relativi a vendite ed acquisti a termine
di dollari americani, yen giapponesi e rupie indiane, descritti nella tabella
sottostante:
Tipo di contratto
Tasso di
cambio
medio
Divisa
Valore
nozionale
(Divisa/000)
Fair value
(Euro/000)
Forward - Vendita
USD
1,26
(12.350)
452
Forward - Acquisto
USD
1,31
3.000
(16)
Forward - Acquisto
USD/COP
1.848,82
919
(32)
USD/INR
55,90
(803)
(3)
(9.234)
401
Forward - Vendita
Forward - Vendita
JPY
102,90
(63.360)
62
Forward - acquisto
INR
72,36
470.377
(87)
Totale
-
376
per la parte commodity, contratti “future” di acquisto di rame stipulati per
limitare l’esposizione alle fluttuazioni del prezzo di mercato di tale materia
prima strategica, descritti nella tabella seguente:
Tipo di
contratto
Future buy
Quantità
coperta
(tonn.)
154
Strike
price
(Euro)
Valore
nozionale
(Euro/000)
6.138
154
95
Fair value
(Euro/000)
945
(27)
945
(27)
13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – 14.739
Composizione
Depositi bancari:
- depositi bancari a vista
Denaro e valori in cassa
Totale
Valori a
bilancio
31.12.2011
Incrementi/
decrementi
Valori a
bilancio
31.12.2012
7.868
7.868
6.857
6.857
14.725
14.725
14
0
14
7.882
6.857
14.739
Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2012 sono relative rispettivamente alla
capogruppo Isagro S.p.A. per 6.320 migliaia di euro, alle società controllate per
8.383 migliaia di euro ed alle società a controllo congiunto (joint-ventures) per 36
migliaia di euro.
L’incremento, rispetto all’esercizio precedente, è essenzialmente imputabile
all’incasso anticipato di alcuni crediti verso clienti americani, avvenuto negli ultimi
giorni dell’anno, per circa 4.300 migliaia di euro.
I depositi bancari a vista sono remunerati ad un tasso variabile. Il tasso di
interesse medio sui depositi bancari e valutari del Gruppo al 31 dicembre 2012 è
pari a 3,3% annuo.
Il fair value delle disponibilità liquide coincide, alla data del 31 dicembre 2012, con il
valore contabile delle stesse.
Si segnala che ai fini del rendiconto finanziario la voce “disponibilità liquide”
coincide con la rispettiva voce della Situazione patrimoniale-finanziaria.
14. Patrimonio netto del Gruppo – 73.951
Il capitale sociale della capogruppo Isagro S.p.A., pari a 17.550 migliaia di euro
interamente sottoscritti e versati, risulta composto da n. 17.550.000 azioni
ordinarie da euro 1 cadauna.
La voce “Riserve”, pari a 30.504 migliaia di euro, risulta così composta:
- Riserva sovrapprezzo azioni
23.970
- Differenza di conversione
(6.353)
- Riserve indisponibili
2.516
- Altre riserve:
* avanzo di fusione
7.023
* riserva legale
3.510
* azioni proprie
(162)
_______
10.371
_______
- Totale
30.504
96
La “riserva sovrapprezzo azioni” risulta iscritta al netto dei costi sostenuti dalla
capogruppo in relazione alle operazioni di aumento di capitale sociale effettuati
negli esercizi precedenti. Tali costi ammontano, al netto dell’effetto fiscale di 951
migliaia di euro, a 1.698 migliaia di euro.
La voce “riserve indisponibili” si riferisce ad una riserva creata in sede di
destinazione dell’utile dell’esercizio 2011 dalla capogruppo Isagro S.p.A., in forza
di quanto previsto dai commi 1 e 2 dell’art. 6 del D.Lgs. del 28 febbraio 2005,
n.38, al fine di procedere alla costituzione di un vincolo alla distribuzione della
parte di utile attribuibile alla plusvalenza non realizzata nell’operazione di
conferimento di un ramo d’azienda alla società Isem S.r.l. effettuata nel 2011.
La voce “azioni proprie” si riferisce all’esborso sostenuto in esercizi precedenti
dalla capogruppo per l’acquisto di 50.000 azioni proprie.
La variazione negativa della “Differenza di conversione”, pari a 1.146 migliaia di
euro, è da attribuire fondamentalmente alla svalutazione della rupia indiana
rispetto all’euro.
Per una sintesi delle movimentazioni delle voci nel periodo si rimanda al
“Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato”.
15. Debiti finanziari correnti e non correnti – 81.735
Debiti finanziari correnti – 67.554
Debiti finanziari non correnti – 14.181
La seguente tabella evidenzia la movimentazione dei debiti finanziari correnti e
non correnti:
Composizione
Debiti finanziari correnti:
- banche
- altri finanziatori
- obblig. derivanti da leasing finanziario
Valori a
bilancio
31.12.2011
Valori a
bilancio
31.12.2012
58.727
6.936
0
65.663
(9.246)
10.976
161
1.891
49.481
17.912
161
67.554
1.332
583
0
1.915
11.977
47
242
12.266
13.309
630
242
14.181
67.578
14.157
81.735
Debiti finanziari non correnti:
- banche
- altri finanziatori
- obblig. derivanti da leasing finanziario
Totale
Incrementi/
decrementi
97
La tabella sottostante evidenzia la composizione dei debiti finanziari consolidati
correnti divisi per tipologia di rapporto:
Composizione
Importo
- scoperto di conto corrente
- finanziamenti da controllanti
- finanziamenti all'importazione
- finanziamenti all'esportazione
- anticipo su fatture
- linee di credito "stand-by" e a revoca
- quote a breve di finanziamenti
a medio/lungo termine
tasso
d'interesse
effettivo medio
%
5.387
859
13.229
12.410
20.558
12.464
2.647
scadenza
8,09%
6,70%
5,01%
5,26%
3,27%
5,98%
a richiesta
2013
a richiesta
a richiesta
a richiesta
a richiesta
(*)
(*)
Totale
67.554
(*) le caratteristiche dei finanziamenti a medio lungo sono descritte in apposita tabella
Il tasso di remunerazione medio dei finanziamenti bancari a breve (in euro, dollari
americani, reais brasiliani, rupie indiane e pesos colombiani) è pari a circa il 5%.
La variazione dei debiti finanziari presenta un incremento di 14.157 migliaia di
euro,
essenzialmente
riconducibile
all’incremento
degli
investimenti
in
immobilizzazioni immateriali del Gruppo rispetto al 31 dicembre 2011.
Infatti, nel corso del primo semestre 2012, la Banca Europea per gli Investimenti
(B.E.I.) ha deliberato la concessione di un finanziamento a medio-lungo termine a
supporto di un programma di investimenti in ricerca, innovazione e sviluppo del
Gruppo Isagro relativo al periodo 2010-2013, fino ad un massimo di 25 milioni di
euro.
Nel mese di maggio 2012, a seguito dell’emissione su base paritetica delle
necessarie garanzie da parte di BNL – Gruppo BNP Paribas, SACE – Servizi
Assicurativi per il Commercio Estero e Gruppo UBI, è stata incassata la prima
tranche di tale finanziamento per complessive 15.000 migliaia di euro. L’importo
iscritto in bilancio è stato espresso al netto di costi accessori e commissioni per
complessive 1.208 migliaia di euro.
Il finanziamento, della durata massima fino a sei anni e sul quale maturano
interessi al tasso EURIBOR a tre mesi + spread 1,144%, prevede un periodo di
pre-ammortamento di 18 mesi ed il rimborso trimestrale delle rate a quota
capitale costante a partire dal 15 novembre 2013. Il tasso effettivo del
finanziamento nel corso dell’esercizio è stato pari al 6,12%.
Questo finanziamento prevede, in aggiunta a quanto precedentemente
descritto, l’estinzione anticipata obbligatoria qualora si verifichi, tra gli altri, uno
degli eventi successivamente descritti:
-
diminuzione del costo totale del progetto di ricerca di un importo che faccia sì
che il credito risulti superiore del 50% del costo effettivo del progetto stesso;
in questo caso la capogruppo Isagro S.p.A. sarà tenuta a rimborsare la
98
differenza tra la percentuale rappresentata dal totale del credito rispetto al
costo effettivo del progetto ed il 50%;
-
estinzione anticipata volontaria totale o parziale di un finanziamento con
durata originaria superiore a 3 anni; in questo caso la B.E.I. ha la facoltà di
richiedere alla capogruppo Isagro S.p.A. di rimborsare una frazione del debito
residuo del finanziamento pari al rapporto tra la somma oggetto di estinzione
anticipata e l’ammontare totale dei finanziamenti contratti ad oltre 3 anni ed
ancora in ammortamento al momento dell’estinzione anticipata;
-
mutamento del controllo nella capogruppo Isagro S.p.A. e nella joint-venture
ISEM S.r.l.; in questo caso la B.E.I. può richiedere il rimborso anticipato di tutto
il prestito residuo, comprensivo degli interessi maturati e di qualsiasi altra
somma dovuta;
-
modifica di qualsiasi legge, direttiva, disposizione o regolamento che possa
pregiudicare sostanzialmente la capacità della capogruppo Isagro S.p.A. o di
sue società controllate di far fronte alle obbligazioni derivanti dal contratto di
finanziamento, oppure pregiudichi il valore, l’entità o l’efficacia delle garanzie
prestate; in questo caso la B.E.I. può richiedere il rimborso anticipato di tutto il
prestito residuo, comprensivo degli interessi maturati e di qualsiasi altra
somma dovuta.
La capogruppo Isagro S.p.A. e le sue controllate si sono impegnate nei confronti
della B.E.I. a non trasferire, dare in locazione, alienare e/o cedere in tutto o in
parte propri beni o attività significativi.
La capogruppo Isagro S.p.A. si è altresì impegnata nei confronti della B.E.I.
affinché le proprie delibere di distribuzione dei dividendi e quelle delle proprie
controllate avvengano solo se vi siano utili netti consolidati e che i dividendi non
siano superiori al 50% degli utili netti consolidati a partire dal 31 dicembre 2011.
E’ altresì previsto il rispetto di requisiti patrimoniali ed economici (covenants) che
sono successivamente descritti.
Con riferimento alle garanzie rilasciate a favore della capogruppo Isagro S.p.A., si
evidenzia che le stesse devono essere rilasciate da una o più banche italiane o
comunitarie il cui credit rating del debito a medio-lungo termine sia soggetto al
monitoraggio di almeno due agenzie fra Standard & Poor’s Corporation,
Moody’s Investors Services Inc. e Fitch Ratings Ltd e che i livelli di rating non
devono essere inferiori rispettivamente a BB+, Baa1 e BBB+. Qualora il credit
rating di uno o più garanti risultasse inferiore ai summenzionati livelli, la B.E.I. potrà
richiedere la sostituzione del garante oppure la costituzione di ulteriori garanzie.
In seguito al downgrade di BNL – Gruppo BNP Paribas e del Gruppo UBI da parte
di primarie società di rating internazionali, il rating stesso dei menzionati istituti si
posiziona al di sotto del livello di rating contrattualmente previsto. A tale riguardo,
Isagro ha informazioni che i contatti su base bilaterale tra la B.E.I. e BNL – Gruppo
99
BNP Paribas, da un lato, e la B.E.I. e Gruppo UBI, dall’altro, iniziati nel corso del
primo semestre 2012 per il superamento di tale downgrade, sono andati avanti
positivamente.
Isagro conferma il proprio obiettivo di arrivare al perfezionamento della seconda
tranche del prestito di 10 milioni di euro nel corso del primo semestre 2013.
I debiti finanziari verso società controllanti si riferiscono ad un prestito ottenuto in
due tranches dalla capogruppo Isagro S.p.A., nel corso del secondo semestre
2012, dalla controllante Piemme S.r.l., per complessive 850 migliaia di euro, su
cui maturano interessi al tasso EURIBOR
a tre mesi + spread 6,50%; tale
finanziamento, che scadrà il 28 giugno 2013, potrà essere rimborsato
anticipatamente senza alcun onere aggiuntivo.
Nel corso dell’esercizio la capogruppo Isagro S.p.A. e la società Solvay Speciality
Polymers Italy S.p.A. hanno sottoscritto un accordo relativo alla fornitura di un
tank che prevede la corresponsione, su base mensile e per un periodo di 36
mesi, dell’importo di 12 migliaia di euro, quale corrispettivo per l’utilizzo del
summenzionato tank. La Solvay si è impegnata tuttavia a concedere l’utilizzo del
bene per tutta la sua vita utile. Conseguentemente, tale operazione, sulla base di
quanto previsto dai principi contabili IAS 17 e IFRIC 4, è stata classificata come
leasing finanziario; pertanto, il valore del tank è stato iscritto fra le immobilizzazioni
materiali (vedi nota 1) ed il debito verso il fornitore tra le poste finanziarie.
Si segnala, inoltre, che la capogruppo Isagro S.p.A. ha in essere garanzie per la
concessione di linee di credito alla società Sipcam UPL Brasil S.A. (già Sipcam
Isagro Brasil S.A.) per 2.193 migliaia di euro (pari a circa 6 milioni di reais).
Nella tabella sottostante si riepilogano i finanziamenti concessi al Gruppo, divisi
per valuta:
Valuta del finanziamento
Ammontare
in migliaia di
euro
Euro
Dollari americani
Reais brasiliani
Pesos colombiani
Rupie indiane
58.841
19.837
16
837
2.204
Totale
81.735
100
Ammontare
in valuta
(migliaia)
58.841
26.170
44
1.950.449
159.907
Tasso di
interesse
effettivo medio
%
5,58%
2,90%
23,16%
9,94%
12,25%
L’esposizione debitoria del Gruppo suddivisa per scadenza è evidenziata nella
seguente tabella:
Debiti distinti per scadenza
2 anni 3 anni 4 anni 5 anni
Entro 1 anno
Oltre il 5° anno
Totale
Debiti verso banche:
- tasso variabile
49.481
2.647
2.972
3.031
3.091
1.568 62.790
Totale Debiti verso banche
49.481
2.647
2.972
3.031
3.091
1.568 62.790
Debiti verso altri finanziatori
- tasso variabile
- tasso fisso
17.912
0
630
0
0
0
0
0
0
0
0
0
18.542
0
Totale Altri finanziatori
17.912
630
0
0
0
0
18.542
Obblig. derivanti da leasing finanziario
- tasso fisso
161
149
93
0
0
0
403
Totale Obblig. derivanti da leasing
finanziario
161
149
93
0
0
0
403
67.554
3.426
3.065
3.031
3.091
1.568
81.735
Totale
I debiti correnti verso banche e altri finanziatori al 31 dicembre 2012
comprendono la quota corrente di finanziamenti a medio-lungo termine pari a
2.647 migliaia di euro.
Il tasso di remunerazione medio dei finanziamenti a medio-lungo termine,
comprensivi della quota a breve, è pari a circa il 5,8%.
Le caratteristiche dei principali finanziamenti a medio-lungo termine, concessi alla
capogruppo Isagro S.p.A. ed alle altre società del Gruppo sono riepilogate nel
seguente
prospetto. I
valori del
debito
residuo al
31
dicembre
2012
comprendono anche le quote a breve termine dei finanziamenti descritti, inserite
a bilancio tra le passività finanziarie correnti.
Importi in migliaia di Euro
Concessi ad Isagro S.p.A.:
Finanziamento concesso dalla Banca Europea per gli Investimenti della durata di
6 anni sul quale maturano interessi al tasso EURIBOR a tre mesi + spread 1,144%
e rimborsabile in rate trimestrali a partire dal 2013
Concessi a società controllate, collegate e joint-ventures:
Finanziamento concesso dal socio Chemtura Netherlands B.V. alla joint-venture
ISEM S.r.l., rimborsabile entro il 2014, sul quale maturano interessi al tasso
EURIBOR a tre mesi + spread 4%.
14.149
1.205
In ottemperanza alla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, di seguito si
elencano i finanziamenti per i quali è prevista l’osservanza di requisiti patrimoniali
ed economici (covenants), nonché le caratteristiche dei requisiti stessi. Gli importi
indicati sono espressi al lordo delle commissioni e degli oneri accessori.
101
Banca
Valore nominale
finanziamento
Valore residuo
finanziamento
Covenants
a)
B.E.I.
Euro 15.000
Euro 15.000
b)
Effetti
rapporto fra posizione finanziaria
netta consolidata e EBITDA
consolidato:
a. 2012: minore di 5;
b. 2013: minore di 5;
c. 2014: minore di 4,5.
rapporto fra posizione finanziaria
netta consolidata e patrimonio
netto consolidato non superiore
a 1,50 per ciascun esercizio e
fino alla data del rimborso
integrale del prestito
Il mancato rispetto
dei due covenant
costituirà
condizione risolutiva
del contratto di
finanziamento, con
conseguente
restituzione di tutte
le somme ancora
dovute
comprensive degli
interessi.
La valutazione del rispetto dei summenzionati covenants, che è previsto sia
effettuata su base annuale, al 31 dicembre 2012 non ha evidenziato alcuna
criticità.
La tabella sottostante contiene la valutazione al fair value dei finanziamenti del
Gruppo al 31 dicembre 2012:
Valore Contabile
Finanziamenti a breve termine
Finanziamenti a medio-lungo termine
Totale
Fair Value
67.554
67.554
14.181
14.466
81.735
82.020
L’attualizzazione dei flussi di cassa futuri dei finanziamenti è stata calcolata sulla
base della curva dei tassi zero coupon di mercato al 31 dicembre 2012.
Si segnala che, al fine di rendere comparabile il fair value dei finanziamenti a
medio-lungo termine con il loro valore contabile, si è tenuto conto degli oneri
accessori ad essi connessi.
Si segnala infine che, alla data del 31 dicembre 2012, il Gruppo ha in essere linee
di fido accordate dalle banche e da altri istituti finanziari per un totale di 114.962
migliaia di euro (di cui linee “commerciali” 92.010 migliaia di euro, utilizzate per
53.436 migliaia di euro e linee “finanziarie” 22.952 migliaia di euro, utilizzate per
20.996 migliaia di euro), come evidenziato nella tabella seguente:
Linee di fido
concesse
utilizzate
Capogruppo
Società controllate
Joint-ventures
105.825
8.387
750
65.797
8.268
367
Totale
114.962
74.432
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB
n.
DEM/6064293/2006,
del 28
luglio
2006,
ed
in
conformità
con
la
Raccomandazione CESR del 10 febbraio 2005, si segnala che la posizione
finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2012 è la seguente:
102
31.12.2012
Depositi bancari e cassa
Liquidità (A)
31.12.2011
(14.739)
(14.739)
(7.882)
(7.882)
Crediti finanziari correnti verso società a controllo congiunto
Crediti finanziari correnti verso altri
Altre attività finanziarie correnti
Crediti finanziari ed altre attività correnti (B)
(575)
(118)
(515)
(1.208)
0
(318)
(2.776)
(3.094)
Debiti bancari correnti
Debiti verso altri finanziatori correnti
Parte corrente dei debiti finanziari non correnti
Debiti finanziari correnti (C)
46.995
17.912
2.647
67.554
58.014
6.936
713
65.663
Indebitamento finanziario corrente netto (A+B+C)
51.607
54.687
Debiti bancari non correnti
Debiti verso altri finanziatori non correnti
Obbligazioni derivanti da leasing finanziario
Debiti finanziari non correnti (D)
13.309
630
242
14.181
1.332
583
0
1.915
Indebitamento finanziario netto come da
comunicazione CONSOB N.DEM/6064293/2006
(A+B+C+D)
65.788
56.602
Crediti finanziari non correnti verso società a controllo
congiunto
Crediti finanziari non correnti verso altri
Altre attività finanziarie non correnti
Attività finanziarie per strumenti derivati
Passività finanziarie per strumenti derivati
(629)
0
(2.875)
(520)
200
0
(1.003)
0
(661)
2.116
Indebitamento finanziario netto del Gruppo
61.964
57.054
La posizione finanziaria netta presenta, rispetto all’esercizio precedente, un
incremento di 4.910 migliaia di euro; tale variazione è strettamente correlata
all’incremento degli investimenti in immobilizzazioni immateriali del Gruppo
rispetto al 31 dicembre 2011.
16. Benefici per i dipendenti (TFR) – 3.492
La tabella sottostante evidenzia la movimentazione del fondo TFR (trattamento di
fine rapporto) delle società italiane del Gruppo e del “gratuity fund” della
controllata indiana Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd., classificabili, secondo lo
IAS 19, tra i “post-employment benefits” del tipo “piani a benefici definiti”:
Valore al 31.12.2011
Costo dei benefici per i
dipendenti
Liquidazioni/trasferimenti
Altre variazioni
Valore al 31.12.2012
TFR e altri fondi pensione
3.273
506
(293)
6
3.492
103
La tabella sottostante evidenzia l’ammontare del costo del piano “TFR”:
2012
2011
Oneri finanziari
sull'obbligazione assunta
(Utili)/Perdite attuariali
150
246
151
(234)
Totale
396
(83)
La rilevante differenza delle componenti attuariali rispetto all’esercizio precedente
è da attribuire in particolare alla presenza nell’esercizio 2011 di un componente
positivo di carattere straordinario derivante dalla modifica nella normativa italiana
in tema di pensioni (Decreto Legge n. 201 del dicembre 2011), che, con effetto 1°
gennaio 2012, ha allungato il periodo di permanenza in azienda dei lavoratori
dipendenti, posticipando quindi nel tempo la loro uscita dal piano pensionistico
aziendale.
Le principali assunzioni demografiche e finanziarie usate nella determinazione
delle obbligazioni sono state le seguenti:
2012
2011
- tasso di attualizzazione:
3,30%
4,60%
- tasso di rotazione del personale:
9,5%
7,5%
- tasso di inflazione:
2,0%
2,0%
In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, alla luce dell’attuale situazione di
alta volatilità dei mercati finanziari, si è scelto di prendere come riferimento il tasso
di rendimento di titoli corporate per l’Eurozona di rating A. Infatti l’accentuarsi
della crisi finanziaria europea, iniziata negli anni scorsi, ha determinato una
momentanea ed anomala riduzione del tasso di rating AA utilizzato in passato dal
Gruppo quale tasso di attualizzazione. La conseguente scelta del tasso di rating
A ha consentito di limitare l’effetto distorsivo, derivante dalla forte discesa dei
tassi d’interesse. L’impatto di tale cambiamento sul patrimonio netto di gruppo è
risultato tuttavia trascurabile.
Per il tasso di rotazione del personale sono state utilizzate probabilità di turnover
coerenti con l’andamento storico del fenomeno.
Il Gruppo partecipa anche ai c.d. “fondi pensione” che, secondo lo IAS 19,
rientrano tra i “post-employment benefits” del tipo “piani a contributi definiti”. Per
tali piani il Gruppo non ha ulteriori obbligazioni monetarie una volta che i contributi
vengono versati.
L’ammontare dei costi di tali piani, inseriti nella voce “costo del personale”, nel
2012 è stato pari a 1.079 migliaia di euro.
104
17. Altre passività non correnti – 894
Composizione
Valori a
bilancio
31.12.2011
Debiti:
- depositi cauzionali ricevuti da
clienti
- verso l'erario per imposta
sostitutiva
Totale
Incrementi/
decrementi
Valori a
bilancio
31.12.2012
654
(26)
628
611
(345)
266
1.265
(371)
894
La voce “depositi cauzionali ricevuti da clienti” si riferisce ai versamenti ricevuti da
clienti della controllata Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd. a garanzia
dell’adempimento di obbligazioni connesse a contratti di compravendita di
agrofarmaci.
I debiti “verso l’Erario per l’imposta sostitutiva” si riferiscono alla quota
proporzionale della rata dell’imposta sostitutiva calcolata sui maggiori valori
attribuiti alle immobilizzazioni immateriali conferite nella joint-venture ISEM S.r.l.
nel 2011 rispetto al loro valore fiscale, da versarsi nel giugno del 2014. Un’altra
rata, da versare nel giugno del 2013 (354 migliaia di euro), è inserita nella voce
“Altre passività correnti”.
18. Debiti commerciali – 33.183
Il decremento dei debiti commerciali rispetto all’esercizio precedente (37.210 al
31 dicembre 2011) è imputabile sia alla riduzione degli acquisti di materie di
materie prime e prodotti finiti (vedi nota n. 26) sia alla svalutazione della rupia
indiana.
Per quanto riguarda l’ammontare dei debiti commerciali verso parti correlate si
rimanda alla nota n. 42.
Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei debiti commerciali,
determinata secondo la localizzazione del fornitore:
ƒ
Italia
ƒ
Altri paesi d’Europa
5.120
ƒ
Asia centrale e
5.908
19.277
Oceania
ƒ
Americhe
ƒ
Far East
ƒ
Middle East e Africa
Totale
2.388
429
61
33.183
105
Si segnala che i debiti commerciali hanno una scadenza media contrattuale di
circa 100 giorni.
I debiti commerciali sono esigibili entro l’esercizio successivo.
19. Fondi correnti – 1.366
La composizione e la movimentazione dei fondi correnti sono evidenziate nella
tabella sottostante:
Variazioni di periodo
Valori a
Differenze Accantonabilancio
di
menti
Utilizzi
31.12.2011 conversione
Composizione
Fondi correnti:
- f.do spese per interventi di bonifica
- f.do distruzione merci e smaltimento
materiali obsoleti
- f.do premio partecipazione a dipendenti
e premi a dirigenti/amministratori
Totale
Variazione
totale
Valori a
bilancio
31.12.2012
1.315
0
530
(1.315)
(785)
530
311
0
0
(24)
(24)
287
389
(1)
552
(391)
160
549
2.015
(1)
1.082 (1.730)
(649)
1.366
Per quanto riguarda la composizione dei fondi correnti si precisa che:
-
il fondo “spese per interventi di bonifica” si riferisce alla stima degli oneri che
la capogruppo Isagro S.p.A. dovrà ancora sostenere in relazione alla bonifica
di una porzione del terreno su cui insisteva il compendio industriale di
Paganica
(AQ)
ceduto
nel
2007.
Le
motivazioni
dell’ulteriore
accantonamento effettuato nell’esercizio per 530 migliaia di euro sono
illustrate alla nota n. 30;
-
il fondo “distruzione merci e smaltimento materiali obsoleti” si riferisce
essenzialmente ai costi che dovrà sostenere la capogruppo Isagro S.p.A.
per lo smaltimento di materiali obsoleti, necessario al miglioramento delle
condizioni logistiche e di stoccaggio del compendio industriale di Aprilia.
Si segnala che, verosimilmente, tali fondi verranno interamente utilizzati entro la
fine del 2013.
20. Debiti tributari – 2.082
Valori a bilancio
31.12.2011
Debiti tributari:
- erario c/imposte dirette
1.800
1.800
Incrementi/
decrementi
Valori a bilancio
31.12.2012
282
282
2.082
2.082
La voce di bilancio accoglie il debito verso l’Erario per le imposte sul reddito e
l’IRAP e si riferisce, per 1.312 migliaia di euro ai debiti tributari della controllata
Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd. e, per 533 migliaia di euro ai debiti della
controllata Isagro USA Inc..
106
21. Altre passività e debiti diversi correnti – 4.427
Valori a
bilancio
31.12.2011
Composizione
Debiti:
- debiti verso istituti di previdenza
- debiti verso agenti e procacciatori
- debiti verso il personale
- debiti verso l'Erario per I.V.A. e imposte simili
- debiti verso l'Erario per ritenute ed altre imposte
- anticipi da clienti
- debiti verso altri
Risconti passivi
Totale
Incrementi/
decrementi
Valori a
bilancio
31.12.2012
1.214
35
1.259
102
1.000
242
891
4.743
(50)
(10)
(140)
7
9
(118)
(275)
(577)
1.164
25
1.119
109
1.009
124
616
4.166
256
5
261
4.999
(572)
4.427
I debiti verso il personale si riferiscono a debiti per ferie maturate e non godute,
mensilità aggiuntive e note spese.
La voce “debiti verso l’Erario per ritenute ed altre imposte” comprende 354
migliaia di euro relative alla quota proporzionale dell’imposta sostitutiva, descritta
nella nota n. 17, che la joint-venture ISEM S.r.l. dovrà versare nel mese di giugno
2013.
22. Informativa per settori operativi
Come già evidenziato, il Gruppo Isagro, in applicazione all’IFRS 8, ha identificato i
propri settori operativi nelle aree geografiche che generano ricavi e costi, i cui
risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della
valutazione della performance e delle decisioni in merito all’allocazione delle
risorse e per i quali sono disponibili informazioni di bilancio separate.
Le aree geografiche che costituiscono i settori operativi del Gruppo sono:
ƒ
Europa
ƒ
Asia
ƒ
Nord America
ƒ
Sud America.
Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base del “Risultato
operativo”; i ricavi dei settori presentati includono sia i ricavi derivanti da
transazioni con terzi, sia quelli derivanti da transazioni con altri settori, valutati a
prezzi di mercato. Nella gestione del Gruppo proventi ed oneri finanziari e
imposte rimangono a carico dell’ente corporate perché esulano dalle attività
operative e, pertanto, non sono allocati ai singoli settori.
I risultati operativi dei settori operativi dell’esercizio 2012 sono esposti nella
seguente tabella:
107
2012
- Agrofarmaci
- Altro
Ricavi vs terzi
Ricavi infrasettoriali
Ricavi
Risultato operativo
Oneri finanziari
Utili/perdite da collegate
Area
Area
Europa
Asia
Attività in funzionamento
Area
Area
Nord
Sud
America
America
92.501 25.244
8.250
0
100.751 25.244
17.131
0
17.131
5.198
0
5.198
11.578
0
515
111.285 36.822
17.131
5.713
2.046
933
10.534
214
3.851
Rettifiche
0 140.074
0
8.250
0 148.324
(22.627)
0
(22.627) 148.324
498
7.542
(5.185)
0
0
Utile (perdita) ante imposte
2.357
Imposte sul reddito
(2.136)
Utile (perdita) netto
Ammortamenti
Perdite di valore delle
immobilizzazioni
Accantonamenti a fondi
Svalutazione crediti
Accantonamenti T.F.R. e fondi simili
Ricavi/(costi) non ricorrenti compresi
nel risultato operativo
Totale
221
9.194
995
9
84
0
10.282
983
820
470
396
0
11
40
110
0
114
0
0
0
40
9
0
983
985
519
506
1.422
0
0
0
0
0
0
0
0
0
108
1.422
I risultati operativi dei settori operativi dell’esercizio 2011 sono esposti nella
seguente tabella:
2011
- Agrofarmaci
- Altro
Ricavi vs terzi
Ricavi infrasettoriali
Ricavi
Risultato operativo
Oneri finanziari
Utili/perdite da collegate
Area
Area
Europa
Asia
Attività in funzionamento
Area
Area
Nord
Sud
America
America
93.506 25.947
10.064
0
103.570 25.947
Rettifiche
Totale
10.367
0
10.367
4.434
0
4.434
10.807
0
611
(21.641)
0
113.793 36.754
10.367
5.045
(21.641)
144.318
395
552
(2.349)
6.447
10.223
2.030
5.819
0 134.254
0
10.064
0 144.318
(7.200)
66
66
Utile (perdita) ante imposte
(687)
Imposte sul reddito
2.791
Utile (perdita) netto delle
Continuing operations
2.104
Ammortamenti
Perdite di valore delle
immobilizzazioni
Accantonamenti a fondi
Svalutazione crediti
Accantonamenti T.F.R. e
fondi simili
Ricavi/(costi) non ricorrenti
compresi
nel risultato operativo
8.123
1.182
13
147
0
9.465
1.066
724
200
0
14
2
0
95
0
0
30
87
0
0
0
1.066
863
289
6
58
0
0
0
64
1.856
0
0
0
0
0
1.856
Dato che la collocazione delle attività del Gruppo non coincide con la
collocazione dei clienti, di seguito viene fornita anche la suddivisione dei ricavi in
base a quest’ultima ripartizione:
2012
Italia
Europa
Americhe
Africa
Middle East
Asia centrale ed Oceania
Far East
Total
2011
31.708
32.685
50.589
3.812
1.896
19.922
7.712
37.751
32.372
38.532
4.207
3.329
21.470
6.657
148.324
144.318
Si evidenzia che le transazioni intragruppo sono avvenute secondo termini e
condizioni di mercato.
Rispetto all’esercizio precedente si rileva un incremento del fatturato nel settore
“Nord America” a seguito delle maggiori vendite di agrofarmaci da parte della
controllata nordamericana Isagro USA Inc..
Il risultato operativo del settore “Europa” è stato influenzato dalla presenza sia di
proventi non ricorrenti relativi ad un accordo di co-sviluppo di un fungicida, tra la
capogruppo Isagro S.p.A. e la società americana FMC Corporation (1.952
109
migliaia di euro), sia di costi non ricorrenti relativi ad oneri di bonifica (530 migliaia
di euro); per una descrizione più dettagliata si vedano le note n. 25 e 30.
Le attività e le passività dei settori al 31 dicembre 2012 ed al 31 dicembre 2011,
nonché gli investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali alla medesima
data, sono individuati nelle tabelle sottostanti:
Al 31 dicembre 2012
Area
Europa
Attività del settore
Partecipazioni in società collegate e JV
Attività in funzionamento
Area
Area
Area
Nord
Sud
Asia
America America
145.744 30.391
195
Rettifiche
Elisioni
8.770
3.360
(20.684)
167.581
0
0
0
195
0
Attività non ripartite
Passività del settore
35.449
203.225
42.210
7.175
8.432
890
(16.728)
41.979
0
0
87.295
129.274
8.601
4.016
Passività non ripartite
Investimenti in Immob.Immateriali
Investimenti in Immob.Materiali
8.334
3.549
Al 31 dicembre 2011
Area
Europa
Attività del settore
Partecipazioni in società collegate e JV
Totale
0
428
266
12
1
27
Attività in funzionamento
Area
Area
Area
Rettifiche
Nord
Sud
Asia
America America
Elisioni Totale
145.559 31.083
195
11.614
3.924
(20.016)
172.164
0
0
0
195
0
Attività non ripartite
26.579
198.938
Passività del settore
47.699
6.944
6.454
1.340
(15.388)
Passività non ripartite
Investimenti in Immob.Immateriali
Investimenti in Immob.Materiali
47.049
75.263
5.667
1.754
0
331
0
3
11
9
0
0
122.312
5.678
2.097
Le attività di settore comprendono le attività immobilizzate, il magazzino, i crediti
commerciali e diversi, mentre sono stati esclusi i crediti di natura tributaria e
finanziaria, le partecipazioni e le disponibilità liquide; le voci escluse sono state
inserite nella voce “Attività non ripartite”. Dalle passività di settore sono state
escluse le passività per imposte e le passività di finanziamento. Le voci escluse
sono state inserite nella voce “Passività non ripartite”.
110
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
23. Ricavi – 148.324
La composizione dei ricavi è descritta nella tabella sottostante:
Composizione
2012
ESTERO
TOTALE
27.289
225
27.514
112.785
79
112.864
140.074
304
140.378
31.561
354
31.915
102.693
0
102.693
134.254
354
134.608
3.463
3.684
7.147
4.961
3.453
8.414
0
599
132
4.194
0
0
68
3.752
0
599
200
7.946
69
541
265
5.836
0
0
421
3.874
69
541
686
9.710
31.708
116.616
148.324
37.751
106.567
144.318
ITALIA
Ricavi delle vendite:
- agrofarmaci
- materie prime
Ricavi delle prestazioni:
- compensi di lavorazione
- ricerca innovativa e cessione di
informazioni scientifiche
- difesa e sviluppo prodotti
- altre
Totale
2011
ESTERO
ITALIA
TOTALE
La voce presenta, rispetto all’esercizio precedente, un incremento di 4.006
migliaia di euro, quale risultato di un effetto combinato da un lato di maggiori
vendite di agrofarmaci sul mercato nordamericano e brasiliano e, dall’altro, dalla
diminuzione delle vendite di agrofarmaci rameici sul mercato italiano.
I ricavi di difesa e sviluppo prodotti si riferiscono alla quota proporzionale delle
prestazioni di ricerca effettuate nei confronti della joint-venture ISEM S.r.l..
Per quanto riguarda l’ammontare dei ricavi verso parti correlate si rimanda alla
nota n. 42.
24. Altri ricavi operativi – 4.487
La composizione degli altri ricavi operativi è descritta nella tabella sottostante:
Composizione
2012
2011
Royalties, licenze e diritti simili
Contributi spese R&D
Recupero costi di ricerca
Incentivi all'esportazione
Recupero costi vari ed altri proventi
1.581
74
1.904
265
663
731
121
1.187
288
3.066
Totale
4.487
5.393
La voce “Royalties, licenze e diritti simili” comprende 1.000 migliaia di euro relativi
ai proventi correlati alle royalties corrisposte dalla società Makhteshim Chemical
Works Ltd alla capogruppo Isagro S.p.A. in relazione al diritto di utilizzazione del
know-how del prodotto Kyralaxyl (IR6141) per la concia delle sementi e 581
migliaia di euro relativi a compensi pagati da società terze per accedere ai dati
scientifici relativi ai dossier tossicologici di proprietà del Gruppo.
111
La voce “Recupero costi di ricerca” si riferisce per 1.145 migliaia di euro al
recupero del 50% dei costi sostenuti dalla capogruppo Isagro S.p.A. nei confronti
della società americana FMC Corporation, in forza dell’accordo stipulato tra le
due società per il co-sviluppo di un nuovo fungicida descritto nella nota n. 25, e
per 759 migliaia di euro al recupero dei costi di ricerca innovativa nei confronti di
Chemtura Netherlands B.V..
La voce “Recupero costi vari ed altri proventi” comprendeva, nell’esercizio 2011,
1.045 migliaia di euro relative al service amministrativo ed informatico prestato
dalla capogruppo Isagro S.p.A. alla società Sumitomo Chemical Italia S.r.l. in virtù
di un contratto terminato in data 31 dicembre 2011.
25. Altri ricavi non ricorrenti – 1.952
Nel mese di settembre la capogruppo Isagro S.p.A. ha stipulato un accordo con
FMC Corporation per la ricerca e lo sviluppo di un nuovo fungicida di proprietà
del Gruppo, appartenente alla famiglia chimica dei carbossammidi, con possibilità
di impiego in tutto il mondo. L’accordo prevede che le due società partecipino in
egual misura alle spese necessarie allo sviluppo del prodotto, a partire
dall’esercizio 2012. Inoltre come corrispettivo straordinario, volto a riconoscere
l’attività di ricerca pregressa condotta da Isagro, FMC Corporation ha versato un
importo di 2.000 migliaia di euro, iscritto in bilancio al netto di oneri accessori per
48 migliaia di euro. Le spese sostenute nell’esercizio, ridotte di quanto
recuperato nei confronti di FMC (50% della spesa), sono state capitalizzate ed
iscritte tra le immobilizzazioni immateriali.
E’ da segnalare, inoltre, che le parti hanno proceduto alla costituzione di una
fondazione di diritto olandese a cui è stata trasferita la mera nuda proprietà dei
brevetti, dei dati, del know-how e di tutti gli studi afferenti il prodotto esistenti e
che emergeranno in futuro dal programma di ricerca e sviluppo. La fondazione
non
avrà
nessun
ruolo
operativo,
in
particolare
nella
produzione,
commercializzazione e vendita del prodotto, attività che verranno gestite e
definite direttamente dalle due società.
La voce dell’esercizio 2011, pari a 3.502 migliaia di euro, si riferiva per 3.024
migliaia di euro alla plusvalenza netta generatasi dalla cessione da parte della
capogruppo Isagro S.p.A. del 50% del ramo d’azienda “Erbicidi e fungicidi
innovativi” alla società olandese Chemtura Netherlands B.V. e per 478 migliaia di
euro alla plusvalenza derivante dalla cessione degli studi e del know-how relativi
al prodotto “Iprodione”.
26. Materie prime e materiali di consumo utilizzati – 85.851
La composizione dei costi di acquisto di materie prime e materiali di consumo è
descritta nella tabella sottostante:
112
Composizione
2012
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci:
- materie prime, imballi e agrofarmaci
- materiali tecnici
- materiali per l'attività di ricerca
- variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie,
di consumo e di merci
- altri
Totale
2011
85.347
736
248
89.479
735
212
(738)
258
85.851
(2.461)
294
88.259
Il decremento della voce, rispetto all’esercizio precedente, di 2.408 migliaia di
euro è essenzialmente da correlare alla diminuzione del prezzo di acquisto di una
materia prima strategica per la produzione del Tetraconazolo.
Per quanto riguarda l’ammontare degli acquisti verso parti correlate si rimanda
alla nota n. 42.
27. Costi per servizi e prestazioni – 26.874
La composizione dei costi per servizi e prestazioni è descritta nella tabella sottostante:
Composizione
2012
Per servizi e prestazioni:
- utilities
- manutenzioni tecniche
- trasporti e costi accessori di acquisto e vendita
- lavorazioni presso terzi
- consulenze e prestazioni professionali
- prestazioni e servizi connessi alla ricerca
- sistema informativo
- costi di marketing
- acc.to al fondo distruzione merci
- locazioni, noleggi, leasing
- fitti passivi
- altri servizi e prestazioni
Totale
5.034
1.253
5.058
2.350
1.870
2.840
287
2.114
0
1.266
1.196
3.606
26.874
2011
4.328
1.659
5.111
2.390
1.716
2.373
443
2.998
180
1.309
1.253
3.720
27.480
La voce risulta sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente.
Per quanto riguarda l’ammontare dei costi per servizi e prestazioni verso parti
correlate si rimanda alla nota n. 42.
113
28. Costi del personale – 26.039
La composizione dei costi del personale è descritta nella tabella sottostante:
Composizione
2012
Per il personale:
- salari e stipendi
- oneri sociali
- benefici per i dipendenti
- fondi pensione
- acc.to premio di partecipazione
- costi per servizi al personale
- costi per esodi incentivati
- altri costi
Totale
2011
16.732
4.762
355
1.079
552
2.154
6
399
26.039
16.594
4.737
(175)
1.039
382
1.903
14
411
24.905
La rilevante differenza delle componenti attuariali relative ai benefici per i
dipendenti, rispetto all’esercizio precedente, è da attribuire in particolare alla
presenza nell’esercizio 2011 di un componente positivo di carattere straordinario
derivante dalla modifica nella normativa italiana in tema di pensioni (Decreto
Legge n. 201 del dicembre 2011), che, con effetto 1° gennaio 2012, ha allungato il
periodo di permanenza in azienda dei lavoratori dipendenti, posticipando quindi
nel tempo la loro uscita dal piano pensionistico aziendale.
Di seguito si riporta il numero dei dipendenti ripartito per categoria:
Media dell’esercizio
Al 31.12.2012
Al 31.12.2011
50
133
315
9
119
626
53
134
307
9
117
620
48
135
328
8
100
619
- dirigenti
- quadri
- impiegati
- qualifiche speciali
- operai
TOTALE
29. Altri costi operativi – 3.787
La composizione della voce altri costi operativi è descritta nella tabella sottostante:
Composizione
2012
2011
- minusvalenze da alienazione cespiti
- svalutazione crediti
- imposte indirette, di produzione e di fabbricazione
- altri costi operativi
14
493
2.696
584
88
278
2.763
700
Totale
3.787
3.829
La voce “imposte indirette, di produzione e di fabbricazione” comprende 2.001
migliaia di euro relativi ad imposte di consumo e di fabbricazione sostenute dalla
controllata indiana Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd..
114
30. Altri costi non ricorrenti – 530
La voce di bilancio dell’esercizio si riferisce all’accantonamento al fondo “spese
per interventi di bonifica” dei maggiori oneri che la capogruppo Isagro S.p.A.
dovrà sostenere in relazione alla bonifica di una porzione del terreno su cui
insisteva il compendio industriale di Paganica (AQ), ceduto nel 2007, a seguito
dei piani di attività (rimozione e trattamento del suolo) concordati con le autorità
ambientali locali.
31. Variazione rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione –
3.462
La variazione positiva delle rimanenze di prodotti di 3.462 migliaia di euro,
calcolata al netto del fondo obsolescenza magazzino, si è così determinata:
- Rimanenze nette all’1.1.2012
(25.435)
- Differenza di conversione
289
- Rimanenze nette al 31.12.2012
28.608
- Variazione totale
3.462
Per il commento di tale voce di bilancio si rimanda a quanto già descritto alla nota
n. 7.
32. Costi per lavori in economia capitalizzati – 3.663
La voce, che presenta un incremento, rispetto all’esercizio precedente, di 717
migliaia di euro, in seguito ai maggiori investimenti effettuati in attività di ricerca e
sviluppo, si riferisce alla capitalizzazione di costi del personale e generali per
3.438 migliaia di euro, consumi di materiale tecnico per 67 migliaia di euro e oneri
finanziari per 158 migliaia di euro, relativi a spese di difesa straordinaria, costi di
sviluppo e spese per le registrazioni dei nuovi prodotti del Gruppo.
Le prestazioni di terzi relative ai progetti di sviluppo capitalizzati sono portate a
diretta deduzione dei “costi per servizi e prestazioni” alla voce “consulenze e
prestazioni professionali”.
115
33. Ammortamenti – 10.282
Ammortamento immobilizzazioni materiali – 4.092
Ammortamento immobilizzazioni immateriali – 6.190
Composizione
2012
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali:
- fabbricati
- impianti e macchinario
- attrezzature industriali e commerciali
- mobili e arredi
- autoveicoli
- macchine d'ufficio
Ammortamento delle immobilizzazioni
immateriali:
- costi di sviluppo
- know-how
- brevetti, licenze, marchi e registrazioni
- altre
Totale
L’incremento
della
voce,
rispetto
2011
802
2.682
313
62
49
184
4.092
815
2.973
287
77
37
222
4.411
2.140
2.329
1.405
316
6.190
1.645
2.301
805
303
5.054
10.282
9.465
all’esercizio
precedente,
è
stato
essenzialmente determinato dai maggiori ammortamenti delle registrazioni, in
seguito al completamento dell’iter per l’ottenimento di alcune autorizzazioni alla
vendita.
34. Perdite di valore delle immobilizzazioni – 983
Nel corso dell’esercizio corrente il Gruppo ha proceduto alla svalutazione, in
ottemperanza a quanto previsto dallo IAS 38, di costi capitalizzati negli esercizi
precedenti relativamente ad alcune immobilizzazioni immateriali, rivelatesi o non
più utilizzabili o antieconomiche nella prosecuzione del loro completamento per
137 migliaia di euro.
Inoltre, a seguito dell’accettazione di un’offerta vincolante per l’acquisto del
fungicida IR5885 di proprietà della joint-venture ISEM S.r.l., descritta nella nota n.
2, si è provveduto ad adeguare il valore contabile delle immobilizzazioni
immateriali e di una parte dell’avviamento relativo alla CGU di appartenenza del
prodotto al prezzo offerto (effetto totale a Conto economico pari a 679 migliaia di
euro).
Secondo quanto previsto dallo IAS 36, si è altresì proceduto a svalutare
parzialmente un prodotto minore (IR8116), a causa di un rallentamento nello
sviluppo dello stesso, per 167 migliaia di euro.
35. Plusvalenza da rivalutazione
La voce dell’esercizio precedente, pari a 3.522 migliaia di euro, si riferiva
all’allineamento al fair value del 50% delle attività nette di ISEM S.r.l. di
116
competenza del Gruppo, a seguito della cessione del 50% della partecipazione
nella società a Chemtura Netherlands B.V., in ottemperanza di quanto previsto
dallo IAS 27 nelle operazioni di cessione con perdita di controllo di una società
con
conseguente
passaggio
dal
consolidamento
integrale
a
quello
proporzionale.
36. Oneri finanziari netti - 5.185
Composizione
2012
Utili/perdite derivanti da attività/passività finanziarie
valutate al fair value rilevato a conto economico:
- proventi/oneri finanziari da strumenti derivati:
commodities
cambi
tassi
225
(258)
(23)
(56)
(1.524)
379
(300)
(1.445)
(27)
371
20
364
(1.179)
(891)
(37)
(2.107)
65
65
32
32
373
(3.520)
32
102
(5.446)
(534)
(9)
(127)
(5.982)
78
150
(4.462)
(257)
0
(148)
(4.639)
658
(234)
424
962
(3)
959
(5.185)
(7.200)
- adeguamento al fair value strumenti derivati:
commodities
cambi
tassi
- proventi finanziari da attività detenute per la negoziazione:
titoli e fondi comuni
Interessi attivi/passivi da attività/passività finanziarie non
designate al fair value:
- interessi attivi su depositi bancari
- interessi attivi su finanziamenti
- interessi e commissioni corrisposti a banche ed altri finanziatori
- interessi/sconti finanziari su crediti e debiti commerciali
- oneri finanziari per contratti di leasing
- proventi/oneri da attualizzazione
Altri proventi/oneri finanziari:
- utili/perdite su cambi
- altri
Totale
2011
La variazione positiva rispetto all’esercizio precedente di 2.015 migliaia di euro è il
risultato di un effetto combinato da un lato di maggiori utili (realizzati e da
valutazione) da strumenti derivati e dall’altro da un aumento degli interessi e
commissioni corrisposti a banche e ad altri finanziatori.
In
particolare,
l’aumento
degli
interessi
corrisposti
è
stato
influenzato
dall’incremento dell’esposizione debitoria del Gruppo rispetto all’esercizio
precedente.
I finanziamenti attivi a fronte dei quali sono maturati interessi nel corso del
periodo sono descritti alla nota n. 11.
117
37. Imposte sul reddito – 2.136
Composizione
2012
2011
Conto economico consolidato
Imposte correnti:
- imposte sul reddito
- IRAP
- utilizzo Imposte differite/Imposte anticipate
- sopravvenienze attive e passive
2.529
559
1.250
(71)
4.267
2.217
364
1.362
92
4.035
153
(1.875)
(409)
(2.131)
313
(4.846)
(2.293)
(6.826)
2.136
(2.791)
Altre componenti di conto economico complessivo
Imposte anticipate e differite:
- imposte anticipate su strumenti finanziari derivati (cash flow hedging)
- imposte differite su strumenti finanziari derivati (cash flow hedging)
- utilizzo Imposte anticipate/Imposte differite su strumenti finanziari derivati
(cash flow hedging)
0
0
0
0
0
0
90
90
Totale imposte sul reddito a patrimonio netto (attività in funzionamento)
0
90
Imposte anticipate e differite:
- imposte differite
- imposte anticipate
- sopravv. e svalutazioni imp. anticipate
Totale imposte sul reddito a conto economico (attività in funzionamento)
La voce “Utilizzi imposte differite/imposte anticipate”, pari a 1.250 migliaia di euro,
esprime la differenza tra gli utilizzi di crediti per imposte anticipate per 1.580
migliaia di euro (di cui 644 migliaia di euro a fronte dell’utilizzo di fondi tassati e
425 migliaia di euro a fronte del rilascio a conto economico degli utili intragruppo
eliminati negli esercizi precedenti) e gli utilizzi di fondi per imposte differite per
330 migliaia di euro.
Lo stanziamento delle imposte anticipate, pari a 1.875 migliaia di euro, si riferisce
essenzialmente ai benefici fiscali attesi dal futuro utilizzo di fondi tassati e perdite
fiscali (1.466 migliaia di euro) e all’effetto fiscale relativo all’eliminazione degli utili
intragruppo (211 migliaia di euro).
La voce “Sopravvenienze e svalutazioni imposte anticipate” comprende
essenzialmente le imposte anticipate sulle perdite fiscali dell’esercizio 2011 della
joint-venture ISEM S.r.l. (vedi nota n. 6).
La tabella sottostante illustra la riconciliazione tra le imposte teoriche IRES e IRAP
(27,50% e 3,90%) e le imposte effettive, tenuto conto dell’effetto delle imposte
differite e di quelle anticipate.
L’imponibile relativo alle imposte teoriche coincide con il risultato ante imposte
del Gruppo (2.357 migliaia di euro).
118
IMPOSTE SUL REDDITO
Imposte
%
Imposte teoriche
IRAP
Imposte
%
TOTALE
Imposte
%
648
27,50
92
3,90
740
31,40
895
(264)
0
37,97
(11,20)
0,00
104
(25)
584
4,41
(1,06)
24,78
999
(289)
584
42,38
(12,26)
24,78
578
24,52
- variazioni in aumento
- variazioni in diminuzione
- costi non rilevanti ai fini IRAP
- effetto variazioni/differenze
aliquote fiscali
- sopravvenienze attive e altre
variazioni
578
24,52
0
0,00
(296)
(12,56)
(180)
(7,64)
(476) (20,20)
Imposte effettive
1.561
66,24
575
24,39
2.136
90,63
La differenza tra imposte effettive ed imposte teoriche della voce “imposte sul
reddito” è da imputare alle più elevate aliquote fiscali delle società controllate
estere rispetto a quelle delle società italiane. Le “variazioni in aumento”
riguardano essenzialmente sopravvenienze passive ed altri costi non deducibili
dalle imposte.
La voce “costi non rilevanti ai fini IRAP” si riferisce essenzialmente al costo del
lavoro di personale dipendente e agli oneri finanziari, non essendo tali poste di
bilancio deducibili ai fini della determinazione dell’imposta regionale sulle attività
produttive corrisposta dalle società italiane del Gruppo.
Al 31 dicembre 2012 non è stata rilevata la fiscalità differita sugli utili non distribuiti
delle società controllate e collegate o perché non significativa in caso di
distribuzione di dividendi o perché gli utili possono essere considerati come
permanentemente reinvestiti in quanto non è intenzione del Gruppo procedere
alla distribuzione degli utili conseguiti da tali società.
37/A. Risultato netto delle Discontinued operation
Nel presente paragrafo vengono illustrate le operazioni di cessione delle
partecipazioni che sono state effettuate dal Gruppo nel corso dell’esercizio 2011.
Cessione della partecipazione in Isagro Italia S.r.l.
In data 27 gennaio 2011 la capogruppo Isagro S.p.A. ha ceduto alla società
giapponese Sumitomo Chemical Co. Ltd. la quota di partecipazione del 50%
detenuta nella società distributiva Isagro Italia S.r.l. per un prezzo complessivo di
15 milioni di euro. Al momento della cessione la società distributiva Isagro Italia
S.r.l. risultava una joint-venture paritetica fra Isagro S.p.A. e Sumitomo Chemical
Co. Ltd..
L’operazione di vendita ha generato una plusvalenza, al netto di 147 migliaia di
euro di costi accessori e di 161 migliaia di euro di imposte, di 8.859 migliaia di
euro.
119
Cessione della partecipazione in Agro Max S.r.l.
In data 29 marzo 2011 la società Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione,
joint-venture paritetica fra Isagro S.p.A. e Sipcam Nederland Holding N.V., ha
ceduto la partecipazione detenuta nella società distributiva argentina Agro Max
S.r.l. (pari al 75% del capitale sociale) al socio Sipcam Nederland Holding N.V. per
un corrispettivo di 1.584 migliaia di euro (di cui 792 migliaia di euro di competenza
del Gruppo Isagro). La plusvalenza netta derivante dall’operazione di cessione è
stata pari a 407 migliaia di euro. L’impatto complessivo a conto economico,
tenuto conto anche del risultato di periodo della consociata, è stato positivo e
pari a 386 migliaia di euro.
Cessione della partecipazione in Sipcam Isagro Brasil S.A.
In data 4 aprile 2011 la capogruppo Isagro S.p.a. ha ceduto la quota di
partecipazione del 50% detenuta nella società distributiva brasiliana Sipcam
Isagro Brasil S.A. a Regentstreet B.V., una società olandese controllata dalla
multinazionale indiana United Phosphorus Limited, per un corrispettivo di 20
milioni di euro. L’effetto complessivo a conto economico dell’operazione, tenuto
anche conto del risultato della consociata conseguito fino alla data della
cessione, è stato negativo e paria 1.039 migliaia di euro.
38. Dividendi distribuiti
Nel corso dell’esercizio 2012 sono stati distribuiti dividendi da parte della
capogruppo Isagro S.p.A. nella misura di € 0,10 per azione, per un totale di 1.750
migliaia di euro, come da delibera dell’Assemblea ordinaria del 26 aprile 2012.
39. Livelli gerarchici di valutazione del fair value
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria
al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una
gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella
determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:
ƒ
Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività
oggetto di valutazione;
ƒ
Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono
osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul
mercato;
ƒ
Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
120
La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value
al 31 dicembre 2012, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
Attività valutate al fair value:
- altre attività finanziarie non correnti
-
-
-
-
- altre attività finanziarie correnti
8
520
-
528
Totale Attività finanziarie
8
520
-
528
- altre passività finanziarie non correnti
-
-
-
-
- altre passività finanziarie correnti
-
(200)
-
(200)
Totale Passività finanziarie
-
(200)
-
(200)
Passività finanziarie valutate al fair value:
Nel corso dell’esercizio 2012 non vi sono stati trasferimenti tra il Livello 1 ed il
Livello 2 di valutazione del fair value, e neppure dal Livello 3 ad altri livelli e
viceversa.
40. Joint-ventures
Il Gruppo possiede delle joint-ventures al 50%, consolidate proporzionalmente
alla percentuale di possesso.
Le quote di attività, passività, ricavi e costi delle joint-ventures incluse nel bilancio
consolidato sono le seguenti:
Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione
Stato patrimoniale
31.12.2012
31.12.2011
-
627
8
-
635
-
73
-
-
73
Conto economico
2012
2011
Ricavi
Costi operativi netti
(33)
(109)
Margine operativo lordo
Ammortamenti
(33)
-
(109)
-
Utile operativo
Oneri finanziari netti
(33)
-
(109)
1
Utile/perdita ante imposte
Imposte
(33)
11
(108)
13
Utile (perdita) netto
(22)
(95)
Attività correnti
Attività non correnti
Passività correnti
Passività non correnti
121
ISEM S.r.l.
Stato patrimoniale
31.12.2012
31.12.2011
2.823
20.041
2.043
20.757
22.864
22.800
2.872
1.528
1.039
1.773
4.400
2.812
2012
2011
Ricavi
Costi operativi netti
1.499
(1.323)
822
(913)
Margine operativo lordo
Ammortamenti
Perdite di valore imm.
176
(1.675)
(949)
(91)
(1.454)
(1.454)
Utile operativo
Oneri finanziari netti
(2.448)
(145)
(1.545)
(16)
Utile/perdita ante imposte
Imposte
(2.593)
1.070
(1.561)
1.142
Utile (perdita) netto
(1. 523)
(419)
Attività correnti
Attività non correnti
Passività correnti
Passività non correnti
Conto economico
Si segnala che relativamente alla joint-venture Isagro Sipcam International S.r.l.
non sono stati indicati valori patrimoniali al 31 dicembre, essendosi, nel corso
dell’esercizio, concluso il processo di liquidazione della società.
ALTRE INFORMAZIONI
41. Passività potenziali, impegni e garanzie
Procedimenti giudiziali
Caffaro S.r.l. in amministrazione straordinaria
Nel corso del secondo semestre 2010, Isagro S.p.A. ha chiesto di essere
ammessa al passivo di Caffaro S.r.l. in amministrazione straordinaria, in relazione
al credito vantato in virtù della garanzia rilasciata in favore di Isagro S.p.A. con il
contratto preliminare di compravendita di un ramo d’azienda del 4 luglio 2001,
per la copertura dei costi relativi all’esecuzione delle opere di bonifica del sito
produttivo di Aprilia.
Il Tribunale di Udine, con decreto che ha dichiarato esecutivo lo stato del passivo,
ha rigettato la domanda, ritenendo la pretesa di Isagro un credito eventuale e
futuro, la cui esistenza sarebbe ancora da verificare. Isagro ha proposto
opposizione avverso tale decisione ed il giudice ha disposto la consulenza
tecnica d’ufficio al fine di accertare la necessità o meno degli interventi, nonché i
costi, rinviando all’udienza del 20 giugno 2011 per l’esame della consulenza.
122
All’udienza del 20 giugno 2011, a seguito della proroga dei termini per il deposito
della relazione peritale richiesta dal consulente tecnico d’ufficio, il giudice ha
rinviato all’udienza del 10 ottobre 2011.
Il consulente tecnico d’ufficio ha depositato la propria relazione peritale che
attesta la necessità di eseguire interventi di bonifica sul sito, quantificati nella
misura di Euro 1.189.642,70.
Su richiesta di Isagro S.p.A., che non ritiene congrua la stima operata dal
consulente tecnico, lo stesso è stato convocato dal giudice per chiarimenti per
l’udienza del 23 novembre 2011. A tale udienza, il giudice ha ritenuto di dovere
chiedere informazioni al Comune di Aprilia (LT) circa lo stato della Conferenza dei
Servizi, a suo tempo avviata in relazione alla bonifica del sito industriale oggetto
della causa. In attesa di ricevere le informazioni richieste dal Comune di Aprilia
(LT), la causa è stata rinviata all’udienza del 16 aprile 2012.
A tale udienza, non avendo il Comune di Aprilia risposto alla richiesta di
informazioni che il Giudice aveva formulato, il CTU nominato è stato incaricato di
assumere tali informazioni direttamente presso gli uffici del Comune assegnando
un termine di 90 giorni per adempiere l’incarico e rinviando la causa al 23 luglio
2012. A tale udienza il Giudice ha rinviato la causa al 16 ottobre 2012. A tale data il
Giudice ha rinviato l’udienza al 19 dicembre 2012.
Nel corso di tale udienza è emerso che il CTU ha adempiuto all’incarico ricevuto,
reperendo la documentazione relativa alla Conferenza dei Servizi presso il
Comune di Latina, e precisando al Giudice che la stessa risulta ferma dal mese di
agosto 2009. Il Giudice ha da ultimo accolto la richiesta di Isagro e ha disposto
un supplemento di CTU per determinare il costo delle opere necessarie per la
bonifica del sito, laddove il CTU si era limitato, nella precedente relazione, a
considerare quelle per la messa in sicurezza del sito stesso. Le operazioni
peritali, che hanno preso il via lo scorso 16 gennaio 2013, dovranno sostanziarsi in
una relazione che dovrà essere depositata entro il 16 maggio 2013. Il Giudice ha
pertanto rinviato la causa all’udienza del 27 maggio 2013.
Per il medesimo credito è stata chiesta anche l’insinuazione al passivo di Snia
S.p.A., anch’essa in amministrazione straordinaria, in qualità di socio unico di
Caffaro e quindi obbligato in solido. Poiché il Tribunale di Milano ha rigettato
l’istanza, la società sta predisponendo l’opposizione allo stato passivo per
cercare di ottenere l’ammissione del credito di Isagro al passivo di Snia S.p.A.. La
prima udienza era stata fissata per il 27 settembre 2011. All’esito di tale
procedimento, con decreto del 13 dicembre 2011, il Tribunale di Milano ha
rigettato il ricorso di Isagro S.p.A., ritenendo tale credito eventuale e futuro.
Isagro ha pertanto impugnato tale decisione con ricorso in Cassazione, per cui si
è in attesa della fissazione dell’udienza per la discussione.
123
Peraltro, si ritiene che non vi sia la sussistenza di obblighi relativi al sostenimento
di costi legati all’operazione di bonifica del sito di Aprilia in quanto Isagro S.p.A.
non è responsabile dell’inquinamento.
Indagine giudiziaria relativa al programma “Oil for food”
In data 10 luglio 2007 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato ad Isagro
S.p.A. e al dott. Giorgio Basile (Presidente ed Amministratore Delegato della
società) un’informazione di garanzia in relazione a presunti illeciti amministrativi
commessi in contrasto al c.d. programma “Oil for food”. In particolare viene
contestata alla società l’aggiudicazione di contratti di fornitura in Iraq attraverso la
corresponsione di tangenti per un ammontare di circa 48 migliaia di euro.
In data 13 marzo 2008 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Isagro
S.p.A., al suo Presidente e Amministratore Delegato dott. Giorgio Basile e al
Responsabile Commerciale di Isagro per l’area medio orientale dott. Gerassimos
Spyropoulos l’informazione di garanzia e diritto di difesa nonché Avviso di
conclusione delle indagini in relazione ai presunti illeciti amministrativi nell’ambito
del c.d. programma “Oil for food”. All’udienza tenutasi il 15 gennaio 2009 si è
provveduto alla verifica della regolare costituzione delle parti ed al successivo
rinvio del processo al 21 aprile 2009.
All’udienza tenutasi il 21 aprile si è provveduto al rinvio del processo al 18 giugno
2009.
Nell’udienza del 18 giugno 2009 si è provveduto a discutere questioni relative
all’acquisibilità agli atti del dibattimento delle produzioni documentali del pubblico
Ministero; il Collegio si è riservato la decisione ed ha rinviato il processo al 6
ottobre 2009.
All’udienza del 6 ottobre 2009 il Collegio ha dato notizia dell’imminente
assegnazione ad altro incarico di due dei tre Giudici ed ha disposto la
sospensione del processo per diciotto mesi e la successiva riassegnazione dello
stesso a nuovo Collegio.
In data 18 novembre 2011 il Tribunale di Milano ha notificato al Presidente ed
Amministratore Delegato di Isagro S.p.A. l’avviso di rinnovazione del decreto di
citazione per l’udienza del 17 gennaio 2012. A tale udienza il Collegio ha rinviato il
processo all’udienza del 15 maggio 2012 in cui il Presidente, alla luce
dell’imminente mutamento del Collegio stesso, non ha ritenuto affrontare le
previste istanze istruttorie, nonché sentire il teste della Pubblica Accusa,
rinviando l’udienza al 16 ottobre 2012. Nel corso di quest’ultima udienza il Collegio
ha preso atto della imminente prescrizione delle ipotesi di reato contestate e
rinviato il processo al 17 gennaio 2013 dove il Tribunale ha pronunciato sentenza
di non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
Il procedimento può, pertanto, ritenersi concluso.
124
Grupo Agricola Entrecampo S.L.
La controllata spagnola Isagro Espana S.L. è stata citata in giudizio dal
distributore
Grupo
Agricola
Entrecampo
S.L.
per
un’asserita
violazione
dell’esclusività distributiva dei prodotti Isagro per la provincia di Cordoba, con una
richiesta di danni per lucro cessante di circa 160 migliaia di euro.
In data 22 ottobre 2012 si è svolta l’udienza preliminare presso il tribunale di
Madrid, durante la quale sono state acquisite le prove da ambo le parti
convenute ed è stato rimandato il giudizio all’udienza che si terrà il 7 maggio
2013.
Poiché con la controparte non è stato siglato alcun accordo di esclusiva, ad oggi
si ritiene che il rischio di soccombenza in giudizio sia remoto, non essendo stata
violata alcuna clausola contrattuale.
Contenzioso giuslavoristico
Con riferimento alla capogruppo Isagro S.p.A. si segnala quanto segue:
•
un ex dipendente dello stabilimento di Aprilia (LT), ha richiesto ad Isagro e
a Caffaro, in solido tra loro, un risarcimento di circa 2 milioni di euro quale
indennizzo per malattia professionale o, alternativamente e in subordine,
per risarcimento del danno per asserito inganno nella stipulazione di una
conciliazione in sede sindacale. All’udienza del 3 maggio 2012 il Giudice,
pur prendendo atto della riforma e della propria sentenza-ordinanza, che
dichiarava l’estinzione del giudizio, ha deciso per una sospensione
parziale del giudizio ed ha fissato una nuova udienza per la continuazione
dell’istruttoria.
All’udienza dell’11 dicembre 2012 il Giudice, dopo aver acquisito le
testimonianze dei teste di entrambe le parti si è riservato di decidere in
ordine alla prosecuzione dell’istruttoria, rinviando la causa
per la
discussione finale all’udienza del 9 luglio 2013;
•
un ex dipendente dello stabilimento di Aprilia (LT), ha richiesto ad Isagro
S.p.A. un risarcimento di circa 550 migliaia di euro per il mancato
riconoscimento della categoria professionale superiore rispetto al proprio
inquadramento, nonché per malattia professionale. Isagro S.p.A. ha vinto
la causa in primo grado e si segnala che è stato notificato l’appello avanti
la Corte d’Appello di Roma che ha fissato la prima udienza per il dicembre
2014.
A giudizio della società e dei propri legali, entrambe le richieste risultano
essere manifestamente infondate e con rischio quasi nullo di soccombenza.
125
Contenzioso tributario
Con riferimento alla capogruppo Isagro S.p.A. si segnala che:
- in data 22 dicembre 2006 l’Agenzia delle Entrate notificava, a seguito di una
verifica fiscale generale per l’esercizio 2003, un avviso di accertamento per
violazioni in materia di IRPEG, IRAP ed I.V.A., con richiesta di un versamento
integrativo di imposte per Euro 83.251, oltre a sanzioni ed interessi. Avverso
tale provvedimento la società proponeva ricorso avanti alla Commissione
Tributaria Provinciale in data 14 maggio 2007. La Commissione Tributaria con
sentenza n. 22/25/08 del febbraio 2008 accoglieva il ricorso ed annullava
interamente l’avviso di accertamento. Ciononostante in data 25 marzo 2009
l’Agenzia delle Entrate ha notificato alla società istanza di appello avverso
tale sentenza. La società si è costituita in giudizio in data 21 maggio 2009.
L’appello è stato trattato in data 22 gennaio 2010. In data 24 febbraio 2010 è
stata depositata la sentenza n. 28/6/10 che ha interamente accolto l’appello
dell’Agenzia. Si è ritenuto che la sentenza fosse affetta da manifesti errori di
diritto e vizi logici, ed è stata impugnata davanti alla Corte Suprema di
Cassazione, con buone prospettive di un esito favorevole alla società. Si
segnala che in merito a tale contestazione la società non ritiene che ad oggi
esistano degli elementi in base ai quali possa sussistere un rischio di
soccombenza;
-
in data 20 ottobre 2009 è stato notificato alla società avviso di accertamento
emesso dalla Direzione Regionale della Lombardia – Ufficio grandi
contribuenti, con il quale è stato disconosciuto l’utilizzo delle perdite fiscali
della società incorporata Isagro BioFarming S.r.l.. L’importo ripreso a
tassazione ammonta a Euro 187.393 con un onere teorico complessivo di
Euro 61.840, oltre interessi e sanzioni. La società ha presentato in data 17
dicembre 2009 istanza di accertamento con adesione; nel corso del
contraddittorio, con apposita memoria, è stato richiesto il riesame dell’atto e
il suo annullamento in autotutela. La DRE non ha aderito a tale richiesta e,
conseguentemente, è stato predisposto ricorso alla Commissione Tributaria
Provinciale di Milano. In data 20 febbraio 2012 si è tenuta l’udienza per la
trattazione nel merito del ricorso. In data 5 marzo 2012 è stata depositata la
sentenza n. 63/29/12 con esito favorevole alla società. La DRE tuttavia ha
impugnato la sentenza dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale della
Lombardia. Isagro si è costituita in giudizio in data 23 novembre 2012. Il
giudice ha fissato il 21 marzo 2013 quale data per la trattazione dell’appello.
Con riferimento alla controllata Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd. si segnala
l’esistenza di un contenzioso con le autorità fiscali locali in relazione alle imposte
sul reddito degli esercizi 2007/2008 e 2008/2009, per complessive 21.431
migliaia di rupie (pari a 295 migliaia di euro). La controllata si è appellata presso
126
le autorità competenti contro tale provvedimento e non ritiene che ad oggi
esistano elementi in base ai quali possa sussistere un rischio di soccombenza.
Impegni e garanzie
A seguito del contratto di cessione della partecipazione della Isagro Italia S.r.l.,
ora Sumitomo Chemical Italia S.r.l., alla Sumitomo Chemical Co. Ltd., la
capogruppo Isagro S.p.A. ha in essere un impegno per le garanzie rilasciate
all’acquirente, a fronte delle potenziali passività future, per danni o perdite in
materia fiscale, ambientale, previdenziale e giuslavoristiche. Il rischio massimo è
valutato in 7.500 migliaia di euro e la scadenza delle garanzie è da correlare ai
termini di prescrizione e di decadenza degli eventi cui sono collegate. Tale
garanzia comprende altresì l’indennizzo a favore di Sumitomo Chemical Co. Ltd.,
per un massimo di 2.250 migliaia di euro, in relazione alla bontà di alcuni crediti
commerciali presenti nel portafoglio di Isagro Italia S.r.l. qualora, entro tre anni
dalla data del closing dell’operazione, si dovesse procedere alla svalutazione di
tali crediti.
Al 31 dicembre il Gruppo ha, inoltre, in essere i seguenti impegni di carattere
pluriennale:
ƒ
5.526 migliaia di euro per l’impegno contrattuale relativo al noleggio di
autovetture e altri beni di terzi (1.663 migliaia di euro) e fitti passivi (3.863
migliaia di euro). In particolare i canoni futuri dovuti per i leasing operativi
sono così ripartiti:
- entro un anno 1.430 migliaia di euro;
- tra uno e cinque anni 3.983 migliaia di euro;
- oltre cinque anni 113 migliaia di euro;
ƒ
755 migliaia di euro per i canoni ancora da corrispondere alla società Solvay
Solexis S.p.A., da parte della capogruppo Isagro S.p.A., in relazione
all’utilizzo, per un periodo di 99 anni a partire dal 2005, di un’area sita nel
comune di Bussi sul Tirino (PE), su cui è stato costruito un impianto ad uso
industriale per la produzione di Tetraconazolo.
Le garanzie ricevute dal Gruppo ammontano a 3.490 migliaia di euro e si
riferiscono a garanzie ipotecarie (740 migliaia di euro) e fidejussioni (2.750
migliaia di euro) rilasciate dai soci della Semag S.r.l. (ora Isam S.r.l.) quali garanzie
del credito derivante dalla cessione delle quote della società Isam S.r.l..
Le garanzie altrui prestate per obbligazioni delle aziende del Gruppo, costituite in
particolare da fidejussioni rilasciate a garanzia del corretto adempimento di
obbligazioni contrattuali, ammontano a 6.604 migliaia di euro. Di seguito viene
dato un dettaglio delle principali garanzie:
-
fidejussioni rilasciate dalla Banca Popolare Commercio e Industria, per conto
di Isagro S.p.A., a favore del MIUR in relazione al progetto di ricerca
denominato “PNR – Tema 6” (1.604 migliaia di euro);
127
-
fidejussione rilasciata dalla Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio a favore di
Regentstreet
B.V.
a
garanzia
dell’operazione
di
cessione
della
partecipazione nella società Sipcam Isagro Brasil S.A., per un totale di 5.000
migliaia di euro e della durata di cinque anni.
La capogruppo Isagro S.p.A ha inoltre prestato garanzie contrattuali ad
integrazione della suddetta fidejussione bancaria, alla società acquirente
Regentstreet B.V., come previsto dal contratto di cessione, per un totale di
15.000 migliaia di euro, quale copertura di future eventuali passività per danni o
perdite in materia fiscale, ambientale, previdenziale e giuslavoristica. La
copertura totale relativa all’operazione di cessione ammonta a 20.000 migliaia di
euro, pari al prezzo di cessione. La scadenza di tali garanzie è correlata ai
termini di prescrizione e decadenza degli eventi cui sono collegate.
Le garanzie ricevute ed emesse in relazione ai finanziamenti sono descritte nella
nota n. 15.
42. Informativa sulle parti correlate
Di seguito vengono illustrati i rapporti con le parti correlate del Gruppo che
comprendono:
-
società controllanti;
-
società collegate;
-
società a controllo congiunto (joint-ventures);
-
società che, avendo rapporti di partecipazione, diretta o indiretta, al capitale
sociale della capogruppo, di sue controllate e joint-ventures e di sue
controllanti, è presumibile possano esercitare un’influenza rilevante sul
Gruppo. In particolare si presume, oggettivamente, di essere in presenza di
influenza rilevante nel caso in cui il soggetto detenga una partecipazione nella
capogruppo superiore al 10% oppure nel caso in cui vi sia la contemporanea
presenza del possesso di una partecipazione superiore al 5% e la
stipulazione di contratti che generino transazioni nell’esercizio per un
ammontare pari ad almeno il 5% del fatturato consolidato;
-
amministratori, sindaci, dirigenti con responsabilità strategiche e gli eventuali
familiari.
I rapporti con società controllanti (Holdisa, Manisa e Piemme) si limitano
all’effettuazione di prestazioni amministrative da parte della capogruppo. Nel
bilancio consolidato gli elementi economici e patrimoniali relativi a tali prestazioni
sono totalmente trascurabili.
La tabella seguente evidenzia i valori economici e patrimoniali relativi ai rapporti
con le diverse categorie di parti correlate:
128
Conto economico
di cui parti correlate
Altre parti Tot. Parti
Società a
Società
controllo
congiunto
collegate
correlate
correlate
148.324
768
0
4.056
4.824
3,25%
4.487
305
4
41
350
7,80%
Materie prime e mat. di
consumo
85.851
1.341
0
474
1.815
2,11%
Costi per servizi e prestazioni
26.874
15
216
85
316
1,18%
1.473
40
4
30
74
5,02%
2012
In migliaia di euro
Ricavi
Altri ricavi operativi
Proventi finanziari
Conto economico
di cui parti correlate
Altre parti Tot. Parti
Incidenza %
sulla voce
di
bilancio
Società a
Società
controllo
congiunto
collegate
correlate
correlate
144.318
641
0
2.804
3.445
2,39%
5.393
313
0
1
314
5,82%
Materie prime e mat. di
consumo
88.259
822
0
210
1.032
1,17%
Costi per servizi e prestazioni
27.480
0
205
213
418
1,52%
Proventi finanziari
1.601
15
7
112
134
8,37%
Oneri finanziari
8.801
0
0
11
11
0,12%
2011
In migliaia di euro
Ricavi
Altri ricavi operativi
Stato patrimoniale
Incidenza %
sulla voce
di
bilancio
di cui parti correlate
Incidenza
%
sulla voce
di
bilancio
Società a
Società
Altre parti
Tot. Parti
31.12.2012
controllo
congiunto
collegate
correlate
correlate
3.504
629
0
0
629
17,95%
40.884
489
35
1.978
2.502
6,12%
Altre attività e crediti diversi
correnti
4.821
151
5
58
214
4,44%
Crediti finanziari correnti
1.208
575
0
0
575
47,60%
33.183
903
39
1.051
1.993
6,01%
In migliaia di euro
Crediti finanziari non correnti
Crediti commerciali
Debiti commerciali
129
Stato patrimoniale
di cui parti correlate
Incidenza
%
sulla voce
di
bilancio
Società a
Società
Altre parti
Tot. Parti
31.12.2011
controllo
congiunto
collegate
correlate
correlate
1.003
579
0
193
772
76,97%
47.932
81
128
1.869
2.078
4,34%
Altre attività e crediti diversi
correnti
5.261
173
0
276
449
8,53%
Crediti finanziari correnti
3.094
0
0
39
39
1,26%
37.210
362
37
484
883
2,37%
4.999
251
0
0
251
5,02%
In migliaia di euro
Crediti finanziari non correnti
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Altre passività e debiti div.
correnti
I valori sopra esposti, dettagliati per società nelle tabelle seguenti, si riferiscono
essenzialmente a rapporti di tipo commerciale (acquisti e vendite di prodotti,
compensi di lavorazione, prestazione di servizi amministrativi, di ricerca, di
marketing e di logistica), le cui transazioni sono effettuate a condizioni di
mercato, e rapporti finanziari le cui caratteristiche sono state descritte nelle varie
note illustrative alle voci di bilancio.
Rapporti verso società a controllo congiunto
Ricavi
2012
2011
ISEM S.r.l.
768
641
Totale
768
641
2012
2011
296
300
9
13
305
313
2011
2010
ISEM S.r.l.
1.341
822
Totale
1.341
822
2012
2011
ISEM S.r.l.
15
0
Totale
15
0
2012
2011
0
11
ISEM S.r.l.
40
4
Totale
40
15
Altri ricavi operativi
ISEM S.r.l.
Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione
Totale
Materie prime e materiali di consumo
Costi per servizi e prestazioni
Proventi finanziari
Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione
130
La voce “altri ricavi operativi” si riferisce essenzialmente alla prestazione di servizi
amministrativi, informatici e a fitti attivi.
Crediti finanziari non correnti
31.12.2012 31.12.2011
ISEM S.r.l.
629
579
Totale
629
579
Crediti commerciali
31.12.2012 31.12.2011
ISEM S.r.l.
489
81
Totale
489
81
Altre attività e crediti diversi correnti
31.12.2012 31.12.2011
ISEM S.r.l.
Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione
Totale
151
167
0
6
151
173
Crediti finanziari correnti
31.12.2012 31.12.2011
ISEM S.r.l.
575
0
Totale
575
0
Debiti commerciali
31.12.2012 31.12.2011
ISEM S.r.l.
903
362
Totale
903
362
Altre passività e debiti diversi correnti
31.12.2012 31.12.2011
ISEM S.r.l.
0
251
Totale
0
251
I crediti finanziari (correnti e non) si riferiscono alla quota proporzionale di un
finanziamento, comprensivo degli interessi maturati calcolati al tasso EURIBOR a
tre mesi + spread 4%, concesso dalla capogruppo Isagro S.p.A. alla joint-venture
ISEM S.r.l. e che verrà rimborsato nel 2014.
131
Rapporti verso società collegate
Costi per servizi e prestazioni
2012
2011
Arterra Bioscience S.r.l.
216
205
Totale
216
205
2012
2011
Arterra Bioscience S.r.l.
4
0
Totale
4
0
2012
2011
Arterra Bioscience S.r.l.
4
7
Totale
4
7
31.12.2012
31.12.2011
Arterra Bioscience S.r.l.
35
128
Totale
35
128
31.12.2012
31.12.2011
Arterra Bioscience S.r.l.
5
0
Totale
5
0
31.12.2012
31.12.2011
Arterra Bioscience S.r.l.
39
37
Totale
39
37
Altri ricavi operativi
Proventi finanziari
Crediti commerciali
Altre attività e crediti diversi
correnti
Debiti commerciali
Rapporti verso altre parti correlate
Ricavi
2012
2011
Gruppo Sipcam/Oxon
4.056
2.804
Totale
4.056
2.804
2012
2011
Gruppo Sipcam/Oxon
41
1
Totale
41
1
2012
2011
Gruppo Sipcam/Oxon
474
210
Totale
474
210
Altri ricavi operativi
Materie prime e materiali di consumo
132
Costi per servizi e prestazioni
2012
2011
Gruppo Sipcam/Oxon
85
213
Totale
85
577
2012
2011
Gruppo Sipcam/Oxon
30
112
Totale
30
112
2012
2011
Gruppo Sipcam/Oxon
0
11
Totale
0
11
31.12.2012
31.12.2011
Gruppo Sipcam/Oxon
0
193
Totale
0
193
31.12.2012
31.12.2011
Gruppo Sipcam/Oxon
1.978
1.869
Totale
1.978
1.869
31.12.2012
31.12.2011
Gruppo Sipcam/Oxon
0
39
Totale
0
39
31.12.2012
31.12.2011
Gruppo Sipcam/Oxon
58
276
Totale
58
276
31.12.2012
31.12.2011
Gruppo Sipcam/Oxon
1.051
484
Totale
1.051
484
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Crediti e altre attività finanziarie non correnti
Crediti commerciali
Crediti finanziari e altre attività fin. correnti
Altre attività e crediti diversi correnti
Debiti commerciali
133
Compensi ad amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche
Il prospetto seguente evidenzia i benefici economici degli amministratori della
controllante, dei dirigenti del Gruppo con responsabilità strategiche e dei
componenti del collegio sindacale (importi espressi in unità di euro):
Descrizione carica
Soggetto
Carica
Compensi
Durata
della
carica
ricoperta
Emolumenti
Bonus,
Altri
per la carica
altri incentivi
compensi
e fringe
benefits
Amministratori:
Giorgio Basile
Presidente e AD
3 anni
500.000
2.321
-
Maurizio Basile
Vice presidente
3 anni
80.000
1.420
-
Paolo Piccardi
Consigliere
3 anni
38.834
391
20.000
Carlo Porcari
Consigliere
3 anni
21.504
-
-
Adriana Silvia
Sartor
Controllo e rischi
3 anni
18.668
-
-
3 anni
16.667
-
-
3 anni
25.833
Membro del comitato
Membro del comitato
Elena Vasco
Antonio Zoncada
Controllo e rischi
Membro del comitato
Controllo e rischi
Aldo Marsegaglia
Renato Ugo
Roberto de
Cardona
Ex Consigliere delegato
QSA
Ex Membro del comitato
Controllo e rischi
-
5.000
40.000
-
-
7.000
-
21.667
7.000
-
2.000
10.168
2.500
-
5.000
-
-
-
6.730
66.315
-
6.281
41.374
Ex Membro del comitato
Controllo e rischi
Ex Membro del comitato
Tommaso Quattrin
Lucio Zuccarello
Controllo e rischi
Ex Consigliere non
esecutivo
Dirigenti:
Roberto Bonetti
Chief Operating Officer
Dal
1/7/2012
Familiari dei
soggetti
(amministratori o
direttori) con
responsabilità
strategiche:
Responsabile Corporate
Alessandra Basile
Sviluppo e Relazioni
Interne
Sindaci:
Piero Gennari
Giuseppe
Bagnasco
Luigi Serafini
Presidente
3 anni
30.600
-
-
Sindaco effettivo
3 anni
22.900
-
-
Sindaco effettivo
3 anni
23.200
-
-
134
Si segnala che il Consiglio di amministrazione della controllante scadrà con
l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014, mentre il Collegio Sindacale
scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2012.
43. Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri
Nell’esercizio della sua attività il Gruppo Isagro è esposto a rischi finanziari e di
mercato ed in particolare a:
a)
variazione dei tassi di cambio;
b)
variazione dei tassi d’interesse;
c)
variazione delle quotazioni delle materie prime;
d)
liquidità;
e)
gestione del capitale;
f)
credito;
g)
variazione delle condizioni climatiche.
Quadro di riferimento
Il mercato agrofarmaceutico, nel quale il Gruppo Isagro opera, è stato
caratterizzato nel 2012 da una importante crescita, in termini sia nominali che
reali, ed in particolare nei comparti erbicidi e insetticidi, mentre quello dei fungicidi
ha sofferto le condizioni di siccità in Europa e Stati Uniti.
In questo quadro di riferimento il Gruppo ha operato per controllare le variabili
finanziarie sopra indicate attivando le opportune politiche al fine di minimizzare i
summenzionati rischi attraverso l’impiego di strumenti offerti dal mercato o con
appropriate politiche societarie di controllo e di portafoglio prodotti/mercati.
In particolare, per quanto riguarda l’impiego di derivati, si possono identificare
due tipologie di coperture: (a) operazioni che, nel rispetto delle politiche di
gestione del rischio soddisfano i requisiti imposti dai principi contabili per il
trattamento in “hedge accounting”, sono designate di “copertura”; (b) operazioni
che, pur essendo state poste in essere con l’intento di copertura di business,
non soddisfano i requisiti richiesti dai principi contabili e sono, quindi, classificate
“di trading”.
Si ricorda che Isagro non stipula contratti derivati a fini speculativi.
I valori indicati nei successivi commenti si riferiscono alla capogruppo Isagro
S.p.A., che concentra gli acquisti di rame e le vendite in valuta Dollaro USA. Con
riferimento ai tassi di cambio, occorre poi rilevare che variazioni del tasso
Euro/Dollaro possono comportare scostamenti a livello dei valori consolidati della
controllata Isagro USA, che però non sono allo stato puntualmente quantificabili
in quanto direttamente legati al fatturato effettivo esercizio dopo esercizio di tale
società controllata.
135
a) Gestione del rischio tasso di cambio
Il Gruppo segue una politica di copertura dei flussi di cassa attesi in divise estere
(in particolare dollari americani). A tal fine viene utilizzata una tipologia di contratto
derivato del tipo forward/swap che non presenta rischi diversi da quelli esistenti
al momento della loro stipula.
La determinazione del valore delle coperture avviene sulla base della bilancia
valutaria. Il fine della copertura è quello di “proteggere” il margine delle vendite.
Si stima che per ogni 1% di variazione del tasso di cambio verso il dollaro
americano, principale moneta estera del Gruppo, l’impatto economico al lordo
delle tasse sia tra 0,2 e 0,3 milioni di euro. Vale la pena evidenziare, peraltro, che
tale range di valori andrà sempre più a tendere verso la parte alta dell’intervallo e
a superarla, nella misura in cui continuerà il recente trend di crescita del fatturato
in aree geografiche denominate dalla divisa Dollaro USA.
b) Gestione del rischio tasso d’interesse
Con l’obiettivo di ridurre l’ammontare di indebitamento a medio/lungo termine
soggetto alla variazione dei tassi d’interesse, viene utilizzato un contratto
derivato denominato “interest rate swap”.
Tale contratto viene posto in essere con nozionale che parzialmente copre
l’indebitamento finanziario soggetto a variazione di tassi di interesse, con
identiche date di scadenza a quelle della passività finanziaria sottostante,
cosicché ogni variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi di tale
contratto è bilanciata da una corrispondente variazione del fair value e/o nei flussi
di cassa attesi della posizione sottostante.
Le coperture vengono effettuate con un ottica di corrispondenza con il piano di
ammortamento di ogni finanziamento (hedge accounting).
L’indebitamento a breve “commerciale” non viene coperto in quanto per sua
natura fluttuante; inoltre, la variazione del suo costo, in definitiva, influenza la
politica dei prezzi di vendita.
Si stima che, relativamente ai finanziamenti a tasso variabile, una variazione di 50
bpts comporta nel 2012, al lordo delle tasse, un costo di circa 350 migliaia di euro
su base annua.
c) Variazione del prezzo delle materie prime
Tale rischio è essenzialmente limitato alle oscillazioni del prezzo della commodity
rame, materia prima fondamentale per la produzione di fungicidi a base di tale
metallo. Il derivato utilizzato è il “future”.
Occorre rilevare che, fino al 30 settembre 2011, la capogruppo Isagro S.p.A.
procedeva, solitamente all’inizio dell’esercizio, ad effettuare coperture pari a circa
il 50% dei fabbisogni di rame rottame legato alle vendite di prodotti formulati,
136
lasciando invece non coperte le vendite attese nell’esercizio di prodotti c.d.
“tecnici”, il cui prezzo di vendita è funzione diretta dell’andamento del prezzo
della materia prima, e rinviando nel corso dell’anno la decisione di eventuale
copertura dei quantitativi rimanenti.
Tale metodologia, tuttavia, non permetteva di legare il meccanismo di fissazione
del prezzo del prodotto finito ai clienti all’andamento specifico del prezzo della
materia prima sul mercato, nel momento di suo effettivo acquisto e successiva
lavorazione presso lo stabilimento di Adria: essa, pertanto, permetteva
mediamente una copertura del rischio generico di fluttuazioni prevedibili del
prezzo, ma non era in grado di mettere il Gruppo in sicurezza in caso di
repentine e brusche variazioni congiuntamente a improvvisi andamenti erratici di
volatilità del prezzo.
Detta metodologia, pertanto, efficace in momenti temporali caratterizzati da
bassa volatilità, non ha potuto garantire un’adeguata copertura in momenti
contraddistinti da volatilità elevata: per tale ragione, la Direzione Finanza e
Controllo della capogruppo Isagro S.p.A., in stretta collaborazione con le Direzioni
Commerciale, Supply chain, e Sistemi Informativi, hanno costituito un gruppo di
lavoro per rivedere le modalità di gestione del rischio della fluttuazione del prezzo
della materia prima rame, in relazione alla fissazione dei prezzi di vendita dei
prodotti finiti ai clienti.
Pertanto, nell’ultima parte dell’esercizio 2011, è stata fissata la seguente
procedura:
-
fissazione dei prezzi di vendita con i clienti nel trimestre precedente per il
trimestre successivo;
-
preparazione del piano di produzione e identificazione delle tempistiche di
massima dei lotti di acquisto della materia prima, per ogni singola vendita e
periodo;
-
elaborazione di un report generato dai sistemi informativi che indichi, per ogni
singolo ordine e prezzo, i quantitativi di rame rottame equivalente e le
tempistiche di massima di acquisto sul mercato e produzione;
-
copertura a termine dei quantitativi.
Tale nuova metodologia, operativa dal 1° gennaio 2012, ha permesso una più
efficace gestione del rischio di prezzo, specificamente disegnata per rispondere
alle mutate e più difficili situazioni di contesto. Detta metodologia, peraltro,
nascendo non da una visione esclusivamente finanziaria, ma coinvolgendo
anche gli aspetti commerciali e produttivi, permetterà una più efficiente gestione
del business rame nel suo complesso, a partire dalla fissazione dei prezzi di
vendita.
In particolare, sono state effettuate nel corso del 2012 coperture per circa 2.800
tonnellate di materia prima rame, pari sostanzialmente ai quantitativi di principio
attivo equivalente presente nei prodotti formulati venduti dalla capogruppo
137
Isagro S.p.A., con la realizzazione di proventi al 31dicembre per circa 0,2 milioni di
Euro.
d) Gestione del rischio di liquidità
La liquidità del Gruppo si basa su una diversificazione delle fonti di finanziamento
bancario nonché su un mix di struttura delle linee creditizie : “commerciali o auto
liquidanti”, finanziamenti a medio termine ed infine linee di factoring e ciò al fine di
potere utilizzare queste linee in funzione della tipologia dei fabbisogni.
Si fa notare che l’indebitamento del Gruppo è distribuito tra le maggiori società
dello stesso, con differenziazione geografica e di istituto bancario, il che si
traduce in una diminuzione del rischio di riduzione/cancellazione delle linee di
credito assegnate alla copertura del capitale circolante.
Da un punto di vista operativo il Gruppo controlla il rischio di liquidità utilizzando la
pianificazione annuale, con dettaglio mensile, dei flussi degli incassi e dei
pagamenti attesi. Sulla base dei risultati della pianificazione finanziaria si
individuano i fabbisogni e, quindi, le risorse necessarie per la relativa copertura.
La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività del Gruppo sulla
base dei pagamenti contrattuali non attualizzati:
31/12/2012
Passività finanziarie
Strumenti derivati
Debiti commerciali
Debiti tributari
Altre passività e debiti diversi
TOTALE
31/12/2011
Passività finanziarie
Strumenti derivati
Debiti commerciali
Debiti tributari
Altre passività e debiti diversi
TOTALE
A vista
23.586
0
5.250
0
2.613
31.449
A vista
15.440
0
4.825
0
3.429
23.694
< 3 mesi
26.813
121
10.911
0
246
38.901
< 3 mesi
24.055
772
11.731
0
106
36.664
3 - 12 mesi
17.913
79
17.022
2.082
1.310
38.406
3 - 12 mesi
26.338
1.265
20.654
1.800
1.208
51.265
1 - 5 anni
14.072
0
0
0
275
14.347
1 - 5 anni
1.915
79
0
0
611
2.605
oltre 5 anni
TOTALE
1.587
0
0
0
0
1.587
oltre 5 anni
83.971
200
33.183
2.082
4.444
123.880
TOTALE
0
0
0
0
0
0
67.748
2.116
37.210
1.800
5.354
114.228
Come già evidenziato, la recente crisi finanziaria internazionale ha interessato
anche il settore degli agrofarmaci, per quanto con effetti in larga parte di natura
“una tantum”. In tale contesto, la strategia finanziaria del Gruppo è incentrata:
(i)
in una prospettiva di breve termine, nell’ottenimento di nuove linee
finanziarie flessibili a breve termine da parte di istituti finanziari a supporto
dello sviluppo delle vendite, la riduzione dei termini di vendita in particolare
dei prodotti rameici e, infine, l’ottenimento di condizioni di acquisto con
termini di pagamento coerenti con i termini di vendita;
(ii)
in una prospettiva di breve/medio termine:
138
-
un progressivo maggior finanziamento del capitale fisso con mezzi
propri attraverso la generazione di cassa da operazioni strategiche
peraltro già finalizzate,
-
il mantenimento dei debiti finanziari verso banche per “coprire” i
fabbisogni di capitale circolante.
Considerando il già citato “effetto trascinamento” al 2013 della grave siccità che
ha colpito gli Stati Uniti e l’Europa nel 2012, e la relativa esigenza per il Vostro
Gruppo di attendere il progressivo riassorbimento degli stock presso i canali
distributivi prima di procedere a nuove vendite, è presumibile che i risultati
gestionali 2013 siano anche significativamente inferiori a quelli del 2012, sia in
termini di vendite che di margini.
Conseguentemente, alla luce della decisione del Vostro Gruppo di confermare i
progetti di R&S per l’esercizio in corso, in particolare quelli relativi al nuovo
prodotto per gli Stati Uniti e al nuovo fungicida SDHi, Isagro ha l’obiettivo di
perfezionare
operazioni
straordinarie
di
valorizzazione
dei
propri
asset/portafoglio prodotti, per ottenere contributi via cassa nell’ordine dei 15
milioni di Euro nel corso 2013, dei quali 10 milioni quale copertura dei fabbisogni
2013 e il resto quale riserva per i picchi di circolante stagionale e per la prima
parte del 2014, quando è stimato completarsi il riassorbimento degli effetti della
siccità e la ripresa della crescita delle vendite.
A tale riguardo, si evidenzia che l’operazione oggetto di offerta vincolante
ricevuta dalla società ISEM S.r.l., joint-venture paritetica tra Isagro S.p.A. e
Chemtura AgroSolutions, garantirà da sola un apporto per circa i due terzi della
cifra dianzi richiamata, mentre il rimanente un terzo del plafond evidenziato sarà
ottenuto da altre operazioni straordinarie sulle quali il management di Isagro sta
attualmente lavorando.
Si evidenzia, inoltre, che le linee disponibili al 31 dicembre 2012 a supporto del
capitale circolante, unitamente alle stime di incassi e pagamenti per l’anno 2013 e
agli incassi previsti dalle operazioni straordinarie, rendono sostenibile il
presupposto di continuità aziendale.
Per una più approfondita analisi delle politiche di gestione del rischio di liquidità
del Gruppo si rimanda al paragrafo della Relazione sulla gestione denominato
“Osservazioni sul profilo finanziario e sulla continuità aziendale”.
e) Gestione del capitale.
L’obiettivo del Gruppo è quello di garantire un valido rating creditizio al fine di
avere accesso al credito bancario a condizioni economicamente vantaggiose. E’
politica del Gruppo avere continui contatti con tutte le istituzioni finanziarie al fine
di comunicare tutte le informazioni (sempre entro i limiti previsti per le società
139
quotate) necessarie per meglio comprendere la tipologia del business e le
particolari situazioni di mercato presenti.
f) Gestione del rischio di credito
E’ politica del Gruppo l’assegnazione del fido ai clienti dopo avere valutato la
struttura economica patrimoniale del cliente, la sua performance di pagamento
negli anni e tutte le altre informazioni disponibili sul mercato e cioè i normali
strumenti impiegati nel determinare la “solvibilità” del cliente.
Al fine di limitare taluni rischi cliente/paese si fa ricorso a lettere di credito,
coperture assicurative, factoring pro-soluto o anche a sconti finanziari per
pagamenti anticipati.
La tabella sottostante evidenzia la massima esposizione del Gruppo al rischio di
credito:
31.12.2012
Crediti commerciali
Altre attività e crediti diversi (esclusi i
risconti)
Crediti tributari
Attività finanziarie
Disponibilità liquide (esclusa la cassa)
40.884
47.932
6.151
2.679
5.232
14.725
69.671
8.124
3.248
4.758
7.868
71.930
2.193
5.732
71.864
77.662
Garanzie concesse a terzi
Totale rischio di credito
31.12.2011
Si segnala altresì che il Gruppo ha ricevuto garanzie dai soci della Semag S.r.l.
(ora Isam S.r.l.) per 3.490 migliaia di euro in relazione al credito derivante dalla
cessione delle quote della società Isam S.r.l..
g) Variazioni delle condizioni climatiche
L’utilizzo di agrofarmaci è influenzato dalle condizioni climatiche: umidità,
piovosità, temperatura. Ad oggi il Gruppo segue la politica della diversificazione
dei mercati in cui opera al fine di coprire il maggior numero di mercati di entrambi
gli emisferi. Di fatto il Gruppo opera, direttamente (con proprie reti di vendita) o
indirettamente, attraverso distributori locali in più di 70 paesi al fine di minimizzare
l’influenza
di
situazioni
regioni/continenti.
climatiche
Tuttavia,
particolari
condizioni
di
siccità
presenti
che
in
determinate
straordinariamente
interessino più continenti/paesi al medesimo tempo possono fortemente
condizionare il profilo di redditività del Vostro Gruppo, come peraltro dimostrato
dalla grave siccità del 2012, con impatti sul 2012 e, ancor più marcatamente, nel
2013.
140
44. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
Le operazioni significative non ricorrenti effettuate nell’esercizio 2012, così come
richiesto dalla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, sono state illustrate
nelle note 25 e 30 cui si rimanda.
La tabella seguente evidenzia gli effetti di tali operazioni sui risultati economici e
sui flussi finanziari degli esercizi 2012 e 2011 del Gruppo Isagro:
Effetto
lordo a
conto
economico
correlato
Effetto
netto a
conto
economico
1.952
1.952
(613)
(613)
1.339
1.339
2.000
2.000
(530)
(530)
166
166
(364)
(364)
-
478
3.024
3.502
(150)
(130)
(280)
328
2.894
3.222
892
19.411
20.303
(1.000)
(646)
(1.646)
314
178
492
(686)
(468)
(1.154)
(267)
(646)
(913)
Anno 2012
Altri ricavi non ricorrenti:
- compartecipazione allo sviluppo di un fungicida
Altri costi non ricorrenti:
- accantonamento al fondo spese per interventi di bonifica
Anno 2011
Altri ricavi non ricorrenti:
- vendita dei dossier relativi al prodotto "Iprodione"
- cessione del 50% della partecipazione in Isem S.r.l.
Altri costi non ricorrenti:
- accantonamento al fondo spese per interventi di bonifica
- costi per ristrutturazioni aziendali
Effetto
fiscale
Flusso finanziario
correlato
(al netto dell'I.V.A.
e prima delle imposte)
45. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel
corso del 2012 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali,
ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della
transazione,
modalità
di
determinazione
del
prezzo
e
tempistica
dell’accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza della
informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio
aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.
46. Eventi successivi al 31 dicembre 2012
Fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l. in Isagro S.p.A.
Con atto notarile stipulato il 15 gennaio 2013, la controllata Isagro Ricerca S.r.l. è
stata fusa per incorporazione nella capogruppo Isagro S.p.A.. Gli effetti contabili e
fiscali della fusione decorrono dal 1° gennaio 2013, mentre gli effetti civilistici
decorrono, ai sensi dell’art. 2504-bis del codice civile, dal 24 gennaio 2013, data
dell’ultima delle iscrizioni dell’atto di fusione presso il Registro delle Imprese di
Milano.
141
Accordo commerciale con Syngenta per il Remedier® in Europa, Africa e Medio
Oriente
In data 19 febbraio 2013 la capogruppo Isagro S.p.A. ha aver firmato un accordo
commerciale con Syngenta per la produzione e la distribuzione esclusiva di
Remedier® (un fungicida biologico per il controllo delle malattie del terreno per gli
ortaggi e le ornamentali basato sulla tecnologia del Thricoderma asperellum e
Thricoderma gamsii) nella maggior parte dei Paesi in Europa, Medio Oriente e
Africa.
Cessione del fungicida Valifenalate
Si segnala che la società ISEM S.r.l., joint-venture paritetica con il gruppo
statunitense Chemtura, ha ricevuto e accettato, nei primi giorni di marzo,
un’offerta vincolante da un qualificato operatore internazionale per 18,5
milioni di euro per l’acquisto del Valifenalate (IR5885). Tale offerta si
riferisce all’acquisto di tutti gli asset relativi al prodotto, ad eccezione del
magazzino che la controparte terza acquirente si è comunque impegnata
ad acquistare separatamente. Il trasferimento degli asset sarà contestuale
al pagamento del controvalore sopra menzionato.
Maggiori informazioni relative a tale cessione saranno rese note con il
perfezionamento dell’operazione stessa, che ci si attende possa avvenire
entro il secondo trimestre 2013.
47. Elenco dei principi contabili internazionali approvati dalla Commissione
Europea alla data di redazione del bilancio
Principi contabili internazionali
Regolamento di omologazione
Prima adozione degli International
IFRS
1
Financial
Reporting
Standards
(IFRS)
707/2004-2236/2004-2237/20042238/2004-211/2005-1751/20051864/2005-1910/2005-108/200669/2009-1136/2009-662/2010574/2010-149/2011-1255/2012
211/2005-1261/2008-243/2010-
IFRS
2
Pagamenti basati sulle azioni
IFRS
3
Aggregazioni aziendali
2236/2004-495/2009-149/2011
IFRS
4
Contratti assicurativi
2236/2004-108/2006-1165/2009
IFRS
5
IFRS
6
IFRS
7
244/2010
Attività non correnti possedute
IFRS
8
per la vendita e attività operative
cessate
Esplorazione e valutazione delle
risorse minerarie
2236/2004-70/2009-243/2010
1910/2005-108/2006
Strumenti finanziari: informazioni
108/2006-1165/2009-574/2010-
integrative
149/2011-1205/2011-1256/2012
Settori operativi
1358/2007-632/2010-243/2010
142
Principi contabili internazionali
Regolamento di omologazione
IFRS
10
Bilancio consolidato
1254/2012
IFRS
11
Accordi a controllo congiunto
1254/2012
IFRS
12
IFRS
13
Informativa sulle partecipazioni in
altre entità
Valutazione del fair value
1254/2012
1255/2012
2236/2004-2238/2004-1910/2005-
IAS
1
Presentazione del bilancio
IAS
2
Rimanenze
2238/2004
IAS
7
Rendiconto finanziario
1725/2003-2238/2004-243/2010
IAS
8
IAS
10
IAS
11
Commesse a lungo termine
IAS
12
Imposte sul reddito
IAS
14
Informativa di settore
IAS
16
Immobili, impianti e macchinari
IAS
17
Leasing
IAS
18
Ricavi
IAS
19
Benefici per i dipendenti
Principi
contabili,
108/2006-1274/2008-53/2009-
cambiamenti
nelle stime contabili ed errori
Fatti intervenuti dopo la data di
riferimento del bilancio
2238/2004-70/2009
2236/2004-2238/2004-70/2009
1725/2003
1725/2003-2236/2004-2238/2004211/2005-1255/2012
1725/2003-2236/2004-2238/2004108/2006
2236/2004-2238/2004-211/20051910/2005-70/2009
2236/2004-2238/2004-108/2006243/2010
1725/2003-2236/2004
1725/2003-2236/2004-2238/2004-
Contabilizzazione
IAS
20
pubblici
dei
e
211/2005-1910/2005-70/2009contributi
informativa
/
1725/2003-2238/2004-70/2009
sull’assistenza pubblica
IAS
21
IAS
23
Effetti delle variazioni dei cambi
delle valute estere
2238/2004-149/2011
1725/2003-2238/2004-1260/2008-
Oneri finanziari
70/2009
Informativa
di
bilancio
IAS
24
IAS
26
Fondi di previdenza
IAS
27
Bilancio separato
IAS
28
IAS
29
IAS
31
sulle
operazioni con parti correlate
2238/2004-1910/2005-632/2010
1725/2003
2236/2004-2238/2004-69/200970/2009-494/2009-149/2011-
Partecipazioni in società collegate
2236/2004-2238/2004-70/2009-
e joint venture
149/2011-1254/2012
Informazioni contabili in economie
iperinflazionate
Partecipazioni in joint venture
143
1725/2003-2238/2004-70/2009
2236/2004-2238/2004-70/2009149/2011-1254/2012
Principi contabili internazionali
Regolamento di omologazione
2236/2004-2237/2004-2238/2004-
32
IAS
Strumenti finanziari: esposizione in
211/2005-1864/2005-108/2006-
bilancio
53/2009-1293/2009-149/20111256/2012
IAS
33
Utile per azione
IAS
34
Bilanci intermedi
2236/2004-2238/2004-211/2005108/2006
1725/2003-2236/2004-2238/200470/2009-149/2011
IAS
36
IAS
37
IAS
38
Riduzione durevole di valore delle
2236/2004-2238/2004-70/2009-
attività
243/2010
Accantonamenti,
passività
ed
attività potenziali
1725/2003-2236/2004-2238/2004
2236/2004-2238/2004-211/2005-
Attività immateriali
1910/2005-70/2009-243/2010
707/2004-2086/2004-2236/2004-
Strumenti finanziari: rilevazione e
39
IAS
valutazione
211/2005-1751/2005-1864/20051910/2005-2106/2005-108/200670/2009-1171/2009-243/2010149/2011
IAS
40
Investimenti immobiliari
IAS
41
Agricoltura
2236/2004-2238/2004-70/2009
1725/2003-2236/2004-2238/200470/2009
Documenti interpretativi
IFRIC
1
IFRIC
2
IFRIC
4
IFRIC
5
Cambiamenti
Regolamento di omologazione
nelle
passività
iscritte
per
smantellamenti, ripristini e passività similari
Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti
simili
Determinare se un accordo contiene un leasing
Diritti derivanti da interessenze in fondi per
2237/2004
1073/2005
1910/2005
1910/2005
smantellamenti, ripristini e bonifiche ambientali
Passività derivanti dalla partecipazione ad un
IFRIC
6
mercato specifico – Rifiuti di apparecchiature
108/2006
elettriche ed elettroniche
Applicazione del metodo della rideterminazione ai
IFRIC
7
sensi dello Ias 29 – Informazioni contabili in
708/2006
economie iperinflazionate
IFRIC
8
Scopo dell’IFRS 2
1329/2006
IFRIC
9
Rideterminazione dei derivati incorporati
1329/2006-1171/2009-243/2010
IFRIC
10
Bilanci intermedi e riduzione durevole di valore
610/2007
IFRIC
11
Ifrs 2 - Operazioni con azioni proprie e del gruppo
611/2007
IFRIC
12
Accordi per servizi in concessione
254/2009
144
Documenti interpretativi
Regolamento di omologazione
IFRIC
13
1262/2008-149/2011
IFRIC
14
Programmi di fidelizzazione alla clientela
Ias 19 – Il limite relativo ad attività a servizio di un
piano
a
benefici
definiti,
le
previsioni
di
1263/2008-633/2010-475/2012
contribuzione minima e la loro interazione
IFRIC
15
IFRIC
16
IFRIC
17
IFRIC
18
IFRIC
19
IFRIC
20
SIC
7
SIC
10
SIC
12
SIC
13
SIC
15
SIC
25
SIC
27
SIC
29
SIC
31
SIC
32
Accordi per la costruzione di immobili
636/2009
Coperture di un investimento netto in una
gestione estera
Distribuzione ai soci di attività non rappresentate
da disponibilità liquide
Cessione di attività da parte della clientela
Estinzione di passività finanziarie con strumenti
rappresentativi di capitale
Costi di sbancamento nella fase di produzione di
una miniera a cielo aperto
Introduzione dell’euro
Assistenza
pubblica
–
1142/2009
1164/2009
662/2010
1255/2012
1725/2003-2238/2004
–
Nessuna
specifica
relazione alle attività operative
Consolidamento
460/2009-243/2010
Società
a
destinazione
1725/2003
1725/2003-2238/2004-
specifica (società veicolo)
1751/2005-1254/2012
Imprese a controllo congiunto – Conferimenti in
1725/2003-2238/2004-
natura da parte dei partecipanti al controllo
1254/2012
Leasing operativo – Incentivi
1725/2003
Imposte sul reddito – Cambiamenti di condizione
fiscale di un’impresa e dei suoi azionisti
La valutazione della sostanza delle operazioni
nella forma legale del leasing
Informazioni integrative – Accordi per servizi in
concessione
Ricavi – Operazioni di baratto comprendenti
servizi pubblicitari
Attività immateriali – Costi connessi ai siti web
1725/2003-2238/2004
1725/2003-2238/2004
1725/2003
1725/2003-2238/2004
1725/2003-2236/20042238/2004
48. Le imprese del Gruppo Isagro
Ai sensi della delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive
modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l’elenco delle
imprese del Gruppo Isagro e delle partecipazioni valutate secondo il metodo del
patrimonio netto.
Nell’elenco sono indicate le imprese, operanti nel settore agrofarmaci, suddivise
in base alla modalità di consolidamento. Per ogni impresa vengono inoltre
esposti: la ragione sociale, la descrizione dell’attività, la sede legale, la relativa
nazione di appartenenza ed il capitale sociale nella valuta originaria. Sono inoltre
indicate la quota percentuale consolidata di Gruppo e la quota percentuale di
145
possesso detenuta da Isagro S.p.A. o da altre imprese controllate. La
percentuale di voto nelle varie assemblee ordinarie dei soci coincide con la
percentuale di partecipazione sul capitale.
Ragione sociale e
descrizione attività
Sede legale
Impresa controllante
Capogruppo
Isagro S.p.A.
Milano
(R&S, produzione,
commercializzazione
agrofarmaci)
Imprese controllate consolidate con il metodo
Isagro Argentina Ltd
Buenos Aires
(Gestione registrazioni
agrofarmaci e sviluppo
commerciale)
Isagro (Asia)
Mumbai
Agrochemicals Pvt Ltd
(Sviluppo, produzione,
commercializzazione
agrofarmaci)
Isagro Australia Pty Ltd
Sydney
(Gestione registrazioni
agrofarmaci)
Isagro Brasil Ltda
São Paulo
(Gestione registrazioni
agrofarmaci e sviluppo
commerciale)
Isagro Chile Ltda
Santiago
(Gestione registrazioni
agrofarmaci e
sviluppo commerciale)
Isagro Colombia SAS (ex
Cota-Bogotà
Barpen International SAS)
(Distribuzione agrofarmaci)
Nazione
Italia
integrale
Argentina
India
Australia
Brasile
Cile
Colombia
Capitale
Sociale
Valuta
Quota %
consolidata di
Gruppo
Imprese
partecipanti
17.550.000
665.070
% di
partecipazione
EUR
-
-
-
ARS
100%
Isagro S.p.A.
Isagro
España S.L.
95%
5%
160.029.000
INR
100%
Isagro S.p.A.
100%
315.000
AUD
100%
Isagro S.p.A.
100%
1.307.210
BRL
100%
Isagro S.p.A.
Isagro
España S.L.
99%
Isagro S.p.A.
Isagro
España S.L.
90%
99,99%
100%
Isagro S.p.A.
Isagro
Argentina
Ltda
Isagro S.p.A.
100%
Isagro S.p.A.
100%
100%
Isagro S.p.A.
100%
100%
Isagro S.p.A.
100%
100%
Isagro S.p.A.
100%
100%
Isagro S.p.A.
100%
50%
Isagro S.p.A.
50%
22%
Isagro S.p.A.
22%
21.358.760
362.654.120
CLP
100%
COP
100%
Isagro España S.L.
Madrid
Spagna
120.200
EUR
(Sviluppo e distribuzione
agrofarmaci)
Isagro Hellas Ltd
Moschato
Grecia
18.000
EUR
(Gestione registrazioni
agrofarmaci e sviluppo
commerciale)
Isagro Ricerca S.r.l.
Milano
Italia
30.000
EUR
(Ricerca e sviluppo prodotti
agrofarmaci)
Isagro Shanghai Co. Ltd.
Shanghai
Repubblica
235.000
USD
(Gestione registrazione
Popolare
agrofarmaci e
Cinese
sviluppo commerciale
Isagro South Africa Pty Ltd
Johannesburg
Repubblica
471.000
ZAR
(Gestione registrazioni
Sudafricana
agrofarmaci e sviluppo
commerciale)
Isagro USA, Inc.
Wilmington
Stati Uniti
1.500.000
USD
(Sviluppo, produzione,
commercializzazione
agrofarmaci)
Imprese a controllo congiunto consolidate con il metodo dell’integrazione proporzionale
ISEM S.r.l.
Milano
Italia
5.000.000
EUR
(Sviluppo, produzione,
commercializzazione
agrofarmaci)
Imprese collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Arterra BioScience S.r.l.
Napoli
Italia
250.428
EUR
(R&S biologia e genetica
molecolare)
Il Consiglio di Amministrazione
Milano, 14 marzo 2013
146
1%
10%
0,01%
100%
147
Bilancio Isagro S.p.A.
Società diretta e controllata da Holdisa S.r.l.
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Giorgio Basile
Vice Presidente
Maurizio Basile
Consiglieri
Paolo Piccardi
Carlo Porcari
Adriana Silvia Sartor
Elena Vasco
Antonio Zoncada
Collegio Sindacale
Presidente
Piero Gennari
Sindaci effettivi
Giuseppe Bagnasco
Luigi Serafini
Società di Revisione
Deloitte & Touche S.p.A.
149
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE
Signori Azionisti,
il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 della Vostra Società si chiude con un
livello di Ricavi pari a Euro 106,32 milioni e una Perdita netta di Euro 2,88 milioni;
la Posizione finanziaria netta alla stessa data, infine, era pari a Euro 57,54 milioni.
I suddetti risultati sono stati ottenuti in un contesto di mercato caratterizzato da
condizioni di grave siccità negli Stati Uniti e nell’area mediterranea che hanno
negativamente impattato il consumo di fungicidi, segmento su cui Isagro è
storicamente focalizzata.
STATUS DEL “PROGETTO ISAGRO”: STRATEGIA, IL 2012 E PROSPETTIVE
2012-2015
STRATEGIA
La Vostra Società – in ragione del suo ruolo di holding del Gruppo Isagro – ha
proseguito nel corso del 2012 il percorso di revisione e affinamento della propria
strategia avviato già nel 2011 e finalizzato a rendere il proprio modello di business
più coerente con le evoluzioni del contesto generale e di quello più specifico di
mercato.
In particolare, in coerenza con le operazioni straordinarie del 2011, che avevano
portato ad una maggiore focalizzazione strategica e gestionale e ad una
importante riduzione dei debiti finanziari, Isagro si è impegnata per la
realizzazione delle seguenti cinque linee strategiche:
1.
nella ricerca innovativa, svolgere in piena autonomia l’attività di Innovazione,
che non necessita di una larga scala né di elevate risorse finanziarie;
2.
nello sviluppo di nuovi prodotti, operare (i) in partnership per i nuovi principi
attivi a elevato tasso di investimento e con potenziale commerciale a livello
mondiale per ottenere una scala adeguata durante sia la fase d’investimento
che quella di estrazione di valore dalle invenzioni e (ii) in autonomia per i
principi attivi con vendite in specifici segmenti/aree e caratterizzati da livelli di
investimento coerenti con le dimensioni della Società;
3.
con riferimento alla integrazione del portafoglio prodotti, sviluppare – per
mezzo in particolare della società controllata Isagro (Asia) Agrochemicals
Pvt. Ltd. – prodotti generici destinati sia allo sviluppo di miscele con i prodotti
di proprietà che alla vendita diretta sul mercato indiano e, successivamente,
su altri selezionati mercati;
150
4.
in relazione alla azione commerciale, sviluppo in mercati/aree geografiche
ad alto potenziale e di selettive presenze nella distribuzione diretta in Paesi in
cui le vendite e le connesse esigenze di capitale circolante siano in larga
parte rappresentate da prodotti di Isagro;
5.
dal punto di vista della strategia finanziaria, sostenere i nuovi investimenti
ricorrendo
a
risorse
generate
dalla
gestione,
anche
attraverso
la
valorizzazione del portafoglio di attività fisse, senza cioè ricorrere al debito
bancario ma anzi cercando di accelerare la restituzione di quella parte di
debito finanziario a fronte del capitale fisso.
Nel 2012, in coerenza con le cinque linee strategiche sopra evidenziate, sono
state perfezionate le seguenti azioni gestionali:
•
rispetto al punto 1: in accordo con Chemtura, conclusione anticipata (con
effetto dal 1° gennaio 2013) dell’accordo di Joint Discovery che prevedeva il
co-finanziamento delle attività di Ricerca Innovativa finalizzate alla scoperta di
nuovi agrofarmaci;
•
rispetto al punto 2: (i) accordo con FMC Corporation per il co-sviluppo di un
nuovo fungicida di proprietà originato dalla Ricerca Innovativa di Isagro
appartenente alla classe SDHi, iniziato nel 2012, e (ii) avvio dello sviluppo in
autonomia – attraverso la controllata Isagro USA, Inc. – di un nuovo bioagrofarmaco ad applicazione a suolo per Stati Uniti e successivamente,
subordinatamente a verifiche in corso, anche per l’area mediterranea;
•
rispetto ai punti 3 e 4: avvio di progetti aziendali per l’identificazione di (i)
prodotti generici da sviluppare in ottica sinergica rispetto al portafoglio
esistente e per la distribuzione diretta in India e (ii) aree commerciali per le
quali esistano le condizioni per una presenza distributiva diretta di Isagro;
•
rispetto al punto 5: revisione critica delle varie aree di business/prodotti con
l’obiettivo di porre in essere una efficace politica di ottimizzazione di
portafoglio.
•
inoltre, sempre con riferimento al punto 5, la società ISEM S.r.l., joint-venture
paritetica tra Isagro S.p.A. e Chemtura AgroSolutions, ha ricevuto e
accettato nel mese di marzo 2013 un’offerta vincolante per la cessione di un
prodotto di proprietà.
IL 2012
Il 2012, dopo un avvio promettente, è andato caratterizzandosi per:
•
diffuse situazioni di siccità in Europa (specialmente in Italia);
•
la più grave siccità degli ultimi 50 anni negli Stati Uniti;
151
•
una riduzione delle superfici coltivate a cotone a vantaggio di altre colture in
Brasile, stante il calo del prezzo di questa commodity appena prima della
stagione di semina.
Fattori questi di natura congiunturale che hanno colpito mercati geografici di
grande rilevanza per la Vostra Società, con un impatto in particolare sul consumo
di fungicidi, segmento che rappresenta oltre il 65% del fatturato di Isagro rispetto
ad una media di settore del 26%.
Nel suddetto contesto, Isagro:
•
ha raddoppiato il fatturato da nuove registrazioni, passato da circa Euro 14
milioni nel 2011 a circa Euro 28 milioni nel 2012, pur posizionandosi al di sotto
del livello potenzialmente raggiungibile in condizioni climatiche “normali”;
•
ha subito una contrazione del Basic-business, specialmente in relazione alle
vendite di fungicidi rameici in Italia/Europa e di quelli a base di Tetraconazolo
per il segmento del cotone in Brasile;
•
ha avviato, come anticipato, il co-sviluppo in partnership con FMC di un
nuovo fungicida di proprietà appartenente alla classe SDHi, originato dalla
Ricerca Innovativa di Isagro;
•
ha ottenuto la prima tranche da Euro 15 milioni del finanziamento da parte
della Banca Europea per gli Investimenti (B.E.I.).
Tali accadimenti hanno evidenziato, peraltro, la resilienza della Vostra Società – in
un difficile contesto di mercato – grazie all’inizio della fase di “raccolta” dagli
investimenti sostenuti negli anni passati per le nuove registrazioni di prodotti di
proprietà, il cui incremento di fatturato, ancora non a regime, ha compensato gli
effetti negativi in prevalenza di natura congiunturale legati alla siccità.
Si segnala, inoltre, che nel corso del 2012 la Vostra Società ha avviato una
importante azione di rafforzamento della propria struttura manageriale di vertice,
con le nuove nomine dall’interno del Chief Operating Officer e del Chief Financial
Officer e con l’inserimento dall’esterno del Group Director Marketing e – a partire
da aprile 2013 – del Group Director Sales.
PROSPETTIVE 2013-2015
Con riferimento al 2013, ci si attende un “effetto trascinamento” sulle vendite
dell’anno per l’esigenza di riassorbire lo stock di prodotti rameici in Italia/Europa e
di Tetraconazolo negli Stati Uniti in essere presso i canali di distribuzione a fine
2012 e creatosi a causa della forte siccità in tale anno.
Pur essendo la dimensione di tale “effetto trascinamento” meglio valutabile nel
corso dell’esercizio, si ritiene fin d’ora ragionevole attendersi un fatturato di circa
152
Euro 100 milioni (e, a livello di Gruppo Isagro, di circa Euro 140 milioni) nel 2013,
che poi – grazie all’assorbimento degli effetti della siccità, la ripresa del Basicbusiness e la crescita delle vendite da nuove registrazioni – è previsto
raggiungere circa Euro 150 milioni (e, a livello di Gruppo Isagro, circa Euro 200
milioni) nel 2015.
Nel quadro sopra esposto, che rende superate le previsioni espresse nel marzo
del 2011 per il 2013 e il 2014, Isagro sta lavorando a operazioni di natura
straordinaria per la valorizzazione del proprio attivo di bilancio, con l’obiettivo di
finanziare i propri programmi di sviluppo senza ricorrere a nuovo debito bancario,
come meglio illustrato nel paragrafo sulla continuità aziendale.
La rinnovata squadra manageriale, inoltre, sta procedendo alla costruzione di un
nuovo Business Plan per il periodo 2014-17, che sarà presentato nel quarto
trimestre del corrente esercizio.
MERCATO DEGLI AGROFARMACI
Il mercato degli agrofarmaci convenzionali, escludendo cioè le sementi
geneticamente modificate, in base alle stime preliminari fornite dalla società di
rilevazione Phillips McDougall ha raggiunto nel 2012 un valore di circa US$ 47,2
miliardi (a livello di distribuzione), con un incremento in termini nominali del 7,4%
rispetto al 2011.
I principali fattori che hanno contribuito alla crescita del valore di mercato sono
stati il prezzo dell’erbicida Glifosate, che si è stabilizzato su un livello più alto
rispetto all’anno precedente, e la tenuta degli alti prezzi per le maggiori
commodity agricole, con l’eccezione importante del cotone durante i mesi che
ne hanno preceduto la semina in particolare in Brasile.
L’Europa, che si conferma il principale mercato a livello mondiale, prima di quelli
di Asia e Sud America, nel 2012 si è attestata su un valore di circa US$ 12,5
miliardi (+2,6% rispetto al 2011): più in particolare, in Europa settentrionale la
precoce fine dell’inverno e le forti piogge in primavera hanno sostenuto il
consumo di erbicidi e fungicidi per cereali; per contro, le zone mediterranee sono
state colpite da condizioni di siccità durante la primavera e l’estate, con un
impatto negativo sul consumo di fungicidi. In Europa centrale e orientale, poi,
l’agricoltura ha sofferto prima di un inverno rigido e poi di una estate secca, con
la conseguente riduzione della domanda di agrofarmaci, e specialmente di
fungicidi.
153
Il Nord America, con un volume d’affari di circa US$ 9 miliardi (+7,5% rispetto al
2011), ha avuto un inizio di stagione favorevole che è stato poi però seguito
durante i mesi estivi da una siccità di eccezionale intensità, la maggiore degli
ultimi cinquant’anni, con effetti particolarmente gravi nel corn-belt degli Stati Uniti
in relazione al consumo di fungicidi. Anche il Canada ha registrato una discreta
crescita rispetto al 2011, anno quest’ultimo interessato da avverse condizioni
climatiche.
Il Sud America, nonostante un inizio campagna gravato dalla siccità in Argentina
e nel sud del Brasile, è stata l’area a maggior crescita rispetto al 2011 (+14%),
arrivando a sfiorare i US$ 11,5 miliardi. L’incremento della domanda di mais, soia e
canna da zucchero, e i prezzi elevati per le principali commodity agricole sono
stati i principali fattori di crescita del mercato nel 2012. Occorre peraltro rilevare
che si è osservata una riduzione rispetto al 2011 delle aree coltivate a cotone, a
seguito del calo dei prezzi di tale commodity nelle prima parte dell’anno, con la
conseguente decisione da parte degli agricoltori di dedicare minori superfici a
questa coltura, a vantaggio di altre. In tale segmento, pertanto, si sono avute
importanti pressioni sui volumi di domanda e sui prezzi dei fungicidi.
L’Asia, con i suoi US$ 12,2 miliardi (+6% rispetto al 2011), si conferma il secondo
mercato a livello mondiale dopo l’Europa. Cina e India rimangono i principali
motori della crescita asiatica nonostante le gravi alluvioni che hanno colpito il sudest della Cina e l’incerta stagione monsonica nel Subcontinente, mentre il
mercato giapponese ha mostrato un netto recupero dopo il crollo del 2011
causato dagli effetti dello tsunami, segnando una crescita anno su anno del 5%.
Nel 2012 il numero di acquisizioni di prodotti o di società del settore è stato
significativamente più basso rispetto agli ultimi anni. Inoltre, nessuna delle
operazioni finalizzate nel 2012 è stata di dimensione rilevante in ottica di
consolidamento del settore: dal 2005, infatti, la maggior parte delle operazioni di
fusione
e
acquisizione
nell’industria
agrofarmaceutica
(se
si
esclude
l’acquisizione del 60% di MAI da parte di ChemChina nel 2011) ha coinvolto
imprese di medie o piccole dimensioni. In tale contesto, dunque, sono risultate di
notevole rilevanza le attività di scouting e di acquisizione di società o prodotti
biologici da parte dei principali leader di settore, tra cui Bayer, Syngenta e BASF.
154
RISULTATI ECONOMICI
I Ricavi nel 2012 sono stati pari a Euro 106,32 milioni, in calo di Euro 2,82 milioni (2,6%) rispetto agli Euro 109,14 milioni dell’esercizio precedente. Tale diminuzione
è principalmente dovuta alla contrazione di natura ciclica/congiunturale del
Basic-business, e in particolare (i) alla riduzione delle aree coltivate a cotone (a
vantaggio di altre colture) in Brasile, a seguito dei bassi livelli di prezzo registrati
per questa commodity nei mesi immediatamente precedenti alla scelta di
semina, e (ii) alla siccità che ha colpito in particolare l’Europa mediterranea
durante i mesi estivi, che ha portato ad un minor sviluppo di malattie fungine e,
conseguentemente, ad un calo dei consumi di fungicidi. Detti eventi, peraltro,
sono state in parte compensati dallo sviluppo delle vendite di nuove registrazioni
di prodotti di proprietà, passate da circa Euro 14 milioni (2011) a circa Euro 28
milioni (2012).
Il Costo del lavoro (inclusi gli accantonamenti per premi ai dipendenti) è
aumentato di Euro 0,91 milioni, passando da Euro 15,40 milioni (2011) a Euro
16,31 milioni (2012).
L’EBITDA esclusi componeneti non ricorrenti nel 2012 è stato pari a Euro 8,41
milioni, segnando così una crescita di Euro 2,62 milioni (+30,1%) rispetto agli Euro
6,46 milioni dell’esercizio precedente; tale variazione è imputabile, da un lato, al
miglioramento del mix dei prodotti e, dall’altro lato, alla sostanziale stabilità dei
costi fissi; elementi questi che hanno più che compensato l’aumento dei costi del
lavoro. Tenendo conto anche di tali poste non ricorrenti, che nel 2012 sono state
positive per Euro 1,42 milioni rispetto ad un valore negativo di Euro 1,20 milioni nel
2011, l’EBITDA alla fine dell’esercizio ammontava a Euro 9,83 milioni, in crescita di
Euro 4,56 milioni (+86,6%) rispetto al 2011.
155
SINTESI DEL CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
(€ 000)
2012
2011
Ricavi
106.317
109.135
-2.818
Memo: Costo del lavoro e acc. premi
(16.314)
(15.396)
-918
+1.945
EBITDA esclusi non ricorrenti
Differenze
8.407
6.462
% sui Ricavi
7,9%
5,9%
Poste non ricorrenti nette
1.422
(1.195)
+2.617
9.829
5.267
+4.562
9,2%
4,8%
- immobilizzazioni materiali
(2.778)
(2.925)
- immobilizzazioni immateriali
EBITDA
% sui Ricavi
-2,6%
+30,1%
+86,6%
Ammortamenti:
+147
(4.728)
(3.779)
-949
- perdite di valore delle immobilizzazioni
(136)
(1.327)
+1.191
EBIT
2.187
(2.764)
+4.951
Dividendi da partecipazioni
200
240
-40
(4.807)
(3.888)
-919
Utili (perdite) su cambi, strumenti derivati e altri
102
(3.194)
+3.296
Utili (perdite) da controllate/collegate
(54)
15
-69
Plusvalenza da conferimento (50%)
-
2.516
-2.516
Plusvalenza cessione partecipazione ISEM (50%)
-
1.890
-1.890
Plusv.za netta cessione partecipazioni Isagro Italia e SIB
Plusv.za netta cessione/liquidazione altre società del
Gruppo
-
10.714
-10.714
3
718
-715
(2.369)
6.247
-8.616
(507)
2.872
-3.379
(2.876)
9.119
-11.995
Oneri finanziari
Risultato ante imposte
Imposte correnti e differite
Risultato netto
n.a.
n.a.
n.a.
L’EBIT, poi, è stato pari a Euro 2,19 milioni rispetto alla perdita operativa di Euro
2,76 registrata nel 2011, per effetto anche delle minori perdite di valore delle
immobilizzazioni, che sono passate da Euro 1,33 milioni (2011) a Euro 0,14 milioni
(2012), più che compensando i maggiori ammortamenti di periodo.
Gli Oneri finanziari sono passati da Euro 3,89 milioni nel 2011 a Euro 4,81 milioni
nel 2012, segnando così un peggioramento di Euro 0,92 milioni dovuto, in
particolare, alla crescita dell’indebitamento e ai maggiori spread. Le operazioni di
copertura, invece, hanno portato a un Utile su cambi, strumenti derivati e altri
di Euro 0,10 milioni, che si raffronta con la perdita di Euro 3,19 milioni subita nel
2011.
156
Si ricorda, inoltre, con riferimento alle sopra citate operazioni di copertura, che
esse sono esclusivamente a fronte di operazioni gestionali e non hanno,
pertanto, carattere speculativo: tuttavia, non soddisfacendo i requisiti previsti
dallo IAS 39 relativamente alle coperture dei c.d. “rischi specifici”, tali operazioni
sono considerate di “trading” e imputate, sia per la parte già realizzata che per
quella non ancora realizzata, direttamente tra le componenti finanziarie di reddito.
I Dividendi da partecipazioni, infine, sono stati pari a Euro 0,20 milioni, cioè
sostanzialmente allineati agli Euro 0,24 milioni del 2011.
Il Risultato ante imposte è stato negativo per Euro 2,37 milioni rispetto all’utile di
Euro 6,25 milioni dell’esercizio precedente; risultato quest’ultimo che beneficiava
tuttavia delle plusvalenze nette, pari a Euro 15,84 milioni, derivanti dalle operazioni
non ricorrenti concluse nella prima metà del 2011.
La Vostra Società ha chiuso l’esercizio 2012 con un Risultato netto in perdita di
Euro 2,88 milioni, che si raffronta all’utile netto di Euro 9,12 milioni del 2011;
risultato quest’ultimo che beneficiava tuttavia delle plusvalenze nette, pari a Euro
15,84 milioni, derivanti dalle operazioni non ricorrenti concluse nella prima metà
del 2011.
Da un punto di vista patrimoniale, il Capitale investito netto al 31 dicembre 2012
della Vostra Società era pari a Euro 129,05 milioni, segnando così un aumento di
Euro 6,38 milioni rispetto all’esercizio precedente, dovuto principalmente a:
•
l’incremento del capitale fisso netto, passato da Euro 98,17 milioni a Euro
101,14 milioni;
•
l’incremento del capitale circolante netto, passato da Euro 27,24 milioni a
Euro 30,82 milioni.
Con riferimento in particolare al Capitale fisso netto, esso è passato da Euro
98,16 milioni al 31 dicembre 2011 a Euro 101,14 milioni al 31 dicembre 2012,
segnando così un incremento di Euro 2,98 milioni principalmente ascrivibile
all’aumento di valore delle immobilizzazioni immateriali a fronte dei maggiori
investimenti capitalizzati in Ricerca & Sviluppo.
Il Capitale circolante netto, invece, è passato da Euro 27,24 milioni al 31
dicembre 2011 a Euro 30,82 milioni al 31 dicembre 2012, con un incremento di
Euro 3,58 milioni dovuto ai seguenti eventi:
•
l’aumento delle rimanenze di magazzino, passate da Euro 27,12 milioni a
Euro 30,76 milioni;
157
•
l’assorbimento dei debiti commerciali, scesi da Euro 39,48 milioni a Euro
36,35 milioni;
•
l’incremento dei fondi correnti e altre attività nette d’esercizio, passate da
Euro 0,11 milioni a Euro 2,07 milioni.
Eventi questi che hanno più che compensato la diminuzione di Euro 5,13 milioni a
livello di crediti commerciali, scesi da Euro 39,48 milioni a Euro 34,35 milioni.
SINTESI STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
(€ 000)
31.12.2012
31.12.2011
Differenze
Capitale fisso netto
101.143
98.165
+2.978
+3,0%
Capitale circolante netto
30.823
27.237
+3.586
+13,2%
T.F.R.
(2.915)
(2.727)
-188
n.a.
129.051
122.675
+6.376
+5,2%
71.514
76.140
-4.626
-6,1%
57.537
46.535
11.002
23,6%
9.402
(503)
+9.905
n.a.
0,80
0,61
129.051
122.675
+6.376
+5,2%
Capitale investito netto
Finanziato da:
Mezzi propri
Posizione finanziaria netta
di cui: - Debiti fin. a medio/lungo termine
Rapporto Debt/Equity
Totale
Con riferimento invece alle fonti di finanziamento, i Mezzi propri al 31 dicembre
2012 erano pari a Euro 71,51 milioni, segnando così una diminuzione di Euro 4,63
milioni rispetto agli Euro 76,14 milioni al 31 dicembre 2011 dovuta, da un lato, al
pagamento di dividendi ai Soci per un totale di Euro 1,75 milioni e, dall’altro, alla
perdita di periodo che è ammontata a Euro 2,88 milioni.
Per quanto riguarda la Posizione finanziaria netta, invece, al 31 dicembre 2012
essa era pari a Euro 57,54 milioni, segnando così un incremento di Euro 11,00
milioni rispetto agli Euro 46,54 milioni al 31 dicembre 2011. Si evidenzia, peraltro,
che l’incremento della posizione finanziaria netta è dovuto essenzialmente alla
prosecuzione degli investimenti di ricerca e sviluppo iniziata nei precedenti
esercizi.
La combinazione dei sopracitati effetti di riduzione dei mezzi propri e di aumento
della posizione finanziaria netta, infine, ha portato alla crescita del Rapporto
debt/equity, che è passato da 0,61 nel 2011 a 0,80 nel 2012.
158
PRINCIPALI INDICATORI FINANZIARI
La tabella sottostante riporta i principali indicatori di natura econmico-finanziaria
relativi alla Vostra Società:
PRINCIPALI INDICATORI FINANZIARI
2012
2011
17.500
17.500
(0,16)
0,52
4,09
4,35
R.O.E.
-4,0%
12,0%
R.O.I.
1,7%
-2,3%
Posizione finanziaria netta / EBITDA
5,85
8,84
Capitale fisso netto / (Mezzi propri + TFR + PFN m/l termine)
1,21
1,25
N. azioni* (000)
Utile/(perdita) base per azione (€)
Mezzi propri per azione (€)
* Escluse 50.000 azioni proprie
Con riferimento ai principali indici finanziari, si evidenzia che l’inversione da un utile
d’esercizio di Euro 9,12 milioni nel 2011 a una perdita netta di Euro 2,88 milioni nel
2012 ha fatto sì che il risultato netto per azione passasse da un valore positivo
di 0,52 Euro/azione a uno negativo di 0,16 Euro/azione; per la stessa ragione, il
R.O.E. (Return on Equity o Risultato netto su mezzi propri) è passato da +12,0%
nel 2011 a -4,0% nel 2012.
Il R.O.I. (Return on Investment o Risultato operative su capitale investito netto),
invece, è passato da -2,3% a +1,7% grazie all’importante incremento a livello di
risultato operativo, quest’ultimo passato da una perdita di Euro 2,76 milioni a un
utile di Euro 2,19 milioni.
Infine, si segnala la netta diminuzione del rapporto tra posizione finanziaria
netta ed EBITDA, passato da 8,84 nel 2011 a 5,85 nel 2012, grazie all’incremento
del margine operativo lordo (+86,6%) che si è rilevato più che proporzionale
rispetto a quello della posizione finanziaria netta (+23,6%).
OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO E SULLA CONTINUITÀ
AZIENDALE
L’incremento a livello di risultato operativo rispetto al 2011, nonostante le
avversità climatiche legate ai fenomeni di siccità che hanno colpito il Nord
America e l’Europa meridionale durante i mesi estivi, dimostra la solidità del
modello di business fondato sullo sviluppo di nuove registrazioni di prodotti di
proprietà. Si ritiene, tuttavia, che l’atteso “effetto trascinamento” della siccità sui
159
volumi di vendita del 2013 renda necessario per la Vostra Società il
perfezionamento
di
operazioni
straordinarie
finalizzate
a
garantire
l’autofinanziamento dei propri programmi di sviluppo, minimizzando in questo
modo il ricorso a nuovo debito bancario.
A tal riguardo, infatti, si evidenzia che le condizioni di forte siccità manifestatesi nel
2012 hanno comportato, pur in un quadro di risultati dalla gestione caratteristica
in significativa crescita nel 2012 rispetto al 2011, il conseguimento di un livello di
utile e di generazione di cassa sensibilmente inferiori a quelli prospettati dalle
stime del Business Plan del marzo 2011 per il periodo 2011-2014 che, allo stato,
sono da considerarsi sostanzialmente superate. Infatti, il settore in cui la Società
opera risulta essere influenzato da variabili esogene non controllabili come,
appunto, le variazioni climatiche ed i tempi di ottenimento delle registrazioni dei
prodotti.
Parallelamente, la Vostra Società intende continuare a investire in attività di
Ricerca & Sviluppo che, avendo per loro natura un orizzonte temporale di mediolungo termine, si ritiene non debbano essere influenzate, nel breve termine, da
possibili eventi avversi di natura ciclica/congiunturale. Ciò, peraltro, anche alla
luce del rilevante potenziale commerciale sottostante i progetti di sviluppo
attualmente in pipeline.
A tal fine, come già anticipato, è interesse prioritario del management di Isagro
perseguire nel 2013 operazioni di natura straordinaria che, facendo leva anche
su una parte dell’attivo di bilancio consolidato oggi non adeguatamente
valorizzata, possano contribuire all’autofinanziamento delle esigenze di cassa per
l’esercizio in corso.
Nel quadro sopra esposto, la rinnovata squadra di vertice procederà nei prossimi
mesi alla costruzione di un nuovo Business Plan per il periodo 2014-2017, che
sarà completato dopo l’estate per poi essere sottoposto, nella seconda parte
dell’anno, all’approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società.
Nel frattempo, sia ai fini di supporto e monitoraggio delle attività gestionali che a
quelli di verifica degli impairment test delle immobilizzazioni immateriali, e in
particolare dei costi capitalizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti e formulati, è
stato redatto e presentato al Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2013, e
da quest’ultimo approvato, un documento contente delle previsioni per
l’esercizio in corso e delle stime preliminari per il periodo 2014-2017. Tale
documento è stato redatto tenendo in considerazione ipotesi ragionevoli e
prudenti che riflettono anche le previsioni legate al trascinamento degli effetti
della significativa ed inusuale siccità occorsa nel 2012. Gli Amministratori
ritengono quindi che le stime preliminari sopracitate siano ragionevoli e
realizzabili, come desumibile tra l’altro dall’esperienza storica da cui si evince che,
160
escludendo l’effetto delle variabili non controllabili già descritte, le previsioni sono
state sostanzialmente confermate dai dati consuntivi.
Tale documento conferma inoltre il piano di investimenti in Ricerca & Sviluppo nel
2013 grazie, anche, ad alcune operazioni di natura straordinaria. Tali operazioni
sono principalmente rappresentate dalla cessione di almeno una molecola di
proprietà del Gruppo Isagro, oltre che ad accordi inerenti i diritti su altri prodotti in
business/aree geografiche attualmente non coperti dalla Vostra Società. In
particolare, si segnala che è già stata ottenuta un’offerta vincolante per l’acquisto
di una molecola di proprietà della joint-venture 50/50 ISEM S.r.l.; tale offerta,
ricevuta a marzo 2013, è stata accettata dal Consiglio di Amministrazione di ISEM
S.r.l..
Alla luce di quanto sopra esposto, il bilancio d’esercizio è stato redatto sulla base
del presupposto della continuità aziendale: la Vostra Società, infatti, ha valutato
che, pur in presenza del noto difficile contesto economico e finanziario, non
sussistono significative incertezze sulla continuità aziendale (come definite dallo
IAS 1 §25), anche alla luce del risultato operativo del 2012 e in considerazione
delle azioni già intraprese per fronteggiare i cambiamenti che stanno
interessando alcuni prodotti/mercati su cui opera Isagro e della propria flessibilità
industriale e finanziaria.
GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO: OBIETTIVI E CRITERI
Per quanto riguarda l’informativa sulla gestione del rischio si rimanda alla nota n.
42 della Nota Illustrativa.
ATTIVITÀ DI RICERCA & SVILUPPO
A)
RICERCA INNOVATIVA
L’attività di ricerca, condotta dalla Vostro Società per mezzo della già
controllata Isagro Ricerca S.r.l. – società poi fusa per incorporazione in Isagro
S.p.A. con effetto dal 1° gennaio 2013 – nel corso del 2012 si è concentrata
su due linee di ricerca miranti all’ottenimento rispettivamente di: (i) un nuovo
fungicida a largo spettro, che si aggiungerebbe a quello appartenete alla
classe SDHi avviato allo sviluppo nel 2012, e (ii) un nuovo erbicida graminicida
anche se, per quest’ultimo progetto, si è potuto dare poco spazio all’attività
di ricerca nell’ultima parte dell’anno in quanto si è data priorità allo studio del
nuovo fungicida SDHi, che è ora in fase di sviluppo. È proseguito, inoltre, lo
studio finalizzato all’identificazione di nuovi formulati a base di rame in grado
161
di agire a dosi particolarmente ridotte e con uno spettro d’azione più ampio
rispetto a quelli attualmente sul mercato.
B)
SVILUPPO PRODOTTI
Si evidenziano di seguito le principali attività di sviluppo svolte nel corso del
2012, divise per famiglia di prodotto:
IR6141 (o Kiralaxyl® o Benalaxyl-M) – isomero attivo del Benalaxyl
Il processo per l’inclusione nell’Annex I del Regolamento 1107 del 2009 è
nelle fasi finali. L’unico punto ancora aperto (modellistica per la predizione
della presenza della sostanza e dei suoi metaboliti nelle acque di falda) è
stato oggetto di discussione fra gli esperti della Commissione, l’European
Food Safety Agency (EFSA) e i diversi Stati membri.
L’inclusione è attesa nel corso del 2013, con un ritardo nelle tempistiche
registrative che non ha comunque avuto impatto sulle vendite, grazie
all’estensione della validità delle registrazioni provvisorie da parte dell’autorità
competente.
Più in particolare, l’attività di sviluppo nel corso del 2012 si è concentrata sui
seguenti progetti:
−
follow-up del processo di inclusione del Kiralaxyl nell’Annex I del
Regolamento 1107 del 2009;
−
preparazione del dossier per la registrazione del Kiralaxyl negli Stati
Uniti per il trattamento delle sementi;
−
esecuzione studi per la registrazione del formulato Kiralaxyl + rame
ossicloruro + rame idrossido WG su vite e colture orticole in Europa;
−
completamento degli studi necessari per richiedere l’ottenimento
dell’import tolerance negli Stati Uniti (ossia l’autorizzazione per
l’importazione di prodotti agricoli, o loro derivati, nel rispetto di
determinati livelli massimi di residui chimici) che consentirà ad Isagro di
consolidare le proprie vendite in alcuni segmenti di mercato molto
importanti come quello della vite in Francia.
IR9792 (o inibitore della Succinato Deidrogenasi o SDHi) – fungicida ad ampio
spettro
È cominciato nel corso dell’anno lo sviluppo del nuovo fungicida originato nel
2010 dalla Ricerca Innovativa di Isagro; tale fungicida appartiene alla classe
degli inibitori della Succinato Deidrogenasi (o “SDHi”) che, negli ultimi diciotto
mesi, ha rappresentato un’importante novità nel mercato dei fungicidi (e in
particolare di quelli per il trattamento delle malattie dei cereali), grazie al
162
lancio di alcuni nuovi SDHi con caratteristiche innovative rispetto al passato
da parte di BASF, Bayer e Syngenta.
Le prove sin qui effettuate sia in serra che in campo suggeriscono che il
composto sviluppato da Isagro avrebbe le medesime caratteristiche
innovative dei prodotti concorrenti appartenenti alle multinazionali dianzi
citate; distribuendo queste ultime i propri prodotti tramite reti di proprietà, si
aprirebbero per Isagro potenziali spazi di mercato su quei canali distributivi
indipendenti o appartenenti ad altri gruppi multinazionali che non abbiano
accesso a tale categoria di prodotto innovativo, in aggiunta ai canali
distributivi direttamente presidiati da Isagro.
Nell’ultimo trimestre del 2012 in collaborazione con FMC (con la quale Isagro
ha siglato un accordo per il co-sviluppo di questa molecola) è stato
approntato il piano di registrazione per l’autorizzazione del principio attivo in
Europa, Stati Uniti e Brasile. Sono altresì state definite le prove di campo per
la stagione 2013 ed è cominciata la sintesi del primo macro campione per le
attività del 2013.
Tetraconazolo – fungicida ad ampio spettro
Nel corso del 2012 si è completata l’ultima fase (Step 2) del processo di
revisione straordinaria del Tetraconazolo, intrapreso dopo l’inclusione di
questo principio attivo in Annex I, ossia l’elenco a livello di Unione Europea di
molecole approvate per l’impiego in agricoltura, con l’invio alle autorità
competenti dei dossier registrativi concernenti i numerosi formulati a base di
Tetraconazolo oggetto di difesa in Europa .
L’attività di sviluppo, invece, è stata concentrata principalmente sul progetto
di estensione d’uso e di difesa del Mettle® negli Stati Uniti e sulla
registrazione della miscela Tetraconazolo + Azoxystrobin (il cui marchio
principale è Domark® XL) in Brasile ed in alcuni altri paesi dell’America Latina
e in Cina.
Si evidenzia che la prima delle due registrazioni attese nell’esercizio per tale
prodotto in Brasile è stata ottenuta nel corso del primo semestre, mentre la
seconda, “clone” della prima, è stata ottenuta nel mese di dicembre, non in
tempo quindi per la campagna del 2012. Nell’ultimo trimestre, infine, è stata
sottoposta la domanda di estensione su altre colture per il formulato in
questione.
Prodotti rameici
Si è completata l’ultima fase (Step 2) del processo di revisione straordinaria
dei prodotti rameici, intrapreso dopo l’inclusione in Annex I dei tre sali di rame
Ossicloruro, Idrossido e Solfato di rame, con l’invio alle autorità competenti
163
dei dossier registrativi concernenti i numerosi formulati a base di rame
oggetto di difesa in Europa.
È inoltre proseguito lo sviluppo di alcuni nuovi prodotti a minore dosaggio e a
ridotto impatto ambientale a base della miscela di Ossicloruro e Idrossido
principalmente in Europa.
Biostimolanti
Prosegue il piano di sviluppo dei Biostimolanti in Brasile, Cina e Stati Uniti,
nonché in alcuni paesi dell’Europa dell’est, dove si stanno eseguendo
programmi di prove di campo su varie colture.
Prodotti microbiologici
L’attività di sviluppo ha riguardato soprattutto la richiesta per l’estensione
d’uso del Remedier sul “mal dell’esca della vite” in Italia, che si stima porterà
nei prossimi anni ad una importante crescita delle vendite di tale prodotto,
oltre che all’ampliamento/ completamento dei dossier registrativi per altri
paesi.
Feromoni
Continua l’attività di sviluppo sul progetto Ecodian® per il controllo di un
insetto molto dannoso su diverse colture ad alto reddito, la cui richiesta di
registrazione in Italia è prevista nel corso del 2013.
C) NUOVE REGISTRAZIONI
Nel corso del 2012 sono state ottenute 23 nuove registrazioni, tra le quali si
segnala, come già detto, quella della nuova miscela di Tetraconazolo +
Azoxystrobin sulla soia in Brasile, alla quale ha fatto seguito quella in Uruguay.
Nuove registrazioni e estensione d’uso su altre colture (e.g. riso, caffè,
grano, mais, fagioli, cotone) di questa nuova miscela nei principali paesi
dell’America Latina seguiranno nel biennio 2013-14.
Per quel che riguarda il Tetraconazolo, sono stati inoltre ottenuti l’estensione
di uso del formulato Eminent® su barbabietola da zucchero in Russia e il
recupero della registrazione del Domark® in Egitto.
Si segnalano, poi, le registrazioni della miscela Kiralaxyl + Mancozeb WG in
Italia. Per quanto riguarda invece i fungicidi a base di rame, si evidenzia
l’ottenimento di due nuove registrazioni in Asia: Malesia (Airone SC) e Taiwan
(Airone SC).
164
PRINCIPALI EVENTI DEL 2012
Si riportano di seguito i principali eventi occorsi durante il 2012:
A)
OTTENIMENTO DELLA PRIMA TRANCHE DI UN FINANZIAMENTO A MEDIOLUNGO TERMINE DALLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI
Il 24 aprile 2012, dopo l’ottenimento delle necessarie garanzie bancarie da
parte di BNL-BNP Paribas, SACE e UBI, Isagro S.p.A. ha finalizzato la prima
tranche da Euro 15 milioni di un finanziamento a medio/lungo termine della
Banca Europea per gli Investimenti a supporto del programma di ricerca,
innovazione e sviluppo del Gruppo nel periodo 2010-2013.
Il finanziamento, che prevede un importo massimo di Euro 25 milioni e una
durata di 6 anni, con 18 mesi di pre-ammortamento, è stato deliberato da
parte della BEI al termine di un processo di due-diligence tecnico-scientifica
e finanziaria. Prova questa della validità delle strutture e dei programmi di
ricerca, innovazione e sviluppo messi in atto negli ultimi anni.
La Vostra Società, peraltro, sta perseguendo l’obbiettivo di ottenere, nella
prima metà del 2013, l’erogazione della seconda tranche (per un
ammontare massimo di Euro 10 milioni) del suddetto finanziamento a
medio/lungo termine da parte della BEI.
B)
APPROVAZIONE
DEL
BILANCIO
2011
CON
DISTRIBUZIONE
DI
UN
DIVIDENDO DI EURO 0,10 PER AZIONE
In data 26 aprile 2012, l’Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio
d’esercizio 2011, accettando la proposta del Consiglio di Amministrazione di
distribuire un dividendo pari a Euro 0,10 per azione, con data di stacco della
cedola e di pagamento avvenuti rispettivamente il 28 maggio e il 31 maggio
2012.
C) RINNOVO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
L’Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2012 ha nominato il nuovo Consiglio
di Amministrazione, che rimarrà in carica fino all’approvazione del Bilancio al
31 dicembre 2014. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto dai
seguenti sette membri, tutti eletti sulla base dell’unica lista presentata dal
socio di maggioranza Holdisa S.r.l.: Giorgio Basile (Presidente); Maurizio
Basile (Vice Presidente); Paolo Piccardi; Carlo Porcari; Adriana Silvia Sartor
(Amministratore indipendente); Elena Vasco (Amministratore indipendente);
Antonio Zoncada (Amministratore indipendente).
165
Nella sua prima riunione, in data 10 maggio 2012, il Consiglio di
Amministrazione di Isagro S.p.A. ha approvato la costituzione di tre comitati
interni al Consiglio stesso:
•
il comitato nomine e remunerazione, composto da Adriana Silvia Sartor
(Presidente), Carlo Porcari ed Antonio Zoncada;
•
il
comitato
controllo
e
rischi, composto da Antonio Zoncada
(Presidente), Adriana Silvia Sartor ed Elena Vasco;
•
il comitato Amministratori Indipendenti, composto da Antonio Zoncada
(Lead Independent Director), Adriana Silvia Sartor ed Elena Vasco.
Nel corso della stesso Consiglio di Amministrazione è stato poi rinnovato
l’Organismo di Vigilanza, composto da: Renato Colavolpe (Presidente),
Antonio Zoncada e Laura Trovato (Responsabile Internal Auditing).
Nella successiva riunione consiliare, tenutasi il 21 maggio 2012, sono stati
approvati i Regolamenti e i budget del comitato nomine e remunerazione e
del comitato controllo e rischi, nonché l’importo dei compensi spettanti ai
componenti dei medesimi comitati.
Si segnala, inoltre, che il Consigliere indipendente Elena Vasco ha
rassegnato le proprie dimissioni quale membro del comitato controllo e
rischi, con efficacia dal 1° gennaio 2013, a causa di sopravvenuti impegni che
non le consentono di dedicare a tale attività il tempo reputato necessario.
Per effetto di tali dimissioni, il Consiglio di Amministrazione della Società,
riunitosi in data 8 febbraio 2013, dopo aver valutato che tale comitato può
essere composto da due soli Consiglieri, purché indipendenti, secondo
quanto previsto dall’art. 4.C.1. del Codice di Autodisciplina delle società
quotate, ha deliberato:
•
di approvare la ridotta composizione a due membri, effettiva dal 1°
gennaio 2013, nelle persone dei due attuali componenti del comitato
signori Adriana Silvia Sartor e Antonio Zoncada;
•
di approvare il nuovo Regolamento del comitato controllo e rischi, nel
quale sono state introdotte alcune modifiche con riferimento all’art. 2,
che ne disciplina la composizione, e all’art. 5.4, che stabilisce la validità
delle riunioni.
D) CONFERIMENTO DELL’INCARICO DI REVISIONE LEGALE DEI CONTI A
DELOITTE & TOUCHE
L’Assemblea degli Azionisti, in data 26 aprile 2012, ha deliberato di conferire
alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. l’incarico di revisione legale
166
del Bilancio d’esercizio e del Bilancio consolidato del Gruppo Isagro, nonché
l’incarico di revisione limitata della relazione semestrale, per il novennio 20122020.
E)
NOMINA DEL NUOVO CHIEF FINANCIAL OFFICER E DIRIGENTE PREPOSTO
Con decorrenza 1° maggio 2012, Ruggero Gambini è stato nominato Chief
Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili
societari.
Ruggero Gambini, laureato in Economia, è entrato in Isagro nel 2000
occupandosi di controllo di gestione, pianificazione strategica e finanziaria,
Investor Relations e operazioni straordinarie. Dal 2003 al 2006 è stato
Financial Controller e Investor Relations Manager, mentre dal 2006 al 2008
ha ricoperto il ruolo di Direttore finanza, controllo e coordinamento
amministrativo presso l’allora partecipata Sipcam Isagro Brasil S.A.; nel 2008
è rientrato in Italia come Direttore Finanza e Controllo inizialmente per la
Isagro S.p.A. e poi per il Gruppo.
F)
NOMINA
DEL
NUOVO
CHIEF
OPERATING
OFFICER
–
DIRETTORE
GENERALE OPERATIONS
Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data 27 giugno 2012, ha nominato
Roberto Bonetti nuovo Chief Operating Officer – Direttore Generale
Operations, con decorrenza dal 1° luglio 2012.
Roberto Bonetti, ingegnere chimico, è entrato in Isagro nel 2002 con la
responsabilità degli investimenti industriali, seguendo diversi progetti sia negli
stabilimenti italiani che in quello indiano di Panoli. Nel 2004, poi, è stato
nominato Project Manager per la realizzazione dello stabilimento di Bussi sul
Tirino per la sintesi chimica del Tetraconazolo.
Dal 2006 al 2008 ha ricoperto il ruolo di Investor Relations Manager, per poi
tornare nell’area industriale come Direttore di gruppo Produzione e Supply
Chain.
G) ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LA RICERCA & SVILUPPO CON FMC
CORPORATION
In data 24 settembre 2012, la Vostra Società ha reso noto di aver firmato un
accordo di collaborazione con FMC Corporation (una società chimica
americana, diversificata e con più di un secolo di storia) per il co-sviluppo di
un nuovo fungicida a largo spettro d’azione, originato dalla Ricerca
Innovativa di Isagro e appartenente alla famiglia chimica delle carbossammidi
(SDHi), con possibilità di impiego in tutto il mondo.
167
Tale accordo conferma, da un lato, l’impegno di Isagro nella ricerca di nuove
molecole ad elevato potenziale commerciale e, dall’altro lato, l’interesse della
Vostra Società a continuare a stabilire alleanze di lungo periodo con partner
industriali complementari in modo da ridurre il profilo di rischio degli
investimenti nello sviluppo di nuovi principi attivi e aumentare l’estrazione di
valore dai prodotti di proprietà.
H) TERMINE ANTICIPATO DEL “JOINT DISCOVERY AGREEMENT” CON
CHEMTURA
In coerenza con le linee strategiche riepilogate in apertura della Relazione,
Isagro e Chemtura AgroSolutions hanno concordato il termine anticipato del
Joint Discovery Agreement con effetto dal 1° gennaio 2013. Si segnala altresì
che l’interruzione anticipata dell’accordo non ha comportato l’addebito di
alcuna penalità contrattuale.
I)
FUSIONE ISAGRO RICERCA S.R.L. IN ISAGRO S.P.A.
Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A., riunitosi il 25 settembre 2012,
ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l.
in Isagro S.p.A., redatto ai sensi degli articoli 2505, comma 1 e 2501-ter del
Codice Civile, sulla base delle situazioni patrimoniali al 30 giugno 2012 delle
due società.
In considerazione del fatto che Isagro Ricerca S.r.l. è interamente posseduta
da Isagro S.p.A., detta operazione di fusione per incorporazione, che è
finalizzata all’ottimizzazione di costi e servizi in un’ottica di incremento
dell’efficienza operativa, non comporta alcun concambio né aumento di
capitale.
Nella successiva seduta del 7 novembre 2012, con verbale a rogito notaio
Cesare Bignami n. rep. 113454/35951 (iscritto presso il Registro Imprese di
Milano il 9 novembre 2012, prot. n. 300578/2012), il Consiglio di
Amministrazione della Società ha deliberato di approvare la fusione.
In forza di atto stipulato il 15 gennaio 2013 a rogito notaio Cesare Bignami n.
rep. 113760/36104 (iscritto presso il Registro Imprese di Milano il 24 gennaio
2013 prot. n. 15937), la società Isagro Ricerca S.r.l. è stata fusa per
incorporazione nella Isagro S.p.A..
Gli effetti fiscali e contabili della suddetta fusione decorrono dal 1° gennaio
2013, mentre gli effetti civilistici decorrono, ai sensi dell’art. 2504-bis del
codice civile, dal 24 gennaio 2013.
168
J)
SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA EX DELIBERA CONSOB N. 18079 DEL
20.02.2012
Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A., riunitosi il 25 settembre 2012,
ha deliberato, ai sensi dell’art. 3 della Delibera CONSOB n. 18079 del 20
gennaio 2012, di aderire al regime di opt-out di cui agli artt. 70, comma 8 e
71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB n. 11971/99 (c.d. Regolamento
Emittenti), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di
pubblicazione dei documenti informativi in caso di operazioni significative di
fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in
natura, acquisizione e cessione.
K)
CANCELLAZIONE DI ISI S.R.L. IN LIQUIDAZIONE DAL REGISTRO DELLE
IMPRESE
Il 18 ottobre 2012 Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione, società
controllata al 50% da Isagro S.p.A., è stata definitivamente cancellata dal
competente Registro delle Imprese.
RISORSE UMANE
Gli organici effettivi alla data del 31 dicembre 2012 sono pari a 250 unità, così
suddivise:
Numero dipendenti
31/12/2012
31/12/2011
Differenza
Dirigenti/Executives
31
27
+4
Quadri
43
47
-4
Impiegati*
79
85
-6
Operai
97
86
+11
Totale
250
245
+5
* Include “Qualifiche speciali”
Nel corso dell’esercizio l’organico è aumento di 5 unità rispetto al 2011: in
particolare, sono aumentati i numeri di Dirigenti (+4 unità) e Operai (+11 unità)
mentre sono diminuiti quelli di Quadri (-4 unità) e Impiegati (-6 unità).
Nel 2012 il rapporto con le Organizzazioni Sindacali si è generalmente mantenuto
su un piano di collaborazione costruttiva che ha caratterizzato il normale
andamento delle relazioni industriali. Nello specifico tale politica ha consentito:
•
la condivisione dell’applicazione delle flessibilità organizzative offerte
dal CCNL, principalmente nei siti industriali, al fine di garantire le
diverse richieste produttive stagionali;
169
•
il rinnovo degli accordi annuali relativi alla contrattazione di secondo
livello sul Premio di Partecipazione (obiettivi di produttività);
•
la sottoscrizione, nel mese di dicembre 2012, dell’accordo sindacale
con le OO.SS. di Pescara per il sito produttivo di Bussi sul Tirino con il
quale – a seguito della siccità che ha fortemente ridotto i consumi di
Tetraconazolo rispetto alle previsioni iniziali, con la creazione di un
importante stock presso la catena distributiva a fine 2012 – è stato
condiviso un periodo di sospensione delle attività produttive con
l’intervento della CIGO (Cassa Integrazione Guadagni a regime
Ordinario) pari a 13 settimane, dal 7 gennaio al 7 aprile 2013, che
interessa la totalità della forza lavoro (14 unità) del sito stesso. Sulla
base delle attuali previsioni di vendita per il 2013 si prevede che
l’attività produttiva presso il sito di Bussi sul Tirino possa riprendere l’8
aprile 2013.
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO
LEGISLATIVO 231/2001
Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A. ha provveduto, in data 2 agosto
2012, ad aggiornare il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (di seguito
anche “Modello”) recependo le novità normative e giurisprudenziali in materia in
vigore a tale data.
Si segnala che, nel corso del secondo semestre 2012, è stato ampliato il
catalogo dei reati-presupposto della responsabilità ex D.Lgs. 231/2001 per
effetto dell’evoluzione del quadro normativo, di seguito richiamato:
•
D.Lgs. 109/2012, del 25 luglio 2012, ha introdotto l'art. 25-duodecies
“Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare”;
•
Legge 190/2012, del 6 novembre 2012, ha introdotto l’art. 25 “Induzione
indebita a dare o promettere utilità” e l'art. 25-ter “Corruzione tra privati”.
In considerazione di quanto sopra, Isagro ha avviato, nel mese di febbraio 2013,
su proposta dell’Organismo di Vigilanza, l’attività di aggiornamento/integrazione
del risk-assessment e conseguente modifica del Modello per riflettere i
cambiamenti derivanti dalla citata evoluzione normativa nonché gli impatti della
fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l., occorsa nel mese di gennaio
2013.
Il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello e di curarne
l’aggiornamento è affidato all’Organismo di Vigilanza che è stato rinnovato con la
delibera del Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A. del 10 maggio 2012.
Tale Organismo, il cui mandato triennale scadrà con l’approvazione del bilancio al
31 dicembre 2014, presenta una struttura collegiale al fine di soddisfare i requisiti
170
di indipendenza, autonomia, professionalità e continuità d’azione richiesti dal
D.Lgs. 231/2001. L’Organismo di Vigilanza, in particolare, riferisce in merito
all’attuazione del Modello, e alle eventuali criticità, direttamente al Consiglio di
Amministrazione mediante una rendicontazione semestrale.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha poi approvato il Codice Etico di
Gruppo al fine di rendere le regole di condotta e i principi di comportamento in
essere presso Isagro S.p.A. adottabili anche presso le società estere del Gruppo.
Tale documento, che definisce i principi di condotta negli affari, gli impegni
deontologici richiesti ad amministratori, dipendenti e collaboratori nonché le
regole di condotta verso l’insieme degli stakeholder, è parte integrante del
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo.
CODICE DI AUTODISCIPLINA E RELAZIONE CORPORATE GOVERNANCE
Il Comitato per la Corporate Governance ha emanato, in data 5 dicembre 2011,
una nuova edizione del Codice di Autodisciplina delle società quotate. In
particolare,
è
stata
rafforzata
la
centralità
dell’azione
del
Consiglio
di
Amministrazione e dei Comitati interni al Consiglio nonché la loro componente
“indipendente”. È stata posta, poi, una particolare enfasi sul ruolo della funzione
di Internal Auditing e sono state riviste le raccomandazioni in tema di controllo
interno, al fine di perseguire una razionalizzazione del sistema di controlli.
Nel corso della riunione tenutasi in data 13 marzo 2012, il Consiglio di
Amministrazione della Società ha esaminato i contenuti e le novità introdotte dal
sopra citato Codice di Autodisciplina e ha approvato la sua adozione.
PROCEDIMENTI GIUDIZIALI
Nel corso del secondo semestre del 2010 Isagro S.p.A. ha chiesto di essere
ammessa al passivo di Caffaro S.r.l. in amministrazione straordinaria in relazione
al credito vantato in virtù della garanzia rilasciata da Caffaro a favore di Isagro,
con il contratto preliminare di compravendita di ramo d’azienda del 4 luglio 2001,
per i costi relativi all’esecuzione delle opere di bonifica del sito di Aprilia.
Il Tribunale di Udine, con decreto che ha dichiarato esecutivo lo stato del passivo,
ha rigettato la domanda ritenendo la pretesa di Isagro un credito eventuale e
futuro, la cui esistenza sarebbe ancora da verificare. Isagro ha avanzato quindi
opposizione a tale decisione e il Giudice ha disposto la consulenza tecnica
d’ufficio al fine di accertare la necessità o meno degli interventi nonché i costi. Il
consulente tecnico d’ufficio (di seguito anche “CTU”) ha depositato la propria
relazione peritale, che attesta la necessità di eseguire interventi di bonifica sul sito
per Euro 1,2 milioni.
171
Su richiesta di Isagro, che non ritiene congrua la stima operata dal consulente
tecnico, lo stesso è stato convocato dal Giudice per chiarimenti nell’udienza del
23 novembre 2011. A tale udienza, il Giudice ha ritenuto di dovere chiedere
informazioni al Comune di Aprilia circa lo stato della Conferenza dei Servizi a suo
tempo avviata in relazione alla bonifica del sito. In attesa di ricevere le
informazioni richieste dal Comune di Aprilia, la causa è stata rinviata all’udienza
del 16 aprile 2012. A tale udienza, non avendo il Comune di Aprilia risposto alla
richiesta di informazioni che il Giudice aveva formulato, il CTU nominato è stato
incaricato di assumere tali informazioni direttamente presso gli uffici del Comune
assegnando un termine di 90 giorni per adempire l’incarico. Il CTU ha adempiuto
all’incarico ricevuto, reperendo la documentazione relativa alla Conferenza dei
Servizi presso il Comune di Latina, e precisando al Giudice che la stessa risulta
ferma dal mese di agosto 2009. Il Giudice ha da ultimo accolto la richiesta di
Isagro e ha disposto un supplemento di CTU per determinare il costo delle opere
necessarie per la bonifica del sito, laddove il CTU si era nella precedente
relazione limitato a considerare quelle per la messa in sicurezza del sito stesso.
Le operazioni peritali, che hanno preso il via lo scorso 16 gennaio 2013, dovranno
sostanziarsi in una relazione che dovrà essere depositata entro il 16 maggio
2013. Il Giudice ha pertanto rinviato la causa all’udienza del 27 maggio 2013.
Per il medesimo credito è stata chiesta anche l’insinuazione al passivo di Snia
S.p.A., anch’essa in amministrazione straordinaria, in qualità di socio unico di
Caffaro e quindi obbligato in solido. Dal momento che il Tribunale di Milano ha
rigettato tale istanza, Isagro ha predisposto e depositato opposizione allo stato
passivo al fine di ottenere l’ammissione del credito al passivo di Snia. All’esito di
questo procedimento, con decreto del 13 dicembre 2011, il Tribunale di Milano ha
rigettato il ricorso di Isagro S.p.A., ritenendo il credito da essa avanzato nei
confronti di Snia eventuale e futuro. Isagro ha pertanto impugnato tale decisione
con ricorso in Cassazione, per cui si è in attesa della fissazione dell’udienza per la
discussione.
Peraltro, si ritiene che non vi sia la sussistenza di obblighi relativi al sostenimento
di costi legati all’operazione di bonifica del sito di Aprilia in quanto Isagro S.p.A.
non è responsabile dell’inquinamento.
Si rimanda alla nota n. 39 delle Nota illustrativa del bilancio per l’informativa di
dettaglio riguardo a questo e altri procedimenti giudiziari.
172
RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
Per quanto concerne i rapporti con le parti correlate, si rimanda a quanto indicato
nella nota n. 40 della Nota Illustrativa.
EVENTI SUCCESSIVI
A)
CHIUSURA DELL’OPERAZIONE DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI
ISAGRO RICERCA S.R.L. IN ISAGRO S.P.A.
Come evidenziato in precedenza, con atto notarile stipulato il 15 gennaio
2013, Isagro Ricerca S.r.l. è stata fusa per incorporazione nella controllante
Isagro S.p.A.. Gli effetti contabili e fiscali della fusione decorrono dal 1°
gennaio 2013, mentre gli effetti civilistici decorrono, ai sensi dell’art. 2504-bis
del codice civile, dal 24 gennaio 2013, data dell’ultima delle iscrizioni dell’atto
di fusione presso il Registro delle Imprese di Milano.
B)
ACCORDO COMMERCIALE CON SYNGENTA PER IL REMEDIER
In data 19 febbraio 2013 la Vostra Società ha annunciato, per mezzo di
comunicato stampa, di aver firmato un accordo commerciale con Syngenta
per la produzione e la distribuzione in esclusiva di Remedier® (un fungicida
biologico per il controllo delle malattie del terreno per gli ortaggi e le
ornamentali basato sulle tecnologie Trichoderma asperellum e Trichoderma
gamsii e sviluppato dalla ricerca innovativa di Isagro) nella maggior parte dei
Paesi in Europa, Medioriente e Africa.
Tale accordo, i cui termini commerciali non sono stati resi noti, riveste una
grande importanza nella strategia di crescita di Isagro in quanto consentirà di
accedere alla vasta rete distributiva e al know-how di vendita e marketing di
Syngenta, che è indiscutibilmente una delle società leader di settore per
dimensione, qualità dei prodotti e innovazione.
PREVISIONE SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE NELL’ESERCIZIO 2013
La Vostra Società si attende di raggiungere nell’esercizio 2013 un fatturato
d’esercizio di circa Euro 100 milioni (e, a livello consolidato di Gruppo Isagro, di
circa Euro 140 milioni), soprattutto a seguito dell’ “effetto trascinamento” sulle
vendite della grave siccità che ha colpito Stati Uniti e Europa meridionale
nell’estate del 2012, con l’obiettivo di arrivare a fine anno con un livello di stock di
prodotti finiti in giacenza presso la catena distributiva “normale”, soprattutto
rispetto al picco di fine 2012. Ne consegue una aspettativa, non tenendo conto
173
di operazioni straordinarie avviate, di riduzione del risultato economico del 2013
rispetto al 2012.
Isagro, peraltro, sta lavorando ad operazioni di natura straordinaria per la
valorizzazione del proprio attivo di bilancio, con l’obiettivo di finanziare i propri
programmi di sviluppo senza ricorrere a nuovo debito bancario.
PROPOSTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Signori Azionisti,
come evidenziato dal bilancio d’esercizio, il 2012 si è chiuso con una perdita
netta di Euro 2.875.703. Se concordate con i criteri adottati, sottoponiamo alla
Vostra approvazione il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012, unitamente alla
Relazione degli Amministratori sulla gestione, e Vi proponiamo di utilizzare la
posta “Utili portati a nuovo” a totale copertura di tale perdita d’esercizio.
Il Consiglio di Amministrazione
Milano, 14 marzo 2013
174
Allegato 1:
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO DI ISAGRO S.P.A.
(€ 000)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi
Consumi di materie e servizi esterni
Variazioni delle rimanenze di prodotti
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Accantonamenti e stanziamenti
Costo del lavoro
Accantonamenti premi dipendenti
EBITDA esclusi non ricorrenti
2012
2011
106.317
109.135
Differenze
-2.818
5.850
5.170
+680
(90.471)
(94.298)
+3.827
3.563
2.531
+1.032
232
-
+232
(770)
(680)
-90
(15.960)
(15.190)
-770
(354)
(206)
-148
+1.945
8.407
6.462
% sui Ricavi
7,9%
5,9%
Poste non ricorrenti nette
1.422
(1.195)
+2.617
9.829
5.267
+4.562
9,2%
4,8%
- immobilizzazioni materiali
(2.778)
(2.925)
+147
- immobilizzazioni immateriali
(4.728)
(3.779)
-949
- perdite di valore delle immobilizzazioni
(136)
(1.327)
+1.191
EBIT
2.187
(2.764)
4.951
EBITDA
% sui Ricavi
-2,6%
+30,1%
+86,6%
Ammortamenti:
Dividendi da partecipazioni
200
240
-40
(4.807)
(3.888)
-919
Utili (perdite) su cambi, strumenti derivati e altri
102
(3.194)
+3.296
Utili (perdite) da controllate/collegate
(54)
15
-69
Oneri finanziari
Plusvalenza da conferimento (50%)
-
2.516
-2.516
Plusvalenza cessione partecipazione ISEM (50%)
-
1.890
-1.890
Plusvalenza netta cessione partecipazioni Isagro Italia e SIB
-
10.714
-10.714
Plusvalenza netta cessione/liquidazione altre società del Gruppo
3
718
-715
(2.369)
6.247
-8.616
(507)
2.872
-3.379
(2.876)
9.119
-11.995
Risultato ante imposte
Imposte correnti e differite
Risultato netto
175
n.a.
n.a.
n.a.
Allegato 2:
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO DI ISAGRO S.P.A.
(€ 000)
31.12.2012
31.12.2011
Differenze
Capitale fisso netto
Avviamento
Altre immobilizzazioni immateriali
1.631
1.631
-
33.400
30.089
+3.311
Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari
19.542
18.911
+631
Immobilizzazioni finanziarie
42.190
42.726
-536
4.380
4.808
-428
101.143
98.165
+2.978
+3.640
Altre attività e passività a medio/lungo termine
Totale capitale fisso netto
+3,0%
Capitale circolante netto
Rimanenze di magazzino
30.759
27.119
Crediti commerciali
34.346
39.483
-5.137
(36.352)
(39.476)
+3.124
(1.171)
(1.832)
+661
Debiti commerciali
Fondi correnti
3.241
1.943
+1.298
Totale capitale circolante netto
Altre attività e passività di esercizio
30.823
27.237
+3.586
+13,2%
Capitale investito
131.966
125.402
+6.564
+5,2%
(2.915)
(2.727)
-188
n.a.
129.051
122.675
+6.376
+5,2%
T.F.R.
Capitale investito netto
coperto da:
Mezzi propri
Capitale sociale versato
17.550
17.550
-
Riserve e risultati a nuovo
56.840
49.471
+7.369
Utile (perdita) di periodo
(2.876)
9.119
-11.995
71.514
76.140
-4.626
13.535
1.000
+12.535
- verso controllate e collegate
(1.258)
(1.150)
-108
- altre passività (attività) finanziarie e derivati
(2.875)
(353)
-2.522
9.402
(503)
+9.905
- verso banche
57.483
56.704
+779
- verso controllanti, controllate e collegate
(1.960)
(1.543)
-417
- verso altri
(626)
(633)
+7
- altre passività (attività) finanziarie e derivati
(442)
(924)
+482
Totale debiti finanziari a breve termine
54.455
53.604
+851
+1,6%
Disponibilità liquide/depositi bancari
(6.320)
(6.566)
+246
n.a.
Totale posizione finanziaria netta
57.537
46.535
+11.002
+23,6%
129.051
122.675
+6.376
+5,2%
Totale mezzi propri
-6,1%
Posizione finanziaria netta
Debiti finanziari a medio/lungo termine:
- verso banche
Totale debiti finanziari a medio/lungo termine
n.a.
Debiti finanziari a breve termine:
Totale
176
Allegato 3:
RENDICONTO FINANZIARIO DI ISAGRO S.P.A.
(€ 000)
2012
Disponibilità liquide iniziali (al 1° gennaio)
2011
6.566
3.623
Attività operative
Utile di periodo da attività in funzionamento
(2.876)
9.119
- Ammortamento imm. Materiali
2.778
2.925
- Ammortamento imm. Immateriali
4.728
3.779
198
1.327
1.210
1.323
- Perdite di valore di immobilizzazioni e partecipazioni
- Accantonamenti e trasferimenti ai fondi (incluso TFR)
- (Plusvalenze)/minus.ze da alienazione immobilizzazioni materiali e imm.
- (Plusvalenze)/minusvalenze da cessione partecipazioni
- (Plusvalenza) netta da liquidazione società controllate e collegate
-(Plusvalenza) creazione joint-venture ISEM
32
22
-
(10.710)
(3)
(737)
-
(4.405)
- Dividendi ricevuti
(200)
(240)
- Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società di leasing
4.572
3.578
- Oneri (proventi) finanziari da strumenti derivati
(269)
3.651
507
(2.872)
10.677
6.759
- Imposte sul reddito
Flusso di circolante derivante dalla gestione corrente
- (Aumento)/diminuzione crediti commerciali
5.137
2.790
- (Aumento)/diminuzione rimanenze
(3.640)
(5.120)
- Aumento/(diminuzione) debiti commerciali
(3.124)
7.839
- Variazione netta altre attività/passività
(636)
(685)
- Utilizzi fondi (incluso TFR)
(1.690)
(1.518)
- Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società di leasing pagati
(4.442)
(3.649)
(1.717)
(217)
- Flusso finanziario da strumenti derivati
- Conferimento
- Incasso dividendi da controllate e joint-ventures
- Imposte sul reddito pagate
-
-
200
240
(139)
(284)
626
6.155
- (Investimenti) in immobilizzazioni immateriali
(8.238)
(6.312)
- (Investimenti) in immobilizzazioni materiali
(3.069)
(1.482)
Flusso monetario da attività operative
Attività di investimento
- Prezzo netto da cessione imm. materiali e immateriali
20
3
(55)
(1.660)
- Flusso di cassa generato dalla creazione della joint-venture ISEM
-
19.734
- Flusso da liquidazione società controllate e collegate
-
923
(11.342)
11.204
- Incremento (decremento) di debiti finanziari (correnti e non)
13.550
(44.196)
- (Incremento)/decremento di crediti finanziari
(1.330)
1.238
- Distribuzione dividendi
(1.750)
(5.250)
- (Investimento)/disinvestimento di partecipazioni
Flusso monetario da attività di investimento
Attività di finanziamento
- Versamento azionisti per aumento capitale sociale
-
-
10.470
(48.207)
-
33.791
Flussi di disponibilità liquide del periodo
(246)
2.943
Disponibilità liquide finali (al 31 dicembre)
6.320
6.566
Flusso monetario da attività di finanziamento
Flusso monetario da attività dismesse o destinate alla dismissione
177
NOTE ESPLICATIVE SUGLI INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
In conformità a quanto indicato nella raccomandazione CESR in materia di
indicatori alternativi di performance (CESR/05-178b) si segnala che gli schemi
riclassificati presentati nella presente Relazione degli Amministratori sulla
gestione presentano alcune differenze nella terminologia utilizzata e nel grado di
dettaglio rispetto agli schemi ufficiali esposti nelle tavole contabili illustrate nelle
pagine seguenti.
Lo schema di riclassificazione del conto economico introduce, in particolare, le
accezioni di:
•
EBITDA esclusi non ricorrenti che nel prospetto di conto economico
equivale alla differenza tra la voce “Totale ricavi” al lordo degli “Altri ricavi non
ricorrenti” e l’aggregato dei costi operativi esclusi gli “Altri costi non
ricorrenti”;
•
EBITDA che nel prospetto di conto economico equivale alla differenza tra la
voce “Totale ricavi” e l’aggregato dei costi operativi;
Lo
schema
di
riclassificazione
dello
stato
patrimoniale,
come
riportato
nell’Allegato 2, è stato costruito partendo dalle voci dello schema a sezioni
contrapposte dello stato patrimoniale e introducendo le seguenti voci:
•
Capitale fisso netto, dato dalla differenza tra, da un lato, l’aggregato delle
voci “Immobilizzazioni materiali”, “Immobilizzazioni immateriali”, “Avviamento”,
“Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto”, “Crediti e altre
attività non correnti” e “Imposte anticipate” e, dall’altro lato, l’aggregato delle
voci “Imposte differite”, “Fondi non correnti” e “Altre passività non correnti”;
•
Capitale circolante netto, dato dalla differenza tra, da un lato, l’aggregato
delle voci “Rimanenze”, “Crediti commerciali”, “Altre attività e crediti diversi
correnti” e “Crediti tributari” e, dall’altro lato, l’aggregato delle voci “Debiti
commerciali”, “Fondi correnti”, “Debiti tributari” e “Altre passività e debiti
diversi correnti”;
•
Capitale investito, dato dalla somma di “Capitale fisso netto” e “Capitale
circolante netto”;
•
Capitale investito netto, dato dalla somma algebrica di “Capitale investito” e
della voce “Benefici per i dipendenti - T.F.R.”.
Infine, con riferimento al paragrafo “Principali indicatori” della presente Relazione,
si segnala che:
•
Utile base per azione è stato ottenuto dividendo il “Risultato netto” (o
“Utile/(perdita) netta”) d’esercizio per il numero di azioni in circolazione
178
dell’emittente Isagro S.p.A., escluse le azioni proprie detenute dall’emittente
stesso. Il numero di azioni in circolazione, escluse le azioni proprie, alla data
del 31 dicembre 2012 era pari a 17.500.000;
•
Mezzi propri per azione è stato ottenuto dividendo i “Mezzi propri” (o
“Patrimonio netto”) per il numero di azioni in circolazione dell’emittente Isagro
S.p.A., escluse le azioni proprie detenute dall’emittente stesso;
•
R.O.E. (o Return on Equity) è dato dal rapporto tra il “Risultato netto” e i
“Mezzi propri” alla data di chiusura dell’esercizio;
•
R.O.I. (o Return on Investments) è calcolato dividendo la voce “EBIT” per il
“Capitale investito netto”;
•
Posizione finanziaria netta/EBITDA è calcolato dividendo la “Posizione
finanziaria netta” alla data di chiusura dell’esercizio per l’“EBITDA” di periodo.
•
Capitale fisso netto/(Mezzi propri + TFR + PFN m/l termine) è calcolato
dividendo “Capitale fisso netto” per l’aggregato delle voci “Mezzi propri”,
“Benefici per i dipendenti - T.F.R.”, “Debiti finanziari ed altre passività
finanziarie a non correnti”, “Crediti finanziari ed altre attività finanziarie a non
correnti” (cambiata di segno), “Passività finanziarie per strumenti derivati”
(per la sola componete non corrente) e “Attività finanziarie per strumenti
derivati” (per la sola componete non corrente e cambiata di segno).
ATTESTAZIONE
AI
SENSI
DELL’ART.
36
REGOLAMENTO
CONSOB
16191/2007
Ai sensi dell’art. 2.6.2. comma 12 del Regolamento Mercati organizzati e gestiti
da Borsa Italiana S.p.A., Isagro S.p.A. dichiara che sussistono i requisiti richiamati
dall’art. 36 del Regolamento Consob n. 16191/2007 lettere a), b) e c)
relativamente alle società controllate costituite e regolate dalla legge di Stati non
appartenenti all’Unione Europea.
ATTESTAZIONE
AI
SENSI
DELL’ART.
37
REGOLAMENTO
CONSOB
16191/2007
Ai sensi dell’art. 2.6.2. comma 13 del Regolamento Mercati organizzati e gestiti
da Borsa Italiana S.p.A., Isagro S.p.A. dichiara che le azioni della Società stessa
sono validamente ammesse alla quotazione in quanto non sussistono le
condizioni inibitorie di cui all’art. 37 del Regolamento Consob n. 16191/2007.
179
DICHIARAZIONE
DEL
DIRIGENTE
PREPOSTO
ALLA
REDAZIONE
DEI
DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dott.
Ruggero Gambini, dichiara, ai sensi dell’art. 154-bis comma 2 del Testo Unico
della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nella presente Relazione
annuale al 31 dicembre 2012 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed
alle scritture contabili.
180
PROSPETTI CONTABILI
- Situazione patrimoniale-finanziaria
- Conto economico separato
- Conto economico complessivo
- Rendiconto finanziario
- Prospetti delle variazioni di patrimonio netto
181
SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA
31.12.2012
(euro)
di cui
parti
correlate
Note
31.12.2011
di cui
parti correlate
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali
1
17.149.247
16.316.708
Investimenti immobiliari
2
2.392.709
2.593.960
Immobilizzazioni immateriali
3
33.400.221
30.089.403
Avviamento
4
1.631.305
1.631.305
Partecipazioni
5
42.190.450
42.725.648
Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti
6
4.132.783
Crediti e altre attività non correnti
7
884.448
1.303.088
14
-
-
8
4.945.762
5.171.608
106.726.925
101.414.092
9
30.758.618
27.118.658
Crediti commerciali
10
34.345.969
9.206.436
39.482.656
7.936.446
Altre attività e crediti diversi correnti
11
4.881.977
2.360.244
3.775.246
1.684.031
Crediti tributari
12
1.377.440
Crediti finanziari ed altre attività finanziarie correnti
13
3.444.833
Attività finanziarie per strumenti derivati
14
514.059
503.775
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
15
6.320.100
6.566.187
81.642.996
83.538.507
-
-
188.369.921
184.952.599
Capitale
17.550.000
17.550.000
Riserve
39.961.492
37.445.694
Utili a nuovo e di periodo
14.003.213
21.144.714
16
71.514.705
76.140.408
Debiti finanziari e altre passività finanziarie non correnti
17
13.535.241
1.000.000
Passività finanziarie per strumenti derivati
14
-
79.025
Benefici per i dipendenti -TFR
18
2.915.245
2.726.551
8
1.449.575
1.667.105
17.900.061
5.472.681
Attività finanziarie per strumenti derivati
Imposte anticipate
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI
1.257.783
1.582.372
1.351.596
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI
Attività cedute e/o destinate alla dismissione
TOTALE ATTIVITA'
1.526.646
2.818.924
4.565.339
PATRIMONIO NETTO
TOTALE PATRIMONIO NETTO
PASSIVITA' NON CORRENTI
Imposte differite
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI
182
1.584.940
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti finanziari ed altre passività finanziarie correnti
17
58.341.707
858.589
56.704.547
Passività finanziarie per strumenti derivati
14
72.030
Debiti commerciali
19
36.352.228
Fondi correnti
20
1.170.973
1.832.339
Debiti tributari
21
200.051
-
Altre passività e debiti diversi correnti
22
2.818.166
1.968.482
15.721.295
129.757
39.476.154
3.357.988
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI
98.955.155
103.339.510
TOTALE PASSIVITA'
116.855.216
108.812.191
TOTALE PATRIMONIO E PASSIVITA'
188.369.921
184.952.599
183
943.666
13.985.079
591.561
CONTO ECONOMICO SEPARATO
Esercizio
(euro)
Note
Ricavi
23
Altri ricavi operativi
Altri ricavi non ricorrenti
2012
106.317.289 16.206.443
3.337.367
Esercizio
di cui
parti
correlate
2011
109.135.364
17.455.877
5.169.571
2.397.264
24
5.850.513
25
1.951.540
-
114.119.342
114.304.935
Totale ricavi
Materie prime e materiali di consumo
utilizzati
di cui
parti
correlate
26
(71.183.339)
14.742.071
Costi per servizi e prestazioni
27
(18.038.660)
10.079.537
(19.524.109)
(8.526.386)
Costi del personale
28
(16.313.974)
487.448
(15.590.629)
(47.351)
Altri costi operativi
29
(1.720.115)
337.018
(1.444.100)
(125.131)
30
(530.000)
(1.000.000)
31
3.263.264
2.231.408
32
232.431
-
9.828.949
5.267.386
Altri costi non ricorrenti
(73.710.119) (13.225.291)
Variazione rimanenze prodotti finiti
e prodotti in corso di lavorazione
Costi per lavori in economia capitalizzati
Ammortamenti:
- Ammortamenti immobilizzazioni materiali
33
(2.778.009)
(2.925.104)
- Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
33
(4.727.910)
(3.778.878)
34
(136.246)
(1.166.960)
2.186.784
(2.603.556)
Perdite di valore delle immobilizzazioni
Risultato operativo
(Oneri)/proventi finanziari netti
35
(4.705.237)
70.999
(7.082.100)
186.816
Proventi/(Oneri)da partecipazioni
36
149.257
149.257
15.933.091
196.515
Utile (perdita) ante imposte
Imposte sul reddito
Utile (perdita) netto derivante da attività
in funzionamento
37
(2.369.196)
6.247.435
(506.507)
2.872.062
(2.875.703)
9.119.497
-
-
(2.875.703)
9.119.497
Risultato netto derivante da attività cedute
e/o destinate alla dismissione
Utile (perdita) netto
184
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Note
31.12.2012
31.12.2011
(euro)
Utile (perdita) netto
2.875.703
9.119.497
Utile (perdita) netto da Cash Flow Hedges
-
326.001
Imposte sul reddito
-
(89.650)
236.351
Altre componenti di conto economico complessivo
Totale conto economico complessivo
-
236.351
2.875.703
9.355.848
185
RENDICONTO FINANZIARIO
(euro)
Note
Disponibilità liquide iniziali
15
2012
2011
6.566.187
3.623.101
(2.875.703)
9.119.497
Attività operative
Utile di periodo da attività in funzionamento
- Ammortamento imm. materiali
33
2.778.009
2.925.104
- Ammortamento imm. immateriali
33
4.727.910
3.778.878
- Perdite di valore delle immobilizzazioni
34
136.246
1.326.979
18,20
1.210.090
1.322.726
24,29
32.306
22.148
0
(10.710.424)
(3.286)
(737.212)
0
(4.405.474)
35
(200.000)
(240.000)
35
4.579.642
3.578.417
35
(268.977)
3.650.843
506.507
(2.872.062)
10.622.744
6.759.420
- Accantonamenti e trasferimenti ai fondi (incluso TFR)
- (Plusvalenze)/minusvalenze da
alienazione immobilizzazioni materiali e immateriali
- (Plusvalenze)/minusvalenze da
cessione partecipazione
- (Plusvalenza) netta da liquidazione società
controllate e collegate
5
- (Plusvalenza) creazione joint-venture ISEM
- Dividendi ricevuti
- Interessi passivi netti verso
istituti finanziari e società di leasing
- Oneri (proventi) finanziari da
strumenti derivati
- Imposte sul reddito
38
Flusso di circolante derivante dalla gestione corrente
- (Aumento)/diminuzione crediti
commerciali
10
- (Aumento)/diminuzione rimanenze
5.136.687
2.790.428
9
(3.639.960)
(5.120.396)
19
(3.123.926)
7.838.652
(574.111)
(685.046)
(1.690.048)
(1.518.076)
(4.449.498)
(3.649.498)
(1.716.784)
(217.149)
200.000
240.000
(138.984)
(283.651)
626.120
6.154.684
- Aumento/(diminuzione) debiti
commerciali
- Variazione netta altre attività/passività
- Utilizzi fondi (incluso TFR)
18,20
- Interessi passivi netti verso istituti
finanziari e società di leasing pagati
- Flusso finanziario da strumenti derivati
- Incasso dividendi da controllate e joint-ventures
- Imposte sul reddito pagate
Flusso monetario da attività operative
186
Attività di investimento
- (Investimenti)/disinvestimenti
3
(8.237.708)
(6.312.171)
- (Investimenti) in immobilizzazioni materiali
- Prezzo di realizzo per cessione imm. materiali e
immateriali
1,2
(3.069.328)
(1.482.419)
20.158
3.100
- (Investimento)/disinvestimento di partecipazioni
5
(55.248)
(1.660.480)
0
19.733.877
0
922.539
(11.342.126)
11.204.446
13.550.063
(44.195.641)
(1.330.144)
1.238.317
(1.750.000)
(5.250.000)
0
0
10.469.919
(48.207.324)
0
33.791.280
(246.087)
2.943.086
6.320.100
6.566.187
di immobilizzazioni immateriali
- Flusso di cassa generale dalla creazione della
joint-venture ISEM
- Flusso da liquidazione società controllate e collegate
Flusso monetario da attività di investimento
Attività di finanziamento
- Incremento (decremento) di
debiti finanziari (correnti e non)
- (Incremento)/decremento di
crediti finanziari
- Distribuzione dividendi
16
- Versamento azionisti per
aumento capitale sociale
Flusso monetario da attività
di finanziamento
Flusso monetario da attività dismesse o
destinate alla dismissione
Flussi di disponibilità liquide del periodo
Disponibilità liquide finali
15
187
Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto dell'esercizio 2011
Patrimonio netto
Capitale
Riserve
Riserva
Riserva
Riserva
Azioni
Avanzo
emesso
sovrapprezzo
di
legale
proprie
di fusione
azioni
copertura
(euro)
Saldo al 31/12/2010
Utili
sociale
Portati
Totale
Totale
a nuovo
e di periodo
17.550.000
23.969.715
(236.351) 3.367.430 (162.410) 10.128.389
37.066.773
17.417.787
72.034.560
0
0
0
0
0
0
0
9.119.497
9.119.497
complessivo
0
0
236.351
0
0
0
236.351
0
236.351
Totale conto economico
complessivo
0
0
236.351
0
0
0
236.351
9.119.497
9.355.848
Dividendi
0
0
0
0
0
0
0
Accantonamento degli utili a
riserve
0
0
0
142.570
0
0
142.570
(142.570)
0
Totale movimenti di periodo
0
0
236.351
142.570
0
0
378.921
3.726.927
4.105.848
17.550.000
23.969.715
0
3.510.000 (162.410) 10.128.389 37.445.694
21.144.714
76.140.408
Movimenti di periodo:
Utile (perdite) di periodo
rilevati a conto economico
Altre componenti di conto
economico
Saldo al 31/12/2011
(5.250.000) (5.250.000)
Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto dell'esercizio 2012
Patrimonio netto
Capitale
Riserve
sociale
Riserva
Riserva
Riserva
Azioni
Avanzo
Riserve
emesso
sovrapprezzo
di
legale
proprie
di fusione
vincolate
azioni
copertura
(euro)
Saldo al 31/12/2011
Utili
portati
Totale
Totale
a nuovo
e di periodo
17.550.000
23.969.715
0
3.510.000
(162.410)
10.128.389
0
37.445.694
21.144.714
76.140.408
rilevati a conto economico
0
0
0
0
0
0
0
0
(2.875.703)
(2.875.703)
Totale conto economico
complessivo
0
0
0
0
0
0
0
0
(2.875.703)
(2.875.703)
Dividendi
0
0
0
0
0
0
0
0
(1.750.000)
(1.750.000)
Movimenti tra riserve
0
0
0
0
0
0
2.515.798
2.515.798
(2.515.798)
0
Totale movimenti di periodo
0
0
0
0
0
0
2.515.798
2.515.798
(7.141.501)
(4.625.703)
17.550.000
23.969.715
0
3.510.000
(162.410)
10.128.389
2.515.798
39.961.492
14.003.213
71.514.705
Movimenti di periodo:
Utile (perdite) di periodo
Saldo al 31/12/2012
188
NOTA ILLUSTRATIVA
INFORMAZIONI GENERALI
Informazioni sulla società
Isagro S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l’ordinamento
della Repubblica Italiana. La società opera nel settore della ricerca, della gestione delle
proprietà intellettuali, dello sviluppo, della produzione, della commercializzazione e
vendita su scala mondiale di agrofarmaci. La sede legale della società è a Milano (Italia),
Via Caldera 21.
Si segnala che Isagro S.p.A. è quotata sul segmento STAR gestito da Borsa Italiana
S.p.A. e che, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il bilancio consolidato del Gruppo
Isagro al 31 dicembre 2012.
Pubblicazione del bilancio di esercizio
La pubblicazione del bilancio di Isagro S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 è
stata autorizzata con delibera del Consiglio di amministrazione del 14 marzo 2013.
Si segnala, ai sensi del paragrafo 17 dello IAS 10, che gli azionisti della Società hanno il
potere di rettificare il bilancio dopo la sua pubblicazione.
Conformità agli IFRS
Il bilancio di Isagro S.p.A. al 31 dicembre 2012 è stato redatto in conformità agli
International Financial Reporting Standards (IFRS) adottati dall’Unione Europea, nonché
ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n.38/2005. I principi contabili
internazionali approvati dalla Commissione Europea alla data di redazione del bilancio
sono elencati alla nota n. 48 cui si rimanda.
Continuità aziendale
Il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 è stato predisposto nel presupposto della
continuità aziendale.
La Società, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e
finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dallo Ias 1 §25) sulla
continuità aziendale, anche in considerazione delle azioni già intraprese per fronteggiare
i cambiamenti che stanno interessando alcuni prodotti e mercati in cui opera. In
particolare gli Amministratori ritengono che i flussi economico-finanziari previsti nelle
stime preliminari 2013-2017, siano tali da permettere lo sviluppo e la crescita della
Società in futuro in quanto, come già riportato, sono stati redatti su assunzioni
ragionevoli che includono anche le previsioni legate al trascinamento degli effetti della
significativa ed inusuale siccità occorsa nel 2012.
199
Base di presentazione
Il bilancio di esercizio è composto dalla Situazione patrimoniale-finanziaria, dal Conto
economico, dal Conto economico complessivo, dal Rendiconto finanziario, dal
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalla Nota illustrativa.
In particolare:
•
nella Situazione patrimoniale-finanziaria sono esposte separatamente le attività e
le passività correnti e non correnti. Le attività correnti sono quelle destinate ad
essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo o nei dodici
mesi successivi alla chiusura dell’esercizio; le passività correnti sono quelle per le
quali è prevista l’estinzione nel normale ciclo operativo o nei dodici mesi
successivi alla chiusura dell’esercizio;
•
nel Conto economico l’analisi dei costi è effettuata in base alla natura degli stessi;
viene evidenziato l’aggregato “Risultato operativo” che include tutte le
componenti di ricavo e di costo, fatta eccezione per le componenti della
gestione finanziaria e le imposte sul reddito;
•
per il Rendiconto finanziario viene utilizzato il metodo indiretto.
Con riferimento alla delibera Consob n. 15519 del 27/7/2006 in merito agli schemi di
bilancio, si segnala che sono state inserite delle apposite sezioni atte a rappresentare i
rapporti significativi con parti correlate, nonché delle apposite voci di conto economico
al fine di evidenziare, laddove esistenti, le operazioni significative non ricorrenti effettuate
nel consueto svolgimento dell’attività.
Tutti i valori esposti nei prospetti contabili sono espressi in euro, mentre i valori esposti
nelle note illustrative, laddove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di
euro.
Variazioni di principi contabili
I principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato sono coerenti con
quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell’esercizio precedente, ad eccezione del
seguente IFRS in vigore dal 1° gennaio 2012.
IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative – Trasferimenti di attività finanziarie
In data 22 novembre 2011, con Regolamento n. 1205/2011, la Commissione Europea ha
introdotto alcune modifiche all’IFRS 7, da applicarsi ai periodi contabili con inizio dopo il 1°
luglio 2011, che mirano a consentire agli utilizzatori del bilancio di valutare meglio le
esposizioni ai rischi connesse con il trasferimento di attività finanziarie e gli effetti di detti
rischi sulla posizione finanziaria dell’entità. L’obiettivo è quello di promuovere la
trasparenza dell’informativa sulle operazioni di trasferimento, in particolare le operazioni
che comportano la cartolarizzazione delle attività finanziarie, che consenta agli utilizzatori
del bilancio di comprendere la relazione tra attività finanziarie trasferite non eliminate
integralmente e le passività associate e di valutare la natura ed i rischi correlati del
coinvolgimento residuo dell’entità nelle attività finanziarie eliminate.
200
L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto sulla presentazione o sulla
valutazione delle poste di bilancio.
IAS 12 Imposte sul reddito
In data 11 dicembre 2012, con Regolamento n. 1255/2012, la Commissione europea ha
omologato l’introduzione di un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito
che richiede all’impresa di valutare le imposte differite derivanti da un’attività
(prevalentemente investimenti immobiliari valutati al fair value) in funzione del modo in
cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure
attraverso la vendita).
Specificamente, l’emendamento stabilisce una presunzione relativa che il valore di
carico di un investimento immobiliare valutato al fair value secondo lo IAS 40 sia
realizzato interamente attraverso la vendita e che la misurazione delle imposte differite,
nelle giurisdizioni in cui le aliquote fiscali sono differenti, rifletta l’aliquota relativa alla
vendita.
L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto sul bilancio.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non
adottati in via anticipata dalla Società
Come richiesto dallo Ias 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori)
di seguito sono indicati i possibili impatti dei nuovi principi o delle nuove interpretazioni,
omologati dall’Unione Europea, sul bilancio. Tali principi, entrati in vigore dopo il 31
dicembre 2012, non sono stati applicati dalla Società in via anticipata.
•
In data 5 giugno 2012, con Regolamento n. 475/2012, la Commissione Europea ha
omologato un emendamento allo IAS 1 – Presentazione del bilancio, emesso dallo
IASB il 16 giugno 2011, per richiedere alle imprese di raggruppare tutti i componenti
presentati tra gli “Altri utili/(perdite) complessivi” a seconda che essi possano o
meno essere riclassificati successivamente a conto economico. L’emendamento è
applicabile dagli esercizi aventi inizio dopo o dal 1° luglio 2012. La modifica,
riguardando solo la modalità di presentazione delle poste di bilancio, non avrà alcun
impatto sulla posizione finanziaria e sui risultati della Società.
•
In data 5 giugno 2012, con Regolamento n. 475/2012, la Commissione Europea ha
omologato un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti, emesso dallo IASB
il 16 giugno 2011, che elimina l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle
perdite attuariali con il metodo del corridoio, richiedendo la presentazione nella
situazione
patrimoniale-finanziaria
del
deficit
o
surplus
del
fondo,
ed
il
riconoscimento delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa e gli
oneri finanziari netti nel conto economico, ed il riconoscimento degli utili e delle
perdite attuariali che derivano dalla rimisurazione della passività e attività tra le “Altre
componenti di conto economico complessivo”. Inoltre, il rendimento delle attività
incluso tra gli oneri finanziari netti dovrà essere calcolato sulla base del tasso di
sconto
della
passività
e
non
più
del
rendimento
atteso
delle
attività.
L’emendamento, infine, introduce nuove informazioni addizionali da fornire nelle
201
note al bilancio. L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio
avente inizio dopo o dal 1° gennaio 2013. Si segnala che la Società rileva a conto
economico gli utili e le perdite attuariali e quindi l’applicazione anticipata del principio
non avrebbe modificato il conto economico complessivo del 2012, ma avrebbe
semplicemente determinato la riclassifica di tali componenti (perdite attuariali), pari a
201 migliaia di euro, e del relativo effetto fiscale alla voce “Altre componenti di conto
economico complessivo”, con conseguente incremento di pari importo, ossia di
146 migliaia di euro, della voce “Utile netto”.
•
In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n. 1254/2012,
ha omologato il principio IFRS 10 – Bilancio Consolidato, che sostituirà il SIC-12
Consolidamento – Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS
27 – Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e
disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Il nuovo
principio, emesso dallo IASB in data 12 maggio 2011, muove dai principi esistenti,
individuando
nel
concetto
di
controllo
il
fattore
determinante
ai
fini
del
consolidamento di una società nel bilancio consolidato della controllante. Esso
fornisce, inoltre, una guida per determinare l’esistenza del controllo laddove sia
difficile da accertare. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio
2014.
•
In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n. 1254/2012,
ha omologato il principio IFRS 11 – Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS
31 – Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 – Imprese a controllo congiunto –
Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo. Il nuovo principio,
emesso dallo IASB in data 12 maggio 2011, fermi restando i criteri per l’individuazione
della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento
contabile degli accordi di controllo congiunto basati sui diritti e sugli obblighi derivanti
dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico
metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel
bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Il principio è applicabile in modo
retrospettivo dal 1° gennaio 2014. La Società sta ancora valutando l’impatto
eventuale di tali modifiche sul conto economico e sulla situazione patrimonialefinanziaria consolidati in relazione alla futura contabilizzazione della partecipazione
nella joint-venture ISEM S.r.l.. A seguito dell’emanazione del principio lo IAS 28 –
Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo
ambito di applicazione, alla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in
imprese a controllo congiunto.
•
In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n. 1254/2012,
ha omologato il principio IFRS 12 – Informazioni addizionali su partecipazioni in altre
imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire
su ogni tipologia di partecipazione. Il principio, emesso dallo IASB in data 12 maggio
202
2011, è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. Il principio non avrà
alcun impatto sulla posizione finanziaria o sui risultati della Società.
•
In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n. 1255/2012,
ha omologato il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, emesso dallo IASB in
data 12 maggio 2011, che spiega come deve essere determinato il fair value ai fini
del bilancio e si applica a tutti i principi che richiedono o permettono la misurazione
del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value. Il principio è
applicabile in modo prospettico dal 1° gennaio 2013. Non sono attesi effetti
significativi dall’applicazione del nuovo principio.
•
In data 13 dicembre 2012, con Regolamento n. 1256/2012, la Commissione Europea
ha omologato alcuni emendamenti allo IAS 32 – Strumenti finanziari: esposizione nel
bilancio, emessi dallo IASB in data 16 dicembre 2011, per chiarire l’applicazione di
alcuni criteri per la compensazione delle attività e delle passività finanziarie presenti
nello IAS 32. Gli emendamenti sono applicabili in modo retrospettivo per gli esercizi
aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio 2014. Queste modifiche non avranno alcun
impatto sulla posizione finanziaria e sui risultati della Società.
•
In data 13 dicembre 2012, con Regolamento n. 1256/2012, la Commissione Europea
ha omologato alcuni emendamenti all’IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni
integrative, emessi dallo IASB in data 16 dicembre 2011. Le modifiche richiedono
informazioni sugli effetti o potenziali effetti dei contratti di compensazione delle
attività
e
passività
finanziarie
sulla
situazione
patrimoniale-finanziaria.
Gli
emendamenti sono applicabili per gli esercizi aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio
2013 e periodi intermedi successivi a tale data. Le informazioni devono essere
fornite in modo retrospettivo. Queste modifiche non avranno alcun impatto sulla
posizione finanziaria della Società.
Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno
invece concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli
emendamenti e principi sotto descritti.
• In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti
finanziari; lo stesso principio è poi stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il
principio, applicabile dal 1° gennaio 2015 in modo retrospettivo, rappresenta la prima
parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e
introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività
finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico
approccio basato sulla modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle
caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di
determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS
39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il
trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria
designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto
economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio
203
della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere
rilevate negli “Altri utili e perdite complessive” e non transiteranno più nel conto
economico.
• Il 17 maggio 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Annual Improvements to
IFRSs: 2009-2011 Cycle che recepisce le modifiche ai principi nell’ambito del
processo annuale di miglioramento degli stessi. Di seguito vengono citate le
principali modifiche:
- IAS 1 Presentazione del bilancio – informazioni comparative: si chiarisce che nel
caso vengano fornite informazioni comparative addizionali, queste devono essere
presentate in accordo con gli IAS/IFRS. Inoltre, si chiarisce che nel caso in cui
un’entità modifichi un principio contabile o effettui una rettifica/riclassifica
retrospettica, la stessa entità dovrà presentare uno stato patrimoniale anche
all’inizio del periodo comparativo (“terzo stato patrimoniale” negli schemi di
bilancio), mentre nella nota integrativa non sono richieste disclosures comparative
anche per tale “terzo stato patrimoniale”, a parte le voci interessate.
- IAS 16 Immobili, impianti e macchinari – classificazione dei servicing equipment: si
chiarisce che i servicing equipment dovranno essere classificati nella voce
Immobili, impianti e macchinari se utilizzati per più di un esercizio, nelle rimanenze
di magazzino in caso contrario.
- IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione in bilancio – imposte dirette sulle
distribuzioni ai possessori di strumenti di capitale e sui costi di transazione sugli
strumenti di capitale: si chiarisce che le imposte dirette relative a queste fattispecie
seguono le regole dello IAS 12.
- IAS 34 Bilanci intermedi – totale delle attività per un reportable segment: si
chiarisce che il totale delle attività dovrà essere riportato solo se tale informazione
è regolarmente fornita al chief operating decision maker dell’entità e se si è
verificato un cambiamento materiale nel totale delle attività del segmento rispetto
a quanto riportato nell’ultimo bilancio annuale.
La data di efficacia delle modifiche proposte è prevista per gli esercizi che
decorrono dal 1° gennaio 2013 o in data successiva, con applicazione anticipata
consentita.
• Il 28 giugno 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Consolidated Financial
Statements, Joint Arrangements and Disclosure of Interests in Other Entities:
Transition Guidance (Amendment to IFRS 10, IFRS 11 and IFRS 12). In primo luogo il
documento intende chiarire le intenzioni del Board con riferimento alle regole di
transizione dell’IFRS 10 Bilancio consolidato. Il documento si propone di modificare
l’IFRS 10 per chiarire come un investitore debba rettificare retrospettivamente il/i
periodo/i comparativo/i se le conclusioni sul consolidamento non sono le medesime
secondo lo IAS 27/SIC 12 e l’IFRS 10 alla “date of initial application”. In aggiunta il
Board ha modificato l’IFRS 11 Joint Arrangements e l’IFRS 12 Disclosure of Interest in
Other Entities per fornire una simile agevolazione per la presentazione o la modifica
204
delle informazioni comparative relative ai periodi precedenti quello definito “the
immediately preceding period” (i.e. il periodo comparativo presentato negli schemi
di bilancio).
Queste modifiche sono applicabili, unitamente ai principi di riferimento, dagli esercizi
che decorrono dal 1° gennaio 2014, a meno di applicazione anticipata.
Incertezza nell’uso delle stime
La redazione dei prospetti contabili richiede l’effettuazione di stime ed assunzioni che
hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa
ad attività e passività potenziali alla data di riferimento; quindi, i risultati che verranno in
seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime.
In particolare le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su
crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni, benefici ai
dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste
periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel
periodo in cui avviene la revisione di stima.
Fondo svalutazione crediti
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al
portafoglio crediti verso la clientela. La stima del fondo è basata sulle perdite attese da
parte della Società, determinate in funzione dell’esperienza passata per crediti simili,
degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, del monitoraggio della qualità
del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato.
Fondo svalutazione magazzino
Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di
valore attese da parte della Società, sia in funzione dell’esperienza passata che
dell’andamento atteso nei prezzi degli agrofarmaci nel corso del 2012, in particolare per
quei prodotti il cui valore di realizzo è correlato all’andamento del prezzo delle
commodities.
La crisi economica e finanziaria non ha tuttavia avuto un significativo impatto sulla
valutazione delle giacenze di magazzino della Società, sebbene non si possa escludere
un deterioramento futuro, al momento non prevedibile, anche per le condizioni di
vendita del mercato degli agrofarmaci.
Immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l’uso e avviamento
Le
immobilizzazioni
essenzialmente
le
immateriali
spese
di
non
ancora
registrazione
disponibili
sostenute
per
per
l’uso
riguardano
l’ottenimento
delle
autorizzazioni alla vendita dei formulati relativi ai principali prodotti proprietari della
Società ed i costi di sviluppo di nuovi prodotti (vedi nota n. 3). Di questa voce di bilancio,
pari a circa 13,8 milioni di euro, circa il 40% riguarda un prodotto denominato IR6141,
commercializzato ancora in un numero limitato di mercati e per volumi non ancora
significativi. Conseguentemente nella valutazione della recuperabilità di questa posta di
bilancio, effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi dalla vendita dei
205
prodotti relativi, viene sottoposto ad impairment test anche il valore del principio attivo
non ancora ammortizzato ed iscritto in bilancio, nella voce “know-how di prodotto”, che,
per il prodotto IR6141, è pari a 6 milioni di Euro.
Gli Amministratori sulla base del test effettuato, basato sulle stime preliminari 2013-2017,
ritenute ragionevoli e realizzabili, non hanno ritenuta necessaria alcuna svalutazione per
le immobilizzazioni immateriali.
Per quanto riguarda l’avviamento, è da segnalare che la voce di bilancio si riferisce
principalmente alle CGU “Rame” e “Formulazioni”. Con riferimento a tali realtà il
management ha sviluppato analisi addizionali per verificare la recuperabilità del goodwill.
Le considerazioni sviluppate sono descritte nella nota n. 4.
Anche per l’avviamento gli Amministratori sulla base del test effettuato, fondato sui flussi
di cassa attesi riflessi nelle stime preliminari 2013-2017, non hanno ritenuta necessaria
alcuna ulteriore svalutazione.
E’ da segnalare che la determinazione del valore recuperabile delle immobilizzazioni
immateriali non ancora disponibili per l’uso e dell’avviamento richiede discrezionalità ed
uso di stime da parte del management, in particolare per quanto riguarda la
determinazione del tasso di interesse (WACC) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di
cassa attesi, anche alla luce dell’elevata erraticità e variabilità dei tassi di riferimento dei
mercati finanziari. Infatti la recuperabilità di tali valori è soggetta al realizzarsi delle
previsioni di vendita della Società riflesse nelle stime preliminari 2013-2017, ritenute dagli
Amministratori ragionevoli e realizzabili. Conseguentemente non è da escludere che la
dinamica futura di vari fattori, tra cui l’evoluzione del difficile contesto economico e
finanziario globale, potrebbe richiedere una svalutazione di tali poste di bilancio. Le
circostanze e gli eventi che potrebbero determinare tale eventualità saranno
costantemente monitorate dal management della Società.
Partecipazioni
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate, per le quali le stime sono utilizzate in
maniera rilevante al fine di determinare eventuali svalutazioni e ripristini di valore, sono
state attentamente analizzate da parte del management della Società per individuare
elementi possibili di impairment, soprattutto alla luce dell’attuale crisi economica e
finanziaria mondiale.
Imposte anticipate
Al 31 dicembre 2012 il bilancio della Società evidenzia imposte anticipate relative a
perdite fiscali riportabili a nuovo per circa 3,8 milioni di Euro. Nell’effettuare la verifica di
recuperabilità di tali imposte anticipate sono stati presi in considerazione i budget ed i
piani della Società. Sebbene questi ultimi presentino assunzioni e previsioni soggette
all’incertezza connessa alla loro natura previsionale, gli Amministratori ritengono che i
flussi economico-finanziari che si genereranno nei prossimi esercizi siano tali da
permettere la recuperabilità di tali valori. Non è tuttavia possibile escludere a priori che
206
un ulteriore inasprimento della crisi finanziaria ed economica ancora in atto potrebbe
mettere in discussione i tempi e le modalità previste nelle stime preliminari 2013 - 2017
per la recuperabilità di tali poste di bilancio.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Il bilancio è stato redatto in base al principio del costo ad eccezione delle attività
finanziarie detenute per la negoziazione e degli strumenti finanziari derivati, la cui
valutazione è stata effettuata in base al fair value. Tale valore rappresenta il corrispettivo
al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta, in una libera
transazione fra parti consapevoli e disponibili.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali, iscrivibili in bilancio come attività se e solo se è probabile
che i futuri benefici economici ad esse associati affluiranno all’impresa e se il loro costo
può essere attendibilmente determinato, sono rilevate al costo storico e sono esposte
in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore.
In particolare il costo di un’immobilizzazione materiale, acquistata da terzi o costruita in
economia, è comprensivo degli oneri di diretta attribuzione ed include tutti i costi
necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per il quale è stato acquisito. Se il
pagamento per l’acquisto del bene è differito oltre i normali termini di dilazione del
credito, il suo costo è rappresentato dal prezzo per contanti equivalente.
Il valore iniziale del bene viene incrementato del valore attuale degli eventuali costi di
smantellamento e rimozione del bene o di ripristino del sito in cui il bene è dislocato,
allorquando esista un’obbligazione legale od implicita in tal senso. A fronte dell’onere
capitalizzato verrà quindi rilevata una passività a titolo di fondo rischi.
Le spese di manutenzione e riparazione non vengono capitalizzate, ma rilevate nel
conto economico dell’esercizio di competenza.
I
costi
sostenuti
successivamente
all’iscrizione
iniziale
–
migliorie,
spese
di
ammodernamento o di ampliamento, ecc. – sono iscritti nell’attivo se e solo se è
probabile che i futuri benefici economici ad essi associati affluiranno all’impresa e se si
sostanziano in attività identificabili o se riguardano spese finalizzate ad estendere la vita
utile dei beni a cui si riferiscono oppure ad aumentarne la capacità produttiva o anche a
migliorare la qualità dei prodotti da essi ottenuti. Qualora invece tali spese siano
assimilabili ai costi di manutenzione verranno imputate a conto economico nel momento
del sostenimento.
L’ammortamento, che inizia quando il bene diviene disponibile per l’uso, è calcolato a
quote costanti in base alla vita utile stimata del bene. La vita utile generalmente attribuita
alle varie categorie di beni è la seguente:
- fabbricati:
da 19 a 30 anni
- impianti e macchinari:
da 10 a 11 anni
207
- attrezzature:
da 3 a 6 anni
- altri beni:
da 5 a 6 anni.
I terreni, avendo di norma una vita utile illimitata, non sono soggetti ad ammortamento.
I pezzi di ricambio e le piccole attrezzature per le manutenzioni sono iscritti come
rimanenze di magazzino e rilevati come costo al momento dell’utilizzo. Tuttavia i pezzi di
ricambio di rilevante ammontare e le attrezzature in dotazione tenuti a disposizione
come scorta (stand-by equipment) sono iscritti come immobilizzazioni quando si
prevede che il loro utilizzo duri per più di un esercizio.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per rilevarne
eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il
valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel
caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività o le unità
generatrici di flussi finanziari vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo,
che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita del bene ed il suo valore
d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando
un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del
denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non
generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in
relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di
valore sono contabilizzate nel conto economico alla voce “Perdita di valore delle
immobilizzazioni”.
Investimenti immobiliari
L’investimento immobiliare è una proprietà immobiliare posseduta al fine di percepire
canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito. Tale investimento viene
rilevato al costo, comprensivo degli oneri accessori all’acquisto, ed è esposto in bilancio
al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore.
I terreni ed i fabbricati acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono
rilevati al valore di mercato, solitamente determinato da una perizia.
Immobilizzazioni immateriali
Le attività immateriali, capitalizzabili solo se trattasi di attività identificabili che
genereranno futuri benefici economici, sono inizialmente iscritte in bilancio al costo di
acquisto, maggiorato di eventuali oneri accessori e di quei costi diretti necessari a
predisporre l’attività al suo utilizzo. Tuttavia le attività acquisite attraverso operazioni di
aggregazione di imprese sono iscritte al valore equo alla data di acquisizione.
Le attività generate internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo e delle spese per
l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita di prodotti agrofarmaci, non sono rilevate
come attività immateriali. L’attività di sviluppo si concretizza nella traduzione dei ritrovati
della ricerca o di altre conoscenze in un programma ben definito per la produzione di
nuovi materiali, prodotti o processi.
208
Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende tutti i costi
direttamente attribuibili necessari per creare, produrre e preparare l’attività affinché
questa sia in grado di operare nel modo inteso dalla direzione aziendale. Per quanto
riguarda la capitalizzazione di eventuali oneri finanziari correlati all’attività immateriale, si
rimanda a quanto descritto più avanti nel relativo criterio di valutazione.
Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo
al netto degli ammontari complessivi degli ammortamenti, calcolati a quote costanti sulla
base della vita utile stimata dell’attività, e delle perdite per riduzione di valore accumulati.
Tuttavia se un’attività immateriale è caratterizzata da una vita utile indefinita essa non
viene ammortizzata, ma sottoposta periodicamente ad un’analisi di congruità al fine di
rilevare eventuali perdite di valore.
La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di attività con vita utile definita è la
seguente:
- concessioni e licenze:
da 5 a 10 anni
- costi di sviluppo di nuovi prodotti:
da 5 a 15 anni
- autorizzazioni alla vendita (registrazioni) di
prodotti agrofarmaci:
durata della concessione
- know-how di prodotto:
15 anni
- know-how di processo:
5 anni
- marchi:
da 5 a 10 anni
- brevetti:
durata della tutela giuridica
- altre attività (software):
5 anni
L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso, ossia quando è nella
posizione e nella condizione necessaria perché sia in grado di operare nella maniera
intesa dalla direzione aziendale.
Il valore contabile delle attività immateriali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali
perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di
carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in
cui il valore ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività vengono svalutate fino a
riflettere il loro valore di realizzo. Tale valore coincide con il maggiore tra il fair value, al
netto dei costi accessori di vendita, del bene ed il suo valore d’uso. Nel definire il valore
d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante
imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al
tempo ed ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non generi flussi finanziari
ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità
generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono
contabilizzate nel conto economico alla voce “Perdita di valore delle immobilizzazioni”.
209
Costi di ricerca, di sviluppo e di registrazione prodotti
I costi di ricerca per la difesa ordinaria dei prodotti e dei processi produttivi ed i costi di
ricerca innovativa sono imputati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.
I costi di sviluppo, rilevati in bilancio come attività immateriali, si riferiscono a progetti
relativi allo sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi), di nuove formulazioni e di
nuovi processi produttivi.
Quando il progetto di sviluppo risulta concluso e si estrinseca in un processo disponibile
per l’utilizzazione economica o in un know-how di prodotto, i costi ad esso relativi
vengono riclassificati alla voce “know-how di prodotto” o “know-how di processo” ed
ammortizzati in quote costanti in relazione alla loro vita utile attesa. Il termine dell’attività
di sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi) coincide con l’ottenimento da parte
dell’autorità competente di una dichiarazione di completezza dell’attività svolta (c.d.
completeness check).
I costi di registrazione dei prodotti si riferiscono a costi interni ed esterni sostenuti per
l’ottenimento o il rinnovo dell’autorizzazione alla vendita da parte delle varie autorità locali
dei prodotti risultanti dall’attività di sviluppo e/o per l’estensione di tali autorizzazioni ad
altre colture o ad altri tipi di impiego del prodotto. Tali costi sono rilevati come attività
immateriali tra le “immobilizzazioni in corso” fino al momento dell’ottenimento
dell’autorizzazione
alla
vendita,
allorquando
vengono
riclassificati
alla
voce
“Registrazioni” ed ammortizzati in base alla durata della concessione, che può
raggiungere un massimo di dieci anni.
Finchè l’attività di sviluppo e/o l’attività di registrazione dei vari prodotti da essa derivanti
non vengono completate, con cadenza annuale viene verificata l’eventuale riduzione di
valore dei principali progetti in corso di realizzo (c.d. impairment test), secondo le
modalità descritte in nota integrativa, con conseguente rilevazione a conto economico
dell’eventuale eccedenza iscritta in bilancio.
I costi della cosiddetta “difesa straordinaria”, sostenuti per allungare la vita utile, intesa
quale periodo di commercializzazione, di prodotti già sul mercato e quindi in grado di
generare
benefici
economici
futuri
superiori
al
normale
livello
di
rendimento
originariamente attribuito al prodotto, vengono rilevati in bilancio come attività
immateriali ed ammortizzati in un periodo che va da un minimo di 5 ad un massimo di 15
anni, sulla base del ciclo di vita del prodotto.
Avviamento
L’avviamento acquisito a seguito di una acquisizione/aggregazione aziendale è
inizialmente valutato al costo, in quanto rappresentante l’eccedenza del costo di
acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell’acquirente del valore equo netto riferito ai
valori identificabili delle attività e delle passività attuali e potenziali. Dopo l’iniziale
iscrizione, l’avviamento viene valutato al costo decrementato delle sole eventuali perdite
di valore accumulate. Infatti l’avviamento non viene ammortizzato, ma con cadenza
annuale ne viene verificata l’eventuale riduzione di valore (c.d. impairment test), con
210
conseguente rilevazione a conto economico dell’eventuale eccedenza iscritta in
bilancio, secondo le modalità illustrate in nota integrativa.
Partecipazioni in società controllate, società collegate ed entità a controllo congiunto
Le partecipazioni in società controllate, in società collegate e nelle entità a controllo
congiunto sono contabilizzate al costo.
Il valore contabile delle partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali
perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di
carico eccede il valore presumibile di realizzo: in tal caso le partecipazioni vengono
svalutate fino a riflettere quest’ultimo valore che coincide con il maggiore tra il prezzo
netto di vendita dell’attività ed il suo valore d’uso.
Attività finanziarie
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al costo - maggiorato degli oneri
accessori all’acquisto – che rappresenta il valore equo del corrispettivo pagato. Gli
acquisti e le vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, vale a dire
alla data in cui la società ha assunto l’impegno di acquisto di tali attività.
Successivamente all’iscrizione iniziale, le attività finanziarie sono valutate in relazione alla
loro destinazione funzionale sulla base dello schema seguente.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Si tratta di attività finanziarie acquistate con lo scopo di ottenere un profitto dalle
fluttuazioni a breve termine del prezzo. Dopo l’iniziale rilevazione, tali attività sono
valutate al fair value con imputazione a conto economico dell’utile o della perdita relativa.
In caso di titoli diffusamente negoziati nei mercati regolamentati, il fair value è
determinato con riferimento alla quotazione di borsa alla data di chiusura dell’esercizio.
Per gli investimenti per i quali non è disponibile una quotazione di mercato, il fair value è
determinato in base al valore corrente di mercato di un altro strumento finanziario
sostanzialmente analogo oppure è calcolato in base ai flussi finanziari attesi dalle attività
nette sottostanti l’investimento.
Investimenti posseduti fino a scadenza
Sono attività finanziarie non derivate che prevedono pagamenti fissi o determinabili, con
una scadenza fissa, che la società ha la ferma intenzione e la capacità di mantenere fino
alla scadenza.
Dopo l’iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il
criterio del tasso effettivo di interesse, che rappresenta il tasso che attualizza
esattamente i pagamenti o gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento
finanziario. Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di eventuali sconti o premi,
che vanno ripartiti lungo l’intero periodo di tempo intercorrente fino alla scadenza.
211
Finanziamenti attivi
Sono trattati contabilmente secondo quanto previsto per gli “investimenti posseduti fino
a scadenza”.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Accoglie le attività finanziarie non rientranti nelle categorie precedenti. Comprende ad
esempio titoli rappresentativi del capitale di rischio acquistati senza l’intento di rivenderli
nel breve termine (c.d. partecipazioni in altre imprese) o titoli di stato a lungo termine
acquistati per essere mantenuti durevolmente nel patrimonio aziendale, ma senza la
volontà di conservarli fino a scadenza.
Dopo l’iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al fair value con iscrizione degli utili o
delle perdite in una apposita voce del conto economico complessivo fintantoché esse
non siano vendute o fino a che non si accerti che esse abbiano subito una perdita di
valore: in questo caso gli utili o le perdite fino a quel momento accumulati sono imputati
al conto economico separato.
Gli investimenti in strumenti rappresentativi del patrimonio netto che non hanno un
prezzo di mercato quotato in un mercato attivo ed il fair value non può essere
determinato in modo affidabile sono valutati al costo.
Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di
presumibile realizzo, rappresentato dal normale prezzo di vendita stimato, al netto dei
costi di completamento e di vendita.
Il costo delle rimanenze può non essere recuperabile se esse sono danneggiate, se
sono diventate obsolete, o se i loro prezzi di vendita sono diminuiti: in questo caso le
rimanenze sono svalutate fino al valore netto di realizzo sulla base di una valutazione
eseguita voce per voce e l’ammontare della svalutazione viene rilevato come costo
nell’esercizio in cui la svalutazione viene eseguita.
Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e gli altri
costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.
Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è quello del costo
medio ponderato, comprensivo delle rimanenze iniziali.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti commerciali e gli altri crediti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair value
del corrispettivo ricevuto nel corso della transazione. Successivamente i crediti che
hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il
metodo dell’interesse effettivo, mentre i crediti senza scadenza fissa sono valutati al
costo.
I crediti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi,
sono valutati al valore originario. Il fair value dei crediti a lungo termine è stabilito
212
attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come provento finanziario
sulla durata del credito fino a scadenza.
I crediti sono esposti in bilancio al netto degli accantonamenti per perdita di valore. Tali
accantonamenti vengono effettuati quando esiste un’indicazione oggettiva (quale, ad
esempio la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che la
Società non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni di
vendita originali. Il valore contabile del credito è ridotto mediante ricorso ad un apposito
fondo. I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica la loro
irrecuperabilità.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a vista e a
breve termine, ossia con una scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi.
I mezzi equivalenti rappresentano temporanee eccedenze di disponibilità liquide
investite in strumenti finanziari caratterizzati da rendimenti più elevati rispetto ai depositi
bancari a vista (es. titoli pubblici) e prontamente liquidabili. Non comprendono gli
investimenti temporanei in strumenti di capitale a causa della volatilità e variabilità dei loro
valori.
Debiti commerciali e altri debiti
I debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al valore equo
del corrispettivo pagato nel corso della transazione. Successivamente i debiti che hanno
una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo
dell’interesse effettivo, mentre i debiti senza scadenza fissa sono valutati al costo.
I debiti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi,
sono valutati al valore originario. Il fair value dei debiti a lungo termine è stabilito
attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come onere finanziario
sulla durata del debito fino a scadenza.
Finanziamenti passivi
I finanziamenti passivi sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del
corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento.
Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo
ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.
Conversione delle poste in valuta estera
Le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla
data dell’operazione. Le differenze cambio realizzate nel corso dell’esercizio, in
occasione dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera, sono iscritti
a conto economico.
213
Alla chiusura dell’esercizio, le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera
– costituite da denaro posseduto o da attività e passività da ricevere o pagare in
ammontare di denaro fisso e determinabile - sono riconvertite nella valuta funzionale di
riferimento al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio, registrando a
conto economico l’eventuale differenza cambio rilevata.
Le poste non monetarie espresse in valuta estera sono convertite nella moneta
funzionale utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione, ovvero il
cambio storico originario. Gli elementi non monetari iscritti al fair value sono invece
convertiti utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di determinazione di tale
valore.
Fondi per rischi e oneri
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri, che accolgono passività di tempistica ed
importo incerti, sono effettuati quando:
-
si è di fronte ad un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un
evento passato;
-
è probabile che sarà necessaria una fuoriuscita di risorse per adempiere
all’obbligazione;
-
può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
L’importo iscritto come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa
richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di chiusura del bilancio. Se
l’effetto dell’attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono
determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte
che rifletta la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al
tempo e, se opportuno, ai rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata
l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è
rilevato come onere finanziario.
Le passività potenziali non sono invece rilevate in bilancio.
Benefici per i dipendenti
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in
funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a contributi definiti e
programmi a benefici definiti.
Nei programmi a contributi definiti l’obbligazione dell’impresa è limitata al versamento dei
contributi pattuiti con i dipendenti ed è determinata sulla base dei contributi dovuti alla
fine del periodo, ridotti degli eventuali importi già corrisposti.
Nei programmi a benefici definiti, l’importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il
valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b)
più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali); (c) meno gli eventuali costi
previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate; (d) dedotto il
fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano (se esistono)
214
al di fuori delle quali le obbligazioni devono essere estinte direttamente. Con riguardo al
metodo del “corridoio”, la Società rileva immediatamente a conto economico tutti gli utili
e perdite attuariali derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle
condizioni del piano.
Nei programmi a benefici definiti, il costo imputato a conto economico è pari alla somma
algebrica dei seguenti elementi: (a) il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro
correnti; (b) gli oneri finanziari derivanti dall’incremento della passività conseguente al
trascorrere del tempo; (c) il rendimento atteso delle eventuali attività a servizio del piano;
(d) gli utili e le perdite attuariali; (e) il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro
passate; (f) l’effetto di eventuali riduzioni o estinzioni del programma.
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) della Società era
considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla
Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge finanziaria 2007”) e successivi Decreti e
Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche tale istituto è ora
da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate
anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre
successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Leasing
I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono alla Società tutti i rischi
ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, comportano la rilevazione del
valore del bene locato in contropartita di un debito finanziario verso il locatore per un
importo pari al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di
leasing, utilizzando per il calcolo il tasso di interesse implicito del contratto. I canoni di
leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi in modo da ottenere
l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota
capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico.
Il bene locato viene poi ammortizzato secondo criteri analoghi a quelli utilizzati per i beni
di proprietà.
I contratti di leasing nei quali invece il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi e i
benefici tipici della proprietà sono classificati come leasing operativi. I pagamenti relativi a
tali contratti vengono addebitati a conto economico.
Ricavi
I ricavi sono valutati al valore corrente del corrispettivo ricevuto o spettante. I ricavi sono
riconosciuti nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla
Società ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.
Vendita di beni
Il ricavo è riconosciuto quando la Società ha trasferito i rischi e i benefici significativi
connessi alla proprietà del bene e smette di esercitare il solito livello di attività associate
con la proprietà nonché l’effettivo controllo sul bene venduto.
215
Prestazione di servizi
Il ricavo è rilevato con riferimento allo stadio di completamento dell’operazione alla data
di chiusura del bilancio. Quando il risultato della prestazione di servizi non può essere
attendibilmente stimato, i ricavi devono essere rilevati solo nella misura in cui i costi
rilevati saranno recuperabili.
Lo stadio di completamento è determinato attraverso la valutazione del lavoro svolto
oppure attraverso la proporzione tra i costi sostenuti ed i costi totali stimati.
Interessi
Sono rilevati per competenza con un criterio temporale, utilizzando il metodo
dell’interesse effettivo.
Royalties
Sono rilevate per competenza, secondo quanto previsto dal contenuto dell’accordo
relativo.
Dividendi
Sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
Contributi pubblici
I contributi pubblici sono rilevati al valore equo quando sussiste la ragionevole certezza
che saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferite risultino soddisfatte.
Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (per esempio contributi in
conto
esercizio)
sono
rilevati
nella
voce
“Altri
ricavi
operativi”,
ma
ripartiti
sistematicamente su differenti esercizi in modo che i ricavi siano commisurati ai costi
che essi intendono compensare.
Quando invece i contributi sono correlati ad attività (per esempio i contributi in conto
impianti o i contributi per attività immateriali in via di sviluppo) sono portati a diretta
detrazione del valore contabile dell’attività stessa e quindi vengono rilevati a conto
economico come proventi, durante la vita utile del bene ammortizzabile, tramite la
riduzione diretta del costo dell’ammortamento.
Oneri finanziari
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all’acquisizione, costruzione o produzione di un
bene, che richiede un rilevante periodo di tempo prima di essere disponibile per l’uso,
vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso.
Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell’esercizio in cui
essi sono sostenuti.
Costi di acquisto di beni e prestazioni di servizi
Sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza e si sostanziano
in decrementi di benefici economici, che si manifestano sotto forma di flussi finanziari in
uscita o di riduzione di valore di attività o di sostenimento di passività.
216
Imposte sul reddito (correnti, anticipate e differite)
Le imposte correnti sono determinate sulla base di una realistica previsione degli oneri di
imposta da assolvere, in applicazione della normativa fiscale vigente nei singoli Paesi e
sono esposte nella voce “Debiti tributari”, al netto degli acconti versati.
Qualora gli acconti versati e gli eventuali crediti risultanti da precedenti esercizi risultino
superiori alle imposte dovute, il credito netto verso l’Erario viene iscritto nella voce
“Crediti tributari”.
Sulle differenze temporanee esistenti tra i valori delle attività e delle passività iscritte a
bilancio ed i relativi valori fiscali, la Società rileva imposte differite o anticipate.
In particolare per tutte le differenze temporanee imponibili viene rilevata contabilmente
una passività fiscale differita, a meno che tale passività derivi dalla rilevazione iniziale
dell’avviamento. Tale passività è esposta in bilancio alla voce “Imposte differite”. Per
tutte le differenze temporanee deducibili, invece, viene rilevata un’attività fiscale differita
(imposta anticipata) nella misura in cui è probabile che sarà realizzato reddito imponibile
a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile. Anche in
presenza di perdite fiscali o crediti di imposta riportati a nuovo viene rilevata un’attività
fiscale differita nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile
futuro capiente. Tale attività è esposta in bilancio alla voce “Imposte anticipate”.
Il valore da riportare in bilancio per le imposte anticipate viene riesaminato ad ogni
chiusura di esercizio e viene ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che
sufficienti utili fiscali possano rendersi disponibili in futuro in modo da permettere al
credito di essere utilizzato.
Le attività e le passività fiscali differite devono essere calcolate con le aliquote fiscali che
ci si attende saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata l’attività o sarà estinta
la passività, sulla base delle aliquote fiscali vigenti o di fatto vigenti alla data di chiusura
del bilancio.
Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico come onere o come
provento dell’esercizio. Tuttavia le imposte correnti e quelle differite devono essere
addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto o nel prospetto del conto
economico complessivo se relative a poste di bilancio iscritte direttamente in tali voci.
Cancellazione di un’attività finanziaria
La cancellazione di un’attività finanziaria avviene quando la Società non detiene più il
controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività e questo normalmente avviene
quando i diritti specificati nel contratto sono esercitati o quando scadono o quando
vengono trasferiti a terzi. Conseguentemente quando risulta che la Società ha
mantenuto il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività, quest’ultima non può
essere rimossa dallo stato patrimoniale. Questo si verifica essenzialmente:
-
quando il cedente ha il diritto o l’obbligo di riacquistare l’attività ceduta;
-
quando il cedente mantiene nella sostanza tutti i rischi e i benefici;
217
-
quando il cedente fornisce garanzia per tutti i rischi relativi all’attività ceduta.
Al contrario, se il cessionario ha la capacità di ottenere i benefici dell’attività trasferita,
ossia è libero di vendere o di impegnare l’intero valore equo dell’attività trasferita, il
cedente deve rimuovere l’attività dal suo stato patrimoniale.
In caso di cessione, la differenza tra il valore contabile dell’attività trasferita e la
sommatoria dei corrispettivi ricevuti e qualsiasi rettifica precedente che rifletta il fair value
di quella attività, che è stata accumulata nel patrimonio netto, viene inclusa nel conto
economico dell’esercizio.
Si segnala che in relazione alla cessione di crediti commerciali pro-soluto a società di
factoring, alcuni contratti utilizzati prevedono che l’importo massimo del rischio che il
factor assume a fronte dell’eventuale insolvenza del debitore viene regolamentato dal
c.d. plafond. Per queste operazioni vengono quindi condotti opportuni test di efficacia al
fine di verificare l’avvenuto trasferimento della sostanzialità dei rischi e benefici.
Strumenti finanziari derivati
Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al valore di mercato (c.d. fair value). Tale
valore è determinato con riferimento a quotazioni pubbliche del prezzo dello strumento.
Quando un prezzo di mercato quotato non è disponibile, la Società fa riferimento ai
valori correnti di mercato di altri strumenti che sono sostanzialmente identici oppure alle
valutazioni fornite dagli istituti di credito da cui lo strumento finanziario è stato acquistato.
In particolare:
-
il fair value dei contratti a termine in valuta e delle operazioni di domestic currency
swap è calcolato con riferimento ai tassi di cambio a termine attuali per contratti con
simile profilo di maturazione;
-
il fair value dei contratti di swap su tassi di interesse è determinato calcolando il
valore attuale differenziale – tasso fisso vs tasso variabile - dei futuri flussi di cassa
attesi, tenendo conto delle previste variazioni dei tassi di riferimento;
-
il valore di mercato dei contratti di acquisto a termine di commodities è determinato
con riferimento a valori a termine attuali per contratti con simile profilo di
maturazione.
Uno strumento finanziario derivato può essere acquistato con finalità di negoziazione o
con finalità di copertura.
Gli utili o le perdite di valutazione correlati ai derivati acquistati con finalità di negoziazione
sono imputati a conto economico.
La contabilizzazione dei derivati acquistati con finalità di copertura viene effettuata
secondo il c.d. “hedge accounting”, che compensa la rilevazione a conto economico
dei derivati con quella delle poste coperte, solo quando i derivati rispondono a criteri
specifici.
In particolare:
218
-
all’inizio della copertura deve sussistere una documentazione formale della relazione
di copertura e degli obiettivi aziendali di gestione del rischio e della strategia per
effettuare la copertura;
-
all’inizio
della
copertura
deve
esserne
verificata
l’efficacia
nell’ottenere
la
compensazione dei cambiamenti nel fair value o nei flussi finanziari attribuibili al
rischio coperto;
-
l’efficacia della copertura deve essere valutata sulla base di un criterio ricorrente e lo
strumento derivato deve risultare altamente efficace per tutta la sua durata.
Ai fini della contabilizzazione, le operazioni di copertura sono classificate come
“coperture del fair value” se sono a fronte del rischio di variazione di mercato dell’attività
o della passività sottostante; oppure come “coperture dei flussi finanziari” se sono a
fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti sia da un’esistente attività o
passività sia da un’operazione futura.
Per quanto riguarda le coperture del fair value, gli utili e le perdite derivanti dalla
rideterminazione del valore di mercato dello strumento derivato sono imputati a conto
economico.
Per quanto riguarda le coperture dei flussi finanziari, gli utili e le perdite di valutazione
dello strumento di copertura sono rilevati a patrimonio netto per la parte efficace,
mentre l’eventuale porzione non efficace viene iscritta immediatamente a conto
economico. Nel caso in cui l’oggetto della copertura sia un impegno irrevocabile che
comporti il sorgere di un’attività o di una passività, l’utile o la perdita originariamente
appostato a patrimonio netto è portato a rettifica del valore al quale è stata iscritta
l’attività o la passività nel momento in cui essa è stata rilevata. Per tutte le altre coperture
di flussi finanziari, l’utile o la perdita appostato a patrimonio netto è portato a conto
economico nello stesso momento in cui l’operazione coperta influenza il conto
economico.
Se uno strumento finanziario derivato viene acquistato con finalità di copertura e non
con finalità speculative, ma non possiede i requisiti sopra elencati per essere
contabilizzato secondo il c.d. “hedge accounting”, gli utili o le perdite derivanti dalla
variazione del suo valore equo devono essere imputati nel conto economico separato.
219
INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
1. Immobilizzazioni materiali – 17.149
La composizione ed i movimenti di sintesi delle immobilizzazioni materiali sono descritti
nelle tabelle sottostanti:
Composizione
31.12.2011
Costo
storico
Variazione
Fondo amm.
Valore a
bilancio
31.12.2012
Costo
storico
Valore a
bilancio
Fondo amm.
Terreni
1.055
0
1.055
(2)
1.053
0
1.053
Fabbricati:
- beni di proprietà
8.723
(3.735)
4.988
(244)
8.961
(4.217)
4.744
23.933
(15.037)
8.896
(825)
24.934
(16.863)
8.071
(357)
0
23.576
268
0
(14.769)
(89)
0
8.807
35
374
(416)
(357)
392
24.969
303
(18)
(16.578)
(54)
374
8.391
898
(764)
134
(58)
885
(809)
76
1.759
606
49
2.414
(1.492)
(495)
(31)
(2.018)
267
111
18
396
131
(7)
8
132
2.029
622
59
2.710
(1.631)
(518)
(33)
(2.182)
398
104
26
528
937
0
937
1.420
2.357
0
2.357
37.603
(21.286)
16.317
832
40.935
(23.786)
17.149
Impianti e macchinari:
- beni di proprietà
- contributo in conto
capitale
- beni in leasing finanziario
Attrezzature:
- beni di proprietà
Altri beni:
- elaboratori dati
- mobili e arredi
- autoveicoli
Immobilizzazioni in corso
e acconti:
- beni di proprietà
Totale
Movimenti
Acquisti
del periodo
Terreni
Fabbricati:
- beni di proprietà
- migliorie su beni terzi
Impianti e macchinario:
- beni di proprietà
- contributo in conto capitale
- beni in leasing finanziario
Attrezzature:
- beni di proprietà
Altri beni:
- elaboratori dati
- mobili e arredi
- autoveicoli
Immobilizzazioni in corso e acconti:
‘- beni di proprietà
Totale
Riclassifica- Alienazioni
zioni
(c.storico)
Ammortamento
Utilizzo
f.do
amm.to
Variazione
totale
0
0
(2)
0
0
(2)
139
0
139
99
0
99
0
0
0
(482)
0
(482)
0
0
0
(244)
0
(244)
620
0
392
1.012
469
0
0
469
(89)
0
0
(89)
(1.876)
35
(18)
(1.859)
51
0
0
51
(825)
35
374
(416)
7
1
(21)
(55)
10
(58)
272
25
13
310
4
1
0
5
(6)
(10)
(3)
(19)
(144)
(32)
(5)
(181)
5
9
3
17
131
(7)
8
132
1.994
(574)
0
0
0
1.420
3.462
0
(131)
(2.577)
78
832
220
Gli investimenti completati nel periodo si riferiscono, essenzialmente, a progetti di
miglioramento degli impianti e di adeguamento della sicurezza dei siti produttivi di Adria,
di Aprilia e di Bussi.
In particolare, nel corso dell’esercizio, è stato avviato e completato un progetto per
modificare l’impianto “granulari” di Aprilia allo scopo di produrre un nuovo formulato per
conto terzi; tale investimento ha determinato un incremento della voce “Impianti e
macchinario” per 311 migliaia di euro.
La voce “Impianti e macchinario – beni in leasing finanziario” si riferisce ad un nuovo tank
container utilizzato per il trasporto del principio attivo TFE-M dallo stabilimento del
fornitore Solvay Specialty Polymers Italy S.p.A. al sito produttivo di Bussi.
In base ad un accordo stipulato in data 23 gennaio 2012, il tank acquistato da Solvay è
concesso in locazione, alla Isagro S.p.A., dietro corresponsione di una rata mensile di 12
migliaia di euro per 36 mesi, per l’intera vita tecnica utile del bene.
Conseguentemente, sulla base di quanto previsto dai principi contabili IFRIC 4 e IAS 17,
tale operazione è stata classificata come leasing finanziario, iscrivendo, tra le
immobilizzazioni materiali, il bene al suo fair value.
La voce “Immobilizzazioni in corso”, pari a 2.357 migliaia di euro, riguarda,
principalmente, interventi di miglioramento degli impianti e di adeguamento della
sicurezza dei siti di Adria e di Aprilia, nonché attività di ampliamento della capacità
produttiva di alcuni impianti del sito di Novara relativi alla sintesi di principi attivi biologici.
Si evidenzia infine che al 31dicembre 2012 non vi sono in essere impegni contrattuali
significativi con fornitori terzi.
Nella tabella sottostante sono riportati i dati sintetici relativi ai terreni e ai fabbricati di
proprietà:
ubicazione
Tipologia
superficie
totale
superficie
coperta
metri quadri
metri quadri
comune di Adria (RO)
stabilimento - prodotti rameici
146.965
13.398
comune di Aprilia (LT)
stabilimento - prodotti formulati
130.823
29.789
comune di Bussi sul Tirino (PE)
stabilimento - prodotto tetraconazolo
3.110
1.000
comune di Novara
fabbricato - prodotti biologici
1.634
485
comune di Novara
fabbricato - laboratori, serre, uffici
6.677
3.373
comune di San Pietro in Casale (BO)
fondo rustico "Cantalupo"
43.611
0
comune di Galliera (BO)
fondo rustico "Cantalupo"
96.389
500
2. Investimenti immobiliari – 2.393
La voce riguarda:
•
un complesso immobiliare, sito nel comune di Novara, costituito da laboratori,
serre, uffici, dato in affitto alla controllata Isagro Ricerca S.r.l. (2.241 migliaia di
euro);
•
un fabbricato, sito nel comune di S. Vincenzo di Galliera (Bo), affittato ad uso uffici
e laboratori alla controllata Isagro Ricerca S.r.l. (152 migliaia di euro).
221
Gli investimenti in immobili sono stati contabilizzati applicando il metodo del costo,
previsto dallo IAS 40. Gli immobili sono ammortizzati in ogni esercizio a quote costanti in
relazione alla presunta vita utile stimata in 19 anni.
3. Immobilizzazioni immateriali – 33.400
La composizione ed i movimenti di sintesi dell’esercizio delle immobilizzazioni immateriali
sono descritti nelle tabelle sottostanti:
Composizione
Costo
storico
Costi di sviluppo prodotti:
- fumiganti e SDHI
- difesa straordinaria
Costi di sviluppo processi
Costi di sviluppo nuovi
formulati
Know-how di prodotto:
- fungicida IR 6141
- Remedier
- biostimolanti e fumiganti
- insetticidi e fungicidi
Know-how di processo
Brevetti, licenze,
marchi e registrazioni
Altre:
- software
- altri
Immobilizzazioni in corso e
acconti:
- registrazioni
- altri beni
31.12.2011
Fondo
Valore a
amm.
bilancio
Variazione
Costo
storico
31.12.2012
Fondo
amm.
Valore a
bilancio
0
8.704
8.704
0
(3.613)
(3.613)
0
5.091
5.091
1.552
460
2.012
1.552
11.455
13.007
0
(5.904)
(5.904)
1.552
5.551
7.103
80
0
80
(80)
0
0
0
0
0
0
57
57
0
57
10.547
784
135
81
11.547
(3.691)
(301)
(27)
(17)
(4.036)
6.856
483
108
64
7.511
(703)
(52)
(27)
(6)
(788)
10.547
784
135
81
11.547
(4.394)
(353)
(54)
(23)
(4.824)
6.153
431
81
58
6.723
1.221
(572)
649
63
1.558
(846)
712
5.999
(2.163)
3.836
2.080
9.143
(3.227)
5.916
1.138
0
1.138
(433)
0
(433)
705
0
705
(55)
0
(55)
1.295
(645)
1.295
(645)
650
0
650
11.312
905
12.217
0
0
0
11.312
905
12.217
927
(905)
22
12.239
0
12.239
0
0
0
12.239
0
12.239
40.906
(10.817)
30.089
3.311
48.846
(15.446)
33.400
222
Movimenti
del periodo
Costi di sviluppo prodotti:
- fumiganti e SDHI
- difesa straordinaria
Costi di sviluppo processi
Costi di sviluppo nuovi formulati
Know-how di prodotto:
- fungicida IR 6141
- Remedier
- biostimolanti e fumiganti
- insetticidi e fungicidi
Know-how di processo
Brevetti, licenze,
marchi e registrazioni
Altre:
- software
- altri
Immobilizzazioni in corso e acconti:
- registrazioni
- altri beni
Acquisizioni/ Riclassifiche
capitalizzazioni
e altre
variazioni
Svalutazioni
Cessioni
Ammortamenti
Variazione
totale
1.552
2.751
4.303
0
0
0
0
0
0
0
(2.291)
(2.291)
1.552
460
2.012
0
(80)
0
0
(80)
57
0
0
0
57
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(703)
(52)
(27)
(6)
(788)
(703)
(52)
(27)
(6)
(788)
257
80
0
(274)
63
79
3.363
(199)
(1.163)
2.080
157
0
157
0
0
0
0
0
0
(212)
0
(212)
(55)
0
(55)
3.385
0
3.385
(2.458)
(905)
(3.363)
0
0
0
0
0
0
927
(905)
22
8.238
0
(199)
(4.728)
3.311
Le attività immateriali non ancora disponibili per l’uso includono “costi di sviluppo”
sostenuti per l’avvio della fase di sviluppo di nuovi prodotti proprietari, tra cui un fungicida
denominato SDHi, per il quale è stato firmato un accordo di co-sviluppo con la società
americana FMC Corporation (vedi nota n.25), per 1.552 migliaia di euro, e
“immobilizzazioni in corso” relative a spese per le registrazioni sostenute per
l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita nei vari Paesi dei formulati relativi ai
principali prodotti proprietari per 12.239 migliaia di euro. E’ da segnalare che nel corso
dell’esercizio l’ottenimento di nuove autorizzazioni ha comportato la riclassificazione da
“immobilizzazioni in corso” a “registrazioni”, con conseguente inizio del periodo di
ammortamento, per 2.458 migliaia di euro.
La voce “difesa straordinaria”, pari a 5.551 migliaia di euro, si riferisce ai costi sostenuti
dalla Società per alcuni prodotti già commercializzati al fine di allungare la loro vita utile,
intesa quale periodo di commercializzazione, e comprende in particolare le spese
sostenute per ottemperare agli adempimenti richiesti dalle direttive comunitarie.
Tale voce riguarda i seguenti prodotti proprietari:
-
Tetraconazolo
2.558
-
Prodotti rameici
2.642
-
Altri prodotti
351
La voce “acquisizioni / capitalizzazioni” comprende 158 migliaia di euro relativi alla
capitalizzazione di oneri finanziari sostenuti a fronte del nuovo finanziamento a medio223
lungo termine concesso dalla Banca Europea degli Investimenti (B.E.I.), parzialmente
erogato nel corso del primo semestre 2012, a supporto di un programma di investimenti
in ricerca, innovazione e sviluppo relativo al periodo 2010-2013 (vedi nota n.17).
Nel corso dell’esercizio si è proceduto ad effettuare un aggiornamento delle analisi
relative allo stato di avanzamento tecnico dei progetti in corso e dei risultati finora
ottenuti, da cui sono emerse delle criticità relativamente ad alcuni assets, che si sono
dimostrati o non più utilizzabili o antieconomici nella loro prosecuzione per la Società.
Conseguentemente si è proceduto ad effettuare, ai sensi dello IAS 38, la completa
svalutazione dei costi sostenuti relativamente a tali progetti per un ammontare
complessivo di 136 migliaia di euro (vedi nota 34).
In relazione all’attività di ricerca e sviluppo effettuata la Società ha ottenuto nei
precedenti esercizi la concessione di contributi pubblici in conto capitale, sia nella forma
di disponibilità liquide che di crediti d’imposta, che, qualora siano relativi a progetti
capitalizzati, vengono registrati a diretta detrazione del valore contabile degli
investimenti effettuati. La tabella sottostante evidenzia il valore dei contributi ricevuti in
relazione ai vari progetti di investimento:
Progetto di ricerca
Costo
Contributi in
conto capitale
Valore netto
31.12.2012
Costi di sviluppo prodotti
- difesa straordinaria
11.761
306
11.455
11.761
306
11.455
11.324
777
10.547
11.324
777
10.547
9.568
425
9.143
9.568
425
9.143
Know-how di prodotto
- fungicida IR 6141
Brevetti, licenze, marchi e
registrazioni
Immobilizzazioni in corso e
acconti:
- registrazioni
Totale
12.766
527
12.239
12.766
527
12.239
45.419
2.035
43.384
Il valore della voce “brevetti, licenze, marchi, diritti simili e registrazioni”, pari a 5.916
migliaia di euro, risulta così composto:
- licenze d’uso di nuovi software
1
- registrazioni e diritti di distribuzione di agrofarmaci
4.731
- marchi e diritti simili
1.184
La voce “software” evidenzia investimenti per 157 migliaia di euro che si riferiscono alla
realizzazione o alla personalizzazione di nuovi programmi informatici e all’acquisizione
delle relative licenze, sia per l’area amministrativa che per quella logistica.
224
Immobilizzazioni non ancora disponibili per l’uso – impairment test
Come previsto dallo IAS 36, la Società procede annualmente alla verifica dell’esistenza
di eventuali perdite di valore dei principali prodotti in sviluppo e delle registrazioni in corso
di ottenimento (c.d. impairment test) in quanto, pur trattandosi di attività a “vita utile
definita”, come il resto delle immobilizzazioni immateriali della Società, non sono tuttavia
ancora disponibili per l’uso.
E’ da segnalare che la Società sottopone ad impairment test con cadenza annuale
anche i valori complessivi del know-how di prodotto e di processo, dei brevetti e delle
registrazioni ottenute, classificabili come attività a “vita utile definita”, in quanto
strettamente correlati alle attività non ancora disponibili per l’uso, che quindi non sono
suscettibili di autonoma valutazione. Qualora poi il prodotto analizzato sia parte di una
CGU (cash generating unit) a cui è stata allocata una parte dell’avviamento della società,
l’analisi di recuperabilità viene allargata all’intera CGU. Quindi per “prodotti biologici” e
“prodotti rameici” si rinvia a quanto indicato nella nota n. 3.
La tabella seguente evidenzia i valori contabili delle immobilizzazioni immateriali
raggruppati sulla base di quanto sopra descritto:
IMMOBILIZZAZIONI A VITA UTILE DEFINITA
Immobilizzazioni
Immobilizzazioni
Totale
non ancora
già disponibili
Valore contabile
disponibili per l'uso
per l'uso
Immobilizzazioni relative all'attività
di ricerca e sviluppo:
- Kiralaxyl (IR6141)
- Tetraconazolo
- Prodotti biologici e biostimolanti
- Rame
- SDHi
- Orthosulfamuron (IR5878)
- Piretroidi
- Fumiganti
- Novaluron
- Altri
5.400
3.093
1.564
1.330
1.385
0
909
167
0
0
13.848
7.639
5.279
882
3.655
0
4
72
25
1.188
158
18.902
13.039
8.372
2.446
4.985
1.385
4
981
192
1.188
158
32.750
0
0
650
650
650
650
13.848
19.552
33.400
Altre immobilizzazioni immateriali:
- Software
L’impairment test è stato effettuato confrontando il valore contabile dei vari progetti con
il loro valore recuperabile. La determinazione di tale valore è stata eseguita attraverso
l’utilizzo del c.d. metodo “Discounted cash flow” che stima il valore d’uso di un’attività
sulla base della attualizzazione dei futuri flussi di cassa ad un appropriato tasso,
coincidente col costo medio ponderato del capitale (WACC).
Di seguito sono indicate le principali ipotesi effettuate nella stima del valore in uso, ai fini
della determinazione del relativo valore recuperabile del know-how e delle registrazioni
in corso delle molecole IR6141 e Tetraconazolo e del valore recuperabile dei costi di
sviluppo relativi al fungicida SDHi, principali prodotti della Società.
225
Ipotesi di business
L’analisi è stata effettuata facendo riferimento ad un piano di vendite della Società
relativo al periodo 2013-2017. Tale piano si basa su assunzioni ritenute dal management
ragionevolmente realizzabili, come confermato dal fatto che – ad eccezione degli impatti
connessi a variabili esogene non controllabili rappresentate dai tempi di effettivo
ottenimento delle registrazione e dalle variabili climatiche – i dati previsionali pregressi
hanno avuto un sostanziale riscontro nella consuntivazione finale. In particolare è da
rilevare come, dai piani utilizzati per l’impairment test, l’effetto depressivo sulla redditività
determinato dalla siccità, sia stato prudentemente considerato anche nel 2013 e che le
ipotesi di sviluppo dei prodotti nel periodo esplicito siano state fissate nel presupposto
della prosecuzione della corrente attività di sviluppo e registrativa, senza introduzione di
benefici attesi da future azioni di ristrutturazione del management non implementate ad
oggi. Tali dati previsionali, quindi, non coincidono con i dati di Piano Industriale della
Società e del Gruppo, che includono invece assunzioni di sviluppo del business evolutive
ed innovative, come meglio esplicitato nella relazione sulla gestione al paragrafo “status
del progetto Isagro: strategia, il 2012, prospettive 2013-2015 e rafforzamento del
management”.
Orizzonte temporale considerato
Ai fini della stima dei flussi di cassa attesi dei vari prodotti, è stato utilizzato un periodo di
15 anni per le molecole di nuova generazione, in linea con la durata media di vita
commerciale di un nuovo agrofarmaco, mentre per i prodotti già consolidati sul mercato
è stato considerato un orizzonte temporale di 5 anni, trattandosi di assets già da tempo
disponibili per l’uso.
In particolare, per la molecola IR6141, i flussi di cassa attesi sono stati definiti
puntualmente sino al 2026.
Relativamente al fungicida SDHi è stato elaborato un piano ad hoc, trattandosi di un
nuovo prodotto per il quale è appena iniziata la fase di sviluppo. I flussi di cassa relativi,
infatti, sono previsti iniziare nel 2019 (anno in cui è previsto il lancio di tale agrofarmaco) e
sono stati stimati in maniera puntuale fino al 2021 e poi mantenuti costanti fino al 2023.
Con riferimento alla stima dei flussi di cassa attesi dal Tetraconazolo, gli stessi sono stati
determinati in maniera puntale considerando un orizzonte temporale di 5 anni,
trattandosi di un immobilizzazione già disponibile per l’uso.
Ai fini del calcolo del cosiddetto terminal value è stato utilizzato il c.d. metodo della
perpetuità crescente (c.d. formula di Gordon) facendo riferimento ad un cash flow
normalizzato calcolato sulla base delle seguenti principali ipotesi:
•
EBITDA pari a quello dell’ultimo anno;
•
investimenti pari agli ammortamenti;
•
variazioni di capitale circolante nulle;
•
Growth rate assunto pari a zero.
226
Parametri economico-finanziari
Di seguito si evidenziano i principali parametri di riferimento:
IR6141 e SDHi
Tetraconazolo
2%
2%
0,40
0,40
10,1%
9,5%
- Inflazione
- Struttura finanziaria
(Debiti/Assets)
- WACC
Stima del WACC
Ai fini della stima del costo medio ponderato del capitale sono state effettuate le
seguenti ipotesi:
Costo del Debito
Per il costo del debito si è utilizzato il costo medio dei debiti finanziari di Isagro, registrati
a consuntivo, pari al 6%. Non vi sono infatti elementi che lascino presupporre una
crescita del costo del debito prospettico e si è quindi ritenuto che i valori registrati a
consuntivo rappresentino una buona approssimazione dei valori da utilizzare ai fini
prospettici.
Costo del Capitale proprio
Ai fini del calcolo del costo dei mezzi propri si è utilizzato il Capital Asset Pricing Model.
Le principali ipotesi alla base dell’applicazione di tale modello sono le seguenti:
IR6141 e SDHi
Tetraconazolo
- un Beta pari a
1,20
1,20
- tasso free-risk
5,3%
5,3%
5,50%
5,50%
2%
1%
- premio per il rischio di mercato
- un premio per il rischio addizionale pari a
In particolare, in linea con i dettami delle linee guida emesse dall’Organismo Italiano di
Valutazione, si è fatto riferimento ad un approccio “unconditional” che tende a riflettere il
rischio paese nel tasso risk free con le seguenti ipotesi:
Risk free rate: assunto pari al tasso di un titolo governativo che rifletta il rischio paese
(BTP decennale medio con intervallo di osservazione di 6 mesi);
Beta: si tratta del valore specifico della Società, elaborato dalla stessa, che esprime la
propria rischiosità rispetto al mercato in funzione del business e del livello di
indebitamento;
Premio per il rischio di mercato: è stato utilizzato un tasso elaborato da Banca IMI al fine
di esprimere il differenziale tra il rendimento atteso di un investimento in azioni rispetto a
titoli governativi;
227
Premio per il rischio addizionale: è stato elaborato internamente dalla Società al fine di
esprimere il profilo di rischiosità specifico dei vari progetti/molecole in relazione al
differente grado di incertezza dei flussi di cassa attesi.
Il costo dei mezzi propri è quindi risultato essere pari al 13,9% per la molecola IR6141 e
per il fungicida SDHi e del 12,9% per il Tetraconazolo.
Pesi dei mezzi propri e del debito
Con riferimento ai pesi dei mezzi propri e del debito è stato utilizzato un rapporto medio
normalizzato, prevedendo in particolare che il capitale circolante netto venga finanziato
dal capitale di terzi mentre gli investimenti in immobilizzazioni da mezzi propri.
WACC
Sulla base delle suddette ipotesi sono stati determinati i seguenti tassi:
IR6141 e SDHi
- WACC
Tetraconazolo
10,1%
9,5%
Dal confronto con i WACC utilizzati nell’esercizio precedente si rileva un incremento
medio di 2 punti percentuali.
Principali risultati
Sulla base dell’impairment test effettuato, basato sulle stime preliminari 2013 – 2017 della
Società, opportunamente estese per tener conto del periodo necessario al lancio sul
mercato delle molecole di nuove generazione, gli Amministratori non hanno ad oggi
riscontrato nessuna perdita di valore e pertanto non hanno ritenuta necessaria alcuna
svalutazione.
Sensitivity analysis
Come richiesto dalle linee guida per gli impairment redatte dall’OIV, la Società ha
effettuato un’analisi di sensitività del valore recuperabile dei summenzionati prodotti,
analizzando l’effetto di una variazione del tasso di sconto utilizzato per attualizzare i flussi
di cassa attesi. Tale analisi è stata effettuata al fine di analizzare gli effetti di un’eventuale
maggiore volatilità dei flussi attesi ed in particolare entro che limiti, in termine di tasso di
sconto equivalente, il mancato realizzo delle azioni di piano possa inficiare le risultanze
del test di impairment.
In particolare, l’analisi di sensitività effettuata mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti
ai piani aziendali e variando il WACC, non ha mostrato particolari criticità per i prodotti
Tetraconazolo ed SDHi, mentre ha evidenziato che un aumento di 180 punti base nel
tasso di sconto determinerebbero un eccesso del valore contabile delle spese di knowhow e delle registrazioni del prodotto IR6141.
L’esito di tale analisi, letto insieme agli incrementi di WACC ipotizzati rispetto all’esercizio
precedente, tende a confortare le risultanze in termini di tenuta del test.
4. Avviamento – 1.631
L’avviamento, acquisito attraverso l’aggregazione di imprese ed allocato in base allo IAS
36 a gruppi di cash generating units (CGU), presenta la seguente ripartizione per unità:
228
-
“Rame” – 464 migliaia di euro.
-
“Formulazioni” – 657 migliaia di euro.
-
“Prodotti biologici” – 510 migliaia di euro.
La seguente tabella descrive le cash generating unit in cui è stato ripartito l’avviamento:
- “Rame”
- “Formulazioni”
- “Prodotti biologici”
la CGU fa riferimento al business dei prodotti rameici, della loro produzione presso il
sito produttivo di Adria (RO) e della loro commercializzazione a livello
mondiale
la CGU fa riferimento al business della formulazione di agrofarmaci che viene svolta
presso il sito produttivo di Aprilia (LT)
la CGU fa riferimento al business dei prodotti biologici, della loro produzione presso il
sito produttivo di Novara e della loro commercializzazione a livello
mondiale
L’avviamento, in osservanza ai principi contabili internazionali, non è soggetto ad
ammortamento, bensì ad una verifica annuale volta ad individuare la presenza di
eventuali perdite di valore (impairment test), determinabili confrontando il valore
contabile dell’unità a cui il goodwill è stato imputato con il valore recuperabile. La
determinazione di tale valore è stata eseguita attraverso l’utilizzo del c.d. metodo
“Discounted cash flow” che stima il valore d’uso di un’attività sulla base della
attualizzazione dei futuri flussi di cassa ad un appropriato tasso, coincidente col costo
medio ponderato del capitale (WACC).
Alle CGU “Rame” e “Prodotti biologici”, oltre al valore dell’avviamento e agli altri assets
già utilizzati, sono stati allocati anche i valori delle relative immobilizzazioni immateriali non
ancora disponibili per l’uso, come indicato nella nota n. 2.
Di seguito vengono evidenziati i principali parametri utilizzati nella determinazione del
valore recuperabile dell’avviamento delle tre CGU.
Orizzonte temporale considerato
Per la proiezione dei flussi di cassa è stato considerato un arco temporale di 5 anni,
corrispondente alle stime preliminari di vendita 2013 – 2017, per tutte le CGU.
Tali piani sono soggetti ad incertezze derivanti non solo dalla loro natura previsionale, ma
anche dalla presenza di variabili esogene non controllabili (tempi di effettivo ottenimento
delle registrazioni e variabili climatiche).
Ai fini del calcolo del cosiddetto terminal value è stato utilizzato il c.d. metodo della
perpetuità crescente (c.d. formula di Gordon) facendo riferimento ad un cash flow
normalizzato calcolato sulla base delle seguenti principali ipotesi:
•
EBITDA pari a quello dell’ultimo anno;
•
investimenti pari agli ammortamenti;
•
variazioni di capitale circolante nulle;
•
Growth rate assunto pari a zero.
229
Parametri economico-finanziari
Di seguito si evidenziano i principali parametri di riferimento:
Inflazione
Struttura finanziaria
(Debiti/Assets)
WACC
2%
0,40
9,5%
Stima del WACC
Ai fini della stima del costo medio ponderato del capitale sono state effettuate le
seguenti ipotesi:
Costo del debito
6,0%
Costo del capitale proprio
12,9%
Costo del Debito
Per il costo del debito si è utilizzato il costo medio dei debiti finanziari, registrati a
consuntivo, di Isagro. Non vi sono infatti elementi che lascino presupporre una crescita
del costo del debito prospettico e si è quindi ritenuto che i valori registrati a consuntivo
rappresentino una buona approssimazione dei valori da utilizzare ai fini prospettici.
Costo del Capitale proprio
Ai fini del calcolo del costo dei mezzi propri si è utilizzato il Capital Asset Pricing Model.
Le principali ipotesi alla base dell’applicazione di tale modello sono le seguenti:
Beta
1,20
Tasso free risk
5,3%
Premio per il rischio di mercato
5,50%
Premio per il rischio addizionale
1%
In particolare, in linea con i dettami delle linee guida emesse dall’Organismo Italiano di
Valutazione, si è fatto riferimento ad un approccio “unconditional” che tende a riflettere il
rischio paese nel tasso risk free con le seguenti ipotesi:
Risk free rate: assunto pari al tasso di un titolo governativo che rifletta il rischio paese
(BTP decennale medio con intervallo di osservazione di 6 mesi);
Beta: si tratta del valore specifico di Isagro, elaborato dalla stessa, che esprime la
propria rischiosità rispetto al mercato in funzione del business e del livello di
indebitamento;
Premio per il rischio di mercato: è stato utilizzato un tasso elaborato da Banca IMI al fine
di esprimere il differenziale tra il rendimento atteso di un investimento in azioni rispetto a
titoli governativi.
Premio per il rischio addizionale: è stato elaborato internamente dalla Società al fine di
esprimere il profilo di rischiosità specifico delle varie CGU in relazione al differente grado
di incertezza dei flussi di cassa attesi.
230
Pesi dei mezzi propri e del debito
Con riferimento ai pesi dei mezzi propri e del debito è stata utilizzata una struttura
finanziaria media normalizzata, prevedendo in particolare che il capitale circolante netto
venga finanziato dal capitale di terzi mentre gli investimenti in immobilizzazioni da mezzi
propri.
WACC
Sulla base delle suddette ipotesi è stato determinato un tasso del 9,5%; dal confronto
con il WACC utilizzato nell’esercizio precedente si rileva un incremento medio di circa 2
punti percentuali
Principali risultati
Sulla base degli impairment test effettuati, basati sulle stime preliminari 2013 – 2017 della
Società, gli Amministratori non hanno ad oggi riscontrato nessuna perdita di valore per
gli assets delle varie CGU (avviamento, immobilizzazioni immateriali e materiali) e
pertanto non hanno ritenuto necessaria alcuna svalutazione.
Sensitivity analysis
Come richiesto dalle linee guida per gli impairment redatte dall’OIV, il Gruppo ha
effettuato un’analisi di sensitività del valore recuperabile degli avviamenti delle
summenzionate CGU, analizzando l’effetto di una variazione del tasso di sconto
utilizzato per attualizzare i flussi di cassa attesi. Tale analisi è stata effettuata al fine di
analizzare gli effetti di un’eventuale maggiore volatilità dei flussi attesi ed in particolare
entro che limiti, in termine di tasso di sconto equivalente, il mancato realizzo delle azioni
di piano possa inficiare le risultanze del test di impairment.
In particolare, l’analisi di sensitività effettuata mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti
ai piani aziendali e variando il WACC, non ha mostrato alcuna criticità per le CGU
“Formulazioni” e “Prodotti biologici”, mentre ha evidenziato che un aumento di 180 punti
base nel tasso di sconto determinerebbe un eccesso del valore contabile della CGU
“Rame”.
L’esito di tale analisi, letto insieme agli incrementi di WACC ipotizzati rispetto all’esercizio
precedente, tende a confortare le risultanze in termini di tenuta del test.
E’ da segnalare infine che la determinazione del valore recuperabile delle varie CGU e
delle immobilizzazioni immateriali di cui al paragrafo precedente richiede discrezionalità e
uso di stime da parte del management, in particolare per quanto riguarda la
determinazione del tasso di interesse (WACC) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di
cassa attesi, anche alla luce dell’elevata erraticità e variabilità dei tassi di riferimento dei
mercati finanziari, generata dall’attuale crisi economica e finanziaria internazionale.
Conseguentemente non è da escludere che la dinamica futura di vari fattori, tra cui
l’evoluzione del difficile contesto economico e finanziario globale, potrebbe richiedere
una svalutazione del valore degli avviamenti e delle immobilizzazioni immateriali. Le
231
circostanze e gli eventi che potrebbero determinare tale eventualità saranno
costantemente monitorati dalla Società.
5. Partecipazioni - 42.190
La voce accoglie partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint-venture
assimilabili ad investimenti duraturi operati prevalentemente per motivi strategici.
La composizione e l’analisi dei movimenti delle partecipazioni sono descritte nella tabella
sottostante:
Partecipazioni
Costo
storico
Società controllate:
* ISAGRO RICERCA SRL
* ISAGRO HELLAS LTD
* ISAGRO AUSTRALIA PTY LTD
* ISAGRO ESPANA SL
* ISAGRO ASIA AGROCHEMICALS PVT LTD
* ISAGRO USA INC
* ISAGRO BRASIL LTDA
* ISAGRO ARGENTINA LIMITADA SRL
* ISAGRO SOUTH AFRICA PTY LTD
* ISAGRO COLOMBIA SAS (già Barpen SAS)
* ISAGRO SHANGHAI CO LTD
* ISAGRO CHILE LTDA
Società collegate e joint ventures:
* ISAGRO SIPCAM INTERNATIONAL SRL IN LIQUIDAZIONE
* ISEM SRL
* SIAMER SRL - IN LIQUIDAZIONE
* REIVER INTERNATIONAL SA
* ARTERRA BIOSCIENCE SRL
Totale
39
24
191
1.000
15.109
1.175
527
102
27
3.622
166
18
22.000
Svalutazioni
cumulate
Valore
Movimenti del periodo
al
Acquisizioni/ Svalutazioni Variazione
31.12.2011 sottoscrizioni
Estinzioni
totale
0
0
(178)
Valore
al
31.12.2012
0
0
0
(82)
(21)
0
0
(17)
(298)
39
24
13
1.000
15.109
1.175
527
20
6
3.622
166
1
21.702
0
0
0
0
0
0
0
28
18
0
0
9
55
0
0
(13)
0
0
0
0
(21)
(15)
0
0
(5)
(54)
0
0
(13)
0
0
0
0
7
3
0
0
4
1
39
24
0
1.000
15.109
1.175
527
27
9
3.622
166
5
21.703
1.503
20.360
255
78
127
22.323
(966)
0
(255)
(78)
0
(1.299)
537
20.360
0
0
127
21.024
0
0
0
0
0
0
(537)
0
0
0
0
(537)
(537)
0
0
0
0
(537)
0
20.360
0
0
127
20.487
44.323
(1.597)
42.726
55
(591)
(536)
42.190
Le “sottoscrizioni/acquisizioni” di periodo, pari a 55 migliaia di euro, si riferiscono
principalmente alle seguenti operazioni:
Isagro Argentina Limitada Srl
Versamento del 05 luglio 2012 per aumento del capitale sociale
di Pesos Argentini 168.740,00.
28
Isagro South Africa
Versamento del 22 ottobre 2012 per aumento del capitale
sociale
di Zar 200.000,00.
18
Isagro Chile Ltda
Versamento del 5 luglio 2012 per aumento del capitale sociale di
Pesos Cileni 5.903.000.
9
Nel corso dell’esercizio si è provveduto inoltre allo stralcio della partecipazione della
joint-venture Isagro Sipcam International S.r.l in Liquidazione per estinzione della società,
232
a seguito della conclusione della procedura di liquidazione, avvenuta in data 18 ottobre
2012. In particolare si è provveduto alla chiusura della partecipazione iscritta per 537
migliaia di euro, a fronte dei debiti verso la ex joint venture pari a 501 migliaia di euro e di
crediti derivanti dal piano di riparto di liquidazione per un totale di 39 migliaia di euro.
L’operazione nel suo complesso ha generato una sopravvenienza attiva di 3 migliaia di
euro iscritta alla voce “proventi e oneri da partecipazioni”.
La voce “svalutazione e estinzioni in società controllate” accoglie il valore relativo alle
svalutazioni per l’allineamento del valore di carico di alcune partecipazioni al loro
patrimonio netto (54 migliaia di euro ).
La tabella sottostante mette in evidenza le differenze tra le quote di patrimonio netto
delle controllate, delle collegate e joint-venture con il relativo valore di carico.
Elenco delle partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures
Patrimonio
Utile
Patrimonio
Quota di
Quota di
Valore
netto
(Perdite)
netto
Partecipazione
di carico
ante risultato
dell’esercizio
Totale
%
patrimonio
netto
della Società
Società controllate:
Isagro Ricerca S.r.l. – Milano
Capitale sociale Euro
30.000
Isagro Hellas Ltd. –
Moschato
Capitale sociale Euro 18.000
Isagro Australia Pty Ltd –
Sydney
Capitale sociale Aud.
315.000
(euro 247.797)
32
77
109
100%
109
39
53
(7)
46
100%
46
24
13
(14)
(1)
100%
(1)
0
402
236
638
100%
638
1.000
18.930
3.108
22.038
100%
22.038
15.109
1.608
966
2.574
100%
2.574
1.175
656
50
706
99%
699
527
46
(17)
29
95%
27
27
Isagro Espana S.L. – Madrid
Capitale sociale Euro
120.200
Isagro Asia Agro Ltd. –
Mumbai (1)
Capitale sociale Rupie
160.029.000
(Euro 2.205.471)
Isagro U.S.A. Inc. –
Wilmington
Capitale sociale USD
1.500.000
(Euro 1.136.880)
Isagro Brasil Ltda – Sao
Paolo
Capitale sociale Real
1.307.210
(euro 483.507)
Isagro Argentina Limitada
S.r.l. – Buenos Aires
Capitale sociale Pesos
Argentini 665.070
(Euro 102.533)
233
Isagro South
Africa Johannesburg
Capitale Sociale Rand
471.000
(Euro 42.156)
Isagro
Colombia
S.A.S. (già
Barpen
International
S.A.S.)
Capitale
sociale Pesos
Colombiani
362.654.120
(Euro 155.563)
Isagro (Shanghai) Chemical
trading Co. Ltd. - Shanghai
Capitale sociale Yuan Cinesi
1.609.547
(Euro 195.792)
25
(16)
9
100%
9
9
1.037
259
1.296
99,99%
1.296
3.622
120
(19)
101
100%
101
166
10
(5)
5
90%
5
5
39.975
(3.047)
36.928
50%
18.464
20.360
445
1
446
22%
98
127
Isagro Chile Ltda - Santiago
Capitale sociale Pesos
21.358.760
(Euro 33.810)
Società collegate e joint
ventures:
ISEM S.r.l.Milano
Capitale sociale Euro
5.000.000
Arterra
Bioscience
s.r.l. - Napoli
Capitale
sociale Euro
250.428
42.190
Per le società estere i valori indicati in euro, limitatamente ai Patrimoni netti civilistici, sono stati valorizzati al cambio al
31.12.2012.
($ AUD =1,2712 - PESOS COLOMBIA =2331,23 – RUPIA =72,56 - $ USD=1,3194 – REAL =2,7036 -PESOS ARGENTINA
=6,48641 - RAND = 11,1727 – CNY =8,2207 – PESOS CHILE =631,729)
La differenza tra valore di carico e quota di patrimonio netto della controllata Isagro
Espana S.L. è riconducibile principalmente alla distribuzione dei dividendi alla
Capogruppo avvenuta nel 2012 per un valore pari a 200 migliaia di euro.
Il maggior valore di iscrizione delle società Isagro Colombia SAS (già Barpen International
SAS)
ed
ISEM
S.r.l.
tiene
conto
dell’avviamento
riconosciuto
al
momento
dell’acquisizione. Come previsto dallo IAS 36, la Società procede annualmente alla
verifica dell’esistenza di eventuali perdite di valore di quelle partecipazioni il cui valore
contabile di iscrizione in bilancio sia superiore al valore contabile dell’attivo netto della
partecipata (impairment test). Tale test è stato effettuato confrontando il valore
contabile delle partecipazioni con il loro valore recuperabile. La determinazione di tale
valore è stata eseguita attraverso l’utilizzo del c.d. metodo “Discounted cash flow” che
234
stima il valore d’uso di un’attività sulla base della attualizzazione dei futuri flussi di cassa
ad un appropriato tasso, coincidente col costo medio ponderato del capitale (WACC).
Di seguito vengono evidenziati i principali parametri utilizzati nella determinazione del
valore recuperabile delle summenzionate partecipazioni.
Orizzonte temporale considerato
Per la proiezione dei flussi di cassa sono stati considerati i Business plan delle società.
Tali piani si basano su assunzioni ritenute dal management ragionevolmente realizzabili,
come confermato dal fatto che – ad eccezione degli impatti connessi a variabili esogene
non controllabili rappresentate dai tempi di effettivo ottenimento delle registrazione e
dalle variabili climatiche – i dati previsionali pregressi, come già illustrato nelle nota n. 2 cui
si rimanda per un approfondimento delle modalità di elaborazione dei piani stessi, hanno
avuto un sostanziale riscontro nella consuntivazione finale.
Ai fini del calcolo del cosiddetto terminal value è stato utilizzato il c.d. metodo della
perpetuità crescente (c.d. formula di Gordon) facendo riferimento ad un cash flow
normalizzato calcolato sulla base delle seguenti principali ipotesi:
•
EBITDA pari a quello dell’ultimo anno;
•
investimenti pari agli ammortamenti;
•
variazioni di capitale circolante nulle;
•
Growth rate assunto pari a zero.
Parametri economico-finanziari
Di seguito si evidenziano i principali parametri di riferimento:
Isagro Colombia
ISEM S.r.l.
S.A.S.
Struttura finanziaria
(Debiti/Assets)
WACC
0,60
0,33
9,7%
12%
Stima del WACC
Ai fini della stima del costo medio ponderato del capitale sono state effettuate le
seguenti ipotesi:
Isagro Colombia
ISEM S.r.l.
S.A.S.
Costo del debito
8,5%
6,0%
Costo del capitale proprio
15,8%
15,9%
Costo del Debito
Per il costo del debito si è utilizzato il costo medio dei debiti finanziari, registrati a
consuntivo, dalle controllate. Non vi sono infatti elementi che lascino presupporre una
crescita del costo del debito prospettico e si è quindi ritenuto che i valori registrati a
consuntivo rappresentino una buona approssimazione dei valori da utilizzare ai fini
prospettici.
235
Costo del Capitale proprio
Ai fini del calcolo del costo dei mezzi propri si è utilizzato il Capital Asset Pricing Model.
Le principali ipotesi alla base dell’applicazione di tale modello sono le seguenti:
Isagro Colombia
ISEM S.r.l.
S.A.S.
Beta
1,20
1,20
Tasso free risk
5,0%
5,3%
Premio per il rischio di mercato
9,0%
5,50%
Premio per il rischio addizionale
-
4%
In particolare, in linea con i dettami delle linee guida emesse dall’Organismo Italiano di
Valutazione, si è fatto riferimento ad un approccio “unconditional” che tende a riflettere il
rischio paese nel tasso risk free con le seguenti ipotesi:
Risk free rate: assunto pari al tasso di un titolo governativo che rifletta il rischio paese
(BTP decennale medio con intervallo di osservazione di 6 mesi per ISEM S.r.l. e titoli
governativi aventi caratteristiche similari per Isagro Colombia S.A.S.);
Beta: si tratta del valore specifico del Gruppo Isagro, elaborato dallo stesso, che
esprime la propria rischiosità rispetto al mercato in funzione del business e del livello di
indebitamento del Gruppo;
Premio per il rischio di mercato: è stato utilizzato un tasso elaborato da Banca IMI al fine
di esprimere il differenziale tra il rendimento atteso di un investimento in azioni rispetto a
titoli governativi.
Premio per il rischio addizionale: è stato elaborato internamente da Isagro al fine di
esprimere il profilo di rischiosità specifico delle varie partecipate in relazione al differente
grado di incertezza dei flussi di cassa attesi.
Pesi dei mezzi propri e del debito
Con riferimento ai pesi dei mezzi propri e del debito è stata utilizzata una struttura
finanziaria media normalizzata, prevedendo in particolare che il capitale circolante netto
venga finanziato dal capitale di terzi mentre gli investimenti in immobilizzazioni da mezzi
propri.
WACC
Sulla base delle suddette ipotesi sono stati determinati i seguenti tassi:
Isagro Colombia
ISEM S.r.l.
S.A.S.
WACC
9,7%
12%
Principali risultati
Sulla base degli impairment test effettuati, basati sui Business plan delle due società, gli
Amministratori non hanno ad oggi riscontrato nessuna perdita di valore e pertanto non
hanno ritenuto necessaria alcuna svalutazione.
Sensitivity analysis
Come richiesto dalle linee guida per gli impairment redatte dall’OIV, la Società ha
effettuato un’analisi di sensitività del valore recuperabile delle summenzionate
236
partecipazioni, analizzando l’effetto di una variazione del tasso di sconto utilizzato per
attualizzare i flussi di cassa attesi. Tale analisi è stata effettuata al fine di analizzare gli
effetti di un’eventuale maggiore volatilità dei flussi attesi ed in particolare entro che limiti,
in termine di tasso di sconto equivalente, il mancato realizzo delle azioni di piano possa
inficiare le risultanze del test di impairment.
In particolare, l’analisi di sensitività effettuata mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti
ai piani aziendali e variando il WACC, ha evidenziato che un aumento di 180 punti base
nel
tasso
di
sconto
determinerebbe
un
eccesso
del
valore
contabile
della
partecipazione in Isagro Colombia S.A.S. ed un aumento di 40 punti base nel tasso di
sconto determinerebbe un eccesso di valore contabile della partecipazione in ISEM
S.r.l.. L’esito di tale analisi tende a confortare le risultanze in termini di tenuta del test.
6. Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti – 4.133
Composizione
Crediti finanziari non correnti:
- verso joint ventures
- Isem s.r.l.
- verso terzi
- Semag S.r.l. ora Isam S.r.l.
- Sipcam UPL Brasil S.A.(già Sipacam Isagro Brasil S.A.)
Totale Crediti finanziari non correnti
Altre attività finanziarie non correnti:
- depositi vincolati
Totale Altre attività finanziarie non correnti
Totale
Valori a
bilancio
31.12.2011
Variazioni del periodo
Incrementi/
Rivalutazioni/
decrementi Riclassificazioni svalutaizoni
cambi
Variazione
totale
Valori a
bilancio
31.12.2012
1.158
100
0
0
100
1.258
38
386
1.582
(38)
(386)
(324)
227
0
227
(227)
0
(227)
(38)
(386)
(324)
0
0
1.258
0
0
2.875
2.875
0
0
0
0
2.875
2.875
2.875
2.875
1.582
2.551
227
(227)
2.551
4.133
La voce presenta un incremento totale di 2.551 migliaia di euro essenzialmente dovuto
alla costituzione di un deposito vincolato di 2.875 migliaia di euro, presso BNL – Gruppo
BNP Paribas. sul quale maturano interessi al tasso dello 0,71%, a garanzia degli
affidamenti complessivi rilasciati dalla banca stessa alla Isagro S.p.A. (vedi nota 17).
In particolare:
. il credito verso la joint venture Isem S.r.l di 1.258 migliaia di euro rappresenta la quota a
medio lungo termine di un finanziamento, erogato negli anni 2011 e 2012, per un totale di
2.320 migliaia di euro con scadenza 30 novembre 2014, che matura interessi al tasso
Euribor a tre mesi maggiorato di uno spread di 4 punti percentuali. Per l’anno 2012 il
tasso medio di interesse è risultato pari al 4,69%;
. la variazione intervenuta alla voce “crediti verso terzi Semag S.rl. ora Isam S.r.l.”
accoglie la riclassificazione del credito netto iscritto precedentemente alla voce “Crediti
finanziari e altre attività finanziarie correnti “ per 227 migliaia di euro e la successiva
estinzione totale del credito mediante parziale incasso (38 migliaia di euro) e passaggio
a perdite, a seguito della transazione avvenuta in data 21 dicembre 2012;
. il credito iscritto, nel precedente esercizio, alla voce “crediti verso terzi Sipcam UPL
Brasil S.A. (già Sipcam Isagro Brasil S.A.)” per 386 migliaia di euro, risulta interamente
incassato.
237
7. Crediti e altre attività non correnti – 884
Valori a
bilancio
31.12.2011
Composizione
Crediti e altre attività non correnti:
- depositi cauzionali
- cessione quote Isam
- altri
Totale
Incrementi/
decrementi
Valori a
bilancio
31.12.2012
1
(367)
(53)
(419)
44
840
0
884
43
1.207
53
1.303
La voce “cessione quote Isam” si riferisce al valore attuale residuo del credito derivante
dalla cessione della partecipazione pari al 41% del capitale sociale di Isam S.r.l. alla
Semag S.r.l. (ora Isam S.r.l.), avvenuta nell’esercizio 2006. In data 21 dicembre 2012 le
parti si sono accordate per un nuovo piano di rientro del credito residuo di 1.031 migliaia
di euro, che si concluderà entro il 30 settembre 2015. Il residuo credito al 31 dicembre
2012 di 881 migliaia di euro, al netto della prima rata di 150 migliaia di euro incassata in
pari data, è stato attualizzato al tasso di interesse previsto nel contratto (3,53% annuo).
Tale voce è inoltre comprensiva della quota incassata in data 18 gennaio 2013, di 383
migliaia di euro. Il credito risulta garantito da ipoteche su immobili e fidejussioni rilasciate
dai soci della Isam S.r.l..
8. Imposte anticipate e differite – 3.496
Imposte anticipate – 4.946
Imposte differite – 1.450
Variazioni del periodo
Valori a
bilancio
31.12.2011
Riclassificazioni
Altre
variazioni
Accantonamenti
Utilizzi
Variazione
Valori a
bilancio
31.12.2012
5.172
(13)
(14)
431
(630)
(226)
4.946
Imposte differite
(1.667)
0
0
(21)
238
217
(1.450)
Totale
3.505
(13)
(14)
410
(392)
(9)
3.496
Composizione
Imposte anticipate
La tabella sottostante dettaglia le differenze temporanee tra imponibile fiscale e reddito
civilistico che hanno comportato la rilevazione di imposte anticipate e differite.
Differenze temporanee
Imp.
Anticipate/differite
31.12.2011
Imponibile
Altre Variazioni
Imp.
Anticipate/differite
31.12.2012
Passaggi a conto economico
Imposta Imponibile Imposta
Altre
variazioni
Utilizzi
Accantonamenti
Imponibile
Imposta
Imposte anticipate:
- perdita fiscale
- acc.ti fondi tassati
- contributi R&D IR 6141
- allineamento cambi fine
anno
attività/passività in valuta
- altre
Totale imposte anticipate
13.888
3.819
(47)
(13)
(14)
0
0
13.789
3.792
2.447
750
0
0
0
(592)
409
1.871
567
505
158
0
0
0
(16)
0
453
142
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.523
445
0
0
0
(22)
22
1.522
445
18.363
5.172
(47)
(13)
(14)
(630)
431
17.635
4.946
238
Imposte differite:
- amm.ti fiscali
- allineamento cambi fine
anno
attività/passività in valuta
- interessi di mora
- accantonamenti fiscali
- altre
Totale imposte differite
Totale
4.208
1.324
0
0
0
(1)
0
4.193
1.323
826
227
0
0
0
(227)
21
78
21
0
0
0
0
0
0
0
0
0
230
63
0
0
0
(10)
0
189
53
192
53
0
0
0
0
0
192
53
5.456
1.667
0
0
0
(238)
21
4.652
1.450
12.907
3.505
(47)
(13)
(14)
(392)
410
12.983
3.496
In particolare, la voce “Imposte anticipate” comprende 142 migliaia di euro relativi
all’effetto fiscale sui contributi a fondo perduto del progetto di sviluppo IR 6141, che,
secondo la normativa fiscale, vengono tassati per cassa anziché per competenza,
3.792 migliaia di euro relativi alle perdite fiscali degli anni 2007- 2008 – 2011 - e 567
migliaia di euro relativi agli accantonamenti ai fondi tassati. In particolare questi ultimi si
riferiscono al fondo svalutazione magazzino (162 migliaia di euro), al fondo distruzione
merci (90 migliaia di euro), al fondo svalutazione crediti (51 migliaia di euro), al fondo
premio partecipazione (97 miglia di euro) e al fondo rischi per cause ambientali e legali
(167 migliaia di euro).
Nell’effettuare la verifica di recuperabilità delle imposte anticipate relative alle perdite
fiscali sono state prese in considerazione le stime preliminari 2013 - 2017 della Società.
Sebbene queste ultime presentino assunzioni e previsioni soggette all’incertezza
connessa alla loro natura, gli Amministratori ritengono che i flussi economico-finanziari
che si genereranno nei prossimi esercizi siano tali da permettere la recuperabilità di tali
valori.
In particolare, nell’effettuare la verifica di recuperabilità si è tenuto conto, oltre che delle
stime preliminari 2013 - 2017 della Società come sopra descritto, anche della nuova
normativa fiscale, che ne consente l’utilizzo senza limiti di tempo, anche se con un
vincolo di utilizzo di carattere quantitativo. Infatti la perdita realizzata potrà essere
computata in diminuzione del reddito dei periodi d’imposta successivi in misura non
superiore all’80% del reddito imponibile di ciascuno di essi.
Si precisa, tuttavia, che prudenzialmente non sono state stanziate imposte anticipate
per 709 e 258 migliaia di euro, relativamente alle perdite fiscali 2012 e ad oneri finanziari
non deducibili, nonostante, come sopra descitto, la norma fiscale ne consenta il
recupero in un periodo illimitato di tempo.
La voce “Imposte differite” riguarda, per 1.323 migliaia di euro, il disallineamento tra
ammortamento civilistico e ammortamento fiscale di beni materiali e immateriali. In
particolare tale posta comprende 1.198 migliaia di euro relativi agli ammortamenti dei
costi di sviluppo (IR 6141).
La voce “Altre variazioni” accoglie l’utilizzo dello stanziamento di imposte anticipate,
relative all’ammortamento dell’avviamento per l’anno 2011, il cui valore è stato trasferito
alla voce “crediti tributari” quale credito d’imposta derivante dalla trasformazione delle
attività per imposte anticipate iscritte in bilancio ( art. 2- c.55 D.L.255/2010; art.9 D.L.
201/2011), come risulta dalla dichiarazione mod.Unico 2012.
239
Le imposte anticipate e le imposte differite comprendono rispettivamente 4.363 migliaia
di euro e 1.377 migliaia di euro utilizzabili oltre l’esercizio successivo.
9. Rimanenze – 30.759
Composizione
Materie prime,
sussidiarie
e di consumo
-Materiali di consumo
-Materie prime e imballi
Prodotti finiti e merci
Fondo sval. magazzino
Totale
Valori a
bilancio
31.12.2011
Variazioni del periodo
Svalutazioni/
Utilizzo
acc.ti al fondo
fondo
svalutazione
svalutazione
magazzino
magazzino
Aumenti/
diminuzioni
Variazione
totale
Valori a
bilancio
31.12.2012
1.478
8.088
9.566
45
331
376
0
0
0
0
0
0
45
331
376
1.523
8.419
9.942
17.866
17.866
3.466
3.466
0
0
0
0
3.466
3.466
21.332
21.332
27.432
3.842
0
0
3.842
31.274
(313)
0
(300)
98
(202)
(515)
27.119
3.842
(300)
98
3.640
30.759
Il valore delle rimanenze presenta un incremento netto di periodo pari a 3.640 migliaia di
euro, determinatosi quale differenza tra l’aumento del valore delle giacenze per 3.842
migliaia di euro e l’incremento netto del fondo adeguamento giacenze di 202 migliaia di
euro.
L’incremento del valore delle rimanenze risulta particolarmente influenzato dalle minori
vendite di prodotti a base di tetraconazolo e prodotti a base rameica, sui mercati
europei e del nord America, a causa di estesi fenomeni di siccità. In conseguenza di tale
calo gli acquisti di materie prime e produzioni dell’ultimo semestre dell’anno hanno
determinato maggiori giacenze a stock di prodotti a base di tetraconazolo e prodotti
rameici, la cui vendita e utilizzo per la produzione, è prevista nel primo semestre del
2013.
Il valore delle rimanenze iscritto in bilancio è al netto del fondo adeguamento valutazione
giacenze per un importo di 515 migliaia di euro, relativo a merci obsolete o da rilavorare.
Il fondo, il cui valore al 31 dicembre 2011 ammontava a 313 migliaia di euro, è stato
utilizzato nel corso dell’esercizio, a fronte di prodotti obsoleti non idonei, per 98 migliaia
di euro ed incrementato di 300 migliaia di euro per accantonamenti del periodo.
10. Crediti commerciali – 34.346
I crediti presentano un decremento, rispetto al precedente esercizio, di 5.137 migliaia di
euro essenzialmente dovuto ad una serie di operazioni di cessione di crediti pro-soluto
di circa 10.000 migliaia di euro, effettuate principalmente nel secondo semestre
dell’anno. L’aumento del fatturato per vendite di agrofarmaci sui mercati esteri ha solo
parzialmente compensato il suddetto decremento.
La composizione e la movimentazione della voce sono esposte nelle tabelle sottostanti.
240
In particolare i crediti verso clienti extragruppo ammontano a 27.881 migliaia di euro
(34.674 migliaia di euro al 31 dicembre 2011) e sono stati iscritti in bilancio per 26.587
migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione crediti pari a 700 migliaia di euro e del
fondo svalutazione crediti per interessi di mora di 594 migliaia di euro.
Per quanto riguarda l’ammontare dei crediti commerciali verso le parti correlate si
rimanda alla nota n. 40.
Variazioni del periodo
Valori a bilancio
31.12.2011
Svalutazioni
dirette/ acc.ti a
f.di svalut.
Accensioni/
Rimborsi
Utilizzi dei fondi
svalutazione
Variazione
totale
Valori a bilancio
31.12.2012
Clienti italiani terzi
9.507
(7.356)
(402)
0
(7.758)
1.749
Clienti esteri terzi
25.167
34.674
1.134
(6.222)
(169)
(571)
0
0
965
(6.793)
26.132
27.881
(671)
(587)
(1.258)
0
0
0
(470)
(143)
(613)
441
136
577
(29)
(7)
(36)
(700)
(594)
(1.294)
33.416
(6.222)
(1.184)
577
(6.829)
26.587
5.901
1.699
0
0
1.699
7.600
166
(7)
0
0
(7)
159
39.483
(4.530)
(1.184)
577
(5.137)
34.346
Meno
- f.do sval. crediti
- f.do sval. crediti int.mora
Totale clienti terzi
Imprese controllate e controllanti
Imprese collegate e joint ventures
Totale
Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei crediti di natura
commerciale verso clienti, società controllate, collegate e joint-ventures:
. Italia
. Altri paesi d’Europa
. Asia Centrale e Oceania
. Americhe
. Far East
. Middle East
. Africa
Crediti lordi
Fdi sv.crediti
Crediti netti
1.908
6.883
609
23.074
1.868
332
966
35.640
(1.294)
34.346
La scadenza media contrattuale dei crediti commerciali è la seguente:
- Italia
150 giorni
- Estero
120 giorni
La tabella sottostante illustra l’analisi dei crediti commerciali scaduti ma non svalutati:
A scadere
Al 31 dicembre 2012
30.651
< 30 giorni
2.381
Al 31 dicembre 2011
36.435
373
Scaduti non svalutati
31-60
61-90
91-120
189
2
81
631
9
188
>120
1.042
Totale
crediti
34.346
1.847
39.483
I crediti commerciali “a scadere” sono esigibili entro l’esercizio successivo.
Si segnala che fra i crediti commerciali “a scadere” non vi sono crediti le cui condizioni
commerciali sono state rinegoziate e che altrimenti sarebbero stati inclusi fra i “crediti
scaduti e non svalutati”.
241
11. Altre attività e crediti diversi correnti – 4.882
Valori a
bilancio
31.12.2011
Composizione
Crediti verso società controllate
Crediti verso società collegate e joint ventures
Crediti verso società controllanti
Variazione
totale
Valori a
bilancio
31.12.2012
1.243
346
34
701
(44)
(19)
1.944
302
15
385
5
46
22
451
493
622
2.024
0
(5)
(44)
6
(183)
1.021
(294)
501
385
0
2
28
268
1.514
328
2.525
Totale crediti
3.647
1.139
4.786
Risconti attivi
128
(32)
96
3.775
1.107
4.882
Crediti verso terzi per:
- contributi
- royalties
- anticipi a fornitori e debitori
- personale dipendente
- indennizzi
- erario per I.V.A. e altre imposte
- altre prestazioni
Totale
I
crediti
verso
imprese
controllate
pari
a
1.944
migliaia
di
euro
riguardano
essenzialmente:
-
crediti v/Isagro Ricerca S.r.l. per 888 migliaia di euro, di cui 327 migliaia di euro
relative a recupero di costi per service amministrativo e commerciale e 390 migliaia di
euro relativi a recuperi di costi e prestazioni di personale;
-
crediti v/Isagro Hellas Ltd. per 74 migliaia di euro relativi a recuperi di costi e
prestazioni di personale;
-
crediti v/Isagro Espana S.L. per 100 migliaia di euro per recupero di costi per
service gestionale;
-
crediti v/Isagro Asia Agro Ltd per 140 migliaia di euro relativi al recupero di costi
per service gestionale;
-
crediti v/Isagro USA Inc per 708 migliaia di euro, di cui 664 migliaia di euro per
royalties afferenti la vendita di prodotti di proprietà della società.
I crediti verso imprese collegate e joint-ventures di 302 migliaia di euro riguardano crediti
verso Isem S.r.l. per recupero di costi per service amministrativo e costi relativi a brevetti
e ricerca.
La voce “indennizzi” accoglie il credito residuo verso Caffaro Chimica Srl (268 migliaia di
euro) quale indennizzo per la risoluzione di un contratto nell’ambito del quale Isagro
prestava alcuni servizi di ricerca e sviluppo.
La voce “altre prestazioni verso terzi” comprende crediti per prestazioni e recuperi di
costi, tra cui 97 migliaia di euro per crediti verso la società Generali Immobiliare Italia
S.p.A. per il parziale recupero dei costi sostenuti per i lavori eseguiti presso gli uffici della
sede di Milano, come previsto dal contratto di locazione del 1° agosto 2011.
La tabella sottostante illustra l’analisi dei crediti diversi scaduti ma non svalutati:
242
A scadere
Al 31 dicembre 2012
3.664
< 30 giorni
407
Al 31 dicembre 2011
3.010
215
Scaduti non svalutati
31-60
61-90
91-120
204
83
0
28
19
19
>120
428
Totale
crediti
4.786
356
3.647
12. Crediti tributari – 1.377
Valori a
bilancio
31.12.2011
Crediti tributari
- erario per crediti d'imposta e
ritenute
- erario per imposte su reddito
Totale
Variazione dell'esercizio
del periodo
1.351
176
1.527
Valori a
bilancio
31.12.2012
26
(176)
(150)
1.377
0
1.377
La voce “erario per crediti d'imposta e ritenute” si riferisce principalmente ai crediti verso
stati esteri per ritenute operate sui redditi prodotti all’estero (1.151migliaia di euro).
13. Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti – 3.445
Valore a
bilancio
31.12.2011
Variazione
dell'esercizio
Valore a
bilancio
31.12.2012
Crediti finanziari:
- crediti finanziari verso società controllate
- crediti finanziari verso società collegate e
joint ventures
1.545
124
1.669
1.150
0
1.150
494
(368)
126
- depositi vincolati
2.526
(2.026)
500
Totale
4.565
(1.120)
3.445
- crediti finanziari verso terzi
La voce presenta un decremento di 1.120 migliaia di euro. La variazione risulta
essenzialmente dovuta all’estinzione del deposito vincolato a favore della Banca Monte
dei Paschi di Siena per 2.526 migliaia di euro, compensata dall’incremento dei crediti
verso società collegate e joint ventures di 1.150 migliaia di euro per la concessione di
finanziamenti alla società Isem s.r.l..
In particolare:
. la variazione intervenuta alla voce “crediti finanziari verso società controllate” risulta
determinata dall’incasso dei crediti verso la società Isagro USA Inc., compensato
dall’erogazione di maggiori finanziamenti alla società Isagro Ricerca S.r.l.;
. la variazione intervenuta alla voce “crediti verso terzi” è essenzialmente dovuta alla
riclassificazione del credito netto verso Semag S.r.l. ora Isam S.r.l. alla voce “Crediti
finanziari e altre attività finanziarie non correnti” per 227 migliaia di euro (vedi nota 6).
La voce risulta così composta :
•
crediti verso società controllate:
- crediti verso Isagro USA Inc. di 46 migliaia di euro per interessi maturati sui
finanziamenti erogati ed estinti nel corrente esercizio per un totale di 1.979 migliaia di
243
euro. Gli interessi sono calcolati ad un tasso pari al Libor a tre mesi maggiorato di uno
spread di 5,5 punti percentuali (tasso effettivo medio dell’anno: 5,97%) ;
- crediti verso Isagro Ricerca S.r.l. di 1.623 migliaia di euro a fronte di un finanziamento in
euro a breve termine, con scadenza a vista, su cui maturano interessi ad un tasso pari
all’Euribor a tre mesi maggiorato di uno spread di 2,10 punti percentuali (tasso effettivo
medio dell’anno: 2,91%) ;
•
crediti verso società collegate e joint ventures:
- crediti verso Isem s.r.l. di 1.150 migliaia di euro; il credito rappresenta la quota a breve
termine di un finanziamento erogato per un totale di 2.320 migliaia di euro con
scadenza 30 novembre 2014, iscritto alla voce “Crediti finanziari e altre attività finanziarie
non correnti” (vedi nota 6);
•
crediti verso terzi:
- credito verso Centrobanca di 119 migliaia di euro per contributo in conto interessi
maturato a fronte del finanziamento concesso dal MIUR per la ricerca applicata in
relazione al progetto di ricerca e sviluppo denominato IR 5878, interamente rimborsato;
•
depositi vincolati:
- la voce “depositi vincolati” si riferisce ad un deposito vincolato fruttifero a titolo di
pegno a favore della Banca Popolare di Etruria e del Lazio quale garanzia correlata alle
obbligazioni assunte dall’istituto di credito. Infatti tale banca ha rilasciato una fidejussione
di 5.000 migliaia di euro in favore della società Regentstreet B.V., acquirente della
partecipazione nella joint-venture Sipcam Isagro Brasil S.A. (ora Sipcam UPL Brasil S.A.),
quale garanzia del pagamento di eventuali indennità correlate all’operazione.
La riduzione avvenuta nell’esercizio è determinata dalla chiusura del precedente
deposito fruttifero vincolato, di pari natura, istituito nel precedente esercizio presso la
Banca Monte dei Paschi di Siena.
Il fair value dei finanziamenti concessi coincide sostanzialmente con il loro valore
contabile, essendo regolati a tassi variabili in linea con quelli di mercato.
14. Attività e passività finanziarie per strumenti derivati – 442
Attività finanziarie correnti – 514
Passività finanziarie correnti – 72
I valori delle attività e passività finanziarie per strumenti derivati coincidono con il loro fair
value. Le modalità di determinazione di tale valore, non essendo disponibile un prezzo di
mercato di tali strumenti, sono illustrate nel capitolo “Criteri di valutazione” inserito nella
parte iniziale della nota integrativa. Le informazioni richieste dall’Ifrs 7 sono state inserite
nella nota n. 41.
Le tabelle seguenti evidenziano le tipologie di contratti derivati in essere alla data del 31
dicembre 2012:
244
Valori a
bilancio
31.12.2011
Descrizione strumenti derivati
Attività finanziarie non correnti:
- commodity
0
0
0
0
0
0
211
292
503
303
(292)
11
514
0
514
(79)
(79)
79
79
0
0
(1.198)
(67)
(703)
(1.968)
1.182
38
676
1.896
(16)
(29)
(27)
(72)
(1.544)
1.986
442
Attività finanziarie correnti:
- cambi
- commodity
Passività finanziarie non correnti:
- tassi
Passività finanziarie correnti:
- cambi
- tassi
- commodity
Totale
Descrizione strumenti derivati
Valori a
bilancio
31.12.2012
Variazioni
Fair value al 31.12.2012
Derivati "cash flow hedge":
- tassi
0
0
Derivati di trading:
- tassi
- cambi
- commodity (rame)
(29)
498
(27)
442
Totale
442
I derivati di “trading” si riferiscono ad operazioni che non soddisfano i requisiti richiesti dai
principi contabili internazionali per essere contabilizzati secondo le regole dell’hedge
accounting.
Tali derivati riguardano:
-
per la parte tassi un contratto di interest rate swap, illustrato nella tabella sottostante,
stipulato per limitare l’esposizione della società alla fluttuazione dei tassi di interesse
sui finanziamenti bancari in essere:
Tipo di
contratto
Data di stipula
Data di scadenza
Tasso di interesse
Valore
nozionale
Fair value
(Euro/000) (Euro/000)
Interest rate
swaps
22/07/2009
30/06/2013
245
3,20%
2.035
(29)
2.035
(29)
-
per la parte cambi, contratti a termine relativi a vendite ed acquisti a termine di dollari
americani e yen giapponesi, descritti nella tabella sottostante:
Tipo di
contratto
Divisa
Tasso di cambio
Valore nozionale
Fair value
medio
(Divisa/000)
(Euro/000)
Forward Vendita
USD
1,26
(12.350)
452
Forward Acquisto
USD
1,31
3.000
(16)
(9.350)
436
(63.360)
62
Forward Vendita
JPY
102,9
Totale
-
498
per la parte commodity, contratti “future” di acquisto di rame stipulati per limitare
l’esposizione alle fluttuazioni del prezzo di mercato di tale materia prima strategica,
descritti nella tabella seguente:
Tipo di
contratto
Quantità
coperta
Strike price
Valore
nozionale
Fair value
(tonn.)
(Euro)
(Euro/000)
(Euro/000)
Future
buy
154
6.138
154
945
(27)
945
(27)
15. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – 6.320
Composizione
Valori a
Variazione
Valori a
bilancio
totale
bilancio
31.12.2011
31.12.2012
Depositi bancari e postali:
- banche c/ordinari e depositi postali
3.245
2.683
- banche c/valutari
3.317
(2.930)
387
6.562
(247)
6.315
4
1
5
6.566
(246)
6.320
Denaro e valori in cassa
Totale
5.928
I depositi bancari a vista e valutari sono remunerati ad un tasso variabile. Il tasso di
interesse medio sui depositi bancari e valutari è pari rispettivamente allo 0,10% e
all’0,03% annuo.
246
La voce “depositi valutari” accoglie il controvalore in euro di depositi bancari a vista di 511
migliaia di dollari americani.
Le disponibilità liquide non sono gravate da vincoli che ne limitino il pieno utilizzo.
Il fair value delle disponibilità liquide coincide, alla data del 31 dicembre 2012, con il valore
contabile delle stesse.
Si segnala che ai fini del rendiconto finanziario la voce “disponibilità liquide” coincide con
la rispettiva voce della Situazione patrimoniale-finanziaria.
16. Patrimonio netto – 71.515
Il capitale sociale della società Isagro S.p.A., pari a 17.550 migliaia di euro interamente
sottoscritti e versati, risulta composto da n. 17.550.000 azioni ordinarie da euro 1
cadauna.
In data 29 aprile 2008 l’Assemblea degli azionisti ha autorizzato la proposta di acquisto e
vendita di azioni proprie ex art. 2357 del Codice Civile, da effettuarsi in tutto o in parte,
entro 12 mesi dalla data della deliberazione, fino ad un massimo di n. 1.755.000 azioni
ordinarie da nominali euro 1,00. Il controvalore massimo di azioni acquistabili non potrà
essere superiore a 3 milioni di euro e comunque per un importo che trovi capienza nelle
riserve disponibili della capogruppo. Nel corso dell’anno 2008 la Società ha provveduto
ad acquistare 50.000 azioni proprie per un controvalore di circa 162 migliaia di euro. Tali
azioni non risultano ancora alienate alla data di bilancio.
La voce “Riserve”, pari a 39.961 migliaia di euro, risulta così composta:
- Riserva legale
3.510
- Riserva sovrapprezzo azioni
23.970
- Riserve indisponibili
2.515
- Avanzo di fusione
10.128
- Azioni proprie
(162)
_______
39.961
La “riserva sovrapprezzo azioni” risulta iscritta al netto dei costi sostenuti dalla Società
in relazione alle operazioni di aumento di capitale sociale effettuate negli esercizi
precedenti. Tali costi ammontano, al netto dell’effetto fiscale di 951 migliaia di euro, a
1.698 migliaia di euro.
La voce “riserve indisponibili” si riferisce ad una riserva creata in sede di destinazione
dell’utile dell’esercizio 2011, in forza di quanto previsto dai commi 1 e 2 dell’art. 6 del
D.Lgs. del 28 febbraio 2005, n.38, al fine di procedere alla costituzione di un vincolo alla
distribuzione della parte di utile attribuibile alla plusvalenza non realizzata nell’operazione
di conferimento di un ramo d’azienda alla società Isem S.r.l. effettuata nel 2011.
247
Il prospetto sottostante evidenzia, come previsto dall’art. 2427 del Codice Civile, la
possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l’avvenuto utilizzo nei precedenti esercizi delle
voci del patrimonio netto:
Composizione
Importo
Capitale
17.550
Riserva sovrapprezzo azioni
23.970
Riserva legale
Possibilità di
Quota
utilizzazione
disponibile
A, B
3.510
B
10.128
A, B, C
2.515
B
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nel periodo 20092012
Per
copertura
Per altre
perdite
ragioni
0
0
0
23.970
0
0
0
0
0
10.128
0
0
0
0
0
(162)
0
0
16.879
6.830
7.000
50.815
6.830
7.000
Altre riserve :
- avanzo di fusione
- riserva indisponibile plusvalenza
conferimento
Azioni proprie
(162)
Utili portati a nuovo
16.879
Totale
74.390
A, B, C
Quota non distribuibile
(7.160)
Residua quota distribuibile
43.655
Legenda: A= per aumento di capitale sociale; B= per copertura perdite; C= per distribuzione ai soci
Si segnala che le riserve non sono distribuibili per un totale di 7.160 migliaia di euro a
fronte dei costi di sviluppo non ancora ammortizzati, come previsto dall’art. 2426 del
Codice Civile.
Per una sintesi delle movimentazioni delle voci nel periodo si rimanda al “Prospetto delle
variazioni del patrimonio netto”.
248
17. Debiti finanziari correnti e non correnti – 71.877
Debiti finanziari correnti – 58.342
Debiti finanziari non correnti – 13.535
La seguente tabella evidenzia la movimentazione dei debiti finanziari correnti e non
correnti:
Composizione
Debiti finanziari correnti
- banche
- altri finanziatori
- obblig. derivanti da leasing finanziario
- controllanti
Debiti finanziari non correnti
- banche
- obblig. derivanti da leasing finanziario
Totale
Valori a
bilancio
31.12.2011
Variazione
totale
Valori a
bilancio
31.12.2012
49.768
5.993
0
943
56.704
(8.924)
10.485
161
(84)
1.638
40.844
16.478
161
859
58.342
1.000
0
1.000
12.309
226
12.535
13.309
226
13.535
57.704
14.173
71.877
La variazione dei debiti finanziari netti presenta un incremento di 14.173 migliaia di euro,
essenzialmente riconducibile alla necessità di finanziare la prosecuzione negli
investimenti in ricerca e sviluppo.
Nel corso del primo semestre 2012 la Banca Europea per gli Investimenti (B.E.I.) ha
erogato ad Isagro S.p.A. un finanziamento a medio-lungo; tale finanziamento è stato
deliberato a supporto di un programma di investimenti in ricerca, innovazione e sviluppo
relativo al periodo 2010-2013, fino ad un massimo di 25 milioni di euro.
Nel mese di maggio 2012, a seguito dell’emissione su base paritetica delle necessarie
garanzie da parte di BNL – Gruppo BNP Paribas, SACE – Servizi Assicurativi per il
Commercio Estero e Gruppo UBI, è stata incassata la prima tranche di tale
finanziamento per complessive 15.000 migliaia di euro. L’importo iscritto in bilancio è
stato espresso al netto di costi accessori e commissioni per complessive 1.208 migliaia
di euro.
Il finanziamento, della durata massima fino a sei anni e sul quale maturano interessi al
tasso EURIBOR a tre mesi + spread 1,144%, prevede un periodo di pre-ammortamento
di 18 mesi ed il rimborso trimestrale delle rate a quota capitale costante a partire dal 15
novembre 2013.
Questo finanziamento prevede, in aggiunta a quanto precedentemente descritto,
l’estinzione anticipata obbligatoria qualora si verifichi, tra gli altri, uno degli eventi
successivamente descritti:
-
diminuzione del costo totale del progetto di ricerca di un importo che faccia sì che il
credito risulti superiore del 50% del costo effettivo del progetto stesso; in questo
caso Isagro S.p.A. sarà tenuta a rimborsare la differenza tra la percentuale
rappresentata dal totale del credito rispetto al costo effettivo del progetto ed il 50%;
249
-
estinzione anticipata volontaria totale o parziale di un finanziamento con durata
originaria superiore a 3 anni; in questo caso la B.E.I. ha la facoltà di richiedere a
Isagro S.p.A. di rimborsare una frazione del debito residuo del finanziamento pari al
rapporto tra la somma oggetto di estinzione anticipata e l’ammontare totale dei
finanziamenti contratti ad oltre 3 anni ed ancora in ammortamento al momento
dell’estinzione anticipata;
-
mutamento del controllo in Isagro S.p.A. e nella joint-venture ISEM S.r.l.; in questo
caso la B.E.I. può richiedere il rimborso anticipato di tutto il prestito residuo,
comprensivo degli interessi maturati e di qualsiasi altra somma dovuta;
-
modifica di qualsiasi legge, direttiva, disposizione o regolamento che possa
pregiudicare sostanzialmente la capacità di Isagro S.p.A. o di sue controllate di far
fronte alle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento, oppure pregiudichi il
valore, l’entità o l’efficacia delle garanzie prestate; in questo caso la B.E.I. può
richiedere il rimborso anticipato di tutto il prestito residuo, comprensivo degli interessi
maturati e di qualsiasi altra somma dovuta.
Isagro S.p.A. si è impegnata nei confronti della B.E.I., assieme alle proprie controllate, a
non trasferire, dare in locazione, alienare e/o cedere in tutto o in parte propri beni o
attività.
Isagro S.p.A. si è altresì impegnata nei confronti della B.E.I. affinché le proprie delibere di
distribuzione dei dividendi e quelle delle proprie controllate avvengano solo se vi siano
utili netti consolidati e che i dividendi non siano superiori al 50% degli utili netti consolidati
a partire dal 31 dicembre 2011.
E’ altresì previsto il rispetto di requisiti patrimoniali ed economici (covenants) che sono
successivamente descritti.
Con riferimento alle garanzie rilasciate a favore di Isagro S.p.A., si evidenzia che le stesse
devono essere rilasciate da una o più banche italiane o comunitarie il cui credit rating del
debito a medio-lungo termine sia soggetto al monitoraggio di almeno due agenzie fra
Standard & Poor’s Corporation, Moody’s Investors Services Inc. e Fitch Ratings Ltd e
che i livelli di rating non devono essere inferiori rispettivamente a BB+, Baa1 e BBB+.
Qualora il credit rating di uno o più garanti risultasse inferiore ai summenzionati livelli, la
B.E.I. potrà richiedere la sostituzione del garante oppure la costituzione di ulteriori
garanzie.
In seguito al downgrade di BNL – Gruppo BNP Paribas e del Gruppo UBI da parte di
primarie società di rating internazionali, il rating stesso dei menzionati istituti si posiziona
al di sotto del livello di rating contrattualmente previsto. A tale riguardo, Isagro ha
informazioni che i contatti su base bilaterale tra la B.E.I. e BNL – Gruppo BNP Paribas, da
un lato, e la B.E.I. e Gruppo UBI, dall’altro, iniziati nel corso del primo semestre 2012 per il
superamento di tale downgrade sono andati avanti positivamente.
Isagro conferma il proprio obiettivo di arrivare al perfezionamento della seconda tranche
del prestito di 10 milioni di euro nel corso del primo semestre 2013.
250
I debiti finanziari verso società controllanti si riferiscono ad un prestito ottenuto in due
tranches dalla controllante Piemme S.r.l. nel corso del secondo semestre, per
complessive 850 migliaia di euro, su cui maturano interessi al tasso EURIBOR a tre mesi
+ spread 6,50% (tasso effettivo di remunerazione: 6,70%); tali finanziamento, che
scadrà il 28 giugno 2013, potrà essere rimborsato anticipatamente senza alcun onere
aggiuntivo.
In data 23 gennaio 2012 Solvay Speciality Polymers Italy S.p.A. e Isagro S.p.A. hanno
sottoscritto un accordo relativo alla fornitura di un tank che prevede la corresponsione,
su base mensile e per un periodo di 36 mesi, dell’importo di 12 migliaia di euro, quale
corrispettivo per l’utilizzo del summenzionato tank. La Solvay si è impegnata tuttavia a
concedere l’utilizzo del bene per tutta la sua vita utile.
Tale operazione, sulla base di quanto previsto dai principi contabili IAS 17 e IFRIC 4, è
stata classificata come leasing finanziario; pertanto, il valore del tank e stato iscritto fra le
immobilizzazioni materiali (vedi nota 1) ed il debito verso il fornitore tra le passività
finanziarie.
La tabella sottostante evidenzia la composizione dei debiti finanziari correnti divisi per
tipologia di rapporto:
Composizione
Tasso
d'interesse
effettivo medio
%
Importo
Debiti verso banche:
- finanziamenti all'importazione
- finanziamenti all'esportazione
- anticipo su fatture
- scoperto di conto corrente
- linee di credito "stand-by" e a revoca
- quote a breve di finanziamenti
a medio/lungo termine
Totale
Scadenza
11.476
12.410
4,98%
5,26%
2.630
280
12.137
6,37%
6,50%
5,96%
a richiesta
a richiesta
a scadenza
fattura
a richiesta
2013
1.911
40.844
(*)
(*)
16.478
16.478
2,38%
a scadenza
fattura
161
5,75%
2013
859
859
6,70%
2013
Debiti verso altri finanziatori:
- anticipo su fatture
Totale
Obbligazioni derivanti da leasing finanziario
Finanziamenti da controllanti:
- Piemme S.r.l.
Totale
Totale
58.342
(*) le caratteristiche dei finanziamenti a medio lungo sono descritte in apposita tabella
Il tasso di remunerazione medio dei finanziamenti bancari a breve è pari al 5,40%.
La Società ha in essere finanziamenti a breve espressi in dollari americani per 19.987
migliaia (controvalore in euro 15.149 migliaia) il cui tasso di remunerazione medio è stato
del 2,29%.
Si segnala inoltre che la Società ha rilasciato garanzie a istituti bancari nell’interesse di
società controllate, relative alla concessione di linee di credito a breve termine, per 4.177
migliaia di euro.
251
In particolare le suddette garanzie sono state rilasciate nell’interesse della controllata
Isagro USA Inc. per 3.032 migliaia di euro, della controllata Isagro Colombia SAS per 845
migliaia di euro e della controllata Isagro Ricerca S.r.l. per 300 migliaia di euro.
Inoltre, la Società ha in essere garanzie per la concessione di linee di credito
nell’interesse della società Sipcam UPL Brasil S.A. (ex Sipcam Isagro Brasil S.A.) per
2.193 migliaia di euro.
L’esposizione debitoria suddivisa per scadenza è evidenziata nella seguente tabella:
Debiti distinti per scadenza
Entro 1 anno
Debiti verso banche:
- tasso variabile
Debiti verso altri finanziatori e
controllanti
- tasso variabile
3 anni
4 anni
Oltre il 5°
anno
5 anni
Totale
40.844
2.647
2.972
3.031
3.091
1.568
54.153
17.337
0
0
0
0
0
17.337
161
133
93
0
0
0
387
58.342
2.780
3.065
3.031
3.091
1.568
71.877
Obbligazioni derivanti da
leasing finanziario
Totale
2 anni
Le caratteristiche dell’unico finanziamento a medio-lungo termine ottenuto dalla Società,
ossia quello concesso dalla B.E.I., sono già state precedentemente descritte.
Il tasso medio di remunerazione di tale finanziamento è stato pari al 6,12% nell’esercizio
2012.
In ottemperanza alla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, di seguito si elencano i
finanziamenti per i quali è prevista l’osservanza di requisiti patrimoniali ed economici
(covenants), nonché le caratteristiche dei requisiti stessi. Gli importi indicati sono
espressi al lordo delle commissioni e degli oneri accessori.
Banc
a
Valore
nominale
finanziamento
Valore residuo
finanziamento
Covenants
a)
B.E.I.
Euro 15.000
Euro 15.000
b)
rapporto fra posizione finanziaria
netta consolidata e EBITDA
consolidato:
a. 2012: minore di 5;
b. 2013: minore di 5;
c. 2014: minore di 4,5.
rapporto fra posizione finanziaria
netta consolidata e patrimonio
netto consolidato non superiore a
1,50 per ciascun esercizio e fino
alla data del rimborso integrale del
prestito
Effetti
Il mancato rispetto
dei due covenant
costituirà
condizione risolutiva
del contratto di
finanziamento, con
conseguente
restituzione di tutte
le somme ancora
dovute
comprensive degli
interessi.
La valutazione del rispetto dei summenzionati covenant, che è previsto sia effettuata su
base annuale, al 31 dicembre 2012 non ha evidenziato alcuna criticità.
252
La tabella sottostante contiene la valutazione al fair value dei finanziamenti di Isagro
S.p.A. al 31 dicembre 2012:
Valore Contabile
Fair Value
Finanziamenti a breve termine
58.342
58.342
Finanziamenti a medio-lungo termine
13.535
13.820
Totale
71.877
72.162
L’attualizzazione dei flussi di cassa futuri dei finanziamenti è stata calcolata sulla base
della curva dei tassi zero coupon di mercato al 31 dicembre 2012.
Si segnala che, al fine di rendere comparabile il fair value dei finanziamenti a mediolungo termine con il loro valore contabile, si è tenuto conto degli oneri accessori ad essi
connessi.
Si segnala infine che, alla data del 31 dicembre 2012, il Gruppo ha ancora in essere linee
di fido accordate dalle banche e da altri istituti finanziari per un totale di 105.825 migliaia
di euro (di cui linee “commerciali” 91.770 migliaia di euro, utilizzate per 53.394 migliaia di
euro e linee “finanziarie” 14.055 migliaia di euro, utilizzate per 12.403 migliaia di euro).
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293/2006, del
28 luglio 2006, ed in conformità con la Raccomandazione CESR del 10 febbraio 2005, si
segnala che la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2012 è la seguente:
31.12.2012 31.12.2011
Depositi bancari e cassa
Liquidità (A)
(6.320)
(6.320)
(6.566)
(6.566)
Crediti finanziari correnti verso società controllate
Crediti finanziari correnti verso società a controllo congiunto
Crediti finanziari correnti verso altri
Depositi vincolati
Crediti finanziari correnti (B)
(1.669)
(1.150)
(126)
(500)
(3.445)
(1.545)
0
(494)
(2.526)
(4.565)
Debiti bancari correnti
Debiti verso altri finanziatori correnti
Debiti verso controllanti
Parte corrente dei debiti finanziari non correnti
Debiti finanziari correnti (C)
38.933
16.478
859
2.072
58.342
49.390
5.993
943
378
56.704
Indebitamento finanziario corrente netto (A+B+C)
48.577
45.573
Debiti bancari non correnti
Debiti finanziari non correnti (D)
13.535
13.535
1.000
1.000
Indebitamento finanziario netto come da
comunicazione CONSOB N.DEM/6064293/2006 (A+B+C+D)
62.112
46.573
Crediti finanziari non correnti verso società a controllo congiunto
Crediti finanziari non correnti verso terzi
Depositi vincolati
Attività finanziarie per strumenti derivati
Passività finanziarie per strumenti derivati
(1.258)
0
(2.875)
(514)
72
(1.158)
(424)
0
(504)
2.048
Indebitamento finanziario netto della Società
57.537
46.535
253
La posizione finanziaria netta presenta un incremento, rispetto all’esercizio precedente,
di 11.002 migliaia di euro, dovuto essenzialmente alla prosecuzione degli investimenti di
ricerca e sviluppo iniziata nei precedenti esercizi.
18. Benefici per i dipendenti (TFR) – 2.915
La tabella sottostante evidenzia la movimentazione del fondo TFR (trattamento di fine
rapporto) classificabile, secondo lo IAS 19, tra i “post-employment benefits” del tipo
“piani a benefici definiti”:
Valore al 31.12.2011
Trasferimenti di personale
Costo dei benefici per i dipendenti
Liquidazioni
Altre cause
2.726
0
327
(145)
7
Valore al 31.12.2012
2.915
L’ammontare del costo del piano, inserito a conto economico, risulta così composto:
2012
2011
Costo corrente del piano pensionistico
Oneri finanziari sull'obbligazione assunta
(Utili)/Perdite attuariali
0
126
201
0
125
(189)
Totale
327
(64)
Le principali assunzioni usate nella determinazione delle obbligazioni derivanti dal piano
pensionistico “TFR” della Società sono le seguenti:
2012
2011
- tasso di attualizzazione:
3,30%
4,60%
- tasso di rotazione del personale:
9,50%
7,50%
- tasso di inflazione:
2,00%
2,00%
In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, alla luce dell’attuale situazione di alta
volatilità dei mercati finanziari, si è scelto di prendere come riferimento il tasso di
rendimento di titoli corporate per l’Eurozona di rating A. Infatti l’accentuarsi della crisi
finanziaria europea, iniziata negli anni scorsi, ha determinato una momentanea ed
anomala riduzione del tasso di rating AA utilizzato in passato dalla Società quale tasso di
attualizzazione. La conseguente scelta del tasso di rating A ha consentito di limitare
l’effetto distorsivo, derivante dalla forte discesa dei tassi d’interesse. L’impatto di tale
cambiamento sul patrimonio netto della Società è da considerarsi trascurabile.
Per il tasso di rotazione del personale sono state utilizzate probabilità di turnover
coerenti con l’andamento storico del fenomeno.
Si segnala che il “costo corrente del piano” unitamente agli “(utili)/perdite attuariali” sono
iscritti in bilancio alla voce “costo del personale”, mentre la componente finanziaria è
inserita tra gli oneri finanziari di periodo.
La Società partecipa anche ai c.d. “fondi pensione” che, secondo lo IAS 19, rientrano tra
i “post-employment benefits” del tipo “piani a contributi definiti”. Per tali piani la società
non ha ulteriori obbligazioni monetarie una volta che i contributi vengono versati.
254
L’ammontare dei costi di tali piani, inseriti nella voce “costo del personale”, nel 2012 è
stato pari a 685 migliaia di euro (672 migliaia di euro nel 2011).
19. Debiti commerciali – 36.352
La voce di bilancio presenta un decremento, rispetto all’esercizio precedente, di 3.124
migliaia di euro.
La composizione e la variazione della voce sono illustrate nella tabella sottostante:
Valori a
bilancio
31.12.2011
Variazione
totale
Valori a
bilancio
31.12.2012
Debiti verso fornitori italiani terzi
23.154
(6.023)
17.131
Debiti verso fornitori esteri terzi
2.758
1.716
4.474
12.840
100
12.940
724
1.083
1.807
39.476
(3.124)
36.352
Debiti verso controllate /
controllanti
Debiti verso collegate e joint
ventures
Totale
La variazione netta intervenuta nell’esercizio risulta essenzialmente determinata da
minori acquisti di materie prime (vedi nota n.26).
Per i debiti commerciali verso le altre parti correlate si rimanda alla nota n. 40.
Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei debiti di natura
commerciale:
Italia
Altri paesi d'Europa
Americhe (*)
Asia Centrale e Oceania
Far East
Africa
TOTAL
23.367
3.877
1.253
7.718
136
1
36.352
(*) di cui Stati Uniti 778 migliaia di euro.
La scadenza media contrattuale dei debiti commerciali è di circa 100 giorni.
I debiti commerciali esposti in bilancio sono esigibili entro l’esercizio successivo e non
sono assistiti da garanzie reali.
255
20. Fondi correnti – 1.171
La composizione e la movimentazione dei fondi correnti sono evidenziate nella tabella
sottostante:
Variazione
del periodo
Valori a
bilancio
Accantonamenti
31.12.2011
Composizione
Fondi correnti:
- f.do distruzione merci
- f.do premio partecipazione
e premi a dirigenti
- f.do spese per interventi di bonifica
Totale
Utilizzi
Variazione
totale
Valori a
bilancio
31.12.2012
311
0
(24)
(24)
287
206
1.315
354
530
(206)
(1.315)
148
(785)
354
530
1.832
884
(1.545)
(661)
1.171
Il fondo oneri per rischi ambientali si riferisce alle spese da sostenere per le operazioni di
bonifica da eseguire sul terreno del sito de l’Aquila ceduto nel 2007 alla società
Polven.Re S.r.l.. Nel corso del 2012 il fondo è stato utilizzato a fronte di costi sostenuti
per 1.315 migliaia di euro ed incrementato di ulteriori 530 migliaia di euro. L’onere di
carattere “straordinario” è stato iscritto alla voce “altri costi non ricorrenti” (nota n.30).
Per quanto riguarda gli altri fondi si precisa che:
- il fondo “distruzione merci” si riferisce a costi da sostenere per lo smaltimento di residui
di lavorazione e per l’eventuale distruzione di prodotti obsoleti;
- il fondo “premio di partecipazione e premi a dirigenti” rappresenta la stima, sulla base
dei risultati dell’esercizio, dei premi di produzione da riconoscere ai dipendenti.
Si segnala che, verosimilmente, tali fondi verranno interamente utilizzati entro la fine del
2013.
21. Debiti tributari – 200
Valori a bilancio
Incrementi/
Valori a bilancio
31.12.2011
decrementi
31.12.2012
Debiti tributari:
- erario c/imposte dirette
0
200
200
0
200
200
La voce di bilancio accoglie lo stanziamento del debito verso l’Erario per l’ IRAP (519
migliaia di euro) al netto degli acconti versati nel corso dell’esercizio (319 migliaia di
euro).
256
22. Altre passività e debiti diversi correnti – 2.818
La composizione e la movimentazione delle altre passività correnti sono illustrate
nella tabella sottostante:
ValorI a
bilancio
31.12.2011
Composizione
Debiti:
- debiti verso istituti di previdenza
- debiti verso agenti e procacciatori
- debiti verso il personale
- debiti verso l'Erario per ritenute ed altre imposte
- debiti verso controllate e joint ventures
- debiti verso altri
Variazione
totale
937
36
540
540
590
464
Totale debiti
3.107
(6)
(11)
1
(65)
(460)
2
0
(539)
2.568
251
(1)
250
3.358
(540)
2.818
RiscontI
Totale
ValorI a
bilancio
31.12.2012
931
25
541
475
130
466
In particolare:
. i debiti verso il personale si riferiscono a debiti per ferie maturate e non godute,
mensilità aggiuntive e note spese;
. i debiti verso istituti di previdenza si riferiscono ai contributi previdenziali e assicurativi
liquidati nell’esercizio, da versare nei primi mesi del 2013;
. i debiti verso l’Erario si riferiscono a ritenute IRPEF versate nel mese di gennaio 2013.
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Premessa
Per una migliore esposizione dei dati contabili, i costi /ricavi relativi a partecipazioni sono
esposti univocamete alla voce “Proventi/Oneri da partecipazioni”. A tale proposito è
stata effettuata adeguata riclassificazione dei valori relativi al precedente esercizio.
23. Ricavi – 106.317
La composizione dei ricavi è descritta nella tabella sottostante:
Composizione
2012
ITALIA
2011
ESTERO
TOTALE
ITALIA
ESTERO
TOTALE
Ricavi delle vendite:
- Agrofarmaci
- Materie prime, imballi
27.182
71.225
98.407
31.671
68.010
99.681
319
297
616
368
274
642
27.501
71.522
99.023 32.039
68.284
100.323
3.478
3.684
7.162
4.967
3.454
8.421
113
19
132
267
124
391
3.591
3.703
7.294
5.234
3.578
8.812
31.092
75.225
106.317 37.273
71.862
109.135
Ricavi delle prestazioni:
- Compensi di lavorazione
- Servizi/gestione deposito merci
Totale
257
La voce presenta, rispetto al precedente esercizio, un decremento di 2.818 migliaia di
euro, dovuto essenzialmente a:
-
minori vendite di agrofarmaci sul mercato italiano ed europeo (-5.187 migliaia di
euro) a seguito dei fenomeni di siccità durante i mesi estivi che hanno condotto
ad un minor sviluppo di malattie fungine con un conseguente calo nel consumo
di fungicidi;
-
minori vendite di agrofarmaci sul mercato medio-orientale (-1.593 migliaia di
euro) in particolare in Siria, a seguito degli eventi socio-politici che stanno
interessando quest’area;
-
minori ricavi per lavorazioni effettuate per conto di terzi (-1.259 migliaia di euro),
in particolare verso la società Sumitomo Chemical Italia S.r.l..
Per contro, si è registrato un incremento delle vendite di agrofarmaci nel continente
americano (+5.061 migliaia di euro) che ha parzialmente compensato i summenzionati
effetti negativi, a seguito delle maggiori vendite effettuate in Brasile e negli Stati Uniti.
La ripartizione per area geografica delle vendite di agrofarmaci, effettuata in base alla
nazione del cliente, è la seguente:
•
Italia
•
Europa
•
Americhe
•
Medio Oriente
•
Asia centrale & Oceania
•
Far East
•
Africa
TOTALE
27.182
25.213
36.347
1.687
1.708
3.534
2.736
98.407
Per quanto riguarda l’ammontare dei ricavi verso parti correlate si rimanda alla nota n. 40.
24. Altri ricavi operativi – 5.850
La composizione degli altri ricavi operativi è descritta nella tabella sottostante:
2012
- service amm.vo/manageriale e tecnico verso controllate
- service amm.vo/manageriale verso collegate e joint ventures
- service amm.vo verso controllanti
- service amm.vo/manageriale e tecnico verso terzi
- royalties, licenze e diritti simili
- locazioni verso controllate
- locazioni verso collegate e joint ventures
- locazioni verso terzi
- indennizzi assicurativi
- recupero spese di trasporto
- distacco di personale verso controllate
- recupero costi di ricerca
- altri
Totale
258
2011
868
215
51
13
2.201
230
4
35
22
2
863
1.145
201
909
211
49
1.045
1.192
205
4
162
221
5
79
156
932
5.850
5.170
La voce “royalties, licenze e diritti simili” comprende rispettivamente 621 migliaia di euro
relative alle royalties maturate sulle vendite effettuate dalla controllata Isagro USA Inc.,
1.000 migliaia di euro relativi al compenso dovuto dalla società Makhteshim Chemical
Works Ltd in relazione al diritto di utilizzazione del know-how del prodotto Kiralaxyl (IR6141)
per la concia delle sementi e 580 migliaia di euro relativi a compensi pagati da società terze
per accedere ai dati scientifici relativi ai dossier tossicologici di proprietà di Isagro S.p.A..
La voce “recupero costi di ricerca” si riferisce al recupero del 50% dei costi sostenuti dalla
Società nei confronti della società americana FMC Corporation, in forza dell’accordo
stipulato tra le due società per il co-sviluppo di un nuovo fungicida descritto nella nota n. 25
La diminuzione della voce “service amm.vo/manageriale e tecnico verso terzi” è dovuta alla
conclusione, in data 31 dicembre 2011, del contratto di service amministrativo ed
informatico che Isagro S.p.A. aveva nei confronti della società Sumitomo Chemical Italia
S.r.l..
Gli altri ricavi operativi verso le parti correlate sono evidenziati nella nota n.40.
25. Altri ricavi non ricorrenti – 1.952
La voce accoglie il provento derivante dall’accordo di collaborazione, stipulato nel mese di
settembre 2012 con FMC Corporation, per la ricerca e lo sviluppo di un nuovo fungicida di
proprietà Isagro. Le due società co-svilupperanno un nuovo fungicida a largo spettro
d’azione, appartenente alla famiglia chimica delle carbossammidi, con possibilità di impiego
in tutto il mondo.
L’accordo prevede che le due società partecipino in egual misura alle spese necessarie
allo sviluppo del prodotto, a partire dall’esercizio 2012. Inoltre come corrispettivo
straordinario, volto a riconoscere l’attività di ricerca pregressa condotta da Isagro, FMC
Corporation ha versato un importo di 2.000 migliaia di euro, iscritto in bilancio al netto di
oneri accessori per 48 migliaia di euro. Le spese sostenute nell’esercizio, ridotte di quanto
recuperato nei confronti di FMC (50% della spesa), sono state capitalizzate ed iscritte tra le
immobilizzazioni immateriali.
E’ da segnalare, inoltre, che le parti hanno proceduto alla costituzione di una fondazione di
diritto olandese a cui è stata trasferita la mera nuda proprietà dei brevetti, dei dati, del
know-how e di tutti gli studi afferenti il prodotto e che emergeranno in futuro dal
programma di ricerca e sviluppo. La fondazione non avrà nessun ruolo operativo, in
particolare nella produzione, commercializzazione e vendita del prodotto, attività che
verranno gestite e definite direttamente dalle due società.
259
26. Materie prime e materiali di consumo utilizzati – 71.183
La composizione dei costi di acquisto di materie prime e materiali di consumo è descritta
nella tabella sottostante:
Composizione
2012
2011
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci:
- acquisti di materie prime
- materiali tecnici
70.592
75.608
735
735
- variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie,
di consumo e merci
- materie prime, sussidiarie,di consumo e merci conferite
- altri acquisti
Totale
(377)
(536)
0
(2.353)
233
256
71.183
73.710
La voce presenta, rispetto al precedente esercizio, un decremento netto di 2.527 migliaia di
euro, determinato da una diminuzione degli acquisti di materie prime, correlato dal
decremento del fatturato ed alla diminuzione del prezzo di acquisto di una materia prima
strategica per la produzione del Tetraconazolo.
Gli acquisti effettuati da parti correlate sono evidenziati nella nota n. 40.
27. Costi per servizi e prestazioni – 18.039
La composizione dei costi per servizi e prestazioni è descritta nella tabella sottostante:
Composizione
2012
- utilities
- manutenzioni riparazioni e assistenza tecnica
- trasporti e costi accessori di acquisto
- trasporti e costi accessori di vendita
- lavorazioni presso terzi
- costi di ricerca e sviluppo
- consulenze e prestazioni professionali
- costi di marketing
- costi per software e EDP
- servizio smaltimento trasporto rifiuti
- prove di campo e sperimentazioni
- prestazioni tecniche (registrazioni e brevetti)
- service amm.vo verso collegate e joint ventures
- assicurazioni
- accantonamento f.do distruzione merci
- accantonamento f.do rischi ambientali
- altri servizi e prestazioni
- locazione uffici e depositi
- leasing/noleggio automezzi
- locazioni attrezzature uffici/linee trasmissione/canoni vari
Totale
260
2011
2.778
672
644
2.748
1.143
2.828
2.758
33
242
860
92
181
24
541
0
0
1.117
662
382
334
2.364
1.115
734
2.845
1.688
2.359
3.421
52
405
938
167
211
0
519
180
0
999
798
368
361
18.039
19.524
La voce presenta, rispetto all’esercizio precedente, un decremento di 1.485 migliaia di euro
che è essenzialmente riferibile:
- alla diminuzione delle lavorazioni effettuate presso terzi (-545 migliaia di euro) dovuta
essenzialmente alle minori vendite di prodotti formulati da terzi;
- alla diminuzione delle prestazioni e consulenze professionali (-663 migliaia di euro) in
quanto, nell’anno precedente, erano state richieste consulenze specialistiche per la
ridefinizione delle strategie del gruppo.
Nella voce sono compresi costi verso società controllate, collegate, joint-venture e altre parti
correlate per un totale, al lordo delle capitalizzazioni effettuate nel corso del 2012, di 10.079
migliaia di euro (vedi n. 40). Tali capitalizzazioni si riferiscono a costi di sviluppo, di prodotto e
di processo, e alle spese di registrazione, sostenute per l’ottenimento delle autorizzazioni
alla vendita nei vari paesi, dei formulati relativi ai principali prodotti di proprietà della società.
In particolare la voce di bilancio comprende prestazioni effettuate dalle seguenti società
controllate:
- Isagro Ricerca S.r.l., per 5.791 migliaia di euro riferiti a prestazioni di ricerca, sviluppo e
spese di registrazione, al netto di 2.586 migliaia di euro per costi capitalizzati;
- Isagro Brasil Ltda per 37 migliaia di euro, al netto di 260 migliaia di euro relativi a spese di
registrazione capitalizzate;
- Isagro USA Inc. per 125 migliaia di euro, al netto di 56 migliaia di euro per spese di
registrazione capitalizzate;
- Isagro Shanghai per 8 migliaia di euro, al netto di 46 migliaia di euro per spese di
registrazione capitalizzate.
28. Costi del personale – 16.314
La composizione dei costi del personale è descritta nella tabella sottostante:
Composizione
2012
2011
Per il personale:
- salari e stipendi
10.133
10.256
- oneri sociali
3.537
3.509
- benefici per i dipendenti (TFR)
201
(189)
- fondi pensione
685
672
- acc.to premio partecipazione e premi dirigenti
354
206
- costi per servizi al personale
887
895
- costi per personale distaccato
517
47
0
195
16.314
15.591
- costi per esodi incentivati
Totale
La rilevante differenza delle componenti attuariali relative ai “benefici per i dipendenti”,
rispetto all’esercizio precedente, è da attribuire in particolare alla presenza nell’esercizio 2011
di un componente positivo di carattere straordinario derivante dalla modifica nella normativa
261
italiana in tema di pensioni (Decreto Legge n. 201 del dicembre 2011), che, con effetto 1°
gennaio 2012, ha allungato il periodo di permanenza in azienda dei lavoratori dipendenti,
posticipando quindi nel tempo la loro uscita dal piano pensionistico aziendale.
La voce “costi per personale distaccato” si riferisce principalmente al costo derivante dal
distacco di personale del dipartimento di agronomia della controllata Isagro Ricerca S.r.l.
presso la Isagro S.p.A.. Infatti all’inizio dell’esercizio, al fine di localizzare correttamente il
personale della società e quello della controllata ai relativi centri di attività e di profitto e di
ottimizzare l’attività svolta dal personale della Società, si è ritenuto opportuno stipulare dei
contratti sia attivi (per il personale del dipartimento di registrazioni e di sviluppo processi in
forza alla Società) che passivi (per personale del dipartimento di agronomia in forza alla
controllata) di distacco di personale (vedi anche nota 24).
La tabella seguente riporta il numero dei dipendenti ripartito per categoria.
Media dell'anno
Al 31.12.2012
Al 31.12.2011
- dirigenti
29
31
27
- quadri
43
43
47
- impiegati
74
72
79
7
7
6
96
97
86
249
250
245
- qualifiche speciali
- operai
Totale
29. Altri costi operativi – 1.720
La composizione della voce “altri costi operativi” è descritta nella tabella sottostante:
Composizione
- minusvalenze cessione beni materiali
2012
2011
39
22
- svalutazione crediti
470
200
- oneri tributari
775
798
- transazioni
39
27
- contributi associativi
183
159
- spese promozionali e di rappresentanza
161
145
- altri
53
93
1.720
1.444
Totale
262
La voce “svalutazione crediti” risulta così composta :
. Accantonamento al fondo svalutazione crediti
470
. Perdite su crediti
441
. Utilizzo fondo svalutazione crediti
(441)
470
30. Altri costi non ricorrenti – 530
La voce si riferisce interamente all’accantonamento di 530 migliaia di euro al fondo rischi
ambientali, per far fronte ai maggiori oneri che si dovranno sostenere per la conclusione
dell’operazione di bonifica di una parte del terreno del sito di Paganica (AQ), ceduto nel
2007, a seguito dei piani di attività (rimozione e trattamento del suolo) concordati con le
autorità ambientali locali.
31. Variazione rimanenze prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione – 3.264
La variazione in aumento delle rimanenze, al netto del fondo svalutazione magazzino, si è
così determinata:
Rimanenze nette iniziali al 01.01.2012
(17.553)
Rimanenze nette finali al 31.12.2012
20.817
_______
Totale variazione
3.264
======
Le motivazioni gestionali relative all’incremento delle rimanenze di prodotti finiti sono illustrate
nella nota n. 9.
32. Costi per lavori in economia capitalizzati – 232
La voce si riferisce alla capitalizzazione di parte degli oneri finanziari relativi al finanziamento
specifico ricevuto dalla B.E.I. a sostegno delle spese di difesa straordinaria, costi di sviluppo
e spese per le registrazioni di nuovi prodotti e di costi del personale relativi allo sviluppo di un
nuovo know- how di processo (vedi nota n.3).
Le prestazioni di terzi relative ai progetti di sviluppo capitalizzati sono portate a diretta
deduzione dei “costi per servizi e prestazioni” e “altri costi operativi”.
263
33. Ammortamenti –7.506
Ammortamento immobilizzazioni materiali – 2.778
Ammortamento immobilizzazioni immateriali – 4.728
Composizione
2012
2011
Ammortamento delle immobilizzazioni
materiali:
- fabbricati
- impianti e macchinario
482
489
1.841
1.968
- macchinario in leasing finanaziario
18
0
- attrezzature industriali e commerciali
55
50
144
176
32
41
5
1
- elaboratori di dati
- mobili e arredi
- autoveicoli
- investimenti immobiliari
201
200
2.778
2.925
2.291
1.798
Ammortamento delle immobilizzazioni
immateriali:
- costi di sviluppo
- know how di prodotto
788
788
- know how di processo
- brevetti,licenze, marchi, diritti simili e
registrazioni
274
244
- altre
Totale
L’incremento
della
voce
1.163
714
212
235
4.728
3.779
7.506
6.704
“Ammortamento
delle
immobilizzazioni
immateriali“
è
essenzialmente dovuto all’inizio del processo di ammortamento di nuove registrazioni
attivate nel corso dell’esercizio 2012.
34. Perdite di valore delle immobilizzazioni – 136
La voce si riferisce alla svalutazione dei costi sostenuti per diritti e brevetti, in quanto risultati
non più utilizzabili e/o antieconomici per la Società, come meglio descritto nella nota n. 3.
264
35. Oneri finanziari netti – 4.705
Composizione
2012
2011
Utili/perdite derivanti da attività/passività finanziarie
valutate al fair value rilevato a conto economico:
- proventi/oneri finanziari da strumenti derivati:
commodities
225
cambi
(1.524)
(424)
375
(23)
(300)
(222)
(1.449)
commodities
(27)
(1.179)
cambi
498
(985)
20
(37)
491
(2.201)
269
(3.650)
tassi
- adeguamento al fair value strumenti derivati:
tassi
Interessi attivi/passivi da attività/passività finanziarie non
designate al fair value:
- interessi attivi su depositi bancari
- interessi attivi su finanziamenti
- interessi e commissioni corrisposti a banche ed altri finanziatori
- interessi/sconti finanziari su crediti e debiti commerciali
- proventi/oneri da attualizzazione
29
70
246
273
(4.856)
(3.921)
(181)
(187)
32
42
(4.730)
(3.723)
127
456
Altri proventi/oneri finanziari:
- utili/perdite su cambi
- altri
Totale
(371)
(165)
(244)
291
(4.705)
(7.082)
La diminuzione degli oneri finanziari netti rispetto all’esercizio precedente, pari a 2.377
migliaia di euro, è essenzialmente imputabile alla dinamica dei tassi di cambio, all’incremento
degli interessi e commissioni corrisposte a banche ed alla diminuzione degli oneri (realizzati e
da valutazione) da strumenti derivati.
Per quanto riguarda la dinamica dei cambi, nel corso dell’esercizio 2012 si sono registrati
minori utili netti su cambi (sia realizzati sia da valutazione) per 329 migliaia di euro e minori
oneri netti da strumenti derivati su cambi per 684 migliaia di euro, determinandosi quindi una
variazione positiva netta di 355 migliaia di euro.
Inoltre si segnala la forte diminuzione degli oneri da strumenti derivati (realizzati e da
valutazione) relativi alle commodities per 2.901 migliaia di euro, rispetto all’esercizio
precedente.
265
L’incremento degli interessi e commissioni corrisposte a banche, pari a 935 migliaia di euro,
è stato influenzato dall’aumento dell’esposizione debitoria della Società rispetto all’esercizio
precedente, come evidenziato nella nota n. 17.
36. Proventi/(Oneri ) da partecipazioni –149
La voce risulta così composta:
. 200 migliaia di euro quale provento derivante dal dividendo incassato dalla controllata
Isagro Espana S.L.;
. (54) migliaia di euro per oneri derivanti dall’allineamento del valore di carico delle
partecipazioni in società controllate al loro patrimonio netto, come descritto nella nota n. 5.
Per tali partecipazioni, infatti, le differenze rispetto ai valori contabili sono da considerarsi quali
perdite durevoli di valore.
. 3 migliaia di euro quale plusvalenza derivante dalla operazione di liquidazione finale per
estinzione della società, della joint-venture Isagro Sipcam International S.r.l..
La voce del precedente esercizio presentava un saldo positivo di 15.933 migliaia di euro
derivante principalmente dai proventi relativi alle operazioni straordinarie per cessioni e
liquidazioni di partecipazioni in società controllate e joint-ventures , rispettivamente
5.073 migliaia di euro e 10.780 migliaia di euro.
37. Imposte sul reddito – 507
La tabella sottostante evidenzia la composizione delle imposte sul reddito:
Composizione
2012
Imposte correnti:
- imposte sul reddito
- IRAP
- utilizzo f.do imposte differite/crediti imposte anticipate
- imposte esercizi precedenti
- beneficio imposte esercizio precedente
2011
0
519
392
(8)
0
903
0
321
987
22
(2)
1.328
21
(431)
0
14
280
(3.384)
(1.147)
51
507
(2.872)
Altre componenti di conto economico complessivo
Imposte anticipate e differite :
Imposte anticipate su strumenti finanziari derivati (cashflow hedge)
Imposte differite su strumenti finanziari derivati (cashflow hedge)
Utilizzo imposte anticipate e differite su strumenti finanziari derivati
(cash flow hedge)
0
0
0
0
0
0
90
90
Totale imposte sul reddito a patrimonio netto
0
90
Imposte differite e anticipate:
Imposte differite
Imposte anticipate
Sopravvenienze attive imposte anticipate/differite
Sopravvenienze passive imposte anticipate
Totale imposte sul reddito a conto economico
266
per
La voce “Utilizzi imposte differite/imposte anticipate”, pari a 392 migliaia di euro, esprime la
differenza tra gli utilizzi di crediti per imposte anticipate per 630 migliaia di euro (di cui 592
migliaia di euro per gli utilizzi dei fondi tassati) e gli utilizzi di fondi per imposte differite per 238
migliaia di euro (di cui 227 migliaia di euro a fronte dell’utilizzo del fondo per l’allineamento
cambi dell’esercizio precedente).
Lo stanziamento delle imposte anticipate riguarda per 409 migliaia di euro l’accantonamento
a fondi tassati (vedi nota n.8).
La tabella sottostante illustra la riconciliazione tra le imposte teoriche IRES ed IRAP (27,50%
e 3,90%) e le imposte effettive, tenuto conto dell’effetto delle imposte differite e di quelle
anticipate. L’imponibile relativo alle imposte teoriche, corrispondente al risultato ante
imposte, è pari a (2.369) migliaia di euro.
IRES
Imposte
Imposte correnti teoriche
- variazioni in aumento
- variazioni in diminuzione
- costi e ricavi non rilevanti ai fini IRAP
- imposte esercizi precedenti e altre
variazioni
Imposte correnti effettive
IRAP
%
Imposte
TOTALE
%
(651)
27,50
(92)
3,90
719
(30,35)
86
(3,63)
(271)
11,44
(298)
12,58
0
0,00
814
(34,36)
168
(7,09)
32
(1,35)
(35)
1,50
542 (22,86)
Imposte
(743)
%
31,40
805 (33,98)
(569)
24,02
814 (34,36)
200
(8,44)
507 (21,36)
Le variazioni in aumento si riferiscono essenzialmente ad accantonamenti e svalutazioni
indeducibili, nonché a sopravvenienze passive tassate, mentre le variazioni in diminuzione
sono da attribuire principalmente alla mancata tassazione del 95% dei dividendi ricevuti dalle
controllate.
La voce “costi non rilevanti ai fini IRAP” si riferisce essenzialmente al costo del lavoro del
personale dipendente, agli accantonamenti e agli oneri finanziari, non essendo tali poste di
bilancio deducibili ai fini della determinazione dell’imposta regionale sulle attività produttive.
38. Dividendi distribuiti
Nel corso dell’esercizio 2012 sono stati distribuiti dividendi nella misura di € 0,10 per azione,
per un totale di 1.750 migliaia di euro, come da delibera dell’Assemblea ordinaria del 26 aprile
2012.
267
ALTRE INFORMAZIONI
39. Passività potenziali, impegni e garanzie
Procedimenti giudiziali
Caffaro S.r.l. in amministrazione straordinaria
Nel corso del secondo semestre 2010, Isagro S.p.A. ha chiesto di essere ammessa al
passivo di Caffaro S.r.l. in amministrazione straordinaria, in relazione al credito vantato in
virtù della garanzia rilasciata in favore di Isagro S.p.A. con il contratto preliminare di
compravendita di un ramo d’azienda del 4 luglio 2001, per la copertura dei costi relativi
all’esecuzione delle opere di bonifica del sito produttivo di Aprilia.
Il Tribunale di Udine, con decreto che ha dichiarato esecutivo lo stato del passivo, ha
rigettato la domanda, ritenendo la pretesa di Isagro un credito eventuale e futuro, la cui
esistenza sarebbe ancora da verificare. Isagro ha proposto opposizione avverso tale
decisione ed il giudice ha disposto la consulenza tecnica d’ufficio al fine di accertare la
necessità o meno degli interventi, nonché i costi, rinviando all’udienza del 20 giugno 2011
per l’esame della consulenza.
All’udienza del 20 giugno 2011, a seguito della proroga dei termini per il deposito della
relazione peritale richiesta dal consulente tecnico d’ufficio, il giudice ha rinviato all’udienza
del 10 ottobre 2011.
Il consulente tecnico d’ufficio ha depositato la propria relazione peritale che attesta la
necessità di eseguire interventi di bonifica sul sito, quantificati nella misura di Euro
1.189.642,70.
Su richiesta di Isagro S.p.A., che non ritiene congrua la stima operata dal consulente
tecnico, lo stesso è stato convocato dal giudice per chiarimenti per l’udienza del 23
novembre 2011. A tale udienza, il giudice ha ritenuto di dovere chiedere informazioni al
Comune di Aprilia (LT) circa lo stato della Conferenza dei Servizi, a suo tempo avviata in
relazione alla bonifica del sito industriale oggetto della causa. In attesa di ricevere le
informazioni richieste dal Comune di Aprilia (LT), la causa è stata rinviata all’udienza del 16
aprile 2012.
A tale udienza, non avendo il Comune di Aprilia risposto alla richiesta di informazioni che il
Giudice aveva formulato, il CTU nominato è stato incaricato di assumere tali informazioni
direttamente presso gli uffici del Comune assegnando un termine di 90 giorni per
adempiere l’incarico e rinviando la causa al 23 luglio 2012. A tale udienza il Giudice ha
rinviato la causa al 16 ottobre 2012. A tale data il Giudice ha rinviato l’udienza al 19 dicembre
2012.
Nel corso di tale udienza è emerso che il CTU ha adempiuto all’incarico ricevuto,
reperendo la documentazione relativa alla Conferenza dei Servizi presso il Comune di
Latina, e precisando al Giudice che la stessa risulta ferma dal mese di agosto 2009. Il
Giudice ha da ultimo accolto la richiesta di Isagro e ha disposto un supplemento di CTU per
determinare il costo delle opere necessarie per la bonifica del sito, laddove il CTU si era
limitato, nella precedente relazione, a considerare quelle per la messa in sicurezza del sito
268
stesso. Le operazioni peritali, che hanno preso il via lo scorso 16 gennaio 2013, dovranno
sostanziarsi in una relazione che dovrà essere depositata entro il 16 maggio 2013. Il Giudice
ha pertanto rinviato la causa all’udienza del 27 maggio 2013.
Per il medesimo credito è stata chiesta anche l’insinuazione al passivo di Snia S.p.A.,
anch’essa in amministrazione straordinaria, in qualità di socio unico di Caffaro e quindi
obbligato in solido. Poiché il Tribunale di Milano ha rigettato l’istanza, la Società sta
predisponendo l’opposizione allo stato passivo per cercare di ottenere l’ammissione del
credito di Isagro al passivo di Snia S.p.A.. La prima udienza era stata fissata per il 27
settembre 2011. All’esito di tale procedimento, con decreto del 13 dicembre 2011, il
Tribunale di Milano ha rigettato il ricorso di Isagro S.p.A., ritenendo tale credito eventuale e
futuro. Isagro ha pertanto impugnato tale decisione con ricorso in Cassazione, per cui si è
in attesa della fissazione dell’udienza per la discussione.
Peraltro, si ritiene che non vi sia la sussistenza di obblighi relativi al sostenimento di costi
legati all’operazione di bonifica del sito di Aprilia in quanto Isagro S.p.A. non è responsabile
dell’inquinamento.
Indagine giudiziaria relativa al programma “Oil for food”
In data 10 luglio 2007 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato ad Isagro S.p.A. e al
dott. Giorgio Basile (Presidente ed Amministratore Delegato della Società) un’informazione
di garanzia in relazione a presunti illeciti amministrativi commessi in contrasto al c.d.
programma “Oil for food”. In particolare viene contestata alla Società l’aggiudicazione di
contratti di fornitura in Iraq attraverso la corresponsione di tangenti per un ammontare di
circa 48 migliaia di euro.
In data 13 marzo 2008 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Isagro S.p.A., al
suo Presidente e Amministratore Delegato dott. Giorgio Basile e al Responsabile
Commerciale di Isagro per l’area medio orientale dott. Gerassimos Spyropoulos
l’informazione di garanzia e diritto di difesa nonché Avviso di conclusione delle indagini in
relazione ai presunti illeciti amministrativi nell’ambito del c.d. programma “Oil for food”.
All’udienza tenutasi il 15 gennaio 2009 si è provveduto alla verifica della regolare
costituzione delle parti ed al successivo rinvio del processo al 21 aprile 2009.
All’udienza tenutasi il 21 aprile si è provveduto al rinvio del processo al 18 giugno 2009.
Nell’udienza del 18 giugno 2009 si è provveduto a discutere questioni relative
all’acquisibilità agli atti del dibattimento delle produzioni documentali del pubblico Ministero;
il Collegio si è riservato la decisione ed ha rinviato il processo al 6 ottobre 2009.
All’udienza del 6 ottobre 2009 il Collegio ha dato notizia dell’imminente assegnazione ad
altro incarico di due dei tre Giudici ed ha disposto la sospensione del processo per diciotto
mesi e la successiva riassegnazione dello stesso a nuovo Collegio.
In data 18 novembre 2011 il Tribunale di Milano ha notificato al Presidente ed
Amministratore Delegato di Isagro S.p.A. l’avviso di rinnovazione del decreto di citazione
per l’udienza del 17 gennaio 2012. A tale udienza il Collegio ha rinviato il processo
all’udienza del 15 maggio 2012 in cui il Presidente, alla luce dell’imminente mutamento del
269
Collegio stesso, non ha ritenuto affrontare le previste istanze istruttorie, nonché sentire il
teste della Pubblica Accusa, rinviando l’udienza al 16 ottobre 2012. Nel corso di
quest’ultima udienza il Collegio ha preso atto della imminente prescrizione delle ipotesi di
reato contestate e rinviato il processo al 17 gennaio 2013 dove il Tribunale ha pronunciato
sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
Il procedimento può, pertanto, ritenersi concluso.
Contenzioso giuslavoristico
Si segnala quanto segue:
•
un ex dipendente dello stabilimento di Aprilia (LT), ha richiesto ad Isagro e a
Caffaro, in solido tra loro, un risarcimento di circa 2 milioni di euro quale indennizzo per
malattia professionale o, alternativamente e in subordine, per risarcimento del danno per
asserito inganno nella stipulazione di una conciliazione in sede sindacale. All’udienza del 3
maggio 2012 il Giudice, pur prendendo atto della riforma e della propria sentenzaordinanza, che dichiarava l’estinzione del giudizio, ha deciso per una sospensione parziale
del giudizio ed ha fissato una nuova udienza per la continuazione dell’istruttoria.
All’udienza dell’11 dicembre 2012 il Giudice, dopo aver acquisito le testimonianze dei teste
di entrambe le parti si è riservato di decidere in ordine alla prosecuzione dell’istruttoria,
rinviando la causa per la discussione finale all’udienza del 9 luglio 2013;
•
un ex dipendente dello stabilimento di Aprilia (LT), ha richiesto ad Isagro S.p.A.
un risarcimento di circa 550 migliaia di euro per il mancato riconoscimento della categoria
professionale
superiore
rispetto
al
proprio
inquadramento,
nonché
per
malattia
professionale. Isagro S.p.A. ha vinto la causa in primo grado e si segnala che è stato
notificato l’appello avanti la Corte d’Appello di Roma che ha fissato la prima udienza per il
dicembre 2014.
A giudizio della Società e dei propri legali, entrambe le richieste risultano essere
manifestamente infondate e con rischio quasi nullo di soccombenza.
Contenzioso tributario
Si segnala che:
-
in data 22 dicembre 2006 l’Agenzia delle Entrate notificava, a seguito di una
verifica fiscale generale per l’esercizio 2003, un avviso di accertamento per violazioni in
materia di Irpeg, Irap ed Iva, con richiesta di un versamento integrativo di imposte per Euro
83.251, oltre a sanzioni ed interessi. Avverso tale provvedimento la Società proponeva
ricorso avanti alla Commissione Tributaria Provinciale in data 14 maggio 2007. La
Commissione Tributaria con sentenza n. 22/25/08 del febbraio 2008 accoglieva il ricorso
ed annullava interamente l’avviso di accertamento. Ciononostante in data 25 marzo 2009
l’Agenzia delle Entrate ha notificato alla Società istanza di appello avverso tale sentenza. La
Società si è costituita in giudizio in data 21 maggio 2009. L’appello è stato trattato in data
22 gennaio 2010. In data 24 febbraio 2010 è stata depositata la sentenza n. 28/6/10 che
270
ha interamente accolto l’appello dell’Agenzia. Si è ritenuto che la sentenza fosse affetta da
manifesti errori di diritto e vizi logici, ed è stata impugnata davanti alla Corte Suprema di
Cassazione, con buone prospettive di un esito favorevole alla Società. Si segnala che in
merito a tale contestazione la Società non ritiene che ad oggi esistano degli elementi in
base ai quali possa sussistere un rischio di soccombenza;
-
in data 20 ottobre 2009 è stato notificato alla Società avviso di accertamento
emesso dalla Direzione Regionale della Lombardia – Ufficio grandi contribuenti, con il quale
è stato disconosciuto l’utilizzo delle perdite fiscali della società incorporata Isagro
BioFarming S.r.l.. L’importo ripreso a tassazione ammonta a Euro 187.393 con un onere
teorico complessivo di Euro 61.840, oltre interessi e sanzioni. La Società ha presentato in
data 17 dicembre 2009 istanza di accertamento con adesione; nel corso del
contraddittorio, con apposita memoria, è stato richiesto il riesame dell’atto e il suo
annullamento in autotutela. La DRE non ha aderito a tale richiesta e, conseguentemente, è
stato predisposto ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano. In data 20
febbraio 2012 si è tenuta l’udienza per la trattazione nel merito del ricorso. In data 5 marzo
2012 è stata depositata la sentenza n. 63/29/12 con esito favorevole alla Società. La DRE
tuttavia ha impugnato la sentenza dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale della
Lombardia. Isagro si è costituita in giudizio in data 23 novembre 2012. Il giudice ha fissato il
21 marzo 2013 quale data per la trattazione dell’appello.
Impegni e garanzie
Al 31 dicembre la Società ha in essere i seguenti impegni di carattere pluriennale:
ƒ
3.502 migliaia di euro per l’impegno contrattuale relativo al noleggio di autovetture e altri
beni di terzi (1.349 migliaia di euro) con scadenza media inferiore a tre anni e fitti passivi
(2.153 migliaia di euro). In particolare i canoni futuri dovuti per i leasing operativi sono così
ripartiti:
- entro un anno 895 migliaia di euro;
- tra uno e cinque anni 2.607 migliaia di euro.
ƒ
755 migliaia di euro per i canoni ancora da corrispondere alla società Solvay Solexis
S.p.A., in relazione all’utilizzo, per un periodo di 99 anni a partire dal 2005, di un’area sita nel
comune di Bussi sul Tirino (PE), su cui è stato costruito un impianto ad uso industriale per la
produzione di Tetraconazolo.
Le passività potenziali connesse a garanzie prestate dalla Società a favore di controllate,
collegate, consociate e terzi per l’ottenimento di finanziamenti bancari sono illustrate nella
nota n. 17.
In particolare a seguito del contratto di cessione della partecipazione della Isagro Italia S.r.l.,
ora Sumitomo Chemical Italia S.r.l., alla Sumitomo Chemical Co. Ltd., Isagro S.p.A. ha in
essere un impegno per le garanzie rilasciate all’acquirente, a fronte delle potenziali passività
future per danni o perdite in materia fiscale, ambientale, previdenziale e giuslavoristica. Il
rischio massimo è valutato in 7.500 migliaia di euro e la scadenza delle garanzie è da
271
correlare ai termini di prescrizione e di decadenza degli eventi cui sono collegate. Tale
garanzia comprende altresì l’indennizzo a favore di Sumitomo Chemical Co. Ltd., per un
massimo di 2.250 migliaia di euro, in relazione alla bontà di alcuni crediti commerciali presenti
nel portafoglio di Isagro Italia S.r.l. qualora, entro tre anni dalla data del closing
dell’operazione, si dovesse procedere alla svalutazione di tali crediti.
Inoltre la Società ha in essere garanzie rilasciate a favore della ex joint venture Sipcam Isagro
Brasil S.A. (ora Sipcam UPL Brasil SA.) per 2.193 migliaia di euro per la concessione di linee di
credito bancarie.
Le garanzie ricevute da Isagro S.p.A. ammontano a 3.490 migliaia di euro e si riferiscono a
garanzie ipotecarie (740 migliaia di euro) e fidejussioni (2.750 migliaia di euro) rilasciate dai
soci della Semag S.r.l. (ora Isam S.r.l.) quali garanzie del credito derivante dalla cessione delle
quote della società Isam S.r.l.;
Le garanzie altrui prestate per obbligazioni della Società, costituite in particolare da
fidejussioni rilasciate a garanzia del corretto adempimento di obbligazioni contrattuali,
ammontano a 6.604 migliaia di euro, di cui:
- fidejussioni rilasciate dalla Banca Popolare Commercio e Industria, per conto di Isagro
S.p.A., a favore del MIUR in relazione al progetto di ricerca denominato “PNR – Tema 6”
(1.604 migliaia di euro);
- fidejussione rilasciata da Banca Popolare di Etruria e del Lazio a favore di Regentstreet
B.V. a garanzia dell’operazione di cessione della partecipazione nella società Sipcam
Isagro Brasil S.A., per un totale di 5.000 migliaia di euro e della durata di cinque anni.
La Società ha inoltre prestato garanzie contrattuali ad integrazione della suddetta
fidejussione bancaria, alla società acquirente Regentstreet B.V., come previsto dal contratto
di cessione, per un totale di 15.000 migliaia di euro, quale copertura di future eventuali
passività per danni o perdite in materia fiscale, ambientale, previdenziale e giuslavoristiche.
La copertura totale relativa all’ operazione di cessione ammonta a 20.000 migliaia di euro,
pari al prezzo di cessione. La scadenza di tali garanzie è correlata ai termini di prescrizione e
decadenza degli eventi cui sono collegate.
40. Informativa sulle parti correlate
Di seguito vengono illustrati i rapporti con le parti correlate che comprendono:
- società controllate;
- società a controllo congiunto;
- società collegate;
- società controllanti;
- società che, avendo rapporti di partecipazione, diretta o indiretta, al capitale sociale della
società, di sue controllate e joint-ventures e di sue controllanti, è presumibile possano
esercitare un’influenza rilevante. In particolare si presume, oggettivamente, di essere in
presenza di influenza rilevante nel caso in cui il soggetto detenga una partecipazione
superiore al 10% oppure nel caso in cui vi sia la contemporanea presenza del possesso di
272
una partecipazione superiore al 5% e la stipulazione di contratti che generino transazioni
nell’esercizio per un ammontare pari ad almeno il 5% del fatturato;
- amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche e relativi familiari.
Le seguenti tabelle evidenziano i valori economici e patrimoniali relativi ai rapporti con le
diverse categorie di parti correlate, per gli esercizi 2012 e 2011:
di cui parti correlate
Conto economico
Società Società a
2012
controllate
In migliaia di euro
Ricavi
controllo
Società
Società
Altre parti
Tot. Parti
Incidenza %
collegate
controllanti
correlate
correlate
sulla voce di
congiunto
bilancio
106.317
14.076
338
0
0
1.793
16.207
15,24%
5.851
2.636
610
0
51
41
3.338
57,05%
di cons.utilizzati
71.183
11.587
2.681
0
0
474
14.742
20,71%
Costi per servizi
18.039
9.982
29
0
0
68
10.079
55,87%
Costi del personale
16.314
487
0
0
0
0
487
2,99%
Altri costi operativi
1.720
337
0
0
0
0
337
19,59%
Proventi finanziari
1.177
71
79
0
0
30
180
15,29%
(5.882)
(20)
0
0
(90)
0
(110)
1,87%
149
146
3
0
0
0
149
100,00%
Altri ricavi operativi
Materie prime e mat.
Oneri finanziari
Proventi /(Oneri) da
partecipazioni
273
di cui parti correlate
Conto economico
2011
Società
Società a
Società
Società
Altre parti
Tot. Parti
Incidenza %
controllate
controllo
collegate
controllanti
correlate
correlate
sulla voce di
In migliaia di euro
Ricavi
congiunto
bilancio
109.135
14.432
263
0
0
2.761
17.456
15,99%
5.170
1.722
625
0
49
1
2.397
46,36%
di cons. utilizzati
73.710
11.390
1.644
0
0
192
13.226
17,94%
Costi per servizi
19.524
8.356
1
0
0
170
8.527
43,67%
Costi del personale
15.591
47
0
0
0
0
47
0,30%
Altri costi operativi
1.444
125
0
0
0
0
125
8,66%
Proventi finanziari
1.216
92
30
0
0
112
234
19,24%
(8.298)
0
0
0
(48)
0
(48)
0,58%
15.933
197
0
197
1,24%
Altri ricavi operativi
Materie prime e
materiali
Oneri Finanziari
Proventi /(Oneri) da
partecipazioni
0
0
0
di cui parti correlate
Stato Patrimoniale
In migliaia di euro
Al
Società
Società a
Società
Società
Altre parti
Tot. Parti
Incidenza %
31 dic
controllate
controllo
collegate
controllanti
correlate
correlate
sulla voce di
2012
congiunto
bilancio
Crediti e altre attività
finanziarie non correnti
4.133
0
1.258
0
0
0
1.258
34.346
7.600
159
0
0
1.447
9.206
26,80%
4.882
1.985
302
0
15
58
2.360
48,34%
3.445
1.669
1.150
0
0
0
2.819
81,83%
altre pass. fin. correnti
58.342
0
0
0
859
0
859
1,47%
Debiti comm.li
36.352
12.940
1.807
0
0
975
15.722
43,25%
2.818
130
0
0
0
0
130
4,61%
Crediti comm.li
30,44%
Altre attività e crediti
diversi correnti
Crediti finanziari e
altre attività fin.correnti
Debiti finanziari e
Altre passività e debiti
diversi correnti
274
di cui parti correlate
Stato Patrimoniale
In migliaia di euro
Al
Società
31 dic
controllate
2011
Società a
Società
Società
Altre parti
Tot. Parti
Incidenza %
controllo collegate
controllanti
correlate
correlate
sulla voce di
congiunto
bilancio
Crediti e altre attività
finanziarie non correnti
1.582
0
1.158
0
0
193
1.351
85,40%
39.483
5.901
167
0
0
1.869
7.937
20,10%
3.775
1.284
346
0
34
20
1.684
44,61%
4.565
1.545
0
0
0
39
1.584
34,70%
altre pass. fin. correnti
56.705
0
0
0
944
0
944
1,66%
Debiti comm.li
39.476
12.840
724
0
0
421
13.985
35,43%
3.358
90
501
0
0
0
591
17,60%
Crediti comm.li
Altre attività e crediti
diversi correnti
Crediti finanziari e
altre attività fin.correnti
Debiti finanziari e
Altre passività e debiti
diversi correnti
I valori sopra esposti, dettagliati per società nelle tabelle seguenti, si riferiscono
essenzialmente a rapporti di tipo commerciale (acquisti e vendite di prodotti, compensi di
lavorazione, prestazione di servizi amministrativi, di ricerca, di marketing e di logistica), le cui
transazioni sono effettuate a condizioni di mercato, e rapporti finanziari (concessione di
finanziamenti) le cui caratteristiche sono state descritte nelle varie note illustrative alle voci di
bilancio.
I rapporti con società controllanti (Holdisa, Manisa e Piemme) si limitano all’effettuazione di
prestazioni amministrative da parte della Società.
Rapporti verso società controllate
. Ricavi
in migliaia di euro
2012
Isagro Ricerca S.r.l.
Isagro Asia Agro Ltd
Isagro Colombia S.A.S.
2011
21
0
1.227
1.047
396
494
Isagro Espana SL
3.520
4.173
Isagro U.S.A. Inc.
8.912
8.718
14.076
14.432
Totale ricavi verso società controllate
275
. Altri ricavi operativi
in migliaia di euro
2012
2011
Isagro Ricerca S.r.l.
1.741
1.103
Isagro Asia Agro Ltd
Isagro Espana SL
70
70
100
100
Isagro Hellas LTD
74
67
Isagro U.S.A. Inc.
651
382
2.636
1.722
2012
2011
Totale altri ricavi operativi verso società controllate
. Materie prime e materiali di consumo utilizzati
in migliaia di euro
Isagro Ricerca S.r.l.
128
538
Isagro Asia Agro Ltd
11.459
10.852
Totale materie prime materiali cons. verso società controllate
11.587
11.390
in migliaia di euro
2012
2011
Isagro Ricerca S.r.l.
8.821
7.108
. Costi per servizi e prestazioni
Isagro Asia Agro Ltd
Isagro Brasil LTDA
Isagro Colombia S.A.S.
15
128
486
520
0
1
Isagro Espana SL
225
209
Isagro Hellas LTD
82
60
Isagro Shanghai
113
81
Isagro U.S.A. Inc.
240
249
9.982
8.356
2012
2011
Totale costi per servizi e prestazioni verso soc. controllate
. Costi del personale
in migliaia di euro
Isagro Asia Agro Ltd
Isagro U.S.A. Inc.
Isagro Ricerca S.r.l.
Totale costi del personale verso controllate
5
0
71
0
411
47
487
47
. Altri costi operativi
in migliaia di euro
2012
2011
Isagro Brasil LTDA
36
28
Isagro Hellas LTD
70
20
Isagro Espana SL
0
14
Isagro Ricerca S.r.l.
0
1
Isagro Shanghai
1
0
Isagro U.S.A. Inc.
230
62
Totale altri costi operativi verso società controllate
337
125
2012
2011
Isagro Ricerca S.r.l.
15
83
Isagro Asia Agro Ltd
0
4
(20)
(15)
. (Oneri)/proventi finanziari netti
in migliaia di euro
Isagro Espana SL
Isagro Colombia S.A.S.
31
0
Isagro U.S.A. Inc.
25
20
Totale (Oneri )/proventi finanziari netti verso soc.controllate
51
92
276
. Proventi /(Oneri) netti da partecipazioni
in migliaia di euro
2012
2011
Isagro Espana SL
200
240
Isagro Argentina
(21)
(16)
Isagro Australia
(13)
(11)
(5)
(7)
Isagro Cile
Isagro South Africa
Isagrio Mexico
Totale Proventi (Oneri ) da partecipazioni netti verso
soc.controllate
(15)
(5)
(0)
(4)
146
197
La voce (Oneri) da partecipazioni espone il valore relativo alle svalutazioni per l’allineamento
del valore di carico delle partecipazioni al loro patrimonio netto, mentre nei proventi sono
evidenziati i dividendi incassati da società controllate.
. Crediti commerciali
in migliaia di euro
2012
2011
Isagro Asia Agro Ltd
451
0
Isagro Colombia S.A.S.
130
197
Isagro Espana SL
703
553
Isagro U.S.A. Inc.
6.316
5.151
Totale crediti commerciali verso società controllate
7.600
5.901
2012
2011
888
577
4
4
100
100
. Altre attività e crediti diversi correnti
in migliaia di euro
Isagro Ricerca S.r.l.
Isagro Chile
Isagro Espana SL
Isagro Colombia S.A.S.
31
0
Isagro Hellas LTD
74
67
Isagro Asia Agro LTD
140
70
Isagro U.S.A. Inc.
748
466
1.985
1.284
in migliaia di euro
2012
2011
Isagro Ricerca S.r.l.
1.623
448
Totale altre attività e crediti div.correnti verso società controllate
. Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
Isagro U.S.A. Inc.
Totale crediti fin. e altre attività fin. correnti verso soc. controllate
277
46
1.097
1.669
1.545
. Debiti commerciali
in migliaia di euro
2012
2011
Isagro Ricerca S.r.l.
4.428
3.772
Isagro Asia Agro Ltd
7.694
8.667
Isagro Espana SL
36
11
Isagro Shanghai
64
61
Isagro U.S.A. Inc.
343
63
Isagro Brasil LTDA
375
266
12.940
12.840
2012
2011
46
67
Totale debiti commerciali verso società controllate
. Alte passività e debiti diversi correnti
in migliaia di euro
Isagro Asia Agro Ltd
Isagro Ricerca S.r.l.
Isagro Hellas LTD
Isagro U.S.A. Inc.
Totale altre passività e deb. diversi correnti verso controllate
0
1
51
22
33
0
130
90
Rapporti verso società a controllo congiunto
. Ricavi
in migliaia di euro
2012
2011
Isem S.r.l.
338
263
Totale ricavi verso società a controllo congiunto
338
263
2012
2011
. Altri ricavi operativi
in migliaia di euro
Isagro Sipcam International S.r.l.
18
26
Isem S.r.l.
592
599
Totale altri ricavi operativi verso società controllo congiunto
610
625
. Materie prime e materiali di consumo utlizzati
in migliaia di euro
2012
2011
Isem S.r.l.
2.681
1.644
Totale materie prime materiali cons. verso società contr. congiunto
2.681
1.644
2012
2011
. Costi per servizi e prestazioni
in migliaia di euro
Isem S.r.l.
29
1
Totale costi per servizi e prestazioni soc. controllo congiunto
29
1
2012
2011
.(Oneri)proventi finanziari netti
in migliaia di euro
Isem S.r.l.
Isagro Sipcam International s.r.l.
Totale(oneri) proventi finanziari netti verso soc.a controllo congiunto
79
8
0
22
79
30
.Proventi /(Oneri) da partecipazioni
in migliaia di euro
2012
2011
Isagro Sipcam International s.r.l.
3
0
Totale Proventi /(Oneri) da partecipazioni verso soc.a controllo congiunto
3
0
278
. Crediti e altre attività finanziarie non correnti
in migliaia di euro
2012
2011
Isem S.r.l.
1.258
1.158
1.258
1.158
2012
2011
159
167
159
167
2012
2011
302
335
0
11
302
346
in migliaia di euro
2012
2011
Isem S.r.l.
1.150
0
1.150
0
in migliaia di euro
2012
2011
Isem S.r.l.
1.807
724
1.807
724
2012
2011
0
501
0
501
Totale crediti altre attività finanziarie non
correnti verso soc. a controllo congiunto
. Crediti commerciali
in migliaia di euro
Isem S.r.l.
Totale crediti commerciali verso società
a controllo congiunto
. Altre attività e crediti diversi correnti
in migliaia di euro
Isem S.r.l.
Isagro Sipcam International s.r.l.
Totale altre attività e crediti diversi correntii
verso soc. a controllo congiunto
. Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
Totale crediti fin.e altre attività fin. correnti
verso soc. a controllo congiunto
. Debiti commerciali
Totale debiti commerciali verso
società a controllo congiunto.
. Altre passività e debiti diversi correnti
in migliaia di euro
Isagro Sipcam International s.r.l.
Totale Altre passività e debiti diversi correnti
verso società a controllo congiunto.
Rapporti verso società controllanti
. (Oneri) proventi finanziari netti
in migliaia di euro
2012
2011
Piemme S.r.l.
(78)
(48)
Holdisa S.r.l.
(12)
0
(90)
(48)
in migliaia di euro
2011
2010
Piemme S.r.l.
859
944
Totale debiti finanziari e altre passività fin.correnti v/controllanti
859
944
Totale (oneri)/ proventi finanziari netti v/soc. controllanti
. Debiti finanziari e altre passività finanziarie correnti
Per il commento ed il dettaglio delle voci “crediti finanziari e altre attività finanziarie non
correnti” e “crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti” si rimanda alle note 6 e 13
279
Rapporti verso altre parti correlate
. Ricavi
in migliaia di euro
2012
2011
Gr. Sipcam/Oxon
1.793
2.761
Totale ricavi verso altre parti correlate
1.793
2.761
2012
2011
.Altri ricavi operativi
in migliaia di euro
Gr. Sipcam/Oxon
41
1
Totale altri ricavi operativi verso altre parti correlate
41
1
in migliaia di euro
2012
2011
Gr. Sipcam/Oxon
474
192
474
192
in migliaia di euro
2012
2011
Gr. Sipcam/Oxon
68
170
68
170
. Materie prime e materiali di consumo utilizzati
Totale acquisti materie prime e materiali di consumo
utilizzati verso altre parti correlate
. Costi per servizi e prestazioni
Totale costi per servizi e prestazioni verso
altre parti correlate
. (Oneri) proventi finanziari
netti
in migliaia di euro
2012
2011
Gr. Sipcam/Oxon
30
112
Totale (Oneri) proventi finanziari netti verso altre parti correlate
30
112
2012
2011
0
193
0
193
2012
2011
. Crediti e altre attività finanziarie non correnti
in migliaia di euro
Gr. Sipcam/Oxon
Totale crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti verso altre parti
. Crediti commerciali
in migliaia di euro
Gr. Sipcam/Oxon
1.447
1.869
Totale crediti commerciali verso altre parti correlate
1.447
1.869
2012
2011
0
39
0
39
2011
. Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
in migliaia di euro
Gr. Sipcam/Oxon
Totale crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti verso altre parti
. Altre attività e crediti diversi correnti
in migliaia di euro
2012
Gr. Sipcam/Oxon
58
20
Totale altre attività e crediti diversi correnti verso altre parti correlate
58
20
2011
. Debiti commerciali
in migliaia di euro
2012
Gr. Sipcam/Oxon
975
421
Totale debiti commerciali verso altre parti correlate
975
421
280
Compensi ad amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche
Il prospetto seguente evidenzia i benefici economici dell’esercizio degli amministratori, dei
dirigenti con responsabilità strategiche e dei componenti del collegio sindacale (importi
espressi in unità di euro):
Descrizione carica
Soggetto
Carica
ricoperta
Compensi
Durata
della
carica
Emolumenti
Bonus,
Altri
per la carica
altri incentivi
compensi
e fringe benefits
Amministratori:
Giorgio Basile
Presidente e AD
3 anni
500.000
2.321
Maurizio Basile
Vice presidente
3 anni
80.000
1.420
Paolo Piccardi
Consigliere
3 anni
38.834
391
Carlo Porcari
Consigliere
3 anni
21.504
Adriana Silvia Sartor
Membro del Comitato Controllo
e Rischi
3 anni
18.668
Elena Vasco
Membro del Comitato Controllo
e Rischi
3 anni
16.667
Antonio Zoncada
Membro del Comitato Controllo
e Rischi
3 anni
25.833
Aldo Marsegaglia
Ex Consigliere delegato QSA
Renato Ugo
Ex Membro del Comitato per il
controllo interno
7.000
21.667
Roberto de Cardona
Ex Membro del Comitato per il
controllo interno
7.000
2.000
Tommaso Quattrin
Ex Membro del Comitato per il
controllo interno
10.168
2.500
Lucio Zuccarello
Ex Consigliere non esecutivo
5.000
20.000
5.000
40.000
Dirigenti:
Roberto Bonetti
Chief Operating Officer (COO)
Dal 1°
luglio
2012
Familiari dei soggetti
(amministratori
o
direttori)
con
responsabilità
strategiche:
Alessandra Basile
Responsabile
Corporate
Sviluppo e Relazioni Interne
Sindaci:
Piero Gennari
Presidente
3 anni
30.600
Giuseppe Bagnasco
Sindaco effettivo
3 anni
22.900
Luigi Serafini
Sindaco effettivo
3 anni
23.200
281
6.730
66.315
6.281
41.374
Si segnala che il Consiglio di amministrazione scadrà con l’approvazione del bilancio al 31
dicembre 2014, mentre il Collegio Sindacale scadrà con l’approvazione del bilancio al 31
dicembre 2012.
41. Livelli gerarchici di valutazione del fair value
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value,
l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta
la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i
seguenti livelli:
ƒ
Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di
valutazione;
ƒ
Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono
osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
ƒ
Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31
dicembre 2012, per livello gerarchico di valutazione di fair value.
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
Attività valutate al fair value:
- altre attività finanziarie non correnti
-
-
-
-
- altre attività finanziarie correnti
-
514
-
514
Totale Attività finanziarie
-
514
-
514
- altre passività finanziarie non correnti
-
-
-
0
- altre passività finanziarie correnti
-
72
-
72
Totale Passività finanziarie
-
72
-
72
Passività finanziarie valutate al fair value:
Nel corso dell’esercizio 2012 non vi sono stati trasferimenti tra il Livello 1 ed il Livello 2 di
valutazione del fair value, e neppure dal Livello 3 ad altri livelli e viceversa.
42. Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri
Nell’esercizio della sua attività la Società è esposta a rischi finanziari e di mercato ed in
particolare a:
a) variazione dei tassi di cambio
b) variazione dei tassi d’interesse
c) variazione delle quotazioni delle materie prime
d) liquidità
e) gestione del capitale
282
f) credito
g) variazione delle condizioni climatiche.
Quadro di riferimento
Il mercato agrofarmaceutico, nel quale la Società opera, è stato caratterizzato nel 2012 da
una importante crescita, in termini sia nominali che reali, ed in particolare nei comparti
erbicidi e insetticidi, mentre quello dei fungicidi ha sofferto le condizioni di siccità in Europa e
Stati Uniti.
In questo quadro di riferimento la Società ha operato per controllare le variabili finanziarie
sopra indicate attivando le opportune politiche al fine di minimizzare i summenzionati rischi
attraverso l’impiego di strumenti offerti dal mercato o con appropriate politiche societarie di
controllo e di portafoglio prodotti/mercati.
In particolare, per quanto riguarda l’impiego di derivati, si possono identificare due tipologie
di coperture: (a) operazioni che, nel rispetto delle politiche di gestione del rischio soddisfano i
requisiti imposti dai principi contabili per il trattamento in “hedge accounting”, sono designate
di “copertura”; (b) operazioni che, pur essendo state poste in essere con l’intento di
copertura di business, non soddisfano i requisiti richiesti dai principi contabili e sono, quindi,
classificate “di trading”.
Si ricorda che Isagro non stipula contratti derivati a fini speculativi.
a) Gestione del rischio tasso di cambio
Isagro segue una politica di copertura dei flussi di cassa attesi in divise estere (in particolare
dollari americani). A tal fine viene utilizzata una tipologia di contratto derivato del tipo
forward/swap che non presenta rischi diversi da quelli esistenti al momento della loro stipula.
La determinazione del valore delle coperture avviene sulla base della bilancia valutaria. Il fine
della copertura è quello di “proteggere” il margine delle vendite.
Si stima che per ogni 1% di variazione del tasso di cambio verso il dollaro americano,
principale moneta estera di riferimento, l’impatto economico sui ricavi di vendita al lordo delle
tasse sia tra 0,2 e 0,3 milioni di euro.
Vale la pena evidenziare, peraltro, che tale range di valori andrà sempre più a tendere verso
la parte alta dell’intervallo e a superarla, nella misura in cui continuerà il recente trend di
crescita del fatturato in aree geografiche denominate dalla divisa Dollaro USA.
b) Gestione del rischio tasso d’interesse
Con l’obiettivo di ridurre l’ammontare di indebitamento a medio/lungo termine soggetto alla
variazione dei tassi d’interesse, viene utilizzato un contratto derivato denominato “interest
rate swap”.
Tale contratto viene posto in essere con nozionale che parzialmente copre l’indebitamento
finanziario soggetto a variazione di tassi di interesse, con identiche date di scadenza a quelle
della passività finanziaria sottostante, cosicché ogni variazione nel fair value e/o nei flussi di
283
cassa attesi di tale contratto è bilanciata da una corrispondente variazione del fair value e/o
nei flussi di cassa attesi della posizione sottostante.
Le coperture vengono effettuate con un ottica di corrispondenza con il piano di
ammortamento di ogni finanziamento (hedge accounting).
L’indebitamento a breve “commerciale” non viene coperto in quanto per sua natura
fluttuante; inoltre, la variazione del suo costo, in definitiva, influenza la politica dei prezzi di
vendita.
Si stima che, relativamente ai finanziamenti a tasso variabile , una variazione di 50 bpts
comporta nel 2012, al lordo delle tasse, un costo di circa 350 migliaia di euro su base annua.
c) Variazione del prezzo delle materie prime
Tale rischio è essenzialmente limitato alle oscillazioni del prezzo della commodity rame,
materia prima fondamentale per la produzione di fungicidi a base di tale metallo. Il derivato
utilizzato è il “future”.
Occorre rilevare che, fino al 30 settembre 2011, la Società procedeva, solitamente all’inizio
dell’esercizio, ad effettuare coperture pari a circa il 50% dei fabbisogni di rame rottame
legato alle vendite di prodotti formulati, lasciando invece non coperte le vendite attese
nell’esercizio di prodotti c.d. “tecnici”, il cui prezzo di vendita è funzione diretta
dell’andamento del prezzo della materia prima, e rinviando nel corso dell’anno la decisione
di eventuale copertura dei quantitativi rimanenti.
Tale metodologia, tuttavia, non permetteva di legare il meccanismo di fissazione del prezzo
del prodotto finito ai clienti all’andamento specifico del prezzo della materia prima sul
mercato, nel momento di suo effettivo acquisto e successiva lavorazione presso lo
stabilimento di Adria: essa, pertanto, permetteva mediamente una copertura del rischio
generico di fluttuazioni prevedibili del prezzo, ma non era in grado di mettere la Società in
sicurezza in caso di repentine e brusche variazioni congiuntamente a improvvisi andamenti
erratici di volatilità del prezzo.
Detta metodologia, pertanto, efficace in momenti temporali caratterizzati da bassa
volatilità, non ha potuto garantire un’adeguata copertura in momenti contraddistinti da
volatilità elevata: per tale ragione, la Direzione Finanza e controllo della Società, in stretta
collaborazione con le Direzioni Commerciale, Supply chain, e Sistemi informativi, hanno
costituito un gruppo di lavoro per rivedere le modalità gestionali di gestione del rischio della
fluttuazione del prezzo della materia prima rame, in relazione alla fissazione dei prezzi di
vendita dei prodotti finiti ai clienti.
Pertanto, nell’ultima parte dell’esercizio 2011, è stata fissata la seguente procedura:
-
fissazione dei prezzi di vendita con i clienti nel trimestre precedente per il
trimestre successivo;
-
preparazione del piano di produzione e identificazione delle tempistiche di
massima dei lotti di acquisto della materia prima, per ogni singola vendita e periodo;
284
-
elaborazione di un report generato dai sistemi informativi che indichi, per ogni
singolo ordine e prezzo, i quantitativi di rame rottame equivalente e le tempistiche di
massima di acquisto sul mercato e produzione;
-
copertura a termine dei quantitativi.
Tale nuova metodologia, operativa dal 1° gennaio 2012, permetterà una più efficace
gestione del rischio di prezzo, specificamente disegnata per rispondere alle mutate e più
difficili situazioni di contesto. Detta metodologia, peraltro, nascendo non da una visione
esclusivamente finanziaria, ma coinvolgendo anche gli aspetti commerciali e produttivi,
permetterà una più efficiente gestione del business rame nel suo complesso, a partire dalla
fissazione dei prezzi di vendita.
In particolare, sono state effettuate nel corso del 2012 coperture per circa 2.800 tonnellate
di materia prima rame, pari sostanzialmente ai quantitativi di principio attivo equivalente
presente nei prodotti formulati venduti da Isagro S.p.A., con la realizzazione di proventi al 31
dicembre per circa 0,2 milioni di Euro.
d) Gestione del rischio di liquidità
La liquidità della Società si basa su una diversificazione delle fonti di finanziamento bancario
nonché su un mix di struttura delle linee creditizie : “commerciali o auto liquidanti”,
finanziamenti a medio termine ed infine linee di factoring e ciò al fine di potere utilizzare
queste linee in funzione della tipologia dei fabbisogni.
Si fa notare che l’indebitamento della Società è distribuito tra diversi istituti bancari, il che si
traduce in una diminuzione del rischio di riduzione/cancellazione delle linee di credito
assegnate alla copertura del capitale circolante.
Da un punto di vista operativo la Società controlla il rischio di liquidità utilizzando la
pianificazione annuale, con dettaglio mensile, dei flussi degli incassi/pagamenti attesi. Sulla
base dei risultati della pianificazione finanziaria si individuano i fabbisogni e, quindi, le risorse
necessarie per la relativa copertura.
La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività della Società sulla base dei
pagamenti contrattuali non attualizzati:
31/12/2012
Passività finanziarie
Strumenti derivati
Debiti commerciali
Debiti tributari
Altre passività e debiti diversi
TOTALE
A vista
23.313
0
6.225
0
2.311
31.849
< 3 mesi
25.006
27
11.724
0
18
36.775
tra 3 e 12
mesi
10.242
45
18.403
200
239
29.129
285
tra 1 e 5
anni
13.312
0
0
0
0
13.312
oltre 5
anni
1.587
0
0
0
0
1.587
TOTALE
73.460
72
36.352
200
2.568
112.652
31/12/2011
A vista
Passività finanziarie
Strumenti derivati
Debiti commerciali
Debiti tributari
Altre passività e debiti diversi
TOTALE
15.310
0
5.032
0
2.785
23.127
< 3 mesi
23.292
703
10.155
0
37
34.187
tra 3 e 12
mesi
tra 1 e 5
anni
18.272
1.265
24.289
0
285
44.111
1.000
79
0
0
0
1.079
oltre 5
anni
TOTALE
0
0
0
0
0
0
57.874
2.047
39.476
0
3.107
102.504
Come già evidenziato, la recente crisi finanziaria internazionale ha interessato anche il
settore degli agrofarmaci, per quanto con effetti in larga parte di natura “una tantum”. In tale
contesto, la strategia finanziaria della Società è incentrata:
(i)
in una prospettiva di breve termine, nell’ottenimento di nuove linee finanziarie
flessibili a breve termine da parte di istituti finanziari a supporto dello sviluppo
delle vendite, la riduzione dei termini di vendita in particolare per i prodotti rameici
e, infine, l’ottenimento di condizioni di acquisto con termini di pagamento
coerenti con i termini di vendita.
(ii)
in una prospettiva di breve/medio termine:
-
un progressivo maggior finanziamento del capitale fisso con mezzi
propri attraverso la generazione di cassa da operazioni strategiche
peraltro già finalizzate,
-
il mantenimento dei debiti finanziari verso banche per “coprire” i
fabbisogni di capitale circolante.
Considerando il già citato “effetto trascinamento” al 2013 della grave siccità che ha colpito gli
Stati Uniti e l’Europa nel 2012, e la relativa esigenza per la Società di attendere il progressivo
riassorbimento degli stock presso i canali distributivi prima di procedere a nuove vendite, è
presumibile che i risultati gestionali 2013 siano anche significativamente inferiori a quelli del
2012, sia in termini di vendite che di margini.
Conseguentemente alla decisione di confermare i progetti di R&S per l’esercizio in corso, in
particolare quelli relativi al nuovo fungicida SDHi, Isagro ha l’obiettivo di perfezionare
operazioni straordinarie di valorizzazione dei propri asset/portafoglio prodotti, per ottenere
contributi via cassa nell’ordine di 15 milioni di Euro nel corso del 2013, dei quali 10 milioni
quale copertura dei fabbisogni 2013 e il resto quale riserva per i picchi di circolante
stagionale e per la prima parte del 2014, quando è stimato completarsi il riassorbimento
degli effetti della siccità e la ripresa della crescita delle vendite.
A tale riguardo, si evidenzia che l’operazione oggetto di offerta vincolante ricevuta dalla
società ISEM S.r.l., joint-venture paritetica tra Isagro S.p.A. e Chemtura AgroSolutions,
garantirà da sola un apporto per circa i due terzi della cifra dianzi richiamata, mentre il
rimanente un terzo del plafond evidenziato sarà ottenuto da altre operazioni straordinarie
sulle quali il management di Isagro sta attualmente lavorando.
Si evidenzia, inoltre, che le linee disponibili al 31 dicembre 2012 a supporto del capitale
circolante, unitamente alle stime di incassi e pagamenti per l’anno 2013 e agli incassi previsti
dalle operazioni straordinarie, rendono sostenibile il presupposto di continuità aziendale.
286
Per una più approfondita analisi delle politiche di gestione del rischio di liquidità del Gruppo si
rimanda al paragrafo della Relazione sulla gestione denominato “Osservazioni sul profilo
finanziario e sulla continuità aziendale”.
e) Gestione del capitale.
L’obiettivo della Società è quello di garantire un valido rating creditizio al fine di avere
accesso al credito bancario a condizioni economicamente vantaggiose. E’ politica della
Società avere continui contatti con tutte le istituzioni finanziarie al fine di comunicare tutte le
informazioni (sempre entro i limiti previsti per le società quotate) necessarie per meglio
comprendere la tipologia del business e le particolari situazioni di mercato presenti.
f) Gestione del rischio di credito
E’ politica della Società l’assegnazione del fido ai clienti dopo avere valutato la struttura
economica patrimoniale del cliente, la sua performance di pagamento negli anni e tutte le
altre informazioni disponibili sul mercato e cioè i normali strumenti impiegati nel determinare
la “solvibilità” del cliente.
Al fine di limitare taluni rischi cliente/paese si fa ricorso a lettere di credito, coperture
assicurative, factoring pro-soluto o anche a sconti finanziari per pagamenti anticipati.
La tabella sottostante evidenzia la massima esposizione del Gruppo al rischio di credito:
31.12.2012
crediti commerciali
31.12.2011
35.640
40.741
altre attività e crediti diversi (esclusi i risconti)
5.670
4.950
crediti tributari
1.377
1.527
strumenti derivati
514
504
crediti finanziari
7.578
6.147
disponibilità liquide (esclusa la cassa)
6.315
6.562
57.094
60.431
6.370
15.822
63.464
76.253
garanzie concesse
Totale rischio di credito
Si segnala altresì che la Società ha ricevuto garanzie dai soci della Semag S.r.l. (ora Isam
S.r.l.), per un ammontare pari a 3.490 migliaia di euro, in relazione al credito derivante dalla
cessione delle quote della società Isam S.r.l.
g) Variazioni delle condizioni climatiche
L’utilizzo di agrofarmaci è influenzato dalle condizioni climatiche: umidità, piovosità,
temperatura. Ad oggi la Società segue la politica della diversificazione dei mercati in cui
opera al fine di coprire il maggior numero di mercati di entrambi gli emisferi. Di fatto la Società
opera, avvalendosi sia di società controllate sia di distributori locali, in più di 70 paesi al fine di
minimizzare
l’influenza
di
situazioni
climatiche
287
particolari
presenti
in
determinate
regioni/continenti. Tuttavia, condizioni di siccità che straordinariamente interessino più
continenti/paesi al medesimo tempo possono fortemente condizionare il profilo di redditività
della Società, come peraltro dimostrato dalla grave siccità del 2012, con impatti sul 2012, e
ancor più marcatamente, nel 2013.
43. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
Le operazioni significative non ricorrenti effettuate nell’esercizio 2012, così come richiesto
dalla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, sono state illustrate nelle note 25 e 30 cui
si rimanda.
La tabella seguente evidenzia gli effetti di tali operazioni sui risultati economici e sui flussi
finanziari degli esercizi 2012 e 2011:
Effetto
Effetto
lordo a
fiscale
conto
economico correlato
Anno 2012
Altri ricavi non ricorrenti:
- compartecipazione allo sviluppo di un fungicida
Flusso finanziario
correlato
(al netto
dell'I.V.A.
e prima delle
imposte)
1.952
1.952
(613)
(613)
1.339
1.339
2.000
2.000
(530)
(530)
166
166
(364)
(364)
-
(1.000)
(1.000)
314
314
(686)
(686)
(267)
(267)
Altri costi non ricorrenti:
- accantonamento al fondo spese per interventi di bonifica
Anno 2011
Altri costi non ricorrenti:
- accantonamento al fondo spese per interventi di bonifica
Effetto netto
a
conto
economico
44. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2012 la
Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per
significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione
del prezzo e tempistica dell’accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla
correttezza della informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del
patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.
45. Eventi successivi al 31 dicembre 2012
Fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l. in Isagro S.p.A.
Con atto notarile stipulato il 15 gennaio 2013, Isagro Ricerca S.r.l. è stata fusa per
incorporazione nella controllante Isagro S.p.A.. Gli effetti contabili e fiscali della fusione
decorrono dal 1° gennaio 2013, mentre gli effetti civilistici decorrono, ai sensi dell’art. 2504288
bis del codice civile, dal 24 gennaio 2013, data dell’ultima delle iscrizioni dell’atto di fusione
presso il Registro delle Imprese di Milano.
Accordo commerciale con Syngenta per il Remedier® in Europa, Africa e Medio Oriente
In data 19 febbraio 2013 Isagro S.p.A. ha firmato un accordo commerciale con Syngenta
per la produzione e la distribuzione esclusiva di Remedier® (un fungicida biologico per il
controllo delle malattie del terreno per gli ortaggi e le ornamentali basato sulla tecnologia
del Thricoderma asperellum e Thricoderma gamsii) nella maggior parte dei Paesi in Europa,
Medio Oriente e Africa.
46. Attività di direzione e coordinamento
Ai sensi dell’art. 2497 bis, comma 4 del Codice civile, di seguito vengono riportati i dati
esenziali dell’ultimo bilancio approvato dalla controllante Holdisa S.r.l. (esercizio 2011/2012), in
quanto esercitante attività di direzione e coordinamento in Isagro S.p.A..
Bilancio di esercizio di Holdisa S.r.l. al 30 giugno 2012:
(importi in migliaia di euro)
STATO PATRIMONIALE
30.06.2012
ATTIVO
A) Credito verso soci per versamenti
ancora dovuti
B) Immobilizzazioni
C) Attivo circolante
D) Ratei e risconti
Totale attivo
PASSIVO
A) Patrimonio netto:
- Capitale sociale
- Riserve
- Utile (perdita) dell’esercizio
B) Fondi per rischi e oneri
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro
subordinato
D) Debiti
E) Ratei e risconti
Totale passivo
Garanzie, impegni e altri rischi
289
30.06.2011
0
0
5.823
1.002
1
6.826
5.823
2.625
0
8.448
520
5.369
910
0
0
520
5.063
2.816
0
0
27
0
6.826
49
0
8.448
0
0
(importi in migliaia di euro)
CONTO ECONOMICO
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
C) Proventi e oneri finanziari
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari
Imposte sul reddito d’esercizio
Utile (perdita) dell’esercizio
2011/2012
2010/2011
0
(57)
967
0
0
0
910
0
(57)
2.871
0
2
0
2.816
47. Pubblicità dei corrispettivi di revisione
Ai sensi dell’articolo 149-duodecies del regolamento emittenti Consob si allega una tabella
riassuntiva dei corrispettivi della revisione contabile e di eventuali servizi diversi dalla revisione
prestati dalla società Deloitte & Touche S.p.A., cui è stato conferito l’incarico di effettuare la
revisione contabile del bilancio della Società e del bilancio consolidato:
Tipologia di servizi
Revisione contabile
Soggetto che ha erogato il
servizio
Deloitte & Touche S.p.A.
Destinatario
Compensi
(migliaia di
euro)
Isagro Spa
102
Servizi di attestazione
0
Servizi di consulenza fiscale
0
Altri servizi
0
La voce “revisione contabile” include i corrispettivi per le verifiche periodiche previste
dall’art. 155 comma 1 lettera a) del T.U.. Tale importo è comprensivo delle spese ma non
dell’I.V.A..
Si segnala inoltre che, a seguito del cambiamento della società di revisione, le verifiche
periodiche ex art. 155 comma 1 lettera a) del T.U. fino al 31 marzo 2012 sono state
effettuate dalla società Reconta Ernst & Young S.p.A. per un compenso complessivo di 5
migliaia di euro.
La tabella sottostante evidenzia i corrispettivi della revisione contabile e di eventuali servizi
diversi dalla revisione prestati dalla società Deloitte & Touche S.p.A., e dalle società di
revisione ad essa collegate, nei confronti delle società controllate di Isagro S.p.A:
290
Tipologia di servizi
Soggetto che ha erogato il servizio
Revisione contabile
Servizi di attestazione
Destinatario
Compensi
(migliaia di
euro)
i) Deloitte & Touche S.p.A.
Controllate
italiane
25
ii) Rete della Deloitte & Touche
Controllate
estere
89
i) Deloitte & Touche S.p.A.
Controllate
italiane
0
Servizi di consulenza fiscale
0
Altri servizi
0
Si segnala inoltre che la società Reconta Ernst & Young S.p.A ha effettuato nei primi mesi
del 2012 verifiche per le controllate italiane per un compenso complessivo di 12 migliaia di
euro.
48. Elenco dei principi contabili internazionali approvati dalla Commissione Europea
alla data di redazione del bilancio
Principi contabili internazionali
IFRS
1
Regolamento di omologazione
Prima adozione degli International
707/2004-2236/2004-2237/2004-
Financial
2238/2004-211/2005-1751/2005-
Reporting
Standards
(IFRS)
1864/2005-1910/2005-108/2006211/2005-1261/2008-243/2010-
IFRS
2
Pagamenti basati sulle azioni
IFRS
3
Aggregazioni aziendali
2236/2004-495/2009-149/2011
IFRS
4
Contratti assicurativi
2236/2004-108/2006-1165/2009
IFRS
5
244/2010
Attività non correnti possedute per
IFRS
6
IFRS
7
IFRS
8
IFRS
la
vendita
e
attività
operative
cessate
Esplorazione e valutazione delle
risorse minerarie
Strumenti
finanziari:
informazioni
2236/2004-70/2009-243/2010
1910/2005-108/2006
108/2006-1165/2009-574/2010-
integrative
149/2011-1205/2011-1256/2012
Settori operativi
1358/2007-632/2010-243/2010
10
Bilancio consolidato
1254/2012
IFRS
11
Accordi a controllo congiunto
1254/2012
IFRS
12
IFRS
13
Informativa sulle partecipazioni in
altre entità
Valutazione del fair value
1254/2012
1255/2012
2236/2004-2238/2004-
IAS
1
Presentazione del bilancio
1910/2005-108/2006-1274/2008-
291
Principi contabili internazionali
Regolamento di omologazione
IAS
2
Rimanenze
2238/2004
IAS
7
Rendiconto finanziario
1725/2003-2238/2004-243/2010
IAS
8
IAS
10
IAS
11
Commesse a lungo termine
IAS
12
Imposte sul reddito
IAS
14
Informativa di settore
IAS
16
Immobili, impianti e macchinari
IAS
17
Leasing
IAS
18
Ricavi
IAS
19
Benefici per i dipendenti
Principi contabili, cambiamenti nelle
stime contabili ed errori
Fatti intervenuti dopo la data di
riferimento del bilancio
2238/2004-70/2009
2236/2004-2238/2004-70/2009
1725/2003
1725/2003-2236/20042238/2004-211/2005-1255/2012
1725/2003-2236/20042238/2004-108/2006
2236/2004-2238/2004-211/20051910/2005-70/2009
2236/2004-2238/2004-108/2006243/2010
1725/2003-2236/2004
1725/2003-2236/2004-
Contabilizzazione
IAS
20
dei
2238/2004-211/2005-1910/2005contributi
pubblici e informativa sull’assistenza
1725/2003-2238/2004-70/2009
pubblica
Effetti delle variazioni dei cambi
IAS
21
2238/2004-149/2011
IAS
23
IAS
24
IAS
26
Fondi di previdenza
IAS
27
Bilancio separato
70/2009-494/2009-149/2011-
Partecipazioni in società collegate e
1254/2012
2236/2004-2238/2004-70/2009-
joint venture
149/2011-1254/2012
delle valute estere
1725/2003-2238/2004-
Oneri finanziari
Informativa
1260/2008-70/2009
di
bilancio
sulle
operazioni con parti correlate
2238/2004-1910/2005-632/2010
1725/2003
2236/2004-2238/2004-69/2009-
IAS
28
IAS
29
IAS
31
Informazioni contabili in economie
1725/2003-2238/2004-70/2009
iperinflazionate
2236/2004-2238/2004-70/2009-
Partecipazioni in joint venture
149/2011-1254/2012
2236/2004-2237/2004-
IAS
32
Strumenti finanziari: esposizione in
bilancio
IAS
33
Utile per azione
IAS
34
Bilanci intermedi
2238/2004-211/2005-1864/2005108/2006-53/2009-1293/2009/
/
2236/2004-2238/2004-211/2005108/2006
1725/2003-2236/20042238/2004-70/2009-149/2011
292
Principi contabili internazionali
IAS
36
IAS
37
IAS
38
Regolamento di omologazione
Riduzione durevole di valore delle
2236/2004-2238/2004-70/2009-
attività
243/2010
Accantonamenti,
passività
ed
1725/2003-2236/2004-2238/2004
attività potenziali
2236/2004-2238/2004-211/2005-
Attività immateriali
1910/2005-70/2009-243/2010
Strumenti finanziari: rilevazione e
707/2004-2086/2004-2236/2004-
valutazione
211/2005-1751/2005-1864/20052236/2004-2238/2004-70/2009
IAS
39
IAS
40
Investimenti immobiliari
IAS
41
Agricoltura
1725/2003-2236/20042238/2004-70/2009
Documenti interpretativi
Regolamento di omologazione
Cambiamenti nelle passività iscritte per
IFRIC
1
IFRIC
2
IFRIC
4
IFRIC
5
smantellamenti,
ripristini
e
passività
similari
Azioni dei soci in entità cooperative e
strumenti simili
Determinare se un accordo contiene
un leasing
2237/2004
1073/2005
1910/2005
Diritti derivanti da interessenze in fondi
per smantellamenti, ripristini e bonifiche
1910/2005
ambientali
Passività derivanti dalla partecipazione
IFRIC
6
ad un mercato specifico – Rifiuti di
apparecchiature
IFRIC
7
IFRIC
8
IFRIC
9
IFRIC
10
IFRIC
11
IFRIC
12
IFRIC
13
Applicazione
del
elettriche
ed
metodo
della
rideterminazione ai sensi dello Ias 29 –
Scopo dell’IFRS 2
dei
derivati
incorporati
Bilanci intermedi e riduzione durevole di
valore
Ifrs 2 - Operazioni con azioni proprie e
del gruppo
Accordi per servizi in concessione
di
708/2006
1329/2006
Rideterminazione
Programmi
108/2006
fidelizzazione
1329/2006-1171/2009-243/2010
610/2007
611/2007
254/2009
alla
clientela
1262/2008-149/2011
Ias 19 – Il limite relativo ad attività a
IFRIC
14
servizio di un piano a benefici definiti, le
previsioni di contribuzione minima e la
1263/2008-633/2010-475/2012
loro interazione
IFRIC
15
IFRIC
16
Accordi per la costruzione di immobili
Coperture di un investimento netto in
una gestione estera
293
636/2009
460/2009-243/2010
Documenti interpretativi
IFRIC
17
Regolamento di omologazione
Distribuzione ai soci di attività non
1142/2009
rappresentate da disponibilità liquide
IFRIC
18
IFRIC
19
IFRIC
20
Cessione di attività da parte della
clientela
Estinzione di passività finanziarie con
strumenti rappresentativi di capitale
1164/2009
662/2010
Costi di sbancamento nella fase di
produzione di una miniera a cielo
1255/2012
aperto
SIC
7
SIC
10
SIC
12
Introduzione dell’euro
Assistenza
13
–
Nessuna
specifica relazione alle attività operative
Consolidamento
–
Società
a
destinazione specifica (società veicolo)
Imprese
SIC
pubblica
1725/2003-2238/2004
a
controllo
congiunto
–
Conferimenti in natura da parte dei
partecipanti al controllo
SIC
15
SIC
25
Leasing operativo – Incentivi
1725/2003
1725/2003-2238/20041751/2005-1254/2012
1725/2003-2238/20041254/2012
1725/2003
Imposte sul reddito – Cambiamenti di
condizione fiscale di un’impresa e dei
1725/2003-2238/2004
suoi azionisti
La valutazione della sostanza delle
SIC
27
operazioni
nella
forma
legale
del
1725/2003-2238/2004
leasing
SIC
29
Informazioni integrative – Accordi per
1725/2003
servizi in concessione
SIC
31
SIC
32
Ricavi
–
Operazioni
di
baratto
comprendenti servizi pubblicitari
1725/2003-2238/2004
Attività immateriali – Costi connessi ai
1725/2003-2236/2004-
siti web
2238/2004
Il Consiglio di Amministrazione
Milano, 14 marzo 2013
294
295
Bilanci
società controllate e collegate
Isagro Argentina IAS Balance sheet 31.12. 2012
BALANCE SHEET IAS SCHEME
BALANCE SHEET
NON CURRENT ASSETS
Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets
Goodwill
Intangible Assets
Investments accounted for using the equity method
Other investments
Receivables and other non current assets
Deferred tax assets
TOTAL NON CURRENT ASSETS
NOTES
in local currency
36
26.926
26.962
in Euro
6
4.151
4.157
CURRENT ASSETS
Inventories
Trade receivables
Other receivables
Tax assets
Financial assets
Cash and cash equivalents
TOTAL CURRENT ASSETS
120.427
181.302
9.385
18.566
27.951
TOTAL ASSETS
208.264
32.108
665.070
138.478
(377.381)
(99.868)
187.821
187.821
(14.282)
(78.140)
(17.100)
28.956
28.956
60.875
NET EQUITY
Issued Capital
Reserves
Exchange reserve/difference
Profits carried forward
Profits
Total
TOTAL NET EQUITY
NON CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Employee benefits
Non current funds
Deferred tax liabilities
Other non current liabilities
-
TOTAL NON CURRENT LIABILITIES
-
CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Trade payables
Current funds
Tax liabilities
Other liabilities
TOTAL CURRENT LIABILITIES
TOTAL LIABILITIES
TOTAL EQUITY AND LIABILITIES
-
20.407
36
20.443
20.443
208.264
297
3.146
6
3.152
3.152
32.108
Isagro Argentina IAS PL 31.12. 2012
PROFIT & LOSS IAS SCHEME
NOTES
Revenue
Other income
in local currency
in Euro
13
2
Variation in stock of finished goods and work in
progress
-
Costs for capitalized internal works
-
Raw materials and consumables
-
Personnel costs
-
Amortization/ Depreciation/ Write-downs
-
- Amortization Intangible assets
-
- Depreciation Tangible assets
-
Impairment of assets
Costs for services
Other operative costs
-
Operative profit
Net financial costs
94.800
43
16.232
7
(94.830)
(16.237)
(5.038)
(863)
Profit/loss from controlled companies
-
Profit/loss from associated companies
-
Profit/loss before taxes
(99.868)
(17.100)
0
0
Net Profit/loss
(99.868)
(17.100)
Profit/loss of the Company
(99.868)
(17.100)
Income taxes
298
Isagro Asia IAS Balance sheet 31.12. 2012
BALANCE SHEET IAS SCHEME
BALANCE SHEET
NON CURRENT ASSETS
Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets
Goodwill
NOTES
in local currency
in Euro
407.791
6.070
5.620.052
83.655
Intangible Assets
-
Investments accounted for using the equity method
-
Other investments
Receivables and other non current assets
Deferred tax assets
TOTAL NON CURRENT ASSETS
92.627
9.150
515.638
1.276.557
126.103
7.106.367
CURRENT ASSETS
Inventories
Trade receivables
Other receivables
Tax assets
Financial assets for derivatives
Cash and cash equivalents
TOTAL CURRENT ASSETS
479.808
1.211.726
113.794
58.631
412
147.063
2.011.434
6.612.569
16.699.642
1.568.275
808.035
5.678
2.026.778
27.720.977
TOTAL ASSETS
2.527.072
34.827.344
160.029
551.716
3.372.485
11.412.993
(6.708.667)
10.852.808
3.108.214
22.037.833
22.037.833
NET EQUITY
Issued Capital
Reserves
Exchange Reserve/Difference
Profits carried forward
Profits
Total
TOTAL NET EQUITY
674.105
213.215
1.599.065
1.599.065
NON CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Employee benefits
1.244
Non current funds
17.144
-
Deferred tax liabilities
Other non current liabilities
TOTAL NON CURRENT LIABILITIES
-
CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Financial liabilities for derivatives
Trade payables
Current funds
Tax liabilities
Other liabilities
TOTAL CURRENT LIABILITIES
TOTAL LIABILITIES
TOTAL EQUITY AND LIABILITIES
45.587
46.831
628.266
645.410
250.239
6.948
478.874
3.448.718
95.755
6.599.697
-
95.212
49.903
881.176
928.007
2.527.072
299
1.312.183
687.748
12.144.101
12.789.511
34.827.344
Isagro Asia IAS PL 31.12. 2012
PROFIT & LOSS IAS SCHEME
NOTES
in local currency
Revenue
Other income
Variation in stock of finished goods and work in
progress
Costs for capitalized internal works
Raw materials and consumables
Personnel costs
Amortization/ Depreciation/ Write-downs
in Euro
2.525.877
38.680
36.821.814
563.871
(1.034)
(15.073)
1.500.442
197.047
- Amortization Intangible assets
- Depreciation Tangible assets
21.873.193
2.872.518
68.212
994.383
Impairment of assets
Costs for services
Other operative costs
392.402
140.085
5.720.371
2.042.136
Operative profit
265.335
3.868.011
49.014
714.518
Net financial costs
Profit/loss from controlled companies
-
-
Profit/loss from associated companies
-
-
Profit/loss before taxes
314.349
4.582.529
Income taxes
101.134
1.474.315
Net Profit/loss
213.215
3.108.214
Profit/loss of the Company
213.215
3.108.214
300
Isagro Australia IAS Balance sheet 31.12. 2012
BALANCE SHEET IAS SCHEME
BALANCE SHEET
NOTES
in local currency
NON CURRENT ASSETS
Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets
Goodwill
Intangible Assets
Investments accounted for using the equity method
Other investments
Receivables and other non current assets
Deferred tax assets
in Euro
-
TOTAL NON CURRENT ASSETS
-
-
CURRENT ASSETS
Inventories
Trade receivables
Other receivables
Tax assets
Financial assets
Cash and cash equivalents
TOTAL CURRENT ASSETS
4.966
4.966
3.907
3.907
TOTAL ASSETS
4.966
3.907
315.000
187.973
NET EQUITY
Issued Capital
Reserves
Exchange reserve/difference
Profits carried forward
Profits
(299.012)
(17.694)
1.706 1.706 -
Total
TOTAL NET EQUITY
NON CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Employee benefits
Non current funds
Deferred tax liabilities
Other non current liabilities
1.666
(176.720)
(14.261)
1.342
1.342
-
TOTAL NON CURRENT LIABILITIES
-
CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Trade payables
Current funds
Tax liabilities
Other liabilities
TOTAL CURRENT LIABILITIES
TOTAL LIABILITIES
TOTAL EQUITY AND LIABILITIES
-
6.672
6.672
6.672
4.966
301
5.249
5.249
5.249
3.907
Isagro Australia IAS PL 31.12. 2012
PROFIT & LOSS IAS SCHEME
NOTES
in local currency
in Euro
Revenue
-
Other income
-
Variation in stock of finished goods and work in
progress
-
Costs for capitalized internal works
-
Raw materials and consumables
-
Personnel costs
-
Amortization/ Depreciation/ Write-downs
-
- Amortization Intangible assets
-
- Depreciation Tangible assets
-
Impairment of assets
Costs for services
Other operative costs
-
Operative profit
Net financial costs
15.210
2.148
12.259
1.731
(17.358)
(13.990)
(336)
(271)
Profit/loss from controlled companies
-
Profit/loss from associated companies
-
Profit/loss before taxes
(17.694)
Income taxes
(14.261)
-
Net Profit/loss
(17.694)
(14.261)
Profit/loss of the Company
(17.694)
(14.261)
302
Isagro Brasil IAS Balance sheet 31.12. 2012
BALANCE SHEET IAS SCHEME
BALANCE SHEET
NON CURRENT ASSETS
Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets
NOTES
in local currency
in Euro
87.027
32.189
900.578
333.103
Goodwill
Intangible Assets
-
Investments accounted for using the equity method
-
-
Other investments
-
-
Receivables and other non current assets
Deferred tax assets
TOTAL NON CURRENT ASSETS
1.515
989.120
560
365.852
1.013.151
35.202
334
21.048
59.515
1.129.250
374.741
13.020
124
7.785
22.013
417.683
2.118.370
783.535
1.307.210
532.891
475.434
125.861
1.908.505
(60.930)
183.773
50.177
705.911
1.908.505
705.911
43.526
16.099
CURRENT ASSETS
Inventories
Trade receivables
Other receivables
Tax assets
Financial assets
Cash and cash equivalents
TOTAL CURRENT ASSETS
-
TOTAL ASSETS
NET EQUITY
Issued Capital
Reserves
Exchange reserve/difference
Profits carried forward
Profits
Total
TOTAL NET EQUITY
NON CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Employee benefits
-
Non current funds
Deferred tax liabilities
-
Other non current liabilities
-
-
6.156
TOTAL NON CURRENT LIABILITIES
2.277
-
49.682
18.376
CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
-
-
Trade payables
-
-
Current funds
Tax liabilities
Other liabilities
TOTAL CURRENT LIABILITIES
TOTAL LIABILITIES
TOTAL EQUITY AND LIABILITIES
58.743
101.440
160.183
209.865
2.118.370
303
21.728
37.520
59.248
77.624
783.535
Isagro Brasil IAS PL 31.12. 2012
PROFIT & LOSS IAS SCHEME
NOTES
Revenue
Other income
in local currency
in Euro
1.291.061
286.840
Variation in stock of finished goods and work in
progress
514.687
114.350
-
Costs for capitalized internal works
Raw materials and consumables
Personnel costs
979
631.081
-
Amortization/ Depreciation/ Write-downs
- Amortization Intangible assets
- Depreciation Tangible assets
112.692
42.978
Impairment of assets
Costs for services
Other operative costs
307.689
243.195
122.661
96.951
Operative profit
239.287
95.394
(154)
(61)
390
251.583
44.925
17.133
-
Net financial costs
Profit/loss from controlled companies
-
Profit/loss from associated companies
-
Profit/loss before taxes
239.133
95.333
Income taxes
113.272
45.156
Net Profit/loss
125.861
50.177
Profit/loss of the Company
125.861
50.177
304
Isagro Chile IAS Balance sheet 31.12. 2012
BALANCE SHEET IAS SCHEME
BALANCE SHEET
NON CURRENT ASSETS
Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets
Goodwill
Intangible Assets
Investments accounted for using the equity method
Other investments
Receivables and other non current assets
Deferred tax assets
NOTES
in local currency
in Euro
-
TOTAL NON CURRENT ASSETS
-
-
CURRENT ASSETS
Inventories
Trade receivables
Other receivables
Tax assets
Financial assets
Cash and cash equivalents
TOTAL CURRENT ASSETS
7.758.145
7.758.145
12.281
12.281
TOTAL ASSETS
7.758.145
12.281
21.358.760
30.000
(14.900.671)
(3.332.230)
3.125.859
3.125.859
1.038
(20.757)
(5.333)
4.948
4.948
NET EQUITY
Issued Capital
Reserves
Exchange reserve/(difference)
Profits carried forward
Profits
Total
TOTAL NET EQUITY
NON CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Employee benefits
Non current funds
Deferred tax liabilities
Other non current liabilities
-
TOTAL NON CURRENT LIABILITIES
-
CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Trade payables
Current funds
Tax liabilities
Other liabilities
TOTAL CURRENT LIABILITIES
TOTAL LIABILITIES
TOTAL EQUITY AND LIABILITIES
-
4.486.454
145.832
4.632.286
4.632.286
7.758.145
305
7.102
231
7.333
7.333
12.281
Isagro Chile IAS PL 31.12. 2012
PROFIT & LOSS IAS SCHEME
NOTES
in local currency
in Euro
Revenue
-
Other income
-
Variation in stock of finished goods and work in
progress
-
Costs for capitalized internal works
-
Raw materials and consumables
-
Personnel costs
-
Amortization/ Depreciation/ Write-downs
-
- Amortization Intangible assets
-
- Depreciation Tangible assets
-
Impairment of assets
Costs for services
Other operative costs
-
Operative profit
Net financial costs
3.329.504
74.310
5.329
119
(3.403.814)
(5.448)
71.584
115
Profit/loss from controlled companies
-
Profit/loss from associated companies
-
Profit/loss before taxes
(3.332.230)
Income taxes
(5.333)
-
Net Profit/loss
(3.332.230)
(5.333)
Profit/loss of the Company
(3.332.230)
(5.333)
306
Isagro Colombia IAS Balance sheet 31.12. 2012
BALANCE SHEET IAS SCHEME
BALANCE SHEET
NON CURRENT ASSETS
Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets
Goodwill
Intangible Assets
Investments accounted for using the equity method
Other investments
Receivables and other non current assets
Deferred tax assets
TOTAL NON CURRENT ASSETS
NOTES
in local currency
101.748.889
60.077.014
81.621.399
243.447.302
CURRENT ASSETS
Inventories
Trade receivables
Other receivables
Tax assets
Financial assets
Current financial assets for derivatives and hedging
Cash and cash equivalents
TOTAL CURRENT ASSETS
1.737.235.307
4.161.311.086
57.019.075
993.070.488
TOTAL ASSETS
NET EQUITY
Issued Capital
Reserves
Exchange reserve/difference
Profits carried forward
Profits
Total
TOTAL NET EQUITY
in Euro
43.646
25.771
35.012
104.429
710.447.298
7.659.083.254
745.201
1.785.028
24.459
425.986
304.752
3.285.426
7.902.530.556
3.389.855
362.654.120
967.251.010
139.209
361.445
121.623
415.029
259.433
1.296.739
1.296.739
1.093.903.144
599.185.597
3.022.993.871
3.022.993.871
NON CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
-
Employee benefits
-
Non current funds
Deferred tax liabilities
-
Other non current liabilities
TOTAL NON CURRENT LIABILITIES
-
CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Current financial liabilities for derivatives and hedging
Trade payables
Current funds
Tax liabilities
Other liabilities
TOTAL CURRENT LIABILITIES
TOTAL LIABILITIES
TOTAL EQUITY AND LIABILITIES
-
24.585.716
10.546
24.585.716
10.546
2.661.609.120
74.034.866
1.628.983.005
37.000.000
453.323.978
4.854.950.969
4.879.536.685
7.902.530.556
307
1.141.719
31.758
698.765
15.871
194.457
2.082.570
2.093.116
3.389.855
Isagro Colombia IAS PL 31.12. 2012
PROFIT & LOSS IAS SCHEME
NOTES
in local currency
Revenue
Other income
Variation in stock of finished goods and work in
progress
Costs for capitalized internal works
Raw materials and consumables
Personnel costs
Amortization/ Depreciation/ Write-downs
- Amortization Intangible assets
- Depreciation Tangible assets
in Euro
12.005.391.738
199.672.692
5.198.017
86.453
(246.737.439)
(106.831)
6.110.175.627
2.023.611.573
2.645.544
876.170
14.352.386
36.129.483
6.214
15.643
Impairment of assets
Costs for services
Other operative costs
1.614.272.532
175.695.184
698.937
76.071
Operative profit
1.984.090.206
859.060
(1.000.416.260)
(433.154)
Net financial costs
Profit/loss from controlled companies
-
-
Profit/loss from associated companies
-
-
Profit/loss before taxes
983.673.946
425.906
Income taxes
384.488.349
166.473
Net Profit/loss
599.185.597
259.433
Profit/loss of the Company
599.185.597
259.433
308
Isagro Espana IAS Balance sheet 31.12. 2012
BALANCE SHEET IAS SCHEME
BALANCE SHEET
NON CURRENT ASSETS
Tangible fixed assets
Intangible fixed assets
Goodwill
Investments in controlled and associated companies
Other investments
Receivables and other non current assets
Non current financial assets for derivatives and hedging
Deferred tax assets
TOTAL NON CURRENT ASSETS
NOTES
in Euro
1.063
0
0
15.791
0
0
0
0
16.854
CURRENT ASSETS
Inventories
Work in progress
Trade receivables
Other receivables and miscellaneous current assets
Tax assets
Financial receivables and other current financial assets
Current financial assets for derivatives and hedging
Cash and cash equivalents
TOTAL CURRENT ASSETS
535.061
0
1.321.170
8.522
0
0
0
141.306
2.006.059
TOTAL ASSETS
2.022.913
NET EQUITY
Issued Capital
Reserves
Profits
Total
TOTAL NET EQUITY
120.200
24.043
493.646
637.889
637.889
NON CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities/borrowings and other non current financial liabilities
Non current financial liabilities for derivatives and hedging
Long term employee benefits
Non current funds
Deferred tax liabilities
Other non current liabilities
TOTAL NON CURRENT LIABILITIES
CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities/borrowings and other current financial liabilities
Current financial liabilities for derivatives and hedging
Trade payables
Current funds
Tax liabilities
Other liabilities
TOTAL CURRENT LIABILITIES
TOTAL LIABILITIES
TOTAL EQUITY AND LIABILITIES
309
0
0
0
0
0
0
0
307.960
0
1.003.317
27.185
7.552
39.010
1.385.024
1.385.024
2.022.913
Isagro Espana IAS PL 31.12. 2012
PROFIT & LOSS IAS SCHEME
NOTES
Revenues
Other operating incomes
Raw materials and consumables
Costs for services
Personnel costs
Other operative costs
in Euro
7.878.128
266.691
5.792.331
1.035.152
760.178
61.164
Change in stock of finished goods and
work in progress
Costs for capitalized internal works
Amortization/ Depreciation:
- Amortization of Intangible assets
- Depreciation of Tangible assets
Impairment of assets
(148.933)
0
0
766
0
Operative profit/(loss)
346.295
Net financial costs
Profit/loss from controlled companies
Profit/loss from associated companies
(6.571)
0
0
Profit/loss before taxes
339.724
Income taxes
103.582
Net Profit/loss
236.142
310
Isagro Hellas IAS Balance sheet 31.12. 2012
BALANCE SHEET IAS SCHEME
BALANCE SHEET
NON CURRENT ASSETS
Tangible fixed assets
Intangible fixed assets
Goodwill
Investments in controlled and associated companies
Other investments
Receivables and other non current assets
Non current financial assets for derivatives and hedging
Deferred tax assets
TOTAL NON CURRENT ASSETS
NOTES
in Euro
0
0
0
0
0
1.905
0
4.387
6.292
CURRENT ASSETS
Inventories
Work in progress
Trade receivables
Other receivables and miscellaneous current assets
Tax assets
Financial receivables and other current financial assets
Current financial assets for derivatives and hedging
Cash and cash equivalents
TOTAL CURRENT ASSETS
0
0
50.739
23.175
44.327
0
0
4.671
122.912
TOTAL ASSETS
129.204
NET EQUITY
Issued Capital
Reserves
Profits
Total
TOTAL NET EQUITY
18.000
7.701
19.925
45.626
45.626
NON CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities/borrowings and other non current financial liabilities
Non current financial liabilities for derivatives and hedging
Long term employee benefits
Non current funds
Deferred tax liabilities
Other non current liabilities
TOTAL NON CURRENT LIABILITIES
CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities/borrowings and other current financial liabilities
Current financial liabilities for derivatives and hedging
Trade payables
Current funds
Tax liabilities
Other liabilities
TOTAL CURRENT LIABILITIES
TOTAL LIABILITIES
TOTAL EQUITY AND LIABILITIES
311
0
0
1.470
0
0
0
1.470
0
0
80.949
0
0
1.159
82.108
83.578
129.204
Isagro Hellas IAS PL 31.12. 2012
PROFIT & LOSS IAS SCHEME
NOTES
Revenues
Other operating incomes
Raw materials and consumables
Costs for services
Personnel costs
Other operative costs
in Euro
117.491
0
53
102.451
20.718
766
Change in stock of finished goods and
work in progress
Costs for capitalized internal works
Amortization/ Depreciation:
- Amortization of Intangible assets
- Depreciation of Tangible assets
Impairment of assets
0
0
294
662
0
Operative profit/(loss)
(7.453)
Net financial costs
Profit/loss from controlled companies
Profit/loss from associated companies
(35)
0
0
Profit/loss before taxes
(7.488)
Income taxes
0
Net Profit/loss
(7.488)
312
ISAGRO RICERCA S.r.l.
Società diretta e coordinata da Isagro S.p.A
Sede legale: Via G. Fauser 4, 28100 - Novara
Capitale sociale: Euro 30.000 i.v.
Codice fiscale e P. IVA N. 11218240155
BILANCIO D'ESERCIZIO
(importi in euro)
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
(euro)
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Avviamento
Partecipazioni
Crediti e altre attività finanziarie non correnti
Crediti e altre attività non correnti
Attività finanziarie per strumenti derivati
Imposte anticipate
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI
31.12.2012
31.12.2011
833.316
383
1.027.681
767
-
3.758
3.757
-
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze
Crediti commerciali
Altre attività e crediti diversi correnti
Crediti tributari
Crediti finanziari ed altre attività finanziarie correnti
Attività finanziarie per strumenti derivati
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI
-
22.522
859.979
43.151
1.075.356
46.242
5.130.274
407.753
22.065
3.860.343
953.509
7.127
-
Attività cedute e/o destinate alla dismissione
TOTALE ATTIVITA'
PATRIMONIO NETTO
Capitale
Riserve
Utili a nuovo e di periodo
55.990
5.662.324
51.205
4.872.184
6.522.303
5.947.540
30.000
36.873
42.650
TOTALE PATRIMONIO NETTO
30.000
41.462
(39.302)
109.523
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti finanziari e altre passività finanziarie non correnti
Passività finanziarie per strumenti derivati
Benefici per i dipendenti -TFR
Fondi non correnti
Imposte differite
Altre passività non correnti
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI
-
32.160
554.587
542.224
71.436
62.890
626.023
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti finanziari ed altre passività finanziarie correnti
Passività finanziarie per strumenti derivati
Debiti commerciali
Fondi correnti
Debiti tributari
Altre passività e debiti diversi correnti
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI
1.853.914
452.830
-
TOTALE PASSIVITA'
TOTALE PATRIMONIO E PASSIVITA'
313
605.114
3.431.599
26.622
6.736
467.886
5.786.757
4.003.316
13.198
16.542
824.380
5.310.266
6.412.780
6.522.303
5.915.380
5.947.540
ISAGRO RICERCA S.r.l.
Società diretta e coordinata da Isagro S.p.A
Sede legale: Via G. Fauser 4, 28100 - Novara
Capitale sociale: Euro 30.000 i.v.
Codice fiscale e P. IVA N. 11218240155
BILANCIO D'ESERCIZIO
(importi in euro)
CONTO ECONOMICO
(euro)
2012
2011
Ricavi
Altri ricavi operativi
Totale ricavi
10.865.805
555.284
11.421.089
9.997.819
761.394
10.759.213
Materie prime e materiali di consumo utilizzati
Costi per servizi e prestazioni
Costi del personale
Altri costi operativi
Variazione rimanenze prodotti finiti
e prodotti in corso di lavorazione
Costi per lavori in economia
capitalizzati
(298.765)
(6.169.795)
(4.385.307)
(138.960)
(265.948)
(5.300.630)
(4.174.230)
(136.279)
46.242
(437.722)
474.504
444.404
(279.819)
(383)
194.302
(263.674)
(1.300)
179.430
(Oneri)/proventi finanziari netti
Utile (perdita) ante imposte
(48.523)
145.779
(148.016)
31.414
Imposte sul reddito
Utile (perdita) netto derivante da attività
in funzionamento
(68.416)
(72.796)
77.363
(41.382)
77.363
(41.382)
Ammortamenti:
- Ammortamenti immobilizzazioni materiali
- Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
Perdite di valore delle immobilizzazioni
Risultato netto derivante da attività cedute e/o destinate alla dismissione
Utile (perdita) netto
314
ISAGRO RICERCA S.r.l.
Società diretta e coordinata da Isagro S.p.A
Sede legale: Via G. Fauser 4, 28100 - Novara
Capitale sociale: Euro 30.000 i.v.
Codice fiscale e P. IVA N. 11218240155
BILANCIO D'ESERCIZIO
(importi in euro)
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
(euro)
Note
Utile (perdita) netto
Utile (perdita) da cash flow hedges
Imposte sul reddito
Altre componenti di conto economico complessivo
Totale conto economico complessivo
2012
2011
77.363
(41.382)
-
-
-
-
-
-
-
-
77.363
315
(41.382)
ISAGRO RICERCA S.r.l.
Società diretta e coordinata da Isagro S.p.A
Sede legale: Via G. Fauser 4, 28100 - Novara
Capitale sociale: Euro 30.000 i.v.
Codice fiscale e P. IVA N. 11218240155
BILANCIO D'ESERCIZIO
(importi in euro)
RENDICONTO FINANZIARIO
(euro)
Disponibilita' liquide iniziali
Attivita' operative
Utile di periodo da attività in funzionamento
- Ammortamento imm. materiali
- Ammortamento imm. immateriali
- Perdite di valore delle immobilizzazioni
- Accantonamenti ai fondi (incluso TFR)
- (Plusvalenze)/minusvalenze da
alienazione immobilizzazioni materiali
- Interessi passivi netti verso
istituti finanziari e società controllanti
- Imposte sul reddito
Flusso di circolante derivante dalla gestione corrente
- (Aumento)/diminuzione crediti
commerciali
- (Aumento)/diminuzione rimanenze
- Aumento/(diminuzione) debiti
commerciali
- Variazione netta altre attività/passività
- Utilizzi fondi (incluso TFR)
- Interessi passivi netti verso istituti
finanziari e società controllanti pagati
- Imposte sul reddito pagate/compensate con altri tributi
Flusso monetario da attività operative
Attività di investimento
- (Investimenti)/disinvestimenti
di immobilizzazioni immateriali
- (Investimenti) in immobilizzazioni materiali
- Prezzo di realizzo per cessione imm. materiali
- Disinvestimento di attività finanziarie
Flusso monetario da attività di investimento
Attività di finanziamento
- Incremento (decremento) di
debiti finanziari (correnti e non)
- (Incremento)/decremento di
crediti finanziari
- Distribuzione dividendi
- Versamento azionisti per
aumento capitale sociale
Flusso monetario da attività
di finanziamento
Flusso monetario da attività
destinate alla dismissione
Flussi di disponibilità liquide del periodo
Disponibilità liquide finali
316
2012
51.205
2011
38.307
77.363
279.819
383
95.321
(41.382)
263.674
1.300
(5.323)
684
-
40.551
68.416
562.537
104.227
72.796
395.292
(1.269.931)
(46.242)
(229.194)
437.722
(571.717)
189.246
(69.534)
867.902
(96.716)
(113.598)
(40.551)
(63.970)
(104.227)
100.000
(1.310.162)
1.257.181
0
(86.137)
-
0
(268.802)
-
(86.137)
(268.802)
1.401.084
(975.481)
-
-
-
-
1.401.084
(975.481)
0
0
4.785
55.990
12.898
51.205
Isagro Shanghai IAS Balance sheet 31.12. 2012
BALANCE SHEET IAS SCHEME
BALANCE SHEET
NON CURRENT ASSETS
Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets
Goodwill
Intangible Assets
Investments accounted for using the equity method
Other investments
Receivables and other non current assets
Deferred tax assets
NOTES
in local currency
in Euro
-
TOTAL NON CURRENT ASSETS
-
CURRENT ASSETS
Inventories
Trade receivables
Other receivables
Tax assets
Financial assets
Cash and cash equivalents
TOTAL CURRENT ASSETS
-
27.266
942.466
57.781
53.548
3.317
114.646
942.466
114.646
1.609.547
166.224
(624.631)
(152.011)
832.905
832.905
20.777
(66.928)
(18.755)
101.318
101.318
475.000
440.200
TOTAL ASSETS
NET EQUITY
Issued Capital
Reserves
Exchange reserve/difference
Profits carried forward
Profits
Total
TOTAL NET EQUITY
NON CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Employee benefits
Non current funds
Deferred tax liabilities
Other non current liabilities
-
TOTAL NON CURRENT LIABILITIES
-
CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Trade payables
Current funds
Tax liabilities
Other liabilities
TOTAL CURRENT LIABILITIES
TOTAL LIABILITIES
TOTAL EQUITY AND LIABILITIES
-
59.465
50.096
109.561
109.561
942.466
317
7.234
6.094
13.328
13.328
114.646
Isagro Shanghai IAS PL 31.12. 2012
PROFIT & LOSS IAS SCHEME
NOTES
Revenue
Other income
in local currency
in Euro
950.000
117.208
Variation in stock of finished goods and work in
progress
-
Costs for capitalized internal works
-
Raw materials and consumables
Personnel costs
645.105
79.591
Amortization/ Depreciation/ Write-downs
-
- Amortization Intangible assets
-
- Depreciation Tangible assets
-
Impairment of assets
Costs for services
Other operative costs
-
Operative profit
Net financial costs
392.448
52.725
48.419
6.505
(140.278)
(17.307)
(11.733)
(1.448)
Profit/loss from controlled companies
-
Profit/loss from associated companies
-
Profit/loss before taxes
(152.011)
Income taxes
(18.755)
-
Net Profit/loss
(152.011)
(18.755)
Profit/loss of the Company
(152.011)
(18.755)
318
Isagro South Africa IAS Balance sheet 31.12. 2012
BALANCE SHEET IAS SCHEME
BALANCE SHEET
NON CURRENT ASSETS
Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets
Goodwill
Intangible Assets
Investments accounted for using the equity method
Other investments
Receivables and other non current assets
Deferred tax assets
NOTES
in local currency
in Euro
-
TOTAL NON CURRENT ASSETS
-
-
CURRENT ASSETS
Inventories
Trade receivables
Other receivables
Tax assets
Financial assets
Cash and cash equivalents
TOTAL CURRENT ASSETS
112.902
112.902
10.105
10.105
TOTAL ASSETS
112.902
10.105
471.000
45.553
(204.621)
(163.652)
102.727
102.727
(1.180)
(19.669)
(15.510)
9.194
9.194
NET EQUITY
Issued Capital
Reserves
Exchange reserve/difference
Profits carried forward
Profits
Total
TOTAL NET EQUITY
NON CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Employee benefits
Non current funds
Deferred tax liabilities
Other non current liabilities
-
TOTAL NON CURRENT LIABILITIES
-
CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Trade payables
Current funds
Tax liabilities
Other liabilities
TOTAL CURRENT LIABILITIES
TOTAL LIABILITIES
TOTAL EQUITY AND LIABILITIES
-
10.175
10.175
10.175
112.902
319
911
911
911
10.105
Isagro South Africa IAS PL 31.12. 2012
PROFIT & LOSS IAS SCHEME
NOTES
in local currency
in Euro
Revenue
-
Other income
-
Variation in stock of finished goods and work in
progress
-
Costs for capitalized internal works
-
Raw materials and consumables
-
Personnel costs
-
Amortization/ Depreciation/ Write-downs
-
- Amortization Intangible assets
-
- Depreciation Tangible assets
-
Impairment of assets
Costs for services
161.887
Other operative costs
15.343
-
Operative profit
Net financial costs
(161.887)
(15.343)
(1.765)
(167)
Profit/loss from controlled companies
-
Profit/loss from associated companies
-
Profit/loss before taxes
(163.652)
Income taxes
(15.510)
-
Net Profit/loss
(163.652)
(15.510)
Profit/loss of the Company
(163.652)
(15.510)
320
Isagro USA IAS Balance sheet 31.12. 2012
BALANCE SHEET IAS SCHEME
BALANCE SHEET
NON CURRENT ASSETS
Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets
NOTES
in local currency
in Euro
18.407
Goodwill
Intangible Assets
13.951
-
342.260
Investments accounted for using the equity method
259.406
-
Other investments
Receivables and other non current assets
Deferred tax assets
TOTAL NON CURRENT ASSETS
422.262
483.816
1.266.745
320.041
366.694
960.092
CURRENT ASSETS
Inventories
Trade receivables
Other receivables
7.607.040
2.347.359
833.400
5.765.530
1.779.111
631.651
Tax assets
-
Financial assets
Cash and cash equivalents
TOTAL CURRENT ASSETS
5.648.898
16.436.697
4.281.414
12.457.706
TOTAL ASSETS
17.703.442
13.417.798
1.500.000
1.175.014
654.245
1.241.471
3.395.716
3.395.716
(68.518)
500.902
966.284
2.573.682
2.573.682
NET EQUITY
Issued Capital
Reserves
Exchange reserve/difference
Profits carried forward
Profits
Total
TOTAL NET EQUITY
NON CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
-
Employee benefits
-
Non current funds
Deferred tax liabilities
139.831
-
Other non current liabilities
TOTAL NON CURRENT LIABILITIES
139.831
105.981
2.339.581
10.924.161
146.902
703.701
53.550
14.167.895
14.307.726
17.703.442
1.773.216
8.279.643
111.340
533.349
40.587
10.738.135
10.844.116
13.417.798
105.981
-
CURRENT LIABILITIES
Financial liabilities
Trade payables
Current funds
Tax liabilities
Other liabilities
TOTAL CURRENT LIABILITIES
TOTAL LIABILITIES
TOTAL EQUITY AND LIABILITIES
321
Isagro USA IAS PL 31.12. 2012
PROFIT & LOSS IAS SCHEME
NOTES
Revenue
Other income
Variation in stock of finished goods and work in
progress
Costs for capitalized internal works
Raw materials and consumables
Personnel costs
Amortization/ Depreciation/ Write-downs
- Amortization Intangible assets
- Depreciation Tangible assets
in local currency
in Euro
22.009.281
779.910
17.130.645
607.033
(639.679)
(497.886)
-
Impairment of assets
Costs for services
13.732.574
1.938.971
10.688.575
1.509.173
829
9.816
645
7.640
-
3.838.040
Other operative costs
2.987.290
-
Operative profit
Net financial costs
2.629.282
2.046.469
(511.612)
(398.207)
Profit/loss from controlled companies
-
Profit/loss from associated companies
-
Profit/loss before taxes
2.117.670
1.648.262
876.199
681.978
Net Profit/loss
1.241.471
966.284
Profit/loss of the Company
1.241.471
966.284
Income taxes
322
ISEM S.r.l.
Una società di Isagro S.p.A. e Chemtura Nederlands B.V.
Sede legale: Via Caldera 21, 20153 - Milano
Capitale sociale: Euro 5.000.000 i.v.
Codice fiscale e P. IVA N. 07251490962
BILANCIO D'ESERCIZIO
(importi in euro)
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
(euro)
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Avviamento
Partecipazioni
Crediti e altre attività finanziarie non correnti
Crediti e altre attività non correnti
Attività finanziarie per strumenti derivati
Imposte anticipate
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI
31.12.2012
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze
Crediti commerciali
Altre attività e crediti diversi correnti
Crediti tributari
Crediti finanziari ed altre attività finanziarie correnti
Attività finanziarie per strumenti derivati
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI
31.12.2011
1.880
35.728.209
1.194.104
3.157.262
40.081.455
865
38.620.917
1.874.104
1.017.685
41.513.571
3.362.270
1.947.024
263.779
1.356
72.684
5.647.113
2.963.163
725.485
359.851
1.161
36.411
4.086.071
Attività cedute e/o destinate alla dismissione
-
TOTALE ATTIVITA'
45.728.568
45.599.642
PATRIMONIO NETTO
Capitale
Riserve
Utili a nuovo e di periodo
5.000.000
35.812.909
(3.884.061)
5.000.000
35.812.909
(837.490)
TOTALE PATRIMONIO NETTO
36.928.848
39.975.419
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti finanziari e altre passività finanziarie non correnti
Passività finanziarie per strumenti derivati
Benefici per i dipendenti -TFR
Fondi non correnti
Imposte differite
Altre passività non correnti
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI
2.517.923
6.843
530.626
3.055.392
2.318.933
4.896
1.221.726
3.545.555
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti finanziari ed altre passività finanziarie correnti
Passività finanziarie per strumenti derivati
Debiti commerciali
Fondi correnti
Debiti tributari
Altre passività e debiti diversi correnti
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI
3.037.956
1.930.594
6.363
769.415
5.744.328
TOTALE PASSIVITA'
8.799.720
5.624.223
45.728.568
45.599.642
TOTALE PATRIMONIO E PASSIVITA'
323
250.911
1.255.230
572.527
2.078.668
ISEM S.r.l.
Società diretta e coordinata da Isagro S.p.A. e Chemtura Nederlands B.V.
Sede legale: Via Caldera 21, 20153 - Milano
Capitale sociale: Euro 5.000.000 i.v.
Codice fiscale e P. IVA N. 07251490962
BILANCIO D'ESERCIZIO
(importi in euro)
CONTO ECONOMICO
(euro)
Ricavi
Altri ricavi operativi
Totale ricavi
Materie prime e materiali di consumo utilizzati
Costi per servizi e prestazioni
Costi del personale
Altri costi operativi
Variazione rimanenze prodotti finiti
e prodotti in corso di lavorazione
Costi per lavori in economia
capitalizzati
Ammortamenti:
- Ammortamenti immobilizzazioni materiali
- Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
Perdite di valore delle immobilizzazioni
(Oneri)/proventi finanziari netti
Utile (perdita) ante imposte
Imposte sul reddito
Utile (perdita) netto derivante da attività
in funzionamento
Esercizio
2012
Esercizio
2011
2.973.474
1.643.540
23.734
586
2.997.208
1.644.126
(1.709.446)
(1.192.901)
(235.561)
(33.760)
(2.087.724)
(694.819)
(287.447)
(9.947)
525.963
1.253.398
351.503
(182.413)
(339)
(3.350.223)
(1.897.017)
(4.896.076)
(135)
(2.907.629)
(3.090.177)
(290.072)
(5.186.148)
(31.008)
(3.121.185)
2.139.577
2.283.695
(3.046.571)
(837.490)
(3.046.571)
(837.490)
Risultato netto derivante da attività cedute e/o destinate alla dismissione
Utile (perdita) netto
324
ISEM S.r.l.
Una società di Isagro S.p.A. e Chemtura Nederlands B.V.
Sede legale: Via Caldera 21, 20153 - Milano
Capitale sociale: Euro 5.000.000 i.v.
Codice fiscale e P. IVA N. 07251490962
BILANCIO D'ESERCIZIO
(importi in euro)
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
(euro)
Note
Utile (perdita) netto
2012
(3.046.571)
2011
(837.490)
Utile (perdita) da cash flow hedges
-
-
Imposte sul reddito
-
-
Altre componenti di conto economico complessivo
-
Totale conto economico complessivo
(3.046.571)
325
-
(837.490)
ISEM S.r.l.
Una società di Isagro S.p.A. e Chemtura Nederlands B.V.
Sede legale: Via Caldera 21, 20153 - Milano
Capitale sociale: Euro 5.000.000 i.v.
Codice fiscale e P. IVA N. 07251490962
BILANCIO D'ESERCIZIO
(importi in euro)
RENDICONTO FINANZIARIO
(euro)
2012
Disponibilita' liquide iniziali
Attivita' operative
Utile di periodo da attività in funzionamento
- Ammortamento imm. materiali
- Ammortamento imm. immateriali
- Svalutazione imm.immateriali
- Accantonamenti ai fondi (incluso TFR)
- (Plusvalenze)/minusvalenze da
alienazione immobilizzazioni materiali
- Interessi passivi netti verso
istituti finanziari e società controllanti
- Imposte sul reddito
Flusso di circolante derivante dalla gestione corrente
- (Aumento)/diminuzione crediti
commerciali
- (Aumento)/diminuzione rimanenze
- Aumento/(diminuzione) debiti
commerciali
- Variazione netta altre attività/passività
- Utilizzi fondi (incluso
TFR)
- Interessi passivi netti verso istituti
finanziari e società controllanti pagati
- Imposte sul reddito pagate/compensate con altri tributi
2011
36.411
0
(3.046.571)
339
3.350.223
1.897.017
8.310
(837.490)
135
2.907.629
0
(1.017)
0
0
208.384
(2.139.577)
278.125
23.952
(2.283.695)
(190.486)
(1.221.539)
(399.107)
(652.463)
532.610
675.364
(398.335)
(1.331.318)
(410.278)
0
0
(45.771)
0
(4.108)
0
Flusso monetario da attività operative
(1.111.263)
(2.056.043)
Attività di investimento
- (Investimenti)/disinvestimenti
di immobilizzazioni immateriali
- (Investimenti) in immobilizzazioni materiali
- Prezzo di realizzo per cessione imm. materiali
- Disinvestimento di attività finanziarie
(1.674.532)
(1.354)
0
0
(1.291.546)
(1.000)
0
0
Flusso monetario da attività di investimento
(1.675.886)
(1.292.546)
2.823.422
2.550.000
0
0
0
0
0
835.000
2.823.422
3.385.000
0
0
Flussi di disponibilità liquide del periodo
36.273
36.411
Disponibilità liquide finali
72.684
36.411
Attività di finanziamento
- Incremento (decremento) di
debiti finanziari (correnti e non)
- (Incremento)/decremento di
crediti finanziari
- Distribuzione dividendi
- Versamento azionisti per
aumento capitale sociale
Flusso monetario da attività
di finanziamento
Flusso monetario da attività
destinate alla dismissione
326
Isagro S.p.A.
Centro Uffici San Siro - Via Caldera, 21 - 20153 Milano
www.isagro.com