Relazioni e Bilanci 2012
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Relazioni e Bilanci 2012
2012 Relazioni e Bilanci ISAGRO SOCIETÀ DIRETTA E COORDINATA DA HOLDISA S.r.l. Relazioni e Bilanci al 31 dicembre 2012 INDICE Bilancio Consolidato 2012 Relazione degli Amministratori sulla Gestione Relazione della Società di Revisione 5 6 37 Prospetti contabili consolidati Stato patrimoniale Conto economico Rendiconto finanziario Prospetto dei movimenti di patrimonio netto 39 40 41 43 44 Nota illustrativa 45 Informazioni sulla situazione patrimoniale - finanziaria 72 Informazioni sul conto economico 111 Bilancio Isagro S.p.A. Relazione degli Amministratori sulla Gestione Relazione della Società di Revisione Relazione del Collegio Sindacale 148 150 189 191 Nota illustrativa 199 Bilanci società controllate e collegate 296 1 Struttura di controllo Isagro S.p.A. (aggiornata al 24.04.2013) 53,90% PIEMME S.r.l. 17,44% 28,66% Investitori individuali UBI Banca 75,50% MANISA S.r.l. 4,00% 5,00% 5,50% 10,00% Arysta CropScience Corp. Parfin S.r.l. Phyteurop S.A. Sipcam S.p.A. 54,70% HOLDISA S.r.l. 45,30% ISAGRO S.p.A. 2 Mercato Struttura del Gruppo (aggiornata al 24.04.2013) ISAGRO 100% 100% 100% 100% Isagro Asia Isagro Colombia Isagro España Isagro USA 100% 100% 100% Isagro Brasil Isagro Shanghai Isagro Hellas Filiale Cuba Filiale Vietnam 50% 22% ISEM Arterra Bioscience 50% 78% Chemtura AgroSolutions Partner privati Isagro è anche presente in Argentina, Australia, Cuba e Sud Africa con società per la titolarietà delle registrazioni del Gruppo. 3 Isagro S.p.A. Consiglio di Amministrazione Presidente e Amministratore Delegato Giorgio Basile Vice Presidente Maurizio Basile Consiglieri Paolo Piccardi Carlo Porcari Adriana Silvia Sartor Elena Vasco Antonio Zoncada Collegio Sindacale Presidente Piero Gennari Sindaci effettivi Giuseppe Bagnasco Luigi Serafini Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. 4 Bilancio Consolidato 2012 Relazione degli Amministratori sulla Gestione Signori Azionisti, il bilancio consolidato del Vostro Gruppo al 31 dicembre 2012 mostra un Risultato ante imposte – escluse le poste non ricorrenti – di Euro 1,92 milioni e un Risultato netto pari a Euro 0,22 milioni dopo aver iscritto accantonamenti, ammortamenti e svalutazioni per un totale di Euro 12,77 milioni, con una Posizione finanziaria netta a debito di Euro 61,96 milioni, dei quali Euro 10,68 milioni a medio/lungo termine. I suddetti risultati sono stati ottenuti in un contesto di mercato dei fungicidi, segmento in cui Isagro è focalizzata, che ha risentito negativamente di condizioni di grave siccità in Europa e negli Stati Uniti, con livelli di particolare intensità in quest’ultimo Paese. Status del “Progetto Isagro”: Strategia, il 2012, Prospettive 2013-2015 e rafforzamento del management A)Strategia Isagro ha proseguito nel corso del 2012 il percorso di revisione e affinamento della propria strategia, avviato nel 2011 con l’obiettivo di rendere il proprio modello di business più coerente con le evoluzioni del contesto esterno generale e di quello più specifico di mercato. In particolare, in coerenza con le operazioni straordinarie del 2011, che avevano portato ad una maggiore focalizzazione strategica e gestionale e ad una importante riduzione dei debiti finanziari, Isagro ha lavorato e sta lavorando alla creazione delle condizioni per la realizzazione delle seguenti cinque linee strategiche: 1.nella ricerca innovativa, svolgere in piena autonomia l’attività di Innovazione, che non necessita di una larga scala né di elevate risorse finanziarie; 2.nello sviluppo di nuovi prodotti, operare (i) in partnership per i nuovi principi attivi a elevato tas- 6 so di investimento e con potenziale commerciale a livello mondiale così da ottenere una scala adeguata durante sia la fase d’investimento che quella di estrazione di valore dalle invenzioni e (ii) in autonomia per sviluppare i principi attivi con vendite in specifici segmenti/aree con livelli di investimento contenuti; 3. con riferimento alla integrazione del portafoglio prodotti, sviluppare prodotti generici destinati sia allo sviluppo di miscele con i prodotti di proprietà che alla vendita diretta sul mercato indiano (dove Isagro ha una importante presenza industriale e distributiva diretta) e, successivamente, su altri selezionati mercati; 4. in relazione alla azione commerciale, sviluppo in mercati/aree geografiche ad alto potenziale e di selettive presenze nella distribuzione diretta in Paesi in cui le vendite e le connesse esigenze di capitale circolante siano in larga parte rappresentate da prodotti di Isagro; 5. dal punto di vista della strategia finanziaria, sostenere i nuovi investimenti ricorrendo a risorse generate dalla gestione, anche attraverso la valorizzazione del portafoglio di attività fisse, senza cioè ricorrere al debito bancario ma anzi cercando di accelerare la restituzione di quella parte di debito finanziario a fronte del capitale fisso. Nel 2012, pertanto, in coerenza con le cinque linee strategiche sopra evidenziate, sono state perfezionate le seguenti azioni gestionali: • rispetto al punto 1: in accordo con Chemtura, conclusione anticipata, con effetto dal 1° gennaio 2013, dell’accordo di Joint Discovery che prevedeva il co-finanziamento delle attività di Ricerca Innovativa finalizzate alla scoperta di nuovi agrofarmaci e svolte direttamente dai ricercatori della società controllata Isagro Ricerca S.r.l.; • rispetto al punto 2: (i) accordo con FMC Corporation per il co-sviluppo di un nuovo fungicida di proprietà originato dalla Ricerca Innovativa di Isagro appartenente alla classe SDHi, iniziato nel 2012, e (ii) avvio dello sviluppo in autonomia di un nuovo bio-agrofarmaco per applicazione a suolo negli Stati Uniti (il cui lancio commerciale è previsto nel 2014) e poi, subordinatamente a verifiche in corso, anche per l’area mediterranea; •rispetto ai punti 3 e 4: avvio di progetti aziendali per l’identificazione (i) di prodotti generici da sviluppare in ottica sinergica rispetto al portafoglio esistente e per la distribuzione diretta in India e (ii) di aree commerciali per le quali esistano le condizioni per una presenza distributiva diretta di Isagro; • rispetto al punto 5: revisione critica delle varie aree di business/prodotti con l’obiettivo di porre in essere una efficace politica di ottimizzazione di portafoglio. B)Il 2012 Il Vostro Gruppo aveva iniziato l’esercizio 2012 con gli obiettivi di: (i) incrementare in modo significativo le vendite da nuove registrazioni (per le quali era stato avviato nel 2005-2006 un programma di importanti investimenti, oggi sostanzialmente concluso); (ii) consolidare le vendite dalle registrazioni esistenti (“Basic-business”), principalmente rappresentate da fungicidi a base di rame in Italia ed Europa e di Tetraconazolo sul segmento cotone in Brasile; 7 (iii)ottenere, sulla base dei due punti precedenti, un profitto ante imposte dalla sola gestione ordinaria sfruttando la presenza di un ampio margine di leva operativa; (iv)avviare un importante rinnovo della pipeline di R&S, iniziando lo sviluppo di due prodotti – uno in autonomia per il mercato degli Stati Uniti e l’altro in partnership con potenziale di vendita globale; (v)alzare il livello di maturità dell’indebitamento finanziario attraverso il perfezionamento di un finanziamento a medio/lungo termine da parte della Banca Europea per gli Investimenti (“BEI”) a supporto dei progetti di ricerca e sviluppo del Gruppo. Il 2012, dopo un avvio promettente, è andato caratterizzandosi per: • diffuse situazioni di siccità in Europa (specialmente in Italia); • la più grave siccità degli ultimi 50 anni negli Stati Uniti; • una riduzione delle superfici coltivate a cotone a vantaggio di altre colture in Brasile, stante il calo del prezzo di questa commodity appena prima della stagione di semina. Fattori questi di natura congiunturale che hanno colpito mercati geografici di grande rilevanza per il Vostro Gruppo, con un impatto in particolare sul consumo di fungicidi, segmento che rappresenta per Isagro oltre il 65% del fatturato contro il 26% a livello di mercato mondiale. Nel suddetto contesto, Isagro: 1. ha raddoppiato il fatturato da nuove registrazioni, passato da circa Euro 14 milioni nel 2011 a circa Euro 28 milioni nel 2012, pur posizionandosi al di sotto del livello potenzialmente raggiungibile in condizioni climatiche “normali”; 2. ha subito una contrazione del Basic-business, specialmente in relazione alle vendite di fungicidi rameici in Italia/Europa e di quelli a base di Tetraconazolo per il segmento del cotone in Brasile; 3. ha conseguito un risultato ante imposte della gestione ordinaria positivo; 4. ha avviato lo sviluppo (i) in autonomia di un nuovo bio-agrofarmaco per applicazione a suolo e (ii) in partnership di un nuovo fungicida di proprietà (il già citato SDHi) con la società nordamericana FMC Corporation; 5. ha perfezionato la prima tranche da Euro 15 milioni di un finanziamento a medio lungo termine (fino a un massimo di Euro 25 milioni) da parte della BEI, evidenziando così un aumento della propria resilienza grazie all’inizio della fase di “raccolta” dagli investimenti sostenuti negli anni passati per le nuove registrazioni di prodotti di proprietà, il cui incremento di fatturato, ancora non a regime, ha compensato gli effetti negativi in prevalenza di natura congiunturale legati alla siccità. C)Prospettive 2013-2015 Con riferimento al 2013, ci si attende un “effetto trascinamento” sulle vendite dell’anno per l’esigenza di riassorbire lo stock di prodotti rameici in Italia/Europa e di Tetraconazolo negli Stati Uniti in essere presso i canali distributivi a fine 2012 e creatosi a causa della forte siccità in tale anno. Pur essendo la dimensione di tale “effetto trascinamento” meglio valutabile nel corso dell’esercizio, si ritiene fin d’ora ragionevole attendersi un fatturato consolidato a fine 2013 su un livello di circa Euro 140 milioni, che poi – grazie all’assorbimento degli effetti della siccità, la ripresa del 8 basic-business e la crescita delle vendite da nuove registrazioni – è previsto raggiungere Euro 170 milioni nel 2014 e Euro 200 milioni nel 2015. Nel quadro sopra esposto, che rende superate le previsioni espresse nel marzo del 2011 per il 2013 e il 2014, Isagro sta lavorando a operazioni di natura straordinaria per la valorizzazione del proprio attivo di bilancio, con l’obiettivo di finanziare i propri programmi di sviluppo, minimizzando così il ricorso a nuovo debito bancario. D)Rafforzamento del management Nel corso degli ultimi mesi, anche alla luce del mutato contesto economico e degli effetti globali causati dalla forte siccità dell’estate 2012, il Vostro Gruppo ha attivato una importante azione di rafforzamento della propria struttura manageriale di vertice, con le nuove nomine dall’interno del Chief Operating Officer e del Chief Financial Officer e con l’inserimento dall’esterno del Group Director Marketing e, a partire dal prossimo aprile, del Group Director Sales, entrambi con consolidate esperienze in primarie società internazionali. La rinnovata squadra manageriale sta procedendo alla costruzione di un nuovo Business Plan per il periodo 2014-17 che sarà presentato nel quarto trimestre del corrente esercizio. 9 Mercato degli agrofarmaci Il mercato degli agrofarmaci convenzionali, escludendo cioè le sementi geneticamente modificate, in base alle stime preliminari fornite dalla società di rilevazione Phillips McDougall ha raggiunto nel 2012 un valore di circa US$ 47,2 miliardi (a livello di distribuzione), con un incremento in termini nominali del 7,4% rispetto al 2011. I principali fattori che hanno contribuito alla crescita del valore di mercato sono stati il prezzo dell’erbicida Glifosate, che si è stabilizzato su un livello più alto rispetto all’anno precedente, e la tenuta degli alti prezzi per le maggiori commodity agricole, con l’eccezione importante del cotone durante i mesi che ne hanno preceduto la semina in particolare in Brasile. L’Europa, che si conferma il principale mercato a livello mondiale, prima di quelli di Asia e Sud America, nel 2012 si è attestata su un valore di circa US$ 12,5 miliardi (+2,6% rispetto al 2011): più in particolare, in Europa settentrionale la precoce fine dell’inverno e le forti piogge in primavera hanno sostenuto il consumo di erbicidi e fungicidi per cereali; per contro, le zone mediterranee sono state colpite da condizioni di siccità durante la primavera e l’estate, con un impatto negativo sul consumo di fungicidi. In Europa centrale e orientale, poi, l’agricoltura ha sofferto prima di un inverno rigido e poi di una estate secca, con la conseguente riduzione della domanda di agrofarmaci, e specialmente di fungicidi. Il Nord America, con un volume d’affari di circa US$ 9 miliardi (+7,5% rispetto al 2011), ha avuto un inizio di stagione favorevole che è stato poi però seguito, durante i mesi estivi, da una siccità di eccezionale intensità, la maggiore degli ultimi cinquant’anni, con effetti particolarmente gravi nel corn-belt degli Stati Uniti in relazione al consumo di fungicidi. Anche il Canada ha registrato una discreta crescita rispetto al 2011, anno quest’ultimo interessato da avverse condizioni climatiche. Il Sud America, nonostante un inizio campagna gravato dalla siccità in Argentina e nel sud del Brasile, è stata l’area a maggior crescita rispetto al 2011 (+14%), arrivando a sfiorare i US$ 11,5 miliardi. L’incremento della domanda di mais, soia e canna da zucchero, e i prezzi elevati per le principali commodity agricole sono stati i principali fattori di crescita del mercato nel 2012. Occorre peraltro rilevare che si è osservata una riduzione rispetto al 2011 delle aree coltivate a cotone, a seguito del calo dei prezzi di tale commodity nelle prima parte dell’anno, con la conseguente decisione da parte degli agricoltori di dedicare minori superfici a questa coltura, a vantaggio di altre. In tale segmento, pertanto, si sono avute importanti pressioni sui volumi di domanda e sui prezzi dei fungicidi. L’Asia, con i suoi US$ 12,2 miliardi (+6% rispetto al 2011), si conferma il secondo mercato a livello mondiale dopo l’Europa. Cina e India rimangono i principali motori della crescita asiatica nonostante le gravi alluvioni che hanno colpito il sud-est della Cina e l’incerta stagione monsonica nel Subcontinente, mentre il mercato giapponese ha mostrato un netto recupero dopo il crollo del 2011 causato dagli effetti dello tsunami, segnando una crescita anno su anno del 5%. Nel 2012 il numero di acquisizioni di prodotti o di società del settore è stato significativamente più basso rispetto agli ultimi anni. Inoltre, nessuna delle operazioni finalizzate nel 2012 è stata di dimensione rilevante in ottica di consolidamento del settore: dal 2005, infatti, la maggior parte delle operazioni di fusione e acquisizione nell’industria agrofarmaceutica (se si esclude l’acquisizione del 60% di MAI 10 da parte di ChemChina nel 2011) ha coinvolto imprese di medie o piccole dimensioni. In tale contesto, dunque, sono risultate di notevole rilevanza le attività di scouting e di acquisizione di società o prodotti biologici da parte dei principali leader di settore, tra cui Bayer, Syngenta e BASF. Conto economico I Ricavi consolidati del Vostro Gruppo nel 2012 sono stati pari a Euro 148,32 milioni, in aumento del 2,8% rispetto ai Euro 144,32 milioni del 2011. Tale crescita, contenuta rispetto a quella stimata all’inizio del 2012, è stata il risultato: •da un lato, dello sviluppo delle vendite da nuove registrazioni di prodotti di proprietà, passate da circa Euro 14 milioni a circa Euro 28 milioni, in particolare in Brasile grazie alla nuova miscela a base di Tetraconazolo e Azoxystrobina sulla soia; •dall’altro lato, del calo di natura ciclica/congiunturale del Basic-business quale effetto: (i) in Brasile, di una riduzione delle aree coltivate a cotone per il calo del prezzo di tale commodity agricola nei mesi precedenti alla scelta di semina degli agricoltori e con conseguenti importanti pressioni su volumi e prezzi; (ii) in Europa, dei fenomeni di siccità durante i mesi estivi che hanno condotto ad un minor sviluppo di malattie fungine e di conseguenza ad un calo dei consumi di fungicidi. Si evidenzia, peraltro, che le condizioni di forte siccità nel 2012 negli Stati Uniti (mercato ove le vendite da nuove registrazioni nell’anno sono state inferiori rispetto al loro potenziale in condizioni “normali” e comunque in parte rimaste a stock presso i canali distributivi) e in Europa (dove parimenti permane un elevato livello di stock presso i distributori del Gruppo) determineranno un effetto di “trascinamento” sui volumi di vendita nel 2013, meglio valutabile nel corso dell’esercizio stesso. Quale effetto delle considerazioni sopra esposte, la composizione del fatturato per area geografica ha registrato nel 2012, rispetto all’esercizio precedente, un calo delle vendite in Italia (-13,5%) e un importante incremento di quelle sui mercati esteri (+9,8%), e in particolare nelle Americhe dove i ricavi sono cresciuti del 33,6% rispetto al 2011. La quota di fatturato da agrofarmaci realizzata all’estero è così aumentata dal 76,5% all’80,5%. Fatturato consolidato per area geografica (€ 000) Italia Resto d’Europa Americhe Asia Resto del Mondo Subtotale agrofarmaci Altri prodotti e servizi Ricavi consolidati Variazione2011 2012 27.289 29.701 49.745 27.634 5.705 19,5% 140.074 100,0% 21,2% 35,5% 19,7% 4,1% 8.250 148.324 11 -13,5% -0,3% +33,6% -1,8% -24,3% 31.561 29.795 37.235 28.127 7.536 23,5% 22,2% 27,7% 21,0% 5,6% +4,3%134.254 100,0% -18,0% 10.064 +2,8%144.318 L’EBITDA esclusi componenti non ricorrenti nel 2012 è stato pari a Euro 17,39 milioni, in crescita di Euro 5,79 milioni (+49,9%) rispetto all’esercizio precedente, passando così dall’8,0% all’11,7% dei ricavi consolidati. Tale importante aumento del margine operativo lordo è stato il risultato, da un lato, del miglioramento del mix dei prodotti venduti (per la maggior marginalità delle vendite da nuove registrazioni rispetto a quelle del Basic-business) e, dall’altro lato, della sostanziale stabilità rispetto al 2011 dei costi fissi (esclusi quelli per il Personale); detti elementi hanno più che compensato l’aumento dei costi del lavoro, quest’ultimo peraltro in linea con l’inflazione nei vari Paesi in cui opera il Vostro Gruppo e specialmente in India. Con riferimento poi alle poste non ricorrenti a livello di margine operativo lordo, si segnala che nel 2012 si sono avuti proventi non ricorrenti netti per Euro 1,42 milioni (rispetto agli Euro 1,86 milioni del 2011), rappresentati per Euro 1,95 milioni dal corrispettivo pagato da FMC Corporation per il diritto a co-sviluppare il nuovo fungicida della classe SDHi (scoperto dalla Ricerca di Isagro), al netto di accantonamenti straordinari per bonifiche ambientali per Euro 0,53 milioni. Considerando anche tali poste non ricorrenti, pertanto, l’EBITDA nel 2012 è risultato pari a Euro 18,81 milioni, in crescita di Euro 5,35 milioni (+39,8%) rispetto ai Euro 13,46 milioni del 2011. Conto economico consolidato 20122011 Differenze 148.324144.318 +4.006 +2,8% (26.039) (24.905) -1.134 (€ 000) Ricavi Memo: Costo del lavoro e acc. premi EBITDA esclusi non ricorrenti % sui Ricavi 17.385 11,7% Poste non ricorrenti nette 1.422 11.600 +5.785 +49,9% 8,0% 1.856 -434 EBITDA % sui Ricavi 18.807 13.456 +5.351+39,8% 12,7% 9,3% Ammortamenti: - immobilizzazioni materiali - immobilizzazioni immateriali - svalutazione/rival.ne (IAS 27) immobilizzazioni (4.092) (6.190) (983) EBIT Memo: EBIT esclusi non ricorrenti (4.411) (5.054) 2.456 +319 -1.136 -3.439 7.542 6.447+1.095 +17,0% 7.103 2.135 +4.968 +232,7% Interessi, commissioni e sconti finanziari Utili/perdite su cambi, strumenti derivati e altri Svalutazioni/rivalutazioni di partecipazioni Risultato ante imposte Memo: Ris. a/imposte esclusi non ricorrenti Imposte correnti e differite Risultato netto att. in funzionamento Risultato netto delle attività in dismissione (Utile)/perdita di terzi delle att. in dismissione Risultato netto 12 (5.927) 742 - (4.610) (2.590) 66 -1.317 +3.332 -66 2.357 1.918 (687) (4.999) +3.044 +6.917 (2.136) 2.791 -4.927 221 2.104 -1.883 - - 8.206 5 -8.206 -5 221 10.315 -10.094 n.a. n.a. -89,5% -97,9% L’EBIT esclusi non ricorrenti nel 2012 è stato pari a Euro 7,10 milioni, in crescita di Euro 4,97 milioni (+233%) rispetto a Euro 2,14 milioni del 2011, grazie ai già richiamati miglioramenti a livello di margine operativo lordo. Includendo, poi, anche le poste non ricorrenti a livello di risultato operativo, l’EBIT è aumentato di Euro 1,09 milioni (+17%) rispetto all’esercizio precedente, passando da Euro 6,45 milioni a Euro 7,54 milioni. Per quanto riguarda le citate poste non ricorrenti a livello di risultato operativo, si ricorda che nel 2012 esse includono anche l’effetto delle svalutazioni straordinarie di alcune immobilizzazioni immateriali della joint-venture ISEM S.r.l., che invece, nel 2011, erano state rivalutate per Euro 3,52 milioni. Con riferimento poi alle Poste finanziarie, esse sono state complessivamente pari a Euro 5,18 milioni, in miglioramento di Euro 1,95 milioni rispetto ai Euro 7,13 milioni registrati nel 2011, per effetto: • di proventi pari a Euro 0,74 milioni da operazioni di copertura contro i rischi di cambio e di aumento del prezzo della commodity rame, rispetto alla perdita di Euro 2,59 milioni registrata da tali operazioni nel 2011; • dei maggiori costi a livello di interessi, commissioni e sconti finanziari, cresciuti da Euro 4,61 milioni del 2011 a Euro 5,70 milioni del 2012, anche per l’aumento degli spread a livello bancario, oltre a una minusvalenza su crediti di natura finanziaria per Euro 0,23 milioni; • dell’assenza, nel 2012, di rivalutazioni di partecipazioni, che invece erano state pari a Euro 0,07 milioni nel 2011. Relativamente alle operazioni di copertura realizzate nel corso dell’esercizio dal Vostro Gruppo, si rammenta che esse sono esclusivamente a fronte di operazioni gestionali e non hanno, pertanto, alcun carattere speculativo: tuttavia, non soddisfacendo i requisiti previsti dallo IAS 39 relativamente alle coperture dei “rischi specifici”, queste operazioni vengono considerate di “trading” e quindi imputate, sia per la parte già realizzata che per quella non ancora realizzata, direttamente tra le componenti finanziarie del conto economico. Quale effetto di quanto sopra evidenziato, nel 2012 il Risultato ante imposte esclusi componenti non ricorrenti (i medesimi già ricordati a livello di risultato operativo) è stato pari a Euro 1,92 milioni, segnando così un’importante inversione di tendenza rispetto alla perdita di Euro 4,99 milioni del 2011; includendo, poi, anche i proventi non ricorrenti netti il Risultato ante imposte a livello consolidato è stato pari a Euro 2,36 milioni, evidenziando un incremento di Euro 3,05 milioni rispetto alla perdita di Euro 0,69 milioni del 2011. Il Risultato netto consolidato, infine, è stato positivo per Euro 0,22 milioni, rispetto ad un utile di Euro 10,31 milioni del 2011 che risentiva, tuttavia, oltre che dei già citati proventi non ricorrenti netti, anche (i) della sopravvenienza attiva di Euro 1,12 milioni registrata dalla Capogruppo in relazione alle imposte anticipate sulla perdita fiscale dell’esercizio 2007 (svalutate nel 2010 e poi riscritte a bilancio in seguito al cambiamento della normativa fiscale) e (ii) delle plusvalenze (Euro 8,21 milioni), registrate direttamente a livello di utile d’esercizio, relative alle operazioni straordinarie (concluse nella primavera del 2011) di dismissione delle partecipazioni detenute dal Vostro Gruppo nelle joint-venture distributive Isagro Italia S.r.l. e Sipcam Isagro Basil S.A.. 13 Stato patrimoniale Il Capitale investito netto consolidato è passato da Euro 133,68 milioni al 31 dicembre 2011 a Euro 135,92 milioni al 31 dicembre 2012, con un incremento di Euro 2,24 milioni, imputabile per la larga parte alle maggiori immobilizzazioni immateriali frutto della capitalizzazione degli investimenti in Ricerca & Sviluppo per la difesa straordinaria dei prodotti di proprietà già esistenti e per lo sviluppo/registrazione di quelli nuovi. Sintesi stato patrimoniale consolidato (€ 000) Capitale fisso netto Capitale circolante netto T.F.R. Capitale investito netto 31.12.201231.12.2011 Differenze 90.058 88.357 +1.701 +1,9% 49.349 48.596 +753 +1,5% (3.492) (3.273) -219n.a. 135.915 133.680 +2.235 +1,7% Finanziato da: Mezzi propri Posizione finanziaria netta di cui: - Debiti fin. a medio/lungo termine Rapporto Debt/Equity Totale 73.951 61.964 10.677 0,84 135.915 76.626 57.054 991 0,74 133.680 -2.675 4.910 +9.686 -3,5% 8,6% n.s. +2.235 +1,7% Più in particolare, il Capitale fisso netto è passato da Euro 88,36 milioni al 31 dicembre 2011 a Euro 90,06 milioni al 31 dicembre 2012, in aumento di Euro 1,70 milioni principalmente per: • l’aumento delle immobilizzazioni immateriali dovuto alla capitalizzazione degli investimenti per la difesa straordinaria dei prodotti di proprietà esistenti e per lo sviluppo/registrazione di quelli nuovi, maggiori rispetto ai relativi ammortamenti di periodo. Si rileva, in particolare, l’investimento per lo sviluppo del nuovo fungicida, appartenente alla categoria degli SDHi, oggetto di una forte accelerazione dopo la firma dell’accordo per il suo co-sviluppo a livello globale con FMC Corporation; • la riduzione delle immobilizzazioni materiali, dovuta, da un lato, agli ammortamenti di periodo e, dall’altro lato, al deprezzamento della Rupia indiana, che nel corso del 2012 è passata da 68,7 a 72,6 per Euro, determinando così la riduzione del valore di libro a livello consolidato delle immobilizzazioni materiali relative all’impianto chimico di Panoli della società controllata Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd. e denominate in valuta locale; • la crescita delle altre attività nette a medio/lungo termine, che includono le imposte differite in seno alla Capogruppo Isagro S.p.A.. Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2012 è stato pari a Euro 49,35 milioni, in aumento di Euro 0,75 milioni rispetto a Euro 48,60 milioni al 31 dicembre 2011 ma con una diversa composizione delle attività nette a breve termine, infatti: • i crediti commerciali sono passati da Euro 47,93 milioni a Euro 40,88 milioni, per effetto di operazioni di incasso anticipato dai clienti (per circa 6 milioni di Dollari americani in più rispetto al 2011) e di factoring pro-soluto (per circa 4 milioni di Euro in più rispetto al 2011); 14 • le rimanenze di magazzino sono aumentate da Euro 38,18 milioni a Euro 42,02 milioni, anche a causa dei minori volumi di vendite rispetto alle aspettative nel quarto trimestre del 2012; • i debiti commerciali, infine, sono diminuiti da Euro 37,21 milioni a Euro 33,18 milioni. Con riferimento poi alle fonti di finanziamento, i Mezzi propri al 31 dicembre 2012 erano pari a Euro 73,95 milioni, in calo di circa Euro 2,68 milioni rispetto a Euro 76,63 milioni registrati alla fine del 2011, principalmente per: • la riduzione (per un ammontare di Euro 1,15 milioni) della riserva di conversione delle attività in funzionamento dovuta al già citato deprezzamento della Rupia, che ha richiesto l’aggiustamento a livello consolidato, da un lato, delle attività detenute dalla società controllata indiana Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd. e, dall’altro, della rispettiva riserva di conversione; • il pagamento di dividendi, per un controvalore totale di Euro 1,75 milioni, agli azionisti della Capogruppo Isagro S.p.A., così come da delibera assembleare del 26 aprile 2012, che sono risultati superiori all’utile di esercizio. La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2012 era pari a Euro 61,96 milioni, segnando così un incremento di Euro 4,91 milioni rispetto a Euro 57,05 milioni al 31 dicembre 2011. Si segnala, peraltro, il netto miglioramento della composizione di tale posizione debitoria: infatti, mentre alla fine del 2011 essa era rappresentata pressoché integralmente da debiti bancari a breve termine, al 31 dicembre 2012 la componente a medio/lungo era salita a Euro 10,68 milioni (dagli Euro 0,99 milioni del 2011), grazie all’ottenimento della prima tranche da Euro 15 milioni di un prestito a medio/lungo termine, avente un plafond massimo di Euro 25 milioni, erogato dalla Banca Europea per gli Investimenti per il finanziamento degli investimenti in Ricerca & Sviluppo sostenuti da Vostro Gruppo nel quadriennio 2010-13. Conseguentemente, la parte residua di capitale di fisso netto non coperta da Mezzi propri, T.F.R. e Debiti finanziari netti a medio/lungo termine al 31 dicembre 2012 risultava pari a Euro 2,81 milioni contro i Euro 7,47 milioni dell’anno precedente. In ragione dei saldi sopra illustrati, il Rapporto Debt/Equity è così passato da 0,74 del 31 dicembre 2011 a 0,84 del 31 dicembre 2012. Il T.F.R., infine, è passato da Euro 3,27 milioni al 31 dicembre 2011 a Euro 3,49 milioni al 31 dicembre 2012. 15 Principali indicatori finanziari La tabella sottostante riporta i principali indicatori di natura finanziaria del Gruppo Isagro: Principali indicatori finanziari 20122011 N. azioni* (000) Utile base per azione (€) Mezzi propri per azione (€) R.O.E. R.O.I. Posizione finanziaria netta / EBITDA Capitale fisso netto/(Mezzi propri + TFR + PFN m/l termine) 17.500 17.500 0,01 0,59 4,23 4,38 0,3%13,5% 5,5%4,8% 3,29 4,24 1,02 1,09 * Escluse 50.000 azioni proprie Con riferimento ai principali indici finanziari, si evidenza che il calo del risultato netto rispetto al valore del 2011 ha portato alla contrazione dell’utile per azione da Euro 0,59 a Euro 0,01: nel 2012, infatti, il Vostro Gruppo non ha goduto degli stessi benefici economici dalle operazioni straordinarie che avevano caratterizzato l’esercizio precedente. Per la stessa ragione si è assistito anche a una riduzione del R.O.E. (Return on Equity o Risultato netto su mezzi propri), passato dal 13,5% del 2011 allo 0,3% del 2012. Il R.O.I. (Return on Investment o Risultato operativo su capitale investito netto), invece, è cresciuto dal 4,8% nel 2011 al 5,5% nel 2012, quale effetto dell’importante incremento del EBIT da un esercizio all’altro. Si segnala, infine, che è diminuito il rapporto tra la Posizione finanziaria netta (registrata al 31 dicembre) e l’EBITDA dell’esercizio, passato da 4,24 nel 2011 a 3,29 nel 2012: l’aumento dell’indebitamento finanziario, infatti, è stato più che compensato dalla maggiore redditività a livello di risultato operativo lordo. Risultati della capogruppo Isagro S.p.A. Al fine di meglio rappresentare i valori economici, patrimoniali e strategici del Vostro Gruppo, si ritiene opportuno presentare e commentare anche alcuni principali valori relativi alla capogruppo Isagro S.p.A.; essa, infatti, svolge non solo una funzione di coordinamento e indirizzo strategico, essendo la holding finanziaria del Gruppo, ma anche di centro di produzione, marketing e commercializzazione. La capogruppo Isagro S.p.A. ha chiuso l’esercizio 2012 con un livello di Ricavi pari a Euro 106,32 milioni, in calo di Euro 2,82 milioni (-2,6%) rispetto all’anno dovuto principalmente alle minori vendite di fungicidi a base di rame in Italia e in Europa occidentale, stante la siccità che ha colpito queste aree nei mesi estivi portando a un significativo calo della domanda di tali agrofarmaci. Peraltro, la contra- 16 zione del fatturato da prodotti rameici è stata parzialmente controbilanciata dal forte incremento delle vendite di formulati a base di Tetraconazolo, e in particolare della nuova miscela di Tetraconazolo + Azoxystrobilurina in Brasile. L’EBITDA esclusi componenti non ricorrenti è stato pari a Euro 8,41 milioni, segnando così una crescita di Euro 2,62 milioni (+30,1%) rispetto agli Euro 6,46 milioni del 2011; tale variazione è imputabile, da un lato, al miglioramento del mix dei prodotti e, dall’altro lato, alla sostanziale stabilità dei costi fissi; elementi questi che hanno più che compensato l’aumento dei costi del lavoro. Inoltre, tenendo conto anche di tali poste non ricorrenti (positive per Euro 1,42 milioni nel 2012, rispetto a un valore negativo di Euro 1,20 milioni nel 2011), l’EBITDA ha raggiunto un livello di Euro 9,83 milioni, in crescita di Euro 4,56 milioni (+86,6%) rispetto all’esercizio precedente. Il Risultato ante imposte, poi, è stato negativo per Euro 2,37 milioni rispetto all’utile di Euro 6,25 milioni dell’esercizio precedente, che includeva tuttavia il contributo di Euro 15,84 milioni dalle operazioni straordinarie concluse nella prima metà del 2011. Il Risultato netto, infine, è stato negativo per Euro 2,88 milioni, contro un utile netto di Euro 9,12 milioni nel 2011. Da un punto di vista patrimoniale, il Capitale investito netto di Isagro S.p.A. al 31 dicembre 2012 era pari a Euro 129,05 milioni, segnando così un aumento di Euro 6,38 milioni rispetto all’esercizio precedente, dovuto principalmente a: • l’incremento del capitale fisso netto, passato da Euro 98,17 milioni a Euro 101,14 milioni; • l’incremento del capitale circolante netto, passato da Euro 27,24 milioni a Euro 30,82 milioni. Tale livello di capitale circolante netto, al 31 dicembre 2012, risultava coperto da Mezzi propri per Euro 71,51 milioni (2011: Euro 76,14 milioni) e da una Debiti finanziari netti per Euro 57,54 milioni (2011: Euro 46,54 milioni), di cui Euro 9,40 milioni a medio/lungo termine (2011: Euro -0,50 milioni). Il Rapporto debt/equity è quindi staro pari a 0,80 (2011: 0,61). Osservazioni sul profilo finanziario e sulla continuità aziendale I risultati del 2012, nonostante le avversità climatiche legate ai fenomeni di siccità che hanno colpito il Nord America e l’Europa meridionale, dimostrano la solidità del modello di business fondato sullo sviluppo di nuove registrazioni di prodotti di proprietà: l’“effetto di trascinamento” della siccità sui volumi di vendita del 2013, tuttavia, rende necessario per il Vostro Gruppo il perfezionamento di operazioni straordinarie con l’obiettivo di contribuire ad autofinanziare i propri programmi di sviluppo, minimizzando così il ricorso a nuovo debito bancario. A tal riguardo, infatti, si evidenzia che le condizioni di forte siccità manifestatesi nel 2012 hanno comportato, pur in un quadro di risultati dalla gestione caratteristica in significativa crescita nel 2012 rispetto al 2011, il conseguimento di un livello di utile e di generazione di cassa sensibilmente inferiori a quelli prospettati dalle stime del Business Plan del marzo 2011 per il periodo 2011-2014 che, allo stato, sono da considerarsi sostanzialmente superate. Infatti, il settore in cui il Gruppo opera risulta essere influenzato da variabili esogene non controllabili come, appunto, le variazioni climatiche e di tempi di ottenimento delle registrazioni dei prodotti. 17 Parallelamente, il Vostro Gruppo intende proseguire nei propri programmi di investimento in Ricerca & Sviluppo che, avendo per loro natura un orizzonte temporale di medio-lungo termine, si ritiene non debbano essere influenzati, nel breve termine, da possibili eventi avversi di natura ciclica/congiunturale. Ciò, peraltro, anche alla luce del rilevante potenziale commerciale sottostante i progetti di sviluppo delle due nuove molecole (SDHi e Bio-agrofarmaco per applicazione al suolo) attualmente in pipeline. A tal fine, come già anticipato, è interesse prioritario del management di Isagro perseguire nel 2013 operazioni di natura straordinaria che, facendo leva su una parte dell’attivo di bilancio del Gruppo non adeguatamente valorizzato, possano, in un’ottica di ottimizzazione del portafoglio di attività complessivo, contribuire all’autofinanziamento delle esigenze di cassa per l’esercizio in corso. Nel quadro sopra esposto, la rinnovata squadra di vertice procederà nei prossimi mesi alla costruzione di un nuovo Business Plan per il periodo 2014-2017 a livello di Gruppo, che si reputa sarà completato dopo l’estate per poi essere sottoposto, nella seconda parte dell’anno, al Consiglio di Amministrazione della capogruppo Isagro S.p.A.. Nel frattempo, sia ai fini di supporto e monitoraggio delle attività gestionali che a quelli di verifica degli impairment test delle immobilizzazioni immateriali, e in particolare dei costi capitalizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti e formulati, è stato redatto e presentato al Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2013, e da quest’ultimo approvato, un documento contente le previsioni per l’esercizio in corso e le stime preliminari per il periodo 2014-2017 relative alla sola capogruppo Isagro S.p.A. e per il periodo 2013 – 2015 relative al Gruppo. Tali documenti sono stati redatti tenendo in considerazione ipotesi ragionevoli e prudenti che riflettono anche le previsioni legate al trascinamento degli effetti della significativa ed inusuale siccità occorsa nel 2012. Gli Amministratori ritengono quindi che le stime preliminari sopracitate siano ragionevoli e realizzabili, come desumibile tra l’altro dall’esperienza storica da cui si evince che, escludendo l’effetto delle variabili non controllabili già descritte, le previsioni sono state sostanzialmente confermate dai dati consuntivi. Tali documenti confermano inoltre il piano di investimenti in Ricerca & Sviluppo del 2013 grazie, anche, ad alcune operazioni di natura straordinaria. Tali operazioni sono principalmente rappresentate dalla cessione di almeno una molecola di proprietà, oltre che ad accordi inerenti i diritti su altri prodotti in business/aree geografiche attualmente non coperti dal Vostro Gruppo. Come evidenziato più avanti nel paragrafo sugli “Eventi Successivi alla chiusura del bilancio di esercizio 2012”, la più rilevante di tali operazioni, inerente la cessione di una molecola della joint-venture ISEM S.r.l., è già stata oggetto di una offerta vincolante di acquisto ricevuta a marzo 2013 ed accettata dal Consiglio di Amministrazione di ISEM S.r.l.. Alla luce di quanto sopra esposto, il bilancio è stato redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale: il Vostro Gruppo, infatti, ha valutato che, pur in presenza del noto difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dallo IAS 1 §25) sulla continuità aziendale, anche alla luce dei risultati 2012 e in considerazione delle azioni già intraprese per fronteggiare i cambiamenti che stanno interessando alcuni prodotti e mercati su cui opera Isagro e della sua flessibilità industriale e finanziaria. 18 Attività di Ricerca & Sviluppo A)Ricerca innovativa L’attività di Ricerca Innovativa si è concentrata nel corso del 2012 su due linee di ricerca miranti all’ottenimento rispettivamente di: (i) un nuovo fungicida a largo spettro, che si aggiungerebbe a quello appartenente alla classe SDHi avviato allo sviluppo nel 2012, e (ii) un nuovo erbicida graminicida anche se, per quest’ultimo progetto, si è potuto dare poco spazio all’attività di ricerca nell’ultima parte dell’anno in quanto si è data priorità allo studio del nuovo fungicida SDHi, che è ora in fase di sviluppo. È proseguito, inoltre, lo studio finalizzato all’identificazione di nuovi formulati a base di rame in grado di agire a dosi particolarmente ridotte e con uno spettro d’azione più ampio rispetto a quelli attualmente sul mercato. Con riferimento al progetto del nuovo fungicida a largo spettro, esso si ispira ad una classe chimica già oggetto di alcuni brevetti ma non ancora in fase di sviluppo noto presso alcuna azienda del settore – e quindi collocabile a metà strada tra l’innovazione “radicale” e quella “imitativa”. I primi studi condotti su questo fungicida hanno mostrato una significativa efficacia biocida accompagnata da un ampio spettro d’azione. Per quanto riguarda invece la ricerca su una nuova linea di erbicidi, si è abbandonata la classe degli inibitori della para-idrossipiruvato di-ossigenasi per concentrarsi su una classe di erbicidi selettivi per le graminacee, in analogia con alcuni prodotti appena lanciati sul mercato, seppur con una chimica completamente innovativa. B)Sviluppo prodotti Di seguito viene presentata l’attività di sviluppo svolta nel corso del 2012, divisa per famiglia di prodotto: • IR6141 (o Kiralaxyl® o Benalaxyl-M) – isomero attivo del Benalaxyl Il processo per l’inclusione nell’Annex I del Regolamento 1107 del 2009 è nelle fasi finali. L’unico punto ancora aperto (modellistica per la predizione della presenza della sostanza e dei suoi metaboliti nelle acque di falda) è stato oggetto di discussione fra gli esperti della Commissione, l’European Food Safety Agency (EFSA) e i diversi Stati membri. L’inclusione è attesa nel corso del 2013, con un ritardo nelle tempistiche registrative che non ha comunque avuto impatto sulle vendite, grazie all’estensione della validità delle registrazioni provvisorie da parte dell’autorità competente. Più in particolare, l’attività di sviluppo nel corso del 2012 si è concentrata sui seguenti progetti: − follow-up del processo di inclusione del Kiralaxyl nell’Annex I del Regolamento 1107 del 2009; − preparazione dossier per la registrazione del Kiralaxyl negli Stati Uniti per il trattamento delle sementi; − esecuzione studi per la registrazione del formulato Kiralaxyl + rame ossicloruro + rame idrossido WG su vite e colture orticole in Europa; 19 − completamento degli studi necessari per richiedere l’ottenimento dell’import tolerance negli Stati Uniti (ossia l’autorizzazione per l’importazione di prodotti agricoli, o loro derivati, nel rispetto di determinati livelli massimi di residui chimic) che consentirà ad Isagro di consolidare le proprie vendite in alcuni segmenti di mercato molto importanti come quello della vite in Francia. • IR5878 (o Orthosulfamuron) – erbicida per il riso, regolatore di crescita per la canna da zucchero È stata ottenuta la registrazione del prodotto sulla coltura del riso in vari Paesi, tra cui India, Malesia, Egitto, Turchia e Costa d’Avorio, benché la data di ottenimento non abbia sempre consentito il lancio commerciale nel corso dell’anno, permettendo tuttavia di programmarlo per il 2013. Si segnala, inoltre, la conclusione del lungo processo che ha portato alla registrazione definitiva (a sostituzione di quella temporanea rilasciata precedentemente e prossima alla scadenza) del prodotto in Cina. Nel mese di luglio, inoltre, è stata ottenuta la registrazione come regolatore di crescita sulla canna da zucchero in Brasile, che ha permesso un significativo aumento delle vendite nel quarto trimestre. A livello Europeo, l’attività di sviluppo si è concentrata invece sugli studi per l’inclusione della sostanza attiva in Annex I. Si è proceduto, in particolare, all’analisi della valutazione espressa sul dossier registrativo da parte degli Stati membri, per rispondere alle autorità competenti nel termine di febbraio 2013. Infine, si è proceduto alla valutazione preliminare dei potenziali commenti e quesiti che l’EPA (Environmental Protection Agency) negli Stati Uniti potrebbe avanzare in occasione della prossima revisione della sostanza attiva, prevista a partire dal primo trimestre 2013. • IR5885 (o Valifenalate) – fungicida antiperonosporico Nel corso del 2012 sono state ottenute numerose registrazioni di diversi formulati a base di Valifenalate e, in particolare, di miscele con il Mancozeb. Le autorizzazioni riguardano in prevalenza l’Europa (Belgio, Italia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria) ma anche Marocco, Tailandia e Cile. Con riferimento all’inclusione del principio attivo in Annex I, si rileva che si è giunti alle fasi conclusive del processo: l’EFSA, infatti, sta esaminando le informazioni ricevute a novembre per finalizzare la propria valutazione. Sono proseguiti, inoltre, gli studi necessari per l’ottenimento dell’import tolerance, la cui presentazione della domanda è prevista entro la prima metà del 2013. Nel mese di dicembre, infine, come pianificato, è stato inviato allo Stato relatore per la zona Sud Europa (Francia) il dossier per la registrazione del nuovo formulato Valifenalate + rame ossicloruro + rame idrossido WG. • IR9792 (o inibitore della Succinato Deidrogenasi o SDHi) – fungicida ad ampio spettro È cominciato nel corso dell’anno lo sviluppo del nuovo fungicida originato nel 2010 dalla Ricerca Innovativa di Isagro; tale fungicida appartiene alla classe degli inibitori della Succinato Deidrogenasi (o “SDHi”) che, negli ultimi diciotto mesi, ha rappresentato un’importante novità nel mercato dei fungicidi (e in particolare di quelli per il trattamento delle malattie dei cereali), grazie al lancio di alcuni nuovi SDHi con caratteristiche innovative rispetto al passato da parte di BASF, Bayer e Syngenta. 20 Le prove sin qui effettuate sia in serra che in campo suggeriscono che il composto sviluppato da Isagro avrebbe le medesime caratteristiche innovative dei prodotti concorrenti appartenenti alle multinazionali dianzi citate; distribuendo queste ultime i propri prodotti tramite reti di proprietà, si aprirebbero per Isagro potenziali spazi di mercato su quei canali distributivi indipendenti o appartenenti ad altri gruppi multinazionali che non abbiano accesso a tale categoria di prodotto innovativo, in aggiunta ai canali distributivi direttamente presidiati da Isagro. Nell’ultimo trimestre del 2012 in collaborazione con FMC (con la quale Isagro ha siglato un accordo per il co-sviluppo di questa molecola) è stato approntato il piano di registrazione per l’autorizzazione del principio attivo in Europa, Stati Uniti e Brasile. Sono altresì state definite le prove di campo per la stagione 2013 ed è cominciata la sintesi del primo macro campione per le attività del 2013. • Tetraconazolo – fungicida ad ampio spettro Nel corso del 2012 si è completata l’ultima fase (Step 2) del processo di revisione straordinaria del Tetraconazolo, intrapreso dopo l’inclusione di questo principio attivo in Annex I, ossia l’elenco a livello di Unione Europea di molecole approvate per l’impiego in agricoltura, con l’invio alle autorità competenti dei dossier registrativi concernenti i numerosi formulati a base di Tetraconazolo oggetto di difesa in Europa . L’attività di sviluppo, invece, è stata concentrata principalmente sul progetto di estensione d’uso e di difesa del Mettle® negli Stati Uniti e sulla registrazione della miscela Tetraconazolo + Azoxystrobin (il cui marchio principale è Domark® XL) in Brasile ed in alcuni altri paesi dell’America Latina e in Cina. Si evidenzia che la prima delle due registrazioni attese nell’esercizio per tale prodotto in Brasile è stata ottenuta nel corso del primo semestre, mentre la seconda, “clone” della prima, è stata ottenuta nel mese di dicembre, non in tempo quindi per la campagna del 2012. Nell’ultimo trimestre, infine, è stata sottoposta la domanda di estensione su altre colture per il formulato in questione. • Prodotti rameici Si è completata l’ultima fase (Step 2) del processo di revisione straordinaria dei prodotti rameici, intrapreso dopo l’inclusione in Annex I dei tre sali di rame Ossicloruro, Idrossido e Solfato di rame, con l’invio alle autorità competenti dei dossier registrativi concernenti i numerosi formulati a base di rame oggetto di difesa in Europa. È inoltre proseguito lo sviluppo di alcuni nuovi prodotti a minore dosaggio e a ridotto impatto ambientale a base della miscela di Ossicloruro e Idrossido principalmente in Europa. •Biostimolanti Prosegue il piano di sviluppo dei Biostimolanti in Brasile, Cina e Stati Uniti, nonché in alcuni paesi dell’Europa dell’est, dove si stanno eseguendo programmi di prove di campo su varie colture. • Prodotti microbiologici L’attività di sviluppo ha riguardato soprattutto la richiesta per l’estensione d’uso del Remedier sul “mal dell’esca della vite” in Italia, che si stima porterà nei prossimi anni ad una importante crescita delle vendite di tale prodotto, oltre che all’ampliamento/ completamento dei dossier registrativi per altri paesi. 21 •Feromoni Continua l’attività di sviluppo sul progetto Ecodian® per il controllo di un insetto molto dannoso su diverse colture ad alto reddito, la cui richiesta di registrazione in Italia è prevista nel corso del 2013. • Bio-agrofarmaco per applicazione a suolo Nel corso dei primi nove mesi del 2012, infine, è stata intrapresa l’attività di sviluppo di un nuovo bio-agrofarmaco per applicazione a suolo rivolto inizialmente al solo mercato statunitense, frutto dell’attività di scouting di Isagro S.p.A. e sviluppato dalla controllata Isagro USA, Inc. con prospettive di vendita a partire dal 2014. C)Nuove registrazioni Nel corso del 2012 sono state ottenute 40 nuove registrazioni, tra le quali si segnala, come già detto, quella della nuova miscela di Tetraconazolo + Azoxystrobin sulla soia in Brasile, alla quale ha fatto seguito quella in Uruguay. Nuove registrazioni e estensione d’uso su altre colture (e.g. riso, caffè, grano, mais, fagioli, cotone) di questa nuova miscela nei principali paesi dell’America Latina seguiranno nel biennio 2013-14. Per quel che riguarda il Tetraconazolo, sono stati inoltre ottenuti l’estensione di uso del formulato Eminent® su barbabietola da zucchero in Russia e il recupero della registrazione del Domark® in Egitto. Si segnalano, poi, le registrazioni della miscela Kiralaxyl + Mancozeb WG e di Valifenalate + Mancozeb WG (sotto differenti marchi, tra cui: Valis® M; Java® M; Emendo® M – clone a nome di Chemtura) in Italia. A queste si aggiungono nuove registrazioni per il Valifenalate in Centro e Sud Europa (Repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Belgio), in Africa (Marocco) e Sud America (Cile). Per quanto riguarda invece i fungicidi a base di rame, si segnala l’ottenimento di due nuove registrazioni in Asia: Malesia (Airone SC) e Taiwan (Airone SC). Infine, con riferimento all’erbicida Orthosulfamuron, sono state registrate due nuove miscele (con Quinclorac e con Halosulfuron) per il riso negli Stati Uniti, sotto il nome commerciale di Strada Pro e Strada XT2 blend. Si segnala inoltre la registrazione della formulazione granulare straight su canna da zucchero in Brasile (STRADA 50WG) che si aggiunge alle altre ottenute nel corso dell’anno in Asia (India, Malesia), Medioriente (Turchia) e Africa (Egitto). È stata altresì ottenuta la registrazione permanente (validità: 5 anni) in Cina che sostituisce quella temporanea (validità: 3 anni con rinnovo annuale). 22 Principali eventi del 2012 Si riportano di seguito i principali eventi avvenuti nel corso del 2012: A)Ottenimento della prima tranche di un finanziamento a medio-lungo termine dalla Banca Europea degli Investimenti Il 24 aprile 2012, dopo l’ottenimento delle necessarie garanzie bancarie da parte di BNL-BNP Paribas, SACE e UBI, Isagro ha finalizzato la prima tranche da Euro 15 milioni di un finanziamento a medio/lungo termine della Banca Europea per gli Investimenti a supporto del programma di ricerca, innovazione e sviluppo del Gruppo nel periodo 2010-2013. Il finanziamento, che prevede un importo massimo di Euro 25 milioni e una durata di 6 anni, con 18 mesi di pre-ammortamento, è stato deliberato da parte della BEI al termine di un processo di due-diligence tecnico-scientifica e finanziaria. Prova questa della validità delle strutture e dei programmi di ricerca, innovazione e sviluppo messi in atto negli ultimi anni. Il Vostro Gruppo, peraltro, sta perseguendo l’obbiettivo di ottenere, nella prima metà del 2013, l’erogazione della seconda tranche (per un ammontare massimo di Euro 10 milioni) del suddetto finanziamento a medio/lungo termine da parte della BEI. B)Approvazione del bilancio 2011 con distribuzione di un dividendo di euro 0,10 per azione In data 26 aprile 2012, l’Assemblea degli Azionisti della capogruppo Isagro S.p.A. ha approvato il Bilancio d’esercizio 2011, accettando la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo pari a Euro 0,10 per azione, con data di stacco della cedola e di pagamento avvenuti rispettivamente il 28 maggio e il 31 maggio 2012. C)Rinnovo del consiglio di amministrazione L’Assemblea degli Azionisti di Isagro S.p.A. del 26 aprile 2012 ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica fino all’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2014. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto dai seguenti sette membri, tutti eletti sulla base dell’unica lista presentata dal socio di maggioranza Holdisa S.r.l.: Giorgio Basile (Presidente); Maurizio Basile (Vice Presidente); Paolo Piccardi; Carlo Porcari; Adriana Silvia Sartor (Amministratore indipendente); Elena Vasco (Amministratore indipendente); Antonio Zoncada (Amministratore indipendente). Nella sua prima riunione, in data 10 maggio 2012, il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A. ha approvato la costituzione di tre comitati interni al Consiglio stesso: •il comitato nomine e remunerazione, composto da Adriana Silvia Sartor (Presidente), Carlo Porcari ed Antonio Zoncada; •il comitato controllo e rischi, composto da Antonio Zoncada (Presidente), Adriana Silvia Sartor ed Elena Vasco; •il comitato Amministratori Indipendenti, composto da Antonio Zoncada (Lead Independent Director), Adriana Silvia Sartor ed Elena Vasco. Nel corso della stesso Consiglio di Amministrazione è stato poi rinnovato l’Organismo di Vigilanza, composto da: Renato Colavolpe (Presidente), Antonio Zoncada e Laura Trovato (Responsabile 23 Internal Auditing). Nella successiva riunione consiliare, tenutasi il 21 maggio 2012, sono stati approvati i Regolamenti e i budget del comitato nomine e remunerazione e del comitato controllo e rischi, nonché l’importo dei compensi spettanti ai componenti dei medesimi comitati. Si segnala, inoltre, che il Consigliere indipendente Elena Vasco ha rassegnato le proprie dimissioni quale membro del comitato controllo e rischi, con efficacia dal 1° gennaio 2013, a causa di sopravvenuti impegni che non le consentono di dedicare a tale attività il tempo reputato necessario. Per effetto di tali dimissioni, il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data 8 febbraio 2013, dopo aver valutato che tale comitato può essere composto da due soli Consiglieri, purché indipendenti, secondo quanto previsto dall’art. 4.C.1. del Codice di Autodisciplina delle società quotate, ha deliberato: • di approvare la ridotta composizione a due membri, effettiva dal 1° gennaio 2013, nelle persone dei due attuali componenti del comitato signori Adriana Silvia Sartor e Antonio Zoncada; • di approvare il nuovo Regolamento del comitato controllo e rischi, nel quale sono state introdotte alcune modifiche con riferimento all’art. 2, che ne disciplina la composizione, e all’art. 5.4, che stabilisce la validità delle riunioni. D)Conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti a Deloitte & Touche L’Assemblea degli Azionisti di Isagro S.p.A. del 26 aprile 2012 ha deliberato di conferire alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. l’incarico di revisione legale del Bilancio d’esercizio e del Bilancio consolidato del Gruppo, nonché l’incarico di revisione limitata della relazione semestrale, per il novennio 2012-2020. E)Nomina del nuovo Chief Financial Officer e dirigente preposto Con decorrenza 1° maggio 2012, Ruggero Gambini è stato nominato Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Ruggero Gambini, laureato in Economia, è entrato in Isagro nel 2000 occupandosi di controllo di gestione, pianificazione strategica e finanziaria, Investor Relations e operazioni straordinarie. Dal 2003 al 2006 è stato Financial Controller e Investor Relations Manager, mentre dal 2006 al 2008 ha ricoperto il ruolo di Direttore finanza, controllo e coordinamento amministrativo presso l’allora partecipata Sipcam Isagro Brasil S.A.; nel 2008 è rientrato in Italia come Direttore Finanza e Controllo inizialmente per la Isagro S.p.A. e poi per il Gruppo. F)Nomina del nuovo Chief Operating Officer – Direttore Generale Operations Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A., riunitosi in data 27 giugno 2012, ha nominato Roberto Bonetti nuovo Chief Operating Officer – Direttore Generale Operations, con decorrenza dal 1° luglio 2012. Roberto Bonetti, ingegnere chimico, è entrato in Isagro nel 2002 con la responsabilità degli investimenti industriali, seguendo diversi progetti sia negli stabilimenti italiani che in quello indiano di Panoli. Nel 2004, poi, è stato nominato Project Manager per la realizzazione dello stabilimento di Bussi sul Tirino per la sintesi chimica del Tetraconazolo. Dal 2006 al 2008 ha ricoperto il ruolo di Investor Relations Manager, per poi tornare nell’area industriale come Direttore di gruppo Produzione e Supply Chain. 24 G)Ottenimento della registrazione dell’Orthosulfamuron sulla canna da zucchero in Brasile Nel mese di luglio la joint-venture al 50% ISEM S.r.l. ha ottenuto la registrazione per l’erbicida di proprietà Orthosulfamuron sulla canna da zucchero in Brasile, che ne ha permesso lo sfruttamento commerciale a partire dall’ultimo trimestre del 2012. H)Accordo di collaborazione per la Ricerca & Sviluppo con FMC Corporation In data 24 settembre 2012, Isagro ha reso noto di aver firmato un accordo di collaborazione con FMC Corporation (una società chimica americana, diversificata e con più di un secolo di storia) per il co-sviluppo di un nuovo fungicida a largo spettro d’azione, originato dalla Ricerca Innovativa di Isagro e appartenente alla famiglia chimica delle carbossammidi (SDHi), con possibilità di impiego in tutto il mondo. Tale accordo conferma, da un lato, l’impegno di Isagro nella ricerca di nuove molecole ad elevato potenziale commerciale e, dall’altro lato, l’interesse dell’Azienda di continuare a stabilire alleanze di lungo periodo con partner industriali complementari in modo da ridurre il profilo di rischio degli investimenti nello sviluppo di nuovi principi attivi e aumentare l’estrazione di valore dai prodotti di proprietà. I) Termine anticipato del Joint Discovery Agreement con Chemtura Agrosolutions In coerenza con le linee strategiche riepilogate in apertura della Relazione, Isagro e Chemtura AgroSolutions hanno concordato il termine anticipato del Joint Discovery Agreement con effetto dal 1° gennaio 2013. Come indicato nella nota n. 24 della Nota integrativa, l’accordo nell’esercizio 2012 ha generato ricavi per il Gruppo per 759 migliaia di euro. Si segnala altresì che l’interruzione anticipata del contratto non ha comportato l’addebito di alcuna penalità contrattuale. J)Fusione Isagro Ricerca S.r.l. in Isagro S.p.A. Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A., riunitosi il 25 settembre 2012, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l. in Isagro S.p.A., redatto ai sensi degli articoli 2505, comma 1 e 2501-ter del Codice Civile, sulla base delle situazioni patrimoniali al 30 giugno 2012 delle due società. In considerazione del fatto che Isagro Ricerca S.r.l. è interamente posseduta da Isagro S.p.A., detta operazione di fusione per incorporazione, che è finalizzata all’ottimizzazione di costi e servizi in un’ottica di incremento dell’efficienza operativa, non comporta alcun concambio né aumento di capitale. Nella successiva seduta del 7 novembre 2012, con verbale a rogito notaio Cesare Bignami n. rep. 113454/35951 (iscritto presso il Registro Imprese di Milano il 9 novembre 2012, prot. n. 300578/2012), il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di approvare la fusione. In forza di atto stipulato il 15 gennaio 2013 a rogito notaio Cesare Bignami n. rep. 113760/36104 (iscritto presso il Registro Imprese di Milano il 24 gennaio 2013 prot. n. 15937), la società Isagro Ricerca S.r.l. è stata fusa per incorporazione nella Isagro S.p.A.. Gli effetti fiscali e contabili della suddetta fusione decorrono dal 1° gennaio 2013, mentre gli effetti civilistici decorrono, ai sensi dell’art. 2504-bis del codice civile, dal 24 gennaio 2013. K)Semplificazione normativa ex delibera CONSOB n. 18079 del 20.02.2012 Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A., riunitosi il 25 settembre 2012, ha deliberato, ai sensi dell’art. 3 della Delibera CONSOB n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di 25 opt-out di cui agli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB n. 11971/99 (c.d. Regolamento Emittenti), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione. L)Cancellazione di ISI S.r.l. in liquidazione dal registro delle imprese Il 18 ottobre 2012 Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione, società controllata al 50% da Isagro S.p.A., è stata definitivamente cancellata dal competente Registro delle Imprese. Risorse umane Gli organici effettivi alla data del 31 dicembre 2012 erano pari a 620 unità, così suddivise: Numero dipendenti 31/12/2012 Dirigenti/Executives Quadri Impiegati* Operai Totale 31/12/2011 53 134 316 117 620 Differenza 48+5 135-1 336-20 100+17 619+1 * Include “Qualifiche speciali” L’andamento dell’organico relativo all’anno 2012, rispetto al 2011, non rileva sostanziali differenze, in quanto si è consolidata, da un punto di vista organizzativo, la struttura in essere nell’ultimo trimestre del 2011. Nel 2012 il rapporto con le Organizzazioni Sindacali si è generalmente mantenuto su un piano di collaborazione costruttiva che ha caratterizzato il normale andamento delle relazioni industriali. Nello specifico tale politica ha consentito: • la condivisione dell’applicazione delle flessibilità organizzative offerte dal CCNL, principalmente nei siti industriali, al fine di garantire le diverse richieste produttive stagionali; • il rinnovo degli accordi annuali relativi alla contrattazione di secondo livello sul Premio di Partecipazione (obiettivi di produttività); • la sottoscrizione, nel mese di dicembre 2012, dell’accordo sindacale con le OO.SS. di Pescara, per il sito produttivo di Bussi sul Tirino della Capogruppo Isagro S.p.A., con il quale, a seguito di una straordinaria diffusione e intensità della siccità, che ha determinato, principalmente nella seconda parte dell’anno, una sensibile riduzione dei consumi di prodotti a base di Tetraconazolo rispetto alle previsioni con la creazione di un importante stock di materiale invenduto presso la catena distributiva alla fine dell’esercizio, è stato condiviso un periodo di sospensione delle attività 26 produttive con l’intervento della CIGO (Cassa Integrazione Guadagni a regime Ordinario) pari a 13 settimane, dal 7 gennaio al 7 aprile 2013, che interessa la totalità della forza lavoro (14 unità) del sito stesso. Sulla base delle attuali previsioni di vendita per il 2013 si prevede che l’attività produttiva presso il sito di Bussi sul Tirino possa riprendere l’8 aprile 2013. Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001 Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A. ha provveduto, in data 2 agosto 2012, ad aggiornare il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (di seguito anche “Modello”) recependo le novità normative e giurisprudenziali in materia in vigore a tale data. Si segnala che, nel corso del secondo semestre 2012, è stato ampliato il catalogo dei reati-presupposto della responsabilità ex D.Lgs. 231/2001 per effetto dell’evoluzione del quadro normativo, di seguito richiamato: • D.Lgs. 109/2012, del 25 luglio 2012, ha introdotto l’art. 25-duodecies “Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare”; • Legge 190/2012, del 6 novembre 2012, ha introdotto l’art. 25 “Induzione indebita a dare o promettere utilità” e l’art. 25-ter “Corruzione tra privati”. In considerazione di quanto sopra, Isagro ha avviato, nel mese di febbraio 2013, su proposta dell’Organismo di Vigilanza, l’attività di aggiornamento/integrazione del risk-assessment e conseguente aggiornamento/integrazione del Modello per riflettere i cambiamenti derivanti dalla citata evoluzione normativa nonché gli impatti sul contenuto del Modello conseguenti alla fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l. (società già detenuta al 100% da Isagro S.p.A.), occorsa nel mese di gennaio 2013. Il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello e di curarne l’aggiornamento è affidato all’Organismo di Vigilanza che è stato rinnovato con la delibera del Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A. del 10 maggio 2012. Tale Organismo, il cui mandato triennale scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014, presenta una struttura collegiale al fine di soddisfare i requisiti di indipendenza, autonomia, professionalità e continuità d’azione richiesti dal D.Lgs. 231/2001. L’Organismo di Vigilanza, in particolare, riferisce in merito all’attuazione del Modello, e alle eventuali criticità, direttamente al Consiglio di Amministrazione mediante una rendicontazione semestrale. Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A. ha poi approvato il Codice Etico di Gruppo al fine di rendere le regole di condotta e i principi di comportamento in essere presso Isagro S.p.A. adottabili anche presso le società estere del Gruppo. Tale documento, che definisce i principi di condotta negli affari, gli impegni deontologici richiesti ad amministratori, dipendenti e collaboratori nonché le regole di condotta verso l’insieme degli stakeholder, è parte integrante del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo. Codice di Autodisciplina e Relazione di Corporate Governance Il Comitato per la Corporate Governance ha emanato, in data 5 dicembre 2011, una nuova edizione del Codice di Autodisciplina delle società quotate. In particolare, è stata rafforzata la centralità dell’azione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati interni al Consiglio nonché la loro componente “indipendente”. È stata posta, poi, una particolare enfasi sul ruolo della funzione di Internal Auditing e 27 sono state riviste le raccomandazioni in tema di controllo interno, al fine di perseguire una razionalizzazione del sistema di controlli. Nel corso della riunione tenutasi in data 13 marzo 2012, il Consiglio di Amministrazione di Isagro ha esaminato i contenuti e le novità introdotte dal sopra citato Codice di Autodisciplina e ha approvato la sua adozione. Procedimenti giudiziali Nel corso del secondo semestre del 2010 Isagro S.p.A. ha chiesto di essere ammessa al passivo di Caffaro S.r.l. in amministrazione straordinaria in relazione al credito vantato in virtù della garanzia rilasciata da Caffaro a favore di Isagro, con il contratto preliminare di compravendita di ramo d’azienda del 4 luglio 2001, per i costi relativi all’esecuzione delle opere di bonifica del sito di Aprilia. Il Tribunale di Udine, con decreto che ha dichiarato esecutivo lo stato del passivo, ha rigettato la domanda ritenendo la pretesa di Isagro un credito eventuale e futuro, la cui esistenza sarebbe ancora da verificare. Isagro ha avanzato quindi opposizione a tale decisione e il Giudice ha disposto la consulenza tecnica d’ufficio al fine di accertare la necessità o meno degli interventi nonché i costi. Il consulente tecnico d’ufficio (di seguito anche “CTU”) ha depositato la propria relazione peritale, che attesta la necessità di eseguire interventi di bonifica sul sito per Euro 1,2 milioni. Su richiesta di Isagro, che non ritiene congrua la stima operata dal consulente tecnico, lo stesso è stato convocato dal Giudice per chiarimenti nell’udienza del 23 novembre 2011. A tale udienza, il Giudice ha ritenuto di dovere chiedere informazioni al Comune di Aprilia circa lo stato della Conferenza dei Servizi a suo tempo avviata in relazione alla bonifica del sito. In attesa di ricevere le informazioni richieste dal Comune di Aprilia, la causa è stata rinviata all’udienza del 16 aprile 2012. A tale udienza, non avendo il Comune di Aprilia risposto alla richiesta di informazioni che il Giudice aveva formulato, il CTU nominato è stato incaricato di assumere tali informazioni direttamente presso gli uffici del Comune assegnando un termine di 90 giorni per adempire l’incarico. Il CTU ha adempiuto all’incarico ricevuto, reperendo la documentazione relativa alla Conferenza dei Servizi presso il Comune di Latina, e precisando al giudice che la stessa risulta ferma dal mese di agosto 2009. Il Giudice ha da ultimo accolto la richiesta di Isagro e ha disposto un supplemento di CTU per determinare il costo delle opere necessarie per la bonifica del sito, laddove il CTU si era nella precedente relazione limitato a considerare quelle per la messa in sicurezza del sito stesso. Le operazioni peritali, che hanno preso il via lo scorso 16 gennaio 2013, dovranno sostanziarsi in una relazione che dovrà essere depositata entro il 16 maggio 2013. Il Giudice ha pertanto rinviato la causa all’udienza del 27 maggio 2013. Per il medesimo credito è stata chiesta anche l’insinuazione al passivo di Snia S.p.A., anch’essa in amministrazione straordinaria, in qualità di socio unico di Caffaro e quindi obbligato in solido. Dal momento che il Tribunale di Milano ha rigettato tale istanza, Isagro ha predisposto e depositato opposizione allo stato passivo al fine di ottenere l’ammissione del credito al passivo di Snia. All’esito di questo procedimento, con decreto del 13 dicembre 2011, il Tribunale di Milano ha rigettato il ricorso di Isagro S.p.A., ritenendo il credito da essa avanzato nei confronti di Snia eventuale e futuro. Isagro ha pertanto impugnato tale decisione con ricorso in Cassazione, per cui si è in attesa della fissazione dell’udienza per la discussione. 28 Peraltro, si ritiene che non vi sia la sussistenza di obblighi relativi al sostenimento di costi legati all’operazione di bonifica del sito di Aprilia in quanto Isagro S.p.A. non è responsabile dell’inquinamento. Si rimanda alla nota n. 41 delle Nota illustrativa del bilancio per l’informativa di dettaglio riguardo a questo e altri procedimenti giudiziari. Rapporti con parti correlate Per quanto concerne i rapporti con le parti correlate, si rimanda a quanto indicato nel relativo paragrafo della Nota illustrativa. Presenza di eventuali dati stimati La redazione dei prospetti contabili consolidati richiede l’effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento: conseguentemente i risultati che verranno in seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime. Le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti e per obsolescenza di magazzino, nonché per ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico. Eventi successivi A)Chiusura dell’operazione di fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l. in Isagro S.p.A. Come evidenziato in precedenza, con atto notarile stipulato il 15 gennaio 2013, Isagro Ricerca S.r.l. è stata fusa per incorporazione nella controllante Isagro S.p.A.. Gli effetti contabili e fiscali della fusione decorrono dal 1° gennaio 2013, mentre gli effetti civilistici decorrono, ai sensi dell’art. 2504-bis del codice civile, dal 24 gennaio 2013, data dell’ultima delle iscrizioni dell’atto di fusione presso il Registro delle Imprese di Milano. B)Accordo commerciale con Syngenta per il Remedier in Europa, Africa e Medio Oriente In data 19 febbraio 2013 Isagro ha annunciato, per mezzo di comunicato stampa, di aver firmato un accordo commerciale con Syngenta per la produzione e la distribuzione in esclusiva di Remedier® (un fungicida biologico per il controllo delle malattie del terreno per gli ortaggi e le ornamentali basato sulle tecnologie Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii e sviluppato dalla ricerca innovativa di Isagro) nella maggior parte dei Paesi in Europa, Medioriente e Africa. Tale accordo, i cui termini commerciali non sono stati resi noti, riveste una grande importanza nella strategia di crescita del Vostro Gruppo in quanto consentirà di accedere alla vasta rete distributiva 29 e al know-how di vendita e marketing di Syngenta, che è indiscutibilmente una delle società leader di settore per dimensione, qualità dei prodotti e innovazione. C)Cessione di un prodotto di proprietà Si segnala che la società ISEM S.r.l., joint-venture paritetica con il gruppo statunitense Chemtura, ha ricevuto e accettato, nei primi giorni di marzo, un’offerta vincolante da un qualificato operatore internazionale per 18,5 milioni di Euro per l’acquisto del Valifenalate (IR5885). Tale offerta si riferisce all’acquisto di tutti gli asset relativi al prodotto, ad eccezione del magazzino che la controparte terza acquirente si è comunque impegnata ad acquistare separatamente. Il trasferimento degli asset sarà contestuale al pagamento del controvalore sopra menzionato. Maggiori informazioni relative a tale cessione saranno rese note con il perfezionamento dell’operazione stessa, che ci si attende possa avvenire entro il secondo trimestre 2013. Prospettive sull’andamento della gestione nell’esercizio 2013 Il Vostro Gruppo si attende di raggiungere nell’esercizio 2013 un fatturato consolidato su un livello di circa Euro 140 milioni, soprattutto a seguito dell’effetto di “trascinamento” sulle vendite della grave siccità che ha colpito Stati Uniti e Europa meridionale nell’estate del 2012, con l’obiettivo di arrivare a fine anno con un livello di stock di prodotti finiti in giacenza presso la catena distributiva “normale”, soprattutto rispetto al picco di fine 2012. Ne consegue una aspettativa, non tenendo conto di operazioni straordinarie avviate, di riduzione del risultato economico del 2013 rispetto al 2012. Isagro, peraltro, sta lavorando ad operazioni di natura straordinaria per la valorizzazione del proprio attivo di bilancio, con l’obiettivo di finanziare i propri programmi di sviluppo, minimizzando così il ricorso a nuovo debito bancario. 30 Allegato 1 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (€ 000) 20122011 Differenze Ricavi delle vendite e delle prestazioni 148.324 144.318 Altri ricavi e proventi 4.487 5.393 Consumi di materie e servizi esterni (115.993) (119.099) Variazioni delle rimanenze di prodotti 3.895 3.716 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 3.663 2.946 Accantonamenti e stanziamenti (952) (769) Costo del lavoro (25.487) (24.522) Accantonamenti premi dipendenti (552) (383) +4.006 -906 +3.106 +179 +717 -183 -965 -169 +3% EBITDA esclusi non ricorrenti % sui Ricavi +50% Poste non ricorrenti nette 17.385 11,7% 11.600 8,0% +5.785 1.422 1.856 -434 EBITDA % sui Ricavi 18.807 13.456 +5.351+40% 12,7% 9,3% Ammortamenti: - immobilizzazioni materiali - immobilizzazioni immateriali - svalutazione/rival.ne (IAS 27) immobilizzazioni (4.092) (6.190) (983) EBIT Memo: EBIT esclusi non ricorrenti 7.542 7.103 (4.411) (5.054) 2.456 +319 -1.136 -3.439 6.447 +1.095+17% 2.135 +4.968 +233% Interessi, commissioni e sconti finanziari Utili/perdite su cambi, strumenti derivati e altri Svalutazioni/rivalutazioni di partecipazioni (5.927) 742 - (4.610) (2.590) 66 -1.317 +3.332 -66 Risultato ante imposte Memo: Ris. a/imposte esclusi non ricorrenti 2.357 1.918 (687) (4.999) +3.044 +6.917 (2.136) 2.791 -4.927 221 2.104 -1.883 - - 8.206 5 -8.206 -5 221 10.315 -10.094 Imposte correnti e differite Risultato netto att. in funzionamento Risultato netto delle attività in dismissione (Utile)/perdita di terzi delle att. in dismissione Risultato netto 31 n.a. n.a. -89% -98% Allegato 2 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (€ 000) 31.12.201231.12.2011 Differenze Capitale fisso netto Avviamento Altre immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Altre attività e passività a medio/lungo termine 4.852 5.089-237 49.766 47.990 +1.776 26.079 26.501 -422 195 195 9.166 8.582 +584 Totale capitale fisso netto 90.058 88.357 +1.701 42.023 40.884 (33.183) (1.366) 991 38.179 47.932 (37.210) (2.015) 1.710 +3.844 -7.048 +4.027 +649 -719 49.349 48.596 +753 2% 139.407 136.953 +2.454 2% Capitale circolante netto Rimanenze di magazzino Crediti commerciali Debiti commerciali Fondi correnti Altre attività e passività di esercizio Totale capitale circolante netto Capitale investito T.F.R. 2% (3.492) (3.273)-219 135.915 133.680 +2.235 coperto da: Mezzi propri Capitale sociale versato Riserve e risultati a nuovo Riserva di conversione Utile/(perdita) del Gruppo complessivo 17.550 62.533 (6.353) 221 17.550 53.968 (5.207) 10.315 +8.565 -1.146 -10.094 Totale mezzi propri 73.951 76.626 Capitale investito netto Posizione finanziaria netta Debiti finanziari a medio/lungo termine: - verso banche - altre passività (attività) finanziarie e derivati Totale debiti finanziari a medio/lungo termine Debiti finanziari a breve termine: - verso banche - altre passività (attività) finanziarie e derivati Totale debiti finanziari a breve termine Disponibilità liquide/depositi bancari Totale posizione finanziaria netta Totale 14.181 (3.504) 10.677 -2.675 -3% 1.915 +12.266 (924) -2.580 991 +9.686 n.s. 67.554 (1.528) 66.026 65.663 (1.718) 63.945 +1.891 +190 +2.081 (14.739) (7.882) -6.857 n.a. 61.964 57.054 +4.910 135.915 32 2% 3% 9% 133.680 +2.2352% Allegato 3 RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (€ 000) 20122011 7.882 11.500 Disponibilità liquide iniziali (al 1° gennaio) Attività operative Utile netto delle continuing operation Risultato netto delle discontinued operation - Ammortamento imm. materiali - Ammortamento imm. immateriali - Perdite di valore delle immobilizzazioni - Plusvalenza netta di rivalutazione - Accantonamenti ai fondi (incluso TFR) 221 2.104 - 8.206 4.0924.411 6.1905.054 9831.066 -(3.522) 1.5881.537 - (Plusvalenze)/minusvalenze da alienazione imm. materiali e immateriali (8)(390) - (Plusvalenza)/minusvalenza realizzata dalla cessione di disc. operation -(9.862) - (Plusvalenze)/minusvalenze da cessione di rami d’azienda -(3.024) - Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società di leasing 5.3214.234 - Oneri (proventi) finanziari da strumenti derivati (308)3.552 - Risultato delle partecipazioni valutate col metodo del patrimonio netto -(1) - Imposte sul reddito 2.136(2.791) Flusso di circolante derivante dalla gestione corrente 20.215 10.574 - (Aumento)/diminuzione crediti commerciali - (Aumento)/diminuzione rimanenze - Aumento/(diminuzione) debiti commerciali - Variazione netta altre attività/passività - Utilizzi fondi (incluso TFR) - Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società di leasing pagati - Flusso finanziario da strumenti derivati - Imposte sul reddito pagate Flusso monetario da attività operative 6.6634.311 (4.267)(5.660) (3.728)4.632 7(666) (2.016)(1.847) (5.028)(4.261) (1.291)(12) (2.076)(3.185) 8.479 3.886 Attività di investimento - (Investimenti) in immobilizzazioni immateriali (8.601)(5.678) - (Investimenti) in immobilizzazioni materiali (3.624)(2.097) - Prezzo netto da cessione imm. materiali e immateriali 71895 - Flusso di cassa generato dalla cessione di rami d’azienda -19.411 - Flusso di cassa dalle operazioni di aggregazione aziendale -(1.477) - Flusso di cassa dalla cessione delle disc. operation (al netto disp. liquide) -29.068 - (Investimenti)/disinvestimenti di attività finanziarie 661 Flusso monetario da attività di investimento (12.088) 40.123 Attività di finanziamento - Incremento (decremento) di debiti finanziari (correnti e non) - (Incremento)/decremento di crediti finanziari - Distribuzione dividendi Flusso monetario da attività di finanziamento Variazione differenza di conversione 12.715(42.558) 191.578 (1.750)(5.250) 10.984 (46.230) (518) (1.397) Flussi di disponibilità liquide del periodo 6.857 (3.618) Disponibilità liquide finali (al 31 dicembre) 14.739 7.882 33 Allegato 4 RICONCILIAZIONE RISULTATO E PATRIMONIO NETTO DI ISAGRO S.P.A. CON IL CONSOLIDATO (€ 000) 20122011 RisultatoPatrimonio RisultatoPatrimonio nettonetto Capogruppo Isagro S.p.A. Utili intragruppo Effetto fiscale su utili intragruppo Utili/riserve delle società consolidate Dividendi intragruppo Diff. di conversione dei bilanci in valuta Totale Gruppo Isagro (2.876) 71.514 9.119 76.140 344(10.396) (2.159)(10.740) (171) 3.599 972 3.770 3.124 15.587 2.618 12.663 (200)- (240)- (6.353) - (5.207) 221 73.951 10.310 76.626 - - 5 - 221 73.951 10.315 76.626 (Utile)/Perdita a riserva di terzi Totale Bilancio consolidato 34 Note esplicative sugli indicatori alternativi di performance In conformità a quanto indicato nella raccomandazione CESR in materia di indicatori alternativi di performance (CESR/05-178b) si segnala che gli schemi riclassificati presentati nella presente Relazione degli Amministratori sulla gestione presentano alcune differenze nella terminologia utilizzata e nel grado di dettaglio rispetto agli schemi ufficiali esposti nelle tavole contabili illustrate nelle pagine seguenti. Lo schema di riclassificazione del Conto Economico Consolidato introduce, in particolare, le accezioni di: • EBITDA esclusi non ricorrenti che nel prospetto di Conto Economico Consolidato equivale alla differenza tra la voce “Totale ricavi” al lordo degli “Altri ricavi non ricorrenti” e l’aggregato dei costi operativi esclusi gli “Altri costi non ricorrenti”; • EBITDA che nel prospetto di Conto Economico Consolidato equivale alla differenza tra la voce “Totale ricavi” e l’aggregato dei costi operativi; • EBIT esclusi non ricorrenti che nel prospetto di Conto Economico Consolidato equivale alla differenza tra la voce “EBIT” (o “Risultato operativo”) e l’aggregato delle voci “Altri ricavi non ricorrenti”, “Altri costi non ricorrenti”, “Perdite di valore delle immobilizzazioni” e “Plusvalenza netta di rivalutazione”; • Risultato ante imposte esclusi non ricorrenti che nel prospetto di Conto Economico Consolidato equivale alla differenza tra la voce “Risultato netto ante imposte” (o “Utile/(perdita) ante imposte”) e l’aggregato delle voci “Altri ricavi non ricorrenti”, “Altri costi non ricorrenti”, “Perdite di valore delle immobilizzazioni” e “Plusvalenza netta di rivalutazione”. Lo schema di riclassificazione dello Stato Patrimoniale, come riportato nell’Allegato 2, è stato costruito partendo dalle voci dello schema a sezioni contrapposte dello Stato Patrimoniale Consolidato e introducendo le seguenti voci: • Capitale fisso netto, dato dalla differenza tra, da un lato, l’aggregato delle voci “Immobilizzazioni materiali”, “Immobilizzazioni immateriali”, “Avviamento”, “Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto”, “Crediti e altre attività non correnti” e “Imposte anticipate” e, dall’altro lato, l’aggregato delle voci “Imposte differite”, “Fondi non correnti” e “Altre passività non correnti”; • Capitale circolante netto, dato dalla differenza tra, da un lato, l’aggregato delle voci “Rimanenze”, “Crediti commerciali”, “Altre attività e crediti diversi correnti” e “Crediti tributari” e, dall’altro lato, l’aggregato delle voci “Debiti commerciali”, “Fondi correnti”, “Debiti tributari” e “Altre passività e debiti diversi correnti”; • Capitale investito, dato dalla somma di “Capitale fisso netto” e “Capitale circolante netto”; • Capitale investito netto, dato dalla somma algebrica di “Capitale investito” e della voce “Benefici per i dipendenti - T.F.R.”. Infine, con riferimento al paragrafo “Principali indicatori” della presente Relazione, si segnala che: • Utile base per azione è stato ottenuto dividendo il “Risultato netto” (o “Utile/(perdita) netta”) a livello consolidato per il numero di azioni in circolazione dell’emittente Isagro S.p.A., escluse le azioni proprie detenute dall’emittente stesso. Il numero di azioni in circolazione, escluse le azioni proprie, alla data del 31 dicembre 2012 era pari a 17.500.000; 35 • Mezzi propri per azione è stato ottenuto dividendo i “Mezzi propri” (o “Patrimonio netto”) a livello consolidato per il numero di azioni in circolazione dell’emittente Isagro S.p.A., escluse le azioni proprie detenute dall’emittente stesso; • R.O.E. (o Return on Equity) è dato dal rapporto tra il “Risultato netto” e i “Mezzi propri” alla data di chiusura dell’esercizio; • R.O.I. (o Return on Investments) è calcolato dividendo la voce “EBIT” per il “Capitale investito netto”; • Posizione finanziaria netta/EBITDA è calcolato dividendo la “Posizione finanziaria netta” alla data di chiusura dell’esercizio per l’“EBITDA” di periodo. • Capitale fisso netto/Mezzi propri + T.F.R. è dato dal rapporto tra il “Capitale fisso netto” al numeratore e la somma di “Mezzi propri” e “T.F.R.” al denominatore; • Capitale fisso netto/(Mezzi propri + TFR + PFN m/l termine) è calcolato dividendo “Capitale fisso netto” per l’aggregato delle voci “Mezzi propri”, “Benefici per i dipendenti - T.F.R.”, “Debiti finanziari ed altre passività finanziarie a non correnti”, “Crediti finanziari ed altre attività finanziarie a non correnti” (cambiata di segno), “Passività finanziarie per strumenti derivati” (per la sola componete non corrente) e “Attività finanziarie per strumenti derivati” (per la sola componete non corrente e cambiata di segno). Attestazione ai sensi dell’art. 36 del regolamento CONSOB 16191/2007 Ai sensi dell’art. 2.6.2 comma 12 del Regolamento Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., Isagro S.p.A. dichiara che sussistono i requisiti richiamati dall’art. 36 del Regolamento CONSOB n. 16191/2007 lettere a), b) e c) relativamente alle società controllate costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’Unione Europea. Attestazione ai sensi dell’art. 37 del regolamento CONSOB 16191/2007 Ai sensi dell’art. 2.6.2. comma 13 del Regolamento Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., Isagro S.p.A. dichiara che le azioni della Società stessa sono validamente ammesse alla quotazione in quanto non sussistono le condizioni inibitorie di cui all’art. 37 del Regolamento CONSOB n. 16191/2007. Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dott. Ruggero Gambini, dichiara, ai sensi dell’art.154-bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nella presente Relazione consolidata annuale al 31 dicembre 2012 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. 36 Prospetti contabili consolidati Nota illustrativa SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA (migliaia di euro) Note 31.12.2012 31.12.2011 di cui Parti correlate di cui Parti correlate ATTIVITA' NON CORRENTI Immobilizzazioni materiali 1 26.079 - 26.501 Immobilizzazioni immateriali 2 49.766 - 47.990 - Avviamento 3 4.852 - 5.089 - Partecipazioni valutate col metodo del t i Crediti ei altrettattività non correnti 4 195 - 195 - 5 2.487 - 3.084 - Crediti finanziari ed altre attività finanziarie non ti anticipate Imposte 11 3.504 629 1.003 772 9.468 - 8.819 - 6 TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 96.351 - 92.681 ATTIVITA' CORRENTI Rimanenze 7 42.023 - 38.179 - Crediti commerciali 8 40.884 2.502 47.932 2.078 449 Altre attività e crediti diversi correnti 9 4.821 214 5.261 Crediti tributari 10 2.679 - 3.248 - Crediti finanziari ed altre attività finanziarie Attivitàti finanziarie per strumenti derivati 11 1.208 575 3.094 39 12 520 - 661 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 14.739 - 7.882 - 106.874 TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 106.257 Attività non correnti destinate alla vendita e Discontinued operation TOTALE ATTIVITA' - - 203.225 198.938 PATRIMONIO NETTO Capitale 17.550 - 17.550 - Riserve 30.504 - 29.134 - Utili a nuovo e di periodo 25.897 - 29.942 - Patrimonio netto del Gruppo 73.951 76.626 Patrimonio netto di terzi - - 14 73.951 76.626 Debiti finanziari e altre passività finanziarie non ti finanziarie per strumenti derivati Passività 15 14.181 - 1.915 - 12 - - 79 - Benefici per i dipendenti -TFR 16 3.492 - 3.273 - Imposte differite 6 1.895 - 2.056 - Altre passività non correnti 17 894 - 1.265 - TOTALE PATRIMONIO NETTO PASSIVITA' NON CORRENTI TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 20.462 8.588 PASSIVITA' CORRENTI Debiti finanziari ed altre passività finanziarie ti finanziarie per strumenti derivati Passività 15 67.554 - 65.663 12 200 - 2.037 - Debiti commerciali 18 33.183 1.993 37.210 883 - Fondi correnti 19 1.366 - 2.015 - Debiti tributari 20 2.082 - 1.800 - Altre passività e debiti diversi correnti 21 4.427 - 4.999 251 TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 108.812 113.724 TOTALE PASSIVITA’ 129.274 122.312 Passività associate alle Discontinued operation 25 TOTALE PATRIMONIO E PASSIVITA' 40 - - 203.225 198.938 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (migliaia di euro) Note 2012 2011 di cui Parti correlate di cui Parti correlate Ricavi 23 148.324 4.824 144.318 3.445 Altri ricavi operativi 24 4.487 350 5.393 314 Altri ricavi non ricorrenti 25 1.952 - 3.502 - Totale ricavi 154.763 153.213 Materie prime e materiali di consumo utilizzati 26 (85.851) (1.815) (88.259) (1.032) Costi per servizi e prestazioni 27 (26.874) (316) (27.480) (418) Costi del personale 28 (26.039) - (24.905) - Altri costi operativi 29 (3.787) - (3.829) - Altri costi non ricorrenti 30 (530) - (1.646) - Variazione rimanenze prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione 31 3.462 - 3.416 - Costi per lavori in economia capitalizzati 32 3.663 - 2.946 - Ammortamenti: - Ammortamenti immobilizzazioni materiali - Ammortamenti immobilizzazioni immateriali Perdite di valore delle immobilizzazioni Plusvalenza netta di rivalutazione 33 33 34 35 Risultato operativo (Oneri)/proventi finanziari netti 36 Utili (perdite) da collegate Utile (perdita) ante imposte Imposte sul reddito 13.456 (4.092) (6.190) (983) - (4.411) (5.054) (1.066) 3.522 7.542 6.447 37 74 (7.200) 123 - - 66 - (2.136) 37/A Utile (perdita) netto (687) - 2.791 221 2.104 - 8.206 221 10.310 Attribuibile a: Azionisti della capogruppo Terzi 221 - Utili per azione: - base per l’utile del periodo - base per l’utile da attività in funzionamento - diluito per l’utile del periodo - diluito per l’utile da attività in funzionamento 0,01 0,01 0,01 0,01 41 - (5.185) 2.357 Utile (perdita) netto derivante da attività in funzionamento Risultato netto delle Discontinued operation 18.807 10.315 (5) 0,59 0,12 0,59 0,12 - - CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO Note 2012 2011 (migliaia di euro) Utile (perdita) netto 221 10.310 - 326 (90) 236 Variazione della riserva (differenza) di conversione (1.146) (7.302) Altre componenti di conto economico complessivo (1.146) (7.066) Totale conto economico complessivo (925) 3.244 Attribuibile a: Azionisti della Capogruppo Terzi (925) - 3.257 (13) Utile (perdita) da Cash Flow Hedges Imposte sul reddito 42 RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (migliaia di euro) Disponibilità liquide iniziali Attività operative Utile netto delle Continuing operation Risultato netto delle Discontinued operation - Ammortamento imm. materiali - Ammortamento imm. immateriali - Perdite di valore delle immobilizzazioni - Plusvalenza netta di rivalutazione - Accantonamento ai fondi (incluso TFR) - (Plusvalenze)/minusvalenze da alienazione immobilizzazioni materiali e immateriali - (Plusvalenza)/minusvalenza realizzata dalla cessione di Discontinued operation - (Plusvalenze)/minusvalenze da cessione di rami d’azienda - Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società di leasing - Oneri (proventi) finanziari da strumenti derivati - Risultato delle partecipazioni valutate col metodo del patrimonio netto - Imposte sul reddito Flusso di circolante derivante dalla gestione corrente - (Aumento)/diminuzione crediti commerciali - (Aumento)/diminuzione rimanenze - Aumento/(diminuzione) debiti commerciali - Variazione netta altre attività/passività - Utilizzo fondi (incluso TFR) - Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società di leasing pagati - Flusso finanziario da strumenti derivati - Imposte sul reddito pagate Flusso monetario da attività operative Attività di investimento - (Investimenti) in immobilizzazioni immateriali - (Investimenti) in immobilizzazioni materiali - Prezzo di realizzo per cessione imm. materiali e immateriali - Flusso di cassa generato dalla cessione di rami d’azienda - Flusso di cassa assorbito dalle operazioni di aggregazione aziendale - Flusso di cassa generato dalla cessione delle Discontinued operation (al netto delle disp.liquide) - (Investimenti)/disinvestimenti di attività finanziarie Flusso monetario da attività di investimento Attività di finanziamento - Incremento/(decremento) di debiti finanziari (correnti e non) - (Incremento)/decremento di crediti finanziari - Distribuzione dividendi Flusso monetario da attività di finanziamento Note 2012 2011 7.882 11.500 16,19 221 4.092 6.190 983 1.588 2.104 8.206 4.411 5.054 1.066 (3.522) 1.537 24,29 (8) (390) - (9.862) 25 - (3.024) 36 5.321 (308) 4.234 3.552 2.136 (1) (2.791) 20.215 10.574 6.663 (4.267) (3.728) 7 (2.016) 4.311 (5.660) 4.632 (666) (1.847) (5.028) (1.291) (2.076) 8.479 (4.261) (12) (3.185) 3.886 (8.601) (3.624) (5.678) (2.097) 71 895 - 19.411 - (1.477) 66 (12.088) 29.068 1 40.123 12.715 19 (1.750) 10.984 (42.558) 1.578 (5.250) (46.230) (518) (1.397) 6.857 (3.618) 14.739 7.882 13 33 33 34 35 36 4 37 7 16,19 2 1 25 38 Variazione differenza di conversione Flusso di disponibilità liquide del periodo Disponibilità liquide finali 13 43 Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto consolidato del 2011 Patrimonio netto di Gruppo Capitale Riserve Utili sociale emesso Riserva sovrapprezzo azioni Riserva di copertura Riserva (differenza) di conversione Riserva di conversione att. dismesse 17.550 23.970 (236) (2.385) Utili (perdite) di periodo 0 0 0 Altre componenti di conto economico complessivo 0 0 Totale conto economico complessivo 0 Dividendi Patrimonio netto totale 4.472 10.229 36.050 25.019 78.619 33 78.652 0 0 0 0 10.315 10.315 (5) 10.310 236 (2.822) (4.472) 0 (7.058) 0 (7.058) (8) (7.066) 0 236 (2.822) (4.472) 0 (7.058) 10.315 3.257 (13) 3.244 0 0 0 0 0 0 0 (5.250) (5.250) 0 (5.250) Movimenti tra riserve 0 0 0 0 0 142 142 (142) 0 0 0 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (20) (20) Totale movimenti di periodo 0 0 236 (2.822) (4.472) 142 (6.916) 4.923 (1.993) (33) (2.026) 17.550 23.970 0 (5.207) 0 10.371 29.134 29.942 76.626 0 76.626 Patrimonio Patrimonio netto di terzi netto totale Saldo al 31/12/2010 Totale netto di terzi Totale (migliaia di euro) portati a nuovo e di periodo Patrimonio Altre riserve Movimenti di periodo: Saldo al 31/12/2011 Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto consolidato del 2012 Patrimonio netto di Gruppo Capitale Riserve sociale emesso Riserva sovrapprezzo azioni Riserva di copertura Riserva (differenza) di conversione 17.550 23.970 0 (5.207) Utili (perdite) di periodo 0 0 0 Altre componenti di conto economico complessivo 0 0 Totale conto economico complessivo 0 Dividendi Utili Altre riserve Totale 0 10.371 29.134 29.942 76.626 0 76.626 0 0 0 0 221 221 0 221 0 (1.146) 0 0 (1.146) 0 (1.146) 0 (1.146) 0 0 (1.146) 0 0 (1.146) 221 (925) 0 (925) 0 0 0 0 0 0 0 (1.750) (1.750) 0 (1.750) Movimenti tra riserve 0 0 0 0 2.516 0 2.516 (2.516) 0 0 0 Totale movimenti di periodo 0 0 0 (1.146) 2.516 0 1.370 (4.045) (2.675) 0 (2.675) 17.550 23.970 0 (6.353) 2.516 10.371 30.504 25.897 73.951 0 73.951 (migliaia di euro) Saldo al 31/12/2011 Riserve indisponibili portati a nuovo e di periodo Totale Movimenti di periodo: Saldo al 31/12/2012 44 NOTA ILLUSTRATIVA INFORMAZIONI GENERALI Informazioni sul Gruppo Isagro Isagro S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l’ordinamento della Repubblica Italiana. Isagro S.p.A., le sue controllate e le società a controllo congiunto (joint-venture) - di seguito definite come “Gruppo Isagro” - operano nel settore della ricerca, della gestione delle proprietà intellettuali, dello sviluppo, della produzione, della commercializzazione e della distribuzione di agrofarmaci. La sede legale del Gruppo è a Milano (Italia), Via Caldera 21. Si segnala che Isagro S.p.A. è quotata presso la Borsa valori di Milano – segmento STAR. Pubblicazione del bilancio consolidato La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Isagro per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di amministrazione di Isagro S.p.A. in data 14 marzo 2013. Conformità agli IFRS Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 del Gruppo Isagro è stata redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. I principi contabili internazionali approvati dalla Commissione Europea alla data di redazione del bilancio consolidato sono elencati alla nota n. 47, cui si rimanda. Base di presentazione I prospetti contabili consolidati sono composti dalla Situazione patrimonialefinanziaria, dal Conto economico, dal Conto economico complessivo, dal Rendiconto finanziario, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle Note illustrative. In particolare: - nella Situazione patrimoniale-finanziaria sono esposte separatamente le attività e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell’esercizio; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l’estinzione nel normale ciclo operativo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell’esercizio; - nel Conto economico l’analisi dei costi è effettuata in base alla natura degli stessi; viene evidenziato l’aggregato “Risultato operativo” che include tutte le 45 componenti di ricavo e di costo, fatta eccezione per le componenti della gestione finanziaria e le imposte sul reddito; - per il Rendiconto finanziario viene utilizzato il metodo indiretto. Per la conversione dei flussi di cassa delle imprese controllate estere sono stati utilizzati i tassi medi di cambio. Con riferimento alla delibera CONSOB n. 15519 del 27/7/2006 in merito agli schemi di bilancio, si segnala che sono state inserite delle apposite sezioni atte a rappresentare i rapporti significativi con parti correlate, nonché delle apposite voci di conto economico al fine di evidenziare, laddove esistenti, le operazioni significative non ricorrenti effettuate nel consueto svolgimento dell’attività. Tutti i valori esposti nei prospetti contabili e nelle note illustrative, laddove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro. Continuità aziendale Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dallo IAS 1 §25) sulla continuità aziendale, anche in considerazione delle azioni già intraprese per fronteggiare i cambiamenti che stanno interessando alcuni prodotti e mercati in cui opera il Gruppo. In particolare gli Amministratori ritengono che i flussi economico-finanziari previsti nelle stime preliminari e nei Business Plan 2013-2017 delle società del Gruppo, pur soggetti all’incertezza dovuta alla natura previsionale degli stessi, siano ragionevoli e realizzabili e tali da permettere lo sviluppo e la crescita del Gruppo in futuro, poiché, come già riportato, includono altresì le previsioni legate al trascinamento degli effetti della significativa ed inusuale siccità occorsa nel 2012. Variazioni di principi contabili I principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato sono coerenti con quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell’esercizio precedente, ad eccezione del seguente IFRS in vigore dal 1° gennaio 2012. IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative – Trasferimenti di attività finanziarie In data 22 novembre 2011, con Regolamento n. 1205/2011, la Commissione Europea ha introdotto alcune modifiche all’IFRS 7, da applicarsi ai periodi contabili con inizio dopo il 1° luglio 2011, che mirano a consentire agli utilizzatori del bilancio di valutare meglio le esposizioni ai rischi connesse con il trasferimento di attività finanziarie e gli effetti di detti rischi sulla posizione finanziaria dell’entità. L’obiettivo è quello di promuovere la trasparenza dell’informativa sulle operazioni di trasferimento, in particolare le operazioni che comportano la cartolarizzazione delle attività finanziarie, che consenta agli utilizzatori del bilancio di comprendere 46 la relazione tra attività finanziarie trasferite non eliminate integralmente e le passività associate e di valutare la natura ed i rischi correlati del coinvolgimento residuo dell’entità nelle attività finanziarie eliminate. L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto sulla presentazione o sulla valutazione delle poste di bilancio. IAS 12 Imposte sul reddito In data 11 dicembre 2012, con Regolamento n. 1255/2012, la Commissione europea ha omologato l’introduzione di un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite derivanti da un’attività (prevalentemente investimenti immobiliari valutati al fair value) in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Specificamente, l’emendamento stabilisce una presunzione relativa che il valore di carico di un investimento immobiliare valutato al fair value secondo lo IAS 40 sia realizzato interamente attraverso la vendita e che la misurazione delle imposte differite, nelle giurisdizioni in cui le aliquote fiscali sono differenti, rifletta l’aliquota relativa alla vendita. L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto sul bilancio consolidato. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società Come richiesto dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) di seguito sono indicati i possibili impatti dei nuovi principi o delle nuove interpretazioni, omologati dall’Unione Europea, sul bilancio consolidato. Tali principi, entrati in vigore dopo il 31 dicembre 2012, non sono stati applicati dal Gruppo Isagro in via anticipata. • In data 5 giugno 2012, con Regolamento n. 475/2012, la Commissione Europea ha omologato un emendamento allo IAS 1 – Presentazione del bilancio, emesso dallo IASB il 16 giugno 2011, per richiedere alle imprese di raggruppare tutti i componenti presentati tra gli “Altri utili/(perdite) complessivi” a seconda che essi possano o meno essere riclassificati successivamente a conto economico. L’emendamento è applicabile dagli esercizi aventi inizio dopo o dal 1° luglio 2012. La modifica, riguardando solo la modalità di presentazione delle poste di bilancio, non avrà alcun impatto sulla posizione finanziaria e sui risultati del Gruppo. • In data 5 giugno 2012, con Regolamento n. 475/2012, la Commissione Europea ha omologato un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti, emesso dallo IASB il 16 giugno 2011, che elimina l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali con il metodo del corridoio, richiedendo la presentazione nella situazione patrimoniale-finanziaria del 47 deficit o surplus del fondo, ed il riconoscimento delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa e gli oneri finanziari netti nel conto economico, ed il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali che derivano dalla rimisurazione della passività e attività tra le “Altre componenti di conto economico complessivo”. Inoltre, il rendimento delle attività incluso tra gli oneri finanziari netti dovrà essere calcolato sulla base del tasso di sconto della passività e non più del rendimento atteso delle attività. L’emendamento, infine, introduce nuove informazioni addizionali da fornire nelle note al bilancio. L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente inizio dopo o dal 1° gennaio 2013. Si segnala che le società del Gruppo rilevano a conto economico gli utili e le perdite attuariali e quindi l’applicazione anticipata del principio non avrebbe modificato il conto economico complessivo del 2012, ma avrebbe semplicemente determinato la riclassifica di tali componenti (perdite attuariali), pari a 246 migliaia di Euro, e del relativo effetto fiscale, alla voce “Altre componenti di conto economico complessivo”, con conseguente incremento di pari importo, ossia di 178 migliaia di Euro, della voce “Utile netto”. • In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n. 1254/2012, ha omologato il principio IFRS 10 – Bilancio Consolidato, che sostituirà il SIC-12 Consolidamento – Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 – Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Il nuovo principio, emesso dallo IASB in data 12 maggio 2011, muove dai principi esistenti, individuando nel concetto di controllo il fattore determinante ai fini del consolidamento di una società nel bilancio consolidato della controllante. Esso fornisce, inoltre, una guida per determinare l’esistenza del controllo laddove sia difficile da accertare. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L’applicazione del nuovo principio non avrà effetti sulla definizione dell’area di consolidamento del Gruppo. • In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n. 1254/2012, ha omologato il principio IFRS 11 – Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 – Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 – Imprese a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo. Il nuovo principio, emesso dallo IASB in data 12 maggio 2011, fermi restando i criteri per l’individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di controllo congiunto basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel 48 bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. Il Gruppo sta ancora valutando l’impatto eventuale di tali modifiche sul conto economico e sulla situazione patrimoniale-finanziaria consolidati in relazione alla futura contabilizzazione della partecipazione nella joint-venture ISEM S.r.l.. A seguito dell’emanazione del principio lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, alla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. • In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n. 1254/2012, ha omologato il principio IFRS 12 – Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire su ogni tipologia di partecipazione. Il principio, emesso dallo IASB in data 12 maggio 2011, è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. Il principio non avrà alcun impatto sulla posizione finanziaria o sui risultati del Gruppo. • In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n. 1255/2012, ha omologato il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, emesso dallo IASB in data 12 maggio 2011, che spiega come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value. Il principio è applicabile in modo prospettico dal 1° gennaio 2013. Non sono attesi effetti significativi dall’applicazione del nuovo principio. • In data 13 dicembre 2012, con Regolamento n. 1256/2012, la Commissione Europea ha omologato alcuni emendamenti allo IAS 32 – Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio, emessi dallo IASB in data 16 dicembre 2011, per chiarire l’applicazione di alcuni criteri per la compensazione delle attività e delle passività finanziarie presenti nello IAS 32. Gli emendamenti sono applicabili in modo retrospettivo per gli esercizi aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio 2014. Queste modifiche non avranno alcun impatto sulla posizione finanziaria e sui risultati del Gruppo. • In data 13 dicembre 2012, con Regolamento n. 1256/2012, la Commissione Europea ha omologato alcuni emendamenti all’IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, emessi dallo IASB in data 16 dicembre 2011. Le modifiche richiedono informazioni sugli effetti o potenziali effetti dei contratti di compensazione delle attività e passività finanziarie sulla situazione patrimoniale-finanziaria. Gli emendamenti sono applicabili per gli esercizi aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio 2013 e periodo intermedi successivi a tale data. Le informazioni devono essere fornite in modo retrospettivo. 49 Queste modifiche non avranno alcun impatto sulla posizione finanziaria del Gruppo. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno invece concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e principi sotto descritti. • In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari; lo stesso principio è poi stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2015 in modo retrospettivo, rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulla modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate negli “Altri utili e perdite complessive” e non transiteranno più nel conto economico. • Il 17 maggio 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Annual Improvements to IFRSs: 2009-2011 Cycle che recepisce le modifiche ai principi nell’ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Di seguito vengono citate le principali modifiche: - IAS 1 Presentazione del bilancio – informazioni comparative: si chiarisce che nel caso vengano fornite informazioni comparative addizionali, queste devono essere presentate in accordo con gli IAS/IFRS. Inoltre, si chiarisce che nel caso in cui un’entità modifichi un principio contabile o effettui una rettifica/riclassifica retrospettica, la stessa entità dovrà presentare uno stato patrimoniale anche all’inizio del periodo comparativo (“terzo stato patrimoniale” negli schemi di bilancio), mentre nella nota integrativa non sono richieste disclosures comparative anche per tale “terzo stato patrimoniale”, a parte le voci interessate. - IAS 16 Immobili, impianti e macchinari – classificazione dei servicing equipment: si chiarisce che i servicing equipment dovranno essere classificati nella voce Immobili, impianti e macchinari se utilizzati per più di un esercizio, nelle rimanenze di magazzino in caso contrario. 50 - IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione in bilancio – imposte dirette sulle distribuzioni ai possessori di strumenti di capitale e sui costi di transazione sugli strumenti di capitale: si chiarisce che le imposte dirette relative a queste fattispecie seguono le regole dello IAS 12. - IAS 34 Bilanci intermedi – totale delle attività per un reportable segment: si chiarisce che il totale delle attività dovrà essere riportato solo se tale informazione è regolarmente fornita al chief operating decision maker dell’entità e se si è verificato un cambiamento materiale nel totale delle attività del segmento rispetto a quanto riportato nell’ultimo bilancio annuale. La data di efficacia delle modifiche proposte è prevista per gli esercizi che decorrono dal 1° gennaio 2013 o in data successiva, con applicazione anticipata consentita. • Il 28 giugno 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Consolidated Financial Statements, Joint Arrangements and Disclosure of Interests in Other Entities: Transition Guidance (Amendment to IFRS 10, IFRS 11 and IFRS 12). In primo luogo il documento intende chiarire le intenzioni del Board con riferimento alle regole di transizione dell’IFRS 10 Bilancio consolidato. Il documento si propone di modificare l’IFRS 10 per chiarire come un investitore debba rettificare retrospettivamente il/i periodo/i comparativo/i se le conclusioni sul consolidamento non sono le medesime secondo lo IAS 27/SIC 12 e l’IFRS 10 alla “date of initial application”. In aggiunta il Board ha modificato l’IFRS 11 Joint Arrangements e l’IFRS 12 Disclosure of Interest in Other Entities per fornire una simile agevolazione per la presentazione o la modifica delle informazioni comparative relative ai periodi precedenti quello definito “the immediately preceding period” (i.e. il periodo comparativo presentato negli schemi di bilancio). Queste modifiche sono applicabili, unitamente ai principi di riferimento, dagli esercizi che decorrono dal 1° gennaio 2014, a meno di applicazione anticipata. Incertezza nell’uso delle stime La redazione dei prospetti contabili consolidati richiede l’effettuazione di stime ed assunzioni da parte del management che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento; conseguentemente i risultati che verranno in seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime. In particolare le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni 51 sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima. Fondo svalutazione crediti Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio crediti verso la clientela. La stima del fondo è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell’esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, del monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. Fondo svalutazione magazzino Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte delle varie società del Gruppo, sia in funzione dell’esperienza passata che dell’andamento atteso nei prezzi degli agrofarmaci nel corso del 2013, in particolare per quei prodotti il cui valore di realizzo è correlato all’andamento del prezzo delle commodities. La crisi economica e finanziaria non ha tuttavia avuto un significativo impatto sulla valutazione delle giacenze di magazzino del Gruppo, sebbene non si possa escludere un deterioramento futuro, al momento non prevedibile, anche per le condizioni di vendita del mercato degli agrofarmaci. Immobilizzazioni immateriali in corso e avviamento Le immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l’uso riguardano essenzialmente le spese di registrazione sostenute per l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita dei formulati relativi ai principali prodotti proprietari del Gruppo ed i costi di sviluppo di nuovi prodotti (vedi nota n. 2). Di questa voce di bilancio, pari a circa 16 milioni di Euro, il 60% riguarda tre prodotti (IR6141, IR5878 e IR5885) commercializzati ancora in un numero limitato di mercati e per volumi non ancora significativi e il co-sviluppo di un nuovo fungicida denominato SDHi. Nei primi giorni del mese di marzo 2013 la joint-venture ISEM S.r.l. ha ricevuto un’offerta vincolante per l’acquisto del fungicida IR5885; per questo motivo, si è provveduto a sottoporre al test di impairment i valori delle immobilizzazioni immateriali relativi a tale prodotto, utilizzando il benchmark del valore di realizzo e non quello del valore d’uso, non più applicabile a seguito delle mutate circostanze, con conseguente svalutazione delle immobilizzazioni immateriali di 441 migliaia di Euro. Trattandosi essenzialmente di registrazioni non ancora ottenute, i flussi di cassa utilizzati ai fini dell’impairment test, riflessi nei piani aziendali delle varie società del Gruppo, sono quelli puntuali definiti per singolo progetto. La correttezza dell’impairment test e, di conseguenza, la tenuta dei valori iscritti nell’attivo a fronte di tali voci è legata al realizzarsi di tali piani che, pur soggetti all’incertezza della loro natura previsionale, sono ritenuti dagli Amministratori 52 ragionevoli e realizzabili. In base all’impairment test effettuato, oltre alla summenzionata svalutazione relativa al fungicida IR5885, si è resa necessaria anche la svalutazione di un prodotto minore (IR8116) per 167 migliaia di Euro, a seguito di un allungamento nei tempi di sviluppo di tale agrofarmaco. Ad eccezione di quanto sopra indicato, gli Amministratori sulla base del test effettuato, fondato sui flussi di cassa attesi, riflessi nelle stime preliminari e nei Business Plan 2013-2017 delle società del Gruppo, non hanno ritenuto necessaria alcuna ulteriore svalutazione. Per quanto riguarda l’avviamento è da segnalare che circa l’80% della voce di bilancio si riferisce alle CGU Isagro Colombia, ISEM e “Rame”, per le quali il management ha sviluppato analisi addizionali per verificare la recuperabilità del goodwill (analisi di sensitività). Le considerazioni sviluppate sono descritte nella nota n. 3. Con riferimento all’avviamento della CGU ISEM, alla luce della summenzionata offerta per il prodotto IR5885, inferiore al valore contabile degli assets, si è provveduto ad iscrivere a Conto economico una perdita di valore per un ammontare di 340 migliaia di euro; tale valore è stato determinato moltiplicando il valore dell’avviamento iscritto in bilancio per il rapporto tra il prezzo offerto per l’acquisto del fungicida IR5885 e la somma dei fair values dei prodotti della CGU (IR5878 e IR5885). Anche per l’avviamento, ad eccezione di quanto sopra indicato, gli Amministratori sulla base del test effettuato, fondato sui flussi di cassa attesi riflessi nelle stime preliminari e nei Business Plan 2013-2017 delle società del Gruppo, non hanno ritenuta necessaria alcuna ulteriore svalutazione. E’ da segnalare che la determinazione del valore recuperabile delle immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l’uso e dell’avviamento richiede discrezionalità ed uso di stime da parte del management, in particolare per quanto riguarda la determinazione del tasso di interesse (WACC) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi, anche alla luce dell’elevata erraticità e variabilità dei tassi di riferimento dei mercati finanziari. Inoltre, la recuperabilità di tali valori è soggetta al realizzarsi delle stime preliminari e dei Business Plan 2013 2017 delle società del Gruppo, influenzata anche da variabili esogene non controllabili (in particolare le condizioni climatiche ed i tempi necessari per l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita dei nuovi prodotti). Conseguentemente non è da escludere che la dinamica futura di vari fattori, tra cui l’evoluzione del difficile contesto economico e finanziario globale, potrebbe richiedere una svalutazione di tali poste di bilancio. Le circostanze e gli eventi che potrebbero determinare tale eventualità saranno costantemente monitorate dal management del Gruppo. 53 Imposte anticipate Al 31 dicembre 2012 il bilancio del Gruppo Isagro evidenzia imposte anticipate relative a perdite fiscali riportabili a nuovo per circa 4,7 milioni di Euro. Nell’effettuare la verifica di recuperabilità di tali imposte anticipate sono stati presi in considerazione i budget ed i piani delle singole società del Gruppo, per i quali gli Amministratori ritengono che i flussi economico-finanziari che si genereranno nei prossimi esercizi siano ragionevolmente realizzabili e tali da permettere la recuperabilità di tali valori. Non è tuttavia possibile escludere a priori che un ulteriore inasprimento della crisi finanziaria ed economica ancora in atto potrebbe mettere in discussione i tempi e le modalità previste nelle stime preliminari e nei Business Plan 2013 – 2017 delle società del Gruppo per la recuperabilità di tali poste di bilancio. Informativa di settore I settori operativi del Gruppo ai sensi dell’IFRS 8 – Operating Segment sono identificati nelle aree geografiche organizzative che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione delle performance e delle decisioni in merito all’allocazione delle risorse e per i quali sono disponibili informazioni di bilancio separate. Le aree geografiche che costituiscono i settori operativi del Gruppo sono elencate alla nota n. 22. PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE Principi di consolidamento Il bilancio consolidato include il bilancio della Isagro S.p.A., delle società controllate e delle società a controllo congiunto (joint-ventures). In particolare una società viene considerata “controllata” quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinarne le politiche finanziarie ed operative, al fine di ottenere benefici dalle sue attività. Il bilancio consolidato è predisposto sulla base dei prospetti contabili redatti dalle singole società in conformità agli IFRS. I prospetti contabili delle società controllate comprese nell’area di consolidamento sono consolidati con il metodo dell’integrazione globale, che prevede il recepimento integrale di tutte le voci del bilancio, prescindendo dalla percentuale di possesso azionario di Gruppo, nonché l’eliminazione delle operazioni infragruppo e degli utili non realizzati. Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate, attribuendo ai singoli elementi dell’attivo e del passivo il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo e rilevando eventuali passività potenziali. L’eventuale differenza 54 residua se positiva è iscritta alla voce dell’attivo non corrente “Avviamento”; se negativa viene accreditata a conto economico. Ove la partecipazione risulti inferiore al 100%, viene inoltre rilevata la quota di utile e di patrimonio netto di pertinenza di terzi. Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato effettivamente trasferito al Gruppo e cessano di essere consolidate dalla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo. L’acquisto di ulteriori quote di partecipazione in società controllate e la vendita di quote di partecipazione che non implicano la perdita del controllo sono considerati transazioni tra azionisti; in quanto tali, gli effetti contabili delle predette operazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto del Gruppo. Laddove si riscontri una perdita di controllo di una società rientrante nell’area di consolidamento, il bilancio consolidato include il risultato dell’esercizio in proporzione al periodo in cui il Gruppo ne ha mantenuto il controllo. Inoltre la cessione di quote di controllo comporta la rilevazione a Conto economico dell’eventuale plusvalenza (o minusvalenza) da alienazione e degli effetti contabili rinvenienti dalla misurazione al fair value, alla data di cessione, dell’eventuale partecipazione residua. Le società a controllo congiunto (joint-ventures) sono consolidate col metodo proporzionale, che prevede la rilevazione nel bilancio consolidato, linea per linea, in misura proporzionale della quota di pertinenza della partecipante, delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi della joint-venture. La cessione di quote di partecipazione che implica la perdita del controllo congiunto comporta la rilevazione a Conto economico dell’eventuale plusvalenza (o minusvalenza) da alienazione, nonché degli effetti contabili rinvenienti dalla misurazione al fair value, alla data della cessione, dell’eventuale partecipazione residua. Area di consolidamento Il bilancio consolidato include il bilancio della Isagro S.p.A., delle società controllate e delle società a controllo congiunto (joint-ventures). Le imprese incluse nell’area di consolidamento sono elencate nella nota n. 48, a cui si rimanda. Rispetto alla situazione al 31 dicembre 2011 non sono intervenute variazioni rispetto al perimetro di consolidamento. E’ solo da segnalare che nel mese di ottobre 2012 è terminato il processo di liquidazione della joint-venture Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione, con conseguente cancellazione della società dal Registro delle imprese e ripartizione dell’attivo residuale ai soci. 55 Conversione dei prospetti contabili espressi in moneta estera La valuta di presentazione adottata dal Gruppo è l’Euro, che è anche la valuta funzionale della capogruppo Isagro S.p.A.. Alla data di chiusura i prospetti contabili delle società estere con valuta funzionale diversa dall’euro sono convertiti nella valuta di presentazione secondo le seguenti modalità: - le attività e le passività sono convertite utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio; - le voci di conto economico sono convertite utilizzando il cambio medio dell’esercizio/periodo; - le voci di patrimonio netto sono convertite ai cambi storici, mantenendo l’eventuale stratificazione delle riserve. Le differenze cambio emergenti da tale processo di conversione sono rilevate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo ed accumulate in una componente separata di patrimonio netto (Riserva o differenza di conversione) fino alla dismissione della società estera. I tassi applicati per la conversione dei bilanci delle società incluse nell’area di consolidamento sono riportati nella tabella sottostante: Divise Cambio al Cambio Cambio al Cambio 31.12.2012 medio 31.12.2011 medio 2012 Rupia indiana 2011 72,56 68,5973 68,713 64,8859 Dollaro USA 1,3194 1,28479 1,2939 1,39196 Dollaro australiano 1,2712 1,24071 1,2723 1,34839 Peso argentino 6,48641 5,84032 5,56769 5,74525 Peso colombiano 2.331,23 2.309,61 2.510,57 2.569,90 Real brasiliano 2,7036 2,50844 2,4159 2,32651 Rand sudafricano 11,1727 10,5510 10,483 10,097 Renminbi cinese 8,2207 8,10523 8,1588 8,996 631,729 624,801 671,997 672,54 Peso cileno Utile per azione L’utile base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni viene modificata assumendo la sottoscrizione di tutte le potenziali azioni derivanti dalla conversione di obbligazioni e dall’esercizio di warrant, qualora fossero stati emessi dalla capogruppo. 56 Attività destinate alla dismissione ed attività operative cessate (discontinued operation) Le attività non correnti ed i gruppi di attività e passività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo sono presentate separatamente dalle altre attività e passività della situazione patrimoniale-finanziaria. Tali attività vengono valutate al minore tra il valore contabile ed il fair value ridotto dei prevedibili costi di vendita. Eventuali successive perdite di valore sono rilevate a diretta rettifica delle attività non correnti con rilevazione della contropartita a Conto economico. I corrispondenti valori patrimoniali dell’esercizio precedente non sono riclassificati. Un’attività operativa cessata (discontinued operation) rappresenta una parte dell’impresa che è stata dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e: - rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività; - è parte di un piano coordinato di dismissione di un importante ramo di attività o area geografica di attività; - oppure è una società controllata acquisita esclusivamente allo scopo di essere rivenduta. I risultati delle attività operative cessate sono esposti separatamente nel Conto economico, al netto degli effetti fiscali. I corrispondenti valori dell’esercizio precedente sono riclassificati ed esposti separatamente nel Conto economico, a fini comparativi. Criteri di valutazione Il bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo ad eccezione delle attività finanziarie detenute per la negoziazione e degli strumenti finanziari derivati, la cui valutazione è stata effettuata in base al fair value. Tale valore rappresenta il corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili. Aggregazioni aziendali Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell’acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un’aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma del fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell’impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel Conto economico nel momento in cui sono sostenuti. L’avviamento è determinato come l’eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale, del valore di patrimonio netto di pertinenza 57 di interessenze di terzi e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e delle passività assunte alla data di acquisizione. Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell’avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell’avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni del fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione, che non può eccedere il periodo di un anno dall’aggregazione aziendale. Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell’impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l’eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta, e rilevati negli altri utili/perdite del conto economico complessivo, sono riclassificati nel Conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta. Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali, iscrivibili in bilancio come attività se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad esse associati affluiranno all’impresa e se il loro costo può essere attendibilmente determinato, sono rilevate al costo storico e sono esposte in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. In particolare il costo di un’immobilizzazione materiale, acquistata da terzi o costruita in economia, è comprensivo degli oneri di diretta attribuzione ed include tutti i costi necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per il quale è stato acquisito. Se il pagamento per l’acquisto del bene è differito oltre i normali termini di dilazione del credito, il suo costo è rappresentato dal prezzo per contanti equivalente. Il valore iniziale del bene viene incrementato del valore attuale degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene o di ripristino del sito in cui il bene è dislocato, allorquando esista un’obbligazione legale od implicita in tal senso. A fronte dell’onere capitalizzato verrà quindi rilevata una passività a titolo di fondo rischi. Le spese di manutenzione e riparazione non vengono capitalizzate, ma rilevate nel conto economico dell’esercizio di competenza. 58 I costi sostenuti successivamente all’iscrizione iniziale – migliorie, spese di ammodernamento o di ampliamento, ecc. – sono iscritti nell’attivo se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad essi associati affluiranno all’impresa e se si sostanziano in attività identificabili o se riguardano spese finalizzate ad estendere la vita utile dei beni a cui si riferiscono oppure ad aumentarne la capacità produttiva o anche a migliorare la qualità dei prodotti da essi ottenuti. Qualora invece tali spese siano assimilabili ai costi di manutenzione verranno imputate a conto economico nel momento del sostenimento. L’ammortamento, che inizia quando il bene diviene disponibile per l’uso, è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene. La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di beni è la seguente: - fabbricati: da 19 a 30 anni - impianti e macchinari: da 10 a 11 anni - attrezzature: da 3 a 6 anni - altri beni: da 5 a 6 anni. I terreni, avendo di norma una vita utile illimitata, non sono soggetti ad ammortamento. I pezzi di ricambio e le piccole attrezzature per le manutenzioni sono iscritti come rimanenze di magazzino e rilevati come costo al momento dell’utilizzo. Tuttavia i pezzi di ricambio di rilevante ammontare e le attrezzature in dotazione tenuti a disposizione come scorta (stand-by equipment) sono iscritti come immobilizzazioni quando si prevede che il loro utilizzo duri per più di un esercizio. Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, che coincide con il maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, del bene ed il suo valore d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico alla voce “Perdita di valore delle immobilizzazioni”. Immobilizzazioni immateriali Le attività immateriali, capitalizzabili solo se trattasi di attività identificabili che genereranno futuri benefici economici, sono inizialmente iscritte in bilancio al costo di acquisto, maggiorato di eventuali oneri accessori e di quei costi diretti 59 necessari a predisporre l’attività al suo utilizzo. Tuttavia le attività acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Le attività generate internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo e delle spese per l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita di prodotti agrofarmaci, non sono rilevate come attività immateriali. L’attività di sviluppo si concretizza nella traduzione dei ritrovati della ricerca o di altre conoscenze in un programma ben definito per la produzione di nuovi materiali, prodotti o processi. Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende tutti i costi direttamente attribuibili necessari per creare, produrre e preparare l’attività affinché questa sia in grado di operare nel modo inteso dalla direzione aziendale. Per quanto riguarda la capitalizzazione di eventuali oneri finanziari correlati all’attività immateriale, si rimanda a quanto descritto più avanti nel relativo criterio di valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammontari complessivi degli ammortamenti, calcolati a quote costanti sulla base della vita utile stimata dell’attività, e delle perdite per riduzione di valore accumulati. Tuttavia se un’attività immateriale è caratterizzata da una vita utile indefinita essa non viene ammortizzata, ma sottoposta periodicamente ad un’analisi di congruità al fine di rilevare eventuali perdite di valore. La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di attività con vita utile definita è la seguente: - concessioni e licenze: da 5 a 10 anni - costi di sviluppo di nuovi prodotti: da 5 a 15 anni - autorizzazioni alla vendita (registrazioni) di prodotti agrofarmaci: durata della concessione - know-how di prodotto: 15 anni - know-how di processo: 5 anni - marchi: da 5 a 10 anni - brevetti: durata della tutela giuridica - altre attività (software): 5 anni L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso, ossia quando è nella posizione e nella condizione necessaria perché sia in grado di operare nella maniera intesa dalla direzione aziendale. Il valore contabile delle attività immateriali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Tale valore 60 coincide con il maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, del bene ed il suo valore d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico alla voce “Perdita di valore delle immobilizzazioni”. Costi di ricerca, di sviluppo e di registrazione prodotti I costi di ricerca per la difesa ordinaria dei prodotti e dei processi produttivi ed i costi di ricerca innovativa sono imputati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo, rilevati in bilancio come attività immateriali, si riferiscono a progetti relativi allo sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi), di nuove formulazioni e di nuovi processi produttivi. Quando il progetto di sviluppo risulta concluso e si estrinseca in un processo disponibile per l’utilizzazione economica o in un know-how di prodotto, i costi ad esso relativi vengono riclassificati alla voce “know-how di prodotto” o “know-how di processo” ed ammortizzati in quote costanti in relazione alla loro vita utile attesa, ma comunque in un periodo non superiore a 15 anni. Il termine dell’attività di sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi) coincide con l’ottenimento da parte dell’autorità competente di una dichiarazione di completezza dell’attività svolta (c.d. completeness check). I costi di registrazione dei prodotti si riferiscono a costi interni ed esterni sostenuti per l’ottenimento o il rinnovo dell’autorizzazione alla vendita da parte delle varie autorità locali dei prodotti risultanti dall’attività di sviluppo e/o per l’estensione di tali autorizzazioni ad altre colture o ad altri tipi di impiego del prodotto. Tali costi sono rilevati come attività immateriali tra le “immobilizzazioni in corso” fino al momento dell’ottenimento dell’autorizzazione alla vendita, allorquando vengono riclassificati alla voce “Registrazioni” ed ammortizzati in base alla durata della concessione, che può raggiungere un massimo di dieci anni. Finché l’attività di sviluppo e/o l’attività di registrazione dei vari prodotti da essa derivanti non vengono completate, con cadenza annuale viene verificata l’eventuale riduzione di valore dei principali progetti in corso di realizzo (c.d. impairment test), secondo le modalità descritte in nota integrativa, con conseguente rilevazione a conto economico dell’eventuale eccedenza iscritta in bilancio. I costi della cosiddetta “difesa straordinaria”, sostenuti per allungare la vita utile, intesa quale periodo di commercializzazione, di prodotti già sul mercato e quindi 61 in grado di generare benefici economici futuri superiori al normale livello di rendimento originariamente attribuito al prodotto, vengono rilevati in bilancio come attività immateriali ed ammortizzati in un periodo che va da un minimo di 5 ad un massimo di 15 anni, sulla base del ciclo di vita del prodotto. Avviamento L’avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione ed è allocato alle varie CGU identificate in tale circostanza. Dopo l’iniziale iscrizione, l’avviamento viene valutato al costo decrementato delle sole eventuali perdite di valore accumulate. Infatti l’avviamento non viene ammortizzato, ma con cadenza annuale ne viene verificata l’eventuale riduzione di valore (c.d. impairment test), con conseguente rilevazione a conto economico dell’eventuale eccedenza iscritta in bilancio, secondo le modalità illustrate in nota integrativa. Partecipazioni in società collegate Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Una collegata è una società su cui il Gruppo esercita un’influenza significativa e che non è classificabile come controllata o jointventure. Ai sensi del metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata è iscritta nello stato patrimoniale al costo incrementato dalle variazioni successive all’acquisizione nella quota di pertinenza del Gruppo nell’attivo netto della collegata. L’avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento. Dopo l’applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo determina se è necessario rilevare eventuali perdite di valore aggiuntive con riferimento alla partecipazione netta del Gruppo nella collegata. Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio della società collegata. Profitti e perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e la collegata, sono eliminati in proporzione alla partecipazione nella collegata. La data di chiusura contabile delle collegate è allineata a quella del Gruppo: i principi contabili utilizzati sono conformi a quelli utilizzati dal Gruppo, per transazioni ed eventi della stessa natura ed in circostanze simili. Partecipazioni in joint-ventures Le partecipazioni del Gruppo in joint-ventures sono rilevate mediante l’applicazione del consolidamento proporzionale. Tale metodo comporta che lo stato patrimoniale del bilancio consolidato comprenda la quota di attività della joint-venture che la partecipante controlla congiuntamente, nonché la quota di 62 passività per cui essa è congiuntamente responsabile. Il conto economico del bilancio consolidato comprende la quota di ricavi e di costi dell’entità a controllo congiunto di pertinenza della partecipante. Attività finanziarie Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al costo - maggiorato degli oneri accessori all’acquisto – che rappresenta il fair value del corrispettivo pagato. Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, vale a dire alla data in cui il Gruppo ha assunto l’impegno di acquisto di tali attività. Successivamente all’iscrizione iniziale, le attività finanziarie sono valutate in relazione alla loro destinazione funzionale sulla base dello schema seguente. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Si tratta di attività finanziarie acquistate con lo scopo di ottenere un profitto dalle fluttuazioni a breve termine del prezzo. Dopo l’iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al fair value con imputazione a conto economico dell’utile o della perdita relativa. In caso di titoli diffusamente negoziati nei mercati regolamentati, il fair value è determinato con riferimento alla quotazione di borsa alla data di chiusura dell’esercizio. Per gli investimenti per i quali non è disponibile una quotazione di mercato, il fair value è determinato in base al valore corrente di mercato di un altro strumento finanziario sostanzialmente analogo oppure è calcolato in base ai flussi finanziari attesi dalle attività nette sottostanti l’investimento. Investimenti posseduti fino a scadenza Sono attività finanziarie non derivate che prevedono pagamenti fissi o determinabili, con una scadenza fissa, che il Gruppo ha la ferma intenzione e la capacità di mantenere fino alla scadenza. Dopo l’iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse, che rappresenta il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di eventuali sconti o premi, che vanno ripartiti lungo l’intero periodo di tempo intercorrente fino alla scadenza. Finanziamenti attivi Sono trattati contabilmente secondo quanto previsto per gli “investimenti posseduti fino a scadenza”. Attività finanziarie disponibili per la vendita Accoglie le attività finanziarie non rientranti nelle categorie precedenti. Comprende ad esempio titoli rappresentativi del capitale di rischio acquistati senza l’intento di rivenderli nel breve termine (c.d. partecipazioni in altre imprese) o titoli di stato a lungo termine acquistati per essere mantenuti durevolmente nel patrimonio aziendale, ma senza la volontà di conservarli fino a scadenza. 63 Dopo l’iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al fair value con iscrizione degli utili o delle perdite in una apposita voce del conto economico complessivo fintantoché esse non siano vendute o fino a che non si accerti che esse abbiano subito una perdita di valore: in questo caso gli utili o le perdite fino a quel momento accumulati a patrimonio netto sono imputati al conto economico separato. Gli investimenti in strumenti rappresentativi del patrimonio netto che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo e per i quali il fair value non può essere determinato in modo affidabile, sono valutati al costo. Rimanenze Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo, rappresentato dal normale prezzo di vendita stimato, al netto dei costi di completamento e di vendita. Il costo delle rimanenze può non essere recuperabile se esse sono danneggiate, se sono diventate obsolete, o se i loro prezzi di vendita sono diminuiti: in questo caso le rimanenze sono svalutate fino al valore netto di realizzo sulla base di una valutazione eseguita voce per voce e l’ammontare della svalutazione viene rilevato come costo nell’esercizio in cui la svalutazione viene eseguita. Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è quello del costo medio ponderato, comprensivo delle rimanenze iniziali. Crediti commerciali e altri crediti I crediti commerciali e gli altri crediti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair value del corrispettivo ricevuto nel corso della transazione. Successivamente i crediti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo, mentre i crediti senza scadenza fissa sono valutati al costo. I crediti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi e la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. Il fair value dei crediti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come provento finanziario sulla durata del credito fino a scadenza. I crediti sono esposti in bilancio al netto degli accantonamenti per perdita di valore. Tali accantonamenti vengono effettuati quando esiste un’indicazione oggettiva (quale, ad esempio la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che il Gruppo non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni di vendita originali. Il valore contabile del 64 credito è ridotto mediante ricorso ad un apposito fondo. I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica la loro irrecuperabilità. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Le disponibilità liquide comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a vista e a breve termine, ossia con una scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. I mezzi equivalenti rappresentano temporanee eccedenze di disponibilità liquide investite in strumenti finanziari caratterizzati da rendimenti più elevati rispetto ai depositi bancari a vista (es. titoli pubblici) e prontamente liquidabili. Non comprendono gli investimenti temporanei in strumenti di capitale a causa della volatilità e variabilità dei loro valori. Debiti commerciali e altri debiti I debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair value del corrispettivo pagato nel corso della transazione. Successivamente i debiti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo, mentre i debiti senza scadenza fissa sono valutati al costo. I debiti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi e la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. Il fair value dei debiti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come onere finanziario sulla durata del debito fino a scadenza. Finanziamenti I finanziamenti sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Conversione delle poste in valuta estera Le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione. Le differenze cambio realizzate nel corso dell’esercizio, in occasione dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera, sono iscritte a conto economico. Alla chiusura dell’esercizio, le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera – costituite da denaro posseduto o da attività e passività da ricevere o pagare in ammontare di denaro fisso e determinabile - sono riconvertite nella valuta funzionale di riferimento al tasso di cambio in essere alla data di chiusura 65 del bilancio, registrando a conto economico l’eventuale differenza cambio rilevata. Le poste non monetarie espresse in valuta estera sono convertite nella moneta funzionale utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione, ovvero il cambio storico originario. Gli elementi non monetari iscritti al fair value sono invece convertiti utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di determinazione di tale valore. Le valute funzionali adottate dalle varie società del Gruppo Isagro corrispondono alle valute dei paesi in cui sono ubicate le sedi legali delle società stesse. Fondi per rischi e oneri Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri, che accolgono passività di tempistica ed importo incerti, sono effettuati quando: - si è di fronte ad un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; - è probabile che sarà necessaria una fuoriuscita di risorse per adempiere all’obbligazione; - può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione. L’importo iscritto come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di chiusura del bilancio. Se l’effetto dell’attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che rifletta la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se opportuno, ai rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Le passività potenziali non sono invece rilevate in bilancio. Benefici per i dipendenti I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a contributi definiti e programmi a benefici definiti. Nei programmi a contributi definiti l’obbligazione dell’impresa è limitata al versamento dei contributi pattuiti con i dipendenti ed è determinata sulla base dei contributi dovuti alla fine del periodo, ridotti degli eventuali importi già corrisposti. Nei programmi a benefici definiti, l’importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali); (c) meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non 66 ancora rilevate; (d) dedotto il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano (se esistono) al di fuori delle quali le obbligazioni devono essere estinte direttamente. Con riguardo all’eventuale applicazione del c.d. metodo del “corridoio”, si evidenzia che il Gruppo rileva immediatamente a conto economico tutti gli utili e perdite attuariali derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni del piano. Nei programmi a benefici definiti, il costo imputato a conto economico è pari alla somma algebrica dei seguenti elementi: (a) il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti; (b) gli oneri finanziari derivanti dall’incremento della passività conseguente al trascorrere del tempo; (c) il rendimento atteso delle eventuali attività a servizio del piano; (d) gli utili e le perdite attuariali; (e) il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate; (f) l’effetto di eventuali riduzioni o estinzioni del programma. Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Leasing I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono al Gruppo tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, comportano la rilevazione del valore del bene locato e, in contropartita, di un debito finanziario verso il locatore per un importo pari al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing, utilizzando per il calcolo il tasso di interesse implicito del contratto. I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico. Il bene locato viene poi ammortizzato secondo criteri analoghi a quelli utilizzati per i beni di proprietà. I contratti di leasing nei quali invece il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici tipici della proprietà sono classificati come leasing operativi. I pagamenti relativi a tali contratti vengono addebitati a conto economico. 67 Ricavi I ricavi sono valutati al valore corrente del corrispettivo ricevuto o spettante. I ricavi sono riconosciuti nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile. Vendita di beni Il ricavo è riconosciuto quando il Gruppo ha trasferito i rischi e i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e smette di esercitare il solito livello di attività associate con la proprietà nonché l’effettivo controllo sul bene venduto. Prestazione di servizi Il ricavo è rilevato con riferimento allo stadio di completamento dell’operazione alla data di chiusura del bilancio. Quando il risultato della prestazione di servizi non può essere attendibilmente stimato, i ricavi devono essere rilevati solo nella misura in cui i costi rilevati saranno recuperabili. Lo stadio di completamento è determinato attraverso la valutazione del lavoro svolto oppure attraverso la proporzione tra i costi sostenuti ed i costi totali stimati. Interessi Sono rilevati per competenza con un criterio temporale, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Royalties Sono rilevate per competenza, secondo quanto previsto dal contenuto dell’accordo relativo. Dividendi Sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento. Contributi pubblici I contributi pubblici sono rilevati al valore equo quando sussiste la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferite risultino soddisfatte. Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (per esempio contributi in conto esercizio) sono rilevati nella voce “Altri ricavi operativi”, ma ripartiti sistematicamente su differenti esercizi in modo che i ricavi siano commisurati ai costi che essi intendono compensare. Quando invece i contributi sono correlati ad attività (per esempio i contributi in conto impianti o i contributi per attività immateriali in via di sviluppo) sono portati a diretta detrazione del valore contabile dell’attività stessa e quindi vengono rilevati a conto economico come proventi, durante la vita utile del bene ammortizzabile, tramite la riduzione diretta del costo dell’ammortamento. 68 Oneri finanziari Gli oneri finanziari direttamente imputabili all’acquisizione, costruzione o produzione di un bene, materiale o immateriale, che richiede un rilevante periodo di tempo prima di essere disponibile per l’uso, vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell’esercizio in cui essi sono sostenuti. Costi di acquisto di beni e prestazioni di servizi Sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza e si sostanziano in decrementi di benefici economici, che si manifestano sotto forma di flussi finanziari in uscita o di riduzione di valore di attività o di sostenimento di passività. Imposte sul reddito (correnti, anticipate e differite) Le imposte correnti sono determinate sulla base di una realistica previsione degli oneri di imposta da assolvere, in applicazione della normativa fiscale vigente nei singoli Paesi e sono esposte nella voce “Debiti tributari”, al netto degli acconti versati. Qualora gli acconti versati e gli eventuali crediti risultanti da precedenti esercizi risultino superiori alle imposte dovute, il credito netto verso l’Erario viene iscritto nella voce “Crediti tributari”. Sulle differenze temporanee esistenti tra i valori delle attività e delle passività iscritte a bilancio ed i relativi valori fiscali, nonché sulle differenze di valore delle attività e passività generate dalle rettifiche di consolidamento, il Gruppo rileva imposte differite o anticipate. In particolare per tutte le differenze temporanee imponibili viene rilevata contabilmente una passività fiscale differita, a meno che tale passività derivi dalla rilevazione iniziale dell’avviamento. Tale passività è esposta in bilancio alla voce “Imposte differite”. Per tutte le differenze temporanee deducibili, invece, viene rilevata un’attività fiscale differita (imposta anticipata) nella misura in cui è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile. Anche in presenza di perdite fiscali o crediti di imposta riportati a nuovo viene rilevata un’attività fiscale differita nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro capiente. Tale attività è esposta in bilancio alla voce “Imposte anticipate”. Il valore da riportare in bilancio per le imposte anticipate viene riesaminato ad ogni chiusura di esercizio e viene ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali possano rendersi disponibili in futuro in modo da permettere al credito di essere utilizzato. 69 Le attività e le passività fiscali differite devono essere calcolate con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata l’attività o sarà estinta la passività, sulla base delle aliquote fiscali vigenti o di fatto vigenti alla data di chiusura del bilancio. Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico come onere o come provento dell’esercizio. Tuttavia le imposte correnti e quelle differite devono essere addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto o nel prospetto del conto economico complessivo se relative a poste di bilancio iscritte direttamente in tali voci. Cancellazione di un’attività finanziaria La cancellazione di un’attività finanziaria avviene quando il Gruppo non detiene più il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività e questo normalmente avviene quando i diritti specificati nel contratto sono esercitati o quando scadono o quando vengono trasferiti a terzi. Conseguentemente quando risulta che il Gruppo ha mantenuto il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività, quest’ultima non può essere rimossa dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria. Questo si verifica essenzialmente: - quando il cedente ha il diritto o l’obbligo di riacquistare l’attività ceduta; - quando il cedente mantiene nella sostanza tutti i rischi e i benefici; - quando il cedente fornisce garanzia per tutti i rischi relativi all’attività ceduta. Al contrario, se il cessionario ha la capacità di ottenere i benefici dell’attività trasferita, ossia è libero di vendere o di impegnare l’intero valore equo dell’attività trasferita, il cedente deve rimuovere l’attività dal suo prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria. In caso di cessione, la differenza tra il valore contabile dell’attività trasferita e la sommatoria dei corrispettivi ricevuti e qualsiasi rettifica precedente che rifletta il fair value di quella attività, che è stata accumulata nel patrimonio netto, viene inclusa nel conto economico dell’esercizio. Si segnala che in relazione alla cessione di crediti commerciali pro-soluto a società di factoring, alcuni contratti utilizzati prevedono che l’importo massimo del rischio che il factor assume a fronte dell’eventuale insolvenza del debitore viene regolamentato dal c.d. plafond. Per queste operazioni vengono quindi condotti opportuni test di efficacia al fine di verificare l’avvenuto trasferimento della sostanzialità dei rischi e benefici. Strumenti finanziari derivati Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al valore di mercato (c.d. fair value). Tale valore è determinato con riferimento a quotazioni pubbliche del prezzo dello strumento. Quando un prezzo di mercato quotato non è disponibile, il Gruppo fa riferimento ai valori correnti di mercato 70 di altri strumenti che sono sostanzialmente identici oppure alle valutazioni fornite dagli istituti di credito da cui lo strumento finanziario è stato acquistato. In particolare: - il fair value dei contratti a termine in valuta e delle operazioni di domestic currency swap è calcolato con riferimento ai tassi di cambio a termine attuali per contratti con simile profilo di maturazione; - il fair value dei contratti di swap su tassi di interesse è determinato calcolando il valore attuale differenziale – tasso fisso vs tasso variabile - dei futuri flussi di cassa attesi, tenendo conto delle previste variazioni dei tassi di riferimento; - il valore di mercato dei contratti di acquisto a termine di commodities è determinato con riferimento a valori a termine attuali per contratti con simile profilo di maturazione. Uno strumento finanziario derivato può essere acquistato con finalità di negoziazione o con finalità di copertura. Gli utili o le perdite di valutazione correlati ai derivati acquistati con finalità di negoziazione sono imputati a conto economico. La contabilizzazione dei derivati acquistati con finalità di copertura viene effettuata secondo il c.d. “hedge accounting”, che compensa la rilevazione a conto economico dei derivati con quella delle poste coperte, solo quando i derivati rispondono a criteri specifici. In particolare: - all’inizio della copertura deve sussistere una documentazione formale della relazione di copertura e degli obiettivi aziendali di gestione del rischio e della strategia per effettuare la copertura; - all’inizio della copertura deve esserne verificata l’efficacia nell’ottenere la compensazione dei cambiamenti nel fair value o nei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto; - l’efficacia della copertura deve essere valutata sulla base di un criterio ricorrente e lo strumento derivato deve risultare altamente efficace per tutta la sua durata. Ai fini della contabilizzazione, le operazioni di copertura sono classificate come “coperture del fair value” se sono a fronte del rischio di variazione di mercato dell’attività o della passività sottostante; oppure come “coperture dei flussi finanziari” se sono a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti sia da un’esistente attività o passività sia da un’operazione futura. Per quanto riguarda le coperture del fair value, gli utili e le perdite derivanti dalla rideterminazione del valore di mercato dello strumento derivato sono imputati a conto economico. Per quanto riguarda le coperture dei flussi finanziari, gli utili e le perdite di valutazione dello strumento di copertura sono rilevati nelle altre componenti di 71 conto economico complessivo per la parte efficace, mentre l’eventuale porzione non efficace viene iscritta immediatamente nel conto economico. Nel caso in cui l’oggetto della copertura sia un impegno irrevocabile che comporti il sorgere di un’attività o di una passività, l’utile o la perdita accumulato a patrimonio netto è portato a rettifica del valore al quale è stata iscritta l’attività o la passività nel momento in cui essa è stata rilevata. Per tutte le altre coperture di flussi finanziari, l’utile o la perdita relativi allo strumento finanziario sono riclassificati dal patrimonio netto al conto economico nello stesso momento in cui l’operazione coperta influenza il conto economico stesso. Se uno strumento finanziario derivato viene acquistato con finalità di copertura e non con finalità speculative, ma non possiede i requisiti sopra elencati per essere contabilizzato secondo il c.d. “hedge accounting”, gli utili o le perdite derivanti dalla variazione del suo valore equo devono essere imputati nel conto economico. INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA 1. Immobilizzazioni materiali – 26.079 La composizione ed i movimenti di sintesi delle immobilizzazioni materiali sono descritti nelle tabelle sottostanti: Composizione Costo storico Terreni Fabbricati: - beni di proprietà - migliorie su beni di terzi Impianti e macchinario: - beni di proprietà - contributo conto capitale - beni in leasing finanziario Attrezzature: - beni di proprietà Altri beni: - mobili e arredi - autoveicoli - elaboratori dati Imm. in corso e acconti - beni di proprietà Totale 31.12.2011 Fondo amm. Valore a bilancio Variazione Costo storico 31.12.2012 Fondo amm. Valore a bilancio 1.055 0 1.055 (2) 1.053 0 1.053 15.119 703 15.822 (5.478) (588) (6.066) 9.641 115 9.756 (639) (23) (662) 15.211 703 15.914 (6.209) (611) (6.820) 9.002 92 9.094 34.194 (21.199) 12.995 (1.718) 34.787 (23.510) 11.277 (357) 268 (89) 35 (357) 303 (54) 0 33.837 0 (20.931) 0 12.906 374 (1.309) 392 34.822 (18) (23.225) 374 11.597 4.497 4.497 (3.479) (3.479) 1.018 1.018 (232) (232) 4.536 4.536 (3.750) (3.750) 786 786 1.088 267 2.283 3.638 (866) (166) (1.918) (2.950) 222 101 365 688 (26) 72 138 184 1.117 292 2.559 3.968 (921) (119) (2.056) (3.096) 196 173 503 872 1.078 1.078 0 0 1.078 1.078 1.599 1.599 2.677 2.677 0 0 2.677 2.677 59.927 (33.426) 26.501 (422) 62.970 (36.891) 26.079 72 Movimenti Differenza di del periodo conversione (c. storico) Terreni Fabbricati: - beni di proprietà - migliorie su beni di terzi Impianti e macchinario: - beni di proprietà - contributo conto capitale - beni in leasing finanziario Attrezzature: - beni di proprietà Altri beni: - mobili e arredi - autoveicoli - elaboratori dati Immobilizzazioni in corso e acconti: - beni di proprietà Totale Acquisti Riclassifica- Alienazioni zioni (c.storico) Differenza di Ammorta- conversione (f.do amm.to) mento Utilizzo Variazione f.do amm.to totale 0 0 0 (2) 0 0 0 (2) (152) 145 99 0 48 (779) 0 (639) 0 (152) 0 145 0 99 0 0 0 48 (23) (802) 0 0 (23) (662) (501) 697 469 (72) 328 (2.699) 60 (1.718) 0 0 0 0 0 35 0 35 0 (501) 392 1.089 0 469 0 (72) 0 328 (18) (2.682) 0 60 374 (1.309) (17) (17) 97 97 2 2 (43) (43) 11 11 (313) (313) 31 31 (232) (232) 2 (17) (11) (26) 36 135 322 493 1 0 4 5 (10) (93) (39) (142) (1) 7 7 13 (62) (49) (184) (295) 8 89 39 136 (26) 72 138 184 (18) (18) 2.192 2.192 (575) (575) 0 0 0 0 0 0 0 0 1.599 1.599 (714) 4.016 0 (259) 400 (4.092) 227 (422) Gli investimenti completati nel periodo si riferiscono, essenzialmente, a progetti di miglioramento degli impianti e di adeguamento della sicurezza dei siti produttivi di Adria, di Aprilia e di Bussi della capogruppo Isagro S.p.A.. In particolare, nel corso dell’esercizio, è stato avviato e completato un progetto per modificare l’impianto “granulari” di Aprilia allo scopo di produrre un nuovo formulato per conto terzi; tale investimento ha determinato un incremento del costo storico della voce “Impianti e macchinario” per 311 migliaia di Euro. La voce “Impianti e macchinario – beni in leasing finanziario” si riferisce ad un nuovo tank container utilizzato per il trasporto del principio attivo TFE-M dallo stabilimento del fornitore Solvay Specialty Polymers Italy S.p.A. al sito produttivo di Bussi. Il tank acquistato da Solvay è concesso in locazione alla capogruppo Isagro S.p.A., dietro corresponsione di una rata mensile di 12 migliaia di Euro per 36 mesi, per l’intera vita tecnica utile del bene. Conseguentemente, sulla base di quanto previsto dai principi contabili IFRIC 4 e IAS 17, tale operazione è stata classificata come leasing finanziario, iscrivendo, tra le immobilizzazioni materiali, il bene al suo fair value. La voce “Immobilizzazioni in corso”, pari a 2.677 migliaia di Euro, riguarda, principalmente, interventi di miglioramento degli impianti e di adeguamento della sicurezza dei siti di Adria e di Aprilia, nonché attività di ampliamento della capacità 73 produttiva di alcuni impianti del sito di Novara relativi alla sintesi di principi attivi biologici. Si evidenzia infine che al 31 dicembre 2012 non vi sono in essere impegni contrattuali significativi con fornitori terzi. 2. Immobilizzazioni immateriali – 49.766 La composizione ed i movimenti di sintesi dell’esercizio delle immobilizzazioni immateriali sono descritti nelle tabelle sottostanti: Composizione Costo storico Costi di sviluppo prodotti: - fungicida IR 8116 - fumiganti e SDHI - nuovi formulati - difesa straordinaria Costi di sviluppo processi Know-how di prodotto: - fungicida IR 6141 - erbicida IR 5878 - fungicida IR 5885 - altri fungicidi - Remedier - biostimolanti e fumiganti Know-how di processo Brevetti, licenze, marchi e registrazioni Altre: - relazioni commerciali - software Immobilizzazioni in corso e acconti: - registrazioni - altri beni 31.12.2011 Fondo amm. Variazione Valore a bilancio 31.12.2012 Fondo amm. Costo storico Valore a bilancio 246 0 0 8.130 8.376 0 0 0 (3.251) (3.251) 246 0 0 4.879 5.125 (165) 1.616 79 813 2.343 81 1.616 79 11.083 12.859 0 0 0 (5.391) (5.391) 81 1.616 79 5.692 7.468 96 0 96 (96) 0 0 0 10.196 10.273 8.516 81 773 128 29.967 (3.570) (2.583) (1.740) (16) (296) (26) (8.231) 6.626 7.690 6.776 65 477 102 21.736 (679) (699) (955) (6) (51) (27) (2.417) 10.196 10.273 8.177 81 773 128 29.628 (4.249) (3.282) (2.356) (22) (347) (53) (10.309) 5.947 6.991 5.821 59 426 75 19.319 1.106 (525) 581 94 1.451 (776) 675 6.493 (2.167) 4.326 2.723 10.752 (3.703) 7.049 751 1.145 1.896 (69) (439) (508) 682 706 1.388 (48) (54) (102) 803 1.305 2.108 (169) (653) (822) 634 652 1.286 13.833 905 14.738 0 0 0 13.833 905 14.738 136 (905) (769) 13.969 0 13.969 0 0 0 13.969 0 13.969 62.672 (14.682) 47.990 1.776 70.767 (21.001) 49.766 74 Movimenti del periodo Differenza di Acquisizioni/ Riclassifiche conversione capitalizzazioni Costi di sviluppo prodotti: - fungicida IR 8116 - fumiganti e SDHI - nuovi formulati - difesa straordinaria Costi di sviluppo processi Know-how di prodotto: - fungicida IR 6141 - erbicida IR 5878 - fungicida IR 5885 - altri fungicidi - Remedier - biostimolanti e fumiganti Know-how di processo Brevetti, licenze, marchi e registrazioni Altre: - relazioni commerciali - software Immobilizzazioni in corso e acconti: - registrazioni - altri beni Cessioni Ammortamenti/ Svalutazioni Variazione totale 0 (7) 0 0 (7) 2 1.623 79 2.953 4.657 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (167) 0 0 (2.140) (2.307) (165) 1.616 79 813 2.343 0 0 (96) 0 0 (96) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (679) (699) (955) (6) (51) (27) (2.417) (679) (699) (955) (6) (51) (27) (2.417) 0 249 96 0 (251) 94 (8) 125 4.179 (31) (1.542) 2.723 54 0 54 0 160 160 0 0 0 0 0 0 (102) (214) (316) (48) (54) (102) 0 0 0 3.410 0 3.410 (3.274) (905) (4.179) 0 0 0 0 0 0 136 (905) (769) 39 8.601 0 (31) (6.833) 1.776 Le attività immateriali non ancora disponibili per l’uso includono “costi di sviluppo” sostenuti per l’avvio della fase di sviluppo di nuovi prodotti proprietari, tra cui un fungicida denominato SDHI per il quale è stato firmato un accordo di co-sviluppo con la società americana FMC Corporation (vedi nota n. 25) ed un geodisinfestante, destinato in particolare al mercato americano, per 1.776 migliaia di euro, e “immobilizzazioni in corso” relative a spese per le registrazioni sostenute per l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita nei vari Paesi dei formulati relativi ai principali prodotti proprietari del Gruppo per 13.969 migliaia di euro. E’ da segnalare che nel corso dell’esercizio l’ottenimento di nuove autorizzazioni ha comportato la riclassificazione da “immobilizzazioni in corso” a “registrazioni”, con conseguente inizio del periodo di ammortamento, per 3.274 migliaia di euro. La voce “difesa straordinaria”, pari a 5.692 migliaia di euro, si riferisce ai costi sostenuti dal Gruppo per alcuni prodotti già commercializzati al fine di allungare la loro vita utile, intesa quale periodo di commercializzazione, e comprende in particolare le spese sostenute per ottemperare agli adempimenti richiesti da normative comunitarie. Nel corso dell’esercizio si è proceduto ad effettuare un aggiornamento delle analisi relative allo stato di avanzamento tecnico dei progetti in corso e dei risultati finora ottenuti, da cui sono emerse delle criticità relativamente ad alcuni 75 assets, che si sono dimostrati o non più utilizzabili o antieconomici nella loro prosecuzione per il Gruppo. Conseguentemente si è proceduto ad effettuare, ai sensi dello IAS 38, la completa svalutazione dei costi sostenuti relativamente a tali progetti per un ammontare complessivo di 137 migliaia di euro. A seguito dell’ottenimento nel corso del primo semestre 2012 della prima tranche, pari a 15.000 migliaia di euro, di un finanziamento specifico da parte della Banca Europea per gli Investimenti (B.E.I.) a supporto dell’attività di ricerca e sviluppo del Gruppo (vedi nota n. 15), si è proceduto a capitalizzare la quota parte degli oneri finanziari sostenuti nell’esercizio relativa agli assets immateriali in corso di realizzazione. Gli oneri finanziari capitalizzati ammontano a 158 migliaia di euro. Il tasso utilizzato per determinare l’ammontare di tali oneri è stato del 6,12%, corrispondente al tasso di interesse effettivo del finanziamento specifico. Il valore residuo della voce “Brevetti, licenze, marchi, registrazioni e diritti simili” pari a 7.049 migliaia di euro, risulta così composto: - registrazioni e diritti di distribuzione di agrofarmaci - marchi, brevetti e licenze 6.202 847. Immobilizzazioni non ancora disponibili per l’uso – impairment test Come previsto dallo IAS 36, il Gruppo Isagro procede annualmente alla verifica dell’esistenza di eventuali perdite di valore dei prodotti in sviluppo e delle registrazioni in corso di ottenimento (c.d. impairment test), in quanto, pur trattandosi di attività a “vita utile definita”, come il resto delle immobilizzazioni immateriali del Gruppo, non sono tuttavia ancora disponibili per l’uso. E’ da segnalare che il Gruppo sottopone ad impairment test con cadenza annuale anche i valori complessivi del know-how di prodotto e di processo, dei brevetti e delle registrazioni ottenute, classificabili come attività a “vita utile definita”, in quanto strettamente correlati alle attività non ancora disponibili per l’uso, che quindi non sono suscettibili di autonoma valutazione. Qualora poi il prodotto analizzato sia parte di una CGU (cash generating unit) a cui è stata allocata una parte dell’avviamento del Gruppo, l’analisi di recuperabilità viene allargata all’intera CGU. Di conseguenza per i “prodotti biologici”, i “prodotti rameici” e il “Tetraconazolo” si rinvia a quanto indicato nella nota n. 3. La tabella seguente evidenzia i valori contabili delle immobilizzazioni immateriali raggruppati sulla base di quanto sopra descritto: 76 IMMOBILIZZAZIONI A VITA UTILE DEFINITA Immobilizzazioni Immobilizzazioni Totale non ancora già disponibili Valore contabile disponibili per l'uso per l'uso Immobilizzazioni relative all'attività di ricerca e sviluppo: - Kiralaxyl (IR6141) - Tetraconazolo - Valifenalate (IR5885) - Prodotti biologici e biostimolanti - Rame - SDHi - Orthosulfamuron (IR5878) - Piretroidi - Fumiganti - Novaluron - Altri Altre immobilizzazioni immateriali: - Relazioni commerciali - Software - Marchi e licenze 4.839 2.871 2.329 7.262 5.016 6.921 12.101 7.887 9.250 1.334 1.129 1.206 831 3.125 0 2.165 4.254 1.206 757 789 410 0 81 15.745 7.655 71 25 1.184 442 32.532 8.412 860 435 1.184 523 48.277 0 0 0 0 634 652 203 1.489 634 652 203 1.489 15.745 34.021 49.766 L’impairment test è stato effettuato confrontando il valore contabile dei vari progetti con il loro valore recuperabile. La determinazione di tale valore è stata eseguita attraverso l’utilizzo del c.d. metodo “Discounted cash flow” che stima il valore d’uso di un’attività sulla base della attualizzazione dei futuri flussi di cassa ad un appropriato tasso, coincidente col costo medio ponderato del capitale (WACC). Con riferimento al know-how ed alle registrazioni in corso del fungicida IR5885, ai fini della stima del valore recuperabile, non si è fatto riferimento al valore in uso ma piuttosto al suo fair value; ciò in quanto la joint-venture ISEM S.r.l. ha ricevuto, nel corso dei primi giorni di marzo 2013, un’offerta vincolante per l’acquisto di tale prodotto, accettata dalla società; il prezzo offerto è stato pari a 18.500 migliaia di Euro (quota consolidata pari a 9.250 migliaia di euro) e conseguentemente, si è provveduto ad adeguare il valore contabile di tali immobilizzazioni al prezzo offerto, rilevando una perdita di valore di 441 migliaia di Euro. Ai fini di una migliore informativa, si riepiloga il valore complessivo del fungicida IR5885, suddiviso nelle seguenti componenti, al netto della summenzionata svalutazione: 77 - Costi di difesa straordinaria e sviluppo formulati: 432 - Know-how di prodotto: 5.821 - Know-how di processo: 20 - Registrazioni in corso: 2.333 - Registrazioni: 534 - Brevetti: 110 Totale 9.250 Di seguito sono indicate le principali ipotesi effettuate nella stima del valore in uso, ai fini della determinazione del relativo valore recuperabile del know-how e delle registrazioni in corso delle molecole IR6141, IR5878 e Novaluron e del valore recuperabile dei costi di sviluppo relativi al fungicida SDHi, principali prodotti del Gruppo, mentre per il Tetraconazolo, i prodotti biologici ed i prodotti rameici si rinvia a quanto indicato nella nota n. 3. Ipotesi di business L’analisi è stata effettuata facendo riferimento alle stime preliminari 2013 - 2017 della capogruppo Isagro S.p.A., nonché al Business plan 2013 – 2026 della joint-venture ISEM S.r.l.. Tali piani si basano su assunzioni ritenute dal management ragionevolmente realizzabili, come confermato dal fatto che – ad eccezione degli impatti connessi a variabili esogene non controllabili rappresentate dai tempi di effettivo ottenimento delle registrazione e dalle variabili climatiche – i dati previsionali pregressi hanno avuto un sostanziale riscontro nella consuntivazione finale. In particolare è da rilevare come dai piani utilizzati per l’impairment test l’effetto depressivo sulla redditività determinato dalla siccità sia stato prudentemente considerato anche nel 2013 e che le ipotesi di sviluppo dei prodotti nel periodo esplicito siano state fissate nel presupposto della prosecuzione della corrente attività di sviluppo e registrativa, senza introduzione di benefici attesi da future azioni di ristrutturazione del management non implementate ad oggi. Tali dati previsionali, quindi, non coincidono con i dati di Piano Industriale del Gruppo, che includono invece assunzioni di sviluppo del business evolutive ed innovative, come meglio esplicitato nella relazione sulla gestione al paragrafo “Status del progetto Isagro: strategia, il 2012, prospettive 2013-2015 e rafforzamento del management”. Orizzonte temporale considerato Ai fini della stima dei flussi di cassa attesi dei vari prodotti, è stato utilizzato un periodo di 15 anni per le molecole di nuova generazione, in linea con la durata media di vita commerciale di un nuovo agrofarmaco, mentre per i prodotti già consolidati sul mercato è stato considerato un orizzonte temporale di 5 anni, trattandosi di assets già da tempo disponibili per l’uso. 78 In particolare, per le molecole IR6141 e IR5878, i flussi di cassa attesi sono stati definiti puntualmente sino al 2026. Relativamente al fungicida SDHi è stato elaborato un piano ad hoc, trattandosi di un nuovo prodotto per il quale è appena iniziata la fase di sviluppo. I flussi di cassa relativi, infatti, sono previsti iniziare nel 2019 (anno in cui è previsto il lancio di tale agrofarmaco) e sono stati stimati in maniera puntuale fino al 2021 e poi mantenuti costanti fino al 2023. Con riferimento alla stima dei flussi di cassa attesi dal Novaluron, gli stessi sono stati determinati in maniera puntale considerando un orizzonte temporale di 5 anni, trattandosi di un immobilizzazione già disponibile per l’uso. Ai fini del calcolo del cosiddetto terminal value è stato utilizzato il c.d. metodo della perpetuità crescente (c.d. formula di Gordon) facendo riferimento ad un cash flow normalizzato calcolato sulla base delle seguenti principali ipotesi: • EBITDA pari a quello dell’ultimo anno; • investimenti pari agli ammortamenti; • variazioni di capitale circolante nulle; • Growth rate assunto pari a zero. Parametri economico-finanziari Di seguito si evidenziano i principali parametri di riferimento: IR6141 e SDHi - Inflazione - Struttura finanziaria (Debiti/Assets) - WACC Novaluron IR5878 2% 2% 2% 0,40 0,40 0,33 10,1% 9,5% 12% Stima del WACC Ai fini della stima del costo medio ponderato del capitale sono state effettuate le seguenti ipotesi: Costo del Debito Per il costo del debito si è utilizzato il costo medio dei debiti finanziari di Isagro, registrati a consuntivo, pari al 6%. Non vi sono infatti elementi che lascino presupporre una crescita del costo del debito prospettico e si è quindi ritenuto che i valori registrati a consuntivo rappresentino una buona approssimazione dei valori da utilizzare ai fini prospettici. Costo del Capitale proprio Ai fini del calcolo del costo dei mezzi propri si è utilizzato il Capital Asset Pricing 79 Model. Le principali ipotesi alla base dell’applicazione di tale modello sono le seguenti: IR6141 e SDHi Novaluron IR5878 - un Beta pari a 1,20 1,20 1,20 - tasso free-risk 5,3% 5,3% 5,3% 5,50% 5,50% 5,50% 2% 1% 4% - premio per il rischio di mercato - un premio per il rischio addizionale pari a In particolare, in linea con i dettami delle linee guida emesse dall’Organismo Italiano di Valutazione, si è fatto riferimento ad un approccio “unconditional” che tende a riflettere il rischio paese nel tasso risk free con le seguenti ipotesi: Risk free rate: assunto pari al tasso di un titolo governativo che rifletta il rischio paese (BTP decennale medio con intervallo di osservazione di 6 mesi); Beta: si tratta del valore specifico del Gruppo, elaborato da Isagro, che esprime la propria rischiosità rispetto al mercato in funzione del business e del livello di indebitamento del Gruppo; Premio per il rischio di mercato: è stato utilizzato un tasso elaborato da Banca IMI al fine di esprimere il differenziale tra il rendimento atteso di un investimento in azioni rispetto a titoli governativi; Premio per il rischio addizionale: è stato elaborato internamente dal Gruppo al fine di esprimere il profilo di rischiosità specifico dei vari progetti/molecole in relazione al differente grado di incertezza dei flussi di cassa attesi. Il costo dei mezzi propri è quindi risultato essere pari al 13,9% per la molecola IR6141 e per il fungicida SDHi, del 12,9% per il Novaluron e del 15,9% per il prodotto IR5878. Pesi dei mezzi propri e del debito Con riferimento ai pesi dei mezzi propri e del debito è stato utilizzato un rapporto medio normalizzato, prevedendo in particolare che il capitale circolante netto venga finanziato dal capitale di terzi mentre gli investimenti in immobilizzazioni da mezzi propri. 80 WACC Sulla base delle suddette ipotesi sono stati determinati i seguenti tassi: IR6141 e Novaluron IR5878 9,5% 12% SDHi - WACC 10,1% Dal confronto con i WACC utilizzati nell’esercizio precedente si rileva un incremento medio di 2 punti percentuali. Principali risultati Sulla base dell’impairment test effettuato, basato sul Business Plan 2013 – 2017 delle società del Gruppo, opportunamente estesi per tener conto del periodo necessario al lancio sul mercato delle molecole di nuove generazione, gli Amministratori non hanno ad oggi riscontrato nessuna perdita di valore per i principali prodotti del Gruppo e pertanto non hanno ritenuta necessaria alcuna svalutazione, ad eccezione del summenzionato IR5885. Si è invece proceduto a svalutare parzialmente un prodotto minore (IR8116), a seguito di un allungamento nei tempi di sviluppo, che portano ad un valore in uso inferiore al carrying amount per 167 migliaia di Euro. Sensitivity analysis Come richiesto dalle linee guida per gli impairment redatte dall’OIV, il Gruppo ha effettuato un’analisi di sensitività del valore recuperabile dei summenzionati prodotti, analizzando l’effetto di una variazione del tasso di sconto utilizzato per attualizzare i flussi di cassa attesi. Tale analisi è stata effettuata al fine di analizzare gli effetti di un’eventuale maggiore volatilità dei flussi attesi ed in particolare entro che limiti, in termini di tasso di sconto equivalente, il mancato realizzo delle azioni di piano, ovvero lo slittamento dei tempi di registrazione o le variabili climatiche, possano inficiare le risultanze del test di impairment. In particolare, l’analisi di sensitività effettuata mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti ai piani aziendali e variando il WACC, non ha mostrato particolari criticità per i prodotti IR5878, Novaluron ed SDHi, mentre ha evidenziato che un aumento di 260 punti base nel tasso di sconto determinerebbero un eccesso del valore contabile delle spese di know-how e delle registrazioni del prodotto IR6141. L’esito di tale analisi, letto insieme agli incrementi di WACC ipotizzati rispetto all’esercizio precedente, tende a confortare le risultanze in termini di tenuta del test, pur nel contesto di incertezza derivante dalla dipendenza dei dati previsionali alle variabili esogene sopra citate. 81 3. Avviamento – 4.852 La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all’esercizio precedente sono illustrate nella tabella seguente: Descrizione CGU - "Rame" - "Prodotti biologici" - ISEM S.r.l. - Isagro Asia Agrochemicals S.A.S. - "Tetraconazolo" - "Formulazioni" - Isagro Colombia S.A.S. Totale Valore al 31.12.2011 Variazioni del periodo Differenza Acquisizioni/ Svalutazioni Variazione di cessioni totale conversione Valore al 31.12.2012 886 461 937 0 0 0 0 0 0 0 0 (340) 0 0 (340) 886 461 597 266 209 20 2.310 5.089 (75) 0 0 178 103 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (340) (75) 0 0 178 (237) 191 209 20 2.488 4.852 L’avviamento, acquisito attraverso l’aggregazione di imprese, è stato allocato ai gruppi di cash generating units (CGU) elencati e descritti nella seguente tabella: - "Rame" la CGU fa riferimento al business dei prodotti rameici, della loro produzione presso il sito produttivo di Adria (RO) e della loro commercializzazione a livello mondiale - "Prodotti biologici" la CGU fa riferimento al business dei prodotti biologici, della loro produzione presso il sito produttivo di Novara e della loro commercializzazione a livello mondiale - ISEM S.r.l. la CGU fa riferimento alle attività di ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione dell'erbicida Valifenalate (IR5885) e del fungicida Orthosulfamuron (IR5878) - Isagro Asia Agrochemicals la CGU fa riferimento all'attività di produzione e commercializzazione di agrofarmaci nel sub-continente indiano - "Tetraconazolo" la CGU fa riferimento al business del fungicida Tetraconazolo - "Formulazioni" la CGU fa riferimento al business della formulazione di agrofarmaci che viene svolta presso il sito produttivo di Aprilia (LT) - Isagro Colombia S.A.S. la CGU fa riferimento alle attività di commercializzazione di agrofarmaci in Colombia e in Sud America L’avviamento relativo alla ISEM S.r.l. è stato determinato quale valore differenziale fra il fair value dell’interessenza residua nella società, ridottasi del 50% in seguito alla cessione parziale avvenuta nel 2011 della partecipazione posseduta al Gruppo Chemtura, ed il fair value delle corrispondenti attività e passività della società di pertinenza del Gruppo Isagro (50%). L’avviamento, in osservanza ai principi contabili internazionali, non è soggetto ad ammortamento, bensì ad una verifica annuale volta ad individuare la presenza di eventuali perdite di valore (impairment test). Tale test è stato effettuato confrontando il valore contabile degli avviamenti con il loro valore recuperabile. La determinazione di tale valore è stata eseguita attraverso l’utilizzo del c.d. metodo “Discounted cash flow” che stima il valore d’uso di un’attività sulla base della attualizzazione dei futuri flussi di cassa ad un appropriato tasso, coincidente col costo medio ponderato del capitale (WACC). 82 A seguito dell’offerta vincolante per l’acquisto del fungicida IR5885, descritta nella nota n. 2, ad un prezzo inferiore al valore contabile del prodotto, è stata iscritta a Conto economico una perdita di valore di 340 migliaia di Euro dell’avviamento della CGU “ISEM S.r.l”, a cui il prodotto è allocato; tale valore è stato determinato moltiplicando il valore dell’avviamento iscritto in bilancio per il rapporto tra il prezzo offerto per l’acquisto del fungicida IR5885 e la somma dei fair values dei prodotti IR5878 ed IR5885, principali attività della CGU. Di seguito vengono evidenziati i principali parametri utilizzati nella determinazione del valore recuperabile dell’avviamento delle principali CGU. Orizzonte temporale considerato Per la proiezione dei flussi di cassa è stato considerato un arco temporale di 5 anni, corrispondente alle stime preliminari di vendita 2013 – 2017, per le CGU “Rame”, “Prodotti biologici”, “Tetraconazolo” e “Isagro Colombia S.A.S.”, mentre per la CGU “ISEM S.r.l.”, trattandosi di una start-up, è stato considerato un arco temporale di 14 anni (2013-2026), corrispondente al Business Plan della jointventure. Tali piani si basano su assunzioni ritenute dal management ragionevolmente realizzabili, come confermato dal fatto che – ad eccezione degli impatti connessi a variabili esogene non controllabili rappresentate dai tempi di effettivo ottenimento delle registrazione e dalle variabili climatiche – i dati previsionali pregressi, come già illustrato nella nota n. 2 cui si rimanda per un approfondimento delle modalità di elaborazione dei piani stessi, hanno avuto un sostanziale riscontro nella consuntivazione finale. Ai fini del calcolo del cosiddetto terminal value è stato utilizzato il c.d. metodo della perpetuità crescente (c.d. formula di Gordon) facendo riferimento ad un cash flow normalizzato calcolato sulla base delle seguenti principali ipotesi: • EBITDA pari a quello dell’ultimo anno; • investimenti pari agli ammortamenti; • variazioni di capitale circolante nulle; • Growth rate assunto pari a zero. Parametri economico-finanziari Di seguito si evidenziano i principali parametri di riferimento: Isagro Colombia ISEM S.r.l. “Rame” – “Prodotti S.A.S. biologici” – “Tetraconazolo” Struttura finanziaria (Debiti/Assets) WACC 0,60 0,33 0,40 9,7% 12% 9,5% 83 Stima del WACC Ai fini della stima del costo medio ponderato del capitale sono state effettuate le seguenti ipotesi: Isagro Colombia ISEM S.r.l. “Rame” – “Prodotti S.A.S. biologici” – “Tetraconazolo” Costo del debito Costo del capitale 8,5% 6,0% 6,0% 15,8% 15,9% 12,9% proprio Costo del Debito Per il costo del debito si è utilizzato il costo medio dei debiti finanziari, registrati a consuntivo, dalle varie CGU. Non vi sono infatti elementi che lascino presupporre una crescita del costo del debito prospettico e si è quindi ritenuto che i valori registrati a consuntivo rappresentino una buona approssimazione dei valori da utilizzare ai fini prospettici. Costo del Capitale proprio Ai fini del calcolo del costo dei mezzi propri si è utilizzato il Capital Asset Pricing Model. Le principali ipotesi alla base dell’applicazione di tale modello sono le seguenti: Isagro Colombia ISEM S.r.l. S.A.S. “Rame” – “Prodotti biologici” – “Tetraconazolo” Beta 1,20 1,20 1,20 Tasso free risk 5,0% 5,3% 5,3% Premio per il rischio di mercato 9,0% 5,50% 5,50% Premio per il rischio addizionale - 4% 1% In particolare, in linea con i dettami delle linee guida emesse dall’Organismo Italiano di Valutazione, si è fatto riferimento ad un approccio “unconditional” che tende a riflettere il rischio paese nel tasso risk free con le seguenti ipotesi: Risk free rate: assunto pari al tasso di un titolo governativo che rifletta il rischio paese (BTP decennale medio con intervallo di osservazione di 6 mesi per le CGU italiane e titoli governativi aventi caratteristiche similari per Isagro Colombia); Beta: si tratta del valore specifico del Gruppo, elaborato da Isagro, che esprime la propria rischiosità rispetto al mercato in funzione del business e del livello di indebitamento del Gruppo; Premio per il rischio di mercato: è stato utilizzato un tasso elaborato da Banca IMI al fine di esprimere il differenziale tra il rendimento atteso di un investimento in azioni rispetto a titoli governativi; Premio per il rischio addizionale: è stato elaborato internamente dal Gruppo al fine di esprimere il profilo di rischiosità specifico delle varie CGU in relazione al differente grado di incertezza dei flussi di cassa attesi. 84 Pesi dei mezzi propri e del debito Con riferimento ai pesi dei mezzi propri e del debito è stata utilizzata una struttura finanziaria media normalizzata, prevedendo in particolare che il capitale circolante netto venga finanziato dal capitale di terzi mentre gli investimenti in immobilizzazioni da mezzi propri. WACC Sulla base delle suddette ipotesi sono stati determinati i seguenti tassi: Isagro Colombia ISEM S.r.l. S.A.S. WACC “Rame” – “Prodotti biologici” – “Tetraconazolo” 9,7% 12% 9,5% Dal confronto con i WACC utilizzati nell’esercizio precedente si rileva un incremento medio di 100 punti base. Principali risultati Sulla base degli impairment test effettuati, basati sulle stime preliminari e sui Business plan 2013 – 2017 delle società del Gruppo, gli Amministratori non hanno ad oggi riscontrato nessuna perdita di valore per gli assets delle varie CGU (avviamento, immobilizzazioni immateriali e materiali) e pertanto non hanno ritenuto necessaria alcuna svalutazione, ad eccezione di quelle sopra indicate. Sensitivity analysis Come richiesto dalle linee guida per gli impairment redatte dall’OIV, il Gruppo ha effettuato un’analisi di sensitività del valore recuperabile degli avviamenti delle summenzionate CGU, analizzando l’effetto di una variazione del tasso di sconto utilizzato per attualizzare i flussi di cassa attesi. Tale analisi è stata effettuata al fine di analizzare gli effetti di un’eventuale maggiore volatilità dei flussi attesi ed in particolare entro che limiti, in termine di tasso di sconto equivalente, il mancato realizzo delle azioni di piano possa inficiare le risultanze del test di impairment. In particolare, l’analisi di sensitività effettuata mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti ai piani aziendali e variando il WACC, non ha mostrato alcuna criticità per i “Prodotti biologici” e “Tetraconazolo”, mentre ha evidenziato che un aumento di 250 punti base nel tasso di sconto determinerebbe un eccesso del valore contabile della CGU “Isagro Colombia S.A.S.”, un aumento di 180 punti base nel tasso di sconto determinerebbe un eccesso del valore contabile della CGU “Rame” ed un aumento di 150 punti base nel tasso di sconto determinerebbe un eccesso di valore contabile della CGU “ISEM S.r.l.”. L’esito di tale analisi, letto insieme agli incrementi di WACC ipotizzati rispetto all’esercizio precedente, tende a confortare le risultanze in termini di tenuta del test. E’ da segnalare infine che la determinazione del valore recuperabile delle varie CGU e delle immobilizzazioni immateriali di cui al paragrafo precedente richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management, in particolare per quanto riguarda la determinazione del tasso di interesse (WACC) utilizzato per 85 l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi, anche alla luce dell’elevata erraticità e variabilità dei tassi di riferimento dei mercati finanziari, generata dall’attuale crisi economica e finanziaria internazionale. Conseguentemente non è da escludere che la dinamica futura di vari fattori, tra cui l’evoluzione del difficile contesto economico e finanziario globale, potrebbe richiedere una svalutazione del valore degli avviamenti e delle immobilizzazioni immateriali. Le circostanze e gli eventi che potrebbero determinare tale eventualità saranno costantemente monitorati dal management del Gruppo. 4. Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto – 195 Elenco partecipazioni Società collegate: Arterra Bioscience S.r.l. Napoli Capitale sociale euro 250.428 Descrizione attività Attività di ricerca nel settore della biologia e della genetica molecolare Società detentrice della partecipazione Isagro S.p.A. Quota di possesso (%) Valore di carico 22,00 195 Totale 195 La tabella sottostante evidenzia le movimentazioni di periodo della suddetta partecipazione valutata con il metodo del patrimonio netto: Composizione Partecipazioni in società collegate: - Arterra Bioscience S.r.l. Totale Valore al 31.12.2011 Variazioni del periodo Acquisizioni Differenza Svalutazioni Rivalutazioni Variazione (Alienazioni) di totale Incrementi conversione (Decrementi) 195 195 0 0 0 0 0 0 0 0 Valore al 31.12.2012 0 0 Le tabelle seguenti sintetizzano le informazioni economiche e patrimoniali della società collegata: Dati patrimoniali Arterra Bioscience S.r.l. Attività Passività Patrimonio netto 31.12.2012 31.12.2011 2.264 (1.817) 447 1.947 (1.500) 447 Dati economici 2012 Arterra Bioscience S.r.l. Ricavi Utili di periodo Utili di pertinenza 589 1 0 2011 575 2 1 86 195 195 5. Crediti ed altre attività non correnti – 2.487 Valori a bilancio 31.12.2011 Composizione Crediti e altre attività non correnti: - depositi cauzionali - cessione quote Isam - risconti attivi - tributari - altri Incrementi/ decrementi 478 1.207 1.196 150 53 3.084 Valori a bilancio 31.12.2012 29 (367) (216) 10 (53) (597) 507 840 980 160 0 2.487 La voce “cessione quote Isam” si riferisce al valore attuale residuo del prezzo di cessione (2.539 migliaia di Euro) della partecipazione pari al 41% del capitale sociale di Isam S.r.l. alla Semag S.r.l. (ora Isam S.r.l.) da parte della capogruppo Isagro S.p.A., avvenuta nell’esercizio 2006. In data 21 dicembre 2012 le parti hanno concordato una rimodulazione delle scadenze originarie del credito, prevedendo in particolare il pagamento di due rate di 150 migliaia di Euro e di 383 migliaia di euro entro, rispettivamente, il 31 dicembre 2012 e il 18 gennaio 2013, ed il versamento della parte rimanente in due rate il 30 settembre 2014 ed il 30 settembre 2015. Si segnala che le rate del 2012 e del 2013 sono state regolarmente incassate e che le rate residue, aventi scadenza oltre dodici mesi, sono state attualizzate sulla base del tasso di interesse previsto contrattualmente. In base a tale accordo si è inoltre proceduto alla svalutazione di altri crediti, sia commerciali che finanziari, vantati dalla capogruppo Isagro S.p.A. nei confronti della società Isam S.r.l.. Il credito, inoltre, risulta garantito da ipoteche su immobili e fidejussioni rilasciate dai soci della Isam S.r.l.. La voce “risconti attivi” riguarda essenzialmente: • per 320 migliaia di euro il valore residuo del risconto del corrispettivo, calcolato su un periodo di dieci anni, connesso all’obbligazione accessoria afferente un contratto per la lavorazione del Tetraconazolo stipulato tra Isagro USA Inc. e la Du Pont de Nemours & Co., la quale prevede in particolare l’utilizzazione nel periodo 2004-2014 di un nuovo impianto per la produzione e l’imballaggio del Tetraconazolo realizzato dalla stessa Du Pont de Nemours; • per 660 migliaia di euro il valore residuo del risconto derivante dal pagamento anticipato, da parte della controllata Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd. al governo indiano, di un corrispettivo di 54,5 milioni di rupie a fronte dell’acquisizione del diritto ad occupare, per un periodo di 99 anni, il terreno su cui insiste lo stabilimento di Panoli 87 6. Imposte anticipate e differite – 7.573 Imposte anticipate – 9.468 Imposte differite – 1.895 Variazioni di periodo Composizione Valori a bilancio Accantonamenti 31.12.2011 Imposte anticipate Imposte differite Totale 8.819 Utilizzi Altre variazioni Variazione 2.298 (1.594) (2.056) (55) 649 9.468 330 (16) 161 (1.895) 2.145 (1.264) (71) 810 7.573 (153) 6.763 Valori a bilancio 31.12.2012 Nella tabella sottostante vengono evidenziate le differenze temporanee tra imponibile fiscale e reddito civilistico che hanno comportato la rilevazione di imposte anticipate e differite. Differenze temporanee Imposte anticipate/differite 31.12.2011 Passaggi a Conto economico Imposte anticipate/differite 31.12.2012 Variazioni patrimoniali Differenza di conversione e altre variazioni Imposta Accantonamenti 14.017 2.634 2.113 7.514 2.641 3.855 806 662 2.606 890 857 609 0 211 621 (41) (644) (62) (425) (422) (14) (12) 0 (7) (22) 16.935 2.463 1.914 7.020 3.233 4.657 759 600 2.385 1.067 28.919 8.819 2.298 (1.594) (55) 31.565 9.468 - amm.ti fiscali - acc.ti fiscali - fair value assets da aggregazioni aziendali - altre 4.351 280 1.371 77 109 0 (48) (12) (3) 0 4.450 233 1.429 65 838 1.196 280 328 0 44 (43) (227) 19 0 773 526 256 145 Totale imposte differite 6.665 2.056 153 (330) 16 5.982 1.895 22.254 6.763 2.145 (1.264) (71) 25.583 7.573 Imponibile Utilizzi Imponibile Imposta Imposte anticipate - perdite fiscali - acc.ti a fondi tassati - contributi R&D - utili intragruppo - altre Totale imposte anticipate Imposte differite TOTALE La voce “Imposte anticipate” comprende 600 migliaia di euro relativi all’effetto fiscale sui contributi a fondo perduto dei progetti di sviluppo, che, secondo la normativa fiscale, vengono tassati per cassa anziché per competenza, 2.385 migliaia di euro relativi all’effetto fiscale dell’eliminazione degli utili infragruppo, 759 migliaia di euro relativi a fondi rischi tassati e 4.657 migliaia di euro relativi alle perdite fiscali delle società del Gruppo, di cui 3.792 migliaia di euro relativi alla capogruppo Isagro S.p.A.. Nell’effettuare la verifica di recuperabilità delle imposte anticipate relative alle perdite fiscali sono stati presi in considerazione le stime preliminari e i Business Plan 2013 – 2017 delle società del Gruppo. Sebbene questi ultimi presentino assunzioni e previsioni soggetti all’incertezza connessa alla loro natura, gli Amministratori ritengono che i flussi economico-finanziari che si genereranno nei prossimi esercizi, ritenuti ragionevoli e realizzabili, siano tali da 88 permettere la recuperabilità di tali valori. Per contro, la capogruppo Isagro S.p.A. prudenzialmente non ha stanziato imposte anticipate per 709 e 258 migliaia di euro relative rispettivamente alle perdite fiscali 2012 e agli oneri finanziari non deducibili nell’esercizio. Si precisa, inoltre, che la joint-venture ISEM S.r.l. ha provveduto allo stanziamento delle imposte anticipate relativamente sia alla perdita fiscale del 2012, per un importo di 438 migliaia di euro, sia alla perdita fiscale del 2011, per un importo di 419 migliaia di euro, non stanziate nell’esercizio precedente. In particolare, nell’effettuare la verifica di recuperabilità si è tenuto conto dei miglioramenti dei risultati economici attesi per effetto della cessione del fungicida IR5885, precedentemente descritta, che si sostanzieranno in una importante riduzione dei costi di ricerca, degli ammortamenti e degli oneri finanziari correlati, rendendo ragionevole e realizzabile la recuperabilità delle imposte anticipate stanziate, anche alla luce della nuova normativa fiscale, che ne consente l’utilizzo senza limiti di tempo, anche se con un vincolo di utilizzo di carattere quantitativo. Infatti la perdita realizzata potrà essere computata in diminuzione del reddito dei periodi d’imposta successivi in misura non superiore all’80% del reddito imponibile di ciascuno di essi. La voce “Imposte differite” riguarda, per 1.429 migliaia di euro, il disallineamento tra ammortamento civilistico e ammortamento fiscale di beni materiali e immateriali. In particolare tale posta comprende 1.198 migliaia di euro della capogruppo Isagro S.p.A. relativi agli ammortamenti dei costi di sviluppo. La voce “Fair value assets da aggregazioni aziendali” si riferisce al valore residuo dell’effetto fiscale della valutazione al fair value delle attività identificate in seguito all’operazione di acquisto del 50% della Barpen International S.A.S. (ora Isagro Colombia S.A.S.) avvenuta nel corso del 2011. Le imposte anticipate e le imposte differite comprendono rispettivamente 7.960 migliaia di euro e 1.707 migliaia di euro che verosimilmente si riverseranno oltre l’esercizio successivo. E’ da segnalare, tuttavia, che tra le imposte anticipate utilizzabili oltre l’esercizio successivo prudenzialmente sono state incluse le perdite fiscali della capogruppo e della joint-venture ISEM S.r.l., che sono riportabili senza limiti temporali e le voci, in particolare quelle derivanti dall’eliminazione degli utili intragruppo, per quali non è possibile prevedere un preciso orizzonte temporale per il loro utilizzo. 89 7. Rimanenze – 42.023 Valori a Composizione bilancio 31.12.2011 Materie prime, sussidiarie e di consumo L’incremento Valori a totale bilancio 31.12.2012 738 0 (133) 0 605 13.344 533 6 0 (14) 0 (8) 525 24.902 3.791 (433) (275) 98 3.181 28.083 5 67 0 (1) 0 66 71 38.179 4.602 (433) (423) 98 3.844 42.023 Acconti Totale Variazione 12.739 Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati Prodotti finiti e merci Variazioni del periodo Differenza Aumenti/ Svalutazioni/ di Utilizzo acc.ti al diminuzioni fondo conversione fondo svalutazione svalutazione magazzino magazzino delle rimanenze, rispetto all’esercizio precedente, è essenzialmente imputabile da un lato alla creazione di scorte strategiche di prodotti finiti, soprattutto a base di Tetraconazolo e rame, per far fronte alle vendite del primo semestre 2013 e dall’altro lato agli estesi fenomeni di siccità che si sono manifestati nel corso dell’anno, con conseguente rallentamento del previsto processo di smaltimento delle scorte dei vari prodotti fungicidi di proprietà del Gruppo. Il valore delle rimanenze è al netto del fondo adeguamento valutazione giacenze per un importo di 648 migliaia di euro, relativo a merci obsolete o da rilavorare. Il fondo, nel corso dell’esercizio, ha registrato incrementi per 433 migliaia di euro e decrementi per 98 migliaia di euro. 8. Crediti commerciali – 40.884 Composizione Crediti commerciali - f.do svalutazione crediti - f.do sval. crediti int. di mora Nonostante Variazioni del periodo Differenze di Svalutazioni/ Utilizzo dei Variazione conversione acc.ti a fondi totale dei fondi fondi svalutazione svalutazione svalutazione Valori a bilancio 31.12.2011 Incrementi/ decrementi 49.427 (6.560) (887) 0 (2) (519) (608) 47.932 0 (6.560) 0 (2) (147) (1.109) l’incremento di (443) fatturato, i crediti Valori a bilancio 31.12.2012 (7.003) 42.424 469 (52) (939) 154 623 7 (7.048) (601) 40.884 commerciali del Gruppo presentano un decremento di 7.048 migliaia di euro, imputabile da un lato ad operazioni di cessione di crediti pro-soluto con scadenza oltre il 31 dicembre 2012 effettuate dalla capogruppo Isagro S.p.A. nella seconda parte dell’anno per circa 10.000 migliaia di euro e dall’altro lato alla svalutazione della rupia indiana rispetto all’euro. Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato utilizzato nel corso dell’esercizio per 469 migliaia di euro e si è incrementato di 519 migliaia di euro per la quota 90 accantonata nel periodo. Vengono inoltre stanziati interessi di mora per ritardi di pagamento da clienti; a fronte di tali crediti è stato accantonato un fondo di 601 migliaia di euro. Per quanto riguarda l’ammontare dei crediti commerciali verso le parti correlate si rimanda alla nota n. 42. Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei crediti commerciali, basata sulla localizzazione geografica dei clienti: Italia 2.461 Altri paesi d’Europa 7.549 Asia centrale e Oceania 7.848 Americhe Far East Middle East Africa 1.490 Totale 42.424 20.377 2.281 418 La scadenza media contrattuale dei crediti commerciali è la seguente: - Italia 160 giorni - Estero 130 giorni. I crediti commerciali esposti in bilancio sono esigibili entro l’esercizio successivo. La tabella sottostante illustra l’analisi dei crediti commerciali scaduti alla data di riferimento del bilancio consolidato ma non svalutati: Al 31 dicembre 2012 A scadere 34.092 < 30 giorni 4.098 Al 31 dicembre 2011 42.974 1.137 Scaduti non svalutati 31-60 61-90 91-120 840 250 104 1.022 147 >120 1.500 Totale crediti 40.884 2.406 47.932 246 9. Altre attività e crediti diversi correnti – 4.821 Composizione Altre attività e crediti diversi: - contributi - royalties e diritti similil - anticipi a fornitori e debitori - personale dipendente - incentivi all'esportazione - Erario per I.V.A. e altre imposte - altri Risconti attivi Totale Valori a bilancio 31.12.2011 Incrementi/ decrementi Valori a bilancio 31.12.2012 443 5 727 66 449 1.722 1.628 5.040 22 (5) (633) (8) 32 968 (772) (396) 465 0 94 58 481 2.690 856 4.644 221 (44) 177 5.261 (440) 4.821 91 La voce “contributi” si riferisce a crediti verso enti pubblici per contributi a fondo perduto su progetti di ricerca e sviluppo della capogruppo Isagro S.p.A. e della controllata Isagro Ricerca S.r.l.. La diminuzione della voce “anticipi a fornitori e debitori” si riferisce essenzialmente alla controllata Isagro Ricerca S.r.l. ed è da imputare all’avvio nella seconda parte dell’anno di attività di ricerca, sperimentazione e prove di campo, che avevano comportato l’esborso di acconti rilevanti nel corso del 2011. La voce “Erario per I.V.A. ed altre imposte” si riferisce per 1.446 al credito I.V.A. della capogruppo Isagro S.p.A. e per 940 migliaia di euro a crediti per I.V.A. ed altre imposte indirette della controllata indiana Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd.. La voce “altri”, che riguarda principalmente crediti derivanti da recupero di costi verso terzi e da prestazioni di servizi amministrativi, ha subito un decremento rispetto all’esercizio precedente di 772 migliaia di euro dovuto sia all’incasso di crediti vantati dal Gruppo al 31 dicembre 2011 verso compagnie assicurative (183 migliaia di euro) e verso la società Sipcam Nederland Holding N.V. relativamente alla cessione di partecipazioni (250 migliaia di euro), che al termine del contratto con la società Sumitomo Chemical Italia S.r.l. per l’erogazione di prestazioni di service amministrativo ed informatico da parte della capogruppo Isagro S.p.A. (credito al 31 dicembre 2011: 316 migliaia di euro). Per quanto riguarda l’ammontare dei crediti diversi verso altre parti correlate si rimanda alla nota n. 42. La tabella sottostante illustra l’analisi dei crediti diversi scaduti alla data di riferimento del bilancio consolidato ma non svalutati: Al 31 dicembre 2012 A scadere 4.213 < 30 giorni 49 Al 31 dicembre 2011 4.343 39 Scaduti non svalutati 31-60 61-90 91-120 20 3 0 26 19 10 >120 359 Totale crediti 4.644 603 5.040 Tali crediti risultano essere esigibili entro l’esercizio successivo. 10. Crediti tributari – 2.679 Composizione Valori a Variazione Valori a bilancio totale bilancio 31.12.2011 31.12.2012 Crediti tributari: - imposte dirette 3.248 (569) 2.679 3.248 (569) 2.679 La voce di bilancio, che accoglie i crediti verso l’Erario per le imposte sul reddito e l’IRAP, nonché ai crediti verso vari Stati esteri per le ritenute sui redditi ivi prodotti, si riferisce essenzialmente ai crediti della capogruppo Isagro S.p.A. (1.377 migliaia 92 di euro) e della controllata Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd. (808 migliaia di euro). 11. Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti e non correnti – 4.712 Crediti finanziari non correnti – 3.504 Crediti finanziari correnti – 1.208 Valori a bilancio 31.12.2011 Composizione Crediti finanziari ed altre attività finanziarie non correnti: - depositi vincolati - crediti finanziari Crediti finanziari ed altre attività finanziarie correnti: - crediti finanziari - depositi a garanzia su acquisto prodotti derivati - depositi vincolati - attività finanziarie detenute per la negoziazione Incrementi/ decrementi Valori a bilancio 31.12.2012 0 1.003 1.003 2.875 (374) 2.501 2.875 629 3.504 318 176 2.526 74 3.094 375 (176) (2.019) (66) (1.886) 693 0 507 8 1.208 4.097 615 4.712 La voce “crediti finanziari non correnti” si riferisce: - per 2.875 di euro ad un deposito vincolato presso BNL – Gruppo BNP Paribas, sul quale maturano interessi al tasso dello 0,71%, a garanzia degli affidamenti complessivi rilasciati dalla banca alla capogruppo Isagro S.p.A.; - per 629 migliaia di euro alla quota proporzionale di un finanziamento, comprensivo degli interessi maturati, concesso alla joint-venture ISEM S.r.l.; su tale finanziamento, che sarà rimborsato nel 2014, maturano interessi al tasso EURIBOR a tre mesi + spread 4% (tasso effettivo del 4,69%). La voce “crediti finanziari correnti” riguarda essenzialmente la quota a breve del finanziamento a breve termine concesso alla joint-venture ISEM S.r.l. precedentemente descritto. La voce “depositi vincolati” è relativa ad un deposito fruttifero a titolo di pegno a favore della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, quale garanzia correlata alle obbligazioni assunte dall’istituto stesso in favore dell’acquirente della partecipazione nella joint-venture Sipcam Isagro Brasil S.A. La riduzione avvenuta nell’esercizio è attribuibile alla chiusura di un deposito fruttifero vincolato presso la Banca Monte dei Paschi di Siena. La voce “attività finanziarie detenute per la negoziazione” comprende gli investimenti temporanei di liquidità in fondi comuni di investimento della controllata Isagro Brasil. A seguito di una transazione con i soci della Isam S.r.l., descritta nella nota n. 5, la capogruppo Isagro S.p.A. ha svalutato crediti finanziari per 227 migliaia di euro. 93 Si segnala che il valore di bilancio dei crediti e delle altre attività finanziarie rappresenta una ragionevole approssimazione del loro fair value. 12. Attività e passività finanziarie per strumenti derivati – 320 Attività finanziarie correnti – 520 Passività finanziarie correnti – 200 I valori delle attività e passività finanziarie per strumenti derivati coincidono con il loro fair value. Le modalità di determinazione di tale valore, non essendo disponibile un prezzo di mercato di tali strumenti, sono illustrate nel capitolo “Criteri di valutazione” inserito nella parte iniziale della nota integrativa. Le informazioni richieste dall’IFRS 7 sono state inserite nella nota n. 39. Le tabelle seguenti evidenziano le tipologie di contratti derivati in essere alla data del 31 dicembre 2012: Valori a bilancio Descrizione strumenti derivati Incrementi/ decrementi 31.12.2011 Attività finanziarie correnti: - cambi - commodity Passività finanziarie non correnti: - tassi Passività finanziarie correnti: - cambi - tassi - commodity Totale Descrizione strumenti derivati Valori a bilancio 31.12.2012 369 292 661 151 (292) (141) 520 0 520 (79) (79) 79 79 0 0 (1.267) (67) (703) (2.037) 1.123 38 676 1.837 (144) (29) (27) (200) (1.455) 1.775 320 Fair value al 31.12.2012 Derivati "cash flow hedge": - tassi 0 0 Derivati di trading: - tassi - cambi - commodity (rame) (29) 376 (27) 320 Totale 320 94 I derivati di “trading” si riferiscono ad operazioni che non soddisfano i requisiti richiesti dai principi contabili internazionali per essere contabilizzati secondo le regole dell’hedge accounting. Tali derivati riguardano: - per la parte tassi un contratto di interest rate swap, illustrato nella tabella sottostante, stipulato per limitare l’esposizione della capogruppo Isagro S.p.A. alla fluttuazione dei tassi di interesse sui finanziamenti bancari in essere: Data di stipula Tipo di contratto Interest rate swaps - Data di scadenza Tasso di interesse 22/07/2009 30/06/2013 Valore Fair value nozionale (Euro/000) (Euro/000) 3,20% 2.035 (29) 2.035 (29) per la parte cambi, contratti a termine relativi a vendite ed acquisti a termine di dollari americani, yen giapponesi e rupie indiane, descritti nella tabella sottostante: Tipo di contratto Tasso di cambio medio Divisa Valore nozionale (Divisa/000) Fair value (Euro/000) Forward - Vendita USD 1,26 (12.350) 452 Forward - Acquisto USD 1,31 3.000 (16) Forward - Acquisto USD/COP 1.848,82 919 (32) USD/INR 55,90 (803) (3) (9.234) 401 Forward - Vendita Forward - Vendita JPY 102,90 (63.360) 62 Forward - acquisto INR 72,36 470.377 (87) Totale - 376 per la parte commodity, contratti “future” di acquisto di rame stipulati per limitare l’esposizione alle fluttuazioni del prezzo di mercato di tale materia prima strategica, descritti nella tabella seguente: Tipo di contratto Future buy Quantità coperta (tonn.) 154 Strike price (Euro) Valore nozionale (Euro/000) 6.138 154 95 Fair value (Euro/000) 945 (27) 945 (27) 13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – 14.739 Composizione Depositi bancari: - depositi bancari a vista Denaro e valori in cassa Totale Valori a bilancio 31.12.2011 Incrementi/ decrementi Valori a bilancio 31.12.2012 7.868 7.868 6.857 6.857 14.725 14.725 14 0 14 7.882 6.857 14.739 Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2012 sono relative rispettivamente alla capogruppo Isagro S.p.A. per 6.320 migliaia di euro, alle società controllate per 8.383 migliaia di euro ed alle società a controllo congiunto (joint-ventures) per 36 migliaia di euro. L’incremento, rispetto all’esercizio precedente, è essenzialmente imputabile all’incasso anticipato di alcuni crediti verso clienti americani, avvenuto negli ultimi giorni dell’anno, per circa 4.300 migliaia di euro. I depositi bancari a vista sono remunerati ad un tasso variabile. Il tasso di interesse medio sui depositi bancari e valutari del Gruppo al 31 dicembre 2012 è pari a 3,3% annuo. Il fair value delle disponibilità liquide coincide, alla data del 31 dicembre 2012, con il valore contabile delle stesse. Si segnala che ai fini del rendiconto finanziario la voce “disponibilità liquide” coincide con la rispettiva voce della Situazione patrimoniale-finanziaria. 14. Patrimonio netto del Gruppo – 73.951 Il capitale sociale della capogruppo Isagro S.p.A., pari a 17.550 migliaia di euro interamente sottoscritti e versati, risulta composto da n. 17.550.000 azioni ordinarie da euro 1 cadauna. La voce “Riserve”, pari a 30.504 migliaia di euro, risulta così composta: - Riserva sovrapprezzo azioni 23.970 - Differenza di conversione (6.353) - Riserve indisponibili 2.516 - Altre riserve: * avanzo di fusione 7.023 * riserva legale 3.510 * azioni proprie (162) _______ 10.371 _______ - Totale 30.504 96 La “riserva sovrapprezzo azioni” risulta iscritta al netto dei costi sostenuti dalla capogruppo in relazione alle operazioni di aumento di capitale sociale effettuati negli esercizi precedenti. Tali costi ammontano, al netto dell’effetto fiscale di 951 migliaia di euro, a 1.698 migliaia di euro. La voce “riserve indisponibili” si riferisce ad una riserva creata in sede di destinazione dell’utile dell’esercizio 2011 dalla capogruppo Isagro S.p.A., in forza di quanto previsto dai commi 1 e 2 dell’art. 6 del D.Lgs. del 28 febbraio 2005, n.38, al fine di procedere alla costituzione di un vincolo alla distribuzione della parte di utile attribuibile alla plusvalenza non realizzata nell’operazione di conferimento di un ramo d’azienda alla società Isem S.r.l. effettuata nel 2011. La voce “azioni proprie” si riferisce all’esborso sostenuto in esercizi precedenti dalla capogruppo per l’acquisto di 50.000 azioni proprie. La variazione negativa della “Differenza di conversione”, pari a 1.146 migliaia di euro, è da attribuire fondamentalmente alla svalutazione della rupia indiana rispetto all’euro. Per una sintesi delle movimentazioni delle voci nel periodo si rimanda al “Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato”. 15. Debiti finanziari correnti e non correnti – 81.735 Debiti finanziari correnti – 67.554 Debiti finanziari non correnti – 14.181 La seguente tabella evidenzia la movimentazione dei debiti finanziari correnti e non correnti: Composizione Debiti finanziari correnti: - banche - altri finanziatori - obblig. derivanti da leasing finanziario Valori a bilancio 31.12.2011 Valori a bilancio 31.12.2012 58.727 6.936 0 65.663 (9.246) 10.976 161 1.891 49.481 17.912 161 67.554 1.332 583 0 1.915 11.977 47 242 12.266 13.309 630 242 14.181 67.578 14.157 81.735 Debiti finanziari non correnti: - banche - altri finanziatori - obblig. derivanti da leasing finanziario Totale Incrementi/ decrementi 97 La tabella sottostante evidenzia la composizione dei debiti finanziari consolidati correnti divisi per tipologia di rapporto: Composizione Importo - scoperto di conto corrente - finanziamenti da controllanti - finanziamenti all'importazione - finanziamenti all'esportazione - anticipo su fatture - linee di credito "stand-by" e a revoca - quote a breve di finanziamenti a medio/lungo termine tasso d'interesse effettivo medio % 5.387 859 13.229 12.410 20.558 12.464 2.647 scadenza 8,09% 6,70% 5,01% 5,26% 3,27% 5,98% a richiesta 2013 a richiesta a richiesta a richiesta a richiesta (*) (*) Totale 67.554 (*) le caratteristiche dei finanziamenti a medio lungo sono descritte in apposita tabella Il tasso di remunerazione medio dei finanziamenti bancari a breve (in euro, dollari americani, reais brasiliani, rupie indiane e pesos colombiani) è pari a circa il 5%. La variazione dei debiti finanziari presenta un incremento di 14.157 migliaia di euro, essenzialmente riconducibile all’incremento degli investimenti in immobilizzazioni immateriali del Gruppo rispetto al 31 dicembre 2011. Infatti, nel corso del primo semestre 2012, la Banca Europea per gli Investimenti (B.E.I.) ha deliberato la concessione di un finanziamento a medio-lungo termine a supporto di un programma di investimenti in ricerca, innovazione e sviluppo del Gruppo Isagro relativo al periodo 2010-2013, fino ad un massimo di 25 milioni di euro. Nel mese di maggio 2012, a seguito dell’emissione su base paritetica delle necessarie garanzie da parte di BNL – Gruppo BNP Paribas, SACE – Servizi Assicurativi per il Commercio Estero e Gruppo UBI, è stata incassata la prima tranche di tale finanziamento per complessive 15.000 migliaia di euro. L’importo iscritto in bilancio è stato espresso al netto di costi accessori e commissioni per complessive 1.208 migliaia di euro. Il finanziamento, della durata massima fino a sei anni e sul quale maturano interessi al tasso EURIBOR a tre mesi + spread 1,144%, prevede un periodo di pre-ammortamento di 18 mesi ed il rimborso trimestrale delle rate a quota capitale costante a partire dal 15 novembre 2013. Il tasso effettivo del finanziamento nel corso dell’esercizio è stato pari al 6,12%. Questo finanziamento prevede, in aggiunta a quanto precedentemente descritto, l’estinzione anticipata obbligatoria qualora si verifichi, tra gli altri, uno degli eventi successivamente descritti: - diminuzione del costo totale del progetto di ricerca di un importo che faccia sì che il credito risulti superiore del 50% del costo effettivo del progetto stesso; in questo caso la capogruppo Isagro S.p.A. sarà tenuta a rimborsare la 98 differenza tra la percentuale rappresentata dal totale del credito rispetto al costo effettivo del progetto ed il 50%; - estinzione anticipata volontaria totale o parziale di un finanziamento con durata originaria superiore a 3 anni; in questo caso la B.E.I. ha la facoltà di richiedere alla capogruppo Isagro S.p.A. di rimborsare una frazione del debito residuo del finanziamento pari al rapporto tra la somma oggetto di estinzione anticipata e l’ammontare totale dei finanziamenti contratti ad oltre 3 anni ed ancora in ammortamento al momento dell’estinzione anticipata; - mutamento del controllo nella capogruppo Isagro S.p.A. e nella joint-venture ISEM S.r.l.; in questo caso la B.E.I. può richiedere il rimborso anticipato di tutto il prestito residuo, comprensivo degli interessi maturati e di qualsiasi altra somma dovuta; - modifica di qualsiasi legge, direttiva, disposizione o regolamento che possa pregiudicare sostanzialmente la capacità della capogruppo Isagro S.p.A. o di sue società controllate di far fronte alle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento, oppure pregiudichi il valore, l’entità o l’efficacia delle garanzie prestate; in questo caso la B.E.I. può richiedere il rimborso anticipato di tutto il prestito residuo, comprensivo degli interessi maturati e di qualsiasi altra somma dovuta. La capogruppo Isagro S.p.A. e le sue controllate si sono impegnate nei confronti della B.E.I. a non trasferire, dare in locazione, alienare e/o cedere in tutto o in parte propri beni o attività significativi. La capogruppo Isagro S.p.A. si è altresì impegnata nei confronti della B.E.I. affinché le proprie delibere di distribuzione dei dividendi e quelle delle proprie controllate avvengano solo se vi siano utili netti consolidati e che i dividendi non siano superiori al 50% degli utili netti consolidati a partire dal 31 dicembre 2011. E’ altresì previsto il rispetto di requisiti patrimoniali ed economici (covenants) che sono successivamente descritti. Con riferimento alle garanzie rilasciate a favore della capogruppo Isagro S.p.A., si evidenzia che le stesse devono essere rilasciate da una o più banche italiane o comunitarie il cui credit rating del debito a medio-lungo termine sia soggetto al monitoraggio di almeno due agenzie fra Standard & Poor’s Corporation, Moody’s Investors Services Inc. e Fitch Ratings Ltd e che i livelli di rating non devono essere inferiori rispettivamente a BB+, Baa1 e BBB+. Qualora il credit rating di uno o più garanti risultasse inferiore ai summenzionati livelli, la B.E.I. potrà richiedere la sostituzione del garante oppure la costituzione di ulteriori garanzie. In seguito al downgrade di BNL – Gruppo BNP Paribas e del Gruppo UBI da parte di primarie società di rating internazionali, il rating stesso dei menzionati istituti si posiziona al di sotto del livello di rating contrattualmente previsto. A tale riguardo, Isagro ha informazioni che i contatti su base bilaterale tra la B.E.I. e BNL – Gruppo 99 BNP Paribas, da un lato, e la B.E.I. e Gruppo UBI, dall’altro, iniziati nel corso del primo semestre 2012 per il superamento di tale downgrade, sono andati avanti positivamente. Isagro conferma il proprio obiettivo di arrivare al perfezionamento della seconda tranche del prestito di 10 milioni di euro nel corso del primo semestre 2013. I debiti finanziari verso società controllanti si riferiscono ad un prestito ottenuto in due tranches dalla capogruppo Isagro S.p.A., nel corso del secondo semestre 2012, dalla controllante Piemme S.r.l., per complessive 850 migliaia di euro, su cui maturano interessi al tasso EURIBOR a tre mesi + spread 6,50%; tale finanziamento, che scadrà il 28 giugno 2013, potrà essere rimborsato anticipatamente senza alcun onere aggiuntivo. Nel corso dell’esercizio la capogruppo Isagro S.p.A. e la società Solvay Speciality Polymers Italy S.p.A. hanno sottoscritto un accordo relativo alla fornitura di un tank che prevede la corresponsione, su base mensile e per un periodo di 36 mesi, dell’importo di 12 migliaia di euro, quale corrispettivo per l’utilizzo del summenzionato tank. La Solvay si è impegnata tuttavia a concedere l’utilizzo del bene per tutta la sua vita utile. Conseguentemente, tale operazione, sulla base di quanto previsto dai principi contabili IAS 17 e IFRIC 4, è stata classificata come leasing finanziario; pertanto, il valore del tank è stato iscritto fra le immobilizzazioni materiali (vedi nota 1) ed il debito verso il fornitore tra le poste finanziarie. Si segnala, inoltre, che la capogruppo Isagro S.p.A. ha in essere garanzie per la concessione di linee di credito alla società Sipcam UPL Brasil S.A. (già Sipcam Isagro Brasil S.A.) per 2.193 migliaia di euro (pari a circa 6 milioni di reais). Nella tabella sottostante si riepilogano i finanziamenti concessi al Gruppo, divisi per valuta: Valuta del finanziamento Ammontare in migliaia di euro Euro Dollari americani Reais brasiliani Pesos colombiani Rupie indiane 58.841 19.837 16 837 2.204 Totale 81.735 100 Ammontare in valuta (migliaia) 58.841 26.170 44 1.950.449 159.907 Tasso di interesse effettivo medio % 5,58% 2,90% 23,16% 9,94% 12,25% L’esposizione debitoria del Gruppo suddivisa per scadenza è evidenziata nella seguente tabella: Debiti distinti per scadenza 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni Entro 1 anno Oltre il 5° anno Totale Debiti verso banche: - tasso variabile 49.481 2.647 2.972 3.031 3.091 1.568 62.790 Totale Debiti verso banche 49.481 2.647 2.972 3.031 3.091 1.568 62.790 Debiti verso altri finanziatori - tasso variabile - tasso fisso 17.912 0 630 0 0 0 0 0 0 0 0 0 18.542 0 Totale Altri finanziatori 17.912 630 0 0 0 0 18.542 Obblig. derivanti da leasing finanziario - tasso fisso 161 149 93 0 0 0 403 Totale Obblig. derivanti da leasing finanziario 161 149 93 0 0 0 403 67.554 3.426 3.065 3.031 3.091 1.568 81.735 Totale I debiti correnti verso banche e altri finanziatori al 31 dicembre 2012 comprendono la quota corrente di finanziamenti a medio-lungo termine pari a 2.647 migliaia di euro. Il tasso di remunerazione medio dei finanziamenti a medio-lungo termine, comprensivi della quota a breve, è pari a circa il 5,8%. Le caratteristiche dei principali finanziamenti a medio-lungo termine, concessi alla capogruppo Isagro S.p.A. ed alle altre società del Gruppo sono riepilogate nel seguente prospetto. I valori del debito residuo al 31 dicembre 2012 comprendono anche le quote a breve termine dei finanziamenti descritti, inserite a bilancio tra le passività finanziarie correnti. Importi in migliaia di Euro Concessi ad Isagro S.p.A.: Finanziamento concesso dalla Banca Europea per gli Investimenti della durata di 6 anni sul quale maturano interessi al tasso EURIBOR a tre mesi + spread 1,144% e rimborsabile in rate trimestrali a partire dal 2013 Concessi a società controllate, collegate e joint-ventures: Finanziamento concesso dal socio Chemtura Netherlands B.V. alla joint-venture ISEM S.r.l., rimborsabile entro il 2014, sul quale maturano interessi al tasso EURIBOR a tre mesi + spread 4%. 14.149 1.205 In ottemperanza alla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, di seguito si elencano i finanziamenti per i quali è prevista l’osservanza di requisiti patrimoniali ed economici (covenants), nonché le caratteristiche dei requisiti stessi. Gli importi indicati sono espressi al lordo delle commissioni e degli oneri accessori. 101 Banca Valore nominale finanziamento Valore residuo finanziamento Covenants a) B.E.I. Euro 15.000 Euro 15.000 b) Effetti rapporto fra posizione finanziaria netta consolidata e EBITDA consolidato: a. 2012: minore di 5; b. 2013: minore di 5; c. 2014: minore di 4,5. rapporto fra posizione finanziaria netta consolidata e patrimonio netto consolidato non superiore a 1,50 per ciascun esercizio e fino alla data del rimborso integrale del prestito Il mancato rispetto dei due covenant costituirà condizione risolutiva del contratto di finanziamento, con conseguente restituzione di tutte le somme ancora dovute comprensive degli interessi. La valutazione del rispetto dei summenzionati covenants, che è previsto sia effettuata su base annuale, al 31 dicembre 2012 non ha evidenziato alcuna criticità. La tabella sottostante contiene la valutazione al fair value dei finanziamenti del Gruppo al 31 dicembre 2012: Valore Contabile Finanziamenti a breve termine Finanziamenti a medio-lungo termine Totale Fair Value 67.554 67.554 14.181 14.466 81.735 82.020 L’attualizzazione dei flussi di cassa futuri dei finanziamenti è stata calcolata sulla base della curva dei tassi zero coupon di mercato al 31 dicembre 2012. Si segnala che, al fine di rendere comparabile il fair value dei finanziamenti a medio-lungo termine con il loro valore contabile, si è tenuto conto degli oneri accessori ad essi connessi. Si segnala infine che, alla data del 31 dicembre 2012, il Gruppo ha in essere linee di fido accordate dalle banche e da altri istituti finanziari per un totale di 114.962 migliaia di euro (di cui linee “commerciali” 92.010 migliaia di euro, utilizzate per 53.436 migliaia di euro e linee “finanziarie” 22.952 migliaia di euro, utilizzate per 20.996 migliaia di euro), come evidenziato nella tabella seguente: Linee di fido concesse utilizzate Capogruppo Società controllate Joint-ventures 105.825 8.387 750 65.797 8.268 367 Totale 114.962 74.432 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293/2006, del 28 luglio 2006, ed in conformità con la Raccomandazione CESR del 10 febbraio 2005, si segnala che la posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2012 è la seguente: 102 31.12.2012 Depositi bancari e cassa Liquidità (A) 31.12.2011 (14.739) (14.739) (7.882) (7.882) Crediti finanziari correnti verso società a controllo congiunto Crediti finanziari correnti verso altri Altre attività finanziarie correnti Crediti finanziari ed altre attività correnti (B) (575) (118) (515) (1.208) 0 (318) (2.776) (3.094) Debiti bancari correnti Debiti verso altri finanziatori correnti Parte corrente dei debiti finanziari non correnti Debiti finanziari correnti (C) 46.995 17.912 2.647 67.554 58.014 6.936 713 65.663 Indebitamento finanziario corrente netto (A+B+C) 51.607 54.687 Debiti bancari non correnti Debiti verso altri finanziatori non correnti Obbligazioni derivanti da leasing finanziario Debiti finanziari non correnti (D) 13.309 630 242 14.181 1.332 583 0 1.915 Indebitamento finanziario netto come da comunicazione CONSOB N.DEM/6064293/2006 (A+B+C+D) 65.788 56.602 Crediti finanziari non correnti verso società a controllo congiunto Crediti finanziari non correnti verso altri Altre attività finanziarie non correnti Attività finanziarie per strumenti derivati Passività finanziarie per strumenti derivati (629) 0 (2.875) (520) 200 0 (1.003) 0 (661) 2.116 Indebitamento finanziario netto del Gruppo 61.964 57.054 La posizione finanziaria netta presenta, rispetto all’esercizio precedente, un incremento di 4.910 migliaia di euro; tale variazione è strettamente correlata all’incremento degli investimenti in immobilizzazioni immateriali del Gruppo rispetto al 31 dicembre 2011. 16. Benefici per i dipendenti (TFR) – 3.492 La tabella sottostante evidenzia la movimentazione del fondo TFR (trattamento di fine rapporto) delle società italiane del Gruppo e del “gratuity fund” della controllata indiana Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd., classificabili, secondo lo IAS 19, tra i “post-employment benefits” del tipo “piani a benefici definiti”: Valore al 31.12.2011 Costo dei benefici per i dipendenti Liquidazioni/trasferimenti Altre variazioni Valore al 31.12.2012 TFR e altri fondi pensione 3.273 506 (293) 6 3.492 103 La tabella sottostante evidenzia l’ammontare del costo del piano “TFR”: 2012 2011 Oneri finanziari sull'obbligazione assunta (Utili)/Perdite attuariali 150 246 151 (234) Totale 396 (83) La rilevante differenza delle componenti attuariali rispetto all’esercizio precedente è da attribuire in particolare alla presenza nell’esercizio 2011 di un componente positivo di carattere straordinario derivante dalla modifica nella normativa italiana in tema di pensioni (Decreto Legge n. 201 del dicembre 2011), che, con effetto 1° gennaio 2012, ha allungato il periodo di permanenza in azienda dei lavoratori dipendenti, posticipando quindi nel tempo la loro uscita dal piano pensionistico aziendale. Le principali assunzioni demografiche e finanziarie usate nella determinazione delle obbligazioni sono state le seguenti: 2012 2011 - tasso di attualizzazione: 3,30% 4,60% - tasso di rotazione del personale: 9,5% 7,5% - tasso di inflazione: 2,0% 2,0% In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, alla luce dell’attuale situazione di alta volatilità dei mercati finanziari, si è scelto di prendere come riferimento il tasso di rendimento di titoli corporate per l’Eurozona di rating A. Infatti l’accentuarsi della crisi finanziaria europea, iniziata negli anni scorsi, ha determinato una momentanea ed anomala riduzione del tasso di rating AA utilizzato in passato dal Gruppo quale tasso di attualizzazione. La conseguente scelta del tasso di rating A ha consentito di limitare l’effetto distorsivo, derivante dalla forte discesa dei tassi d’interesse. L’impatto di tale cambiamento sul patrimonio netto di gruppo è risultato tuttavia trascurabile. Per il tasso di rotazione del personale sono state utilizzate probabilità di turnover coerenti con l’andamento storico del fenomeno. Il Gruppo partecipa anche ai c.d. “fondi pensione” che, secondo lo IAS 19, rientrano tra i “post-employment benefits” del tipo “piani a contributi definiti”. Per tali piani il Gruppo non ha ulteriori obbligazioni monetarie una volta che i contributi vengono versati. L’ammontare dei costi di tali piani, inseriti nella voce “costo del personale”, nel 2012 è stato pari a 1.079 migliaia di euro. 104 17. Altre passività non correnti – 894 Composizione Valori a bilancio 31.12.2011 Debiti: - depositi cauzionali ricevuti da clienti - verso l'erario per imposta sostitutiva Totale Incrementi/ decrementi Valori a bilancio 31.12.2012 654 (26) 628 611 (345) 266 1.265 (371) 894 La voce “depositi cauzionali ricevuti da clienti” si riferisce ai versamenti ricevuti da clienti della controllata Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd. a garanzia dell’adempimento di obbligazioni connesse a contratti di compravendita di agrofarmaci. I debiti “verso l’Erario per l’imposta sostitutiva” si riferiscono alla quota proporzionale della rata dell’imposta sostitutiva calcolata sui maggiori valori attribuiti alle immobilizzazioni immateriali conferite nella joint-venture ISEM S.r.l. nel 2011 rispetto al loro valore fiscale, da versarsi nel giugno del 2014. Un’altra rata, da versare nel giugno del 2013 (354 migliaia di euro), è inserita nella voce “Altre passività correnti”. 18. Debiti commerciali – 33.183 Il decremento dei debiti commerciali rispetto all’esercizio precedente (37.210 al 31 dicembre 2011) è imputabile sia alla riduzione degli acquisti di materie di materie prime e prodotti finiti (vedi nota n. 26) sia alla svalutazione della rupia indiana. Per quanto riguarda l’ammontare dei debiti commerciali verso parti correlate si rimanda alla nota n. 42. Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei debiti commerciali, determinata secondo la localizzazione del fornitore: Italia Altri paesi d’Europa 5.120 Asia centrale e 5.908 19.277 Oceania Americhe Far East Middle East e Africa Totale 2.388 429 61 33.183 105 Si segnala che i debiti commerciali hanno una scadenza media contrattuale di circa 100 giorni. I debiti commerciali sono esigibili entro l’esercizio successivo. 19. Fondi correnti – 1.366 La composizione e la movimentazione dei fondi correnti sono evidenziate nella tabella sottostante: Variazioni di periodo Valori a Differenze Accantonabilancio di menti Utilizzi 31.12.2011 conversione Composizione Fondi correnti: - f.do spese per interventi di bonifica - f.do distruzione merci e smaltimento materiali obsoleti - f.do premio partecipazione a dipendenti e premi a dirigenti/amministratori Totale Variazione totale Valori a bilancio 31.12.2012 1.315 0 530 (1.315) (785) 530 311 0 0 (24) (24) 287 389 (1) 552 (391) 160 549 2.015 (1) 1.082 (1.730) (649) 1.366 Per quanto riguarda la composizione dei fondi correnti si precisa che: - il fondo “spese per interventi di bonifica” si riferisce alla stima degli oneri che la capogruppo Isagro S.p.A. dovrà ancora sostenere in relazione alla bonifica di una porzione del terreno su cui insisteva il compendio industriale di Paganica (AQ) ceduto nel 2007. Le motivazioni dell’ulteriore accantonamento effettuato nell’esercizio per 530 migliaia di euro sono illustrate alla nota n. 30; - il fondo “distruzione merci e smaltimento materiali obsoleti” si riferisce essenzialmente ai costi che dovrà sostenere la capogruppo Isagro S.p.A. per lo smaltimento di materiali obsoleti, necessario al miglioramento delle condizioni logistiche e di stoccaggio del compendio industriale di Aprilia. Si segnala che, verosimilmente, tali fondi verranno interamente utilizzati entro la fine del 2013. 20. Debiti tributari – 2.082 Valori a bilancio 31.12.2011 Debiti tributari: - erario c/imposte dirette 1.800 1.800 Incrementi/ decrementi Valori a bilancio 31.12.2012 282 282 2.082 2.082 La voce di bilancio accoglie il debito verso l’Erario per le imposte sul reddito e l’IRAP e si riferisce, per 1.312 migliaia di euro ai debiti tributari della controllata Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd. e, per 533 migliaia di euro ai debiti della controllata Isagro USA Inc.. 106 21. Altre passività e debiti diversi correnti – 4.427 Valori a bilancio 31.12.2011 Composizione Debiti: - debiti verso istituti di previdenza - debiti verso agenti e procacciatori - debiti verso il personale - debiti verso l'Erario per I.V.A. e imposte simili - debiti verso l'Erario per ritenute ed altre imposte - anticipi da clienti - debiti verso altri Risconti passivi Totale Incrementi/ decrementi Valori a bilancio 31.12.2012 1.214 35 1.259 102 1.000 242 891 4.743 (50) (10) (140) 7 9 (118) (275) (577) 1.164 25 1.119 109 1.009 124 616 4.166 256 5 261 4.999 (572) 4.427 I debiti verso il personale si riferiscono a debiti per ferie maturate e non godute, mensilità aggiuntive e note spese. La voce “debiti verso l’Erario per ritenute ed altre imposte” comprende 354 migliaia di euro relative alla quota proporzionale dell’imposta sostitutiva, descritta nella nota n. 17, che la joint-venture ISEM S.r.l. dovrà versare nel mese di giugno 2013. 22. Informativa per settori operativi Come già evidenziato, il Gruppo Isagro, in applicazione all’IFRS 8, ha identificato i propri settori operativi nelle aree geografiche che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione della performance e delle decisioni in merito all’allocazione delle risorse e per i quali sono disponibili informazioni di bilancio separate. Le aree geografiche che costituiscono i settori operativi del Gruppo sono: Europa Asia Nord America Sud America. Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base del “Risultato operativo”; i ricavi dei settori presentati includono sia i ricavi derivanti da transazioni con terzi, sia quelli derivanti da transazioni con altri settori, valutati a prezzi di mercato. Nella gestione del Gruppo proventi ed oneri finanziari e imposte rimangono a carico dell’ente corporate perché esulano dalle attività operative e, pertanto, non sono allocati ai singoli settori. I risultati operativi dei settori operativi dell’esercizio 2012 sono esposti nella seguente tabella: 107 2012 - Agrofarmaci - Altro Ricavi vs terzi Ricavi infrasettoriali Ricavi Risultato operativo Oneri finanziari Utili/perdite da collegate Area Area Europa Asia Attività in funzionamento Area Area Nord Sud America America 92.501 25.244 8.250 0 100.751 25.244 17.131 0 17.131 5.198 0 5.198 11.578 0 515 111.285 36.822 17.131 5.713 2.046 933 10.534 214 3.851 Rettifiche 0 140.074 0 8.250 0 148.324 (22.627) 0 (22.627) 148.324 498 7.542 (5.185) 0 0 Utile (perdita) ante imposte 2.357 Imposte sul reddito (2.136) Utile (perdita) netto Ammortamenti Perdite di valore delle immobilizzazioni Accantonamenti a fondi Svalutazione crediti Accantonamenti T.F.R. e fondi simili Ricavi/(costi) non ricorrenti compresi nel risultato operativo Totale 221 9.194 995 9 84 0 10.282 983 820 470 396 0 11 40 110 0 114 0 0 0 40 9 0 983 985 519 506 1.422 0 0 0 0 0 0 0 0 0 108 1.422 I risultati operativi dei settori operativi dell’esercizio 2011 sono esposti nella seguente tabella: 2011 - Agrofarmaci - Altro Ricavi vs terzi Ricavi infrasettoriali Ricavi Risultato operativo Oneri finanziari Utili/perdite da collegate Area Area Europa Asia Attività in funzionamento Area Area Nord Sud America America 93.506 25.947 10.064 0 103.570 25.947 Rettifiche Totale 10.367 0 10.367 4.434 0 4.434 10.807 0 611 (21.641) 0 113.793 36.754 10.367 5.045 (21.641) 144.318 395 552 (2.349) 6.447 10.223 2.030 5.819 0 134.254 0 10.064 0 144.318 (7.200) 66 66 Utile (perdita) ante imposte (687) Imposte sul reddito 2.791 Utile (perdita) netto delle Continuing operations 2.104 Ammortamenti Perdite di valore delle immobilizzazioni Accantonamenti a fondi Svalutazione crediti Accantonamenti T.F.R. e fondi simili Ricavi/(costi) non ricorrenti compresi nel risultato operativo 8.123 1.182 13 147 0 9.465 1.066 724 200 0 14 2 0 95 0 0 30 87 0 0 0 1.066 863 289 6 58 0 0 0 64 1.856 0 0 0 0 0 1.856 Dato che la collocazione delle attività del Gruppo non coincide con la collocazione dei clienti, di seguito viene fornita anche la suddivisione dei ricavi in base a quest’ultima ripartizione: 2012 Italia Europa Americhe Africa Middle East Asia centrale ed Oceania Far East Total 2011 31.708 32.685 50.589 3.812 1.896 19.922 7.712 37.751 32.372 38.532 4.207 3.329 21.470 6.657 148.324 144.318 Si evidenzia che le transazioni intragruppo sono avvenute secondo termini e condizioni di mercato. Rispetto all’esercizio precedente si rileva un incremento del fatturato nel settore “Nord America” a seguito delle maggiori vendite di agrofarmaci da parte della controllata nordamericana Isagro USA Inc.. Il risultato operativo del settore “Europa” è stato influenzato dalla presenza sia di proventi non ricorrenti relativi ad un accordo di co-sviluppo di un fungicida, tra la capogruppo Isagro S.p.A. e la società americana FMC Corporation (1.952 109 migliaia di euro), sia di costi non ricorrenti relativi ad oneri di bonifica (530 migliaia di euro); per una descrizione più dettagliata si vedano le note n. 25 e 30. Le attività e le passività dei settori al 31 dicembre 2012 ed al 31 dicembre 2011, nonché gli investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali alla medesima data, sono individuati nelle tabelle sottostanti: Al 31 dicembre 2012 Area Europa Attività del settore Partecipazioni in società collegate e JV Attività in funzionamento Area Area Area Nord Sud Asia America America 145.744 30.391 195 Rettifiche Elisioni 8.770 3.360 (20.684) 167.581 0 0 0 195 0 Attività non ripartite Passività del settore 35.449 203.225 42.210 7.175 8.432 890 (16.728) 41.979 0 0 87.295 129.274 8.601 4.016 Passività non ripartite Investimenti in Immob.Immateriali Investimenti in Immob.Materiali 8.334 3.549 Al 31 dicembre 2011 Area Europa Attività del settore Partecipazioni in società collegate e JV Totale 0 428 266 12 1 27 Attività in funzionamento Area Area Area Rettifiche Nord Sud Asia America America Elisioni Totale 145.559 31.083 195 11.614 3.924 (20.016) 172.164 0 0 0 195 0 Attività non ripartite 26.579 198.938 Passività del settore 47.699 6.944 6.454 1.340 (15.388) Passività non ripartite Investimenti in Immob.Immateriali Investimenti in Immob.Materiali 47.049 75.263 5.667 1.754 0 331 0 3 11 9 0 0 122.312 5.678 2.097 Le attività di settore comprendono le attività immobilizzate, il magazzino, i crediti commerciali e diversi, mentre sono stati esclusi i crediti di natura tributaria e finanziaria, le partecipazioni e le disponibilità liquide; le voci escluse sono state inserite nella voce “Attività non ripartite”. Dalle passività di settore sono state escluse le passività per imposte e le passività di finanziamento. Le voci escluse sono state inserite nella voce “Passività non ripartite”. 110 INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 23. Ricavi – 148.324 La composizione dei ricavi è descritta nella tabella sottostante: Composizione 2012 ESTERO TOTALE 27.289 225 27.514 112.785 79 112.864 140.074 304 140.378 31.561 354 31.915 102.693 0 102.693 134.254 354 134.608 3.463 3.684 7.147 4.961 3.453 8.414 0 599 132 4.194 0 0 68 3.752 0 599 200 7.946 69 541 265 5.836 0 0 421 3.874 69 541 686 9.710 31.708 116.616 148.324 37.751 106.567 144.318 ITALIA Ricavi delle vendite: - agrofarmaci - materie prime Ricavi delle prestazioni: - compensi di lavorazione - ricerca innovativa e cessione di informazioni scientifiche - difesa e sviluppo prodotti - altre Totale 2011 ESTERO ITALIA TOTALE La voce presenta, rispetto all’esercizio precedente, un incremento di 4.006 migliaia di euro, quale risultato di un effetto combinato da un lato di maggiori vendite di agrofarmaci sul mercato nordamericano e brasiliano e, dall’altro, dalla diminuzione delle vendite di agrofarmaci rameici sul mercato italiano. I ricavi di difesa e sviluppo prodotti si riferiscono alla quota proporzionale delle prestazioni di ricerca effettuate nei confronti della joint-venture ISEM S.r.l.. Per quanto riguarda l’ammontare dei ricavi verso parti correlate si rimanda alla nota n. 42. 24. Altri ricavi operativi – 4.487 La composizione degli altri ricavi operativi è descritta nella tabella sottostante: Composizione 2012 2011 Royalties, licenze e diritti simili Contributi spese R&D Recupero costi di ricerca Incentivi all'esportazione Recupero costi vari ed altri proventi 1.581 74 1.904 265 663 731 121 1.187 288 3.066 Totale 4.487 5.393 La voce “Royalties, licenze e diritti simili” comprende 1.000 migliaia di euro relativi ai proventi correlati alle royalties corrisposte dalla società Makhteshim Chemical Works Ltd alla capogruppo Isagro S.p.A. in relazione al diritto di utilizzazione del know-how del prodotto Kyralaxyl (IR6141) per la concia delle sementi e 581 migliaia di euro relativi a compensi pagati da società terze per accedere ai dati scientifici relativi ai dossier tossicologici di proprietà del Gruppo. 111 La voce “Recupero costi di ricerca” si riferisce per 1.145 migliaia di euro al recupero del 50% dei costi sostenuti dalla capogruppo Isagro S.p.A. nei confronti della società americana FMC Corporation, in forza dell’accordo stipulato tra le due società per il co-sviluppo di un nuovo fungicida descritto nella nota n. 25, e per 759 migliaia di euro al recupero dei costi di ricerca innovativa nei confronti di Chemtura Netherlands B.V.. La voce “Recupero costi vari ed altri proventi” comprendeva, nell’esercizio 2011, 1.045 migliaia di euro relative al service amministrativo ed informatico prestato dalla capogruppo Isagro S.p.A. alla società Sumitomo Chemical Italia S.r.l. in virtù di un contratto terminato in data 31 dicembre 2011. 25. Altri ricavi non ricorrenti – 1.952 Nel mese di settembre la capogruppo Isagro S.p.A. ha stipulato un accordo con FMC Corporation per la ricerca e lo sviluppo di un nuovo fungicida di proprietà del Gruppo, appartenente alla famiglia chimica dei carbossammidi, con possibilità di impiego in tutto il mondo. L’accordo prevede che le due società partecipino in egual misura alle spese necessarie allo sviluppo del prodotto, a partire dall’esercizio 2012. Inoltre come corrispettivo straordinario, volto a riconoscere l’attività di ricerca pregressa condotta da Isagro, FMC Corporation ha versato un importo di 2.000 migliaia di euro, iscritto in bilancio al netto di oneri accessori per 48 migliaia di euro. Le spese sostenute nell’esercizio, ridotte di quanto recuperato nei confronti di FMC (50% della spesa), sono state capitalizzate ed iscritte tra le immobilizzazioni immateriali. E’ da segnalare, inoltre, che le parti hanno proceduto alla costituzione di una fondazione di diritto olandese a cui è stata trasferita la mera nuda proprietà dei brevetti, dei dati, del know-how e di tutti gli studi afferenti il prodotto esistenti e che emergeranno in futuro dal programma di ricerca e sviluppo. La fondazione non avrà nessun ruolo operativo, in particolare nella produzione, commercializzazione e vendita del prodotto, attività che verranno gestite e definite direttamente dalle due società. La voce dell’esercizio 2011, pari a 3.502 migliaia di euro, si riferiva per 3.024 migliaia di euro alla plusvalenza netta generatasi dalla cessione da parte della capogruppo Isagro S.p.A. del 50% del ramo d’azienda “Erbicidi e fungicidi innovativi” alla società olandese Chemtura Netherlands B.V. e per 478 migliaia di euro alla plusvalenza derivante dalla cessione degli studi e del know-how relativi al prodotto “Iprodione”. 26. Materie prime e materiali di consumo utilizzati – 85.851 La composizione dei costi di acquisto di materie prime e materiali di consumo è descritta nella tabella sottostante: 112 Composizione 2012 Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci: - materie prime, imballi e agrofarmaci - materiali tecnici - materiali per l'attività di ricerca - variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci - altri Totale 2011 85.347 736 248 89.479 735 212 (738) 258 85.851 (2.461) 294 88.259 Il decremento della voce, rispetto all’esercizio precedente, di 2.408 migliaia di euro è essenzialmente da correlare alla diminuzione del prezzo di acquisto di una materia prima strategica per la produzione del Tetraconazolo. Per quanto riguarda l’ammontare degli acquisti verso parti correlate si rimanda alla nota n. 42. 27. Costi per servizi e prestazioni – 26.874 La composizione dei costi per servizi e prestazioni è descritta nella tabella sottostante: Composizione 2012 Per servizi e prestazioni: - utilities - manutenzioni tecniche - trasporti e costi accessori di acquisto e vendita - lavorazioni presso terzi - consulenze e prestazioni professionali - prestazioni e servizi connessi alla ricerca - sistema informativo - costi di marketing - acc.to al fondo distruzione merci - locazioni, noleggi, leasing - fitti passivi - altri servizi e prestazioni Totale 5.034 1.253 5.058 2.350 1.870 2.840 287 2.114 0 1.266 1.196 3.606 26.874 2011 4.328 1.659 5.111 2.390 1.716 2.373 443 2.998 180 1.309 1.253 3.720 27.480 La voce risulta sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente. Per quanto riguarda l’ammontare dei costi per servizi e prestazioni verso parti correlate si rimanda alla nota n. 42. 113 28. Costi del personale – 26.039 La composizione dei costi del personale è descritta nella tabella sottostante: Composizione 2012 Per il personale: - salari e stipendi - oneri sociali - benefici per i dipendenti - fondi pensione - acc.to premio di partecipazione - costi per servizi al personale - costi per esodi incentivati - altri costi Totale 2011 16.732 4.762 355 1.079 552 2.154 6 399 26.039 16.594 4.737 (175) 1.039 382 1.903 14 411 24.905 La rilevante differenza delle componenti attuariali relative ai benefici per i dipendenti, rispetto all’esercizio precedente, è da attribuire in particolare alla presenza nell’esercizio 2011 di un componente positivo di carattere straordinario derivante dalla modifica nella normativa italiana in tema di pensioni (Decreto Legge n. 201 del dicembre 2011), che, con effetto 1° gennaio 2012, ha allungato il periodo di permanenza in azienda dei lavoratori dipendenti, posticipando quindi nel tempo la loro uscita dal piano pensionistico aziendale. Di seguito si riporta il numero dei dipendenti ripartito per categoria: Media dell’esercizio Al 31.12.2012 Al 31.12.2011 50 133 315 9 119 626 53 134 307 9 117 620 48 135 328 8 100 619 - dirigenti - quadri - impiegati - qualifiche speciali - operai TOTALE 29. Altri costi operativi – 3.787 La composizione della voce altri costi operativi è descritta nella tabella sottostante: Composizione 2012 2011 - minusvalenze da alienazione cespiti - svalutazione crediti - imposte indirette, di produzione e di fabbricazione - altri costi operativi 14 493 2.696 584 88 278 2.763 700 Totale 3.787 3.829 La voce “imposte indirette, di produzione e di fabbricazione” comprende 2.001 migliaia di euro relativi ad imposte di consumo e di fabbricazione sostenute dalla controllata indiana Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd.. 114 30. Altri costi non ricorrenti – 530 La voce di bilancio dell’esercizio si riferisce all’accantonamento al fondo “spese per interventi di bonifica” dei maggiori oneri che la capogruppo Isagro S.p.A. dovrà sostenere in relazione alla bonifica di una porzione del terreno su cui insisteva il compendio industriale di Paganica (AQ), ceduto nel 2007, a seguito dei piani di attività (rimozione e trattamento del suolo) concordati con le autorità ambientali locali. 31. Variazione rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione – 3.462 La variazione positiva delle rimanenze di prodotti di 3.462 migliaia di euro, calcolata al netto del fondo obsolescenza magazzino, si è così determinata: - Rimanenze nette all’1.1.2012 (25.435) - Differenza di conversione 289 - Rimanenze nette al 31.12.2012 28.608 - Variazione totale 3.462 Per il commento di tale voce di bilancio si rimanda a quanto già descritto alla nota n. 7. 32. Costi per lavori in economia capitalizzati – 3.663 La voce, che presenta un incremento, rispetto all’esercizio precedente, di 717 migliaia di euro, in seguito ai maggiori investimenti effettuati in attività di ricerca e sviluppo, si riferisce alla capitalizzazione di costi del personale e generali per 3.438 migliaia di euro, consumi di materiale tecnico per 67 migliaia di euro e oneri finanziari per 158 migliaia di euro, relativi a spese di difesa straordinaria, costi di sviluppo e spese per le registrazioni dei nuovi prodotti del Gruppo. Le prestazioni di terzi relative ai progetti di sviluppo capitalizzati sono portate a diretta deduzione dei “costi per servizi e prestazioni” alla voce “consulenze e prestazioni professionali”. 115 33. Ammortamenti – 10.282 Ammortamento immobilizzazioni materiali – 4.092 Ammortamento immobilizzazioni immateriali – 6.190 Composizione 2012 Ammortamento delle immobilizzazioni materiali: - fabbricati - impianti e macchinario - attrezzature industriali e commerciali - mobili e arredi - autoveicoli - macchine d'ufficio Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali: - costi di sviluppo - know-how - brevetti, licenze, marchi e registrazioni - altre Totale L’incremento della voce, rispetto 2011 802 2.682 313 62 49 184 4.092 815 2.973 287 77 37 222 4.411 2.140 2.329 1.405 316 6.190 1.645 2.301 805 303 5.054 10.282 9.465 all’esercizio precedente, è stato essenzialmente determinato dai maggiori ammortamenti delle registrazioni, in seguito al completamento dell’iter per l’ottenimento di alcune autorizzazioni alla vendita. 34. Perdite di valore delle immobilizzazioni – 983 Nel corso dell’esercizio corrente il Gruppo ha proceduto alla svalutazione, in ottemperanza a quanto previsto dallo IAS 38, di costi capitalizzati negli esercizi precedenti relativamente ad alcune immobilizzazioni immateriali, rivelatesi o non più utilizzabili o antieconomiche nella prosecuzione del loro completamento per 137 migliaia di euro. Inoltre, a seguito dell’accettazione di un’offerta vincolante per l’acquisto del fungicida IR5885 di proprietà della joint-venture ISEM S.r.l., descritta nella nota n. 2, si è provveduto ad adeguare il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali e di una parte dell’avviamento relativo alla CGU di appartenenza del prodotto al prezzo offerto (effetto totale a Conto economico pari a 679 migliaia di euro). Secondo quanto previsto dallo IAS 36, si è altresì proceduto a svalutare parzialmente un prodotto minore (IR8116), a causa di un rallentamento nello sviluppo dello stesso, per 167 migliaia di euro. 35. Plusvalenza da rivalutazione La voce dell’esercizio precedente, pari a 3.522 migliaia di euro, si riferiva all’allineamento al fair value del 50% delle attività nette di ISEM S.r.l. di 116 competenza del Gruppo, a seguito della cessione del 50% della partecipazione nella società a Chemtura Netherlands B.V., in ottemperanza di quanto previsto dallo IAS 27 nelle operazioni di cessione con perdita di controllo di una società con conseguente passaggio dal consolidamento integrale a quello proporzionale. 36. Oneri finanziari netti - 5.185 Composizione 2012 Utili/perdite derivanti da attività/passività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico: - proventi/oneri finanziari da strumenti derivati: commodities cambi tassi 225 (258) (23) (56) (1.524) 379 (300) (1.445) (27) 371 20 364 (1.179) (891) (37) (2.107) 65 65 32 32 373 (3.520) 32 102 (5.446) (534) (9) (127) (5.982) 78 150 (4.462) (257) 0 (148) (4.639) 658 (234) 424 962 (3) 959 (5.185) (7.200) - adeguamento al fair value strumenti derivati: commodities cambi tassi - proventi finanziari da attività detenute per la negoziazione: titoli e fondi comuni Interessi attivi/passivi da attività/passività finanziarie non designate al fair value: - interessi attivi su depositi bancari - interessi attivi su finanziamenti - interessi e commissioni corrisposti a banche ed altri finanziatori - interessi/sconti finanziari su crediti e debiti commerciali - oneri finanziari per contratti di leasing - proventi/oneri da attualizzazione Altri proventi/oneri finanziari: - utili/perdite su cambi - altri Totale 2011 La variazione positiva rispetto all’esercizio precedente di 2.015 migliaia di euro è il risultato di un effetto combinato da un lato di maggiori utili (realizzati e da valutazione) da strumenti derivati e dall’altro da un aumento degli interessi e commissioni corrisposti a banche e ad altri finanziatori. In particolare, l’aumento degli interessi corrisposti è stato influenzato dall’incremento dell’esposizione debitoria del Gruppo rispetto all’esercizio precedente. I finanziamenti attivi a fronte dei quali sono maturati interessi nel corso del periodo sono descritti alla nota n. 11. 117 37. Imposte sul reddito – 2.136 Composizione 2012 2011 Conto economico consolidato Imposte correnti: - imposte sul reddito - IRAP - utilizzo Imposte differite/Imposte anticipate - sopravvenienze attive e passive 2.529 559 1.250 (71) 4.267 2.217 364 1.362 92 4.035 153 (1.875) (409) (2.131) 313 (4.846) (2.293) (6.826) 2.136 (2.791) Altre componenti di conto economico complessivo Imposte anticipate e differite: - imposte anticipate su strumenti finanziari derivati (cash flow hedging) - imposte differite su strumenti finanziari derivati (cash flow hedging) - utilizzo Imposte anticipate/Imposte differite su strumenti finanziari derivati (cash flow hedging) 0 0 0 0 0 0 90 90 Totale imposte sul reddito a patrimonio netto (attività in funzionamento) 0 90 Imposte anticipate e differite: - imposte differite - imposte anticipate - sopravv. e svalutazioni imp. anticipate Totale imposte sul reddito a conto economico (attività in funzionamento) La voce “Utilizzi imposte differite/imposte anticipate”, pari a 1.250 migliaia di euro, esprime la differenza tra gli utilizzi di crediti per imposte anticipate per 1.580 migliaia di euro (di cui 644 migliaia di euro a fronte dell’utilizzo di fondi tassati e 425 migliaia di euro a fronte del rilascio a conto economico degli utili intragruppo eliminati negli esercizi precedenti) e gli utilizzi di fondi per imposte differite per 330 migliaia di euro. Lo stanziamento delle imposte anticipate, pari a 1.875 migliaia di euro, si riferisce essenzialmente ai benefici fiscali attesi dal futuro utilizzo di fondi tassati e perdite fiscali (1.466 migliaia di euro) e all’effetto fiscale relativo all’eliminazione degli utili intragruppo (211 migliaia di euro). La voce “Sopravvenienze e svalutazioni imposte anticipate” comprende essenzialmente le imposte anticipate sulle perdite fiscali dell’esercizio 2011 della joint-venture ISEM S.r.l. (vedi nota n. 6). La tabella sottostante illustra la riconciliazione tra le imposte teoriche IRES e IRAP (27,50% e 3,90%) e le imposte effettive, tenuto conto dell’effetto delle imposte differite e di quelle anticipate. L’imponibile relativo alle imposte teoriche coincide con il risultato ante imposte del Gruppo (2.357 migliaia di euro). 118 IMPOSTE SUL REDDITO Imposte % Imposte teoriche IRAP Imposte % TOTALE Imposte % 648 27,50 92 3,90 740 31,40 895 (264) 0 37,97 (11,20) 0,00 104 (25) 584 4,41 (1,06) 24,78 999 (289) 584 42,38 (12,26) 24,78 578 24,52 - variazioni in aumento - variazioni in diminuzione - costi non rilevanti ai fini IRAP - effetto variazioni/differenze aliquote fiscali - sopravvenienze attive e altre variazioni 578 24,52 0 0,00 (296) (12,56) (180) (7,64) (476) (20,20) Imposte effettive 1.561 66,24 575 24,39 2.136 90,63 La differenza tra imposte effettive ed imposte teoriche della voce “imposte sul reddito” è da imputare alle più elevate aliquote fiscali delle società controllate estere rispetto a quelle delle società italiane. Le “variazioni in aumento” riguardano essenzialmente sopravvenienze passive ed altri costi non deducibili dalle imposte. La voce “costi non rilevanti ai fini IRAP” si riferisce essenzialmente al costo del lavoro di personale dipendente e agli oneri finanziari, non essendo tali poste di bilancio deducibili ai fini della determinazione dell’imposta regionale sulle attività produttive corrisposta dalle società italiane del Gruppo. Al 31 dicembre 2012 non è stata rilevata la fiscalità differita sugli utili non distribuiti delle società controllate e collegate o perché non significativa in caso di distribuzione di dividendi o perché gli utili possono essere considerati come permanentemente reinvestiti in quanto non è intenzione del Gruppo procedere alla distribuzione degli utili conseguiti da tali società. 37/A. Risultato netto delle Discontinued operation Nel presente paragrafo vengono illustrate le operazioni di cessione delle partecipazioni che sono state effettuate dal Gruppo nel corso dell’esercizio 2011. Cessione della partecipazione in Isagro Italia S.r.l. In data 27 gennaio 2011 la capogruppo Isagro S.p.A. ha ceduto alla società giapponese Sumitomo Chemical Co. Ltd. la quota di partecipazione del 50% detenuta nella società distributiva Isagro Italia S.r.l. per un prezzo complessivo di 15 milioni di euro. Al momento della cessione la società distributiva Isagro Italia S.r.l. risultava una joint-venture paritetica fra Isagro S.p.A. e Sumitomo Chemical Co. Ltd.. L’operazione di vendita ha generato una plusvalenza, al netto di 147 migliaia di euro di costi accessori e di 161 migliaia di euro di imposte, di 8.859 migliaia di euro. 119 Cessione della partecipazione in Agro Max S.r.l. In data 29 marzo 2011 la società Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione, joint-venture paritetica fra Isagro S.p.A. e Sipcam Nederland Holding N.V., ha ceduto la partecipazione detenuta nella società distributiva argentina Agro Max S.r.l. (pari al 75% del capitale sociale) al socio Sipcam Nederland Holding N.V. per un corrispettivo di 1.584 migliaia di euro (di cui 792 migliaia di euro di competenza del Gruppo Isagro). La plusvalenza netta derivante dall’operazione di cessione è stata pari a 407 migliaia di euro. L’impatto complessivo a conto economico, tenuto conto anche del risultato di periodo della consociata, è stato positivo e pari a 386 migliaia di euro. Cessione della partecipazione in Sipcam Isagro Brasil S.A. In data 4 aprile 2011 la capogruppo Isagro S.p.a. ha ceduto la quota di partecipazione del 50% detenuta nella società distributiva brasiliana Sipcam Isagro Brasil S.A. a Regentstreet B.V., una società olandese controllata dalla multinazionale indiana United Phosphorus Limited, per un corrispettivo di 20 milioni di euro. L’effetto complessivo a conto economico dell’operazione, tenuto anche conto del risultato della consociata conseguito fino alla data della cessione, è stato negativo e paria 1.039 migliaia di euro. 38. Dividendi distribuiti Nel corso dell’esercizio 2012 sono stati distribuiti dividendi da parte della capogruppo Isagro S.p.A. nella misura di € 0,10 per azione, per un totale di 1.750 migliaia di euro, come da delibera dell’Assemblea ordinaria del 26 aprile 2012. 39. Livelli gerarchici di valutazione del fair value In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli: Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione; Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato; Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili. 120 La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2012, per livello gerarchico di valutazione del fair value. Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Attività valutate al fair value: - altre attività finanziarie non correnti - - - - - altre attività finanziarie correnti 8 520 - 528 Totale Attività finanziarie 8 520 - 528 - altre passività finanziarie non correnti - - - - - altre passività finanziarie correnti - (200) - (200) Totale Passività finanziarie - (200) - (200) Passività finanziarie valutate al fair value: Nel corso dell’esercizio 2012 non vi sono stati trasferimenti tra il Livello 1 ed il Livello 2 di valutazione del fair value, e neppure dal Livello 3 ad altri livelli e viceversa. 40. Joint-ventures Il Gruppo possiede delle joint-ventures al 50%, consolidate proporzionalmente alla percentuale di possesso. Le quote di attività, passività, ricavi e costi delle joint-ventures incluse nel bilancio consolidato sono le seguenti: Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione Stato patrimoniale 31.12.2012 31.12.2011 - 627 8 - 635 - 73 - - 73 Conto economico 2012 2011 Ricavi Costi operativi netti (33) (109) Margine operativo lordo Ammortamenti (33) - (109) - Utile operativo Oneri finanziari netti (33) - (109) 1 Utile/perdita ante imposte Imposte (33) 11 (108) 13 Utile (perdita) netto (22) (95) Attività correnti Attività non correnti Passività correnti Passività non correnti 121 ISEM S.r.l. Stato patrimoniale 31.12.2012 31.12.2011 2.823 20.041 2.043 20.757 22.864 22.800 2.872 1.528 1.039 1.773 4.400 2.812 2012 2011 Ricavi Costi operativi netti 1.499 (1.323) 822 (913) Margine operativo lordo Ammortamenti Perdite di valore imm. 176 (1.675) (949) (91) (1.454) (1.454) Utile operativo Oneri finanziari netti (2.448) (145) (1.545) (16) Utile/perdita ante imposte Imposte (2.593) 1.070 (1.561) 1.142 Utile (perdita) netto (1. 523) (419) Attività correnti Attività non correnti Passività correnti Passività non correnti Conto economico Si segnala che relativamente alla joint-venture Isagro Sipcam International S.r.l. non sono stati indicati valori patrimoniali al 31 dicembre, essendosi, nel corso dell’esercizio, concluso il processo di liquidazione della società. ALTRE INFORMAZIONI 41. Passività potenziali, impegni e garanzie Procedimenti giudiziali Caffaro S.r.l. in amministrazione straordinaria Nel corso del secondo semestre 2010, Isagro S.p.A. ha chiesto di essere ammessa al passivo di Caffaro S.r.l. in amministrazione straordinaria, in relazione al credito vantato in virtù della garanzia rilasciata in favore di Isagro S.p.A. con il contratto preliminare di compravendita di un ramo d’azienda del 4 luglio 2001, per la copertura dei costi relativi all’esecuzione delle opere di bonifica del sito produttivo di Aprilia. Il Tribunale di Udine, con decreto che ha dichiarato esecutivo lo stato del passivo, ha rigettato la domanda, ritenendo la pretesa di Isagro un credito eventuale e futuro, la cui esistenza sarebbe ancora da verificare. Isagro ha proposto opposizione avverso tale decisione ed il giudice ha disposto la consulenza tecnica d’ufficio al fine di accertare la necessità o meno degli interventi, nonché i costi, rinviando all’udienza del 20 giugno 2011 per l’esame della consulenza. 122 All’udienza del 20 giugno 2011, a seguito della proroga dei termini per il deposito della relazione peritale richiesta dal consulente tecnico d’ufficio, il giudice ha rinviato all’udienza del 10 ottobre 2011. Il consulente tecnico d’ufficio ha depositato la propria relazione peritale che attesta la necessità di eseguire interventi di bonifica sul sito, quantificati nella misura di Euro 1.189.642,70. Su richiesta di Isagro S.p.A., che non ritiene congrua la stima operata dal consulente tecnico, lo stesso è stato convocato dal giudice per chiarimenti per l’udienza del 23 novembre 2011. A tale udienza, il giudice ha ritenuto di dovere chiedere informazioni al Comune di Aprilia (LT) circa lo stato della Conferenza dei Servizi, a suo tempo avviata in relazione alla bonifica del sito industriale oggetto della causa. In attesa di ricevere le informazioni richieste dal Comune di Aprilia (LT), la causa è stata rinviata all’udienza del 16 aprile 2012. A tale udienza, non avendo il Comune di Aprilia risposto alla richiesta di informazioni che il Giudice aveva formulato, il CTU nominato è stato incaricato di assumere tali informazioni direttamente presso gli uffici del Comune assegnando un termine di 90 giorni per adempiere l’incarico e rinviando la causa al 23 luglio 2012. A tale udienza il Giudice ha rinviato la causa al 16 ottobre 2012. A tale data il Giudice ha rinviato l’udienza al 19 dicembre 2012. Nel corso di tale udienza è emerso che il CTU ha adempiuto all’incarico ricevuto, reperendo la documentazione relativa alla Conferenza dei Servizi presso il Comune di Latina, e precisando al Giudice che la stessa risulta ferma dal mese di agosto 2009. Il Giudice ha da ultimo accolto la richiesta di Isagro e ha disposto un supplemento di CTU per determinare il costo delle opere necessarie per la bonifica del sito, laddove il CTU si era limitato, nella precedente relazione, a considerare quelle per la messa in sicurezza del sito stesso. Le operazioni peritali, che hanno preso il via lo scorso 16 gennaio 2013, dovranno sostanziarsi in una relazione che dovrà essere depositata entro il 16 maggio 2013. Il Giudice ha pertanto rinviato la causa all’udienza del 27 maggio 2013. Per il medesimo credito è stata chiesta anche l’insinuazione al passivo di Snia S.p.A., anch’essa in amministrazione straordinaria, in qualità di socio unico di Caffaro e quindi obbligato in solido. Poiché il Tribunale di Milano ha rigettato l’istanza, la società sta predisponendo l’opposizione allo stato passivo per cercare di ottenere l’ammissione del credito di Isagro al passivo di Snia S.p.A.. La prima udienza era stata fissata per il 27 settembre 2011. All’esito di tale procedimento, con decreto del 13 dicembre 2011, il Tribunale di Milano ha rigettato il ricorso di Isagro S.p.A., ritenendo tale credito eventuale e futuro. Isagro ha pertanto impugnato tale decisione con ricorso in Cassazione, per cui si è in attesa della fissazione dell’udienza per la discussione. 123 Peraltro, si ritiene che non vi sia la sussistenza di obblighi relativi al sostenimento di costi legati all’operazione di bonifica del sito di Aprilia in quanto Isagro S.p.A. non è responsabile dell’inquinamento. Indagine giudiziaria relativa al programma “Oil for food” In data 10 luglio 2007 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato ad Isagro S.p.A. e al dott. Giorgio Basile (Presidente ed Amministratore Delegato della società) un’informazione di garanzia in relazione a presunti illeciti amministrativi commessi in contrasto al c.d. programma “Oil for food”. In particolare viene contestata alla società l’aggiudicazione di contratti di fornitura in Iraq attraverso la corresponsione di tangenti per un ammontare di circa 48 migliaia di euro. In data 13 marzo 2008 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Isagro S.p.A., al suo Presidente e Amministratore Delegato dott. Giorgio Basile e al Responsabile Commerciale di Isagro per l’area medio orientale dott. Gerassimos Spyropoulos l’informazione di garanzia e diritto di difesa nonché Avviso di conclusione delle indagini in relazione ai presunti illeciti amministrativi nell’ambito del c.d. programma “Oil for food”. All’udienza tenutasi il 15 gennaio 2009 si è provveduto alla verifica della regolare costituzione delle parti ed al successivo rinvio del processo al 21 aprile 2009. All’udienza tenutasi il 21 aprile si è provveduto al rinvio del processo al 18 giugno 2009. Nell’udienza del 18 giugno 2009 si è provveduto a discutere questioni relative all’acquisibilità agli atti del dibattimento delle produzioni documentali del pubblico Ministero; il Collegio si è riservato la decisione ed ha rinviato il processo al 6 ottobre 2009. All’udienza del 6 ottobre 2009 il Collegio ha dato notizia dell’imminente assegnazione ad altro incarico di due dei tre Giudici ed ha disposto la sospensione del processo per diciotto mesi e la successiva riassegnazione dello stesso a nuovo Collegio. In data 18 novembre 2011 il Tribunale di Milano ha notificato al Presidente ed Amministratore Delegato di Isagro S.p.A. l’avviso di rinnovazione del decreto di citazione per l’udienza del 17 gennaio 2012. A tale udienza il Collegio ha rinviato il processo all’udienza del 15 maggio 2012 in cui il Presidente, alla luce dell’imminente mutamento del Collegio stesso, non ha ritenuto affrontare le previste istanze istruttorie, nonché sentire il teste della Pubblica Accusa, rinviando l’udienza al 16 ottobre 2012. Nel corso di quest’ultima udienza il Collegio ha preso atto della imminente prescrizione delle ipotesi di reato contestate e rinviato il processo al 17 gennaio 2013 dove il Tribunale ha pronunciato sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Il procedimento può, pertanto, ritenersi concluso. 124 Grupo Agricola Entrecampo S.L. La controllata spagnola Isagro Espana S.L. è stata citata in giudizio dal distributore Grupo Agricola Entrecampo S.L. per un’asserita violazione dell’esclusività distributiva dei prodotti Isagro per la provincia di Cordoba, con una richiesta di danni per lucro cessante di circa 160 migliaia di euro. In data 22 ottobre 2012 si è svolta l’udienza preliminare presso il tribunale di Madrid, durante la quale sono state acquisite le prove da ambo le parti convenute ed è stato rimandato il giudizio all’udienza che si terrà il 7 maggio 2013. Poiché con la controparte non è stato siglato alcun accordo di esclusiva, ad oggi si ritiene che il rischio di soccombenza in giudizio sia remoto, non essendo stata violata alcuna clausola contrattuale. Contenzioso giuslavoristico Con riferimento alla capogruppo Isagro S.p.A. si segnala quanto segue: • un ex dipendente dello stabilimento di Aprilia (LT), ha richiesto ad Isagro e a Caffaro, in solido tra loro, un risarcimento di circa 2 milioni di euro quale indennizzo per malattia professionale o, alternativamente e in subordine, per risarcimento del danno per asserito inganno nella stipulazione di una conciliazione in sede sindacale. All’udienza del 3 maggio 2012 il Giudice, pur prendendo atto della riforma e della propria sentenza-ordinanza, che dichiarava l’estinzione del giudizio, ha deciso per una sospensione parziale del giudizio ed ha fissato una nuova udienza per la continuazione dell’istruttoria. All’udienza dell’11 dicembre 2012 il Giudice, dopo aver acquisito le testimonianze dei teste di entrambe le parti si è riservato di decidere in ordine alla prosecuzione dell’istruttoria, rinviando la causa per la discussione finale all’udienza del 9 luglio 2013; • un ex dipendente dello stabilimento di Aprilia (LT), ha richiesto ad Isagro S.p.A. un risarcimento di circa 550 migliaia di euro per il mancato riconoscimento della categoria professionale superiore rispetto al proprio inquadramento, nonché per malattia professionale. Isagro S.p.A. ha vinto la causa in primo grado e si segnala che è stato notificato l’appello avanti la Corte d’Appello di Roma che ha fissato la prima udienza per il dicembre 2014. A giudizio della società e dei propri legali, entrambe le richieste risultano essere manifestamente infondate e con rischio quasi nullo di soccombenza. 125 Contenzioso tributario Con riferimento alla capogruppo Isagro S.p.A. si segnala che: - in data 22 dicembre 2006 l’Agenzia delle Entrate notificava, a seguito di una verifica fiscale generale per l’esercizio 2003, un avviso di accertamento per violazioni in materia di IRPEG, IRAP ed I.V.A., con richiesta di un versamento integrativo di imposte per Euro 83.251, oltre a sanzioni ed interessi. Avverso tale provvedimento la società proponeva ricorso avanti alla Commissione Tributaria Provinciale in data 14 maggio 2007. La Commissione Tributaria con sentenza n. 22/25/08 del febbraio 2008 accoglieva il ricorso ed annullava interamente l’avviso di accertamento. Ciononostante in data 25 marzo 2009 l’Agenzia delle Entrate ha notificato alla società istanza di appello avverso tale sentenza. La società si è costituita in giudizio in data 21 maggio 2009. L’appello è stato trattato in data 22 gennaio 2010. In data 24 febbraio 2010 è stata depositata la sentenza n. 28/6/10 che ha interamente accolto l’appello dell’Agenzia. Si è ritenuto che la sentenza fosse affetta da manifesti errori di diritto e vizi logici, ed è stata impugnata davanti alla Corte Suprema di Cassazione, con buone prospettive di un esito favorevole alla società. Si segnala che in merito a tale contestazione la società non ritiene che ad oggi esistano degli elementi in base ai quali possa sussistere un rischio di soccombenza; - in data 20 ottobre 2009 è stato notificato alla società avviso di accertamento emesso dalla Direzione Regionale della Lombardia – Ufficio grandi contribuenti, con il quale è stato disconosciuto l’utilizzo delle perdite fiscali della società incorporata Isagro BioFarming S.r.l.. L’importo ripreso a tassazione ammonta a Euro 187.393 con un onere teorico complessivo di Euro 61.840, oltre interessi e sanzioni. La società ha presentato in data 17 dicembre 2009 istanza di accertamento con adesione; nel corso del contraddittorio, con apposita memoria, è stato richiesto il riesame dell’atto e il suo annullamento in autotutela. La DRE non ha aderito a tale richiesta e, conseguentemente, è stato predisposto ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano. In data 20 febbraio 2012 si è tenuta l’udienza per la trattazione nel merito del ricorso. In data 5 marzo 2012 è stata depositata la sentenza n. 63/29/12 con esito favorevole alla società. La DRE tuttavia ha impugnato la sentenza dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia. Isagro si è costituita in giudizio in data 23 novembre 2012. Il giudice ha fissato il 21 marzo 2013 quale data per la trattazione dell’appello. Con riferimento alla controllata Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd. si segnala l’esistenza di un contenzioso con le autorità fiscali locali in relazione alle imposte sul reddito degli esercizi 2007/2008 e 2008/2009, per complessive 21.431 migliaia di rupie (pari a 295 migliaia di euro). La controllata si è appellata presso 126 le autorità competenti contro tale provvedimento e non ritiene che ad oggi esistano elementi in base ai quali possa sussistere un rischio di soccombenza. Impegni e garanzie A seguito del contratto di cessione della partecipazione della Isagro Italia S.r.l., ora Sumitomo Chemical Italia S.r.l., alla Sumitomo Chemical Co. Ltd., la capogruppo Isagro S.p.A. ha in essere un impegno per le garanzie rilasciate all’acquirente, a fronte delle potenziali passività future, per danni o perdite in materia fiscale, ambientale, previdenziale e giuslavoristiche. Il rischio massimo è valutato in 7.500 migliaia di euro e la scadenza delle garanzie è da correlare ai termini di prescrizione e di decadenza degli eventi cui sono collegate. Tale garanzia comprende altresì l’indennizzo a favore di Sumitomo Chemical Co. Ltd., per un massimo di 2.250 migliaia di euro, in relazione alla bontà di alcuni crediti commerciali presenti nel portafoglio di Isagro Italia S.r.l. qualora, entro tre anni dalla data del closing dell’operazione, si dovesse procedere alla svalutazione di tali crediti. Al 31 dicembre il Gruppo ha, inoltre, in essere i seguenti impegni di carattere pluriennale: 5.526 migliaia di euro per l’impegno contrattuale relativo al noleggio di autovetture e altri beni di terzi (1.663 migliaia di euro) e fitti passivi (3.863 migliaia di euro). In particolare i canoni futuri dovuti per i leasing operativi sono così ripartiti: - entro un anno 1.430 migliaia di euro; - tra uno e cinque anni 3.983 migliaia di euro; - oltre cinque anni 113 migliaia di euro; 755 migliaia di euro per i canoni ancora da corrispondere alla società Solvay Solexis S.p.A., da parte della capogruppo Isagro S.p.A., in relazione all’utilizzo, per un periodo di 99 anni a partire dal 2005, di un’area sita nel comune di Bussi sul Tirino (PE), su cui è stato costruito un impianto ad uso industriale per la produzione di Tetraconazolo. Le garanzie ricevute dal Gruppo ammontano a 3.490 migliaia di euro e si riferiscono a garanzie ipotecarie (740 migliaia di euro) e fidejussioni (2.750 migliaia di euro) rilasciate dai soci della Semag S.r.l. (ora Isam S.r.l.) quali garanzie del credito derivante dalla cessione delle quote della società Isam S.r.l.. Le garanzie altrui prestate per obbligazioni delle aziende del Gruppo, costituite in particolare da fidejussioni rilasciate a garanzia del corretto adempimento di obbligazioni contrattuali, ammontano a 6.604 migliaia di euro. Di seguito viene dato un dettaglio delle principali garanzie: - fidejussioni rilasciate dalla Banca Popolare Commercio e Industria, per conto di Isagro S.p.A., a favore del MIUR in relazione al progetto di ricerca denominato “PNR – Tema 6” (1.604 migliaia di euro); 127 - fidejussione rilasciata dalla Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio a favore di Regentstreet B.V. a garanzia dell’operazione di cessione della partecipazione nella società Sipcam Isagro Brasil S.A., per un totale di 5.000 migliaia di euro e della durata di cinque anni. La capogruppo Isagro S.p.A ha inoltre prestato garanzie contrattuali ad integrazione della suddetta fidejussione bancaria, alla società acquirente Regentstreet B.V., come previsto dal contratto di cessione, per un totale di 15.000 migliaia di euro, quale copertura di future eventuali passività per danni o perdite in materia fiscale, ambientale, previdenziale e giuslavoristica. La copertura totale relativa all’operazione di cessione ammonta a 20.000 migliaia di euro, pari al prezzo di cessione. La scadenza di tali garanzie è correlata ai termini di prescrizione e decadenza degli eventi cui sono collegate. Le garanzie ricevute ed emesse in relazione ai finanziamenti sono descritte nella nota n. 15. 42. Informativa sulle parti correlate Di seguito vengono illustrati i rapporti con le parti correlate del Gruppo che comprendono: - società controllanti; - società collegate; - società a controllo congiunto (joint-ventures); - società che, avendo rapporti di partecipazione, diretta o indiretta, al capitale sociale della capogruppo, di sue controllate e joint-ventures e di sue controllanti, è presumibile possano esercitare un’influenza rilevante sul Gruppo. In particolare si presume, oggettivamente, di essere in presenza di influenza rilevante nel caso in cui il soggetto detenga una partecipazione nella capogruppo superiore al 10% oppure nel caso in cui vi sia la contemporanea presenza del possesso di una partecipazione superiore al 5% e la stipulazione di contratti che generino transazioni nell’esercizio per un ammontare pari ad almeno il 5% del fatturato consolidato; - amministratori, sindaci, dirigenti con responsabilità strategiche e gli eventuali familiari. I rapporti con società controllanti (Holdisa, Manisa e Piemme) si limitano all’effettuazione di prestazioni amministrative da parte della capogruppo. Nel bilancio consolidato gli elementi economici e patrimoniali relativi a tali prestazioni sono totalmente trascurabili. La tabella seguente evidenzia i valori economici e patrimoniali relativi ai rapporti con le diverse categorie di parti correlate: 128 Conto economico di cui parti correlate Altre parti Tot. Parti Società a Società controllo congiunto collegate correlate correlate 148.324 768 0 4.056 4.824 3,25% 4.487 305 4 41 350 7,80% Materie prime e mat. di consumo 85.851 1.341 0 474 1.815 2,11% Costi per servizi e prestazioni 26.874 15 216 85 316 1,18% 1.473 40 4 30 74 5,02% 2012 In migliaia di euro Ricavi Altri ricavi operativi Proventi finanziari Conto economico di cui parti correlate Altre parti Tot. Parti Incidenza % sulla voce di bilancio Società a Società controllo congiunto collegate correlate correlate 144.318 641 0 2.804 3.445 2,39% 5.393 313 0 1 314 5,82% Materie prime e mat. di consumo 88.259 822 0 210 1.032 1,17% Costi per servizi e prestazioni 27.480 0 205 213 418 1,52% Proventi finanziari 1.601 15 7 112 134 8,37% Oneri finanziari 8.801 0 0 11 11 0,12% 2011 In migliaia di euro Ricavi Altri ricavi operativi Stato patrimoniale Incidenza % sulla voce di bilancio di cui parti correlate Incidenza % sulla voce di bilancio Società a Società Altre parti Tot. Parti 31.12.2012 controllo congiunto collegate correlate correlate 3.504 629 0 0 629 17,95% 40.884 489 35 1.978 2.502 6,12% Altre attività e crediti diversi correnti 4.821 151 5 58 214 4,44% Crediti finanziari correnti 1.208 575 0 0 575 47,60% 33.183 903 39 1.051 1.993 6,01% In migliaia di euro Crediti finanziari non correnti Crediti commerciali Debiti commerciali 129 Stato patrimoniale di cui parti correlate Incidenza % sulla voce di bilancio Società a Società Altre parti Tot. Parti 31.12.2011 controllo congiunto collegate correlate correlate 1.003 579 0 193 772 76,97% 47.932 81 128 1.869 2.078 4,34% Altre attività e crediti diversi correnti 5.261 173 0 276 449 8,53% Crediti finanziari correnti 3.094 0 0 39 39 1,26% 37.210 362 37 484 883 2,37% 4.999 251 0 0 251 5,02% In migliaia di euro Crediti finanziari non correnti Crediti commerciali Debiti commerciali Altre passività e debiti div. correnti I valori sopra esposti, dettagliati per società nelle tabelle seguenti, si riferiscono essenzialmente a rapporti di tipo commerciale (acquisti e vendite di prodotti, compensi di lavorazione, prestazione di servizi amministrativi, di ricerca, di marketing e di logistica), le cui transazioni sono effettuate a condizioni di mercato, e rapporti finanziari le cui caratteristiche sono state descritte nelle varie note illustrative alle voci di bilancio. Rapporti verso società a controllo congiunto Ricavi 2012 2011 ISEM S.r.l. 768 641 Totale 768 641 2012 2011 296 300 9 13 305 313 2011 2010 ISEM S.r.l. 1.341 822 Totale 1.341 822 2012 2011 ISEM S.r.l. 15 0 Totale 15 0 2012 2011 0 11 ISEM S.r.l. 40 4 Totale 40 15 Altri ricavi operativi ISEM S.r.l. Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione Totale Materie prime e materiali di consumo Costi per servizi e prestazioni Proventi finanziari Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione 130 La voce “altri ricavi operativi” si riferisce essenzialmente alla prestazione di servizi amministrativi, informatici e a fitti attivi. Crediti finanziari non correnti 31.12.2012 31.12.2011 ISEM S.r.l. 629 579 Totale 629 579 Crediti commerciali 31.12.2012 31.12.2011 ISEM S.r.l. 489 81 Totale 489 81 Altre attività e crediti diversi correnti 31.12.2012 31.12.2011 ISEM S.r.l. Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione Totale 151 167 0 6 151 173 Crediti finanziari correnti 31.12.2012 31.12.2011 ISEM S.r.l. 575 0 Totale 575 0 Debiti commerciali 31.12.2012 31.12.2011 ISEM S.r.l. 903 362 Totale 903 362 Altre passività e debiti diversi correnti 31.12.2012 31.12.2011 ISEM S.r.l. 0 251 Totale 0 251 I crediti finanziari (correnti e non) si riferiscono alla quota proporzionale di un finanziamento, comprensivo degli interessi maturati calcolati al tasso EURIBOR a tre mesi + spread 4%, concesso dalla capogruppo Isagro S.p.A. alla joint-venture ISEM S.r.l. e che verrà rimborsato nel 2014. 131 Rapporti verso società collegate Costi per servizi e prestazioni 2012 2011 Arterra Bioscience S.r.l. 216 205 Totale 216 205 2012 2011 Arterra Bioscience S.r.l. 4 0 Totale 4 0 2012 2011 Arterra Bioscience S.r.l. 4 7 Totale 4 7 31.12.2012 31.12.2011 Arterra Bioscience S.r.l. 35 128 Totale 35 128 31.12.2012 31.12.2011 Arterra Bioscience S.r.l. 5 0 Totale 5 0 31.12.2012 31.12.2011 Arterra Bioscience S.r.l. 39 37 Totale 39 37 Altri ricavi operativi Proventi finanziari Crediti commerciali Altre attività e crediti diversi correnti Debiti commerciali Rapporti verso altre parti correlate Ricavi 2012 2011 Gruppo Sipcam/Oxon 4.056 2.804 Totale 4.056 2.804 2012 2011 Gruppo Sipcam/Oxon 41 1 Totale 41 1 2012 2011 Gruppo Sipcam/Oxon 474 210 Totale 474 210 Altri ricavi operativi Materie prime e materiali di consumo 132 Costi per servizi e prestazioni 2012 2011 Gruppo Sipcam/Oxon 85 213 Totale 85 577 2012 2011 Gruppo Sipcam/Oxon 30 112 Totale 30 112 2012 2011 Gruppo Sipcam/Oxon 0 11 Totale 0 11 31.12.2012 31.12.2011 Gruppo Sipcam/Oxon 0 193 Totale 0 193 31.12.2012 31.12.2011 Gruppo Sipcam/Oxon 1.978 1.869 Totale 1.978 1.869 31.12.2012 31.12.2011 Gruppo Sipcam/Oxon 0 39 Totale 0 39 31.12.2012 31.12.2011 Gruppo Sipcam/Oxon 58 276 Totale 58 276 31.12.2012 31.12.2011 Gruppo Sipcam/Oxon 1.051 484 Totale 1.051 484 Proventi finanziari Oneri finanziari Crediti e altre attività finanziarie non correnti Crediti commerciali Crediti finanziari e altre attività fin. correnti Altre attività e crediti diversi correnti Debiti commerciali 133 Compensi ad amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche Il prospetto seguente evidenzia i benefici economici degli amministratori della controllante, dei dirigenti del Gruppo con responsabilità strategiche e dei componenti del collegio sindacale (importi espressi in unità di euro): Descrizione carica Soggetto Carica Compensi Durata della carica ricoperta Emolumenti Bonus, Altri per la carica altri incentivi compensi e fringe benefits Amministratori: Giorgio Basile Presidente e AD 3 anni 500.000 2.321 - Maurizio Basile Vice presidente 3 anni 80.000 1.420 - Paolo Piccardi Consigliere 3 anni 38.834 391 20.000 Carlo Porcari Consigliere 3 anni 21.504 - - Adriana Silvia Sartor Controllo e rischi 3 anni 18.668 - - 3 anni 16.667 - - 3 anni 25.833 Membro del comitato Membro del comitato Elena Vasco Antonio Zoncada Controllo e rischi Membro del comitato Controllo e rischi Aldo Marsegaglia Renato Ugo Roberto de Cardona Ex Consigliere delegato QSA Ex Membro del comitato Controllo e rischi - 5.000 40.000 - - 7.000 - 21.667 7.000 - 2.000 10.168 2.500 - 5.000 - - - 6.730 66.315 - 6.281 41.374 Ex Membro del comitato Controllo e rischi Ex Membro del comitato Tommaso Quattrin Lucio Zuccarello Controllo e rischi Ex Consigliere non esecutivo Dirigenti: Roberto Bonetti Chief Operating Officer Dal 1/7/2012 Familiari dei soggetti (amministratori o direttori) con responsabilità strategiche: Responsabile Corporate Alessandra Basile Sviluppo e Relazioni Interne Sindaci: Piero Gennari Giuseppe Bagnasco Luigi Serafini Presidente 3 anni 30.600 - - Sindaco effettivo 3 anni 22.900 - - Sindaco effettivo 3 anni 23.200 - - 134 Si segnala che il Consiglio di amministrazione della controllante scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014, mentre il Collegio Sindacale scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2012. 43. Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri Nell’esercizio della sua attività il Gruppo Isagro è esposto a rischi finanziari e di mercato ed in particolare a: a) variazione dei tassi di cambio; b) variazione dei tassi d’interesse; c) variazione delle quotazioni delle materie prime; d) liquidità; e) gestione del capitale; f) credito; g) variazione delle condizioni climatiche. Quadro di riferimento Il mercato agrofarmaceutico, nel quale il Gruppo Isagro opera, è stato caratterizzato nel 2012 da una importante crescita, in termini sia nominali che reali, ed in particolare nei comparti erbicidi e insetticidi, mentre quello dei fungicidi ha sofferto le condizioni di siccità in Europa e Stati Uniti. In questo quadro di riferimento il Gruppo ha operato per controllare le variabili finanziarie sopra indicate attivando le opportune politiche al fine di minimizzare i summenzionati rischi attraverso l’impiego di strumenti offerti dal mercato o con appropriate politiche societarie di controllo e di portafoglio prodotti/mercati. In particolare, per quanto riguarda l’impiego di derivati, si possono identificare due tipologie di coperture: (a) operazioni che, nel rispetto delle politiche di gestione del rischio soddisfano i requisiti imposti dai principi contabili per il trattamento in “hedge accounting”, sono designate di “copertura”; (b) operazioni che, pur essendo state poste in essere con l’intento di copertura di business, non soddisfano i requisiti richiesti dai principi contabili e sono, quindi, classificate “di trading”. Si ricorda che Isagro non stipula contratti derivati a fini speculativi. I valori indicati nei successivi commenti si riferiscono alla capogruppo Isagro S.p.A., che concentra gli acquisti di rame e le vendite in valuta Dollaro USA. Con riferimento ai tassi di cambio, occorre poi rilevare che variazioni del tasso Euro/Dollaro possono comportare scostamenti a livello dei valori consolidati della controllata Isagro USA, che però non sono allo stato puntualmente quantificabili in quanto direttamente legati al fatturato effettivo esercizio dopo esercizio di tale società controllata. 135 a) Gestione del rischio tasso di cambio Il Gruppo segue una politica di copertura dei flussi di cassa attesi in divise estere (in particolare dollari americani). A tal fine viene utilizzata una tipologia di contratto derivato del tipo forward/swap che non presenta rischi diversi da quelli esistenti al momento della loro stipula. La determinazione del valore delle coperture avviene sulla base della bilancia valutaria. Il fine della copertura è quello di “proteggere” il margine delle vendite. Si stima che per ogni 1% di variazione del tasso di cambio verso il dollaro americano, principale moneta estera del Gruppo, l’impatto economico al lordo delle tasse sia tra 0,2 e 0,3 milioni di euro. Vale la pena evidenziare, peraltro, che tale range di valori andrà sempre più a tendere verso la parte alta dell’intervallo e a superarla, nella misura in cui continuerà il recente trend di crescita del fatturato in aree geografiche denominate dalla divisa Dollaro USA. b) Gestione del rischio tasso d’interesse Con l’obiettivo di ridurre l’ammontare di indebitamento a medio/lungo termine soggetto alla variazione dei tassi d’interesse, viene utilizzato un contratto derivato denominato “interest rate swap”. Tale contratto viene posto in essere con nozionale che parzialmente copre l’indebitamento finanziario soggetto a variazione di tassi di interesse, con identiche date di scadenza a quelle della passività finanziaria sottostante, cosicché ogni variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi di tale contratto è bilanciata da una corrispondente variazione del fair value e/o nei flussi di cassa attesi della posizione sottostante. Le coperture vengono effettuate con un ottica di corrispondenza con il piano di ammortamento di ogni finanziamento (hedge accounting). L’indebitamento a breve “commerciale” non viene coperto in quanto per sua natura fluttuante; inoltre, la variazione del suo costo, in definitiva, influenza la politica dei prezzi di vendita. Si stima che, relativamente ai finanziamenti a tasso variabile, una variazione di 50 bpts comporta nel 2012, al lordo delle tasse, un costo di circa 350 migliaia di euro su base annua. c) Variazione del prezzo delle materie prime Tale rischio è essenzialmente limitato alle oscillazioni del prezzo della commodity rame, materia prima fondamentale per la produzione di fungicidi a base di tale metallo. Il derivato utilizzato è il “future”. Occorre rilevare che, fino al 30 settembre 2011, la capogruppo Isagro S.p.A. procedeva, solitamente all’inizio dell’esercizio, ad effettuare coperture pari a circa il 50% dei fabbisogni di rame rottame legato alle vendite di prodotti formulati, 136 lasciando invece non coperte le vendite attese nell’esercizio di prodotti c.d. “tecnici”, il cui prezzo di vendita è funzione diretta dell’andamento del prezzo della materia prima, e rinviando nel corso dell’anno la decisione di eventuale copertura dei quantitativi rimanenti. Tale metodologia, tuttavia, non permetteva di legare il meccanismo di fissazione del prezzo del prodotto finito ai clienti all’andamento specifico del prezzo della materia prima sul mercato, nel momento di suo effettivo acquisto e successiva lavorazione presso lo stabilimento di Adria: essa, pertanto, permetteva mediamente una copertura del rischio generico di fluttuazioni prevedibili del prezzo, ma non era in grado di mettere il Gruppo in sicurezza in caso di repentine e brusche variazioni congiuntamente a improvvisi andamenti erratici di volatilità del prezzo. Detta metodologia, pertanto, efficace in momenti temporali caratterizzati da bassa volatilità, non ha potuto garantire un’adeguata copertura in momenti contraddistinti da volatilità elevata: per tale ragione, la Direzione Finanza e Controllo della capogruppo Isagro S.p.A., in stretta collaborazione con le Direzioni Commerciale, Supply chain, e Sistemi Informativi, hanno costituito un gruppo di lavoro per rivedere le modalità di gestione del rischio della fluttuazione del prezzo della materia prima rame, in relazione alla fissazione dei prezzi di vendita dei prodotti finiti ai clienti. Pertanto, nell’ultima parte dell’esercizio 2011, è stata fissata la seguente procedura: - fissazione dei prezzi di vendita con i clienti nel trimestre precedente per il trimestre successivo; - preparazione del piano di produzione e identificazione delle tempistiche di massima dei lotti di acquisto della materia prima, per ogni singola vendita e periodo; - elaborazione di un report generato dai sistemi informativi che indichi, per ogni singolo ordine e prezzo, i quantitativi di rame rottame equivalente e le tempistiche di massima di acquisto sul mercato e produzione; - copertura a termine dei quantitativi. Tale nuova metodologia, operativa dal 1° gennaio 2012, ha permesso una più efficace gestione del rischio di prezzo, specificamente disegnata per rispondere alle mutate e più difficili situazioni di contesto. Detta metodologia, peraltro, nascendo non da una visione esclusivamente finanziaria, ma coinvolgendo anche gli aspetti commerciali e produttivi, permetterà una più efficiente gestione del business rame nel suo complesso, a partire dalla fissazione dei prezzi di vendita. In particolare, sono state effettuate nel corso del 2012 coperture per circa 2.800 tonnellate di materia prima rame, pari sostanzialmente ai quantitativi di principio attivo equivalente presente nei prodotti formulati venduti dalla capogruppo 137 Isagro S.p.A., con la realizzazione di proventi al 31dicembre per circa 0,2 milioni di Euro. d) Gestione del rischio di liquidità La liquidità del Gruppo si basa su una diversificazione delle fonti di finanziamento bancario nonché su un mix di struttura delle linee creditizie : “commerciali o auto liquidanti”, finanziamenti a medio termine ed infine linee di factoring e ciò al fine di potere utilizzare queste linee in funzione della tipologia dei fabbisogni. Si fa notare che l’indebitamento del Gruppo è distribuito tra le maggiori società dello stesso, con differenziazione geografica e di istituto bancario, il che si traduce in una diminuzione del rischio di riduzione/cancellazione delle linee di credito assegnate alla copertura del capitale circolante. Da un punto di vista operativo il Gruppo controlla il rischio di liquidità utilizzando la pianificazione annuale, con dettaglio mensile, dei flussi degli incassi e dei pagamenti attesi. Sulla base dei risultati della pianificazione finanziaria si individuano i fabbisogni e, quindi, le risorse necessarie per la relativa copertura. La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività del Gruppo sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati: 31/12/2012 Passività finanziarie Strumenti derivati Debiti commerciali Debiti tributari Altre passività e debiti diversi TOTALE 31/12/2011 Passività finanziarie Strumenti derivati Debiti commerciali Debiti tributari Altre passività e debiti diversi TOTALE A vista 23.586 0 5.250 0 2.613 31.449 A vista 15.440 0 4.825 0 3.429 23.694 < 3 mesi 26.813 121 10.911 0 246 38.901 < 3 mesi 24.055 772 11.731 0 106 36.664 3 - 12 mesi 17.913 79 17.022 2.082 1.310 38.406 3 - 12 mesi 26.338 1.265 20.654 1.800 1.208 51.265 1 - 5 anni 14.072 0 0 0 275 14.347 1 - 5 anni 1.915 79 0 0 611 2.605 oltre 5 anni TOTALE 1.587 0 0 0 0 1.587 oltre 5 anni 83.971 200 33.183 2.082 4.444 123.880 TOTALE 0 0 0 0 0 0 67.748 2.116 37.210 1.800 5.354 114.228 Come già evidenziato, la recente crisi finanziaria internazionale ha interessato anche il settore degli agrofarmaci, per quanto con effetti in larga parte di natura “una tantum”. In tale contesto, la strategia finanziaria del Gruppo è incentrata: (i) in una prospettiva di breve termine, nell’ottenimento di nuove linee finanziarie flessibili a breve termine da parte di istituti finanziari a supporto dello sviluppo delle vendite, la riduzione dei termini di vendita in particolare dei prodotti rameici e, infine, l’ottenimento di condizioni di acquisto con termini di pagamento coerenti con i termini di vendita; (ii) in una prospettiva di breve/medio termine: 138 - un progressivo maggior finanziamento del capitale fisso con mezzi propri attraverso la generazione di cassa da operazioni strategiche peraltro già finalizzate, - il mantenimento dei debiti finanziari verso banche per “coprire” i fabbisogni di capitale circolante. Considerando il già citato “effetto trascinamento” al 2013 della grave siccità che ha colpito gli Stati Uniti e l’Europa nel 2012, e la relativa esigenza per il Vostro Gruppo di attendere il progressivo riassorbimento degli stock presso i canali distributivi prima di procedere a nuove vendite, è presumibile che i risultati gestionali 2013 siano anche significativamente inferiori a quelli del 2012, sia in termini di vendite che di margini. Conseguentemente, alla luce della decisione del Vostro Gruppo di confermare i progetti di R&S per l’esercizio in corso, in particolare quelli relativi al nuovo prodotto per gli Stati Uniti e al nuovo fungicida SDHi, Isagro ha l’obiettivo di perfezionare operazioni straordinarie di valorizzazione dei propri asset/portafoglio prodotti, per ottenere contributi via cassa nell’ordine dei 15 milioni di Euro nel corso 2013, dei quali 10 milioni quale copertura dei fabbisogni 2013 e il resto quale riserva per i picchi di circolante stagionale e per la prima parte del 2014, quando è stimato completarsi il riassorbimento degli effetti della siccità e la ripresa della crescita delle vendite. A tale riguardo, si evidenzia che l’operazione oggetto di offerta vincolante ricevuta dalla società ISEM S.r.l., joint-venture paritetica tra Isagro S.p.A. e Chemtura AgroSolutions, garantirà da sola un apporto per circa i due terzi della cifra dianzi richiamata, mentre il rimanente un terzo del plafond evidenziato sarà ottenuto da altre operazioni straordinarie sulle quali il management di Isagro sta attualmente lavorando. Si evidenzia, inoltre, che le linee disponibili al 31 dicembre 2012 a supporto del capitale circolante, unitamente alle stime di incassi e pagamenti per l’anno 2013 e agli incassi previsti dalle operazioni straordinarie, rendono sostenibile il presupposto di continuità aziendale. Per una più approfondita analisi delle politiche di gestione del rischio di liquidità del Gruppo si rimanda al paragrafo della Relazione sulla gestione denominato “Osservazioni sul profilo finanziario e sulla continuità aziendale”. e) Gestione del capitale. L’obiettivo del Gruppo è quello di garantire un valido rating creditizio al fine di avere accesso al credito bancario a condizioni economicamente vantaggiose. E’ politica del Gruppo avere continui contatti con tutte le istituzioni finanziarie al fine di comunicare tutte le informazioni (sempre entro i limiti previsti per le società 139 quotate) necessarie per meglio comprendere la tipologia del business e le particolari situazioni di mercato presenti. f) Gestione del rischio di credito E’ politica del Gruppo l’assegnazione del fido ai clienti dopo avere valutato la struttura economica patrimoniale del cliente, la sua performance di pagamento negli anni e tutte le altre informazioni disponibili sul mercato e cioè i normali strumenti impiegati nel determinare la “solvibilità” del cliente. Al fine di limitare taluni rischi cliente/paese si fa ricorso a lettere di credito, coperture assicurative, factoring pro-soluto o anche a sconti finanziari per pagamenti anticipati. La tabella sottostante evidenzia la massima esposizione del Gruppo al rischio di credito: 31.12.2012 Crediti commerciali Altre attività e crediti diversi (esclusi i risconti) Crediti tributari Attività finanziarie Disponibilità liquide (esclusa la cassa) 40.884 47.932 6.151 2.679 5.232 14.725 69.671 8.124 3.248 4.758 7.868 71.930 2.193 5.732 71.864 77.662 Garanzie concesse a terzi Totale rischio di credito 31.12.2011 Si segnala altresì che il Gruppo ha ricevuto garanzie dai soci della Semag S.r.l. (ora Isam S.r.l.) per 3.490 migliaia di euro in relazione al credito derivante dalla cessione delle quote della società Isam S.r.l.. g) Variazioni delle condizioni climatiche L’utilizzo di agrofarmaci è influenzato dalle condizioni climatiche: umidità, piovosità, temperatura. Ad oggi il Gruppo segue la politica della diversificazione dei mercati in cui opera al fine di coprire il maggior numero di mercati di entrambi gli emisferi. Di fatto il Gruppo opera, direttamente (con proprie reti di vendita) o indirettamente, attraverso distributori locali in più di 70 paesi al fine di minimizzare l’influenza di situazioni regioni/continenti. climatiche Tuttavia, particolari condizioni di siccità presenti che in determinate straordinariamente interessino più continenti/paesi al medesimo tempo possono fortemente condizionare il profilo di redditività del Vostro Gruppo, come peraltro dimostrato dalla grave siccità del 2012, con impatti sul 2012 e, ancor più marcatamente, nel 2013. 140 44. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti Le operazioni significative non ricorrenti effettuate nell’esercizio 2012, così come richiesto dalla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, sono state illustrate nelle note 25 e 30 cui si rimanda. La tabella seguente evidenzia gli effetti di tali operazioni sui risultati economici e sui flussi finanziari degli esercizi 2012 e 2011 del Gruppo Isagro: Effetto lordo a conto economico correlato Effetto netto a conto economico 1.952 1.952 (613) (613) 1.339 1.339 2.000 2.000 (530) (530) 166 166 (364) (364) - 478 3.024 3.502 (150) (130) (280) 328 2.894 3.222 892 19.411 20.303 (1.000) (646) (1.646) 314 178 492 (686) (468) (1.154) (267) (646) (913) Anno 2012 Altri ricavi non ricorrenti: - compartecipazione allo sviluppo di un fungicida Altri costi non ricorrenti: - accantonamento al fondo spese per interventi di bonifica Anno 2011 Altri ricavi non ricorrenti: - vendita dei dossier relativi al prodotto "Iprodione" - cessione del 50% della partecipazione in Isem S.r.l. Altri costi non ricorrenti: - accantonamento al fondo spese per interventi di bonifica - costi per ristrutturazioni aziendali Effetto fiscale Flusso finanziario correlato (al netto dell'I.V.A. e prima delle imposte) 45. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2012 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo e tempistica dell’accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza della informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza. 46. Eventi successivi al 31 dicembre 2012 Fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l. in Isagro S.p.A. Con atto notarile stipulato il 15 gennaio 2013, la controllata Isagro Ricerca S.r.l. è stata fusa per incorporazione nella capogruppo Isagro S.p.A.. Gli effetti contabili e fiscali della fusione decorrono dal 1° gennaio 2013, mentre gli effetti civilistici decorrono, ai sensi dell’art. 2504-bis del codice civile, dal 24 gennaio 2013, data dell’ultima delle iscrizioni dell’atto di fusione presso il Registro delle Imprese di Milano. 141 Accordo commerciale con Syngenta per il Remedier® in Europa, Africa e Medio Oriente In data 19 febbraio 2013 la capogruppo Isagro S.p.A. ha aver firmato un accordo commerciale con Syngenta per la produzione e la distribuzione esclusiva di Remedier® (un fungicida biologico per il controllo delle malattie del terreno per gli ortaggi e le ornamentali basato sulla tecnologia del Thricoderma asperellum e Thricoderma gamsii) nella maggior parte dei Paesi in Europa, Medio Oriente e Africa. Cessione del fungicida Valifenalate Si segnala che la società ISEM S.r.l., joint-venture paritetica con il gruppo statunitense Chemtura, ha ricevuto e accettato, nei primi giorni di marzo, un’offerta vincolante da un qualificato operatore internazionale per 18,5 milioni di euro per l’acquisto del Valifenalate (IR5885). Tale offerta si riferisce all’acquisto di tutti gli asset relativi al prodotto, ad eccezione del magazzino che la controparte terza acquirente si è comunque impegnata ad acquistare separatamente. Il trasferimento degli asset sarà contestuale al pagamento del controvalore sopra menzionato. Maggiori informazioni relative a tale cessione saranno rese note con il perfezionamento dell’operazione stessa, che ci si attende possa avvenire entro il secondo trimestre 2013. 47. Elenco dei principi contabili internazionali approvati dalla Commissione Europea alla data di redazione del bilancio Principi contabili internazionali Regolamento di omologazione Prima adozione degli International IFRS 1 Financial Reporting Standards (IFRS) 707/2004-2236/2004-2237/20042238/2004-211/2005-1751/20051864/2005-1910/2005-108/200669/2009-1136/2009-662/2010574/2010-149/2011-1255/2012 211/2005-1261/2008-243/2010- IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni IFRS 3 Aggregazioni aziendali 2236/2004-495/2009-149/2011 IFRS 4 Contratti assicurativi 2236/2004-108/2006-1165/2009 IFRS 5 IFRS 6 IFRS 7 244/2010 Attività non correnti possedute IFRS 8 per la vendita e attività operative cessate Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 2236/2004-70/2009-243/2010 1910/2005-108/2006 Strumenti finanziari: informazioni 108/2006-1165/2009-574/2010- integrative 149/2011-1205/2011-1256/2012 Settori operativi 1358/2007-632/2010-243/2010 142 Principi contabili internazionali Regolamento di omologazione IFRS 10 Bilancio consolidato 1254/2012 IFRS 11 Accordi a controllo congiunto 1254/2012 IFRS 12 IFRS 13 Informativa sulle partecipazioni in altre entità Valutazione del fair value 1254/2012 1255/2012 2236/2004-2238/2004-1910/2005- IAS 1 Presentazione del bilancio IAS 2 Rimanenze 2238/2004 IAS 7 Rendiconto finanziario 1725/2003-2238/2004-243/2010 IAS 8 IAS 10 IAS 11 Commesse a lungo termine IAS 12 Imposte sul reddito IAS 14 Informativa di settore IAS 16 Immobili, impianti e macchinari IAS 17 Leasing IAS 18 Ricavi IAS 19 Benefici per i dipendenti Principi contabili, 108/2006-1274/2008-53/2009- cambiamenti nelle stime contabili ed errori Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio 2238/2004-70/2009 2236/2004-2238/2004-70/2009 1725/2003 1725/2003-2236/2004-2238/2004211/2005-1255/2012 1725/2003-2236/2004-2238/2004108/2006 2236/2004-2238/2004-211/20051910/2005-70/2009 2236/2004-2238/2004-108/2006243/2010 1725/2003-2236/2004 1725/2003-2236/2004-2238/2004- Contabilizzazione IAS 20 pubblici dei e 211/2005-1910/2005-70/2009contributi informativa / 1725/2003-2238/2004-70/2009 sull’assistenza pubblica IAS 21 IAS 23 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 2238/2004-149/2011 1725/2003-2238/2004-1260/2008- Oneri finanziari 70/2009 Informativa di bilancio IAS 24 IAS 26 Fondi di previdenza IAS 27 Bilancio separato IAS 28 IAS 29 IAS 31 sulle operazioni con parti correlate 2238/2004-1910/2005-632/2010 1725/2003 2236/2004-2238/2004-69/200970/2009-494/2009-149/2011- Partecipazioni in società collegate 2236/2004-2238/2004-70/2009- e joint venture 149/2011-1254/2012 Informazioni contabili in economie iperinflazionate Partecipazioni in joint venture 143 1725/2003-2238/2004-70/2009 2236/2004-2238/2004-70/2009149/2011-1254/2012 Principi contabili internazionali Regolamento di omologazione 2236/2004-2237/2004-2238/2004- 32 IAS Strumenti finanziari: esposizione in 211/2005-1864/2005-108/2006- bilancio 53/2009-1293/2009-149/20111256/2012 IAS 33 Utile per azione IAS 34 Bilanci intermedi 2236/2004-2238/2004-211/2005108/2006 1725/2003-2236/2004-2238/200470/2009-149/2011 IAS 36 IAS 37 IAS 38 Riduzione durevole di valore delle 2236/2004-2238/2004-70/2009- attività 243/2010 Accantonamenti, passività ed attività potenziali 1725/2003-2236/2004-2238/2004 2236/2004-2238/2004-211/2005- Attività immateriali 1910/2005-70/2009-243/2010 707/2004-2086/2004-2236/2004- Strumenti finanziari: rilevazione e 39 IAS valutazione 211/2005-1751/2005-1864/20051910/2005-2106/2005-108/200670/2009-1171/2009-243/2010149/2011 IAS 40 Investimenti immobiliari IAS 41 Agricoltura 2236/2004-2238/2004-70/2009 1725/2003-2236/2004-2238/200470/2009 Documenti interpretativi IFRIC 1 IFRIC 2 IFRIC 4 IFRIC 5 Cambiamenti Regolamento di omologazione nelle passività iscritte per smantellamenti, ripristini e passività similari Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti simili Determinare se un accordo contiene un leasing Diritti derivanti da interessenze in fondi per 2237/2004 1073/2005 1910/2005 1910/2005 smantellamenti, ripristini e bonifiche ambientali Passività derivanti dalla partecipazione ad un IFRIC 6 mercato specifico – Rifiuti di apparecchiature 108/2006 elettriche ed elettroniche Applicazione del metodo della rideterminazione ai IFRIC 7 sensi dello Ias 29 – Informazioni contabili in 708/2006 economie iperinflazionate IFRIC 8 Scopo dell’IFRS 2 1329/2006 IFRIC 9 Rideterminazione dei derivati incorporati 1329/2006-1171/2009-243/2010 IFRIC 10 Bilanci intermedi e riduzione durevole di valore 610/2007 IFRIC 11 Ifrs 2 - Operazioni con azioni proprie e del gruppo 611/2007 IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione 254/2009 144 Documenti interpretativi Regolamento di omologazione IFRIC 13 1262/2008-149/2011 IFRIC 14 Programmi di fidelizzazione alla clientela Ias 19 – Il limite relativo ad attività a servizio di un piano a benefici definiti, le previsioni di 1263/2008-633/2010-475/2012 contribuzione minima e la loro interazione IFRIC 15 IFRIC 16 IFRIC 17 IFRIC 18 IFRIC 19 IFRIC 20 SIC 7 SIC 10 SIC 12 SIC 13 SIC 15 SIC 25 SIC 27 SIC 29 SIC 31 SIC 32 Accordi per la costruzione di immobili 636/2009 Coperture di un investimento netto in una gestione estera Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide Cessione di attività da parte della clientela Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale Costi di sbancamento nella fase di produzione di una miniera a cielo aperto Introduzione dell’euro Assistenza pubblica – 1142/2009 1164/2009 662/2010 1255/2012 1725/2003-2238/2004 – Nessuna specifica relazione alle attività operative Consolidamento 460/2009-243/2010 Società a destinazione 1725/2003 1725/2003-2238/2004- specifica (società veicolo) 1751/2005-1254/2012 Imprese a controllo congiunto – Conferimenti in 1725/2003-2238/2004- natura da parte dei partecipanti al controllo 1254/2012 Leasing operativo – Incentivi 1725/2003 Imposte sul reddito – Cambiamenti di condizione fiscale di un’impresa e dei suoi azionisti La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing Informazioni integrative – Accordi per servizi in concessione Ricavi – Operazioni di baratto comprendenti servizi pubblicitari Attività immateriali – Costi connessi ai siti web 1725/2003-2238/2004 1725/2003-2238/2004 1725/2003 1725/2003-2238/2004 1725/2003-2236/20042238/2004 48. Le imprese del Gruppo Isagro Ai sensi della delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l’elenco delle imprese del Gruppo Isagro e delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Nell’elenco sono indicate le imprese, operanti nel settore agrofarmaci, suddivise in base alla modalità di consolidamento. Per ogni impresa vengono inoltre esposti: la ragione sociale, la descrizione dell’attività, la sede legale, la relativa nazione di appartenenza ed il capitale sociale nella valuta originaria. Sono inoltre indicate la quota percentuale consolidata di Gruppo e la quota percentuale di 145 possesso detenuta da Isagro S.p.A. o da altre imprese controllate. La percentuale di voto nelle varie assemblee ordinarie dei soci coincide con la percentuale di partecipazione sul capitale. Ragione sociale e descrizione attività Sede legale Impresa controllante Capogruppo Isagro S.p.A. Milano (R&S, produzione, commercializzazione agrofarmaci) Imprese controllate consolidate con il metodo Isagro Argentina Ltd Buenos Aires (Gestione registrazioni agrofarmaci e sviluppo commerciale) Isagro (Asia) Mumbai Agrochemicals Pvt Ltd (Sviluppo, produzione, commercializzazione agrofarmaci) Isagro Australia Pty Ltd Sydney (Gestione registrazioni agrofarmaci) Isagro Brasil Ltda São Paulo (Gestione registrazioni agrofarmaci e sviluppo commerciale) Isagro Chile Ltda Santiago (Gestione registrazioni agrofarmaci e sviluppo commerciale) Isagro Colombia SAS (ex Cota-Bogotà Barpen International SAS) (Distribuzione agrofarmaci) Nazione Italia integrale Argentina India Australia Brasile Cile Colombia Capitale Sociale Valuta Quota % consolidata di Gruppo Imprese partecipanti 17.550.000 665.070 % di partecipazione EUR - - - ARS 100% Isagro S.p.A. Isagro España S.L. 95% 5% 160.029.000 INR 100% Isagro S.p.A. 100% 315.000 AUD 100% Isagro S.p.A. 100% 1.307.210 BRL 100% Isagro S.p.A. Isagro España S.L. 99% Isagro S.p.A. Isagro España S.L. 90% 99,99% 100% Isagro S.p.A. Isagro Argentina Ltda Isagro S.p.A. 100% Isagro S.p.A. 100% 100% Isagro S.p.A. 100% 100% Isagro S.p.A. 100% 100% Isagro S.p.A. 100% 100% Isagro S.p.A. 100% 50% Isagro S.p.A. 50% 22% Isagro S.p.A. 22% 21.358.760 362.654.120 CLP 100% COP 100% Isagro España S.L. Madrid Spagna 120.200 EUR (Sviluppo e distribuzione agrofarmaci) Isagro Hellas Ltd Moschato Grecia 18.000 EUR (Gestione registrazioni agrofarmaci e sviluppo commerciale) Isagro Ricerca S.r.l. Milano Italia 30.000 EUR (Ricerca e sviluppo prodotti agrofarmaci) Isagro Shanghai Co. Ltd. Shanghai Repubblica 235.000 USD (Gestione registrazione Popolare agrofarmaci e Cinese sviluppo commerciale Isagro South Africa Pty Ltd Johannesburg Repubblica 471.000 ZAR (Gestione registrazioni Sudafricana agrofarmaci e sviluppo commerciale) Isagro USA, Inc. Wilmington Stati Uniti 1.500.000 USD (Sviluppo, produzione, commercializzazione agrofarmaci) Imprese a controllo congiunto consolidate con il metodo dell’integrazione proporzionale ISEM S.r.l. Milano Italia 5.000.000 EUR (Sviluppo, produzione, commercializzazione agrofarmaci) Imprese collegate valutate con il metodo del patrimonio netto Arterra BioScience S.r.l. Napoli Italia 250.428 EUR (R&S biologia e genetica molecolare) Il Consiglio di Amministrazione Milano, 14 marzo 2013 146 1% 10% 0,01% 100% 147 Bilancio Isagro S.p.A. Società diretta e controllata da Holdisa S.r.l. Consiglio di Amministrazione Presidente Giorgio Basile Vice Presidente Maurizio Basile Consiglieri Paolo Piccardi Carlo Porcari Adriana Silvia Sartor Elena Vasco Antonio Zoncada Collegio Sindacale Presidente Piero Gennari Sindaci effettivi Giuseppe Bagnasco Luigi Serafini Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. 149 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE Signori Azionisti, il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 della Vostra Società si chiude con un livello di Ricavi pari a Euro 106,32 milioni e una Perdita netta di Euro 2,88 milioni; la Posizione finanziaria netta alla stessa data, infine, era pari a Euro 57,54 milioni. I suddetti risultati sono stati ottenuti in un contesto di mercato caratterizzato da condizioni di grave siccità negli Stati Uniti e nell’area mediterranea che hanno negativamente impattato il consumo di fungicidi, segmento su cui Isagro è storicamente focalizzata. STATUS DEL “PROGETTO ISAGRO”: STRATEGIA, IL 2012 E PROSPETTIVE 2012-2015 STRATEGIA La Vostra Società – in ragione del suo ruolo di holding del Gruppo Isagro – ha proseguito nel corso del 2012 il percorso di revisione e affinamento della propria strategia avviato già nel 2011 e finalizzato a rendere il proprio modello di business più coerente con le evoluzioni del contesto generale e di quello più specifico di mercato. In particolare, in coerenza con le operazioni straordinarie del 2011, che avevano portato ad una maggiore focalizzazione strategica e gestionale e ad una importante riduzione dei debiti finanziari, Isagro si è impegnata per la realizzazione delle seguenti cinque linee strategiche: 1. nella ricerca innovativa, svolgere in piena autonomia l’attività di Innovazione, che non necessita di una larga scala né di elevate risorse finanziarie; 2. nello sviluppo di nuovi prodotti, operare (i) in partnership per i nuovi principi attivi a elevato tasso di investimento e con potenziale commerciale a livello mondiale per ottenere una scala adeguata durante sia la fase d’investimento che quella di estrazione di valore dalle invenzioni e (ii) in autonomia per i principi attivi con vendite in specifici segmenti/aree e caratterizzati da livelli di investimento coerenti con le dimensioni della Società; 3. con riferimento alla integrazione del portafoglio prodotti, sviluppare – per mezzo in particolare della società controllata Isagro (Asia) Agrochemicals Pvt. Ltd. – prodotti generici destinati sia allo sviluppo di miscele con i prodotti di proprietà che alla vendita diretta sul mercato indiano e, successivamente, su altri selezionati mercati; 150 4. in relazione alla azione commerciale, sviluppo in mercati/aree geografiche ad alto potenziale e di selettive presenze nella distribuzione diretta in Paesi in cui le vendite e le connesse esigenze di capitale circolante siano in larga parte rappresentate da prodotti di Isagro; 5. dal punto di vista della strategia finanziaria, sostenere i nuovi investimenti ricorrendo a risorse generate dalla gestione, anche attraverso la valorizzazione del portafoglio di attività fisse, senza cioè ricorrere al debito bancario ma anzi cercando di accelerare la restituzione di quella parte di debito finanziario a fronte del capitale fisso. Nel 2012, in coerenza con le cinque linee strategiche sopra evidenziate, sono state perfezionate le seguenti azioni gestionali: • rispetto al punto 1: in accordo con Chemtura, conclusione anticipata (con effetto dal 1° gennaio 2013) dell’accordo di Joint Discovery che prevedeva il co-finanziamento delle attività di Ricerca Innovativa finalizzate alla scoperta di nuovi agrofarmaci; • rispetto al punto 2: (i) accordo con FMC Corporation per il co-sviluppo di un nuovo fungicida di proprietà originato dalla Ricerca Innovativa di Isagro appartenente alla classe SDHi, iniziato nel 2012, e (ii) avvio dello sviluppo in autonomia – attraverso la controllata Isagro USA, Inc. – di un nuovo bioagrofarmaco ad applicazione a suolo per Stati Uniti e successivamente, subordinatamente a verifiche in corso, anche per l’area mediterranea; • rispetto ai punti 3 e 4: avvio di progetti aziendali per l’identificazione di (i) prodotti generici da sviluppare in ottica sinergica rispetto al portafoglio esistente e per la distribuzione diretta in India e (ii) aree commerciali per le quali esistano le condizioni per una presenza distributiva diretta di Isagro; • rispetto al punto 5: revisione critica delle varie aree di business/prodotti con l’obiettivo di porre in essere una efficace politica di ottimizzazione di portafoglio. • inoltre, sempre con riferimento al punto 5, la società ISEM S.r.l., joint-venture paritetica tra Isagro S.p.A. e Chemtura AgroSolutions, ha ricevuto e accettato nel mese di marzo 2013 un’offerta vincolante per la cessione di un prodotto di proprietà. IL 2012 Il 2012, dopo un avvio promettente, è andato caratterizzandosi per: • diffuse situazioni di siccità in Europa (specialmente in Italia); • la più grave siccità degli ultimi 50 anni negli Stati Uniti; 151 • una riduzione delle superfici coltivate a cotone a vantaggio di altre colture in Brasile, stante il calo del prezzo di questa commodity appena prima della stagione di semina. Fattori questi di natura congiunturale che hanno colpito mercati geografici di grande rilevanza per la Vostra Società, con un impatto in particolare sul consumo di fungicidi, segmento che rappresenta oltre il 65% del fatturato di Isagro rispetto ad una media di settore del 26%. Nel suddetto contesto, Isagro: • ha raddoppiato il fatturato da nuove registrazioni, passato da circa Euro 14 milioni nel 2011 a circa Euro 28 milioni nel 2012, pur posizionandosi al di sotto del livello potenzialmente raggiungibile in condizioni climatiche “normali”; • ha subito una contrazione del Basic-business, specialmente in relazione alle vendite di fungicidi rameici in Italia/Europa e di quelli a base di Tetraconazolo per il segmento del cotone in Brasile; • ha avviato, come anticipato, il co-sviluppo in partnership con FMC di un nuovo fungicida di proprietà appartenente alla classe SDHi, originato dalla Ricerca Innovativa di Isagro; • ha ottenuto la prima tranche da Euro 15 milioni del finanziamento da parte della Banca Europea per gli Investimenti (B.E.I.). Tali accadimenti hanno evidenziato, peraltro, la resilienza della Vostra Società – in un difficile contesto di mercato – grazie all’inizio della fase di “raccolta” dagli investimenti sostenuti negli anni passati per le nuove registrazioni di prodotti di proprietà, il cui incremento di fatturato, ancora non a regime, ha compensato gli effetti negativi in prevalenza di natura congiunturale legati alla siccità. Si segnala, inoltre, che nel corso del 2012 la Vostra Società ha avviato una importante azione di rafforzamento della propria struttura manageriale di vertice, con le nuove nomine dall’interno del Chief Operating Officer e del Chief Financial Officer e con l’inserimento dall’esterno del Group Director Marketing e – a partire da aprile 2013 – del Group Director Sales. PROSPETTIVE 2013-2015 Con riferimento al 2013, ci si attende un “effetto trascinamento” sulle vendite dell’anno per l’esigenza di riassorbire lo stock di prodotti rameici in Italia/Europa e di Tetraconazolo negli Stati Uniti in essere presso i canali di distribuzione a fine 2012 e creatosi a causa della forte siccità in tale anno. Pur essendo la dimensione di tale “effetto trascinamento” meglio valutabile nel corso dell’esercizio, si ritiene fin d’ora ragionevole attendersi un fatturato di circa 152 Euro 100 milioni (e, a livello di Gruppo Isagro, di circa Euro 140 milioni) nel 2013, che poi – grazie all’assorbimento degli effetti della siccità, la ripresa del Basicbusiness e la crescita delle vendite da nuove registrazioni – è previsto raggiungere circa Euro 150 milioni (e, a livello di Gruppo Isagro, circa Euro 200 milioni) nel 2015. Nel quadro sopra esposto, che rende superate le previsioni espresse nel marzo del 2011 per il 2013 e il 2014, Isagro sta lavorando a operazioni di natura straordinaria per la valorizzazione del proprio attivo di bilancio, con l’obiettivo di finanziare i propri programmi di sviluppo senza ricorrere a nuovo debito bancario, come meglio illustrato nel paragrafo sulla continuità aziendale. La rinnovata squadra manageriale, inoltre, sta procedendo alla costruzione di un nuovo Business Plan per il periodo 2014-17, che sarà presentato nel quarto trimestre del corrente esercizio. MERCATO DEGLI AGROFARMACI Il mercato degli agrofarmaci convenzionali, escludendo cioè le sementi geneticamente modificate, in base alle stime preliminari fornite dalla società di rilevazione Phillips McDougall ha raggiunto nel 2012 un valore di circa US$ 47,2 miliardi (a livello di distribuzione), con un incremento in termini nominali del 7,4% rispetto al 2011. I principali fattori che hanno contribuito alla crescita del valore di mercato sono stati il prezzo dell’erbicida Glifosate, che si è stabilizzato su un livello più alto rispetto all’anno precedente, e la tenuta degli alti prezzi per le maggiori commodity agricole, con l’eccezione importante del cotone durante i mesi che ne hanno preceduto la semina in particolare in Brasile. L’Europa, che si conferma il principale mercato a livello mondiale, prima di quelli di Asia e Sud America, nel 2012 si è attestata su un valore di circa US$ 12,5 miliardi (+2,6% rispetto al 2011): più in particolare, in Europa settentrionale la precoce fine dell’inverno e le forti piogge in primavera hanno sostenuto il consumo di erbicidi e fungicidi per cereali; per contro, le zone mediterranee sono state colpite da condizioni di siccità durante la primavera e l’estate, con un impatto negativo sul consumo di fungicidi. In Europa centrale e orientale, poi, l’agricoltura ha sofferto prima di un inverno rigido e poi di una estate secca, con la conseguente riduzione della domanda di agrofarmaci, e specialmente di fungicidi. 153 Il Nord America, con un volume d’affari di circa US$ 9 miliardi (+7,5% rispetto al 2011), ha avuto un inizio di stagione favorevole che è stato poi però seguito durante i mesi estivi da una siccità di eccezionale intensità, la maggiore degli ultimi cinquant’anni, con effetti particolarmente gravi nel corn-belt degli Stati Uniti in relazione al consumo di fungicidi. Anche il Canada ha registrato una discreta crescita rispetto al 2011, anno quest’ultimo interessato da avverse condizioni climatiche. Il Sud America, nonostante un inizio campagna gravato dalla siccità in Argentina e nel sud del Brasile, è stata l’area a maggior crescita rispetto al 2011 (+14%), arrivando a sfiorare i US$ 11,5 miliardi. L’incremento della domanda di mais, soia e canna da zucchero, e i prezzi elevati per le principali commodity agricole sono stati i principali fattori di crescita del mercato nel 2012. Occorre peraltro rilevare che si è osservata una riduzione rispetto al 2011 delle aree coltivate a cotone, a seguito del calo dei prezzi di tale commodity nelle prima parte dell’anno, con la conseguente decisione da parte degli agricoltori di dedicare minori superfici a questa coltura, a vantaggio di altre. In tale segmento, pertanto, si sono avute importanti pressioni sui volumi di domanda e sui prezzi dei fungicidi. L’Asia, con i suoi US$ 12,2 miliardi (+6% rispetto al 2011), si conferma il secondo mercato a livello mondiale dopo l’Europa. Cina e India rimangono i principali motori della crescita asiatica nonostante le gravi alluvioni che hanno colpito il sudest della Cina e l’incerta stagione monsonica nel Subcontinente, mentre il mercato giapponese ha mostrato un netto recupero dopo il crollo del 2011 causato dagli effetti dello tsunami, segnando una crescita anno su anno del 5%. Nel 2012 il numero di acquisizioni di prodotti o di società del settore è stato significativamente più basso rispetto agli ultimi anni. Inoltre, nessuna delle operazioni finalizzate nel 2012 è stata di dimensione rilevante in ottica di consolidamento del settore: dal 2005, infatti, la maggior parte delle operazioni di fusione e acquisizione nell’industria agrofarmaceutica (se si esclude l’acquisizione del 60% di MAI da parte di ChemChina nel 2011) ha coinvolto imprese di medie o piccole dimensioni. In tale contesto, dunque, sono risultate di notevole rilevanza le attività di scouting e di acquisizione di società o prodotti biologici da parte dei principali leader di settore, tra cui Bayer, Syngenta e BASF. 154 RISULTATI ECONOMICI I Ricavi nel 2012 sono stati pari a Euro 106,32 milioni, in calo di Euro 2,82 milioni (2,6%) rispetto agli Euro 109,14 milioni dell’esercizio precedente. Tale diminuzione è principalmente dovuta alla contrazione di natura ciclica/congiunturale del Basic-business, e in particolare (i) alla riduzione delle aree coltivate a cotone (a vantaggio di altre colture) in Brasile, a seguito dei bassi livelli di prezzo registrati per questa commodity nei mesi immediatamente precedenti alla scelta di semina, e (ii) alla siccità che ha colpito in particolare l’Europa mediterranea durante i mesi estivi, che ha portato ad un minor sviluppo di malattie fungine e, conseguentemente, ad un calo dei consumi di fungicidi. Detti eventi, peraltro, sono state in parte compensati dallo sviluppo delle vendite di nuove registrazioni di prodotti di proprietà, passate da circa Euro 14 milioni (2011) a circa Euro 28 milioni (2012). Il Costo del lavoro (inclusi gli accantonamenti per premi ai dipendenti) è aumentato di Euro 0,91 milioni, passando da Euro 15,40 milioni (2011) a Euro 16,31 milioni (2012). L’EBITDA esclusi componeneti non ricorrenti nel 2012 è stato pari a Euro 8,41 milioni, segnando così una crescita di Euro 2,62 milioni (+30,1%) rispetto agli Euro 6,46 milioni dell’esercizio precedente; tale variazione è imputabile, da un lato, al miglioramento del mix dei prodotti e, dall’altro lato, alla sostanziale stabilità dei costi fissi; elementi questi che hanno più che compensato l’aumento dei costi del lavoro. Tenendo conto anche di tali poste non ricorrenti, che nel 2012 sono state positive per Euro 1,42 milioni rispetto ad un valore negativo di Euro 1,20 milioni nel 2011, l’EBITDA alla fine dell’esercizio ammontava a Euro 9,83 milioni, in crescita di Euro 4,56 milioni (+86,6%) rispetto al 2011. 155 SINTESI DEL CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (€ 000) 2012 2011 Ricavi 106.317 109.135 -2.818 Memo: Costo del lavoro e acc. premi (16.314) (15.396) -918 +1.945 EBITDA esclusi non ricorrenti Differenze 8.407 6.462 % sui Ricavi 7,9% 5,9% Poste non ricorrenti nette 1.422 (1.195) +2.617 9.829 5.267 +4.562 9,2% 4,8% - immobilizzazioni materiali (2.778) (2.925) - immobilizzazioni immateriali EBITDA % sui Ricavi -2,6% +30,1% +86,6% Ammortamenti: +147 (4.728) (3.779) -949 - perdite di valore delle immobilizzazioni (136) (1.327) +1.191 EBIT 2.187 (2.764) +4.951 Dividendi da partecipazioni 200 240 -40 (4.807) (3.888) -919 Utili (perdite) su cambi, strumenti derivati e altri 102 (3.194) +3.296 Utili (perdite) da controllate/collegate (54) 15 -69 Plusvalenza da conferimento (50%) - 2.516 -2.516 Plusvalenza cessione partecipazione ISEM (50%) - 1.890 -1.890 Plusv.za netta cessione partecipazioni Isagro Italia e SIB Plusv.za netta cessione/liquidazione altre società del Gruppo - 10.714 -10.714 3 718 -715 (2.369) 6.247 -8.616 (507) 2.872 -3.379 (2.876) 9.119 -11.995 Oneri finanziari Risultato ante imposte Imposte correnti e differite Risultato netto n.a. n.a. n.a. L’EBIT, poi, è stato pari a Euro 2,19 milioni rispetto alla perdita operativa di Euro 2,76 registrata nel 2011, per effetto anche delle minori perdite di valore delle immobilizzazioni, che sono passate da Euro 1,33 milioni (2011) a Euro 0,14 milioni (2012), più che compensando i maggiori ammortamenti di periodo. Gli Oneri finanziari sono passati da Euro 3,89 milioni nel 2011 a Euro 4,81 milioni nel 2012, segnando così un peggioramento di Euro 0,92 milioni dovuto, in particolare, alla crescita dell’indebitamento e ai maggiori spread. Le operazioni di copertura, invece, hanno portato a un Utile su cambi, strumenti derivati e altri di Euro 0,10 milioni, che si raffronta con la perdita di Euro 3,19 milioni subita nel 2011. 156 Si ricorda, inoltre, con riferimento alle sopra citate operazioni di copertura, che esse sono esclusivamente a fronte di operazioni gestionali e non hanno, pertanto, carattere speculativo: tuttavia, non soddisfacendo i requisiti previsti dallo IAS 39 relativamente alle coperture dei c.d. “rischi specifici”, tali operazioni sono considerate di “trading” e imputate, sia per la parte già realizzata che per quella non ancora realizzata, direttamente tra le componenti finanziarie di reddito. I Dividendi da partecipazioni, infine, sono stati pari a Euro 0,20 milioni, cioè sostanzialmente allineati agli Euro 0,24 milioni del 2011. Il Risultato ante imposte è stato negativo per Euro 2,37 milioni rispetto all’utile di Euro 6,25 milioni dell’esercizio precedente; risultato quest’ultimo che beneficiava tuttavia delle plusvalenze nette, pari a Euro 15,84 milioni, derivanti dalle operazioni non ricorrenti concluse nella prima metà del 2011. La Vostra Società ha chiuso l’esercizio 2012 con un Risultato netto in perdita di Euro 2,88 milioni, che si raffronta all’utile netto di Euro 9,12 milioni del 2011; risultato quest’ultimo che beneficiava tuttavia delle plusvalenze nette, pari a Euro 15,84 milioni, derivanti dalle operazioni non ricorrenti concluse nella prima metà del 2011. Da un punto di vista patrimoniale, il Capitale investito netto al 31 dicembre 2012 della Vostra Società era pari a Euro 129,05 milioni, segnando così un aumento di Euro 6,38 milioni rispetto all’esercizio precedente, dovuto principalmente a: • l’incremento del capitale fisso netto, passato da Euro 98,17 milioni a Euro 101,14 milioni; • l’incremento del capitale circolante netto, passato da Euro 27,24 milioni a Euro 30,82 milioni. Con riferimento in particolare al Capitale fisso netto, esso è passato da Euro 98,16 milioni al 31 dicembre 2011 a Euro 101,14 milioni al 31 dicembre 2012, segnando così un incremento di Euro 2,98 milioni principalmente ascrivibile all’aumento di valore delle immobilizzazioni immateriali a fronte dei maggiori investimenti capitalizzati in Ricerca & Sviluppo. Il Capitale circolante netto, invece, è passato da Euro 27,24 milioni al 31 dicembre 2011 a Euro 30,82 milioni al 31 dicembre 2012, con un incremento di Euro 3,58 milioni dovuto ai seguenti eventi: • l’aumento delle rimanenze di magazzino, passate da Euro 27,12 milioni a Euro 30,76 milioni; 157 • l’assorbimento dei debiti commerciali, scesi da Euro 39,48 milioni a Euro 36,35 milioni; • l’incremento dei fondi correnti e altre attività nette d’esercizio, passate da Euro 0,11 milioni a Euro 2,07 milioni. Eventi questi che hanno più che compensato la diminuzione di Euro 5,13 milioni a livello di crediti commerciali, scesi da Euro 39,48 milioni a Euro 34,35 milioni. SINTESI STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO (€ 000) 31.12.2012 31.12.2011 Differenze Capitale fisso netto 101.143 98.165 +2.978 +3,0% Capitale circolante netto 30.823 27.237 +3.586 +13,2% T.F.R. (2.915) (2.727) -188 n.a. 129.051 122.675 +6.376 +5,2% 71.514 76.140 -4.626 -6,1% 57.537 46.535 11.002 23,6% 9.402 (503) +9.905 n.a. 0,80 0,61 129.051 122.675 +6.376 +5,2% Capitale investito netto Finanziato da: Mezzi propri Posizione finanziaria netta di cui: - Debiti fin. a medio/lungo termine Rapporto Debt/Equity Totale Con riferimento invece alle fonti di finanziamento, i Mezzi propri al 31 dicembre 2012 erano pari a Euro 71,51 milioni, segnando così una diminuzione di Euro 4,63 milioni rispetto agli Euro 76,14 milioni al 31 dicembre 2011 dovuta, da un lato, al pagamento di dividendi ai Soci per un totale di Euro 1,75 milioni e, dall’altro, alla perdita di periodo che è ammontata a Euro 2,88 milioni. Per quanto riguarda la Posizione finanziaria netta, invece, al 31 dicembre 2012 essa era pari a Euro 57,54 milioni, segnando così un incremento di Euro 11,00 milioni rispetto agli Euro 46,54 milioni al 31 dicembre 2011. Si evidenzia, peraltro, che l’incremento della posizione finanziaria netta è dovuto essenzialmente alla prosecuzione degli investimenti di ricerca e sviluppo iniziata nei precedenti esercizi. La combinazione dei sopracitati effetti di riduzione dei mezzi propri e di aumento della posizione finanziaria netta, infine, ha portato alla crescita del Rapporto debt/equity, che è passato da 0,61 nel 2011 a 0,80 nel 2012. 158 PRINCIPALI INDICATORI FINANZIARI La tabella sottostante riporta i principali indicatori di natura econmico-finanziaria relativi alla Vostra Società: PRINCIPALI INDICATORI FINANZIARI 2012 2011 17.500 17.500 (0,16) 0,52 4,09 4,35 R.O.E. -4,0% 12,0% R.O.I. 1,7% -2,3% Posizione finanziaria netta / EBITDA 5,85 8,84 Capitale fisso netto / (Mezzi propri + TFR + PFN m/l termine) 1,21 1,25 N. azioni* (000) Utile/(perdita) base per azione (€) Mezzi propri per azione (€) * Escluse 50.000 azioni proprie Con riferimento ai principali indici finanziari, si evidenzia che l’inversione da un utile d’esercizio di Euro 9,12 milioni nel 2011 a una perdita netta di Euro 2,88 milioni nel 2012 ha fatto sì che il risultato netto per azione passasse da un valore positivo di 0,52 Euro/azione a uno negativo di 0,16 Euro/azione; per la stessa ragione, il R.O.E. (Return on Equity o Risultato netto su mezzi propri) è passato da +12,0% nel 2011 a -4,0% nel 2012. Il R.O.I. (Return on Investment o Risultato operative su capitale investito netto), invece, è passato da -2,3% a +1,7% grazie all’importante incremento a livello di risultato operativo, quest’ultimo passato da una perdita di Euro 2,76 milioni a un utile di Euro 2,19 milioni. Infine, si segnala la netta diminuzione del rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA, passato da 8,84 nel 2011 a 5,85 nel 2012, grazie all’incremento del margine operativo lordo (+86,6%) che si è rilevato più che proporzionale rispetto a quello della posizione finanziaria netta (+23,6%). OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO E SULLA CONTINUITÀ AZIENDALE L’incremento a livello di risultato operativo rispetto al 2011, nonostante le avversità climatiche legate ai fenomeni di siccità che hanno colpito il Nord America e l’Europa meridionale durante i mesi estivi, dimostra la solidità del modello di business fondato sullo sviluppo di nuove registrazioni di prodotti di proprietà. Si ritiene, tuttavia, che l’atteso “effetto trascinamento” della siccità sui 159 volumi di vendita del 2013 renda necessario per la Vostra Società il perfezionamento di operazioni straordinarie finalizzate a garantire l’autofinanziamento dei propri programmi di sviluppo, minimizzando in questo modo il ricorso a nuovo debito bancario. A tal riguardo, infatti, si evidenzia che le condizioni di forte siccità manifestatesi nel 2012 hanno comportato, pur in un quadro di risultati dalla gestione caratteristica in significativa crescita nel 2012 rispetto al 2011, il conseguimento di un livello di utile e di generazione di cassa sensibilmente inferiori a quelli prospettati dalle stime del Business Plan del marzo 2011 per il periodo 2011-2014 che, allo stato, sono da considerarsi sostanzialmente superate. Infatti, il settore in cui la Società opera risulta essere influenzato da variabili esogene non controllabili come, appunto, le variazioni climatiche ed i tempi di ottenimento delle registrazioni dei prodotti. Parallelamente, la Vostra Società intende continuare a investire in attività di Ricerca & Sviluppo che, avendo per loro natura un orizzonte temporale di mediolungo termine, si ritiene non debbano essere influenzate, nel breve termine, da possibili eventi avversi di natura ciclica/congiunturale. Ciò, peraltro, anche alla luce del rilevante potenziale commerciale sottostante i progetti di sviluppo attualmente in pipeline. A tal fine, come già anticipato, è interesse prioritario del management di Isagro perseguire nel 2013 operazioni di natura straordinaria che, facendo leva anche su una parte dell’attivo di bilancio consolidato oggi non adeguatamente valorizzata, possano contribuire all’autofinanziamento delle esigenze di cassa per l’esercizio in corso. Nel quadro sopra esposto, la rinnovata squadra di vertice procederà nei prossimi mesi alla costruzione di un nuovo Business Plan per il periodo 2014-2017, che sarà completato dopo l’estate per poi essere sottoposto, nella seconda parte dell’anno, all’approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società. Nel frattempo, sia ai fini di supporto e monitoraggio delle attività gestionali che a quelli di verifica degli impairment test delle immobilizzazioni immateriali, e in particolare dei costi capitalizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti e formulati, è stato redatto e presentato al Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2013, e da quest’ultimo approvato, un documento contente delle previsioni per l’esercizio in corso e delle stime preliminari per il periodo 2014-2017. Tale documento è stato redatto tenendo in considerazione ipotesi ragionevoli e prudenti che riflettono anche le previsioni legate al trascinamento degli effetti della significativa ed inusuale siccità occorsa nel 2012. Gli Amministratori ritengono quindi che le stime preliminari sopracitate siano ragionevoli e realizzabili, come desumibile tra l’altro dall’esperienza storica da cui si evince che, 160 escludendo l’effetto delle variabili non controllabili già descritte, le previsioni sono state sostanzialmente confermate dai dati consuntivi. Tale documento conferma inoltre il piano di investimenti in Ricerca & Sviluppo nel 2013 grazie, anche, ad alcune operazioni di natura straordinaria. Tali operazioni sono principalmente rappresentate dalla cessione di almeno una molecola di proprietà del Gruppo Isagro, oltre che ad accordi inerenti i diritti su altri prodotti in business/aree geografiche attualmente non coperti dalla Vostra Società. In particolare, si segnala che è già stata ottenuta un’offerta vincolante per l’acquisto di una molecola di proprietà della joint-venture 50/50 ISEM S.r.l.; tale offerta, ricevuta a marzo 2013, è stata accettata dal Consiglio di Amministrazione di ISEM S.r.l.. Alla luce di quanto sopra esposto, il bilancio d’esercizio è stato redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale: la Vostra Società, infatti, ha valutato che, pur in presenza del noto difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze sulla continuità aziendale (come definite dallo IAS 1 §25), anche alla luce del risultato operativo del 2012 e in considerazione delle azioni già intraprese per fronteggiare i cambiamenti che stanno interessando alcuni prodotti/mercati su cui opera Isagro e della propria flessibilità industriale e finanziaria. GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO: OBIETTIVI E CRITERI Per quanto riguarda l’informativa sulla gestione del rischio si rimanda alla nota n. 42 della Nota Illustrativa. ATTIVITÀ DI RICERCA & SVILUPPO A) RICERCA INNOVATIVA L’attività di ricerca, condotta dalla Vostro Società per mezzo della già controllata Isagro Ricerca S.r.l. – società poi fusa per incorporazione in Isagro S.p.A. con effetto dal 1° gennaio 2013 – nel corso del 2012 si è concentrata su due linee di ricerca miranti all’ottenimento rispettivamente di: (i) un nuovo fungicida a largo spettro, che si aggiungerebbe a quello appartenete alla classe SDHi avviato allo sviluppo nel 2012, e (ii) un nuovo erbicida graminicida anche se, per quest’ultimo progetto, si è potuto dare poco spazio all’attività di ricerca nell’ultima parte dell’anno in quanto si è data priorità allo studio del nuovo fungicida SDHi, che è ora in fase di sviluppo. È proseguito, inoltre, lo studio finalizzato all’identificazione di nuovi formulati a base di rame in grado 161 di agire a dosi particolarmente ridotte e con uno spettro d’azione più ampio rispetto a quelli attualmente sul mercato. B) SVILUPPO PRODOTTI Si evidenziano di seguito le principali attività di sviluppo svolte nel corso del 2012, divise per famiglia di prodotto: IR6141 (o Kiralaxyl® o Benalaxyl-M) – isomero attivo del Benalaxyl Il processo per l’inclusione nell’Annex I del Regolamento 1107 del 2009 è nelle fasi finali. L’unico punto ancora aperto (modellistica per la predizione della presenza della sostanza e dei suoi metaboliti nelle acque di falda) è stato oggetto di discussione fra gli esperti della Commissione, l’European Food Safety Agency (EFSA) e i diversi Stati membri. L’inclusione è attesa nel corso del 2013, con un ritardo nelle tempistiche registrative che non ha comunque avuto impatto sulle vendite, grazie all’estensione della validità delle registrazioni provvisorie da parte dell’autorità competente. Più in particolare, l’attività di sviluppo nel corso del 2012 si è concentrata sui seguenti progetti: − follow-up del processo di inclusione del Kiralaxyl nell’Annex I del Regolamento 1107 del 2009; − preparazione del dossier per la registrazione del Kiralaxyl negli Stati Uniti per il trattamento delle sementi; − esecuzione studi per la registrazione del formulato Kiralaxyl + rame ossicloruro + rame idrossido WG su vite e colture orticole in Europa; − completamento degli studi necessari per richiedere l’ottenimento dell’import tolerance negli Stati Uniti (ossia l’autorizzazione per l’importazione di prodotti agricoli, o loro derivati, nel rispetto di determinati livelli massimi di residui chimici) che consentirà ad Isagro di consolidare le proprie vendite in alcuni segmenti di mercato molto importanti come quello della vite in Francia. IR9792 (o inibitore della Succinato Deidrogenasi o SDHi) – fungicida ad ampio spettro È cominciato nel corso dell’anno lo sviluppo del nuovo fungicida originato nel 2010 dalla Ricerca Innovativa di Isagro; tale fungicida appartiene alla classe degli inibitori della Succinato Deidrogenasi (o “SDHi”) che, negli ultimi diciotto mesi, ha rappresentato un’importante novità nel mercato dei fungicidi (e in particolare di quelli per il trattamento delle malattie dei cereali), grazie al 162 lancio di alcuni nuovi SDHi con caratteristiche innovative rispetto al passato da parte di BASF, Bayer e Syngenta. Le prove sin qui effettuate sia in serra che in campo suggeriscono che il composto sviluppato da Isagro avrebbe le medesime caratteristiche innovative dei prodotti concorrenti appartenenti alle multinazionali dianzi citate; distribuendo queste ultime i propri prodotti tramite reti di proprietà, si aprirebbero per Isagro potenziali spazi di mercato su quei canali distributivi indipendenti o appartenenti ad altri gruppi multinazionali che non abbiano accesso a tale categoria di prodotto innovativo, in aggiunta ai canali distributivi direttamente presidiati da Isagro. Nell’ultimo trimestre del 2012 in collaborazione con FMC (con la quale Isagro ha siglato un accordo per il co-sviluppo di questa molecola) è stato approntato il piano di registrazione per l’autorizzazione del principio attivo in Europa, Stati Uniti e Brasile. Sono altresì state definite le prove di campo per la stagione 2013 ed è cominciata la sintesi del primo macro campione per le attività del 2013. Tetraconazolo – fungicida ad ampio spettro Nel corso del 2012 si è completata l’ultima fase (Step 2) del processo di revisione straordinaria del Tetraconazolo, intrapreso dopo l’inclusione di questo principio attivo in Annex I, ossia l’elenco a livello di Unione Europea di molecole approvate per l’impiego in agricoltura, con l’invio alle autorità competenti dei dossier registrativi concernenti i numerosi formulati a base di Tetraconazolo oggetto di difesa in Europa . L’attività di sviluppo, invece, è stata concentrata principalmente sul progetto di estensione d’uso e di difesa del Mettle® negli Stati Uniti e sulla registrazione della miscela Tetraconazolo + Azoxystrobin (il cui marchio principale è Domark® XL) in Brasile ed in alcuni altri paesi dell’America Latina e in Cina. Si evidenzia che la prima delle due registrazioni attese nell’esercizio per tale prodotto in Brasile è stata ottenuta nel corso del primo semestre, mentre la seconda, “clone” della prima, è stata ottenuta nel mese di dicembre, non in tempo quindi per la campagna del 2012. Nell’ultimo trimestre, infine, è stata sottoposta la domanda di estensione su altre colture per il formulato in questione. Prodotti rameici Si è completata l’ultima fase (Step 2) del processo di revisione straordinaria dei prodotti rameici, intrapreso dopo l’inclusione in Annex I dei tre sali di rame Ossicloruro, Idrossido e Solfato di rame, con l’invio alle autorità competenti 163 dei dossier registrativi concernenti i numerosi formulati a base di rame oggetto di difesa in Europa. È inoltre proseguito lo sviluppo di alcuni nuovi prodotti a minore dosaggio e a ridotto impatto ambientale a base della miscela di Ossicloruro e Idrossido principalmente in Europa. Biostimolanti Prosegue il piano di sviluppo dei Biostimolanti in Brasile, Cina e Stati Uniti, nonché in alcuni paesi dell’Europa dell’est, dove si stanno eseguendo programmi di prove di campo su varie colture. Prodotti microbiologici L’attività di sviluppo ha riguardato soprattutto la richiesta per l’estensione d’uso del Remedier sul “mal dell’esca della vite” in Italia, che si stima porterà nei prossimi anni ad una importante crescita delle vendite di tale prodotto, oltre che all’ampliamento/ completamento dei dossier registrativi per altri paesi. Feromoni Continua l’attività di sviluppo sul progetto Ecodian® per il controllo di un insetto molto dannoso su diverse colture ad alto reddito, la cui richiesta di registrazione in Italia è prevista nel corso del 2013. C) NUOVE REGISTRAZIONI Nel corso del 2012 sono state ottenute 23 nuove registrazioni, tra le quali si segnala, come già detto, quella della nuova miscela di Tetraconazolo + Azoxystrobin sulla soia in Brasile, alla quale ha fatto seguito quella in Uruguay. Nuove registrazioni e estensione d’uso su altre colture (e.g. riso, caffè, grano, mais, fagioli, cotone) di questa nuova miscela nei principali paesi dell’America Latina seguiranno nel biennio 2013-14. Per quel che riguarda il Tetraconazolo, sono stati inoltre ottenuti l’estensione di uso del formulato Eminent® su barbabietola da zucchero in Russia e il recupero della registrazione del Domark® in Egitto. Si segnalano, poi, le registrazioni della miscela Kiralaxyl + Mancozeb WG in Italia. Per quanto riguarda invece i fungicidi a base di rame, si evidenzia l’ottenimento di due nuove registrazioni in Asia: Malesia (Airone SC) e Taiwan (Airone SC). 164 PRINCIPALI EVENTI DEL 2012 Si riportano di seguito i principali eventi occorsi durante il 2012: A) OTTENIMENTO DELLA PRIMA TRANCHE DI UN FINANZIAMENTO A MEDIOLUNGO TERMINE DALLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI Il 24 aprile 2012, dopo l’ottenimento delle necessarie garanzie bancarie da parte di BNL-BNP Paribas, SACE e UBI, Isagro S.p.A. ha finalizzato la prima tranche da Euro 15 milioni di un finanziamento a medio/lungo termine della Banca Europea per gli Investimenti a supporto del programma di ricerca, innovazione e sviluppo del Gruppo nel periodo 2010-2013. Il finanziamento, che prevede un importo massimo di Euro 25 milioni e una durata di 6 anni, con 18 mesi di pre-ammortamento, è stato deliberato da parte della BEI al termine di un processo di due-diligence tecnico-scientifica e finanziaria. Prova questa della validità delle strutture e dei programmi di ricerca, innovazione e sviluppo messi in atto negli ultimi anni. La Vostra Società, peraltro, sta perseguendo l’obbiettivo di ottenere, nella prima metà del 2013, l’erogazione della seconda tranche (per un ammontare massimo di Euro 10 milioni) del suddetto finanziamento a medio/lungo termine da parte della BEI. B) APPROVAZIONE DEL BILANCIO 2011 CON DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI EURO 0,10 PER AZIONE In data 26 aprile 2012, l’Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d’esercizio 2011, accettando la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo pari a Euro 0,10 per azione, con data di stacco della cedola e di pagamento avvenuti rispettivamente il 28 maggio e il 31 maggio 2012. C) RINNOVO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE L’Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2012 ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica fino all’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2014. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto dai seguenti sette membri, tutti eletti sulla base dell’unica lista presentata dal socio di maggioranza Holdisa S.r.l.: Giorgio Basile (Presidente); Maurizio Basile (Vice Presidente); Paolo Piccardi; Carlo Porcari; Adriana Silvia Sartor (Amministratore indipendente); Elena Vasco (Amministratore indipendente); Antonio Zoncada (Amministratore indipendente). 165 Nella sua prima riunione, in data 10 maggio 2012, il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A. ha approvato la costituzione di tre comitati interni al Consiglio stesso: • il comitato nomine e remunerazione, composto da Adriana Silvia Sartor (Presidente), Carlo Porcari ed Antonio Zoncada; • il comitato controllo e rischi, composto da Antonio Zoncada (Presidente), Adriana Silvia Sartor ed Elena Vasco; • il comitato Amministratori Indipendenti, composto da Antonio Zoncada (Lead Independent Director), Adriana Silvia Sartor ed Elena Vasco. Nel corso della stesso Consiglio di Amministrazione è stato poi rinnovato l’Organismo di Vigilanza, composto da: Renato Colavolpe (Presidente), Antonio Zoncada e Laura Trovato (Responsabile Internal Auditing). Nella successiva riunione consiliare, tenutasi il 21 maggio 2012, sono stati approvati i Regolamenti e i budget del comitato nomine e remunerazione e del comitato controllo e rischi, nonché l’importo dei compensi spettanti ai componenti dei medesimi comitati. Si segnala, inoltre, che il Consigliere indipendente Elena Vasco ha rassegnato le proprie dimissioni quale membro del comitato controllo e rischi, con efficacia dal 1° gennaio 2013, a causa di sopravvenuti impegni che non le consentono di dedicare a tale attività il tempo reputato necessario. Per effetto di tali dimissioni, il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data 8 febbraio 2013, dopo aver valutato che tale comitato può essere composto da due soli Consiglieri, purché indipendenti, secondo quanto previsto dall’art. 4.C.1. del Codice di Autodisciplina delle società quotate, ha deliberato: • di approvare la ridotta composizione a due membri, effettiva dal 1° gennaio 2013, nelle persone dei due attuali componenti del comitato signori Adriana Silvia Sartor e Antonio Zoncada; • di approvare il nuovo Regolamento del comitato controllo e rischi, nel quale sono state introdotte alcune modifiche con riferimento all’art. 2, che ne disciplina la composizione, e all’art. 5.4, che stabilisce la validità delle riunioni. D) CONFERIMENTO DELL’INCARICO DI REVISIONE LEGALE DEI CONTI A DELOITTE & TOUCHE L’Assemblea degli Azionisti, in data 26 aprile 2012, ha deliberato di conferire alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. l’incarico di revisione legale 166 del Bilancio d’esercizio e del Bilancio consolidato del Gruppo Isagro, nonché l’incarico di revisione limitata della relazione semestrale, per il novennio 20122020. E) NOMINA DEL NUOVO CHIEF FINANCIAL OFFICER E DIRIGENTE PREPOSTO Con decorrenza 1° maggio 2012, Ruggero Gambini è stato nominato Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Ruggero Gambini, laureato in Economia, è entrato in Isagro nel 2000 occupandosi di controllo di gestione, pianificazione strategica e finanziaria, Investor Relations e operazioni straordinarie. Dal 2003 al 2006 è stato Financial Controller e Investor Relations Manager, mentre dal 2006 al 2008 ha ricoperto il ruolo di Direttore finanza, controllo e coordinamento amministrativo presso l’allora partecipata Sipcam Isagro Brasil S.A.; nel 2008 è rientrato in Italia come Direttore Finanza e Controllo inizialmente per la Isagro S.p.A. e poi per il Gruppo. F) NOMINA DEL NUOVO CHIEF OPERATING OFFICER – DIRETTORE GENERALE OPERATIONS Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data 27 giugno 2012, ha nominato Roberto Bonetti nuovo Chief Operating Officer – Direttore Generale Operations, con decorrenza dal 1° luglio 2012. Roberto Bonetti, ingegnere chimico, è entrato in Isagro nel 2002 con la responsabilità degli investimenti industriali, seguendo diversi progetti sia negli stabilimenti italiani che in quello indiano di Panoli. Nel 2004, poi, è stato nominato Project Manager per la realizzazione dello stabilimento di Bussi sul Tirino per la sintesi chimica del Tetraconazolo. Dal 2006 al 2008 ha ricoperto il ruolo di Investor Relations Manager, per poi tornare nell’area industriale come Direttore di gruppo Produzione e Supply Chain. G) ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LA RICERCA & SVILUPPO CON FMC CORPORATION In data 24 settembre 2012, la Vostra Società ha reso noto di aver firmato un accordo di collaborazione con FMC Corporation (una società chimica americana, diversificata e con più di un secolo di storia) per il co-sviluppo di un nuovo fungicida a largo spettro d’azione, originato dalla Ricerca Innovativa di Isagro e appartenente alla famiglia chimica delle carbossammidi (SDHi), con possibilità di impiego in tutto il mondo. 167 Tale accordo conferma, da un lato, l’impegno di Isagro nella ricerca di nuove molecole ad elevato potenziale commerciale e, dall’altro lato, l’interesse della Vostra Società a continuare a stabilire alleanze di lungo periodo con partner industriali complementari in modo da ridurre il profilo di rischio degli investimenti nello sviluppo di nuovi principi attivi e aumentare l’estrazione di valore dai prodotti di proprietà. H) TERMINE ANTICIPATO DEL “JOINT DISCOVERY AGREEMENT” CON CHEMTURA In coerenza con le linee strategiche riepilogate in apertura della Relazione, Isagro e Chemtura AgroSolutions hanno concordato il termine anticipato del Joint Discovery Agreement con effetto dal 1° gennaio 2013. Si segnala altresì che l’interruzione anticipata dell’accordo non ha comportato l’addebito di alcuna penalità contrattuale. I) FUSIONE ISAGRO RICERCA S.R.L. IN ISAGRO S.P.A. Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A., riunitosi il 25 settembre 2012, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l. in Isagro S.p.A., redatto ai sensi degli articoli 2505, comma 1 e 2501-ter del Codice Civile, sulla base delle situazioni patrimoniali al 30 giugno 2012 delle due società. In considerazione del fatto che Isagro Ricerca S.r.l. è interamente posseduta da Isagro S.p.A., detta operazione di fusione per incorporazione, che è finalizzata all’ottimizzazione di costi e servizi in un’ottica di incremento dell’efficienza operativa, non comporta alcun concambio né aumento di capitale. Nella successiva seduta del 7 novembre 2012, con verbale a rogito notaio Cesare Bignami n. rep. 113454/35951 (iscritto presso il Registro Imprese di Milano il 9 novembre 2012, prot. n. 300578/2012), il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di approvare la fusione. In forza di atto stipulato il 15 gennaio 2013 a rogito notaio Cesare Bignami n. rep. 113760/36104 (iscritto presso il Registro Imprese di Milano il 24 gennaio 2013 prot. n. 15937), la società Isagro Ricerca S.r.l. è stata fusa per incorporazione nella Isagro S.p.A.. Gli effetti fiscali e contabili della suddetta fusione decorrono dal 1° gennaio 2013, mentre gli effetti civilistici decorrono, ai sensi dell’art. 2504-bis del codice civile, dal 24 gennaio 2013. 168 J) SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA EX DELIBERA CONSOB N. 18079 DEL 20.02.2012 Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A., riunitosi il 25 settembre 2012, ha deliberato, ai sensi dell’art. 3 della Delibera CONSOB n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di opt-out di cui agli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB n. 11971/99 (c.d. Regolamento Emittenti), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e cessione. K) CANCELLAZIONE DI ISI S.R.L. IN LIQUIDAZIONE DAL REGISTRO DELLE IMPRESE Il 18 ottobre 2012 Isagro Sipcam International S.r.l. in liquidazione, società controllata al 50% da Isagro S.p.A., è stata definitivamente cancellata dal competente Registro delle Imprese. RISORSE UMANE Gli organici effettivi alla data del 31 dicembre 2012 sono pari a 250 unità, così suddivise: Numero dipendenti 31/12/2012 31/12/2011 Differenza Dirigenti/Executives 31 27 +4 Quadri 43 47 -4 Impiegati* 79 85 -6 Operai 97 86 +11 Totale 250 245 +5 * Include “Qualifiche speciali” Nel corso dell’esercizio l’organico è aumento di 5 unità rispetto al 2011: in particolare, sono aumentati i numeri di Dirigenti (+4 unità) e Operai (+11 unità) mentre sono diminuiti quelli di Quadri (-4 unità) e Impiegati (-6 unità). Nel 2012 il rapporto con le Organizzazioni Sindacali si è generalmente mantenuto su un piano di collaborazione costruttiva che ha caratterizzato il normale andamento delle relazioni industriali. Nello specifico tale politica ha consentito: • la condivisione dell’applicazione delle flessibilità organizzative offerte dal CCNL, principalmente nei siti industriali, al fine di garantire le diverse richieste produttive stagionali; 169 • il rinnovo degli accordi annuali relativi alla contrattazione di secondo livello sul Premio di Partecipazione (obiettivi di produttività); • la sottoscrizione, nel mese di dicembre 2012, dell’accordo sindacale con le OO.SS. di Pescara per il sito produttivo di Bussi sul Tirino con il quale – a seguito della siccità che ha fortemente ridotto i consumi di Tetraconazolo rispetto alle previsioni iniziali, con la creazione di un importante stock presso la catena distributiva a fine 2012 – è stato condiviso un periodo di sospensione delle attività produttive con l’intervento della CIGO (Cassa Integrazione Guadagni a regime Ordinario) pari a 13 settimane, dal 7 gennaio al 7 aprile 2013, che interessa la totalità della forza lavoro (14 unità) del sito stesso. Sulla base delle attuali previsioni di vendita per il 2013 si prevede che l’attività produttiva presso il sito di Bussi sul Tirino possa riprendere l’8 aprile 2013. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 231/2001 Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A. ha provveduto, in data 2 agosto 2012, ad aggiornare il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (di seguito anche “Modello”) recependo le novità normative e giurisprudenziali in materia in vigore a tale data. Si segnala che, nel corso del secondo semestre 2012, è stato ampliato il catalogo dei reati-presupposto della responsabilità ex D.Lgs. 231/2001 per effetto dell’evoluzione del quadro normativo, di seguito richiamato: • D.Lgs. 109/2012, del 25 luglio 2012, ha introdotto l'art. 25-duodecies “Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare”; • Legge 190/2012, del 6 novembre 2012, ha introdotto l’art. 25 “Induzione indebita a dare o promettere utilità” e l'art. 25-ter “Corruzione tra privati”. In considerazione di quanto sopra, Isagro ha avviato, nel mese di febbraio 2013, su proposta dell’Organismo di Vigilanza, l’attività di aggiornamento/integrazione del risk-assessment e conseguente modifica del Modello per riflettere i cambiamenti derivanti dalla citata evoluzione normativa nonché gli impatti della fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l., occorsa nel mese di gennaio 2013. Il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello e di curarne l’aggiornamento è affidato all’Organismo di Vigilanza che è stato rinnovato con la delibera del Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A. del 10 maggio 2012. Tale Organismo, il cui mandato triennale scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014, presenta una struttura collegiale al fine di soddisfare i requisiti 170 di indipendenza, autonomia, professionalità e continuità d’azione richiesti dal D.Lgs. 231/2001. L’Organismo di Vigilanza, in particolare, riferisce in merito all’attuazione del Modello, e alle eventuali criticità, direttamente al Consiglio di Amministrazione mediante una rendicontazione semestrale. Il Consiglio di Amministrazione della Società ha poi approvato il Codice Etico di Gruppo al fine di rendere le regole di condotta e i principi di comportamento in essere presso Isagro S.p.A. adottabili anche presso le società estere del Gruppo. Tale documento, che definisce i principi di condotta negli affari, gli impegni deontologici richiesti ad amministratori, dipendenti e collaboratori nonché le regole di condotta verso l’insieme degli stakeholder, è parte integrante del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo. CODICE DI AUTODISCIPLINA E RELAZIONE CORPORATE GOVERNANCE Il Comitato per la Corporate Governance ha emanato, in data 5 dicembre 2011, una nuova edizione del Codice di Autodisciplina delle società quotate. In particolare, è stata rafforzata la centralità dell’azione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati interni al Consiglio nonché la loro componente “indipendente”. È stata posta, poi, una particolare enfasi sul ruolo della funzione di Internal Auditing e sono state riviste le raccomandazioni in tema di controllo interno, al fine di perseguire una razionalizzazione del sistema di controlli. Nel corso della riunione tenutasi in data 13 marzo 2012, il Consiglio di Amministrazione della Società ha esaminato i contenuti e le novità introdotte dal sopra citato Codice di Autodisciplina e ha approvato la sua adozione. PROCEDIMENTI GIUDIZIALI Nel corso del secondo semestre del 2010 Isagro S.p.A. ha chiesto di essere ammessa al passivo di Caffaro S.r.l. in amministrazione straordinaria in relazione al credito vantato in virtù della garanzia rilasciata da Caffaro a favore di Isagro, con il contratto preliminare di compravendita di ramo d’azienda del 4 luglio 2001, per i costi relativi all’esecuzione delle opere di bonifica del sito di Aprilia. Il Tribunale di Udine, con decreto che ha dichiarato esecutivo lo stato del passivo, ha rigettato la domanda ritenendo la pretesa di Isagro un credito eventuale e futuro, la cui esistenza sarebbe ancora da verificare. Isagro ha avanzato quindi opposizione a tale decisione e il Giudice ha disposto la consulenza tecnica d’ufficio al fine di accertare la necessità o meno degli interventi nonché i costi. Il consulente tecnico d’ufficio (di seguito anche “CTU”) ha depositato la propria relazione peritale, che attesta la necessità di eseguire interventi di bonifica sul sito per Euro 1,2 milioni. 171 Su richiesta di Isagro, che non ritiene congrua la stima operata dal consulente tecnico, lo stesso è stato convocato dal Giudice per chiarimenti nell’udienza del 23 novembre 2011. A tale udienza, il Giudice ha ritenuto di dovere chiedere informazioni al Comune di Aprilia circa lo stato della Conferenza dei Servizi a suo tempo avviata in relazione alla bonifica del sito. In attesa di ricevere le informazioni richieste dal Comune di Aprilia, la causa è stata rinviata all’udienza del 16 aprile 2012. A tale udienza, non avendo il Comune di Aprilia risposto alla richiesta di informazioni che il Giudice aveva formulato, il CTU nominato è stato incaricato di assumere tali informazioni direttamente presso gli uffici del Comune assegnando un termine di 90 giorni per adempire l’incarico. Il CTU ha adempiuto all’incarico ricevuto, reperendo la documentazione relativa alla Conferenza dei Servizi presso il Comune di Latina, e precisando al Giudice che la stessa risulta ferma dal mese di agosto 2009. Il Giudice ha da ultimo accolto la richiesta di Isagro e ha disposto un supplemento di CTU per determinare il costo delle opere necessarie per la bonifica del sito, laddove il CTU si era nella precedente relazione limitato a considerare quelle per la messa in sicurezza del sito stesso. Le operazioni peritali, che hanno preso il via lo scorso 16 gennaio 2013, dovranno sostanziarsi in una relazione che dovrà essere depositata entro il 16 maggio 2013. Il Giudice ha pertanto rinviato la causa all’udienza del 27 maggio 2013. Per il medesimo credito è stata chiesta anche l’insinuazione al passivo di Snia S.p.A., anch’essa in amministrazione straordinaria, in qualità di socio unico di Caffaro e quindi obbligato in solido. Dal momento che il Tribunale di Milano ha rigettato tale istanza, Isagro ha predisposto e depositato opposizione allo stato passivo al fine di ottenere l’ammissione del credito al passivo di Snia. All’esito di questo procedimento, con decreto del 13 dicembre 2011, il Tribunale di Milano ha rigettato il ricorso di Isagro S.p.A., ritenendo il credito da essa avanzato nei confronti di Snia eventuale e futuro. Isagro ha pertanto impugnato tale decisione con ricorso in Cassazione, per cui si è in attesa della fissazione dell’udienza per la discussione. Peraltro, si ritiene che non vi sia la sussistenza di obblighi relativi al sostenimento di costi legati all’operazione di bonifica del sito di Aprilia in quanto Isagro S.p.A. non è responsabile dell’inquinamento. Si rimanda alla nota n. 39 delle Nota illustrativa del bilancio per l’informativa di dettaglio riguardo a questo e altri procedimenti giudiziari. 172 RAPPORTI CON PARTI CORRELATE Per quanto concerne i rapporti con le parti correlate, si rimanda a quanto indicato nella nota n. 40 della Nota Illustrativa. EVENTI SUCCESSIVI A) CHIUSURA DELL’OPERAZIONE DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI ISAGRO RICERCA S.R.L. IN ISAGRO S.P.A. Come evidenziato in precedenza, con atto notarile stipulato il 15 gennaio 2013, Isagro Ricerca S.r.l. è stata fusa per incorporazione nella controllante Isagro S.p.A.. Gli effetti contabili e fiscali della fusione decorrono dal 1° gennaio 2013, mentre gli effetti civilistici decorrono, ai sensi dell’art. 2504-bis del codice civile, dal 24 gennaio 2013, data dell’ultima delle iscrizioni dell’atto di fusione presso il Registro delle Imprese di Milano. B) ACCORDO COMMERCIALE CON SYNGENTA PER IL REMEDIER In data 19 febbraio 2013 la Vostra Società ha annunciato, per mezzo di comunicato stampa, di aver firmato un accordo commerciale con Syngenta per la produzione e la distribuzione in esclusiva di Remedier® (un fungicida biologico per il controllo delle malattie del terreno per gli ortaggi e le ornamentali basato sulle tecnologie Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii e sviluppato dalla ricerca innovativa di Isagro) nella maggior parte dei Paesi in Europa, Medioriente e Africa. Tale accordo, i cui termini commerciali non sono stati resi noti, riveste una grande importanza nella strategia di crescita di Isagro in quanto consentirà di accedere alla vasta rete distributiva e al know-how di vendita e marketing di Syngenta, che è indiscutibilmente una delle società leader di settore per dimensione, qualità dei prodotti e innovazione. PREVISIONE SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE NELL’ESERCIZIO 2013 La Vostra Società si attende di raggiungere nell’esercizio 2013 un fatturato d’esercizio di circa Euro 100 milioni (e, a livello consolidato di Gruppo Isagro, di circa Euro 140 milioni), soprattutto a seguito dell’ “effetto trascinamento” sulle vendite della grave siccità che ha colpito Stati Uniti e Europa meridionale nell’estate del 2012, con l’obiettivo di arrivare a fine anno con un livello di stock di prodotti finiti in giacenza presso la catena distributiva “normale”, soprattutto rispetto al picco di fine 2012. Ne consegue una aspettativa, non tenendo conto 173 di operazioni straordinarie avviate, di riduzione del risultato economico del 2013 rispetto al 2012. Isagro, peraltro, sta lavorando ad operazioni di natura straordinaria per la valorizzazione del proprio attivo di bilancio, con l’obiettivo di finanziare i propri programmi di sviluppo senza ricorrere a nuovo debito bancario. PROPOSTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Signori Azionisti, come evidenziato dal bilancio d’esercizio, il 2012 si è chiuso con una perdita netta di Euro 2.875.703. Se concordate con i criteri adottati, sottoponiamo alla Vostra approvazione il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012, unitamente alla Relazione degli Amministratori sulla gestione, e Vi proponiamo di utilizzare la posta “Utili portati a nuovo” a totale copertura di tale perdita d’esercizio. Il Consiglio di Amministrazione Milano, 14 marzo 2013 174 Allegato 1: CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO DI ISAGRO S.P.A. (€ 000) Ricavi delle vendite e delle prestazioni Altri ricavi e proventi Consumi di materie e servizi esterni Variazioni delle rimanenze di prodotti Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni Accantonamenti e stanziamenti Costo del lavoro Accantonamenti premi dipendenti EBITDA esclusi non ricorrenti 2012 2011 106.317 109.135 Differenze -2.818 5.850 5.170 +680 (90.471) (94.298) +3.827 3.563 2.531 +1.032 232 - +232 (770) (680) -90 (15.960) (15.190) -770 (354) (206) -148 +1.945 8.407 6.462 % sui Ricavi 7,9% 5,9% Poste non ricorrenti nette 1.422 (1.195) +2.617 9.829 5.267 +4.562 9,2% 4,8% - immobilizzazioni materiali (2.778) (2.925) +147 - immobilizzazioni immateriali (4.728) (3.779) -949 - perdite di valore delle immobilizzazioni (136) (1.327) +1.191 EBIT 2.187 (2.764) 4.951 EBITDA % sui Ricavi -2,6% +30,1% +86,6% Ammortamenti: Dividendi da partecipazioni 200 240 -40 (4.807) (3.888) -919 Utili (perdite) su cambi, strumenti derivati e altri 102 (3.194) +3.296 Utili (perdite) da controllate/collegate (54) 15 -69 Oneri finanziari Plusvalenza da conferimento (50%) - 2.516 -2.516 Plusvalenza cessione partecipazione ISEM (50%) - 1.890 -1.890 Plusvalenza netta cessione partecipazioni Isagro Italia e SIB - 10.714 -10.714 Plusvalenza netta cessione/liquidazione altre società del Gruppo 3 718 -715 (2.369) 6.247 -8.616 (507) 2.872 -3.379 (2.876) 9.119 -11.995 Risultato ante imposte Imposte correnti e differite Risultato netto 175 n.a. n.a. n.a. Allegato 2: STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO DI ISAGRO S.P.A. (€ 000) 31.12.2012 31.12.2011 Differenze Capitale fisso netto Avviamento Altre immobilizzazioni immateriali 1.631 1.631 - 33.400 30.089 +3.311 Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari 19.542 18.911 +631 Immobilizzazioni finanziarie 42.190 42.726 -536 4.380 4.808 -428 101.143 98.165 +2.978 +3.640 Altre attività e passività a medio/lungo termine Totale capitale fisso netto +3,0% Capitale circolante netto Rimanenze di magazzino 30.759 27.119 Crediti commerciali 34.346 39.483 -5.137 (36.352) (39.476) +3.124 (1.171) (1.832) +661 Debiti commerciali Fondi correnti 3.241 1.943 +1.298 Totale capitale circolante netto Altre attività e passività di esercizio 30.823 27.237 +3.586 +13,2% Capitale investito 131.966 125.402 +6.564 +5,2% (2.915) (2.727) -188 n.a. 129.051 122.675 +6.376 +5,2% T.F.R. Capitale investito netto coperto da: Mezzi propri Capitale sociale versato 17.550 17.550 - Riserve e risultati a nuovo 56.840 49.471 +7.369 Utile (perdita) di periodo (2.876) 9.119 -11.995 71.514 76.140 -4.626 13.535 1.000 +12.535 - verso controllate e collegate (1.258) (1.150) -108 - altre passività (attività) finanziarie e derivati (2.875) (353) -2.522 9.402 (503) +9.905 - verso banche 57.483 56.704 +779 - verso controllanti, controllate e collegate (1.960) (1.543) -417 - verso altri (626) (633) +7 - altre passività (attività) finanziarie e derivati (442) (924) +482 Totale debiti finanziari a breve termine 54.455 53.604 +851 +1,6% Disponibilità liquide/depositi bancari (6.320) (6.566) +246 n.a. Totale posizione finanziaria netta 57.537 46.535 +11.002 +23,6% 129.051 122.675 +6.376 +5,2% Totale mezzi propri -6,1% Posizione finanziaria netta Debiti finanziari a medio/lungo termine: - verso banche Totale debiti finanziari a medio/lungo termine n.a. Debiti finanziari a breve termine: Totale 176 Allegato 3: RENDICONTO FINANZIARIO DI ISAGRO S.P.A. (€ 000) 2012 Disponibilità liquide iniziali (al 1° gennaio) 2011 6.566 3.623 Attività operative Utile di periodo da attività in funzionamento (2.876) 9.119 - Ammortamento imm. Materiali 2.778 2.925 - Ammortamento imm. Immateriali 4.728 3.779 198 1.327 1.210 1.323 - Perdite di valore di immobilizzazioni e partecipazioni - Accantonamenti e trasferimenti ai fondi (incluso TFR) - (Plusvalenze)/minus.ze da alienazione immobilizzazioni materiali e imm. - (Plusvalenze)/minusvalenze da cessione partecipazioni - (Plusvalenza) netta da liquidazione società controllate e collegate -(Plusvalenza) creazione joint-venture ISEM 32 22 - (10.710) (3) (737) - (4.405) - Dividendi ricevuti (200) (240) - Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società di leasing 4.572 3.578 - Oneri (proventi) finanziari da strumenti derivati (269) 3.651 507 (2.872) 10.677 6.759 - Imposte sul reddito Flusso di circolante derivante dalla gestione corrente - (Aumento)/diminuzione crediti commerciali 5.137 2.790 - (Aumento)/diminuzione rimanenze (3.640) (5.120) - Aumento/(diminuzione) debiti commerciali (3.124) 7.839 - Variazione netta altre attività/passività (636) (685) - Utilizzi fondi (incluso TFR) (1.690) (1.518) - Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società di leasing pagati (4.442) (3.649) (1.717) (217) - Flusso finanziario da strumenti derivati - Conferimento - Incasso dividendi da controllate e joint-ventures - Imposte sul reddito pagate - - 200 240 (139) (284) 626 6.155 - (Investimenti) in immobilizzazioni immateriali (8.238) (6.312) - (Investimenti) in immobilizzazioni materiali (3.069) (1.482) Flusso monetario da attività operative Attività di investimento - Prezzo netto da cessione imm. materiali e immateriali 20 3 (55) (1.660) - Flusso di cassa generato dalla creazione della joint-venture ISEM - 19.734 - Flusso da liquidazione società controllate e collegate - 923 (11.342) 11.204 - Incremento (decremento) di debiti finanziari (correnti e non) 13.550 (44.196) - (Incremento)/decremento di crediti finanziari (1.330) 1.238 - Distribuzione dividendi (1.750) (5.250) - (Investimento)/disinvestimento di partecipazioni Flusso monetario da attività di investimento Attività di finanziamento - Versamento azionisti per aumento capitale sociale - - 10.470 (48.207) - 33.791 Flussi di disponibilità liquide del periodo (246) 2.943 Disponibilità liquide finali (al 31 dicembre) 6.320 6.566 Flusso monetario da attività di finanziamento Flusso monetario da attività dismesse o destinate alla dismissione 177 NOTE ESPLICATIVE SUGLI INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE In conformità a quanto indicato nella raccomandazione CESR in materia di indicatori alternativi di performance (CESR/05-178b) si segnala che gli schemi riclassificati presentati nella presente Relazione degli Amministratori sulla gestione presentano alcune differenze nella terminologia utilizzata e nel grado di dettaglio rispetto agli schemi ufficiali esposti nelle tavole contabili illustrate nelle pagine seguenti. Lo schema di riclassificazione del conto economico introduce, in particolare, le accezioni di: • EBITDA esclusi non ricorrenti che nel prospetto di conto economico equivale alla differenza tra la voce “Totale ricavi” al lordo degli “Altri ricavi non ricorrenti” e l’aggregato dei costi operativi esclusi gli “Altri costi non ricorrenti”; • EBITDA che nel prospetto di conto economico equivale alla differenza tra la voce “Totale ricavi” e l’aggregato dei costi operativi; Lo schema di riclassificazione dello stato patrimoniale, come riportato nell’Allegato 2, è stato costruito partendo dalle voci dello schema a sezioni contrapposte dello stato patrimoniale e introducendo le seguenti voci: • Capitale fisso netto, dato dalla differenza tra, da un lato, l’aggregato delle voci “Immobilizzazioni materiali”, “Immobilizzazioni immateriali”, “Avviamento”, “Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto”, “Crediti e altre attività non correnti” e “Imposte anticipate” e, dall’altro lato, l’aggregato delle voci “Imposte differite”, “Fondi non correnti” e “Altre passività non correnti”; • Capitale circolante netto, dato dalla differenza tra, da un lato, l’aggregato delle voci “Rimanenze”, “Crediti commerciali”, “Altre attività e crediti diversi correnti” e “Crediti tributari” e, dall’altro lato, l’aggregato delle voci “Debiti commerciali”, “Fondi correnti”, “Debiti tributari” e “Altre passività e debiti diversi correnti”; • Capitale investito, dato dalla somma di “Capitale fisso netto” e “Capitale circolante netto”; • Capitale investito netto, dato dalla somma algebrica di “Capitale investito” e della voce “Benefici per i dipendenti - T.F.R.”. Infine, con riferimento al paragrafo “Principali indicatori” della presente Relazione, si segnala che: • Utile base per azione è stato ottenuto dividendo il “Risultato netto” (o “Utile/(perdita) netta”) d’esercizio per il numero di azioni in circolazione 178 dell’emittente Isagro S.p.A., escluse le azioni proprie detenute dall’emittente stesso. Il numero di azioni in circolazione, escluse le azioni proprie, alla data del 31 dicembre 2012 era pari a 17.500.000; • Mezzi propri per azione è stato ottenuto dividendo i “Mezzi propri” (o “Patrimonio netto”) per il numero di azioni in circolazione dell’emittente Isagro S.p.A., escluse le azioni proprie detenute dall’emittente stesso; • R.O.E. (o Return on Equity) è dato dal rapporto tra il “Risultato netto” e i “Mezzi propri” alla data di chiusura dell’esercizio; • R.O.I. (o Return on Investments) è calcolato dividendo la voce “EBIT” per il “Capitale investito netto”; • Posizione finanziaria netta/EBITDA è calcolato dividendo la “Posizione finanziaria netta” alla data di chiusura dell’esercizio per l’“EBITDA” di periodo. • Capitale fisso netto/(Mezzi propri + TFR + PFN m/l termine) è calcolato dividendo “Capitale fisso netto” per l’aggregato delle voci “Mezzi propri”, “Benefici per i dipendenti - T.F.R.”, “Debiti finanziari ed altre passività finanziarie a non correnti”, “Crediti finanziari ed altre attività finanziarie a non correnti” (cambiata di segno), “Passività finanziarie per strumenti derivati” (per la sola componete non corrente) e “Attività finanziarie per strumenti derivati” (per la sola componete non corrente e cambiata di segno). ATTESTAZIONE AI SENSI DELL’ART. 36 REGOLAMENTO CONSOB 16191/2007 Ai sensi dell’art. 2.6.2. comma 12 del Regolamento Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., Isagro S.p.A. dichiara che sussistono i requisiti richiamati dall’art. 36 del Regolamento Consob n. 16191/2007 lettere a), b) e c) relativamente alle società controllate costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’Unione Europea. ATTESTAZIONE AI SENSI DELL’ART. 37 REGOLAMENTO CONSOB 16191/2007 Ai sensi dell’art. 2.6.2. comma 13 del Regolamento Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., Isagro S.p.A. dichiara che le azioni della Società stessa sono validamente ammesse alla quotazione in quanto non sussistono le condizioni inibitorie di cui all’art. 37 del Regolamento Consob n. 16191/2007. 179 DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dott. Ruggero Gambini, dichiara, ai sensi dell’art. 154-bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nella presente Relazione annuale al 31 dicembre 2012 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. 180 PROSPETTI CONTABILI - Situazione patrimoniale-finanziaria - Conto economico separato - Conto economico complessivo - Rendiconto finanziario - Prospetti delle variazioni di patrimonio netto 181 SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA 31.12.2012 (euro) di cui parti correlate Note 31.12.2011 di cui parti correlate ATTIVITA' NON CORRENTI Immobilizzazioni materiali 1 17.149.247 16.316.708 Investimenti immobiliari 2 2.392.709 2.593.960 Immobilizzazioni immateriali 3 33.400.221 30.089.403 Avviamento 4 1.631.305 1.631.305 Partecipazioni 5 42.190.450 42.725.648 Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti 6 4.132.783 Crediti e altre attività non correnti 7 884.448 1.303.088 14 - - 8 4.945.762 5.171.608 106.726.925 101.414.092 9 30.758.618 27.118.658 Crediti commerciali 10 34.345.969 9.206.436 39.482.656 7.936.446 Altre attività e crediti diversi correnti 11 4.881.977 2.360.244 3.775.246 1.684.031 Crediti tributari 12 1.377.440 Crediti finanziari ed altre attività finanziarie correnti 13 3.444.833 Attività finanziarie per strumenti derivati 14 514.059 503.775 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15 6.320.100 6.566.187 81.642.996 83.538.507 - - 188.369.921 184.952.599 Capitale 17.550.000 17.550.000 Riserve 39.961.492 37.445.694 Utili a nuovo e di periodo 14.003.213 21.144.714 16 71.514.705 76.140.408 Debiti finanziari e altre passività finanziarie non correnti 17 13.535.241 1.000.000 Passività finanziarie per strumenti derivati 14 - 79.025 Benefici per i dipendenti -TFR 18 2.915.245 2.726.551 8 1.449.575 1.667.105 17.900.061 5.472.681 Attività finanziarie per strumenti derivati Imposte anticipate TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 1.257.783 1.582.372 1.351.596 ATTIVITA' CORRENTI Rimanenze TOTALE ATTIVITA' CORRENTI Attività cedute e/o destinate alla dismissione TOTALE ATTIVITA' 1.526.646 2.818.924 4.565.339 PATRIMONIO NETTO TOTALE PATRIMONIO NETTO PASSIVITA' NON CORRENTI Imposte differite TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 182 1.584.940 PASSIVITA' CORRENTI Debiti finanziari ed altre passività finanziarie correnti 17 58.341.707 858.589 56.704.547 Passività finanziarie per strumenti derivati 14 72.030 Debiti commerciali 19 36.352.228 Fondi correnti 20 1.170.973 1.832.339 Debiti tributari 21 200.051 - Altre passività e debiti diversi correnti 22 2.818.166 1.968.482 15.721.295 129.757 39.476.154 3.357.988 TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 98.955.155 103.339.510 TOTALE PASSIVITA' 116.855.216 108.812.191 TOTALE PATRIMONIO E PASSIVITA' 188.369.921 184.952.599 183 943.666 13.985.079 591.561 CONTO ECONOMICO SEPARATO Esercizio (euro) Note Ricavi 23 Altri ricavi operativi Altri ricavi non ricorrenti 2012 106.317.289 16.206.443 3.337.367 Esercizio di cui parti correlate 2011 109.135.364 17.455.877 5.169.571 2.397.264 24 5.850.513 25 1.951.540 - 114.119.342 114.304.935 Totale ricavi Materie prime e materiali di consumo utilizzati di cui parti correlate 26 (71.183.339) 14.742.071 Costi per servizi e prestazioni 27 (18.038.660) 10.079.537 (19.524.109) (8.526.386) Costi del personale 28 (16.313.974) 487.448 (15.590.629) (47.351) Altri costi operativi 29 (1.720.115) 337.018 (1.444.100) (125.131) 30 (530.000) (1.000.000) 31 3.263.264 2.231.408 32 232.431 - 9.828.949 5.267.386 Altri costi non ricorrenti (73.710.119) (13.225.291) Variazione rimanenze prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione Costi per lavori in economia capitalizzati Ammortamenti: - Ammortamenti immobilizzazioni materiali 33 (2.778.009) (2.925.104) - Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 33 (4.727.910) (3.778.878) 34 (136.246) (1.166.960) 2.186.784 (2.603.556) Perdite di valore delle immobilizzazioni Risultato operativo (Oneri)/proventi finanziari netti 35 (4.705.237) 70.999 (7.082.100) 186.816 Proventi/(Oneri)da partecipazioni 36 149.257 149.257 15.933.091 196.515 Utile (perdita) ante imposte Imposte sul reddito Utile (perdita) netto derivante da attività in funzionamento 37 (2.369.196) 6.247.435 (506.507) 2.872.062 (2.875.703) 9.119.497 - - (2.875.703) 9.119.497 Risultato netto derivante da attività cedute e/o destinate alla dismissione Utile (perdita) netto 184 CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Note 31.12.2012 31.12.2011 (euro) Utile (perdita) netto 2.875.703 9.119.497 Utile (perdita) netto da Cash Flow Hedges - 326.001 Imposte sul reddito - (89.650) 236.351 Altre componenti di conto economico complessivo Totale conto economico complessivo - 236.351 2.875.703 9.355.848 185 RENDICONTO FINANZIARIO (euro) Note Disponibilità liquide iniziali 15 2012 2011 6.566.187 3.623.101 (2.875.703) 9.119.497 Attività operative Utile di periodo da attività in funzionamento - Ammortamento imm. materiali 33 2.778.009 2.925.104 - Ammortamento imm. immateriali 33 4.727.910 3.778.878 - Perdite di valore delle immobilizzazioni 34 136.246 1.326.979 18,20 1.210.090 1.322.726 24,29 32.306 22.148 0 (10.710.424) (3.286) (737.212) 0 (4.405.474) 35 (200.000) (240.000) 35 4.579.642 3.578.417 35 (268.977) 3.650.843 506.507 (2.872.062) 10.622.744 6.759.420 - Accantonamenti e trasferimenti ai fondi (incluso TFR) - (Plusvalenze)/minusvalenze da alienazione immobilizzazioni materiali e immateriali - (Plusvalenze)/minusvalenze da cessione partecipazione - (Plusvalenza) netta da liquidazione società controllate e collegate 5 - (Plusvalenza) creazione joint-venture ISEM - Dividendi ricevuti - Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società di leasing - Oneri (proventi) finanziari da strumenti derivati - Imposte sul reddito 38 Flusso di circolante derivante dalla gestione corrente - (Aumento)/diminuzione crediti commerciali 10 - (Aumento)/diminuzione rimanenze 5.136.687 2.790.428 9 (3.639.960) (5.120.396) 19 (3.123.926) 7.838.652 (574.111) (685.046) (1.690.048) (1.518.076) (4.449.498) (3.649.498) (1.716.784) (217.149) 200.000 240.000 (138.984) (283.651) 626.120 6.154.684 - Aumento/(diminuzione) debiti commerciali - Variazione netta altre attività/passività - Utilizzi fondi (incluso TFR) 18,20 - Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società di leasing pagati - Flusso finanziario da strumenti derivati - Incasso dividendi da controllate e joint-ventures - Imposte sul reddito pagate Flusso monetario da attività operative 186 Attività di investimento - (Investimenti)/disinvestimenti 3 (8.237.708) (6.312.171) - (Investimenti) in immobilizzazioni materiali - Prezzo di realizzo per cessione imm. materiali e immateriali 1,2 (3.069.328) (1.482.419) 20.158 3.100 - (Investimento)/disinvestimento di partecipazioni 5 (55.248) (1.660.480) 0 19.733.877 0 922.539 (11.342.126) 11.204.446 13.550.063 (44.195.641) (1.330.144) 1.238.317 (1.750.000) (5.250.000) 0 0 10.469.919 (48.207.324) 0 33.791.280 (246.087) 2.943.086 6.320.100 6.566.187 di immobilizzazioni immateriali - Flusso di cassa generale dalla creazione della joint-venture ISEM - Flusso da liquidazione società controllate e collegate Flusso monetario da attività di investimento Attività di finanziamento - Incremento (decremento) di debiti finanziari (correnti e non) - (Incremento)/decremento di crediti finanziari - Distribuzione dividendi 16 - Versamento azionisti per aumento capitale sociale Flusso monetario da attività di finanziamento Flusso monetario da attività dismesse o destinate alla dismissione Flussi di disponibilità liquide del periodo Disponibilità liquide finali 15 187 Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto dell'esercizio 2011 Patrimonio netto Capitale Riserve Riserva Riserva Riserva Azioni Avanzo emesso sovrapprezzo di legale proprie di fusione azioni copertura (euro) Saldo al 31/12/2010 Utili sociale Portati Totale Totale a nuovo e di periodo 17.550.000 23.969.715 (236.351) 3.367.430 (162.410) 10.128.389 37.066.773 17.417.787 72.034.560 0 0 0 0 0 0 0 9.119.497 9.119.497 complessivo 0 0 236.351 0 0 0 236.351 0 236.351 Totale conto economico complessivo 0 0 236.351 0 0 0 236.351 9.119.497 9.355.848 Dividendi 0 0 0 0 0 0 0 Accantonamento degli utili a riserve 0 0 0 142.570 0 0 142.570 (142.570) 0 Totale movimenti di periodo 0 0 236.351 142.570 0 0 378.921 3.726.927 4.105.848 17.550.000 23.969.715 0 3.510.000 (162.410) 10.128.389 37.445.694 21.144.714 76.140.408 Movimenti di periodo: Utile (perdite) di periodo rilevati a conto economico Altre componenti di conto economico Saldo al 31/12/2011 (5.250.000) (5.250.000) Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto dell'esercizio 2012 Patrimonio netto Capitale Riserve sociale Riserva Riserva Riserva Azioni Avanzo Riserve emesso sovrapprezzo di legale proprie di fusione vincolate azioni copertura (euro) Saldo al 31/12/2011 Utili portati Totale Totale a nuovo e di periodo 17.550.000 23.969.715 0 3.510.000 (162.410) 10.128.389 0 37.445.694 21.144.714 76.140.408 rilevati a conto economico 0 0 0 0 0 0 0 0 (2.875.703) (2.875.703) Totale conto economico complessivo 0 0 0 0 0 0 0 0 (2.875.703) (2.875.703) Dividendi 0 0 0 0 0 0 0 0 (1.750.000) (1.750.000) Movimenti tra riserve 0 0 0 0 0 0 2.515.798 2.515.798 (2.515.798) 0 Totale movimenti di periodo 0 0 0 0 0 0 2.515.798 2.515.798 (7.141.501) (4.625.703) 17.550.000 23.969.715 0 3.510.000 (162.410) 10.128.389 2.515.798 39.961.492 14.003.213 71.514.705 Movimenti di periodo: Utile (perdite) di periodo Saldo al 31/12/2012 188 NOTA ILLUSTRATIVA INFORMAZIONI GENERALI Informazioni sulla società Isagro S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l’ordinamento della Repubblica Italiana. La società opera nel settore della ricerca, della gestione delle proprietà intellettuali, dello sviluppo, della produzione, della commercializzazione e vendita su scala mondiale di agrofarmaci. La sede legale della società è a Milano (Italia), Via Caldera 21. Si segnala che Isagro S.p.A. è quotata sul segmento STAR gestito da Borsa Italiana S.p.A. e che, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il bilancio consolidato del Gruppo Isagro al 31 dicembre 2012. Pubblicazione del bilancio di esercizio La pubblicazione del bilancio di Isagro S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di amministrazione del 14 marzo 2013. Si segnala, ai sensi del paragrafo 17 dello IAS 10, che gli azionisti della Società hanno il potere di rettificare il bilancio dopo la sua pubblicazione. Conformità agli IFRS Il bilancio di Isagro S.p.A. al 31 dicembre 2012 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n.38/2005. I principi contabili internazionali approvati dalla Commissione Europea alla data di redazione del bilancio sono elencati alla nota n. 48 cui si rimanda. Continuità aziendale Il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale. La Società, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dallo Ias 1 §25) sulla continuità aziendale, anche in considerazione delle azioni già intraprese per fronteggiare i cambiamenti che stanno interessando alcuni prodotti e mercati in cui opera. In particolare gli Amministratori ritengono che i flussi economico-finanziari previsti nelle stime preliminari 2013-2017, siano tali da permettere lo sviluppo e la crescita della Società in futuro in quanto, come già riportato, sono stati redatti su assunzioni ragionevoli che includono anche le previsioni legate al trascinamento degli effetti della significativa ed inusuale siccità occorsa nel 2012. 199 Base di presentazione Il bilancio di esercizio è composto dalla Situazione patrimoniale-finanziaria, dal Conto economico, dal Conto economico complessivo, dal Rendiconto finanziario, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalla Nota illustrativa. In particolare: • nella Situazione patrimoniale-finanziaria sono esposte separatamente le attività e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell’esercizio; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l’estinzione nel normale ciclo operativo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell’esercizio; • nel Conto economico l’analisi dei costi è effettuata in base alla natura degli stessi; viene evidenziato l’aggregato “Risultato operativo” che include tutte le componenti di ricavo e di costo, fatta eccezione per le componenti della gestione finanziaria e le imposte sul reddito; • per il Rendiconto finanziario viene utilizzato il metodo indiretto. Con riferimento alla delibera Consob n. 15519 del 27/7/2006 in merito agli schemi di bilancio, si segnala che sono state inserite delle apposite sezioni atte a rappresentare i rapporti significativi con parti correlate, nonché delle apposite voci di conto economico al fine di evidenziare, laddove esistenti, le operazioni significative non ricorrenti effettuate nel consueto svolgimento dell’attività. Tutti i valori esposti nei prospetti contabili sono espressi in euro, mentre i valori esposti nelle note illustrative, laddove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro. Variazioni di principi contabili I principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato sono coerenti con quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell’esercizio precedente, ad eccezione del seguente IFRS in vigore dal 1° gennaio 2012. IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative – Trasferimenti di attività finanziarie In data 22 novembre 2011, con Regolamento n. 1205/2011, la Commissione Europea ha introdotto alcune modifiche all’IFRS 7, da applicarsi ai periodi contabili con inizio dopo il 1° luglio 2011, che mirano a consentire agli utilizzatori del bilancio di valutare meglio le esposizioni ai rischi connesse con il trasferimento di attività finanziarie e gli effetti di detti rischi sulla posizione finanziaria dell’entità. L’obiettivo è quello di promuovere la trasparenza dell’informativa sulle operazioni di trasferimento, in particolare le operazioni che comportano la cartolarizzazione delle attività finanziarie, che consenta agli utilizzatori del bilancio di comprendere la relazione tra attività finanziarie trasferite non eliminate integralmente e le passività associate e di valutare la natura ed i rischi correlati del coinvolgimento residuo dell’entità nelle attività finanziarie eliminate. 200 L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto sulla presentazione o sulla valutazione delle poste di bilancio. IAS 12 Imposte sul reddito In data 11 dicembre 2012, con Regolamento n. 1255/2012, la Commissione europea ha omologato l’introduzione di un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite derivanti da un’attività (prevalentemente investimenti immobiliari valutati al fair value) in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Specificamente, l’emendamento stabilisce una presunzione relativa che il valore di carico di un investimento immobiliare valutato al fair value secondo lo IAS 40 sia realizzato interamente attraverso la vendita e che la misurazione delle imposte differite, nelle giurisdizioni in cui le aliquote fiscali sono differenti, rifletta l’aliquota relativa alla vendita. L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto sul bilancio. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società Come richiesto dallo Ias 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) di seguito sono indicati i possibili impatti dei nuovi principi o delle nuove interpretazioni, omologati dall’Unione Europea, sul bilancio. Tali principi, entrati in vigore dopo il 31 dicembre 2012, non sono stati applicati dalla Società in via anticipata. • In data 5 giugno 2012, con Regolamento n. 475/2012, la Commissione Europea ha omologato un emendamento allo IAS 1 – Presentazione del bilancio, emesso dallo IASB il 16 giugno 2011, per richiedere alle imprese di raggruppare tutti i componenti presentati tra gli “Altri utili/(perdite) complessivi” a seconda che essi possano o meno essere riclassificati successivamente a conto economico. L’emendamento è applicabile dagli esercizi aventi inizio dopo o dal 1° luglio 2012. La modifica, riguardando solo la modalità di presentazione delle poste di bilancio, non avrà alcun impatto sulla posizione finanziaria e sui risultati della Società. • In data 5 giugno 2012, con Regolamento n. 475/2012, la Commissione Europea ha omologato un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti, emesso dallo IASB il 16 giugno 2011, che elimina l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali con il metodo del corridoio, richiedendo la presentazione nella situazione patrimoniale-finanziaria del deficit o surplus del fondo, ed il riconoscimento delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa e gli oneri finanziari netti nel conto economico, ed il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali che derivano dalla rimisurazione della passività e attività tra le “Altre componenti di conto economico complessivo”. Inoltre, il rendimento delle attività incluso tra gli oneri finanziari netti dovrà essere calcolato sulla base del tasso di sconto della passività e non più del rendimento atteso delle attività. L’emendamento, infine, introduce nuove informazioni addizionali da fornire nelle 201 note al bilancio. L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente inizio dopo o dal 1° gennaio 2013. Si segnala che la Società rileva a conto economico gli utili e le perdite attuariali e quindi l’applicazione anticipata del principio non avrebbe modificato il conto economico complessivo del 2012, ma avrebbe semplicemente determinato la riclassifica di tali componenti (perdite attuariali), pari a 201 migliaia di euro, e del relativo effetto fiscale alla voce “Altre componenti di conto economico complessivo”, con conseguente incremento di pari importo, ossia di 146 migliaia di euro, della voce “Utile netto”. • In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n. 1254/2012, ha omologato il principio IFRS 10 – Bilancio Consolidato, che sostituirà il SIC-12 Consolidamento – Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 – Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Il nuovo principio, emesso dallo IASB in data 12 maggio 2011, muove dai principi esistenti, individuando nel concetto di controllo il fattore determinante ai fini del consolidamento di una società nel bilancio consolidato della controllante. Esso fornisce, inoltre, una guida per determinare l’esistenza del controllo laddove sia difficile da accertare. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. • In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n. 1254/2012, ha omologato il principio IFRS 11 – Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 – Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 – Imprese a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo. Il nuovo principio, emesso dallo IASB in data 12 maggio 2011, fermi restando i criteri per l’individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di controllo congiunto basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. La Società sta ancora valutando l’impatto eventuale di tali modifiche sul conto economico e sulla situazione patrimonialefinanziaria consolidati in relazione alla futura contabilizzazione della partecipazione nella joint-venture ISEM S.r.l.. A seguito dell’emanazione del principio lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, alla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. • In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n. 1254/2012, ha omologato il principio IFRS 12 – Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire su ogni tipologia di partecipazione. Il principio, emesso dallo IASB in data 12 maggio 202 2011, è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. Il principio non avrà alcun impatto sulla posizione finanziaria o sui risultati della Società. • In data 11 dicembre 2012 la Commissione Europea, con Regolamento n. 1255/2012, ha omologato il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value, emesso dallo IASB in data 12 maggio 2011, che spiega come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutti i principi che richiedono o permettono la misurazione del fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value. Il principio è applicabile in modo prospettico dal 1° gennaio 2013. Non sono attesi effetti significativi dall’applicazione del nuovo principio. • In data 13 dicembre 2012, con Regolamento n. 1256/2012, la Commissione Europea ha omologato alcuni emendamenti allo IAS 32 – Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio, emessi dallo IASB in data 16 dicembre 2011, per chiarire l’applicazione di alcuni criteri per la compensazione delle attività e delle passività finanziarie presenti nello IAS 32. Gli emendamenti sono applicabili in modo retrospettivo per gli esercizi aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio 2014. Queste modifiche non avranno alcun impatto sulla posizione finanziaria e sui risultati della Società. • In data 13 dicembre 2012, con Regolamento n. 1256/2012, la Commissione Europea ha omologato alcuni emendamenti all’IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative, emessi dallo IASB in data 16 dicembre 2011. Le modifiche richiedono informazioni sugli effetti o potenziali effetti dei contratti di compensazione delle attività e passività finanziarie sulla situazione patrimoniale-finanziaria. Gli emendamenti sono applicabili per gli esercizi aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio 2013 e periodi intermedi successivi a tale data. Le informazioni devono essere fornite in modo retrospettivo. Queste modifiche non avranno alcun impatto sulla posizione finanziaria della Società. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno invece concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e principi sotto descritti. • In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari; lo stesso principio è poi stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2015 in modo retrospettivo, rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulla modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio 203 della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate negli “Altri utili e perdite complessive” e non transiteranno più nel conto economico. • Il 17 maggio 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Annual Improvements to IFRSs: 2009-2011 Cycle che recepisce le modifiche ai principi nell’ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Di seguito vengono citate le principali modifiche: - IAS 1 Presentazione del bilancio – informazioni comparative: si chiarisce che nel caso vengano fornite informazioni comparative addizionali, queste devono essere presentate in accordo con gli IAS/IFRS. Inoltre, si chiarisce che nel caso in cui un’entità modifichi un principio contabile o effettui una rettifica/riclassifica retrospettica, la stessa entità dovrà presentare uno stato patrimoniale anche all’inizio del periodo comparativo (“terzo stato patrimoniale” negli schemi di bilancio), mentre nella nota integrativa non sono richieste disclosures comparative anche per tale “terzo stato patrimoniale”, a parte le voci interessate. - IAS 16 Immobili, impianti e macchinari – classificazione dei servicing equipment: si chiarisce che i servicing equipment dovranno essere classificati nella voce Immobili, impianti e macchinari se utilizzati per più di un esercizio, nelle rimanenze di magazzino in caso contrario. - IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione in bilancio – imposte dirette sulle distribuzioni ai possessori di strumenti di capitale e sui costi di transazione sugli strumenti di capitale: si chiarisce che le imposte dirette relative a queste fattispecie seguono le regole dello IAS 12. - IAS 34 Bilanci intermedi – totale delle attività per un reportable segment: si chiarisce che il totale delle attività dovrà essere riportato solo se tale informazione è regolarmente fornita al chief operating decision maker dell’entità e se si è verificato un cambiamento materiale nel totale delle attività del segmento rispetto a quanto riportato nell’ultimo bilancio annuale. La data di efficacia delle modifiche proposte è prevista per gli esercizi che decorrono dal 1° gennaio 2013 o in data successiva, con applicazione anticipata consentita. • Il 28 giugno 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Consolidated Financial Statements, Joint Arrangements and Disclosure of Interests in Other Entities: Transition Guidance (Amendment to IFRS 10, IFRS 11 and IFRS 12). In primo luogo il documento intende chiarire le intenzioni del Board con riferimento alle regole di transizione dell’IFRS 10 Bilancio consolidato. Il documento si propone di modificare l’IFRS 10 per chiarire come un investitore debba rettificare retrospettivamente il/i periodo/i comparativo/i se le conclusioni sul consolidamento non sono le medesime secondo lo IAS 27/SIC 12 e l’IFRS 10 alla “date of initial application”. In aggiunta il Board ha modificato l’IFRS 11 Joint Arrangements e l’IFRS 12 Disclosure of Interest in Other Entities per fornire una simile agevolazione per la presentazione o la modifica 204 delle informazioni comparative relative ai periodi precedenti quello definito “the immediately preceding period” (i.e. il periodo comparativo presentato negli schemi di bilancio). Queste modifiche sono applicabili, unitamente ai principi di riferimento, dagli esercizi che decorrono dal 1° gennaio 2014, a meno di applicazione anticipata. Incertezza nell’uso delle stime La redazione dei prospetti contabili richiede l’effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento; quindi, i risultati che verranno in seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime. In particolare le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima. Fondo svalutazione crediti Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio crediti verso la clientela. La stima del fondo è basata sulle perdite attese da parte della Società, determinate in funzione dell’esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, del monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. Fondo svalutazione magazzino Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte della Società, sia in funzione dell’esperienza passata che dell’andamento atteso nei prezzi degli agrofarmaci nel corso del 2012, in particolare per quei prodotti il cui valore di realizzo è correlato all’andamento del prezzo delle commodities. La crisi economica e finanziaria non ha tuttavia avuto un significativo impatto sulla valutazione delle giacenze di magazzino della Società, sebbene non si possa escludere un deterioramento futuro, al momento non prevedibile, anche per le condizioni di vendita del mercato degli agrofarmaci. Immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l’uso e avviamento Le immobilizzazioni essenzialmente le immateriali spese di non ancora registrazione disponibili sostenute per per l’uso riguardano l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita dei formulati relativi ai principali prodotti proprietari della Società ed i costi di sviluppo di nuovi prodotti (vedi nota n. 3). Di questa voce di bilancio, pari a circa 13,8 milioni di euro, circa il 40% riguarda un prodotto denominato IR6141, commercializzato ancora in un numero limitato di mercati e per volumi non ancora significativi. Conseguentemente nella valutazione della recuperabilità di questa posta di bilancio, effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi dalla vendita dei 205 prodotti relativi, viene sottoposto ad impairment test anche il valore del principio attivo non ancora ammortizzato ed iscritto in bilancio, nella voce “know-how di prodotto”, che, per il prodotto IR6141, è pari a 6 milioni di Euro. Gli Amministratori sulla base del test effettuato, basato sulle stime preliminari 2013-2017, ritenute ragionevoli e realizzabili, non hanno ritenuta necessaria alcuna svalutazione per le immobilizzazioni immateriali. Per quanto riguarda l’avviamento, è da segnalare che la voce di bilancio si riferisce principalmente alle CGU “Rame” e “Formulazioni”. Con riferimento a tali realtà il management ha sviluppato analisi addizionali per verificare la recuperabilità del goodwill. Le considerazioni sviluppate sono descritte nella nota n. 4. Anche per l’avviamento gli Amministratori sulla base del test effettuato, fondato sui flussi di cassa attesi riflessi nelle stime preliminari 2013-2017, non hanno ritenuta necessaria alcuna ulteriore svalutazione. E’ da segnalare che la determinazione del valore recuperabile delle immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l’uso e dell’avviamento richiede discrezionalità ed uso di stime da parte del management, in particolare per quanto riguarda la determinazione del tasso di interesse (WACC) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi, anche alla luce dell’elevata erraticità e variabilità dei tassi di riferimento dei mercati finanziari. Infatti la recuperabilità di tali valori è soggetta al realizzarsi delle previsioni di vendita della Società riflesse nelle stime preliminari 2013-2017, ritenute dagli Amministratori ragionevoli e realizzabili. Conseguentemente non è da escludere che la dinamica futura di vari fattori, tra cui l’evoluzione del difficile contesto economico e finanziario globale, potrebbe richiedere una svalutazione di tali poste di bilancio. Le circostanze e gli eventi che potrebbero determinare tale eventualità saranno costantemente monitorate dal management della Società. Partecipazioni Le partecipazioni in imprese controllate e collegate, per le quali le stime sono utilizzate in maniera rilevante al fine di determinare eventuali svalutazioni e ripristini di valore, sono state attentamente analizzate da parte del management della Società per individuare elementi possibili di impairment, soprattutto alla luce dell’attuale crisi economica e finanziaria mondiale. Imposte anticipate Al 31 dicembre 2012 il bilancio della Società evidenzia imposte anticipate relative a perdite fiscali riportabili a nuovo per circa 3,8 milioni di Euro. Nell’effettuare la verifica di recuperabilità di tali imposte anticipate sono stati presi in considerazione i budget ed i piani della Società. Sebbene questi ultimi presentino assunzioni e previsioni soggette all’incertezza connessa alla loro natura previsionale, gli Amministratori ritengono che i flussi economico-finanziari che si genereranno nei prossimi esercizi siano tali da permettere la recuperabilità di tali valori. Non è tuttavia possibile escludere a priori che 206 un ulteriore inasprimento della crisi finanziaria ed economica ancora in atto potrebbe mettere in discussione i tempi e le modalità previste nelle stime preliminari 2013 - 2017 per la recuperabilità di tali poste di bilancio. CRITERI DI VALUTAZIONE Il bilancio è stato redatto in base al principio del costo ad eccezione delle attività finanziarie detenute per la negoziazione e degli strumenti finanziari derivati, la cui valutazione è stata effettuata in base al fair value. Tale valore rappresenta il corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili. Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali, iscrivibili in bilancio come attività se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad esse associati affluiranno all’impresa e se il loro costo può essere attendibilmente determinato, sono rilevate al costo storico e sono esposte in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. In particolare il costo di un’immobilizzazione materiale, acquistata da terzi o costruita in economia, è comprensivo degli oneri di diretta attribuzione ed include tutti i costi necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per il quale è stato acquisito. Se il pagamento per l’acquisto del bene è differito oltre i normali termini di dilazione del credito, il suo costo è rappresentato dal prezzo per contanti equivalente. Il valore iniziale del bene viene incrementato del valore attuale degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene o di ripristino del sito in cui il bene è dislocato, allorquando esista un’obbligazione legale od implicita in tal senso. A fronte dell’onere capitalizzato verrà quindi rilevata una passività a titolo di fondo rischi. Le spese di manutenzione e riparazione non vengono capitalizzate, ma rilevate nel conto economico dell’esercizio di competenza. I costi sostenuti successivamente all’iscrizione iniziale – migliorie, spese di ammodernamento o di ampliamento, ecc. – sono iscritti nell’attivo se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad essi associati affluiranno all’impresa e se si sostanziano in attività identificabili o se riguardano spese finalizzate ad estendere la vita utile dei beni a cui si riferiscono oppure ad aumentarne la capacità produttiva o anche a migliorare la qualità dei prodotti da essi ottenuti. Qualora invece tali spese siano assimilabili ai costi di manutenzione verranno imputate a conto economico nel momento del sostenimento. L’ammortamento, che inizia quando il bene diviene disponibile per l’uso, è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene. La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di beni è la seguente: - fabbricati: da 19 a 30 anni - impianti e macchinari: da 10 a 11 anni 207 - attrezzature: da 3 a 6 anni - altri beni: da 5 a 6 anni. I terreni, avendo di norma una vita utile illimitata, non sono soggetti ad ammortamento. I pezzi di ricambio e le piccole attrezzature per le manutenzioni sono iscritti come rimanenze di magazzino e rilevati come costo al momento dell’utilizzo. Tuttavia i pezzi di ricambio di rilevante ammontare e le attrezzature in dotazione tenuti a disposizione come scorta (stand-by equipment) sono iscritti come immobilizzazioni quando si prevede che il loro utilizzo duri per più di un esercizio. Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita del bene ed il suo valore d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico alla voce “Perdita di valore delle immobilizzazioni”. Investimenti immobiliari L’investimento immobiliare è una proprietà immobiliare posseduta al fine di percepire canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito. Tale investimento viene rilevato al costo, comprensivo degli oneri accessori all’acquisto, ed è esposto in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. I terreni ed i fabbricati acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono rilevati al valore di mercato, solitamente determinato da una perizia. Immobilizzazioni immateriali Le attività immateriali, capitalizzabili solo se trattasi di attività identificabili che genereranno futuri benefici economici, sono inizialmente iscritte in bilancio al costo di acquisto, maggiorato di eventuali oneri accessori e di quei costi diretti necessari a predisporre l’attività al suo utilizzo. Tuttavia le attività acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al valore equo alla data di acquisizione. Le attività generate internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo e delle spese per l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita di prodotti agrofarmaci, non sono rilevate come attività immateriali. L’attività di sviluppo si concretizza nella traduzione dei ritrovati della ricerca o di altre conoscenze in un programma ben definito per la produzione di nuovi materiali, prodotti o processi. 208 Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende tutti i costi direttamente attribuibili necessari per creare, produrre e preparare l’attività affinché questa sia in grado di operare nel modo inteso dalla direzione aziendale. Per quanto riguarda la capitalizzazione di eventuali oneri finanziari correlati all’attività immateriale, si rimanda a quanto descritto più avanti nel relativo criterio di valutazione. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammontari complessivi degli ammortamenti, calcolati a quote costanti sulla base della vita utile stimata dell’attività, e delle perdite per riduzione di valore accumulati. Tuttavia se un’attività immateriale è caratterizzata da una vita utile indefinita essa non viene ammortizzata, ma sottoposta periodicamente ad un’analisi di congruità al fine di rilevare eventuali perdite di valore. La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di attività con vita utile definita è la seguente: - concessioni e licenze: da 5 a 10 anni - costi di sviluppo di nuovi prodotti: da 5 a 15 anni - autorizzazioni alla vendita (registrazioni) di prodotti agrofarmaci: durata della concessione - know-how di prodotto: 15 anni - know-how di processo: 5 anni - marchi: da 5 a 10 anni - brevetti: durata della tutela giuridica - altre attività (software): 5 anni L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso, ossia quando è nella posizione e nella condizione necessaria perché sia in grado di operare nella maniera intesa dalla direzione aziendale. Il valore contabile delle attività immateriali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Tale valore coincide con il maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, del bene ed il suo valore d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico alla voce “Perdita di valore delle immobilizzazioni”. 209 Costi di ricerca, di sviluppo e di registrazione prodotti I costi di ricerca per la difesa ordinaria dei prodotti e dei processi produttivi ed i costi di ricerca innovativa sono imputati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo, rilevati in bilancio come attività immateriali, si riferiscono a progetti relativi allo sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi), di nuove formulazioni e di nuovi processi produttivi. Quando il progetto di sviluppo risulta concluso e si estrinseca in un processo disponibile per l’utilizzazione economica o in un know-how di prodotto, i costi ad esso relativi vengono riclassificati alla voce “know-how di prodotto” o “know-how di processo” ed ammortizzati in quote costanti in relazione alla loro vita utile attesa. Il termine dell’attività di sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi) coincide con l’ottenimento da parte dell’autorità competente di una dichiarazione di completezza dell’attività svolta (c.d. completeness check). I costi di registrazione dei prodotti si riferiscono a costi interni ed esterni sostenuti per l’ottenimento o il rinnovo dell’autorizzazione alla vendita da parte delle varie autorità locali dei prodotti risultanti dall’attività di sviluppo e/o per l’estensione di tali autorizzazioni ad altre colture o ad altri tipi di impiego del prodotto. Tali costi sono rilevati come attività immateriali tra le “immobilizzazioni in corso” fino al momento dell’ottenimento dell’autorizzazione alla vendita, allorquando vengono riclassificati alla voce “Registrazioni” ed ammortizzati in base alla durata della concessione, che può raggiungere un massimo di dieci anni. Finchè l’attività di sviluppo e/o l’attività di registrazione dei vari prodotti da essa derivanti non vengono completate, con cadenza annuale viene verificata l’eventuale riduzione di valore dei principali progetti in corso di realizzo (c.d. impairment test), secondo le modalità descritte in nota integrativa, con conseguente rilevazione a conto economico dell’eventuale eccedenza iscritta in bilancio. I costi della cosiddetta “difesa straordinaria”, sostenuti per allungare la vita utile, intesa quale periodo di commercializzazione, di prodotti già sul mercato e quindi in grado di generare benefici economici futuri superiori al normale livello di rendimento originariamente attribuito al prodotto, vengono rilevati in bilancio come attività immateriali ed ammortizzati in un periodo che va da un minimo di 5 ad un massimo di 15 anni, sulla base del ciclo di vita del prodotto. Avviamento L’avviamento acquisito a seguito di una acquisizione/aggregazione aziendale è inizialmente valutato al costo, in quanto rappresentante l’eccedenza del costo di acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell’acquirente del valore equo netto riferito ai valori identificabili delle attività e delle passività attuali e potenziali. Dopo l’iniziale iscrizione, l’avviamento viene valutato al costo decrementato delle sole eventuali perdite di valore accumulate. Infatti l’avviamento non viene ammortizzato, ma con cadenza annuale ne viene verificata l’eventuale riduzione di valore (c.d. impairment test), con 210 conseguente rilevazione a conto economico dell’eventuale eccedenza iscritta in bilancio, secondo le modalità illustrate in nota integrativa. Partecipazioni in società controllate, società collegate ed entità a controllo congiunto Le partecipazioni in società controllate, in società collegate e nelle entità a controllo congiunto sono contabilizzate al costo. Il valore contabile delle partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico eccede il valore presumibile di realizzo: in tal caso le partecipazioni vengono svalutate fino a riflettere quest’ultimo valore che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell’attività ed il suo valore d’uso. Attività finanziarie Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al costo - maggiorato degli oneri accessori all’acquisto – che rappresenta il valore equo del corrispettivo pagato. Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, vale a dire alla data in cui la società ha assunto l’impegno di acquisto di tali attività. Successivamente all’iscrizione iniziale, le attività finanziarie sono valutate in relazione alla loro destinazione funzionale sulla base dello schema seguente. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Si tratta di attività finanziarie acquistate con lo scopo di ottenere un profitto dalle fluttuazioni a breve termine del prezzo. Dopo l’iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al fair value con imputazione a conto economico dell’utile o della perdita relativa. In caso di titoli diffusamente negoziati nei mercati regolamentati, il fair value è determinato con riferimento alla quotazione di borsa alla data di chiusura dell’esercizio. Per gli investimenti per i quali non è disponibile una quotazione di mercato, il fair value è determinato in base al valore corrente di mercato di un altro strumento finanziario sostanzialmente analogo oppure è calcolato in base ai flussi finanziari attesi dalle attività nette sottostanti l’investimento. Investimenti posseduti fino a scadenza Sono attività finanziarie non derivate che prevedono pagamenti fissi o determinabili, con una scadenza fissa, che la società ha la ferma intenzione e la capacità di mantenere fino alla scadenza. Dopo l’iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse, che rappresenta il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di eventuali sconti o premi, che vanno ripartiti lungo l’intero periodo di tempo intercorrente fino alla scadenza. 211 Finanziamenti attivi Sono trattati contabilmente secondo quanto previsto per gli “investimenti posseduti fino a scadenza”. Attività finanziarie disponibili per la vendita Accoglie le attività finanziarie non rientranti nelle categorie precedenti. Comprende ad esempio titoli rappresentativi del capitale di rischio acquistati senza l’intento di rivenderli nel breve termine (c.d. partecipazioni in altre imprese) o titoli di stato a lungo termine acquistati per essere mantenuti durevolmente nel patrimonio aziendale, ma senza la volontà di conservarli fino a scadenza. Dopo l’iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al fair value con iscrizione degli utili o delle perdite in una apposita voce del conto economico complessivo fintantoché esse non siano vendute o fino a che non si accerti che esse abbiano subito una perdita di valore: in questo caso gli utili o le perdite fino a quel momento accumulati sono imputati al conto economico separato. Gli investimenti in strumenti rappresentativi del patrimonio netto che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo ed il fair value non può essere determinato in modo affidabile sono valutati al costo. Rimanenze Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo, rappresentato dal normale prezzo di vendita stimato, al netto dei costi di completamento e di vendita. Il costo delle rimanenze può non essere recuperabile se esse sono danneggiate, se sono diventate obsolete, o se i loro prezzi di vendita sono diminuiti: in questo caso le rimanenze sono svalutate fino al valore netto di realizzo sulla base di una valutazione eseguita voce per voce e l’ammontare della svalutazione viene rilevato come costo nell’esercizio in cui la svalutazione viene eseguita. Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è quello del costo medio ponderato, comprensivo delle rimanenze iniziali. Crediti commerciali e altri crediti I crediti commerciali e gli altri crediti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair value del corrispettivo ricevuto nel corso della transazione. Successivamente i crediti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo, mentre i crediti senza scadenza fissa sono valutati al costo. I crediti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi, sono valutati al valore originario. Il fair value dei crediti a lungo termine è stabilito 212 attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come provento finanziario sulla durata del credito fino a scadenza. I crediti sono esposti in bilancio al netto degli accantonamenti per perdita di valore. Tali accantonamenti vengono effettuati quando esiste un’indicazione oggettiva (quale, ad esempio la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che la Società non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni di vendita originali. Il valore contabile del credito è ridotto mediante ricorso ad un apposito fondo. I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica la loro irrecuperabilità. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Le disponibilità liquide comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a vista e a breve termine, ossia con una scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. I mezzi equivalenti rappresentano temporanee eccedenze di disponibilità liquide investite in strumenti finanziari caratterizzati da rendimenti più elevati rispetto ai depositi bancari a vista (es. titoli pubblici) e prontamente liquidabili. Non comprendono gli investimenti temporanei in strumenti di capitale a causa della volatilità e variabilità dei loro valori. Debiti commerciali e altri debiti I debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al valore equo del corrispettivo pagato nel corso della transazione. Successivamente i debiti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo, mentre i debiti senza scadenza fissa sono valutati al costo. I debiti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi, sono valutati al valore originario. Il fair value dei debiti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come onere finanziario sulla durata del debito fino a scadenza. Finanziamenti passivi I finanziamenti passivi sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Conversione delle poste in valuta estera Le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione. Le differenze cambio realizzate nel corso dell’esercizio, in occasione dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera, sono iscritti a conto economico. 213 Alla chiusura dell’esercizio, le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera – costituite da denaro posseduto o da attività e passività da ricevere o pagare in ammontare di denaro fisso e determinabile - sono riconvertite nella valuta funzionale di riferimento al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio, registrando a conto economico l’eventuale differenza cambio rilevata. Le poste non monetarie espresse in valuta estera sono convertite nella moneta funzionale utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione, ovvero il cambio storico originario. Gli elementi non monetari iscritti al fair value sono invece convertiti utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di determinazione di tale valore. Fondi per rischi e oneri Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri, che accolgono passività di tempistica ed importo incerti, sono effettuati quando: - si è di fronte ad un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; - è probabile che sarà necessaria una fuoriuscita di risorse per adempiere all’obbligazione; - può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione. L’importo iscritto come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di chiusura del bilancio. Se l’effetto dell’attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che rifletta la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se opportuno, ai rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Le passività potenziali non sono invece rilevate in bilancio. Benefici per i dipendenti I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a contributi definiti e programmi a benefici definiti. Nei programmi a contributi definiti l’obbligazione dell’impresa è limitata al versamento dei contributi pattuiti con i dipendenti ed è determinata sulla base dei contributi dovuti alla fine del periodo, ridotti degli eventuali importi già corrisposti. Nei programmi a benefici definiti, l’importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali); (c) meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate; (d) dedotto il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano (se esistono) 214 al di fuori delle quali le obbligazioni devono essere estinte direttamente. Con riguardo al metodo del “corridoio”, la Società rileva immediatamente a conto economico tutti gli utili e perdite attuariali derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni del piano. Nei programmi a benefici definiti, il costo imputato a conto economico è pari alla somma algebrica dei seguenti elementi: (a) il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti; (b) gli oneri finanziari derivanti dall’incremento della passività conseguente al trascorrere del tempo; (c) il rendimento atteso delle eventuali attività a servizio del piano; (d) gli utili e le perdite attuariali; (e) il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate; (f) l’effetto di eventuali riduzioni o estinzioni del programma. Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) della Società era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Leasing I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono alla Società tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, comportano la rilevazione del valore del bene locato in contropartita di un debito finanziario verso il locatore per un importo pari al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing, utilizzando per il calcolo il tasso di interesse implicito del contratto. I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi in modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico. Il bene locato viene poi ammortizzato secondo criteri analoghi a quelli utilizzati per i beni di proprietà. I contratti di leasing nei quali invece il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici tipici della proprietà sono classificati come leasing operativi. I pagamenti relativi a tali contratti vengono addebitati a conto economico. Ricavi I ricavi sono valutati al valore corrente del corrispettivo ricevuto o spettante. I ricavi sono riconosciuti nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile. Vendita di beni Il ricavo è riconosciuto quando la Società ha trasferito i rischi e i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e smette di esercitare il solito livello di attività associate con la proprietà nonché l’effettivo controllo sul bene venduto. 215 Prestazione di servizi Il ricavo è rilevato con riferimento allo stadio di completamento dell’operazione alla data di chiusura del bilancio. Quando il risultato della prestazione di servizi non può essere attendibilmente stimato, i ricavi devono essere rilevati solo nella misura in cui i costi rilevati saranno recuperabili. Lo stadio di completamento è determinato attraverso la valutazione del lavoro svolto oppure attraverso la proporzione tra i costi sostenuti ed i costi totali stimati. Interessi Sono rilevati per competenza con un criterio temporale, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Royalties Sono rilevate per competenza, secondo quanto previsto dal contenuto dell’accordo relativo. Dividendi Sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento. Contributi pubblici I contributi pubblici sono rilevati al valore equo quando sussiste la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferite risultino soddisfatte. Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (per esempio contributi in conto esercizio) sono rilevati nella voce “Altri ricavi operativi”, ma ripartiti sistematicamente su differenti esercizi in modo che i ricavi siano commisurati ai costi che essi intendono compensare. Quando invece i contributi sono correlati ad attività (per esempio i contributi in conto impianti o i contributi per attività immateriali in via di sviluppo) sono portati a diretta detrazione del valore contabile dell’attività stessa e quindi vengono rilevati a conto economico come proventi, durante la vita utile del bene ammortizzabile, tramite la riduzione diretta del costo dell’ammortamento. Oneri finanziari Gli oneri finanziari direttamente imputabili all’acquisizione, costruzione o produzione di un bene, che richiede un rilevante periodo di tempo prima di essere disponibile per l’uso, vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell’esercizio in cui essi sono sostenuti. Costi di acquisto di beni e prestazioni di servizi Sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza e si sostanziano in decrementi di benefici economici, che si manifestano sotto forma di flussi finanziari in uscita o di riduzione di valore di attività o di sostenimento di passività. 216 Imposte sul reddito (correnti, anticipate e differite) Le imposte correnti sono determinate sulla base di una realistica previsione degli oneri di imposta da assolvere, in applicazione della normativa fiscale vigente nei singoli Paesi e sono esposte nella voce “Debiti tributari”, al netto degli acconti versati. Qualora gli acconti versati e gli eventuali crediti risultanti da precedenti esercizi risultino superiori alle imposte dovute, il credito netto verso l’Erario viene iscritto nella voce “Crediti tributari”. Sulle differenze temporanee esistenti tra i valori delle attività e delle passività iscritte a bilancio ed i relativi valori fiscali, la Società rileva imposte differite o anticipate. In particolare per tutte le differenze temporanee imponibili viene rilevata contabilmente una passività fiscale differita, a meno che tale passività derivi dalla rilevazione iniziale dell’avviamento. Tale passività è esposta in bilancio alla voce “Imposte differite”. Per tutte le differenze temporanee deducibili, invece, viene rilevata un’attività fiscale differita (imposta anticipata) nella misura in cui è probabile che sarà realizzato reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile. Anche in presenza di perdite fiscali o crediti di imposta riportati a nuovo viene rilevata un’attività fiscale differita nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro capiente. Tale attività è esposta in bilancio alla voce “Imposte anticipate”. Il valore da riportare in bilancio per le imposte anticipate viene riesaminato ad ogni chiusura di esercizio e viene ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali possano rendersi disponibili in futuro in modo da permettere al credito di essere utilizzato. Le attività e le passività fiscali differite devono essere calcolate con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata l’attività o sarà estinta la passività, sulla base delle aliquote fiscali vigenti o di fatto vigenti alla data di chiusura del bilancio. Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico come onere o come provento dell’esercizio. Tuttavia le imposte correnti e quelle differite devono essere addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto o nel prospetto del conto economico complessivo se relative a poste di bilancio iscritte direttamente in tali voci. Cancellazione di un’attività finanziaria La cancellazione di un’attività finanziaria avviene quando la Società non detiene più il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività e questo normalmente avviene quando i diritti specificati nel contratto sono esercitati o quando scadono o quando vengono trasferiti a terzi. Conseguentemente quando risulta che la Società ha mantenuto il controllo dei diritti contrattuali connessi all’attività, quest’ultima non può essere rimossa dallo stato patrimoniale. Questo si verifica essenzialmente: - quando il cedente ha il diritto o l’obbligo di riacquistare l’attività ceduta; - quando il cedente mantiene nella sostanza tutti i rischi e i benefici; 217 - quando il cedente fornisce garanzia per tutti i rischi relativi all’attività ceduta. Al contrario, se il cessionario ha la capacità di ottenere i benefici dell’attività trasferita, ossia è libero di vendere o di impegnare l’intero valore equo dell’attività trasferita, il cedente deve rimuovere l’attività dal suo stato patrimoniale. In caso di cessione, la differenza tra il valore contabile dell’attività trasferita e la sommatoria dei corrispettivi ricevuti e qualsiasi rettifica precedente che rifletta il fair value di quella attività, che è stata accumulata nel patrimonio netto, viene inclusa nel conto economico dell’esercizio. Si segnala che in relazione alla cessione di crediti commerciali pro-soluto a società di factoring, alcuni contratti utilizzati prevedono che l’importo massimo del rischio che il factor assume a fronte dell’eventuale insolvenza del debitore viene regolamentato dal c.d. plafond. Per queste operazioni vengono quindi condotti opportuni test di efficacia al fine di verificare l’avvenuto trasferimento della sostanzialità dei rischi e benefici. Strumenti finanziari derivati Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al valore di mercato (c.d. fair value). Tale valore è determinato con riferimento a quotazioni pubbliche del prezzo dello strumento. Quando un prezzo di mercato quotato non è disponibile, la Società fa riferimento ai valori correnti di mercato di altri strumenti che sono sostanzialmente identici oppure alle valutazioni fornite dagli istituti di credito da cui lo strumento finanziario è stato acquistato. In particolare: - il fair value dei contratti a termine in valuta e delle operazioni di domestic currency swap è calcolato con riferimento ai tassi di cambio a termine attuali per contratti con simile profilo di maturazione; - il fair value dei contratti di swap su tassi di interesse è determinato calcolando il valore attuale differenziale – tasso fisso vs tasso variabile - dei futuri flussi di cassa attesi, tenendo conto delle previste variazioni dei tassi di riferimento; - il valore di mercato dei contratti di acquisto a termine di commodities è determinato con riferimento a valori a termine attuali per contratti con simile profilo di maturazione. Uno strumento finanziario derivato può essere acquistato con finalità di negoziazione o con finalità di copertura. Gli utili o le perdite di valutazione correlati ai derivati acquistati con finalità di negoziazione sono imputati a conto economico. La contabilizzazione dei derivati acquistati con finalità di copertura viene effettuata secondo il c.d. “hedge accounting”, che compensa la rilevazione a conto economico dei derivati con quella delle poste coperte, solo quando i derivati rispondono a criteri specifici. In particolare: 218 - all’inizio della copertura deve sussistere una documentazione formale della relazione di copertura e degli obiettivi aziendali di gestione del rischio e della strategia per effettuare la copertura; - all’inizio della copertura deve esserne verificata l’efficacia nell’ottenere la compensazione dei cambiamenti nel fair value o nei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto; - l’efficacia della copertura deve essere valutata sulla base di un criterio ricorrente e lo strumento derivato deve risultare altamente efficace per tutta la sua durata. Ai fini della contabilizzazione, le operazioni di copertura sono classificate come “coperture del fair value” se sono a fronte del rischio di variazione di mercato dell’attività o della passività sottostante; oppure come “coperture dei flussi finanziari” se sono a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti sia da un’esistente attività o passività sia da un’operazione futura. Per quanto riguarda le coperture del fair value, gli utili e le perdite derivanti dalla rideterminazione del valore di mercato dello strumento derivato sono imputati a conto economico. Per quanto riguarda le coperture dei flussi finanziari, gli utili e le perdite di valutazione dello strumento di copertura sono rilevati a patrimonio netto per la parte efficace, mentre l’eventuale porzione non efficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Nel caso in cui l’oggetto della copertura sia un impegno irrevocabile che comporti il sorgere di un’attività o di una passività, l’utile o la perdita originariamente appostato a patrimonio netto è portato a rettifica del valore al quale è stata iscritta l’attività o la passività nel momento in cui essa è stata rilevata. Per tutte le altre coperture di flussi finanziari, l’utile o la perdita appostato a patrimonio netto è portato a conto economico nello stesso momento in cui l’operazione coperta influenza il conto economico. Se uno strumento finanziario derivato viene acquistato con finalità di copertura e non con finalità speculative, ma non possiede i requisiti sopra elencati per essere contabilizzato secondo il c.d. “hedge accounting”, gli utili o le perdite derivanti dalla variazione del suo valore equo devono essere imputati nel conto economico separato. 219 INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA 1. Immobilizzazioni materiali – 17.149 La composizione ed i movimenti di sintesi delle immobilizzazioni materiali sono descritti nelle tabelle sottostanti: Composizione 31.12.2011 Costo storico Variazione Fondo amm. Valore a bilancio 31.12.2012 Costo storico Valore a bilancio Fondo amm. Terreni 1.055 0 1.055 (2) 1.053 0 1.053 Fabbricati: - beni di proprietà 8.723 (3.735) 4.988 (244) 8.961 (4.217) 4.744 23.933 (15.037) 8.896 (825) 24.934 (16.863) 8.071 (357) 0 23.576 268 0 (14.769) (89) 0 8.807 35 374 (416) (357) 392 24.969 303 (18) (16.578) (54) 374 8.391 898 (764) 134 (58) 885 (809) 76 1.759 606 49 2.414 (1.492) (495) (31) (2.018) 267 111 18 396 131 (7) 8 132 2.029 622 59 2.710 (1.631) (518) (33) (2.182) 398 104 26 528 937 0 937 1.420 2.357 0 2.357 37.603 (21.286) 16.317 832 40.935 (23.786) 17.149 Impianti e macchinari: - beni di proprietà - contributo in conto capitale - beni in leasing finanziario Attrezzature: - beni di proprietà Altri beni: - elaboratori dati - mobili e arredi - autoveicoli Immobilizzazioni in corso e acconti: - beni di proprietà Totale Movimenti Acquisti del periodo Terreni Fabbricati: - beni di proprietà - migliorie su beni terzi Impianti e macchinario: - beni di proprietà - contributo in conto capitale - beni in leasing finanziario Attrezzature: - beni di proprietà Altri beni: - elaboratori dati - mobili e arredi - autoveicoli Immobilizzazioni in corso e acconti: ‘- beni di proprietà Totale Riclassifica- Alienazioni zioni (c.storico) Ammortamento Utilizzo f.do amm.to Variazione totale 0 0 (2) 0 0 (2) 139 0 139 99 0 99 0 0 0 (482) 0 (482) 0 0 0 (244) 0 (244) 620 0 392 1.012 469 0 0 469 (89) 0 0 (89) (1.876) 35 (18) (1.859) 51 0 0 51 (825) 35 374 (416) 7 1 (21) (55) 10 (58) 272 25 13 310 4 1 0 5 (6) (10) (3) (19) (144) (32) (5) (181) 5 9 3 17 131 (7) 8 132 1.994 (574) 0 0 0 1.420 3.462 0 (131) (2.577) 78 832 220 Gli investimenti completati nel periodo si riferiscono, essenzialmente, a progetti di miglioramento degli impianti e di adeguamento della sicurezza dei siti produttivi di Adria, di Aprilia e di Bussi. In particolare, nel corso dell’esercizio, è stato avviato e completato un progetto per modificare l’impianto “granulari” di Aprilia allo scopo di produrre un nuovo formulato per conto terzi; tale investimento ha determinato un incremento della voce “Impianti e macchinario” per 311 migliaia di euro. La voce “Impianti e macchinario – beni in leasing finanziario” si riferisce ad un nuovo tank container utilizzato per il trasporto del principio attivo TFE-M dallo stabilimento del fornitore Solvay Specialty Polymers Italy S.p.A. al sito produttivo di Bussi. In base ad un accordo stipulato in data 23 gennaio 2012, il tank acquistato da Solvay è concesso in locazione, alla Isagro S.p.A., dietro corresponsione di una rata mensile di 12 migliaia di euro per 36 mesi, per l’intera vita tecnica utile del bene. Conseguentemente, sulla base di quanto previsto dai principi contabili IFRIC 4 e IAS 17, tale operazione è stata classificata come leasing finanziario, iscrivendo, tra le immobilizzazioni materiali, il bene al suo fair value. La voce “Immobilizzazioni in corso”, pari a 2.357 migliaia di euro, riguarda, principalmente, interventi di miglioramento degli impianti e di adeguamento della sicurezza dei siti di Adria e di Aprilia, nonché attività di ampliamento della capacità produttiva di alcuni impianti del sito di Novara relativi alla sintesi di principi attivi biologici. Si evidenzia infine che al 31dicembre 2012 non vi sono in essere impegni contrattuali significativi con fornitori terzi. Nella tabella sottostante sono riportati i dati sintetici relativi ai terreni e ai fabbricati di proprietà: ubicazione Tipologia superficie totale superficie coperta metri quadri metri quadri comune di Adria (RO) stabilimento - prodotti rameici 146.965 13.398 comune di Aprilia (LT) stabilimento - prodotti formulati 130.823 29.789 comune di Bussi sul Tirino (PE) stabilimento - prodotto tetraconazolo 3.110 1.000 comune di Novara fabbricato - prodotti biologici 1.634 485 comune di Novara fabbricato - laboratori, serre, uffici 6.677 3.373 comune di San Pietro in Casale (BO) fondo rustico "Cantalupo" 43.611 0 comune di Galliera (BO) fondo rustico "Cantalupo" 96.389 500 2. Investimenti immobiliari – 2.393 La voce riguarda: • un complesso immobiliare, sito nel comune di Novara, costituito da laboratori, serre, uffici, dato in affitto alla controllata Isagro Ricerca S.r.l. (2.241 migliaia di euro); • un fabbricato, sito nel comune di S. Vincenzo di Galliera (Bo), affittato ad uso uffici e laboratori alla controllata Isagro Ricerca S.r.l. (152 migliaia di euro). 221 Gli investimenti in immobili sono stati contabilizzati applicando il metodo del costo, previsto dallo IAS 40. Gli immobili sono ammortizzati in ogni esercizio a quote costanti in relazione alla presunta vita utile stimata in 19 anni. 3. Immobilizzazioni immateriali – 33.400 La composizione ed i movimenti di sintesi dell’esercizio delle immobilizzazioni immateriali sono descritti nelle tabelle sottostanti: Composizione Costo storico Costi di sviluppo prodotti: - fumiganti e SDHI - difesa straordinaria Costi di sviluppo processi Costi di sviluppo nuovi formulati Know-how di prodotto: - fungicida IR 6141 - Remedier - biostimolanti e fumiganti - insetticidi e fungicidi Know-how di processo Brevetti, licenze, marchi e registrazioni Altre: - software - altri Immobilizzazioni in corso e acconti: - registrazioni - altri beni 31.12.2011 Fondo Valore a amm. bilancio Variazione Costo storico 31.12.2012 Fondo amm. Valore a bilancio 0 8.704 8.704 0 (3.613) (3.613) 0 5.091 5.091 1.552 460 2.012 1.552 11.455 13.007 0 (5.904) (5.904) 1.552 5.551 7.103 80 0 80 (80) 0 0 0 0 0 0 57 57 0 57 10.547 784 135 81 11.547 (3.691) (301) (27) (17) (4.036) 6.856 483 108 64 7.511 (703) (52) (27) (6) (788) 10.547 784 135 81 11.547 (4.394) (353) (54) (23) (4.824) 6.153 431 81 58 6.723 1.221 (572) 649 63 1.558 (846) 712 5.999 (2.163) 3.836 2.080 9.143 (3.227) 5.916 1.138 0 1.138 (433) 0 (433) 705 0 705 (55) 0 (55) 1.295 (645) 1.295 (645) 650 0 650 11.312 905 12.217 0 0 0 11.312 905 12.217 927 (905) 22 12.239 0 12.239 0 0 0 12.239 0 12.239 40.906 (10.817) 30.089 3.311 48.846 (15.446) 33.400 222 Movimenti del periodo Costi di sviluppo prodotti: - fumiganti e SDHI - difesa straordinaria Costi di sviluppo processi Costi di sviluppo nuovi formulati Know-how di prodotto: - fungicida IR 6141 - Remedier - biostimolanti e fumiganti - insetticidi e fungicidi Know-how di processo Brevetti, licenze, marchi e registrazioni Altre: - software - altri Immobilizzazioni in corso e acconti: - registrazioni - altri beni Acquisizioni/ Riclassifiche capitalizzazioni e altre variazioni Svalutazioni Cessioni Ammortamenti Variazione totale 1.552 2.751 4.303 0 0 0 0 0 0 0 (2.291) (2.291) 1.552 460 2.012 0 (80) 0 0 (80) 57 0 0 0 57 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (703) (52) (27) (6) (788) (703) (52) (27) (6) (788) 257 80 0 (274) 63 79 3.363 (199) (1.163) 2.080 157 0 157 0 0 0 0 0 0 (212) 0 (212) (55) 0 (55) 3.385 0 3.385 (2.458) (905) (3.363) 0 0 0 0 0 0 927 (905) 22 8.238 0 (199) (4.728) 3.311 Le attività immateriali non ancora disponibili per l’uso includono “costi di sviluppo” sostenuti per l’avvio della fase di sviluppo di nuovi prodotti proprietari, tra cui un fungicida denominato SDHi, per il quale è stato firmato un accordo di co-sviluppo con la società americana FMC Corporation (vedi nota n.25), per 1.552 migliaia di euro, e “immobilizzazioni in corso” relative a spese per le registrazioni sostenute per l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita nei vari Paesi dei formulati relativi ai principali prodotti proprietari per 12.239 migliaia di euro. E’ da segnalare che nel corso dell’esercizio l’ottenimento di nuove autorizzazioni ha comportato la riclassificazione da “immobilizzazioni in corso” a “registrazioni”, con conseguente inizio del periodo di ammortamento, per 2.458 migliaia di euro. La voce “difesa straordinaria”, pari a 5.551 migliaia di euro, si riferisce ai costi sostenuti dalla Società per alcuni prodotti già commercializzati al fine di allungare la loro vita utile, intesa quale periodo di commercializzazione, e comprende in particolare le spese sostenute per ottemperare agli adempimenti richiesti dalle direttive comunitarie. Tale voce riguarda i seguenti prodotti proprietari: - Tetraconazolo 2.558 - Prodotti rameici 2.642 - Altri prodotti 351 La voce “acquisizioni / capitalizzazioni” comprende 158 migliaia di euro relativi alla capitalizzazione di oneri finanziari sostenuti a fronte del nuovo finanziamento a medio223 lungo termine concesso dalla Banca Europea degli Investimenti (B.E.I.), parzialmente erogato nel corso del primo semestre 2012, a supporto di un programma di investimenti in ricerca, innovazione e sviluppo relativo al periodo 2010-2013 (vedi nota n.17). Nel corso dell’esercizio si è proceduto ad effettuare un aggiornamento delle analisi relative allo stato di avanzamento tecnico dei progetti in corso e dei risultati finora ottenuti, da cui sono emerse delle criticità relativamente ad alcuni assets, che si sono dimostrati o non più utilizzabili o antieconomici nella loro prosecuzione per la Società. Conseguentemente si è proceduto ad effettuare, ai sensi dello IAS 38, la completa svalutazione dei costi sostenuti relativamente a tali progetti per un ammontare complessivo di 136 migliaia di euro (vedi nota 34). In relazione all’attività di ricerca e sviluppo effettuata la Società ha ottenuto nei precedenti esercizi la concessione di contributi pubblici in conto capitale, sia nella forma di disponibilità liquide che di crediti d’imposta, che, qualora siano relativi a progetti capitalizzati, vengono registrati a diretta detrazione del valore contabile degli investimenti effettuati. La tabella sottostante evidenzia il valore dei contributi ricevuti in relazione ai vari progetti di investimento: Progetto di ricerca Costo Contributi in conto capitale Valore netto 31.12.2012 Costi di sviluppo prodotti - difesa straordinaria 11.761 306 11.455 11.761 306 11.455 11.324 777 10.547 11.324 777 10.547 9.568 425 9.143 9.568 425 9.143 Know-how di prodotto - fungicida IR 6141 Brevetti, licenze, marchi e registrazioni Immobilizzazioni in corso e acconti: - registrazioni Totale 12.766 527 12.239 12.766 527 12.239 45.419 2.035 43.384 Il valore della voce “brevetti, licenze, marchi, diritti simili e registrazioni”, pari a 5.916 migliaia di euro, risulta così composto: - licenze d’uso di nuovi software 1 - registrazioni e diritti di distribuzione di agrofarmaci 4.731 - marchi e diritti simili 1.184 La voce “software” evidenzia investimenti per 157 migliaia di euro che si riferiscono alla realizzazione o alla personalizzazione di nuovi programmi informatici e all’acquisizione delle relative licenze, sia per l’area amministrativa che per quella logistica. 224 Immobilizzazioni non ancora disponibili per l’uso – impairment test Come previsto dallo IAS 36, la Società procede annualmente alla verifica dell’esistenza di eventuali perdite di valore dei principali prodotti in sviluppo e delle registrazioni in corso di ottenimento (c.d. impairment test) in quanto, pur trattandosi di attività a “vita utile definita”, come il resto delle immobilizzazioni immateriali della Società, non sono tuttavia ancora disponibili per l’uso. E’ da segnalare che la Società sottopone ad impairment test con cadenza annuale anche i valori complessivi del know-how di prodotto e di processo, dei brevetti e delle registrazioni ottenute, classificabili come attività a “vita utile definita”, in quanto strettamente correlati alle attività non ancora disponibili per l’uso, che quindi non sono suscettibili di autonoma valutazione. Qualora poi il prodotto analizzato sia parte di una CGU (cash generating unit) a cui è stata allocata una parte dell’avviamento della società, l’analisi di recuperabilità viene allargata all’intera CGU. Quindi per “prodotti biologici” e “prodotti rameici” si rinvia a quanto indicato nella nota n. 3. La tabella seguente evidenzia i valori contabili delle immobilizzazioni immateriali raggruppati sulla base di quanto sopra descritto: IMMOBILIZZAZIONI A VITA UTILE DEFINITA Immobilizzazioni Immobilizzazioni Totale non ancora già disponibili Valore contabile disponibili per l'uso per l'uso Immobilizzazioni relative all'attività di ricerca e sviluppo: - Kiralaxyl (IR6141) - Tetraconazolo - Prodotti biologici e biostimolanti - Rame - SDHi - Orthosulfamuron (IR5878) - Piretroidi - Fumiganti - Novaluron - Altri 5.400 3.093 1.564 1.330 1.385 0 909 167 0 0 13.848 7.639 5.279 882 3.655 0 4 72 25 1.188 158 18.902 13.039 8.372 2.446 4.985 1.385 4 981 192 1.188 158 32.750 0 0 650 650 650 650 13.848 19.552 33.400 Altre immobilizzazioni immateriali: - Software L’impairment test è stato effettuato confrontando il valore contabile dei vari progetti con il loro valore recuperabile. La determinazione di tale valore è stata eseguita attraverso l’utilizzo del c.d. metodo “Discounted cash flow” che stima il valore d’uso di un’attività sulla base della attualizzazione dei futuri flussi di cassa ad un appropriato tasso, coincidente col costo medio ponderato del capitale (WACC). Di seguito sono indicate le principali ipotesi effettuate nella stima del valore in uso, ai fini della determinazione del relativo valore recuperabile del know-how e delle registrazioni in corso delle molecole IR6141 e Tetraconazolo e del valore recuperabile dei costi di sviluppo relativi al fungicida SDHi, principali prodotti della Società. 225 Ipotesi di business L’analisi è stata effettuata facendo riferimento ad un piano di vendite della Società relativo al periodo 2013-2017. Tale piano si basa su assunzioni ritenute dal management ragionevolmente realizzabili, come confermato dal fatto che – ad eccezione degli impatti connessi a variabili esogene non controllabili rappresentate dai tempi di effettivo ottenimento delle registrazione e dalle variabili climatiche – i dati previsionali pregressi hanno avuto un sostanziale riscontro nella consuntivazione finale. In particolare è da rilevare come, dai piani utilizzati per l’impairment test, l’effetto depressivo sulla redditività determinato dalla siccità, sia stato prudentemente considerato anche nel 2013 e che le ipotesi di sviluppo dei prodotti nel periodo esplicito siano state fissate nel presupposto della prosecuzione della corrente attività di sviluppo e registrativa, senza introduzione di benefici attesi da future azioni di ristrutturazione del management non implementate ad oggi. Tali dati previsionali, quindi, non coincidono con i dati di Piano Industriale della Società e del Gruppo, che includono invece assunzioni di sviluppo del business evolutive ed innovative, come meglio esplicitato nella relazione sulla gestione al paragrafo “status del progetto Isagro: strategia, il 2012, prospettive 2013-2015 e rafforzamento del management”. Orizzonte temporale considerato Ai fini della stima dei flussi di cassa attesi dei vari prodotti, è stato utilizzato un periodo di 15 anni per le molecole di nuova generazione, in linea con la durata media di vita commerciale di un nuovo agrofarmaco, mentre per i prodotti già consolidati sul mercato è stato considerato un orizzonte temporale di 5 anni, trattandosi di assets già da tempo disponibili per l’uso. In particolare, per la molecola IR6141, i flussi di cassa attesi sono stati definiti puntualmente sino al 2026. Relativamente al fungicida SDHi è stato elaborato un piano ad hoc, trattandosi di un nuovo prodotto per il quale è appena iniziata la fase di sviluppo. I flussi di cassa relativi, infatti, sono previsti iniziare nel 2019 (anno in cui è previsto il lancio di tale agrofarmaco) e sono stati stimati in maniera puntuale fino al 2021 e poi mantenuti costanti fino al 2023. Con riferimento alla stima dei flussi di cassa attesi dal Tetraconazolo, gli stessi sono stati determinati in maniera puntale considerando un orizzonte temporale di 5 anni, trattandosi di un immobilizzazione già disponibile per l’uso. Ai fini del calcolo del cosiddetto terminal value è stato utilizzato il c.d. metodo della perpetuità crescente (c.d. formula di Gordon) facendo riferimento ad un cash flow normalizzato calcolato sulla base delle seguenti principali ipotesi: • EBITDA pari a quello dell’ultimo anno; • investimenti pari agli ammortamenti; • variazioni di capitale circolante nulle; • Growth rate assunto pari a zero. 226 Parametri economico-finanziari Di seguito si evidenziano i principali parametri di riferimento: IR6141 e SDHi Tetraconazolo 2% 2% 0,40 0,40 10,1% 9,5% - Inflazione - Struttura finanziaria (Debiti/Assets) - WACC Stima del WACC Ai fini della stima del costo medio ponderato del capitale sono state effettuate le seguenti ipotesi: Costo del Debito Per il costo del debito si è utilizzato il costo medio dei debiti finanziari di Isagro, registrati a consuntivo, pari al 6%. Non vi sono infatti elementi che lascino presupporre una crescita del costo del debito prospettico e si è quindi ritenuto che i valori registrati a consuntivo rappresentino una buona approssimazione dei valori da utilizzare ai fini prospettici. Costo del Capitale proprio Ai fini del calcolo del costo dei mezzi propri si è utilizzato il Capital Asset Pricing Model. Le principali ipotesi alla base dell’applicazione di tale modello sono le seguenti: IR6141 e SDHi Tetraconazolo - un Beta pari a 1,20 1,20 - tasso free-risk 5,3% 5,3% 5,50% 5,50% 2% 1% - premio per il rischio di mercato - un premio per il rischio addizionale pari a In particolare, in linea con i dettami delle linee guida emesse dall’Organismo Italiano di Valutazione, si è fatto riferimento ad un approccio “unconditional” che tende a riflettere il rischio paese nel tasso risk free con le seguenti ipotesi: Risk free rate: assunto pari al tasso di un titolo governativo che rifletta il rischio paese (BTP decennale medio con intervallo di osservazione di 6 mesi); Beta: si tratta del valore specifico della Società, elaborato dalla stessa, che esprime la propria rischiosità rispetto al mercato in funzione del business e del livello di indebitamento; Premio per il rischio di mercato: è stato utilizzato un tasso elaborato da Banca IMI al fine di esprimere il differenziale tra il rendimento atteso di un investimento in azioni rispetto a titoli governativi; 227 Premio per il rischio addizionale: è stato elaborato internamente dalla Società al fine di esprimere il profilo di rischiosità specifico dei vari progetti/molecole in relazione al differente grado di incertezza dei flussi di cassa attesi. Il costo dei mezzi propri è quindi risultato essere pari al 13,9% per la molecola IR6141 e per il fungicida SDHi e del 12,9% per il Tetraconazolo. Pesi dei mezzi propri e del debito Con riferimento ai pesi dei mezzi propri e del debito è stato utilizzato un rapporto medio normalizzato, prevedendo in particolare che il capitale circolante netto venga finanziato dal capitale di terzi mentre gli investimenti in immobilizzazioni da mezzi propri. WACC Sulla base delle suddette ipotesi sono stati determinati i seguenti tassi: IR6141 e SDHi - WACC Tetraconazolo 10,1% 9,5% Dal confronto con i WACC utilizzati nell’esercizio precedente si rileva un incremento medio di 2 punti percentuali. Principali risultati Sulla base dell’impairment test effettuato, basato sulle stime preliminari 2013 – 2017 della Società, opportunamente estese per tener conto del periodo necessario al lancio sul mercato delle molecole di nuove generazione, gli Amministratori non hanno ad oggi riscontrato nessuna perdita di valore e pertanto non hanno ritenuta necessaria alcuna svalutazione. Sensitivity analysis Come richiesto dalle linee guida per gli impairment redatte dall’OIV, la Società ha effettuato un’analisi di sensitività del valore recuperabile dei summenzionati prodotti, analizzando l’effetto di una variazione del tasso di sconto utilizzato per attualizzare i flussi di cassa attesi. Tale analisi è stata effettuata al fine di analizzare gli effetti di un’eventuale maggiore volatilità dei flussi attesi ed in particolare entro che limiti, in termine di tasso di sconto equivalente, il mancato realizzo delle azioni di piano possa inficiare le risultanze del test di impairment. In particolare, l’analisi di sensitività effettuata mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti ai piani aziendali e variando il WACC, non ha mostrato particolari criticità per i prodotti Tetraconazolo ed SDHi, mentre ha evidenziato che un aumento di 180 punti base nel tasso di sconto determinerebbero un eccesso del valore contabile delle spese di knowhow e delle registrazioni del prodotto IR6141. L’esito di tale analisi, letto insieme agli incrementi di WACC ipotizzati rispetto all’esercizio precedente, tende a confortare le risultanze in termini di tenuta del test. 4. Avviamento – 1.631 L’avviamento, acquisito attraverso l’aggregazione di imprese ed allocato in base allo IAS 36 a gruppi di cash generating units (CGU), presenta la seguente ripartizione per unità: 228 - “Rame” – 464 migliaia di euro. - “Formulazioni” – 657 migliaia di euro. - “Prodotti biologici” – 510 migliaia di euro. La seguente tabella descrive le cash generating unit in cui è stato ripartito l’avviamento: - “Rame” - “Formulazioni” - “Prodotti biologici” la CGU fa riferimento al business dei prodotti rameici, della loro produzione presso il sito produttivo di Adria (RO) e della loro commercializzazione a livello mondiale la CGU fa riferimento al business della formulazione di agrofarmaci che viene svolta presso il sito produttivo di Aprilia (LT) la CGU fa riferimento al business dei prodotti biologici, della loro produzione presso il sito produttivo di Novara e della loro commercializzazione a livello mondiale L’avviamento, in osservanza ai principi contabili internazionali, non è soggetto ad ammortamento, bensì ad una verifica annuale volta ad individuare la presenza di eventuali perdite di valore (impairment test), determinabili confrontando il valore contabile dell’unità a cui il goodwill è stato imputato con il valore recuperabile. La determinazione di tale valore è stata eseguita attraverso l’utilizzo del c.d. metodo “Discounted cash flow” che stima il valore d’uso di un’attività sulla base della attualizzazione dei futuri flussi di cassa ad un appropriato tasso, coincidente col costo medio ponderato del capitale (WACC). Alle CGU “Rame” e “Prodotti biologici”, oltre al valore dell’avviamento e agli altri assets già utilizzati, sono stati allocati anche i valori delle relative immobilizzazioni immateriali non ancora disponibili per l’uso, come indicato nella nota n. 2. Di seguito vengono evidenziati i principali parametri utilizzati nella determinazione del valore recuperabile dell’avviamento delle tre CGU. Orizzonte temporale considerato Per la proiezione dei flussi di cassa è stato considerato un arco temporale di 5 anni, corrispondente alle stime preliminari di vendita 2013 – 2017, per tutte le CGU. Tali piani sono soggetti ad incertezze derivanti non solo dalla loro natura previsionale, ma anche dalla presenza di variabili esogene non controllabili (tempi di effettivo ottenimento delle registrazioni e variabili climatiche). Ai fini del calcolo del cosiddetto terminal value è stato utilizzato il c.d. metodo della perpetuità crescente (c.d. formula di Gordon) facendo riferimento ad un cash flow normalizzato calcolato sulla base delle seguenti principali ipotesi: • EBITDA pari a quello dell’ultimo anno; • investimenti pari agli ammortamenti; • variazioni di capitale circolante nulle; • Growth rate assunto pari a zero. 229 Parametri economico-finanziari Di seguito si evidenziano i principali parametri di riferimento: Inflazione Struttura finanziaria (Debiti/Assets) WACC 2% 0,40 9,5% Stima del WACC Ai fini della stima del costo medio ponderato del capitale sono state effettuate le seguenti ipotesi: Costo del debito 6,0% Costo del capitale proprio 12,9% Costo del Debito Per il costo del debito si è utilizzato il costo medio dei debiti finanziari, registrati a consuntivo, di Isagro. Non vi sono infatti elementi che lascino presupporre una crescita del costo del debito prospettico e si è quindi ritenuto che i valori registrati a consuntivo rappresentino una buona approssimazione dei valori da utilizzare ai fini prospettici. Costo del Capitale proprio Ai fini del calcolo del costo dei mezzi propri si è utilizzato il Capital Asset Pricing Model. Le principali ipotesi alla base dell’applicazione di tale modello sono le seguenti: Beta 1,20 Tasso free risk 5,3% Premio per il rischio di mercato 5,50% Premio per il rischio addizionale 1% In particolare, in linea con i dettami delle linee guida emesse dall’Organismo Italiano di Valutazione, si è fatto riferimento ad un approccio “unconditional” che tende a riflettere il rischio paese nel tasso risk free con le seguenti ipotesi: Risk free rate: assunto pari al tasso di un titolo governativo che rifletta il rischio paese (BTP decennale medio con intervallo di osservazione di 6 mesi); Beta: si tratta del valore specifico di Isagro, elaborato dalla stessa, che esprime la propria rischiosità rispetto al mercato in funzione del business e del livello di indebitamento; Premio per il rischio di mercato: è stato utilizzato un tasso elaborato da Banca IMI al fine di esprimere il differenziale tra il rendimento atteso di un investimento in azioni rispetto a titoli governativi. Premio per il rischio addizionale: è stato elaborato internamente dalla Società al fine di esprimere il profilo di rischiosità specifico delle varie CGU in relazione al differente grado di incertezza dei flussi di cassa attesi. 230 Pesi dei mezzi propri e del debito Con riferimento ai pesi dei mezzi propri e del debito è stata utilizzata una struttura finanziaria media normalizzata, prevedendo in particolare che il capitale circolante netto venga finanziato dal capitale di terzi mentre gli investimenti in immobilizzazioni da mezzi propri. WACC Sulla base delle suddette ipotesi è stato determinato un tasso del 9,5%; dal confronto con il WACC utilizzato nell’esercizio precedente si rileva un incremento medio di circa 2 punti percentuali Principali risultati Sulla base degli impairment test effettuati, basati sulle stime preliminari 2013 – 2017 della Società, gli Amministratori non hanno ad oggi riscontrato nessuna perdita di valore per gli assets delle varie CGU (avviamento, immobilizzazioni immateriali e materiali) e pertanto non hanno ritenuto necessaria alcuna svalutazione. Sensitivity analysis Come richiesto dalle linee guida per gli impairment redatte dall’OIV, il Gruppo ha effettuato un’analisi di sensitività del valore recuperabile degli avviamenti delle summenzionate CGU, analizzando l’effetto di una variazione del tasso di sconto utilizzato per attualizzare i flussi di cassa attesi. Tale analisi è stata effettuata al fine di analizzare gli effetti di un’eventuale maggiore volatilità dei flussi attesi ed in particolare entro che limiti, in termine di tasso di sconto equivalente, il mancato realizzo delle azioni di piano possa inficiare le risultanze del test di impairment. In particolare, l’analisi di sensitività effettuata mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti ai piani aziendali e variando il WACC, non ha mostrato alcuna criticità per le CGU “Formulazioni” e “Prodotti biologici”, mentre ha evidenziato che un aumento di 180 punti base nel tasso di sconto determinerebbe un eccesso del valore contabile della CGU “Rame”. L’esito di tale analisi, letto insieme agli incrementi di WACC ipotizzati rispetto all’esercizio precedente, tende a confortare le risultanze in termini di tenuta del test. E’ da segnalare infine che la determinazione del valore recuperabile delle varie CGU e delle immobilizzazioni immateriali di cui al paragrafo precedente richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management, in particolare per quanto riguarda la determinazione del tasso di interesse (WACC) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi, anche alla luce dell’elevata erraticità e variabilità dei tassi di riferimento dei mercati finanziari, generata dall’attuale crisi economica e finanziaria internazionale. Conseguentemente non è da escludere che la dinamica futura di vari fattori, tra cui l’evoluzione del difficile contesto economico e finanziario globale, potrebbe richiedere una svalutazione del valore degli avviamenti e delle immobilizzazioni immateriali. Le 231 circostanze e gli eventi che potrebbero determinare tale eventualità saranno costantemente monitorati dalla Società. 5. Partecipazioni - 42.190 La voce accoglie partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint-venture assimilabili ad investimenti duraturi operati prevalentemente per motivi strategici. La composizione e l’analisi dei movimenti delle partecipazioni sono descritte nella tabella sottostante: Partecipazioni Costo storico Società controllate: * ISAGRO RICERCA SRL * ISAGRO HELLAS LTD * ISAGRO AUSTRALIA PTY LTD * ISAGRO ESPANA SL * ISAGRO ASIA AGROCHEMICALS PVT LTD * ISAGRO USA INC * ISAGRO BRASIL LTDA * ISAGRO ARGENTINA LIMITADA SRL * ISAGRO SOUTH AFRICA PTY LTD * ISAGRO COLOMBIA SAS (già Barpen SAS) * ISAGRO SHANGHAI CO LTD * ISAGRO CHILE LTDA Società collegate e joint ventures: * ISAGRO SIPCAM INTERNATIONAL SRL IN LIQUIDAZIONE * ISEM SRL * SIAMER SRL - IN LIQUIDAZIONE * REIVER INTERNATIONAL SA * ARTERRA BIOSCIENCE SRL Totale 39 24 191 1.000 15.109 1.175 527 102 27 3.622 166 18 22.000 Svalutazioni cumulate Valore Movimenti del periodo al Acquisizioni/ Svalutazioni Variazione 31.12.2011 sottoscrizioni Estinzioni totale 0 0 (178) Valore al 31.12.2012 0 0 0 (82) (21) 0 0 (17) (298) 39 24 13 1.000 15.109 1.175 527 20 6 3.622 166 1 21.702 0 0 0 0 0 0 0 28 18 0 0 9 55 0 0 (13) 0 0 0 0 (21) (15) 0 0 (5) (54) 0 0 (13) 0 0 0 0 7 3 0 0 4 1 39 24 0 1.000 15.109 1.175 527 27 9 3.622 166 5 21.703 1.503 20.360 255 78 127 22.323 (966) 0 (255) (78) 0 (1.299) 537 20.360 0 0 127 21.024 0 0 0 0 0 0 (537) 0 0 0 0 (537) (537) 0 0 0 0 (537) 0 20.360 0 0 127 20.487 44.323 (1.597) 42.726 55 (591) (536) 42.190 Le “sottoscrizioni/acquisizioni” di periodo, pari a 55 migliaia di euro, si riferiscono principalmente alle seguenti operazioni: Isagro Argentina Limitada Srl Versamento del 05 luglio 2012 per aumento del capitale sociale di Pesos Argentini 168.740,00. 28 Isagro South Africa Versamento del 22 ottobre 2012 per aumento del capitale sociale di Zar 200.000,00. 18 Isagro Chile Ltda Versamento del 5 luglio 2012 per aumento del capitale sociale di Pesos Cileni 5.903.000. 9 Nel corso dell’esercizio si è provveduto inoltre allo stralcio della partecipazione della joint-venture Isagro Sipcam International S.r.l in Liquidazione per estinzione della società, 232 a seguito della conclusione della procedura di liquidazione, avvenuta in data 18 ottobre 2012. In particolare si è provveduto alla chiusura della partecipazione iscritta per 537 migliaia di euro, a fronte dei debiti verso la ex joint venture pari a 501 migliaia di euro e di crediti derivanti dal piano di riparto di liquidazione per un totale di 39 migliaia di euro. L’operazione nel suo complesso ha generato una sopravvenienza attiva di 3 migliaia di euro iscritta alla voce “proventi e oneri da partecipazioni”. La voce “svalutazione e estinzioni in società controllate” accoglie il valore relativo alle svalutazioni per l’allineamento del valore di carico di alcune partecipazioni al loro patrimonio netto (54 migliaia di euro ). La tabella sottostante mette in evidenza le differenze tra le quote di patrimonio netto delle controllate, delle collegate e joint-venture con il relativo valore di carico. Elenco delle partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures Patrimonio Utile Patrimonio Quota di Quota di Valore netto (Perdite) netto Partecipazione di carico ante risultato dell’esercizio Totale % patrimonio netto della Società Società controllate: Isagro Ricerca S.r.l. – Milano Capitale sociale Euro 30.000 Isagro Hellas Ltd. – Moschato Capitale sociale Euro 18.000 Isagro Australia Pty Ltd – Sydney Capitale sociale Aud. 315.000 (euro 247.797) 32 77 109 100% 109 39 53 (7) 46 100% 46 24 13 (14) (1) 100% (1) 0 402 236 638 100% 638 1.000 18.930 3.108 22.038 100% 22.038 15.109 1.608 966 2.574 100% 2.574 1.175 656 50 706 99% 699 527 46 (17) 29 95% 27 27 Isagro Espana S.L. – Madrid Capitale sociale Euro 120.200 Isagro Asia Agro Ltd. – Mumbai (1) Capitale sociale Rupie 160.029.000 (Euro 2.205.471) Isagro U.S.A. Inc. – Wilmington Capitale sociale USD 1.500.000 (Euro 1.136.880) Isagro Brasil Ltda – Sao Paolo Capitale sociale Real 1.307.210 (euro 483.507) Isagro Argentina Limitada S.r.l. – Buenos Aires Capitale sociale Pesos Argentini 665.070 (Euro 102.533) 233 Isagro South Africa Johannesburg Capitale Sociale Rand 471.000 (Euro 42.156) Isagro Colombia S.A.S. (già Barpen International S.A.S.) Capitale sociale Pesos Colombiani 362.654.120 (Euro 155.563) Isagro (Shanghai) Chemical trading Co. Ltd. - Shanghai Capitale sociale Yuan Cinesi 1.609.547 (Euro 195.792) 25 (16) 9 100% 9 9 1.037 259 1.296 99,99% 1.296 3.622 120 (19) 101 100% 101 166 10 (5) 5 90% 5 5 39.975 (3.047) 36.928 50% 18.464 20.360 445 1 446 22% 98 127 Isagro Chile Ltda - Santiago Capitale sociale Pesos 21.358.760 (Euro 33.810) Società collegate e joint ventures: ISEM S.r.l.Milano Capitale sociale Euro 5.000.000 Arterra Bioscience s.r.l. - Napoli Capitale sociale Euro 250.428 42.190 Per le società estere i valori indicati in euro, limitatamente ai Patrimoni netti civilistici, sono stati valorizzati al cambio al 31.12.2012. ($ AUD =1,2712 - PESOS COLOMBIA =2331,23 – RUPIA =72,56 - $ USD=1,3194 – REAL =2,7036 -PESOS ARGENTINA =6,48641 - RAND = 11,1727 – CNY =8,2207 – PESOS CHILE =631,729) La differenza tra valore di carico e quota di patrimonio netto della controllata Isagro Espana S.L. è riconducibile principalmente alla distribuzione dei dividendi alla Capogruppo avvenuta nel 2012 per un valore pari a 200 migliaia di euro. Il maggior valore di iscrizione delle società Isagro Colombia SAS (già Barpen International SAS) ed ISEM S.r.l. tiene conto dell’avviamento riconosciuto al momento dell’acquisizione. Come previsto dallo IAS 36, la Società procede annualmente alla verifica dell’esistenza di eventuali perdite di valore di quelle partecipazioni il cui valore contabile di iscrizione in bilancio sia superiore al valore contabile dell’attivo netto della partecipata (impairment test). Tale test è stato effettuato confrontando il valore contabile delle partecipazioni con il loro valore recuperabile. La determinazione di tale valore è stata eseguita attraverso l’utilizzo del c.d. metodo “Discounted cash flow” che 234 stima il valore d’uso di un’attività sulla base della attualizzazione dei futuri flussi di cassa ad un appropriato tasso, coincidente col costo medio ponderato del capitale (WACC). Di seguito vengono evidenziati i principali parametri utilizzati nella determinazione del valore recuperabile delle summenzionate partecipazioni. Orizzonte temporale considerato Per la proiezione dei flussi di cassa sono stati considerati i Business plan delle società. Tali piani si basano su assunzioni ritenute dal management ragionevolmente realizzabili, come confermato dal fatto che – ad eccezione degli impatti connessi a variabili esogene non controllabili rappresentate dai tempi di effettivo ottenimento delle registrazione e dalle variabili climatiche – i dati previsionali pregressi, come già illustrato nelle nota n. 2 cui si rimanda per un approfondimento delle modalità di elaborazione dei piani stessi, hanno avuto un sostanziale riscontro nella consuntivazione finale. Ai fini del calcolo del cosiddetto terminal value è stato utilizzato il c.d. metodo della perpetuità crescente (c.d. formula di Gordon) facendo riferimento ad un cash flow normalizzato calcolato sulla base delle seguenti principali ipotesi: • EBITDA pari a quello dell’ultimo anno; • investimenti pari agli ammortamenti; • variazioni di capitale circolante nulle; • Growth rate assunto pari a zero. Parametri economico-finanziari Di seguito si evidenziano i principali parametri di riferimento: Isagro Colombia ISEM S.r.l. S.A.S. Struttura finanziaria (Debiti/Assets) WACC 0,60 0,33 9,7% 12% Stima del WACC Ai fini della stima del costo medio ponderato del capitale sono state effettuate le seguenti ipotesi: Isagro Colombia ISEM S.r.l. S.A.S. Costo del debito 8,5% 6,0% Costo del capitale proprio 15,8% 15,9% Costo del Debito Per il costo del debito si è utilizzato il costo medio dei debiti finanziari, registrati a consuntivo, dalle controllate. Non vi sono infatti elementi che lascino presupporre una crescita del costo del debito prospettico e si è quindi ritenuto che i valori registrati a consuntivo rappresentino una buona approssimazione dei valori da utilizzare ai fini prospettici. 235 Costo del Capitale proprio Ai fini del calcolo del costo dei mezzi propri si è utilizzato il Capital Asset Pricing Model. Le principali ipotesi alla base dell’applicazione di tale modello sono le seguenti: Isagro Colombia ISEM S.r.l. S.A.S. Beta 1,20 1,20 Tasso free risk 5,0% 5,3% Premio per il rischio di mercato 9,0% 5,50% Premio per il rischio addizionale - 4% In particolare, in linea con i dettami delle linee guida emesse dall’Organismo Italiano di Valutazione, si è fatto riferimento ad un approccio “unconditional” che tende a riflettere il rischio paese nel tasso risk free con le seguenti ipotesi: Risk free rate: assunto pari al tasso di un titolo governativo che rifletta il rischio paese (BTP decennale medio con intervallo di osservazione di 6 mesi per ISEM S.r.l. e titoli governativi aventi caratteristiche similari per Isagro Colombia S.A.S.); Beta: si tratta del valore specifico del Gruppo Isagro, elaborato dallo stesso, che esprime la propria rischiosità rispetto al mercato in funzione del business e del livello di indebitamento del Gruppo; Premio per il rischio di mercato: è stato utilizzato un tasso elaborato da Banca IMI al fine di esprimere il differenziale tra il rendimento atteso di un investimento in azioni rispetto a titoli governativi. Premio per il rischio addizionale: è stato elaborato internamente da Isagro al fine di esprimere il profilo di rischiosità specifico delle varie partecipate in relazione al differente grado di incertezza dei flussi di cassa attesi. Pesi dei mezzi propri e del debito Con riferimento ai pesi dei mezzi propri e del debito è stata utilizzata una struttura finanziaria media normalizzata, prevedendo in particolare che il capitale circolante netto venga finanziato dal capitale di terzi mentre gli investimenti in immobilizzazioni da mezzi propri. WACC Sulla base delle suddette ipotesi sono stati determinati i seguenti tassi: Isagro Colombia ISEM S.r.l. S.A.S. WACC 9,7% 12% Principali risultati Sulla base degli impairment test effettuati, basati sui Business plan delle due società, gli Amministratori non hanno ad oggi riscontrato nessuna perdita di valore e pertanto non hanno ritenuto necessaria alcuna svalutazione. Sensitivity analysis Come richiesto dalle linee guida per gli impairment redatte dall’OIV, la Società ha effettuato un’analisi di sensitività del valore recuperabile delle summenzionate 236 partecipazioni, analizzando l’effetto di una variazione del tasso di sconto utilizzato per attualizzare i flussi di cassa attesi. Tale analisi è stata effettuata al fine di analizzare gli effetti di un’eventuale maggiore volatilità dei flussi attesi ed in particolare entro che limiti, in termine di tasso di sconto equivalente, il mancato realizzo delle azioni di piano possa inficiare le risultanze del test di impairment. In particolare, l’analisi di sensitività effettuata mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti ai piani aziendali e variando il WACC, ha evidenziato che un aumento di 180 punti base nel tasso di sconto determinerebbe un eccesso del valore contabile della partecipazione in Isagro Colombia S.A.S. ed un aumento di 40 punti base nel tasso di sconto determinerebbe un eccesso di valore contabile della partecipazione in ISEM S.r.l.. L’esito di tale analisi tende a confortare le risultanze in termini di tenuta del test. 6. Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti – 4.133 Composizione Crediti finanziari non correnti: - verso joint ventures - Isem s.r.l. - verso terzi - Semag S.r.l. ora Isam S.r.l. - Sipcam UPL Brasil S.A.(già Sipacam Isagro Brasil S.A.) Totale Crediti finanziari non correnti Altre attività finanziarie non correnti: - depositi vincolati Totale Altre attività finanziarie non correnti Totale Valori a bilancio 31.12.2011 Variazioni del periodo Incrementi/ Rivalutazioni/ decrementi Riclassificazioni svalutaizoni cambi Variazione totale Valori a bilancio 31.12.2012 1.158 100 0 0 100 1.258 38 386 1.582 (38) (386) (324) 227 0 227 (227) 0 (227) (38) (386) (324) 0 0 1.258 0 0 2.875 2.875 0 0 0 0 2.875 2.875 2.875 2.875 1.582 2.551 227 (227) 2.551 4.133 La voce presenta un incremento totale di 2.551 migliaia di euro essenzialmente dovuto alla costituzione di un deposito vincolato di 2.875 migliaia di euro, presso BNL – Gruppo BNP Paribas. sul quale maturano interessi al tasso dello 0,71%, a garanzia degli affidamenti complessivi rilasciati dalla banca stessa alla Isagro S.p.A. (vedi nota 17). In particolare: . il credito verso la joint venture Isem S.r.l di 1.258 migliaia di euro rappresenta la quota a medio lungo termine di un finanziamento, erogato negli anni 2011 e 2012, per un totale di 2.320 migliaia di euro con scadenza 30 novembre 2014, che matura interessi al tasso Euribor a tre mesi maggiorato di uno spread di 4 punti percentuali. Per l’anno 2012 il tasso medio di interesse è risultato pari al 4,69%; . la variazione intervenuta alla voce “crediti verso terzi Semag S.rl. ora Isam S.r.l.” accoglie la riclassificazione del credito netto iscritto precedentemente alla voce “Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti “ per 227 migliaia di euro e la successiva estinzione totale del credito mediante parziale incasso (38 migliaia di euro) e passaggio a perdite, a seguito della transazione avvenuta in data 21 dicembre 2012; . il credito iscritto, nel precedente esercizio, alla voce “crediti verso terzi Sipcam UPL Brasil S.A. (già Sipcam Isagro Brasil S.A.)” per 386 migliaia di euro, risulta interamente incassato. 237 7. Crediti e altre attività non correnti – 884 Valori a bilancio 31.12.2011 Composizione Crediti e altre attività non correnti: - depositi cauzionali - cessione quote Isam - altri Totale Incrementi/ decrementi Valori a bilancio 31.12.2012 1 (367) (53) (419) 44 840 0 884 43 1.207 53 1.303 La voce “cessione quote Isam” si riferisce al valore attuale residuo del credito derivante dalla cessione della partecipazione pari al 41% del capitale sociale di Isam S.r.l. alla Semag S.r.l. (ora Isam S.r.l.), avvenuta nell’esercizio 2006. In data 21 dicembre 2012 le parti si sono accordate per un nuovo piano di rientro del credito residuo di 1.031 migliaia di euro, che si concluderà entro il 30 settembre 2015. Il residuo credito al 31 dicembre 2012 di 881 migliaia di euro, al netto della prima rata di 150 migliaia di euro incassata in pari data, è stato attualizzato al tasso di interesse previsto nel contratto (3,53% annuo). Tale voce è inoltre comprensiva della quota incassata in data 18 gennaio 2013, di 383 migliaia di euro. Il credito risulta garantito da ipoteche su immobili e fidejussioni rilasciate dai soci della Isam S.r.l.. 8. Imposte anticipate e differite – 3.496 Imposte anticipate – 4.946 Imposte differite – 1.450 Variazioni del periodo Valori a bilancio 31.12.2011 Riclassificazioni Altre variazioni Accantonamenti Utilizzi Variazione Valori a bilancio 31.12.2012 5.172 (13) (14) 431 (630) (226) 4.946 Imposte differite (1.667) 0 0 (21) 238 217 (1.450) Totale 3.505 (13) (14) 410 (392) (9) 3.496 Composizione Imposte anticipate La tabella sottostante dettaglia le differenze temporanee tra imponibile fiscale e reddito civilistico che hanno comportato la rilevazione di imposte anticipate e differite. Differenze temporanee Imp. Anticipate/differite 31.12.2011 Imponibile Altre Variazioni Imp. Anticipate/differite 31.12.2012 Passaggi a conto economico Imposta Imponibile Imposta Altre variazioni Utilizzi Accantonamenti Imponibile Imposta Imposte anticipate: - perdita fiscale - acc.ti fondi tassati - contributi R&D IR 6141 - allineamento cambi fine anno attività/passività in valuta - altre Totale imposte anticipate 13.888 3.819 (47) (13) (14) 0 0 13.789 3.792 2.447 750 0 0 0 (592) 409 1.871 567 505 158 0 0 0 (16) 0 453 142 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.523 445 0 0 0 (22) 22 1.522 445 18.363 5.172 (47) (13) (14) (630) 431 17.635 4.946 238 Imposte differite: - amm.ti fiscali - allineamento cambi fine anno attività/passività in valuta - interessi di mora - accantonamenti fiscali - altre Totale imposte differite Totale 4.208 1.324 0 0 0 (1) 0 4.193 1.323 826 227 0 0 0 (227) 21 78 21 0 0 0 0 0 0 0 0 0 230 63 0 0 0 (10) 0 189 53 192 53 0 0 0 0 0 192 53 5.456 1.667 0 0 0 (238) 21 4.652 1.450 12.907 3.505 (47) (13) (14) (392) 410 12.983 3.496 In particolare, la voce “Imposte anticipate” comprende 142 migliaia di euro relativi all’effetto fiscale sui contributi a fondo perduto del progetto di sviluppo IR 6141, che, secondo la normativa fiscale, vengono tassati per cassa anziché per competenza, 3.792 migliaia di euro relativi alle perdite fiscali degli anni 2007- 2008 – 2011 - e 567 migliaia di euro relativi agli accantonamenti ai fondi tassati. In particolare questi ultimi si riferiscono al fondo svalutazione magazzino (162 migliaia di euro), al fondo distruzione merci (90 migliaia di euro), al fondo svalutazione crediti (51 migliaia di euro), al fondo premio partecipazione (97 miglia di euro) e al fondo rischi per cause ambientali e legali (167 migliaia di euro). Nell’effettuare la verifica di recuperabilità delle imposte anticipate relative alle perdite fiscali sono state prese in considerazione le stime preliminari 2013 - 2017 della Società. Sebbene queste ultime presentino assunzioni e previsioni soggette all’incertezza connessa alla loro natura, gli Amministratori ritengono che i flussi economico-finanziari che si genereranno nei prossimi esercizi siano tali da permettere la recuperabilità di tali valori. In particolare, nell’effettuare la verifica di recuperabilità si è tenuto conto, oltre che delle stime preliminari 2013 - 2017 della Società come sopra descritto, anche della nuova normativa fiscale, che ne consente l’utilizzo senza limiti di tempo, anche se con un vincolo di utilizzo di carattere quantitativo. Infatti la perdita realizzata potrà essere computata in diminuzione del reddito dei periodi d’imposta successivi in misura non superiore all’80% del reddito imponibile di ciascuno di essi. Si precisa, tuttavia, che prudenzialmente non sono state stanziate imposte anticipate per 709 e 258 migliaia di euro, relativamente alle perdite fiscali 2012 e ad oneri finanziari non deducibili, nonostante, come sopra descitto, la norma fiscale ne consenta il recupero in un periodo illimitato di tempo. La voce “Imposte differite” riguarda, per 1.323 migliaia di euro, il disallineamento tra ammortamento civilistico e ammortamento fiscale di beni materiali e immateriali. In particolare tale posta comprende 1.198 migliaia di euro relativi agli ammortamenti dei costi di sviluppo (IR 6141). La voce “Altre variazioni” accoglie l’utilizzo dello stanziamento di imposte anticipate, relative all’ammortamento dell’avviamento per l’anno 2011, il cui valore è stato trasferito alla voce “crediti tributari” quale credito d’imposta derivante dalla trasformazione delle attività per imposte anticipate iscritte in bilancio ( art. 2- c.55 D.L.255/2010; art.9 D.L. 201/2011), come risulta dalla dichiarazione mod.Unico 2012. 239 Le imposte anticipate e le imposte differite comprendono rispettivamente 4.363 migliaia di euro e 1.377 migliaia di euro utilizzabili oltre l’esercizio successivo. 9. Rimanenze – 30.759 Composizione Materie prime, sussidiarie e di consumo -Materiali di consumo -Materie prime e imballi Prodotti finiti e merci Fondo sval. magazzino Totale Valori a bilancio 31.12.2011 Variazioni del periodo Svalutazioni/ Utilizzo acc.ti al fondo fondo svalutazione svalutazione magazzino magazzino Aumenti/ diminuzioni Variazione totale Valori a bilancio 31.12.2012 1.478 8.088 9.566 45 331 376 0 0 0 0 0 0 45 331 376 1.523 8.419 9.942 17.866 17.866 3.466 3.466 0 0 0 0 3.466 3.466 21.332 21.332 27.432 3.842 0 0 3.842 31.274 (313) 0 (300) 98 (202) (515) 27.119 3.842 (300) 98 3.640 30.759 Il valore delle rimanenze presenta un incremento netto di periodo pari a 3.640 migliaia di euro, determinatosi quale differenza tra l’aumento del valore delle giacenze per 3.842 migliaia di euro e l’incremento netto del fondo adeguamento giacenze di 202 migliaia di euro. L’incremento del valore delle rimanenze risulta particolarmente influenzato dalle minori vendite di prodotti a base di tetraconazolo e prodotti a base rameica, sui mercati europei e del nord America, a causa di estesi fenomeni di siccità. In conseguenza di tale calo gli acquisti di materie prime e produzioni dell’ultimo semestre dell’anno hanno determinato maggiori giacenze a stock di prodotti a base di tetraconazolo e prodotti rameici, la cui vendita e utilizzo per la produzione, è prevista nel primo semestre del 2013. Il valore delle rimanenze iscritto in bilancio è al netto del fondo adeguamento valutazione giacenze per un importo di 515 migliaia di euro, relativo a merci obsolete o da rilavorare. Il fondo, il cui valore al 31 dicembre 2011 ammontava a 313 migliaia di euro, è stato utilizzato nel corso dell’esercizio, a fronte di prodotti obsoleti non idonei, per 98 migliaia di euro ed incrementato di 300 migliaia di euro per accantonamenti del periodo. 10. Crediti commerciali – 34.346 I crediti presentano un decremento, rispetto al precedente esercizio, di 5.137 migliaia di euro essenzialmente dovuto ad una serie di operazioni di cessione di crediti pro-soluto di circa 10.000 migliaia di euro, effettuate principalmente nel secondo semestre dell’anno. L’aumento del fatturato per vendite di agrofarmaci sui mercati esteri ha solo parzialmente compensato il suddetto decremento. La composizione e la movimentazione della voce sono esposte nelle tabelle sottostanti. 240 In particolare i crediti verso clienti extragruppo ammontano a 27.881 migliaia di euro (34.674 migliaia di euro al 31 dicembre 2011) e sono stati iscritti in bilancio per 26.587 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione crediti pari a 700 migliaia di euro e del fondo svalutazione crediti per interessi di mora di 594 migliaia di euro. Per quanto riguarda l’ammontare dei crediti commerciali verso le parti correlate si rimanda alla nota n. 40. Variazioni del periodo Valori a bilancio 31.12.2011 Svalutazioni dirette/ acc.ti a f.di svalut. Accensioni/ Rimborsi Utilizzi dei fondi svalutazione Variazione totale Valori a bilancio 31.12.2012 Clienti italiani terzi 9.507 (7.356) (402) 0 (7.758) 1.749 Clienti esteri terzi 25.167 34.674 1.134 (6.222) (169) (571) 0 0 965 (6.793) 26.132 27.881 (671) (587) (1.258) 0 0 0 (470) (143) (613) 441 136 577 (29) (7) (36) (700) (594) (1.294) 33.416 (6.222) (1.184) 577 (6.829) 26.587 5.901 1.699 0 0 1.699 7.600 166 (7) 0 0 (7) 159 39.483 (4.530) (1.184) 577 (5.137) 34.346 Meno - f.do sval. crediti - f.do sval. crediti int.mora Totale clienti terzi Imprese controllate e controllanti Imprese collegate e joint ventures Totale Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei crediti di natura commerciale verso clienti, società controllate, collegate e joint-ventures: . Italia . Altri paesi d’Europa . Asia Centrale e Oceania . Americhe . Far East . Middle East . Africa Crediti lordi Fdi sv.crediti Crediti netti 1.908 6.883 609 23.074 1.868 332 966 35.640 (1.294) 34.346 La scadenza media contrattuale dei crediti commerciali è la seguente: - Italia 150 giorni - Estero 120 giorni La tabella sottostante illustra l’analisi dei crediti commerciali scaduti ma non svalutati: A scadere Al 31 dicembre 2012 30.651 < 30 giorni 2.381 Al 31 dicembre 2011 36.435 373 Scaduti non svalutati 31-60 61-90 91-120 189 2 81 631 9 188 >120 1.042 Totale crediti 34.346 1.847 39.483 I crediti commerciali “a scadere” sono esigibili entro l’esercizio successivo. Si segnala che fra i crediti commerciali “a scadere” non vi sono crediti le cui condizioni commerciali sono state rinegoziate e che altrimenti sarebbero stati inclusi fra i “crediti scaduti e non svalutati”. 241 11. Altre attività e crediti diversi correnti – 4.882 Valori a bilancio 31.12.2011 Composizione Crediti verso società controllate Crediti verso società collegate e joint ventures Crediti verso società controllanti Variazione totale Valori a bilancio 31.12.2012 1.243 346 34 701 (44) (19) 1.944 302 15 385 5 46 22 451 493 622 2.024 0 (5) (44) 6 (183) 1.021 (294) 501 385 0 2 28 268 1.514 328 2.525 Totale crediti 3.647 1.139 4.786 Risconti attivi 128 (32) 96 3.775 1.107 4.882 Crediti verso terzi per: - contributi - royalties - anticipi a fornitori e debitori - personale dipendente - indennizzi - erario per I.V.A. e altre imposte - altre prestazioni Totale I crediti verso imprese controllate pari a 1.944 migliaia di euro riguardano essenzialmente: - crediti v/Isagro Ricerca S.r.l. per 888 migliaia di euro, di cui 327 migliaia di euro relative a recupero di costi per service amministrativo e commerciale e 390 migliaia di euro relativi a recuperi di costi e prestazioni di personale; - crediti v/Isagro Hellas Ltd. per 74 migliaia di euro relativi a recuperi di costi e prestazioni di personale; - crediti v/Isagro Espana S.L. per 100 migliaia di euro per recupero di costi per service gestionale; - crediti v/Isagro Asia Agro Ltd per 140 migliaia di euro relativi al recupero di costi per service gestionale; - crediti v/Isagro USA Inc per 708 migliaia di euro, di cui 664 migliaia di euro per royalties afferenti la vendita di prodotti di proprietà della società. I crediti verso imprese collegate e joint-ventures di 302 migliaia di euro riguardano crediti verso Isem S.r.l. per recupero di costi per service amministrativo e costi relativi a brevetti e ricerca. La voce “indennizzi” accoglie il credito residuo verso Caffaro Chimica Srl (268 migliaia di euro) quale indennizzo per la risoluzione di un contratto nell’ambito del quale Isagro prestava alcuni servizi di ricerca e sviluppo. La voce “altre prestazioni verso terzi” comprende crediti per prestazioni e recuperi di costi, tra cui 97 migliaia di euro per crediti verso la società Generali Immobiliare Italia S.p.A. per il parziale recupero dei costi sostenuti per i lavori eseguiti presso gli uffici della sede di Milano, come previsto dal contratto di locazione del 1° agosto 2011. La tabella sottostante illustra l’analisi dei crediti diversi scaduti ma non svalutati: 242 A scadere Al 31 dicembre 2012 3.664 < 30 giorni 407 Al 31 dicembre 2011 3.010 215 Scaduti non svalutati 31-60 61-90 91-120 204 83 0 28 19 19 >120 428 Totale crediti 4.786 356 3.647 12. Crediti tributari – 1.377 Valori a bilancio 31.12.2011 Crediti tributari - erario per crediti d'imposta e ritenute - erario per imposte su reddito Totale Variazione dell'esercizio del periodo 1.351 176 1.527 Valori a bilancio 31.12.2012 26 (176) (150) 1.377 0 1.377 La voce “erario per crediti d'imposta e ritenute” si riferisce principalmente ai crediti verso stati esteri per ritenute operate sui redditi prodotti all’estero (1.151migliaia di euro). 13. Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti – 3.445 Valore a bilancio 31.12.2011 Variazione dell'esercizio Valore a bilancio 31.12.2012 Crediti finanziari: - crediti finanziari verso società controllate - crediti finanziari verso società collegate e joint ventures 1.545 124 1.669 1.150 0 1.150 494 (368) 126 - depositi vincolati 2.526 (2.026) 500 Totale 4.565 (1.120) 3.445 - crediti finanziari verso terzi La voce presenta un decremento di 1.120 migliaia di euro. La variazione risulta essenzialmente dovuta all’estinzione del deposito vincolato a favore della Banca Monte dei Paschi di Siena per 2.526 migliaia di euro, compensata dall’incremento dei crediti verso società collegate e joint ventures di 1.150 migliaia di euro per la concessione di finanziamenti alla società Isem s.r.l.. In particolare: . la variazione intervenuta alla voce “crediti finanziari verso società controllate” risulta determinata dall’incasso dei crediti verso la società Isagro USA Inc., compensato dall’erogazione di maggiori finanziamenti alla società Isagro Ricerca S.r.l.; . la variazione intervenuta alla voce “crediti verso terzi” è essenzialmente dovuta alla riclassificazione del credito netto verso Semag S.r.l. ora Isam S.r.l. alla voce “Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti” per 227 migliaia di euro (vedi nota 6). La voce risulta così composta : • crediti verso società controllate: - crediti verso Isagro USA Inc. di 46 migliaia di euro per interessi maturati sui finanziamenti erogati ed estinti nel corrente esercizio per un totale di 1.979 migliaia di 243 euro. Gli interessi sono calcolati ad un tasso pari al Libor a tre mesi maggiorato di uno spread di 5,5 punti percentuali (tasso effettivo medio dell’anno: 5,97%) ; - crediti verso Isagro Ricerca S.r.l. di 1.623 migliaia di euro a fronte di un finanziamento in euro a breve termine, con scadenza a vista, su cui maturano interessi ad un tasso pari all’Euribor a tre mesi maggiorato di uno spread di 2,10 punti percentuali (tasso effettivo medio dell’anno: 2,91%) ; • crediti verso società collegate e joint ventures: - crediti verso Isem s.r.l. di 1.150 migliaia di euro; il credito rappresenta la quota a breve termine di un finanziamento erogato per un totale di 2.320 migliaia di euro con scadenza 30 novembre 2014, iscritto alla voce “Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti” (vedi nota 6); • crediti verso terzi: - credito verso Centrobanca di 119 migliaia di euro per contributo in conto interessi maturato a fronte del finanziamento concesso dal MIUR per la ricerca applicata in relazione al progetto di ricerca e sviluppo denominato IR 5878, interamente rimborsato; • depositi vincolati: - la voce “depositi vincolati” si riferisce ad un deposito vincolato fruttifero a titolo di pegno a favore della Banca Popolare di Etruria e del Lazio quale garanzia correlata alle obbligazioni assunte dall’istituto di credito. Infatti tale banca ha rilasciato una fidejussione di 5.000 migliaia di euro in favore della società Regentstreet B.V., acquirente della partecipazione nella joint-venture Sipcam Isagro Brasil S.A. (ora Sipcam UPL Brasil S.A.), quale garanzia del pagamento di eventuali indennità correlate all’operazione. La riduzione avvenuta nell’esercizio è determinata dalla chiusura del precedente deposito fruttifero vincolato, di pari natura, istituito nel precedente esercizio presso la Banca Monte dei Paschi di Siena. Il fair value dei finanziamenti concessi coincide sostanzialmente con il loro valore contabile, essendo regolati a tassi variabili in linea con quelli di mercato. 14. Attività e passività finanziarie per strumenti derivati – 442 Attività finanziarie correnti – 514 Passività finanziarie correnti – 72 I valori delle attività e passività finanziarie per strumenti derivati coincidono con il loro fair value. Le modalità di determinazione di tale valore, non essendo disponibile un prezzo di mercato di tali strumenti, sono illustrate nel capitolo “Criteri di valutazione” inserito nella parte iniziale della nota integrativa. Le informazioni richieste dall’Ifrs 7 sono state inserite nella nota n. 41. Le tabelle seguenti evidenziano le tipologie di contratti derivati in essere alla data del 31 dicembre 2012: 244 Valori a bilancio 31.12.2011 Descrizione strumenti derivati Attività finanziarie non correnti: - commodity 0 0 0 0 0 0 211 292 503 303 (292) 11 514 0 514 (79) (79) 79 79 0 0 (1.198) (67) (703) (1.968) 1.182 38 676 1.896 (16) (29) (27) (72) (1.544) 1.986 442 Attività finanziarie correnti: - cambi - commodity Passività finanziarie non correnti: - tassi Passività finanziarie correnti: - cambi - tassi - commodity Totale Descrizione strumenti derivati Valori a bilancio 31.12.2012 Variazioni Fair value al 31.12.2012 Derivati "cash flow hedge": - tassi 0 0 Derivati di trading: - tassi - cambi - commodity (rame) (29) 498 (27) 442 Totale 442 I derivati di “trading” si riferiscono ad operazioni che non soddisfano i requisiti richiesti dai principi contabili internazionali per essere contabilizzati secondo le regole dell’hedge accounting. Tali derivati riguardano: - per la parte tassi un contratto di interest rate swap, illustrato nella tabella sottostante, stipulato per limitare l’esposizione della società alla fluttuazione dei tassi di interesse sui finanziamenti bancari in essere: Tipo di contratto Data di stipula Data di scadenza Tasso di interesse Valore nozionale Fair value (Euro/000) (Euro/000) Interest rate swaps 22/07/2009 30/06/2013 245 3,20% 2.035 (29) 2.035 (29) - per la parte cambi, contratti a termine relativi a vendite ed acquisti a termine di dollari americani e yen giapponesi, descritti nella tabella sottostante: Tipo di contratto Divisa Tasso di cambio Valore nozionale Fair value medio (Divisa/000) (Euro/000) Forward Vendita USD 1,26 (12.350) 452 Forward Acquisto USD 1,31 3.000 (16) (9.350) 436 (63.360) 62 Forward Vendita JPY 102,9 Totale - 498 per la parte commodity, contratti “future” di acquisto di rame stipulati per limitare l’esposizione alle fluttuazioni del prezzo di mercato di tale materia prima strategica, descritti nella tabella seguente: Tipo di contratto Quantità coperta Strike price Valore nozionale Fair value (tonn.) (Euro) (Euro/000) (Euro/000) Future buy 154 6.138 154 945 (27) 945 (27) 15. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – 6.320 Composizione Valori a Variazione Valori a bilancio totale bilancio 31.12.2011 31.12.2012 Depositi bancari e postali: - banche c/ordinari e depositi postali 3.245 2.683 - banche c/valutari 3.317 (2.930) 387 6.562 (247) 6.315 4 1 5 6.566 (246) 6.320 Denaro e valori in cassa Totale 5.928 I depositi bancari a vista e valutari sono remunerati ad un tasso variabile. Il tasso di interesse medio sui depositi bancari e valutari è pari rispettivamente allo 0,10% e all’0,03% annuo. 246 La voce “depositi valutari” accoglie il controvalore in euro di depositi bancari a vista di 511 migliaia di dollari americani. Le disponibilità liquide non sono gravate da vincoli che ne limitino il pieno utilizzo. Il fair value delle disponibilità liquide coincide, alla data del 31 dicembre 2012, con il valore contabile delle stesse. Si segnala che ai fini del rendiconto finanziario la voce “disponibilità liquide” coincide con la rispettiva voce della Situazione patrimoniale-finanziaria. 16. Patrimonio netto – 71.515 Il capitale sociale della società Isagro S.p.A., pari a 17.550 migliaia di euro interamente sottoscritti e versati, risulta composto da n. 17.550.000 azioni ordinarie da euro 1 cadauna. In data 29 aprile 2008 l’Assemblea degli azionisti ha autorizzato la proposta di acquisto e vendita di azioni proprie ex art. 2357 del Codice Civile, da effettuarsi in tutto o in parte, entro 12 mesi dalla data della deliberazione, fino ad un massimo di n. 1.755.000 azioni ordinarie da nominali euro 1,00. Il controvalore massimo di azioni acquistabili non potrà essere superiore a 3 milioni di euro e comunque per un importo che trovi capienza nelle riserve disponibili della capogruppo. Nel corso dell’anno 2008 la Società ha provveduto ad acquistare 50.000 azioni proprie per un controvalore di circa 162 migliaia di euro. Tali azioni non risultano ancora alienate alla data di bilancio. La voce “Riserve”, pari a 39.961 migliaia di euro, risulta così composta: - Riserva legale 3.510 - Riserva sovrapprezzo azioni 23.970 - Riserve indisponibili 2.515 - Avanzo di fusione 10.128 - Azioni proprie (162) _______ 39.961 La “riserva sovrapprezzo azioni” risulta iscritta al netto dei costi sostenuti dalla Società in relazione alle operazioni di aumento di capitale sociale effettuate negli esercizi precedenti. Tali costi ammontano, al netto dell’effetto fiscale di 951 migliaia di euro, a 1.698 migliaia di euro. La voce “riserve indisponibili” si riferisce ad una riserva creata in sede di destinazione dell’utile dell’esercizio 2011, in forza di quanto previsto dai commi 1 e 2 dell’art. 6 del D.Lgs. del 28 febbraio 2005, n.38, al fine di procedere alla costituzione di un vincolo alla distribuzione della parte di utile attribuibile alla plusvalenza non realizzata nell’operazione di conferimento di un ramo d’azienda alla società Isem S.r.l. effettuata nel 2011. 247 Il prospetto sottostante evidenzia, come previsto dall’art. 2427 del Codice Civile, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l’avvenuto utilizzo nei precedenti esercizi delle voci del patrimonio netto: Composizione Importo Capitale 17.550 Riserva sovrapprezzo azioni 23.970 Riserva legale Possibilità di Quota utilizzazione disponibile A, B 3.510 B 10.128 A, B, C 2.515 B Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nel periodo 20092012 Per copertura Per altre perdite ragioni 0 0 0 23.970 0 0 0 0 0 10.128 0 0 0 0 0 (162) 0 0 16.879 6.830 7.000 50.815 6.830 7.000 Altre riserve : - avanzo di fusione - riserva indisponibile plusvalenza conferimento Azioni proprie (162) Utili portati a nuovo 16.879 Totale 74.390 A, B, C Quota non distribuibile (7.160) Residua quota distribuibile 43.655 Legenda: A= per aumento di capitale sociale; B= per copertura perdite; C= per distribuzione ai soci Si segnala che le riserve non sono distribuibili per un totale di 7.160 migliaia di euro a fronte dei costi di sviluppo non ancora ammortizzati, come previsto dall’art. 2426 del Codice Civile. Per una sintesi delle movimentazioni delle voci nel periodo si rimanda al “Prospetto delle variazioni del patrimonio netto”. 248 17. Debiti finanziari correnti e non correnti – 71.877 Debiti finanziari correnti – 58.342 Debiti finanziari non correnti – 13.535 La seguente tabella evidenzia la movimentazione dei debiti finanziari correnti e non correnti: Composizione Debiti finanziari correnti - banche - altri finanziatori - obblig. derivanti da leasing finanziario - controllanti Debiti finanziari non correnti - banche - obblig. derivanti da leasing finanziario Totale Valori a bilancio 31.12.2011 Variazione totale Valori a bilancio 31.12.2012 49.768 5.993 0 943 56.704 (8.924) 10.485 161 (84) 1.638 40.844 16.478 161 859 58.342 1.000 0 1.000 12.309 226 12.535 13.309 226 13.535 57.704 14.173 71.877 La variazione dei debiti finanziari netti presenta un incremento di 14.173 migliaia di euro, essenzialmente riconducibile alla necessità di finanziare la prosecuzione negli investimenti in ricerca e sviluppo. Nel corso del primo semestre 2012 la Banca Europea per gli Investimenti (B.E.I.) ha erogato ad Isagro S.p.A. un finanziamento a medio-lungo; tale finanziamento è stato deliberato a supporto di un programma di investimenti in ricerca, innovazione e sviluppo relativo al periodo 2010-2013, fino ad un massimo di 25 milioni di euro. Nel mese di maggio 2012, a seguito dell’emissione su base paritetica delle necessarie garanzie da parte di BNL – Gruppo BNP Paribas, SACE – Servizi Assicurativi per il Commercio Estero e Gruppo UBI, è stata incassata la prima tranche di tale finanziamento per complessive 15.000 migliaia di euro. L’importo iscritto in bilancio è stato espresso al netto di costi accessori e commissioni per complessive 1.208 migliaia di euro. Il finanziamento, della durata massima fino a sei anni e sul quale maturano interessi al tasso EURIBOR a tre mesi + spread 1,144%, prevede un periodo di pre-ammortamento di 18 mesi ed il rimborso trimestrale delle rate a quota capitale costante a partire dal 15 novembre 2013. Questo finanziamento prevede, in aggiunta a quanto precedentemente descritto, l’estinzione anticipata obbligatoria qualora si verifichi, tra gli altri, uno degli eventi successivamente descritti: - diminuzione del costo totale del progetto di ricerca di un importo che faccia sì che il credito risulti superiore del 50% del costo effettivo del progetto stesso; in questo caso Isagro S.p.A. sarà tenuta a rimborsare la differenza tra la percentuale rappresentata dal totale del credito rispetto al costo effettivo del progetto ed il 50%; 249 - estinzione anticipata volontaria totale o parziale di un finanziamento con durata originaria superiore a 3 anni; in questo caso la B.E.I. ha la facoltà di richiedere a Isagro S.p.A. di rimborsare una frazione del debito residuo del finanziamento pari al rapporto tra la somma oggetto di estinzione anticipata e l’ammontare totale dei finanziamenti contratti ad oltre 3 anni ed ancora in ammortamento al momento dell’estinzione anticipata; - mutamento del controllo in Isagro S.p.A. e nella joint-venture ISEM S.r.l.; in questo caso la B.E.I. può richiedere il rimborso anticipato di tutto il prestito residuo, comprensivo degli interessi maturati e di qualsiasi altra somma dovuta; - modifica di qualsiasi legge, direttiva, disposizione o regolamento che possa pregiudicare sostanzialmente la capacità di Isagro S.p.A. o di sue controllate di far fronte alle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento, oppure pregiudichi il valore, l’entità o l’efficacia delle garanzie prestate; in questo caso la B.E.I. può richiedere il rimborso anticipato di tutto il prestito residuo, comprensivo degli interessi maturati e di qualsiasi altra somma dovuta. Isagro S.p.A. si è impegnata nei confronti della B.E.I., assieme alle proprie controllate, a non trasferire, dare in locazione, alienare e/o cedere in tutto o in parte propri beni o attività. Isagro S.p.A. si è altresì impegnata nei confronti della B.E.I. affinché le proprie delibere di distribuzione dei dividendi e quelle delle proprie controllate avvengano solo se vi siano utili netti consolidati e che i dividendi non siano superiori al 50% degli utili netti consolidati a partire dal 31 dicembre 2011. E’ altresì previsto il rispetto di requisiti patrimoniali ed economici (covenants) che sono successivamente descritti. Con riferimento alle garanzie rilasciate a favore di Isagro S.p.A., si evidenzia che le stesse devono essere rilasciate da una o più banche italiane o comunitarie il cui credit rating del debito a medio-lungo termine sia soggetto al monitoraggio di almeno due agenzie fra Standard & Poor’s Corporation, Moody’s Investors Services Inc. e Fitch Ratings Ltd e che i livelli di rating non devono essere inferiori rispettivamente a BB+, Baa1 e BBB+. Qualora il credit rating di uno o più garanti risultasse inferiore ai summenzionati livelli, la B.E.I. potrà richiedere la sostituzione del garante oppure la costituzione di ulteriori garanzie. In seguito al downgrade di BNL – Gruppo BNP Paribas e del Gruppo UBI da parte di primarie società di rating internazionali, il rating stesso dei menzionati istituti si posiziona al di sotto del livello di rating contrattualmente previsto. A tale riguardo, Isagro ha informazioni che i contatti su base bilaterale tra la B.E.I. e BNL – Gruppo BNP Paribas, da un lato, e la B.E.I. e Gruppo UBI, dall’altro, iniziati nel corso del primo semestre 2012 per il superamento di tale downgrade sono andati avanti positivamente. Isagro conferma il proprio obiettivo di arrivare al perfezionamento della seconda tranche del prestito di 10 milioni di euro nel corso del primo semestre 2013. 250 I debiti finanziari verso società controllanti si riferiscono ad un prestito ottenuto in due tranches dalla controllante Piemme S.r.l. nel corso del secondo semestre, per complessive 850 migliaia di euro, su cui maturano interessi al tasso EURIBOR a tre mesi + spread 6,50% (tasso effettivo di remunerazione: 6,70%); tali finanziamento, che scadrà il 28 giugno 2013, potrà essere rimborsato anticipatamente senza alcun onere aggiuntivo. In data 23 gennaio 2012 Solvay Speciality Polymers Italy S.p.A. e Isagro S.p.A. hanno sottoscritto un accordo relativo alla fornitura di un tank che prevede la corresponsione, su base mensile e per un periodo di 36 mesi, dell’importo di 12 migliaia di euro, quale corrispettivo per l’utilizzo del summenzionato tank. La Solvay si è impegnata tuttavia a concedere l’utilizzo del bene per tutta la sua vita utile. Tale operazione, sulla base di quanto previsto dai principi contabili IAS 17 e IFRIC 4, è stata classificata come leasing finanziario; pertanto, il valore del tank e stato iscritto fra le immobilizzazioni materiali (vedi nota 1) ed il debito verso il fornitore tra le passività finanziarie. La tabella sottostante evidenzia la composizione dei debiti finanziari correnti divisi per tipologia di rapporto: Composizione Tasso d'interesse effettivo medio % Importo Debiti verso banche: - finanziamenti all'importazione - finanziamenti all'esportazione - anticipo su fatture - scoperto di conto corrente - linee di credito "stand-by" e a revoca - quote a breve di finanziamenti a medio/lungo termine Totale Scadenza 11.476 12.410 4,98% 5,26% 2.630 280 12.137 6,37% 6,50% 5,96% a richiesta a richiesta a scadenza fattura a richiesta 2013 1.911 40.844 (*) (*) 16.478 16.478 2,38% a scadenza fattura 161 5,75% 2013 859 859 6,70% 2013 Debiti verso altri finanziatori: - anticipo su fatture Totale Obbligazioni derivanti da leasing finanziario Finanziamenti da controllanti: - Piemme S.r.l. Totale Totale 58.342 (*) le caratteristiche dei finanziamenti a medio lungo sono descritte in apposita tabella Il tasso di remunerazione medio dei finanziamenti bancari a breve è pari al 5,40%. La Società ha in essere finanziamenti a breve espressi in dollari americani per 19.987 migliaia (controvalore in euro 15.149 migliaia) il cui tasso di remunerazione medio è stato del 2,29%. Si segnala inoltre che la Società ha rilasciato garanzie a istituti bancari nell’interesse di società controllate, relative alla concessione di linee di credito a breve termine, per 4.177 migliaia di euro. 251 In particolare le suddette garanzie sono state rilasciate nell’interesse della controllata Isagro USA Inc. per 3.032 migliaia di euro, della controllata Isagro Colombia SAS per 845 migliaia di euro e della controllata Isagro Ricerca S.r.l. per 300 migliaia di euro. Inoltre, la Società ha in essere garanzie per la concessione di linee di credito nell’interesse della società Sipcam UPL Brasil S.A. (ex Sipcam Isagro Brasil S.A.) per 2.193 migliaia di euro. L’esposizione debitoria suddivisa per scadenza è evidenziata nella seguente tabella: Debiti distinti per scadenza Entro 1 anno Debiti verso banche: - tasso variabile Debiti verso altri finanziatori e controllanti - tasso variabile 3 anni 4 anni Oltre il 5° anno 5 anni Totale 40.844 2.647 2.972 3.031 3.091 1.568 54.153 17.337 0 0 0 0 0 17.337 161 133 93 0 0 0 387 58.342 2.780 3.065 3.031 3.091 1.568 71.877 Obbligazioni derivanti da leasing finanziario Totale 2 anni Le caratteristiche dell’unico finanziamento a medio-lungo termine ottenuto dalla Società, ossia quello concesso dalla B.E.I., sono già state precedentemente descritte. Il tasso medio di remunerazione di tale finanziamento è stato pari al 6,12% nell’esercizio 2012. In ottemperanza alla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, di seguito si elencano i finanziamenti per i quali è prevista l’osservanza di requisiti patrimoniali ed economici (covenants), nonché le caratteristiche dei requisiti stessi. Gli importi indicati sono espressi al lordo delle commissioni e degli oneri accessori. Banc a Valore nominale finanziamento Valore residuo finanziamento Covenants a) B.E.I. Euro 15.000 Euro 15.000 b) rapporto fra posizione finanziaria netta consolidata e EBITDA consolidato: a. 2012: minore di 5; b. 2013: minore di 5; c. 2014: minore di 4,5. rapporto fra posizione finanziaria netta consolidata e patrimonio netto consolidato non superiore a 1,50 per ciascun esercizio e fino alla data del rimborso integrale del prestito Effetti Il mancato rispetto dei due covenant costituirà condizione risolutiva del contratto di finanziamento, con conseguente restituzione di tutte le somme ancora dovute comprensive degli interessi. La valutazione del rispetto dei summenzionati covenant, che è previsto sia effettuata su base annuale, al 31 dicembre 2012 non ha evidenziato alcuna criticità. 252 La tabella sottostante contiene la valutazione al fair value dei finanziamenti di Isagro S.p.A. al 31 dicembre 2012: Valore Contabile Fair Value Finanziamenti a breve termine 58.342 58.342 Finanziamenti a medio-lungo termine 13.535 13.820 Totale 71.877 72.162 L’attualizzazione dei flussi di cassa futuri dei finanziamenti è stata calcolata sulla base della curva dei tassi zero coupon di mercato al 31 dicembre 2012. Si segnala che, al fine di rendere comparabile il fair value dei finanziamenti a mediolungo termine con il loro valore contabile, si è tenuto conto degli oneri accessori ad essi connessi. Si segnala infine che, alla data del 31 dicembre 2012, il Gruppo ha ancora in essere linee di fido accordate dalle banche e da altri istituti finanziari per un totale di 105.825 migliaia di euro (di cui linee “commerciali” 91.770 migliaia di euro, utilizzate per 53.394 migliaia di euro e linee “finanziarie” 14.055 migliaia di euro, utilizzate per 12.403 migliaia di euro). POSIZIONE FINANZIARIA NETTA Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293/2006, del 28 luglio 2006, ed in conformità con la Raccomandazione CESR del 10 febbraio 2005, si segnala che la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2012 è la seguente: 31.12.2012 31.12.2011 Depositi bancari e cassa Liquidità (A) (6.320) (6.320) (6.566) (6.566) Crediti finanziari correnti verso società controllate Crediti finanziari correnti verso società a controllo congiunto Crediti finanziari correnti verso altri Depositi vincolati Crediti finanziari correnti (B) (1.669) (1.150) (126) (500) (3.445) (1.545) 0 (494) (2.526) (4.565) Debiti bancari correnti Debiti verso altri finanziatori correnti Debiti verso controllanti Parte corrente dei debiti finanziari non correnti Debiti finanziari correnti (C) 38.933 16.478 859 2.072 58.342 49.390 5.993 943 378 56.704 Indebitamento finanziario corrente netto (A+B+C) 48.577 45.573 Debiti bancari non correnti Debiti finanziari non correnti (D) 13.535 13.535 1.000 1.000 Indebitamento finanziario netto come da comunicazione CONSOB N.DEM/6064293/2006 (A+B+C+D) 62.112 46.573 Crediti finanziari non correnti verso società a controllo congiunto Crediti finanziari non correnti verso terzi Depositi vincolati Attività finanziarie per strumenti derivati Passività finanziarie per strumenti derivati (1.258) 0 (2.875) (514) 72 (1.158) (424) 0 (504) 2.048 Indebitamento finanziario netto della Società 57.537 46.535 253 La posizione finanziaria netta presenta un incremento, rispetto all’esercizio precedente, di 11.002 migliaia di euro, dovuto essenzialmente alla prosecuzione degli investimenti di ricerca e sviluppo iniziata nei precedenti esercizi. 18. Benefici per i dipendenti (TFR) – 2.915 La tabella sottostante evidenzia la movimentazione del fondo TFR (trattamento di fine rapporto) classificabile, secondo lo IAS 19, tra i “post-employment benefits” del tipo “piani a benefici definiti”: Valore al 31.12.2011 Trasferimenti di personale Costo dei benefici per i dipendenti Liquidazioni Altre cause 2.726 0 327 (145) 7 Valore al 31.12.2012 2.915 L’ammontare del costo del piano, inserito a conto economico, risulta così composto: 2012 2011 Costo corrente del piano pensionistico Oneri finanziari sull'obbligazione assunta (Utili)/Perdite attuariali 0 126 201 0 125 (189) Totale 327 (64) Le principali assunzioni usate nella determinazione delle obbligazioni derivanti dal piano pensionistico “TFR” della Società sono le seguenti: 2012 2011 - tasso di attualizzazione: 3,30% 4,60% - tasso di rotazione del personale: 9,50% 7,50% - tasso di inflazione: 2,00% 2,00% In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, alla luce dell’attuale situazione di alta volatilità dei mercati finanziari, si è scelto di prendere come riferimento il tasso di rendimento di titoli corporate per l’Eurozona di rating A. Infatti l’accentuarsi della crisi finanziaria europea, iniziata negli anni scorsi, ha determinato una momentanea ed anomala riduzione del tasso di rating AA utilizzato in passato dalla Società quale tasso di attualizzazione. La conseguente scelta del tasso di rating A ha consentito di limitare l’effetto distorsivo, derivante dalla forte discesa dei tassi d’interesse. L’impatto di tale cambiamento sul patrimonio netto della Società è da considerarsi trascurabile. Per il tasso di rotazione del personale sono state utilizzate probabilità di turnover coerenti con l’andamento storico del fenomeno. Si segnala che il “costo corrente del piano” unitamente agli “(utili)/perdite attuariali” sono iscritti in bilancio alla voce “costo del personale”, mentre la componente finanziaria è inserita tra gli oneri finanziari di periodo. La Società partecipa anche ai c.d. “fondi pensione” che, secondo lo IAS 19, rientrano tra i “post-employment benefits” del tipo “piani a contributi definiti”. Per tali piani la società non ha ulteriori obbligazioni monetarie una volta che i contributi vengono versati. 254 L’ammontare dei costi di tali piani, inseriti nella voce “costo del personale”, nel 2012 è stato pari a 685 migliaia di euro (672 migliaia di euro nel 2011). 19. Debiti commerciali – 36.352 La voce di bilancio presenta un decremento, rispetto all’esercizio precedente, di 3.124 migliaia di euro. La composizione e la variazione della voce sono illustrate nella tabella sottostante: Valori a bilancio 31.12.2011 Variazione totale Valori a bilancio 31.12.2012 Debiti verso fornitori italiani terzi 23.154 (6.023) 17.131 Debiti verso fornitori esteri terzi 2.758 1.716 4.474 12.840 100 12.940 724 1.083 1.807 39.476 (3.124) 36.352 Debiti verso controllate / controllanti Debiti verso collegate e joint ventures Totale La variazione netta intervenuta nell’esercizio risulta essenzialmente determinata da minori acquisti di materie prime (vedi nota n.26). Per i debiti commerciali verso le altre parti correlate si rimanda alla nota n. 40. Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei debiti di natura commerciale: Italia Altri paesi d'Europa Americhe (*) Asia Centrale e Oceania Far East Africa TOTAL 23.367 3.877 1.253 7.718 136 1 36.352 (*) di cui Stati Uniti 778 migliaia di euro. La scadenza media contrattuale dei debiti commerciali è di circa 100 giorni. I debiti commerciali esposti in bilancio sono esigibili entro l’esercizio successivo e non sono assistiti da garanzie reali. 255 20. Fondi correnti – 1.171 La composizione e la movimentazione dei fondi correnti sono evidenziate nella tabella sottostante: Variazione del periodo Valori a bilancio Accantonamenti 31.12.2011 Composizione Fondi correnti: - f.do distruzione merci - f.do premio partecipazione e premi a dirigenti - f.do spese per interventi di bonifica Totale Utilizzi Variazione totale Valori a bilancio 31.12.2012 311 0 (24) (24) 287 206 1.315 354 530 (206) (1.315) 148 (785) 354 530 1.832 884 (1.545) (661) 1.171 Il fondo oneri per rischi ambientali si riferisce alle spese da sostenere per le operazioni di bonifica da eseguire sul terreno del sito de l’Aquila ceduto nel 2007 alla società Polven.Re S.r.l.. Nel corso del 2012 il fondo è stato utilizzato a fronte di costi sostenuti per 1.315 migliaia di euro ed incrementato di ulteriori 530 migliaia di euro. L’onere di carattere “straordinario” è stato iscritto alla voce “altri costi non ricorrenti” (nota n.30). Per quanto riguarda gli altri fondi si precisa che: - il fondo “distruzione merci” si riferisce a costi da sostenere per lo smaltimento di residui di lavorazione e per l’eventuale distruzione di prodotti obsoleti; - il fondo “premio di partecipazione e premi a dirigenti” rappresenta la stima, sulla base dei risultati dell’esercizio, dei premi di produzione da riconoscere ai dipendenti. Si segnala che, verosimilmente, tali fondi verranno interamente utilizzati entro la fine del 2013. 21. Debiti tributari – 200 Valori a bilancio Incrementi/ Valori a bilancio 31.12.2011 decrementi 31.12.2012 Debiti tributari: - erario c/imposte dirette 0 200 200 0 200 200 La voce di bilancio accoglie lo stanziamento del debito verso l’Erario per l’ IRAP (519 migliaia di euro) al netto degli acconti versati nel corso dell’esercizio (319 migliaia di euro). 256 22. Altre passività e debiti diversi correnti – 2.818 La composizione e la movimentazione delle altre passività correnti sono illustrate nella tabella sottostante: ValorI a bilancio 31.12.2011 Composizione Debiti: - debiti verso istituti di previdenza - debiti verso agenti e procacciatori - debiti verso il personale - debiti verso l'Erario per ritenute ed altre imposte - debiti verso controllate e joint ventures - debiti verso altri Variazione totale 937 36 540 540 590 464 Totale debiti 3.107 (6) (11) 1 (65) (460) 2 0 (539) 2.568 251 (1) 250 3.358 (540) 2.818 RiscontI Totale ValorI a bilancio 31.12.2012 931 25 541 475 130 466 In particolare: . i debiti verso il personale si riferiscono a debiti per ferie maturate e non godute, mensilità aggiuntive e note spese; . i debiti verso istituti di previdenza si riferiscono ai contributi previdenziali e assicurativi liquidati nell’esercizio, da versare nei primi mesi del 2013; . i debiti verso l’Erario si riferiscono a ritenute IRPEF versate nel mese di gennaio 2013. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO Premessa Per una migliore esposizione dei dati contabili, i costi /ricavi relativi a partecipazioni sono esposti univocamete alla voce “Proventi/Oneri da partecipazioni”. A tale proposito è stata effettuata adeguata riclassificazione dei valori relativi al precedente esercizio. 23. Ricavi – 106.317 La composizione dei ricavi è descritta nella tabella sottostante: Composizione 2012 ITALIA 2011 ESTERO TOTALE ITALIA ESTERO TOTALE Ricavi delle vendite: - Agrofarmaci - Materie prime, imballi 27.182 71.225 98.407 31.671 68.010 99.681 319 297 616 368 274 642 27.501 71.522 99.023 32.039 68.284 100.323 3.478 3.684 7.162 4.967 3.454 8.421 113 19 132 267 124 391 3.591 3.703 7.294 5.234 3.578 8.812 31.092 75.225 106.317 37.273 71.862 109.135 Ricavi delle prestazioni: - Compensi di lavorazione - Servizi/gestione deposito merci Totale 257 La voce presenta, rispetto al precedente esercizio, un decremento di 2.818 migliaia di euro, dovuto essenzialmente a: - minori vendite di agrofarmaci sul mercato italiano ed europeo (-5.187 migliaia di euro) a seguito dei fenomeni di siccità durante i mesi estivi che hanno condotto ad un minor sviluppo di malattie fungine con un conseguente calo nel consumo di fungicidi; - minori vendite di agrofarmaci sul mercato medio-orientale (-1.593 migliaia di euro) in particolare in Siria, a seguito degli eventi socio-politici che stanno interessando quest’area; - minori ricavi per lavorazioni effettuate per conto di terzi (-1.259 migliaia di euro), in particolare verso la società Sumitomo Chemical Italia S.r.l.. Per contro, si è registrato un incremento delle vendite di agrofarmaci nel continente americano (+5.061 migliaia di euro) che ha parzialmente compensato i summenzionati effetti negativi, a seguito delle maggiori vendite effettuate in Brasile e negli Stati Uniti. La ripartizione per area geografica delle vendite di agrofarmaci, effettuata in base alla nazione del cliente, è la seguente: • Italia • Europa • Americhe • Medio Oriente • Asia centrale & Oceania • Far East • Africa TOTALE 27.182 25.213 36.347 1.687 1.708 3.534 2.736 98.407 Per quanto riguarda l’ammontare dei ricavi verso parti correlate si rimanda alla nota n. 40. 24. Altri ricavi operativi – 5.850 La composizione degli altri ricavi operativi è descritta nella tabella sottostante: 2012 - service amm.vo/manageriale e tecnico verso controllate - service amm.vo/manageriale verso collegate e joint ventures - service amm.vo verso controllanti - service amm.vo/manageriale e tecnico verso terzi - royalties, licenze e diritti simili - locazioni verso controllate - locazioni verso collegate e joint ventures - locazioni verso terzi - indennizzi assicurativi - recupero spese di trasporto - distacco di personale verso controllate - recupero costi di ricerca - altri Totale 258 2011 868 215 51 13 2.201 230 4 35 22 2 863 1.145 201 909 211 49 1.045 1.192 205 4 162 221 5 79 156 932 5.850 5.170 La voce “royalties, licenze e diritti simili” comprende rispettivamente 621 migliaia di euro relative alle royalties maturate sulle vendite effettuate dalla controllata Isagro USA Inc., 1.000 migliaia di euro relativi al compenso dovuto dalla società Makhteshim Chemical Works Ltd in relazione al diritto di utilizzazione del know-how del prodotto Kiralaxyl (IR6141) per la concia delle sementi e 580 migliaia di euro relativi a compensi pagati da società terze per accedere ai dati scientifici relativi ai dossier tossicologici di proprietà di Isagro S.p.A.. La voce “recupero costi di ricerca” si riferisce al recupero del 50% dei costi sostenuti dalla Società nei confronti della società americana FMC Corporation, in forza dell’accordo stipulato tra le due società per il co-sviluppo di un nuovo fungicida descritto nella nota n. 25 La diminuzione della voce “service amm.vo/manageriale e tecnico verso terzi” è dovuta alla conclusione, in data 31 dicembre 2011, del contratto di service amministrativo ed informatico che Isagro S.p.A. aveva nei confronti della società Sumitomo Chemical Italia S.r.l.. Gli altri ricavi operativi verso le parti correlate sono evidenziati nella nota n.40. 25. Altri ricavi non ricorrenti – 1.952 La voce accoglie il provento derivante dall’accordo di collaborazione, stipulato nel mese di settembre 2012 con FMC Corporation, per la ricerca e lo sviluppo di un nuovo fungicida di proprietà Isagro. Le due società co-svilupperanno un nuovo fungicida a largo spettro d’azione, appartenente alla famiglia chimica delle carbossammidi, con possibilità di impiego in tutto il mondo. L’accordo prevede che le due società partecipino in egual misura alle spese necessarie allo sviluppo del prodotto, a partire dall’esercizio 2012. Inoltre come corrispettivo straordinario, volto a riconoscere l’attività di ricerca pregressa condotta da Isagro, FMC Corporation ha versato un importo di 2.000 migliaia di euro, iscritto in bilancio al netto di oneri accessori per 48 migliaia di euro. Le spese sostenute nell’esercizio, ridotte di quanto recuperato nei confronti di FMC (50% della spesa), sono state capitalizzate ed iscritte tra le immobilizzazioni immateriali. E’ da segnalare, inoltre, che le parti hanno proceduto alla costituzione di una fondazione di diritto olandese a cui è stata trasferita la mera nuda proprietà dei brevetti, dei dati, del know-how e di tutti gli studi afferenti il prodotto e che emergeranno in futuro dal programma di ricerca e sviluppo. La fondazione non avrà nessun ruolo operativo, in particolare nella produzione, commercializzazione e vendita del prodotto, attività che verranno gestite e definite direttamente dalle due società. 259 26. Materie prime e materiali di consumo utilizzati – 71.183 La composizione dei costi di acquisto di materie prime e materiali di consumo è descritta nella tabella sottostante: Composizione 2012 2011 Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci: - acquisti di materie prime - materiali tecnici 70.592 75.608 735 735 - variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci - materie prime, sussidiarie,di consumo e merci conferite - altri acquisti Totale (377) (536) 0 (2.353) 233 256 71.183 73.710 La voce presenta, rispetto al precedente esercizio, un decremento netto di 2.527 migliaia di euro, determinato da una diminuzione degli acquisti di materie prime, correlato dal decremento del fatturato ed alla diminuzione del prezzo di acquisto di una materia prima strategica per la produzione del Tetraconazolo. Gli acquisti effettuati da parti correlate sono evidenziati nella nota n. 40. 27. Costi per servizi e prestazioni – 18.039 La composizione dei costi per servizi e prestazioni è descritta nella tabella sottostante: Composizione 2012 - utilities - manutenzioni riparazioni e assistenza tecnica - trasporti e costi accessori di acquisto - trasporti e costi accessori di vendita - lavorazioni presso terzi - costi di ricerca e sviluppo - consulenze e prestazioni professionali - costi di marketing - costi per software e EDP - servizio smaltimento trasporto rifiuti - prove di campo e sperimentazioni - prestazioni tecniche (registrazioni e brevetti) - service amm.vo verso collegate e joint ventures - assicurazioni - accantonamento f.do distruzione merci - accantonamento f.do rischi ambientali - altri servizi e prestazioni - locazione uffici e depositi - leasing/noleggio automezzi - locazioni attrezzature uffici/linee trasmissione/canoni vari Totale 260 2011 2.778 672 644 2.748 1.143 2.828 2.758 33 242 860 92 181 24 541 0 0 1.117 662 382 334 2.364 1.115 734 2.845 1.688 2.359 3.421 52 405 938 167 211 0 519 180 0 999 798 368 361 18.039 19.524 La voce presenta, rispetto all’esercizio precedente, un decremento di 1.485 migliaia di euro che è essenzialmente riferibile: - alla diminuzione delle lavorazioni effettuate presso terzi (-545 migliaia di euro) dovuta essenzialmente alle minori vendite di prodotti formulati da terzi; - alla diminuzione delle prestazioni e consulenze professionali (-663 migliaia di euro) in quanto, nell’anno precedente, erano state richieste consulenze specialistiche per la ridefinizione delle strategie del gruppo. Nella voce sono compresi costi verso società controllate, collegate, joint-venture e altre parti correlate per un totale, al lordo delle capitalizzazioni effettuate nel corso del 2012, di 10.079 migliaia di euro (vedi n. 40). Tali capitalizzazioni si riferiscono a costi di sviluppo, di prodotto e di processo, e alle spese di registrazione, sostenute per l’ottenimento delle autorizzazioni alla vendita nei vari paesi, dei formulati relativi ai principali prodotti di proprietà della società. In particolare la voce di bilancio comprende prestazioni effettuate dalle seguenti società controllate: - Isagro Ricerca S.r.l., per 5.791 migliaia di euro riferiti a prestazioni di ricerca, sviluppo e spese di registrazione, al netto di 2.586 migliaia di euro per costi capitalizzati; - Isagro Brasil Ltda per 37 migliaia di euro, al netto di 260 migliaia di euro relativi a spese di registrazione capitalizzate; - Isagro USA Inc. per 125 migliaia di euro, al netto di 56 migliaia di euro per spese di registrazione capitalizzate; - Isagro Shanghai per 8 migliaia di euro, al netto di 46 migliaia di euro per spese di registrazione capitalizzate. 28. Costi del personale – 16.314 La composizione dei costi del personale è descritta nella tabella sottostante: Composizione 2012 2011 Per il personale: - salari e stipendi 10.133 10.256 - oneri sociali 3.537 3.509 - benefici per i dipendenti (TFR) 201 (189) - fondi pensione 685 672 - acc.to premio partecipazione e premi dirigenti 354 206 - costi per servizi al personale 887 895 - costi per personale distaccato 517 47 0 195 16.314 15.591 - costi per esodi incentivati Totale La rilevante differenza delle componenti attuariali relative ai “benefici per i dipendenti”, rispetto all’esercizio precedente, è da attribuire in particolare alla presenza nell’esercizio 2011 di un componente positivo di carattere straordinario derivante dalla modifica nella normativa 261 italiana in tema di pensioni (Decreto Legge n. 201 del dicembre 2011), che, con effetto 1° gennaio 2012, ha allungato il periodo di permanenza in azienda dei lavoratori dipendenti, posticipando quindi nel tempo la loro uscita dal piano pensionistico aziendale. La voce “costi per personale distaccato” si riferisce principalmente al costo derivante dal distacco di personale del dipartimento di agronomia della controllata Isagro Ricerca S.r.l. presso la Isagro S.p.A.. Infatti all’inizio dell’esercizio, al fine di localizzare correttamente il personale della società e quello della controllata ai relativi centri di attività e di profitto e di ottimizzare l’attività svolta dal personale della Società, si è ritenuto opportuno stipulare dei contratti sia attivi (per il personale del dipartimento di registrazioni e di sviluppo processi in forza alla Società) che passivi (per personale del dipartimento di agronomia in forza alla controllata) di distacco di personale (vedi anche nota 24). La tabella seguente riporta il numero dei dipendenti ripartito per categoria. Media dell'anno Al 31.12.2012 Al 31.12.2011 - dirigenti 29 31 27 - quadri 43 43 47 - impiegati 74 72 79 7 7 6 96 97 86 249 250 245 - qualifiche speciali - operai Totale 29. Altri costi operativi – 1.720 La composizione della voce “altri costi operativi” è descritta nella tabella sottostante: Composizione - minusvalenze cessione beni materiali 2012 2011 39 22 - svalutazione crediti 470 200 - oneri tributari 775 798 - transazioni 39 27 - contributi associativi 183 159 - spese promozionali e di rappresentanza 161 145 - altri 53 93 1.720 1.444 Totale 262 La voce “svalutazione crediti” risulta così composta : . Accantonamento al fondo svalutazione crediti 470 . Perdite su crediti 441 . Utilizzo fondo svalutazione crediti (441) 470 30. Altri costi non ricorrenti – 530 La voce si riferisce interamente all’accantonamento di 530 migliaia di euro al fondo rischi ambientali, per far fronte ai maggiori oneri che si dovranno sostenere per la conclusione dell’operazione di bonifica di una parte del terreno del sito di Paganica (AQ), ceduto nel 2007, a seguito dei piani di attività (rimozione e trattamento del suolo) concordati con le autorità ambientali locali. 31. Variazione rimanenze prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione – 3.264 La variazione in aumento delle rimanenze, al netto del fondo svalutazione magazzino, si è così determinata: Rimanenze nette iniziali al 01.01.2012 (17.553) Rimanenze nette finali al 31.12.2012 20.817 _______ Totale variazione 3.264 ====== Le motivazioni gestionali relative all’incremento delle rimanenze di prodotti finiti sono illustrate nella nota n. 9. 32. Costi per lavori in economia capitalizzati – 232 La voce si riferisce alla capitalizzazione di parte degli oneri finanziari relativi al finanziamento specifico ricevuto dalla B.E.I. a sostegno delle spese di difesa straordinaria, costi di sviluppo e spese per le registrazioni di nuovi prodotti e di costi del personale relativi allo sviluppo di un nuovo know- how di processo (vedi nota n.3). Le prestazioni di terzi relative ai progetti di sviluppo capitalizzati sono portate a diretta deduzione dei “costi per servizi e prestazioni” e “altri costi operativi”. 263 33. Ammortamenti –7.506 Ammortamento immobilizzazioni materiali – 2.778 Ammortamento immobilizzazioni immateriali – 4.728 Composizione 2012 2011 Ammortamento delle immobilizzazioni materiali: - fabbricati - impianti e macchinario 482 489 1.841 1.968 - macchinario in leasing finanaziario 18 0 - attrezzature industriali e commerciali 55 50 144 176 32 41 5 1 - elaboratori di dati - mobili e arredi - autoveicoli - investimenti immobiliari 201 200 2.778 2.925 2.291 1.798 Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali: - costi di sviluppo - know how di prodotto 788 788 - know how di processo - brevetti,licenze, marchi, diritti simili e registrazioni 274 244 - altre Totale L’incremento della voce 1.163 714 212 235 4.728 3.779 7.506 6.704 “Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali“ è essenzialmente dovuto all’inizio del processo di ammortamento di nuove registrazioni attivate nel corso dell’esercizio 2012. 34. Perdite di valore delle immobilizzazioni – 136 La voce si riferisce alla svalutazione dei costi sostenuti per diritti e brevetti, in quanto risultati non più utilizzabili e/o antieconomici per la Società, come meglio descritto nella nota n. 3. 264 35. Oneri finanziari netti – 4.705 Composizione 2012 2011 Utili/perdite derivanti da attività/passività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico: - proventi/oneri finanziari da strumenti derivati: commodities 225 cambi (1.524) (424) 375 (23) (300) (222) (1.449) commodities (27) (1.179) cambi 498 (985) 20 (37) 491 (2.201) 269 (3.650) tassi - adeguamento al fair value strumenti derivati: tassi Interessi attivi/passivi da attività/passività finanziarie non designate al fair value: - interessi attivi su depositi bancari - interessi attivi su finanziamenti - interessi e commissioni corrisposti a banche ed altri finanziatori - interessi/sconti finanziari su crediti e debiti commerciali - proventi/oneri da attualizzazione 29 70 246 273 (4.856) (3.921) (181) (187) 32 42 (4.730) (3.723) 127 456 Altri proventi/oneri finanziari: - utili/perdite su cambi - altri Totale (371) (165) (244) 291 (4.705) (7.082) La diminuzione degli oneri finanziari netti rispetto all’esercizio precedente, pari a 2.377 migliaia di euro, è essenzialmente imputabile alla dinamica dei tassi di cambio, all’incremento degli interessi e commissioni corrisposte a banche ed alla diminuzione degli oneri (realizzati e da valutazione) da strumenti derivati. Per quanto riguarda la dinamica dei cambi, nel corso dell’esercizio 2012 si sono registrati minori utili netti su cambi (sia realizzati sia da valutazione) per 329 migliaia di euro e minori oneri netti da strumenti derivati su cambi per 684 migliaia di euro, determinandosi quindi una variazione positiva netta di 355 migliaia di euro. Inoltre si segnala la forte diminuzione degli oneri da strumenti derivati (realizzati e da valutazione) relativi alle commodities per 2.901 migliaia di euro, rispetto all’esercizio precedente. 265 L’incremento degli interessi e commissioni corrisposte a banche, pari a 935 migliaia di euro, è stato influenzato dall’aumento dell’esposizione debitoria della Società rispetto all’esercizio precedente, come evidenziato nella nota n. 17. 36. Proventi/(Oneri ) da partecipazioni –149 La voce risulta così composta: . 200 migliaia di euro quale provento derivante dal dividendo incassato dalla controllata Isagro Espana S.L.; . (54) migliaia di euro per oneri derivanti dall’allineamento del valore di carico delle partecipazioni in società controllate al loro patrimonio netto, come descritto nella nota n. 5. Per tali partecipazioni, infatti, le differenze rispetto ai valori contabili sono da considerarsi quali perdite durevoli di valore. . 3 migliaia di euro quale plusvalenza derivante dalla operazione di liquidazione finale per estinzione della società, della joint-venture Isagro Sipcam International S.r.l.. La voce del precedente esercizio presentava un saldo positivo di 15.933 migliaia di euro derivante principalmente dai proventi relativi alle operazioni straordinarie per cessioni e liquidazioni di partecipazioni in società controllate e joint-ventures , rispettivamente 5.073 migliaia di euro e 10.780 migliaia di euro. 37. Imposte sul reddito – 507 La tabella sottostante evidenzia la composizione delle imposte sul reddito: Composizione 2012 Imposte correnti: - imposte sul reddito - IRAP - utilizzo f.do imposte differite/crediti imposte anticipate - imposte esercizi precedenti - beneficio imposte esercizio precedente 2011 0 519 392 (8) 0 903 0 321 987 22 (2) 1.328 21 (431) 0 14 280 (3.384) (1.147) 51 507 (2.872) Altre componenti di conto economico complessivo Imposte anticipate e differite : Imposte anticipate su strumenti finanziari derivati (cashflow hedge) Imposte differite su strumenti finanziari derivati (cashflow hedge) Utilizzo imposte anticipate e differite su strumenti finanziari derivati (cash flow hedge) 0 0 0 0 0 0 90 90 Totale imposte sul reddito a patrimonio netto 0 90 Imposte differite e anticipate: Imposte differite Imposte anticipate Sopravvenienze attive imposte anticipate/differite Sopravvenienze passive imposte anticipate Totale imposte sul reddito a conto economico 266 per La voce “Utilizzi imposte differite/imposte anticipate”, pari a 392 migliaia di euro, esprime la differenza tra gli utilizzi di crediti per imposte anticipate per 630 migliaia di euro (di cui 592 migliaia di euro per gli utilizzi dei fondi tassati) e gli utilizzi di fondi per imposte differite per 238 migliaia di euro (di cui 227 migliaia di euro a fronte dell’utilizzo del fondo per l’allineamento cambi dell’esercizio precedente). Lo stanziamento delle imposte anticipate riguarda per 409 migliaia di euro l’accantonamento a fondi tassati (vedi nota n.8). La tabella sottostante illustra la riconciliazione tra le imposte teoriche IRES ed IRAP (27,50% e 3,90%) e le imposte effettive, tenuto conto dell’effetto delle imposte differite e di quelle anticipate. L’imponibile relativo alle imposte teoriche, corrispondente al risultato ante imposte, è pari a (2.369) migliaia di euro. IRES Imposte Imposte correnti teoriche - variazioni in aumento - variazioni in diminuzione - costi e ricavi non rilevanti ai fini IRAP - imposte esercizi precedenti e altre variazioni Imposte correnti effettive IRAP % Imposte TOTALE % (651) 27,50 (92) 3,90 719 (30,35) 86 (3,63) (271) 11,44 (298) 12,58 0 0,00 814 (34,36) 168 (7,09) 32 (1,35) (35) 1,50 542 (22,86) Imposte (743) % 31,40 805 (33,98) (569) 24,02 814 (34,36) 200 (8,44) 507 (21,36) Le variazioni in aumento si riferiscono essenzialmente ad accantonamenti e svalutazioni indeducibili, nonché a sopravvenienze passive tassate, mentre le variazioni in diminuzione sono da attribuire principalmente alla mancata tassazione del 95% dei dividendi ricevuti dalle controllate. La voce “costi non rilevanti ai fini IRAP” si riferisce essenzialmente al costo del lavoro del personale dipendente, agli accantonamenti e agli oneri finanziari, non essendo tali poste di bilancio deducibili ai fini della determinazione dell’imposta regionale sulle attività produttive. 38. Dividendi distribuiti Nel corso dell’esercizio 2012 sono stati distribuiti dividendi nella misura di € 0,10 per azione, per un totale di 1.750 migliaia di euro, come da delibera dell’Assemblea ordinaria del 26 aprile 2012. 267 ALTRE INFORMAZIONI 39. Passività potenziali, impegni e garanzie Procedimenti giudiziali Caffaro S.r.l. in amministrazione straordinaria Nel corso del secondo semestre 2010, Isagro S.p.A. ha chiesto di essere ammessa al passivo di Caffaro S.r.l. in amministrazione straordinaria, in relazione al credito vantato in virtù della garanzia rilasciata in favore di Isagro S.p.A. con il contratto preliminare di compravendita di un ramo d’azienda del 4 luglio 2001, per la copertura dei costi relativi all’esecuzione delle opere di bonifica del sito produttivo di Aprilia. Il Tribunale di Udine, con decreto che ha dichiarato esecutivo lo stato del passivo, ha rigettato la domanda, ritenendo la pretesa di Isagro un credito eventuale e futuro, la cui esistenza sarebbe ancora da verificare. Isagro ha proposto opposizione avverso tale decisione ed il giudice ha disposto la consulenza tecnica d’ufficio al fine di accertare la necessità o meno degli interventi, nonché i costi, rinviando all’udienza del 20 giugno 2011 per l’esame della consulenza. All’udienza del 20 giugno 2011, a seguito della proroga dei termini per il deposito della relazione peritale richiesta dal consulente tecnico d’ufficio, il giudice ha rinviato all’udienza del 10 ottobre 2011. Il consulente tecnico d’ufficio ha depositato la propria relazione peritale che attesta la necessità di eseguire interventi di bonifica sul sito, quantificati nella misura di Euro 1.189.642,70. Su richiesta di Isagro S.p.A., che non ritiene congrua la stima operata dal consulente tecnico, lo stesso è stato convocato dal giudice per chiarimenti per l’udienza del 23 novembre 2011. A tale udienza, il giudice ha ritenuto di dovere chiedere informazioni al Comune di Aprilia (LT) circa lo stato della Conferenza dei Servizi, a suo tempo avviata in relazione alla bonifica del sito industriale oggetto della causa. In attesa di ricevere le informazioni richieste dal Comune di Aprilia (LT), la causa è stata rinviata all’udienza del 16 aprile 2012. A tale udienza, non avendo il Comune di Aprilia risposto alla richiesta di informazioni che il Giudice aveva formulato, il CTU nominato è stato incaricato di assumere tali informazioni direttamente presso gli uffici del Comune assegnando un termine di 90 giorni per adempiere l’incarico e rinviando la causa al 23 luglio 2012. A tale udienza il Giudice ha rinviato la causa al 16 ottobre 2012. A tale data il Giudice ha rinviato l’udienza al 19 dicembre 2012. Nel corso di tale udienza è emerso che il CTU ha adempiuto all’incarico ricevuto, reperendo la documentazione relativa alla Conferenza dei Servizi presso il Comune di Latina, e precisando al Giudice che la stessa risulta ferma dal mese di agosto 2009. Il Giudice ha da ultimo accolto la richiesta di Isagro e ha disposto un supplemento di CTU per determinare il costo delle opere necessarie per la bonifica del sito, laddove il CTU si era limitato, nella precedente relazione, a considerare quelle per la messa in sicurezza del sito 268 stesso. Le operazioni peritali, che hanno preso il via lo scorso 16 gennaio 2013, dovranno sostanziarsi in una relazione che dovrà essere depositata entro il 16 maggio 2013. Il Giudice ha pertanto rinviato la causa all’udienza del 27 maggio 2013. Per il medesimo credito è stata chiesta anche l’insinuazione al passivo di Snia S.p.A., anch’essa in amministrazione straordinaria, in qualità di socio unico di Caffaro e quindi obbligato in solido. Poiché il Tribunale di Milano ha rigettato l’istanza, la Società sta predisponendo l’opposizione allo stato passivo per cercare di ottenere l’ammissione del credito di Isagro al passivo di Snia S.p.A.. La prima udienza era stata fissata per il 27 settembre 2011. All’esito di tale procedimento, con decreto del 13 dicembre 2011, il Tribunale di Milano ha rigettato il ricorso di Isagro S.p.A., ritenendo tale credito eventuale e futuro. Isagro ha pertanto impugnato tale decisione con ricorso in Cassazione, per cui si è in attesa della fissazione dell’udienza per la discussione. Peraltro, si ritiene che non vi sia la sussistenza di obblighi relativi al sostenimento di costi legati all’operazione di bonifica del sito di Aprilia in quanto Isagro S.p.A. non è responsabile dell’inquinamento. Indagine giudiziaria relativa al programma “Oil for food” In data 10 luglio 2007 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato ad Isagro S.p.A. e al dott. Giorgio Basile (Presidente ed Amministratore Delegato della Società) un’informazione di garanzia in relazione a presunti illeciti amministrativi commessi in contrasto al c.d. programma “Oil for food”. In particolare viene contestata alla Società l’aggiudicazione di contratti di fornitura in Iraq attraverso la corresponsione di tangenti per un ammontare di circa 48 migliaia di euro. In data 13 marzo 2008 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Isagro S.p.A., al suo Presidente e Amministratore Delegato dott. Giorgio Basile e al Responsabile Commerciale di Isagro per l’area medio orientale dott. Gerassimos Spyropoulos l’informazione di garanzia e diritto di difesa nonché Avviso di conclusione delle indagini in relazione ai presunti illeciti amministrativi nell’ambito del c.d. programma “Oil for food”. All’udienza tenutasi il 15 gennaio 2009 si è provveduto alla verifica della regolare costituzione delle parti ed al successivo rinvio del processo al 21 aprile 2009. All’udienza tenutasi il 21 aprile si è provveduto al rinvio del processo al 18 giugno 2009. Nell’udienza del 18 giugno 2009 si è provveduto a discutere questioni relative all’acquisibilità agli atti del dibattimento delle produzioni documentali del pubblico Ministero; il Collegio si è riservato la decisione ed ha rinviato il processo al 6 ottobre 2009. All’udienza del 6 ottobre 2009 il Collegio ha dato notizia dell’imminente assegnazione ad altro incarico di due dei tre Giudici ed ha disposto la sospensione del processo per diciotto mesi e la successiva riassegnazione dello stesso a nuovo Collegio. In data 18 novembre 2011 il Tribunale di Milano ha notificato al Presidente ed Amministratore Delegato di Isagro S.p.A. l’avviso di rinnovazione del decreto di citazione per l’udienza del 17 gennaio 2012. A tale udienza il Collegio ha rinviato il processo all’udienza del 15 maggio 2012 in cui il Presidente, alla luce dell’imminente mutamento del 269 Collegio stesso, non ha ritenuto affrontare le previste istanze istruttorie, nonché sentire il teste della Pubblica Accusa, rinviando l’udienza al 16 ottobre 2012. Nel corso di quest’ultima udienza il Collegio ha preso atto della imminente prescrizione delle ipotesi di reato contestate e rinviato il processo al 17 gennaio 2013 dove il Tribunale ha pronunciato sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Il procedimento può, pertanto, ritenersi concluso. Contenzioso giuslavoristico Si segnala quanto segue: • un ex dipendente dello stabilimento di Aprilia (LT), ha richiesto ad Isagro e a Caffaro, in solido tra loro, un risarcimento di circa 2 milioni di euro quale indennizzo per malattia professionale o, alternativamente e in subordine, per risarcimento del danno per asserito inganno nella stipulazione di una conciliazione in sede sindacale. All’udienza del 3 maggio 2012 il Giudice, pur prendendo atto della riforma e della propria sentenzaordinanza, che dichiarava l’estinzione del giudizio, ha deciso per una sospensione parziale del giudizio ed ha fissato una nuova udienza per la continuazione dell’istruttoria. All’udienza dell’11 dicembre 2012 il Giudice, dopo aver acquisito le testimonianze dei teste di entrambe le parti si è riservato di decidere in ordine alla prosecuzione dell’istruttoria, rinviando la causa per la discussione finale all’udienza del 9 luglio 2013; • un ex dipendente dello stabilimento di Aprilia (LT), ha richiesto ad Isagro S.p.A. un risarcimento di circa 550 migliaia di euro per il mancato riconoscimento della categoria professionale superiore rispetto al proprio inquadramento, nonché per malattia professionale. Isagro S.p.A. ha vinto la causa in primo grado e si segnala che è stato notificato l’appello avanti la Corte d’Appello di Roma che ha fissato la prima udienza per il dicembre 2014. A giudizio della Società e dei propri legali, entrambe le richieste risultano essere manifestamente infondate e con rischio quasi nullo di soccombenza. Contenzioso tributario Si segnala che: - in data 22 dicembre 2006 l’Agenzia delle Entrate notificava, a seguito di una verifica fiscale generale per l’esercizio 2003, un avviso di accertamento per violazioni in materia di Irpeg, Irap ed Iva, con richiesta di un versamento integrativo di imposte per Euro 83.251, oltre a sanzioni ed interessi. Avverso tale provvedimento la Società proponeva ricorso avanti alla Commissione Tributaria Provinciale in data 14 maggio 2007. La Commissione Tributaria con sentenza n. 22/25/08 del febbraio 2008 accoglieva il ricorso ed annullava interamente l’avviso di accertamento. Ciononostante in data 25 marzo 2009 l’Agenzia delle Entrate ha notificato alla Società istanza di appello avverso tale sentenza. La Società si è costituita in giudizio in data 21 maggio 2009. L’appello è stato trattato in data 22 gennaio 2010. In data 24 febbraio 2010 è stata depositata la sentenza n. 28/6/10 che 270 ha interamente accolto l’appello dell’Agenzia. Si è ritenuto che la sentenza fosse affetta da manifesti errori di diritto e vizi logici, ed è stata impugnata davanti alla Corte Suprema di Cassazione, con buone prospettive di un esito favorevole alla Società. Si segnala che in merito a tale contestazione la Società non ritiene che ad oggi esistano degli elementi in base ai quali possa sussistere un rischio di soccombenza; - in data 20 ottobre 2009 è stato notificato alla Società avviso di accertamento emesso dalla Direzione Regionale della Lombardia – Ufficio grandi contribuenti, con il quale è stato disconosciuto l’utilizzo delle perdite fiscali della società incorporata Isagro BioFarming S.r.l.. L’importo ripreso a tassazione ammonta a Euro 187.393 con un onere teorico complessivo di Euro 61.840, oltre interessi e sanzioni. La Società ha presentato in data 17 dicembre 2009 istanza di accertamento con adesione; nel corso del contraddittorio, con apposita memoria, è stato richiesto il riesame dell’atto e il suo annullamento in autotutela. La DRE non ha aderito a tale richiesta e, conseguentemente, è stato predisposto ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano. In data 20 febbraio 2012 si è tenuta l’udienza per la trattazione nel merito del ricorso. In data 5 marzo 2012 è stata depositata la sentenza n. 63/29/12 con esito favorevole alla Società. La DRE tuttavia ha impugnato la sentenza dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia. Isagro si è costituita in giudizio in data 23 novembre 2012. Il giudice ha fissato il 21 marzo 2013 quale data per la trattazione dell’appello. Impegni e garanzie Al 31 dicembre la Società ha in essere i seguenti impegni di carattere pluriennale: 3.502 migliaia di euro per l’impegno contrattuale relativo al noleggio di autovetture e altri beni di terzi (1.349 migliaia di euro) con scadenza media inferiore a tre anni e fitti passivi (2.153 migliaia di euro). In particolare i canoni futuri dovuti per i leasing operativi sono così ripartiti: - entro un anno 895 migliaia di euro; - tra uno e cinque anni 2.607 migliaia di euro. 755 migliaia di euro per i canoni ancora da corrispondere alla società Solvay Solexis S.p.A., in relazione all’utilizzo, per un periodo di 99 anni a partire dal 2005, di un’area sita nel comune di Bussi sul Tirino (PE), su cui è stato costruito un impianto ad uso industriale per la produzione di Tetraconazolo. Le passività potenziali connesse a garanzie prestate dalla Società a favore di controllate, collegate, consociate e terzi per l’ottenimento di finanziamenti bancari sono illustrate nella nota n. 17. In particolare a seguito del contratto di cessione della partecipazione della Isagro Italia S.r.l., ora Sumitomo Chemical Italia S.r.l., alla Sumitomo Chemical Co. Ltd., Isagro S.p.A. ha in essere un impegno per le garanzie rilasciate all’acquirente, a fronte delle potenziali passività future per danni o perdite in materia fiscale, ambientale, previdenziale e giuslavoristica. Il rischio massimo è valutato in 7.500 migliaia di euro e la scadenza delle garanzie è da 271 correlare ai termini di prescrizione e di decadenza degli eventi cui sono collegate. Tale garanzia comprende altresì l’indennizzo a favore di Sumitomo Chemical Co. Ltd., per un massimo di 2.250 migliaia di euro, in relazione alla bontà di alcuni crediti commerciali presenti nel portafoglio di Isagro Italia S.r.l. qualora, entro tre anni dalla data del closing dell’operazione, si dovesse procedere alla svalutazione di tali crediti. Inoltre la Società ha in essere garanzie rilasciate a favore della ex joint venture Sipcam Isagro Brasil S.A. (ora Sipcam UPL Brasil SA.) per 2.193 migliaia di euro per la concessione di linee di credito bancarie. Le garanzie ricevute da Isagro S.p.A. ammontano a 3.490 migliaia di euro e si riferiscono a garanzie ipotecarie (740 migliaia di euro) e fidejussioni (2.750 migliaia di euro) rilasciate dai soci della Semag S.r.l. (ora Isam S.r.l.) quali garanzie del credito derivante dalla cessione delle quote della società Isam S.r.l.; Le garanzie altrui prestate per obbligazioni della Società, costituite in particolare da fidejussioni rilasciate a garanzia del corretto adempimento di obbligazioni contrattuali, ammontano a 6.604 migliaia di euro, di cui: - fidejussioni rilasciate dalla Banca Popolare Commercio e Industria, per conto di Isagro S.p.A., a favore del MIUR in relazione al progetto di ricerca denominato “PNR – Tema 6” (1.604 migliaia di euro); - fidejussione rilasciata da Banca Popolare di Etruria e del Lazio a favore di Regentstreet B.V. a garanzia dell’operazione di cessione della partecipazione nella società Sipcam Isagro Brasil S.A., per un totale di 5.000 migliaia di euro e della durata di cinque anni. La Società ha inoltre prestato garanzie contrattuali ad integrazione della suddetta fidejussione bancaria, alla società acquirente Regentstreet B.V., come previsto dal contratto di cessione, per un totale di 15.000 migliaia di euro, quale copertura di future eventuali passività per danni o perdite in materia fiscale, ambientale, previdenziale e giuslavoristiche. La copertura totale relativa all’ operazione di cessione ammonta a 20.000 migliaia di euro, pari al prezzo di cessione. La scadenza di tali garanzie è correlata ai termini di prescrizione e decadenza degli eventi cui sono collegate. 40. Informativa sulle parti correlate Di seguito vengono illustrati i rapporti con le parti correlate che comprendono: - società controllate; - società a controllo congiunto; - società collegate; - società controllanti; - società che, avendo rapporti di partecipazione, diretta o indiretta, al capitale sociale della società, di sue controllate e joint-ventures e di sue controllanti, è presumibile possano esercitare un’influenza rilevante. In particolare si presume, oggettivamente, di essere in presenza di influenza rilevante nel caso in cui il soggetto detenga una partecipazione superiore al 10% oppure nel caso in cui vi sia la contemporanea presenza del possesso di 272 una partecipazione superiore al 5% e la stipulazione di contratti che generino transazioni nell’esercizio per un ammontare pari ad almeno il 5% del fatturato; - amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche e relativi familiari. Le seguenti tabelle evidenziano i valori economici e patrimoniali relativi ai rapporti con le diverse categorie di parti correlate, per gli esercizi 2012 e 2011: di cui parti correlate Conto economico Società Società a 2012 controllate In migliaia di euro Ricavi controllo Società Società Altre parti Tot. Parti Incidenza % collegate controllanti correlate correlate sulla voce di congiunto bilancio 106.317 14.076 338 0 0 1.793 16.207 15,24% 5.851 2.636 610 0 51 41 3.338 57,05% di cons.utilizzati 71.183 11.587 2.681 0 0 474 14.742 20,71% Costi per servizi 18.039 9.982 29 0 0 68 10.079 55,87% Costi del personale 16.314 487 0 0 0 0 487 2,99% Altri costi operativi 1.720 337 0 0 0 0 337 19,59% Proventi finanziari 1.177 71 79 0 0 30 180 15,29% (5.882) (20) 0 0 (90) 0 (110) 1,87% 149 146 3 0 0 0 149 100,00% Altri ricavi operativi Materie prime e mat. Oneri finanziari Proventi /(Oneri) da partecipazioni 273 di cui parti correlate Conto economico 2011 Società Società a Società Società Altre parti Tot. Parti Incidenza % controllate controllo collegate controllanti correlate correlate sulla voce di In migliaia di euro Ricavi congiunto bilancio 109.135 14.432 263 0 0 2.761 17.456 15,99% 5.170 1.722 625 0 49 1 2.397 46,36% di cons. utilizzati 73.710 11.390 1.644 0 0 192 13.226 17,94% Costi per servizi 19.524 8.356 1 0 0 170 8.527 43,67% Costi del personale 15.591 47 0 0 0 0 47 0,30% Altri costi operativi 1.444 125 0 0 0 0 125 8,66% Proventi finanziari 1.216 92 30 0 0 112 234 19,24% (8.298) 0 0 0 (48) 0 (48) 0,58% 15.933 197 0 197 1,24% Altri ricavi operativi Materie prime e materiali Oneri Finanziari Proventi /(Oneri) da partecipazioni 0 0 0 di cui parti correlate Stato Patrimoniale In migliaia di euro Al Società Società a Società Società Altre parti Tot. Parti Incidenza % 31 dic controllate controllo collegate controllanti correlate correlate sulla voce di 2012 congiunto bilancio Crediti e altre attività finanziarie non correnti 4.133 0 1.258 0 0 0 1.258 34.346 7.600 159 0 0 1.447 9.206 26,80% 4.882 1.985 302 0 15 58 2.360 48,34% 3.445 1.669 1.150 0 0 0 2.819 81,83% altre pass. fin. correnti 58.342 0 0 0 859 0 859 1,47% Debiti comm.li 36.352 12.940 1.807 0 0 975 15.722 43,25% 2.818 130 0 0 0 0 130 4,61% Crediti comm.li 30,44% Altre attività e crediti diversi correnti Crediti finanziari e altre attività fin.correnti Debiti finanziari e Altre passività e debiti diversi correnti 274 di cui parti correlate Stato Patrimoniale In migliaia di euro Al Società 31 dic controllate 2011 Società a Società Società Altre parti Tot. Parti Incidenza % controllo collegate controllanti correlate correlate sulla voce di congiunto bilancio Crediti e altre attività finanziarie non correnti 1.582 0 1.158 0 0 193 1.351 85,40% 39.483 5.901 167 0 0 1.869 7.937 20,10% 3.775 1.284 346 0 34 20 1.684 44,61% 4.565 1.545 0 0 0 39 1.584 34,70% altre pass. fin. correnti 56.705 0 0 0 944 0 944 1,66% Debiti comm.li 39.476 12.840 724 0 0 421 13.985 35,43% 3.358 90 501 0 0 0 591 17,60% Crediti comm.li Altre attività e crediti diversi correnti Crediti finanziari e altre attività fin.correnti Debiti finanziari e Altre passività e debiti diversi correnti I valori sopra esposti, dettagliati per società nelle tabelle seguenti, si riferiscono essenzialmente a rapporti di tipo commerciale (acquisti e vendite di prodotti, compensi di lavorazione, prestazione di servizi amministrativi, di ricerca, di marketing e di logistica), le cui transazioni sono effettuate a condizioni di mercato, e rapporti finanziari (concessione di finanziamenti) le cui caratteristiche sono state descritte nelle varie note illustrative alle voci di bilancio. I rapporti con società controllanti (Holdisa, Manisa e Piemme) si limitano all’effettuazione di prestazioni amministrative da parte della Società. Rapporti verso società controllate . Ricavi in migliaia di euro 2012 Isagro Ricerca S.r.l. Isagro Asia Agro Ltd Isagro Colombia S.A.S. 2011 21 0 1.227 1.047 396 494 Isagro Espana SL 3.520 4.173 Isagro U.S.A. Inc. 8.912 8.718 14.076 14.432 Totale ricavi verso società controllate 275 . Altri ricavi operativi in migliaia di euro 2012 2011 Isagro Ricerca S.r.l. 1.741 1.103 Isagro Asia Agro Ltd Isagro Espana SL 70 70 100 100 Isagro Hellas LTD 74 67 Isagro U.S.A. Inc. 651 382 2.636 1.722 2012 2011 Totale altri ricavi operativi verso società controllate . Materie prime e materiali di consumo utilizzati in migliaia di euro Isagro Ricerca S.r.l. 128 538 Isagro Asia Agro Ltd 11.459 10.852 Totale materie prime materiali cons. verso società controllate 11.587 11.390 in migliaia di euro 2012 2011 Isagro Ricerca S.r.l. 8.821 7.108 . Costi per servizi e prestazioni Isagro Asia Agro Ltd Isagro Brasil LTDA Isagro Colombia S.A.S. 15 128 486 520 0 1 Isagro Espana SL 225 209 Isagro Hellas LTD 82 60 Isagro Shanghai 113 81 Isagro U.S.A. Inc. 240 249 9.982 8.356 2012 2011 Totale costi per servizi e prestazioni verso soc. controllate . Costi del personale in migliaia di euro Isagro Asia Agro Ltd Isagro U.S.A. Inc. Isagro Ricerca S.r.l. Totale costi del personale verso controllate 5 0 71 0 411 47 487 47 . Altri costi operativi in migliaia di euro 2012 2011 Isagro Brasil LTDA 36 28 Isagro Hellas LTD 70 20 Isagro Espana SL 0 14 Isagro Ricerca S.r.l. 0 1 Isagro Shanghai 1 0 Isagro U.S.A. Inc. 230 62 Totale altri costi operativi verso società controllate 337 125 2012 2011 Isagro Ricerca S.r.l. 15 83 Isagro Asia Agro Ltd 0 4 (20) (15) . (Oneri)/proventi finanziari netti in migliaia di euro Isagro Espana SL Isagro Colombia S.A.S. 31 0 Isagro U.S.A. Inc. 25 20 Totale (Oneri )/proventi finanziari netti verso soc.controllate 51 92 276 . Proventi /(Oneri) netti da partecipazioni in migliaia di euro 2012 2011 Isagro Espana SL 200 240 Isagro Argentina (21) (16) Isagro Australia (13) (11) (5) (7) Isagro Cile Isagro South Africa Isagrio Mexico Totale Proventi (Oneri ) da partecipazioni netti verso soc.controllate (15) (5) (0) (4) 146 197 La voce (Oneri) da partecipazioni espone il valore relativo alle svalutazioni per l’allineamento del valore di carico delle partecipazioni al loro patrimonio netto, mentre nei proventi sono evidenziati i dividendi incassati da società controllate. . Crediti commerciali in migliaia di euro 2012 2011 Isagro Asia Agro Ltd 451 0 Isagro Colombia S.A.S. 130 197 Isagro Espana SL 703 553 Isagro U.S.A. Inc. 6.316 5.151 Totale crediti commerciali verso società controllate 7.600 5.901 2012 2011 888 577 4 4 100 100 . Altre attività e crediti diversi correnti in migliaia di euro Isagro Ricerca S.r.l. Isagro Chile Isagro Espana SL Isagro Colombia S.A.S. 31 0 Isagro Hellas LTD 74 67 Isagro Asia Agro LTD 140 70 Isagro U.S.A. Inc. 748 466 1.985 1.284 in migliaia di euro 2012 2011 Isagro Ricerca S.r.l. 1.623 448 Totale altre attività e crediti div.correnti verso società controllate . Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti Isagro U.S.A. Inc. Totale crediti fin. e altre attività fin. correnti verso soc. controllate 277 46 1.097 1.669 1.545 . Debiti commerciali in migliaia di euro 2012 2011 Isagro Ricerca S.r.l. 4.428 3.772 Isagro Asia Agro Ltd 7.694 8.667 Isagro Espana SL 36 11 Isagro Shanghai 64 61 Isagro U.S.A. Inc. 343 63 Isagro Brasil LTDA 375 266 12.940 12.840 2012 2011 46 67 Totale debiti commerciali verso società controllate . Alte passività e debiti diversi correnti in migliaia di euro Isagro Asia Agro Ltd Isagro Ricerca S.r.l. Isagro Hellas LTD Isagro U.S.A. Inc. Totale altre passività e deb. diversi correnti verso controllate 0 1 51 22 33 0 130 90 Rapporti verso società a controllo congiunto . Ricavi in migliaia di euro 2012 2011 Isem S.r.l. 338 263 Totale ricavi verso società a controllo congiunto 338 263 2012 2011 . Altri ricavi operativi in migliaia di euro Isagro Sipcam International S.r.l. 18 26 Isem S.r.l. 592 599 Totale altri ricavi operativi verso società controllo congiunto 610 625 . Materie prime e materiali di consumo utlizzati in migliaia di euro 2012 2011 Isem S.r.l. 2.681 1.644 Totale materie prime materiali cons. verso società contr. congiunto 2.681 1.644 2012 2011 . Costi per servizi e prestazioni in migliaia di euro Isem S.r.l. 29 1 Totale costi per servizi e prestazioni soc. controllo congiunto 29 1 2012 2011 .(Oneri)proventi finanziari netti in migliaia di euro Isem S.r.l. Isagro Sipcam International s.r.l. Totale(oneri) proventi finanziari netti verso soc.a controllo congiunto 79 8 0 22 79 30 .Proventi /(Oneri) da partecipazioni in migliaia di euro 2012 2011 Isagro Sipcam International s.r.l. 3 0 Totale Proventi /(Oneri) da partecipazioni verso soc.a controllo congiunto 3 0 278 . Crediti e altre attività finanziarie non correnti in migliaia di euro 2012 2011 Isem S.r.l. 1.258 1.158 1.258 1.158 2012 2011 159 167 159 167 2012 2011 302 335 0 11 302 346 in migliaia di euro 2012 2011 Isem S.r.l. 1.150 0 1.150 0 in migliaia di euro 2012 2011 Isem S.r.l. 1.807 724 1.807 724 2012 2011 0 501 0 501 Totale crediti altre attività finanziarie non correnti verso soc. a controllo congiunto . Crediti commerciali in migliaia di euro Isem S.r.l. Totale crediti commerciali verso società a controllo congiunto . Altre attività e crediti diversi correnti in migliaia di euro Isem S.r.l. Isagro Sipcam International s.r.l. Totale altre attività e crediti diversi correntii verso soc. a controllo congiunto . Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti Totale crediti fin.e altre attività fin. correnti verso soc. a controllo congiunto . Debiti commerciali Totale debiti commerciali verso società a controllo congiunto. . Altre passività e debiti diversi correnti in migliaia di euro Isagro Sipcam International s.r.l. Totale Altre passività e debiti diversi correnti verso società a controllo congiunto. Rapporti verso società controllanti . (Oneri) proventi finanziari netti in migliaia di euro 2012 2011 Piemme S.r.l. (78) (48) Holdisa S.r.l. (12) 0 (90) (48) in migliaia di euro 2011 2010 Piemme S.r.l. 859 944 Totale debiti finanziari e altre passività fin.correnti v/controllanti 859 944 Totale (oneri)/ proventi finanziari netti v/soc. controllanti . Debiti finanziari e altre passività finanziarie correnti Per il commento ed il dettaglio delle voci “crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti” e “crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti” si rimanda alle note 6 e 13 279 Rapporti verso altre parti correlate . Ricavi in migliaia di euro 2012 2011 Gr. Sipcam/Oxon 1.793 2.761 Totale ricavi verso altre parti correlate 1.793 2.761 2012 2011 .Altri ricavi operativi in migliaia di euro Gr. Sipcam/Oxon 41 1 Totale altri ricavi operativi verso altre parti correlate 41 1 in migliaia di euro 2012 2011 Gr. Sipcam/Oxon 474 192 474 192 in migliaia di euro 2012 2011 Gr. Sipcam/Oxon 68 170 68 170 . Materie prime e materiali di consumo utilizzati Totale acquisti materie prime e materiali di consumo utilizzati verso altre parti correlate . Costi per servizi e prestazioni Totale costi per servizi e prestazioni verso altre parti correlate . (Oneri) proventi finanziari netti in migliaia di euro 2012 2011 Gr. Sipcam/Oxon 30 112 Totale (Oneri) proventi finanziari netti verso altre parti correlate 30 112 2012 2011 0 193 0 193 2012 2011 . Crediti e altre attività finanziarie non correnti in migliaia di euro Gr. Sipcam/Oxon Totale crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti verso altre parti . Crediti commerciali in migliaia di euro Gr. Sipcam/Oxon 1.447 1.869 Totale crediti commerciali verso altre parti correlate 1.447 1.869 2012 2011 0 39 0 39 2011 . Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti in migliaia di euro Gr. Sipcam/Oxon Totale crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti verso altre parti . Altre attività e crediti diversi correnti in migliaia di euro 2012 Gr. Sipcam/Oxon 58 20 Totale altre attività e crediti diversi correnti verso altre parti correlate 58 20 2011 . Debiti commerciali in migliaia di euro 2012 Gr. Sipcam/Oxon 975 421 Totale debiti commerciali verso altre parti correlate 975 421 280 Compensi ad amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche Il prospetto seguente evidenzia i benefici economici dell’esercizio degli amministratori, dei dirigenti con responsabilità strategiche e dei componenti del collegio sindacale (importi espressi in unità di euro): Descrizione carica Soggetto Carica ricoperta Compensi Durata della carica Emolumenti Bonus, Altri per la carica altri incentivi compensi e fringe benefits Amministratori: Giorgio Basile Presidente e AD 3 anni 500.000 2.321 Maurizio Basile Vice presidente 3 anni 80.000 1.420 Paolo Piccardi Consigliere 3 anni 38.834 391 Carlo Porcari Consigliere 3 anni 21.504 Adriana Silvia Sartor Membro del Comitato Controllo e Rischi 3 anni 18.668 Elena Vasco Membro del Comitato Controllo e Rischi 3 anni 16.667 Antonio Zoncada Membro del Comitato Controllo e Rischi 3 anni 25.833 Aldo Marsegaglia Ex Consigliere delegato QSA Renato Ugo Ex Membro del Comitato per il controllo interno 7.000 21.667 Roberto de Cardona Ex Membro del Comitato per il controllo interno 7.000 2.000 Tommaso Quattrin Ex Membro del Comitato per il controllo interno 10.168 2.500 Lucio Zuccarello Ex Consigliere non esecutivo 5.000 20.000 5.000 40.000 Dirigenti: Roberto Bonetti Chief Operating Officer (COO) Dal 1° luglio 2012 Familiari dei soggetti (amministratori o direttori) con responsabilità strategiche: Alessandra Basile Responsabile Corporate Sviluppo e Relazioni Interne Sindaci: Piero Gennari Presidente 3 anni 30.600 Giuseppe Bagnasco Sindaco effettivo 3 anni 22.900 Luigi Serafini Sindaco effettivo 3 anni 23.200 281 6.730 66.315 6.281 41.374 Si segnala che il Consiglio di amministrazione scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014, mentre il Collegio Sindacale scadrà con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2012. 41. Livelli gerarchici di valutazione del fair value In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli: Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione; Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato; Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili. La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2012, per livello gerarchico di valutazione di fair value. Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Attività valutate al fair value: - altre attività finanziarie non correnti - - - - - altre attività finanziarie correnti - 514 - 514 Totale Attività finanziarie - 514 - 514 - altre passività finanziarie non correnti - - - 0 - altre passività finanziarie correnti - 72 - 72 Totale Passività finanziarie - 72 - 72 Passività finanziarie valutate al fair value: Nel corso dell’esercizio 2012 non vi sono stati trasferimenti tra il Livello 1 ed il Livello 2 di valutazione del fair value, e neppure dal Livello 3 ad altri livelli e viceversa. 42. Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri Nell’esercizio della sua attività la Società è esposta a rischi finanziari e di mercato ed in particolare a: a) variazione dei tassi di cambio b) variazione dei tassi d’interesse c) variazione delle quotazioni delle materie prime d) liquidità e) gestione del capitale 282 f) credito g) variazione delle condizioni climatiche. Quadro di riferimento Il mercato agrofarmaceutico, nel quale la Società opera, è stato caratterizzato nel 2012 da una importante crescita, in termini sia nominali che reali, ed in particolare nei comparti erbicidi e insetticidi, mentre quello dei fungicidi ha sofferto le condizioni di siccità in Europa e Stati Uniti. In questo quadro di riferimento la Società ha operato per controllare le variabili finanziarie sopra indicate attivando le opportune politiche al fine di minimizzare i summenzionati rischi attraverso l’impiego di strumenti offerti dal mercato o con appropriate politiche societarie di controllo e di portafoglio prodotti/mercati. In particolare, per quanto riguarda l’impiego di derivati, si possono identificare due tipologie di coperture: (a) operazioni che, nel rispetto delle politiche di gestione del rischio soddisfano i requisiti imposti dai principi contabili per il trattamento in “hedge accounting”, sono designate di “copertura”; (b) operazioni che, pur essendo state poste in essere con l’intento di copertura di business, non soddisfano i requisiti richiesti dai principi contabili e sono, quindi, classificate “di trading”. Si ricorda che Isagro non stipula contratti derivati a fini speculativi. a) Gestione del rischio tasso di cambio Isagro segue una politica di copertura dei flussi di cassa attesi in divise estere (in particolare dollari americani). A tal fine viene utilizzata una tipologia di contratto derivato del tipo forward/swap che non presenta rischi diversi da quelli esistenti al momento della loro stipula. La determinazione del valore delle coperture avviene sulla base della bilancia valutaria. Il fine della copertura è quello di “proteggere” il margine delle vendite. Si stima che per ogni 1% di variazione del tasso di cambio verso il dollaro americano, principale moneta estera di riferimento, l’impatto economico sui ricavi di vendita al lordo delle tasse sia tra 0,2 e 0,3 milioni di euro. Vale la pena evidenziare, peraltro, che tale range di valori andrà sempre più a tendere verso la parte alta dell’intervallo e a superarla, nella misura in cui continuerà il recente trend di crescita del fatturato in aree geografiche denominate dalla divisa Dollaro USA. b) Gestione del rischio tasso d’interesse Con l’obiettivo di ridurre l’ammontare di indebitamento a medio/lungo termine soggetto alla variazione dei tassi d’interesse, viene utilizzato un contratto derivato denominato “interest rate swap”. Tale contratto viene posto in essere con nozionale che parzialmente copre l’indebitamento finanziario soggetto a variazione di tassi di interesse, con identiche date di scadenza a quelle della passività finanziaria sottostante, cosicché ogni variazione nel fair value e/o nei flussi di 283 cassa attesi di tale contratto è bilanciata da una corrispondente variazione del fair value e/o nei flussi di cassa attesi della posizione sottostante. Le coperture vengono effettuate con un ottica di corrispondenza con il piano di ammortamento di ogni finanziamento (hedge accounting). L’indebitamento a breve “commerciale” non viene coperto in quanto per sua natura fluttuante; inoltre, la variazione del suo costo, in definitiva, influenza la politica dei prezzi di vendita. Si stima che, relativamente ai finanziamenti a tasso variabile , una variazione di 50 bpts comporta nel 2012, al lordo delle tasse, un costo di circa 350 migliaia di euro su base annua. c) Variazione del prezzo delle materie prime Tale rischio è essenzialmente limitato alle oscillazioni del prezzo della commodity rame, materia prima fondamentale per la produzione di fungicidi a base di tale metallo. Il derivato utilizzato è il “future”. Occorre rilevare che, fino al 30 settembre 2011, la Società procedeva, solitamente all’inizio dell’esercizio, ad effettuare coperture pari a circa il 50% dei fabbisogni di rame rottame legato alle vendite di prodotti formulati, lasciando invece non coperte le vendite attese nell’esercizio di prodotti c.d. “tecnici”, il cui prezzo di vendita è funzione diretta dell’andamento del prezzo della materia prima, e rinviando nel corso dell’anno la decisione di eventuale copertura dei quantitativi rimanenti. Tale metodologia, tuttavia, non permetteva di legare il meccanismo di fissazione del prezzo del prodotto finito ai clienti all’andamento specifico del prezzo della materia prima sul mercato, nel momento di suo effettivo acquisto e successiva lavorazione presso lo stabilimento di Adria: essa, pertanto, permetteva mediamente una copertura del rischio generico di fluttuazioni prevedibili del prezzo, ma non era in grado di mettere la Società in sicurezza in caso di repentine e brusche variazioni congiuntamente a improvvisi andamenti erratici di volatilità del prezzo. Detta metodologia, pertanto, efficace in momenti temporali caratterizzati da bassa volatilità, non ha potuto garantire un’adeguata copertura in momenti contraddistinti da volatilità elevata: per tale ragione, la Direzione Finanza e controllo della Società, in stretta collaborazione con le Direzioni Commerciale, Supply chain, e Sistemi informativi, hanno costituito un gruppo di lavoro per rivedere le modalità gestionali di gestione del rischio della fluttuazione del prezzo della materia prima rame, in relazione alla fissazione dei prezzi di vendita dei prodotti finiti ai clienti. Pertanto, nell’ultima parte dell’esercizio 2011, è stata fissata la seguente procedura: - fissazione dei prezzi di vendita con i clienti nel trimestre precedente per il trimestre successivo; - preparazione del piano di produzione e identificazione delle tempistiche di massima dei lotti di acquisto della materia prima, per ogni singola vendita e periodo; 284 - elaborazione di un report generato dai sistemi informativi che indichi, per ogni singolo ordine e prezzo, i quantitativi di rame rottame equivalente e le tempistiche di massima di acquisto sul mercato e produzione; - copertura a termine dei quantitativi. Tale nuova metodologia, operativa dal 1° gennaio 2012, permetterà una più efficace gestione del rischio di prezzo, specificamente disegnata per rispondere alle mutate e più difficili situazioni di contesto. Detta metodologia, peraltro, nascendo non da una visione esclusivamente finanziaria, ma coinvolgendo anche gli aspetti commerciali e produttivi, permetterà una più efficiente gestione del business rame nel suo complesso, a partire dalla fissazione dei prezzi di vendita. In particolare, sono state effettuate nel corso del 2012 coperture per circa 2.800 tonnellate di materia prima rame, pari sostanzialmente ai quantitativi di principio attivo equivalente presente nei prodotti formulati venduti da Isagro S.p.A., con la realizzazione di proventi al 31 dicembre per circa 0,2 milioni di Euro. d) Gestione del rischio di liquidità La liquidità della Società si basa su una diversificazione delle fonti di finanziamento bancario nonché su un mix di struttura delle linee creditizie : “commerciali o auto liquidanti”, finanziamenti a medio termine ed infine linee di factoring e ciò al fine di potere utilizzare queste linee in funzione della tipologia dei fabbisogni. Si fa notare che l’indebitamento della Società è distribuito tra diversi istituti bancari, il che si traduce in una diminuzione del rischio di riduzione/cancellazione delle linee di credito assegnate alla copertura del capitale circolante. Da un punto di vista operativo la Società controlla il rischio di liquidità utilizzando la pianificazione annuale, con dettaglio mensile, dei flussi degli incassi/pagamenti attesi. Sulla base dei risultati della pianificazione finanziaria si individuano i fabbisogni e, quindi, le risorse necessarie per la relativa copertura. La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività della Società sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati: 31/12/2012 Passività finanziarie Strumenti derivati Debiti commerciali Debiti tributari Altre passività e debiti diversi TOTALE A vista 23.313 0 6.225 0 2.311 31.849 < 3 mesi 25.006 27 11.724 0 18 36.775 tra 3 e 12 mesi 10.242 45 18.403 200 239 29.129 285 tra 1 e 5 anni 13.312 0 0 0 0 13.312 oltre 5 anni 1.587 0 0 0 0 1.587 TOTALE 73.460 72 36.352 200 2.568 112.652 31/12/2011 A vista Passività finanziarie Strumenti derivati Debiti commerciali Debiti tributari Altre passività e debiti diversi TOTALE 15.310 0 5.032 0 2.785 23.127 < 3 mesi 23.292 703 10.155 0 37 34.187 tra 3 e 12 mesi tra 1 e 5 anni 18.272 1.265 24.289 0 285 44.111 1.000 79 0 0 0 1.079 oltre 5 anni TOTALE 0 0 0 0 0 0 57.874 2.047 39.476 0 3.107 102.504 Come già evidenziato, la recente crisi finanziaria internazionale ha interessato anche il settore degli agrofarmaci, per quanto con effetti in larga parte di natura “una tantum”. In tale contesto, la strategia finanziaria della Società è incentrata: (i) in una prospettiva di breve termine, nell’ottenimento di nuove linee finanziarie flessibili a breve termine da parte di istituti finanziari a supporto dello sviluppo delle vendite, la riduzione dei termini di vendita in particolare per i prodotti rameici e, infine, l’ottenimento di condizioni di acquisto con termini di pagamento coerenti con i termini di vendita. (ii) in una prospettiva di breve/medio termine: - un progressivo maggior finanziamento del capitale fisso con mezzi propri attraverso la generazione di cassa da operazioni strategiche peraltro già finalizzate, - il mantenimento dei debiti finanziari verso banche per “coprire” i fabbisogni di capitale circolante. Considerando il già citato “effetto trascinamento” al 2013 della grave siccità che ha colpito gli Stati Uniti e l’Europa nel 2012, e la relativa esigenza per la Società di attendere il progressivo riassorbimento degli stock presso i canali distributivi prima di procedere a nuove vendite, è presumibile che i risultati gestionali 2013 siano anche significativamente inferiori a quelli del 2012, sia in termini di vendite che di margini. Conseguentemente alla decisione di confermare i progetti di R&S per l’esercizio in corso, in particolare quelli relativi al nuovo fungicida SDHi, Isagro ha l’obiettivo di perfezionare operazioni straordinarie di valorizzazione dei propri asset/portafoglio prodotti, per ottenere contributi via cassa nell’ordine di 15 milioni di Euro nel corso del 2013, dei quali 10 milioni quale copertura dei fabbisogni 2013 e il resto quale riserva per i picchi di circolante stagionale e per la prima parte del 2014, quando è stimato completarsi il riassorbimento degli effetti della siccità e la ripresa della crescita delle vendite. A tale riguardo, si evidenzia che l’operazione oggetto di offerta vincolante ricevuta dalla società ISEM S.r.l., joint-venture paritetica tra Isagro S.p.A. e Chemtura AgroSolutions, garantirà da sola un apporto per circa i due terzi della cifra dianzi richiamata, mentre il rimanente un terzo del plafond evidenziato sarà ottenuto da altre operazioni straordinarie sulle quali il management di Isagro sta attualmente lavorando. Si evidenzia, inoltre, che le linee disponibili al 31 dicembre 2012 a supporto del capitale circolante, unitamente alle stime di incassi e pagamenti per l’anno 2013 e agli incassi previsti dalle operazioni straordinarie, rendono sostenibile il presupposto di continuità aziendale. 286 Per una più approfondita analisi delle politiche di gestione del rischio di liquidità del Gruppo si rimanda al paragrafo della Relazione sulla gestione denominato “Osservazioni sul profilo finanziario e sulla continuità aziendale”. e) Gestione del capitale. L’obiettivo della Società è quello di garantire un valido rating creditizio al fine di avere accesso al credito bancario a condizioni economicamente vantaggiose. E’ politica della Società avere continui contatti con tutte le istituzioni finanziarie al fine di comunicare tutte le informazioni (sempre entro i limiti previsti per le società quotate) necessarie per meglio comprendere la tipologia del business e le particolari situazioni di mercato presenti. f) Gestione del rischio di credito E’ politica della Società l’assegnazione del fido ai clienti dopo avere valutato la struttura economica patrimoniale del cliente, la sua performance di pagamento negli anni e tutte le altre informazioni disponibili sul mercato e cioè i normali strumenti impiegati nel determinare la “solvibilità” del cliente. Al fine di limitare taluni rischi cliente/paese si fa ricorso a lettere di credito, coperture assicurative, factoring pro-soluto o anche a sconti finanziari per pagamenti anticipati. La tabella sottostante evidenzia la massima esposizione del Gruppo al rischio di credito: 31.12.2012 crediti commerciali 31.12.2011 35.640 40.741 altre attività e crediti diversi (esclusi i risconti) 5.670 4.950 crediti tributari 1.377 1.527 strumenti derivati 514 504 crediti finanziari 7.578 6.147 disponibilità liquide (esclusa la cassa) 6.315 6.562 57.094 60.431 6.370 15.822 63.464 76.253 garanzie concesse Totale rischio di credito Si segnala altresì che la Società ha ricevuto garanzie dai soci della Semag S.r.l. (ora Isam S.r.l.), per un ammontare pari a 3.490 migliaia di euro, in relazione al credito derivante dalla cessione delle quote della società Isam S.r.l. g) Variazioni delle condizioni climatiche L’utilizzo di agrofarmaci è influenzato dalle condizioni climatiche: umidità, piovosità, temperatura. Ad oggi la Società segue la politica della diversificazione dei mercati in cui opera al fine di coprire il maggior numero di mercati di entrambi gli emisferi. Di fatto la Società opera, avvalendosi sia di società controllate sia di distributori locali, in più di 70 paesi al fine di minimizzare l’influenza di situazioni climatiche 287 particolari presenti in determinate regioni/continenti. Tuttavia, condizioni di siccità che straordinariamente interessino più continenti/paesi al medesimo tempo possono fortemente condizionare il profilo di redditività della Società, come peraltro dimostrato dalla grave siccità del 2012, con impatti sul 2012, e ancor più marcatamente, nel 2013. 43. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti Le operazioni significative non ricorrenti effettuate nell’esercizio 2012, così come richiesto dalla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, sono state illustrate nelle note 25 e 30 cui si rimanda. La tabella seguente evidenzia gli effetti di tali operazioni sui risultati economici e sui flussi finanziari degli esercizi 2012 e 2011: Effetto Effetto lordo a fiscale conto economico correlato Anno 2012 Altri ricavi non ricorrenti: - compartecipazione allo sviluppo di un fungicida Flusso finanziario correlato (al netto dell'I.V.A. e prima delle imposte) 1.952 1.952 (613) (613) 1.339 1.339 2.000 2.000 (530) (530) 166 166 (364) (364) - (1.000) (1.000) 314 314 (686) (686) (267) (267) Altri costi non ricorrenti: - accantonamento al fondo spese per interventi di bonifica Anno 2011 Altri costi non ricorrenti: - accantonamento al fondo spese per interventi di bonifica Effetto netto a conto economico 44. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2012 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo e tempistica dell’accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza della informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza. 45. Eventi successivi al 31 dicembre 2012 Fusione per incorporazione di Isagro Ricerca S.r.l. in Isagro S.p.A. Con atto notarile stipulato il 15 gennaio 2013, Isagro Ricerca S.r.l. è stata fusa per incorporazione nella controllante Isagro S.p.A.. Gli effetti contabili e fiscali della fusione decorrono dal 1° gennaio 2013, mentre gli effetti civilistici decorrono, ai sensi dell’art. 2504288 bis del codice civile, dal 24 gennaio 2013, data dell’ultima delle iscrizioni dell’atto di fusione presso il Registro delle Imprese di Milano. Accordo commerciale con Syngenta per il Remedier® in Europa, Africa e Medio Oriente In data 19 febbraio 2013 Isagro S.p.A. ha firmato un accordo commerciale con Syngenta per la produzione e la distribuzione esclusiva di Remedier® (un fungicida biologico per il controllo delle malattie del terreno per gli ortaggi e le ornamentali basato sulla tecnologia del Thricoderma asperellum e Thricoderma gamsii) nella maggior parte dei Paesi in Europa, Medio Oriente e Africa. 46. Attività di direzione e coordinamento Ai sensi dell’art. 2497 bis, comma 4 del Codice civile, di seguito vengono riportati i dati esenziali dell’ultimo bilancio approvato dalla controllante Holdisa S.r.l. (esercizio 2011/2012), in quanto esercitante attività di direzione e coordinamento in Isagro S.p.A.. Bilancio di esercizio di Holdisa S.r.l. al 30 giugno 2012: (importi in migliaia di euro) STATO PATRIMONIALE 30.06.2012 ATTIVO A) Credito verso soci per versamenti ancora dovuti B) Immobilizzazioni C) Attivo circolante D) Ratei e risconti Totale attivo PASSIVO A) Patrimonio netto: - Capitale sociale - Riserve - Utile (perdita) dell’esercizio B) Fondi per rischi e oneri C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato D) Debiti E) Ratei e risconti Totale passivo Garanzie, impegni e altri rischi 289 30.06.2011 0 0 5.823 1.002 1 6.826 5.823 2.625 0 8.448 520 5.369 910 0 0 520 5.063 2.816 0 0 27 0 6.826 49 0 8.448 0 0 (importi in migliaia di euro) CONTO ECONOMICO A) Valore della produzione B) Costi della produzione C) Proventi e oneri finanziari D) Rettifiche di valore di attività finanziarie E) Proventi e oneri straordinari Imposte sul reddito d’esercizio Utile (perdita) dell’esercizio 2011/2012 2010/2011 0 (57) 967 0 0 0 910 0 (57) 2.871 0 2 0 2.816 47. Pubblicità dei corrispettivi di revisione Ai sensi dell’articolo 149-duodecies del regolamento emittenti Consob si allega una tabella riassuntiva dei corrispettivi della revisione contabile e di eventuali servizi diversi dalla revisione prestati dalla società Deloitte & Touche S.p.A., cui è stato conferito l’incarico di effettuare la revisione contabile del bilancio della Società e del bilancio consolidato: Tipologia di servizi Revisione contabile Soggetto che ha erogato il servizio Deloitte & Touche S.p.A. Destinatario Compensi (migliaia di euro) Isagro Spa 102 Servizi di attestazione 0 Servizi di consulenza fiscale 0 Altri servizi 0 La voce “revisione contabile” include i corrispettivi per le verifiche periodiche previste dall’art. 155 comma 1 lettera a) del T.U.. Tale importo è comprensivo delle spese ma non dell’I.V.A.. Si segnala inoltre che, a seguito del cambiamento della società di revisione, le verifiche periodiche ex art. 155 comma 1 lettera a) del T.U. fino al 31 marzo 2012 sono state effettuate dalla società Reconta Ernst & Young S.p.A. per un compenso complessivo di 5 migliaia di euro. La tabella sottostante evidenzia i corrispettivi della revisione contabile e di eventuali servizi diversi dalla revisione prestati dalla società Deloitte & Touche S.p.A., e dalle società di revisione ad essa collegate, nei confronti delle società controllate di Isagro S.p.A: 290 Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Revisione contabile Servizi di attestazione Destinatario Compensi (migliaia di euro) i) Deloitte & Touche S.p.A. Controllate italiane 25 ii) Rete della Deloitte & Touche Controllate estere 89 i) Deloitte & Touche S.p.A. Controllate italiane 0 Servizi di consulenza fiscale 0 Altri servizi 0 Si segnala inoltre che la società Reconta Ernst & Young S.p.A ha effettuato nei primi mesi del 2012 verifiche per le controllate italiane per un compenso complessivo di 12 migliaia di euro. 48. Elenco dei principi contabili internazionali approvati dalla Commissione Europea alla data di redazione del bilancio Principi contabili internazionali IFRS 1 Regolamento di omologazione Prima adozione degli International 707/2004-2236/2004-2237/2004- Financial 2238/2004-211/2005-1751/2005- Reporting Standards (IFRS) 1864/2005-1910/2005-108/2006211/2005-1261/2008-243/2010- IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni IFRS 3 Aggregazioni aziendali 2236/2004-495/2009-149/2011 IFRS 4 Contratti assicurativi 2236/2004-108/2006-1165/2009 IFRS 5 244/2010 Attività non correnti possedute per IFRS 6 IFRS 7 IFRS 8 IFRS la vendita e attività operative cessate Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie Strumenti finanziari: informazioni 2236/2004-70/2009-243/2010 1910/2005-108/2006 108/2006-1165/2009-574/2010- integrative 149/2011-1205/2011-1256/2012 Settori operativi 1358/2007-632/2010-243/2010 10 Bilancio consolidato 1254/2012 IFRS 11 Accordi a controllo congiunto 1254/2012 IFRS 12 IFRS 13 Informativa sulle partecipazioni in altre entità Valutazione del fair value 1254/2012 1255/2012 2236/2004-2238/2004- IAS 1 Presentazione del bilancio 1910/2005-108/2006-1274/2008- 291 Principi contabili internazionali Regolamento di omologazione IAS 2 Rimanenze 2238/2004 IAS 7 Rendiconto finanziario 1725/2003-2238/2004-243/2010 IAS 8 IAS 10 IAS 11 Commesse a lungo termine IAS 12 Imposte sul reddito IAS 14 Informativa di settore IAS 16 Immobili, impianti e macchinari IAS 17 Leasing IAS 18 Ricavi IAS 19 Benefici per i dipendenti Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio 2238/2004-70/2009 2236/2004-2238/2004-70/2009 1725/2003 1725/2003-2236/20042238/2004-211/2005-1255/2012 1725/2003-2236/20042238/2004-108/2006 2236/2004-2238/2004-211/20051910/2005-70/2009 2236/2004-2238/2004-108/2006243/2010 1725/2003-2236/2004 1725/2003-2236/2004- Contabilizzazione IAS 20 dei 2238/2004-211/2005-1910/2005contributi pubblici e informativa sull’assistenza 1725/2003-2238/2004-70/2009 pubblica Effetti delle variazioni dei cambi IAS 21 2238/2004-149/2011 IAS 23 IAS 24 IAS 26 Fondi di previdenza IAS 27 Bilancio separato 70/2009-494/2009-149/2011- Partecipazioni in società collegate e 1254/2012 2236/2004-2238/2004-70/2009- joint venture 149/2011-1254/2012 delle valute estere 1725/2003-2238/2004- Oneri finanziari Informativa 1260/2008-70/2009 di bilancio sulle operazioni con parti correlate 2238/2004-1910/2005-632/2010 1725/2003 2236/2004-2238/2004-69/2009- IAS 28 IAS 29 IAS 31 Informazioni contabili in economie 1725/2003-2238/2004-70/2009 iperinflazionate 2236/2004-2238/2004-70/2009- Partecipazioni in joint venture 149/2011-1254/2012 2236/2004-2237/2004- IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione in bilancio IAS 33 Utile per azione IAS 34 Bilanci intermedi 2238/2004-211/2005-1864/2005108/2006-53/2009-1293/2009/ / 2236/2004-2238/2004-211/2005108/2006 1725/2003-2236/20042238/2004-70/2009-149/2011 292 Principi contabili internazionali IAS 36 IAS 37 IAS 38 Regolamento di omologazione Riduzione durevole di valore delle 2236/2004-2238/2004-70/2009- attività 243/2010 Accantonamenti, passività ed 1725/2003-2236/2004-2238/2004 attività potenziali 2236/2004-2238/2004-211/2005- Attività immateriali 1910/2005-70/2009-243/2010 Strumenti finanziari: rilevazione e 707/2004-2086/2004-2236/2004- valutazione 211/2005-1751/2005-1864/20052236/2004-2238/2004-70/2009 IAS 39 IAS 40 Investimenti immobiliari IAS 41 Agricoltura 1725/2003-2236/20042238/2004-70/2009 Documenti interpretativi Regolamento di omologazione Cambiamenti nelle passività iscritte per IFRIC 1 IFRIC 2 IFRIC 4 IFRIC 5 smantellamenti, ripristini e passività similari Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti simili Determinare se un accordo contiene un leasing 2237/2004 1073/2005 1910/2005 Diritti derivanti da interessenze in fondi per smantellamenti, ripristini e bonifiche 1910/2005 ambientali Passività derivanti dalla partecipazione IFRIC 6 ad un mercato specifico – Rifiuti di apparecchiature IFRIC 7 IFRIC 8 IFRIC 9 IFRIC 10 IFRIC 11 IFRIC 12 IFRIC 13 Applicazione del elettriche ed metodo della rideterminazione ai sensi dello Ias 29 – Scopo dell’IFRS 2 dei derivati incorporati Bilanci intermedi e riduzione durevole di valore Ifrs 2 - Operazioni con azioni proprie e del gruppo Accordi per servizi in concessione di 708/2006 1329/2006 Rideterminazione Programmi 108/2006 fidelizzazione 1329/2006-1171/2009-243/2010 610/2007 611/2007 254/2009 alla clientela 1262/2008-149/2011 Ias 19 – Il limite relativo ad attività a IFRIC 14 servizio di un piano a benefici definiti, le previsioni di contribuzione minima e la 1263/2008-633/2010-475/2012 loro interazione IFRIC 15 IFRIC 16 Accordi per la costruzione di immobili Coperture di un investimento netto in una gestione estera 293 636/2009 460/2009-243/2010 Documenti interpretativi IFRIC 17 Regolamento di omologazione Distribuzione ai soci di attività non 1142/2009 rappresentate da disponibilità liquide IFRIC 18 IFRIC 19 IFRIC 20 Cessione di attività da parte della clientela Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale 1164/2009 662/2010 Costi di sbancamento nella fase di produzione di una miniera a cielo 1255/2012 aperto SIC 7 SIC 10 SIC 12 Introduzione dell’euro Assistenza 13 – Nessuna specifica relazione alle attività operative Consolidamento – Società a destinazione specifica (società veicolo) Imprese SIC pubblica 1725/2003-2238/2004 a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo SIC 15 SIC 25 Leasing operativo – Incentivi 1725/2003 1725/2003-2238/20041751/2005-1254/2012 1725/2003-2238/20041254/2012 1725/2003 Imposte sul reddito – Cambiamenti di condizione fiscale di un’impresa e dei 1725/2003-2238/2004 suoi azionisti La valutazione della sostanza delle SIC 27 operazioni nella forma legale del 1725/2003-2238/2004 leasing SIC 29 Informazioni integrative – Accordi per 1725/2003 servizi in concessione SIC 31 SIC 32 Ricavi – Operazioni di baratto comprendenti servizi pubblicitari 1725/2003-2238/2004 Attività immateriali – Costi connessi ai 1725/2003-2236/2004- siti web 2238/2004 Il Consiglio di Amministrazione Milano, 14 marzo 2013 294 295 Bilanci società controllate e collegate Isagro Argentina IAS Balance sheet 31.12. 2012 BALANCE SHEET IAS SCHEME BALANCE SHEET NON CURRENT ASSETS Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets Goodwill Intangible Assets Investments accounted for using the equity method Other investments Receivables and other non current assets Deferred tax assets TOTAL NON CURRENT ASSETS NOTES in local currency 36 26.926 26.962 in Euro 6 4.151 4.157 CURRENT ASSETS Inventories Trade receivables Other receivables Tax assets Financial assets Cash and cash equivalents TOTAL CURRENT ASSETS 120.427 181.302 9.385 18.566 27.951 TOTAL ASSETS 208.264 32.108 665.070 138.478 (377.381) (99.868) 187.821 187.821 (14.282) (78.140) (17.100) 28.956 28.956 60.875 NET EQUITY Issued Capital Reserves Exchange reserve/difference Profits carried forward Profits Total TOTAL NET EQUITY NON CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Employee benefits Non current funds Deferred tax liabilities Other non current liabilities - TOTAL NON CURRENT LIABILITIES - CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Trade payables Current funds Tax liabilities Other liabilities TOTAL CURRENT LIABILITIES TOTAL LIABILITIES TOTAL EQUITY AND LIABILITIES - 20.407 36 20.443 20.443 208.264 297 3.146 6 3.152 3.152 32.108 Isagro Argentina IAS PL 31.12. 2012 PROFIT & LOSS IAS SCHEME NOTES Revenue Other income in local currency in Euro 13 2 Variation in stock of finished goods and work in progress - Costs for capitalized internal works - Raw materials and consumables - Personnel costs - Amortization/ Depreciation/ Write-downs - - Amortization Intangible assets - - Depreciation Tangible assets - Impairment of assets Costs for services Other operative costs - Operative profit Net financial costs 94.800 43 16.232 7 (94.830) (16.237) (5.038) (863) Profit/loss from controlled companies - Profit/loss from associated companies - Profit/loss before taxes (99.868) (17.100) 0 0 Net Profit/loss (99.868) (17.100) Profit/loss of the Company (99.868) (17.100) Income taxes 298 Isagro Asia IAS Balance sheet 31.12. 2012 BALANCE SHEET IAS SCHEME BALANCE SHEET NON CURRENT ASSETS Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets Goodwill NOTES in local currency in Euro 407.791 6.070 5.620.052 83.655 Intangible Assets - Investments accounted for using the equity method - Other investments Receivables and other non current assets Deferred tax assets TOTAL NON CURRENT ASSETS 92.627 9.150 515.638 1.276.557 126.103 7.106.367 CURRENT ASSETS Inventories Trade receivables Other receivables Tax assets Financial assets for derivatives Cash and cash equivalents TOTAL CURRENT ASSETS 479.808 1.211.726 113.794 58.631 412 147.063 2.011.434 6.612.569 16.699.642 1.568.275 808.035 5.678 2.026.778 27.720.977 TOTAL ASSETS 2.527.072 34.827.344 160.029 551.716 3.372.485 11.412.993 (6.708.667) 10.852.808 3.108.214 22.037.833 22.037.833 NET EQUITY Issued Capital Reserves Exchange Reserve/Difference Profits carried forward Profits Total TOTAL NET EQUITY 674.105 213.215 1.599.065 1.599.065 NON CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Employee benefits 1.244 Non current funds 17.144 - Deferred tax liabilities Other non current liabilities TOTAL NON CURRENT LIABILITIES - CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Financial liabilities for derivatives Trade payables Current funds Tax liabilities Other liabilities TOTAL CURRENT LIABILITIES TOTAL LIABILITIES TOTAL EQUITY AND LIABILITIES 45.587 46.831 628.266 645.410 250.239 6.948 478.874 3.448.718 95.755 6.599.697 - 95.212 49.903 881.176 928.007 2.527.072 299 1.312.183 687.748 12.144.101 12.789.511 34.827.344 Isagro Asia IAS PL 31.12. 2012 PROFIT & LOSS IAS SCHEME NOTES in local currency Revenue Other income Variation in stock of finished goods and work in progress Costs for capitalized internal works Raw materials and consumables Personnel costs Amortization/ Depreciation/ Write-downs in Euro 2.525.877 38.680 36.821.814 563.871 (1.034) (15.073) 1.500.442 197.047 - Amortization Intangible assets - Depreciation Tangible assets 21.873.193 2.872.518 68.212 994.383 Impairment of assets Costs for services Other operative costs 392.402 140.085 5.720.371 2.042.136 Operative profit 265.335 3.868.011 49.014 714.518 Net financial costs Profit/loss from controlled companies - - Profit/loss from associated companies - - Profit/loss before taxes 314.349 4.582.529 Income taxes 101.134 1.474.315 Net Profit/loss 213.215 3.108.214 Profit/loss of the Company 213.215 3.108.214 300 Isagro Australia IAS Balance sheet 31.12. 2012 BALANCE SHEET IAS SCHEME BALANCE SHEET NOTES in local currency NON CURRENT ASSETS Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets Goodwill Intangible Assets Investments accounted for using the equity method Other investments Receivables and other non current assets Deferred tax assets in Euro - TOTAL NON CURRENT ASSETS - - CURRENT ASSETS Inventories Trade receivables Other receivables Tax assets Financial assets Cash and cash equivalents TOTAL CURRENT ASSETS 4.966 4.966 3.907 3.907 TOTAL ASSETS 4.966 3.907 315.000 187.973 NET EQUITY Issued Capital Reserves Exchange reserve/difference Profits carried forward Profits (299.012) (17.694) 1.706 1.706 - Total TOTAL NET EQUITY NON CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Employee benefits Non current funds Deferred tax liabilities Other non current liabilities 1.666 (176.720) (14.261) 1.342 1.342 - TOTAL NON CURRENT LIABILITIES - CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Trade payables Current funds Tax liabilities Other liabilities TOTAL CURRENT LIABILITIES TOTAL LIABILITIES TOTAL EQUITY AND LIABILITIES - 6.672 6.672 6.672 4.966 301 5.249 5.249 5.249 3.907 Isagro Australia IAS PL 31.12. 2012 PROFIT & LOSS IAS SCHEME NOTES in local currency in Euro Revenue - Other income - Variation in stock of finished goods and work in progress - Costs for capitalized internal works - Raw materials and consumables - Personnel costs - Amortization/ Depreciation/ Write-downs - - Amortization Intangible assets - - Depreciation Tangible assets - Impairment of assets Costs for services Other operative costs - Operative profit Net financial costs 15.210 2.148 12.259 1.731 (17.358) (13.990) (336) (271) Profit/loss from controlled companies - Profit/loss from associated companies - Profit/loss before taxes (17.694) Income taxes (14.261) - Net Profit/loss (17.694) (14.261) Profit/loss of the Company (17.694) (14.261) 302 Isagro Brasil IAS Balance sheet 31.12. 2012 BALANCE SHEET IAS SCHEME BALANCE SHEET NON CURRENT ASSETS Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets NOTES in local currency in Euro 87.027 32.189 900.578 333.103 Goodwill Intangible Assets - Investments accounted for using the equity method - - Other investments - - Receivables and other non current assets Deferred tax assets TOTAL NON CURRENT ASSETS 1.515 989.120 560 365.852 1.013.151 35.202 334 21.048 59.515 1.129.250 374.741 13.020 124 7.785 22.013 417.683 2.118.370 783.535 1.307.210 532.891 475.434 125.861 1.908.505 (60.930) 183.773 50.177 705.911 1.908.505 705.911 43.526 16.099 CURRENT ASSETS Inventories Trade receivables Other receivables Tax assets Financial assets Cash and cash equivalents TOTAL CURRENT ASSETS - TOTAL ASSETS NET EQUITY Issued Capital Reserves Exchange reserve/difference Profits carried forward Profits Total TOTAL NET EQUITY NON CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Employee benefits - Non current funds Deferred tax liabilities - Other non current liabilities - - 6.156 TOTAL NON CURRENT LIABILITIES 2.277 - 49.682 18.376 CURRENT LIABILITIES Financial liabilities - - Trade payables - - Current funds Tax liabilities Other liabilities TOTAL CURRENT LIABILITIES TOTAL LIABILITIES TOTAL EQUITY AND LIABILITIES 58.743 101.440 160.183 209.865 2.118.370 303 21.728 37.520 59.248 77.624 783.535 Isagro Brasil IAS PL 31.12. 2012 PROFIT & LOSS IAS SCHEME NOTES Revenue Other income in local currency in Euro 1.291.061 286.840 Variation in stock of finished goods and work in progress 514.687 114.350 - Costs for capitalized internal works Raw materials and consumables Personnel costs 979 631.081 - Amortization/ Depreciation/ Write-downs - Amortization Intangible assets - Depreciation Tangible assets 112.692 42.978 Impairment of assets Costs for services Other operative costs 307.689 243.195 122.661 96.951 Operative profit 239.287 95.394 (154) (61) 390 251.583 44.925 17.133 - Net financial costs Profit/loss from controlled companies - Profit/loss from associated companies - Profit/loss before taxes 239.133 95.333 Income taxes 113.272 45.156 Net Profit/loss 125.861 50.177 Profit/loss of the Company 125.861 50.177 304 Isagro Chile IAS Balance sheet 31.12. 2012 BALANCE SHEET IAS SCHEME BALANCE SHEET NON CURRENT ASSETS Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets Goodwill Intangible Assets Investments accounted for using the equity method Other investments Receivables and other non current assets Deferred tax assets NOTES in local currency in Euro - TOTAL NON CURRENT ASSETS - - CURRENT ASSETS Inventories Trade receivables Other receivables Tax assets Financial assets Cash and cash equivalents TOTAL CURRENT ASSETS 7.758.145 7.758.145 12.281 12.281 TOTAL ASSETS 7.758.145 12.281 21.358.760 30.000 (14.900.671) (3.332.230) 3.125.859 3.125.859 1.038 (20.757) (5.333) 4.948 4.948 NET EQUITY Issued Capital Reserves Exchange reserve/(difference) Profits carried forward Profits Total TOTAL NET EQUITY NON CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Employee benefits Non current funds Deferred tax liabilities Other non current liabilities - TOTAL NON CURRENT LIABILITIES - CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Trade payables Current funds Tax liabilities Other liabilities TOTAL CURRENT LIABILITIES TOTAL LIABILITIES TOTAL EQUITY AND LIABILITIES - 4.486.454 145.832 4.632.286 4.632.286 7.758.145 305 7.102 231 7.333 7.333 12.281 Isagro Chile IAS PL 31.12. 2012 PROFIT & LOSS IAS SCHEME NOTES in local currency in Euro Revenue - Other income - Variation in stock of finished goods and work in progress - Costs for capitalized internal works - Raw materials and consumables - Personnel costs - Amortization/ Depreciation/ Write-downs - - Amortization Intangible assets - - Depreciation Tangible assets - Impairment of assets Costs for services Other operative costs - Operative profit Net financial costs 3.329.504 74.310 5.329 119 (3.403.814) (5.448) 71.584 115 Profit/loss from controlled companies - Profit/loss from associated companies - Profit/loss before taxes (3.332.230) Income taxes (5.333) - Net Profit/loss (3.332.230) (5.333) Profit/loss of the Company (3.332.230) (5.333) 306 Isagro Colombia IAS Balance sheet 31.12. 2012 BALANCE SHEET IAS SCHEME BALANCE SHEET NON CURRENT ASSETS Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets Goodwill Intangible Assets Investments accounted for using the equity method Other investments Receivables and other non current assets Deferred tax assets TOTAL NON CURRENT ASSETS NOTES in local currency 101.748.889 60.077.014 81.621.399 243.447.302 CURRENT ASSETS Inventories Trade receivables Other receivables Tax assets Financial assets Current financial assets for derivatives and hedging Cash and cash equivalents TOTAL CURRENT ASSETS 1.737.235.307 4.161.311.086 57.019.075 993.070.488 TOTAL ASSETS NET EQUITY Issued Capital Reserves Exchange reserve/difference Profits carried forward Profits Total TOTAL NET EQUITY in Euro 43.646 25.771 35.012 104.429 710.447.298 7.659.083.254 745.201 1.785.028 24.459 425.986 304.752 3.285.426 7.902.530.556 3.389.855 362.654.120 967.251.010 139.209 361.445 121.623 415.029 259.433 1.296.739 1.296.739 1.093.903.144 599.185.597 3.022.993.871 3.022.993.871 NON CURRENT LIABILITIES Financial liabilities - Employee benefits - Non current funds Deferred tax liabilities - Other non current liabilities TOTAL NON CURRENT LIABILITIES - CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Current financial liabilities for derivatives and hedging Trade payables Current funds Tax liabilities Other liabilities TOTAL CURRENT LIABILITIES TOTAL LIABILITIES TOTAL EQUITY AND LIABILITIES - 24.585.716 10.546 24.585.716 10.546 2.661.609.120 74.034.866 1.628.983.005 37.000.000 453.323.978 4.854.950.969 4.879.536.685 7.902.530.556 307 1.141.719 31.758 698.765 15.871 194.457 2.082.570 2.093.116 3.389.855 Isagro Colombia IAS PL 31.12. 2012 PROFIT & LOSS IAS SCHEME NOTES in local currency Revenue Other income Variation in stock of finished goods and work in progress Costs for capitalized internal works Raw materials and consumables Personnel costs Amortization/ Depreciation/ Write-downs - Amortization Intangible assets - Depreciation Tangible assets in Euro 12.005.391.738 199.672.692 5.198.017 86.453 (246.737.439) (106.831) 6.110.175.627 2.023.611.573 2.645.544 876.170 14.352.386 36.129.483 6.214 15.643 Impairment of assets Costs for services Other operative costs 1.614.272.532 175.695.184 698.937 76.071 Operative profit 1.984.090.206 859.060 (1.000.416.260) (433.154) Net financial costs Profit/loss from controlled companies - - Profit/loss from associated companies - - Profit/loss before taxes 983.673.946 425.906 Income taxes 384.488.349 166.473 Net Profit/loss 599.185.597 259.433 Profit/loss of the Company 599.185.597 259.433 308 Isagro Espana IAS Balance sheet 31.12. 2012 BALANCE SHEET IAS SCHEME BALANCE SHEET NON CURRENT ASSETS Tangible fixed assets Intangible fixed assets Goodwill Investments in controlled and associated companies Other investments Receivables and other non current assets Non current financial assets for derivatives and hedging Deferred tax assets TOTAL NON CURRENT ASSETS NOTES in Euro 1.063 0 0 15.791 0 0 0 0 16.854 CURRENT ASSETS Inventories Work in progress Trade receivables Other receivables and miscellaneous current assets Tax assets Financial receivables and other current financial assets Current financial assets for derivatives and hedging Cash and cash equivalents TOTAL CURRENT ASSETS 535.061 0 1.321.170 8.522 0 0 0 141.306 2.006.059 TOTAL ASSETS 2.022.913 NET EQUITY Issued Capital Reserves Profits Total TOTAL NET EQUITY 120.200 24.043 493.646 637.889 637.889 NON CURRENT LIABILITIES Financial liabilities/borrowings and other non current financial liabilities Non current financial liabilities for derivatives and hedging Long term employee benefits Non current funds Deferred tax liabilities Other non current liabilities TOTAL NON CURRENT LIABILITIES CURRENT LIABILITIES Financial liabilities/borrowings and other current financial liabilities Current financial liabilities for derivatives and hedging Trade payables Current funds Tax liabilities Other liabilities TOTAL CURRENT LIABILITIES TOTAL LIABILITIES TOTAL EQUITY AND LIABILITIES 309 0 0 0 0 0 0 0 307.960 0 1.003.317 27.185 7.552 39.010 1.385.024 1.385.024 2.022.913 Isagro Espana IAS PL 31.12. 2012 PROFIT & LOSS IAS SCHEME NOTES Revenues Other operating incomes Raw materials and consumables Costs for services Personnel costs Other operative costs in Euro 7.878.128 266.691 5.792.331 1.035.152 760.178 61.164 Change in stock of finished goods and work in progress Costs for capitalized internal works Amortization/ Depreciation: - Amortization of Intangible assets - Depreciation of Tangible assets Impairment of assets (148.933) 0 0 766 0 Operative profit/(loss) 346.295 Net financial costs Profit/loss from controlled companies Profit/loss from associated companies (6.571) 0 0 Profit/loss before taxes 339.724 Income taxes 103.582 Net Profit/loss 236.142 310 Isagro Hellas IAS Balance sheet 31.12. 2012 BALANCE SHEET IAS SCHEME BALANCE SHEET NON CURRENT ASSETS Tangible fixed assets Intangible fixed assets Goodwill Investments in controlled and associated companies Other investments Receivables and other non current assets Non current financial assets for derivatives and hedging Deferred tax assets TOTAL NON CURRENT ASSETS NOTES in Euro 0 0 0 0 0 1.905 0 4.387 6.292 CURRENT ASSETS Inventories Work in progress Trade receivables Other receivables and miscellaneous current assets Tax assets Financial receivables and other current financial assets Current financial assets for derivatives and hedging Cash and cash equivalents TOTAL CURRENT ASSETS 0 0 50.739 23.175 44.327 0 0 4.671 122.912 TOTAL ASSETS 129.204 NET EQUITY Issued Capital Reserves Profits Total TOTAL NET EQUITY 18.000 7.701 19.925 45.626 45.626 NON CURRENT LIABILITIES Financial liabilities/borrowings and other non current financial liabilities Non current financial liabilities for derivatives and hedging Long term employee benefits Non current funds Deferred tax liabilities Other non current liabilities TOTAL NON CURRENT LIABILITIES CURRENT LIABILITIES Financial liabilities/borrowings and other current financial liabilities Current financial liabilities for derivatives and hedging Trade payables Current funds Tax liabilities Other liabilities TOTAL CURRENT LIABILITIES TOTAL LIABILITIES TOTAL EQUITY AND LIABILITIES 311 0 0 1.470 0 0 0 1.470 0 0 80.949 0 0 1.159 82.108 83.578 129.204 Isagro Hellas IAS PL 31.12. 2012 PROFIT & LOSS IAS SCHEME NOTES Revenues Other operating incomes Raw materials and consumables Costs for services Personnel costs Other operative costs in Euro 117.491 0 53 102.451 20.718 766 Change in stock of finished goods and work in progress Costs for capitalized internal works Amortization/ Depreciation: - Amortization of Intangible assets - Depreciation of Tangible assets Impairment of assets 0 0 294 662 0 Operative profit/(loss) (7.453) Net financial costs Profit/loss from controlled companies Profit/loss from associated companies (35) 0 0 Profit/loss before taxes (7.488) Income taxes 0 Net Profit/loss (7.488) 312 ISAGRO RICERCA S.r.l. Società diretta e coordinata da Isagro S.p.A Sede legale: Via G. Fauser 4, 28100 - Novara Capitale sociale: Euro 30.000 i.v. Codice fiscale e P. IVA N. 11218240155 BILANCIO D'ESERCIZIO (importi in euro) SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA (euro) ATTIVITA' NON CORRENTI Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali Avviamento Partecipazioni Crediti e altre attività finanziarie non correnti Crediti e altre attività non correnti Attività finanziarie per strumenti derivati Imposte anticipate TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 31.12.2012 31.12.2011 833.316 383 1.027.681 767 - 3.758 3.757 - ATTIVITA' CORRENTI Rimanenze Crediti commerciali Altre attività e crediti diversi correnti Crediti tributari Crediti finanziari ed altre attività finanziarie correnti Attività finanziarie per strumenti derivati Disponibilità liquide e mezzi equivalenti TOTALE ATTIVITA' CORRENTI - 22.522 859.979 43.151 1.075.356 46.242 5.130.274 407.753 22.065 3.860.343 953.509 7.127 - Attività cedute e/o destinate alla dismissione TOTALE ATTIVITA' PATRIMONIO NETTO Capitale Riserve Utili a nuovo e di periodo 55.990 5.662.324 51.205 4.872.184 6.522.303 5.947.540 30.000 36.873 42.650 TOTALE PATRIMONIO NETTO 30.000 41.462 (39.302) 109.523 PASSIVITA' NON CORRENTI Debiti finanziari e altre passività finanziarie non correnti Passività finanziarie per strumenti derivati Benefici per i dipendenti -TFR Fondi non correnti Imposte differite Altre passività non correnti TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI - 32.160 554.587 542.224 71.436 62.890 626.023 PASSIVITA' CORRENTI Debiti finanziari ed altre passività finanziarie correnti Passività finanziarie per strumenti derivati Debiti commerciali Fondi correnti Debiti tributari Altre passività e debiti diversi correnti TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 1.853.914 452.830 - TOTALE PASSIVITA' TOTALE PATRIMONIO E PASSIVITA' 313 605.114 3.431.599 26.622 6.736 467.886 5.786.757 4.003.316 13.198 16.542 824.380 5.310.266 6.412.780 6.522.303 5.915.380 5.947.540 ISAGRO RICERCA S.r.l. Società diretta e coordinata da Isagro S.p.A Sede legale: Via G. Fauser 4, 28100 - Novara Capitale sociale: Euro 30.000 i.v. Codice fiscale e P. IVA N. 11218240155 BILANCIO D'ESERCIZIO (importi in euro) CONTO ECONOMICO (euro) 2012 2011 Ricavi Altri ricavi operativi Totale ricavi 10.865.805 555.284 11.421.089 9.997.819 761.394 10.759.213 Materie prime e materiali di consumo utilizzati Costi per servizi e prestazioni Costi del personale Altri costi operativi Variazione rimanenze prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione Costi per lavori in economia capitalizzati (298.765) (6.169.795) (4.385.307) (138.960) (265.948) (5.300.630) (4.174.230) (136.279) 46.242 (437.722) 474.504 444.404 (279.819) (383) 194.302 (263.674) (1.300) 179.430 (Oneri)/proventi finanziari netti Utile (perdita) ante imposte (48.523) 145.779 (148.016) 31.414 Imposte sul reddito Utile (perdita) netto derivante da attività in funzionamento (68.416) (72.796) 77.363 (41.382) 77.363 (41.382) Ammortamenti: - Ammortamenti immobilizzazioni materiali - Ammortamenti immobilizzazioni immateriali Perdite di valore delle immobilizzazioni Risultato netto derivante da attività cedute e/o destinate alla dismissione Utile (perdita) netto 314 ISAGRO RICERCA S.r.l. Società diretta e coordinata da Isagro S.p.A Sede legale: Via G. Fauser 4, 28100 - Novara Capitale sociale: Euro 30.000 i.v. Codice fiscale e P. IVA N. 11218240155 BILANCIO D'ESERCIZIO (importi in euro) CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (euro) Note Utile (perdita) netto Utile (perdita) da cash flow hedges Imposte sul reddito Altre componenti di conto economico complessivo Totale conto economico complessivo 2012 2011 77.363 (41.382) - - - - - - - - 77.363 315 (41.382) ISAGRO RICERCA S.r.l. Società diretta e coordinata da Isagro S.p.A Sede legale: Via G. Fauser 4, 28100 - Novara Capitale sociale: Euro 30.000 i.v. Codice fiscale e P. IVA N. 11218240155 BILANCIO D'ESERCIZIO (importi in euro) RENDICONTO FINANZIARIO (euro) Disponibilita' liquide iniziali Attivita' operative Utile di periodo da attività in funzionamento - Ammortamento imm. materiali - Ammortamento imm. immateriali - Perdite di valore delle immobilizzazioni - Accantonamenti ai fondi (incluso TFR) - (Plusvalenze)/minusvalenze da alienazione immobilizzazioni materiali - Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società controllanti - Imposte sul reddito Flusso di circolante derivante dalla gestione corrente - (Aumento)/diminuzione crediti commerciali - (Aumento)/diminuzione rimanenze - Aumento/(diminuzione) debiti commerciali - Variazione netta altre attività/passività - Utilizzi fondi (incluso TFR) - Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società controllanti pagati - Imposte sul reddito pagate/compensate con altri tributi Flusso monetario da attività operative Attività di investimento - (Investimenti)/disinvestimenti di immobilizzazioni immateriali - (Investimenti) in immobilizzazioni materiali - Prezzo di realizzo per cessione imm. materiali - Disinvestimento di attività finanziarie Flusso monetario da attività di investimento Attività di finanziamento - Incremento (decremento) di debiti finanziari (correnti e non) - (Incremento)/decremento di crediti finanziari - Distribuzione dividendi - Versamento azionisti per aumento capitale sociale Flusso monetario da attività di finanziamento Flusso monetario da attività destinate alla dismissione Flussi di disponibilità liquide del periodo Disponibilità liquide finali 316 2012 51.205 2011 38.307 77.363 279.819 383 95.321 (41.382) 263.674 1.300 (5.323) 684 - 40.551 68.416 562.537 104.227 72.796 395.292 (1.269.931) (46.242) (229.194) 437.722 (571.717) 189.246 (69.534) 867.902 (96.716) (113.598) (40.551) (63.970) (104.227) 100.000 (1.310.162) 1.257.181 0 (86.137) - 0 (268.802) - (86.137) (268.802) 1.401.084 (975.481) - - - - 1.401.084 (975.481) 0 0 4.785 55.990 12.898 51.205 Isagro Shanghai IAS Balance sheet 31.12. 2012 BALANCE SHEET IAS SCHEME BALANCE SHEET NON CURRENT ASSETS Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets Goodwill Intangible Assets Investments accounted for using the equity method Other investments Receivables and other non current assets Deferred tax assets NOTES in local currency in Euro - TOTAL NON CURRENT ASSETS - CURRENT ASSETS Inventories Trade receivables Other receivables Tax assets Financial assets Cash and cash equivalents TOTAL CURRENT ASSETS - 27.266 942.466 57.781 53.548 3.317 114.646 942.466 114.646 1.609.547 166.224 (624.631) (152.011) 832.905 832.905 20.777 (66.928) (18.755) 101.318 101.318 475.000 440.200 TOTAL ASSETS NET EQUITY Issued Capital Reserves Exchange reserve/difference Profits carried forward Profits Total TOTAL NET EQUITY NON CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Employee benefits Non current funds Deferred tax liabilities Other non current liabilities - TOTAL NON CURRENT LIABILITIES - CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Trade payables Current funds Tax liabilities Other liabilities TOTAL CURRENT LIABILITIES TOTAL LIABILITIES TOTAL EQUITY AND LIABILITIES - 59.465 50.096 109.561 109.561 942.466 317 7.234 6.094 13.328 13.328 114.646 Isagro Shanghai IAS PL 31.12. 2012 PROFIT & LOSS IAS SCHEME NOTES Revenue Other income in local currency in Euro 950.000 117.208 Variation in stock of finished goods and work in progress - Costs for capitalized internal works - Raw materials and consumables Personnel costs 645.105 79.591 Amortization/ Depreciation/ Write-downs - - Amortization Intangible assets - - Depreciation Tangible assets - Impairment of assets Costs for services Other operative costs - Operative profit Net financial costs 392.448 52.725 48.419 6.505 (140.278) (17.307) (11.733) (1.448) Profit/loss from controlled companies - Profit/loss from associated companies - Profit/loss before taxes (152.011) Income taxes (18.755) - Net Profit/loss (152.011) (18.755) Profit/loss of the Company (152.011) (18.755) 318 Isagro South Africa IAS Balance sheet 31.12. 2012 BALANCE SHEET IAS SCHEME BALANCE SHEET NON CURRENT ASSETS Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets Goodwill Intangible Assets Investments accounted for using the equity method Other investments Receivables and other non current assets Deferred tax assets NOTES in local currency in Euro - TOTAL NON CURRENT ASSETS - - CURRENT ASSETS Inventories Trade receivables Other receivables Tax assets Financial assets Cash and cash equivalents TOTAL CURRENT ASSETS 112.902 112.902 10.105 10.105 TOTAL ASSETS 112.902 10.105 471.000 45.553 (204.621) (163.652) 102.727 102.727 (1.180) (19.669) (15.510) 9.194 9.194 NET EQUITY Issued Capital Reserves Exchange reserve/difference Profits carried forward Profits Total TOTAL NET EQUITY NON CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Employee benefits Non current funds Deferred tax liabilities Other non current liabilities - TOTAL NON CURRENT LIABILITIES - CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Trade payables Current funds Tax liabilities Other liabilities TOTAL CURRENT LIABILITIES TOTAL LIABILITIES TOTAL EQUITY AND LIABILITIES - 10.175 10.175 10.175 112.902 319 911 911 911 10.105 Isagro South Africa IAS PL 31.12. 2012 PROFIT & LOSS IAS SCHEME NOTES in local currency in Euro Revenue - Other income - Variation in stock of finished goods and work in progress - Costs for capitalized internal works - Raw materials and consumables - Personnel costs - Amortization/ Depreciation/ Write-downs - - Amortization Intangible assets - - Depreciation Tangible assets - Impairment of assets Costs for services 161.887 Other operative costs 15.343 - Operative profit Net financial costs (161.887) (15.343) (1.765) (167) Profit/loss from controlled companies - Profit/loss from associated companies - Profit/loss before taxes (163.652) Income taxes (15.510) - Net Profit/loss (163.652) (15.510) Profit/loss of the Company (163.652) (15.510) 320 Isagro USA IAS Balance sheet 31.12. 2012 BALANCE SHEET IAS SCHEME BALANCE SHEET NON CURRENT ASSETS Buildings, Plants, Machinery and Capital Assets NOTES in local currency in Euro 18.407 Goodwill Intangible Assets 13.951 - 342.260 Investments accounted for using the equity method 259.406 - Other investments Receivables and other non current assets Deferred tax assets TOTAL NON CURRENT ASSETS 422.262 483.816 1.266.745 320.041 366.694 960.092 CURRENT ASSETS Inventories Trade receivables Other receivables 7.607.040 2.347.359 833.400 5.765.530 1.779.111 631.651 Tax assets - Financial assets Cash and cash equivalents TOTAL CURRENT ASSETS 5.648.898 16.436.697 4.281.414 12.457.706 TOTAL ASSETS 17.703.442 13.417.798 1.500.000 1.175.014 654.245 1.241.471 3.395.716 3.395.716 (68.518) 500.902 966.284 2.573.682 2.573.682 NET EQUITY Issued Capital Reserves Exchange reserve/difference Profits carried forward Profits Total TOTAL NET EQUITY NON CURRENT LIABILITIES Financial liabilities - Employee benefits - Non current funds Deferred tax liabilities 139.831 - Other non current liabilities TOTAL NON CURRENT LIABILITIES 139.831 105.981 2.339.581 10.924.161 146.902 703.701 53.550 14.167.895 14.307.726 17.703.442 1.773.216 8.279.643 111.340 533.349 40.587 10.738.135 10.844.116 13.417.798 105.981 - CURRENT LIABILITIES Financial liabilities Trade payables Current funds Tax liabilities Other liabilities TOTAL CURRENT LIABILITIES TOTAL LIABILITIES TOTAL EQUITY AND LIABILITIES 321 Isagro USA IAS PL 31.12. 2012 PROFIT & LOSS IAS SCHEME NOTES Revenue Other income Variation in stock of finished goods and work in progress Costs for capitalized internal works Raw materials and consumables Personnel costs Amortization/ Depreciation/ Write-downs - Amortization Intangible assets - Depreciation Tangible assets in local currency in Euro 22.009.281 779.910 17.130.645 607.033 (639.679) (497.886) - Impairment of assets Costs for services 13.732.574 1.938.971 10.688.575 1.509.173 829 9.816 645 7.640 - 3.838.040 Other operative costs 2.987.290 - Operative profit Net financial costs 2.629.282 2.046.469 (511.612) (398.207) Profit/loss from controlled companies - Profit/loss from associated companies - Profit/loss before taxes 2.117.670 1.648.262 876.199 681.978 Net Profit/loss 1.241.471 966.284 Profit/loss of the Company 1.241.471 966.284 Income taxes 322 ISEM S.r.l. Una società di Isagro S.p.A. e Chemtura Nederlands B.V. Sede legale: Via Caldera 21, 20153 - Milano Capitale sociale: Euro 5.000.000 i.v. Codice fiscale e P. IVA N. 07251490962 BILANCIO D'ESERCIZIO (importi in euro) SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA (euro) ATTIVITA' NON CORRENTI Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali Avviamento Partecipazioni Crediti e altre attività finanziarie non correnti Crediti e altre attività non correnti Attività finanziarie per strumenti derivati Imposte anticipate TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 31.12.2012 ATTIVITA' CORRENTI Rimanenze Crediti commerciali Altre attività e crediti diversi correnti Crediti tributari Crediti finanziari ed altre attività finanziarie correnti Attività finanziarie per strumenti derivati Disponibilità liquide e mezzi equivalenti TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 31.12.2011 1.880 35.728.209 1.194.104 3.157.262 40.081.455 865 38.620.917 1.874.104 1.017.685 41.513.571 3.362.270 1.947.024 263.779 1.356 72.684 5.647.113 2.963.163 725.485 359.851 1.161 36.411 4.086.071 Attività cedute e/o destinate alla dismissione - TOTALE ATTIVITA' 45.728.568 45.599.642 PATRIMONIO NETTO Capitale Riserve Utili a nuovo e di periodo 5.000.000 35.812.909 (3.884.061) 5.000.000 35.812.909 (837.490) TOTALE PATRIMONIO NETTO 36.928.848 39.975.419 PASSIVITA' NON CORRENTI Debiti finanziari e altre passività finanziarie non correnti Passività finanziarie per strumenti derivati Benefici per i dipendenti -TFR Fondi non correnti Imposte differite Altre passività non correnti TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 2.517.923 6.843 530.626 3.055.392 2.318.933 4.896 1.221.726 3.545.555 PASSIVITA' CORRENTI Debiti finanziari ed altre passività finanziarie correnti Passività finanziarie per strumenti derivati Debiti commerciali Fondi correnti Debiti tributari Altre passività e debiti diversi correnti TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 3.037.956 1.930.594 6.363 769.415 5.744.328 TOTALE PASSIVITA' 8.799.720 5.624.223 45.728.568 45.599.642 TOTALE PATRIMONIO E PASSIVITA' 323 250.911 1.255.230 572.527 2.078.668 ISEM S.r.l. Società diretta e coordinata da Isagro S.p.A. e Chemtura Nederlands B.V. Sede legale: Via Caldera 21, 20153 - Milano Capitale sociale: Euro 5.000.000 i.v. Codice fiscale e P. IVA N. 07251490962 BILANCIO D'ESERCIZIO (importi in euro) CONTO ECONOMICO (euro) Ricavi Altri ricavi operativi Totale ricavi Materie prime e materiali di consumo utilizzati Costi per servizi e prestazioni Costi del personale Altri costi operativi Variazione rimanenze prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione Costi per lavori in economia capitalizzati Ammortamenti: - Ammortamenti immobilizzazioni materiali - Ammortamenti immobilizzazioni immateriali Perdite di valore delle immobilizzazioni (Oneri)/proventi finanziari netti Utile (perdita) ante imposte Imposte sul reddito Utile (perdita) netto derivante da attività in funzionamento Esercizio 2012 Esercizio 2011 2.973.474 1.643.540 23.734 586 2.997.208 1.644.126 (1.709.446) (1.192.901) (235.561) (33.760) (2.087.724) (694.819) (287.447) (9.947) 525.963 1.253.398 351.503 (182.413) (339) (3.350.223) (1.897.017) (4.896.076) (135) (2.907.629) (3.090.177) (290.072) (5.186.148) (31.008) (3.121.185) 2.139.577 2.283.695 (3.046.571) (837.490) (3.046.571) (837.490) Risultato netto derivante da attività cedute e/o destinate alla dismissione Utile (perdita) netto 324 ISEM S.r.l. Una società di Isagro S.p.A. e Chemtura Nederlands B.V. Sede legale: Via Caldera 21, 20153 - Milano Capitale sociale: Euro 5.000.000 i.v. Codice fiscale e P. IVA N. 07251490962 BILANCIO D'ESERCIZIO (importi in euro) CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (euro) Note Utile (perdita) netto 2012 (3.046.571) 2011 (837.490) Utile (perdita) da cash flow hedges - - Imposte sul reddito - - Altre componenti di conto economico complessivo - Totale conto economico complessivo (3.046.571) 325 - (837.490) ISEM S.r.l. Una società di Isagro S.p.A. e Chemtura Nederlands B.V. Sede legale: Via Caldera 21, 20153 - Milano Capitale sociale: Euro 5.000.000 i.v. Codice fiscale e P. IVA N. 07251490962 BILANCIO D'ESERCIZIO (importi in euro) RENDICONTO FINANZIARIO (euro) 2012 Disponibilita' liquide iniziali Attivita' operative Utile di periodo da attività in funzionamento - Ammortamento imm. materiali - Ammortamento imm. immateriali - Svalutazione imm.immateriali - Accantonamenti ai fondi (incluso TFR) - (Plusvalenze)/minusvalenze da alienazione immobilizzazioni materiali - Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società controllanti - Imposte sul reddito Flusso di circolante derivante dalla gestione corrente - (Aumento)/diminuzione crediti commerciali - (Aumento)/diminuzione rimanenze - Aumento/(diminuzione) debiti commerciali - Variazione netta altre attività/passività - Utilizzi fondi (incluso TFR) - Interessi passivi netti verso istituti finanziari e società controllanti pagati - Imposte sul reddito pagate/compensate con altri tributi 2011 36.411 0 (3.046.571) 339 3.350.223 1.897.017 8.310 (837.490) 135 2.907.629 0 (1.017) 0 0 208.384 (2.139.577) 278.125 23.952 (2.283.695) (190.486) (1.221.539) (399.107) (652.463) 532.610 675.364 (398.335) (1.331.318) (410.278) 0 0 (45.771) 0 (4.108) 0 Flusso monetario da attività operative (1.111.263) (2.056.043) Attività di investimento - (Investimenti)/disinvestimenti di immobilizzazioni immateriali - (Investimenti) in immobilizzazioni materiali - Prezzo di realizzo per cessione imm. materiali - Disinvestimento di attività finanziarie (1.674.532) (1.354) 0 0 (1.291.546) (1.000) 0 0 Flusso monetario da attività di investimento (1.675.886) (1.292.546) 2.823.422 2.550.000 0 0 0 0 0 835.000 2.823.422 3.385.000 0 0 Flussi di disponibilità liquide del periodo 36.273 36.411 Disponibilità liquide finali 72.684 36.411 Attività di finanziamento - Incremento (decremento) di debiti finanziari (correnti e non) - (Incremento)/decremento di crediti finanziari - Distribuzione dividendi - Versamento azionisti per aumento capitale sociale Flusso monetario da attività di finanziamento Flusso monetario da attività destinate alla dismissione 326 Isagro S.p.A. Centro Uffici San Siro - Via Caldera, 21 - 20153 Milano www.isagro.com