Cari Azionisti, in questo numero sono lieto di potervi comuni

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Cari Azionisti, in questo numero sono lieto di potervi comuni
Periodico di informazione a cura di Isagro - Maggio 2012
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LETTERA
DEL PRESIDENTE
IL VALORE
Andamento del titolo
IN PRIMO PIANO
La svolta strategica
del 2011
FOTOGRAMMI
Dalla BEI un supporto per
i programmi di Ricerca e Sviluppo
DUE PAROLE CON...
Michelangelo Monari
ZOOM
I primi tre mesi del 2012
LAVORI IN CORSO
ISEM: un anno
di lavoro insieme
DAL MICROSCOPIO
Isagro ha una nuova casa
in Vietnam
ORIZZONTI
Il segreto della chimica
Periodico a cura di
Comunicazione - ISAGRO
www.isagro.com
Coordinamento editoriale
MS&L Italia
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Cari Azionisti,
in questo numero sono lieto di potervi comunicare la nostra soddisfazione per come abbiamo
saputo iniziare questo nuovo anno. Nei risultati
del primo trimestre, infatti, inizia ad essere evidente l’avvio di una nuova fase, in cui cominciamo a raccogliere i frutti di quanto abbiamo seminato. In particolare, possiamo trarre beneficio
dagli investimenti portati avanti negli ultimi sei
anni durante i quali, nonostante uno scenario
economico molto difficile, non abbiamo mai
smesso di guardare al futuro. Certamente è stato
fondamentale investire le nostre risorse ed energie per ottenere, in tutto il mondo, il maggior
numero possibile di nuove registrazioni per gli
agrofarmaci di proprietà. Un risultato questo che
non è mai scontato: possiamo, infatti, formulare
delle previsioni sulle registrazioni che otterremo,
ma l’esperienza ci insegna che i processi di sviluppo di un nuovo prodotto sono sempre complessi e le stime delle relative tempistiche complicate da una serie di fattori esterni che si
aggiungono di volta in volta al quadro e sono, il
più delle volte, al di fuori del nostro controllo. Gli
ostacoli che abbiamo incontrato, quali l’allungamento
delle
tempistiche
a
livello
procedurale/burocratico, hanno portato a dei
ritardi, ma mai al mancato ottenimento delle
nuove registrazioni, a conferma che la nostra
base informativa e i nostri studi si sono sempre
rivelati solidi. Le nostre aspettative avevano dunque una base affidabile e ora stanno arrivando i
risultati del nostro lavoro. I conti del primo trimestre sono coerenti con gli obiettivi di crescita che
ci siamo posti per il 2012. Il fatturato e il margine operativo sono cresciuti significativamente
rispetto al primo trimestre dello scorso anno,
mentre l’indebitamento è stato drasticamente
ridotto. La durata di quest’ultimo è stata poi, nei
successivi due mesi, allungata grazie all’ottenimento della prima tranche di un prestito della
Banca Europea per gli Investimenti, concesso a
valle di una valutazione molto positiva sulla
nostra capacità di fare R&S. Ci siamo cosi, assicurati la necessaria copertura finanziaria per
portare avanti i nuovi progetti, alcuni dei quali in
avanzato stato di sviluppo, a garanzia di un prosieguo costante del nostro percorso di crescita.
Ringraziandovi per l’attenzione, vi auguro una
buona lettura.
Giorgio Basile
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IL VALORE
Andamento del titolo
dal (01/01/12 al
24/05/2012)
IN PRIMO PIANO
La svolta strategica
del 2011
2,80
IN PRIMO PIANO
LA SVOLTA STRATEGICA DEL 2011
2,60
2,40
IL 2011 È STATO CARATTERIZZATO DALL’ATTUAZIONE DI IMPORTANTI SCELTE STRATEGICHE CHE HANNO PERMESSO A ISAGRO DI
RAFFORZARSI NEL PROPRIO CORE-BUSINESS, LIBERANDO AL
CONTEMPO IMPORTANTI RISORSE FINANZIARIE.
2,20
2,00
01/01/12
31/01/12
16/03/12
30/04/12
IL VALORE
andamento del titolo (dal 01/01/12 al 24/05/2012)
Il titolo Isagro, quotato sul segmento STAR di
Borsa Italiana, nei primi mesi del 2012 si è
mosso seguendo le tendenze generali del mercato borsistico nazionale. Il titolo ha aperto
l’anno con una quotazione di 2,53 euro per
poi posizionarsi, a metà gennaio, al di sotto
dei 2,30 euro. Le quotazioni di inizio anno
sono state recuperate a fine gennaio e per
tutto febbraio il titolo ha negoziato sopra la
soglia dei 2,50 euro, vicino a quota 2,60.
A seguito della pubblicazione dei risultati
annuali del 2011, in data 13 marzo 2012, il
titolo ha sperimentato un rapido incremento di
valore, arrivando a toccare il massimo infrannuale di 2,74 euro. È poi iniziata una graduale discesa che, alla fine del mese di marzo, ha
riportato l’azione Isagro sotto la soglia dei
2,50 euro. Aprile è stato un mese particolarmente difficile per i mercati europei e anche il
titolo Isagro ne ha risentito: la discesa verificatasi a partire dall’inizio del mese ha ridotto la
quotazione fino al minimo storico di 2,10
euro, toccato il 23 aprile 2012. Il mese di
maggio, infine, è stato caratterizzato da un
modesto miglioramento, che ha riportato il
titolo sopra la soglia dei 2,20 euro, grazie
anche all’annuncio dei buoni risultati economico-finanziari del primo trimestre. Dall’inizio
dell’anno al 10 maggio 2012 il titolo Isagro ha
perso il 9,3%, in linea con il -9,4% fatto registrare dall’indice Ftse Mib, mentre l’indice
Ftse Italia Star ha guadagnato il 6,5%.
I risultati di bilancio hanno confermato la validità del percorso
intrapreso: i ricavi consolidati, infatti, sono stati pari a 144,3 milioni di euro, in aumentato del 7,9% rispetto all’anno precedente,
grazie soprattutto al contributo dei prodotti di proprietà Isagro. La
crescita del fatturato, in particolare, è stata alimentata da tre fattori: l’aumento delle vendite di fungicidi in Brasile e Stati Uniti;
l’incremento dei prezzi dei fungicidi cuprici, a seguito del rincaro
della materia prima riflesso a sua volta nei prezzi finali; la crescita dei proventi dall’attività di formulazione per conto terzi.
Il Gruppo ha chiuso l’esercizio con un utile netto di 10,3 milioni
di euro (59 centesimi per azione), contro una perdita di 4,3 milioni nel 2010, quest’ultima, a sua volta, derivante dal risultato delle
attività all’epoca in fase di dismissione.
In particolare, tale livello di risultato è dipeso, da un lato, dalle attività correnti, che hanno generato un utile di 2,1 milioni di euro,
in linea con il risultato dell’esercizio precedente, e, dall’altro lato,
dalle dismissioni delle attività di distribuzione diretta in Italia,
Brasile e Argentina, che hanno prodotto un utile di 8,2 milioni di
euro.
L’analisi dello stato patrimoniale, poi, mostra con chiarezza gli
effetti positivi dal punto di vista della struttura finanziaria della
svolta strategica operata nel 2011 da Isagro: la posizione finanziaria netta, infatti, si è ridotta di 91,2 milioni di euro, chiudendo al
31 dicembre 2011 al livello di 57,1 milioni di euro rispetto ai
148,1 milioni di fine 2010.
La forte riduzione dell’indebitamento finanziario ha così consentito di ottenere un significativo miglioramento del rapporto tra posizione finanziaria netta e mezzi propri, passato da 1,88 del 2010
a 0,74 al 31 dicembre 2011.
Sulla base di questi risultati positivi il Consiglio di
Amministrazione ha proposto agli Azionisti la distribuzione
(approvata dall’Assemblea del 26 aprile 2012) di un dividendo di
10 centesimi per azione, in linea con gli obiettivi fissati nel
Business Plan presentato nel marzo 2011.
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Per quanto riguarda le previsioni per l’esercizio
in corso, Isagro conferma sostanzialmente le
stime contenute nel Business Plan presentato a
marzo 2011. I ricavi consolidati nel corso del
2012 sono attesi in aumento del 15% a circa
165 milioni di euro, al di sotto del livello originariamente indicato nel piano industriale a causa
del minor costo del rame che tuttavia non è previsto impattare sui margini in termini assoluti,
con un EBITDA atteso a 21 milioni di euro, in
forte aumento rispetto al valore del 2011. L’utile
netto, poi, è previsto raggiunga 1,4 milioni di
euro, più basso rispetto alle stime originarie a
causa del maggior costo del denaro. La posizione finanziaria netta alla fine dell’anno, infine,
dovrebbe attestarsi attorno ai 70 milioni di euro,
in crescita rispetto alla fine del 2011 soprattutto per effetto dell’aumento del capitale circolante netto a supporto delle maggiori vendite.
Infine, sono confermati gli obiettivi del progetto
di sviluppo delle nuove registrazioni per prodotti di proprietà - pur con 2 anni di ritardo rispetto alle previsioni originarie - già riflessi nel
Business Plan 2011-2014 del marzo 2011: nel
2012, infatti, il numero dei nuovi prodotti registrati a partire dal 2008 è previsto superare
quota 204.
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FOTOGRAMMI
Dalla BEI un supporto per i
programmi di Ricerca e Sviluppo
DUE PAROLE CON...
Michelangelo Monari
“ISEM, L’UNIONE FA LA FORZA”
fotogrammi
DALLA BEI UN SUPPORTO
PER I PROGRAMMI DI RICERCA
E SVILUPPO
Il programma quadriennale 2010-2013 di investimenti
in ricerca, innovazione e sviluppo del Gruppo Isagro ha
ottenuto il finanziamento da parte della Banca Europea
degli Investimenti (BEI).
Si tratta di un finanziamento a medio/lungo
termine dall’importo massimo di 25 milioni di
euro, di cui la prima tranche da 15 milioni di
euro è stata finalizzata il 24 aprile 2012, con
l’emissione delle necessarie garanzie bancarie, su base paritetica, da parte di BNL
Gruppo BNP-Paribas, SACE e Gruppo UBI, ed
erogata il 15 maggio.
Dal punto di vista tecnico, il prestito della
Banca Europea degli Investimenti prevede un
periodo di pre-ammortamento di 18 mesi e
una durata totale fino a 6 anni. La concessione del finanziamento è arrivata al termine di
un processo di due-diligence tecnico/scientifica, oltre che finanziaria, che ha avvalorato il
programma quadriennale di investimenti di
Isagro, quantificabile complessivamente in
una spesa di 56 milioni di euro, di cui 26
milioni già investiti nel biennio 2010-11.
Giorgio Basile, Presidente e Amministratore
Delegato, ha espresso tutta la sua soddisfazione: “La finalizzazione di questa prima tranche
del finanziamento BEI - ha commentato - rappresenta un importante riconoscimento alla
validità delle strutture e dei programmi di
Ricerca & Sviluppo di Isagro, unica società
italiana a svolgere direttamente attività di
ricerca innovativa volta alla scoperta e al successivo sviluppo di nuovi principi attivi per
impieghi agrofarmaceutici”.
Nel corso dell’anno, Isagro perseguirà l’obiettivo di concludere anche la seconda tranche
del finanziamento, ottenendo così i rimanenti
10 milioni di euro già deliberati dalla BEI.
MICHELANGELO MONARI È ENTRATO IN ISAGRO NEL 2001 COME
INTERNATIONAL PRODUCT MANAGER, DOPO DIVERSI ANNI DI ESPERIENZA
DIRIGENZIALE IN ALTRE AZIENDE DEL SETTORE DEGLI AGROFARMACI.
PASSATO NEL 2003 A GESTIRE IL MARKETING DEL GRUPPO, LO SCORSO
ANNO HA AVUTO L’INCARICO DI GUIDARE LA NEONATA ISEM. NESSUNO
MEGLIO DI LUI PUÒ RACCONTARE COME È ANDATO IL PRIMO ANNO DI VITA
DELLA JOINT VENTURE NATA ALL’INIZIO DEL 2011 DALL’ALLEANZA TRA
ISAGRO E CHEMTURA.
Che cos’è, innanzitutto, ISEM?
ISEM è una joint venture paritetica nata nel gennaio 2011 tra Isagro e Chemtura
come parte di un’ampia collaborazione tra le due società. Sono tre i pilastri di
questa alleanza: oltre a ISEM vi sono infatti due accordi, uno per la condivisione
degli investimenti e dei risultati della ricerca di nuove molecole, e uno per la codistribuzione di prodotti proprietari delle due società. ISEM rappresenta una “casa
comune” per prodotti innovativi di proprietà condivisa, garantendone sviluppo,
produzione e commercializzazione. E’ già attiva per due prodotti che ci sono stati
conferiti alla costituzione, cioè l’erbicida Orthosulfamuron e il fungicida
Valifenalate, e lo sarà per le nuove molecole che arriveranno.
Che tipo di realtà è Chemtura?
Chemtura Corporation è una multinazionale americana da 3 miliardi di dollari di
fatturato. Al suo interno la divisione agrofarmaci, denominata Chemtura
AgroSolution, sviluppa un fatturato di circa 350 milioni di dollari. Tra i punti di
forza vanta i prodotti per il trattamento delle sementi e gli insetticidi, in particolare gli acaricidi. La divisione è attiva nei principali mercati mondiali, con una rete
commerciale in molti casi complementare a quella di Isagro.
Quali sono i vantaggi di questa joint venture?
Il primo vantaggio per i due soci è l’economia di scala e la condivisione di opportunità e rischi nello sviluppo di nuovi prodotti, che è un processo lungo, complesso e costoso. Ci sono poi le sinergie tra diverse funzioni, a diversi livelli della catena del valore. Ad esempio, a livello di sviluppo, lo scambio di valutazioni e informazioni concorre a definire la migliore strategia di registrazione. Più a valle, la
presenza di due reti commerciali permette una migliore copertura del territorio.
Come è andato il primo anno?
Siamo una start up, e il 2011 ha visto noi e i nostri Soci fortemente impegnati a
darci l’organizzazione gestionale e statutaria migliore per raggiungere i nostri
obiettivi. Va sottolineato che lo sviluppo congiunto di nuovi prodotti da parte di
due società negli stessi mercati rappresenta un modello che ha pochi precedenti nell’industria degli agrofarmaci. Ciò richiede creatività degli attori e capacità di
ISEM ad agire come facilitatore del processo. In termini di vendite è ancora presto per fare una valutazione: i prodotti sono in commercio in un numero ancora
limitato di paesi, ma stiamo attuando un piano di sviluppo che prevede l’ampliamento del numero delle registrazioni dei formulati già disponibili, e anche l’introduzione a medio termine di una nuova formulazione a base di Valifenalate.
Come procede la collaborazione tra le due società?
Molto bene, sia in termini assoluti che relativi. Assoluti, perché parliamo di due
società con storie, culture aziendali e procedure diverse, e in questi casi può
essere difficile fare emergere i benefici della diversità. Relativi, perché nonostante abbiamo dimensioni ancora piccole, Isagro e Chemtura ci hanno riservato
molte attenzioni. Direi che sono ottimi risultati.
Quali le prossime sfide?
La prima sfida è lavorare sempre meglio per lo sviluppo di questa “casa comune”. Poi vogliamo affinare il nostro modello per accogliere le nuove molecole che
arriveranno e chiaramente dobbiamo mantenere il piano di sviluppo che ci siamo
dati, pensando ad espandere le vendite.
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ZOOM
I primi tre mesi del 2012
LAVORI IN CORSO
ISEM: un anno di lavoro
insieme
ZOOM I PRIMI TRE MESI DEL 2012
Il primo trimestre 2012 si è chiuso con risultati che supportano le previsioni di crescita di Isagro per l’intero anno. I ricavi consolidati hanno raggiunto 42,7 milioni di euro, segnando un incremento del 14% rispetto al primo trimestre 2011
grazie soprattutto al contributo degli agrofarmaci di proprietà, il cui fatturato è ammontato a 35,3 milioni di euro, contro i 29,4 milioni del primo trimestre 2011. In particolare, la suddetta crescita è frutto, da un lato, dell’aumento delle
vendite di fungicidi di proprietà in Brasile per il trattamento del cotone e, dall’altro, dell’incremento del fatturato generato dai fungicidi cuprici, stante l’aumento del costo della materia prima che è stato riflesso nei prezzi di vendita dei prodotti finiti.
L’EBITDA è stato pari a 3,7 milioni di euro, con un incremento anno su anno, se si escludono le poste non ricorrenti del
primo trimestre 2011, di 1,1 milioni di euro (+41%). Il risultato netto prima delle imposte delle attività correnti è
ammontato a 1,2 milioni di euro, in aumento di 2,6 milioni rispetto al primo trimestre 2011, sempre se si escludono i
proventi non ricorrenti. Il Gruppo, infine, ha chiuso il primo trimestre 2012 con un risultato netto positivo di 0,6 milioni di euro, che si raffronta all’utile di 13,3 milioni di euro del primo trimestre dell’anno scorso – un risultato quest’ultimo che includeva, oltre ai sopracitati proventi netti non ricorrenti, anche una plusvalenza di 8,3 milioni di euro derivante dalla cessione delle attività di distribuzione diretta in Italia, Brasile e Argentina.
Dal punto di vista patrimoniale, la posizione finanziaria netta al 31 marzo 2012 era pari a 61,0 milioni di euro, con una
riduzione di 42,1 milioni di euro (-41%) rispetto al dato di fine marzo 2011, per effetto delle operazioni straordinarie
varate nel corso del 2011.
lavori in corso
ISEM: UN ANNO DI LAVORO INSIEME
HA DA POCO COMPIUTO UN ANNO, MA ISEM SI È GIÀ POTUTA TOGLIERE QUALCHE SODDISFAZIONE
Era il 26 gennaio 2011 quando Isagro e
Chemtura, con un comunicato stampa congiunto, annunciavano la nascita di ISEM, la
joint venture progettata per diventare in poco
tempo la “casa” comune in cui le due società
avrebbero sviluppato insieme i nuovi prodotti.
Appena un anno e mezzo dopo l’azienda, guidata da Michelangelo Monari, può già vantare
un risultato di tutto rispetto: l’erbicida
Orthosulfamuron, uno dei prodotti di proprietà
che Isagro ha conferito alla joint venture, ha da
poco ottenuto la registrazione per l’uso su riso
in India, mercato importante e in forte crescita.
Il lancio in commercio è previsto già per
quest’anno. Isagro ha sostenuto il lungo iter
registrativo e di preparazione tecnica, ma grazie all’alleanza espressa in ISEM entrambe le
organizzazioni locali dei Soci effettueranno il
lancio del prodotto, permettendo così di duplicare le vendite già da quest’anno. Non male,
per una società che è ancora in fase di start up
e proprio per questo ha risultati commerciali
ancora da consolidare. Il maggiore sforzo di
ISEM, in questo primo anno di attività, è stato
senza dubbio quello organizzativo. Tre persone
- insieme al general manager Michelangelo
Monari collaborano anche un assistente amministrativo e uno di business - stanno lavorando
a stretto contatto con le organizzazioni delle
due società per dare all’azienda un’organizzazione e una forma gestionale in grado di raggiungere la sua mission, che è quella di sviluppare, produrre e commercializzare i prodotti di
proprietà condivisa dei Soci, quelli già in portafoglio e quelli che arriveranno dalla ricerca
innovativa. Dal punto di vista operativo, oggi le
attività vengono sviluppate tramite contratti di
service che sono stati stipulati prevalentemente con Isagro, sia per trasferire all’intero sistema i vantaggi di strutture e conoscenze ben
consolidate, sia per semplificazioni derivanti
dal fatto che entrambe le società sono italiane.
Sono inoltre in corso di negoziazione anche
contratti di service con Chemtura per quanto
riguarda lo sviluppo dei prodotti.
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DAL MICROSCOPIO
Isagro ha una nuova
casa in Vietnam
ORIZZONTI
Il segreto della chimica
IL SEGRETO DELLA CHIMICA.
VIAGGIO TRA GLI ELEMENTI
DEL NOSTRO UNIVERSO
ISAGRO HA UNA NUOVA CASA IN VIETNAM
IL 23 APRILE ISAGRO HA INAUGURATO IL SUO NUOVO
UFFICIO DI RAPPRESENTANZA A HO CHI MINH IN VIETNAM.
È un altro passo importante per lo sviluppo del
gruppo nel continente asiatico, dopo un percorso avviato nel 2001 con l’acquisizione della divisione agrochimica di RPG e proseguito nel 2007
con la creazione dell’affiliata cinese Isagro
Shanghai. L’ufficio di rappresentanza di Ho Chi
Minh sarà il perno dell’attività di Isagro nel mercato vietnamita e in quelli vicini, in particolare
Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine e
Taiwan. Il nuovo ufficio consentirà all’azienda di
dare rapido supporto agli attuali e futuri clienti
dell’area e, nello stesso tempo, di acquisire una
migliore conoscenza del mercato. Il fatturato di
Isagro nell’area è triplicato dal 2009 ad oggi e si
prevede che raddoppierà tra il 2012 e il 2015.
Ho Chi Minh è stata scelta per diverse ragioni: la
città vietnamita ha una posizione geografica
strategica, che la pone al centro dell’area del
Sud Est asiatico. Tutte le altre città, infatti, sono
raggiungibili a sole 2 ore di volo. Il Vietnam è
inoltre un mercato a fortissima crescita, così
come i vicini Laos e Cambogia, dove i prossimi
anni appaiono molto promettenti. Nella scelta di
Ho Chi Minh hanno contato anche i ridotti costi
di gestione e un contesto burocratico e legale
favorevole. A gestire l’ufficio sarà Subhendu
Ganguly, agronomo laureato in Agricoltura in
India e perfezionatosi nella ricerca sugli agrofarmaci nel Regno Unito. Entrato in Isagro Asia nel
2003, Ganguly sarà Responsabile dell’Ufficio di
Rappresentanza e manterrà la carica di responsabile tecnico e marketing per l’area Sud Est
asiatico.
Nell'immaginario collettivo l'ossigeno è sinonimo di purezza, ma
lo sapevate che per buona parte della storia della vita sulla Terra
proprio l'ossigeno fu una sostanza altamente tossica, dalla quale
i più antichi organismi viventi dovettero difendersi? E quali segreti celano i profumi e i coloranti? I prodotti biologici possono essere talvolta più tossici di quelli dell'agricoltura tradizionale? In questo volume l'autore svela la connessione tra il microcosmo degli
atomi e la nostra realtà quotidiana: una relazione invisibile che
però determina la qualità stessa della nostra vita. Questo libro,
facilmente accessibile anche ai non addetti ai lavori, è una piacevole finestra sul mondo della chimica, non più intesa come scienza astratta ma come qualcosa di estremamente concreto, con cui
dobbiamo fare i conti ogni giorno. Questo libro, ricco di curiosità
e aneddoti interessanti, riesce inoltre a sfatare il pregiudizio della
complessità della chimica senza mai cadere nella banalità.
TEA Scienze; - pp. 298 a 9,00
Giornata Mondiale dell’Ambiente
La Giornata Mondiale dell'Ambiente si celebra ogni anno il 5 giugno ed è stata istituita dall'Onu nel 1972. In quasi 40 anni la
manifestazione ha affrontato molte tematiche, dalla salvaguardia
del suolo e dell'acqua fino ad arrivare ai cambiamenti climatici.
L’evento verrà celebrato in tutto il mondo, compresa l’Italia, con
numerose iniziative e convegni per informare l’opinione pubblica.
L’agricoltura oggi più che mai fa parte di questo dibattito e giocherà un ruolo sempre più strategico nel coniugare produzione alimentare e sostenibilità ambientale. Una sfida complessa, che
l’umanità non può fare a meno di vincere. Per informazioni:
http://www.unep.org/wed/
Isagro S.p.A.
Centro Uffici San Siro - Via Caldera, 21 - 20153 Milano
www.isagro.com