in riga - Istituto Comprensivo Subiaco

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in riga - Istituto Comprensivo Subiaco
Scuola
in riga
La
Edizione 2015/2016 - Anno 3° - Numero 1 - Febbraio 2016
www.istitutocomprensivosubiaco.it
INTERVISTA AL PRESIDE
GIANFRANCO TROMBETTA
sull’ampliamento dell’Istituto Comprensivo di Subiaco
Capo redattore: Corrado Palma
Comitato di redazione: Christian Lanciotti, Matteo Cerreoni, Sofia
Paciotta, Marialuce Trombetta, Serena Mari, Filippo Refrigeri, Valerio
Baiocco, Savany Cosoleto, Emanuele Colazingari, Denis Shkembi
E ADESSO... CI SIAMO ANCHE NOI!
Classe III secondaria Affile
Palma Corrado
Cosa ne pensa dell’ampliamento dell’Istituto Comprensivo di Subiaco?
Dal punto di vista organizzativo e burocratico ci sono
problemi in più perché ora l’I.C. di Subiaco comprende
14 plessi scolastici distribuiti su 5 comuni. Dal punto di
vista culturale e formativo ci sono più opportunità in
quanto gli alunni di comuni diversi possono fare conoscenza ed arricchirsi reciprocamente.
In quali occasioni specifiche c’è la possibilità di far
conoscere gli alunni dell’I.C. di Subiaco con l’ex I.C. di
Affile?
Una occasione è l’esperienza dello studio dello strumento musicale e della possibilità di suonare insieme
nell’orchestra della scuola. C’è la possibilità di partecipare ai Giochi sportivi studenteschi. Una occasione speciale è in procinto di essere concretizzata in quanto gli
alunni dell’ex I.C. di Affile parteciperanno ai campiscuola organizzati dalla scuola e ad altre uscite didattiche.
Come mai è avvenuto questo ampliamento?
Il percorso inizia nel 2000 quando viene formalizzatala nascita degli Istituti Comprensivi con l’unione delle
scuole dell’infanzia, delle scuole elementari e delle
scuole medie con l’affidamento della responsabilità ad
un unico dirigente. Il motivo per cui si sia arrivati alla
formazione di questi Istituti Comprensivi è prettamente
economico anche se poi si è aggiunto un valore: quello
della possibilità di organizzare un percorso scolastico
in continuità tra i tre ordini di scuola. Il lavoro che fino
a qualche anno fa prima veniva svolto da cinque presidi
adesso è concentrato in un unico elemento.
Dal suo punto di vista preferisce l’istituzione dell’Istituto Comprensivo di Subiaco?
Come dirigente le responsabilità sono aumentate inquanto c’è l’aspetto fondamentale della sicurezza degli
edifici. Inoltre c’è il rapporto con i vari comuni per la
manutenzione, i servizi mensa e scuolabus. Passo la
maggior parte del tempo a curare pratiche burocratiche
mentre preferirei occuparmi della didattica nel rapporto con alunni, docenti e genitori.
L’
istituto comprensivo di Affile è nato il 1° settembre 2000
dall’aggregazione del plesso della scuola media di Affile
e Arcinazzo Romano – appartenenti alla SMS “Angelucci” di
Subiaco – ed il Circolo Didattico Statale di Affile.
Il nostro istituto fu uno dei primi istituti comprensivi della
provincia di Roma, di tipo verticalizzato come previsto dal
decreto D.P.R. n° 223/98.
Abbiamo plessi della scuola dell’Infanzia (Affile ed Arcinazzo Romano), plessi della scuola Primaria (Affile, Arcinazzo
R. e Altipiani di Arcinazzo) e della se condaria di primo grado (Affile). Nel corso degli anni però il numero degli studenti
è notevolmente diminuito e così il numero delle classi.
Nel tempo la nostra scuola ha sempre collaborato con le
Istituzioni presenti nel territorio: le associazioni culturali, la
B.C.C di Palestrina, la Protezione Civile e il parco del Monti Simbruini. Questa partecipazione ha permesso lo svolgimento di numerose attività didattiche legate alla valorizzazione e alla conoscenza del territorio.
Nonostante le dimensioni contenute della nostra scuola abbiamo sempre cercato di impegnarci e abbiamo partecipato
anche a progetti regionali e nazionali e tra questi spiccano
le vittorie ottenute dai progetti “donne per le donne” (sponsorizzato dalla presidenza della Repubblica), “Uso & riuso”
(progetto sulla tutela ambientale) e ”bullismo e Web” (sponsorizzato dalla Polizia Postale). Dal 1 settembre 2015 siamo
entrati a far parte dell’Istituto Comprensivo di Subiaco che
raccoglie alunni di una vasta parte del territorio della Valle
dell’Aniene. Questo ci permetterà sicuramente di ampliare
le nostre opportunità e di condividere con altri nostri coetanei nuove esperienze.
Vi aspettiamo con ansia!!!
le nostre esperienze
LA NOSTRA ORCHESTRA
Lanciotti Christian
C
iao a tutti ragazzi, mi chiamo Christian, e oggi vorrei parlarvi di una cosa che già conoscete: “L’indirizzo musicale della
scuola media di Subiaco”, conosciuto come “Orchestra”. La nostra consiste nel riunirsi il martedì pomeriggio, studiare brani,
provarli per poi eseguirli nei concerti e nelle manifestazioni.
Nell’orchestra fanno parte cinque tipologie di strumenti: chitarra, pianoforte, percussioni, trombe e flauti; ogni strumento possiede un professore specifico (tranne pianoforte e percussioni
che hanno lo stesso insegnante). I nostri professori hanno, con
noi, molta pazienza, perciò colgo l’occasione per ringraziarli.
A parer mio, l’indirizzo musicale deve continuare ad esistere
perché, facendone parte, ho potuto riscontrare molti vantaggi
come: socializzare, imparare a suonare, discutere e scherzare!!!
Inoltre vorrei ricordare che si ha la possibilità, facendone parte,
di partecipare a rassegne, rappresentazioni e concorsi. A tutti
voi ragazzi consiglio vivamente di provare questa esperienza
unica che permette, come già detto in precedenza, la socializzazione e il divertimento.
Ciao a tutti!!!
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SUBIACO
Trombetta Marialuce
R
icorreva nel 2015 il 25° anniversario dell’indirizzo musicale di Subiaco. Il progetto ha mostrato la partecipazione ed entusiasmo dagli studenti per comprendere l’importanza di saper utilizzare uno strumento. Gli strumenti che
l’istituto ci offre sono:
Tromba
prof. D’Eugenio Carmelo,
prof. D’Eugenio Armando
Flauto traverso prof. Verzulli Luca
Chitarra prof. Lorenzi Fabio,
prof. Gizzi Carlo
Pianoforte prof. Basanisi Francesco
Nonostante ci siano progetti per la scuola come ad esempio orchestra, laboratorio di scacchi e giornalini, la scuola presenta piccole imperfezioni, tra cui: umidità causata
dalla vicinanza al fiume, mancanza di palestra e classi con
la mancanza di tende necessarie nell’alta stagione. Tutto
questo, però, è conseguenza della bizzarra struttura ideata dall’architetto, i cui errori sono stati notati nel corso del
tempo. La nostra scuola è piena di talenti diversi e offre
a tutti l’opportunità di poterli coltivare grazie appunto ai
progetti elencati in precedenza. Inoltre la scuola è un luogo piacevole dove passare mattinate in tutta tranquillità e
di certo è una scuola modello per altri istituti.
EXPO MILANO 2015
Colazingari Emanuele
E
xpo è stato aperto a Milano il primo maggio 2015 ed
il motto scelto è stato: nutrire il pianeta energia per la
vita. L’evento metteva in mostra dei padiglioni di molte
nazioni come Cina, Vietnam, Kazakistan e di tante altre.
Tuttavia ci sono state assenze come il Portogallo e la Norvegia legate a motivi economici ,che hanno coinvolto anche altri stati. I padiglioni più visitati sono stati Giappone
ed Emirati Arabi Uniti, con una coda di circa 6-8 ore. Padiglioni più modesti sono Francia e Argentina con circa 15
minuti di fila. A mio parere è stato tutto ben organizzato,
ogni padiglione aveva un suo ristorante dove si potevano
assaggiare i prodotti tipici (ovviamente a pagamento). A
me soggettivamente è piaciuto il Vietnam con i gamberi
fritti di cui sono goloso.
Molto bello è stato anche il padiglione Coca Cola dove potevi avere gratis 250 ml di bevanda all’uscita. EXPO ha chi-
uso i cancelli il 31 ottobre 2015 alle 17:00.
EXPO viene svolto ogni 5 anni; il precedente è stato organizzato a Shangai col motto Better city, better life, mentre il
successivo si terrà a Dubai col motto Universal concern to
all of humanity.
recensioni
INSIDE OUT
film d’animazione realizzato dai Pixar Animation Studios
e distribuito dalla Walt Disney Pictures
Trombetta Marialuce
I
l giorno 18/12/2015 siamo andati al cinema di Tivoli dove
abbiamo visto Inside Out…
Raily è una bambina gioiosa appassionata di hokey e vive
in una casa in California. Man mano che cresce nel suo
cervello appaiono diverse emozioni di cui fanno parte gioia, paura, disgusto, rabbia e tristezza. Tristezza è l’unico
elemento del cervello di Raily che, su indicazioni di Gioia,
non è partecipe nella sua vita. Un tragico giorno però la
famiglia è costretta a trasferirsi per il lavoro del padre. Tutto andò storto da quando andarono via dalla California: la
casa era piccola e vuota, il cibo era principalmente a base
di broccoli, le iscrizioni per la squadra di hokey andarono
male e Raily si mise a piangere per nostalgia di casa di
fronte a tutta la classe. Tristezza, stanca di non fare niente
tentò di trasformare il ricordo del trasferimento in un ricordo triste. Gioia però glielo impedì e così entrambe insieme
ai ricordi base finirono fuori il cervello di Raily lasciando
paura, disgusto e rabbia al comando. Il tragitto per arrivare
al cervello è lungo e impegnativo. Fecero amicizia con il
personaggio immaginario di Raily che le condusse al treno
con destinazione al cervello. Al centro di comando tutte le
isole si spensero una ad una. La prima fu l’isola della stupidità poi l’isola dell’hokey, dell’amicizia, dell’onestà e della
famiglia. Gioia e tristezza trovarono il treno che le portò
fino ad un certo punto dove dovettero svegliare Raily per
ripartire. Ma poi il treno si fermò lasciando Gioia e Tristezza a piedi. Gioia trovò un modo per tornare ma sfortunatamente cadde insieme al personaggio immaginario in un
burrone nel quale venivano gettate tutte le cose che sarebbero successivamente state dimenticate definitivamente.
Gioia riuscì ad uscire e capì l’importanza di Tristezza. Così
insieme a quest’ultima, in modo ingegnoso tornarono al
cervello dove nel frattempo, Paura, Disgusto e Rabbia hanno messo nel cervello di Raily l’idea di scappare di casa.
Tristezza riuscì a togliere quell’idea e trasformò i ricordi
base felici in ricordi base tristi. Così Raily corse a casa ad
abbracciare i propri genitori. Le isole tornarono in funzione
e da quel momento andò tutto bene.
L’insegnamento che questo film ci lascia è quello per il
quale una persona è guidata dalle proprie emozioni. Soggettivamente mi è piaciuto molto e l’ho trovato particolarmente interessante, inoltre ho apprezzato i momenti di
suspence e la sua struttura.
Questo è un film che senza dubbio consiglierei a tutti i miei
compagni.
MERAVIGLIOSAMENTE
Caroletta Francesco
L
o spettacolo che siamo andati a vedere a novembre è
stato molto bello. Per alcuni alunni è risultato molto
interessante, per altri meno. Io personalmente non sono
rimasta colpita dallo spettacolo perché non ho ben compreso il messaggio che doveva trasmettere.
All’inizio pensavo che parlasse d’amore e, dal titolo, fantasticavo anche una fiaba, invece era tutt’altro: parlava di numeri, della loro importanza, delle loro origini e
della loro meraviglia. In un momento preciso della rappresentazione, almeno per me, voleva sottolineare l’importanza di tutti i numeri, anche dello zero che non vale
nulla ma se unito a qualsiasi altro numero esso aumenta
il valore dei medesimi.
Gli attori, erano molto bravi a recitare e a interpretare
i propri ruoli. Qualche scena mi ha colpito di più e mi è
rimasta più impressa.
RIFLESSIONI SU
MERAVIGLIOSAMENTE
Chialastri Elisa, Iorio Francesco
I
l 20 novembre 2015 tutte le classi seconde dell’istituto comprensivo di Subiaco, comprese le classi di Affile
e dell’Agosta, sono andate ad Arsoli per assistere allo
spettacolo “Meravigliosamente” presso il teatro “La Fenice”. L’opera ci ha esposto le regole fondamentali della
matematica ed ha cercato di farci capire, nonostante
possa risultare noiosa e pesante, l’importanza di questa
materia.
La compagnia realizzatrice di questo spettacolo è il “Teatro delle Forche”, proveniente dalla Puglia. Gli attori
sono Vito Latorre, Giancarlo Luca, Ermelinda Nasuta. Inoltre a Giancarlo Luca è anche affidata la regia; i costumi
e le scene sono affidate a Mariello Putignano, gli oggetti
di scena a Cinzia da Nisco e la segreteria di produzione a
Francesco Piccolo.
personaggi famosi...
ELENA MICOZZI
atleta di canottaggio
Micozzi Elena
I
o, Elena Micozzi, alunna della 2°A, vi vorrei parlare dello
sport che pratico e di quello che ho fatto il 5 dicembre. Io
pratico lo sport quale: il canottaggio e faccio allenamento
sul fiume Aniene a Subiaco. Il mio insegnante è Nicola Micozzi, un ragazzo molto giovane e bravo. Oltre a canoa facciamo palestra e corsa. In canoa andiamo tutti i giorni alle
15:00 tranne la domenica. Noi partecipanti siamo divisi in
due gruppi divisi in base all’età. I più piccoli in canoa vanno
solo il martedì, il giovedì e il sabato; mentre noi più grandi
ci alleniamo sei giorni a settimana.
Il 5 dicembre sono partita con mio fratello, l’allenatore e un
ragazzo di Poligastra per la Slovenia a causa di una convocazione. Siamo partiti alle 15:00 subito dopo la scuola. Siamo arrivati a Ferrara alle 20:00, abbiamo mangiato la pizza
e abbiamo dormito a casa di Paolo Borghi, un allenatore di
canoa. La mattina seguente ci siamo svegliati alle ore 6:00
per poi partire alle 7:00 e arrivare a Padova, per riunirci tutti insieme e proseguire il viaggio con lo stesso furgone. Ale
9:00 siamo partiti e siamo arrivati alle 11:00 in Slovenia. Qui
siamo andati a fiume per fare allenamento e abbiamo fatto
tecnica cioè mentre scendevamo ci dicevano la parte da
fere e poi ci davano il via. Appena fatto il percorso andavamo da chi ci allenava il quale ci sottolineava gli errori per
poi rifare il percorso. Verso le 13:00 siamo scesi e ci siamo
cambiati, poi siamo andati nella stalla e io ero in camera
con due di Ferrara: Elena e Marta. Alle 13:30 abbiamo pranzato, poi siamo andati in stanza e alle 15:00 siamo andati
in canoa e abbiamo fatto :3 cioè prima di entrare in acqua
gli allenatori decidevano un percorso, te lo dicevano, tu
lo dovevi ricordare perché quando ti davano il via tu non
dovevi saltare e non dovevi toccare le porte.
Poi ti dovevi fermare solo dove c’era lo stop e, quando
avevano fatto tutti ripartivamo e ci fermavamo. Questo doveva essere eseguito per sei volte. Abbiamo finito
alle17:00, ci siamo cambiati e siamo andati nell’albergo
fino all’ora di cena. Il giorno dopo ci siamo svegliati alle
7:00 per andare a correre e alle 8:00 abbiamo fatto colazione. Alle 9:00 canoa e dovevamo fare :2, che sono come i :3
ma devi fare solo due stop. Alle 12:00 abbiamo finito, alle
13:00 pranzo e alle 16:00 in palestra a fare degli esercizi
per le spalle i pesi e l’equilibrio. Siamo stati fino alle 18:30
e alle 19:30 cena. La mattina seguente alle 9:00 abbiamo
fatto un presepe ed io impersonavo Maria. Abbiamo anche
cambiato albergo perché nella stella c’era posto solo per
due giorni e noi dovevamo rimanere quattro giorni. La mattina successiva al presepe siamo andati in canoa e abbiamo fatto capacità aerobica che consiste nel pagaiare per
30 minuti senza mai fermarsi e fondamentali sono degli
esercizi per mandare dritta la canoa. Abbiamo finito alle
11:30 ed il pomeriggio abbiamo fatto percorsi interi che
sarebbero dei percorsi come una gara con la differenza che
invece di fare solo due manch ne fai sei. L’ultimo giorno abbiamo fatto la mattina corsetta e poi tecnica fino alle 11:00.
Il pomeriggio alle 14:00 abbiamo di nuovo fatto palestra, i
pesi, l’equilibrio, le flessioni e gli esercizi per le spalle. La
sera alle 18:00 siamo ripartiti per ritornare a Subiaco ma
verso le 19:30 ci siamo fermati al MacDonald’s e abbiamo
preso un bel panino. Siamo arrivati a 00:30 perciò il 9 non
sono andata a scuola perché mi sentivo molto stanca. Sono
stata molto bene soprattutto perché ho potuto visitare un
luogo in cui non ero mai stata.
FRANCESCO GRAZIANI
calciatore
Cerreoni Matteo
F
rancesco Graziani , più noto come Ciccio Graziani,nasce
a Subiaco in provincia di Roma il 16 novembre 1952. Lui
non ha per niente un infanzia facile con il padre muratore
e la madre donna delle pulizie con,oltre a Ciccio,altri tre
figli da sfamare.
Graziani inizia a giocare a pallone per le vie di questo paesino con gli amici e forse con suo fratello maggiore Pasquale
Graziani . Viene poi arruolato alla Vis Subiaco, la società di
questo paese, con il ruolo di centrocampista e con questa
va a fare un provino per Lazio e Roma. Ciccio però fu uno
dei tanti rifiutati da queste squadre e continuò a giocare
nella sua città. Fino a quando l’Arezzo,squadra prestigiosa
di serie b,decise, grazie ad un loro osservatore, di prenderlo nella propria squadra. Cosi iniziò la carriera di questo
grande talento:Francesco Graziani.
Ciccio,ad Arezzo, viste le sue dote fisiche viene spostato da
regista a punta centrale e ben presto ripaga la fiducia del
proprio allenatore con molte soddisfazioni e tanti gol .Graziani esordisce in serie b con l’Arezzo e rimane in Toscana
fino al 1973 con solo 48 presenze in maglia Granada ma
con 11 reti .Infatti la potenza di questo ragazzo colpisce
molte squadre superiori all’Arezzo e la squadra che riesce
a ingaggiarlo è il Torino scambiandolo con Giacinto Ellena
.L’ingaggio era ormai già deciso dall’ estate 1972 ma Ciccio
arrivò solo nel 1973 dopo aver svolto il servizio militare.
Con il Toro disputa la prima in serie a è Sampdoria Torino
che finisce 1-1,mentre il suo primo gol con la maglia del
Torino avviene contro il Bologna e in tutto il campionato
disputa 22 gare con 6 gol ,ma in quell’anno con il preparatore del toro lo migliora moltissimo.
L’anno dopo il suo nuovo mister lo accoppia con un altro
attaccante chiamato Pulici e con esso Graziani crea una
grande intesa e furono nominati i “gemelli del gol”. Finisce
la stagione con 29 partite e 15 reti,inoltre vince il premio
di”calciatore d’oro”.
Ciccio esplode soltanto nello sfortunato anno 1976/77
in cui il toro termina secondo con 50 punti,ma Graziani
diventa capocannoniere della serie a con 21 reti e con
molte triplette. Un’altra partita dove fu protagonista fu la
partita di coppa dei campioni Torino Borussia Monchengladbach dove il portiere del toro fu espulso e Graziani si
mise in porta e la difese molto bene, ma l’incontro finì 0-0 e
il Torino non passò il turno.
Forse Graziani era bravo in tutto ma non nei rigori,i più importanti li sbagliò:con il Torino nella finale di coppa Italia
contro la Roma e in seguito trasferitosi alla capitale sbagliò
un rigore nella finale della coppa dei campioni e fece
vincere al Liverpool questa coppa importantissima.
personaggi famosi...
GINA LOLLOBRIGIDA
attrice
Refrigeri Filippo
N
ata a Subiaco (Roma) il 4 luglio 1927, dopo aver fatto la
comparsa a Cinecittà e nei fotoromanzi, fu notata appunto grazie alla sua procace bellezza, al concorso di Miss
Italia nel 1947. Concorso che naturalmente non poteva non
vincere. Ma la Lollo, come verrà poi affettuosamente chiamata dagli italiani, era anche un “peperino”, un carattere
capriccioso e ribelle che non si accontentava certo di un
semplice concorso, per quanto prestigioso. Il suo obiettivo
era quello di elevarsi, di crescere artisticamente. E c’era
solo un modo per farlo: approdare su un set cinematografico. E in effetti la Lollo fece bene ad intestardirsi a voler
intraprendere quella carriera se è vero, come è vero, che
l’attrice ha indubbiamente segnato il cinema italiano del
dopoguerra.
L’esordio dell’interprete laziale arriva nel 1946 con un piccolo ruolo nella “Lucia di Lammermoor” ma da lì a poco
sarà proiettata nel gran giro internazionale. Nel 1949 sposa
il regista Milko Skofic (dal quale avrà un figlio) e cominciano i suoi primi successi, fra i quali sono da annoverare
“Campane a martello” L. Zampa nel 1949, “Achtung, Banditi!” di Lizzani – 1951, “Fanfan la Tulipe” di Christian Jacque
– 1952. Nel 1952 René Claire la sceglie per interpretare una
piccola parte nel film “Belle di notte”, che però la lancia
di fatto sul mercato internazionale; mentre in Italia, nello
stesso anno, conquista una vasta popolarità con “Altri tempi” di Blasetti, con l’episodio “Il processo di Frine”.
Da allora ha interpretato innumerevoli film, tra i quali ricordiamo “Moglie per una notte” di camerini (1952), “La
provinciale” di Mario Soldati (1953), “Pane amore e fantasia” di Comencini (1953), forse la sua prova migliore.
Nel triennio successivo, gira “La romana” di Zampa, “Pane
amore e gelosia” sempre di Comencini e “La donna più
Negli anni 80 il presidente del Toro
vive una crisi finanziaria e incappò
sulla squadra che scese di divisioni
e andò nelle leghe minori Graziani
fu uno dei tanti che ne risentì molto,ma controvoglia rimase granata per
un’altra stagione,ma poi si trasferì
alla Fiorentina.
A Firenze Ciccio ebbe una metamorfosi;da centravanti puro padrone
dell’area di rigore venne spostato
come seconda punta dietro all’unico
attaccante viola Eraldo Pecci e questo ruolo se lo ritroverà in nazionale
accanto a Paolo Rossi. Con la fiorentina rischia di vincere lo scudetto e
in due anni colleziona 52 presenze
in maglia viola con 14 reti tra cui
una con la sua ex squadra il Torino.
Dopo la conquista dello scudetto
giallorosso la Roma,dovendo affrontare la coppa dei campioni, iniziò a
cercare giocatori forti a livello europeo e quello perfetto fu proprio
Ciccio Graziani,che con la Roma
vinse due coppe Italia e la portò,
con ottime prestazioni, alla finale di
coppa dei campioni dove fu battuta
bella del
mondo”, in
cui diede
prova anche di un
discreto
talento canoro, e che
fece di lei
una diva
di straordinaria popolarità.
Divorziatasi nel 1971 e ritiratasi dal cinema nel 1975, si è
intensivamente dedicata sia al giornalismo che alla fotografia, in cui ha saputo esprimere un non comune talento.
Fra il 1984 e il 1985 ha invece fatto uno strappo alla regola e ha accettato di apparire in alcune puntate del serial americano “Falcon Crest”, mentre nel 1988 ha girato il
remake televisivo del film tratto dal romanzo di Alberto
Moravia per la regia di Patroni Griffi, “La Romana”. In questa occasione il regista ha operato un curioso gioco di specchi e di rimandi. Nella versione del 1954, infatti, la Lollo
aveva interpretato il ruolo della protagonista mentre nella
pellicola moderna ha fatto il ruolo della madre della protagonista. Ora Gina Lollobrigida sta conducendo una serena vecchiaia, onorata come un monumento nazionale e
comparendo di quando in quando in qualche programma
televisivo.
Nell’ottobre del 2006 ha annunciato il suo prssimo matrimonio, con il ragazzo barcellonese Javier Rigau Rifols, più
giovane di lei di ben 34 anni; nell’occasione ha rivelato che
la love story segreta va avanti da ben 22 anni.
dal Liverpool 1-0 in cui, come già
detto,
sbagliò il rigore decisivo.
Nella terza stagione giallorossa
Graziani sigla soltanto 2 reti e, con
voglia di riscatto, poco dopo segna
5 reti in 14 presenze ,nonostante
quello fu un’ anno sfortunato, poiché la Roma non vinse il terzo
scudetto consecutivo,fu comunque felice di aver vinto due coppa
Italia e uno dei due scudetti.
Consapevole del suo calo, anche
per l’ età, Ciccio accetta di trasferirsi per due anni alla corte dell’
udinese dove colleziona 8 reti in
33 presenze e prima di appendere
le scarpette al chiodo,cioè di lasciare il calcio, si concesse un breve
periodo in Australia,ma qui fece
soltanto due partite.
Negli anni successivi Francesco
Graziani si dedicò alla carriera
d’allenatore che durò pochissimo
e dopo questa nuova esperienza
abbandonò per sempre il calcio.
Ciccio era un grande calciatore
uno dei pochissimi a Subiaco.
... e non
INTERVISTA AL SINDACO
DEI RAGAZZI LUIGI STANTE
CHI SONO?
Cerreoni Matteo
Come hai vissuto la tua esperienza da sindaco? La mia esperienza da sindaco tutto sommato l’ho vissuta bene, piena di ansia e soddisfazioni .
Cosa hai provato quando sei stato eletto?
Ho provato molta emozione e soddisfazione poiché
avevo capito di avere la fiducia di tante persone e volevo dare il meglio di me per ripagare la loro fiducia e
dare tutto per migliorare Subiaco con l’aiuto di tutti ma
soprattutto del Comune.
Come ti sei trovato con i tuoi consiglieri?
E con il sindaco?
Con i consiglieri mi sono trovato eccezionalmente, sempre disponibili verso i miei confronti e del mio gruppo,e
con il sindaco Francesco è nato un rapporto speciale,
fatto di solidarietà, onestà e massimo rispetto; è come
se mi avesse accolto come un figlio e mi avesse fatto
crescere piano piano e grazie a lui e tutti i consiglieri
ho capito vari aspetti della vita dal punto di vista sia sociale sia politico, di come si affrontano i problemi che ci
sono continuamente in questa città ma anche in tutta
Italia. Secondo me lui è stato davvero sorprendente in
questo campo risolvendo una marea di problemi sempre con precisione e concentrazione, facendo rivivere
questa città meravigliosa che si era un po’ spenta. Devo
tanto a lui.
Ti è piaciuto essere sindaco dei ragazzi?Lo rifaresti?
Si mi è piaciuto molto, credo sia stata un’esperienza indimenticabile che mi porterò sempre dietro. Non so se
lo rifarò, ma non credo, voglio dare la possibilità ad altri
ragazzi per fargli imparare tante cose che serviranno in
futuro.
In futuro ti piacerebbe candidarti proprio come sindaco
di Subiaco o di qualche altro paese?
Ma non lo so è presto per saperlo, però tutto è possibile
e nella vita ne sarei molto lieto e mi piacerebbe molto.
Qual è stato il momento più emozionante che hai vissuto in questa esperienza? Perché?
Il momento più emozionante di questa esperienza è
stato quando l’estate 2014 con l’orchestra siamo andati
in Germania e ho esposto un discorso con molte persone
che mi stavano ascoltando, sia Italiani che tedeschi.
Questo è stato il momento più emozionante perché
c’erano tantissime persone ed ero molto ansioso, più
delle altre volte. E’ stata un’ esperienza indimenticabile.
INTERVISTA AL PROFESSORE
VOLPINTESTA
Lanciotti Christian, Refrigeri FIlippo, Shkembi Denis
Salve professore, come va?
Bene.
Si trova bene a Subiaco?
Sì, tutto bene.
Come le pare la nostra scuola?
Una scuola “casalinga”.
Dopo qualche mese che rapporto ha con gli alunni?
Nella maggior parte dei casi un ottimo rapporto.
E con i docenti (i suoi colleghi)?
Sono sempre stati molto carini con me.
Pensa di rimanere nella nostra scuola?
Sinceramente non lo so; se non fosse per la distanza rimarrei volentieri.
Le piace il suo mestiere?
Sì, molto (anche se ci sono giornatacce).
Che studi ha fatto per arrivare fin qui?
Laurea in architettura dopo il liceo scientifico.
Da dove viene?
Da Roma.
Che Materia insegna?
Tecnologia.
Consiglierebbe ai suoi alunni di fare il suo stesso percorso
scolastico?
Sì, certo. Una materia affascinante che permette di capire
molti aspetti della vita quotidiana.
news dalle scuole elementari
i nostri pensieri
COSA C’È DIETRO LA MIA SIEPE
prima parte
Francesco Rocchi
E
ccomi qui, mi sono appena trasferito in una nuova casa,
è bellissima, a due piani, con la cantina, il terrazzo e il
giardino. Vado subito a visitare la nuova casa, prima nei
bagni, poi la mia cameretta, il salone, la cucina, la terrazza dove potrò sistemare il mio canestro e infine il giardino. Questo giardino è molto vasto, con tantissimi fiori
ed aiuole, l’ideale per metterci due porte per giocare con
Francesco a pallone e poi c’è una grande siepe. Mi chiedo
subito cosa può esserci dietro, ma i miei genitori mi stanno
chiamando per la cena e non posso vedere cosa ci si cela
dietro, finita la cena vado a letto con il dubbio di quella
siepe. Il giorno dopo, però, devo andare a scuola e così
nemmeno oggi potrò vedere dietro la siepe, sta diventando un’agonia, a scuola sono sempre distratto e non riesco
a concentrarmi. Arriva la quarta ora e la professoressa ci
dice di prendere letteratura, stiamo studiando Giacomo
Leopardi, guarda caso, anche lui ha avuto questo dubbio
sulla siepe e perciò scrive la poesia che stiamo studiando,
l’Infinito, e allora penso tra me e me di fare come lui, cioè
non alzarsi per vedere cosa c’è li dietro e scrivere una poesia. Già sto pensando di fare un sequel ‘l’infinito 2’, scusa se
è poco. Ma poi dopo essermi altamente rotto le scatole già
alla seconda parola, mi alzo a vado a vedere cosa diamine
ci sta li dietro. Ma appena poggio la mano sulla siepe, mia
madre mi chiama per andare a fare i compiti, si vede che mi
sta facendo un dispetto. Allora dopo aver studiato, prendo
la giacca e la torcia e mi avvio verso la siepe, nulla ormai
mi potrà fermare, sono determinato a tutto pur di vedere
cosa c’è. Allora prendo con le due mani il centro della siepe
e la spalanco in due. Finalmente vedo cosa c’è, mi sono finalmente levato questo dubbio che avevo da una settimana. Vedo poco o nulla, forse perché c’è la nebbia e il buio,
non riesco a scorgere nulla, e allora vado a dormire, ma c’è
sempre un qualcosa che mi spinge a tornarci, come se non
avessi mai visto niente.
Aspetto qualche giorno prima di tornarci, non ce la faccio
e mi precipito su quella siepe e mi ci butto dentro. Cado
davanti a una stradina di brecciolino. Mi aiutano ad alzarmi
un signore e una signora, anziani amichevoli. All’inizio non
li riconosco ma poi mi accorgo che sono semplicemente
nonno e nonna, loro purtroppo in un arco di due anni sono
passati entrambi all’aldilà. Mi metto a piangere per la gi-
IL TEATRO DELLA MEMORIA
a cura della III B
I
l giorno della Memoria più precisamente il
27/01/2016 noi alunni della 3B e 3D insieme alle
professoresse Filippetti e Olivieri abbiamo deciso
di ricordarlo a modo nostro. Abbiamo messo su un
breve spettacolo teatrale,lo spettacolo racconta la
seduta del processo di Francoforte nel 1963,dove
ebrei e tedeschi vennero chiamati a testimoniare
quanto era accaduto. Con due mesi non è stato facile preparare tutto con un po’ di perseveranza ci siamo riusciti. Le testimonianze raccontate nel testo
sono molto pesanti,proprio per far capire l’orrore
che quelle povere persone hanno provato. Io all’inizio ero titubante sul farlo oppure no,ma alla fine è
stata una bellissima esperienza.
oia e mi accompagnano nella loro casetta. Ma sono ancora molto confuso; cosa ci fanno nonno e nonna dietro la
siepe? Spero di scoprirlo ma nel frattempo i miei nonni mi
accompagnano sino ad un trivio con tre cartelli: passato,
presente e futuro.
Sinceramente non so che strada prendere ma penso di
prendere il passato. Inizio a camminare verso il passato e
mi ritrovo davanti un carro con dei binari. Appena seduto
sul carretto ecco che parte subito e mi conduce in un posto
che sembra essere uguale alla mia casa di infanzia. Vedo
un bambino che piange e mamma e papà che gli cambiano
il pannolino… Eh già… quello ero io. Siccome è una rottura
prendo il carretto e lo spingo perché troppo lento. Arrivo al
giorno del mio sesto compleanno. C’erano tutti, anche mia
sorella. Sono capitato proprio nel momento del regalo: un
canestro da basket. Allora è proprio vero che il basket è
sempre stato presente nella mia vita.
Vorrei un attimo andare avanti e spingo il carretto fino ai
miei dieci anni. Non cambia molto, a parte il fatto che mia
sorella rompe molto più di prima. Proseguo e vado fino a
questa estate mentre faccio goal dalla linea laterale del
campo e poi rido con gli amici. Mi sono emozionato molto
anche perché è bello avere3 ricordi di quando si è bambini.
Torno indietro e prendo la strada del presente. Non so cosa
mi aspetta e non voglio saperlo. Stavolta mi ritrovo uno
skate e una mappa che mi dice di andare in un edificio. Per
strada non c’è nessuno, almeno nei primi tratti. Poi vedo
delle case sullo sfondo e poi delle fotografie dei miei amici.
E ancora un fazzolettone scout, un canestro e infine, una
cuffia da piscina. Da quel che ho capito, è ciò che faccio nel
presente. Arrivo all’edificio indicato dalla mappa. Entro e
trovo uno specchio con un cartellone che dice: guardati nel
presente. Resto davanti lo specchio guardandomi. Capisco
che è una presa in giro e vado via. Prendo la via del futuro e
trovo una supercar. Ho la patente. Guido fino ad un cartello di ‘lavori in corso’. Essendo grande lo scavalco e vedo
solo una tv con delle immagini di una palla da basket, una
famiglia, dei figli, cibo e acqua e un sorriso. Per fortuna che
non ho visto altro, deve restare una sorpresa. Ora è tempo
di fare ritorno a casa. Saluto i miei nonni. Mi ritrovo a casa,
davanti alla mia siepe.
i nostri pensieri
LA DIVINA COMMEDIA
rivisitazione - primo canto
Trombetta Marialuce
Nel mezzo del
cammin per andare
a scuola
trovai la via
intasata
e la diritta via
era storta
Ahi quanto a dir
che non avevo studiato
e la prof. già mi guardava
con aria sospetta
Tant’è amara che poco
è più morte quella nota
ma per piangere ancora
ho gli occhi come fiocchi
Io non so ben dir come
vi entrai ma quella porta
e la prof. che mi chiamava
mi fanno ripensar
ai miei amici e alle loro
bocche storte
PERFORMANCE SU
“PROCESSO DI NORIMBERGA”
Caterina Ciucci
I
eri 27 gennaio,noi ragazzi della 3B e 3D,per celebrare la
giornata della Memoria,abbiamo messo in scena un piccolo spettacolo grazie all’aiuto delle professoresse Filippetti e
Olivieri.
Insieme,ogni pomeriggio,ci siamo preparati seguendo i consigli e i suggerimenti delle insegnanti…abbiamo anche riso,giocato e lavorato insieme come una vera squadra,per poi
essere stati acclamati dal pubblico entusiasta.
I miei compagni di classe ed io,prima del debutto,eravamo
elettrizzati, ansiosi e a dirla tutta mi stavo sentendo anche
male per l’agitazione.
Sono stata davvero felice perché abbiamo reso onore a tutte
quelle persone che furono sterminate nei campi di concentramento e che soffrirono per la follia di tanta gente.
ZENTANGLE
Gli zentangle sono letteralmente degli scarabocchi ma, nonostante ciò, vengono considerati dei
veri e propri disegni astratti. Questo tipo di disegno è molto semplice da realizzare essendo fatto
da scarabocchi ed è anche un modo di passare il
tempo con creatività. Di sicuro è una delle tante
tecniche che è in grado di dare spazio alla propria fantasia. Alcuni ragazzi della nostra scuola
hanno voluto illustrarci le loro opere d’arte…
l’anglo dello scarabocchio
momento relax
CRUCIVERBA NATURALISTICO
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ORIZZONTALI
5 - Contiene anche cloroplasti 8 - Cellula riproduttiva femminile
9 - Hanno struttura di sostegno interna 13 - Il frutto delle querce
15 - Organismo eterotrofo che si riproduce da spore 17 - Sottile
rivestimento cellulare 19 - Sono capaci di produrre sostanze
organiche partendo da sostanze inorganiche attraverso la fotosintesi clorofilliana 21 - Genere degli esseri viventi: maschile o
femminile 22 - Persone che non si nutrono di carne né di pesce
25 - Costituisce lo scheletro dei vertebrati 29 - Lo è una cellula con nucleo non ben distinto 30 - Appartiene al phylum degli artropodi e può avere antenne, zampe e/o ali 31 - Organuli
presenti nel citoplasma adibiti alla digestione e distruzione di
molecole 32 - Microrganismi unicellulari, procarioti
VERTICALI
1 - Contiene le informazioni genetiche (sigla) 2 - Acido …messaggero (sigla) 3 - E’ interno alla cellula 4 - Si trovano all’interno del
DNA 6 - Processo in cui gli esseri viventi nell’arco del tempo si
modificano e si sviluppano 7 - Il battito del cuore 9 - Sono ereditari 10 - Il contrario di off 11 - Alla fine della…. strada 12 - Animali
che allattano i figli 14 - L’ambiente di una specie vivente 16 - Elemento utile alla respirazione 18 - Lo è un albero o un arbusto
20 - E’ aeriforme 21 - Sistema omogeneo di composizione
costante che può essere semplice o composta 23 - Lo è un cane,
un gatto o un topo 24 - In fondo agli….. ordini 26 - Organuli presenti nel citoplasma capaci di leggere le informazioni nella
catena del RNA messaggero 27 - Piccole bocche presenti nella
pagina inferiore delle foglie 28 - E’ un organulo che nelle cellule
vegetali occupa gran parte del volume cellulare e contiene acqua e sostanze di riserva.
PER RIDERE...
Sherlock Holmes e Wattson vanno in campeggio e montano la tenda. Si mettono a dormire ed a notte fonda Sherlock si sveglia apre gli occhi e guarda il cielo .
Dopo poco sveglia Wattson e gli dice: -Guarda il cielo e
dimmi cosa noti-.
- Milioni di stelle, Sherlock-.
- E cosa ne deduci?-
- Beh,se guardo il cielo dal punto di vista sentimentale direi
che il mondo è solo un piccolo pianeta in mezzo a milioni
di stelle e galassie, se invece lo guardo dal punto di vista
meteorologico direi che domani non pioverà; tu Sherlock
cosa ne deduci?-.
- Stolto ci hanno rubato la tenda!-
Il comitato di redazione invita tutti gli alunni ed i docenti dell’Istituto Comprensivo di Subiaco a
partecipare alla realizzazione dei prossimi numeri del giornalino scolastico inviando articoli, immagini e materiale vario da consegnare presso la sede centrale al capo redazione.