Comunicato Stampa Premio Nonino 2014 ITA Nuovo

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Comunicato Stampa Premio Nonino 2014 ITA Nuovo
TRENTANOVESIMO ANNO
Comunicato Stampa
La Giuria del Premio Nonino, presieduta da V.S. Naipaul, premio Nobel per la Letteratura 2001, e
composta da Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R.
Damasio, Fabiola Gianotti, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman
Manea, Morando Morandini, Edgar Morin ed Ermanno Olmi ha così assegnato i Premi Nonino
Trentanovesimo Anno:
PREMIO NONINO RISIT D’ÂUR 2014
(Feltrinelli Editore)
a SUAD AMIRY
PREMIO INTERNAZIONALE NONINO 2014
(Feltrinelli Editore)
a ANTÓNIO LOBO ANTUNES
PREMIO NONINO 2014
(Feltrinelli Editore)
a GIUSEPPE DELL’ACQUA
PREMIO NONINO 2014
A UN MAESTRO DEL NOSTRO TEMPO
(Bollati Boinghieri Editore)
a MICHEL SERRES
La consegna dei premi avverrà presso le Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto, sabato 25 Gennaio
2014 alle ore 11.00, presenti tra gli altri Adonis, Antonio R. Damasio, John Banville, Emmanuel Le
Roy Ladurie, Claudio Magris, Edgar Morin, V.S. Naipaul, Ulderico Bernardi ed Ermanno Olmi con
il seguente programma:
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Arrivo alle distillerie di Cristina, Antonella, Elisabetta, Benito e Giannola Nonino, brindisi di
benvenuto.
Cristina, Antonella, Elisabetta, Benito e Giannola Nonino con Chiara, Davide, Francesca, Sofia, Gaia,
Caterina, Costanza e Beatrice distillano per Voi Grappa Nonino Cru Monovitigno® Picolit da vinacce
di uve passite per festeggiare i Quarant’anni del Monovitigno® Nonino: la rivoluzione della Grappa.
Assegnazione dei Premi Nonino Trentanovesimo Anno.
Brindisi a Peter Higgs Premio Nobel per la Fisica 2013 già Premio Nonino a ‘un Maestro del nostro
Tempo’ 2013.
Pranzo e ballo in distilleria.
Nonino Distillatori in Friuli dal 1897 - via Aquileia 104, 33050 Percoto (UD) tel. +39 0432 676331 fax 0432 676797
[email protected] Ufficio Stampa tel. +39 0432 686300 www.grappanonino.it
Premio Nonino Trentanovesimo Anno
MOTIVAZIONI
Premio Nonino Risit d’Âur 2014 a SUAD AMIRY
Poliedrica donna di cultura palestinese che si batte da sempre per la pace. Alla ricerca delle proprie radici,
ha fondato il Riwaq Center for Architectural Conservation a Ramallallah - che dirige da anni - nato per
salvaguardare e catalogare lo straordinario patrimonio artistico palestinese e con esso le tradizioni e la
memoria del suo popolo, basi indispensabili per la costruzione di un futuro possibile.
Da scrittrice ha usato il fioretto con Sharon e mia suocera, sottile e ironico testo, e la sciabola in Murad
Murad, devastante racconto dove denuncia i diritti negati e le dignità calpestate di esseri umani che vivono
nella speranza di un futuro di libertà.
(Feltrinelli Editore)
Consegna il premio Adonis
Premio Internazionale Nonino 2014 a ANTÓNIO LOBO ANTUNES
La prosa del narratore lusitano è il canto struggente di un ribelle senza pace che polifonicamente distrugge
la sintassi. Uno scrivere dove violenza e malinconia sono immerse in una solitudine metafisica e si
intrecciano. Una marea incessante di morte e follia annegate in un crudo realismo, acide passioni
inconfessate di un naufragio simbolo del nostro simulacro di felicità.
(Feltrinelli Editore)
Consegna il premio Claudio Magris
Premio Nonino 2014 a GIUSEPPE DELL’ACQUA
Psichiatra e scrittore ha combattuto sin dai primi tempi accanto a Franco Basaglia la lunga e perigliosa
battaglia che ha portato, prima alla trasformazione e quindi alla chiusura degli ospedali psichiatrici, riforma
fondamentale per la difesa di elementari diritti umani di persone per molto tempo ignorate o respinte nella
loro sofferenza. Autore di numerosi testi sul disagio mentale che spaziano da rigorosi saggi scientifici a
veri e propri racconti insieme documento clinico e romanzo di vite difficili.
(Feltrinelli Editore)
Consegna il premio Antonio R. Damasio
Premio Nonino a ‘un Maestro del nostro tempo’ 2014 a MICHEL SERRES
Umanista nel senso più profondo del termine. Il suo pensare, sovente poetico spazia in ogni campo del
sapere, oggi la sua attenzione filosofica è dedicata con amore e rispetto alle illusioni e speranze delle nuove
generazioni.
Mirabile per i dettami del premio il suo testo del Millenovecentonovanta Il contratto Naturale, un atto
d’amore sapienziale che ci invita a rispettare sia la forza che la fragilità di un pianeta che stiamo ferendo.
(Bollati Boringhieri Editore)
Consegna il premio Edgar Morin
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SUAD AMIRY
Premio Nonino Risit d’Âur 2014
NOTE BIOGRAFICHE
(In Arabo: ‫ي‬
‫دا‬
) è una scrittrice e architetto che vive a Ramallah in Palestina. E’ l’autrice del libro di grande
successo “Sharon e mia suocera”, che è stato tradotto in venti lingue e ha vinto il prestigioso premio letterario
italiano Viareggio Versilia – 2004. I libri di Amiry (pubblicati da Feltrinelli) comprendono: “Murad Murad”,
“Niente sesso in città” e il suo più recente “Golda ha dormito qui”.
Amiry è anche la fondatrice e Direttrice di RIWAQ: Center for Architectural Conservation (Centro per la
Conservazione Architettonica) che documenta, salvaguarda e fa rivivere il patrimonio architettonico culturale della
Palestina (www.riwaq.org). Anche la sua conferenza al TEDxRamallah, “Il mio lavoro il mio hobby”, ha contribuito
alla sua fama. Amiry ha studiato architettura all’Università Americana di Beirut, all’Università del Michigan, e
all’Università di Edimburgo. Per oltre trent’anni la Prof. Amiry ha insegnato architettura all’Università della
Giordania e alla Birzeit University in Palestina. Amiry è stata vice-presidente del Consiglio di Amministrazione
della Birzeit University. E’ anche autrice di numerosi libri sull’architettura della Palestina.
Amiry è anche stata membro della Delegazione Palestinese ai colloqui di Pace fra Palestina e Israele che si svolsero
fra il 1991 e il 1993 a Washington DC.
Suad è sposata con il famoso sociologo Palestinese Prof. Salim Tamari.
Opere
Sharon e mia Suocera (Feltrinelli Milano e Random House and Anchor 2006 US) tradotto in 20 lingue, ha vinto il
prestigioso premio letterario italiano “Premio Viareggio” 2004. Se Questa è Vita (Feltrinelli). Murad Murad, niente
da Perdere tranne la Vita (Feltrinelli 2010). Menopausal Palestine: Women on the Edge (Women Unlimited‐India
2010) - Niente Sesso in Città il titolo italiano. Cercando la Palestina: Nuovi scritto Palestinesi su Esilio e Patria un
articolo intitolato “Un’ossessione” 2013 Olive Branch Press, US; Golda ha dormito qui (2013 Feltrinelli) Damasco:
A Two-Face Fabric (in corso di stesura).
Architettura pubblicazioni www.riwaq.org Riwaq Publications
Alberi e Arbusti in Giordania e nei paesi vicini (con Johan Sejka)
Palestinian Village Home (con Vera tamari) British Museum Londra)
Traditional Floor Tiles Palestinian (con Lena Subuh, Riwaq Publication)
Terremoto in Aprile (con Mohannnad Hadded, Riwaq Publication)
Manateer: Watch Towers (con Firas Rahhal- Riwaq Publication)
Throne Village Architecture (Riwaq Publication)
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ANTÓNIO LOBO ANTUNES
Premio Internazionale Nonino 2014
NOTE BIOGRAFICHE
Considerato uno degli autori più importanti del Portogallo, insieme a José Saramago, è stato candidato al Premio
Nobel per la letteratura.
Alcune voci critiche indicano in Lobo Antunes il più grande scrittore portoghese vivente.
Lobo Antunes nato a Lisbona nel 1942, è laureato in medicina con specializzazione in psichiatria. Venne mandato in
Angola dal 1970 al 1973 durante la fase finale della Guerra coloniale portoghese, tema affrontato in vari libri.
Tornato in Portogallo, ha lavorato nell'ospedale psichiatrico Miguel Bombarda di Lisbona. È stato militante
dell'APU (Aliança Povo Unido, Alleanza del Popolo Unito – coalizione capeggiata dal Partito Comunista
Portoghese) nel 1980.
Oggi vive a Lisbona dove non esercita più la professione di medico, dedicandosi alla scrittura.
La sua opera si compone essenzialmente di lunghi romanzi, con imponenti e intricate costruzioni narrative. Mentre
nella prima produzione il tema dominante è la guerra coloniale (a cui l'autore ha partecipato in prima persona come
medico in Angola) e la problematica coloniale (perdita delle colonie, ritorno etc...), nelle ultime opere la tematica è
essenzialmente psicologica, andando a pescare storie private che si intrecciano secondo uno stile del tutto
particolare. Elevando infatti al massimo grado certe risorse stilistiche novecentesche, come il flusso di coscienza
joyciano, con una tecnica narrativa particolarissima, Lobo Antunes ha sviluppato uno stile affatto personale di
scrittura narrativa, di massimo interesse. Un esempio è il frequente passaggio dalla prima alla terza persona senza
marche che lo indichino. In questa maniera, la lettura, ovviamente faticosa, di un romanzo di Lobo Antunes, si
trasforma in una specie di puzzle di elementi da mettere insieme, e il romanzo ci fa entrare in una dimensione
psicologia parallela senza una chiara linea cronologica, ma con una sua acrobatica coerenza interna.
Nel 2001 è stato insignito del titolo di duca di Cocodrilos dal sovrano del Regno di Redonda.
Opere
Memória de elefante (1979)
Os cus de Judas (1979) In culo al mondo (Einaudi, Torino, 1996)
A explicaçao dos pássaros (1981) Spiegazione degli uccelli (Feltrinelli, Milano 2010)
Conhecimento do Inferno (1981)
Fado alexandrino (1983)
Auto dos Danados (1985)
As naus (1988) Le navi (Einaudi, Torino, 1997)
Tratado das paixoes da alma (1990) Trattato delle passioni dell'anima (Feltrinelli, Milano, 1998)
A ordem natural das coisas (1992) L'ordine naturale delle cose (Feltrinelli, Milano, 2001)
A morte de Carlos Gardel (1994) La morte di Carlos Gardel (Feltrinelli, Milano, 2002)
Crónicas (1995)
Manual dos Inquisidores (1996) Il manuale degli inquisitori (Einaudi, Torino, 1999)
O esplendor de Portugal (1997) Lo splendore del Portogallo (Einaudi, Torino, 2002)
Olhares 1951-1998 (1999) (con Eduardo Gageiro)
Exortação aos crocodilos (1999) Esortazione ai coccodrilli (Einaudi, Torino, 2005)
Não entres tão depressa nessa noite escura (2000)
Que farei quando tudo arde? (2001) Che farò quando tutto brucia (Feltrinelli, Milano, 2004)
Segundo livro de crónicas (2002)
Diálogos (2003)
Boa tarde às coisas aqui em baixo (2003) Buonasera alle cose di quaggiù (Feltrinelli, Milano, 2007)
Eu hei-de amar uma pedra (2004)
Terceiro livro de crónicas (2004)
História do hidroavião (per l'infanzia, 2005)
D'este viver aqui neste papel descripto: cartas de guerra (2005) Lettere dalla guerra (Feltrinelli, Milano, 2009)
Ontem não te vi em Babilonia (2006)
O meu nome é Legião (2007)
O Arquipélago da Insònia (2008) Arcipelago dell'insonnia (Feltrinelli, Milano 2013)
Que cavalos são aqueles que fazem sombra no mar? (2009)
Sôbolos Rios Que Vão (2010)
Comissão das Lágrimas (2011)
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GIUSEPPE DELL’ACQUA
Premio Nonino 2014
NOTE BIOGRAFICHE
Peppe Dell’Acqua, salernitano, classe 1947, psichiatra, inizia a lavorare con Franco Basaglia fin dai primi
giorni triestini, partecipando all’esperienza di trasformazione e chiusura dell’Ospedale Psichiatrico. Vive a
Trieste dove ha diretto per 17 anni il Dipartimento di Salute Mentale. Dal 1995 insegna psichiatria sociale
presso la Facoltà di Psicologia dell’Ateneo di Trieste. Nel 1988 pubblica per Edizioni Sapere 2000,
insieme a Roberto Mezzina, “Il folle gesto” che raccoglie l’esperienza sulla questione della perizia
psichiatrica e del lavoro nel carcere e nell’ospedale psichiatrico giudiziario. Il testo, che raccoglie 15
perizie psichiatriche, anticipa di più di vent’anni l’urgenza, oggi di attualità, della chiusura degli OPG,
della restituzione di diritto e responsabilità anche alle persone con disturbo mentale che hanno commesso
reati. Nel corso dell’attività lavorativa ha svolto e organizzato consulenze scientifiche ed organizzative in
varie sedi in Italia, in Europa, in Giappone e nelle Americhe tenendo cicli di conferenze, seminari,
verifiche tecniche. Nel 2005 è visiting professor a Berkeley invitato dall’istituto di antropologia medica.
Nel 1985 in Cile, nel 1990 in Albania e nel 1998 in Palestina, inviato dal Ministero degli esteri e da
organismi internazionali si occupa di delicate questioni sempre relative a salute mentale e diritti di gruppi e
persone in varia misura perseguitate.
Dal 2004 al 2008 è consulente della regione Sardegna per la salute mentale e in questa veste è l’estensore
del piano salute mentale e di un vasto e capillare programma di formazione. Segue con particolare
attenzione la formazione, sia degli operatori che delle famiglie di persone con disturbo mentale. A seguito
di questo impegno pubblica con Editori Riuniti un manuale, “Fuori come va? Famiglie e persone con
schizofrenia”, aggiornato e rieditato poi da Feltrinelli (2010 e 2013). Il libro completa e riassume il
percorso di ricerca nel campo del sostegno alle famiglie che vivono a fianco di persone con disturbo
mentale.
Nel 2003 è tra i promotori (tra gli altri Franca Ongaro Basaglia e Sergio Piro) del Forum Salute Mentale,
avamposto per la tutela dei diritti e delle possibilità delle persone con disturbo mentale.
Nel 2007 pubblica il libro-testimonianza “Non ho l’arma che uccide il leone. Trent’anni dopo torna la vera
storia dei protagonisti del cambiamento nella Trieste di Basaglia e nel manicomio di San Giovanni”, con
un’inedita prefazione di Basaglia (Stampa Alternativa, Viterbo).
Ha sempre prestato molta attenzione all’aspetto della comunicazione curando come consulente programmi
radiofonici e televisivi e intervenendo attivamente nel dibattito sulle questioni del cambiamento in Italia su
riviste e giornali. Tra il 2009 e il 2010 è consulente scientifico e storico nella realizzazione della miniserie
RAI “C’era una volta la città dei matti” sul cambiamento epocale dei saperi e delle culture psichiatriche e
sulla vita e l’operato di Franco Basaglia, tradotto poi in molte lingue.
Nel 2010, con Pieraldo Rovatti (filosofo, laboratorio di filosofia dell’università di Trieste) e Nico Pitrelli
(fisico, SISSA, scuola di giornalismo per la comunicazione della scienza), dà vita alla collana 180.
Archivio critico della salute mentale” (Edizioni alphabeta Verlag), della quale è direttore editoriale. La
Collana 180 propone testi, scritti, narrazioni, saggi con lo scopo di riattivare conoscenze e “pensiero
critico”, soprattutto tra i giovani, intorno alla questione psichiatrica e della salute mentale.
Molteplici pubblicazioni, sia di materia divulgativa che di lavori scientifici che di saggi. Di seguito una
selezione delle più recenti:
G. DELL’ACQUA “Il miraggio del farmaco che cura la malattia” - da Aut Aut - nr. 340 - ott.-dic. 2008
G. DELL’ACQUA “I luoghi della cura: buone e cattive pratiche”, da Italianieuropei nr. 2/2009
G. DELL’ACQUA “Persone, malattia mentale e guarigione”, cap. 6.1 da Trattato di Biodiritto-I dititti in Medicina a cura di S.
Rodotà e P.Zatti – Giuffré Editore – 2011
G. DELL’ACQUA “Se la diagnosi non è una profezia” - da Aut Aut - nr. 357 – genn.-mar. 2013
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MICHEL SERRES
Premio Nonino a ‘un Maestro del nostro tempo’ 2014
NOTE BIOGRAFICHE
(Agen, 1 settembre 1930) è un filosofo e scrittore francese.
Figlio di un conduttore di chiatte, Michel Serres entrò nella Ecole Navale nel 1949 e nella École Normale Supérieure
nel 1952. Dopo gli studi di filosofia consegue l'Agrégation de philosophie. Trascorse i successivi anni come ufficiale
di marina, prima di ricevere il suo dottorato nel 1968 e cominciare ad insegnare a Parigi.
Da bambino, Serres fu testimone di prima mano della violenza e della devastazione della guerra: "vidi il mio primo
cadavere a sei anni", raccontò a Bruno Latour. Ha studiato la matematica e la scienza all'ombra dei bombardamenti
atomici di Hiroshima e Nagasaki. Queste esperienze formative, lo portarono a rifuggire coerentemente dalle borse di
studio basate sui modelli della guerra, del sospetto, e della critica.
Nel corso dei successivi venti anni, Serres si guadagnò una reputazione come rigoroso docente di linguistica e come
l'autore di scritti dalla prosa incredibilmente bella e enigmatica, così dipendenti da quella sonorità della lingua
francese, che è praticamente intraducibile. Sviluppò i suoi soggetti partendo da diverse fonti, come il Passaggio a
Nord-Ovest, dal concetto di parassita, o dall'esplosione dello Space Shuttle Challenger. Serres, più in generale, è
interessato allo sviluppo di una filosofia della scienza che non si basi su un metalinguaggio in cui una sola disciplina
della scienza sia privilegiata e definita. Per fare questo si basa sul concetto di scambio e di incrocio tra le discipline,
piuttosto che sull'insediamento di una come dominante. Per questo motivo Serres ha invocato la figura di Hermes
(nelle sue opere precedenti) e degli angeli (in più recenti studi), come messaggeri che si spostano avanti e indietro tra
i domini.
Nel 1990, Serres è stato nominato all'Académie Française, un segno della sua posizione come uno dei più importanti
intellettuali della Francia. Nel mondo anglosassone, Serres è forse più conosciuto per il suo insegnamento presso la
Stanford University e per la sua influenza su alcuni giovani intellettuali come Bruno Latour e Steven Connor.
Serres è un sostenitore del libero accesso alla conoscenza.
Opere (una selezione delle più recenti)
• 2000 Hergé mon ami (Éd. Moulinsart)
• 2001 Le Livre de la médecine (coll.) (Le Pommier)
• 2001 Hominescence (Le Pommier)
• 2002 En amour, sommes-nous des bêtes ? (Le Pommier)
• 2002 Jules Verne: la science (Le Pommier)
• 2002 L'Homme contemporain (Le Pommier)
• 2003 L'Incandescent (Le Pommier)
• 2003 Qu'est-ce que l'humain ? (coll.) (Le Pommier)
• 2004 Rameaux (Le Pommier)
• 2006 Récits d'Humanisme (Le Pommier)
• 2006 : L'Art des ponts, Le Pommier, Paris
• 2006 : Petites chroniques du dimanche soir, Le Pommier, Paris
• 2006 : L'Art des ponts : homo pontifex, Le Pommier, Paris
• 2007 : Le Tragique et la Pitié. Discours de réception de René Girard à l'Académie française et réponse de
Michel Serres, Le Pommier
• 2007 : Petites chroniques du dimanche soir 2, Le Pommier, Paris
• 2007 : Carpaccio, les esclaves libérés, Le Pommier, Paris
• 2008 : Le Mal propre : polluer pour s'approprier ?, Contaminiamo per possedere
• 2008 : La Guerre mondiale, Le Pommier, Paris
• 2009 : Écrivains, savants et philosophes font le tour du monde, Le Pommier, coll. « Les Essais », P
• 2009 : Temps des crises, Le Pommier Tempo di Crisi Bollati Boringhieri
• 2009 : Van Cleef et Arpels, Le Temps poétique, avec Franco Cologni et Jean-Claude Sabrier, Cercle d'Art,
coll. « La collection », Paris
• 2009 : Petites chroniques du dimanche soir 3, Le Pommier, Paris
• 2010 : Biogée, Éditions-dialogues.fr/Le Pommier, Brest/Paris
• 2011 : Musique, Éditions Le Pommier
• 2012 : Petite Poucette, Éditions Le Pommier Non è un mondo per vecchi Bollati Boringhieri
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