All`edizione 2015 del Lugo Opera Festival

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All`edizione 2015 del Lugo Opera Festival
Edizione 2015 del Lugo Opera Festival: protagonista la voce
femminile nelle sue più varie forme
Martedì 31 Marzo 2015
Quindici eventi dal 2 aprile al 20 maggio: filo conduttore "Voce di donna"
«Voce di donna», l’incipit di una celebre aria dell’opera La Gioconda di Amilcare Ponchielli, è il tema portante della nuova
edizione del «Lugo Opera Festival 2015», in tutto quindici eventi musicali in programma al Teatro Rossini di Lugo e in altri
luoghi della città dal 2 aprile al 20 maggio.
È un sottile ma intenso fil rouge che attraversa tutto il festival, che si incarica di offrire al pubblico alcuni aspetti della vocalità
femminile nella storia della musica e dell’opera e insieme far riflettere sulla condizione e sulla sensibilità della donna nel
corso dei secoli.
In tal senso prende forma il nucleo dei cinque concerti della serie “Visioni Mistiche”, quasi un minifestival all’interno del
cartellone (dal 14 aprile al 19 maggio), in cui è esplorata la voce intellettuale femminile dal 1200 ad oggi, attraverso la lettura
di opere letterarie e poetiche di grandi pensatrici e poetesse mistiche quali Ildegarda von Bingen, Caterina da Siena, Juana
Inés de la Cruz, Teresa di Lisieux e Alda Merini, a commento di esecuzioni organistiche realizzate sui migliori strumenti della
città, fra cui il celebre organo Callido sul quale poté esercitarsi il giovane Gioachino Rossini ai tempi del suo apprendistato alla
scuola dei fratelli Malerbi. L’attrice Lucia Ferrati, apprezzata specialista e studiosa nel campo del melologo, ne sarà
interprete unica: accanto a lei alcuni dei migliori organisti del momento, fra i quali spicca il virtuoso olandese Liuwe
Tamminga, tutti impegnati nei repertori più vari dal Seicento al contemporaneo. “Visioni Mistiche” è in programma il 14, 21, 29
aprile, 12 e 19 maggio sempre alle 20.30 nelle chiese del Suffragio, del Carmine e di San Giacomo.
Altri tre importanti concerti al Teatro Rossini si incaricano invece di esplorare la vocalità femminile attraverso gli ultimi due
secoli: il 22 aprile il soprano spagnolo Ruth Rosique, grande specialista del barocco ma voce dalla notevole duttilità
espressiva, duetterà assieme al chitarrista Francisco Bernier in un ricchissimo programma tutto fatto di liriche da camera e
romanze di autori spagnoli come Fernando Sor, Federico García Lorca, Enrique Granados, Joaquín Rodrigo e Manuel de
Falla.
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Il 28 aprile ecco poi il concerto lirico dal titolo “Cara ingrata patria” con la proposta della grande vocalità operistica di autori
come Rossini, Donizetti, Bellini e Verdi attraverso le splendide voci femminili del mezzosoprano Annunziata Vestri e del
soprano Mariangela Sicilia (reduce della strepitosa vittoria al Concorso Domingo), alle quali si unirà la voce di baritono di
Alessandro Luongo (al pianoforte Rosetta Cucchi).
Il 4 maggio invece “Voci del 900”, serata dedicata alla vocalità contemporanea con la presenza carismatica di Cristina
Zavalloni in trio col pianista Andrea Rebaudengo e il clarinettista Gabriele Mirabassi, tutti impegnati in un programma
espressamente pensato per il Lugo Opera Festival che accosterà liriche di John Cage, Leonard Bernstein, Charles Ives e
Duke Ellington a canzoni e Lied di autori viventi quali John Adams, Carlo Boccadoro e della stessa Cristina Zavalloni.
Ancora alla vocalità contemporanea, stavolta declinata però al maschile, è dedicato l’evento inaugurale del festival in
programma giovedì 2 aprile alle 20.30, con la prima esecuzione italiana di “Crime Passionnel”, opera per un uomo solo di
Astor Piazzolla su testi di Pierre Philippe, con la partecipazione del cantante/attore Mario Cei e del pianista Alessandro Sironi,
con la regia di Roberto Recchia.
È la prima italiana di una vera e propria opera musicale che il grande compositore argentino scrisse nel 1981 per il notissimo
cantante corso Jean Guidoni, la cui prima rappresentazione ebbe luogo con enorme successo il 10 settembre 1982 al Théâtre
des Bouffes du Nord di Parigi: «Fu come l’esplosione di una bomba – ricorda Pierre Philippe, drammaturgo francese autore
dei testi caro a Fassbinder – senza saperne bene il perché, allora, un immenso passaparola aveva portato una folla davanti
alle porte del teatro che proseguì le repliche facendo l’esaurito. “Effetto Piazzolla”, certamente, nonostante la celebrità del
musicista fosse ancora lontana dalle vette raggiunte oggi; e per Jean Guidoni, senza dubbio la prima messe raccolta dagli
sforzi impiegati da tre anni per un repertorio esigente». Semplice la trama: un uomo, con un’esistenza grigia e banale,
racconta di una passione travolgente che lo porta ad uccidere l’oggetto del suo amore. Ma che cosa è accaduto davvero tra
queste pareti? Sarà lo spettatore a deciderlo, grazie a questa nuova messinscena che vede Mario Cei, dopo gli spettacoli
dedicati a Trenet e Prévert e curati da Filippo Crivelli, tornare al mondo della canzone francese d’autore.
Ritorno al tema del femminile col secondo evento in cartellone il 16 aprile, “Tosca X”, creazione per 14 danzatori sulle
musiche della Tosca di Giacomo Puccini rielaborate da Luca Vianini e la coreografia, regia, luci, scene e costumi di Monica
Casadei, in coproduzione col Festival La Versiliana e in collaborazione con Teatro Comunale di Bologna, AMAT & Teatro
dell’Aquila e Comune di Fermo. Con Tosca X Monica Casadei prosegue il percorso che indaga la relazione tra il gesto
coreografico e la parola drammaturgica che la porta a trovare un nesso molto forte nell’opera più drammatica di Giacomo
Puccini, ricca di grandi passioni e colpi di scena.
Il 17 aprile alle 20.30 serata col Trio Lennon: Luca Marziali al violino, Roberto Molinelli alla viola e Alessandro Culiani al
violoncello. “Quando i Beatles mettono il frac...” è il sottotitolo di questo singolare concerto-spettacolo durante il quale i tre
musicisti rievocheranno la vita la carriera dei Beatles attraverso la rielaborazione per trio d’archi delle loro canzoni più note a
cura del compositore e direttore (nonché violista) Roberto Molinelli. Il Trio Lennon, fondato nel 1995 vanta collaborazioni con
musicisti di diversa estrazione tra i quali gli Avion Travel, La Cruz e Paolo Conte che si è avvalso del trio per la registrazione
del disco “Elegia”.
Si riderà, e parecchio, al quarto appuntamento in cartellone al Lugo Opera Festival domenica 19 aprile: in scena il concertospettacolo di “The Bass Gang”, protagonista un insolito quartetto di contrabbassi formato da quattro virtuosi dello strumento
quali Antonio Sciancalepore, Andrea Pighi, Alberto Bocini e Amerigo Bernardi. I quali si sono coalizzati da alcuni anni per
rilanciare fra il serio ed il faceto con la loro straordinaria abilità tecnica e anche attraverso irresistibili gag parodistiche uno
strumento tradizionalmente considerato un supporto armonico all'orchestra ma in realtà ricco di possibilità melodiche. Sempre
presente e valorizzato nei complessi rock e jazz, nelle orchestre sinfoniche il contrabbasso viene sacrificato al ruolo di
comprimario; comprimario importantissimo e indispensabile all'orchestra. È un concerto in cui si vedranno fondersi generi
diversi dal classico al rock, dalle colonne sonore del cinema alla canzone napoletana, senza alcun limite.
Gli appuntamenti “fuori tema” del festival proseguono il 10 maggio alle 20.30 con la realizzazione in forma scenica di un
capolavoro assoluto del Novecento, la celebre Histoire du Soldat (Storia del Soldato) di Igor Stravinsky, opera da camera
su libretto di Charles-Ferdinand Ramuz, nella nuova versione ritmica in italiana curata per il Lugo Opera Festival da Vincenzo
De Vivo, con la regia di Rosetta Cucchi e la partecipazione di alcuni studenti delle scuole medie superiori di Lugo
appositamente selezionati dalla direzione artistica del Lugo Opera Festival. Interpreti ne saranno la violinista Mihaela Costea,
il clarinettista Daniele Titti, il pianista Matteo Angeloni e la voce recitante di Alessio Genchi. Sarà un’edizione molto innovativa
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del capolavoro stravinskiano, nato volutamente “povero” nel 1918 allorché Stravinsky, sfollato in Svizzera con la famiglia dopo
i sommovimenti della Rivoluzione Russa del 1917, decise di immergersi nel folle progetto assieme al poeta Ramuz e al
direttore d’orchestra Ernest Ansermet di scrivere un’opera per marionette da portare in giro ed eseguire nei villaggi di tutta la
Svizzera. Ne scaturì un’opera geniale per piccola orchestra ispirata al mito di Faust, in cui il protagonista, un soldato di ritorno
dalla guerra vende il suo violino al diavolo.
Chiude il festival il 20 maggio alle 21 l’ormai decennale appuntamento in coproduzione col Festival Angelica di Bologna, la
Fondazione Teatro Comunale di Modena e il sostegno della Regione Emilia Romagna: quest’anno la prima assoluta della
nuova opera «Eyvind Kang Chirality/Virginal Coordinates 2015» del raffinato compositore e violista americano di origine
coreana Eyvind Kang (classe 1971) eseguita dalla MG_INC Orchestra diretta dallo stesso Eyvind Kang (che si esibisce anche
alla viola) con la partecipazione straordinaria del cantante e chitarrista americano Alan Bishop, noto per essere stato la voce
solista e bassista della band di rock sperimentale Sun City Girls, e conosciuto anche con gli pseudonimi Alvarius B e Uncle
Jim. Alle tastiere e alla fisarmonica il pianista e critico musicale bolognese Marco Dalpane, noto per il suo straordinario
eclettismo musicale.
All’eterogeneo programma di «Lugo Opera Festival 2015» appartiene anche il tradizionale e gradito appuntamento musicale
all’Oratorio di Passogatto, in programma la domenica 19 aprile alle ore 17: quest’anno protagonisti saranno il soprano Ala
Ganciu, l’arpista Monica Micheli e il violista Aldo Zangheri, impegnati in un programma dal semplice ma eloquente titolo
Celebri Melodie, con musiche che vanno da Franz Schubert a Ennio Morricone.
Informazioni e prenotazioni: Fondazione Teatro Rossini, Piazzale Cavour, 17 Lugo (RA) - Tel. 0545.38542 - Fax 0545.38482 www.teatrorossini.it - [email protected]
Biglietteria: tutti i giorni feriali: 10.00-13.00. Il pomeriggio di spettacolo e quello precedente: 15.30-18.30. Biglietteria on-line:
www.vivaticket.it
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