Le persone con disabilità intellettiva al lavoro: modelli di
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Le persone con disabilità intellettiva al lavoro: modelli di
Palacongressi di Rimini 02-03 Dicembre 2016 LE PERSONE CON DISABILITA' INTELLETTIVA AL LAVORO: MODELLI DI SUPPORTO INCLUSIVI Dott.ssa Linda Pizzo Responsabile Agenzia Mediazione Lavoro Anffas Trentino Onlus La Costituzione Italiana (art.4) “promuove il lavoro come un diritto fondamentale per tutti i cittadini”. Al contempo “ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”. Il lavoro è inclusivo quando concorre a realizzare la piena emancipazione e partecipazione attiva della persona con disabilità, che deve rivestire delle funzioni utili e delle responsabilità riconosciute da tutti gli attori coinvolti nel percorso di inserimento. Quando una persona con disabilità è realmente inclusa? ₪ Quando questa può essere performante nel rispetto delle proprie limitazioni e dei propri punti di forza. ₪ Quando il contesto produttivo rispetta e valorizza il potenziale residuo della persona fragile e quindi si attende una prestazione, realmente utile all’azienda. Solo allora si potrà dire che la persona è trattata al pari degli altri colleghi. Quando un inserimento lavorativo non e’ inclusione lavorativa? ₪ Quando la persona con disabilità nel lavoro non può esprimere il proprio potenziale e il lavoro svolto non è di utilità. ₪ Quando il contesto di lavoro non investe sul lavoratore affinché possa essere produttivo. ₪ Quando si esprime commiserazione, pietismo o chiusura alla persona inserita. Indagine sulla sensibilità sociale delle aziende trentine: Progetto Lavorhando, 2002 Trento Unoedizioni L’inclusione lavorativa in ambiente pubblico o privato: la produttività della persona con disabilità. Testimonianze esperienze inserimenti lavorativi Anffas Trentino IL RUOLO DELLA FAMIGLIA: ₪ Aspettative ₪ Approccio educativo coerente e messa in gioco responsabilizzante ₪ Il corretto supporto al figlio adulto lavoratore IL DATORE DI LAVORO E I COLLEGHI: ₪ Inclinazione/sensibilità sociale ₪ Approccio costruttivo o disfunzionale ₪ Disponibilità alla collaborazione e alla condivisione di una progettualità Il giovane con disabilità che si trova a conclusione di un percorso scolastico necessita di essere sostenuto rispetto allo sviluppo dei prerequisiti lavorativi necessari per candidarsi ad un percorso ai sensi della legge 68/99, con delle credenziali di investimento della propria potenzialità lavorativa residua. Quali sono i fattori determinanti la buona riuscita di un percorso di inclusione? ₪ La persona con disabilità deve potersi avviare ad un percorso di inserimento lavorativo con delle credenziali: di competenza e di progettualità (investimento personale, formativo, professionale, educativo familiare, messa in gioco come persona adulta e responsabile). ₪ L’azienda/il datore di lavoro deve considerare la possibilità di assumere con delle credenziali di investimento rispetto alla progettualità della persona, entro un approccio costruttivo, compatibile con i propri standard di produttività e il senso di responsabilità sociale. Per fare questo il match proficuo tra due mondi così apparentemente distanti non può realizzarsi come semplice incontro domanda/offerta. Il percorso di inclusione deve essere favorito da interventi articolati di mediazione, sensibilizzazione e supporto e da un lavoro di rete. ANFFAS TRENTINO ONLUS ha un’esperienza decennale nell’ambito dei percorsi di inserimento lavorativo. Dal 2014 ha al proprio attivo un servizio accreditato a livello provinciale che promuove interventi di formazione, inserimento e di supporto al collocamento mirato ai sensi della legge 68/99: Agenzia Mediazione Lavoro (AML). I destinatari sono persone con disabilità intellettiva-relazionale e/o svantaggio, in cerca di occupazione o che necessitano di interventi specialistici collegati al lavoro. Gli interventi erogati per favorire la piena inclusione lavorativa, sono riconducibili a 3 principi di fondo, qualificanti l’operato del professionista di settore, il manager di rete: ₪ l’adozione di una modalità di lavoro in rete ₪ la mediazione attiva ₪ la multidimensionalità dell’intervento, in risposta ai bisogni di sostegno di lavoratore e azienda, entro una prospettiva dinamica Le funzioni di supporto e mediazione nell’inserimento lavorativo: il manager di rete Vissuti lavorativi Azioni di supporto e mediazione Performance lavorativa Azioni di supporto e mediazione Azienda assumente ai sensi della legge 68/99 Rapporto con colleghi e datore di lavoro Persona con disabilità al lavoro Caregivers Vissuti personali Contesto sociale di riferimento Reti sociali e lavoro di rete nell’inserimento lavorativo Dietro ogni percorso di inserimento lavorativo si sostanzia un lavoro di rete tra i diversi stakeholder del progetto, a partire dalla fase iniziale di tirocinio e in maniera sempre più articolata con l’assunzione. Tutor Famiglia Servizi sociali APSS Supporti rete Anffas Persona con disabilità Manager di rete Reti formali Colleghi Dator e di Datore di lavoro lavoro Centro per l’impiego Percorso di inclusione lavorativa: la persona con disabilità e l’azienda Credenziali lavoratore candidato ad un inserimento 68/99 Investimento aziendale inserimento lavorativo 68/99 1B 1A Disponibilità Formazione in percorso di situazione tirocinio 4B 2.B 4A 2A Progressiva Accompagname autonomia di estinzione Percorso supporti: lavorativo di una dimissione completa nto gestione da all’inserimento parte lavorativo dell’azienda Disponibilità assunzione ai Processo di sensi della inclusione legge 68/99 persona con lavorativa da disabilità parte dell’azienda intellettiva 3B 3A Eventuale riqualificazione professionale Situazione 3A Mantenimento lavorativo 2B lavorativa di lungo Adattamento periodo azienda post presupposti per assunzione del una piena disabile inclusione FASE 1 A FASE 2 FASE 3 Proposta percorso di tirocinio Accompagnamento all’inserimento lavorativo Mantenimento lavorativo Progressiva estinzione supporti per una dimissione Disponibilità percorso tirocinio Disponibilità assunzione Adattamento azienda post assunzione Situazione lavorativa di lungo periodo Completa autonomia di gestione del lavoratore da parte dell’azienda -Tutor con ruolo di scaffholder -Durata consona del percorso formativo -Sensibilizzazione -Mediazione attiva Informazione e consulenza per assunzione ai sensi della legge 68/99 Supporto al lavoratore (anche esterno) e all’azienda Verifiche periodiche andamento Diradamento supporto al lavoratore e all’azienda Verifiche più allentate su andamento Dimissione ufficiale del lavoratore e dell’azienda Candidato all’inserimento B Azienda SUPPORTI, SENSIBILIZZAZIONE, MEDIAZIONE FASE 4 Sensibilizzazione dei colleghi Definizione mansionario Consulenza e mediazione al contesto di lavoro Garanzie figure esterne Counseling psicologico Counseling psicologico eventuale Incontri caregivers Gruppo lavoratori Gruppo lavoratori Gruppo famiglie Gruppo famiglie Incontri di rete al bisogno Mediazione attiva Incontri di rete tra servizi con eventuale rimanente utilizzo del gruppo lavoratori e del gruppo famiglie (da parte dei caregivers) La modulazione dell’intervento entro una prospettiva di osservazione multidimensionale Nel percorso di inclusione lavorativa la modulazione dell’intervento tiene conto degli specifici bisogni di supporto presentati dal lavoratore con disabilità e dall’azienda, esaminati entro una prospettiva di osservazione multidimensionale: persona con disabilità intellettiva inserita al lavoro ai sensi della legge 68/99 tipologia di disabilità contesto familiare GRADO DI EQUILIBRIO DELLA SITUAZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO problematico Fattori ad alta problematicità: anello interno contesto di lavoro contesto sociale andamento lavorativo durata inserimento Fattori a bassa problematicità: anello esterno Situazione tipo di un progetto d’inserimento lavorativo: fattori determinanti l’impostazione dei supporti: persona con disabilità intellettiva, inserita di recente al lavoro, contesto famigliare problematico, contesto sociale povero, andamento lavorativo instabile Caratteristiche personali e ambientali Selezione dei supporti SITUAZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO problematico DEFINIZIONE DELLA A) Supporto al lavoratore in azienda B) Supporto al lavoratore esterno all’azienda C) Supporto ai colleghi e datore di lavoro (consulenza e mediazione) D) Counseling psicologico al lavoratore E) Gruppo lavoratori F) Gruppo famiglie G) Incontri di rete tra servizi H) Incontri con caregivers del lavoratore L’articolazione degli interventi è mutevole durante la presa in carico dimissione mantenimento accompagnamento di un inserimento lavorativo ed è strettamente legata ai bisogni di supporto di azienda e lavoratore con disabilità , perseguendo al contempo una modalità di utilizzo ottimale degli strumenti e delle risorse a disposizione. Supporto al lavoratore in azienda A A B B B C C C Supporto al lavoratore esterno al lavoro Consulenza e mediazione al contesto di lavoro Counseling psicologico E E E F G G H H G E E Gruppo lavoratori F F Gruppo famiglie Incontri di rete Supporto al singolo famigliare Elevati supporti H Supporti a decrescere Inserimenti lavorativi con successo per tipo di disabilità dal 2002_2016 in % Alcuni risultati rispetto alle situazioni seguite fino ad oggi 53 29 16 esiti in % su un totale di 62 persone inserite ai sensi della legge 68/99 2 deficit intellettivi in sindrome di down deficit intellettivi non associati deficit intellettivi deficit intellettivi in e/o disturbi disturbo pervasivo psichici/psichiatrici dello sviluppo 7 Settori produttivi presso cui si sono realizzati gli inserimenti dal 2002 ad oggi in % % inserimenti lavorativi stabili 35 93 % inserimenti lavorativi venuti meno 31 30 27 25 25 20 17 15 10 5 0 commercio pubblica amministrazione scuole dell'infanzia/asili ristorazione collettiva ₪ L’orientamento professionale rappresenta uno dei principali strumenti per favorire l’autodeterminazione e la consapevolezza rispetto alle scelte sul futuro. Esso va promosso con interventi ad hoc fra le strategie di decision making a supporto delle persone con disabilità. Sul tema AML di Anffas Trentino ha sperimentato un modello di intervento finalizzato a favorire la rappresentazione nei giovani con disabilità dei principali concetti di lavoro, la conoscenza delle professioni e a sviluppare riflessioni sulle proprie inclinazioni e preferenze professionali: il progetto MAPPAMONDO. Esso prevede l’adozione di alcuni test standardizzati di ASTRID-OR per approfondire i livelli di consapevolezza e orientamento professionale di persone con disabilità o svantaggio. (Astrid-Or: PORTFOLIO PER L’ASSESSMENT, IL TRATTAMENTO E L’INTEGRAZIONE DELLE DISABILITÀ - ORIENTAMENTO, Giunti OS). Mappamondo: costruiamo le nostre mappe per l’orientamento ₪ A supporto delle proprie scelte professionali sarebbe importante che ogni persona con disabilità prendesse in considerazione un progetto di inserimento lavorativo dopo un percorso di BILANCIO DI COMPETENZE (BDC). Il bilancio di competenze ha l’obiettivo di ricostruire l’esperienza formativa e lavorativa del candidato, analizzare i profili e le competenze professionali associate, individuare le competenze trasferibili in diversi contesti, rilevare gli interessi, le aspettative e le motivazioni, individuare gli ambiti di miglioramento e le modalità per realizzarlo, pianificare le strategie di raggiungimento degli obiettivi. . Ogni percorso prevede tre fasi di lavoro con l’interessato: 1. 2. 3. Condivisione del percorso di bilancio Raccolta dei dati: analisi delle esperienze precedenti, analisi delle acquisizioni, analisi motivazioni ed interessi, informazione sulle professioni Sintesi restituzione: rielaborazione delle informazioni acquisite, stesura di un documento di sintesi, elaborazione di un progetto e piano di azione Ogni percorso di bilancio può durare 10-12 ore e solitamente può essere attivato anche contestualmente ad un percorso formativo. Grazie per l’attenzione Agenzia Mediazione Lavoro ANFFAS TRENTINO ONLUS Via Unterveger, 6 38121 Trento 0461/407530-31 [email protected] - [email protected]