PIANO ANNUALE INCLUSIONE as2014/15
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PIANO ANNUALE INCLUSIONE as2014/15
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SIANO VIA SPINELLI – 84088 SIANO (SA)☎. 081/5181021- 081/5181355 - C.F. 95140330655 e mail [email protected], [email protected], www.istitutocomprensivososiano.gov.it PIANO ANNUALE INCLUSIONE a.s.2014/15 PREMESSA Il piano annuale per l’inclusione(P.A.I.) è previsto dalla Direttiva del 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n. 8/2013.Esso intende fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del P.O.F. Difatti il P.A.I. ne è parte essenziale. Il P.A.I. rappresenta lo strumento per accrescere la consapevolezza della centralità e trasversalità dei processi inclusivi, mirando alla qualità dei risultati e favorire un contesto educativo dove realizzare concretamente “una scuola per tutti e per ciascuno”. Esso va inteso come la programmazione di un processo responsabile ed efficace di crescita, partecipazione e progettazione della propria offerta formativa mirata all’inclusione anche attraverso la lettura della realtà e una didattica attenta ai bisogni di ciascuno per realizzare un impegno programmatico per l’inclusione, con obiettivi di miglioramento nella trasversalità negli ambiti disciplinari, nella gestione delle classi, l’organizzazione dei tempi e gli spazi scolastici nonché le relazioni tra docenti alunni e famiglie. La direttiva ministeriale del 27 Dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” allarga il campo di intervento e di responsabilità della scuola all’ area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) nella quale rientrano tre grandi sottocategorie: 1 area della disabilità; (certificata ai sensi della legge 104/92) area dei disturbi evolutivi specifici;(Legge 170/2010) area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale; Difatti accanto al 3% degli alunni disabili (Legge 104/92) c’è un 20% di alunni che presentano vari tipi di <<BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI>>: disturbi dell’apprendimento, difficoltà psicologiche, comportamentali e relazionali, ma anche svantaggio socio-culturale e varie differenze culturali. Per questo la nostra scuola avverte l’esigenza di cogliere le differenze e i bisogni speciali in modo da poter organizzare una didattica il più possibile efficace e vicina alle reali esigenze di tutti gli studenti. Ogni alunno è portatore di una propria identità, esperienze affettive, emotive e cognitive. Nel contesto scolastico, entra in contatto con coetanei e adulti, conoscendo diversità di genere, di carattere, mettendo così a confronto le proprie potenzialità -abilità e/o incapacità con quelle altrui. Nella valorizzazione delle differenze l’individualizzazione riguarda tutti gli alunni, non solo gli alunni in difficoltà, come possibilità di sviluppo delle potenzialità individuali. All’interno di questo sfondo di riferimento, la scuola rispondere in modo attento ai bisogni peculiari di quegli alunni la cui specificità richiede attenzioni particolari. Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) vivono una situazione particolare che li ostacola nell’apprendimento e, a volte, nella partecipazione alla vita sociale. Tali difficoltà possono essere specifiche, gravi, permanenti o transitorie. In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione) si arricchiscono di qualcosa di particolare. Pertanto il bisogno educativo diviene “speciale” La nostra scuola si occupa anche di questa tipologia di alunni, con l’obiettivo di garantire alle fasce di alunni più fragili una didattica individualizzata o personalizzata. Le forme di personalizzazione possono essere interventi di recupero, sostegno e integrazione degli apprendimenti, fino alla costruzione di una Programmazione Educativa Personalizzata (PEI) o un Piano Didattico Personalizzato (PDP). 2 La Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo 2013 stabilisce che l'individuazione dei BES e l’attivazione di percorsi personalizzati sarà disposta da tutti i componenti del team docenti – sviluppando il PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e condiviso dalla famiglia. Nella stessa circolare è prevista la costituzione del G.L.I. (gruppo di lavoro inclusione) composto: o Dirigente scolastico; o Docenti di sostegno; o Funzioni strumentali autovalutazione; o Referente DSA; o Coordinatori di classe; Il GLI al fine di realizzare il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, redigerà un ” Piano Annuale per l’Inclusione” per tutti i BES. A tale fine, il GLI provvederà alla: -rilevazione dei BES; -monitoraggio e valutazione; -raccolta e documentazione degli interventi; -supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie; - raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. -elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”; - collegamento con CTS, CTI e servizi sociali; Inoltre procederà all’analisi delle criticità e dei punti di forza: Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: 1. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) Minorati vista Minorati udito Psicofisici 2. Disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3. Svantaggio (indicare il disagio prevalente) n° 24 1 / 23 6 4 / / 2 7 3 Socio-economico Linguistico-culturale (neo arrivati a.s.2013-14) Disagio comportamentale/relazionale Altro Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria (Legge 170/2010) a.s.2013714 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria a.s.2013/14 B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno AEC Assistenti alla comunicazione Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Altro: Altro: Prevalentemente utilizzate in… Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) 2 per ordine di scuola 1 per tutti gli ordini di scuola 5 2 / / 37 24 4 9 Sì / No SI SI / / / / SI SI 4 C. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Altri docenti D. Coinvolgimento personale ATA E. Coinvolgimento famiglie F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Attraverso… Sì / No Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didatticoeducativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didatticoeducativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didatticoeducativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti 5 educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro: 0 1 Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: Altro: 2 3 4 * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 6 Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola 7 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione 8 Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data _________ Deliberato dal Collegio dei Docenti in data _________ Allegati: Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.se ci sono) Inclusione come insieme di azioni che attivano processi inclusivi Formazione delle classi Gestione delle classi (sviluppo dell’autostima e fiducia nelle proprie capacità, favorire strutture interattive perché’ il “gruppo classe” ha (potere inclusivo, potere inteso in termini di) un influsso positivo e facilita il processo inclusivo. Lavorare in classe, arricchendo Promuovendo…condividendo con nuove metodologie”: favorendo…sostenendo... Consapevolezza da parte dei docenti che la propria professionalità è condizione indispensabile ed insostituibile per una scuola inclusiva. PROGETTO: TASK FORCE” ALUNNI BES I destinatari del progetto sono tutti gli alunni della nostra scuola con attività e proposte differenziate per classe, ordine ed esigenze. I docenti dell’Istituto Comprensivo. Le famiglie degli alunni, direttamente coinvolte. Gli alunni con DSA, disabilità, disagio psico-affettivo e svantaggio socio-culturale. FINALITA’ ED OBIETTIVI GENERALI Attivare una rete di supporto per la gestione delle diverse problematiche (disabilità, difficoltà e disturbo specifico dell’apprendimento, disagio psico-affettivo e svantaggio socio-culturale) Finalità progetto disabilità -Favorire l’inclusione degli alunni con disabilità -Promuovere la realizzazione di uno sfondo-inclusivo -Condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi, strumenti compensativi e buone prassi didattiche nei confronti di alunni con disabilità 9 Obiettivi specifici Favorire esperienze di tutoraggio Approfondire la conoscenza di sé, del proprio modo di avvicinarsi e relazionarsi all’altro Avvicinare i bambini e i ragazzi alla disabilità attraverso l’esperienza diretta o raccontata, diretta o raccontata; Intraprendere un percorso di accoglienza con “l’altro” nella sua e nostra diversità; Offrire ai ragazzi gli “spunti” per poter interagire ed essere capaci di relazionarsi con soggetti con disabilità, in modo inizialmente mediato e poi spontaneo; Favorire attività pratiche e creativo-manipolative con soggetti con disabilità per favorire l’autonomia; Dare l’opportunità ai ragazzi di scoprire le potenzialità offerte dalla relazione con gli alunni con B.E.S; Condividere con la famiglia la programmazione educativa-individualizzata; Sviluppare competenze compensative e sostitutive degli alunni con disabilità; Applicare strumenti e metodologie individualizzate; Adattare l’intervento didattico mettendo in atto le strategie individualizzate concordate nel PEI; Predisporre il PDF e PEI con le indicazioni delle metodologie, strumenti, verifiche, criteri di valutazione obiettivi individualizzati o minimi per ogni singola disciplina e area come richiesto dalla normativa vigente. Finalità progetto DSA o o o o o o o o Promuovere ed attuare buone prassi riguardo gli alunni con DSA, come richiesto dalla normativa ministeriale (Legge 170/2010) Perseguire il miglioramento dell’offerta formativa, della qualità dell'azione educativa e didattica e della professionalità negli interventi mirati, con una sempre maggiore attenzione alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi; Condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi, strumenti compensativi e buone prassi didattiche nei confronti di alunni con DSA; Potenziare le risorse a disposizione degli alunni in difficoltà di apprendimento; Intraprendere percorsi educativi e didattici sperimentali attraverso modalità coordinate di insegnamento/apprendimento, nell’ottica della valorizzazione della persona, considerata nella sua diversità; Promuovere la valorizzazione e lo sviluppo delle risorse umane, attraverso la formazione didattica e tecnologica (formazione in presenza, autoaggiornamento); Sviluppare la comunicazione interna all’istituto e con l’utenza; Screenig delle classi seconde Primaria Obiettivi specifici o o o o o Condividere con la famiglia il percorso didattico personalizzato; Sviluppare competenze compensative degli alunni con DSA; Applicare gli strumenti compensativi e dispensativi; Adattare l’intervento didattico mettendo in atto gli strumenti compensativi e dispensativi concordati nel PDP; Predisporre il PDP con le indicazioni delle metodologie, strumenti, verifiche, criteri di valutazione per ogni singola disciplina; 10 Finalità progetto alunni con disagio pisco-affettivo e svantaggio socio-culturale Prevenire il disagio minorile; Fornire un sostegno al processo di formazione dell’identità; Individuare precocemente situazioni problematiche; Obiettivi specifici Con gli alunni Alfabetizzazione emotiva: saper riconoscere le emozioni e i sentimenti; Promuovere l’ascolto e la collaborazione; Promuovere la fiducia in se stessi e l’autostima; Migliorare il clima educativo e relazionale all’interno del gruppo classe e della scuola; Potenziare le abilità sociali dei ragazzi; Promuovere il benessere relazionale e sociale; Offrire uno “sportello didattico” in concomitanza di interrogazioni e verifiche; Con i genitori Accogliere e ascoltare i genitori che lo desiderino; Facilitare la comunicazione tra genitori e figli; Promuovere e sviluppare il rapporto di collaborazione tra la scuola e la famiglia; Fornire competenze relazionali nell'ambito della comunicazione con i figli; Individuare e utilizzare le risorse disponibili nella scuola e sul territorio per il benessere dei bambini/adolescenti; SCUOLA DELL’INFANZIA Letture, racconti e canzoni sulla diversabilità, attività grafico-manuali sulla conoscenza del sé e del proprio saper fare. SCUOLA PRIMARIA Lettura con gli alunni di uno o più racconti che propongano, attraverso i protagonisti, il tema della disabilità (il principe del lago di C. Imprudente Riflessione guidata sulla conoscenza di sé e del proprio saper fare, 0sull’importanza di valorizzare tutte le “differenti abilità”. Visione da parte dei bambini del film “Shrek” o altri film allo stesso tema di riflessione. Riflessione guidata sul tema “Al di là della bellezza: quando l’aspetto esteriore non è tutto!”. Visione da parte dei bambini di uno o più film (“Alla ricerca di Nemo”; “Dumbo” ed altri inerenti al tema. Riflessione e sul tema della disabilità come risorsa considerazioni sull’importanza della relazione con “l’altro” nella sua e nostra diversità. 11