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Grazie per aver scaricato questo kit di Decide! Il kit contiene tutto il necessario per usare Decide con un gruppo fino a 8 persone. Se ci sono più partecipanti, usa un kit per ogni gruppo. Il kit può essere stampato su carta o cartoncino A4. Per ottenere i migliori risultati, usa una carta di peso 160g/m2. Le prime pagine hanno il bordo colorato, e indicano il colore della carta su cui vanno stampate. Ci sono 3 (o 4) pagine verdi, 3 blu, 1 gialla e 2 arancio. Le altre pagine vanno stampate su carta o cartoncino bianco. Le ultime 4 pagine contengono la plancia di gioco e le istruzioni per ogni partecipante. La plancia dev'essere in formato A3: puoi stamparla in A4 dal kit e poi usare una fotocopiatrice per ingrandirla nel formato A3. Le istruzioni andrebbero stampate a colori, ma funzionano anche in bianco e nero. Assicurati che ogni partecipante abbia una plancia, e che ci sia almeno un foglio di istruzioni per ogni gruppo. Goditi la discussione con Decide! Per ogni informazione, scrivi a [email protected] FUND is a project funded by the European Commission (grant agreement SiS-CT-2009-230474). The views and opinions here expressed do not necessarily reflect those of the European Community and the Community is not liable for any use that may be made of the information contained therein. Istruzioni 1. PREPARAZIONE Stampa il file in pdf su carta colorata o su un cartoncino leggero in base ai nomi dei files. Sono necessari fogli A4 di colore giallo (1), arancione (2), verde (3), blu (3) e bianco (7). Ritaglia le carte. Stampa o copia tante cartelle e istruzioni quanti sono i giocatori. DECIDE funziona meglio quando il numero dei giocatori va da quattro ad un massimo di otto. 2. INIZIO DEL GIOCO Il tempo necessario per giocare a DECIDE è di 80 minuti. Ogni giocatore avrà una cartella davanti a sé. Ci sono diversi tipi di carte che mano a mano riempiranno le cartelle. Il mediatore accompagna i giocatori nello lo svolgimento del gioco utilizzando le istruzioni stampate sulla cartella. Lui/lei illustrerà gli obiettivi del gioco. Durante la prima parte di DECIDE verranno raccolte e condivise informazioni, poi seguirà la fase della discussione. Nella terza parte i giocatori cercheranno di formulare una risposta condivisa dal gruppo. DECIDE avrà termine quando i risultati verranno caricati sul sito www.playdecide.eu Prima che inizi la prima fase, il mediatore ricorderà a tutti i giocatori le linee guida della conversazione (in basso a sinistra) e distribuirà le carte gialle. Chiunque può alzare una carta gialla per interrompere la conversazione qualora si abbia l’impressione che le linee guida non vengano rispettate. Quando la questione viene risolta, la discussione potrà riprendere. In alto a destra c’è la possibilità di annotare degli appunti e riflessioni iniziali. 3. FASE 1. INFORMAZIONI Questa parte del gioco durerà circa 30 minuti. Ogni giocatore legge le istruzioni (in alto a sinistra). Ogni giocatore legge qualche carta delle storie e ne sceglie due tra quelle ritenute più significative e le posiziona sulla propria cartella. Ogni giocatore riassume la storia scelta. Ogni giocatore si scambia e legge le carte dei fatti, sceglie le due più significative per lui/lei e le posiziona sulla propria cartella. Ogni giocatore riassume le proprie carte dei fatti. Ogni giocatore legge le carte dei problemi, sceglie le due più significative per lui/lei e le posiziona sulla propria cartella. Ogni giocatore riassume le proprie carte dei problemi. I giocatori possono usare le carte bianche ogni volta abbiano la necessità di aggiungere informazioni o argomenti. (non tutte le fasi sono riportate sulla cartella ma la stessa procedura va ripetuta per ogni tipo di carta storia-fatti-problemi. Alla fine di questa fase le carte di ogni categoria saranno sulla cartella del giocatore come appare nell’ultima immagine) 4. FASE 2. DISCUSSIONE Questa parte del gioco durerà circa altri 30 minuti Ci sono modi diversi per discutere. Potete scegliere quello che si adatta meglio alle caratteristiche del gruppo. Inizia la discussione libera. Nessuna restrizione, la discussione si svolge tra i giocatori. Ognuno cercherà di rispettare le linee guida ( se ciò non accade si potranno utilizzare le carte gialle). Per rendere la discussione più dinamica si può usare “ il gettone della parola “.Si può utilizzarlo al massimo due volte per poter prendere la parola prima del proprio turno. Ogni volta costerà al giocatore un gettone. Se la discussione diventa difficile o si rallenta troppo, le “carte di sfida” possono aiutare a recuperare il giusto tono. Il facilitatore porge le carte sfida coperte. I giocatori le leggono e poi agiscono di conseguenza. Durante questa fase, i giocatori usano le carte per sostenere i propri argomenti. Mettono sul tavolo le carte a supporto del proprio contributo alla discussione, le raggruppano e finalizzano la discussione schierandosi su i temi che riflettono la visione del gruppo. Si possono utilizzare tutte le categorie di carte a supporto della posizione di un sottogruppo. Alla fine di questa fase si dovrebbe arrivare ad avere perlomeno un sottogruppo. 5. FASE 3. UNA RISPOSTA CONDIVISA Questa ultima parte di DECIDE durerà circa 20 minuti Ognuno legge le 4 strategie. Basandosi sulle conclusioni del sottogruppo (o sottogruppi) tutti i giocatori votano individualmente e a turno le 4 strategie. Si deve provare a trovare un terreno comune. C’è una strategia soddisfacente per tutti? Se non c’è il gruppo prova a formulare la propria strategia che diventa la”quinta” 6. CARICAMENTO DEI RISULTATI Il mediatore trasferisce i risultati riportati sulla scheda di votazione usando la funzione “upload “ del sito www.playdecide.eu I vostri risultati si aggiungeranno ai risultati di tutte le altre sessioni di gioco DECIDE giocate in Europa. Carta dei fatti 1 Carta dei fatti 2 Carta dei fatti 3 Il ciclo integrato dei rifiuti in Italia Destinazione del rifiuto: riutilizzare Destinazione del rifiuto: riciclare In Italia il 45% dei rifiuti prodotti finisce in discarica, l'11% viene incenerito, il 3% trasformato in ecoballe, il 22% trattato a freddo, il 7% circa trasformato in compost, 10% altre forme di recupero (dati 2008). Il riuso è la condizione per cui un oggetto cessa di essere un rifiuto grazie ad un mercato o una domanda che lo rimette in circolazione. Esistono delle garanzie per gli oggetti portati al riutilizzo che soddisfano requisiti tecnici, scopi specifici e il rispetto della normativa esistente. Esempi sono gli abiti, i giocattoli, i casalinghi, gli apparecchi elettrici o industriali. È possibile riciclare carta, vetro, plastica, metalli. Dalla lavorazione di rifiuti (meglio definiti come “scarti”) realizzati con questi materiali si ottengono nuovamente materie prime (dette per questo “materie prime seconde”) utilizzabili per produrre nuovi e diversi oggetti. Tale sistema permette un risparmio di materie prime, che altrimenti dovrebbero essere estratte e lavorate, creando durante il processo molto inquinamento. Carta dei fatti 4 Carta dei fatti 5 Carta dei fatti 6 Destinazione del rifiuto: differenziare La raccolta differenziata: trattamento a freddo Forme di smaltimento: inceneritore Con il termine “differenziare” si intente un tipo particolare di raccolta tale per cui un tipo particolare di rifiuto (es: vetro, plastica, organico, carta...) è tenuto separato in base al tipo e alla sua natura al fine di facilitarne un futuro trattamento specifico. Il vero trattamento a freddo è la differenziata, oppure la preselezione dei materiali. In generale prevede che una volta separati e differenziati, i materiali siano avviati a riciclo, cioè trasformati in nuove materie prime (dette per questo “materie prime seconde”). Tale sistema permette un risparmio di preziosa materia prima. L’incenerimento consiste nella combustione ad alte temperature di rifiuti. Il quantitativo di ceneri prodotte da un inceneritore è dal 25 al 30% rispetto ai rifiuti bruciati. Il quantitativo netto di energia prodotta è del 23%. Per ogni tonnellata di rifiuti bruciata, un inceneritore produce 650 Kg di acqua da depurare, 280-300 Kg di ceneri solide (di cui 50 Kg di ceneri volatili molto tossiche), 25 Kg di gesso. Carta dei fatti 7 Carta dei fatti 8 Carta dei fatti 9 Forme di smaltimento: la discarica Quantitativo di rifiuti in discarica Percentuale di incenerimento Il principale problema delle discariche è la produzione di percolato (liquami) e l'emissione di biogas (metano) spesso maleodoranti, dovuti alla decomposizione della frazione organica. Entrambi i problemi possono essere risolti rimuovendo la frazione organica mediante raccolta differenziata o trattando precedentemente i rifiuti. Di solito le discariche sono collocate nelle ex cave. Riempire infatti un grande buco con rifiuti è molto redditizio. In Italia lo smaltimento in discarica è quello più utilizzato, anche se registra una lieve flessione. Portiamo in discarica (dato 2005) 17 milioni di tonnellate di rifiuti urbani che corrispondono al 45% dei rifiuti prodotti. Il costo per ogni tonnellata è da 150 a 250 Euro a tonnellata, dipendente da regione a regione. L’incenerimento nel 2008 riguarda circa l’11% dei rifiuti urbani prodotti, e viene bruciato nei 52 impianti operativi attualmente in Italia. Smaltire una tonnellata di rifiuti in un inceneritore costa da da 140 a 200 Euro a tonnellata. Carta dei fatti 10 Carta dei fatti 11 Carta dei fatti 12 Obiettivo 2012: Raccolta Differenziata al 65% Gli inceneritori risolvono il problema delle grandi quantità Raccolta Differenziata: che cosa succede in Europa Il decreto legge italiano N. 152 del 2006 prevede il raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata del 65% al 2012. Nel 2005: 38% circa al nord; 19% circa al centro e quasi 9% al sud,per un totale del 24 ,3% generale. I dati del 2008 indicano che si è raggiunto il 30.6% di rifiuti differenziati in tutta Italia. I dati del 2008 confermano la distribuzione della raccolta differenziata riscontrata nel Nord, Centro e Sud. Un inceneritore brucia un centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti all’anno e l’impianto costa diverse centinaia di milioni. Per esempio l’inceneritore di Torino che si sta costruendo a Gerbido, costerà 540 milioni di Euro circa per la lavorazione di 421.000 tonnellate di rifiuto all’anno, dando lavoro a circa una sessantina di persone. In tutta Europa sono state avviate politiche di riciclo, ma il quadro che emerge mostra un’Europa nettamente a due velocità: da un lato le città scandinave e del centro Europa con tassi di recupero che oscillano tra il 35% e il 60%, dall'altro le città mediterranee, dell'est Europa e della Gran Bretagna dove le percentuali di recupero si collocano quasi stabilmente sotto il 20%. Carta dei fatti 13 Carta dei fatti 14 Carta dei fatti 15 Anche gli impianti per la raccolta differenziata generano occupazione Trattamenti a freddo dei rifiuti. Sistema Vedelago: tecnologia all’avanguardia Sistema cassonetti stradali e porta a porta Il Centro Riciclo di Vedelago (Treviso) lavora 30.000 tonnellate di materiale proveniente da raccolta differenziata all'anno e impiega una sessantina di dipendenti. Il costo dell'impianto è di cinque milioni di Euro. I nuovi sistemi di trattamento a freddo, per essere efficaci, necessitano che il cittadino effettui un’elevata e accurata differenziazione degli stessi. Il trattamento finale del residuo (ciò che non può essere differenziato) viene trattato con un sistema brevettato che è l'estrusione (sfregamento e spappolamento del residuo). Il materiale viene riutilizzato nell'edilizia e in varie forme: costruzione di panchine, dossi, segnali. Carta dei fatti 16 Carta dei fatti 17 Carta dei fatti 18 Vantaggi economici delle discariche I costi della raccolta differenziata I rifiuti sono aumentati La discarica fornisce un guadagno immediato ai gestori. Chi porta i rifiuti in discarica paga una quota per ogni tonnellata di rifiuto, da 150 a 250 Euro, a seconda della regione. Inoltre il comune guadagna con gli indennizzi ricevuti se trasforma una cava in discarica. La raccolta differenziata prevede investimenti immediati per l'aumento di personale utilizzato e un guadagno dalla vendita della parte differenziata solo in un secondo momento. Per effettuare una raccolta differenziata utile occorre essersi dotati dell’impiantistica di smaltimento a freddo. Una piattaforma attrezzata con alcuni moduli di selezione costa 5 milioni di Euro circa. Se paragonato all'inceneritore, il cui prezzo di impiantistica è 100 volte superiore, la cifra non è alta. Si pensi che tutti i materiali portati nell'impianto vengono venduti a ditte che riutilizzano il materiale e l'impianto guadagna. I cassonetti stradali, secondo l'esperienza attuale, non sono in grado di portare la raccolta differenziata oltre il 30%. La chiave per alzare la percentuale di raccolta differenziata è il sistema “porta a porta”, cioè la raccolta con i sacchetti di diverso colore in base al contenuto (plastica, umido, carta, metalli e vetro) effettuata casa per casa. Si prevede che intorno al 2020 i rifiuti prodotti in Europa aumentino del 45% rispetto al 1995. Questo è dovuto sia al rapido aumento della popolazione, sia al sistema produttivo attuale. In Europa la media di rifiuti/persona è di 522 Kg all'anno. Alcuni dati (in kg): Italia 550, Francia 541, Germania 564, Paesi Bassi 630, Danimarca 810. Nei Paesi dell'Est la produzione di rifiuti di ogni persona scende fino ai 300 Kg circa della repubblica Ceca. Carta dei fatti 19 Carta dei fatti 20 Carta dei fatti 21 Pago solo quello che non differenzio Conferenze dei servizi Il massimo traguardo possibile Per aiutare il cittadino nella raccolta differenziata si applica la tariffa puntuale che tassa solo il quantitativo dei rifiuti indifferenziati in base al peso. Vengono utilizzati vari sistemi di controllo sul peso, come il conteggio dei numero dei sacchi distribuiti e le tessere magnetiche associate ai cittadini che usano i cassonetti. Si tratta di riunioni (previste per legge) con esperti e amministratori coinvolti in un dato progetto, durante le quali viene valutato l’impatto di un impianto, uno scavo, una grande opera sul territorio. Il cittadino può avere accesso agli atti se dimostra di avere un interesse diretto. Di solito il cittadino interessato può produrre osservazioni entro 30-60 giorni dal deposito del progetto. I comitati dei cittadini non sempre sono ammessi. Carta dei fatti 22 Carta dei fatti 23 Carta dei fatti 24 Gli studi idrogeologici I Piani che tutelano il territorio Costi dell'incenerimento Gli studi idrogeologici indicano dove e quando una discarica o una cava trasformata in discarica può generare un pericolo per le falde acquifere sottostanti. Gli enti di ricerca (CNR, Politecnico) e gli organismi di controllo (ARPA, ASL) sono in grado di valutare i rischi per l’inquinamento del suolo e delle acque sotterranee e di esprimere un parere qualificato sulla fattibilità o meno di tali opere. Esistono i Piani paesaggistici, i Piani acque, i Piani energetici, i Piani territoriali, i Piani di Coordinamento, i Piani strategici che pongono le condizioni e gli elementi di valutazione rispetto ad aree delimitate o a tutto un territorio. Essi non sono strumenti normativi ma intendono porre dei principi, dei limiti, delle condizioni per la tutela del territorio. È interessante confrontare i costi dello smaltimento dei rifiuti di una città come Milano che fa ampio ricorso all'incenerimento con quelli di città che puntano sulla differenziata: a Milano nel 2005 si sono spesi 135,42 €/abitante contro una media provinciale di 110,16 e contro gli 83,67 di Aicurzio, paese più efficiente della Lombardia nel 2005 col 70,52% di raccolta differenziata. Carta dei fatti 25 Carta dei fatti 26 Carta dei fatti 27 ALTERNATIVA- Una produzione lungimirante Il residuo della differenziata e materiali difficili da recuperare ALTERNATIVA - Ridurre gli imballaggi La normativa Europea 2008/98 CE chiede che la produzione industriale indichi alla nascita di un prodotto la previsione dello smaltimento del materiale post consumo. Viene definito tale ciò che non può essere differenziato: è circa il 25% dei rifiuti urbani. La ricerca ha fatto grandi progressi, riuscendo a recuperare anche i poliaccopiati (ad es. i contenitori del latte a lunga conservazione e dei succhi di frutta). Anche i pannolini, che sono l'8% del rifiuto urbano, non possono essere inseriti nel compostaggio. La ricerca prevede un pretrattamento per diminuire la carica batterica. Un sistema utile a ridurre i rifiuti è produrre meno scarti da imballo. Gli imballaggi costano e non sempre servono. Chiedere alle industrie di ridurre l'imballo è un sistema di prevenzione. In Europa si sono evidenziate iniziative virtuose che prevedono di lasciare gli imballaggi dei prodotti nei supermercati in modo da lasciare il costo dello smaltimento agli stessi così da incoraggiarli a scegliere prodotti con poco imballaggio. Un lavoro coordinato può spingere il livello di raccolta differenziata verso il 95%-100%. Lo asserisce Paul Connett, professore della Saint Lawrence University. Quest'anno il comune italiano più virtuoso è stato Ponte delle Alpi (Belluno) con l'81,6%. I tempi impiegati sono proporzionali alle iniziative promosse, agli impianti, al numero di abitanti. Dal 2007 al 2009 la spesa di smaltimento di Ponte delle Alpi è scesa da 475.000 a 56.136 Euro. Carta dei fatti 28 ALTERNATIVA - Aumentare il prezzo dei materiali estratti con una voce di costi ambientali Valorizzare una cava in quanto risorsa mineraria aumentandone il prezzo in virtù dei costi ambientali connessi e non solo dei costi di estrazione permette alle amministrazioni locali di essere più restrittive nel rilascio delle concessioni di scavo e alle aziende di mantenere adeguati livelli di guadagno estraendo meno materiale con un minore impatto ambientale. Carta dei problemi 1 Carta dei problemi 2 Carta dei problemi 3 Tecnologia Coinvolgere la popolazione Le nanoparticelle Incenerire i rifiuti è un modo superato di smaltire. Tecnologie più innovative sono utilizzate nella raccolta differenziata, nel recupero, nel riciclo, nel riuso, nella rigenerazione dei materiali compresi quelli eletttronici (RAEE). Altre tecnologie di smaltimento: centrifughe, pirolisi, torce al plasma, gassificazione non sono rispettose del recupero della materia. La materia del pianeta è finita e non può essere consumata all'infinito. È difficile coinvolgere la popolazione in una efficace differenziazione dello scarto. Solo le campagne di informazione diventano efficaci e sicure per la riuscita della raccolta differenziata. Una grande attività di confronto e coordinazione tra istituzioni e cittadini è ovunque necessaria. L'applicazione della tariffa sull'indifferenziato, anziché della tassa a metro quadro, favorisce l'innalzamento della percentuale di raccolta differenziata. Le nano e microparticelle sono persistenti, cioè si accumulano nel nostro organismo e non vengono degradate dal nostro organismo. Sono prodotte nei vari processi di combustione (anche in quello dei rifiuti) e possono penetrare nelle cellule degli organismi viventi aumentando il rischio di malattie. Vale la pena di immettere nell’ambiente elementi così pericolosi? Carta dei problemi 4 Carta dei problemi 5 Carta dei problemi 6 La spesa pubblica Un Paese turistico L’agricoltura Con l’aumento dei fattori di rischio di tumori (come le nanoparticelle inferiori a 2,5 micron che si accumulano nelle cellule) lo Stato dovrà aumentare la spesa per la sanità pubblica. Dati epidemiologici evidenziano in Europa, negli ultimi 30 anni, un aumento dell’1% annuo delle neoplasie (alterazione cromosomica di una cellula) da 0 a 14 anni e dell’1,5 % da 14 a 19 anni, con trend in ulteriore aumento (Lancet 2004). Conviene ai comuni di un paese turistico come l’Italia, degradare i propri paesaggi con cave, discariche e inceneritori? Degradare troppo il paesaggio con cave e discariche e sottrarre terreno all’agricoltura, potrebbe ad un certo punto far collassare intere aree agricole e con esse le comunità che vivevano di agricoltura. Carta dei problemi 7 Carta dei problemi 8 Carta dei problemi 9 Organismi di controllo Not In My Back Yard (Sindrome NIMBY) Usa e getta Spesso le comunità dei cittadini non si fidano più di istituzioni ed aziende, troppe volte sorprese a non effettuare i controlli dovuti per garantire salute e sicurezza ai cittadini. Con un buon sistema di controllo tanti processi sarebbero più sicuri. Gli enti preposti al controllo sono Arpa e Asl, polizia stradale, mineraria, urbana. Nessuno vorrebbe vivere vicino ad una discarica o ad un inceneritore, eppure da qualche parte, se si vogliono utilizzare, dovranno pur essere messi. Come riconvertire una società e un’economia fondate sull’usa-e-getta, alla pratica del riciclo e riutilizzo? Chi si oppone a questa trasformazione? Carta dei problemi 10 Carta dei problemi 11 Carta dei problemi 12 Ecomafie Di chi è l’ambiente? Conflitto di interesse Le ecomafie intervengono nel business dello smaltimento dei rifiuti tossici e pericolosi infrangendo le leggi e danneggiando anche irrimediabilmente l’ambiente, eppure molte aziende si servono di questi metodi per risparmiare tempo e denaro. Come evitare questo? L’ambiente è patrimonio di ognuno di noi, ma spesso si guarda solo alla pulizia della propria casa o della propria auto, gettando indiscriminatamente fuori da questi ambienti gli scarti che si producono. Come sensibilizzare queste persone a considerare l’ambiente in cui vivono come casa propria? Gli studi presentati a corredo delle domande di escavazione per creare una cava sono commissionati a geologi, idrogeologi ed esperti professionisti. A volte questi stessi esperti sono anche chiamati a dover valutare i progetti nelle giunte degli enti preposti alle autorizzazioni. Come sconfiggere questo classico conflitto di interessi? Carta dei problemi 13 Carta dei problemi 14 Carta dei problemi 15 Scelte difficili L’etica della sostenibilità Le amministrazioni locali (sindaci e giunte comunali) nei momenti economici di recessione vedono una possibile fonte di entrata nel concedere autorizzazioni alla costruzione di opere o di movimenti terra e rifiuti poiché ricevono dalle imprese un indennizzo economico. L’azione degli amministratori deve tenere conto di principi etici come la sostenibilità? Quanto se ne deve tenere conto? Esiste un momento in cui è giusto metterla da parte? Principio etico: il bene comune Carta dei problemi 16 Carta dei problemi 17 Carta dei problemi 18 Conseguenze economiche La presenza di organizzazioni criminali Le emergenze Una discarica degrada il paesaggio, se non ripristinata causa un impoverimento della zona, svaluta i beni immobili e i terreni nel contesto del comune che la accoglie. I terreni intorno alla discarica diventano appetibili immediatamente per il cavatore poiché vede la possibilità di ampliare l’impianto. Acquista a prezzi più alti e i proprietari dei terreni, già deprezzati dalla vicina discarica, vengono indotti alla vendita dai buoni guadagni. Le organizzazione criminali hanno individuato nel business incentrato sullo smaltimento dei rifiuti grandi opportunità economiche, in tutto il paese. Affari sporchi vengono conclusi soprattutto nei settori che toccano il triangolo cemento-scavi-rifiuti in cui le organizzazioni criminali hanno trovato un efficace sistema di connivenza con faccendieri e imprese non eticamente corrette. Chi occupa posizioni pubbliche, così come chi gestisce interessi privati non dovrebbe mai perdere di vista la salvaguardia del bene comune. La qualità dell’acqua, dell’aria, del paesaggio sono esempi di bene comune, fattori che proprio perché non sono “di nessuno” sono “di tutti”. Quando ci sono grandi emergenze occorre trovare soluzioni veloci. Discariche e inceneritori possono soddisfare queste esigenze e permettono, accettando di pagare il relativo costo ambientale, di risolvere nell’immediato soluzioni anche complicate. Carta dei problemi 19 Carta dei problemi 20 Carta dei problemi 21 Il piano di ripristino del paesaggio: il caso delle cave Investire su... Chi deve fare il primo passo? Investire su centri riciclaggio specifici, invece che negli inceneritori, è un ottimo business! Si tratta di investimenti redditizi: l’azienda Centro Riciclo Vedelago (Treviso) é in grado di riciclare il 94% del materiale conferito, trasformandolo in nuovo materiale; nel 2003 aveva già un fatturato di 3 milioni di euro annui e continua a crescere, riciclando plastiche, vetro, metalli e producendo sabbie sintetiche. Ognuno di noi, in Italia, produce circa 550 Kg all’anno di rifiuti urbani. Il primo passo da compiere è quello di ridurre la produzione di scarti. Chi lo deve compiere? Il consumatore, le aziende o le amministrazioni? Altri dati europei per abitante (Kg): Francia ne produce 541, Germania 564, Danimarca 801, Repubblica Ceca 300. In Italia, prima di aprire una nuova cava, la legge impone di presentare un piano di ripristino del paesaggio che descriva come si intende agire una volta terminata la fase estrattiva. Ci sono cave che non si chiudono mai a causa di continui rinnovi delle autorizzazioni, e quindi non vengono mai ripristinate. A volte succede che, giustificato da un'emergenza (spesso riguardante i rifiuti), viene cambiato il piano originario di ripristino. Regole: cartellino giallo! Regole: cartellino giallo! Regole: cartellino giallo! Usa il cartellino giallo per aiutare il gruppo a osservare le regole. Estrailo se pensi che si stia infrangendo una regola o se non capisci cosa sta succedendo. Usa il cartellino giallo per aiutare il gruppo a osservare le regole. Estrailo se pensi che si stia infrangendo una regola o se non capisci cosa sta succedendo. Usa il cartellino giallo per aiutare il gruppo a osservare le regole. Estrailo se pensi che si stia infrangendo una regola o se non capisci cosa sta succedendo. Regole: cartellino giallo! Regole: cartellino giallo! Regole: cartellino giallo! Usa il cartellino giallo per aiutare il gruppo a osservare le regole. Estrailo se pensi che si stia infrangendo una regola o se non capisci cosa sta succedendo. Usa il cartellino giallo per aiutare il gruppo a osservare le regole. Estrailo se pensi che si stia infrangendo una regola o se non capisci cosa sta succedendo. Usa il cartellino giallo per aiutare il gruppo a osservare le regole. Estrailo se pensi che si stia infrangendo una regola o se non capisci cosa sta succedendo. Regole: cartellino giallo! Regole: cartellino giallo! Regole: cartellino giallo! Usa il cartellino giallo per aiutare il gruppo a osservare le regole. Estrailo se pensi che si stia infrangendo una regola o se non capisci cosa sta succedendo. Usa il cartellino giallo per aiutare il gruppo a osservare le regole. Estrailo se pensi che si stia infrangendo una regola o se non capisci cosa sta succedendo. Usa il cartellino giallo per aiutare il gruppo a osservare le regole. Estrailo se pensi che si stia infrangendo una regola o se non capisci cosa sta succedendo. Carta di sfida Carta di sfida Carta di sfida Spiega al gruppo chi ritieni che paghi (in risorse, o conseguenze) e in quali modi. Spiega brevemente ai tuoi compagni di gioco quali pensi possano essere gli effetti sulle generazioni future. Come pensi che i mezzi di comunicazione reagirebbero a tutto ciò? Carta di sfida Carta di sfida Carta di sfida Esistono rischi in tutto ciò? Pensa ad un rischio, dillo al resto del gruppo, e chiedi a due altri giocatori di pensarne un’altro. Immagina cosa ne penserebbero i tuoi nonni, e raccontalo al resto del gruppo. Pensi che il gruppo stia evitando un soggetto “tabù” legato a questo tema per delicatezza? Se è così, dì: “Non stiamo parlando di...” e dai inizio alla conversazione. Carta di sfida Carta di sfida Carta di sfida Pensi che ciò abbia un impatto sulla natura? Condividi la tua opinione in merito con il resto del gruppo. Esprimi tutti i tuoi sentimenti in merito all’argomento in questione che non hai ancora condiviso con il resto del gruppo. Scegli una Carta delle storie. Presenta al resto del gruppo le opinioni della persona protagonista come se fossero le tue. Carta di sfida Carta di sfida Carta di sfida Pensi che sia possibile giustificare il finanziamento a queste ricerche, viste le diseguaglianze che esistono in materia di assistenza sanitaria fra l’Europa e i Paesi in via di sviluppo? Pensi che i bisogni umani siano più importanti di quelli delle creature che non hanno voce propria – la natura, gli animali, gli embrioni? "Dovremmo prolungare quanto più possibile la vita umana, e fare tutte le ricerche possibili per aiutare chi è malato." Concordi con questa affermazione? Carta di sfida Carta di sfida Carta di sfida Scegli una Carta delle storie dove sia espressa un’opinione con la quale non concordi. Spiega al gruppo quali ritieni che siano le somiglianze e differenze fra la tua opinione e quella espressa dal protagonista della carta. Chiedi alla persona alla tua destra cosa ne pensa. Trova un argomento che confermi la sua opinione. Chiedi alla persona alla tua sinistra cosa ne pensa. Discorda dalla sua opinione. Carta di sfida Scegli il protagonista di una Carta delle storie che abbia un’opinione contraria alla tua. Spiega brevemente al resto del gruppo qual é la sua opinione su ciò che state discutendo. Carta delle storie 1 Carta delle storie 2 Carta delle storie 3 La storia di Carla La storia di Paola La storia di Mario Vivo a trecento metri dalle discariche. La mia casa è invasa dalle mosche tutto l’anno e decorata dai sensori per il gas che mi hanno sistemato nel pozzo e in cantina. Mi hanno detto che se suona devo andarmene subito. Io non me ne andrò dalla mia terra perché è mia e nessuno me la toccherà. Hanno cercato di comprare questi terreni ma sono della mia famiglia che è di tradizione contadina. Molti se ne sono andati da questa zona perché, ormai, non c’è più futuro. (Foto: sunshinecity) Da giovane venivo in questa zona a raccogliere le mele. Prendevo una paga un tanto all’ora e mi pagavo gli studi. Allora quest’area era ricca e aveva una prospettiva. I ragazzi che non studiavano lavoravano nella loro cascina che produceva benessere e dava sicurezza, oppure lavorano nelle botteghe artigiane legate all’agricoltura, poi sono arrivati negli anni ’80 i cavatori e tutto è cambiato. All’inizio hanno detto che facevano un solo scavo e che poi avrebbero riempito, invece poi di buchi ne sono arrivati due, tre e altri ancora e si è riempito solo con rifiuti che ora danno problemi. Sono un geologo e ho studiato questa zona fin dagli anni ottanta e ho scritto perizie e studi. Fin da subito è apparsa l’inadeguatezza degli scavi. Se scegli un terreno come questo, lo puoi fare, poiché in Italia si può scavare ovunque, ma non fai un buon servizio alla comunità. Lo possiamo vedere come è piazzata l’Italia oggi, frana ovunque perché si è scavato, diboscato e costruito ovunque senza criterio. Ora che le leggi sono più restrittive si dovrebbero far rispettare. (Foto: Big D2112) (Foto di: Rosino) Carta bianca Carta bianca Carta bianca Carta delle storie 4 Carta delle storie 5 Carta delle storie 6 La storia di Francesco La storia di Enrico La storia di Piera Sono l’amministratore delegato di una ditta di scavi. Qui c’è roba buona, materiale che non trovi così facilmente: scavi e triti senza necessità di effettuare troppi lavaggi. Noi abbiamo una tecnologia avanzata, rispettiamo i progetti e portiamo lavoro. Scaviamo fino a 40-50 metri e andiamo in falda, così la cava si riempie d’acqua di falda e non si trasforma in discarica. (Foto: Big D2112) Ero un piccolo cavatore di questa zona e ora ho venduto la mia ditta agli Scorza e faccio l’autista. Gli ambientalisti credono di poter fermare questi scavi ma il Piano estrattivo regionale indica che questa è una zona mineraria, cioè si può estrarre, quindi siamo in regola. I rifiuti sono un grosso problema e quando chiuse l’inceneritore di Quarello, negli anni ’90, l’emergenza volle che si cominciasse a portare i rifiuti qui, nella discarica che era già stata aperta in paese. Qualcuno si è arricchito e ci sono stati anche dei processi e delle condanne per irregolarità commesse nelle autorizzazioni. Io sono una cittadina corretta. Vorrei fare la raccolta differenziata ma mi hanno detto che i rifiuti finisco lo stesso nell’inceneritore, quindi a che serve dannarsi a separare se poi loro buttano tutto insieme? Inoltre il mio sindaco non ha ancora tolto i cassonetti e dice che aspetta il consorzio. Chissà chi ha interesse che non si differenzi troppo , forse l’inceneritore deve bruciare e quando c’è quella macchina, non c’è niente da fare, è come un drago sputa fuoco. (Foto: sunshinecity) (Foto: Koshyk) Carta bianca Carta bianca Carta bianca Carta delle storie 7 Carta delle storie 8 Carta delle storie 9 La storia di Arturo La storia di Ernesto La storia di Angela Sono l’amministratore delegato di un’azienda che produce bioessiccato, i noti biocubi costituiti da rifiuti inertizzati per ventilazione. E’ meglio mettere questo materiale in discarica che i rifiuti indifferenziati. Io sono convinto che qui le discariche non si dovevano fare, perché siamo sulle falde acquifere, ma i contadini sono i primi ad aver venduto la terra. (Foto: Haldane Martin) Mi chiamo Ernesto e faccio il sindaco. Il paese che amministro non produce né tartufi, né barbera pertanto devo fare andare avanti la comunità e vendo quello che ho: la ghiaia. Fatto il buco ripristino con le attività di riempimento che rendono compensazioni alla comunità. Intanto alla gente non interessa nulla dell’ambiente, del paesaggio, vogliono le piazze nuove, le strade asfaltate e le feste paesane. A scuola c’è sempre da intervenire per tenere in ordine lo stabile e pure alla casa di riposo. Chi mi dà i fondi necessari? (Foto: sunshinecity) Mi chiamo Angela e sono una giovane amministratrice. Ho deciso con la mia giunta che il territorio andava tutelato: basta costruzioni megagalattiche che arricchiscono solo le imprese costruttrici e non portano vantaggi alla comunità ospitante. Ho blindato il piano regolatore, si fanno solo ristrutturazioni: l’edilizia non si è fermata e incentivo chi ristruttura. Per rispettare l’ambiente ho portato la differenziata al 70% e voglio fare meglio. Per portare introiti alla comunità ho ristrutturato una vecchia cascina, che diamo in affitto per i matrimoni e mi sono inventata altre iniziative. Per essere sicura che non coi fossero ricorsi, ho commissionato uno studio serio al Politecnico da uno dei più grandi idrogeologi, con questo impedirò la speculazione nelle escavazioni, dato che ci troviamo in una miniera di sabbia e ghiaia purissima. La ghiaia serve solo al fabbisogno locale e non viene più venduta alle grandi opere. (Foto: Big D2112) Carta bianca Carta bianca Carta bianca Carta delle storie 10 Carta delle storie 11 Carta delle storie 12 La storia di Claudio La storia di Rachel La storia di Lorenza Mi chiamo Claudio, sono un assessore. Quando ho iniziato i boschi erano pieni di discariche abusive, la differenziata era al 7% e il centro di raccolta era uno schifo. Ora con la tariffa puntuale incentivo il cittadino a differenziare perché paga solo il sacco dell’indifferenziato e non quello che separa. Ogni cittadino ha un certo numero di sacchi e solo quelli e deve cercare di non sbagliare. Se il sacco non è conforme si lascia in strada. Chi non sa dove conferire, viene al centro ambiente dove c’è costantemente un operaio del comune a disciplinare lo smistamento. Chi porta al centro riceve un certo numero di punti e a fine anno riceve un rimborso proporzionato a quanto ha raccolto. In questo modo i boschi sono puliti e la gente sa che deve differenziare. Ogni anno facciamo informazione nelle scuole e nelle piazze, ascolto i problemi della gente e cerco di risolvere i disguidi che mi raccontano. Quest’anno siamo all’82% di differenziata. I miei cittadini hanno capito che non esistono i rifiuti ma solo materiali che non si usano più e vanno recuperati. (Foto di: Yuri Samoilov) Un anno di rifiuti dentro un solo sacco della spazzatura. È il record, britannico e forse mondiale, del riciclaggio realizzato da una famiglia di tre persone residente a Longhope, Inghilterra. Gente comune che fino a due anni fa prestava solo un orecchio distratto ai danni provocati all'ambiente. Poi hanno cominciato a fare a meno dei sacchetti di plastica per la spesa. Da quel momento non si sono più fermati. Nel 2009 sono riusciti a far stare tutta la spazzatura di un anno nel bidone dei rifiuti davanti a casa. Nel 2010 hanno provato a superarsi e hanno ridotto il loro ammontare di rifiuti a un singolo sacchetto: qualche giocattolo rotto, rasoi usa-e-getta e penne a biro rimaste senza inchiostro. Nient'altro. "Mi pare difficile immaginare che saremo capaci di fare meglio di così", dice Rachel. Come hanno fatto? Riciclando praticamente tutto quello che consumano, acquistando prodotti alimentari nei mercati e nelle fattorie locali, coltivando un orticello e naturalmente portandosi dietro i propri sacchetti di tela quando vanno a fare la spesa. (Foto: Seth Lemmons) Sono il presidente del Comitato Quartiere Parellina che, ormai da diversi mesi, sta conducendo una lotta contro i disagi creati dal nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta introdotto dall'Azienda municipalizzata e dal Comune . Il nuovo servizio, oltre a quella di materiali riciclabili come carta, vetro, plastica e metallo, introduce anche la raccolta degli scarti alimentari e organici. Eliminando i vecchi cassonetti verdi e sostituendoli con dei ”Punti mobili” stradali. Sono tante le cose che non vanno: la mancanza di informazione tra i cittadini, la poca flessibilità del servizio e la totale non considerazione del disagio creato alle persone anziane. (Foto: Big D2112) Carta bianca Carta bianca Carta bianca Tematica del gruppo di carte: Quali conclusioni hai tratto da questo gruppo di carte? Carte incluse in questo gruppo: Carta dei fatti Carta dei problemi Carta delle storie Carta bianca Tematica del gruppo di carte: Quali conclusioni hai tratto da questo gruppo di carte? Carte incluse in questo gruppo: Carta dei fatti Carta dei problemi Carta delle storie Carta bianca Tematica del gruppo di carte: Quali conclusioni hai tratto da questo gruppo di carte? Carte incluse in questo gruppo: Carta dei fatti Carta dei problemi Carta delle storie Carta bianca Regolamentazioni Cave, discariche e inceneritori 1 Regolamentazione 1 L'incenerimento e l'accumulo in discariche è una condizione inevitabile. Per far fronte all'aumento di rifiuti che caratterizzerà i prossimi anni è bene essere preparati con impianti di incenerimento, di stoccaggio e di trattamento a freddo efficaci, sicuri e tecnologici. E'importante definire quali aree destinare a questi scopi per il bene collettivo oppure far sì che ogni comunità di un certo numero di abitanti smaltisca attraverso impianti minori e discariche gli scarti che produce. Appoggio pieno 3 Anche se ci si impegna a ridurre gli imballaggi, a differenziare, a riutilizzare e riciclare rimarrà sempre una porzione di scarto da smaltire in discarica o in inceneritore. Quindi è giusto che esistano gli impianti preposti a queste funzioni, magari riducendoli progressivamente in numero, rendendoli sicuri e controllati. È fondamentale che il cittadino sia informato e si senta ascoltato dalle istituzioni. 4 Puntare sulla raccolta differenziata e sul riciclo è un dovere morale, oltre che l'unico orizzonte possibile per conservare il mondo integro per le generazioni future. Con la giusta concertazione tra tutte le parti in gioco si può convertire l'intero processo produttivo e auspicare il salto culturale necessario affinché ognuno giochi un ruolo attivo per costruire un mondo senza rifiuti, senza inceneritori, senza discariche. 3 4 +++ ++ + Accettabile 2 L'incenerimento e l'accumulo di rifiuti in discarica vanno considerati come un potente strumento su cui puntare per risolvere emergenze rifiuti a patto che non venga messa a rischio l'incolumità della popolazione, del paesaggio e dell'ambiente. Una parte dei rifiuti può essere ridotta con riciclo e riutilizzo, ma la crescita dei rifiuti sarà così rapida da rendere comunque indispensabili l'incenerimento e l'accumulo in discarica. 2 ---- Non Accettabile Astensione Regolamentazioni Cave, discariche e inceneritori 1 Regolamentazione Appoggio pieno 2 3 4 +++ 1 ..................................................................................... ++ ..................................................................................... + ..................................................................................... ..................................................................................... Accettabile 2 - ..................................................................................... -- ..................................................................................... ..................................................................................... --- ..................................................................................... 3 ..................................................................................... ..................................................................................... ..................................................................................... ..................................................................................... 4 ..................................................................................... ..................................................................................... ..................................................................................... ..................................................................................... Non Accettabile Astensione Carta delle storie Carta dei fatti Carta dei fatti Cave, discariche e inceneritori Commenti Usa questo spazio per i tuoi commenti durante tutto il gioco. Usa le carte bianche per aggiungere informazioni o problemi. Il problema dello smaltimento dei rifiuti è uno dei maggiori della nostra epoca. La tematica è oggetto di una recente legislazione a livello europeo e nazionale e tuttavia, malgrado l’impegno legislativo che ha fissato limiti e livelli raggiungibili, alcune aree continuano a essere bersagliate da questo problema per l’incapacità evidente delle amministrazioni di trovare soluzioni gestionali risolutive. L'apertura di nuove discariche - magari in cave dismesse - e la costruzione di impianti inceneritori sono spesso prospettati come interventi indispensabili e urgenti. Questo tipo di intervento solleva però delle questioni inerenti la salute pubblica, il danneggiamento o l'impoverimento di alcune risorse naturali, le tecnologie collegate alla fabbricazione degli imballaggi e la scelta di modelli di sviluppo con un maggiore o minore impatto ambientale. Ci troviamo pertanto di fronte a un’emergenza continua di alcune zone e, in seconda istanza, a problemi di recupero di aree contaminate da rifiuti industriali di difficile soluzione. Il dibattito continua a interrogarsi su quali siano le strade migliori da seguire per il trattamento dei rifiuti. ......................................................... ......................................................... ......................................................... ......................................................... ......................................................... Regolamentazione ......................................................... 1. L'incenerimento e l'accumulo in discariche è una condizione inevitabile. Per far fronte all'aumento di rifiuti che caratterizzerà i prossimi anni è bene essere preparati con impianti di incenerimento, di stoccaggio e di trattamento a freddo efficaci, sicuri e tecnologici. E'importante definire quali aree destinare a questi scopi per il bene collettivo oppure far sì che ogni comunità di un certo numero di abitanti smaltisca attraverso impianti minori e discariche gli scarti che produce. 2. L'incenerimento e l'accumulo di rifiuti in discarica vanno considerati come un potente strumento su cui puntare per risolvere emergenze rifiuti a patto che non venga messa a rischio l'incolumità della popolazione, del paesaggio e dell'ambiente. Una parte dei rifiuti può essere ridotta con riciclo e riutilizzo, ma la crescita dei rifiuti sarà così rapida da rendere comunque indispensabili l'incenerimento e l'accumulo in discarica. 3. Anche se ci si impegna a ridurre gli imballaggi, a differenziare, a riutilizzare e riciclare rimarrà sempre una porzione di scarto da smaltire in discarica o in inceneritore. Quindi è giusto che esistano gli impianti preposti a queste funzioni, magari riducendoli progressivamente in numero, rendendoli sicuri e controllati. È fondamentale che il cittadino sia informato e si senta ascoltato dalle istituzioni. 4. Puntare sulla raccolta differenziata e sul riciclo è un dovere morale, oltre che l'unico orizzonte possibile per conservare il mondo integro per le generazioni future. Con la giusta concertazione tra tutte le parti in gioco si può convertire l'intero processo produttivo e auspicare il salto culturale necessario affinché ognuno giochi un ruolo attivo per costruire un mondo senza rifiuti, senza inceneritori, senza discariche. ......................................................... ......................................................... ......................................................... Carta dei problemi Carta dei problemi Carta di sfida Scopo del dibattito - Chiarire le tuo opinioni sull'argomento - Lavorare insieme per una visione condivisa - Far sentire la tua voce in Europa - Goderti la discussione! Linee Guida Hai diritto a parlare: esprimi la tua opinione, ma senza esagerare! Dai valore alle tue esperienze! Rispetta gli altri Lasciali terminare prima di intervenire. Goditi la diversità! Accetta la sorpresa o la confusione come segno che ti stai aprendo a nuovi pensieri e sensazioni. Cerca un terreno di confronto comune I “ma” evidenziano le differenze; gli “e” enfatizzano le somiglianze. Tre fasi 1. Informazione Chiarisci la tua posizione personale sull’argomento, leggendo e scegliendo le carte che ritieni più importanti. Poni le carte sulla plancia, e poi leggile o descrivile agli altri partecipanti. ± 30 MIN. . . . più una 2. Discussione Insieme agli altri partecipanti, discuti e identifica uno o più temi che tutto il gruppo considera importanti. Ogni partecipante ha la possibilità di parlare. Metti sul tavolo le carte che sostanziano le tue posizioni. ± 30 MIN. 3. La posizione di gruppo Rifletti sui temi che il gruppo ha identificato e sulle carte usate per sostenere le posizioni. Come gruppo, riuscite a raggiungere il consenso su una regolamentazione che rappresenta la vostra posizione? Potete formulare una nuova regolamentazione, oltre ai quattro esempi forniti. ± 20 MIN. 4. Azione Vai sul sito www.playdecide.eu per: - Inserire i risultati della discussione nel database di "Decide"; - Comparare i risultati degli altri paesi; - Accedere ad ulteriori risorse; - Scaricare i kit per giocare a “Decide” con i tuoi amici e colleghi; - Vedere cosa puoi fare dopo aver participato alla discussione.