Capitolo 7°Accoglienza, Continuità, Orientamento

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Capitolo 7°Accoglienza, Continuità, Orientamento
Capitolo 7: ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ, ORIENTAMENTO
Presupposto indispensabile per l'apprendimento e la crescita armonica
dell'alunno è "lo star bene a scuola" per favorire un percorso di vita fatto di
scelte consapevoli.
Una finalità del nostro Istituto è creare una Scuola come "luogo accogliente" in
grado di coinvolgere alunni, personale scolastico e famiglie in un progetto
continuo e condiviso, basato sulla convivenza civile ed il rispetto reciproco.
ACCOGLIENZA
SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola si impegna a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni.
Nella Scuola dell’Infanzia un primo approccio viene fatto a gennaio al
momento dell’iscrizione con un incontro rivolto ai genitori per conoscere le
insegnanti, e l’offerta formativa della Scuola. A giugno dell’anno scolastico
precedente a quello dell’ingresso “ufficiale” si predispone un momento di
attività con gli altri bambini per permettere al nuovo iscritto di esplorare gli
spazi e i materiali della Scuola.
A settembre, prima dell’inizio delle lezioni, durante un assemblea, vengono
dati ragguagli riguardanti il corredo, l’orario della Scuola e quant’altro
necessario ad un buon ingresso sia dei bambini che dei genitori.
I primi quindici giorni di Scuola, l’orario ridotto al solo turno antimeridiano,
permette un “distacco leggero” dai genitori, rispettoso dei tempi e delle
necessità dei bambini e per consentire ai bambini di conoscere
immediatamente e contemporaneamente tutti gli insegnanti della sezione.
L’obiettivo è quello di facilitare l’approccio del bambino alla nuova realtà
scolastica e favorirne un passaggio graduale promuovendo la conoscenza
di sé, dell’altro e degli spazi scolastici nei quali il bambino stesso si muove
e interagisce.
La presenza di entrambe le insegnanti favorisce anche il reinserimento dei
bambini che hanno già frequentato la Scuola negli anni precedenti.
SCUOLA PRIMARIA
Per conoscere l’ambiente della futura Scuola Primaria o secondaria sono
previsti visite, scambi di materiali prodotti ed attività in comune tra
insegnanti ed alunni delle “classi ponte”. Particolare attenzione viene
prestata all’inserimento dei bambini “anticipatari” nella Scuola Primaria.
Alle famiglie dei bambini che compiono i 6 anni dopo il 31 dicembre la Scuola
offre supporto e consulenza per consentire una scelta meditata e
documentata.
Prima del periodo delle iscrizioni la Scuola organizza un incontro di
carattere generale nel corso del quale uno psicologo evolutivo incontra le
famiglie e illustra i problemi connessi con il passaggio dalla Scuola
dell’Infanzia alla Scuola Primaria.
Nelle prime classi della Scuola Primaria si realizza al momento
dell’iscrizione un primo incontro esplicativo dei tempi scolastici per
permettere ai genitori
di conoscere le proposte della Scuola. Prima
dell’inizio dell’anno scolastico o nei primi giorni di Scuola durante
un’assemblea si presentano le insegnanti assegnate alle classi, la giornata
tipo dell’alunno, si spiegano le modalità di articolazione delle attività, i
criteri metodologici assunti.
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Le prime attività di accoglienza coinvolgono tutti gli insegnanti delle prime
classi.
Oltre alla presentazione delle strutture scolastiche, in ogni disciplina
vengono programmate attività didattiche finalizzate allo sviluppo delle
capacità di relazione tra i ragazzi, per far crescere gruppi classe
collaborativi in cui ogni studente possa inserirsi in modo sereno e attivo. In
particolare il Progetto è rivolto agli alunni delle classi prime attraverso i
seguenti obiettivi e contenuti:
Obiettivi
1. Riflettere sul passaggio dalla Scuola elementare alla Scuola
media, come evento critico della propria carriera scolastica.
2. Distinguere la specificità dei due contesti formativi.
3. Esplicitare i vissuti personali rispetto alla nuova esperienza.
4. Ricostruire la rete dei rapporti interpersonali.
5. Approfondire il confronto fra i coetanei e gli adulti.
6. Acquisire la capacità di leggere e rappresentare il proprio
contesto sociale.
Contenuti
1. L'inserimento nella Scuola media e l'avvio di un percorso di scelta
(da scolaro a studente).
2. L'individuazione delle principali figure sociali di riferimento e
l'analisi dei diversi gruppi sociali (le persone intorno a noi).
Attivazione per alunni in ingresso di un “periodo” di lezione riservato ad un
approccio preliminare con l'ambiente, i locali (aule e laboratori), gli Uffici, i
Docenti della classe, l’organizzazione, il regolamento di Istituto, le attività
della Scuola, gli Organi Collegiali, onde avviare in via preliminare e
prioritaria il processo di conoscenza e di socializzazione. In particolare poi
la conoscenza con i Docenti deve consentire un primo livello di
presentazione dei programmi didattici e degli obiettivi formativi (come vero
e proprio Contratto formativo della classe) e un primo monitoraggio sui
livelli di ingresso della classe in termini di profilo della preparazione ed
"orizzonte di attese" (degli alunni verso la Scuola, della Scuola verso gli
alunni). Un percorso di accoglienza, nel senso del Contratto formativo di
inizio d'anno si realizza anche per tutti gli altri livelli di classi.
2. CONTINUITÀ
Realizzazione di momenti di incontro/lavoro con colleghi (scambi di
informazioni, prove, ecc.), al fine di favorire i processi possibili di
collegamento fra i due livelli di Scuola e rendere meno improvvisato e
"traumatico" (sul piano umano, metodologico e contenutistico) il passaggio
degli studenti fra un ordine di Scuola e l’altro. Tutti gli atti normativi e
amministrativi dalla legge 148/90 in avanti ribadiscono che la continuità
del processo educativo è condizione essenziale per assicurare agli alunni il
positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria.
La stessa struttura delle Indicazioni per il curricolo mette in evidenza il
principio della continuità educativa; il quadro complessivo delle
competenze previsto per gli alunni del I ciclo di istruzione deve essere
letto, interpretato e agito secondo un’ottica di continuità, pur nella
specificità dei diversi livelli di scolarità che richiedono ovviamente modalità
specifiche di intervento in relazione alle diverse caratteristiche psicoevolutive degli alunni.
Le Indicazioni per il curricolo ribadiscono l’ipotesi che la Scuola di base
debba avere un impianto unitario superando il salto culturale ed
epistemologico che ancora oggi caratterizza il passaggio fra la Scuola
Primaria e la secondaria di primo grado.
Per quanto ci attiene riteniamo che l’ottica della continuità debba
riguardare tutto il percorso formativo dell’alunno dai 3 ai 14 anni; è
opportuno anzi tenere conto che le nuove norme sull’obbligo d’istruzione
rendono necessario avviare una accurata riflessione sulla possibilità che la
continuità del curricolo si estenda anche alla fase 14/16 anni. Nel periodo
febbraio – marzo gli alunni di classe quinta prendono parte ad attività di
laboratorio che si svolgono presso la Scuola secondaria di primo grado di
competenza.
Periodicamente vengono organizzati incontri e riunioni fra insegnanti delle
classi quinte e della Scuola media per confrontare i rispettivi programmi di
lavoro e le prove di ingresso che la Scuola media ha già sperimentato,
oltre che per avviare una programmazione comune che garantisca
continuità nel passaggio tra le elementari e le medie.
FORMAZIONE DELLE CLASSI
Le classi sono unità di aggregazione degli alunni, aperte alla socializzazione
e allo scambio delle diverse esperienze; andranno perciò favorite le
modalità organizzative espressione di libertà progettuale coerenti con gli
obiettivi generali e specifici dei vari ordini di Scuola (art.5 c.1 Regolamento
sull’autonomia 1999).
I criteri mirano a raggiungere due obiettivi:
a) l’eterogeneità all'interno di ciascuna classe (ogni classe dovrebbe
essere, in piccolo, uno spaccato della società);
b) l'omogeneità tra le sezioni parallele.
Nella formazione dei gruppi classe si terranno globalmente presenti le
seguenti variabili:
• eventuali indicazioni dell'équipe psico-pedagogica in particolare per gli
alunni con difficoltà di apprendimento e/o comportamento;
• i documenti ufficiali di valutazione (schede scolastiche dell’alunno);
• le valutazioni sintetiche espresse dai Docenti della Scuola Primaria
(documenti di fine anno per la continuità);
• equilibrata ripartizione tra maschi e femmine;
• accoglimento delle richieste della famiglia nei limiti delle possibilità e
senza invalidare i principi sopracitati;
• la presenza di fratelli o sorelle frequentanti o appena licenziati dà
diritto (se richiesto) ad essere inserito nella stessa sezione;
• collocazione in classi diverse dei fratelli gemelli se richiesto;
• disponibilità ad accogliere richieste non vincolanti di stare insieme con
uno o due compagni, purché siano salvaguardati i criteri precedenti e
non vi siano controindicazioni da parte della Scuola Primaria o
eventualmente di operatori socio-psicologici in modo riservato.
Nella formazione delle classi si procederà secondo il seguente metodo:
Prima fase
Con la collaborazione di tutti i Docenti delle classi di quinta elementare, del
Coordinatore della sede, del referente e dei Docenti di lettere e
matematica della Scuola interessata, di ciascun alunno proveniente dalla
Scuola Primaria si esamineranno:
• il rendimento scolastico nelle varie discipline;
• il comportamento in classe con i compagni e con gli insegnanti;
• le competenze, abilità e livello di preparazione evidenziati dall’alunno
nel corso della Scuola Primaria;
• le potenzialità da sviluppare;
ogni altro elemento che i Docenti di Scuola Primaria riterranno utile
segnalare alla Scuola secondaria di primo grado per una formazione
equilibrata delle classi.
La commissione, riunitasi in quella sede, sulla base delle informazioni
acquisite, proporrà al Dirigente scolastico i gruppi classe tenendo
contemporaneamente presenti i seguenti criteri:
• formazione di gruppi eterogenei sia dal punto di vista relazionale che
delle abilità conseguite al termine della Scuola Primaria, anche sulla
base dei dati rilevabili dai documenti compilati dalla Scuola Primaria;
• suddivisione in modo il più possibile equilibrato dei maschi e delle
femmine all’interno dello stesso gruppo;
• gli alunni già frequentanti la Scuola secondaria di primo grado e non
ammessi alla classe terza o non licenziati manterranno la stessa
sezione dell’anno precedente, fatto salvo diverso parere motivato del
Collegio dei Docenti;
• gli alunni già frequentanti la Scuola secondaria di primo grado e non
ammessi alla classe seconda verranno di norma inseriti nella stessa
sezione dell’anno precedente;
• gli alunni per i quali i genitori hanno scelto insegnamento della materia
alternativa saranno inseriti, nel medesimo gruppo, fatto salvo il
rispetto degli altri criteri;
• l’inserimento degli alunni diversamente abili terrà conto degli alunni
problematici già presenti nelle altre classi della stessa sezione;
• i minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico saranno iscritti alla
classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il Collegio dei
Docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:
 dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza
dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe
immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella
corrispondente all’età anagrafica;
 dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di
preparazione dell’alunno;
 del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel
Paese di provenienza;
 del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno.
•
Il Collegio dei Docenti formula le seguenti proposte per la ripartizione degli
alunni stranieri nelle classi:
• l’inserimento degli alunni stranieri, nei limiti del possibile, non dovrà
interessare sempre le medesime sezioni e terrà conto di altri alunni
problematici già presenti nelle altre classi della stessa sezione;
• la ripartizione è effettuata evitando comunque la costituzione di classi
in cui risulti “predominante la presenza di alunni stranieri” (D.P.R. n.
394 del 31 agosto 1999) in tal senso si valuterà la possibilità di
suddividere gli alunni in modo equilibrato nei diversi gruppi, fatte salve
esigenze specifiche che, in tal caso, saranno valutate da una
commissione del Collegio dei Docenti composta dal Dirigente
scolastico, dal referente della Scuola, dal collaboratore, dai
coordinatori di classe direttamente interessati all’assegnazione e dal
Docente che opera per il maggior numero di ore in tutte le classi
interessate.
Questa commissione è delegata dal Collegio dei Docenti a proporre al
Dirigente scolastico gli inserimenti nelle classi degli alunni trasferiti nel corso
dell’anno scolastico. Le prove di accertamento di cultura saranno sostenute
di fronte ad una commissione nominata dal Dirigente scolastico composta da
due Docenti, di disciplina diversa, in servizio nell’Istituto.
In mancanza di documentazione scolastica il Dirigente scolastico procede,
previa deliberazione del consiglio di classe all’iscrizione con riserva,
chiedendo ai genitori una dichiarazione attestante gli studi compiuti nel
paese di origine (C.M. n. 5/1994).
Seconda fase
Il Dirigente scolastico formerà le classi sulla base:
 delle proposte della commissione di cui sopra;
 verificata la corretta applicazione dei presenti criteri.
Infine potrà apporre alcune modifiche, una volta valutate le motivate e
gravi richieste delle Per agevolare il compito di prima accoglienza degli
alunni stranieri, la Scuola si avvale dei contributi della Regione, e utilizza
personale interno competente e/o personale esperto esterno.
ORIENTAMENTO
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
L’attività di orientamento coinvolge gli allievi delle classi seconde e terze della
scuola secondaria di secondo grado dei i tre plessi dell’Istituto Comprensivo e
può essere così rappresentata:
FASE
ATTIVITÀ
PERIODO
CLASSI COINVOLTE
1
PRE–ORIENTAMENTO:
QUESTIONARIO S.OR.PRENDO
Aprile
Maggio
2
QUESTIONARI E SUPPORTO DI Settembre – /
UNA PSICOLOGA
Novembre
Terze
3
SALONE DELL’ORIENTAMENTO
Terze
– Seconde
Novembre – Seconde
Dicembre
/
4
STAGES
Dicembre
Febbraio
– /
Terze
Al fine di stimolare l’elaborazione di una scelta consapevole, gli studenti del
secondo anno sono coinvolti nell’attività di pre-orientamento –prima fase del
progetto–, che ha luogo negli ultimi mesi dell’anno scolastico e che consiste
nella somministrazione di un questionario on-line atto all’assunzione di
consapevolezza nelle proprie abilità e le proprie preferenze scolastiche e
professionali. Allo svolgimento del questionario, che avviene sotto la
supervisione del docente coordinatore dell’orientamento, fa seguito una lezione
dedicata alla spiegazione dei differenti indirizzi superiori, gli sbocchi
professionali o la tipologia dell’offerta universitaria successiva.
All’inizio del terzo anno, prende il via la seconda fase dell’attività di
orientamento.
In collaborazione con il Centro di Orientamento di Cervignano del Friuli, sono
sottoposti agli allievi due questionari volti a chiarire la specifica propensione
allo studio e l’effettivo possesso di un metodo di apprendimento da parte dei
singoli studenti.
Coloro i quali si trovassero in difficoltà nel maturare una propria decisione,
potranno usufruire del supporto di una psicologa del Centro di Orientamento
che, in collaborazione con i diversi docenti coordinatori di classe stabilirà delle
date per analizzare la situazione incontrando singolarmente gli allievi
interessati.
La terza fase del progetto prevede, tra la seconda metà di novembre e la prima
metà di dicembre, l’organizzazione di un Salone dell’Orientamento: docenti
rappresentanti di diversi Istituti Superiori incontrano gli studenti del secondo e
del terzo anno e le loro famiglie per offrire informazioni, rispondere alle
domande e pubblicizzare la propria offerta formativa.
Il Salone dell’Orientamento rappresenta la fine del periodo, per così dire,
preparatorio.
Con la quarta e ultima fase gli studenti sono invitati a fornire al docente
coordinatore dell’orientamento la propria preferenza per l’indirizzo superiore
presso il quale vorranno svolgere l’attività di stage. Il docente coordinatore,
quindi prenderà contattato con gli istituti indicati per formulare la richiesta
ufficiale di accoglienza e concordare una data. A questo punto i nostri allievi, in
qualità di stagisti, parteciperanno ad una vera e propria giornata di lezione
all’interno di una classe dell’Istituto prescelto e potranno così osservare
dall’“interno” quella che potrebbe diventare la loro scuola in caso di iscrizione.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
CONTRATTO FORMATIVO
Il contratto formativo è un accordo, tra insegnanti, genitori e alunni,
mirato alla maturazione della responsabilità e dell’impegno personale di
ciascun allievo, affinché la sua crescita, umana e culturale, venga vissuta
come un progetto elaborato principalmente dalla Scuola e dalla famiglia.
Impegni dei Docenti
Ogni Docente si impegna a:
• comunicare alla classe e ai genitori la propria offerta
formativa;
• motivare l'intervento didattico e le strategie educative;
• spiegare la funzione e gli scopi degli strumenti di verifica;
• valorizzare quanto di positivo viene espresso da ogni alunno;
• individuare, rispettare e valorizzare le diversità che
caratterizzano gli allievi.
Diritti e doveri dei genitori
Ogni genitore ha il diritto di:
• conoscere l'offerta formativa della Scuola;
• esprimere pareri e proposte;
• collaborare nelle varie attività;
• favorire la continuità del percorso formativo fra Scuola e
famiglia.
Ogni genitore ha il dovere di:
• controllare e firmare le comunicazioni con sollecitudine;
• verificare il regolare svolgimento dei compiti assegnati;
• partecipare alle elezioni dei propri rappresentanti negli organi
collegiali, ai colloqui generali e alle assemblee di classe;
• verificare l’applicazione allo studio;
• assicurare che la frequenza alle lezioni sia assidua e non
inferiore ai tre quarti del monte ore annuale.
Comunicazioni della Scuola alla famiglia
Comunicazione tramite libretto personale/diario/lettera relativa a:
• valutazioni delle singole prove scritte/grafiche/pratiche/orali
(da parte del singolo Docente);
• attività in orario scolastico o extrascolastico (da parte del DS
tramite circolare);
• segnalazioni di scarso profitto (a cura del singolo Docente);
• segnalazioni a carattere disciplinare e/o di comportamento (a
cura del singolo Docente, e/o del CC e/o del DS);
• assenze di Docenti e relative modifiche dell’orario giornaliero
(a cura del DS);
• scioperi programmati e/o assemblee sindacali (a cura del
DS);
• attività collegiali, ricevimenti Docenti e analoghe iniziative (a
cura del DS);
• segnalazioni di comportamenti non consoni all’ambiente
scolastico (a cura del singolo Docente, e/o del CC e/o del DS).
Comunicazione tramite apposito documento
• documento di valutazione a
fine quadrimestre (mese di
febbraio e di giugno);
• documento di valutazione intra-quadrimestrale nel mese di
novembre;
• segnalazione
sul
rendimento
scolastico/
impegno/
comportamento
durante tutto l’anno su proposta del
Consiglio di classe;
• lettera raccomandata per sanzioni disciplinari;
• lettera raccomandata per problemi specifici;
• lettera per convocazioni riunioni con personale esterno; 
documenti di tipo amministrativo.
Comunicazioni della famiglia alla Scuola
Comunicazione tramite libretto personale relativa a:
• assenze e/o ritardi;
• specifiche situazioni
• richieste di colloqui per ragioni varie.
• Comunicazioni tramite colloquio
• individuale con il singolo Docente;
• collettivo con cadenza quadrimestrale;
• con il coordinatore di classe o il DS su specifici fatti.
L’orario di ricevimento settimanale dei singoli insegnanti e quello generale
pomeridiano sono comunicati alle famiglie tramite circolare.
INFANZIA
Durante l’anno scolastico gli insegnanti incontrano tutti i genitori nelle
assemblee di classe, a cadenza bimestrale, durante le quali espongono la
programmazione didattica di sezione, le attività svolte, le iniziative da
promuovere, le regole e l’organizzazione scolastica, eventuali problemi
insorti e tutto ciò che riguarda la vita di sezione a livello di gruppo.
Ad ottobre i genitori eleggono un proprio rappresentante di classe che
rimane in carica un anno e si occupa di tenere i rapporti tra insegnanti e
genitori.
Durante l’anno sono effettuate alcune riunioni d’intersezione alle quali
partecipano tutte le insegnanti del plesso ed i rappresentanti dei genitori,
in esse si affrontano questioni di programmazione di plesso, d’iniziative ed
attività particolari, di eventuali problemi ed esigenze sopravvenute.
All’inizio dell’anno scolastico sono effettuati colloqui individuali con i
genitori per parlare dello sviluppo, delle caratteristiche, delle abitudini ed
eventuali difficoltà di ogni singolo bambino e concordare particolari
modalità di inserimento. Durante l’anno le insegnanti sono sempre a
disposizione per eventuali colloqui individuali a richiesta dei genitori. Anche
le insegnati, qualora rilevassero problemi, possono richiedere colloqui ai
genitori per affrontare e risolvere insieme le difficoltà emerse. Gli
insegnanti sono disponibili ogni giorno per brevi ed eventuali comunicazioni
all’arrivo a Scuola e all’uscita dei bambini o telefonicamente durante le ore
di compresenza delle stesse a Scuola.
A settembre si effettua un’assemblea generale di sezione per presentare il
personale e per presentare tempi e modalità di inserimento
Per i bambini che si devono ancora iscrivere alla Scuola dell’infanzia, a
gennaio viene effettuata una riunione a cui partecipano insegnanti della
Scuola statale, della comunale e della privata per illustrare le
caratteristiche delle varie scuole, la loro organizzazione, le varie attività e
per effettuare eventuali visite alle stesse.
PRIMARIA
Ritenendo che la famiglia sia il principale artefice dell'impronta data alla
formazione dei ragazzi le insegnanti chiedono alle famiglie di impegnarsi a:
• condividere con la Scuola gli obiettivi educativi generali da
perseguire;
• coordinare con essa il proprio intervento educativo;
• seguire con interesse l'iter scolastico dei propri figli prestando
particolare attenzione non solo alle capacità cognitive, ma anche
allo sviluppo dei loro atteggiamenti comportamentali e affettivi;
•
partecipare attivamente alle assemblee di classe affinché non si
riducano a semplice passaggio di informazioni generali da parte
delle insegnanti, ma diventino momenti di costruttiva collaborazione
ed effettivo scambio di opinioni, consigli…
Nei confronti dei genitori, quindi, i docenti assumono atteggiamenti di
disponibilità alla comunicazione, tendendo ad instaurare un rapporto di
collaborazione, ma anche di rispetto dei reciproci ruoli.
Si punta soprattutto sulla chiarezza della distinzione dei ruoli e di come
questi siano indissolubilmente legati per un'azione educativa efficace.
Si chiede loro fiducia verso le scelte metodologico- didattiche effettuate
dalle docenti e collaborazione nel seguire i figli, durante i momenti di
lavoro a casa, e nel controllare se essi eseguono con puntualità i compiti
assegnati.
Si raccomanda però ai genitori di non "sostituirsi" ai figli nello svolgimento
delle consegne e, se gli alunni manifestano difficoltà, di aiutarli nella
comprensione delle consegne ed eventualmente rivedere il lavoro già fatto
in classe.
Anche di fronte a problemi nel comportamento del singolo bambino, i
docenti optano per uno stile collaborativo con le famiglie, in modo tale che
le richieste comportamentali attuate a Scuola siano il più possibile consone
a quelle fatte dai genitori a casa.
In concomitanza con le assemblee di classe si effettuano i colloqui tra il team
docente ed i genitori di alcuni alunni, per richiesta degli insegnanti o degli
stessi genitori.
Inoltre si dà l'opportunità ai genitori di ulteriori colloqui con le docenti del
team su appuntamento, in orario extrascolastico.
Infine si utilizza il diario come strumento di comunicazione per iscritto, per
informazioni particolari, sia da parte delle docenti sia delle famiglie.
SECONDARIA DI 1° GRADO
RAPPORTI SCUOLA- FAMIGLIA
I rapporti Scuola-famiglia si articolano nelle forme di seguito riportate:
ISTITUZIONALI
► Partecipazione alle riunioni del Consiglio di classe, al
Consiglio di Istituto.
► Colloqui con i docenti.
INCONTRI INFORMALI
► Partecipazione a manifestazioni scolastiche; feste di accoglienza e di fine
anno.
DIRETTI O INDIVIDUALI
► Incontri genitore – docente.
RICEVIMENTO DEI SINGOLI INSEGNANTI
Tutti i Docenti ricevono singolarmente i genitori durante l’orario didattico,
ad eccezione delle ore coincidenti con la mensa, tutte le ultime due
settimane del mese per un’ora, in proporzione al proprio orario di cattedra
ed alla/alle sede/i di appartenenza, secondo un calendario predisposto dal
D.S., su proposta dei singoli Docenti.
RICEVIMENTI GENERALI
Tutti i Docenti si riuniscono con i genitori degli alunni, per due ore al
pomeriggio, 2 volte all'anno.
I DOCENTI DI SOSTEGNO RICEVONO I GENITORI ANCHE SU
APPUNTAMENTO PER CUI SONO ESONERATI DAI RICEVIMENTI
GENERALI.
Il Dirigente scolastico riceve il pubblico tutti i giorni e preferibilmente su
appuntamento telefonico.