Capitolo 7°Accoglienza, Continuità, Orientamento
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Capitolo 7°Accoglienza, Continuità, Orientamento
Capitolo 7: ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ, ORIENTAMENTO Presupposto indispensabile per l'apprendimento e la crescita armonica dell'alunno è "lo star bene a scuola" per favorire un percorso di vita fatto di scelte consapevoli. Una finalità del nostro Istituto è creare una Scuola come "luogo accogliente" in grado di coinvolgere alunni, personale scolastico e famiglie in un progetto continuo e condiviso, basato sulla convivenza civile ed il rispetto reciproco. ACCOGLIENZA SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola si impegna a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni. Nella Scuola dell’Infanzia un primo approccio viene fatto a gennaio al momento dell’iscrizione con un incontro rivolto ai genitori per conoscere le insegnanti, e l’offerta formativa della Scuola. A giugno dell’anno scolastico precedente a quello dell’ingresso “ufficiale” si predispone un momento di attività con gli altri bambini per permettere al nuovo iscritto di esplorare gli spazi e i materiali della Scuola. A settembre, prima dell’inizio delle lezioni, durante un assemblea, vengono dati ragguagli riguardanti il corredo, l’orario della Scuola e quant’altro necessario ad un buon ingresso sia dei bambini che dei genitori. I primi quindici giorni di Scuola, l’orario ridotto al solo turno antimeridiano, permette un “distacco leggero” dai genitori, rispettoso dei tempi e delle necessità dei bambini e per consentire ai bambini di conoscere immediatamente e contemporaneamente tutti gli insegnanti della sezione. L’obiettivo è quello di facilitare l’approccio del bambino alla nuova realtà scolastica e favorirne un passaggio graduale promuovendo la conoscenza di sé, dell’altro e degli spazi scolastici nei quali il bambino stesso si muove e interagisce. La presenza di entrambe le insegnanti favorisce anche il reinserimento dei bambini che hanno già frequentato la Scuola negli anni precedenti. SCUOLA PRIMARIA Per conoscere l’ambiente della futura Scuola Primaria o secondaria sono previsti visite, scambi di materiali prodotti ed attività in comune tra insegnanti ed alunni delle “classi ponte”. Particolare attenzione viene prestata all’inserimento dei bambini “anticipatari” nella Scuola Primaria. Alle famiglie dei bambini che compiono i 6 anni dopo il 31 dicembre la Scuola offre supporto e consulenza per consentire una scelta meditata e documentata. Prima del periodo delle iscrizioni la Scuola organizza un incontro di carattere generale nel corso del quale uno psicologo evolutivo incontra le famiglie e illustra i problemi connessi con il passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria. Nelle prime classi della Scuola Primaria si realizza al momento dell’iscrizione un primo incontro esplicativo dei tempi scolastici per permettere ai genitori di conoscere le proposte della Scuola. Prima dell’inizio dell’anno scolastico o nei primi giorni di Scuola durante un’assemblea si presentano le insegnanti assegnate alle classi, la giornata tipo dell’alunno, si spiegano le modalità di articolazione delle attività, i criteri metodologici assunti. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Le prime attività di accoglienza coinvolgono tutti gli insegnanti delle prime classi. Oltre alla presentazione delle strutture scolastiche, in ogni disciplina vengono programmate attività didattiche finalizzate allo sviluppo delle capacità di relazione tra i ragazzi, per far crescere gruppi classe collaborativi in cui ogni studente possa inserirsi in modo sereno e attivo. In particolare il Progetto è rivolto agli alunni delle classi prime attraverso i seguenti obiettivi e contenuti: Obiettivi 1. Riflettere sul passaggio dalla Scuola elementare alla Scuola media, come evento critico della propria carriera scolastica. 2. Distinguere la specificità dei due contesti formativi. 3. Esplicitare i vissuti personali rispetto alla nuova esperienza. 4. Ricostruire la rete dei rapporti interpersonali. 5. Approfondire il confronto fra i coetanei e gli adulti. 6. Acquisire la capacità di leggere e rappresentare il proprio contesto sociale. Contenuti 1. L'inserimento nella Scuola media e l'avvio di un percorso di scelta (da scolaro a studente). 2. L'individuazione delle principali figure sociali di riferimento e l'analisi dei diversi gruppi sociali (le persone intorno a noi). Attivazione per alunni in ingresso di un “periodo” di lezione riservato ad un approccio preliminare con l'ambiente, i locali (aule e laboratori), gli Uffici, i Docenti della classe, l’organizzazione, il regolamento di Istituto, le attività della Scuola, gli Organi Collegiali, onde avviare in via preliminare e prioritaria il processo di conoscenza e di socializzazione. In particolare poi la conoscenza con i Docenti deve consentire un primo livello di presentazione dei programmi didattici e degli obiettivi formativi (come vero e proprio Contratto formativo della classe) e un primo monitoraggio sui livelli di ingresso della classe in termini di profilo della preparazione ed "orizzonte di attese" (degli alunni verso la Scuola, della Scuola verso gli alunni). Un percorso di accoglienza, nel senso del Contratto formativo di inizio d'anno si realizza anche per tutti gli altri livelli di classi. 2. CONTINUITÀ Realizzazione di momenti di incontro/lavoro con colleghi (scambi di informazioni, prove, ecc.), al fine di favorire i processi possibili di collegamento fra i due livelli di Scuola e rendere meno improvvisato e "traumatico" (sul piano umano, metodologico e contenutistico) il passaggio degli studenti fra un ordine di Scuola e l’altro. Tutti gli atti normativi e amministrativi dalla legge 148/90 in avanti ribadiscono che la continuità del processo educativo è condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria. La stessa struttura delle Indicazioni per il curricolo mette in evidenza il principio della continuità educativa; il quadro complessivo delle competenze previsto per gli alunni del I ciclo di istruzione deve essere letto, interpretato e agito secondo un’ottica di continuità, pur nella specificità dei diversi livelli di scolarità che richiedono ovviamente modalità specifiche di intervento in relazione alle diverse caratteristiche psicoevolutive degli alunni. Le Indicazioni per il curricolo ribadiscono l’ipotesi che la Scuola di base debba avere un impianto unitario superando il salto culturale ed epistemologico che ancora oggi caratterizza il passaggio fra la Scuola Primaria e la secondaria di primo grado. Per quanto ci attiene riteniamo che l’ottica della continuità debba riguardare tutto il percorso formativo dell’alunno dai 3 ai 14 anni; è opportuno anzi tenere conto che le nuove norme sull’obbligo d’istruzione rendono necessario avviare una accurata riflessione sulla possibilità che la continuità del curricolo si estenda anche alla fase 14/16 anni. Nel periodo febbraio – marzo gli alunni di classe quinta prendono parte ad attività di laboratorio che si svolgono presso la Scuola secondaria di primo grado di competenza. Periodicamente vengono organizzati incontri e riunioni fra insegnanti delle classi quinte e della Scuola media per confrontare i rispettivi programmi di lavoro e le prove di ingresso che la Scuola media ha già sperimentato, oltre che per avviare una programmazione comune che garantisca continuità nel passaggio tra le elementari e le medie. FORMAZIONE DELLE CLASSI Le classi sono unità di aggregazione degli alunni, aperte alla socializzazione e allo scambio delle diverse esperienze; andranno perciò favorite le modalità organizzative espressione di libertà progettuale coerenti con gli obiettivi generali e specifici dei vari ordini di Scuola (art.5 c.1 Regolamento sull’autonomia 1999). I criteri mirano a raggiungere due obiettivi: a) l’eterogeneità all'interno di ciascuna classe (ogni classe dovrebbe essere, in piccolo, uno spaccato della società); b) l'omogeneità tra le sezioni parallele. Nella formazione dei gruppi classe si terranno globalmente presenti le seguenti variabili: • eventuali indicazioni dell'équipe psico-pedagogica in particolare per gli alunni con difficoltà di apprendimento e/o comportamento; • i documenti ufficiali di valutazione (schede scolastiche dell’alunno); • le valutazioni sintetiche espresse dai Docenti della Scuola Primaria (documenti di fine anno per la continuità); • equilibrata ripartizione tra maschi e femmine; • accoglimento delle richieste della famiglia nei limiti delle possibilità e senza invalidare i principi sopracitati; • la presenza di fratelli o sorelle frequentanti o appena licenziati dà diritto (se richiesto) ad essere inserito nella stessa sezione; • collocazione in classi diverse dei fratelli gemelli se richiesto; • disponibilità ad accogliere richieste non vincolanti di stare insieme con uno o due compagni, purché siano salvaguardati i criteri precedenti e non vi siano controindicazioni da parte della Scuola Primaria o eventualmente di operatori socio-psicologici in modo riservato. Nella formazione delle classi si procederà secondo il seguente metodo: Prima fase Con la collaborazione di tutti i Docenti delle classi di quinta elementare, del Coordinatore della sede, del referente e dei Docenti di lettere e matematica della Scuola interessata, di ciascun alunno proveniente dalla Scuola Primaria si esamineranno: • il rendimento scolastico nelle varie discipline; • il comportamento in classe con i compagni e con gli insegnanti; • le competenze, abilità e livello di preparazione evidenziati dall’alunno nel corso della Scuola Primaria; • le potenzialità da sviluppare; ogni altro elemento che i Docenti di Scuola Primaria riterranno utile segnalare alla Scuola secondaria di primo grado per una formazione equilibrata delle classi. La commissione, riunitasi in quella sede, sulla base delle informazioni acquisite, proporrà al Dirigente scolastico i gruppi classe tenendo contemporaneamente presenti i seguenti criteri: • formazione di gruppi eterogenei sia dal punto di vista relazionale che delle abilità conseguite al termine della Scuola Primaria, anche sulla base dei dati rilevabili dai documenti compilati dalla Scuola Primaria; • suddivisione in modo il più possibile equilibrato dei maschi e delle femmine all’interno dello stesso gruppo; • gli alunni già frequentanti la Scuola secondaria di primo grado e non ammessi alla classe terza o non licenziati manterranno la stessa sezione dell’anno precedente, fatto salvo diverso parere motivato del Collegio dei Docenti; • gli alunni già frequentanti la Scuola secondaria di primo grado e non ammessi alla classe seconda verranno di norma inseriti nella stessa sezione dell’anno precedente; • gli alunni per i quali i genitori hanno scelto insegnamento della materia alternativa saranno inseriti, nel medesimo gruppo, fatto salvo il rispetto degli altri criteri; • l’inserimento degli alunni diversamente abili terrà conto degli alunni problematici già presenti nelle altre classi della stessa sezione; • i minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico saranno iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il Collegio dei Docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica; dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno; del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza; del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno. • Il Collegio dei Docenti formula le seguenti proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi: • l’inserimento degli alunni stranieri, nei limiti del possibile, non dovrà interessare sempre le medesime sezioni e terrà conto di altri alunni problematici già presenti nelle altre classi della stessa sezione; • la ripartizione è effettuata evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti “predominante la presenza di alunni stranieri” (D.P.R. n. 394 del 31 agosto 1999) in tal senso si valuterà la possibilità di suddividere gli alunni in modo equilibrato nei diversi gruppi, fatte salve esigenze specifiche che, in tal caso, saranno valutate da una commissione del Collegio dei Docenti composta dal Dirigente scolastico, dal referente della Scuola, dal collaboratore, dai coordinatori di classe direttamente interessati all’assegnazione e dal Docente che opera per il maggior numero di ore in tutte le classi interessate. Questa commissione è delegata dal Collegio dei Docenti a proporre al Dirigente scolastico gli inserimenti nelle classi degli alunni trasferiti nel corso dell’anno scolastico. Le prove di accertamento di cultura saranno sostenute di fronte ad una commissione nominata dal Dirigente scolastico composta da due Docenti, di disciplina diversa, in servizio nell’Istituto. In mancanza di documentazione scolastica il Dirigente scolastico procede, previa deliberazione del consiglio di classe all’iscrizione con riserva, chiedendo ai genitori una dichiarazione attestante gli studi compiuti nel paese di origine (C.M. n. 5/1994). Seconda fase Il Dirigente scolastico formerà le classi sulla base: delle proposte della commissione di cui sopra; verificata la corretta applicazione dei presenti criteri. Infine potrà apporre alcune modifiche, una volta valutate le motivate e gravi richieste delle Per agevolare il compito di prima accoglienza degli alunni stranieri, la Scuola si avvale dei contributi della Regione, e utilizza personale interno competente e/o personale esperto esterno. ORIENTAMENTO SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO L’attività di orientamento coinvolge gli allievi delle classi seconde e terze della scuola secondaria di secondo grado dei i tre plessi dell’Istituto Comprensivo e può essere così rappresentata: FASE ATTIVITÀ PERIODO CLASSI COINVOLTE 1 PRE–ORIENTAMENTO: QUESTIONARIO S.OR.PRENDO Aprile Maggio 2 QUESTIONARI E SUPPORTO DI Settembre – / UNA PSICOLOGA Novembre Terze 3 SALONE DELL’ORIENTAMENTO Terze – Seconde Novembre – Seconde Dicembre / 4 STAGES Dicembre Febbraio – / Terze Al fine di stimolare l’elaborazione di una scelta consapevole, gli studenti del secondo anno sono coinvolti nell’attività di pre-orientamento –prima fase del progetto–, che ha luogo negli ultimi mesi dell’anno scolastico e che consiste nella somministrazione di un questionario on-line atto all’assunzione di consapevolezza nelle proprie abilità e le proprie preferenze scolastiche e professionali. Allo svolgimento del questionario, che avviene sotto la supervisione del docente coordinatore dell’orientamento, fa seguito una lezione dedicata alla spiegazione dei differenti indirizzi superiori, gli sbocchi professionali o la tipologia dell’offerta universitaria successiva. All’inizio del terzo anno, prende il via la seconda fase dell’attività di orientamento. In collaborazione con il Centro di Orientamento di Cervignano del Friuli, sono sottoposti agli allievi due questionari volti a chiarire la specifica propensione allo studio e l’effettivo possesso di un metodo di apprendimento da parte dei singoli studenti. Coloro i quali si trovassero in difficoltà nel maturare una propria decisione, potranno usufruire del supporto di una psicologa del Centro di Orientamento che, in collaborazione con i diversi docenti coordinatori di classe stabilirà delle date per analizzare la situazione incontrando singolarmente gli allievi interessati. La terza fase del progetto prevede, tra la seconda metà di novembre e la prima metà di dicembre, l’organizzazione di un Salone dell’Orientamento: docenti rappresentanti di diversi Istituti Superiori incontrano gli studenti del secondo e del terzo anno e le loro famiglie per offrire informazioni, rispondere alle domande e pubblicizzare la propria offerta formativa. Il Salone dell’Orientamento rappresenta la fine del periodo, per così dire, preparatorio. Con la quarta e ultima fase gli studenti sono invitati a fornire al docente coordinatore dell’orientamento la propria preferenza per l’indirizzo superiore presso il quale vorranno svolgere l’attività di stage. Il docente coordinatore, quindi prenderà contattato con gli istituti indicati per formulare la richiesta ufficiale di accoglienza e concordare una data. A questo punto i nostri allievi, in qualità di stagisti, parteciperanno ad una vera e propria giornata di lezione all’interno di una classe dell’Istituto prescelto e potranno così osservare dall’“interno” quella che potrebbe diventare la loro scuola in caso di iscrizione. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE CONTRATTO FORMATIVO Il contratto formativo è un accordo, tra insegnanti, genitori e alunni, mirato alla maturazione della responsabilità e dell’impegno personale di ciascun allievo, affinché la sua crescita, umana e culturale, venga vissuta come un progetto elaborato principalmente dalla Scuola e dalla famiglia. Impegni dei Docenti Ogni Docente si impegna a: • comunicare alla classe e ai genitori la propria offerta formativa; • motivare l'intervento didattico e le strategie educative; • spiegare la funzione e gli scopi degli strumenti di verifica; • valorizzare quanto di positivo viene espresso da ogni alunno; • individuare, rispettare e valorizzare le diversità che caratterizzano gli allievi. Diritti e doveri dei genitori Ogni genitore ha il diritto di: • conoscere l'offerta formativa della Scuola; • esprimere pareri e proposte; • collaborare nelle varie attività; • favorire la continuità del percorso formativo fra Scuola e famiglia. Ogni genitore ha il dovere di: • controllare e firmare le comunicazioni con sollecitudine; • verificare il regolare svolgimento dei compiti assegnati; • partecipare alle elezioni dei propri rappresentanti negli organi collegiali, ai colloqui generali e alle assemblee di classe; • verificare l’applicazione allo studio; • assicurare che la frequenza alle lezioni sia assidua e non inferiore ai tre quarti del monte ore annuale. Comunicazioni della Scuola alla famiglia Comunicazione tramite libretto personale/diario/lettera relativa a: • valutazioni delle singole prove scritte/grafiche/pratiche/orali (da parte del singolo Docente); • attività in orario scolastico o extrascolastico (da parte del DS tramite circolare); • segnalazioni di scarso profitto (a cura del singolo Docente); • segnalazioni a carattere disciplinare e/o di comportamento (a cura del singolo Docente, e/o del CC e/o del DS); • assenze di Docenti e relative modifiche dell’orario giornaliero (a cura del DS); • scioperi programmati e/o assemblee sindacali (a cura del DS); • attività collegiali, ricevimenti Docenti e analoghe iniziative (a cura del DS); • segnalazioni di comportamenti non consoni all’ambiente scolastico (a cura del singolo Docente, e/o del CC e/o del DS). Comunicazione tramite apposito documento • documento di valutazione a fine quadrimestre (mese di febbraio e di giugno); • documento di valutazione intra-quadrimestrale nel mese di novembre; • segnalazione sul rendimento scolastico/ impegno/ comportamento durante tutto l’anno su proposta del Consiglio di classe; • lettera raccomandata per sanzioni disciplinari; • lettera raccomandata per problemi specifici; • lettera per convocazioni riunioni con personale esterno; documenti di tipo amministrativo. Comunicazioni della famiglia alla Scuola Comunicazione tramite libretto personale relativa a: • assenze e/o ritardi; • specifiche situazioni • richieste di colloqui per ragioni varie. • Comunicazioni tramite colloquio • individuale con il singolo Docente; • collettivo con cadenza quadrimestrale; • con il coordinatore di classe o il DS su specifici fatti. L’orario di ricevimento settimanale dei singoli insegnanti e quello generale pomeridiano sono comunicati alle famiglie tramite circolare. INFANZIA Durante l’anno scolastico gli insegnanti incontrano tutti i genitori nelle assemblee di classe, a cadenza bimestrale, durante le quali espongono la programmazione didattica di sezione, le attività svolte, le iniziative da promuovere, le regole e l’organizzazione scolastica, eventuali problemi insorti e tutto ciò che riguarda la vita di sezione a livello di gruppo. Ad ottobre i genitori eleggono un proprio rappresentante di classe che rimane in carica un anno e si occupa di tenere i rapporti tra insegnanti e genitori. Durante l’anno sono effettuate alcune riunioni d’intersezione alle quali partecipano tutte le insegnanti del plesso ed i rappresentanti dei genitori, in esse si affrontano questioni di programmazione di plesso, d’iniziative ed attività particolari, di eventuali problemi ed esigenze sopravvenute. All’inizio dell’anno scolastico sono effettuati colloqui individuali con i genitori per parlare dello sviluppo, delle caratteristiche, delle abitudini ed eventuali difficoltà di ogni singolo bambino e concordare particolari modalità di inserimento. Durante l’anno le insegnanti sono sempre a disposizione per eventuali colloqui individuali a richiesta dei genitori. Anche le insegnati, qualora rilevassero problemi, possono richiedere colloqui ai genitori per affrontare e risolvere insieme le difficoltà emerse. Gli insegnanti sono disponibili ogni giorno per brevi ed eventuali comunicazioni all’arrivo a Scuola e all’uscita dei bambini o telefonicamente durante le ore di compresenza delle stesse a Scuola. A settembre si effettua un’assemblea generale di sezione per presentare il personale e per presentare tempi e modalità di inserimento Per i bambini che si devono ancora iscrivere alla Scuola dell’infanzia, a gennaio viene effettuata una riunione a cui partecipano insegnanti della Scuola statale, della comunale e della privata per illustrare le caratteristiche delle varie scuole, la loro organizzazione, le varie attività e per effettuare eventuali visite alle stesse. PRIMARIA Ritenendo che la famiglia sia il principale artefice dell'impronta data alla formazione dei ragazzi le insegnanti chiedono alle famiglie di impegnarsi a: • condividere con la Scuola gli obiettivi educativi generali da perseguire; • coordinare con essa il proprio intervento educativo; • seguire con interesse l'iter scolastico dei propri figli prestando particolare attenzione non solo alle capacità cognitive, ma anche allo sviluppo dei loro atteggiamenti comportamentali e affettivi; • partecipare attivamente alle assemblee di classe affinché non si riducano a semplice passaggio di informazioni generali da parte delle insegnanti, ma diventino momenti di costruttiva collaborazione ed effettivo scambio di opinioni, consigli… Nei confronti dei genitori, quindi, i docenti assumono atteggiamenti di disponibilità alla comunicazione, tendendo ad instaurare un rapporto di collaborazione, ma anche di rispetto dei reciproci ruoli. Si punta soprattutto sulla chiarezza della distinzione dei ruoli e di come questi siano indissolubilmente legati per un'azione educativa efficace. Si chiede loro fiducia verso le scelte metodologico- didattiche effettuate dalle docenti e collaborazione nel seguire i figli, durante i momenti di lavoro a casa, e nel controllare se essi eseguono con puntualità i compiti assegnati. Si raccomanda però ai genitori di non "sostituirsi" ai figli nello svolgimento delle consegne e, se gli alunni manifestano difficoltà, di aiutarli nella comprensione delle consegne ed eventualmente rivedere il lavoro già fatto in classe. Anche di fronte a problemi nel comportamento del singolo bambino, i docenti optano per uno stile collaborativo con le famiglie, in modo tale che le richieste comportamentali attuate a Scuola siano il più possibile consone a quelle fatte dai genitori a casa. In concomitanza con le assemblee di classe si effettuano i colloqui tra il team docente ed i genitori di alcuni alunni, per richiesta degli insegnanti o degli stessi genitori. Inoltre si dà l'opportunità ai genitori di ulteriori colloqui con le docenti del team su appuntamento, in orario extrascolastico. Infine si utilizza il diario come strumento di comunicazione per iscritto, per informazioni particolari, sia da parte delle docenti sia delle famiglie. SECONDARIA DI 1° GRADO RAPPORTI SCUOLA- FAMIGLIA I rapporti Scuola-famiglia si articolano nelle forme di seguito riportate: ISTITUZIONALI ► Partecipazione alle riunioni del Consiglio di classe, al Consiglio di Istituto. ► Colloqui con i docenti. INCONTRI INFORMALI ► Partecipazione a manifestazioni scolastiche; feste di accoglienza e di fine anno. DIRETTI O INDIVIDUALI ► Incontri genitore – docente. RICEVIMENTO DEI SINGOLI INSEGNANTI Tutti i Docenti ricevono singolarmente i genitori durante l’orario didattico, ad eccezione delle ore coincidenti con la mensa, tutte le ultime due settimane del mese per un’ora, in proporzione al proprio orario di cattedra ed alla/alle sede/i di appartenenza, secondo un calendario predisposto dal D.S., su proposta dei singoli Docenti. RICEVIMENTI GENERALI Tutti i Docenti si riuniscono con i genitori degli alunni, per due ore al pomeriggio, 2 volte all'anno. I DOCENTI DI SOSTEGNO RICEVONO I GENITORI ANCHE SU APPUNTAMENTO PER CUI SONO ESONERATI DAI RICEVIMENTI GENERALI. Il Dirigente scolastico riceve il pubblico tutti i giorni e preferibilmente su appuntamento telefonico.