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La PASSIONE DI ASSISTERE Progetto di Attività Assistita con Animali (AAA) in RSA “San Camillo”- Besana Brianza (MB) LA PERSONA ANZIANA E GLI ANIMALI: UN INCONTRO. PREMESSA Fu lo psichiatra Boris Levinson, nel 1953, a parlare per la prima volta di Pet Therapy, in seguito ad una scoperta casuale: un bambino con tratti autistici, in cura presso di lui, si dimostrò più spontaneo e più disponibile all'interazione con il medico, dopo aver avuto un contatto,da lui stesso voluto, con il cane di proprietà di Levinson. Nel 1961 nasce ufficialmente la "terapia con gli animali" come tecnica d'intervento terapeutico: l'animale diventa "co-terapeuta" nel processo di cura, rivestendo il ruolo di "mediatore emozionale" e "catalizzatore" dei processi socio-relazionali in ambiente sanitario. In inglese “Pet” significa "animale domestico" o "da compagnia" da accarezzare e coccolare, azioni che procurano un piacevole contatto fisico, che è uno dei principali fattori di comunicazione interpersonale e interspecifica, stimolando la creatività, la curiosità e la capacità d'osservazione. La presenza attiva dell’animale contribuisce al miglioramento delle condizioni fisiche, sociali ed emotive della persona destinataria delle cure. In Italia, il coinvolgimento di animali da compagnia ai fini di Pet Therapy è stato riconosciuto come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003. Tale Decreto ha sancito per la prima volta, nella storia del nostro Paese, il ruolo che un animale può avere nella vita affettiva di una persona, nonché la valenza terapeutica degli animali da compagnia Oggi la Pet Therapy è declinata in diverse metodologie, tra queste, una delle più impiegate è l’Attività Assistita con Animali (AAA) che consiste in interventi di tipo educativo-ricreativo e di supporto psico-relazionale, finalizzati al miglioramento della qualità di vita di varie categorie di utenti come bambini, soggetti portatori di handicap, pazienti ospedalizzati, pazienti psichiatrici, anziani, detenuti e realizzati mediante animali in possesso di adeguate caratteristiche1. La prescrizione, la progettazione e l’attuazione di un simile intervento richiedono la presenza di un équipe multidisciplinare, di utenti che hanno piacere a passare del tempo con gli animali domestici ed una preparazione apposita dei conduttori degli animali addestrati a tal fine. 1 Linee Guida Regionali relative agli interventi assistiti dagli animali D.G.R.V. n. 4130 del 19/12/2006 e della Legge Regionale del Veneto n. 3 del 3/01/2005 1 La PASSIONE DI ASSISTERE Uno sguardo alla letteratura: benefici ottenuti da pazienti anziani grazie alla Attività Assistita con Animali (AAA). Le AAA, più che terapie vere e proprie, sono un mezzo attraverso il quale si cerca di migliorare la qualità di vita delle persone in situazione di disagio, sfruttando le capacità dell'animale di essere un perfetto tramite per lo sviluppo delle relazioni interpersonali. Le AAA possono essere usate, ad esempio, per migliorare la qualità della vita di quei soggetti come bambini o adulti/anziani che sono costretti, momentaneamente o definitivamente, ad essere ospitati in strutture sanitarie ed assistenziali oppure ad accettare meglio la condizione di malattia cronica. Ben note sono le applicazioni della AAA nella terapia di soggetti in convalescenza, ipertesi e cardiopatici. Negli anni ’90 sono stati effettuati studi, principalmente negli Stati Uniti, che hanno dimostrato l’efficacia dell’impiego della Attività Assistita con Animali sui pazienti anziani, sia a livello neuropsichiatrico che fisiologico. La pet therapy aiuta a ridurre la pressione arteriosa, riduce i tassi di colesterolo e di trigliceridi e stimola la produzione di endorfine. Queste ultime sono neuro-trasmettitori prodotti dal cervello sotto l’influsso delle emozioni. Potenziano le difese immunitarie accrescendo la resistenza alle infezioni. La Pet therapy, inoltre, rappresenta un valido supporto per la moderazione dello stress. Una delle cui maggiori cause va ricercata nel fatto che nel rapporto con i propri simili l’uomo si sente osservato, criticato, messo in discussione, con il pet tutto ciò non avviene in quanto l’animale accetta l’uomo per quello che è, senza criticarlo o pretendere. Le persone che interagiscono con gli animali, sperimentano un abbassamento della pressione arteriosa e, in generale, condizioni vantaggiose per tutto il sistema cardiocircolatorio2. In altre parole, gli animali fanno bene alla salute; rappresentano un importante fonte di supporto sociale, capace di agire come “efficace modulatore” dello stress quotidiano in difesa della salute. Nel 1980, due ricercatori dell’Università della Pennsylvania, Aaron Katcher ed Erika Friedmann, dimostrarono che un buon rapporto con un cane, accarezzarlo, accudirlo, scherzarci, giocarci, provoca una diminuzione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca più di quanto accada parlando o discutendo con una persona. La mancanza di competitività, il senso di protezione e di sicurezza riducono i valori sopra citati e contribuiscono a ridurre l’uso di farmaci. 2 Levinson, 1962; Corson, 1978; Bustad, 1980; Friedmann, 1983; Arkow, 1985; Stewart, 1992;Busatti, 1996; Delta Society, 1996, Fried, 1996;; Pepper, 2000 2 La PASSIONE DI ASSISTERE Nel 1996 Zisselman dimostrò una maggiore diminuzione della irritabilità nei pazienti seguiti con terapia assistita con cani piuttosto che in un gruppo di pazienti di controllo che effettuavano un semplice esercizio fisico. Altri studi, condotti su pazienti anziani residenziali, evidenziano l’effetto positivo della terapia assistita con cani nel creare un clima maggiormente familiare nelle visite di volontari, così come risultano altamente positivi gli effetti su pazienti psichiatrici anziani, se comparati con quelli di altri trattamenti (Savishinsky, 1992; Hoffman, 1991, Haughie, 1992). Effetti migliorativi sono stati osservati anche nel linguaggio (Adams, 1997). Per concludere, gli effetti generali validi per tutti i tipi di patologie riguardano essenzialmente la riduzione dello stress ed il miglioramento delle possibilità di “attaccamento” sul piano affettivo- cognitivo (Siegel, 1993). Razionale del progetto Far sperimentare agli ospiti della RSA San Camillo la AAA come metodo per: - ottenere benefici emotivi e psicologici, ma anche fisici, quali l’abbassamento della pressione sanguigna, il rallentamento del battito cardiaco; - sostenere la comunicazione uomo-animale, che si basa su una forma di linguaggio molto semplice, cadenzato, con ripetizioni frequenti, tono crescente e interrogativo, che produce un effetto rassicurante, sia in chi parla, sia in chi ascolta; - effettuare la stimolazione mentale, che si verifica grazie alla comunicazione con l’altro, alla rievocazione di ricordi, all’intrattenimento, al gioco, fattori che riducono il senso di alienazione e isolamento; - rivivere attraverso il tatto, il contatto corporeo, il piacere tattile permettono la formazione di un confine psicologico, della propria identità, del proprio Sé e della propria esistenza; - essere disponibili a vivere il gioco e il divertimento, che recano benefici psicosomatici. Le persone, giocando, possono liberare le proprie energie e ricavare sensazioni di benessere e di calma; - mediare l’interazione con altre persone, mediata dalla presenza dell’animale. - favorire l’attaccamento, il legame che si viene a creare tra uomo e animale che può, favorire lo sviluppo di legami di attaccamento basati sulla fiducia, che potranno, in seguito, essere anche trasferiti ad altri individui; - sostenere la capacità empatica: la capacità di identificarsi con l’animale, nel tempo, viene trasferita anche alle relazioni con gli altri esseri umani; 3 La PASSIONE DI ASSISTERE - superare l’antropomorfismo: l’attribuzione di alcune caratteristiche umane all’animale, può rappresentare un valido meccanismo per superare un eventuale egocentrismo e focalizzare la propria attenzione sul mondo esterno; Soggetti Coinvolti Il presente progetto coinvolge tre principali protagonisti 1) I soggetti destinatari del progetto Un gruppo di 12 ospiti della RSA composto da un sottogruppo che seguirà tutto il percorso di incontri di AAA di 6 anziani con difficoltà cognitive (linguaggio e memoria) e con difficoltà motorie ed interpersonali ed altri 6 anziani autosufficienti, i quali potranno variare nei singoli incontri di AAA. La selezione dei 6 anziani non autosufficienti (che chiameremo gruppo A) verrà effettuata dalla equipe multidisciplinare della RSA (tenendo cura di valori come MMSE<14/30; CDR>3, Indice Barthel <50/100 ed NPI> 12), considerando più idonei gli ospiti che non hanno frequenti contatti interpersonali, e dei quali si sappia abbiano piacere ad entrare in contatto con i cani. Gli ulteriori 6 anziani (che chiameremo Gruppo B) saranno persone autosufficienti o comunque non riportanti le caratteristiche suddette, ad esclusione dell’interesse ad entrare in contatto con gli animali. La composizione del sottogruppo B potrà variare di volta in volta nel corso degli incontri di AAA. 2) L’equipe multidiscipliniare della RSA San Camillo L’equipe sarà composta da: un medico, una psicologa, un infermiere, un fisioterapista, un animatore sociale, una ASA, un rappresentante delle Direzioni Amministrativa e Sanitaria. L’equipe nella sua interezza avrà un ruolo organizzativo nella formazione del gruppo degli ospiti ai quali proporre la AAA, e, parte del gruppo, monitorerà ogni incontro di AAA e compilerà le schede di valutazione per ogni ospite appartenente al gruppo A. 3) L’equipe cinofila, i conduttori dei cani ed i cani appartenenti ad una associazione riconosciuta di Pet Therapy, del territorio, con esperienza in campo gerontologico. 4 La PASSIONE DI ASSISTERE Obiettivi e metodo L’obiettivo di tale Progetto, che si configura come uno studio sul campo, è verificare se vi sia incidenza della AAA sul benessere psicofisico dell’Ospite Anziano non autosufficiente. Il concetto di benessere dell’individuo è ripreso da quello elaborato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (1948): una tensione verso uno “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale”. Pertanto, la valutazione del benessere degli Ospiti partecipanti al progetto sarà di tipo tridimensionale, così come meglio specificato nella sezione “Strumenti”. Gli obiettivi nei riguardi della persona, considerata in modo olistico saranno: - garantire, attraverso l’approccio con il cane un miglioramento funzionale globale dell’ospite e favorire il suo benessere ed, indirettamente, quello dei loro familiari. - ridurre lo stato di isolamento dell’ospite; - ridurre i problemi di comportamento (per es. chiusura, aggressività, oppositività, iperattività) di alcuni ospiti. - promuovere attività che aiutino il recupero e l’uso di capacità come l’attenzione, la sensorialità del tatto, ecc - offrire motivazioni che forniscano il mantenimento ed il recupero di autonomie come quella decisionale, la costruzione di un rapporto unico con l’animale ed il conduttore dell’animale, promuovere un momento di svago e di condivisione e socializzazione con gli altri ospiti della residenza. - rafforzare la consapevolezza dell’importanza dell’esperienza in prima persona, a qualsiasi età. Metodo Programmare un calendario di 12 incontri settimanali di AAA. A tali incontri di AAA prenderanno sempre parte i sei ospiti del Gruppo A e i restanti 6 ospiti del gruppo B, solo questi ultimi potranno varieranno di incontro in incontro. Inoltre, saranno presenti i conduttori e i cani dell’associazione di AAA e parte dell’equipe multidisciplinare di operatori della Residenza san Camillo. Durante l’incontro, sarà cura degli operatori della RSA prendere nota di alcuni indicatori qualitativi, osservazionali e fisiologici rilevati SOLO nei componenti di ospiti del gruppo A. Tali indicatori saranno una misura qualitativa e/o quantitativa delle tre dimensioni del benessere biopsicosociale dell’Ospite. 5 La PASSIONE DI ASSISTERE a. Indicatori qualitativi: - La partecipazione e l’adesione degli ospiti della RSA all’iniziativa. - La disponibilità a partecipare attivamente ed a mettersi in gioco in situazioni nuove, create alla presenza e con la partecipazione degli animali. - Le verbalizzazioni dei partecipanti, durante i giorni che precedono l’attività di AAA e tra un incontro e l’altro. - La capacità di ricordare l’evento e di esprimere ricordi ed emozioni a proposito dell’evento, tra un incontro e l’altro. b. Indicatori osservazionali: Durante l’interazione degli ospiti con i cani, negli ospiti verranno osservati e valutati, su un’apposita scheda personale: - il del tono dell’umore, - la mimica del volto, - gli atteggiamenti posturali del tronco, gli arti superiori ed inferiori, la rigidità posturale. - l’attenzione oculare; - la presenza di stereotipie/comportamenti ripetitivi o dirompenti - la qualità dell’interazione on l’animale. c. Indicatori fisiologici Prima e dopo ciascun incontro di AAA verranno rilevati la frequenza cardiaca e respiratoria e la pressione arteriosa i cui dati saranno riportati in una scheda personale dell’ospite. Strumenti3 La “Scheda identificativa dell’Ospite partecipante”, la “Scheda di osservazione psico-sociocomportamentale” e la “Scheda per la registrazione degli indicatori fisiologici: valori di pressione arteriosa, frequenza cardiaca e respiratoria” sono i tre strumenti che si utilizzeranno e sono qui presentati come allegati. 3 Tratti ed in parte modificati da: Gruppo M.O.R (2010), “Manuale Operativo Regionale” ,Coop. Libraria Editrice Università di Padova”, Padova. 6 La PASSIONE DI ASSISTERE Analisi dei dati raccolti: Per ogni sessione di AAA e per ognuno dei sei partecipanti del Gruppo A, verranno registrati i dati fisiologici, comportamentali e psicologici ed in seguito, al termine del progetto, questi dati saranno confrontati, attraverso un’analisi statistica longitudinale, per osservare se, nella interazione con i cani, l’ospite mette in atto comportamenti particolari o dimostra un umore differente e se vi è un effetto della AAA sulla frequenza cardiaca, respiratoria e sulla pressione arteriosa degli ospiti. Conclusione I risultati del progetto verranno analizzati e discussi dalla equipe multidisciplinare e condivisi con i familiari degli utenti. Dal risultato del progetto si potrà pensare di intraprendere ed investire ulteriormente su questa metodica ludica e di assistenza agli ospiti meno autosufficienti residenti nella RSA San Camillo. Besana in Brianza, 30.05.2012 Direttrice Sanitaria Dott.ssa Monica Bandini La psicologa Dott.ssa Alessandra Ciliberti 7 La PASSIONE DI ASSISTERE BIBILIOGRAFIA - Arkow P., 1985, “The humane society and the human companion animal bond” Veterinary Clinics of North America Practice, Vol. 15, pp. 455-467. - Adams, D. (1997). Animal-assisted enhancement of speech therapy: A case study. Anthrozoos, 10, (1), 53-56. - Banks, M., Banks W. (2002). The effect of animals-assisted therapy on loneliness in an elderly population in long-term care facilities. Journal of Gerontology, 57, (7), 428-432. - Busatti S.,1996, “Pet Therapy: programmi terapeutici con l’ausilio degli animali domestici” H. D. Giornale Italiano di Psicologia e Pedagogia dell’ Handicap e della Disabilità nell’ apprendimento. - Bustad L. K.,1980, “The contribution of companion animal to human well being” in Animal, Aging and the Aged, Minneapolis University of Minnesota Press, pp. 116-166. - Colombo, G., Dello Buono, M., Smania, K., Raviola, De Leo, D. (2006). Pet therapy and institutionalized elderly: a study on 144 cognitively unimpaired subjects. Archives of Gerontology and Geriatrics, 42, (2), 207-16. Corson S.,1978, “Pets as Mediators of Therapy” Current Psychiatric Therapies, Vol. 18, pp. 195- 205. - Delta Society,1996, “Standards of practice for animal assisted activities and animal assisted therapy” Renton, WA, U.S.A. - Franceschi, N., Verga, M., Galimberti, M., Bigatello, G. (2005). Attività assistite dagli animali e malati di Alzheimer.Aspetti teorici e risultati pratico-applicativi. Summa, 8, 17-22. - Fried K. 1996, “Pet facilitaded therapy as adjunctive care for home hospice patients: A human service program design to promote quality of life” The Science and Engineering, Rutgers the State New Jersey, G.s.a.p.p.,57. - Friedmann E., Katcher A.H., Lynch J.J., et al.(1980), Animal companions and one-year survival of patients after discharge from a coronary care unit. Public Health Report;95(4):307-312. - Friedmann E.,1983, “Interaction and blood pressure: influence of animal companions” J. Nerv. Ment. Disease, n o171, pp. 461-465. - Gruppo M.O.R (2010), “Manuale Operativo Regionale” ,Coop. Libraria Editrice Università di Padova”, Padova. - Haughie, Elaine; Milne, Derek; Elliott, Valerie: " An evaluation of companion pets with elderly psychiatric patients." Behavioural Psychotherapy. 1992 Vol 20(4) 367-372 - Hoffman, Rosemary G. :"Companion animals: A therapeutic measure for elderly patients.". Journal of Gerontological Social Work. 1991 Vol 18(1-2) 195-205. - Laun L. (2003). Benefits of pet therapy in dementia. Home Health Nurse, 21, (1), 49-52. - Levinson B. M.,1962, “The dog as a co- therapist” Mental Hygiene,pp. 59-65. 8 La PASSIONE DI ASSISTERE - Pepper D. T.,2000 “Effects of brief to a pet therapy dog on affective states of hiv- positive men (immune deficiency)” The Science and Engineering,no 61,San Diego. - Savishinsky: "Intimacy, domesticity and pet therapy with the elderly: Expectation and experience among nursing home volunteers." Social Science & Medicine. 1992 Jun Vol 34(12) 1325-1334. - Siegel, Judith M.: "Companion animals: In sickness and in health. "Journal of Social Issues. 1993 Spr Vol 49(1) 157-167 - Stewart A., Harris J.,1992 “The importance of pets and prevention of zoonotic disease in immunocompromised individuals” Atti della 6th Conferenza Internazionale “Animal et us” Montreal. - Zisselman, Marc H.; Rovner, Barry W.; Shmuely, Yochi; Ferrie, Patricia: "A pet therapy intervention with geriatric psychiatry inpatients." American Journal of Occupational Therapy. 1996 Jan Vol 50(1) 47-51 9 La PASSIONE DI ASSISTERE ALLEGATI Allegato n. 1 Scheda identificativa del paziente Allegato n. 2 Scheda di osservazione psico-socio-comportamentale. Allegato n. 3 Scheda per la registrazione degli indicatori fisiologici: valori di pressione arteriosa, frequenza cardiaca e respiratoria. 10 La PASSIONE DI ASSISTERE Allegato 1 Scheda identificativa del paziente UTENTE_____________________________________________________________________ CAPACITA’ MOTORIE___________________________________________________________ Valutazione test MMSE_______________________________________________________________________ NPI_________________________________________________________________________ CAPACITA’ ATTUALI LINGUAGGIO_________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ATTENZIONE_________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ MEMORIA____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ PRASSIE____________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ DISTURBI COMPORTAMENTALI _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Obiettivo_________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Risultato_________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ 11 La PASSIONE DI ASSISTERE Allegato n. 2 Scheda di osservazione psico-socio-comportamentale Data____________________ Nome e Cognome________________________________________ Area 1: Motivazione e realizzazione Partecipazione spontanea incontri SI NO Impegno/interesse mai raramente talvolta spesso sempre Attenzione mai raramente talvolta spesso sempre Partecipazione attività (esecuzione dei compiti) mai raramente talvolta spesso sempre Area 2: Relazione Collaborazione mai raramente talvolta spesso sempre Considerazione idee altrui mai raramente talvolta spesso sempre Ascolto conduttore mai raramente talvolta spesso sempre Atteggiamento cordiale mai raramente talvolta spesso sempre Area 3: Stato Psicologico Rilassamento/benessere a contatto con l’animale mai raramente talvolta spesso sempre Presenza di sorriso mai raramente talvolta spesso sempre Presenza di pianto mai raramente talvolta spesso sempre Stato emotivo coerente con la situazione mai raramente talvolta spesso sempre 12 La PASSIONE DI ASSISTERE Allegato n. 3 Scheda per la registrazione degli indicatori fisiologici: valori di pressione arteriosa, frequenza cardiaca e respiratoria. Nome Ospite 1 Data ___________ _____________ Nome Ospite 2 Data ___________ _____________ Nome Ospite 3 Data ___________ _____________ Nome Ospite 4 Data ___________ _____________ Nome Ospite 5 Data ___________ _____________ Nome Ospite 6 Data ___________ _____________ Pressione arteriosa Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria Pre __________ Pre________ Pre____________ Post_________ Post_______ Post___________ Pressione arteriosa Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria Pre __________ Pre________ Pre____________ Post_________ Post_______ Post___________ Pressione arteriosa Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria Pre __________ Pre________ Pre____________ Post_________ Post_______ Post___________ Pressione arteriosa Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria Pre __________ Pre________ Pre____________ Post_________ Post_______ Post___________ Pressione arteriosa Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria Pre __________ Pre________ Pre____________ Post_________ Post_______ Post___________ Pressione arteriosa Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria Pre __________ Pre________ Pre____________ Post_________ Post_______ Post___________ 13