Scheda film - Cineteatro Baretti

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Scheda film - Cineteatro Baretti
PORTOFRANCO
IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI
PORTOFRANCO
IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI
13 dicembre 2011
Calendario OƩobre - Dicembre 2011
11-10-2011
14 KILÓMETROS di Gerardo Olivares
18-10-2011
LA NUOVA BABILONIA di Grigorij Kozincev e Leonid Trauberg
Film muto con cartelli in russo e traduzione simultanea
25-10-2011
CELLA 211 di Daniel Monzón
08-11-2011
OFFSIDE di Jafar Panahi
15-11-2011
GHETTOKIDS di Chris an Wagner
Versione originale in tedesco con soƩoƟtoli in italiano
22-11-2011
NÓI ALBINÓI di Dagur Kári
29-11-2011
40% LE MANI LIBERE DEL DESTINO di Riccardo Iacopino
E’ prevista la presenza in sala del regista e di alcuni aƩori
BIUTIFUL di Alejandro Gonzales Inarritu
13-12-2011
MARPICCOLO di Alessandro Di Robilant
20-12-2011
JOYEUX NÖEL di Chris an Carion
cineBaretti
MARPICCOLO
17 e 18 dicembre 2011
Consegnando questo depliant alla cassa avrai diri o a due ingressi ridoƫ
per il film programmato il 17 e 18 novembre 2011, in qualsiasi orario:
SCIALLA! di Francesco Bruni
[Italia, 95’, 2011]
Sabato 17/12: ore 20.30
Domenica 18/12: ore 18.00 e 20.30
Con il contributo di:
PORTOFRANCO è realizzato:
Unicredit Group - Cineforum Circolo Torino
In collaborazione con: Goethe Institut di Torino - Associazione culturale Russkij Mir
Wic.it - Web Image Communications - Libreria Trebisonda
Portofranco rispetta l'ambiente e sceglie la carta riciclata
06-12-2011
di Alessandro Di Robilant
Con:
Giulio Beranek, Anna Ferruzzo, Selenia Orzella,
Maria Pia Autorino, Valen na Carnelu ,
Giorgio Colangeli, Nicola Rignanese, Michele Riondino
Durata:
Genere:
Nazionalità:
93 minu
dramma co
Italia, 2009
Sceneggiatura:
Fotografia:
Musiche:
Andrea Co , Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli
David Sco
Mokadelic
Seguici su
Via Baretti 4 - 10125 Torino - Tel./Fax 011 655187
www.cineteatrobaretti.it - [email protected]
La speranza è l’ulƟma a morire
Tiziano si sente chiuso in gabbia.
Prigioniero di uno stupido banco, in
una stupida scuola. Di un padre
violento e di una vita sbagliata,
perché dentro di lui c’è rabbia, ma
a volte anche gioia. E la voglia di
cambiare un desƟno già scriƩo.
Di Gomorra non c’è una sola in questo
benede o assurdo belpaese.
Di quartieri difficili e periferie
desolate dove la scuola dell’obbligo
è pratica facoltativa e i modelli
culturali si collocano a metà tra vita
di strada e televisione commerciale,
ce ne sono tan giù al sud. Cambiano i
dettagli di un paesaggio tutto
sommato simile o l’accento di un
diale o duro che spesso sputa parole
amare, ma la sostanza rimane la
stessa, a Napoli come a Taranto.
Nel quar ere di Paolo VI, nella zona
sud di Taranto, vive Tiziano, sveglio
ma capoccione ragazzo di strada
che troppo spesso preferisce sbrigare
i lavore per il boss locale piu osto
che andare a scuola come fanno
abitualmente i suoi coetanei.
A casa non sempre riesce a trovare
Franco, suo padre, troppo indaffarato
a sperperare il corrispe vo della
sua cassa integrazione in videopoker-mangiasoldi, mentre Maria,
sua madre, cerca di tenere a bada
ciò che resta della famiglia e cioè la
piccola Lucia, tra i problemi dentro
casa e la contestazione fuori a causa
dell’ul mo ripe tore telefonico
foriero di altri possibili tumori in
ci à, come se l’impianto industriale
dell’ILVA non fosse già abbastanza.
Tiziano dietro quell’aspe o da
burbero si dimostra anche capace
di amare: ha una ragazza, Stella,
che tra mille difficoltà cerca di
volergli bene, con sincerità, ma stare
dietro a Tiziano non è cosa facile.
A orno a lui poi ci sono la professoressa d’italiano Costa e l’educatore
di origini romane De Nicola che in
qualche modo cercano di dargli una
spinta per rime erlo in carreggiata, ma
la sua strada, come quelle di Paolo
VI, è molto dissestata e prendere
una buca, a volte una voragine, è
troppo facile.
Marpiccolo, tratto dal libro di
Andrea Co dal tolo “Stupido” e
presentato in concorso al Festival
Internazionale del film di Roma
2009 nella sezione “Alice nella ci à”
si serve della realtà amara delle
periferie di Taranto per ricostruire
una vicenda tanto individuale quanto
collettiva, la repressione di un
ragazzo di strada che è la voce
sopra le righe delle difficoltà di un
quar ere, di una borgata dimen cata
dallo stato e dalle forze poli che.
Il regista Alessandro di Robilant, lo
stesso del fortunato “Il giudice
ragazzino”, sceglie di affidare questa
storia a un cast formato in parte da
a ori non professionis , a par re
dallo stesso protagonista Giulio
Beranek, esordiente con un passato
da calciatore professionista in Grecia
e trapezista circense qui in Italia
che vive a Taranto da anni.
Della stessa ci à sono anche mol
degli altri interpre che si muovono sul
set naturale che conoscono bene e
che diventa personaggio anch’esso,
un “mare piccolo” e un po’ inquinato
che si apre lasciandosi alle spalle
le costruzioni di periferia, le strade
impervie e i piccoli ambienti
malavitosi da dove Tiziano vorrebbe
scappare, ma che poi lo risucchiano
senza lasciargli aria.
Ul mo appuntamento
prima delle fes vità
natalizie:
20 dicembre 2011
JOYEUX NÖEL
Una verità dimenƟcata
dalla storia
di ChrisƟan Carion
[ Francia, Belgio, Germania,
Gran Bretagna • 2005 • 115 ’ ]