Etichetta del 14/09/2016 - Prodotti fitosanitari
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Etichetta del 14/09/2016 - Prodotti fitosanitari
P RO -F UME ™ INSETTICIDA FUMIGANTE per il controllo dei principali insetti delle derrate alimentari immagazzinate da utilizzarsi: - in impianti vuoti di stoccaggio dei cereali, in stabilimenti svuotati per la lavorazione dei cereali, in impianti alimentari svuotati (molini, riserie, pastifici, industrie dolciarie, mangimifici in genere) - per il trattamento di frutta a guscio, in celle di fumigazione, temporanee o permanenti, o in container marittimo-terrestri Composizione di PRO-FUME Difluoruro di solforile ….. 99,8% PERICOLO INDICAZIONI DI PERICOLO Contiene gas sotto pressione: può esplodere se riscaldato. Letale se inalato. Provoca danni ai reni per inalazione. Può provocare danni al sistema nervoso, al sistema respiratorio e ai reni in caso di esposizione prolungata o ripetuta per inalazione. Molto tossico per gli organismi acquatici. Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire le istruzioni per l'uso. INDICAZIONI PRECAUZIONALI Non respirare i gas. In caso di ventilazione insufficiente utilizzare un apparecchio respiratorio. In caso di esposizione o di possibile esposizione: contattare un Centro Antiveleni o un medico. In caso di malessere, consultare un medico. Conservare sotto chiave. Proteggere dai raggi solari. Conservare in luogo ben ventilato. Douglas BLG BVBA 97, 4th Floor, Rue Royale, 1000 Brussels, BELGIEN Stabilimenti di produzione e/o confezionamento autorizzati: Douglas Products and Packaging Company – Pittsburg – California USA (produzione e confezionamento) Taglie autorizzate: 56,7(1) Kg. Registrazione n. 12171 del 21/04/2004 del Ministero della Salute Partita n.: vedere sulla confezione PRESCRIZIONI SUPPLEMENTARI Non contaminare l’acqua con il prodotto o il suo contenitore. Non pulire il materiale d’applicazione in prossimità delle acque di superficie. Evitare la contaminazione attraverso i sistemi di scolo delle acque dalle aziende agricole e dalle strade. TM Marchio della Douglas Products and Packaging Company INFORMAZIONI PER IL MEDICO Non somministrare liquidi o indurre il vomito se il paziente è in stato di incoscienza oppure ha le convulsioni. In tutti i casi di sovraesposizione, con sintomi quali nausea, difficoltà nella respirazione, dolori addominali, lentezza nei movimenti e nella parola o intorpidimento delle estremità, consultare immediatamente un medico e mostrare l’etichetta del prodotto e la scheda di sicurezza. Consultare un Centro Antiveleni. Ingestione di Pro-Fume: Se ingerito ricorrere immediatamente a trattamenti medici. Non indurre il vomito se non specificatamente richiesto dal personale sanitario. Contatto di Pro-Fume in fase liquida con gli occhi: Eventuali danni agli occhi possono essere causati da fenomeni di congelamento. In tal caso lavare immediatamente con acqua per almeno 5 minuti. Rimuovere le lenti a contatto, se presenti, dopo i primi 5 minuti, e continuare a risciacquare per almeno 15 minuti. Consultare personale medico, preferibilmente un oculista. Contatto di Pro-Fume in fase liquida con la pelle: Nel caso in cui scarpe, guanti o abiti posti a contatto con la pelle risultino bagnati di difluoruro di solforile, applicare prontamente acqua sulla parte contaminata prima di rimuovere l’indumento. Una volta che la parte interessata sia scongelata, togliere gli indumenti contaminati che coprono la pelle. Lavare accuratamente la zona contaminata o fare una doccia. Inalazione di Pro-Fume in fase di vapore: Trasportare all'aria aperta. In caso di arresto respiratorio, praticare respirazione artificiale. Nel caso di respirazione bocca a bocca utilizzare protezioni per il soccorritore (maschera di ventilazione, ecc.). In caso di respirazione difficile, far somministrare ossigeno da personale qualificato. Chiamare un medico o trasportare al pronto soccorso. In caso di mancata respirazione e battito del polso, praticare la rianimazione cardiopolmonare (CPR). Usare maschera respiratoria e pallone ambu per evitare rischi di avvelenamento. Per prevenire edema polmonare fare inalare alla persona 5 erogazioni di un aerosol corticosteroide per inalatore (se disponibile), ad esempio beclomethasone o fluticasone, ecc., ogni 10 minuti finchè la persona non venga sottoposta a controllo medico. Avvertenze per il medico: Pro-Fume è un gas privo di indicatori di pericolo per l'olfatto e per gli occhi. La probabilita' di possibili effetti sugli esseri umani si basa in parte su osservazioni fatte su animali da laboratorio. Il contatto con Pro-Fume in fase liquida può causare lesioni da congelamento. In caso di congelamento (occhi, pelle) risciacquare con acqua calda per almeno 15 minuti. Si prevede che le persone esposte al difluoruro di solforile manifestino inizialmente leggeri sintomi di intossicazione, a meno che la concentrazione sia molto alta (più di 400 ppm). Precoci sintomi di esposizione al difluoruro di solforile sono riconoscibili in irritazione delle vie respiratorie e depressione del sistema nervoso centrale. Può seguire eccitazione. Si può notare rallentamento dei movimenti, ridotta soglia di attenzione e lentezza o confusione del linguaggio. E' indispensabile che tali individui restino in assoluto riposo per almeno 24 ore. Si dovrebbero effettuare osservazioni cliniche a livello polmonare, epatico e renale. Esposizioni prolungate possono causare irritazione polmonare, edema polmonare, nausea e dolori addominali. Esposizioni ripetute ad alte concentrazioni possono provocare gravi danni ai polmoni e ai reni. Possono verificarsi convulsioni, seguite da arresto respiratorio come ultima conseguenza. Può essere necessaria respirazione assistita. E' indispensabile mantenere osservazione clinica. Nessun antidoto esistente per la sovra-esposizione al difluoruro di solforile. Somministrare un aerosol corticosteroideo attraverso un inalatore (100-150 erogazioni) come trattamento iniziale per prevenire l’insorgere di edema polmonare. Il primo giorno di trattamento valutare la possibilità di somministrare 250-1000 mg di 1/4 prednisolone IV. Nessun antidoto specifico. Trattamento basato sul giudizio del medico in base ai sintomi del paziente. CONDIZIONI OBBLIGATORIE PER L’UTILIZZO DI PRO-FUME Per uso esclusivo da parte di operatori professionali che siano stati istruiti e addestrati all’impiego di Pro-Fume e che abbiano esperienza delle misure di sicurezza da osservare durante l’applicazione e che comunque siano muniti dell’autorizzazione all’utilizzo di almeno un gas tossico riconosciuto dal R.D. 09.01.1927 n. 147 e successive modifiche, nonché dell’autorizzazione di cui all’art. 25 e 26 del DPR 23.04.2001 n. 290. Durante l’erogazione del fumigante indossare adeguati dispositivi di protezione facciale (maschera facciale o occhiali protettivi). Durante l’erogazione del gas non indossare guanti o stivali di gomma. Gli addetti alla fumigazione devono indossare un autorespiratore a pressione positiva (SCBA) omologato o un’associazione di respiratore ad aria ed autorespiratore omologati UE al momento del rientro nei locali esposti al fumigante per avviare l’aerazione dei locali stessi e comunque in tutti i casi in cui la concentrazione di Pro-Fume non sia nota oppure sia superiore a 3 ppm (12,6 mg/m3), si verifichino essi durante la preparazione delle bombole, l’erogazione del gas, il periodo di esposizione al gas o la fase di bonifica. L’autorespiratore deve essere obbligatoriamente indossato sino a che la concentrazione del fumigante nei locali e negli ambienti sia uguale o inferiore a 3 ppm (12,6 mg/m3). Il fumigatore deve essere presente sul sito di fumigazione per tutta la durata della fase di erogazione del Pro-Fume, per il rientro nelle zone esposte al fumigante al fine di avviare l’aerazione e durante la fase di aerazione e bonifica. AVVERTENZE Pro-Fume è un liquido estremamente pericoloso e un vapore pressurizzato. L’inalazione dei vapori può essere letale. Pro-Fume in fase liquida può causare ustioni da congelamento sulla pelle. Evitare il contatto con gli occhi, la pelle e gli indumenti. Pro-Fume è inodore. L’esposizione a concentrazioni tossiche può avvenire senza alcun sintomo o rilevamento da parte dell’utilizzatore. Non indossare guanti o stivali di gomma durante l’erogazione del gas. Spegnere tutte le fiamme, incluso il semprevivo, durante l’erogazione del gas. Evitare che gli animali stazionino nei locali sottoposti a fumigazione o in fase di aerazione al termine della fumigazione. Restituire le bombole vuote secondo le istruzioni del fornitore. Qualora le concentrazioni di Pro-Fume nelle zone di applicazione e nelle aree di rischio, così come misurate da un dispositivo di rilevamento idoneo quale un analizzatore di gas INTERSCAN® o MIRAN® o SF-ExplorIR®, siano superiori a 3 ppm (12,6 mg/m3), tutte le persone presenti sul posto devono indossare un autorespiratore a pressione positiva (SCBA) omologato oppure un’associazione di respiratore ad aria e autorespiratore SCBA omologati UE. Gli applicatori devono comunque indossare tali dispositivi al momento del rientro nei locali esposti al fumigante per avviare l’aerazione dei locali stessi e in tutti i casi in cui la concentrazione di Pro-Fume non sia nota oppure sia superiore a 3 ppm (12,6 mg/m3), si verifichino essi durante la preparazione delle bombole, l’erogazione del gas, il periodo di esposizione al gas o la fase di bonifica. Prima di essere movimentate, lavorate e immesse sul mercato, le derrate alimentari sottoposte a fumigazione devono essere aerate attivamente fino a quando la concentrazione del gas non sia scesa a livelli non più rilevabili. La farina, la semola e tutte le derrate alimentari per le quali l’impiego di ProFume non sia autorizzato devono essere rimosse dal luogo di fumigazione prima del trattamento o, in alterativa, opportunamente protette per evitare l’esposizione al fumigante. Qualora accidentalmente esposte al Pro-Fume, non devono essere destinate al consumo umano e animale. Fitotossicità: il fumigante è fitotossico per tutte le piante. Intervallo di sicurezza: non applicabile in quanto trattamenti in post-raccolta. PRIMA DELL’USO, LEGGERE ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI E LE AVVERTENZE RIPORTATE IN ETICHETTA. Prima dell’applicazione, consultare e avvalersi dell’apposito programma computerizzato (software Fumiguide®) messo a punto da Dow AgroSciences per la determinazione del dosaggio d’impiego. USI AUTORIZZATI E MODALITA D’IMPIEGO CARATTERISTICHE GENERALI Pro-Fume è indicato per il controllo degli insetti infestanti le derrate alimentari immagazzinate quali Tignola fasciata delle derrate (Plodia interpunctella), Tignola grigia della farina (Ephestia kuehniella), Tignola del cacao e dei fichi secchi (Ephestia cautella), Tribolio confuso o della farina di riso (Tribolium confusum), Tribolio delle farine (Tribolium castaneum), Trogoderma variabile del grano (Trogoderma variabile), Silvano (Oryzaephilus surinamensis), Silvano dei mercati (Oryzaephilus mercator), Calandra o punteruolo del riso (Sitophilus oryzae), Calandra o punteruolo del grano (Sitophilus granarius), Cappuccino dei cereali (Rhyzopertha dominica), Anobio o tarlo del pane (Stegobium paniceum), Anobio o tarlo del tabacco (Lasioderma serricorne), Dermeste maculato (Dermestes maculatus), Criptoleste (Crypotolestes ferrugineus), Tarlo dell’avena (Ahasverus advena). L’impiego di Pro-Fume garantisce un elevato livello di controllo di tutti gli stadi vitali degli insetti bersaglio. Per raggiungere tale risultato è fondamentale seguire tutte le pratiche necessarie all’ottenimento di una fumigazione di precisione, quali effettuare accurate operazioni di sigillatura per garantire la ritenzione ed il confinamento del fumigante e scegliere temperature e tempi di esposizione adeguati. Nel caso di basse temperature, il livello di controllo verso specie e stadi vitali meno sensibili al fumigante potrebbe non essere totale. Per garantire il livello massimo di controllo degli insetti bersaglio si raccomanda di attuare le tecniche della fumigazione di precisione assicurando ottime ritenzione e distribuzione del gas, adeguati tempi di esposizione ed idonee temperature di fumigazione. MODALITA’ D’IMPIEGO DOSAGGIO E TEMPI DI ESPOSIZIONE Il dosaggio è definito come prodotto C x T (pCT), ossia come la concentrazione di Pro-Fume per il tempo di esposizione. Il dosaggio massimo da utilizzare è pari a pCT 1500 g h/m3, con una concentrazione massima di 128 g/m3. Per calcolare l’opportuno dosaggio e la quantità necessaria di Pro-Fume da impiegare nella fumigazione si raccomanda di consultare lo specifico programma informatico per Personal Computer fornito da DowAgroSciences (software Fumiguide®) in cui inserire i seguenti parametri: TM Marchio della Douglas Products and Packaging Company l’obiettivo della fumigazione (struttura svuotata o merci) il volume dello spazio da sottoporre a fumigazione la specie bersaglio gli stadi vitali della specie bersaglio che si vogliono controllare la temperatura di fumigazione il tempo di esposizione prescelto la stima della perdita di fumigante - indice della tenuta della struttura da fumigare - misurata come Tempo di Dimezzamento, ossia il tempo necessario affinché il 50% del fumigante inizialmente introdotto si disperda attraverso la struttura. Pro-Fume Fumiguide® calcolerà automaticamente la quantità di Pro-Fume che dovrà essere inizialmente erogata. CAMPI D’IMPIEGO Da applicarsi per la fumigazione di stabilimenti vuoti di stoccaggio e lavorazione dei cereali ed alimentari in genere (quali molini, riserie, mangimifici, pastifici, industrie dolciarie) e per il trattamento di frutta a guscio. Fumigazioni strutturali Impianti vuoti di stoccaggio dei cereali, stabilimenti svuotati per la lavorazione dei cereali ed alimentari in genere (quali molini, riserie, pastifici, industrie dolciarie, mangimifici): - pCT massimo: 1500 g h/m3 - concentrazione massima:128 g/m3 Fumigazioni in celle di fumigazione temporanee (bolle) o permanenti (camere a pressione atmosferica o camere sottovuoto) o in container marittimo-terrestri Frutta a guscio (nocciole, pinoli, noci del brasile, anacardi, noci del Queensland, pistacchi, mandorle, noci di Pecan): - pCT massimo: 1500 g h/m3 - concentrazione massima: 128 g/m3 - in caso di fumigazioni ripetute, non superare il pCT complessivo di 4500 g h/m3 Frutta a guscio (noci): - pCT massimo: 1500 g h/m3 - concentrazione massima: 128 g/m3 - in caso di fumigazioni ripetute, non superare il pCT complessivo di 1500 g h/m3 Nel caso di fumigazione sottovuoto, i dosaggi di fumigante necessari sono inferiori a quelli richiesti a normale pressione atmosferica. Non superare il pCT complessivo di 200 g h/m3 GESTIONE DELLA RESISTENZA Per prevenire l’eventuale sviluppo di fenomeni di resistenza delle popolazioni di organismi bersaglio all’azione di Pro-Fume si consiglia di attenersi ai dosaggi riportati in etichetta e di seguire le indicazioni fornite dallo specifico software Pro-Fume Fumiguide® per il controllo degli insetti infestanti le derrate alimentari e far riferimento ai dettami dei paesi importatori per il controllo degli organismi nocivi da quarantena. L’applicazione di Pro-Fume va intesa come parte del piano generale di gestione dell’artropodofauna infestante comprendente anche altre importanti pratiche quali l’efficace pulizia degli ambienti e la prevenzione delle reinfestazioni dovute all’arrivo di nuovi infestanti dall’esterno. Si raccomanda di attuare regolari operazioni di 2/4 monitoraggio degli insetti bersaglio per poter definire al meglio tempi e modi per la fumigazione. 1. PREPARAZIONE DELLA FUMIGAZIONE Pulizia pre-fumigazione nel caso di fumigazione strutturale Le fumigazioni strutturali devono essere precedute da un’adeguata procedura di pulizia pre-fumigazione e dalla rimozione delle derrate alimentari per le quali l’impiego di Pro-Fume non sia autorizzato. I macchinari, le condutture di collegamento e le aree adibite allo stoccaggio di farina, semola, prodotti di lavorazione e alimentari in genere per i quali l’impiego di Pro-Fume non sia autorizzato devono essere svuotati o, in alternativa, opportunamente sigillati. I sacchi di farina/semola/prodotti di lavorazione ed alimentari in genere devono essere rimossi o adeguatamente protetti con materiali in grado di impedire la penetrazione del fumigante. Nel caso specifico dei mulini, dopo aver fermato il ciclo di lavorazione, mantenere in funzione “a vuoto” i macchinari per un ulteriore periodo di circa 30 minuti al fine di permettere la fuoriuscita della farina accumulatasi al loro interno. Predisposizione del sito nel caso di fumigazione strutturale Sigillare la struttura da fumigare per ridurre al minimo le fughe di Pro-Fume e garantire quindi la ritenzione del gas. Allontanare persone, animali domestici e piante coltivate dalla struttura da sottoporre a fumigazione e da tutte le aree di rischio e vietare l’accesso finchè la struttura sottoposta a fumigazione e le aree di rischio non siano state dichiarate agibili, cioè quando il livello di ProFume non sia uguale o inferiore a 3 ppm (12,6 mg/m3). Ogni dispositivo, merce o prodotto alimentare da non sottoporre all’azione di Pro-Fume deve essere rimosso o adeguatamente protetto con materiali in grado di impedire la penetrazione del fumigante. Spegnere tutte le fiamme, incluso il semprevivo, per evitare l’eventuale scomposizione chimica di Pro-Fume. Spegnere o scollegare tutte le resistenze elettriche ad incandescenza che potrebbero venire direttamente esposte all’aria carica di fumigante. In presenza di fiamme accese o con temperature superficiali uguali o superiori a 400oC Pro-Fume reagisce con l’umidità dell’aria dando origine a prodotti di degradazione che possono consistere in composti in grado di danneggiare materiali quali metalli, vetro e piastrelle lucide. Il rischio di scomposizione di Pro-Fume in presenza di sistemi di riscaldamento operanti a temperature più basse (inferiori a 400°C) dipende invece dalle specifiche condizioni ambientali (es. temperature, umidità, tempo di esposizione, ecc.) e non può quindi essere previsto con esattezza. Ogni valutazione in merito ad un’eventuale adozione di sistemi di riscaldamento (es. uso di riscaldatori durante la fumigazione con Pro-Fume) è diretta responsabilità del fumigatore. Lasciare aperte le porte interne e tutte le possibili aperture, incluse quelle dei macchinari. Laddove possibile, utilizzare ventilatori elettrici per facilitare la rapida distribuzione del gas negli ambienti sottoposti a fumigazione. Fumigazione strutturale con telone di copertura: Aprire le finestre funzionanti. Per la copertura utilizzare un materiale altamente resistente come nylon rivestito di vinile o fogli di polietilene aventi uno spessore di almeno 46 mil (160-240 micron). Sigillare tutte le giunzioni. Sigillare a tenuta tutti i bordi inferiori della copertura utilizzando terra, sabbia o lunghi involucri cilindrici riempiti d’acqua o sabbia. Per ridurre al minimo le fughe di fumigante attraverso il suolo occorre inumidire il terreno, qualora non sufficientemente umido, in modo che funga da barriera per il gas. Fumigazioni strutturale con sigillatura a nastro e colla: Nei siti di fumigazione idonei ad essere sigillati con carta o nastro isolante occorre sigillare opportunamente porte, finestre, sfiati e tutte le potenziali aperture. Si raccomanda l’utilizzo di fogli di polietilene di almeno 4-6 mil (160-240 micron) di spessore in caso di ampie aperture attraverso le quali sia prevedibile una consistente fuga di gas (es. porte o finestre intere ed aperte). Predisposizione di celle di fumigazione temporanee o permanenti o di container marittimo-terrestri Il personale non addetto alla fumigazione deve essere allontanato dall’area di fumigazione fino al termine del trattamento e delle successive operazioni di bonifica. In caso di collocazione della cella di fumigazione al chiuso, effettuare un monitoraggio delle concentrazioni di Pro-Fume negli ambienti prospicienti qualora all’interno della struttura, nelle aree limitrofe, siano presenti operatori privi di autorespiratore a pressione positiva (SCBA). Per verificare l’effettiva capacità di confinamento del gas da parte della cella o del container, si consiglia di effettuare un test preliminare di tenuta servendosi di un apposito dispositivo di rilevamento (quale può essere SFExplorIR®, INTERSCAN® o MIRAN®) al fine di ricercare eventuali perdite di Pro-Fume. In alternativa, un test di pressione può essere utile per verificare la qualità di tenuta della camera. Il riempimento della cella o del container con le derrate/merci da sottoporre a fumigazione va realizzato in modo tale da garantire un’adeguata circolazione d’aria per permettere un’efficace distribuzione del fumigante. Fumigazione in celle permanenti: Prima di procedere, accertarsi che la camera di fumigazione utilizzata sia a tenuta di gas e sia caratterizzata da un’adeguata circolazione d’aria. Fumigazione in celle temporanee: Per realizzare la bolla di fumigazione si raccomanda l’impiego di idoneo materiale in grado di confinare Pro-Fume, quale teloni di polietilene con spessore di almeno 160-240 micron. La bolla deve poggiare su una base a tenuta di fumigante (come ad esempio un telone antistrappo, asfalto o cemento) e deve comprendere al suo interno uno spazio per l’espansione del gas sopra e intorno al materiale da sottoporre a fumigazione che misuri rispettivamente 0,5 metri di altezza minima e 0,3 metri di larghezza minima per assicurare un’efficace distribuzione del fumigante. Sigillare i bordi inferiori del telone in modo che risultino a tenuta di gas ed eventualmente rafforzarli utilizzando involucri cilindrici riempiti d’acqua o sabbia. Fumigazione nei container marittimo-terrestri: Operare in una zona protetta appositamente deputata a questo scopo. L’integrità strutturale dei container deve essere verificata prima della fumigazione. AREE DI RISCHIO Per area di rischio si intende qualsiasi area o costruzione (casa/piano, fabbrica, magazzino o qualsiasi altro edificio) che sia collegata alla struttura, alla cella o al container da sottoporre a fumigazione in qualsiasi modo (incluso canalizzazioni sotterranee o aeree, tubature condivise, dreni, condutture o canali fognari), ossia mediante elementi che possano consentire il passaggio del fumigante. L’area di rischio deve essere individuata ed interamente evacuata per tutta la durata del processo di fumigazione e di successiva aerazione e bonifica, e non deve essere rioccupata fino a quando non ci sia certezza che la concentrazione del fumigante nei locali sia uguale o inferiore a 3 ppm (12,6 mg/m3). In qualsiasi area a rischio occorre monitorare i livelli di concentrazione di ProFume durante la fumigazione e la successiva fase di aerazione. Procedure di Sicurezza TM Marchio della Douglas Products and Packaging Company Tutte le via di accesso alla struttura, alla cella o al container da sottoporre a fumigazione ed alle aree di rischio devono essere chiuse mediante adeguati sistemi di bloccaggio quali lucchetti e catene o altri idonei dispositivi. Procedure e segnali di avvertimento per le aree sottoposte a fumigazione e per le aree di rischio L’addetto alla fumigazione deve apporre su tutti i punti d’accesso e, laddove praticabile, su tutti i lati tanto della struttura/cella/container/area da fumigare quanto delle areee di rischio appositi segnali di pericolo che riportino i seguenti avvertimenti: Il segnale “PERICOLO: GAS TOSSICO” e il simbolo del TESCHIO; La dicitura “Area in fase di fumigazione. VIETATO ENTRARE”. Il segnale potrà essere rimosso solo dal fumigatore ed esclusivamente ad aerazione conclusa, ossia quando la concentrazione di Pro-Fume nelle zone trattate e in tutte le aree di rischio sia uguale o inferiore a 3 ppm (12,6 mg/m3). Il nome del fumigante utilizzato; Il nome, l’indirizzo, i recapiti telefonici e fax della ditta che effettua la fumigazione (numero da contattare in caso di emergenza e numero di cellulare dell’operatore responsabile della fumigazione); La data della fumigazione. I segnali di pericolo devono rimanere esposti per tutta la durata della fumigazione e della successiva fase di aerazione e possono essere rimossi solo dal fumigatore ed esclusivamente quando la concentrazione di Pro-Fume nelle zone trattate e nelle aree di rischio sia uguale o inferiore a 3 ppm (12,6 mg/m3). 2. EROGAZIONE DI PRO-FUME Durante l’erogazione di Pro-Fume occorre attenersi alle seguenti indicazioni. Per il collegamento delle bombole e l’erogazione del gas occorre utilizzare idonei tubi a tenuta con pressione di scoppio di almeno 3450 kPa (35 bar). Non applicare Pro-Fume in maniera diretta su nessuna superficie per non incorrere nel rischio di potenziali danni. Nel caso di fumigazioni strutturali: I punti di fuoriuscita del fumigante vanno scelti in corrispondenza di ampi spazi liberi e in modo da non puntare direttamente sui macchinari al fine di evitare il contatto con Pro-Fume allo stato liquido; Per garantire un’efficace distribuzione del fumigante occorre dirigere la fuoriuscita di Pro-Fume in corrispondenza dello spostamento d’aria generato da un ventilatore; Evitare il rischio di nebulizzazione nell’area di fumigazione utilizzando ventilatori di sufficiente capacità (per nebulizzazione nell’ambiente di fumigazione si intende il fenomeno di condensazione dell’umidità in seguito ad un notevole e repentino calo della temperatura dell’aria); Per proteggere il pavimento della struttura sottoposta a fumigazione si raccomanda di porre dei fogli di polietilene a terra in corrispondenza dei punti di fuoriuscita del fumigante. Nel caso di fumigazioni in cella o in container marittimo-terrestre: Laddove possibile, la bombola di Pro-Fume da erogare deve essere posizionata all’aperto. Qualora la cella di fumigazione si trovi all’interno di una struttura e la bombola non possa essere mantenuta all’aperto, monitorare la concentrazione di Pro-Fume nell’area interessata servendosi di un dispositivo di rilevamento idoneo quale un analizzatore di gas INTERSCAN® o MIRAN® o SF-ExplorIR®; Se possibile, predisporre più punti di rilascio del gas all’interno della cella o del container; 3/4 In assenza di un ampio spazio libero all’interno delle cella o del container, si consiglia di ridurre il flusso di erogazione del fumigante a 0,5-2,0 kg/min per scongiurare il repentino raffreddamento dell’aria ed evitare quindi il rischio di eccessiva nebulizzazione in prossimità dei punti di fuoriuscita del gas; Evitare il contatto diretto tra Pro-Fume allo stato liquido e le merci/derrate; Al fine di assicurare un’efficace distribuzione del fumigante, posizionare all’interno della cella o del container un piccolo ventilatore per il ricircolo dell’aria. In assenza di quest’ultimo, il raggiungimento del punto di equilibrio della concentrazione del gas potrebbe essere ritardato oppure non realizzarsi. Di conseguenza potrebbero verificarsi il mancato controllo degli insetti bersaglio e un rallentamento delle procedure di aerazione in virtù della ridotta ventilazione. Pro-Fume è confezionato come liquido pressurizzato e necessita quindi di energia termica durante la sua erogazione per passare dalla fase liquida a quella gassosa. La fonte di calore richiesto può essere rappresentata semplicemente dall’aria ambiente oppure da sistemi meccanici di scambio termico. 3. RILEVAMENTO MONITORAGGIO DEL FUMIGANTE E DISPOSITIVI DI Operazioni di monitoraggio del dosaggio durante la fumigazione Per garantire la precisione del dosaggio ed il raggiungimento del pCT target si raccomanda di monitorare la concentrazione di Pro-Fume all’interno della struttura, della cella o del container sottoposti a fumigazione. Si consiglia quindi di utilizzare un adeguato dispositivo di monitoraggio (quale FUMISCOPE®) per misurare e registrare le concentrazioni raggiunte. Nel caso di fumigazione in cella o container, si consiglia di predisporre linee di monitoraggio in grado di raggiungere punti all’interno della camera che siano posti a diverse altezze e profondità. Calcolare l’effettivo Tempo di Dimezzamento del fumigante nella struttura, nella cella o nel container sottoposti a fumigazione inserendo nel software Pro-Fume Fumiguide® i dati relativi alle concentrazioni raggiunte. Pro-Fume Fumiguide® calcolerà quindi l’eventuale quantità di Pro-Fume da aggiungere e/o il tempo di esposizione supplementare necessario al raggiungimento del dosaggio prefissato. Su necessità, l’eventuale integrazione può essere realizzata o aggiungendo la calcolata quantità di fumigante oppure prolungando la durata dell’esposizione. Nel caso specifico della fumigazione in cella sottovuoto, non è possibile servirsi del Fumiscope® e del software Fumiguide®. Se la camera è a chiusura ermetica e non si verificano quindi fughe di Pro-Fume, la definizione del dosaggio può essere effettuata come prodotto C x T (pCT), ossia come la concentrazione di Pro-Fume per il tempo di esposizione pianificato. Rilevamento di eventuali fughe di gas Per verificare che la concentrazione di Pro-Fume sia uguale o inferiore a 3 ppm (12,6 mg/m3) occorre utilizzare solo ed esclusivamente apparecchi di rilevamento di sufficiente sensibilità (quale può essere un analizzatore di gas INTERSCAN® o MIRAN® o SF-ExplorIR®). Tutti i dispositivi di rilevamento devono essere regolarmente calibrati secondo le istruzioni del fabbricante. In caso di consistenti perdite dovute a scarsa tenuta o danneggiamento delle sigillature, occorre evacuare l’area e quindi effettuare le necessarie azioni correttive indossando obbligatoriamente un autorespiratore a pressione positiva (SCBA) omologato. 4. AERAZIONE E BONIFICA Aerare gli ambienti, le celle e i container sottoposti a fumigazione utilizzando metodi di ventilazione attiva o passiva. Nel caso della fumigazione strutturale, avviare l’aerazione in corrispondenza dei punti praticabili più elevati della struttura. Per garantire che operatori ed astanti non siano esposti a concentrazioni di ProFume superiori a 3 ppm (12,6 mg/m3) occorre controllare il processo di ventilazione e monitorare le concentrazioni di Pro-Fume in prossimità della zona o della struttura fumigata e in tutte le aree di rischio. Prima di ritirare le bombole svuotate dalla struttura sottoposta a fumigazione l’utilizzatore deve assicurarsi di aver richiuso la valvola, avvitato il tappo di sicurezza sulla bocchetta di uscita della valvola e ricollocato il cappellotto protettivo. Usare per i contenitori vuoti le stesse precauzioni relative alla custodia di quelli pieni. Accesso alle zone fumigate E’ vietato l’accesso nelle aree sottoposte a fumigazione e in tutte le aree di rischio finché la concentrazione di Pro-Fume non sia pari o inferiore a 3 ppm (12,6 mg/m3), se non indossando un autorespiratore a pressione positiva (SCBA) omologato oppure un’associazione di respiratore ad aria e autorespiratore SCBA omologati UE. Per verificare che la concentrazione di Pro-Fume sia uguale o inferiore a 3 ppm (12,6 mg/m3) è necessario l’impiego di un apposito dispositivo di rilevamento omologato. Qualora la concentrazione di Pro-Fume sia superiore a 3 ppm (12,6 mg/m3) occorre che le persone presenti nelle zone sottoposte a fumigazione e nelle aree di rischio indossino un autorespiratore a pressione positiva (SCBA) omologato oppure un’associazione di respiratore ad aria e autorespiratore SCBA omologati UE. Nel caso specifico delle celle di fumigazione sottovuoto, al termine del periodo di esposizione occorre riportare la camera alla condizione di normale pressione atmosferica immettendovi aria dall’esterno. Bonificare quindi la camera dalla miscela di aria e Pro-Fume effettuando almeno due “lavaggi“ prima di procedere alle operazioni di rilevamento della concentrazione del gas, avendo cura di non esporre operatori e astanti a livelli di Pro-Fume derivanti dall’aria esausta superiori a 3 ppm (12,6 mg/m3). I segnali di pericolo devono rimanere esposti finché tutte le zone sottoposte a fumigazione e le aree di rischio non siano dichiarate idonee all’accesso. Procedure da seguire in caso di fuoriuscita accidentale di Pro-Fume dalle bombole In caso di rilevamento di fughe di gas occorre evacuare immediatamente la zona interessata. Quindi utilizzare un autorespiratore SCBA omologato per ritornare sul posto e risolvere il problema. Le bombole di Pro-Fume danneggiate o soggette a fughe di gas devono essere trasferite all’aria aperta o in un luogo isolato, attenendosi scrupolosamente alle istruzioni di sicurezza. Lavorare, se possibile, sopravento. Interdire l’accesso alla zona a persone prive di dispositivo di protezione SCBA finché la concentrazione di Pro-Fume rilevata non sia uguale o inferiore a 3 ppm (12,6 mg/m3), così come misurato da un apposito dispositivo di rilevamento dotato di analizzatore di gas di sufficiente sensibilità (quale può essere SFExplorIR®, INTERSCAN® o MIRAN®). CORRETTA MANIPOLAZIONE DELLE BOMBOLE Immagazzinaggio Conservare le bombole di Pro-Fume in ambiente con caratteristiche di sicurezza tali da garantire l'idoneo stoccaggio di sostanze tossiche e recipienti mobili a pressione contenenti difluoruro di solforile. Conservare le bombole di Pro-Fume in luogo asciutto, protetto dal sole e dalle interperie, fresco, ben ventilato, chiuso a chiave e in cui sia presente un apposito dispositivo di rilevamento dotato di analizzatore di gas di sufficiente sensibilità (quale può essere SFExplorIR®, INTERSCAN® o MIRAN®). Contrassegnare il locale come zona di immagazzinaggio di sostanze tossiche. Conservare le bombole di Pro-Fume in posizione eretta. Per evitarne il rovesciamento, fissare le bombole saldamente ad un supporto o alla parete. Non sottoporre le bombole di Pro-Fume ad urti meccanici o movimentazioni violente quali caduta, collisione, trascinamento o scivolamento. Per il carico e scarico delle bombole di Pro-Fume si raccomanda di non utilizzare corde, ganci o dispositivi analoghi ma di trasportarle utilizzando un carrello manuale o un carrello elevatore a forche al quale la bombola di ProFume possa essere saldamente fissata. Non trasportare le bombole di Pro-Fume in veicoli chiusi dove bombole e personale possano trovarsi nello stesso abitacolo. Trasportare le bombole di Pro-Fume in condizioni di sicurezza. Non rimuovere il cappellotto protettivo della bombola di Pro-Fume ed il tappo di sicurezza della valvola se non immediatamente prima dell’uso. Il cappellotto protettivo ed il tappo di sicurezza della valvola devono essere reinseriti nella bombola immediatamente dopo l’uso e ivi mantenuti per tutto il periodo di inutilizzo della bombola. TM Marchio della Douglas Products and Packaging Company Non utilizzare le bombole di Pro-Fume per altri scopi. Seguire le istruzioni di Dow AgroSciences per la restituzione delle bombole vuote o parzialmente svuotate. Smaltimento delle bombole e del fumigante in esse contenuto L’utilizzatore deve restituire tempestivamente al fornitore di Pro-Fume tutte le bombole vuote e/o non utilizzate. Attenersi sempre alle istruzioni di cui sopra per la corretta movimentazione delle bombole di Pro-Fume. ATTENZIONE: Da impiegarsi esclusivamente per gli usi e alle condizioni riportate in questa etichetta. Chi impiega il prodotto è responsabile degli eventuali danni derivanti da uso improprio del preparato. Il rispetto di tutte le indicazioni contenute nella presente etichetta é condizione essenziale per assicurare l’efficacia del trattamento e per evitare danni alle piante, alle persone ed agli animali. Non applicare con i mezzi aerei. Per evitare rischi per l’uomo e per l’ambiente seguire le istruzioni per l’uso. Operare in assenza di vento. Da non vendersi sfuso. Smaltire le confezioni secondo le norme vigenti. Il contenitore completamente svuotato non deve essere disperso nell’ambiente. Il contenitore non può essere riutilizzato. Per EMERGENZA contattare: +(39)-0245557031 o 800-789-767 (24H) Per INFORMAZIONI sull’uso dei prodotti,contattare: [email protected] (1) ATTENZIONE: Lo stoccaggio da parte dell’utilizzatore del contenitore dovrà essere effettuato in zona dotata di bacino di contenimento di adeguato volume atto a raccogliere eventuali fuoriuscite accidentali del prodotto. 4/4 Etichetta autorizzata con decreto dirigenziale del 14/09/2016