Il dono - ipsiasanteramo.it

Transcript

Il dono - ipsiasanteramo.it
Il dono
La città invisibile degli adolescenti
di Massimo N. Leone
Introduzione ‘poetica’ In scena entrano dai due lati del palco vari personaggi che si incontrano a metà della scena, si abbracciano e poi escono; successivamente un ragazzo, che sarà Nick un ragazzo diversamente abile, si ferma a metà del palco e i personaggi femminili si avvicinano a lui accarezzandolo o baciandolo. Musica di sottofondo. ATTO I Scena I (Giardini pubblici, panchine vuote. In platea entra una ragazza sui quattordici anni vestita in modo
vistoso, in mano ha una busta trasparente tipo Tetrapak contenente un oggetto rosso scuro. Saluta il
pubblico, si ferma a parlare con alcune persone).
Ragazza – Ahhh… che bella giornata… sono solo le otto e sono già felice… (controlla i suoi abiti, l’acconciatura, il trucco e riprende) buon giorno, buongiorno, io sono felice… già… cioè mi chiamo Minny, ma sono molto felice oggi. E lei? Sto andando dal mio amore… ho un appuntamento con lui… ai Giardini… lui mi sta aspettando. salve… mi viene di salutare tutti oggi, sono troppo felice… sa dove sto andando? Sto andando dal mio amore… ho un appuntamento con lui… ai Giardini… lui mi sta aspettando (va un po’ più avanti) salve sono felice, cioè mi chiamo Jenny ma sono molto felice, sto andando dal mio amore, ho un appuntamento con lui… ai Giardini…oh sì, sì lui mi sta aspettando… sa perché abbiamo un appuntamento? Perché ho deciso: oggi gli voglio regalare il mio cuore… sì, tutto il mio cuore, non solo un pezzettino, tutto tutto. (si sente squillare un telefono dalle parti del palco, la ragazza si ferma, dopo qualche attimo una voce fuori campo risponde sottovoce: Pronto? Ma chi è? C’è uno spettacolo in corso… ) 1 Voce al telefono – (voce di ragazza) Ah… è già iniziato? Porca mis… Le spiego io sono il Prologo della commedia e non ho fatto in tempo ad arrivare, ho forato col motorino. Voce fuori campo – Mi dispiace per lei ma lo spettacolo è già iniziato, ora devo chiudere … Voce al telefono – No, no aspetti un momento, me lo faccia fare al telefono, la prego… Voce fuori campo – Cosa?? Voce al telefono – Il prologo (risatina intercalare). Voce fuori campo – Ma sta scherzando, lei è pazza forse, quando mai s’è sentito nella storia del teatro di un prologo al telefono! Voce al telefono – Ma via questa è una commedia un po’ strana (risatina intercalare) un po’ surreale, come dite voi grandi, un po’ realistica, un po’ proprio come siamo noi cioè… come dire, sì siamo così (c.s.). Voce fuori campo – cioè come? Surreali e reali… Voce al telefono – Uhmm… meglio: invisibili. Sa qual è il sottotitolo di questa commedia: La città invisibile degli adolescenti (risatina intercalare). Cioè è un po’ che vuole far vedere ciò che non si vede eppure è lì ogni giorno sotto gli occhi di tutti. Allora me lo fa fare? Voce fuori campo – Non… si può… non si potrebbe… dovrei chiedere agli attori… un attimo solo, resti in linea (esce in scena e si rivolge alla ragazza e al pubblico). Signore e signori scusate, mi scusi anche lei signora Ragazza se interrompo per un attimo lo spettacolo, è successo un fatto del tutto anomalo, per la verità mai verificatosi in precedenza. Ecco, c’è al… telefono, mi vergogno quasi a dirlo, l’attrice che doveva impersonare la parte del prologo di questa commedia, dice di aver avuto qualche difficoltà a giungere in tempo per l’inizio dello spettacolo e vorrebbe… beh recitare il prologo al telefono. Ecco allora vi chiedo se in via del tutto eccezionale siete d’accordo a concederle questa singolare possibilità. Ragazza – Io non ho niente in contrario… anzi sarei curiosa di sentirlo anch’io il prologo di questa storia così imprevedibile. Nonostante sia scritta, sembra infatti 2 che la trama possa cambiare da un momento all’altro. Credo che anche il pubblico sarà d’accordo, vero? (consenso del pubblico) Voce fuori campo/ regista – Bene allora come regista concederò al Prologo giusto un minuto per la sua parte in modo da riprendere poi celermente. (La ragazza si siede in platea, il regista esce; al telefono) Signorina in via eccezionale le concedo un minuto per recitare il suo prologo. Voce al telefono – Oh grazie, grazie mille, mi basterà anche meno. Vado? Regista – La metto in viva voce. Si sbrighi. Voce al telefono – Signore e signori, gentile pubblico stasera assisterete alla commedia intitolata Il dono, sottotitolata La città invisibile degli adolescenti. È la storia di una ragazza come tante che vuole regalare il suo cuore alla persona che ama, come si usa dire (risatina intercalare). Scoprirà però che anche regalare in dono qualcosa a qualcuno è un affare molto più complicato e serio di quel che sembra, richiede purezza, forza e decisione, ma alla fine riuscirà casualmente nel suo intento. Buona partecipazione e grazie per l’ascolto. Buona serata. (Cade la linea). Ragazza ‐ Oh bene, dunque dov’ero, ah sì: L’ho detto anche ai miei. E loro sono completamente d’accordo con me, del resto come potrebbero opporsi alla forza dell’amore. Mio padre mi ha detto: (voce di altoparlante, le parole compaiono su un display; da ora in poi continueranno ad apparire sul display indicazioni e consigli di comportamento) ‘Sei grande abbastanza per decidere, hai 14 anni. Ma lui in cambio che ti dà?’ Mia madre invece era un po’ preoccupata: (c.s.) ‘attenta ad incartarlo con gusto, non fare figure!’ E certo, ha ragione, mica posso darglielo così (mostra alle persone vicine la busta trasparente con un cuore di maiale dentro. Reazioni del pubblico) Non le sembra? Secondo lei che carta ci vorrebbe: verde? O rossa… sì rossa… beh no già il cuore è rosso, magari blu… e il fiocco? Magari un bel fiocco giallo, perché deve essere chiaro che sono felice… felice… felice! Prego vuole vederlo, lo prenda, lo prenda pure… sono un ragazza dal cuore aperto… le piace, è un po’ troppo molle? L’ho sballottato un po’ da stamane, però è sempre in forma: guardi glielo lancio lo prenda… ahhhh (lancia la busta con il cuore in mezzo al pubblico più volte come nel gioco della palla). (Poi rivolgendosi ad alcuni presenti, mentre continua a lanciare il cuore) qualcuno mi saprebbe indicare la cartoleria 3 Molly… oh che sciocca Molly (la Ragazza sarà chiamata sempre con nomi diversi durante la rappresentazione) sono io… ahahah… la cartoleria Giotto… Scena II Amiche – (tre ragazze, una di loro raccoglie la busta con il cuore lanciata) Fanny! Ragazza – Amiche! Ma che ci fate qui? Amica 1 – (parlano a turno) Ma dai, ti abbiamo cercato, dov’eri finita? Hai buttato il telefono? Ragazza – Mi stavo preparando… ve l’avevo detto, no? Che oggi sarei andata dal mio amore… Amica 4 – ah già… questa va a dare il suo cuore (carica il tono romantico)… Amica 3 – sì… al suo amore… Amica 2 ‐ … eterno… ah (sospirano all’unisono). Ragazza – Insomma… voi scherzate… l’amore è la cosa più bella che ci sia… quando si è innamorati dare il proprio cuore è… normale. Amica 1 – Dammi tre parole: cuore, sole e amore. Amica 2 – Già, cuore e amore glieli hai dati… Amica 3 ‐ perché non gli dai anche il sole (ridono). Ragazza – Oh insomma siete delle amiche insensibili, siete senza cuore! Amica 4 – Veramente sarai tu a rimanere senza cuore fra poco… Amica 2 – A proposito, ma quand’è che te l’ho ridà poi? Ragazza – Come ridà? Amica 1 – sì, cioè glielo dai per un po’ e poi te lo riprendi… no? Ragazza – Ma scherzate? Io glielo regalo il mio cuore, mica glielo presto, un regalo è per sempre… ah sapeste come mi sento bene… come dire… felice! Amica 2 – Oddio, ma tu così rischi… Amic4 – Sei sicura che lui lo accetterà? 4 Amica 2 – Magari comincia con la milza… Ragazza – Certo che accetterà, come potrebbe rifiutare il dono di un cuore? Ma ragà scherzate o cosa? E comunque io vado, sono già in ritardo, non voglio sentirvi più… Amica 3 – Ma dai, Sally, scherzavamo, veniamo con te… fosse solo per vedere la faccia che farà quel… fortunato difronte a questo pezzo di carne… Amica 1 – Te lo portiamo noi… è giusto che siano le tue amiche a conservare il tuo cuore. Non vorremmo che gli succedesse qualcosa… ci teniamo al tuo cuore. Ragazza – Ok, ma quando arriviamo ai giardini sparite! (escono. Quella delle tre che aveva il cuore lo lascia distrattamente sulla panchina. In platea entra un ragazzo vestito elegantemente. Passo deciso, nasconde qualcosa dietro la schiena.) Scena III Ragazzo – (si rivolge alle persone del pubblico; è emozionato, continua a tenere nascosto qualcosa dietro la schiena) Salve… scusate sapreste indicarmi sì la strada per i Giardini comunali? Sì insomma… i giardini…? Sa (si rivolge ad uno del pubblico), abito qui, ma ai Giardini non ci vado spesso… è un posto un po’ per… vecchi… senza offesa eh… ah ecco è per di là… ok grazie. No è che ho un appuntamento… sì con la mia ragazza. Devo darle una cosa… segreta. Non l’ho detto a nessuno, eh, non lo deve sapere nessuno, tanto meno i miei, loro non capiscono queste cose. Non capiscono molto la felicità… (nel frattempo sui display continuano a comparire scritte c.s.); io invece sono felice (sorride imbarazzato)... sì anche se non mi va di dirlo in giro. Ho fatto un regalo speciale alla mia ragazza, cioè glielo devo dare tra poco. Quando lo vedrà sgranerà gli occhi, sono sicuro… e vedrà (a uno del pubblico) che… sì mi dirà che mi vuole bene, sono quasi sicuro. Ma nessuno deve sapere di quest’appuntamento. E anzi sarà così felice che mi darà il suo cuore, e il io le darò… il… un bel regalo, ma non mi va di dirlo in giro. Lo sapete solo voi. È una cosina… in una busta blu, ma sto andando ad incartarla… Ecco, vedete… (fa per prendere la busta la mostra per un attimo e poi) oh… è un segreto… niente … è solo un cuore… il mio, ma non ditelo a nessuno, dev’essere una sorpresa (si avvia; dopo qualche passo si ferma perché vede l’altro cuore nella busta sulla sedia) ma questo cos’è?... Cos… un altro cuore… ma di chi…. (confronta i due cuori, uno è in una busta rossa l’altro blu) C’è qualcuno che vuole fregarmi… scommetto che questo è il cuore di Patrick! Quel bast… deve aver capito e pensa di precedermi da Jenny… sì è assolutamente così. Allora questo me lo prendo io e vediamo cosa regalerà a Minny il signorino! 5 (prende il cuore esce, entrano le amiche della ragazza; cercano il cuore della ragazza che hanno dimenticato). Scena IV Amica 1 – Svelte sennò se ne accorgerà… dove sta?... Amica 4 – Ma come hai fatto a perderlo, sei una pazza! Amica 1 – Che cavolo ne so, è viscido come un’anguilla mi sarà sfuggito dalle mani. Amica 3 – Raga qui non c’è niente. Amica 2 – Chiediamo in giro… scusi (si rivolgono ad alcuni del pubblico) ha visto mica una bustina trasparente rossa Tetrapak… sì con un cuore dentro? (dopo vari tentativi) Ma sei sicura di averlo perso qui? Non può esserti caduto al bar dov’eravamo? Amica 1 – No, perché è lì che mi sono accorta di non averlo. Amica 3 – Oh oh, c’è aria di tragedia! Amica 2 – (tono ironico parodiando gli annunci televisivi) La donna senza cuore: prossimamente su questi schermi… Amica 4‐ Sei sempre superficiale tu! Amica 1 – Deve averlo preso qualcuno. Non c’è altra soluzione. Amica 3 – Cavolo… Amica 2 – (c.s.) Qualcuno ha rubato il cuore di Jenny. Chi sarà lo sfortunat… il fortunato eroe che ha compiuto questa audace cazzat… impresa? Amica 1 – Fra 90 minuti esatti Mindy deve incontrare il suo amore… Amica 3 – Abbiamo 89 minuti per trovare un cuore! (escono) Scena V (Entra Patrick.) Amica 1 – Oh, oh spasimanti in vista… tenere i cuori al riparo… 6 Patrick – Francy! Amica 3 – Patrick cavolo ci fai qui? Patrick – Cercavo proprio te, mia cara! Amica 2 – Cercava proprio te grazie a Dio, quindi noi ce ne andiamo, mia cara, abbiamo 87 minuti… Patrick – Come sarebbe 87 minuti? Amica 3 – Niente … è un gioco, dove andate voi? venite qui (le trattiene). Dimmi perché mi cercavi? Patrick – Volevo invitarti ad una parte… stasera. Amica 1 – Una conferenza sugli insetti del sottobosco pluviale! Amica 2 – No, che dici? sui ragni della Groenlandia. Patrick – Niente di tutto ciò. Stasera c’è un concerto, potete venire anche voi se volete… Amica 2 – Noi? No, non vorremmo disturbare… Amica 4 – … e soprattutto essere implicate in qualcosa di peggiore rispetto a quanto già successo… Amica 3 – Siete tre bastarde! (le altre ridono) e chi è che suona? Patrick – Iii…o. Amica 3 – Tu? Non sapevo che sapessi suonare Amica 2 – Io pensavo che non sapessi neanche scrivere… Amica 3 – e cosa suoni? Patrick – Il basso. Siamo un gruppo, gli ‘Young people’, cioè i giovani. Amica 4 – Carino! Amica 1 – Che nome originale! E dove suonate negli ospizi? Patrick – Stasera siamo al Sixtynine. Allora verrai… verrete? 7 Amica 3 – Ti ringrazio, ma non so… (alle altre) siamo impegnate… no? Amica 1 – Eh sì… siamo… però: se veniamo cosa ci dai in cambio? Patrick – Tutto ciò che volete! Amica 3 – (cenno d’intesa guardando le altre) Anche il tuo cuore?! Patrick – (contento e imbarazzato) Quello… ce l’hai già… Amica 1 – Oh allora… (ad Amica 3) formalizziamo questo possesso che dici? Amica 3 – Certo. Patrick, accompagnami devo parlarti… Patrick – Ho le prove… mi aspettano… Amica 3 – è una questione di qualche minuto… non preoccuparti… hai per caso una bustina trasparente Tetrapak? Patrick – Cosa?? Amica 3 – Niente…. (uscendo) allora mi dicevi del tuo cuore… Amica 1 e 2 – (si battono il 5) E vai!! Siamo a cavallo. Che fortuna, però. Questi cuori in busta cominciano a diventare troppi. Non vorrei che finissimo in un paese di gente senza cuore! (escono ridendo.) Amica 4 – Oddio, comincio a temere il peggio (esce). Scena VI Musica di sottofondo. Ragazzi entrano ed escono dalla scena continuamente, esibendo andature, portamenti e gesti caratteristici a loro piacimento. Scena VII (Entra in scena il ragazzo. Sul display si accende la scritta: A che ora torni stasera? Non fare tardi!) Ragazzo – (tra sé) Oh… che pal… (verso il display) Non faccio tardi, non preoccupatevi, ora però devo andare ho fretta. 8 Scritta sul Display – Sarebbe importante che tu fossi a casa per cena, è bello per la famiglia sedersi a tavola unita e condividere il pasto. Ragazzo – Si certo, cercherò di essere a casa per cena. Scritta sul Display – Ricorda che l’unità della famiglia è molto importante! È la base della società in cui viviamo. Ragazzo – Sono d’accordo, ma possiamo parlarne in un altro momento sto andando… Scritta sul display – Senza di essa non c’è nessun futuro. Ragazzo – (tra sé, voce bassa) Futuro? per ora cerco di avere almeno un presente, possibilmente felice. Scritta sul Display – La felicità si costruisce facendo il proprio dovere. Ragazzo ‐ è inutile sentono tutto… Scritta sul display – è compito dei genitori ascoltare i propri figli. Ragazzo ‐ … non solo ciò che vogliono ascoltare. (per qualche secondo non compaiono scritte nuove sul display) Forse sono andati via o è entrata mia sorella… o semplicemente sono spariti improvvisamente, come fanno di solito. Ho qualche attimo di tregua. Il cuore si sta affaticando, è caldo devo dargli una rinfrescata, non posso certo regalarlo in questo stato (tira fuori i due cuori, per un attimo dubita di quale sia il suo)… oh… quasi quasi non riuscivo più a riconoscere il mio cuore! Già qual è il mio cuore? Ah busta blu, eccolo! Questi cuori a volte si confondono, sembrano tutti uguali, invece questo (indica il cuore non suo) è il cuore di un bastardo ruba cuori da strapazzo. Guardalo invece il mio, appare sgualcito, Tu sei il mio futuro, l’unico futuro in cui posso sperare. Ah… se lei ti prendesse, ti accarezzasse, ti sbaciucchiasse: altro che futuro! Ma chi se ne frega del futuro. Guardalo, sei un pulcino spaventato!? vieni qui, amore mio, che ti è successo, hai bisogno di coccole? (continua a rivolgersi al proprio cuore con tono languido e sdolcinato… entra Patrick dolorante, comparendo davanti al ragazzo.) Scena VIII Patrick – Di sicuro non da te! 9 Ragazzo – (come riavendosi) Cosa ci fai qui, traditore! (fa per lanciarglisi contro) bell’amico, sei! Patrick – (difendendosi) ma che fai… che cavolo dici… Ragazzo – (inseguendolo tentando di colpirlo alternatamente ora con uno ora con l’altro cuore) tu e la tua smania di ‘fidanzarti’… vai dietro a tutte, basta che siano vive… Patrick – e cosa c’è di strano? Non posso innamorarmi? Ragazzo – Ah allora lo ammetti… Patrick – Lo ammetto sì… e ne sono orgoglioso… anche se fa male (si tocca sul cuore). Ragazzo – Ma che… spudorato… vieni qui, e ammetti anche che volevi regalarle il tuo cuore? Patrick – Certo, anzi, gliel’ho appena regalato! Ragazzo – Cosa? Ma io ti ammazzo… traditore… (si avventa con maggiore veemenza, ma poi si ferma, guardando il cuore che aveva raccolto in precedenza) come dici? Glielo hai appena dato? Patrick – Certo poco fa… ho ancora dolore… è stata lei a chiedermelo! Ragazzo – Lei?? (si dispera) ma… ma come ha potuto? Proprio oggi… avevamo un appuntamento. E io stupido che le ho creduto… le sue promesse di Giuda… ‘ci vediamo ai giardini… sono emozionata… ho qualcosa di speciale per te…’ e poi… chiede il cuore al primo che passa…(indica con gesto di disprezzo verso patrick) scusa non volevo. Patrick – No figurati… tanto non ero io il primo che passava, c’erano anche le sue tre amiche, le inseparabili, sempre davanti ai piedi. Ragazzo – Pure loro? Maledette streghe… e ora che me ne faccio di questi? (guarda i due cuori senza farsi notare da Patrick; improvvisamente… a Patrick) ma… ma sei sicuro di averle dato il tuo cuore? Patrick – certo, che domande fai, vuoi che non lo sappia. Ti ho detto che me l’ha estratto proprio lei con le sue mani, non più di dieci minuti fa… mi ha chiesto di fare 10 una passeggiata e siccome io le avevo detto che volevo darle il mio cuore… ecco che… insomma ha fatto da sola! Ragazzo – (fra sé) E questo di chi cavolo è? Oddio che ho combinato? A chi gli ho fregato il cuore? … devo disfarmene… subito, se qualcuno mi vede e lo riconosce… (Entra Regina, una ragazza più grande, atletica e forte) oh, ecco che viene Regina… e se fosse il suo? meglio evitar…(guarda Patrick, guarda Regina) uhmm… ora lo metto nei guai così impara a rubarmi la ragazza. (a Patrick) Caro amico… Patrick – (si guarda intorno perplesso) a … me? Ragazzo – Si certo a te… a chi vuoi che sia? Patrick – Ma se trenta secondi fa volevi uccidermi… Ragazzo – Acqua passata… del resto così è la vita. la sincerità dei sentimenti viene ingannata, sempre. Non preoccuparti per me, riuscirò a dimenticarla… e mi rifarò una vita… Patrick – Sono parole nobili, amico… ma scusa non sapevo che tu fossi interessato a… Ragazzo ‐ (interrompendo Patrick proprio mentre sta per dire il nome di Francy) … non dirmi niente, basta, basta. E per sancire la nostra amicizia, voglio anche farti un regalo. Patrick – Pure?! Il mondo sembra impazzito oggi… Ragazzo – So cosa vuol dire rimanere senza cuore, credimi. Così, ecco, guarda, ho un cuore per te, non sarà proprio il tuo, ma nessuno potrà dire di te che sei un ragazzo senza cuore. Patrick – Un cuore?! E che ci fai con… quest… come te lo trovi? Ragazzo – Te l’ho detto: è per te! Patrick – Per me?? È… tuo? (preoccupato) Ragazzo – Sì, mio!? È ... di una tua… diciamo… ammiratrice (guarda di sottecchi verso Regina) Patrick – (guarda verso Regina seguendo lo sguardo del Ragazzo) Seee…! 11 Ragazzo – Non ti sottovalutare, Patrick, hai il tuo fascino! Patrick – Lo pensi veramente? Ragazzo – Altroché! Patrick – Grazie, sei un vero amico, accetterò con gratitudine il tuo dono! (prende il cuore di Mindy) Ragazzo – Beh ora devo andare… vado a riflettere un po’ sul mio doloroso destino… Patrick – Oh… mi dispiace vengo con te. Ragazzo – No… no tu rimani (indica Regina) rimani e ascolta la voce… del cuore (esce). Scena IX Patrick – (ostenta la bustina con il cuore; tossisce per richiamare l’attenzione di Regina) Ehhh… (sospira in modo affettato) Regina – (brusca) Che hai l’asma? Patrick – (tossisce) Potresti prenderti cura di me?! Regina – (si avvicina minacciosa a P.) Senti amico: stai cercando di provarci? Patrick – Se lo vuoi tu… Regina – Cosa? E che cosa ti fa pensare in quella tua testa di rapa che io dovrei volerlo?! Patrick – Beh… (mostra la busta col cuore) magari il mio… fascino. Regina – Cosa? Avete sentito tutti? Il mio fascino? Questo qui… crede di avere un fascino! Tutti uguali voi maschi, credete di essere dei re, invece siete dei buffoni. Sì, comunque, posso confermartelo, hai un certo fascino: quello della cicoria, del mollusco (lo prende per il bavero e poi lo lascia cadere sulla panchina) del pollo che sei. E questo cos’è? (prende il cuore e lo lancia via) Ahh… che schifo. Vai girando con delle fettine di carne congelata? Cosa sei un macellaio o un becchino? Patrick – Cosa fai? Non hai rispetto per il tuo cuore? (lo raccoglie) 12 Regina – il mio cuore? Ma che dici? Patrick – Perché non è il tuo cuore? Che mi hai mandato con… (fa segno verso uscita)… perché io… ti… Regina – cos…? Ma chi è quello svitato che ti ha fatto credere una simile scemenza? Patrick – Non è il tuo cuore? Regina – Certo che no. Patrick – Ma ne sei sicura? Credevo… magari non te ne sei accorta… voglio dire quando te lo sei tolto… Regina – Assolutamente no. Patrick – Ah beh… allora scusami… sono stato uno stupido… a credere di poter essere interessante per te. Vedo che il tuo cuore è ben al sicuro. Sfido qualcuno a togliertelo! Regina – No. Patrick – No cosa? Regina – Il mio cuore non è ben al sicuro. Patrick – Ah… capisco, l’hai già dato a qualcuno, beh del resto una bella ragazza come te… Regina – No. Patrick – No? Regina – Non l’ho dato a nessuno. Patrick – Ma … allora? Regina – Io non ho un cuore. Patrick – Come scusa? Regina – Non ce l’ho. L’ho perso, non so nemmeno io quando, forse da bambina. Niente. Qui non c’è nulla. Patrick – Ma dev’essere terribile. 13 Regina – Non più di tanto, mi ci sono abituata… (inizia a commuoversi) beh vado via… buona fortuna galletto. Comunque grazie per averlo raccolto, credendo che fosse il mio. Sei gentile e buono. Patrick – No, aspetta… ti aiuto io… Regina ‐ …? Patrick ‐ … a cercarlo. Regina – Non saprei neanche da dove… iniziare. Patrick – Magari una testa di rapa può aiutarti… in due è più facile, no? Regina – Davvero lo faresti per me? Non hai altro da fare? Patrick – Ciò che ho da fare potrà aspettare, voglio aiutarti… Regina – Andiamo dai… Patrick – Un momento… ma se non è il tuo, questo di chi è? Credo che dovremo avere un breve scambio di idee con colui che me l’ha dato… Regina – Volentieri… (si rimbocca le maniche; Patrick si avvia, sbadatamente scivola e cade a terra) Certo che sei un caso grave! (l’aiuta ad alzarsi ed escono.) Scena X (Entrano Jenny, Amica 1 e 2) Ragazza – Ma dov’è finita Francy? Amica 1 – Oh si è allontanata un attimo per fare la ricarica al cellulare. Arriva subito. Ragazza – Il mio cuore? Tutto ok? Amica 2 – Tutto ok certo è … in buone mani… (fra sè) speriamo. Amica 4 – Certo, in ottime mani. Ragazza – Ridatemelo un attimo voglio spolverarlo un po’, senz’altro si sarà riempito di smog e sudore. Voglio che fra 78 minuti e 46 secondi sia assolutamente perfetto 14 (tira fuori cipria e profumo, pausa: le altre si guardano e non si muovono). Beh… dov’è? Amica 1 – Eh… già dov’è? (guardando Amica 2 e riferendosi ad Amica 3) Amica 2 – Già dov’è… eh… boh! Ragazza – Come boh? Amica 1 – Non non era a te… ci stavamo chiedendo chissà dove sarà Francy? Ragazza – Ma non avete detto che è andata a fare una ricarica… e poi scusa che c’entra, vi ho chiesto di ridarmi per un attimo il mio cuore che voglio profumarlo! Amica 2 – Ah quello dicevi?… ahh… eh… ce l’ha lei (indica Amica 1; sguardi in cagnesco fra le due). Amica 1 – Io?? No ti sbagli: ce l’hai tu! Ricordo benissimo che l’avevi preso tu perché ci tenevi tanto… Amica 2 – Io? Ma se non ho neanche la borsa! Non avrei saputo dove metterlo… Amica 1 – (al pubblico) E infatti l’hai lasciato per strada… Amica 2 – Io? Ma se tu hai detto: lo prendo io. Amica 1 – Io? Ma se a me i cuori fanno senso. Amica 2 – E allora io: che se vedo una goccia di sangue svengo? Amica 1 – E allora io… Ragazza – (interrompendo, urlando) E allora io vorrei sapere dove cavolo è finito il mio cuore, belle amiche che siete? (attimo di pausa e tensione) Amica 3 ‐ (entrando) Eccolo! (sospiro di sollievo di Amica 1 e 2 che imprecano sottovoce contro amica 3 per il ritardo; gioia della ragazza che prende il cuore) Amica 4 – Dio esiste! Amica 1 – Potevi starti un altro po’… Amica 2 – Giusto il tempo che ci sgozzasse! Amica 3 – Dovevo trovare una bustina rossa, sennò se ne accorgeva… 15 Ragazza – Amore mio, mi stavi facendo preoccupare, vieni, vieni si avvicina il tuo momento. Amica 3 – Guardala com’è innamorata… Amica 1 – Completamente cieca… non riconosce più il suo cuore. Amica 2 – Direi rimbambita! (all’improvviso la ragazza urla: Ahhh! Terrore delle tre amiche) Amica 4 – Come site crudeli! Ragazza – AHHHH! Amica 1 ‐ Che succede Milly? Anche se ti sembra che non sia più il tuo cuore ti assicuro che lo è… Amica 2 – è proprio il tuo non lasciarti ingannare dalle apparenze… Amica 3 – Non lasciarti ingannare neanche dalla realtà. Quello non è… cioè è il tuo cuore. Ragazza – C’è una macchia! (sospirone delle amiche) Amica 3 – Una macchia: potevi dirlo prima che era per una macchia… Amica 2 – Per una ca…volo di macchia ci stavi facendo venire un colpo. Amica 1 – E noi qui che ci stiamo a fare? Dai qua che la togliamo noi, le tue amiche senza macchia (prende il cuore che le sfugge di mano e rotola via; Amica 1 e la ragazza si lanciano all’inseguimento gattonando) Amica 4 – Ma che fate? Amica 2 – (tono affettato) Lasciale andare: vanno dove le porta il cuore! (il cuore viene raccolto da due bambine che entrano in scena) Scena XI Bambina 1 – Guarda Concetta un cuore per fare gli esprimenti in classe. 16 Bambina 2 – Che fortuna! A casa ne abbiamo solo uno di plastica. Facciamolo vedere a mamma… Mammaaa… Ragazza – (la raggiunge) Dove credi di andare mocciosetta! Già il cuore è mio! dai qua (la bambina resiste e riesce a tenere la busta; lotta fra le due, alla fine Bambina 1 riesce a ‘passare’ il cuore a Bambina 2). Bambina 2 – Preso! Bambina 1 – Corri da mamma. Amica 1 – (placca Bambina 2) Presa! (si oitolano a terra; parapiglia generale in cui intervengono anche Amica 2 e 3 senza riuscire a recuperare il cuore; musica di sottofondo; poi entrano un Uomo e una Donna) Uomo – Ehi che succede? Concetta, Santina ma… Donna – Che state facendo alle mie bambine… delinquenti… (sposta energicamente Amica 1,2 e 3 e 4 e recupera le due bambine, mentre l’Uomo guarda spaventato) Uomo – (affettuoso) Oh le mie mocciosette… ma… Jenny?! Tu?! Francy?! Penny? Ma che diavolo… Amiche e Ragazza – Prof. Delsole!! (si rialzano di scatto) ci scus… Uomo – (l’uomo ha un difetto di pronuncia che rende poco chiaro ciò che dice) Ora ve la prendete anche con le mie bambine?! siamo arrivati a questo punto? Amica 3 – Che ha detto? Al solito non capiamo nulla. Amica 2 – Niente di buono, temo. Donna – Insomma vi sembra un bel comportamento: prendersela con due bambine che non possono difendersi. Vergognatevi, ma cosa vi insegnano a scuola? (guarda il marito) oh scusa… volevo dire a casa. Amica 1 – La signora però la capiamo. Ragazza – Guardi, signora, che non eravamo noi a prendercela con loro, ma loro che si erano prese il mio cuore! (tenta di riprendersi la busta ma i genitori non glielo permettono) Donna – Cos’è cos’è questa storia? 17 Bambina 2 – Mamma, Santina ha trovato per terra questo cuore che rotolava e loro dicono che è il loro, ma non è vero era per terra. Ragazza – Ma certo che è il mio, signora, l’aveva la mia amica e lo stava spolverando quando le è scivolato e le sue bambine l’hanno raccolto. Donna – E lei vorrebbe farmi credere che se va in giro con il cuore in mano… Bambina 1 – Come se si potesse togliere il cuore dalla cavità toracica e rimanere in vita! Bambina 2 – Solo agli scheletri che abbiamo a scuola si possono togliere le parti del corpo. E infatti proprio per quello ci serve questo cuore… per i nostri esperimenti di scienze! Bambina 1 – …per approfondire le nozioni studiate con un buon esercizio pratico. Uomo – Ben detto! Però io non mi meraviglierei comunque: i giovani usano vivere per così dire a cuore aperto, svendono la loro intimità, la mettono in piazza. Amica 2 – Scusi signora, potrebbe tradurci l’augusto pensiero del suo coniuge sicchè per una volta riuscissimo a capirlo? Donna – Mio marito… ha… ragione. Amica 4 – questa è l’unica cosa che abbiamo sempre dovuto capire. Uomo – (prende il cuore e lo esamina) Comunque, come docente di scienze io dico… che questo non è un cuore umano… (le bambine fanno linguaccia alla Ragazza), bensì di un… una scimmia! (applauso della moglie e delle bimbe; la moglie ha tradotto alle ragazze ciò che ha detto il marito) Ragazza – Cosa?? Io sarei una scimmia? Ma è lei che non sa di cosa parla… si metta un bel paio di occhiali… (insieme alle amiche si avventa verso il prof per prendere il cuore, ma le bambine lo prendono prima e scappano via, parapiglia generale; entra un ragazzo con in mano un’altra bustina) Ragazzo 2 – Scusate? Qualcuno ha perso un cuore? (tutti alzano la mano; sipario.) fine atto I 18 ATTO II Scena I (Entra il prologo sulle spalle del Ragazzo) Prologo – Finalmente eccomi qua. (pausa) Sono il Prologo, ci siamo sentiti prima al telefono. Ora mi tocca intervenire all’inizio del secondo atto di questa commedia, un secondo prologo: chiamatemi ‘bilogo’ o ‘dialogo’ (risolino intercalare). Se il nostro primo atto si è concluso con ben 4 cuori che hanno smarrito il loro legittimo proprietario, non temete: nella vita sono molti di più. Forse non ve ne accorgete, ma… anche noi abbiamo un cuore! (il ragazzo dà una scrollata)… oh sì certo… scusate non era questa la battuta. Forse non ve accorgete, ma ogni giorno i nostri cuori non si limitano a battere o a spezzarsi, ad allargarsi o a stringersi, perché sentiamo qualcosa che ci tocca il cuore. Succede che i nostri cuori spesso si smarriscano, tentino la strada di un dono e dopo un po’ non sanno più dove andare. Partono con le migliori intenzioni, credetemi, ve lo dico col cuore, ma poi finiscono dove non avrebbero previsto. Dev’essere un problema di segnaletica: mancano le indicazioni per arrivare a destinazione. E ora che faranno questi 4 cuori? Non ne ho la più pallida idea! Cercheranno disperatamente qualcuno che li voglia davvero, che voglia accettarli in dono. Credetemi quello è un posto veramente sicuro, ma è maledettamente difficile da trovare. I nostri protagonisti sembrano non rendersene conto: è difficile accogliere il cuore di un altro e tenerselo per sempre. Avete mai provato a farlo? Immaginatevelo fra le mani: viscido, vivo, pulsante… dove lo mettete? come lo conservate? Per cui mi sa che nel secondo atto ne vedremo ancora delle belle. Dunque non perdiamo tempo, sento già qualcuno arrivare. Che vi piaccia o no questa commedia vi chiedo solo una cosa: prendetevi a cuore la sua 19 storia, non è stata scritta e recitata a cuor leggero (risolino intercalare). Buona continuazione. Andiamo (dà un colpetto al Ragazzo ed escono; entrano due ragazze; in scena le stesse persone dell’ultima scena I atto). Scena II Uomo e Donna – (si avventano sul cuore di ragazzo 2) è nostro, l’hanno trovato le nostre bambine… Ragazzo 2 – No, è mio… mio… (si difende) Ragazza – Tuo? Questo è mio… (nuovo parapiglia) Sorella 1 – (entrando) Niiick? Niick? Sorella 2 – Dove sei, Nick? Sorella 1 – Eccolo! Oh no… ma che succede? ancora il cuore! Sorella 2 – Fermi! Fermi! Ma che succede? Amica 4 – Il ragazzo ha ritrovato il cuore della nostra amica Milly, che a sua volta era stato preso dalle figlie streghe del professore che l’avevano trovato per terra perché era scivolato di mano alla mia amica Milly. Chiaro? Sorelle 1 e 2 – No! Quello comunque è nostro fratello Nick. Amica 4 – Allora vi avverto che vostro fratello Nick è un rubacuori. E rubare i cuori altrui, sebbene già rubati in precedenza, è un reato. Sorella 1 – Ma che rubacuori, che reato. Lui va sempre in giro con un cuore di plastica… Sorella 2 – e chiede a tutti se qualcuno ha perso un cuore… per scherzo… Sorella 1 – L’ha visto una volta in tv, una specie di fiction su Disney channel e da allora lo rincorriamo per il paese almeno tre volte a settimana. Sorella 2 – Nostro fratello ha un grande desiderio di scambiare il cuore con qualcun altro! 20 Amica 4 – (rivolgendosi agli altri che nel frattempo hanno continuato ad azzuffarsi) Fermi tutti! È di plastica! Tutti – Ehh?? Cosa?? Che dici?? Amica 4 – Il cuore è di plastica… è uno scherzo (il gruppo si apre ed emerge Nick che si rialza con il cuore ancora in mano). Sorella 2 – Guarda cosa hai combinato, mamma non ti farà più uscire. Sorella 1 – Chiediamo scusa, ma nostro fratello da un po’ di tempo ha inventato questo scherzo inopportuno, di girare con un cuore finto chiedendo di chi sia… Amica 4 – l’ha visto in un programma su disney channel (le sue amiche la guardano basite)… me l’hanno detto loro. Sorella 1 – Già, e poi vorrebbe anche scambiarlo con qualcuno… scusate… (fa per portarselo via). Donna – Beh… comunque è… un pensiero gentile. Uomo – Cosa? Un cuore di plastica?! Ma va… Donna – Sì, anche se è di plastica… è il gesto quello che conta. Uomo – Non capisco. Amica 1 – La signora ha ragione: guardate cosa è successo qui. La sua domanda ha scatenato un parapiglia… anzi due, perché tutti vogliamo un cuore. Ragazza – …o lo vogliamo regalare… Nick – Anch’io! Sorella 2 – (sottovoce) Zitto, Nick. Donna – Anch’io e ora che ci penso tu non me lo hai mai regalato il tuo cuore, neanche uno di plastica, non ti è mai venuto neanche per idea di far finta… Uomo – Beh che vuol dire? Neanche tu se è per questo… Nick – Vuole questo signore, tenga glielo dono volentieri. Uomo – Ma per favore, levati… con questo giocattolo. 21 Sorella 1 – Nick, vuoi stare zitto… dai andiamo… non peggiorare la situazione. Nick – Lo vuole lei, signora, tenga glielo dono con il cuore. Donna – Grazie, Nick, ma questo è tuo ed è giusto che tu lo dia a qualcuno che lo merita… più di me. (al marito con tono e sguardo minaccioso) e questo signore che deve darmi il suo cuore. Uomo – Cos… io? Amica 2 – E chi io? Nick – Io! (strattonato dalle sorelle) Ragazza – Professore, ma non si vergogna? Uomo – Io? Amiche 2, 3 e 4 – Sì lei… si vergogni di non aver ancora dato il suo cuore a sua moglie… (tutte le donne lo incalzano, lui arretra) è davvero intollerabile… Uomo – (coperto da rumore) Ma non sono mica un adolescente… non sono mica uno di voi… io il cuore me lo tengo stretto… Amica 2 – Che ha detto? Amica 3 – Boh… avrà bofonchiato qualche scusa… che si fa? Sorella 2 – Io dico che bisogna fare qualcosa… Sorella 1 – Sono d’accordo. Donna – Ragazze, portatemi il cuore di quell’uomo! Uomo – No, amore, ma sei pazza… Amica 4 – Ragazze ricordiamoci che è sempre un professore… Altre – Uhhh… (seccate verso amica 4, lo rincorrono ed escono, compresa la Donna) Scena III Nick – (musica dolce di sottofondo) Ehi che fate? Ve ne andate tutti… dove siete… mi aspettate? Ecco… come sempre, rimango da solo. E a chi lo do ora questo cuore? E questo? (fa segno sul lato sinistro del petto) … non è che non voglio… è che non 22 riesco a toglierlo, non so come si fa, nessuno me l’ha mai spiegato. Eppure lo chiedo sempre alle mie sorelle, ma loro niente… forse credono che è pericoloso per me oppure che … non avrò bisogno di togliermi il cuore per regalarlo a qualcuno. Forse hanno ragione: devo prima trovare qualcuno a cui darlo e poi toglierlo… o forse no, posso togliermelo prima e poi darlo, così chi lo riceve non se l’aspetta e rimane di stucco. Boh?! L’unica cosa sicura è che questo muscolino vuole uscire di qui, vuole andare a trovare qualcuno, non vuole stare più da solo… certe volte sembra un po’ che s’imbizzarisce come un animale che sta in gabbia. qualcuno mi può aiutare? Mi insegnate come si fa a toglierlo di qui? Sento un rumorino, capite vuole uscire. C’è qualcuno che mi aiuti? Scena IV Musica. Tutti i personaggi in scena che camminano, corrono qua e là connotati da gesti caratteristici, alcuni dei quali possono richiamare i fatti della storia rappresentata, ad es.: entra ed esce l’Uomo inseguito dalle ragazze. Scena V (Rimane in scena il Ragazzo; deluso, si siede mani in testa.) Ragazzo – Ma perché? Perché? E poi a me, proprio a me? Sono stato gentile, tenero, premuroso… rispettoso. Cos’altro dovevo fare? E mi sembrava che corrispondesse, che fosse interessata. Che stupido! Sono proprio uno stupido che non capisce le ragazze, anzi… che non capisce niente, niente di niente (si schiaffeggia il viso; entra Patrick e dietro Regina; Patrick sostituisce le sue mani a quelle del Ragazzo che si schiaffeggia; gli schiaffi diventano man mano più pesanti, fin quando il ragazzo si accorge di Patrick). Tu?? Ma come ti permetti… Patrick – Ti stavo dando una mano, anzi due mani… lo facevo per aiutarti! Ragazzo – Ah fai anche lo spiritoso ora? Ma ti insegno io a farlo… (si avventa su di lui per malmenarlo) e a rubare le ragazze agli altri… Patrick – (lottando) Io? Tu piuttosto che mi hai ingannato facendomi credere che Regina fosse interessata a me… 23 Ragazzo – Regina? Ma chi cavolo è Regina? Regina – (entra e difende Patrick prevalendo sul Ragazzo) Io!! Ragazzo – (subisce i colpi di Regina, tenta di difendersi) Ah vedo che non hai perso tempo! ti sei messo anche con lei? Non ti bastava Jenny? Patrick – Jenny? Ma che c’entra Jenny? Un momento… un momento (tenta di fermare gli altri due che lottano) Ragazzo – Ma sei proprio spudorato, ora vuoi negare ciò che hai detto poco fa? Patrick – Ma di che parli? Ragazzo – Del fatto che hai dato il tuo cuore a Jenny, mentre io ti avevo detto che stamattina avevo intenzione di donarle il mio. Vuoi negare di averlo detto prima? Patrick – Io ho dato il cuore a Francy non a Sally! Ragazzo – (salta su, si disinteressa del fatto che regina lo colpisca) Cosa? Parlavi di Francy? Quindi Milly… non mi ha… sììììì… (si libera di Regina e abbraccia Patrick) Amico! Come ho potuto dubitare di te! E ti ho anche fatto credere… che quello fosse il cuore di… Regina… era per farti un dispetto… Perdonami, vieni stringimi al tuo petto e concedimi il tuo perdono anche se ne sono indegno! (l’altro esegue perplesso) Merito una punizione per quello che ho fatto (riprende a schiaffeggiarsi, poi chiede a Regina di colpirlo, lei esegue volentieri). Che bello! Bella la vita! sono felice!! Ora scusate devo correre… ho l’appuntamento con Jenny…. Mancano 54 minuti, oddio non ce la farò mai ad incartare il regalo (fa per uscire). Regina – Un momento amico! Ma questo cuore di chi è? Ragazzo – Già… io l’avevo raccolto per strada, lungo il corso e ho creduto in quel momento che fosse di Patrick, poi quando lui mi ha raccontato di averlo già donato, ho temuto che fosse di qualcuno che non conoscevo e così… beh… me ne sono disfatto come sapete. Regina – Bel gesto non c’è che dire! ma ora che si fa? Patrick – Che si fa?... Ragazzo – E di chi sarà? Idea: vedo arrivare dei vigili… lasciamolo qui… lo raccoglieranno loro… 24 Regina – Ben detto… mettiamolo qua (escono tutti). Scena VI (Entrano due vigilesse impettite, procedono sincronicamente, parlano ripetendo ciascuna le parole dell’altra; si siedono.) Vigilessa 1 – Tutto in ordine cara collega. Vigilessa 2 ‐ Tutto in ordine cara collega: non c’è nessuno. Quando non c’è nessuno è sempre tutto in ordine. Ah come sarebbe ordinata la città se non ci fosse nessuno. Vigilessa 1 – La città sarebbe ordinata se non ci fosse nessuno. Hai perfettamente ragione, niente risse, niente furti, niente liti, niente macchine, niente mute, niente di niente. Vigilessa 2 – Niente. E noi potremmo tranquillamente vigilare sul niente… Vigilessa 1 – …non facendo niente. Eh quelli sì che sono lavori! Ehi guarda qua! Vigilessa 2 – Cos’è? No… un cuore. Vigilessa 1 – Un cuore umano… (insieme a Vigilessa 2) ihhh (spavento). Cara collega sento puzza di omicidio! Vigilessa 2 – Puzza di omicidio. Noo?! Vigilessa 1 – Sìì!? Presto, sequestriamo la prova dell’omicidio (raccolgono il cuore in un’ulteriore busta. Rumori, entra di corsa l’Uomo) Uomo – (trafelato) Oh grazie al cielo, polizia, polizia, ci sono dei malviventi che mi inseguono… Vigilessa 1 – Calma, calma… innanzitutto siamo vigili e non poliziotti e poi chi è la inseguirebbe? Uomo – Fa niente, fate qualcosa vogliono togliermi il cuore… Vigilessa 2 – Cuore?? Ha detto cuore?? Uomo – Certo ho detto cuore, vogliono togliermelo, presto (cerca di nascondersi in modo infantile dietro le due vigilesse). 25 Vigilessa 1 – E chi è che vorrebbe toglierglielo? Uomo – Quelle pazze, quelle streghe… dicono che le mie figlie avrebbero preso il cuore di una di loro… Vigilessa 1 – Per caso sarebbe questo? (mostra la bustina raccolta). Uomo – (la prende, la guarda) Si proprio questo. Vigilessa 2 – Ne è sicuro? Uomo – Certo sono un professore di scienze, certe cose le so, se permette. Vigilessa 1 – Lei è nei guai fino al collo, caro signore (si sente il rumore dei passi di gente che arriva). Uomo – ah, bene, eh mi arrestate? Vigilessa 2 – Bene? Ha capito? Dobbiamo portarla con al comando, lei dev’essere interrogato. Uomo – allora mi arrestate? Vigilessa 1 – Questo è fissato con l’arresto. No, per ora la portiamo solo con noi, poi vediamo. Uomo – Meraviglioso, ma ora, no? Vigilessa 1 – Ora certo. Ma non so cosa ci sia di meraviglioso, lei dovrà spiegare molte cose. Uomo – Tutto quello che vuole anche il sistema solare, purché mi portiate via ora (irrompono in scena le donne) Ciao ciao, scusate ragazze dovrete aspettare per il cuore… ho un impegno: mi hanno appena arrestato (gesto di disappunto delle donne, escono l’Uomo e le due vigilesse). Donna – Arrestato? Un momento, un momento, state scherzando… mio marito non ha fatto niente. Vigilessa 2 e 1‐ (fanno per parlare insieme, poi si fermano e l’una dice all’altra) Prego parla pure tu, tanto diciamo le stesse cose. 26 Vigilessa 1 – Signora se suo marito è innocente, lo deciderà il giudice… ma ne dubito visto che ha appena confessato di conoscere la prova di un omicidio (mostra la bustina). Ragazza – Ohhh… il mio cuore! No?! Donna – Omicidio? Ma siete ammattiti tutti. L’avete sentito: quello è il cuore della signorina che come vedete è ben viva! Glielo dica anche lei! Ragazza – Certo che è mio e che sono viva posso spiegarvi tutto. Vigilessa 2 – Il suo? ah ah ah… signorina lei vuole scherzare, se fosse il suo, non sarebbe certo in grado di poterlo recriminare. E ora basta la legge deve fare il suo corso, andiamo…(la donna e la ragazza tentano di opporsi invano; vigilessa 1 e 2 e Uomo escono). Scena VII (In scena la Donna, la Ragazza, sorella 1 e 2, amica 1,2,3,4) Donna – Oddio, volevo il cuore di mio marito e ora non ho… neanche più il marito… la vista di un semplice cuore di plastica mi ha annebbiato a tal punto che ho perso i lumi della ragione… devo salvare mio marito (esce). Sorella 1 – Ora che ci penso, noi abbiamo perso nostro fratello, dobbiamo riportarlo subito a casa prima che faccia scoppiare qualche altro caso… (escono sorella 1 e 2). Ragazza ‐ … io ho perso il mio cuore e il mio appuntamento. Amica 3 – Noi direi che abbiamo perso anche un altro cuoricino. Amica 1 – E mi sa che stavolta l’abbiamo fatta grossa. Amica 4 – (sottovoce) Lo sapevo che questa storia sarebbe andata a finire male, qui si rischia la galera, voi e la vostra mania di dare il cuore… alla nostra età dovremmo essere più serie e pensare ad altro. Amica 2 – Consolati, in prigione potrai invecchiare precocemente e dire cose molto sagge ai secondini. 27 Ragazza – Che strana giornata, credevo sarebbe stata la più bella e invece è stata una vera tragedia… Amica 1 – (sottovoce) Dobbiamo fare qualcosa, Nelly è distrutta per colpa nostra… Amica 3 – Sì ma cosa? Amica 1 – Dobbiamo assolutamente recuperare almeno uno dei due cuori! Amica 2 – E come? Il cuore vero di Molly non sappiamo dov’è, quello di Patrick sarà già in una cassaforte superblindata? Amica 3 – Non vorrei essere cinica ma direi che ci servono due cuori entro pochi minuti. Amica 2– Direi che è questione di sopravvivenza. Amica 4 – Io propongo di affidarci alle forze dell’ordine e far cercare a loro i cuori smarriti. Amica 1 – Io propongo di uscire immediatamente a cercarli… prima che i loro padroni si accorgano della scomparsa… (le altre accettano, fanno per uscire mentre entrano Patrick e Regina). Amica 3 – Oh mio dio Patrick…! Amica 2 – Che tempismo! (si girano per uscire dall’altra parte, mentre anche la Ragazza fa la stessa cosa) Ragazza – Torno a casa… non mi resta altro da fare (fa per uscire ed incontra il ragazzo che entra)… ohhh: LUI! Amica 4 – Oh no: è la fine! Scena VIII (In scena entrano da un lato Patrick e Regina, dall’altro il ragazzo; i personaggi si dispongono in orizzontale lungo la scena formando una fila con ai due capi Patrick a sinistra, il Ragazzo a destra; si aprono due fronti di dialogo: da una parte Patrick con Amica 3, dall’altra Ragazza e Ragazzo, le altre amiche seguono e intervengono alternatamente nei due dialoghi.) 28 Ragazzo – Fanny! Amore mio! Ragazza – ohh… (imbarazzata) sei… in anticipo… di 23 minuti… Patrick – Francy! Amica 3 – Patrick che ci fai qui? Non mi aspettavo di vederti così presto… Patrick – No? beh è strano visto quello che c’è appena stato fra noi… Amica 1 – (sottovoce ad Amica 3) Prendi tempo… prendi tempo… Ragazzo – Non resistevo più lontano da… questo posto… Ragazza – Ahh… che carino che sei… Amica 2 – (sottovoce alla ragazza) Prendi tempo, prendi tempo… Ragazzo – Non sei contenta di vedermi? Ragazza – Certo… che dici … è che sei un po’ in anticipo… e sai devo… ancora… truccarmi… ecco devo truccarmi… esco subito… (fa per uscire ma viene fermata dal ragazzo) Ragazzo – Ma no, tu sei bellissima così… aspetta… Amica 2 – (c.s.) Stupida dovevi uscire! Amica 3 – C’è stato qualcosa fra noi dici…? Patrick – Beh direi proprio di sì visto che mi hai… avete strappato il cuore… Amica 3 – Ah ti riferisci a quello, strappato? Direi che sei stato tu a darmelo spontaneamente. Patrick – Sì però ora… beh qualcosa è cambiato dentro di me… (indica Regina) e non so come dirlo… gradirei riaverlo… Amica 3 – Oh vedo che hai le idee un po’ confuse, ragazzo mio, non si può dare un cuore così a cuor leggero, che diamine non si scherza con i sentimenti… Amica 4 – (sottovoce ad Amica 3) Ben detto, resisti Francy, sei tutti noi… Patrick – è vero, ma l’amore è cieco e come sai al cuor non si comanda… Regina ‐ … e nemmeno a me! 29 Amica 2 – Direi che questa sembra una motivazione convincente… Amica 4 – Anche perché tecnicamente il cuore non è che proprio lui te l’abbia dato, più che altro glielo hai tolto con l’inganno. Amica 3 – (alle amiche) Grazie, è consolante sentirselo dire in questo momento… fate qualcosa… qui finisce male… Ragazzo – Milly?! Ragazza – Sì? Ragazzo – Ecco… devo dirti… una cosa… ehhh Ragazza – Ahhh.. Ragazzo – Ohh… sono un po’ imbarazzato… Ragazza – Uhhh… Ragazzo ‐ Ihhh… Amica 2 – (sottovoce alla ragazza) – Attenta Sally le vocali sono finite! Ragazzo – Ecco volevo darti questo (le dà la busta con il suo cuore). Ragazza – Uh! Cos’è?... un cuore! Ragazzo – Il mio cuore, Jenny, è per te. Amica 3 – Un cuore?? (si volta di scatto e le amiche lo prendono dalle mani di Jenny e lo passano a lei che lo passa a Patrick, da ora in poi il cuore continua a passare di mano in mano da Jenny a Patrick attraverso le amiche) Ragazza – Oh… sono commossa amore… ma non dovevi… chissà quanto ti sarà costato… Ragazzo ‐ Non l’ho comprato è mio. Ragazza – Come sei dolce, dicevo in senso metaforico… sai anch’io volevo darti il mio cuore… ero venuta qui proprio per questo… e lo volevo con tutto il cuore… Ragazzo – Ehhh… 30 Ragazza ‐… è che al momento… non lo trovo… sono sbadatissima, non ricordo dove l’ho messo, ma te lo porto domani a scuola, garantito! Tanto devo portarti anche i cd che mi avevi chiesto. Patrick – (regina è al suo fianco minacciosa) Allora? Amica 3 – Uuun momento ecco… (Patrick e Regina si scambiano sguardi languidi; nel frattempo il cuore continua a passare di mano in mano, la scena è per qualche attimo come sospesa). Amica 2 – Ragazze, sapete cosa vi dico: manca un cuore! E i piccioncini vari stanno per accorgersene. Amica 1 – Io sto per svenire… Amica 4 – Io sto dicendo il rosario in attesa di un miracolo! (si sente dall’esterno la voce di Nick: Qualcuno ha perso un cuore?) Tutti – Noi! Scena IX (Entra Nick e le due bambine.) Amica 1‐ Nooo, questo è di plastica, dimenticavo. Nick – Ti sbagli cara, questo è vero (lo mostra e lo fa toccare). Ho fatto il cambio con loro! Bambina 1 – Precisamente, quello di plastica ci serve decisamente di più per lo scheletro che abbiamo a scuola. Bambina 2 – E non sporca. Nick – Allora chi è che l’ha perso? Tutti tranne Regina e patrick – Io! Nick – (ritira il braccio con la busta) Eh no! Tutti tranne Regina e Patrick – Nooo?! 31 Nick – Lo darò a chi se lo merita. Sarà il destino a scegliere. Prendete! (si gira e fa per lanciare il cuore tipo bouquet) ehhh… (finge più volte di lanciarlo, ridendo) ecco (arriva in mano a Regina). Regina – Oh… a me! Patrick – è il cuore che avevi perso! (commozione dei due che si abbracciano) Regina – (si avvicina a Nick e lo abbraccia) Grazie Nick, tu sei una persona speciale, sei molto più saggio di tutti noi. Ragazza – Ehi un momento, ora sono l’unica a non avere un cuore, proprio io che sono stata la prima stamattina a uscire di casa per donarlo. Si può sapere che fine ha fatto il mio cuore? Esigo una risposta entro 3 secondi (attimi di silenzio, le amiche si guardano, la ragazza si avvicina minacciosa a loro). Amica 3 – Ecco ora ti spiego tutto… (il Prologo esce dalla botola del suggeritore e interrompe Amica 3). Scena X Prologo/Epilogo – Scusate scusate (risolino intercalare) sono sempre il prologo, per la terza volta, ora sono l’Epilogo. Ho il compito di dire le ultime parole della commedia e di riassumere il senso voluto dagli autori… già… ma purtroppo la commedia è in ritardo e io devo andare, mio padre mi ha fatto uno squillo ed è venuto a prendermi, è fuori che mi aspetta devo scappare, quindi se per voi va bene lo recito adesso l’epilogo e poi voi fate l’ultima scena. Ok? Dunque questa commedia si è conclusa, cioè ora non proprio fra un po’, e ovviamente è finita bene perché è una commedia. I cuori alla fine hanno trovato la loro strada, da soli, perché i nostri personaggi non si sono accorti degli strani giri che hanno fatto i loro cuori e come tutti siano finiti alla destinazione desiderata. Regina ha il cuore di Patrick, Patrick è felice di averlo donato a lei rimanendo per ora senza, Jenny ha il cuore del suo innamorato in attesa di recuperare il suo e donarlo a lui, e anche Nick finalmente è riuscito a donare un cuore e non ha più bisogno di stirar fuori il suo. E il cuore di plastica? Anche quello andrà a chi se lo merita, statene certi. I cuori 32 finiscono sempre nel posto giusto quando sono sinceri. (guarda l’orologio) Oddio devo scappare, sta squillando… ciao (rientra nella botola) Scena XI Ragazza – Vabbè ma io non ho ancora capito il mio dove sta?! Amica 3 – Forse tocca a me, appunto stavo dicendo… (entrano le vigilesse, la Donna e l’uomo) Donna – Ecco le mie bambine, Concetta, Santina ma dove eravate! Bambina 1 – Mamma, mamma guarda cosa abbiamo preso, il cuore di plastica che mancava al nostro scheletro… Uomo – (alle vigilesse) Ecco cosa vi dicevo, le mie bambine volevano solo un cuore di plastica… Ragazza – Ehi ma questo… questo è il mio cuore, dove l’avete trovata… Uomo – Oh ecco di chi era questo dannato cuore… Vigilessa 1 – Lei può dimostrarlo signorina… Ragazza – Certo, guardate qui, c’è il mio tatuaggio: il serpente dei sette veleni! (poi mostra il posto sotto le ascelle dove ci dovrebbe essere il tatuaggio simile) Vigilessa 2 – (un po’ stordita dal sudore) Una prova incontrovertibile collega. Direi che possiamo liberare quest’uomo (esultanza). Credo che possiamo andare, collega. E la prossima volta conservi il suo cuore con maggior cura. Ragazza – Non ne dubiti, ora lo metto al sicuro (occhiata alle amiche; lo dà al Ragazzo, esultanza generale). Scena XII Musica e personaggi che sfilano connotati da gesti caratteristici fermandosi e presentandosi al pubblico per il saluto finale. Scena vuota. Messaggio sul display: allora dove sei? Quando torni a casa? Smettila di perdere tempo. FINE 33 34 35