ue focus - Camere di Commercio

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ue focus - Camere di Commercio
U.E. FOCUS
LETTERA DA BRUXELLES
DICEMBRE 2007 – NUMERO 10
INDICE
Imprese, Innovazione e Società dell’Informazione
10.1 La Commissione europea propone misure in favore della competitività dell’ industria e dei mercati
del settore della difesa
10.2 Günter Verheugen si oppone alle quote che permettono di riservare appalti pubblici alle PMI
europee
Ambiente, Riqualificazione Urbana e Agricoltura
10.3 La Presidenza portoghese propone un programma tecnologico ambizioso per il 2050
Politica dei Consumatori, Salute e Sicurezza Alimentare
10.4 La Commissione annuncia una serie di iniziative in materia di sicurezza dei prodotti, specialmente
dei giocattoli
10.5 Allo studio un nuovo quadro giuridico per le cure mediche transfrontaliere
Trasporti ed Energia
10.6 Prevista entro fine anno una proposta sulla riduzione delle emissioni di CO2 degli autoveicoli
Mercato Interno, Servizi Finanziari e Commercio
10.7 La Commissione presenta la sua visione del Mercato interno nel 21° secolo
Speciale: Central Asia Invest Program InfoDay
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Imprese, Innovazione e Società dell'Informazione
10.1 La Commissione europea propone misure in favore della competitività
dell’industria e dei mercati del settore della difesa
La Commissione europea ha presentato un pacchetto legislativo per migliorare la
competitività dell’industria europea della difesa.
L’iniziativa è volta all'adozione, per gli appalti pubblici, di regole trasparenti e favorevoli
alla concorrenza applicabili in tutta l'Unione, particolarmente importante agli effetti
dell'istituzione di un mercato comune nel settore.
Infatti gli Stati membri fanno un massiccio ricorso all’art. 296 del Trattato, che esenziona
i contratti di difesa dalle regole UE per gli appalti pubblici. Inoltre, i sistemi nazionali di
esportazione non distinguono i paesi UE dai paesi extra UE. Infine, l’utilizzo di standard
non armonizzati impedisce un’efficace cooperazione.
Il pacchetto comprende:
1) una comunicazione che espone diverse raccomandazioni per aumentare la
competitività del settore;
2) una direttiva relativa agli appalti pubblici nel settore della difesa per una maggiore
apertura ed una maggiore concorrenza nei mercati della difesa degli Stati membri: sarà
applicabile alle armi, munizioni e materiale bellico, ma anche a certo equipaggiamento
sensibile per sicurezza non militare. Si tratta di appalti particolarmente complessi.
3) una direttiva relativa ai trasferimenti all'interno dell'UE di prodotti legati alla difesa,
intesa a ridurre gli ostacoli agli scambi commerciali di questi prodotti all'interno
dell'Unione. Intende semplificare in modo significativo le procedure di licenza nazionale
e facilitare gli scambi commerciali transfrontalieri all’interno dell’UE.
Questo pacchetto dovrebbe contribuire a creare un vero e proprio mercato europeo, in
un settore in cui gli Stati manterranno la sovranità per quanto riguarda la protezione
degli interessi fondamentali della loro difesa e della loro sicurezza.
Nella sua comunicazione, la Commissione ricorda un certo numero di altre azioni che
potrebbero rafforzare la competitività del settore:
- promuovere l'uso di standard comuni (un lavoro che tenta già di effettuare in stretta
collaborazione con l'Agenzia europea di difesa);
- utilizzare gli strumenti giuridici di cui dispone per garantire una concorrenza equa per
quanto riguarda le attrezzature militari;
- esaminare la possibilità di creare un sistema europeo riguardante la sicurezza
dell'informazione;
- lanciare, nel 2008, uno studio sulle modalità per il controllo futuro degli investimenti
stranieri nelle imprese strategiche del settore, interessandosi particolarmente alle
soluzioni atte a garantire la competitività dell'approvvigionamento al livello europeo,
senza alcuna incidenza sugli interessi di sicurezza degli Stati membri;
- incoraggiare un maggior coordinamento generale con gli Stati membri e tra gli Stati
membri, in modo da raggiungere la maggiore efficienza, ricorrendo alle soluzioni più
redditizie.
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Il mercato della difesa rappresenta un giro d'affari di circa 80 miliardi di euro all'anno in
Europa, e il costo delle procedure amministrative legate agli scambi all'interno della
Comunità si aggira attorno ai 400 milioni di euro all'anno. Dal 2003 sono state richieste
ogni anno 11.500 licenze di esportazione per scambi tra Stati membri e nessuna è stata
rifiutata.
Il Commissario Verheugen ha voluto dimostrarsi rassicurante riguardo alla sicurezza del
sistema proposto (ha sottolineato che le imprese partecipanti saranno sottoposte ad
un'omologazione) e riguardo alla libertà lasciata agli stati membri di imporre licenze
individuali per le esportazioni di materiali strategici.
Il testo potrebbe essere adottato entro il prossimo anno.
Riferimenti
Per ulteriori informazioni:
http://ec.europa.eu/internal_market/publicprocurement/dpp_en.htm
http://ec.europa.eu/enterprise/regulation/inst_sp/defense_en.htm
10.2 Günter Verheugen si oppone alle quote che permettono di riservare
appalti pubblici alle PMI europee
In occasione dell’ultimo Consiglio Competitività il Commissario Gunther Verheugen ha
osservato che le PMI europee beneficiano già di una quota di appalti pubblici molto
maggiore delle PMI americane. Tale posizione è simile a quella del commissario
McCreevy, incaricato del mercato interno, per il quale l'istituzione di quote è da
considerare una forma di protezionismo economico.
Verheugen ha poi esposto i capitoli principali del futuro Small Business Act:
- regolamentazione del contesto generale nel quale operano le PMI, compresa la
fiscalità;
- l'accesso al credito;
- l'accesso ai mercati degli Stati membri o dei paesi terzi;
- la trasformazione dei problemi ecologici in possibilità sul piano economico;
- un pacchetto di misure legislative che faciliti l'attività delle PMI;
- esonerare le PMI da tutta una serie di esigenze normalmente applicate alle imprese
attraverso il principio di sussidiarietà
I pareri in Consiglio convergono maggiormente su uno Small Business Act a livello
europeo, piuttosto che sull'inclusione di uno SBA nei negoziati in atto all'Organizzazione
mondiale del commercio (OMC). Non vi sono al momento sul tavolo proposte della
Commissione per riservare appalti pubblici alle PMI, dovrebbe comunque essere
possibile un accesso privilegiato alle commesse pubbliche per “start-up tecnologiche”.
Nella parte delle sue conclusioni dedicata alla politica per le PMI, il Consiglio
Competitività ha accolto favorevolmente l'intenzione della Commissione di presentare
uno SBA europea. Si è limitato a invitare gli Stati membri a migliorare l'accesso agli
appalti pubblici per le imprese, elaborando strategie specifiche ed applicando
disposizioni volte a promuovere tra le imprese le possibilità connesse agli appalti
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pubblici e l'accesso all'informazione sugli appalti pubblici.
Come il Canada, la Corea del Sud e il Giappone, gli Stati Uniti hanno la possibilità di
riservare appalti pubblici alle loro PMI nazionali, conformemente ad una clausola
dell'accordo sugli appalti pubblici all'OMC.
Diversi Stati membri, tra cui la Francia e la Germania, stanno trattando con i loro partner
europei sulla possibilità per l'UE di negoziare una clausola dello stesso tipo a suo
vantaggio. Nicolas Sarkozy aveva sollevato tempo fa la questione al Parlamento
europeo.
Riferimenti
Per l’accesso ai mercati pubblici:
http://ec.europa.eu/enterprise/entrepreneurship/public_procurement.htm
Ambiente, Riqualificazione Urbana e Agricoltura
10.3 La Presidenza portoghese propone un programma tecnologico
ambizioso per il 2050
I ministri europei dell'Energia hanno avuto il 3 dicembre un dibattito d'orientamento sul
piano strategico per le tecnologie energetiche presentato dalla Commissione europea il
22 novembre, accolto positivamente e di cui hanno approvato la parte essenziale. Per
alimentare il dibattito, la Presidenza aveva elaborato un documento di riflessione
intitolato “Una nuova era per l'energia”. Riassumendo i dibattiti davanti alla stampa al
termine del Consiglio Energia, il Presidente in carica, il ministro portoghese
dell'Economia, Manuel Pinho, ha presentato i principali orientamenti a lungo termine di
un programma tecnologico preparato dalla Presidenza per raggiungere l'obiettivo di
riduzione delle emissioni di gas a effetto serra da 60 a 80% e stabilizzare il consumo
energetico ai livelli attuali per il 2050. Questo programma si basa su quattro obiettivi
settoriali:
- la riduzione delle emissioni nei settori dell'elettricità e degli alloggi;
- la riduzione di 40% nel settore dei trasporti;
- l'aumento della parte delle energie rinnovabili a un terzo (33%) del bouquet energetico
dell'UE (entro il 2020, il Consiglio europeo ha fissato quest'obiettivo a 20%);
- la moltiplicazione degli sforzi in materia di efficienza energetica (per il 2020, il Consiglio
europeo ha fissato l'obiettivo di risparmio d'energia a 20% del consumo energetico
attuale).
Il Consiglio Energia ha quindi deciso che la creazione di un nuovo modello energetico si
basa su:
- l'adozione immediata delle tecnologie energetiche pulite esistenti o emergenti e lo
sviluppo di una nuova generazione di tecnologie che saranno disponibili dopo il 2020;
- la creazione di strumenti appropriati per accelerare il mutamento tecnologico nel
settore dell'energia e promuovere l'investimento privato;
- una regolamentazione stabile per gli investimenti;
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- la creazione di un “piano carbonio” trasparente che traduca in modo più realistico i costi
delle emissioni;
- partenariati internazionali per favorire lo sviluppo mondiale delle tecnologie energetiche
pulite;
- un buon modello di governance mondiale.
Riferimenti
Per il dossier del Consiglio:
http://www.consilium.europa.eu/cms3_applications/applications/newsRoom/latest.ASP?l
ang=2&cmsid=363
Politica dei Consumatori, Salute e Sicurezza Alimentare
10.4 La Commissione annuncia una serie di iniziative in materia di
sicurezza dei prodotti, specialmente dei giocattoli
Il commissario Kuneva, incaricato della protezione dei consumatori ha presentato una
serie di iniziative che la Commissione intende prendere prossimamente per fare
applicare meglio i controlli relativi alla sicurezza dei prodotti, in particolare dei giocattoli,
in tutto il territorio dell'UE.
L'industria ha adottato misure efficaci dopo gli ultimi recenti ritiri massicci di giocattoli.
Tuttavia, si rileva che il flusso costante delle notifiche RAPEX (sistema di allarme rapido
per i prodotti pericolosi destinati ai consumatori) dimostra che le imprese incontrano
tuttora difficoltà per garantire la sicurezza dei giocattoli, specialmente all'inizio della
catena. In questo contesto, la Commissione intende avviare le seguenti azioni prioritarie:
- un controllo globale delle misure di sicurezza adottate dalle imprese lungo tutta la
catena di approvvigionamento (i cui risultati saranno disponibili nel primo trimestre del
2008), - azioni d'istruzione e di formazione sulle norme dell'UE in materia di sicurezza
dei giocattoli destinate all'industria cinese e ad altri partner, nonché misure volte a
migliorare il tasso di successo dei richiami di prodotti, - una serie di provvedimenti
concreti da definire nel 2008 assieme ai fabbricanti, ai dettaglianti e agli importatori, - un
patto di sicurezza per ricuperare la fiducia dei consumatori.
La Commissione intende inoltre: - elaborare una misura mirata per richiedere adeguate
avvertenze circa i pericoli connessi alla presenza di magneti nei giocattoli, - pubblicare,
nel gennaio 2008, dati paragonabili sulla capacità nazionale di controllo, - adoperarsi a
rafforzare la cooperazione tra le autorità doganali e quelle incaricate del controllo dei
mercati, soprattutto per rafforzare l'interoperatività dei sistemi di informazione sui rischi
(RIF) nelle dogane e dei sistemi di allarme rapido relativi ai beni di consumo e agli
alimenti (RAPEX e RAFF), - elaborare, assieme agli Stati membri e ai partner
internazionali, soluzioni pratiche nel settore della rintracciabilità, compresi eventuali
requisiti giuridici più vincolanti per quanto riguarda la rintracciabilità nel settore dei
prodotti destinati ai consumatori.
La Commissione ha annunciato che avrebbe rafforzato il supporto tecnico e la
formazione in particolare per il nuovo sistema di allarme interno adottato dalle autorità
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cinesi, dato che “la rintracciabilità rimane un'esigenza fondamentale”. Il progetto
UE/Cina nel settore commerciale includerà uno studio sui meccanismi di controllo della
sicurezza dei prodotti vigenti in Cina, che dovrà permettere di determinare nuovi domini
di cooperazione. La Commissione ritiene inoltre che gli Stati Uniti e l'UE abbiano
entrambi interesse a collaborare. Raccomanda in questo senso di costituire un gruppo di
lavoro comune sulla sicurezza dei prodotti e delle importazioni nell'ambito del Consiglio
economico transatlantico.
Infine, la Commissione intende agire sul quadro normativo esistente al livello dell'UE con
una revisione della direttiva sui giocattoli (proposte annunciate entro il primo trimestre
del 2008) e l'adozione del pacchetto “Nuovo approccio” per migliorare i controlli a livello
di mercato e a livello doganale.
Riferimenti
Per la proposta:
http://ec.europa.eu/consumers/overview/cons_policy/index_en.htm
10.5 Allo studio un nuovo quadro giuridico per le cure mediche
transfrontaliere
Facendo seguito ad una grande consultazione in materia, la Commissione europea
potrà pubblicare una proposta di direttiva sulle cure mediche transfrontaliere sicure e di
grande qualità.
Si intende da un lato stabilire, conformemente alle sentenze della Corte di giustizia, un
quadro giuridico che consenta la mobilità dei pazienti, senza turbare l'organizzazione dei
sistemi di assistenza sanitaria degli Stati membri; dall’altro garantire l'accesso alle cure
rispettando un livello elevato di qualità e di sicurezza. A tal fine, la proposta di direttiva
dovrebbe prevedere che il paziente che si faccia curare in uno Stato membro di cui non
ha la nazionalità possa, senza autorizzazione preliminare, farsi rimborsare le cure dal
proprio regime di assicurazione malattia in base ai tassi di rimborso e delle tariffe
praticati nel paese d'origine. Un articolo della proposta prevederebbe tuttavia la
possibilità per gli Stati membri d'introdurre un'autorizzazione preliminare qualora sia
necessaria per preservare l'equilibrio della sicurezza sociale o prevenire un'eccessiva
capacità ospedaliera. Tale deroga deve essere motivata dallo Stato membro e
autorizzata dalla Commissione.
Le disposizioni più interessanti sarebbero quelle che mirano a:
1.
promuovere un livello elevato di qualità delle cure ovunque nell'Unione;
2.
migliorare l'informazione al paziente (prevista la creazione di punti nazionali di
contatto sulle cure mediche transfrontaliere);
3.
garantire il riconoscimento delle prescrizioni mediche di un medico stabilito in un
altro Stato membro;
4.
costituire una rete di centri di riferimento che potrebbero a termine offrire
possibilità di diagnosi e di trattamento per le malattie che richiedono apparecchiature
complesse o un approccio pluridisciplinare.
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Riferimenti
Per maggiori informazioni sul dossier:
http://ec.europa.eu/health/ph_overview/co_operation/mobility/patient_mobility_en.htm
Trasporti ed Energia
10.6 Prevista entro fine anno una proposta sulla riduzione delle emissioni
di CO2 degli autoveicoli
Malgrado intense discussioni interne, la Commissione europea auspica di poter adottare
entro fine anno una proposta legislativa sulla riduzione delle emissioni di CO2 delle
automobili e dei veicoli leggeri utilitari,. Il dossier, portato avanti dai Commissari Stavros
Dimas (Ambiente) e Günter Verheugen (Industria), è iscritto all'ordine del giorno della
riunione del 19 dicembre del Collegio dei Commissari.
Secondo la stampa tedesca, José Manuel Barroso, Presidente della Commissione
europea, avrebbe ripreso in mano quest'iniziativa legislativa per vie delle divergenze di
veduta tra i due servizi capofila, la DG Ambiente e la DG Imprese. L'ambizione della
Commissione è di presentare un testo “ambizioso e equilibrato” che possa essere
sostenuto dall'intero Collegio.
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Riferimenti
Per approfondimenti sui temi trattati si consiglia di consultare il sito della DG Trasporti
ed Energia: http://ec.europa.eu/dgs/energy_transport/index_en.html
Mercato Interno, Servizi Finanziari e Commercio
10.7 La Commissione presenta la sua visione del Mercato interno nel XXI°
secolo
Il Presidente della Commissione europea Barroso ha presentato a fine novembre la
nuova strategia della Commissione europea per il Mercato interno. Ponendo l'accento
sul diritto dei consumatori in un contesto transfrontaliero e sulla dimensione
internazionale del Mercato interno, l'iniziativa non preannuncia alcuna azione legislativa
rilevante, bensì iniziative mirate, in particolare per i servizi finanziari al dettaglio. Ricorre
ad una serie di strumenti giuridicamente vincolanti o semplicemente incentivi,
La Commissione mette sullo stesso piano la sua strategia rinnovata per il Mercato
interno e la sua visione sociale per l'Europa del XXI° secolo, e conferma la sua volontà
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di proseguire l'approccio settoriale in materia di regolazione europea dei servizi
d'interesse economico generale (SIEG).
Pacchetto integrato. Barroso ha insistito sul carattere integrato della nuova strategia.
Evocando gli ostacoli alla libera circolazione che sono stati revocati dalla creazione del
mercato comune, il Presidente ha tuttavia ritenuto che “altri ostacoli, più sottili e meno
apparenti, permangono” e richiedono un'azione al livello europeo. Ha citato l'esempio
della recente proposta di riforma del settore delle telecomunicazioni, delle iniziative in
corso o future sui servizi postali riguardanti l'etichettatura dei generi alimentari, azioni
collettive che i consumatori potrebbero intraprendere qualora si ritengono lesi, e la
facilitazione delle attività delle PMI. A questi lavori si aggiunge una nuova metodologia
della Commissione per analizzare meglio l'evoluzione di 23 mercati determinanti di beni
e servizi, come l'energia, la distribuzione d'acqua, i servizi finanziarie e le libere
professioni. La Commissione farà ricorso a vari strumenti comprendenti in particolare il
ricorso alle procedure d'infrazione e alla rete SOLVIT.
Servizi finanziari al dettaglio. Charlie McCreevy, ha concentrato il suo intervento sui
lavori futuri della Commissione nel settore dei servizi finanziari al dettaglio.
Riconoscendo che la fornitura di questi servizi continuerà ad essere principalmente
locale, il Commissario al Mercato interno ha ritenuto necessari sforzi in particolare in tre
settori:
- gli ostacoli alla mobilità dei conti bancari;
- la lotta contro la vendita legata di prodotti finanziari, che permette all'industria di
vendere ad esempio un'assicurazione sulla vita a un consumatore che ha fatto un
prestito;
- l'educazione finanziaria dei consumatori. A tal fine, ha dichiarato, “continuerà sulla
strada che porta ad accordi volontari e se non funzionasse, ricorrerò a mezzi più
pesanti”.
La Commissione inciterà quindi l'industria bancaria ad elaborare, tramite
l'autoregolazione, una serie di misure specifiche alla mobilità bancaria, e questo prima di
metà 2008. sono interessate in particolare pratiche bancarie discriminatorie basate sulla
nazionalità o la residenza, la riduzione dei termini o la necessità di migliorare le
informazioni ai consumatori. Allegato alla strategia riveduta del Mercato interno, un
documento specifico preannuncia altre iniziative: - un Libro bianco sul credito ipotecario
svelerà prima di fine 2007 iniziative volte ad accrescere la diversità dei prodotti
disponibili mantenendo un elevato grado di tutela dei consumatori; - una comunicazione
sull'educazione finanziaria dei consumatori confrontati a un'offerta crescente di prodotti
finanziari.
Riferimenti
Per tutta la documentazione:
http://ec.europa.eu/citizens_agenda/index_en.htm
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Inserto Speciale: Central Asia Invest Program InfoDay
In seguito agli allargamenti del 2004 e del 2007, l’Asia centrale riveste sempre di più
importanza dal punto di vista geografico, economico e politico. A tal fine, anche alla luce
della nuova politica europea di vicinato, l’Unione Europea intende rafforzare e
approfondire le sue relazioni con i paesi della regione per facilitarne la stabilità e
sicurezza.
Il programma Central Asia Invest è una delle nuove iniziative della Commissione
europea ed Europeaid, l’ufficio di cooperazione della Commissione europea, ha
organizzato un incontro formativo lo scorso 30 novembre.
Questo programma intende promuovere lo sviluppo economico sostenibile del settore
privato e delle piccole e medie imprese nei paesi dell’Asia centrale.
Gli obiettivi più specifici riguardano il rafforzamento delle capacità istituzionali e delle
competenze delle organizzazioni intermediarie di business dei paesi dell’Asia centrale.
Inoltre, intende promuovere rapporti più stretti tra le organizzazioni intermediarie di
business europee e dell’Asia centrale e contribuire all’integrazione economica regionale.
Nell’area dell’Asia centrale, i paesi interessati dall’iniziativa sono i seguenti: Kazakhstan,
Kyrgyzstan, Tajikistan, Turkmenistran, Uzbekistan.
Il programma Central Asia Invest si divide in due componenti, concepite per realizzare
attività differenti ma complementari:
•
Componente 1
Dotata di un budget di 4.400.00 € per il 2008 è finalizzata a realizzare interventi di
“capacity building” nel settore di supporto alle imprese dell’Asia centrale.
La modalità di implementazione prevede la gestione di inviti a presentare proposte.
•
Componente 2
Dotata di un budget di 600.000 € è destinata a mettere a punto una misura di supporto
ai progetti sviluppati sotto la componente 1.
La Commissione Europea prevede di realizzare: eventi di networking tra partner EU e
dei paesi asiatici beneficiari; sessioni d’informazione, di disseminazione e di promozione
dei risultati, creazione di un Advisory panel.
La modalità di implementazione prevede il lancio di una gara d’appalto internazionale a
procedura ristretta per aggiudicare un solo contratto (assimilabile all’assistenza tecnica).
Partenariato
I partner devono avere personalità giuridica, possono essere organizzazioni non-profit e
intermediari commerciali rappresentanti piccole e medie imprese che promuovono il
commercio e gli investimenti tra l’Europa e l’Asia Centrale.
Un esempio di possibili partner sono le Camere di Commercio o le agenzie settoriali che
lavorano con le PMI. Le agenzie governative sono considerate eleggibile come partner
di progetto, non come principali applicants. Devono inoltre essere Stati membri dell’UE,
dell’Area Economica Europea o paesi Candidati.
Nonostante il numero minimo di partner sia due, uno proveniente dall’Europa e uno
dall’Asia centrale, progetti con partenariati pluriregionali sono preferibili.
Si distingue tra partners e applicant: i primi corrispondono ai criteri sopraccitati, i secondi
sono organizzazioni che ricoprono un ruolo importante nel progetto ma non sono
eleggibili, di conseguenza non possono ricevere fondi comunitari, ad eccezione del
rimborso per i viaggi e del per diem. Uno stesso applicant può sottoporre più di una
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proposta (a condizione che varino almeno per area geografica o contenuto), ma non
potrà ricevere più di due finanziamenti.
Attività finanziabili
Central Asia Invest è un programma nato per incentivare la formazione degli intermediari
commerciali, per questo motivo non sono finanziabili attività che prevedono la
formazione diretta di imprenditori, se non come risultato stesso della formazione dei
primi.
Le attività direttamente finanziate dal programma possono essere:
•
Formazione per dirigenti ed impiegati delle Camere di Commercio
•
Scambio di personale, visite di aggiornamento
•
Supporto alle Camere di Commercio o agli intermediari di business (matchmaking) per attività di formazione per le PMI e eventi che coinvolgano un numero
limitato di imprese europee e dell’Asia Centrale. Il focus del progetto deve rimanere sui
rapporti tra intermediari commerciali, le relazioni dirette con le imprese devono essere
un’attività secondaria, un feedback della realizzazione dell’attività principale
•
Altri argomenti come scambio di buone pratiche, produzione tecnica,
dimostrazioni pratiche, responsabilità sociale di impresa.
Budget
Il budget totale per il programma Central Asia Invest è di 4 400 000 euro per il periodo
2007-2008. La quota di finanziamento può coprire fino all’85% dei costi eleggibili totali e
oscilla tra i 200 000 e i 500 000 euro.
Per quanto riguarda la subcontraenza, il costo totale non può superare il 30% del totale
dei costi eleggibili e non può riguardare attività di management.
Concept Note e tempistiche
Chi intende partecipare deve redigere una Concept Note, un documento di circa quattro
pagine da redigere entro il 15 febbraio 2008 secondo il modello predisposto dalla
Commissione. Per le Concept Note preselezionate verrà organizzata nel mese di marzo
2008 una sessione informativa, per aiutare i partecipanti nella redazione dei progetti. Il
termine per la presentazione della proposta completa è il 15 maggio 2008, la firma dei
primi contratti avverrà tra settembre e dicembre 2008 ed il progetto potrà incominciare
nel marzo dell’anno successivo.
Per ulteriori informazioni:
http://ec.europa.eu/europeaid/where/asia/index_en.htm
Questa lettera, a cura del Dott. Marco Digioia, è un servizio dell’Ufficio Unioncamere
Piemonte di Bruxelles.
Report su Central Asia Invest InfoDay a cura di Valentina Bottega.
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Per ulteriori informazioni sugli argomenti trattati rivolgersi al numero 0032 2 550 02 50 o
all’indirizzo e-mail [email protected]
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