1. Francia.La disciplina delle gare elettroniche e relativa

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1. Francia.La disciplina delle gare elettroniche e relativa
Anno 2016, Numero 918
9 marzo 2016
Tribunale R.G. n. 431/2008
Istituto Grandi Infrastrutture
APPALTI &CONCESSIONI
Europa e Regioni
Francia
La disciplina delle gare elettroniche e relativa giurisprudenza
Guide d’aide à la passation des marchés publics dématérialisés
( documento rinvenibile nel sito della DAJ)
Tra le priorità dell’azione del Governo per la modernizzazione della P.A. troviamo al primo posto lo
sviluppo delle procedure elettroniche di aggiudicazione dei contratti di appalto: il 9/2/2016 sul sito
della DAJ è apparsa la Guida in oggetto(versione dic. 2015), elaborata dal GEM – Groupe d’étude de
dématérialisation des marchés publics –.
Occorre al riguardo avvertire che il contesto disciplinare e l’applicazione pratica dell’e-procurement
hanno visto uno sviluppo notevole dalle prime indicazioni normative risalenti al gennaio 2010 e poi
sviluppate nella Guida del dicembre 2012.
Quest’ultima versione 2015 della Guida a cura del GEM è stata ampliata e dettagliata con la previsione
di appositi capitoli relativi 1) alla messa in opera della piattaforma elettronica; 2) all’acquisto dei
certificati; 3) agli aspetti relativi agli antivirus; 4) ai collegamenti internet e relativa assistenza.
Inoltre, quattro temi centrali alla procedura elettronica sono stati particolarmente sviluppati:
standardizzazione; riduzione dei rischi legati alle procedure informatiche; sviluppo delle normative
d’utilizzo; sviluppo dell’uso dei documenti c.d. strutturati.
La Guida ha un’impostazione eminentemente pratica e si avvale dell’esperienza fin qui maturata dai
vari servizi acquisiti e dalla diverse piattaforme dei differenti Ministeri.
Nell’allegato 2 della Guida sono poi descritti e analizzati vari casi su cui si è sviluppata una discreta
giurisprudenza dei Tribunali Amministrativi e del Consiglio di Stato.
Le decisioni riportate in estrema sintesi riguardano i seguenti aspetti delle procedure informatiche:
1) Sanzioni verso la stazione appaltante in caso di interruzione e/o non funzionamento della
sua piattaforma (TA Paris, 31 dic. 2007 CNAVTS, n° 0719687).
2) Mancanza di confidenzialità (procedura con offerta il cui contenuto non è stato mantenuto
segreto): condanna della stazione appaltante da parte della Corte Amministrativa d’Appello di
Parigi, 20 marzo 2012; CNAVTS n° 11PA02323.
3) Formazione dei fornitori alle tecniche delle procedure informatiche: condanna della
stazione appaltante per aver organizzato corsi di formazione riservati ai “fornitori conosciuti”(
TA Lion, 2 marzo 2006, ALPES n° 0600801).
4) Discordanza tra date di invio informatico al Bollettino nazionale degli annunci – BOAMP - e di
invio al GUCE: condanna della stazione appaltante (CE, 24 ottobre 2000, UGAP n° 314499).
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5) Condanna per errore (pur minimo) nell’indirizzo mail della piattaforma dell’ente (TA Grenoble,
27 febbraio 2007 – Societé Roquer Frères, n° 0700586).
6) Obbligo di esattezza nell’indicazione del Codice CPV (TA – Parigi – 20 febbraio 2009, ACCOR, n°
00901491).
7) Obbligo di esattezza nell’indicazione del Codice NUTS (TA – Montpellier, 31 ottobre 2007, Neuf
Cegetel, n° 0704131).
8) Condanna per mancata pubblicazione simultanea di tutti i documenti di gara (TA – Versailles –
6/2/2009, MARIBOT n° 0900393) e assoluzione per bando sul profilo web dell’ente che
soddisfa l’obbligazione minima di pubblicità nel sottosoglia (TA – Rennes – Ordonnance del 5
novembre 2010).
9) Giurisprudenza a volte non omogenea sulla carenza di ricevimento delle comunicazioni
informatiche:
a) condanna per carenza di invio di messaggio di conferma anche se non previsto
espressamente nel bando, ma indicato nella Guide (Conseil d’État, 3 ottobre 2012 –
Département des Hauts de Seine, n° 359921);
b) accolto il ricorso di un candidato escluso che ignorava il rigetto della sua offerta per
mancata mail di accompagnamento alla lettera di comunicazione del rigetto (Tribunale
Amministrativo de Basse-Terre, 25 settembre 2013, n° 1301203).
10) Rigetto del ricorso dell’offerente escluso in una procedura soprasoglia UE per carenza della
firma elettronica (Conseil d’État, 7 novembre 2014, n° 383587).
11) Esclusione confermata per apposizione di firma elettronica sul “ZIP” ma non sull’offerta
(Tribunal Administratif de Rennes, 28 marzo 2013, n° 1300821).
12) Esclusione confermata per mancata firma elettronica di tutti i vari documenti di impegno (TA
di Rennes, 22 maggio 2014, n° 1401979).
13) Esclusione confermata per firma elettronica alterata e dunque irregolare ( TA – Parigi – 26
settembre 2013, n° 1313022).
14) Elementi di prova accolti dal giudice per la decisione: le descrizioni della procedura come
contenuti nel giornale web pubblicato dalla piattaforma elettronica (CAA – Bordeaux, 31 marzo
2011, M. Bernard A., n° 10BX01752).
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I meccanismi che favoriscono l’accesso delle PMI
La politica di sostegno all’accesso agli appalti pubblici delle PMI ha visto negli ultimi anni una serie di
misure specifiche, raccolte da ultimo in una fiche della DGCCRF del Ministero dell’Economia dal titolo
L’accesso ai lavori pubblici delle PMI, edito nell’ottobre 2015 e reperibile nel sito del CEDEF Access des
PME-TP à la commande publique.
Ora un nuovo servizio si aggiunge, disponibile sulla piattaforma web degli acquisti dello Stato: si tratta
della Bourse à la cotraitance, una “borsa informatica” (cioè una piattaforma dedicata) che permette
alle PMI iscritte di esporre le proprie competenze per facilitare il formarsi di raggruppamenti/accordi
per partecipare agli appalti cui non potrebbero accedere singolarmente.
Questa iniziativa fa seguito all’iniziativa del Ministero dell’economia denominato “da la defiance à la
confiance”, che ha predisposto un servizio di ascolto e di indirizzo dedicato alle PMI (una sorta di
Sportello di servizio per le PMI).
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Consultazione pubblica sull’informatizzazione delle procedure di aggiudicazione
La consultazione online sul Piano del Governo di programmazione della informatizzazione degli
appalti pubblici conclusasi il 15/12/2015 ha visto la partecipazione di 94 contributi di cui: 40 da
soggetti pubblici; 8 da operatori economici; 7 da Federazioni professionali; 9 da Ministeri; 10 da Centri
di informatica; 20 da soggetti vari (Centri d formazione, singoli cittadini, professionisti ecc.).
10 i punti principali oggetto di contribuzione:
1) rendere obbligatoria la procedura informatica per gli affidamenti superiori a 20.000 € a partire
dall’ottobre 2018 (57 contributi: maggioranza favorevole).
2) Razionalizzare e rendere omogenei i profili informatici delle stazioni appaltanti: un’esigenza
questa manifestata dalle 48 contribuzioni, ma in cui molti hanno evidenziato che per essere
concretamente applicata con successo tale procedura informatica deve passare per un
processo di forte confronto tra tutti gli attori interessati.
3) Imporre un minimo di funzionalità comune ai profili web delle stazioni appaltanti: concordi sul
punto le 33 contribuzioni.
4) Favorevoli unanimemente a ridurre i contenuti dei profili web, anche se persistono divergenze
sulle modalità concrete(42 contribuzioni).
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5) Creazione di “formati” sistematizzati e standardizzati per i profili delle stazioni appaltanti e lo
scambio sistematico delle informazioni (43 contribuzioni).
6) Generalizzare la risposta informatica negli appalti pubblici con il SIRET.
Il sistema Siret consiste nella possibilità per le PMI di partecipare alle gare “semplificate” (cioè
sottosoglia), presentando soltanto il Numero di iscrizione nel Registro delle imprese e i dati
relativi già in esso pubblicati. Largo consenso a tale sistema, ma con possibilità di aggiungere,
se del caso, documenti specifici (38 contributi).
7) Sviluppare l’utilizzo dei certificato e della firma elettronica da adattare al livello di sicurezza a
seconda delle esigenze delle amministrazioni.
Le 40 contribuzioni evidenziano il grande lavoro di normazione tecnica che deve essere svolto
per omogeneizzare i documenti e i livelli di sicurezza pretesi, oggi troppo disparati tra le varie
stazioni appaltanti.
8) Semplificare le normative per ridurre i carichi amministrativi delle imprese.
I 31 contributi hanno palesato l’esigenza di un intervento regolatore: le possibili strade sono o
il ricorso a norme/dispositivi MPS oppure a un sistema unico a gestione statale.
9) Rafforzare l’efficienza mediante la pubblicazione di molti più dati relativi agli appalti in gara.
La risposta di 29 contribuzioni è quella di aumentare i dati dei singoli appalti messi in
aggiudicazione e diminuire i formulari che devono essere compilati dagli offerenti.
10) Attivare un sistema di archiviazione informatica sicura.
30 contributi hanno sollevato il tema, evidenziando l’esigenza di un processo completo di
archiviazione/reperimento dati informatizzati relativi all’intero arco di vita del contratto e alle
attività ad esse connesse (controllo di legalità, controllo di esecuzione, pratiche amministrative
ecc.).
Misure di accompagnamento
Accompagnare il processo di informatizzazione con adeguate misure di formazione degli addetti di
gestione strutturata dell’intero processo, creando le necessarie sinergie capaci di produrre efficienza
di sistema.
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Altre misure complementari
Informatizzare la cessione dei crediti;
informatizzare l’intero processo di esecuzione del contratto;
informatizzare i mezzi di pagamento;
avviare un vasto processo di sviluppo del BIM negli appalti pubblici in parallelo alla loro
informatizzazione.
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