www.campsiragoresidenza.it LO SPETTACOLO
Transcript
www.campsiragoresidenza.it LO SPETTACOLO
www.campsiragoresidenza.it [email protected] +39 039 9276070 produzione ScarlattineTeatro, Campsirago Residenza | di e con Anna Fascendini, Giulietta DeBernardi | consulenza scientifica Sabrina Rossi, esperta in Didattica della Fisica | in collaborazione con Amphithéâtre Pont-de-Claix (Grenoble, Francia); ERT Friuli Venezia Giulia | con il sostegno di Next 2015 Regione Lombardia LO SPETTACOLO Un percorso sensoriale ed emotivo attraverso la luce e il buio. Un rito in cui i bambini diventano parte di un viaggio di scoperta e conoscenza. Dopo aver indagato alcuni materiali con i piccolissimi come le piume (Lunatica), il sale grosso (Sisale), le catene (Scatenati) e le stoviglie (Miloemaya) abbiamo pensato che la ricerca si sarebbe potuta evolvere passando a un materiale più complesso. Una materia che non avesse tangibilità: il buio. Già dalla definizione di buio “oscurità, mancanza di luce” [cit. dizionario Treccani] non si può prescindere dal concetto di luce. Buio e luce diventano momenti della ricerca indissolubili da cui nasce un altro mondo ancora: l’ombra. Da qui l’idea di un nuovo spettacolo per il quale è la ricerca con i piccolissimi la fonte di ispirazione artistica, un’esperienza di relazione che trasforma il gioco euristico in materia estetica. La ricerca su una materia così articolata apre a una nuova esigenza: quella di un supporto scientifico per ascoltare una nuova terminologia, scoprire un nuovo punto di vista, imparare a veder poesia anche tra i numeri. È l’incontro con l’astrofisica Sabrina Rossi a rendere possibile un’osservazione che unisca prospettive e interpretazioni complementari: quella scientifica e quella teatrale. Sabrina Rossi condivide il suo sguardo di docente in didattica della Fisica che, a partire da laboratori esperienziali simili alla ricerca di ScarlattineTeatro, dimostra come i bambini riescano a scoprire naturalmente delle leggi fisiche partendo dal gioco. In una culla di luce le attrici, due vestali contemporanee, accolgono i piccoli spettatori coinvolgendoli in un’interazione spaziale senza alcuna separazione tra spazio scenico e pubblico. Riti materni, nenie, ricordi di infanzia e azioni quotidiane riconoscibili dai piccolissimi si intrecciano a giochi di relazione con la luce, ora calda, ora fredda, in un ritmo ciclico che parte dal buio e torna al buio. La partitura richiama i gesti spontanei dei bambini osservati nel percorso di ricerca. E sono loro il vero spettacolo, protagonisti e osservatori dei suoni e dei movimenti che compongono la performance. Ed è così che candele, lampadine, luci e torce escono dall’ordinario e aprono a un immaginario da vivere insieme. Con il sostegno di PRIMISSIMA INFANZIA DURATA 35 MIN DEBUTTO MARZO 2016