5 - Versione Classica del Sito
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5 - Versione Classica del Sito
www.gazzetta.it Giovedì 24 settembre 2009 1 e Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281 Pagina 40 ANGIONI Vasco sta Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 226 arrivando in Gazzetta Domani alle 16.30 la videochat su Gazzetta.it. Mandate le vostre domande SERIE A I nerazzurri vincono (3-1) giocando bene. A segno anche Lucio e Lavezzi I MAGNIFICI DUE Eto’o e Milito stendono il Napoli in 5 minuti: l’Inter è prima (per ora) La Fiorentina ferma la Samp. Stasera Juve a Genova: fuori Giovinco Partenza sprint dell’Inter (l’argentino era in fuorigioco) e partita in discesa. Jovetic e Gilardino: Firenze sorride. Juve: c’è Camoranesi. LE ALTRE DI NATALE FA FELICE UDINE Il Milan cade Palermo-Roma diluvio e gol: 3-3 Pagine 2-3-5-6-12-13-14-15 il commento LE GRANDI FANNO COSI’ Impresa del Parma: 2-1 alla Lazio Atalanta-Catania (0-0): incidenti tra tifosi nel prepartita, arrestati 3 ultrà di ALESSANDRO DE CALO’ Le grandi squadre, adesso, fanno così. Barça, Real, quelle là. Danno subito una sportellata all’avversario e poi trasformano il campo in un piano inclinato per giocarsela con la superiorità del gatto sul topo. L’Inter si mette nella scia. Eto’o impiega lo stesso tempo di un Ronaldo per la zampata dell’1-0. Milito lo segue a ruota, col treno di Lucio. Dopo mezz’ora, i nerazzurri sono sul 3-0 col povero Napoli. Fatta. Per una notte è sorpasso. Pagine 8-9-10-11-16-17-18-19-20 SERIE A PARTITE Atalanta-Catania 0-0 Bari-Cagliari 0-1 Bologna-Livorno 2-0 Fiorentina-Samp 2-0 Inter-Napoli 3-1 Lazio-Parma 1-2 Palermo-Roma 3-3 Siena-Chievo 0-0 Udinese-Milan 1-0 Oggi ore 20.45 Genoa-Juventus SEGUE A PAGINA 2 IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi w Maradona è uscito trasformato dalla clinica per dimagrire. Ora ha quattro orecchini in meno. (5a giornata) CLASSIFICA Inter Juventus* Sampdoria Fiorentina Parma Genoa* Udinese Chievo Roma Lazio 13 12 12 10 10 9 8 7 7 7 Milan Bari Palermo Bologna Siena Cagliari Napoli Catania Livorno Atalanta 7 6 5 5 4 4 4 2 2 1 *Una partita in meno Diego Milito, 30 anni, 5 gol in 5 gare festeggia felice con Samuel Eto’o, 28 anni, terza rete in campionato NEWPRESS L’INSERTO IN REGALO CHIEDETELO F.1 KIMI «DIMENTICATO» CICLISMO MONDIALI LIGA BATTUTO IL VILLARREAL (2-0) Auto: tutte le novità del salone di Francoforte Montezemolo: «Massa rimane» Gioia Cantele Crono d’argento Real, risposta al Barça con Ronaldo e Kakà ALLEGATO DI 16 PAGINE Pagine 26-27 Pagine 30-31 Pagina 24 RICCI 9 771120 506000 90 9 2 4> il Caffè dei Campioni 2 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 5a GIORNATA P IL FILM DELLA PARTITA Tre squilli nerazzurri per avvertire Ferrara: partita chiusa subito dalla prima di ALESSANDRO DE CALO’ T 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LE GRANDI FANNO COSI’ Era dal 4-0 nel derby col Milan che non si vedeva giocare l’Inter così. Bene? Bene è una parola grossa, anche se i progressi sono evidenti. Guardando il bicchiere mezzo vuoto è evidente che mancano ancora fluidità e velocità nella circolazione di palla; manca il dominio del campo e del gioco, si possono migliorare gli schemi d’attacco. Ma la parte mezza piena dello stesso bicchiere ci dice che l’Inter sta facendo grandi progressi, che in un modo o nell’altro — almeno in Italia — riesce a scardinare qualunque difesa. Gioca a strappi e percussioni, a tratti irresistibili. Resta ancora molto lontana dal calcio sublime che Messi e Ibra fanno vedere in ogni partita dei blaugrana, compresa l’ultima esibizione a Santander. Mourinho, che ieri era squalificato, deve lavorare ancora molto per dare un gioco convincente ai campioni. Ma intanto l’Inter — come detto — cresce e può coccolarsi la sua nuova super coppia gol: Eto’o e Milito si integrano felicemente. Il camerunese è un drago. L’argentino continua a tenere viva la sua media record (anche se il gol era viziato da offside). Il terzo sigillo, firmato da Lucio su corner battuto da Sneijder, fa capire quale sia il peso dei nuovi acquisti nell’economia della squadra. La sfida di San Siro era un test molto importante per Donadoni e il suo Napoli. Al di là del risultato, il verdetto resta negativo. Troppi buchi neri in una squadra che resta al di sotto delle sue potenzialità: difesa fragile, attacco che non punge, personalità da definire. E 7 punti in meno dello scorso campionato. Stanno arrivando giorni decisivi per l’ex citì, la panchina comincia a scottare. Ciro Ferrara, che tifava Napoli e contava su un colpaccio a San Siro degli azzurri, deve sbagliare poco o nulla stasera a Marassi col Genoa, se vuole realizzare il contro-sorpasso della Juve sulla banda Mourinho. Non sarà facile, perché Gasperini è in cerca di rivincite dopo la sconfitta col Chievo. Un netto successo della Juve — magari fatto con una sportellata subito e poi il controllo sul piano inclinato — spingerebbe definitivamente lo sprint scudetto nell’alveo di un lungo slalom parallelo tra nerazzurri e bianconeri. Corsa a due, come in Spagna. A proposito di Real. Negli stessi minuti in cui Kakà sigillava con un rigore il successo dei blancos sul Villarreal di Rossi, il suo vecchio Milan — col ripescato Ronaldinho — andava a picco in Friuli contro l’Udinese. Decisivo Di Natale, come sempre. Milan lento, prevedibile, con un gioco involuto che non frequenta corsie laterali. Il contrario della Fiorentina, che liquida la Samp di Cassano con due gol esemplari: cross da destra di Marchionni e guizzo di Jovetic; cross di Vargas da sinistra e zuccata vincente di Gilardino. I kappaò di Milan e Samp sono le due grandi trappole scattate in questo turno di metà settimana. Palermo e Roma impattano (3-3) in una sfida bella e pazza, inondata dalla pioggia. Antonio Conte debutta a Bergamo con un pari e un’espulsione. A Bari, Allegri trova Nené e fa decollare il Cagliari. Può essere la sorpresona della A, come l’anno scorso. 2’ p.t. 5’ p.t. 32’ p.t. Il gol di Samuel Eto’o, 28 anni, al terzo gol in questo campionato: su calcio d’angolo, colpo di testa di Samuel e per il camerunese è facile segnare sotto porta IANUALE Il gol di Diego Milito, 30 anni, a segno per la quarta giornata di fila: scatto di Maicon centrale, assist per l’argentino che scatta sul filo del fuorigioco e poi batte De Sanctis PEGASO Il gol di Lucio, 31 anni, alla prima rete con la maglia nerazzurra: sul calcio d’angolo con Sneijder, il brasiliano salta più in alto di tutti e va a segno REUTERS Inter SORPASSINO Eto’o e Milito a segno in 5’ Mou è primo Il Napoli parte male, Lucio fa il tris, inutile gol di Lavezzi. E ora tocca alla Juve rispondere LUIGI GARLANDO INTER GIUDIZIO 3 1 NAPOLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dL’Inter è tornata a dor- 777 MARCATORI Eto’o (I) al 2’, Milito (I) al 5’, Lucio (I) al 32’, Lavezzi (N) al 37’ p.t. (4-3-1-2) (3-5-2) Julio Cesar; Maicon, Lucio (dal 44' s.t. Cordoba), Samuel, Chivu; J. Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Sneijder (dal 1' s.t. Muntari); Eto'o (dal 45' s.t. Mancini), Milito. De Sanctis; Santacroce (dal 15' s.t. Aronica), Cannavaro, Contini; Maggio (dal 23' Denis), Gargano, Bogliacino (dal 39' Pazienza), Hamsik, Zuniga; Lavezzi, Quagliarella. PANCHINA Toldo, Santon, Vieira, Balotelli. PANCHINA Iezzo, Grava, Cigarini, Hoffer. ALL. Baresi (Mourinho squalificato) ALLENATORE Donadoni. ESPULSI nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Stankovic per gioco scorretto, Maicon per proteste. AMMONITI Contini, Bogliacino per gioco scorretto. ARBITRO Trefoloni di Siena. NOTE paganti e incasso non comunicati; abbonati 35.207, quota di 751.042 euro. In fuorigioco 1-2. Angoli 6-7. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’. POSSESSO PALLA INTER 57% CROSS NAPOLI 43% TIRI IN PORTA IIIIIII INTER 7 INTER 14 NAPOLI 27 TIRI FUORI IIII IIIII NAPOLI 4 INTER 5 IIII NAPOLI 4 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 3-1 SECONDO TEMPO c GOL! 23' Diagonale di Samuel che viene sporcato in angolo. 3’ Corner di Sneijder, sponda di Samuel ed Eto’o spinge in rete. c GOL! 5’ Milito, in fuorigioco, imbuca un assist di Maicon. c GOL! 32’ Lucio schiaccia di testa su calcio d’angolo di Sneijder. c GOL! 37’ Lavezzi corregge un tiro di Contini. 41' Eto’o prova dalla distanza: alto. 46' Denis si libera e calcia da fuori senza trovare la porta. mire nel suo letto di campione d’Italia. Oggi potrà essere superata, ma essersi addormentata ieri in testa alla classifica, da sola, per la prima volta nella stagione è particolare non banale, che metterà pressione alla Juve. Tre gol, gioco in crescita, una convincente esibizione di forza. Eto’o (terzo gol) e Milito (quinto in 5 partite) ci hanno messo cinque minuti a demolire un Napoli sconcertante, franato come l’asfalto dei quartieri Spagnoli. De Laurentiis, prima del match, aveva garantito che questo non è tempo di processi. Di questo passo (terza sconfitta, tre sole squadre alle spalle) arriveranno presto. La chiave Gli undici del Napoli sono entrati in campo leggeri e fatali, come le tante modelle che in questi giorni vagano per Milano con la cartina della città in mano. Nell’azione del primo gol, Samuel fa sponda, Milito sfiora, Cambiasso tocca, Eto’o segna e gli avversari guardano, come statuine in San Gregorio Armeno. Milito raddoppia in fuorigioco, ma l’assist di Maicon taglia una difesa di burro. Quando Lucio sale a incornare il terzo, siamo di nuovo in San y Gregorio Armeno con i pastorelli Santacroce e De Sanctis. Lo sciagurato approccio del Napoli ha sbilanciato il match: sotto di due gol dopo cinque minuti. A San Siro non si sfila, si lotta. Soprattutto se hai davanti gente alla Maicon. OGGI Napoli spaesato Ma le carenze del Napoli non sono solo nella testa. Donadoni organizza la resistenza rinunciando a Cigarini (Datolo in tribuna, addirittura) per il più combattivo Bogliacino, ma dopo cinque minuti deve uscire dalla trincea. Hamsik non prende in mano la bandiera e la truppa fa una faticaccia a creare qualcosa, anche perché il 3-5-2 è malato per costituzione: vorrebbe spingere in fascia alla ricerca di cross, ma un attaccante (Lavezzi) corre puntando più la bandierina che la porta e l’altro (Quagliarella) non è una torre. Non a caso, i due soli pericoli nascono da angoli: il colpo di testa di Quagliarella (17’) e il gol di Lavezzi (37’). Dalla panchina non arrivano scosse e il Napoli sembra più preoccupato di contenere che di reagire. Donadoni osa il 4-3-3 con Denis (fuori Maggio) solo a metà ripresa, quando l’Inter controlla una partita già chiusa. POSTICIPO E SESTA GIORNATA (ore 20.45) Genoa-Juventus SABATO 26 Sampdoria-Inter (ore 18) Livorno-Fiorentina (ore 20.45) DOMENICA 27 ore 15 Catania-Roma Chievo-Atalanta JuventusBologna Lazio-Palermo Napoli-Siena Parma-Cagliari Udinese-Genoa Milan-Bari (ore 20.45) Inter sciolta Sia chiaro, l’Inter GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT LA MOVIOLA di ANTONELLO CAPONE w Il Principe felice 25 «Che partenza Ora forza Genoa» 2 I NUMERI Pace Collina-Mourinho. Milito fuorigioco Collina in tribuna a San Siro, anche se di Trefoloni si sa tutto. Non fa mai nulla a caso: proprio l’Inter ha contestato a tutti i livelli il disastroso e sordo arbitraggio della quaterna di Cagliari (Orsato, Giachero, Comito; Velotto). Alla fine stretta di mano con Mourinho. Al 2’ il gol di Eto’o è regolare: su tocco di Cambiasso è sempre tenuto in gioco da De Sanctis e Santacroce. Sul secondo gol, tre minuti dopo, fuorigioco di Milito proteso con tutto il busto oltre Santacroce al momento dell’assist di Maicon (foto SKY): sbaglia Padovan. Al 20’ stop di petto di Maicon e non di mano: attento Trefoloni. Al 25’ e al 30’ fuorigioco di Hamsik: sì, Copelli azzecca. Ripresa: calcetto di Stankovic, spallata di Contini, battibecco: giallo a entrambi. le gare di fila dell’Inter senza perdere a San Siro (18 le vittorie e 7 i pareggi); in queste partite i nerazzurri hanno segnato 49 reti, quasi due per ogni confronto Diego Milito, 30 anni, e Samuel Eto’o, 28 anni, ancora protagonisti: in appena 5’ hanno chiuso a San Siro la pratica Napoli INSIDE 4 le gare consecutive in cui Milito è andato a segno (ripetendo così l’impresa dello scorso anno quando ci riuscì tra la 10a e la 13a): 29 gol in 36 gare in A 7 le vittorie di fila a San Siro dell’Inter contro il Napoli, con un bottino di 19 reti segnate. Su 64 confronti sono 43 i successi dell’Inter e solo 7 del Napoli 0 le vittorie del Napoli nelle ultime 17 partite in trasferta: 14 sconfitte e 3 pareggi per gli azzurri che non vincono da 11 mesi, 1-0 a Roma contro la Lazio il 26 ottobre 2008 non ha ricevuto un regalo dal Napoli. Ha fatto tanto per meritarsi i tre punti, a cominciare dalla feroce determinazione iniziale, che è sempre un merito morale, per una squadra che ha vinto tanto. E stavolta c’è stato anche il gioco, che è scivolato con tranquillità non solita. Merito anche del mite Baresi che a bordo campo non ha trasmesso tensioni? Fate voi. Straripante Maicon, in crescita Cambiasso, impressionanti, al solito, i due davanti. Ma più per la mole di gioco che per i gol. I ripiegamenti di Eto’o, che si presta per l’uno-due catapultando avanti Maicon o Stankovic, stanno diventando una caratteristica di- 3 R stintiva e impediscono alla squadra di spezzarsi in due, tra mediana e attacco, come accadeva con Ibra. La sensazione? Questa è una squadra in crescita che presto potrebbe prendere il largo. La Juve è costretta a dare una risposta forte. Difficilmente stasera Mourinho preferirà i calamari alla tv. Milito: «I 5 gol? Merito anche dei compagni. Non mi aspettavo un inizio simile» MIRKO GRAZIANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dUn’Inter formato der- by, che però questa volta azzecca anche la partenza. Approccio da belva affamata, Napoli addentato, scosso e poi finito nel giro di mezzora. Almeno fino a stasera la banda Mourinho si gode la testa della classifica, gradino che conquista senza il suo tecnico in panchina e grazie ai due fenomeni là davanti. Apre Samuel Eto’o, da «rapinatore». Chiude, di fatto, Diego Milito. Il toro e il leader Il Principe è una calamita, mette giù qualsiasi pallone, anche il rilancio più sbilenco: segna, fa salire la squadra, si esalta nel fare a sportellate e butta dentro il suo quinto gol in campionato. Più Toro che Principe, segna da quattro gare consecutive. Accanto a lui, quello che si può tranquillamente definire un leader naturale, Samuel Eto’o, elegante come una pantera, umile come una formica operaia e carismatico come il Re delle Foresta. Non a caso un Leone indomabile. Tenero, però, nell’abbracciare prima della gara i ragazzini di Inter Campus, e in particolare i Leoncini camerunesi. Eto’o è al suo quarto gol stagionale (uno in Supercoppa italiana). Non solo bomber, però: anche delizioso uomo assist, centrocampista aggiunto e all’occorrenza mediano della «peggior» specie. Capito perché dalle parti di San Siro la partenza di Ibra è passata quasi inosservata? Il Genio di Malmoe è un fenomeno, fra i tre più grandi attaccanti del mondo, ma Moratti ha probabilmente trovato il miglior modo possibile per sostituirlo. Nove gol in due, «e una felicità sincera nel giocare in una squadra così — di- s Cuore Rossoblu Che peccato non poter essere a Marassi a vedere i miei ex compagni e fare il tifo per loro contro la Juve Milito e Eto’o festeggiati da Stankovic IMAGE SPORT ce Milito —. Non me l’aspettavo un inizio così, anche dal punto di vista personale. Ma il merito va condiviso con i compagni. Abbiamo giocato un primo tempo spettacolare, quasi perfetto. Poi, abbiamo invece un po’ sofferto nella ripresa, ma è normale accusare un minimo di fatica». «E tifo Genoa» Pratica Napoli chiusa in un battibaleno, «grazie a un approccio deciso alla gara. Siamo partiti finalmente fortissimi, con mentalità e atteggiamento perfetti. L’avevamo preparata così e siamo stati bravi a portare la teoria in campo. Era una partita importante per noi, bello vincerla giocando anche bene. Cresciamo giorno dopo giorno, miglioriamo in concretezza e qualità. Lo scudetto? Non si può parlare di discorso chiuso tra Inter e Juve». E ora «un po’ di riposo, perché sabato c’è già un’altra gara piuttosto difficile contro la Sampdoria». Già a Marassi, dove però domani il «suo» Genoa può regalare all’Inter il sorpasso «ufficiale» sulla Juventus. Ride Milito, parte del cuore è ancora rossoblu, «ma non potrò essere in tribuna a tifare per i miei ex compagni. Di certo, lo farò in tv, perché è la squadra per cui ho giocato molto tempo. Ho grandissimi ricordi e tanti amici lì, quindi tiferò sempre Genoa». Eto’o è invece già proiettato alla Samp, «è infatti ora che in campionato io segni anche fuori casa, visto che finora i gol sono arrivati tutti a San Siro». Ma l’obiettivo numero uno «per me è sempre quello di aiutare la squadra. E’ fondamentale il lavoro mio e di Milito là davanti, la pressione deve sempre essere alta, è così che arrivano le occasioni migliori». 4 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT HOTELPHILOSOPHY GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 R SERIE A 5a GIORNATA «Che Inter, ci è riuscito tutto» Mou in tribuna e in silenzio, parla il d.t. Branca: «Mi occupo di calcio anch’io...» LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dLa prima di Josè Mou- rinho in tribuna a San Siro si consuma in silenzio nel box acquario del presidente Moratti. Squalificato dopo l’espulsione di Cagliari — a Catania l’unico altro stop in serie A —, l’uomo di Setubal per un tempo manda in bianco le telecamere come i suoi attaccanti fanno in campo con Santacroce & C. Cinque minuti prima dell’intervallo prende l’ascensore della tribuna e dà un punto di riferimento prezioso e chi lo bracca. Infatti a inizio secondo tempo viene immortalato dietro una vetrata, appena sopra a Collina, il designatore degli arbitri che saluta quando, senza aspettare il recupero, l’uomo di Setubal lascia il box e anticipa i suoi ragazzi nello spogliatoio. Muto come un pesce. E come il vice Baresi. Branca Come a Cagliari, davanti ai microfoni si presenta infatti il d.t. tecnico Marco Branca, costretto a dribblare le polemiche sia per il fuorigioco sul gol di Milito («Era un’azione molto rapida, non facile da decifrare») sia per la seconda assenza consecutiva di una voce tecnica: «Io mi occupo di calcio, non di tennis — la reazione di Branca — e credo di poter rappresentare l’In- ter. Eravamo molto motivati per alzare la qualità del nostro e gioco e ci è riuscito tutto ciò che avevamo provato. Bello essere di nuovo in testa, importante aver vinto ancora in una fase in cui si gioca parecchio». Concetti simili a quelli espressi da Muntari, subentrato nell’intervallo a Sneijder, vittima di un affaticamento all’anca. «Nessun problema per l’esclusione di Cagliari — spiega il ghanese —. Io continuo a lavorare in allenamento, poi più avanti vedremo. Il Tottenham? Non ne so nulla, ora sono all’Inter e voglio ritrovare la forma migliore. Contro il Napoli volevamo partire forte e vincere giocando bene. Siamo primi dei bianconeri? Non ne abbiamo di nessuno. Avere una coppia come Eto’o e Milito che davanti alla porta non sbaglia mai è un gran vantaggio». Josè Mourinho, 46 anni, in tribuna a San Siro (nel cerchio): vicino a lui Pierluigi Collina, 49 anni SKY in classifica e non guasta, domani (oggi, ndr.) guarderemo il match della Juve come loro avranno visto il nostro. Paura Moratti Prima della gara aveva parlato Massimo Moratti: «Siamo agli inizi. Più che mettere pressione alla Juve abbiamo il dovere di vincere le partite e giocare bene, anche se è dura perché dobbiamo trovare un’identità malgrado i tanti cambiamenti e un calendario che non consente neanche allenamenti tattici intensi durante la settimana. Milito? Un grande acquisto, come quello di Motta». Il campo gli darà ragione. Il maxiposter Gazzetta di Eto’o (ma c’è anche quello di Milito) in vendita in edicola a 9,99 euro più il prezzo del quotidiano LE PAGELLE di ANDREA ELEFANTE INTER MAICON A VALANGA, MILITO NON SBAGLIA MAI 7,5 Killer in 5’, poi un’ora di accademia e il resto da ragioniere. Eto’o e Maicon sono decisivi R 7,5 L’ALLENATORE Le percussioni di Maicon creano superiorità numerica, i movimenti di Eto’ aprono varchi ai centrocampisti. Baresi (Mourinho squalificato) h 8 IL MIGLIORE Eto’o Lui si sgola in panchina, Mourinho gode in tribuna: la testa non è svuotata come a Cagliari, le gambe sono piene di benzina, i meccanismi cominciano a funzionare, la concentrazione torna alta. Prima letale e poi compatta, è l’Inter come la vuole Mou. A Barcellona sono in sollucchero, ma lui è una gioia per gli occhi (quel tunnel di tacco...) e per i compagni. Il prototipo dell’attaccante completo: il gol spaccapartita, le sponde perfette, il tourbillon che stordisce. E grazia pure De Sanctis. (Mancini s.v.) 6,5 7,5 7 7 6 6,5 6,5 6,5 6 8 6 s.v. Julio Cesar Maicon Lucio Samuel Chivu Zanetti Cambiasso Stankovic Sneijder Milito Muntari Cordoba Riflessi d’oro sulla schiacciata di testa di Quagliarella, c’è quando ci prova Zuniga e sempre in uscita. Da lì dietro, se la gode. Torna valanga, quasi in trance: slalom, lanci, cross, percussioni sulla fascia e centrali. Fa segnare e se avesse segnato lui, sarebbe venuto giù San Siro. Parte malino, poi decolla: scavalcato da Quagliarella, scavalca Santacroce quando è il momento del suo primo gol interista. Poi si mette a governare. Di nuovo al suo posto, testa al posto giusto: quel tocco con la fronte è il primo mattone per l’1-0, dunque crea e poi conserva. Quagliarella lo frega solo una volta. Non dà tregua a Lavezzi quando galleggia dalla sua parte, ma sul gol non è al suo posto e fra l’altro lascia troppo spazio a Contini per la sponda. Hamsik non è in serata, ma c’è del suo: lo tampina, gli toglie aria, non lo fa ragionare. E Maicon si sente ancora più libero, tanto lì dietro c’è Pupi. Cagliari era un caso, una tappa di assestamento; quella di ieri di ripartenza: il contachilometri va, lui apre la valvola del pressing nerazzurro. Correre, aiutare, accorciare i reparti ormai gli piace quanto provare a far gol (e ci va ancora vicino). Quando Lavezzi si alza, trova Deki che ringhia. Ancora non è lui, quello del derby: gli manca lo spunto sul breve, l’ispirazione continua. Però i corner del primo e terzo gol li calcia con il pennello. Gioca tenendo in mano il prontuario della prima punta: quarto gol di fila, un quasi assist per Eto’o, sempre il movimento giusto. E quando gli porti via la palla? San Siro all’inizio ce l’ha con lui, ma stavolta deve ricredersi: quando se lo ritrova alle calcagna Maggio si spegne, ora deve solo ritrovare il 100% delle energie. Pochi minuti: serve solo attenzione e lui ce la mette. Come sempre. NAPOLI SANTACROCE SBAGLIA TUTTO, MAGGIO SI SALVA 4,5 Un quarto d’ora di buona reazione dopo il 2-0, e stop. Tutto per tutto con tre punte S 4,5 L’ALLENATORE Dal 22’ s.t. tre punte con Denis a destra, Quagliarella a sinistra e Lavezzi che si butta dentro. Donadoni h 6 IL MIGLIORE Lavezzi Se davvero è sotto esame, la prima interrogazione è andata male: perché fuori Cigarini? Datolo non serviva neanche in corsa? E la squadra è preparata a gestire le situazioni di palle inattive? Non poteva essere il 4-3-3 finale il rifugio di tutti i peccati. Consolazione da poco, ma San Siro gli porta bene: interrompe un digiuno-gol lungo più di sei mesi, ma non solo, perché è l’unico che si muove anche senza palla e quando gli arriva — già, ma quando? — fa qualcosa di non banale, che assomigli a una scossa. 5 4 5 4,5 6 4,5 5 4,5 5 5 6 5,5 De Sanctis Santacroce Cannavaro Contini Maggio Gargano Bogliacino Hamsik Zuniga Quagliarella Aronica Denis Il pallone gli balla davanti sull’1-0 e pare incerto — vado, non vado? — anche nell’azione del 3-0. Esce alla disperata su Eto’o, e gli va bene. Coscienza sporca sui tre gol: c’è lui su Samuel, si muove male ed è messo è peggio sul 2-0, poi Lucio gli salta in testa. E arranca pure quando prova a uscire. Il meno peggio del trio allo sbando, ma anche lui è complice del black out sul primo gol. Contiene i danni quando fa muro su Snejider. Maicon arriva a giocargli in faccia e non è che si limita ad affrontarlo: lo martoria. Un po’ meglio nella ripresa, ma quei due là davanti si erano placati. Il migliore dei primi 45’: i palloni che mette in mezzo sono quasi tutti buoni. Posizione imperfetta nell’azione del 2-0, nella ripresa è meno frizzante e preciso. La prima falla che si apre lì in mezzo: perde palloni in serie, invece di prendere per mano la squadra le fa smarrire la strada. Poi si scuote, ma è tardi. Preferito a Cigarini, ma non fa quel mestiere: più che ragionare e far ragionare prova a sbattersi, ma in maniera scomposta, senza lucidità (vedi 2-0). (Pazienza s.v.) Proprio lui, trotterella apatico, inconcludente, senza qualità. Come se avesse perso la bussola della personalità: in trasferta gli succede spesso. Spinge in tribuna Datolo, e in teoria dovrebbe perlomeno coprire più di lui: dovrebbe, perché Maicon non lo vede mai. Più alto nella ripresa, poi laterale destro. Calibra male il primo colpo di testa, non il secondo: sulla sua strada però c’è Julio Cesar ed è come se perdesse coraggio. Il resto, è qualche sprazzo qua e là. Quando entra, Maicon ha già dato il meglio: si mette lì e almeno lui non sbraca, del resto fare il laterale di una difesa a quattro è il suo mestiere. Sposta poco, ma entra a partita già compromessa e non è facile fare a sportellate o giocare sui centimetri con gente come Lucio, Samuel e Cordoba. TERNA ARBITRALE: TREFOLONI 6 Con lui il Napoli non aveva mai perso ma non è colpa sua, anche perché sul fuorigioco di Milito (2-0) è Padovan a «tradirlo». Lui amministra bene il resto, a cominciare dalla distribuzione dei cartellini gialli. Copelli 6,5; Padovan 5 6 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 5a GIORNATA «Si va avanti con Donadoni» De Laurentiis arrabbiato per la sconfitta: «Ma non si può cambiare un allenatore ogni 4 partite» MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dUna resa senza condi- zioni. La notte di San Siro oscura il Napoli, lo rende piccolo piccolo e ne mette a nudo le lacune strutturali. E’ arrabbiato, Aurelio De Laurentiis. Il suo rientro da Los Angeles coincide con la terza sconfitta su altrettante trasferte giocate finora. Lui non ci sta. Ma opta per la prudenza, per quella razionalità che non gli appartiene. D’altra parte, una reazione diversa sarebbe stata pienamente giustificata: lui ha da difendere un centinaio di milioni investiti negli ultimi 3 anni per rendere competitiva la squadra che in queste prime 5 giornate di campionato ha dimostrato tutt’altra roba. E la considerazione fatta da Donadoni alla vigilia della gara non è stata casuale: «In classifica siamo in ritardo», aveva detto. Inquieto La batosta di Milano l’ha turbato. Al di là del risultato, è stato l’atteggiamento della squadra che non gli è andato giù. Una difesa fatta a fette da Eto’o e Milito, mentre a centrocampo Gargano e Bogliacino sono stati travolti dalla potenza fisica degli avversari. Avrebbe potuto regalargli un sorriso, il gol di Lavezzi che mancava da 6 mesi. Ma De Laurentiis non ha saputo nascondere la delusione. Niente provvedimenti forti, per il momento. L’aveva preannunciato prima della gara e l’ha confermato nel dopo partita: «Non è tempo di esoneri», ha detto parlando di un eventuale avvicendamento in panchina. Dunque, per il momento Donadoni non si discute: «E’ lui che Il tecnico è sereno: «Io non temo nulla, è una decisione che deve prendere il presidente» deve prendere la decisione, io non temo nulla» ha spiegato il tecnico. Per il momento, appunto, perché il presidente vuole arrivare alla sosta del campionato per fare un primo bilancio. Resta chiaro che insieme con l’allenatore rischia il posto pure il d.g. Pier Paolo Marino, colui che per l’ennesima volta non è riuscito a completare l’organico nonostante le richieste esplicite fatte da Donadoni. «Ci vuole pazienza e non bisogna farsi prendere dall’emotività che spesso porta a decisioni sbaglia- te. Non possiamo pensare di esonerare un allenatore ogni 4-5 partite», ha commentato il presidente. Avanti così... Si andrà avanti senza sorprese, allora. «Abbiamo molti giocatori nuovi, c’è bisogno di tempo per metterli insieme e trovare le intese». Vuole concedere pure qualche attenuante, De Laurentiis, ai suoi: «Queste partite servono per misurare bene il valore della squadra. Con Reja eravamo un passo avanti, perché si lavorava insieme da anni. Di Donadoni posso comunque dire che è un uomo serio e un tecnico preparato». La notte milanese qualche indicazione gliel’ha fornita, comunque. Gli ha confermato la fragilità della difesa, 10 gol in 5 partite; gli ha ribadito quanto sia confusionario il centrocampo dove Bogliacino è stato preferito a Cigarini, uno degli investimenti più cospicui fatto sul mercato estivo, finito troppo in fretta in panchina, mentre Datolo ha trovato posto soltanto in tribuna. Infine, gli ha evidenziato la leggerezza dell’attacco: nonostante Quagliarella e Lavezzi si continua a fare fatica sotto porta. E Donadoni alla fine ammette: «In campo troppo timorosi e titubanti, ma abbiamo evitato la goleada». CONTRO CORRENTE Maradona promuove Donadoni MILANO Maradona ha lasciato l’Italia. Ieri si è imbarcato su un volo diretto in Argentina, dove dovrà risollevare il destino della sua nazionale a caccia del Mondiale. Prima di partire, il c.t. argentino è stato intercettato da Sky che in un primo momento aveva comunicato «che lo scudetto lo vincerà la Juve». Frase corretta in seguito dallo stesso ufficio stampa dell’emittente: «Chi vincerà il campionato? E’ dura, è dura...». Ecco la vera versione. Altre parole da c.t.: «Ho visto tante partite, in Italia si gioca bene. Deluso dall’Argentina? No, come sempre continuiamo la nostra corsa». Ma Diego, come al solito, va controcorrente. Stavolta sul Napoli: «Mi piace come gioca la squadra di Donadoni». Peccato, che Maradona non abbia visto la sconfitta con l’Inter a San Siro. Forse avrebbe cambiato idea, prima di fare i complimenti agli azzurri... Ezequiel Lavezzi, 24 anni (a sin.), consolato da Diego Milito, 30 anni IPP LA DONAZIONE DOPO LA MORTE DI 3 OPERAI DELLA SARAS A MAGGIO Dai Moratti 600 mila euro alle famiglie delle vittime MARIO FRONGIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SARROCH (Cagliari) dSeicentomila euro spalmati in vent’anni per ciascuna famiglia. I Moratti hanno mantenuto la promessa fatta ai funerali di Luigi Solinas (24 anni), Daniele Melis (29) e Bruno Muntoni (56): le famiglie dei tre operai morti negli impianti della Saras, riceveranno 30 mila euro l’anno fino al 2029. Un gesto di beneficenza che, in quanto tale, la famiglia Moratti avrebbe preferito passasse in silenzio. La donazione Ma sabato scorso l’incontro tra i rappresentanti dell’azienda petrolifera e i familiari degli operai non è passato inosservato. Nel piccolo municipio di Villa San Pietro, il paese delle vittime a 15 chilometri da Cagliari, con il sindaco Muntoni a fare gli onori di casa, la commozione pian piano ha travolto un po’ tutti. La tragedia Solinas, Melis e Muntoni sono morti il 26 maggio scorso. Lavoravano per la Comesa, una ditta esterna specializzata che si occupa di manutenzione della raffineria dei Moratti. I tre erano impegnati nella bonifica di una cisterna del Mild Hydro Cracking. Si pensa siano stati uccisi dal- L’ADDIO OGGI I FUNERALI A MILANO L’Inter ricorda Achilli Vinse lo scudetto nel ’71 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ra, cresciuto nelle giovanili dell’Inter, Marco Achilli non aveva giocato tanto con la prima squadra: appena un paio di stagioni (1967-68 e 1970-71), ma questo gli era bastato per riuscire a vincere uno scudetto e collezionare, tra campionato e coppe, 11 presenze e 2 reti. Altra storia Oltre all’Inter, Achilli in carriera ha indossato anche le maglie di Varese, Monza (2 stagioni) e Livorno. Non riuscendo a sfondare nel calcio, decise di abbandonare e riprendere gli studi. MILANO dIl cordoglio dell’Inter per Marco Achilli. L’ex attaccante nerazzurro è scomparso martedì a Milano, aveva 60 anni: ieri è stato ricordato con affetto dal club interista sul proprio sito. Oggi, alle ore 11, nella chiesa Immacolata e S. Antonio in via Kolbe a Milano si svolgeranno i funerali. Un po’ nerazzurro Figlio di Camillo Achilli, capitano e bandiera dell’Inter nel Dopoguer- l’azoto o dall’idrogeno solforato dopo aver cercato di salvarsi l’un l’altro. Il condizionale è d’obbligo tanto che è ancora in corso un’indagine della magistratura e sono sotto inchiesta i vertici della raffineria. Comunque vada, la donazione dei Moratti ha colpito nel segno. La raffineria riveste un ruolo chiave nello scenario industriale isolano. Oltre ai quasi due milioni donati dai Moratti, alle famiglie delle vittime sono arrivati anche 14 mila euro: il frutto di una colletta promossa dai dipendenti Saras. In memoria dei tre operai, dirigenti e colleghi hanno rinunciato a un giorno di stipendio. Il presidente Massimo Moratti, il consiglio d'amministrazione e il collegio sindacale, i dirigenti, i collaboratori, gli allenatori e i giocatori di F.C. Internazionale, ricordano Marco Achilli Marco Achilli, 60 anni INTER.IT ex calciatore nerazzurro campione d'Italia 1970/71. - Milano, 23 settembre 2009. GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 R 8 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 5a GIORNATA S IL FILM DELLA GARA Anche due pali una traversa e Pato sconsolato Milan buio pesto 34’ p.t. Nesta, qui in azione con Floro Flores, su un calcio d’angolo, stacca di testa e colpisce la traversa ANSA Il gol di Totò Di Natale, 31 anni che ha dato all’Udinese la vittoria sul Milan. Per l’attaccante è la settima rete in questo inizio di campionato LAPRESSE 14’ s.t. Dopo 14’ della ripresa, Leonardo cambia: un irriconoscibile Pato lascia il posto a Ronaldinho. E piange RICHIARDI Nessuno inventa, il gioco non si vede Fa festa Di Natale I rossoneri pagano un errore difensivo e non riescono a pungere L’Udinese vince sfruttando la maggiore velocità. Flamini espulso DAL NOSTRO INVIATO UDINESE GIUDIZIO 1 0 NICOLA CECERE MILAN 5 RIPRODUZIONE RISERVATA 77 MARCATORE Di Natale al 22’ p.t. 39’ s.t. Un minuto dopo essere stato ammonito, Flamini entra a gamba tesa su Inler: secondo giallo e rosso LAPRESSE (4-4-2) (4-3-1-2) Handanovic; Isla (dal 27’ p.t. Basta), Coda, Domizzi, Lukovic; Lodi (dal 38’ s.t. Sammarco), D’Agostino, Inler, Pepe (Sanchez dal 32’ s.t.); Floro Flores, Di Natale. Storari; Oddo, Nesta, Kaladze, Zambrotta; Gattuso (dal 15’ s.t. Abate), Pirlo, Flamini; Seedorf; Inzaghi (dal 28’ s.t. Huntelaar), Pato (dal 14’ s.t. Ronaldinho). PANCHINA Belardi, Felipe, Zimling, Corradi. PANCHINA Dida, Onyewu, Jankulovski, Favalli. ALLENATORE Marino. ALLENATORE Leonardo. ESPULSI Flamini al 39’ s.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto). AMMONITI Nesta e Seedorf per gioco scorretto. ESPULSI nessuno. AMMONITI Di Natale per gioco scorretto, Coda per proteste. ARBITRO Banti di Livorno. NOTE spettatori paganti 7.039 per un incasso di 196.777 euro, abbonati non comunicati. Angoli 3-6. In fuorigioco 2-3. Recuperi 3’ p.t., 4’ s.t. POSSESSO PALLA UDINESE 38% PASSAGGI RIUSCITI MILAN 62% TIRI IN PORTA IIIIIIII UDINESE 8 UDINESE 74.8% MILAN 85.5% TIRI FUORI IIII IIII MILAN 4 IIIIIII UDINESE 4 MILAN 7 MOMENTI CHIAVE 44’ s.t. Ronaldinho entra al 14’ s.t. e nel finale spaventa Handanovic con un rasoterra sul primo palo LAPRESSE PRIMO TEMPO SECONDO TEMPO 21’ Diagonale di Floro Flores, in tuffo Storari. 5’ Di Natale s’invola in contropiede e supera di destro Storari: pallone respinto dal palo. c GOL! 22’ Isla sfonda a destra e prende il palo, sulla ribattuta è pronto Di Natale. 34’ Nesta su angolo stacca di testa: traversa. 40’ Floro Flores al tiro, di un soffio a lato. 35’ Huntelaar dai sedici metri: alto. 44’ Spunto in dribbling di Ronaldinho con tiro rasoterra, il portiere si salva di piede. UDINE d«Vinci per noi, magica Udinese» all’inizio e alla fine «Tramontate stelle» con l’imperioso acuto di Pavarotti: «vincerò, vincerò, vincerò». Al Friuli cambia la musica, il Milan non si diverte (e vince) più: i bianconeri di casa si impongono con merito. D’altra parte, essendo ospite, era impossibile per Galliani reperire la trionfale musichetta della Champions, quella che dà la carica: svanita la magia da spogliatoio, la squadra rossonera si è dissolta. Primo tiro, da lontano, al 47’ (Flamini). Senza ritmo La vera occasione per pareggiare, con Ronaldinho (toh, chi si rivede), all’89’. Nel mezzo un innocuo titic-titoc a ritmi da allenamento. Unico capace di cambiare passo, il giovane Abate. Partito in panca, come Dinho, e poi calato in campo dopo un’ora per cercare di rianimare la situazione. Clamorosa bocciatura per Pato, inesistente. Pippo mai servito: il primo problema è davanti. Ma, attenzione, le colpe vanno cercate a centrocampo, sulle fasce: non si gioca. O, perlomeno, non si è in grado di portare avanti manovre pericolose, efficaci. Tutto scontato, tutto insopportabilmente lento, con cross dalla trequarti: una pacchia per i difensori friulani. La chiave L’Udinese colpisce presto, grazie allo sfondamento di un terzino sulla corsia Manca una pressione efficace dagli esterni. Pirlo e Seedorf vengono sempre circondati Festa per Antonio Di Natale LIVERANI mancina presidiata da Zambrotta e Kaladze. Isla, non Cristiano Ronaldo o Messi, sbuca nel cuore dell’area dopo azione personale e prende il palo, sulla ribattuta il più lesto è Di Natale. Reazione del Milan? Un angolo sul quale Nesta svetta di testa cogliendo la parte superiore della traversa: prodezza personale. Pasquale Marino, che ripresenta il modulo di Napoli (4-4-2) per avere un centrocampista in più, ordina ai suoi di insistere. E in apertura di ripresa Di Natale s’invola da metà campo, semina persino Nesta e sull’uscita di Storari lo stadio urla gol mentre la palla sbatte sul palo e se ne va. Questo episodio fortunato insieme con il successivo innesto di Dinho e Abate potrebbero ridare slancio alla squadra di Leonardo. Milan spuntato Di solito le partite girano proprio su questi episodi avversi e l’Udinese, ricordandosene, si rintana nella propria metà campo. Dinho e Abate creano un po’ di vivacità, ma intorno c’è il deserto. Entra pure Huntelaar, per un Inzaghi che ha ricevuto solo un pallone decente, da Dinho, vanificato da fuorigioco millimetrico. Di Huntelaar si ricorda un tiro alto da fuori area e un tentativo di spaccata, in verità difficile da realizzare: difatti non gli riesce. Continua a mancare una pressione efficace dagli esterni, Seedorf e Pirlo non ne vengono a capo sempre circondati da troppi avversari. C’è un’incursione di Zambrotta fermata in extremis a centro area con tiro di Seedorf ribattuto e infine l’azione personale di Ronaldinho chiusa da un rasoterra sul primo palo, giusto dov’era il portiere. Poco, no? Cin cin Udine Dopo il pari con grossi rimpianti di Napoli, la formazione di casa si rilancia con questi tre punti griffati Di Natale: unendo tecnica a rapidità di esecuzione, Totò è stato il migliore in campo. Leonardo, ammirandolo, avrà pensato: quand’è che i miei si muoveranno a questa velocità? GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT Alla fine Leo ammette: «Son deluso» Il tecnico prova a difendere i suoi: «Ho visto cose positive» DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA UDINEdAlla vigilia della tra- Ronaldinho entra al posto di Pato nell’ultima mezzora: è del brasiliano l’unica vera occasione creata dai rossoneri sferta di Udine Leonardo ha ammesso che nella preparazione delle partita dedica molta attenzione ai rivali e alla loro disposizione tattica. Ieri sera, però, avrà sicuramente capito che il suo primo problema non è come giocano gli avversari, ma come gioca il Milan: male. E soprattutto in modo inconcludente: a parte la traversa di Nesta su palla inattiva, i rossoneri hanno tirato solo da lontano, anzi da lontanissimo. Più che una scelta, è sembrata la mossa della disperazione. Ottimismo L’analisi di Leonardo, però, non è negativa: «Abbiamo fatto una buona partita, siamo partiti con ordine e personalità. Poi abbiamo com- messo un errore sul gol lasciando spazio per l’inserimento di Isla, l’Udinese è passata in vantaggio e ha potuto esprimere il suo gioco di rimessa. Il nostro secondo tempo è stato ottimo, la sconfitta brucia ma non può cancellare le cose positive che ho visto. Il possesso palla è stato buono e siamo stati bravi anche quando era l’Udinese a manovrare: non abbiamo subito molto, solo qualche contropiede quando eravamo sbilanciati in avanti. Non siamo stati brillanti, ma non posso dire che abbiamo fatto male». Mancano i gol Il dubbio della vigilia riguardava l’attacco: Pato o Ronaldinho? Alla fine, dopo aver provato Dinho nell’ultimo allenamento, Leonardo ha scelto l’imbarazzante Pato che ha confermato di vivere un periodo di crisi profonda. Molto meglio ha fatto Ronaldinho nella ripresa, dimostran- do che forse avrebbe meritato di essere impiegato da titolare come sembrava alla vigilia. Più in generale, al Milan mancano i gol: ne ha segnati appena tre in cinque partite, solo Atalanta e Livorno finora hanno fatto peggio. «E’ vero - conferma Leonardo -, facciamo pochi gol, ci manca il guizzo finale come già dimostrato in altre partite, la manovra è lenta e nel finale c’è stata poca organizzazione. Pato fatica a trovare lo spazio, è sempre molto marcato, ma non è solo colpa sua e non so se c’è anche un aspetto psicologico da analizzare per spiegare questo suo momento. Nell’intervallo ho parlato ai ragazzi ipotizzando anche i cambi che avremmo potuto fare. Ronaldinho è entrato bene in partita, Huntelaar ha provato a svolgere il suo compito in area. Comunque la classifica resta corta e noi dobbiamo essere bravi a gestire questa sconfitta: non può condizionarci in nessun modo». Delusione Messo di fronte a responsabilità che sono sue ma non solo sue, Leonardo fa quasi tenerezza. Oggi attaccarlo sarebbe troppo facile. Però anche lui, per difendere il Milan e se stesso, sa che questo è il momento delle decisioni drastiche. Alla fine, in sala stampa, mentre il pullman è già acceso per portare la squadra in aeroporto Leo cede e confessa: «Sì, sono deluso come dopo il derby». Non abbia paura di dirlo, anche ad alta voce: per rialzarsi davvero il Milan ha bisogno di accorgersi di essere caduto pesantemente. s HA DETTO 9 R «UDINESE PER LA VITA» Per il Niguarda in ricordo di Cannavò V Leonardo «La sconfitta brucia, noi abbiamo fatto una buona partita. E un ottimo secondo tempo» V su Galliani «È amareggiato ovviamente, ma è d’accordo con me: ci manca sempre il guizzo in avanti» UDINE (m.m.) In ricordo di Candido Cannavò. È stato presentato ieri il nuovo progetto di «Udinese per la vita» che, su volontà della signora Giuliana Pozzo, è stato intitolato all’ex direttore della «Gazzetta dello Sport» (foto LaPresse). La Onlus contribuirà all’allestimento di un’ala del centro clinico Nemo all’ospedale Niguarda di Milano. La presentazione, introdotta dalla lettura di una lettera del figlio di Cannavò, Alessandro, ha visto la partecipazione del professor Mario Melazzini, direttore scientifico del Centro Clinico Nemo, colpito 4 anni fa dalla Sla. L’Udinese era rappresentata da Giampaolo e Giuliana Pozzo, dal d.g. Gasparin e dai giocatori Ferronetti e Pasquale, che a nome del club hanno donato una somma alla fondazione Borgonovo. La signora Giuliana ha promesso: «Se l’Udinese andrà in Uefa devolveremo una grossa cifra al Centro Nemo». 10 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 5a GIORNATA LE PAGELLE di ANDREA SCHIANCHI UDINESE ISLA SI INSERISCE, INLER ANNULLA SEEDORF 6,5 Squadra compatta e ordinata che fa della velocità il punto di forza Floro Flores suggeritore R 6,5 L’ALLENATORE Floro Flores svaria e parte qualche metro dietro Di Natale, creando spazi e dettando assist Marino h 7 IL MIGLIORE Di Natale Il 4-4-2 si rivela una mossa azzeccata: consente alla squadra di restare unita e compatta, e garantisce costanti rifornimenti agli attaccanti. Forse un po’ ritardate le sostituzioni: nella ripresa l’Udinese era in riserva di ossigeno. Timbra il gol-vittoria con un’azione da cestista (prende il rimbalzo dal palo e la butta dentro). Intelligente nell’innescare i compagni lanciati in velocità e nel capire quando si deve tenere il pallone. Sbaglia il 2-0 calciando sul palo. LAPRESSE 6 6,5 6 6 6 5 6 6,5 5,5 6 6 Handanovic Isla Coda Domizzi Lukovic Lodi D’Agostino Inler Pepe Floro Flores Basta 5,5 Sanchez Puntuale nelle uscite alte, reattivo nel finale quando ribatte una conclusione da due passi di Ronaldinho. Alle «telefonate» da fuori area risponde con sicurezza. L’azione dell’1-0 è frutto di una sua sgommata sulla destra, con finta e tiro. Bravo negli inserimenti, appena vede lo spazio, e preciso quando pressa. Esce per infortunio. Non soffre gli attaccanti rossoneri anche perché questi non vengono mai serviti a dovere. Marcare Pato e Inzaghi è molto facile: basta incollarsi alle loro caviglie. Organizza il reparto con sapienza ed esperienza. Non va mai in affanno, nemmeno nella ripresa quando l’Udinese abbassa il baricentro e arretra un po’ troppo. A sinistra si occupa delle avanzate (piuttosto rare) di Oddo. le argina con tempismo e ha le energie per proporsi anche in avanti. Non sempre preciso nei cross al centro. Fa l’esterno destro di centrocampo, ma non azzanna come vuole Marino. I piedi non sono dolcissimi e spesso i passaggi sono fuori misura. (Sammarco s.v.). Meno ispirato del solito, ma comunque in crescita. Disciplinato nel distribuire il gioco e nel governare la manovra. Utile in fase di ripiegamento, soprattutto nel finale. Mediano vecchio stile, nel primo tempo s’incolla a Seedorf e non gli fa mai vedere la palla, costringendolo ad arretrare. Annullare il fantasista è un merito non da poco. Schierato da esterno sinistro di centrocampo, non imprime sprint alla partita. Potrebbe partire spesso in velocità, ma non trova mai il tempo giusto. Pasticcia negli appoggi. Innesca Isla in occasione del gol dell’1-0. Abile a giocare da boa, cioè a rientrare e fare da perno per gli inserimenti dalle fasce dei compagni. Meno utile da prima punta. Chiamato in causa per l’infortunio di Isla, se la cava mettendoci molta attenzione. Per non rischiare spedisce anche il pallone in calcio d’angolo o in fallo laterale. Il peperino va in campo nel finale e ha la possibilità di scappare via in contropiede, ma per egoismo non serve il pallone ai compagni smarcati. MILAN STORARI SICURO, PATO NON NE AZZECCA UNA 5 Gioco lento, zero fantasia e corse sulle fasce, punte abuliche Dinho prova a inventare S 5 L’ALLENATORE Nella ripresa fuori Pato e dentro Dinho come seconda punta con compito di inventare Leonardo h 7 IL MIGLIORE Nesta Se Abate è stato uno dei migliori domenica contro il Bologna, perché non riproporlo dall’inizio? Non ci venga a raccontare la storia del turnover per un ragazzo di 22 anni. E schierare Pato in queste pessime condizioni non ha senso logico. Tiene su il reparto da solo e di più non gli si può proprio chiedere. Dall’inizio della stagione non ha ancora rifiatato, eppure non pare avverta gli sforzi. Va in anticipo, ruba palloni e imposta l’azione: ne avesse, Leonardo, di giocatori come lui. FOTOPRESS 7 5 5,5 5 5 6 5 5,5 4,5 5 6,5 6,5 Storari Oddo Kaladze Zambrotta Gattuso Pirlo Flamini Seedorf Pato Inzaghi Ronaldinho Abate Altra prestazione da incorniciare: blocca su Floro Flores, devia su Sanchez, esce con sicurezza. Ma se lui è uno dei migliori, vuol dire che qualcosa nel Milan non quadra. Potrebbe schiacciare l’acceleratore e mettere sulla difensiva Pepe che lo teme. Invece resta guardingo e, quando prova ad affondare, è meglio dimenticare il risultato. Si fa bere in un fazzoletto da Isla sull’azione del gol. Poi cresce andando a fermare di testa Floro Flores e garantendo sicurezza a tutto il reparto. Sfiora il gol di testa. L’impressione è che gli manchi la forza per arrivare sul fondo e crossare come gli capitava una volta. Non riesce mai a superare gli avversari e in difesa non è impeccabile. Tanta grinta, tanto agonismo, però non basta per costruire un’azione decente. Molto falloso, viene graziato dall’arbitro che non lo ammonisce. Viene sostituito a metà ripresa. Prova a dirigere il coro, però si accorge presto che i compagni fanno scena muta. Tenta un paio di lanci in verticale sui quali Pato dorme. Nel finale si sposta a sinistra. Pasticcia in fase di costruzione e non è sempre preciso nelle chiusure. Inoltre, quando c’è bisogno di fare l’ultimo sforzo, becca due ammonizioni sciocche. Va in difficoltà appena sente il fiato di Inler sul collo. Non riesce mai a inventare qualcosa di buono per gli attaccanti. Spreca malamente un tiro nel primo tempo. Il Papero deve aver perso l’aereo che riportava a casa il Milan da Siena: da allora, infatti, non ne azzecca una. Dribbling sbagliati, poca corsa, nessun aiuto alla squadra. Fare il centravanti nel Milan è un lavoro bestiale perché arrivano pochi palloni giocabili. Lui, però, stavolta, non ha il guizzo vincente cui ci ha abituato. (Huntelaar 5,5). Resta in panchina fino a metà ripresa e appena entra si vede che ha voglia di farsi notare. Innesca Inzaghi, prova la conclusione ravvicinata, perlomeno si sbatte. Quando va in campo si vede che ha un passo diverso rispetto ai compagni: corre, pressa, crossa, recupera. Che faccia troppo per le abitudini del Milan? TERNA ARBITRALE: BANTI 5 Non commette errori gravi, tuttavia dimostra di non avere sempre la partita in pugno. Sbaglia spesso sugli interventi a centrocampo, si lascia avvicinare dai giocatori che protestano (brutta abitudine italica), non li tiene a distanza o non li punisce, e grazia un fallosissimo Gattuso. Cariolato 6,5; De Luca 6,5 SENZA PACE DOPO IL DITO MEDIO AI TIFOSI CHE LO INSULTAVANO Stavolta l’arbitro Busacca è vittima: di Internet Un video lo accusa di aver fatto pipì in campo in Qatar: «Mai successo» FABIO LICARI per la finale di Champions 2009 Barcellona-Manchester Utd, tra i candidati per la finale mondiale 2010, è stato coinvolto in una storiaccia inventata da Internet. Che qualcuno gli voglia del male e abbia cercato di approfittare della situazione? O un tipo spiritoso? 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dUna settimana così Massimo Busacca la ricorderà a lungo. Non bastava quel gesto — il dito medio rivolto ai tifosi del Baden in coppa di Svizzera — che ha fatto il giro del mondo (e causato tre turni di stop per lui in campionato). No. L’arbitro di origine italiana, 40 anni, tra i top Fifa, scelto In Qatar Il sospetto c’è, se ricostruiamo l’accaduto. Sabato 12 settembre Busacca arbitra una partita in Qatar: Al Gharrafa-Al Khor. Un giocatore accusa: ha fatto pipì in campo. Possibile? Una cosa è perdere la calma con i tifosi, un’altra — per un internazionale del suo livello — lasciarsi andare a gesti del genere. L’inchiesta si conclude con una multa di 5000 rial (1000 euro) per il giocatore e con le scuse ufficiali sul sito federale. In Europa non se ne sa niente. Storia già chiusa. Sembra almeno. Strano video Invece, un paio di giorni dopo il fattaccio del dito, qualcuno fa circolare su Internet un video della partita, con il corpo di Busacca semicoperto da una «toppa» nera, nelle parti basse, proprio come se stesse facendo pipì. Le immagini non dimostrano niente, al contrario: i giocatori si disinteressano all’arbitro. Eppure spuntano sul web anche frasi di Busacca tipo «scusate, ho avuto un problema fisiologi- co, ero indisposto». Frasi mai pronunciate dall’arbitro. se domani uno volesse fare di peggio?». «Una falsità» Busacca, raggiunto al telefonino, è comprensibilmente agitato dall’eccesso di attenzioni che gli sono rivolte in questi giorni: «Davvero non capisco: in Qatar ho arbitrato più volte e mi conoscono. Non è successo proprio niente, quel giocatore è già stato punito per aver detto una cosa falsa. È sospetto che il video sia venuto fuori dopo la storia del dito alzato, per la quale mi sono già scusato. Adesso sono preoccupato: è bastato far circolare quelle immagini per screditare una persona, senza controllare, senza verificare. E Tifosi e arbitri Diventa poi un fiume in piena quando rivive l’episodio del dito medio. Quel giorno Busacca ha sbagliato, e non può negarlo, ma aggiunge: «Spero che il mio caso serva di lezione. Io pagherò: è stato lo sbaglio di un funzionario che non è un dio immune da errori. La solidarietà ricevuta mi ha dato coraggio. Quelli che mi hanno insultato, invece, saranno ancora allo stadio: si tratta di una piccola frangia, una minoranza che fa male al calcio e della quale il calcio potrebbe fare volentieri a meno». Massimo Busacca, 40 anni AFP GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 5a GIORNATA Blackout attacco Pato all’asciutto dalla prima partita Nemmeno Inzaghi sblocca l’astinenza rossonera Nella ripresa Ronaldinho porta un po’ di vivacità la famiglia, mamma compresa. Ieri ci si aspettava di vederlo in campo, ma ancora è rimasto fuori. «In questo momento l’allenatore lo vede più come seconda punta che come trequartista, e come seconda punta preferisce Pato. Ma il giudizio probabilmente non è irreversibile né immutabile», ha detto Adriano Galliani prima della partita. «Potrebbe anche entrare». E infatti è entrato Ronaldinho, e si è portato dietro un’energia repressa che se non altro ha spezzato il languore. DAL NOSTRO INVIATO ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE dTre gol in quattro parti- te, e detto così non sembrerebbe neppure male. Peccato che in queste quattro partite ce ne sia una di Champions League, durante la quale Filippo Inzaghi ha segnato una doppietta. Il bilancio di campionato per il Milan è un arido gol negli ultimi tre turni. E non è che considerando le prime due giornate (Siena, derby) la situazione migliori. Scena muta Il Milan di Leonardo, di un ex giocatore universale che ama l’attacco, va avanti un po’ così, con pochi gol e molta sofferenza, aggrappato alle grandi prestazioni del suo difensore centrale ritrovato, Alessandro Nesta, e del suo portiere riscoperto, Marco Storari. Intorno, cose buone in ordine sparso. Il gol di Seedorf contro il Bologna, la bella giornata della coppia brasiliana Ronaldinho-Pato in apertura di stagione, a Siena. Ma Pato appunto non segna dal quel giorno, quando gli è riuscita una doppietta che ha fatto gridare al miracolo, ecco che il Milan ha subito sostituito nel migliore dei modi Kakà. Invece il ragazzo si è fermato a Siena e dividerlo dal fratello maggiore Ronaldinho non ha dato i frutti sperati. Senza Dinho, il Milan ha battuto il Bologna grazie alla personalità di Seedorf e agli spunti di Abate. Senza Dinho, il Milan ha fatto scena muta a Udine. Poi è entrato lui, con una grande rab- Alexandre Pato, 20 anni AP Appena un gol nelle ultime quattro gare di campionato, per giunta realizzato da un centrocampista. Le uniche note positive restano Nesta e Storari bia addosso. Ma forse era già troppo tardi per rimediare. Scelte Ronaldinho è rimasto ai margini la settimana scorsa per via di una febbre sulla quale molti hanno ironizzato, anche perché poi il giocatore si è presentato a San Siro con tutta Guizzi Con il suo occhio clinico Ronaldinho ha scovato Inzaghi, che però era in fuorigioco di pochi centimetri, si è conquistato qualche calcio di punizione, ha dato qualche calcione agli avversari. Con una frenesia che non è bastata per pareggiare, ma se non altro per far capire che Ronaldinho, la pietra dello scandalo, il preferito di Berlusconi, il dazio da pagare per ogni allenatore, non ha intenzione di ritirarsi (ha già smentito le voci arrivate dalla Catalogna) e non vuole abbonarsi alla panchina. Ancora turnover Per Pato, l’enigma ragazzino, c’è la prevedibile difesa di Galliani: «E’ partito bene, poi ha giocato un pochino meno bene, ma Pato c’è». Fisicamente presente, assente alla voce gol. E da oggi riparte la giostra del turnover, per vedere se prima o poi qualche attaccante si sblocca. Se non altro, a Udine non si è sentito il mantra «siam venuti fin qua per vedere segnare Kakà» che ormai insegue il Milan, deprimente, un po’ dappertutto. UDINESE IL CAPITANO DEI FRIULANI ANCORA UNA VOLTA PROTAGONISTA Orgoglio Di Natale «Anche noi abbiamo tanti campioni...» E il tecnico Marino se lo coccola felice: «Totò in ogni gara ci regala prodezze» DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE dQuando al 5’ della ripresa Di Natale grazia Storari e colpisce il palo, qualche tifoso dell’Udinese teme la beffa. Spesso, infatti, sopravvivere a un match-point cambia lo stato d’animo di chi insegue così come sprecarlo condiziona il resto della gara di chi è in vantaggio. Quella di Udine è la classica eccezione: dopo lo scampato pericolo i bianconeri hanno mantenuto ordine ed equilibrio controllando senza affanni la sterile pressione del Milan. Orgoglio Totò E Antonio Di Natale può festeggiare il settimo gol di questa sua bellissima stagione: «Complimenti a tutta la squadra, il risultato è giusto. In settimana il presidente ci aveva criticato perché è un tifoso, ma sa che a questo gruppo non si può dire nulla. Il Milan è una squadra molto forte, ma anche noi abbiamo molti campioni. Io non mi pongo obiettivi, voglio solo far bene per portare in alto l’Udinese». Anche Pasquale Marino si gode la vit- toria: «E’ sicuramente una bella soddisfazione perché la squadra ha interpretato bene la gara dimostrando una condizione in crescita. Di Natale? Con lui c’è un rapporto di reciproca stima: credo che Totò sia poco pubblicizzato rispetto ad altri per le cose che fa in ogni gara. Io sono orgoglioso di lui e me lo tengo stretto». Gli infortunati La cattiva notizia della bella serata dei bianconeri è l’infortunio muscolare di Isla, subito dopo la splendida azione che ha generato il gol decisivo. Oggi, dopo i primi esami, si valuterà la situazione e si ipotizzeranno i tempi di recupero. Marino può consolarsi con il recupero di Zapata, ieri in tribuna per un fastidio agli adduttori ma probabilmente pronto per domenica. Buone notizie anche per quanto riguarda Asamoah: il centrocampista, operato di menisco il 10 agosto, è tornato da Barcellona e dopo la sosta dell’11 ottobre dovrebbe essere disponibile. 11 R 12 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 5a GIORNATA FIORENTINA GIUDIZIO 2 0 SAMPDORIA 777 MARCATORI Jovetic al 25' p.t.; Gilardino al 21' s.t. 4-2-3-1 4-4-2 Frey; Comotto (dal 18' s.t. Jorgensen), Kroldrup, Gamberini, Gobbi; Zanetti (dal 23' s.t. Montolivo), Donadel; Marchionni (dal 29' s.t. Santana), Jovetic, Vargas; Gilardino. Castellazzi; Stankevicius (dal 7' s.t. Ziegler), Rossi, Gastaldello, Zauri; Padalino (dal 12' s.t. Pozzi), Tissone, Palombo, Mannini (dal 17' s.t. Poli); Pazzini, Cassano. PANCHINA Avramov, Mutu, Natali, Pasqual. PANCHINA Guardalben, Lucchini, Bellucci, Franceschini. ALLENATORE Prandelli. ALLENATORE Del Neri. ESPULSI nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Vargas per gioco falloso. AMMONITI Gastaldello e Palombo per gioco falloso. ARBITRO Morganti di Ascoli Piceno. NOTE paganti 5.958, incasso di 105.539,40 e 20.349 abbonati, quota di 443.148,50. Angoli 7-4. In fuorigioco 6-1. Recuperi: p.t. 1'; s.t. 4'. POSSESSO PALLA FIORENTINA 58% SAMPDORIA PASSAGGI RIUSCITI 42% TIRI IN PORTA 80% SAMPDORIA 66% TIRI FUORI IIIIIIII FIORENTINA FIORENTINA IIIII IIIIII 8 SAMPDORIA 5 FIORENTINA II 6 SAMPDORIA 2 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 1-0 SECONDO TEMPO 3' Girata volante di Cassano su angolo di Palombo: Frey devia. c GOL! 25' Perfetto cross di Marchionni per Jovetic che di testa batte Castellazzi. 30' Respinta d'istinto di Frey su conclusione ravvicinata di Mannini. 32' Girata volante di Pazzini: controlla Frey. 9' Contropiede di Vargas: conclusione di sinistro, Castellazzi devia. 13' Gran tiro in corsa di Marchionni respinto di pugno dal portiere della Samp. c GOL! 21' Cross dalla sinistra di Vargas e deviazione di testa vincente di Gilardino. Orgoglio Fiorentina Samp: addio vetta Jovetic e Gilardino stendono la capolista con due colpi di testa Prima sconfitta per i blucerchiati che scivolano al secondo posto LUCA CALAMAI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA FIRENZE dLui in nazionale gio- ca. Ed è il pupillo di un certo Dejan Savicevic. Il Genio. Nella notte in cui Cassano e la Samp incappano nel primo passo falso stagionale brilla il talento di Jo-Jo Jovetic. Il gioiello che Corvino, quindici mesi fa, rubò a Real Madrid e Chelsea. Jovetic realizza il gol che sblocca la partita poi regala la giusta adrenalina a una Fiorentina uscita barcollante dalla doppia sconfitta Lione-Roma. Finisce 2 a 0, un ri- sultato che consente alla squadra di Prandelli di ricostruirsi una classifica da zona Champions. Oggi il pianeta viola giocherà un'altra partita importante. Il Consiglio d'amministrazione straordinario indicherà le linee future. Nessun passo indietro sulla voglia di restare nel calcio. Potrebbe cambiare il ruolo di Andrea Della Valle costretto a una maggiore presenza all'interno della Tod's. La Samp saluta la testa della classifica. Ma la squadra è solida. Può puntare a un campionato ambizioso. Antonio Cassano, 27 anni, a terra, come la sua Sampdoria LIVERANI LE PAGELLE FIORENTINA 7 FREY 7 Cassano subito, Mannini e Pazzini poi: miracoli, certezze. COMOTTO 6,5 Lotta con Mannini, e anche Padalino: vince lui. JORGENSEN 6 Aiuta negli appoggi e c’è quando bisogna stuccare. KROLDRUP 6,5 Non è imperioso ma sa fare cose precise. GAMBERINI 6,5 Attenzione e anticipo. Pazzini può solo sognare. GOBBI 6,5 Massima attenzione, massima resa, giocatore-garanzia. DONADEL 7 Rabbia lucida, propositiva e grande dinamismo ZANETTI 7 L’esperienza che fa la differenza: bene con Donadel. MONTOLIVO 6 Ormai dovrà fare turnover con Zanetti. di MATTEO DALLA VITE MARCHIONNI 7 Insistente, imprevedibile, sempre dentro il match con colpi e cambi-campo. SAMPDORIA 5,5 h IL MIGLIORE 6,5 PALOMBO SANTANA 5,5 C’è e s’impegna, ma la lucidità per fare gol manca. CASTELLAZZI 6 Tenta anche di arginare il mare. Para almeno 4 palloni veri, poi però resta fermo sull’1-0 e piegato sul bis. IL MIGLIORE h 7,5 JOVETIC STANKEVICIUS 5 Fa rigore (non visto) su Jo-Jo. E soffre. TISSONE 5,5 Schiacciato fra Donadel e Zanetti. Mostruosamente cresciuto, concreto, puntuto, talentuoso. Il ragazzo piace a mezza Europa, ma sarà il futuro-Mutu. ZIEGLER 5,5 Va a sinistra, ma non cambia la musica: viene percosso. MANNINI 5,5 Parte a un razzo: Comotto, Gobbi e Frey lo murano. GASTALDELLO 5 Jo-Jo colpisce troppo solo. POLI 5,5 E’ bravo, si sa: ma non riesce ad arginare. VARGAS 7 A Roma non c’era, s’è visto: percuote dirimpettai e fascia come fossero un tappeto leggero leggero. Un assist e mezzo. Lusso. M. ROSSI 5 le occasioni sono troppe, Castellazzi para tanto: ergo... PAZZINI 5,5 Appena ha una palla vera la gira. Frey c’è, lui poco. GILARDINO 7 Il gol che fa dire la cosa giusta: non tradisce mai. All. PRANDELLI 7 E’ tornato il suo calcio-allegria, rapido, ficcante. Disegna la miglior Fiorentina. ZAURI 5 Fra Vargas e Marchionni trattasi di serata devastante. PADALINO 5,5 Fumoso e confuso. POZZI 5,5 Mezza palla al 30’ s.t. non sfruttata. La chiave Mutu si, Mutu no? Mutu no. Scelta coraggiosa quella di Prandelli. Uno come il rumeno non si manda volentieri in panchina. Mutu, però, non è più lui da quando il contenzioso con il Chelsea di Abramovich è diventato una guerra. E allora via libera a Jovetic che ha l'argento vivo addosso. E' l'anima spensierata della Fiorentina. Una freschezza che regala ritmo e corsa alla squadra di Prandelli. Al 25' Jovetic va a deviare di testa in rete un perfetto assist di Marchionni. Jo-Jo è imprendibile. Al 29' obbliga Stankevicius a un fallo da rigore che solo il mediocre Morganti non vede. E al 43' obbliga Castellazzi a un mezzo miracolo sbucando all'improvviso dietro a due avversari imbambolati. Grande Frey A proposito di portieri: dall'altra parte della barricata c'è Frey che distribuisce l'abituale razione di miracoli. Già perché la Samp del primo tempo è sempre in gara. Nei primi 15’ impedisce alla Fiorentina di ragionare con un pressing altissimo. Poi, dopo il gol prova a reagire. Frey deve superarsi su una conclusione in corsa di Mannini (30') e su All. DEL NERI 5,5 Frey gli rovina la serata, ma la sua Samp, quella vera e croccante, dura poco. TERNA ARBITRALE: MORGANTI 4 Può bastare quel rigore netto Stankevicius-Jovetic? Può bastare. GRILLI 5,5; CARRER 5. Testa di Gila Cassano è più «presente» in avvio di ripresa: arretra di qualche metro il suo punto di partenza per poter giocare più palloni. Il problema è trovare i giusti terminali. Padalino e Mannini, i due esterni, non vanno oltre il compitino. Non a caso, al 12', Del Neri si gioca Pozzi, la terza punta, proprio al posto di Padalino passando al 4-3-1-2 con l'ex attaccante dell'Empoli piazzato dietro Cassano e Pazzini. La Fiorentina, però, non si limita a difendersi. Vargas e Marchionni arrivano al tiro dopo rapide azioni di contropiede. Il peruviano è un carrarmato sulla corsia di sinistra. Macina terreno e avversari. E al 21', dopo aver danzato in mezzo a tre avversari, confeziona un cross perfetto per Gilardino che di testa batte Castellazzi. La fotocopia del gol messo a segno contro il Cagliari. E' il «pugno» del kappaò. Anzi, nel finale è Castellazzi a evitare la goleada. CHAMPIONS LEAGUE Due turni di stop per Gila Pronto il ricorso con video Semplicità, profondità, essenzialità: è giocatore pieno di tante belle cose. CASSANO 5,5 Pronti-via, girata da quasi gol. Ha sempre una giocata utile e giusta, ma non è in una serata da Fantantonio. una girata al volo di Pazzini (32'). Samp protagonista, insomma, anche se Cassano è un po' meno Cassano. Anticipato e spesso innervosito dai difensori viola. FIRENZE (m.d.v.) Oggi la Fiorentina deciderà se ricorrere o meno contro i 2 turni di squalifica inflitti a Gilardino (nella foto AP) dalla Commissione disciplinare della Uefa per la gomitata a Toulalan nella prima partita di Champions League con il Lione, avvalendosi dell’ausilio di un video. Il ricorso non è automatico né scontato, ma è più che probabile. In mattinata il club viola riceverà le motivazioni dalla Uefa e deciderà. Il referto dell’arbitro Vink è stato decisivo: l’apertura del gomito è considerata condotta violenta, ma è evidente che Gilardino non ha neppure sfiorato il francese che, anzi, ha simulato le conseguenze di un colpo ben più grave. La Fiorentina, ora e nel più che probabile ricorso, potrà utilizzare le immagini televisive: l’obiettivo è di ridurre di una giornata la squalifica che, in caso di conferma, costringerebbe l’attaccante a saltare la sfida interna col Liverpool e quella in Ungheria contro il Debrecen. GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT Prandelli su Jo-Jo S coccole e futuro «Sarà importante» 13 R L’APPUNTAMENTO Oggi il CdA IL FILM DELLA PARTITA per decidere Dominano i viola su Cittadella Un gol per tempo e presidente e la Samp crolla «E’ riuscito a trovare la posizione giusta». Il montenegrino : «Dedico il gol ai compagni» DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA FIRENZE dPer cancellare le nuvole. Per ritrovare la via maestra. E per molti altri motivi ancora. Questo è un successo che pesa (e tanto) per i viola per ribadire a se stessi che la serataccia contro la Roma all’Olimpico è stata solo uno sciagurato episodio. Jovetic ha acceso il Franchi, Marchionni ha sparato sassate dalle parti di un super Castellazzi, Gilardino ha chiuso la sfida, mentre Cassano è finito sotto i colpi di Kroldrup. Euforia viola Alberto Gilardino, 27 anni, festeggia il suo terzo gol in campionato e la vittoria che ridà speranze alla Fiorentina dopo le sconfitte di Lione in Champions e di Roma coi giallorossi RATTINI L’uomo della sfida Il montenegrino della squadra di Prandelli ha riacceso la luce per la Fiorentina: «Sono molto contento: tutta la squadra ha giocato una splendida partita. Dedico il mio gol ai compagni». Ma sarebbe stato tutto vano senza i tre punti: «Per fortuna abbiamo vinto dopo due brutte sconfitte. E tra tre giorni c’è un’altra partita», in anticipo a Livorno. Difficile spiegare, però, anche per Jovetic, quale sia stata la chiave del ritorno alla vittoria: «Tutti ci siamo espressi su ottimi livelli, e lo dimostra il fatto che avrem- E Gilardino raggiunge Mazzola: 116 gol in A Del Neri: «Abbiamo preso il primo gol su un’azione banale» mo potuto vincere con un punteggio più ampio». Gioia anche per Prandelli: «Abbiamo giocato una gara di ottimo livello. Jovetic ha fatto una bella partita, ma è riuscito a trovare la posizione giusta soprattutto nel secondo tempo. Può diventare un giocatore importante. L’assen- za del presidente Andrea Della Valle? Gli ho parlato, era contento della prestazione, ci ha fatto capire che è sempre vicino alla squadra». Poi, sulle voci di dimissioni dello stesso Della Valle: «Sono in imbarazzo a rispondere, perché non ho avuto alcun tipo di notizie in questo senso». E su Gilardino: «Conta i gol in allenamento, Gilardino, figuriamoci se non sa di avere raggiunto Mazzola a livello di reti in A (116, ndr)». Voltare pagina Diversa la situazione per i blucerchiati. Hanno perso una battaglia, ma sabato contro l’Inter sarà tutta un’altra storia. Del Neri non fa drammi: «L’importante sarà rimanere sereni, come eravamo stati dopo le vittorie. Abbiamo preso il primo gol su un’azione banale, ma non eravamo fuori dimensione. Sabato affronteremo una gara difficile con il giusto spirito». 25’ p.t. Il montenegrino Jovetic colpisce di testa e batte Castellazzi. E’ il primo vantaggio della Fiorentina AP 21’ s.t. Nella ripresa Vargas s’impossessa di un pallone sulla sinistra e crossa per Gilardino che firma il raddoppio FIRENZE (m.d.v) Perché poi l’altra partita andrà in onda oggi: è in programma il Cda straordinario della Fiorentina, il primo indetto nell’era Della Valle. La sede della riunione dovrebbe essere Firenze, ma di certo c’è che la proprietà non ha alcuna voglia di disimpegnarsi dalla Fiorentina. All’ordine del giorno ci sono temi importanti come le «cariche sociali» e la «gestione della società», e tra le varie ipotesi anche quella che, per impegni aziendali con la Tod’s, il presidente Andrea Della Valle possa fare un passo indietro con la conseguente nomina di un altro numero uno. L’altro tema importante riguarda il futuro della Cittadella viola: verrà valutata la proposta fatta lunedì scorso in consiglio comunale dal sindaco Matteo Renzi, ovvero l’idea di poter costruire Violaland nella zona Castello, a nord della città. Assieme agli altri 9 consiglieri, Diego e Andrea Della Valle (c’è chi ipotizza che possano essere in videoconferenza da Milano) esprimeranno il proprio consenso o dissenso sull’idea proposta dal primo cittadino fiorentino. 14 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A IL POSTICIPO DI STASERA S IL ROSSOBLÙ Galeone come maestro. Teatro, che passione Gian Piero Gasperini è nato a Grugliasco, in provincia di Torino il 26 gennaio 1958. Ha giocato come centrocampista nella Juve, nella Reggiana, nel Palermo, nella Cavese, nella Pistoiese, nel Pescara, nella Salernitana e nella Vis Pesaro. Ha allenato le giovanili della Juve e il Crotone, prima di arrivare al Genoa. Sposato con Cristina, ha due figli: Davide ed Andrea. Vive a Pineta di Arenzano, in provincia di Genova. 1 MODULO 3-4-3 2 MAESTRI GALEONE 3 HOBBY SCI, TEATRO 4 AUTO BMW X5 5 DIPLOMA ISEF 6 TESI AL CORSO DI COVERCIANO TECNICA APPLICATA (VOTO 107) 7 CONTRATTO FINO AL GIUGNO 2012 8 INGAGGIO DA 1,2 FINO A 1,4 A STAGIONE 9 RISTORANTI PREFERITI LOCALI AI MACELLI DI SOZIGLIA (GE) 2 4 9 1 le vittorie di Gasperini contro la Juve nelle sei partite disputate: 3-2 a Marassi l’11 aprile scorso Gasperini & Ferrara 5 IL BIANCONERO Il modello è Lippi Da Coverciano è uscito con 110 2 Così si sfidano gli incantatori di Genoa e Juve 4 9 Stili diversi e destini incrociati per i due tecnici che a Marassi provano ancora a stupire GIAMPIERO TIMOSSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dCiro Ferrara il mare se l’è trovato davanti a casa. E’ quello che sta dentro il golfo di Napoli. Gian Piero Gasperini il mare lo ha annusato nella pescheria di mamma Antonietta, ma non gli bastava. Allora si è imbarcato, ha lasciato Grugliasco e Torino. Le prime onde, tirando calci a un pallone, le ha incontrate a Palermo e Pescara. La prima panchina, da «grande», guardava lo Ionio, in faccia a Crotone. Da qui è partito per Genova e x le vittorie consecutive in serie A per il Genoa di Gasperini prima del k.o. di domenica contro il Chievo S GIAN PIERO GASPERINI JUVE A UN TECNICO SENZA ESPERIENZA Ho detto che Juve e Milan avevano scelto tecnici senza esperienza, ma non era una constatazione ad personam. E stavolta sarà solo una sfida Genoa-Juve ha conquistato il Mar Ligure. Ce l’ha fatta, ma è stato un bel viaggio. Estate 2009, altre spiagge, altri discorsi. Ferrara era la terza via, la rotta più conosciuta, ma anche la più rischiosa. Gasperini era la prima alternativa. Si sono sfiorati, dopo la cacciata di Ranieri dalla Juventus. Si incontreranno questa sera e sarà la prima volta. C’è Genoa-Juventus, tra i muri rossi del Ferraris, dove va a sbattere il vento che arriva dal mare. Ciro è la nouvelle vague, gli anta-allenatori, l’onda dei quarantenni nel nuovo calcio italiano. Gasperini di anni ne la pillola di NICOLA BRUNI GENOVA PER NOI Genoa-Juve: (Mar)assi in vetrina. ha 51. Era la nouvelle vague del calcio italiano. Prima che l’austerity diventasse un incentivo per la carica degli anta-allenatori. Ferrara era un difensore, qualità nella quantità, voglia di costruire qualcosa di importante. Ma incarichi da guastatore. Ora il guastatore guida una Maserati, bianca e nera. Gasperini faceva il centrocampista, raffinato, forse un po’ «leggerino», ma euclideo. In campo raggiungerà la Serie A. Ma la vera gloria sarà quella della panchina. Il centrocampista raffinato fa volare il Grifone: scelte sue e della sua società, decise, senza fronzoli. Le origini Gasperini entrò nel N.A.G.C della Juventus quando aveva 9 anni. Bianconero dentro. Quando sente dire che il Toro è la squadra della sua città storce il nasone. A Gessi Adamoli, nel libro Figurine Rossoblù, ha appena raccontato: «Prendiamo l’esempio del Combi, non c’è stata una mobilitazione simile a quella per il Filadelfia... Anche il Combi ha la sua storia. Era lo stadio dove si sono allenate generazioni di campioni». Gian Piero lo juventino ama il Genoa. E i genoani lo amano. Ferrara è cresciuto nel Napoli, ha giocato nel Napoli, ha vinto (anche) nel Napoli. Partenopeo, con orgoglio, senza spocchia. Ferrara il napoletano ama la Juventus. E gli juventini lo amano. Nella storia dei popoli del pallone, Genoa e Napoli sono sempre stati vicini tra loro. Lontani dalla Juventus. Il bivio Ciro e Gian Piero tirano dritti. Anche quando l’approdo sembra lo stesso. Quest’estate, per esempio, c’era da trovare l’allenatore per la nuova Juventus. La prima alternativa era il tecnico del Genoa. Legato però al Grifone dalla passione e da un contratto, fino al giugno 2012. Però piaceva, assai. Per quello che aveva fatto, anche alle giovanili della Juve. E per quello che stava facendo: riportare il Grifo in una piena dimensione europea. Vincere e convincere, con il suo 3-4-3. Un modulo che non era la soluzione perfetta per sistemare il trequartista Diego, botto bianconero da 25 milioni. Intanto Ci- ro stava a studiare: l’obiettivo Champions lo aveva centrato, non restava che aspettare. Lui, un modulo tutto suo, non lo aveva ancora sperimentato. In due partite, un campionato fa, aveva ereditato da Ranieri un 4-4-2, con qualche malanno di fine stagione. Per 180’ si è adeguato, quindi ha messo il trequartista al centro del suo 4-3-1-2. Un centrocampo a «rombo», che è anche il nome di un pesce e così per un napoletano tutto torna. Così la terza via è diventata la prima scelta. Vincente, subito. x 6 le vittorie di Ferrara in sei gare di campionato: tra i tecnici Juve, meglio all’esordio solo Carcano e Trapattoni CIRO FERRARA PUO’ DARE FASTIDIO CHE IO ALLENI QUI Alla categoria degli allenatori appartengo a pieno titolo. So che sedersi sulla panchina della Juve può dare fastidio, è una panchina molto ambita L’escalation Quando Ferrara è stato riconfermato, quando lo ha saputo, come si è sentito? «Il più adatto, semplicemente», dice lui, alla vigilia. Così la sfida è già iniziata. Gian Piero, da Pegli, fa sapere che «non sarà una sfida tra allenatori, ma tra Genoa e Juventus». Però aveva già constatato, «senza dare giudizi ad personam», che due squadre blasonate come Juve e Milan aveva scelto allenatori «senza esperienza come Ferrara e Leonardo». Nel pomeriggio che precede il primo incontro, ecco la replica da Vinovo: «Ci tengo a precisare che alla categoria degli allenatori appartengo a pieno titolo. Mi rendo conto che sedersi sulla panchina della Juve possa dare fastidio, è una panchina molto ambita». Così parlò Ciro, nome corto, che più corto non si può. Sbagliarlo o tagliarlo è impossibile. Gian Piero è nome composto. L’errore è sempre dietro l’angolo, da Gianpiero a Giampiero, se ne vedono di tutti colori. Anche per questo, la prima alternativa e la terza via sono due mondi e due mari. Così vicini, così lontani. 1 l’unico pari di Ferrara sulla panchina Juve: col Bordeaux Ciro Ferrara è nato a Napoli l’11 febbraio 1967. Ha giocato come difensore nel Napoli e nella Juventus e adesso è alla sua prima esperienza da allenatore nella Juve. Sposato con Paola, ha tre figli: Giovambattista (detto Giovi), Paola e Benedetta. Vive in Via Carlo Alberto, nel centro di Torino. 1 MODULO 4-3-1-2 2 MAESTRI LIPPI 3 HOBBY NAUTICA, MUSICA 4 AUTO MASERATI COUPÈ 5 DIPLOMA ISEF 6 TESI AL CORSO DI COVERCIANO DIFFERENZE TRA MARCATURE A ZONA E A UOMO (VOTO 110) 7 CONTRATTO FINO AL GIUGNO 2011 8 INGAGGIO 1,2 A STAGIONE 9 RISTORANTI PREFERITI DA CIRO (LOCALE DI SUA PROPRIETÀ), PIZZERIA REGINA MARGHERITA. GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 R QUI GENOA TANTI DUBBI ANCORA PER GASPERINI QUI JUVENTUS FERRARA PENSA AL 4-4-2 Crespo in pole per il ruolo di centravanti Kharja in regia Fuori Giovinco Fasce affidate a Camoranesi e De Ceglie Sculli e Palacio esterni d’attacco. L’ex Palladino pronto a subentrare ALESSIO DA RONCH 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GENOVA dNon mancano i dubbi per Gian Piero Gasperini, condizionato dal turnover, dagli infortuni, dalla squalifica di Criscito e persino dall’importante recupero di Palladino. Quel che è certo è che il tecnico non potrà assolutamente seguire la traccia della scorsa stagione, quando, a Marassi, superò la Juventus per 3 a 2. Rispetto a quella sfida mancheranno troppi protagonisti, prima di tutto Thiago Motta, autore di una strepitosa doppietta, mentre Palladino, che aveva messo a segno l’altra rete, non dovrebbe essere in grado di partire da titolare. Tre dubbi Degli undici titolari di quell’impresa stasera a inizio partita dovrebbero essercene in campo soltanto quattro: due difensori, Biava, Bocchetti, un centrocampista, Mesto, e un attaccante, Sculli. Dovrebbe restare, invece, fermo il punto di partenza tattico: contro la Juve, infatti, Gasperini ha sempre schierato ali vere, anche nelle sfide disputate a Torino. Niente Mesto in attacco insomma, ma Palacio e Sculli. È aperto il ballottaggio tra Crespo e Floccari, con il primo leggermente favorito per il ruolo di centravanti, come Kharja dovrebbe esserlo su Milanetto a centrocampo e Mesto su Modesto sulla fascia sinistra. Dubbi che il tecnico scioglierà soltanto poco prima del fischio d’inizio, dopo la rifinitura in programma stamattina. Di uguale rispetto alla scorsa stagione ci sarà invece la cornice di pubblico, entusiasta dopo l’avvio positivo e sempre pronto a sostenere in maniera coreografica il Grifone. Hernan Crespo, 34 anni REPOPRESS Paolo De Ceglie, 23 anni IMAGE SPORT In avanti il tandem Amauri-Iaquinta. Diego e Del Piero tornano domenica ve. Diego a Marassi non ci sarà, staff tecnico e medico hanno programmato un rientro soft in vista della trasferta di Champions contro il Bayern, un tempo domenica contro il Bologna, così come per Del Piero. DAL NOSTRO INVIATO Cambio modulo Giovinco per caratteristiche tecniche è l’alternativa a Diego, lo è stato con la Lazio, Bordeaux e Livorno. Questa sera la «formica atomica» rischia la panchina. Di fronte ad un avversario solido, muscolare, in casa Juve si pensa ad irrobustire il reparto cambiando modulo, 4-4-2 con De Ceglie e Camoranesi esterni, Felipe Melo e Marchisio centrali a centrocampo. «Giovinco? Non è una bocciatura ma una scelta tecnica» ammette Ferrara. «Cambiare modulo non lo vedo come un segno di debolezza, se mai di rispetto dell’avversario e di intelligenza. A Genova sarà molto dura, l’ultima gara l’abbiamo persa la scorsa stagione contro di loro». FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA VINOVO (To) dIl Bisagno non re- gala gamberi di fiume da una vita e nemmeno acciughe nonostante lo sbocco nel porto di Genova. Mourinho e Cobolli Gigli dovranno accontentarsi per una sera di un pasto frugale. Ciro Ferrara sorride ma non abbocca a battute o polemiche, ha altro a cui pensare. In 10 giorni Genoa, Bologna, Bayern Monaco e Palermo sono tanta roba. C’è tensione nell’aria, un Genoa affamato, vecchie ruggini tra società e tifoserie, e poi quella storia nella storia, con Gasperini l’ex che in estate ha accarezzato il sogno di allenare la Ju- 16 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 5a GIORNATA x LE PAGELLE HANNO DETTO di MASSIMO CECCHINI PALERMO 6,5 RUBINHO 5 Vede passare sulla sua testa l’angolo di Pizarro del raddoppio e causa uno sciagurato rigore. CASSANI 6 Duella con Vucinic e corre tra il fango. V Ranieri Svantaggiati dal campo, nel secondo tempo è stata pallanuoto KJAER 6,5 Elegante e roccioso, salva anche sulla linea su Taddei. GOIAN 5,5 Per l’esordio in A gli capitano brutti clienti come Totti e Vucinic, logicamente patisce un po’. BALZARETTI 6 Duello rusticano con Taddei. NOCERINO 6 Soffre nel mettere la museruola a Pizarro, però migliora e segna il primo gol in Serie A. MIGLIACCIO 6 Fatica con Brighi che gli sta sui piedi e con Burdisso che gli segna sopra la testa, poi cresce. BRESCIANO 6 In attacco si vede poco, però fa legna. SIMPLICIO 6,5 Mette lo zampino in entrambi i gol rosanero: due i suoi assist a Miccoli. BLASI 6 Entra e dà solidità al Fort Apache finale. Francesco Totti, 32 anni, realizza a due minuti dal novantesimo il rigore assegnato per atterramento di Okaka da parte di Rubinho: 3-3 SAYA Il Palermo ci sguazza La Roma sta a galla Nel pantano del Barbera finisce 3-3: Totti su rigore acciuffa il pari DAL NOSTRO INVIATO PALERMO ROMA 3 3 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-2 MARCATORI Brighi (R) al 20’, Budan (P) al 40’, Burdisso (R) al 45’, Miccoli (P) al 46’ p.t.; Nocerino (P) all’11’, Totti (R) su rigore al 43’ s.t. PALERMO (4-3-1-2) Rubinho; Cassani, Kjaer, Goian, Balzaretti; Migliaccio, Nocerino, Bresciano; Simplicio (dal 29’ s.t. Blasi); Budan (dal 31’ s.t. Mchedlidze), Miccoli. PANCHINA Sirigu, Bovo, Bertolo, Pastore, Succi. ALLENATORE Zenga. ROMA (4-3-1-2) Julio Sergio; Cassetti (dal 16’ s.t. Motta), Burdisso, Juan, Riise; Taddei, De Rossi, Pizarro (dal 36’ s.t. Okaka); Brighi (dal 12’ s.t. Fathy); Vucinic, Totti. PANCHINA Lobont, Mexes, Guberti, Menez. ALLENATORE Ranieri. ARBITRO Rocchi di Firenze. ASSISTENTI Romagnoli - Nicoletti. ESPULSI nessuno. AMMONITI Goian, Migliaccio, Rubinho e Kjaer (P) per gioco scorretto: Totti (R) per proteste; Budan (P) e Okaka (R) per c.n.r. NOTE Spettatori paganti 4.741 per un incasso di 64.970 euro; abbonati 16.370, quota 237.200 euro. Angoli 4-8. Fuorigioco 6-3. Tiri in porta 7+1 palo-8. Tiri fuori 5-5. Recuperi: p.t. 2' e s.t. 4'. MAURIZIO NICITA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PALERMO dLa partita che non t’aspetti. Perché con una pioggia che flagella per ore il prato della Favorita in una sfida più da palla ovale e da piloni, spuntano le gemme di Francesco Totti e Fabrizio Miccoli. Il capitano romanista apre con un gran colpo di tacco-assist e mette il sigillo sul pari con un rigore pesantissimo da tirare quando mancano spiccioli alla fine, tredicesima rete stagionale. La trottola salentina imperversa ed entra da protagonista in tutti i gol realizzati dal Palermo. Un pari che può lasciare recriminazioni. Ma tutti meritano un applauso perché su un campo al limite della praticabilità non tirano mai indietro la gamba. Il motivo Entrambe le squadre interpretano al meglio la gara, trovando comunque colpi e soluzioni non facili visti gli imprevedibili rimbalzi. Meglio la Roma nel primo tempo, perché Ranieri cambia poco (Brighi per Perrotta) e le geometrie funzionano nonostante il fango. Nella ripresa invece si trasforma il Palermo e va vicino alla vittoria per la freschezza del suo centrocampo (Zenga cambia 5 uomini rispetto a domenica). Peccato per i siciliani che Rubinho, il peggiore in campo, esca maldestramente su Okaka che non è diretto verso la porta: rigore ineccepibile, inevitabile il 3-3. Per il portiere di casa l’uscita è un problema, visto che sull’1-2 di Burdisso su angolo è spettatore nell’area piccola. Palermo vecchia guardia Dopo la brutta sconfitta di Parma, Zenga ritrova la sua squadra, almeno sotto il profilo caratteriale. Perché la mediana antica — con Nocerino (al primo gol in A), Migliaccio e Bresciano — ha meno fantasia ma più muscoli e determinazione. E appare anche più fresca nella ripresa quando i rosa prendono il sopravvento di fronte a De Rossi e compagni, non proprio gli ultimi arrivati. Un Mic- coli scoppiettante fa il resto senza dimenticare quel Budan, alla prima da titolare, che segna per la seconda volta davanti al suo pubblico. I nuovi, Pastore & c., possono attendere. Roma resiste La prima frenata in campionato per Ranieri non può essere una bocciatura. I giallorossi passano per due volte in vantaggio e commettono l’ingenuità di farsi rimontare subito. Però anche senza il miglior De Rossi i romani non perdono la bussola e continuano a macinare geometrie semplici e possibili, proprio come vuole la nuova guida tecnica. Detto di Totti, piace molto l’interpretazione di Riise: il norvegese sbaglia veramente poco, come del resto il danese Kjaer sull’altro fronte. Intanto la Roma insieme ad Alemanno convoca la conferenza stampa (martedì) per il nuovo stadio, ma il sindaco della capitale incontra anche il possibile acquirente, l’imprenditore farmaceutico Angelini. Barlumi su un futuro nero come il cielo di Palermo. V Miccoli Grande gara: siamo soddisfatti, peccato per i 3 punti. Complimenti a tutta la squadra BUDAN 6,5 Fa a sportellate in area e la sorte lo premia col gol. MCHEDLIDZE 5,5 Entra per Budan, lo fa rimpiangere. MIGLIORE h 7,5 ILMICCOLI La sua è una doppietta virtuale (una pozzanghera gli nega il primo gol), innesca anche il tris. Unico. All. ZENGA 6,5 Il turnover regala gamba a una squadra operaia. ROMA 6,5 JULIO SERGIO 6 Sfortunato su Budan, improvvido su Miccoli, attento in tutte le altre situazioni. V Zenga Avevamo pregustato la vittoria: alla fine ci rimane l’amaro in bocca CASSETTI 5 Stringe i denti, ma Miccoli lo fa dannare. MOTTA 6 Entra e fa la sua specialità: spingere. BURDISSO 6,5 Il suo primo gol in giallorosso è da attaccante vero, la carambola del primo pari rosanero, invece, è da Mr. Bean. Solido. JUAN 5,5 Sbaglia un paio di anticipi. Rugginoso. RIISE 6,5 Il tempo all’inglese giova ad una prova attenta. Innesca il primo vantaggio giallorosso. TADDEI 6,5 Prova di sacrificio, privata del gol negatogli da Kjaer. DE ROSSI 6 Smista il traffico senza brillare neppure su Simplicio. Suo l’assist per il rigore su Okaka. PIZARRO 6,5 Defilato sulla sinistra cuce il gioco. Non copre Nocerino in occasione del tris rosanero. OKAKA 6,5 Lotta ed è decisivo nell’azione del rigore del pari. BRIGHI 6,5 Un gol da incursore puro e tanto lavoro in mediana. FATY 5,5 Entra per Brighi: è generoso ma fa confusione. h IL MIGLIORE 7 TOTTI Assist di tacco per Brighi, punizioni guadagnate e rigore nel diluvio. Sicuri che sia da criticare? VUCINIC 6 Senza fortuna, però tira da tutte le posizioni. All. RANIERI 6,5 Squadra logica a cui ha dato un’anima. TERNA ARBITRALE: ROCCHI 5 Ferma Miccoli lanciato a rete e non vede un placcaggio di Balzaretti su Totti. Non convince. Romagnoli 5 - Nicoletti 6 DOPO DUE ANNI DI STOP MA POTREBBE FINIRE NEI GUAI PER LE DICHIARAZIONI NON AUTORIZZATE RILASCIATE NEGLI ULTIMI TEMPI Paparesta: «Collina, chiamami. Sono pronto» Visite mediche ok, l’ex arbitro vuole rientrare: «Colpe? Sì, ma ingigantite» MAURIZIO GALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA d«Se c’è una volontà di farmi rientrare, nel massimo dello spirito di collaborazione, io sono pronto, altrimenti è sufficiente che spieghino il motivo per cui non c’è questa volontà. Non è obbligatorio fare l’arbitro, farò un’altra cosa». Gianluca Paparesta esce sereno dall’Istituto di medicina dello sport dell’Acqua Acetosa, lo accompagna il professor Carlo Tranquilli che dirige l’equipe che ha curato i test medici. Si sente pronto a tornare, ma sulla scrivania del Procuratore arbitrale c’è un voluminoso fascicolo con le dichiarazioni rilasciate da Paparesta negli ultimi tempi alle televisioni, copia di quanto pubblicato sul suo blog e anche le interviste di ieri saranno vagliate: il regolamento dice che i tesserati non possono rilasciare dichiarazioni non autorizzate. Tutto a posto «Ho fatto le visite mediche che sono propedeutiche all’attività agonistica. Adesso aspetto solo di essere chiamato dall’Aia. Io sono già disponibile e pronto a tornare in campo, visto che le visite hanno dato esiti positivi. Ora mi auguro di tornare già da domani (oggi per chi legge, ndr), dato che c’è il raduno degli arbitri, e spero, nella massima serenità, che il designatore Collina mi chiami». Due anni di stop «Ci sono dei fatti oggettivi — spiega —. Sono stato l’unico arbitro completamente prosciolto dalla Procura di Napoli oltre un anno fa. La giustizia ordinaria mi ha prosciolto, quella amministrativa ha detto che non dovevo essere estromesso. Per me era importante dimostrare che non c’era nessun motivo per non continuare la mia attività». Il fischietto barese ricono- sce le sue responsabilità. «Non guardo le colpe degli altri — chiarisce —. Sicuramente ci sono state anche delle mie responsabilità, ma credo che siano state un po’ troppo ingigantite. Sicuramente ci tenevo a dimostrare l’estraneità agli addebiti che mi erano stati fatti. Sono stati i magistrati per primi ad escludermi completamente. Ho la massima fiducia nelle persone che tanto hanno dato al mondo arbitrale. Da parte mia non c’è nessuna ostilità». Fischia DANIELE TU diTOMBOLINI Se un giocatore effettua la rimessa laterale più indietro da dove è uscito il pallone, cosa fai? Gianluca Paparesta, 40 anni, esce dall’Istituto di medicina e dello sport ANSA RISPOSTA nella pagina delle lettere GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 R # SERIE A 5 a GIORNATA LE PAGELLE GLI SCONTRI PULLMAN ASSALTATO DAGLI ULTRÀ ATALANTINI PRIMA DELLA PARTITA, FERITO UN POLIZIOTTO di FRANCESCO CARUSO Agguato ai tifosi del Catania: tre arrestati DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BERGAMO dRissa tra le tifoserie prima di Atalanta-Catania. Gli incidenti hanno portato all’arresto di tre ultrà atalantini di 27, 30 e 35 anni: dovranno rispondere di rissa e violenza. Da vagliare le posizioni di altri due giovani. Contuso negli scontri un poliziotto, che si è fatto medicare al pronto soccorso ed è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. A fine partita, anche i tifosi del Catania (un centinaio) sono stati condotti in questura per accertare eventuali responsabilità. Agguato Tutto è avvenuto attorno alle 19, tra via Pinetti e via Crescenzi, a poche centinaia di metri dallo stadio Atleti Azzurri d’Italia. Un gruppo di tifosi atalantini su una Fiat Bravo e motorini hanno teso un’imboscata a quelli del Catania, una cinquantina, a bordo di un pullman, che pare viaggiasse senza scorta. I teppisti hanno lanciato bottiglie e sassi contro l’autobus, che si è fermato permettendo ai catanesi di scendere. Una signora ha sentito gente urlare e si è affacciata al balcone della sua casa. «Ho visto dei giovani che gridavano e si insultavano, poi hanno iniziato a strattonarsi e a picchiarsi. A quel punto ho chiamato il 113, la polizia è arrivata subito», ha raccontato. C’è stato un breve scontro a cinghiate prima che le forze dell’ordine riportassero la calma. I tifosi del Catania sono così potuti risalire sull’autobus e hanno regolarmente assistito alla partita, men- tre in una via vicina sono stati fermati tre ultrà atalantini. La notizia si è subito diffusa tra altri duecento tifosi nerazzurri, sbucati all’improvviso dalla zona del Lazzaretto, vicino al piazzale antistante la curva Sud. Gli atalantini hanno inscenato una protesta al grido di «ultrà liberi», alcuni hanno parlato con le forze dell’ordine chiedendo l’immediato rilascio dei loro amici. Clima caldo Durante la partita dalla Curva Pisani si è alzato lo stesso slogan inneggiante alla liberazione dei quattro tifosi. Situazione tesa, ma senza incidenti, anche dopo il match. Circa trecento ultrà hanno raggiunto la questura urlando slogan contro le forze dell’ordine, poi si sono dispersi. La polizia impegnata a contenere i tifosi atalantini WWW.ECODIBERGAMO.IT Brodino per l’Atalanta Conte riparte col rosso I bergamaschi non tirano fuori la carica necessaria per invertire la rotta, il nuovo tecnico è espulso. Meglio il Catania: Morimoto spreca nel finale ATALANTA CATANIA to, il resto della carriera in A dovrebbe essere migliore. 0 0 GIUDIZIO 7 ATALANTA (4-4-2) Consigli; Garics, Bianco, T. Manfredini, Bellini; Padoin, Caserta (dal 25’ s.t. Ceravolo), Guarente, Valdes; Doni (dal 28’ s.t. Tiribocchi), Acquafresca. PANCHINA F. Coppola, Pellegrino, Layun, Radovanovic, Tiboni. ALLENATORE Conte CATANIA (4-2-3-1) Andujar; Potenza, Silvestre, Spolli, Capuano; Carboni (dal 32’ s.t. Izco), Biagianti (dal 40’ s.t. Plasmati); Martinez (dal 25’ s.t. Llama) Delvecchio, Mascara; Morimoto. PANCHINA Campagnolo, Augustyn, Bellusci, Ricchiuti. ALLENATORE Atzori. ARBITRO De Marco di Chiavari. ESPULSI Conte (allenatore Atalanta) al 43’ s.t. per proteste. AMMONITI Silvestre (C), Martinez (C), Del vecchio (C), Spolli (C), Bellini (A) Acquafresca (A), Bianco (A), Manfredini (A) gioco scorretto, Doni (A) simulazione, Andujar (C) c.n.r. NOTE spettatori 3172 , incasso 48670 . Abbonati 7980, quota 101.692,63. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 3-3. Angoli 6-6. In fuorigioco 0-3. Recuperi 1’ p.t., 4’ s.t. DAL NOSTRO INVIATO PIERFRANCESCO ARCHETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BERGAMOdÈ una ovvietà sostenere che un allenatore non possa cambiare una squadra in due giorni: se ne ha le capacità, è la squadra che deve decidere di trasformarsi da sola in 48 ore. L’Atalanta ci riesce solo in minima parte, non prendendo gol per la prima volta; ma nonostante sedute raddoppiate e diete avviate in fretta, il debutto di Antonio Conte viene banalizzato da uno 0-0 che sarà sì il primo punto del torneo, però non è quel prorompente riscatto che doveva scaturire da tre fattori: 1) tempesta in panchina. 2) impro- Antonio Conte, 40 anni, neoallenatore dell’Atalanta. La sua prima partita si è chiusa con un’espulsione per proteste ANSA ATALANTA 5,5 ponibile prestazione a Bari. 3) piena responsabilità alla squadra, in uno scontro diretto. Il quarto fattore si chiama Catania, che ottiene il minimo auspicato coprendo discretamente il campo, rafforza la credibilità del tecnico Atzori e quasi si porta via il successo se Morimoto non avesse tremato nelle due migliori chance, a match quasi concluso. Così deve accontentarsi come i rivali di una gara senza subire reti, una novità. I motivi L’esito comunque è corretto e ribadisce che sistemi d’attacco molto affollati non sono sinonimo automatico di gol. Spesso le squadre (con più frequenza il Catania) sono piazzate con il 4-2-4, però restano uomini messi in avanti per costruire la difesa. Invece che le opportunità e i boati d’area, si vedono tanti passaggi indietro per non finire nelle mascelle dell’avversario pressante. Quando si esaurisce la forza per questo lavoro, cioè vicino al 90’, ecco le discussioni e i dispiaceri. Detto di Morimoto (che reclama anche un rigore), va citata sull’altro fronte una rete impedita per fallo (giusto) a Tiribocchi e un mani da rosso (fuori area) del portiere Andujar già ammonito. È l’87’ e magari non sarebbe successo niente, però la curiosità rimane come lo sbaglio dell’arbitro. Conte si lamenta troppo e finisce fuori: espulso al debut- Nuova Atalanta Se non può rivoltare il sistema, perché anche l’ultima versione di Gregucci si basava sul 4-4-2 preferito da Conte, il nuovo allenatore prova con gli uomini. Bianco in difesa per l’infortunato Talamonti, Valdes sui lati (sinistra) per Ceravolo e Caserta in mezzo al fianco di Guarente. La collocazione di Doni è da seconda punta. La fase difensiva regge, ma le ripartenze sono scontate; le difficoltà di Guarente (primo tempo)e Caserta (dopo), unite alla mancanza di profondità sui corridoi, lasciano alla retroguardia ospite il tempo del controllo. Soltanto Valdes, nei primi 45’, riesce un paio di volte a evadere sull’esterno per il tiro. Nella ripresa invece va vicino al palo di testa. Le occasioni migliori restano quelle di Doni: una girata attenuata da Spolli, una punizione deviata in tuffo da Andujar. Anche quando entrano Tiribocchi (per Doni) e Ceravolo (per Caserta, con Padoin esterno) il prodotto non cambia. Catania avanti Atzori ha coraggio nello spostare in avanti l’asse centrale: Carboni e Biagianti rimangono a guardia della difesa, mentre Delvecchio si unisce ai compari d'attacco. Spesso così sono in 4 a cercare di sfondare: se Morimoto è la punta più avanzata, Mascara e Martinez (male) allargano il campo e Delvecchio si inserisce da secondo centravanti. Tanta esagerazione non porta però all’assedio dell’area. È una intensa esercitazione di pressing. E quando arriva la chiamata giusta, il giapponese non la sente. f.c. w I NUMERI 9 Gli ammoniti della gara tra Atalanta e Catania. Cinque gialli per i nerazzurri e quattro per i rossoblù 1 Le partite da allenatore di Antonio Conte da allenatore in serie A che all’esordio colleziona la sua prima espulsione 1 Le reti segnate dall’Atalanta dopo cinque giornate di campionato. Sette, invece, sono le reti subite CONSIGLI 6 Non deve compiere parate di rilievo, Morimoto lo grazia 2 volte. GARICS 6 Se la cava svolgendo una partita ordinata. IL MIGLIORE h 6,5 BIANCO L’ex rossazzurro registra bene la sua difesa. MANFREDINI 6 Concede poco spazio a Morimoto e sventa sul finire un pericolo proprio dalla testa del giapponese. BELLINI 6 Rimane ancorato dietro intimorito da Martinez. PADOIN 5,5 Non utilizza quasi mai la fascia e si perde del tutto nella ripresa. CASERTA 5,5 Tradito forse dall’emozione, l’altro ex etneo si vede assai poco. CERAVOLO 5,5 Non fa certo meglio di chi sostituisce. GUARENTE 6 Ordine e un buon lavoro di contenimento, ma limitata l’azione di spinta. VALDES 6 Un paio di guizzi nel primo tempo e poi svanisce. DONI 6 Una buona occasione non sfruttata e una gran punizione per guadagnarsi la pagnotta. TIRIBOCCHI 5 Il suo ingresso in campo non modifica la storia della gara. ACQUAFRESCA 5 Un’entità estranea nel corpo della squadra: non riesce mai ad incidere. All. CONTE 5 Non trova la svolta che cercava e macchia con l’espulsione l’esordio in A. CATANIA 6 IL MIGLIORE h 6,5 ANDUJAR Una magnifica parata su punizione di Doni ma fortunato nell’occasione del mani fuori area. POTENZA 6 Se la sbriga con disinvoltura, segnalato in crescita rispetto alle precedenti uscite SILVESTRE 6 Questa volta nessuna amnesia contrariamente alle precedenti occasioni. SPOLLI 6,5 Dà sicurezza all'intero reparto senza sbavature, il suo inserimento nella difesa etnea è ormai compiuto CAPUANO 6 Qualche sgroppata delle sue ma non è ancora al massimo. Da lui ci si aspetta di più. CARBONI 6,5 Corre e recupera palloni come al solito. Dovrebbe provare qualche lancio in profondità in più. (Izco s.v.) BIAGIANTI 6 Cerca di illuminare il gioco ma con alterno rendimento. (Plasmati s.v.) MARTINEZ 5,5 Non riesce a ripetere la bella prestazione di domenica contro la Lazio, evanescente. LLAMA 5,5 Un inserimento che non muta la storia della gara. DELVECCHIO 6 Combatte dall'inizio alla fine e si sfianca in un duro lavoro di cucitura dei reparti. MASCARA 6 Ammirevole per dedizione e sacrificio ma rimane troppo lontano dalla porta. MORIMOTO 5,5 Molto movimento e buone iniziative ma sbaglia sul finire un altro paio di clamorose occasioni. All. ATZORI 6 Torna al modulo che preferisce ma gli è mancato un pizzico di fortuna (leggi occasioni di Morimoto). TERNA ARBITRALE: DE MARCO 5: Non vede un mani di Andujar fuori area. SEGNA 6 STALLONE 5 18 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT # SERIE A 5a GIORNATA Bojinov-Amoruso sgonfiano la Lazio cia un'altra partita. La Lazio con il modulo 3-3-3 e Parma che nella ripresa comanda il gioco, sprecando almeno tre occasioni (palo di Amoruso al 2', paratona di Muslera su Amoruso al 26', regalo di Bojinov al 28') per vivere un tranquillo tramonto di gara. Guidolin azzecca tutto, ma inserisce troppo tardi Paloschi. Prima vittoria esterna per il Parma di Guidolin Decisivo il rosso a Kolarov a fine primo tempo I gol Morale: i giochi si fanno nell' altra partita, quella che si gioca ad armi pari. Il Parma, che Guidolin presenta con il modulo 3-5-2 e diverse forze fresche, prepara la rete. La Lazio, dove Ballardini insiste con Matuzalem e lascia Foggia in panchina, fa la fine del tonno. Gli emiliani cercano la porta due volte nei primi dieci minuti (6' Dzemaili e Bojinov all'8'): è il segnale che per la Lazio è in arrivo una brutta serata. Al 20', il gol che scatena la rabbia di Ballardini. Contrasto Dzemaili-Baronio a metà campo. Il laziale resta a terra. Il georgiano rilancia il gioco. Amoruso serve Zenoni, cross e Bojinov, di sinistro al volo, buca Muslera. I laziali sono furibondi per la mancanza di fair play degli emiliani. Guidolin si scusa: per dovere di cronaca va detto che aveva gridato ai suoi di buttare via il pallone. Si riparte con i nervi tesi. Al 41' Mariga interviene ingenuamente su Cruz e Velotto fischia il rigore. Zarate piazza il cucchiaio e torna la tranquillità. L'1-1 ha il fiato corto. La difesa laziale, dove Siviglia si è arreso al 35', balla il tango. E quando Bojinov punta Muslera, Kolarov può solo stenderlo. Rigore sacrosanto, gol di Amoruso e i giochi sono finiti. Il Parma sale, la Lazio si ferma e inaugura la prima crisi della stagione. STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA dViva le statistiche, abbas- so il bel calcio. Lazio-Parma lancia la squadra di Guidolin nei quartieri nobili del campionato e affossa i «ballardiniani»: dopo un agosto sfavillante, un settembre nero. Nel tabellino dei marcatori finiscono tre personaggi illustri, reduci da un lungo digiuno. L'ultimo gol in A di Bojinov risaliva al 7 maggio 2006. Record di Amoruso che segna con l'undicesima maglia in A (Padova, Juve, Perugia, Napoli, Como, Modena, Messina, Reggina, Toro, Siena e Parma). Il redivivo Zarate non lasciava il segno in campionato dal 20-5-09. La chiave Ma l'episodio chiave è l'espulsione di Kolarov al 40'. Il serbo travolge Bojinov nell’area piccola. Velotto fischia il rigore e ammonisce Kolarov. Il rigore è solare e poteva starci anche il rosso diretto, ma Kolarov protesta, si fa scappare qualche parolina di troppo e becca anche il rosso. Amoruso firma il rigore e comin- La rete del 2-1 realizzata su rigore da Nicola Amoruso, 35 anni INSIDE 1-2 LAZIO-PARMA GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Bojinov (P) al 20', Zarate (L) su rigore al 41', Amoruso (P) su rigore al 46' p.t. LAZIO (4-3-1-2) Muslera; Lichtsteiner, Diakité, Siviglia (dal 34' p.t. Cribari), Kolarov; Dabo, Baronio (dal 30' s.t. Meghni), Mauri; Matuzalem (dal 1' s.t. Foggia); Cruz, Zarate. ALL. Ballardini. PANCHINA Bizzarri, Radu, Del Nero, Inzaghi. ESPULSI Kolarov al 45' p.t. per doppia ammonizione (gioco falloso e proteste). AMMONITI Mauri gioco pericoloso, Dabo gioco scorretto, Foggia proteste; Paloschi comp. non regolamentare. PARMA (3-5-3) Mirante; Dellafiore (dal 24' s.t. Paci), Zaccardo, Lucarelli; Zenoni, Mariga, Dzemaili (dal 31' s.t. Morrone), Gal- NOTE spettatori 30 mila circa. Tiri in porta: 6-5. Tiri fuori: 3-7. In fuorigioco: 0-2. Angoli: 1-2. Recuperi: 3' p.t.; 3' s.t. loppa, Castellini; Bojinov, Amoruso (dal 37' s.t. Paloschi). ALL. Guidolin. PANCHINA Pavarini, Antonelli, Lunardini, Lanzafame. ARBITRO Velotto di Grosseto. LE PAGELLE di STEFANO CIERI LAZIO 5 PARMA 6,5 MUSLERA 6 Incolpevole sui gol, bene su Amoruso nella ripresa. MIRANTE 6 Attento sui tiri di Zarate e nelle uscite. LICHTSTEINER 6 Uno dei pochi che lotta fino alla fine. DELLA FIORE 6 Tiene la posizione senza strafare. DIAKITE 5 Male sul primo gol e in altre occasioni. PACI 6 Torre utilissima sulle palle alte nel finale. SIVIGLIA 6 Si arrende dopo mezzora per una contrattura. ZACCARDO 6,5 Bravo anche nell’insolita posizione di centrale della difesa a tre. Non sbaglia nulla. CRIBARI 5 Errori di posizione, molle in troppi interventi. KOLAROV 4 Causa il rigore, l’arbitro lo grazia (solo giallo), riesce a farsi espellere lo stesso per proteste. DABO 5 In difficoltà sin dall’inizio. h IL MIGLIORE 6 BARONIO LUCARELLI 6 Qualche momento di difficoltà, ma riesce a cavarsela sempre. ZENONI 6,5 L’assist per Bojinov e altre discese. DZEMAILI 6,5 Prezioso nel cucire difesa e attacco. MORRONE 6 Un baluardo nel concitato finale. Prova a tenere in mano la squadra anche in una serata difficile. MARIGA 6 Provoca ingenuamente il rigore, ma poi si fa perdonare. MEGHNI 5,5 Qualche sprazzo, troppo poco. h MAURI 5,5 Corre molto, combina poco. Meglio nella ripresa. MATUZALEM 5 Stanco e in non perfette condizioni: sbaglia Ballardini a farlo giocare. FOGGIA 5,5 Entra nella ripresa, ma stavolta non incide. IL MIGLIORE 7 GALLOPPA Bravissimo in entrambe le fasi. Pressa senza sosta, costruisce e finalizza pure. CASTELLINI 6 Lavoro oscuro, ma utile. CRUZ 5 Si procura il rigore, nulla più. AMORUSO 6,5 Trasforma il rigore, un palo e non capitalizza la possibile palla del 3-1. (Paloschi s.v.) ZARATE 6 Torna al gol ed è il solo laziale a impensierire di tanto in tanto Mirante. BOJINOV 7 Sblocca il risultato e si procura il rigore del 2-1. Bentornato. All. BALLARDINI 5 Sbaglia a insistere sempre sugli stessi. E gestisce male i cambi. All. GUIDOLIN 6,5 Il 3-5-2 imbriglia la Lazio. Unico neo: tarda un po’ a buttare dentro Paloschi. TERNA ARBITRALE: VELOTTO 5,5 Qualche dubbio sul rigore della Lazio, gestione poco convincente. GHIANDAI 6 - GIORDANO 6 GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 R SERIE A 5a GIORNATA LA STORIA IN CAMPO A SIENA IL FIGLIO DI UNO DEI PARA’ CADUTI IN AFGHANISTAN Il doppio regalo per il piccolo Martin SIENA d L’avevamo visto tre ne che ha commosso tutti. Ieri Martin, emozionato ma con la stessa tristezza negli occhi, era in tribuna a Siena, ospite della sua squadra. giorni fa, jeans, polo azzurra e gli occhi che a stento trattenevano le lacrime. Tre giorni fa Martin Fortunato ha salutato per l’ultima volta papà Antonio, il capitano morto nell’attentato di Kabul, con il basco rosso dei parà e la mano a mo’ di saluto militare: un’immagi- Il regalo Martin ha 7 anni, abita a Badesse, a pochi chilometri da Siena, e adora il calcio. Gioca portiere nella scuola calcio Siena Nord, tifa Siena e domenica s’è arrabbiato molto per la sconfitta con la Sampdoria. Quando la società l’ha saputo, ha deciso di invitarlo al Fran- DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA chi in occasione della gara con il Chievo. Martin è arrivato con mamma Gianna e un amico di famiglia, Manuel Torracca. Ha fatto l’ingresso in campo con le squadre e prima del fischio d’inizio ha ricevuto un omaggio: le maglie dei due portieri Curci (che gli ha regalato anche i guanti) e Sorrentino, e un mazzo di fiori per mamma Gianna. Poi Martin ha guardato la partita, accomodandosi in tribuna. Un pizzico di normalità in mezzo a tanto dolore. Tra Chievo e Siena è soltanto corsa Errori e pressing per 90’: uno 0-0 inevitabile Le uniche emozioni nel finale della partita SIENA CHIEVO 0 0 GIUDIZIO77 SIENA (4-3-2-1) Curci; Terzi (dal 27’ s.t. Rosi), Ficagna (dal 46’ s.t. A. Rossi), Brandao, Del Grosso; Vergassola, Codrea, Fini; Ghezzal; Maccarone, Calaiò (dal 24’ s.t. Jajalo). ALLENATORE Giampaolo. PANCHINA Pegolo, Ekdal, Paolucci, Reginaldo. CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Frey, Yepes, Morero, Mantovani; Luciano, Iori, Pinzi; Bentivoglio (dal 30’ Marcolin); Bogdani (dal 32’ Granoche), Pellissier (dal 46’ s.t. Ariatti). ALLENATORE Di Carlo. PANCHINA Squizzi, Mandelli, Sardo, Abbruscato. Mario Yepes, 33 anni, affronta Emanuele Calaiò, 27 anni LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO ESPULSI nessuno. FABIO BIANCHI AMMONITI Codrea (S), Ghezzal (S) e Rosi (S) per gioco scorretto. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ARBITRO Stefanini di Prato NOTE spettatori paganti 769, incasso di 6.714 euro; abbonati 8.444, quota di 64.522 euro. Angoli 3-6. Tiri in porta 3 (con 1 palo)-3 (con 1 palo). Tiri fuori 6-4. In fuorigioco 2-1. Recuperi: 2’ primo tempo, 4’ secondo tempo SIENAdQualche brivido, alla fine. Tanta noia, all’inizio. Molto pressing, dall’inizio alla fine. Certo, le partite spettacolari sono un’altra cosa. Anche quelle di qualità. Visti di rado tanti lanci lunghi, e sbagliati, in serie A. Il Siena fa un passo indietro a livello di gioco rispetto persino alle sconfitte (col Milan), il Chievo solo a livello di risultato. Dopo due vittorie, un pari gli va anche. Eppure nel misero conto delle oc- casioni è avanti 3-1: una spizzicata di Luciano che Curci respinge sopra la traversa, una zuccata sul palo, esterno, di Pellissier (199 presenze col Chievo, record di Lanna uguagliato) dal corner di Marcolini e una legnata di Granoche troppo centrale. Il Siena trova un palo di Codrea per una mezza papera di Sorrentino. Stop. Finisce come si sospettava già dopo venti minuti: senza reti e senza divertimento. E di certo è il Siena che non andrà a letto contento. La chiave A moduli speculari, Martin Fortunato ai funerali ANSA col trequartista anomalo dietro le due punte (Ghezzal e Bentivoglio) meglio il Chievo. In difesa ha concesso quasi nulla, a centrocampo ha prevalso per 60 minuti con un pressing intelligente e in attacco ha provato a pungere col preciso intento di non scoprirsi. Il Siena non ha trovato spazi sulle fasce e in mezzo ha fatto parecchia confusione per lunghi tratti. Il solo Maccarone provava a combinare qualcosa. Ma ci ha giusto provato. In tutto il primo round solo Luciano è andato vicino la gol. La sfida si è data una svegliata nella ripresa, causa gli spazi più larghi e i cambi. Ma è stato ancora il Chievo, a rendersi più pericoloso. Forse, con più determinazione, poteva anche scapparci la terza vittorie consecutiva. Chievo quadrato Per i mussi volanti le buone notizie prevalgono sulle cattive. L’assetto di squadra è ormai definito e si scopre che hanno pure ottimi rincalzi. Bentivoglio e Iori, esordio in A alla tenera età di 27 anni, danno più qualità in mezzo. E Granoche, il vice di Bogdani (per ora), quando entra è sempre molto incisivo. Ormai la partenza falsa è un lontano ricordo. Siena deludente Di contro, Giampaolo ha qualche problema da risolvere. Il suo Siena è bloccato sui 3 punti conquistati a Cagliari. Questa era una gara da vincere e lui ci ha provato, inserendo il buon Jajalo dietro le punte, togliendo l’inconsistente Calaiò e spostando più avanti Ghezzal. Qualcosa di meglio sì è visto ma non abbastanza. È a centrocampo, assoluzione per Vergassola a parte, che bisogna lavorare. Martin, 7 anni, con la divisa del Chievo prima del calcio d’inizio LAPRESSE LE PAGELLE SIENA 5 h IL MIGLIORE 6,5 CURCI Si fa trovare pronto sia sulla spizzata di Luciano sia sul tiro di Granoche. TERZI 5,5 Un paio di cross degni di nota, ma si vede davvero poco in avanti. ROSI 5 Falsa partenza per lui, Entra e si fa subito ammonire. FICAGNA 5,5 Insicuro in alcune situazioni (A. Rossi s.v.) BRANDAO 6 Copre bene la sua zona di campo. DEL GROSSO 6 Spinge più di Terzi, ma nella foga a volte è impreciso. di F.D.V. CHIEVO 6,5 SORRENTINO 5 Un’uscita avventata, poi lo salva il palo sul tiro di Codrea. FREY 6 Tenere Maccarone non è compito facile, lui non sfigura. IL MIGLIORE 7 YEPES h Una granitica certezza. Difende e comanda il reparto. Con il Pirata non si passa. MORERO 6 Dà una grossa mano a Yepes: mai in sofferenza. MANTOVANI 6 Diligente, in avanti si vede poco ma copre bene. LUCIANO 6,5 È il solito esagerato, corre, crossa, tira e ogni tanto perde la misura. Ma sono peccati veniali rispetto a quanto fa. VERGASSOLA 6 Tiene in vita il centrocampo e s’inserisce appena può. IORI 6,5 Ordine e geometrie. E prova pure il tiro da fuori. Non male per uno che non aveva mai giocato in serie A. CODREA 6 Parte piano, poi il guizzo nel finale. PINZI 6 Arretrato al posto di Marcolini, fa il lavoro sporco. FINI 5,5 Mai nel vivo del gioco. Non è la sua partita. BENTIVOGLIO 6,5 Batte tutti gli angoli e pronti, via mette una bella palla per Bogdani. Dà qualità al centrocampo. GHEZZAL 5,5 Un’entrataccia su Iori, un simil pallonetto e poco altro. MACCARONE 6 Si sbatte più di tutti, ma non ha la bacchetta magica. CALAIÒ 5 Mai pericoloso. Abbandona Maccarone a se stesso. JAJALO 6,5 Quando entra lui, il Siena diventa più vivace ma non sfonda. All. GIAMPAOLO 5,5 La sua squadra non riesce mai a essere pericolosa. MARCOLINI 6 Entra e mette lo zampino nel palo di Pellissier. BOGDANI 6 Un’occasione all’alba della partita, poi si vede poco. GRANOCHE 6 Sostituisce Bogdani e cerca subito il gol. Il tiro c’è. PELLISSIER 6,5 Un sinistro fuori di un soffio e un palo. Il simbolo del Chievo non tradisce mai. (Ariatti s.v.) All. DI CARLO 6,5 La striscia positiva non s’interrompe, nonostante il turnover. Lancia Iori e non sbaglia. TERNA ARBITRALE: STEFANINI 6,5 Partita facile, giuste le ammonizioni. Rubino 6; Altomare 6. 20 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 5a GIORNATA Portanova e Di Vaio Bologna sorride Livorno deludente, gli emiliani trovano due spunti e vincono la prima partita stagionale BOLOGNA LIVORNO 2 0 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Portanova (B) al 35’ del p.t.; Di Vaio (B) all’8’ del s.t. BOLOGNA (4-4-2) Viviano; Raggi, Portanova, Britos, Lanna; Vigiani (dal 42’ s.t. C. Zenoni), Mutarelli (dal 7’ p.t. Mudingayi), Mingazzini, Gia. Tedesco (dal 12’ s.t. Valiani); Zalayeta, Di Vaio PANCHINA Colombo, Casarini, Adailton, Osvaldo. ALLENATORE Papadopulo. LIVORNO (4-3-1-2) De Lucia; Perticone, Knezevic, Miglionico, Vitale; Marchini, D. Moro (dal 1’ s.t. Bergvold), A. Filippini (dal 14’ s.t. Tavano); Candreva; C. Lucarelli (dal 20’ s.t. Dionisi), Danilevicius PANCHINA Benussi, Diniz, Pieri, Pulzetti. ALLENATORE Russo-Ruotolo. ARBITRO Bergonzi di Genova. AMMONITI Britos (B) per gioco scorretto, Marchini (L) per proteste. NOTE paganti 1.869, incasso 41.711; abbonati 12.583, quota 167.654. Tiri in porta 4 (un palo)-4. Tiri fuori 4-7. In fuorigioco: 4-9. Angoli: 5-2. Recuperi: 2’, 4’. Dici Nené e il Cagliari si accende Cade il Bari Pugliesi sconfitti in casa con una rete della punta brasiliana. E’ il primo successo per i sardi BOLOGNA 6,5 LIVORNO 5 VIVIANO 6 Para su Candreva, nel finale è sicuro sulle conclusioni di Marchini e Vitale. DE LUCIA 5 Il fendente di Di Vaio gli passa sotto le gambe. RAGGI 6 Riscatta la magra di San Siro. h IL MIGLIORE 7 PORTANOVA Mette a segno un gran gol e poi fa il suo dietro, una grande tenuta su ogni pallone. PERTICONE 6 Dalle sue parti gli avversari non fanno paura. KNEZEVIC 5,5 Bruciato da Di Vaio sul 2-0. MIGLIONICO 5 Sovrastato nell’azione del primo gol. VITALE 5,5 Si vede solo alla fine quando impegna Viviano. BRITOS 6,5 Riemerge bene dopo un avvio difficile. MARCHINI 6 Si danna l’anima, uno dei pochi che fa gioco. LANNA 6 Non ha più paura di giocare. MORO 5,5 Una tenue presenza, sostituito all’intervallo. VIGIANI 6,5 Tanta corsa sulla sua fascia (Zenoni s.v.). BERGVOLD 5,5 Il suo inserimento non porta benefici. MINGAZZINI 6 Fa l’assist del primo gol. FILIPPINI 5,5 Si spegne alla distanza. MUTARELLI s.v. S’infortuna subito, ingiudicabile. TAVANO 6 Inserito troppo tardi, prova ad animare l’attacco. MUDINGAYI 6 Reintegrato ci mette la solita quantità, può crescere. h GIA. TEDESCO 5,5 Gioca fuori ruolo, non entra mai nel vivo del gioco. VALIANI 6 Tiene la posizione. ZALAYETA 6 Spizza a Di Vaio la palla del raddoppio. DI VAIO 6,5 Si aiuta col braccio e torna al gol, primo bersaglio da capitano. All. PAPADOPULO 6,5 La prima vittoria della stagione gli toglie molta pressione esterna. IL MIGLIORE 6 CANDREVA Parte subito forte, è il più vivace dei suoi. DANILEVICIUS 5 Un’ombra davanti, come ex non si fa rimpiangere. LUCARELLI 5 Due volèe fuori misura e null’altro da ricordare. DIONISI 5,5 Non si vede, non punge. All. RUSSO-RUOTOLO 5 Tre ko e un solo gol all’attivo: sono numeri da paura. TERNA ARBITRALE: BERGONZI 6 Dubbi su un mani di Vitale, sul 2-0 l’assistente non segnala il braccio di Di Vaio. G.Bianchi 6; Di Pinto 5. PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Nenè (C) al 32’ s.t. BARI (4-4-2) Gillet; A. Masiello, Ranocchia, Bonucci, S. Masiello; Alvarez (dall’11’ s.t. Langella), Donati, Gazzi (dal 39’ s.t. De Vezze), Rivas (dal 21’ s.t. Kutuzov); Barreto, Meggiorini. PANCHINA Padelli, Diamoutene, Stellini, Greco. ALLENATORE Ventura. CAGLIARI (4-3-1-2) Marchetti; Marzoratti, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Parola,Lazzari; Cossu (dal 35’ s.t. Biondini); Jeda (dal 44’ s.t. Barone), Matri (dal 28’ s.t. Nenè). PANCHINA Lupatelli, Sivakov, Ragatzu, Larrivey. ALLENATORE Allegri. AMMONITI Astori (C), Donati (B), Dessena (C), Bonucci (B) per gioco scorretto, Agostini (C) per comportamento non regolam. NOTE paganti 7.077, incasso di 139.213 euro; abbonati 13.154, quota di 161.707 euro. Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 3-6. Angoli 4-4. Fuorigioco 0-1. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO SEBASTIANO VERNAZZA GIUSEPPE CALVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA tificato, la strana coppia Russo-Ruotolo si incarta, e sopra la panchina del Livorno già si ode un volteggiare di corvi. Il Bologna vince una specie di spareggio salvezza, ma che errore commetterebbe Papadopulo se pensasse di aver risolto ogni problema. La partita è stata mediocre e il Bologna l’ha vinta perché Portanova e Di Vaio hanno trovato due spunti vincenti. Cori anti-Moggi e contro i Menarini dalla curva: «Noi non siamo amici di Moggi», il più gettonato. di ANDREA TOSI GIUDIZIO 777 DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA dIl Papa salva il pon- LE PAGELLE CAGLIARI La chiave Il Livorno ha preso due gol su palle inattive. Il primo su corner: Portanova ha sovrastato Miglionico e ha sbattuto dentro il cross di Mingazzini. Il secondo su rimessa laterale di Raggi: Zalayeta di testa ha prolungato per Di Vaio, che si è aggiustato l’attrezzo con un braccino. Poi lo scatto alla Bolt, il tiro e il pallone che si è infilato sotto le gambe di De Lucia. Passi per l’1-0, Portanova è uno specialista del colpo di testa e una rete così può capitare di incassarla. Il 2-0 però no: su rimessa laterale la difesa deve essere schierata e reattiva. Striscia il rilassamento, in casa amaranto. Brutto segno. Bologna Ci sono delle certezze. Il portiere Viviano: difficile che conceda qualcosa e con margini di crescita. I due centrali difensivi, Britos e Portanova: assortiti bene, duri, in collegamento continuo. E Di Vaio sta per tornare quello dei mesi scorsi perché è guarito dalla tallonite. Portiere, stopper, centravanti. La spina dorsale c’è, bisogna abbellire il contorno. La fascia sinistra, per esempio: Giacomo Tedesco non ha il passo dell’esterno e come laterale fa fatica. Livorno Non funziona la difesa, non convince l’attacco. Danilevicius, il cocco del presidente Spinelli, e Lucarelli sembravano Britos e Portanova, ma a rovescio: mal combinati, per nulla dialoganti. Tavano in panchina per turnover, e vabbé. Il risultato? Una fase offensiva imbarazzante, alimentata soltanto dagli spunti di Candreva, provato in avvio come trequartista, e da qualche percussione di Marchini. Troppo poco, e Spinelli ha detto: «Abbiamo fatto dieci passi indietro». 0 1 ARBITRO Calvarese di Teramo. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Marco Di Vaio, 33 anni, attaccante del Bologna LIVERANI BARI Anderson Miguel Nenè, 26 anni, punta brasiliana del Cagliari APP LE PAGELLE di GAETANO IMPARATO BARI 5,5 CAGLIARI 7 GILLET 6 Una paratona su Lazzari, beffato da Nenè solo davanti la porta. MARCHETTI 6,5 Sventa la fiondata di Meggiorini. Lucido. A. MASIELLO 5,5 Indeciso, spesso in difficoltà nell’uno contro uno. RANOCCHIA 5,5 Frena Matri, liscia sul gol di Nenè, cerca il pari. h IL MIGLIORE 7 BONUCCI Pilastro solido, gioca di piede e di cervello. S. MASIELLO 6 L’indispensabile, e lo fa benino. ALVAREZ 6 Il più lucido negli attacchi e qualche bel numero. LANGELLA 5,5 Entra, ma incide pochissimo sulla fascia. DONATI 5,5 Un po’ le manette a Cossu, un po’ di regia. GAZZI 5,5 Il gioco gli gira intorno, e lui vi entra di rado. (De Vezze s.v.) RIVAS 5,5 Carbura poco, un tiraccio insidioso. MARZORATTI 6 Si sgancia, martella, furbissimo sul gol di Nenè. CANINI 6,5 Qualche toppa evita strappi non rammendabili. ASTORI 6,5 Nasconde Barreto, ai suoi e ai...baresi. AGOSTINI 6 Si propone, volenteroso, poi Alvarez inizia a mordere. DESSENA 6,5 Furbo a gestire gli equilibri in mediana, sfiora il gol. PAROLA 6 Pensa a fare la diga, i fronzoli li lascia ad altri. IL MIGLIORE 7 LAZZARI h Tra interdizione e attacchi, due rasoterra da brividi. COSSU 7 Duracell, libero svariare e graffiare sui due lati. BIONDINI 6 I mattoni per la diga salva risultato negli ultimi 15 minuti. KUTUZOV 5,5 Va centrale, crea qualche spazio e nulla più. JEDA 6 Troppo statico, ma confeziona l’assist gol (Barone s.v.) BARRETO 5 Cerca la giocata di fino tra cingolati. Nullo. MATRI 6,5 Inizia ipnotizzando A.Masiello, poi cala. MEGGIORINI 5,5 Pochi palloni, poca gloria. Meglio esterno nel finale. NENE’ 7 Entra e s’inventa il «dai e vai» della vittoria. All. VENTURA 5,5 In tre giorni un Bari irriconoscibile, che nella ripresa non torna mai a galla. All. ALLEGRI 7 Prima Lazzari e Matri, poi la mossa Nenè: scelte logiche per la prima vittoria dopo 3 stop di fila. TERNA ARBITRALE: CALVARESE 6 Deciso, equilibrato, non tentenna sul rigore chiesto dal Bari. Iannello 6; Di Fiore 6 BARI dSulla speranza del Cagliari, c’è sempre più il marchio brasiliano. Rapida e concreta, la squadra di Allegri imbavaglia il Bari e conquista la prima, meritata vittoria in campionato. Dopo i due gol segnati, entrambi su rigore, da Jeda, ecco la firma di Nenè, 4 minuti dopo il suo ingresso in campo, reattivo e abile a sfruttare un buco di Ranocchia, su cross di Jeda. Alla squadra sarda riesce bene il tentativo di... imitazione del Bari (al primo k.o.), studiato nella sua esibizione più spettacolare nella precedente sfida con l’Atalanta. Pressing asfissiante a tutto campo e manovra articolata a uno o due tocchi, così il Cagliari non fa giocare gli avversari. Con Meggiorini preferito a Kutuzov, il Bari non incide, in particolare gli esterni Alvarez e Rivas mai s’accendono per dettare assist. Ragnatela Cagliari Tenendo Parola, sostituto dello squalificato Conti, vertice basso del rombo e Cossu molto più «alto» del solito (spesso da punta centrale) per bloccare sul nascere i fraseggi tra Ranocchia e Bonucci, Allegri limita le originarie fonti della costruzione di Ventura. Per 25’ il Cagliari praticamente nasconde la palla agli avversari, concedendo appena qualche ripartenza, più dalle parti di Rivas, visto che Alvarez mai riesce ad accelerare. Nel primo tempo il progetto dei rossoblù si vanifica al limite dell’area del Bari, perché il vivacissimo Matri è male accompagnato da Jeda. Così, il Cagliari, supportato talvolta anche dalle incursioni di Marzoratti, può andare al tiro solo dalla distanza, con Agostini, Cossu e Dessena. I biancorossi arrivano a pungere solo con iniziative individuali, di Rivas e Alvarez. Bari, passo indietro Molle sulle gambe, evidentemente stanca dopo l’exploit sull’Atalanta, la formazione di Ventura non ha rapidità di esecuzione, l’azione è spesso prevedibile. Anche nella ripresa, con gli inserimenti di Langella e Kutuzov, il Bari punge poco, a parte un sinistro di Meggiorini. E, anzi, continua a subire l’iniziativa del Cagliari, pericoloso con Dessena e Lazzari prima del colpo vincente di Nenè. GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT CLASSIFICA RISULTATI 5 a TA RNA GIO ATALANTA-CATANIA 0-0 BARI-CAGLIARI Nené (C) 0-1 BOLOGNA-LIVORNO Portanova (B), Di Vaio (B) 2-0 FIORENTINA-SAMPDORIA Jovetic (F), Gilardino (F) 2-0 GENOA-JUVENTUS stasera, ore 20.45 INTER-NAPOLI 3-1 Eto'o (I), Milito (I), Lucio (I), Lavezzi (N) LAZIO-PARMA 1-2 Bojinov (P), Zarate (L) rigore, Amoruso (P) rigore PALERMO-ROMA 3-3 Brighi (R), Budan (P), Burdisso (R), Miccoli (P), Nocerino (P), Totti (R) rigore Concorso n. 75 del 23 settembre 2009 TOTOCALCIO X.2.1.1.1.2.X.X.1.2.1.1.1.oggi MONTEPREMI 431.689,57 € LE QUOTE quote non disponibili TOTOGOL 1.1.2.2.4.3.4.1.1.4.4.2.3.oggi MONTEPREMI 3.440.645,84 € LE QUOTE quote non disponibili Concorso n. 76 del 26 settembre 2009 TOTOCALCIO E TOTOGOL 1 Sampdoria - Inter 2 Livorno - Fiorentina 3 Albinoleffe - Crotone 4 Empoli - Cittadella 5 Frosinone - Torino 6 Grosseto - Brescia 7 Lecce - Mantova 8 Padova - Gallipoli 9 Salernitana - Ascoli 10 Sassuolo - Cesena 11 Vicenza - Triestina 12 Birmingham City - Bolton 13 Blackburn Rovers - Aston Villa 14 Fulham - Arsenal 0-0 UDINESE-MILAN Di Natale (U) 1-0 PROSSIMO TURNO sabato 26 settembre Sampdoria-Inter (ore 18), Livorno-Fiorentina (ore 20.45), domenica 27 settembre, ore 15 Catania-Roma, Chievo-Atalanta, Juventus-Bologna, Lazio-Palermo, Napoli-Siena, Parma-Cagliari, Udinese-Genoa, Milan-Bari (ore 20.45) 2 La Moviola CONCORSI DELLA GIORNATA SIENA-CHIEVO I marcatori PARTITE SQUADRE PUNTI IN CASA RETI FUORI RIGORI PUNTI IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2007-2008 E RETI DIFFERENZA TOTALE G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S. 2 2 2 3 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 2 1 1 0 1 1 2 0 0 0 0 0 0 0 1 1 2 1 1 0 1 2 2 0 1 0 2 2 3 2 3 2 2 3 3 2 3 2 2 2 2 3 3 3 3 2 2 2 0 1 1 0 1 1 1 1 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 1 1 1 1 2 0 1 0 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 0 1 0 2 1 1 1 3 2 3 5 4 5 5 5 4 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 4 4 4 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 0 0 1 0 0 1 1 0 2 1 1 1 1 3 2 2 1 1 1 2 2 0 0 1 1 1 1 1 2 2 2 2 1 2 2 3 3 3 3 3 6 3 7 4 3 7 7 4 4 2 1 4 6 3 2 2 3 2 0 2 0 2 0 1 3 4 3 4 4 4 2 5 3 4 5 1 3 0 6 5 3 2 4 2 1 2 7 3 2 2 0 0 4 1 3 3 1 1 1 3 4 5 3 3 1 7 2 2 2 2 1 5 1 9 6 7 12 8 10 6 7 9 8 6 11 5 3 6 6 3 6 3 6 5 1 POSIZIONE STAGIONE 2007-2008 ULTIME QUATTRO GARE 10 (+3) 9 (+3) 4 (+8) 7 (+3) in B 6 (+3) 10 (-2) 5 (+2) 7 (=) 12 (-5) 9 (-2) in B 9 (-4) 3 (+2) 5 (-1) 0 (+4) 11 (-7) 10 (-8) in B 3 6 17 10 in B 13 3 14 10 1 6 in B 6 18 14 20 2 3 in B VVVV VVV= VVVP VVPV VPVV VVP= PVNV PVVN PVVN VPNP PNVP NNVP PNPN NPPV VPPN PPPV VPNP PPNN PNPP 9 (-8) 6 PPPN T. R. T. R. INTER JUVENTUS SAMPDORIA FIORENTINA PARMA GENOA UDINESE CHIEVO ROMA LAZIO MILAN BARI PALERMO BOLOGNA SIENA CAGLIARI NAPOLI CATANIA LIVORNO 13 12 12 10 10 9 8 7 7 7 7 6 5 5 4 4 4 2 2 3 2 2 3 2 2 3 2 2 3 2 3 3 3 3 2 2 2 2 3 1 5 4 6 6 7 4 11 6 6 4 7 4 9 6 10 9 7 9 7 5 2 1 3 1 2 0 -1 -3 2 -1 -1 -3 -3 -4 -4 -6 2 0 1 0 1 4 2 1 2 2 0 1 1 0 0 2 0 1 0 ATALANTA 1 3 0 1 2 2 0 0 2 5 0 1 4 0 2 1 5 1 7 -6 0 0 1 0 2 0 0 0 1 3 2 1 2 2 0 0 1 0 0 2 0 1 0 1 0 0 1 2 1 2 3 0 1 1 1 1 0 1 0 3 1 0 1 0 0 1 2 1 1 2 0 1 1 1 1 0 1 0 3 1 0 U DIRETTAMENTE IN CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U DIRETTAMENTE IN EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE IN SERIE B. A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1o punti negli scontri diretti. 2o differenza reti negli scontri diretti. 3o differenza reti globale. 4o gol segnati. 5o ordine alfabetico. BARI-CAGLIARI 0-1 Al 18’ s.t. contatto tra Matri e Donati: Calvarese non dà rigore: sembra prenderci. BOLOGNA-LIVORNO 2-0 Secondo gol del Bologna di Di Vaio da annullare: si por- 7 RETI Di Natale (2) (Udinese) 5 RETI Milito (1) (Inter) 4 RETI Totti (2) (Roma) 3 RETI Pellissier (Chievo); Gilardino (Fiorentina); Eto’o (1) (Inter); Cruz (1) (Lazio); Hamsik (Napoli); Mannini (Samp) 2 RETI Jeda (2) (Cagliari); Morimoto (Catania); Jovetic (Fiorentina); Floccari (2) (Genoa); Diego e Iaquinta (Juventus); Pato (Milan); Quagliarella (Napoli); Budan e Miccoli (1) (Palermo); Paloschi (Parma); De Rossi (Roma); Padalino e Pazzini (Sampdoria); Calaiò (Siena) 1 RETE: Bellini (Atalanta); Allegretti, Alvarez, Barreto, Donati, Kutuzov e Rivas (Bari); Di Vaio, Osvaldo e Portanova (Bologna); Nenè (Cagliari); Biagianti, Martinez e Mascara (1) (Catania); Bogdani, Marcolini (1) e Pinzi (Chievo); Mutu (Fiorentina); Biava, Crespo, Criscito, Kharja (1), Mesto, Moretti e Zapater (Genoa); Lucio, Maicon, Stankovic e Thiago Motta (Inter); Caceres, Felipe Melo, Marchisio e Trezeguet (Juventus); Rocchi e Zarate (1) (Lazio); C. Lucarelli (Livorno); Seedorf (Milan); Lavezzi (Napoli); Cavani e Nocerino (Palermo); Amoruso (1), Bojinov, Galloppa, A. Lucarelli e Zaccardo (Parma); Brighi, Burdisso, Mexes, Riise e Taddei (Roma); Cassano, Gastaldello e Palombo (Sampdoria); Fini, Ghezzal, Maccarone e Reginaldo (Siena); Floro Flores (Udinese) RETI in questo turno 19 (3 rigori); in totale 122 (17 rigori). SQUADRA IDEALE Di Vaio, c’è mani Errori a Firenze ATALANTA-CATANIA 0-0 Al 17’ Morimoto va in gol: gioco fermo per fuorigioco. Al 41’ entrata scomposta di Guarente: palla e travolge Morimoto. Era rigore. Al 52’ Doni cade in area ma l’arbitro lo ammonisce per simulazione. Al 73’ entra a gamba tesa: salvato. 79’: Andujar appena ammonito per perdita di tempo calcia via il pallone con stizza: niente rosso. 86’: Andujar tocca con le mani fuori area, manca il secondo giallo. Conte protesta e vede il rosso. De Marco male. 21 R ta avanti il pallone con il braccio: De Pinto dovrebbe vedere (Bergonzi pure). FIORENTINA-SAMP 2-0 Sullo 0-0 Cassano fermato in area da Kroldrup: Morganti fa correre, ma sarebbe rigore (10’). Sull’1-0 Stankevicius sbilancia Jovetic che sta staccando di testa: rigore netto, non per Morganti. Nel finale di gara Jovetic lanciato da Vargas è fermato per fuorigioco: non c’è. LAZIO-PARMA 1-2 Sul gol dell’1-0 al 21’ Baronio perde palla a centrocampo su pressing di Dzemaili e resta a terra, Guidolin chiede ai suoi di buttare la palla fuori invece arriva l’1-0 di Bojinov. Contatto Mariga-Cruz, non sembra netto, Velotto dà rigore. Bojinov solo davanti a Muslera, da Il fallo di mano di Di Vaio prima del secondo gol del Bologna SKY dietro la forbice di Kolarov è esagerata ed evidente. Più del contatto che gli procura il giallo (poi rosso per proteste) oltre al rigore. PALERMO-ROMA 3-3 Totti lanciato a rete placcato a palla lontana da Balzaretti: Totti protesta, Rocchi ammonisce lui. Ok il 2-2 di Miccoli: Simplicio tenuto in gioco da Riise. Rubinho a valanga sul terreno bagnato su Okaka: rigore ok. SIENA-CHIEVO 0-0 Yepes chiede rigore per un mani di Ficagna: non c’è, Ghezzal costretto a cambiare la maglietta, strappata. UDINESE-MILAN 1-0 Gol:Oddo tiene in gioco Isla. Ripresa: al 21’ Inzaghi in fuorigioco di pochissimo. E pochi minuti dopo Di Natale. Al 26’ Ronaldinho scambia con Zambrotta, Domizzi «para» col ginocchio. Seedorf protesta, ma il mani proprio non si vede. Poco chiaro il primo giallo a Flamini (al 38’), netto un minuto dopo il secondo: gamba tesa su Inler. NAZIONALE 22 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 GDL LA GAZZETTA DELLO SPORT Gio Di Luglio 23 R GDL 800-667020 COMMUNICATIONS 24 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT fSPAGNA / Le due grandi favorite continuano MONDO il testa a testa al vertice a punteggio pieno IL FENOMENO DI UNA BELLEZZA ASSOLUTA LA SECONDA RETE DELL’ARGENTINO AL RACING ll capolavoro del genio Messi 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MADRID d (f.m.r.) Il Messi di sempre. Strabiliante, inarrestabile in campo, defilato, umile fuori. Martedì sera l'argentino ancora una volta ha strappato applausi segnando due reti magnifiche al Racing, tanto che il Sardinero si è alzato in piedi per tributargli una sentita stan- ding ovation al momento del cambio con Iniesta. Quando è uscito lo stadio aveva ancora negli occhi la sua prodezza: ricevuta la palla da Xavi in posizione defilata sulla destra, si è accentrato con rapidità tagliando il campo in orizzontale. E quando, sempre restando fuori dall’area, si è trovata all'altezza del dischetto del rigore ha lasciato partire un siluro di sinistro che è andato dritto all’incrocio. Dietro di lui, seminati o impietriti dal cambio di passo, tre avversari. Era il quarto gol del Barça, il suo secondo personale. Profilo basso Messi è stato protagonista su tutti i giornali («Enormessi» titolava in prima El Mundo Deportivo): « Il Pallone d'oro? Io penso solo a fare il mio lavoro, se non me lo danno non succede nulla». E poi, sul piano tattico: «Già lo scorso anno il mister mi ha dato la libertà di muovermi per cercare la gazza&play GUARDA LIONEL SUL TUO CELLULARE Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3001 Z posizione dove mi trovo meglio, in mezzo o largo. A me piace accentrarmi per andare a scambiare la palla con chi sta in mezzo». Su Ibra: «Ci stiamo ancora conoscendo anche se l'adattamento è facilitato dalla sua grande qualità». In 4 turni di Liga i due hanno già fatto 9 reti, il Barça 14. Ibra sta bene A proposito: niente di grave la distorsione alla caviglia destra sofferta martedì a Santander. Salterà sabato il Malaga in campionato, tornerà martedì in Champions contro la Dinamo Kiev. *Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale Leo Messi, argentino, 22 anni AFP Il gran gol di Messi al Racing, il secondo personale nel 4-1 finale: nessuno è riuscito a fermare l’argentino che, dopo un lungo dribbling, ha scagliato la botte vincente (disegno di Roberto Rinaldi) Ronaldo+Kakà: il Real risponde al Barça L’uno-due mette k.o. il Villarreal, il portoghese dà spettacolo, ma il gioco è lontano da quello dei catalani VILLARREAL REAL MADRID 0 2 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Cristiano Ronaldo (R) 2' pt; Kakà (R) rig. 28' st VILLARREAL (4-4-2) Diego Lopez 7; Angel 5, Godin 6, Gonzalo Rodriguez 5, Capdevila 6; Cazorla 6 (32' st Jonathan Pereira 5), Eguren 6, Bruno 6, Cani 5 (32' st Marcano 6); Rossi 6,5 (21' st Pires 5), Nilmar 5. ALLENATORE Valverde 5 PANCHINA Oliva, Javi Venta, Marcos Senna, Llorente. REAL MADRID (4-1-4-1) Casillas 6; L.Diarra 6,5, S.Ramos 7, Albiol 6, Marcelo 6; Gago 7; Granero 6, Guti 7 (37' st M.Diarra s.v.), Kakà 6 (30' st Van der Vaart 5), Cristiano Ronaldo 7; Higuain 5,5 (20' st Raul 5). ALLENATORE Pellegrini 6 PANCHINA Dudek, Drenthe, Benzema. ARBITRO Mejuto Gonzalez 6,5 AMMONITI Gonzalo Rodriguez (V), Guti (R), Gago (R), Bruno (V), Angel (V), L. Diarra (V) ESPULSI Gonzalo Rodriguez (V) al 35' p.t. per doppia ammonizione FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA VILA-REAL (SPAGNA)dMessi chia- ma, Ronaldo risponde, Barcellona e Real Madrid continuano la loro corsa a braccetto. Stessi punti, 12 dopo 4 giornate, ma risultati e sensazioni offerte molto differenti. Dopo il 4-1 del Barça al Racing ecco il 2-0 del Madrid al Villarreal, rivale quotato ma in crisi d'identità e con soli 2 punti (10 in meno di Real e Barça) dopo 4 giornate: altro che outsider per la vittoria in Liga. «Non abbiamo l'obbligo di giocare come il Barça», aveva detto Pellegrini alla vigilia del suo ritorno a Vila-real, ed effettivamente così è stato: per il Madrid nessuna traccia del dominio assoluto mostrato la sera prima dal Barcellona a Santander e una vittoria travagliata nonostante il Villarreal sia rimasto in 10 dal 35' per l'espulsione di Gonzalo Rodriguez. La risposta Tempo 100 secondi e Ronaldo, forse pensando alle prodezze di Messi, s’inventa un gran gol. La fascia è diversa, la sinistra rispetto alla destra dell’argentino, uguale la velocità, la tecnica e la precisione nel tiro che chiude una progressione brillante. Diego Lopez non può far nulla, per Ronaldo 5 gol in Liga come Messi e la soddisfazione di aver segnato (7 centri) in tutte le 5 partite del Madrid. Real grigio Il portoghese di nuovo convincente, Kakà nuovamente appannato. Pellegrini, costretto a schierare Lass Diarra dietro a destra per l'infortunio di Garay nel riscaldamento, ha lasciato in panchina Raul e Benzema provando un 4-1-4-1 con Gago davanti alla difesa e Guti e Granero a dare una mano a Kakà e Ronaldo. Risultato magro: poco possesso, poco gioco salvo qualche fiammata. Ottimo Rossi Il Villarreal è stato sostenuto quasi esclusivamente dalla grande vitalità di Giuseppe Rossi abbandonato però al suo destino dal brasiliano Nilmar e incredibilmente sostituito con Pires al 66’. Un cambio incomprensibile, e in 5’ la gara era chiusa: fallo di mano di Angel su cross di Marcelo, Kakà trasforma il rigore segnando la sua prima rete stagionale. La Galassia avanza e non prende gol per la terza partita di fila, ma per il momento il Barça è un’altra cosa. y LIGA LA SITUAZIONE 4a giornata SivigliaMajorca 2-0, SantanderBarcellona 1-4, XerezDeportivo 0-3, ValladolidOsasuna 1-2, Atletico MadridAlmeria 2-2, EspanyolMalaga 2-1, VillarrealR.Madrid 0-2, TenerifeAth.Bilbao 1-0, GetafeValencia Classifica L’abbraccio tra Cristiano Ronaldo, 24, e Kakà, 27 AP IN EGITTO Oggi al via il Mondiale U.20 Domani Italia-Paraguay (v.cla.) Pronti, via: ecco il futuro. Parte oggi ad Alessandria, in Egitto, l’edizione 2009 del Mondiale Under 20. Gara inaugurale per i padroni di casa, che sfidano Trinidad e Tobago (ore 20, diretta Sky Sport 3). Si gioca per il girone A, quello degli azzurrini di Francesco Rocca, che debuttano domani al Cairo (ore 16) contro il Paraguay, forse il rivale più tosto del girone (sono 6 gruppi da 4, passano agli ottavi le prime due e le 4 migliori terze). Assente l’Argentina, è il Brasile il favorito (anche per gli scommettitori): poi Germania, Spagna e Nigeria, ma gli azzurrini non partono troppo indietro. Barcellona, Real Madrid 12, Siviglia, Ath.Bilbao 9, Valencia, Maiorca 7, Deportivo, Espanyol, Tenerife 6, Almeria 5, Valladolid, Osasuna, Gijon, Santander 4, Malaga, Getafe, Real Saragozza 3, Villarreal, A.Madrid 2, Xerez 0 INGHILTERRA La Premier a Platini «Fair play finanziario irrealizzabile» Il direttore generale Scudamore attacca il piano dell’Uefa. Coppa: ok Chelsea LUCA PISAPIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA sea e Queens Park Rangers. Dopo il finale di partita giocato domenica in Premier contro il Tottenham, Fabio si è disimpegnato bene in attacco per 90' sfiorando più volte il gol. Buone notizie per Ancelotti anche dal debutto stagionale del nuovo acquisto Zhirkov e di Joe Cole, al rientro dopo 9 mesi dall’infortunio. Gol vittoria di Kalou al 52'. LONDRAdIl direttore generale della Premier League, Richard Scudamore, ha definito «irrealistica» e bocciato senza mezzi termini la proposta di fair play finanziario avanzata il mese scorso da Platini. «Se si vuole stabilire che un club può spendere solo quello che guadagna — dice Scudamore — allora bisognerebbe uniformare le entrate, la pressione fiscale, le sovvenzioni statali nella costruzione degli stadi, le quote ingresso degli stranieri nei diversi paesi europei: un progetto irrealizzabile». Male Macheda Sfortunata la prima stagionale per Macheda nel Manchester Utd. Partito titolare nella sfida contro i Wolves, Ferguson — che lo aveva bacchettato perché poco presente agli allenamenti e troppo in giro con le nazionali — l'ha fatto uscire dopo mezz'ora per riequilibrare la squadra in seguito all’espulsione di Da Silva. United che passa con il gol di Welbeck servito da Owen (66'). Travolgenti in trasferta il Tottenham con tripletta di Crouch e l'Everton che affossa lo Hull. Ok Kalou Intanto ieri sera, nel terzo turno di Carling Cup, Fabio Borini ha esordito dal primo minuto nel derby tra Chel- RISULTATI Aston Villa-Cardiff 1-0, Chelsea-Qpr 1-0, Hull-Everton 0-4, Preston-Tottenham 1-5, Manchester Utd-Wolverhampton 1-0 taccuino BELGIO MONDIALE IN BRASILE Dacourt allo Standard Un po’ d’Italia nel 2014 LIEGId L'ex centrocampista di Roma e Inter, Olivier Dacourt, ha firmato un contratto di un anno col club belga dello Standard Liegi. dUna società italiana, la Value Partners Management Consulting, è stata scelta come consulente strategico dal governo brasiliano per il Mondiale 2014. BRASILE Test dna per Ronaldo RIO DE JANEIROd Ronaldo dovrà effettuare il test del Dna per verificare la paternità di un bimbo di 4 anni, figlio di una donna brasiliana, Michele Umezu, che dice di aver avuto una relazione con lui nel 2004. COPPIA GERMANIA Wolfsburg fuori dEliminate diverse grandi dai sedicesimi di coppa di Germania: il Wolfsburg (2-3 a Colonia), Leverkusen (1-2 a Kaiserslautern), l’Hertha (ai rigori col Monaco 1860). GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT fIrregolarità nell’iscrizione ai campionati: IL CASO nel mirino della Disciplinare due club di B Crotone e Gallipoli trovano l’handicap Illeciti amministrativi: -2 e -1 di penalizzazione Sono state punite anche 10 società di Lega Pro MAURIZIO GALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA d Dodici squadre su y SONO 12 I CLUB PUNITI SERIE B Crotone (-2 punti); Gallipoli (-1) PRIMA DIVISIONE Girone A Perugia e Figline (-1) quattordici deferite sono state penalizzate dalla Disciplinare per illeciti amministrativi relativi alle iscrizioni ai campionati: due sono squadre di serie B (Crotone che ha avuto due punti e Gallipoli un punto), dieci le società di Lega Pro penalizzate e tra queste la sanzione maggiore tocca al Catanzaro con tre punti, le altre (Barletta, Colligiana, Legnano, Pro Sesto, Vibonese, Perugia, Figline, Igea e Rodengo) ne hanno avuto solo uno. Inibizioni per i dirigenti. Sono state invece prosciolti l’Alghero e il Foggia (difeso dall’avvocato Eduardo Chiacchio). Serie B La Disciplinare, presieduta da Sergio Artico, oltre alle penalizzazioni ha previsto in B l’inibizione per 7 mesi di Giovanni Vrenna e Giancarlo Antonio Martucci, rispettivamente vicepresidente e amministratore delegato del Crotone e 2 punti di penalizzazione alla società calabrese, da scontare nella stagione in corso. Il Gallipoli è stato penalizzato di un punto e il suo amministratore unico, Vincenzo Barba, inibito per 6 mesi. SECONDA DIVISIONE Girone A Rodengo, Legnano e Pro Sesto (-1) Girone B Colligiana (-1) Girone C Catanzaro (-3); Barletta, Igea e Vibonese (-1) Giuseppe Giannini, 45 anni. Martedì la prima vittoria del Gallipoli in B LEZZI Inibiti anche molti dirigenti. Assolte Alghero e Foggia. Il presidente del Legnano si dimette per protesta Lega Pro La penalizzazione maggiore in Lega Pro è toccata al Catanzaro al quale sono stati inflitti tre punti di penalizzazione inoltre è stato inibito per otto mesi l' amministratore unico Pasquale Bove e alla società è stata inflitta una ammenda di 1.500 euro. Nel Perugia sono stati inibiti per otto mesi l'amministratore unico Leonardo Covarelli e per sei mesi i dirigenti Marco Scarpel- loni e Maria Luisa Mattiacci alla società è stata inflitta una ammenda di 1.500 euro. Nel Figline sono stati inibiti per sei mesi il presidente Bernardo Farrugio e i dirigenti Maria Grazia Farrugio e Vittorio Casucci. Nell’Igea (che ha scelto il nuovo allenatore: è mauro Zampollini) sono stati inibiti per sei mesi l'amministratore unico Tommaso Donato e il dirigente Antonino Grasso. Nel Rodengo inibiti per sei mesi il presidente Alessandro Ferrari e i dirigenti, all'epoca dei fatti, Mario Spada, Mario Pezzotti e Massimo Frassi. Nella Colligiana inibito Fabio Biancucci per sei mesi; nella Pro Sesto puniti Elisabetta Pasini, Giuseppe Pasini, Luca Pasini, Giulia Colombi e Pierfrancesco Gallizzi per sei mesi; nel Legnano inibito Giuseppe Resta per sei mesi e venti giorni; nella Vibonese è toccato a Santo Gurzillo, Francesco Patania, Gregorio Figliano, Giuseppe Caffo e Massimo Colistra per sei mesi; nel Barletta Franceso Saverio Sfrecola inibito per sei mesi. Reazioni «Fin qui abbiamo fatto bene e lavorato, continueremo a farlo per riprenderci questo punticino che ci hanno tolto», reagisce il tecnico del Gallipoli, Giuseppe Giannini. E anche il presidente del Crotone, Salvatore Gualtieri, annuncia che la società è pronta a fare ricorso. «Per quanto ci riguarda — afferma — ritenevamo di essere in regola, perché nel giugno 2009 avevamo proceduto ad una transazione fiscale con l'Agenzia delle entrate, poi accordata, all'interno della quale appunto vi erano i due importi contestati dalla Disciplinare». Anche in Lega Pro ci sono le prime reazioni polemiche: il presidente del Legnano Pippo Resta si è dimesso per protesta. SERIE B Panchine a rischio taccuino GLI ALTRI TORINO Menisco: Arma fuori per un mese R Luca Gotti, 42 anni, allenatore della Triestina, reduce da tre sconfitte consecutive (l’ultima col Lecce) dTre panchine che traballano, tre allenatori a rischio dopo le sconfitte di martedì sera e che sono stati salvati (forse) dal calendario: per loro, fiducia a tempo. Sabato si gioca. Gotti Brutto segno quando il presidente Stefano Fantinel appare sul campo di allenamento dopo una partita. L'appuntamento con la squadra si è puntualmente verificato: intuibile il discorso fatto a al tecnico e ai giocatori, anche se lontano da orecchi indiscreti: «Non bisogna mollare, questa non è la vera Triestina, l'allenatore in questo momento non è in discussio- s TORINOd Arma ha una infiammazione della capsula meniscale, starà fuori poco meno di un mese. Sono tornati Belingheri e Pisano. Reggina, Triestina e Mantova cercano di capire come uscire dalla crisi R Walter Novellino, 56 anni, con la Reggina solo una vittoria ne da parte della società». Parole che non hanno rassicurato la tifoseria, scossa dalla improvvisazione dimostrata dal tecnico nelle ultime partite. Comunque si va avanti. Prossimo traguardo Vicenza, in casa di quel Rolando Maran che praticamente esonerato dalla Triestina avrà i suoi buoni motivi per cercare sul campo la rivincita. Certo, pesa il 4-1 casalingo col Lecce: per trovare un k.o. così pesante bisogna tornare indietro di vent’anni. LE NUOVE CLASSIFICHE In B il Crotone è penultimo Catanzaro via dalla vetta Ora il Gela è primo da solo SERIE B Due punti di penalizzazione per il Crotone, che ora è penultimo. Un punto al Gallipoli, che scende a sette. Ecco la classifica: Frosinone e Brescia p. 13; Torino, Ascoli e Padova 12; Cesena 11; Ancona, Sassuolo e Empoli 9; Lecce, Cittadella e Piacenza 8; Vicenza, Modena e Triestina 7; Gallipoli (-1), Grosseto e Reggina 6; AlbinoLeffe 4; Mantova 3; Crotone (-2) 2; Salernitana 1. PRIMA DIVISIONE Girone A Un punto di penalizzazione per Perugia e Figline. Gli umbri scendono a otto, mentre i toscani vanno a tre. Questa la classifica: Cremonese p.12; Novara 11; Varese e Lumezzane 10; Arezzo 9; Pergocrema e Perugia (-1) 8; Foligno e Alessandria 7; Lecco 6; Monza, Sorrento, Benevento, Viareggio e Como 5; Pro Patria 4; Figline (-1) 3; Paganese 2. SECONDA DIVISIONE Girone A Via un punto al Rodengo, che scende dal quinto al settimo posto, al Legnano, che ora è penultimo e alla Pro Sesto, già ultima. La nuova classifica: Alghero p. 10; Sambonifacese e Carpenedolo 9; Spezia e Pavia 8; Feralpi Salò, Rodengo (-1), Villacidrese, Crociati Noceto, Mezzocorona e Alto Adige 7; Canavese, Olbia e Pro Vercelli 6; Valenzana e Pro Belvedere 4; Legnano (-1) 3; Pro Sesto (-1) 2. Girone B Una squadra penalizzata: la Colligiana. I toscani perdono un punto e scendono a sette. La classifica: Lucchese p. 12; San Marino e Carrarese 9; Nocerina, Prato, Sacilese e Sangiovannese 8; Celano, Colligiana (-1) e Poggibonsi 7; Giacomense e Sangiustese 6; Bassano, Itala San Marco e Gubbio 5; Fano e Bellaria 3; Pro Vasto 2. Girone C I tre punti di penalizzazione fanno perdere al Catanzaro il primato in classifica: il Gela rimane da solo in vetta. Via un punto anche a Barletta, Igea e Manfredonia. Questa la nuova classifica: Gela p. 13; Catanzaro (-3), Juve Stabia, Cisco Roma, Monopoli e Cassino 10; Brindisi e Siracusa 9; Normanna 6; Melfi e Scafatese 5; Vico Equense, Barletta (-1) e Manfredonia 4; Igea (-1) 2; Vibonese (-1) 1; Noicattaro e Isola Liri 0. LEGA PRO Novellino, Gotti e Serena avanti tra molti dubbi Novellino Walter Novellino sa che la classifica è una delusione, ma va per la sua strada. Le voci che lo vogliono esonerato se non dovesse battere il Piacenza nel posticipo di lunedì sera, non lo turbano. Il tecnico resta al suo posto dopo aver incassata la fiducia del presidente Foti. Intanto oggi riprende la preparazione al Sant'Agata. 25 R REPORPRESS Serena Anche il Mantova è stato a rapporto dal presidente ieri alla ripresa della preparazione dopo la sconfitta interna con l'AlbinoLeffe. Alla presenza del tecnico Serena, del dirigente Poggi e del d.s. Magalini, Lori ha richiamato i giocatori alle proprie responsabilità, Al tecnico è stata ribadita la fiducia: «Lo scorso anno ho cambiato tre allenatori — ha detto Lori ai giocatori — quest'anno non succederà, dunque nessuno pensi a costruirsi degli alibi». Michele Serena, 39 anni, allenatore del Mantova che non ha ancora vinto: 3 pareggi e 3 sconfitte IL GIUDICE SPORTIVO Tre turni a Perna con la prova tv MILANOd Perna (Modena) è stato squalificato con la prova tv perché «colpiva con il gomito il capo dell'avversario», cioè Coralli dell'Empoli, con un gesto intenzionale e violento non visto dall'arbitro. Un turno a Di Michele (Torino), Gissi (Triestina), Lanzaro (Reggina), Piccioni (Sassuolo), Beati (Crotone) e Amoroso (Ascoli). Diffidati Braiati (Vicenza), Cherubin (Cittadella), Milani e Cosenza (Ancona), Nassi (Mantova), Pederzoli (Gallipoli), Volpi (Reggina), Fabiano e Vives (Lecce) e Troianiello (Frosinone). Multe: 10 mila euro alla Triestina (perchè «in due occasioni e per pochi secondi» i tifosi hanno rivolto cori razzisti). PROSSIMO TURNO Brescia a Grosseto Padova col Gallipoli d Sabato, ore 15.30: AlbinoLeffe-Crotone, Ancona-Modena (lunedì, ore 19), Empoli-Cittadella, Frosinone-Torino, Grosseto-Brescia, Lecce-Mantova, Padova-Gallipoli, Reggina-Piacenza (lunedì, ore 21), Salernitana-Ascoli, Sassuolo-Cesena, Vicenza-Triestina. La Lazio al Ravenna «Una partita per la famiglia di Filipi» RAVENNAdLa Lazio ha proposto al Ravenna di giocare un’amichevole l’8 ottobre per raccogliere fondi per la famiglia di Filipi, il giocatore morto venerdì notte in un incidente stradale. L’iniziativa è partita dal d.s. laziale, l’albanese Tare e dal tecnico Ballardini, che è romagnolo. Pure lo Spezia ha detto di essere disponibile a contribuire. Classifica girone B Ternana e Portogruaro p. 12; Verona e Pescara 9; Giulianova 8; Reggiana e Taranto 7; Ravenna*, Foggia*, Spal e Cosenza 6; Pescina e Lanciano 5; Cavese, Potenza e Rimini 4; Marcianise e Andria 3. (*una gara in meno). SERIE D COPPA ITALIA Pontedera: vandali in azione Segato il palo di una porta Momenti di tensione a Pontedera dove è stato segato il palo di una porta. I risultati dei 32esimi di Coppa: Pordenone-Concordia1-0; Quinto-Este 3-1; Jesolo-Vecomp 5-0; Castelsardo-Budoni 1-0; Tritium-Insubria 0-2; Renate-Colognese 3-0; Solbiatese-Caratese 1-2; Voghera-Derthona 1-0; Casale-Settimo 5-7 d.r.; Acqui-Savona 0-1; Lavagnese-Sarzanese 5-0; Castellarano-Russi 0-3; Pontedera-Ponsacco 0-1; Fortis-Sestese 2-4 d.r. Sansepolcro-Santarcangelo 0-1; Castel Rigone-Città di Castello 2-0;Viterbese-Gavorrano 2-1; Flaminia-Cynthia 0-2; Boville-Rondinelle 2-0; Fiorenzuola-Montichiari 5-4; Recanatese-Rieti 7-5 d.r.; Santegidiese-Chieti 0-4; R. Curi-L'Aquila 3-5 d.r.; Bojano-Campob. 1-2; Angri-Pianura 3-4; Francavilla-Casarano 3-4 d.r.; Rossanese-Sapri 5-6 d.r.; Rosarno-Acicatena 5-3 d.r.; Nissa-Modica 5-6 d.r.; Matera-Pisticci 3-0; Pomigliano-Neapolis 1-2; 26 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT CASO SINGAPORE I DOCUMENTI SenzaFreni di PINO ALLIEVI W P 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Piquet jr I PROTAGONISTI La comicità di un fatto gravissimo Accadono cose strane in F.1. Succede ad esempio che Ecclestone, dopo aver fatto di tutto per togliersi di mezzo Briatore (i veri motivi del dissidio tra loro non li conosceremo mai) se ne esca, in una intervista al quotidiano spagnolo El Mundo, con una dichiarazione commovente: «Mi aspettavo una sanzione meno pesante per lui, le scuse avrebbero dovuto aiutarlo». Sono quei rimpianti postumi che si hanno con l’avversario spacciato. Una parola di conforto, al pari di una sigaretta, costa poco e non si nega a nessuno. Un altro aiuto a Briatore era venuto dal presidente della federazione spagnola, Carlos Gracia, presente al Consiglio Mondiale: «La sanzione a Briatore mi è parsa eccessiva, non c’era una chiara evidenza per incriminarlo e non ha avuto la possibilità di difendersi». Nei verbali del processo che pubblichiamo in questa pagina si scoprono tante cose. Ad esempio, come si sia trattato di una indagine confusa, un pochino superficiale, tanto da suscitare il sospetto che si volesse andare a cercare proprio nel manager piemontese il capro espiatorio di un disegno venuto da lontano. Non è nostra intenzione ergerci a difensori di Briatore, pretendiamo di essere imparziali dinanzi a un fatto così grave e oscuro. Ma è comunque strano che sia l’inchiesta Fia sia quella interna Renault escludano una responsabilità di Flavio. Poi, dal nulla, compare il fantomatico Mister X che (sembra), interrogato al telefono, determina la radiazione a vita di Briatore. Una cosa troppo comica per essere credibile: quando conosceremo il vero ruolo ricoperto da Paperino e dalla Banda Bassotti? IMMUNITÀ Nelsinho: «Mi hanno detto di andare a sbattere» Nelson Piquet jr, 24 anni EPA «Flavio Briatore e Pat Symonds mi hanno detto di andare a sbattere per influenzare positivamente le prestazioni della squadra. Io ho accettato e ho innescato l’incidente. Pat mi disse a che giro farlo per adottare una strategia aggressiva per Alonso. Flavio a fine gara mi disse discretamente grazie» Pat Symonds, 56 anni, ex d.t Renault LAPRES «Il Testimone X era lì E ci ha spiegato tutto» La sentenza del Consiglio Mondiale: «La sua deposizione è stata confermata dalle parole del d.t. Symonds e da quelle di Piquet» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dEcco uno stralcio della sentenza del Consiglio Mondiale Fia sul caso Singapore 2008. Testimone X In data 17 settembre (giovedì scorso) Renault F1 faceva riferimento all’esistenza di un altro membro del team (il Testimone X) che, benché non fosse egli stesso un cospiratore, era a conoscenza della cospirazione all’epoca del GP Singapore 2008. Renault F1 dichiarava nelle sue conclusioni che il Testimone X aveva confermato che Briatore era a conoscenza del piano di provocare deliberatamente l’incidente prima che questo venisse messo in atto. Renault F1 dichiarava che il Testimone X era un "informatore" all’interno del suo team e che se ne fosse stata rivelata l’identità, questo avrebbe potuto scoraggiare altre persone in una posizione analoga dal farsi avanti in relazione a questa o altre vicende. La Fia pertanto concordava con Renault F1 che l’identità del Testimone X sarebbe stata rivelata soltanto al Presidente della Fia e ad alcuni consulenti legali della Fia. Renault F1 inoltre consentiva che il Testimone X fosse sentito da uno dei consulenti esterni della Fia, l’avvocato Paul Harris. Per proteggere la sua identità, il Testimone X non viene identificato nella presente decisione. Anche il Testimone X ha testimoniato direttamente di essere stato presente quando Briatore ha discusso il piano con Symonds il giorno prima della gara. Symonds non ha messo in discussione nulla di quanto riferito dal Testimone X e ha confermato la propria partecipazione alla cospirazione. Renault F1 ha confermato chiaramente di ritenere Briatore direttamente e personalmente coinvolto. Flavio Briatore è stato invitato a partecipare alla riunione del Consiglio Mondiale del 21 settembre 2009, ma ha declinato l’invito sostenendo invece in una lettera del suo legale di non essere titolare di una licenza e di non dover riferire alla Fia. Briatore ha ripetutamente insistito nelle sue affermazioni di non sapere nulla della vicenda. Tuttavia, alla luce delle prove schiaccianti, il Consiglio non può accettare il resoconto fornito da Briatore che occupava la posizione di massima responsabilità all’interno della scuderia. Tutti i dipendenti contavano su di lui per avere una guida e un giudizio. Il Team Principal è anche la principale interfaccia tra una scuderia e la Fia. E’ particolarmente deplorevole che non si sia mo- w I NUMERI 2 La Renault resterà sotto osservazione per i prossimi due anni: la radiazione è stata sospesa sino a fine 2011 164 Le pagine complessive del dispositivo della sentenza emessa lunedì a Parigi dal Consiglio Mondiale della Fia strato più disponibile in quest’affare e che continui a negare il suo coinvolgimento. Infine, Briatore era il manager di Piquet jr. Non solo aveva una responsabilità nei confronti della scuderia, aveva anche la responsabilità di guidare e assistere Piquet jr nella sua carriera e offrirgli consigli. Il Consiglio considera insoddisfacente che un Team Principal debba gestire un pilota perché ciò può condurre al tipo di conflitto di interessi che qui è emerso chiaramente. Considerati congiuntamente, i fattori summenzionati e la totale assenza di attenuanti hanno portato il Consiglio Mondiale a concludere che Briatore non è una persona adatta a partecipare in nessun modo a nessuna attività degli sport motoristici sotto il controllo della Fia. Piquet jr Il Consiglio reputa chiaro dalle prove fornite da Piquet jr che egli ha partecipato alla pianificazione dell’incidente. C’è una conferma significativa dell’affermazione di Piquet jr che l’incidente fosse deliberato, che comprende: l’ammissione di Symonds nell’ambito dell’indagine interna condotta da Renault F1 e nella sua lettera al Consiglio datata 20 settembre 2009; il resoconto delle discussioni tra Briatore e Symonds fatto dal Testimone X; i dati della telemetria pro- dotti dal Dipartimento Tecnico della Fia; la deposizione di Piquet resa al Consiglio il 21 settembre Piquet jr ha affermato di avere partecipato alla pianificazione dell’incidente a causa del suo stato di fragilità mentale provocato dalle difficoltà che incontrava nel riuscire a ottenere un contratto per correre con la Renault F1 nella stagione 2009. Piquet jr afferma che la pianificazione dell’incidente gli fu inizialmente prospettata da Symonds e Briatore in una riunione la domenica pomeriggio immediatamente precedente il GP Singapore 2008. Symonds ha affermato, sia nell’audizione sia nella lettera del 20 settembre 2009 inviata al Consiglio, che Piquet jr era stato il primo a suggerirgli di pianificare l’incidente. Pertanto il Consiglio ha ricevuto due resoconti diversi in merito alla parte che ha avuto l’idea originaria di inscenare un incidente deliberato. Piquet jr è stato avvisato in via informale, prima di rendere la sua dichiarazione il 30 luglio 2009, che avrebbe goduto dell’immunità da una sanzione individuale se collaborava pienamente all’indagine della Fia e forniva un resoconto dettagliato che fosse vero in coscienza e in fede. (traduzioni di Simonetta Santoro con Manuela Casa e Piera Borga) IL RETROSCENA L’INDAGINE INTERNA DELLA RENAULT SULLO SCANDALO «Nessuna conclusione su colpe di Briatore» «C’è stata una cospirazione tra almeno 2 persone: Piquet e Symonds» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dEcco una sintesi della inchiesta condotta dalla Renault al suo interno, per mano dei rappresentanti legali Al Malek e Andrew Ford, come risulta dalla lettera inviata il 4 settembre da Pierre de Coninck, segretario generale Fia per lo sport, alla Renault F1 invitandola a comparire al Consiglio mondiale per rispondere alle accuse sulla cospirazione deliberata con il pilota Piquet jr, nel procurare un incidente al GP di Singapore del 2008 per far entrare in pista la Safety-Car a vantaggio dell’altro pilota, Alonso. Dichiarazioni Renault F1, a seguito di proprie indagini, non discute le imputazioni e gli accertamenti dei commissari Fia. Renault F1 presenterà a voce le sue conclusioni sulle attenuanti e non presenterà prove. Renault F1 è sempre stata consapevole della gravità delle accuse ed il team ha collaborato nelle indagini Fia. Renault F1 ha concluso (il 13 settembre), che ci fu cospirazione tra almeno due persone: Nelson Piquet Junior e il dt Pat Symonds. Renault F1 ha accettato il risultato dell’indagine Fia che non è giunta ad alcuna «conclusione sul fatto che il team principal Briatore fosse a conoscenza o fosse coinvolto». Idem «i Commissari non giungono alla conclusione che membri Renault al di fuori di Piquet e Symonds ed eventualmente il Briatore fossero consapevoli dell’esistenza di piani per procurare un incidente ma che almeno un dirigente del Renault era complice». Renault F1 «non cerca attenuanti sulla base del fatto che solo due persone sono state coinvolte: la gravità della violazione non varia se hanno cospi- Il presidente di Renault F1, Bernard Rey, parla ai giornalisti alla fine del Consiglio Mondiale di Parigi AP rato due o tre persone». Ritiene che l’inchiesta dei commissari Fia e altri «è stata completa. Non è un caso di illecito diffuso ma del comportamento disonesto di un gruppo piccolo e isolato». «Le azioni dei cospiratori erano talmente al di fuori dei compiti per cui essi erano stati assunti ed erano così contrari agli interessi di Renault F1, che non dovrebbero essere attribuite a Renault F1. E un caso di cospiratori che hanno intrapreso una follia per conto propria». Tuttavia Renault accetta le responsabilità in modo incondizionato. Restiamo Dopo aver pensato al ritiro Renault F1 e Casa Madre hanno deciso di restare in F.1. Infine «Renault si scusa senza riserve per il grave incidente ed i danni che ha procurato alla reputazione della F.1». SE GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT CINQUE ANNI RADIATO Symonds Briatore «L’idea dell’incidente è stata interamente concepita da Nelson Piquet jr. E’ stato lui che per primo mi ha avvicinato con quella proposta. Quella notte dello scorso anno a Singapore ho commesso un errore di cui non ho potuto immaginare le conseguenze. L’ultima cosa che avrei voluto fare era mettere a repentaglio il team» «Il 28 settembre 2008 ci fu il GP di Singapore, in cui lui va a muro. Fosse stato deliberato, il giorno dopo gli avrei rinnovato il contratto. Invece lo feci solo all’ultimo GP dell’anno, in Brasile. Gli ridussi l’ingaggio inserendo la clausola che l’avrei potuto licenziare se entro il GP Germania 2009 non avesse fatto il 40% dei punti di Alonso» Flavio Briatore, 59 anni LIVERANI 27 R Briatore Fatto al telefono 4 l’interrogatorio che lo ha messo ko LE TAPPE DELLA VICENDA L’incidente Al 14˚ giro del GP Singapore (28 settembre 2008), Nelsinho Piquet sbatte con la Renault. Interviene la Safety Car, vince Alonso. Confessione Il 30 luglio 2009 Piquet jr svela alla Fia che l’incidente fu volontario: un piano di Briatore e Symonds. Processo Al GP Belgio (30 agosto) i commissari interrogano Briatore, Symonds e Alonso. Denuncia L’11 settembre la Renault e Briatore denunciano i Piquet. Sentenza Lunedì la sentenza: Briatore radiato, 5 anni a Symonds, 2 anni con la condizionale alla Renault, immunità a Piquet Nel caso che scotta interviene Montezemolo: «Spero che la condanna venga presto ridotta» +PINO ALLIEVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA la vignetta dLa Formula 1 ieri era in viaggio per Singapore. Tutti verso il luogo del delitto, dove lo scorso anno, secondo la sentenza della Fia, si è consumato il più grave degli scandali delle corse, col gran premio truccato dal trio Piquet-Symonds-Briatore e vinto da Alonso, il quale era ignaro di tutto. Chissà quali sensazioni proverà domani sera l’ex-campione del mondo, girando sul tracciato incriminato e transitando davanti alla fatidica curva 16 nella quale il suo compagno andò volontariamente a schiantarsi, per regalargli il successo. Forse gli verrà da ridere, pensando a come sia stato possibile mettere in atto una strategia del genere al 14˚ dei 61 giri della gara, con tantissimi eventi imprevedibili che sono avvenuti dopo. Tra i quali, clamoroso, il ko di Massa, che scattò in anticipo dal pit stop (per l’ok del capo meccanico) trascinandosi il bocchettone della benzina. Il ritiro gli costò il mondiale. di STEFANO FROSINI Sulayem Fu un duro colpo per la Ferrari, che però non ha l’intenzione di aprire un fronte. Anche se il presidente Montezemolo, ieri, per la prima volta è intervenuto sul caso che scotta: «Mi spiace molto umanamente per Flavio Briatore che è stato uno dei protagonisti della F.1 degli ultimi 20 anni. Si tratta di una vicenda se- ria e delicata ma spero e auspico che la condanna che ha ricevuto venga presto ridotta». Intanto, proprio sul verdetto di lunedì, emergono cose a dir poco clamorose. La prima la pubblica il quotidiano arabo The National (ripreso dal Guardian inglese), sul quale il presidente dell’Automobile Club degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed Ben Sulayem, che è anche vice-presidente della Fia ed era presente al «processo» Fia, confida come la decisione di infliggere alla Renault solo una pena con la condizionale, fosse stata presa in anticipo. E dice: «Abbiamo fatto le nostre negoziazioni prima e ognuno è felice per il risultato. Il verdetto è lieve e hanno vinto tutti. Proteggere gli investimenti di Abu Dhabi (dove il 1˚ novembre si terrà «Avremo una guida brasiliana per il resto riflettiamo» Bell il capo Renault PAUL SANTANDER sostituirà Raikkonen. La Gazzetta già il 28 dicembre 2008 aveva dedicato all’argomento una pagina con questo titolo: «Alonso, c’è un accordo con la Ferrari». Parlando di un impegno dal 2011 da anticipare di una stagione in caso di cattivo rendimento di Kimi. E così è successo. Resta da decidere solo la data dell’annuncio: si parlava di Monza, poi di Singapore adesso i primi di ottobre. Raikkonen potrebbe tornare alla McLaren oppure, tramite Mercedes, passare alla Brawn. per la prima volta alla Ferrari escono allo scoperto. E lo fanno con il presidente Montezemolo, intervenuto a Firenze all’apertura del nuovo master di secondo livello in «Leadership e analisi strategica» all’Istituto di Scienze militari aeronautiche di Firenze, 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dIl presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, conferma Felipe Massa e «dimentica» Kimi Raikkonen. Dopo mesi di formule diplomatiche ed equilibrismi dialettici («Abbiamo due ottimi piloti, siamo contenti così, parlate pure tanto con le voci di mercato il rendimento di Kimi migliora...») Poche settimane «Avremo una guida brasiliana — ha detto Montezemolo riferendosi a Massa — perché merita un’altra chance, visto che grazie a Dio sta bene. Per il resto stiamo riflettendo sulla scelta migliore. Ma abbiamo tempo e decideremo entro poche settimane». In realtà la scelta è già stata presa: Fernando Alonso Luca di Montezemolo, 62 anni ANSA Il caso Briatore Montezemolo a Firenze ha commentato anche l’affare Singapore che ha messo sotto sopra la Formula Processo Ma sarà giocoforza che esca allo scoperto, visto che i legali di Briatore, nel processo penale che chiederà alla Corte di Parigi affinchè venga annullata la sentenza sportiva, ne pretenderanno l’audizione. E’ solo Mister X che fa il nome di Briatore come compartecipe alla riunione del piano criminoso, nessun altro. Un testimone uscito ad hoc per dare a Max Mosley la testa che chiedeva. Il resto è banale cronaca. LA GUIDA LA SORPRESA IL PRESIDENTE DELLA FERRARI A FIRENZE APRE LA PORTA AD ALONSO «Confermo Massa, poi vedremo...» l’ultima gara del mondiale, ndr) per la F.1 è un mio dovere: è un grande show che ha bisogno dei team. Vogliamo tutti vedere la Renault». E’ una cosa inaudita, come tante altre che si leggono nel dispositivo della sentenza. Ma è grave che Ben Sulayem (che era stato tra i commissari del GP d’Ungheria dove si voleva squalificare per una gara la Renault, per la ruota persa da Alonso) sapesse in anticipo che la Renault non sarebbe stata radiata. C’è di più. Da alcune fonti emerge un’altra indiscrezione che, se vera, basterebbe da sola a invalidare (e ridicolizzare) il processo. Pare infatti che il famoso Mister X (un ingegnere inglese), le cui dichiarazioni hanno portato alla condanna di Briatore e Symonds, sia stato interrogato dagli inquirenti di Mosley solo per telefono. La Fia si è impegnata, come la Renault, a non rivelare la sua identità. 1: «Le cose avvenute due anni fa (il riferimento è alla spy story con la McLaren; n.d.r.) o qualche mese fa mi porterebbero a fare battute, ma non ne faccio. Abbiamo vinto 8 titoli su 10. Un team di settanta persone della Ferrari sta volando a Singapore per il GP vinto l’anno scorso dalla Renault. Siamo in gara dal 1950 e non ci siamo mai ritirati. Ci siamo presi qualche anno di vacanza, come questo, perché le regole non erano chiare, ma torneremo in forze. Detto questo la stagione non è ancora finita». Oggi intanto a Madrid Montezemolo riceverà dal quotidiano Marca il premio «Marca Leyenda» come personalità dell’anno. Quanto alla Renault, il ruolo (per ora) di direttore del team passa al dt Bob Bell, con Jean Jacques Caubet managing director. Domenica alle 14 c’è Singapore su Rai 1 e Sky Domenica si corre il GP Singapore (5.067 m), 14ª gara (su 17) del Mondiale F.1. Previsti 61 giri per 308,950 km. È l’unico gran premio notturno del campionato: il via è previsto alle 20 (ora locale). TV - Domani: ore 12-13.30 e 15.30-17 libere su Sky Sport 2. Sabato: ore 13-14 libere; alle 16 le qualifiche. Diretta Sky Sport 2 dalle 13 e Rai2 dalle 16. Domenica: alle 14 il via del GP: diretta Rai1 e Sky Sport 2. CLASSIFICHE - Piloti: 1. Button 80; 2. Barrichello 66; 3. Vettel 54; 4. Webber 51,5; 5. Raikkonen 40; 6. Rosberg 30,5; 7. Hamilton 27; 8. Trulli 22,5; 9. Massa 22; 10. Kovalainen 20; 11. Alonso 20. 28 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT SUPERBIKE fGiornata di test al Mugello con inevitabili scintille tra l’amico di Vale e il romano Simoncelli e Biaggi Lite nel box Aprilia Marco più veloce di Max che fa ricontrollare i tempi: «Li hanno truccati per pubblicizzare il suo debutto» PAOLO GOZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SCARPERIA (Firenze) dBasteran- no due giornate di prova al Mugello per dare l’assalto al Mondiale Superbike? Imola dirà la verità nel fine settimana più atteso ma intanto Marco Simoncelli al debutto sull’Aprilia RSV4 è già un caso. Non puoi mettere il miglior amico di Valentino Rossi nel box di Max Biaggi e sperare che tutto fili liscio. Al termine della preparazione sul tracciato toscano si è accesa la polemica su chi avesse fatto il giro più veloce. L’Aprilia ha diramato questi riferimenti: Simoncelli 1’53"40, Biaggi 1’53"43. Tre centesimi appena che non sono andati giù al caposquadra che, chiesta una verifica all’ingegnere dell’acquisizione dati, ha scoperto che in realtà SuperSic era stato leggermente più lento, girando in 1’53"55. Lo stesso Simoncelli, a caldo, aveva commentato questa prestazione prima di essere corretto dalla squadra. «Hanno truccato i tempi per pubblicizzare il de- butto di Marco, non è molto leale» ha puntualizzato Max che ha preteso che la squadra correggesse il comunicato stampa già spedito. Il giorno precedente Simoncelli si era fermato a 1’54"1. Leader Più veloce dei due galli Aprilia è stato Noriyuki Haga, autore di uno strepitoso 1’52"3 (con gomma soffice) che rialza il morale della Ducati che sta compiendo uno sforzo tecnico notevole per riacciuffare per i capelli il Mondiale che a metà cammino era ipotecato. Il giapponese a Imola avrà novità di motore e aerodinamica per recuperare i 18 punti (ne restano 150) all’astro nascente Ben Spies già promosso dalla Yamaha in MotoGP. Ritroverà Simoncelli che ha firmato per due anni con la Honda di Fausto Gresini, ieri a bordo pista per seguire i primi passi a quattro tempi del nuovo pupillo. Neo papà Biaggi era arrivato al Mugello in piena notte dopo aver assistito nella sala parto Marco Simoncelli, 22 anni, iridato 2008 in 250 MILAGRO dell’ospedale di Montecarlo alla nascita della piccola Inès «che ha gli occhi tagliati come i miei». Tra una sessione e l’altra era apparso sereno e felice «nonostante un fortissimo mal di denti che non mi ha fatto dormire. Non mi era mai successo, andrò a Bologna a farmi una radiografia». Biaggi, in pista solo una giornata, ha compiuto 60 passaggi riprovando il nuovo forcellone introdotto al Nürburbring. Che progressi Esaltato dal giocattolo a quattro tempi Simoncelli non si è neanche accorto del caso che stava montando a tre metri da lui. «Il primo giorno era stato un esperimento, nel secondo abbiamo cominciato a preparare la gara» ha spiegato l’iridato della 250. «Ho fatto parecchie prove di assetto, alcune positive ed altre meno, restando in pista a lungo con le gomme consumate». In tutto ha compiuto 42 giri in 9 uscite, la più lunga di sette passaggi. «Avrei voluto montare una gomma soffice per abbassare il limite quando la moto ha avuto un problema (motore a rischio cedimento, n.d.r.) ma va bene così». Simoncelli oggi sarà ad Imola per firmare autografi (alle 16) e farsi un’idea della pista con lo scooter: meglio di niente. Chissà cosa penserà della nuova variante già bocciata per la sua pericolosità da Biaggi e molti altri piloti. Pasini Altra giornata di test con la Ducati MotoGP 2009 per Pasini con scivolata senza conseguenze. Oggi altra giornata di apprendistato. x LA GUIDA HANNO DETTO R Marco Simoncelli «Controllare la sbandata è una libidine. La Superbike si muove molto di più della 250» R Max Biaggi «La piccola Ines ha gli occhi tagliati come i miei» Domenica a Imola GP alle 12 e 15.30 Diretta su La7 Domenica a Imola (4.959 m) si corre il GP Italia, 12ª tappa (su 14) del Mondiale Superbike 2009. ORARI - Oggi: dalle 14 paddock aperto gratis per l'incontro coi campioni nell'area show. Domani: 12.45-13.45 libere; 16.16-17.15 qualifica 1. Sabato: 10.45-11.30 qualifica 2; 14-14.45 libere; 15 Superpole. Domenica: 9.20 warm up; 10.40 Superstock 1000; 12 gara 1 Sbk (21 g., km 103,656); 13.25 Supersport; 14.30 Stock 600; 15.30 gara 2 Sbk (21 giri). BIGLIETTI - Domani: posto unico 25 e. Sabato: prato, Tribune Tosa B e Acque Minerali D-E-F 50 e; Tribune Rivazza e Arrivo 55 e; Tribuna partenza 65 e; paddock supplemento 35 e. Domenica: prato 35 e; Tribune Tosa B e Acque Minerali D-E-F 80 e; Tribune Rivazza e Arrivo 90 e; Tribuna partenza 100 e; supplemento paddock 50 e. Abbonamento tribune 3 giorni 120-145 e. Superbiglietto con pit walk sabato-domenica 200 e. IN TV - Su La7: sabato ore 10.45 qualifiche Superbike; ore 15 Superpole. Domenica: 11.45 gara-1; 15.15 gara-2. CLASSIFICA MONDIALE Piloti: 1. Spies (Usa-Yamaha) punti 364; 2. Haga (Gia-Ducati) 346; 3. Fabrizio (Ita-Ducati) 289; 4. Rea (GB-Honda) 244; 5. Biaggi (Ita-Aprilia) 224; 6. Haslam (GB-Honda) 201; 7. Checa (Spa-Honda) 177. Marche: 1. Ducati p. 439; 2. Yamaha 407; 3. Honda 347; 4. Aprilia 231. GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 R MONDOMOTORI AUTO Auto vincente sul mercato non si cambia. La Panda 2009 ha una sola novità esterna: la mascherina più elegante e nello stesso colore della carrozzeria w LA STORIA IL MARCHIO FA 100 ANNI I NUMERI 1980 L’anno di nascita della prima Panda, disegnata da Giorgetto Giugiaro. Aveva due motori: 652 cmc e 903 cmc 1,5 Milioni di vetture prodotte dal settembre del 2003 ad oggi. Dati record nel 2009: vendute 285.000 vetture la carrozzeria sono disponibili quattro nuovi colori, dai nomi divertenti: giallo birichino, azzurro cuor leggero, blu bastian contrario e rosso arzillo. Panda Un motore ecologico per restare vincente Arriva la versione 2009 con il 1.2 già Euro 5 Nuovi colori: dal giallo birichino al rosso arzillo CORRADO CANALI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dI dati di vendita sono in continua crescita ma qualche ritocco, dopo 6 anni, era necessario. Panda cambia pelle rimanendo fedele all’immagine di vettura di grande personalità: poche novità estetiche e tante di sostanza per un modello che dal lancio (settembre 2003) ad oggi è stata prodotta in 1,5 milioni di unità e si appresta a chiudere il 2009 come anno re- cord con più di 285.000 vetture vendute. La crisi che spinge verso le auto piccole e gli incentivi sono diventati un elisir di giovinezza per la Panda. Novità Cambiare poco il design è sembrata la mossa vincente e così la nuova Panda propone di diverso solo una mascherina più elegante e in colore con la carrozzeria di serie a partire dalla versione Dynamic per la due ruote motrici e dalla Climbing per la 4x4. Le barre porta- tutto, color argento satinato, e i nuovi copricerchi per la versione Dynamic entrano a far parte della dotazione di serie. Inoltre su tutta la gamma arriva un nuovo specchio retrovisore esterno più grande, con la calotta che ora è in colore della vettura: una soluzione proposta di serie per gli allestimenti Dynamic, Emotion, Climbing e Cross. I rivestimenti dell’abitacolo sono stati rinnovati: cambiano tessuti e tonalità. L’insieme è più elegante. Anche per Nuova motorizzazione Arriva il 1.2 da 65 Cv, naturalmente Euro 5, accreditato di emissioni di Co2 limitate ad appena 113 g/km: dunque ecologicamente impeccabile. Per il resto si può scegliere tra motori a benzina, metano, gpl e gasolio, con cilindrate comprese fra 1100 cmc e 1300 cmc e potenze rispettivamente da 54 a 100 Cv abbinabili a trasmissioni manuali o sequenziale robotizzato Dualogic. Non mancano le 4x4 con blocco differenziale elettronico (Electronic Locking Differential) abbinato all'ESP (Electronic Stability Program). 1 La Panda benzina/metano ha venduto oltre 120.000 unità dal 2007 a oggi. Nel settore è il modello più venduto Prezzi Sono praticamente invariati. Si parte dagli 8.850 euro della versione di accesso al mondo Panda, la 1.1 Actual Eco, per arrivare ai 18.050 euro della 1.2 a metano Cross. Il nuovo motore 1200 è proposto nel doppio allestimento Dynamic a 10.700 euro e Emotion a 12.500 euro. La versione gpl costa 12.500 euro, solo 200 in più rispetto a prima e, infine, la super 1400 cmc a benzina da 100 Cv 13.750 euro, 100 euro in più. Il nuovo marchio aggiorna i classici 4 anelli Audi Audi, un mito cominciato con Nuvolari La svolta con la trazione integrale e le vittorie nei rally Il trionfo a Le Mans nel 2000 5 RIPRODUZIONE RISERVATA d È ad August Horch, ingegnere della Daimler-Benz, che si deve, il 16 luglio di cento anni fa, la nascita di Audi. Un marchio che conserva nel nome quello del fondatore: horch in tedesco significa ascolta. Quando, nel 1909, il progettista fu costretto dal tribunale di Lipsia a dare un nome diverso al secondo marchio di auto da lui fondato in 10 anni, tradusse in latino il suo cognome. Poi, nel 1928, Audi fu acquisita da Dkw e, nel 1932, i due marchi si fusero in Auto Union con i 4 anelli come emblema. Nuvolari L’auto simbolo dell’Auto Union fu la monoposto progettata da Ferdinand Porsche, con motore posteriore a 16 cilindri a V di 45˚, abitacolo molto avanzato e linea profilata. Realizzata in 4 serie dal ’34 al ’37, fu pilotata anche da Tazio Nuvolari. Dopo la seconda guerra mondiale, la Casa fu prima assorbita (’58) da Daimler-Benz e poi ceduta (’65) a Volkswagen. Nel ’69 la fusione Auto Union-Nsu in Audi Auto Union NSU mentre a Ingolstadt fu avviata la produzione della F102, prima e unica Auto Union progettata da Daimler-Benz. L’auto debuttò nel ’65 come Audi 72. La numerazione si riferiva alla potenza massima del motore 1.7 a benzina. Dalla 72 derivarono poi l’Audi 60 (1967), l’Audi 75 (1969), l’Audi 80 e la Super 90 (1966). I successi L’auto di successo arriva nel 1972: la 80 è la prima ad adottare il processo anti-corrosione grazie ad una vernice a base di polvere di zinco. Ma la novità che cambia la storia dell’Audi fu Quattro (’80) una trazione integrale permanente, progettata da Ferdinand Piech, nipote di Ferdinand Porsche. La Casa puntò al Mondiale rally dove debuttò nell’81 vincendo il titolo costruttori nel 1982, il piloti nel 1983 con Mikkola, ed entrambi nel 1984. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da modelli di grande successo come la TT e l’A3 mentre nel 2000 l’Audi si aggiudicò la prima 24 Ore di Le Mans, rivinta 6 anni dopo con un diesel. Infine è del 2008 il traguardo del milione di auto prodotte. co.ca. MOTO L’antifurto? Piccolo e indistruttibile Oggetti salva spazio Da quello antisega e antimazza al bloccadisco sonoro GIOVANNI CORTINOVIS 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dNegli ultimi 10 anni, complice l’aumento del parco circolante, i furti di motocicli sono più che quadruplicati: da 11.207 nel 1996 sono diventati 45.969 (dato 2006, l’ultimo disponibile) che sommati a 46.741 ciclomotori fanno un totale di quasi 93 mila moto e scooter rubati ogni anno. Per contrastare il fenomeno, alle tradizionali catene e agli antifurti sonori si sono aggiunti negli ultimi mesi nuovi sistemi come i bloccacatena, i bloccamanubrio e i bloccadischi elettronici. I primi si fissano sia alla corona che alla catena, così per muovere il veicolo bisogna smontare ruota e pignone e spesso non è sufficiente. Una volta richiuso sta nei sottosella più angusti. Il prezzo va dai 60 euro del Block Bike prodotto dalla Block System ai 99 euro del To-Clamp della francese Lockfree. Tre tipi di antifurto. Da sinistra: il bloccacatena Lockfree, il bloccadisco sonoro Abus e il bloccamanubrio antisega La catalana CLM vende invece 3 diversi tipi di Bloccamanubrio (Blindado, Stahl e Chic) in acciaio antisega e antimazza da applicare all’estremità sinistra del manubrio. Ne guadagna il comfort, perché rispetto agli altri antifurti non obbliga a piegarsi né si sporca non toccando mai il suolo: costa 120 euro. Molto varia l’offerta, anche in termini di prezzo, dei bloccadi- schi sonori che si attivano in caso di movimento o urto della moto: si va dai 30 euro del Gemini ai 110 e dello Xena XX14, passando per i 63 e dell’Oxford Boss e i 103 e dell’Abus Detecto. Le differenze dipendono dai materiali utilizzati, dalla frequenza e dall’intensità (fino a 110 dB) dell'allarme, dalle batterie impiegate e persino dalla facilità di chiusura. INCENTIVI DA 51 A 400 CMC In Lombardia arrivano i bonus da 200 a 1.080 e Da lunedì 21 settembre sono operativi gli incentivi della Regione Lombardia per l’acquisto di motociclette e scooter targati omologati Euro 3, di cilindrata compresa tra 51 e 400 cmc. I contributi all’acquisto che verranno erogati sono pari a: 200 e per l’acquisto di moto/scooter targati nella fascia di cilindrata 51-200 cmc (280 e nel caso di rottamazione di un ciclomotore o motociclo Euro 0/Euro 1); 400 e per l’acquisto di moto, scooter o triciclo targati nella fascia di cilindrata 201-400 cmc (480 e nel caso di rottamazione di un ciclomotore o motociclo Euro 0/Euro 1); 1.000 e per l'acquisto di un mezzo a propulsione elettrica o ibrida (1.080 e nel caso di rottamazione di un ciclomotore o motociclo Euro 0/Euro 1). Gli incentivi della Regione Lombardia potranno sommarsi sia agli incentivi statali (bonus di 500 euro, incentivo statale alla rottamazione, valido fino al 31 dicembre 2009), sia a iniziative di Case costruttrici e concessionari. 30 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT CICLISMO MONDIALI DI MENDRISIO C’è Cancellara Chi fa secondo? Lo svizzero pensa anche alla prova in linea di domenica e oggi è favoritissimo a crono: «Solo io posso sbagliare» DAL NOSTRO INVIATO CLAUDIO GHISALBERTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MENDRISIO (Svizzera) dAlle 15.42 di oggi, sul palcoscenico del Mondiale, sale l’attore protagonista: Fabian Cancellara. E’ lui, il ventottenne svizzero di genitori lucani, l’uomo simbolo della rassegna iridata. Nella cronometro, il campione olimpico sembra non avere rivali. Per lui parlano i numeri: 36 delle sue 60 vittorie le ha ottenute nelle corse contro il tempo e tra queste anche due Mondiali. Come ha dimostrato anche recentemente alla Vuelta, nel 2009 è parso una macchina da guerra. Praticamente imbattibile. s UN RAZZO S Fabian Cancellara, 28 anni, 36 crono vinte, fra cui l’oro olimpico e 2 mondiali AP per questo Fabian ha abbassato la guardia, tanto che martedì ha chiesto aiuto al suo team manager, Bjiarne Riis, per allenarsi con lui dietro moto. Oggi i rivali più accreditati di Cancellara sono il tedesco Bert Grabsch, campione uscente, e il britannico Bradley Wiggins, un fenomeno della pista che quest’anno s’è dimostrato grande anche al Tour, concluso al 4˚ posto. Gli outsider dovrebbero essere lo statunitense Tom Zirbel e il canadese Svein Tuft. «Grabsch sarà l’osso più duro — sostiene Cancellara — ma alla fine posso sbagliare solo io. Comunque sarà dura per gli altri arrivare vicino a me. Però attenzione: la gara non è Spugna La sfida è praticamente impossibile. E lo conferma la decisione dello scozzese David Millar, che sabato, subito dopo la vittoria nella crono di Toledo alla Vuelta, ha gettato la spugna, spiegando che lui correrà solo la prova in linea di domenica per la manifesta superiorità del rivale. Ma il problema per Millar, e anche per Cunego, Valverde e tutta la compagnia che aspira a indossare la maglia iridata ora sulle spalle di Ballan, è che Spartacus sarà in gara pure domenica. Non solo: è proprio quella la maglia che lo attira di più. «Punto a vincere due titoli mondiali — conferma Cancellara, ora alla Saxo Bank e in passato a Mapei e Fassa Bortolo — ma alla fine l’importante è portare a casa qualcosa». già decisa, perché basta un piccolo imprevisto per far saltare tutto». Altri Tra i 66 al via ci saranno anche i kazaki Andrey Kasheckhin e Alexandre Vinokourov, i due «gemelli del doping», che hanno appena finito di scontare una squalifica di due anni, rimediata quando correvano con la maglia dell’Astana. L’Italia schiera il bergamasco Marco Pinotti, che scatterà alle 14.41. Dal campione italiano, ci si può attendere una prestazione dignitosa, dal quinto al decimo posto. Sarà l’unico dei nostri in gara. Avevamo infatti due posti a disposizione, ma a pochi giorni dalle convocazioni è arrivata la notizia della positività all’Epo di Maurizio Biondo, il milanese della Flaminia che nei piani di Ballerini avrebbe dovuto affiancare Pinotti. E il c.t. ha deciso di non sostituirlo. GIORNATA AZZURRA E Lippi manda gli auguri a Ballerini Allenamento differenziato ieri per gli azzurri del c.t. Ballerini. Basso ha pedalato per due ore con gli altri, poi un’ora e 30’ dietro macchina. Per Garzelli, Pozzato e Tosatto 6 ore e mezzo: 215 km. Per tutti gli altri, a partire da Cunego, 5 ore e mezzo. Alla guida dell’ammiraglia, non il c.t. Franco Ballerini (che ha ricevuto un graditissimo sms di auguri da Marcello Lippi), ma un Paolo Bettini alla fine stanchissimo. Oggi programma leggero per tutti tranne che per Basso, che farà 5-6 ore con qualche richiamo di forza. Dovere La vittoria in palio oggi è quasi un dovere nei confronti della sua gente, ma non y PINOTTI UNICO ITALIANO La cronometro professionisti vedrà al via 66 corridori. Da percorrere 49,8 km, pari a tre giri del circuito Dai Caraibi Il primo a scattare, alle 11.30, sarà James Weekes, 37 anni, di St. Kitts and Nevis, l’isola caraibica di Kim Collins (oro ai Mondiali di atletica 2003 sui 100) che qui schiera anche Reginald Douglas. A Varese 2008 vinse il tedesco Grabsch 5 RIPRODUZIONE RISERVATA d Più biciclette (18 milioni) che residenti (16): è l’Olanda. E allora non c’è da stupirsi se il Paese di Van Gogh stia diventando una calamita per il ciclismo che conta. A cominciare dalle partenze dei grandi giri: Vuelta 2009 da Assen, Tour 2010 da Rotterdam. E il Giro d’Italia 2010 non è da meno. Programma La partenza da Amsterdam era stata già ufficializzata. E ieri, proprio nella città olandese più famosa, Rcs Sport SCANFERLA/ GHIALAMBERTI La sfida di Novak Senza una gamba Nel 1996 il romeno ebbe un incidente stradale: «Si cade, ci si rialza. Sempre» DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASTONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GOLASECCA (Varese) dDei 66 iscrit- Ore 11.42 I. Gutierrez (Spa), 12.42 Bertogliati (Svi), 13.42 Kashechkin (Kaz), 14.40 Kiryienka (Bie), 14.41 Pinotti, 15.32 Boom (Ola), 15.33 Vinokourov (Kaz), 15.34 Brajkovic (Slo), 15.35 Boasson Hagen (Nor), 15.36 Rabon (Cec), 15.37 Tuft (Can), 15.39 Martin (Ger), 15.40 Wiggins (Gb), 15.41 Larsson (Sve), 15.42 Cancellara (Svi), 15.43 Grabsch (Ger) ti alla cronometro professionisti, lui è l’unico a poter dire: «Ho una buona gamba». Al singolare. Perché Carol Eduard Novak, per gli amici Edy, 33 anni, romeno, moglie e tre figli, laurea in Giurisprudenza, è il Pistorius del ciclismo: corre con un arto artificiale. «La gamba destra amputata dal ginocchio in giù. Colpa di un incidente d’auto, stupido». Era il ’96, veniva dalla Romania in Italia, in macchina con i genitori, per allenarsi: pattinaggio su ghiaccio, velocità. Campione nazionale. «La strada era dissestata. Nevicava. La macchina è slittata ed è finita contro un guard-rail. Ma il guard-rail era spezzato, ha sfondato la portiera e frantumato il piede». In tv: Rai3 dalle 15.25, Eurosport dalle 11.30 Panico Un mese di ospedale e l’operazione chirurgica. «Tornato a casa, mi è venuto il panico. Per vincerlo, l’unica cosa da fare era ripartire con lo sport: sfidare gli altri per sfidare me stesso». Un altro mese e la protesi. «Ho scelto il ciclismo perché lo sforzo è simile a quello del pattinaggio. Alla prima corsa sono stato battuto da una donna. Non ci potevo credere. Alla seconda mi sono preso la rivincita». Fabbrica di protesi Visto da fuo- Amsterdam battezza il Giro d’Italia 2010 [email protected] Il romeno Carol Novak, 33 anni, oro agli ultimi Mondiali di paraciclismo I migliori L’EVENTO PRESENTATE LE PRIME TRE TAPPE DELLA CORSA ROSA. E L’OLANDA VINCE I MONDIALI 2012 CIRO SCOGNAMIGLIO LA STORIA CORRE CON UNA PROTESI — che organizza la corsa rosa per conto della Gazzetta — ha svelato i dettagli di una prima settimana di maggio all’insegna di bici e feste col marchio «Giromania! Amsterdam 2010». Sabato 8 la prima tappa, una crono, scatterà e si concluderà sulla Museumplein, piazza con vista sul Museo Van Gogh. L’indomani, sempre dalla Museumplein, il via alla seconda frazione, che arriverà ad Utrecht. Lunedì 10 maggio la terza e ultima in Olanda: Amsterdam (quartiere Zuidas)-Middelburg. Il Giro era già partito dall’Olanda (Groningen) nel 2002. Iniziative Con «Giromania», in ogni caso, si andrà oltre le tappe del Giro: cultura, moda e gastronomia saranno le colonne di un progetto che coinvolgerà le scuole come ha spiegato anche Franco Giordano, ambasciatore italiano in Olanda. «Giro e Amsterdam sono fatti l’uno per l’altra», ha detto Carolien Gehrels, assessore cittadino allo sport. «È con piacere, entusiasmo e orgoglio che abbiamo suggellato questo matrimonio» è stato il commento di Angelo Zomegnan, direttore ciclismo di Rcs Sport. Mondiale Intanto ieri, visto che va di monda di Olanda, la candidatura di Maastricht-Valkenburg si è aggiudicata l’organizzazione dei Mondiali 2012. Battute Hooglede-Gits (Bel) e Genova. Ma l’Italia è pronta a rifarsi per il 2013: è pronta Firenze. ri, Novak non è un fenomeno: un metro e 80, 71 kg. Visto da dentro, lo è già di più: a riposo, 32-34 battiti del cuore in un minuto, come Fausto Coppi. Visto camminare, va via regolare. Visto pedalare, va forte. «Fino al 2003 ho sempre e solo corso con i normodotati, finché ho scoperto che esistevano anche le gare per i disabili. Ma al Comitato olimpico romeno non ne sapevano niente. Su Internet mi sono informato e iscritto». Risultato: nel 2004 oro agli Europei e 4˚ alle Paralimpiadi di Atene. Altro risultato, ancora più importante: nel 2004 ha fondato un’azienda specializzata nella fabbricazione di protesi. Tutti insieme Stamattina Novak, dorsale 47, oro dieci giorni fa ai Mondiali di paraciclismo, scatta alle 12.36. «Mi basta partecipare e non arrivare ultimo. Voglio solo dimostrare che volere è potere. Si può sempre cadere, ci si può sempre rialzare. E poi camminare, correre, nuotare, pedalare. E tornare in gruppo. Non separati, ghettizzati, differenziati. Ma insieme. Con tutti gli altri». Tant’è che nel 2010 la Tusnad (un’acqua minerale), la squadra di ciclismo Continental di cui è corridore e proprietario, avrà anche sei corridori disabili (oltre a Novak, tre italiani, uno spagnolo e un ceco) e parteciperà a corse del nostro calendario. Intanto Novak se la gode. Ieri, due ore buche tra dilettanti e donne, voleva provare il percorso. «Poi, però, strada facendo, ho incrociato Cancellara. Lui dietro moto, io dietro di lui, dunque io dietro due moto. Come andava! E soprattutto, dove andava? Mi sono guardato intorno e ho capito: mi ero perso». taccuino CAMBIO D’ALBERGO Valverde e la Spagna evitano l’Italia dNiente Italia per la Spagna. Ieri pomeriggio la federazione spagnola ha comunicato che il team pro’ non alloggerà come previsto nei pressi di Como, bensì a Lugano. La squadra sbarcherà domani mattina a Zurigo e da lì proseguirà in auto fino all’albergo. La Spagna cerca così di evitare che qualcuno possa mettere pressione al suo capitano, Alejandro Valverde, squalificato dal Coni in Italia, e in attesa di un doppio giudizio da parte del Tas. Il tribunale di Losanna a ottobre si esprimerà riguardo al ricorso presentato dal corridore nei confronti del Coni, un mese più tardi su quello presentato da Uci e Wada che chiedono che la pena di due anni per l’Operacion Puerto venga estesa a tutto il mondo. Ma dietro il cambio pare ci sia anche una motivazione politica: Madrid, candidata all’Olimpiade 2016, teme che questo fatto possa danneggiare la sua immagine. INFEZIONE POLMONARE Cavendish rinuncia alla prova in linea dNiente Mondiale per Mark Cavendish. Il 24enne britannico dell’Isola di Man, re della Sanremo e plurivittorioso 2009 con 23 centri, ha rinunciato per un’infezione polmonare. Nonostante il circuito non fosse adatto ai velocisti, Cavendish voleva partecipare anche per far gruppo con i compagni in vista dei prossimi Mondiali (Geelong 2010 e Copenaghen 2011) ben più adatti a lui. Cavendish, rimasto molto toccato dall’incidente stradale capitato all’amico e connazionale Bellis in Toscana (è ancora in coma), sarà sostituito da Ian Stannard. GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 R CICLISMO MONDIALI DI MENDRISIO Argento LA GUIDA Armstrong prima E Bobridge vince tra gli under 23 CRONOMETRO UNDER 23: 1. Jack BOBRIDGE (Australia) km 33,2 in 40’44", media 48,887; 2. Nelson Oliveira (Por) a 18"; 3. Patrick Gretsch (Ger) a 27"; 4. Kittel (Ger) a 34"; 5. Malori a 36"; 6. Balloni a 39"; 7. Dowsett (Gb) a 43"; 8. Jarc (Slo) a 59"; 9. Quaade (Dan) a 1’06"; 10. Veilleux (Can) a 1’11"; 18. Boaro a 1’42"; partiti 65, arrivati 65. Magica Cantele «Non ero io che pedalavo» La varesina sorprende anche se stessa al debutto nella crono: «Ma è solo l’inizio» Noemi Cantele, 28 anni, con la campionessa del mondo Kristin Armstrong, 36 anni OMEGA su strada. Prima c’era riuscita (tra le élite) solo Alessandra Cappellotto, bronzo nella crono a Lugano ’96. DAL NOSTRO INVIATO LUIGI PERNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MENDRISIO (Svizzera) dL’ha battu- Corsa al buio «In gara non capivo niente. Non ero io che pedalavo — dice sorpresa Cantele, 28 anni e una laurea in Economia all’Università dell’Insubria —. Ho corso senza riferimenti. Non ho voluto contachilometri, cardiofrequenzimetro e radio. Solo il megafono con cui mi parlavano dall’ammiraglia, ma le urla dei tifosi coprivano la voce. Finché, sulla seconda salita, ho saputo che mi giocavo il podio. E allora ho dato tutto. Negli ultimi tre chilometri ho anche vomitato, credo per lo sforzo o la tensione». E chi l’avrebbe detto, quando alla vigilia Noemi aveva dichiarato che sarebbe stato «un grandissimo risultato finire tra le prime dieci, anzi quindici». Invece ha sorpreso se stessa. E l’espressione, mentre le rivali tagliavano il traguardo una a una alle sue ta solo Armstrong. Non Lance, ma Kristin, che è una specie di Cowboy in gonnella: stesso stile e frequenze di pedalata asfissianti. Per il resto, dietro all’americana campionessa olimpica e ora due volte iridata, la vera vincitrice è stata Noemi Cantele, capace di conquistare un argento che fa gridare al miracolo. Tutti puntavano sul bis di Adriano Malori tra gli under 23, invece la prima giornata dei Mondiali ha regalato la sorpresa della varesina, che finora su strada aveva accumulato delusioni in serie, come il podio sfiorato di Salisburgo 2006 e il 5˚ posto di Stoccarda 2007, quando una transenna spostata dal vento la travolse nel giorno del trionfo della Bastianelli. Scommessa Ci voleva la cronometro, specialità bistrattata in Italia e trascurata in passato dalla stessa Noemi, per spezzare l’incantesimo e trasformare la graziosa ragazza che viaggia su una Mini color cioccolato, nella tigre che ieri ha messo dietro la danese Villumsen e le altre super favorite: Arndt, Soeder, Neben, Thurig, Pooley e l’eterna Longo, decima a 50 anni. Il premio a una scommessa (schierare anche la Guderzo: 18ª) fatta dal c.t. Dino Salvoldi, a cui mancava solo questa medaglia dopo quelle in pista e gazzetta.it INTERVISTA AUDIO LA GIOIA DELL’AZZURRA Sul sito rosa speciale Mondiale: statistiche, curiosità, servizi e l’intervista audio a Noemi Cantele. www.gazzetta.it/ciclismo Noemi Cantele in azione ieri a Mendrisio BETTINI spalle, sembrava dire: «Proprio io?». «Ho esultato solo quando è passata l’ultima. Il podio? Surreale, non ci credevo. Dedico l’argento soprattutto a mio nonno Raffaele, che non c’è più e che mi regalò la prima bici bordeaux con i parafanghi. Avrò avuto 1 anno e la contendevo a mio fratello Adriano, ma lui si è arreso prima». «Prima» iridata Un argento, a due passi da casa, che sa di riscatto, dopo il 37˚ posto di Varese 2008. Per di più, era il suo primo Mondiale crono. Solo improvvisazione? «La fortuna del principiante», dice lei. «Ci lavorava dall’inverno. All’Olimpiade di Pechino aveva rinunciato e io me l’ero presa», ribatte il c.t. Savoldi. Comunque sia, la Cantele s’è convinta (anche dopo la vittoria al debutto nel Tricolore di Imola) e ora promette di continuare fino ai Giochi di Londra 2012. «E’ andata così bene che mi conviene» ammette Noemi, che ha festeggiato in serata con il gelato al pistacchio arrivato dal negozio di Nardello. C’è voluto anche un «diverso approccio mentale», frutto del lavoro con il "motivatore" Omar Beltran. Infatti Noemi vorrebbe occuparsi proprio di questo in futuro e farne una professione. «Prima la crono non mi piaceva. Qui sono partita felice e contenta di correrla. Ma era solo un passaggio: la corsa su strada di sabato è il vero obiettivo. Stanca? No, ora sono leggera. Sto volando». 8 LA SCHEDA CRONOMETRO DONNE ELITE: 1. Kristin ARMSTRONG (Usa) km 26,800 in 35’26", media 45,379; 2. Noemi Cantele a 55"; 3. Linda Melanie Villumsen (Dan) a 58"; 4. Arndt (Ger) a 1’24"; 5. Soeder (Aut) a 1’28"; 6. Neben (Usa) a 1’29"; 7. Antoshina (Rus) a 1’31"; 8. Whitten (Can) a 1’33"; 9. Thurig (Svi) a 1’38"; 10. Longo Ciprelli (Fra) a 1’48"; 18. Guderzo a 2’33"; partite 41, arrivate 41. ORO USCENTE SOLO 5˚ Malori piange «Una giornata al contrario» MENDRISIO d (lu.pe.) A terra S Noemi Cantele è nata a Varese il 17 luglio 1981 e vive ad Arcisate. Corre per il team svizzero Bigla. Al Mondiale, da junior, era stata bronzo a Verona 1999 nella prova in linea LAUREATA La Cantele è laureata in Economia all’Università dell’Insubria. E’ cresciuta con il mito di Indurain e il poster in camera di Gianni Bugno. Ha avuto la prima bici in regalo ad un anno. sul marciapiede, con la bici appoggiata contro un cassonetto e la mamma Alessandra che gli passa la mano fra i capelli per consolarlo. Lontano da tutti, Adriano Malori sfoga la sua delusione in un pianto, dopo il 5˚ posto nella crono under 23 davanti alla sorpresa Alfredo Balloni, battuto di soli 3" (18˚ Boaro a 1’42"). Nessun disastro: in fondo il podio del tedesco Gretsch era a 9". Però Malori, iridato di Varese 2008, partiva per il bis. E ci è rimasto malissimo: la sua pedalata si è indurita quasi subito, sotto i rapporti esagerati. «Il vero Malori — dice — avrebbe vinto. Ma ho trovato una giornata storta, sprecando un mese di sacrifici. Quest’anno mi è capitato in ogni gara che contava. Mi consolo pensando che il 2009 sta per finire e l’anno prossimo sarò tra i pro’». Troverà anche Jack Bobridge, l’australiano che aveva impressionato Armstrong al Tour Down Under e che ieri ha vinto l’oro, dopo l’argento nell’inseguimento su pista ai Mondiali in Polonia dietro a Phinney: nel 2010 passerà con il team inglese Sky. 32 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT TENNIS IN PASSERELLA A MILANO Pennetta show da modella «Batterò anche Serena» COPPA DAVIS IL PRIMO TURNO 2010 Italia, buon sorteggio C’è la Bielorussia Il migliore degli avversari è Ignatik, n. 363. In doppio gioca Mirniy x GABRIELLA MANCINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dE’ la prima tennista italiana ad avere raggiunto lo storico traguardo delle top ten. Un risultato che sta cambiando la vita di Flavia Pennetta, più che mai al centro dell’attenzione dopo l’entusiasmante vittoria contro Vera Zvonareva agli Us Open e i sei match point salvati. Amata dal mondo dello spettacolo e anche da quello della moda. Tanto che ieri, durante la settimana milanese ha aperto la sfilata di Pin-up Stars con Belen e l’attrice Laura Torrisi. Costumino a righe con gonnellino simil tennis, Flavia era emozionata e divertita. «Ero molto preoccupata per i tacchi, non ci sono abituata — dice ridendo — ma alla fine è andato tutto bene. Mi sono allenata con mia sorella...». HA DETTO Non credevo che entrare nella top ten cambiasse così tanto le cose. Adesso vorrei scalare ancora la classifica, non fermarmi qui S Sapevo che quello di Justine non sarebbe stato un addio definitivo, perché è ancora giovane e perché ha la grinta della numero 1 Più emozionante la passerella o il campo da tennis? «Una partita di tennis, non c’è dubbio. Hai 25.000 persone che ti guardano e poi è la mia passione! Nella moda è diverso, ero tesa perché è un ambiente diverso dal mio, ma se riuscissi a conciliare gli impegni mi piacerebbe sfilare di nuovo». P Per lei è un periodo d’oro e in più è anche buona profeta: aveva detto che Justine Henin Flavia Pennetta, 27 anni, è numero 10 della classifica mondiale OMEGA Doppia sfida «E’ un buon sorteggio — ha commentato Corrado Barazzutti, capitano azzurro di Coppa Davis — bisognerà fare attenzione a Mirnyi, anche se ormai gioca solo il doppio, in singolare il numero 1 è un giovane. La strada per il gruppo mondiale è lunga, ma anche l’eventuale secondo match con Gli avversari Non ci sono precedenti contro la squadra bielorussa che nel 2004 ha raggiunto la semifinale e attualmente non ha giocatori nella top 100. Il numero 1 è il diciannovenne Uladzimir Ignatik, numero 363 del mondo, impegnato nel circuito dei futures e battuto a inizio anno a dall’italiano Stefano Ianni in due set. Il secondo singolarista nell’ultima sfida di Davis (contro la Macedonia) è stato il diciottenne Andrei Vasilevski, attualmente n. 1142 del mondo. Il miglior giocatore della squadra capitanata dall’ex giocatore Vladimir Voltchkov è Max Mirnyi, trentaduenne di Minsk. E’ attualmente numero 11 della classifica mondiale di doppio (è stato numero uno nel giugno 2003). Non ha classifica in singolare (non gioca da circa un anno), ma è stato numero 18 nell’agosto 2003. In singolare ha vinto un titolo Atp a Rotterdam nel 2003, ha raggiunto le finali di Stoccarda (2001), Memphis (2005) e Nottingham (2005), 36 i titoli in doppio. SERIE B SERIE A 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dL’Italia pesca la Bielorussia al primo turno del gruppo 1 della zona Europa-Africa e la sfida, dal 5 al 7 marzo 2010, si giocherà in casa. In caso di successo con la Bielorussia, l’Italia giocherebbe dal 7 al 9 maggio in trasferta il secondo turno contro l’Olanda (bye al primo turno) dei giovani De Bakker e Galung e di Sluiter. In caso di sconfitta dovrebbero giocare uno spareggio salvezza a settembre 2010. In caso di vittoria sull’Olanda sempre a settembre si giocherebbe il playoff promozione per il tabellone mondiale. «Il problema principale sono stati i tacchi, mi ha allenato mia sorella La Henin è tornata? L’avevo predetto» sarebbe ritornata a giocare e così è stato... «Ma sì, l’avevo detto l’anno scorso quando Justine aveva annunciato il suo ritiro. Sentivo che non sarebbe stato un addio definitivo, perché è ancora giovane e perché ha la grinta della numero 1. Magari aveva soltanto bisogno di pensare un po’ di più alla sua vita privata, ci può stare che una persona debba riordinare le sue cose. Ma se la passione è ancora intatta è giusto rientrare». Può tornare anche a vincere? «Certo, la Henin è una numero uno, una campionessa vera, tranne il torneo di Wimbledon ha vinto tutto: avrà un bello stimolo per conquistarselo». E lei adesso quali obiettivi ha? «Io? Battere Serena... Eh sì, l’appetito viene mangiando, non credevo che entrare nella top ten cambiasse così tanto le cose. Adesso vorrei scalare ancora la classifica, non fermarmi qui». Prossimi appuntamenti? «Sono in partenza per Tokio, poi Pechino e Mosca. Voglio qualificarmi per il Masters». Dopo questa esperienza pensa di cambiare il suo look in campo? «Credo di sì, prenderò ispirazione per inventarmi un look nuovo quando gioco». l’Olanda non è male. Peccato perché non si tiene conto della classifica dei giocatori ma dei vecchi risultati, Per questo regolamento una sfida come Svizzera-Spagna si gioca al primo turno, sembra una follia». Si gioca in casa dal 5 al 7 marzo Olanda al 2o turno Un avvio stellare c’è subito Nadal-Federer Austria, Slovacchia, Sud Africa, Romania e Olanda hanno ricevuto un bye e non giocheranno il 1o turno del tabellone del Gruppo I euro-africana. Le altre sfide del primo turno: Polonia-Finlandia (chi vince contro il Sud Africa), Ucraina-Lettonia (con la Romania). Al 2o turno Austria-Slovacchia. Le date: il primo turno dal 5 al 7 marzo, il 2o dal 7 al 9 maggio, lo spareggio per il gruppo Mondiale dal 17 al 19/9. I perdenti del 1o turno giocano dal 9 all’11 luglio lo spareggio per non scendere in C. Rafael Nadal contro Roger Federer, Spagna contro Svizzera: è la sfida più interessante del primo turno del Gruppo Mondiale della Coppa Davis 2010. Si gioca dal 5 al 7 marzo. Quarti dal 9 all’11 luglio, semifinali 17-19 settembre, finale 3-5 dicembre. Gli ottavi del Gruppo Mondiale: Spagna-Svizzera; FranciaGermania; Russia-India; Svezia-Argentina; CroaziaEcuador; Serbia-Stati Uniti; Cile-Israele; Belgio-Repubblica Ceca. PALLAVOLO Europeo donne al via domani in Polonia Guidetti il tedesco: «Le azzurre sono favorite» ti lo fa quasi a ciclo continuo, ma non incorre negli strali del presidente del Coni, Petrucci, perché in inverno guida il Günes Istanbul. Nostalgia? lavolo – racconta Giovanni, classe ‘72, c.t. della Germania – a tavola tutti chiedono. C'è tutta una famiglia che mi supporta e dà consigli. E spesso le mail di mio padre (passati i 70 allena 4 volte la settimana i nipoti e i loro amici, n.d.r.) sono giuste. A volte si sa cosa fare, ma è dura, pensate al primo girone dell'Europeo…». «L’Italia mi manca. Ma opportunità come queste che ho, a iniziare dalla Germania, sono troppo ghiotte. La Nazionale non la considero neppure un lavoro, per un appassionato è divertimento. E poi in Italia le cose sono molto diverse. Ci sono pochi progetti e la maggior parte non mette il tecnico al centro. Non è solo una questione economica, ma è possibile che certi allenatori percepiscano come l'ottava-nona giocatrice? E ancora penso che solo nel nostro Paese si lavori solo 6-7 mesi l'anno. All'estero, a iniziare dalla Turchia, si sta in palestra 11 mesi. Anche quello è un segno dell’organizzazione, che da noi si è persa». Il c.t. della Germania «Ma in Italia lavorare è difficile» DAL NOSTRO INVIATO CLIC C’E’ ANCHE CHIAPPINI GUIDA LA TURCHIA GIAN LUCA PASINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA WROCLAW (Polonia) dDalla Polo- nia non sarà difficile seguire le partite del figlio, ma quando la Germania di Giovanni Guidetti giocava il Grand Prix in Oriente, papà Adriano (illustre passato di giocatore e allenatore, in una stirpe di pallavolisti modenesi) si buttava su qualsiasi sito per vedere i match delle tedesche e per poter poi «redarguire» adeguatamente via mail il figlio. «Quando torno a casa per me è impossibile staccare con la pal- abbiamo più personaggi storici come la Gruen, ma ci sono ragazze interessanti che stanno costruendo il loro percorso. Il terzo posto al Grand Prix (dietro Brasile e Russia) è un passaggio importante. Ora sogniamo di arrivare fra le prime 4, anche se onestamente sarà molto complicato». E’ difficile mantenere la concentrazione. La pallavolo è sempre di più un gioco mentale? Domani il via con l'Italia. Tre sono i c.t. italiani in questo Europeo donne, tutti a Wroclaw. Oltre a Guidetti con la Germania, Barbolini con l'Italia e Alessandro Chiappini con la Turchia (sabato contro le azzurre). «E’ la squadra più forte: può rinunciare a gente come Ferretti o Rinieri, e resta competitiva anche perdendo la Guiggi. E poi c'è la competenza di Barbolini: le azzurre si sono ulteriormente rinforzate rispetto a due anni fa. Hanno una panchina lunghissima». «Da quest’anno abbiamo introdotto il mental trainer, non voglio dire che i risultati li abbiamo ottenuti per questo, perché sminuirebbe il lavoro tecnico, ma ha la sua parte. Il volley è stressante: non sbagliare la palla sul 23 pari è qualcosa che forse si può allenare». Al contrario della Germania? «Ci siamo rinnovati molto, non Giovanni Guidetti, 37 anni TARANTINI A proposito di allenare: Guidet- ALTRE NOTIZIE A PAGINA 37 & GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 R GHIACCIO LA PROTAGONISTA Nuova Kostner «È più sicura e completa» Il giudice Pizzocari è tornato da Los Angeles «Salti solidi e trottole centrate: tornerà super» ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA A OBERSTDORF dNessuno meglio di lui. Nessuno meglio di Paolo Pizzocari, giudice internazionale (anche olimpico) tra i più qualificati, può dire come sta procedendo il lavoro di Carolina Kostner a Los Angeles. Il 50enne angiologo milanese la settimana scorsa, su «mandato» della federghiaccio, ha trascorso alcuni giorni al Toyota Sports Center di El Segundo, là dove l’azzurra ha trasferito i pattini da ormai un paio di mesi per essere seguita dal grande Frank Carroll. ZanforlinDegli Esposti per i Giochi OBERSTDORF (Ger) — Il 41˚ Nebelhorn Trophy, da oggi a sabato, offre gli ultimi pass olimpici per Vancouver. L’Italia, che per ora conta su due uomini, una donna e due coppie di danza, cerca un posto nelle coppie d’artistico (oggi il corto, domani il libero). Il compito spetta a Marika Zanforlin-Federico Degli Esposti, due settimane fa a Milano vincitori di una sorta di trials nel libero (92 punti contro gli 85.3 di Kocon-Della Monica e gli 84 di BertonHotarek). Saranno assegnati quattro pass e il compito degli ex campioni del mondo su rotelle non è facile. Tra le 18 coppie iscritte, iridati tedeschi Savchenko-Szolkowy compresi, altre otto inseguono l’obiettivo. Tra le più pericolose quelle di Estonia, Nord Corea, Polonia, Slovacchia e Svizzera. In gara anche il rientrante Stephane Lambiel, che deve conquistare il posto e nella danza gli azzurri Pajardi-Caruso. Come l’ha trovata? «Bene, senz’altro migliorata, più avanti di quanto potessi immaginare. Ha due ottimi nuovi programmi e tecnicamente i progressi sono evidenti. I salti soCarolina Kostner, 22 anni, in allenamento. La gardenese, leader del ranking mondiale Isu, è vice campionessa europa in carica e la scorsa stagione è anche stata terza alla finale del Grand Prix AP no più sicuri, le trottole più centrate e più veloci». Al debutto, previsto per il 16-17 ottobre a Parigi con la prima tappa del Grand Prix, manca ormai poco: ha che punto è? «L’appuntamento più importante della stagione, i Giochi di Vancouver, è lontano cinque mesi. Sarebbe sbagliato essere al top già adesso». Quindi? «La gamma di salti, per esempio, non è ancora completa. Credo che almeno per il momento, quella che era la combinazione triplo flip-triplo toeloop resterà triplo-doppio, così come nel libero presenterà un solo triplo flip e non due. Nel triplo lutz, però, suo tallone d’Achille, è diventata molto più costante. Tecnicamente è un salto rivoluzionato. Diciamo che ora le entra otto volte su dieci». Il suo modo di allenarsi è cambiato? «Senz’altro. La novità più importante è che, contrariamente a prima e sulla scorta di quanto avviene normalmente in Nord America, ora prova tutti i giorni gli esercizi interi, dall’inizio alla fine. Non più a "pezzi"». Ha citato i programmi: come sono? «Entrambi molto adatti a lei, ben interpretati e con sequenze di passi strepitose. Come si sapeva sono proposti su musiche classiche: con note di Chopin e di Tchaikowski nel corto e di Bach e Vivaldi nel libero. Ma non sono affatto pesanti». E le coreografie? «Accattivanti. Merito anche di Lori Nichol, la specialista canadese che la segue ormai da qualche anno e che le ha costruite. Era a Los Angeles proprio nei giorni in cui c’ero io». Carolina è serena? «Mi è parso proprio di sì. Da un punto di vista logistico la sistemazione è ideale. Frank Carroll, assistito da Christa Fassi, non ha bisogno di presentazioni. Gli impianti di allenamento sono perfetti e Carolina abita da sola non troppo lontano, considerando le distanze californiane. Ha un’auto ed è molto indipendente». Le è sembrata convinta? x ha detto I METODI La novità più importante? Ora prova tutti i giorni gli esercizi interi, dall’inizio alla fine. Non più a "pezzi" I NUOVI PROGRAMMI Molto adatti a lei, su musiche classiche, ben coreografati e interpretati e con sequenze di passi strepitose LA SISTEMAZIONE È ideale. Gli impianti di allenamento sono perfetti. Abita da sola vicino alla pista, ha un’auto ed è indipendente «Sì: dopo la controprestazione dei Mondiali, ha senz’altro la possibilità di tornare subito ai vertici, soprattutto in una stagione importante come questo». Non le pesa la lontananza dall’Italia? «E’ tornata per circa una settimana a fine agosto. E riceve spesso visite: mentre ero lì si sono dati il cambio il mental coach Daniele Popolizio e il fisioterapista delle sue Fiamme Azzurre Andrea Benvenuti. Domenica sarà raggiunta dalla manager Giulia Mancini. Sono stato a cena con Carroll, con la Fassi e con la Nichol: sanno che la federazione crede molto in lei. I rapporti saranno intensi e continui». IL COACH Carroll ha allenato pure la Kwan Carolina Kostner, dopo otto stagioni a Oberstdorf (Ger) seguita da Michael Huth, è ora allenata dall’ultrasettantenne statunitense Frank Carroll (foto Grazia Neri). Coach dal 1964, negli anni ha portato al titolo mondiale Linda Fratianne, Michelle Kwan ed Evan Lysacek, campione in carica. BOXE Domani a Montreal (Canada) il Mondiale Wbc dei massimi leggeri Pascal, lo sbruffone: «Branco sei spacciato» «Farò di lui della pasta con salsa rossa, il colore del suo sangue» MASSIMO LOPES PEGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA NEW YORK dJean Pascal fa lo sbruffone: «Possiedo tutte le armi migliori per prenderlo a calci nel culo. E le userò per vincere questo match. Se avete fame, benissimo: farò di Branco dell’ottima pasta con salsa rossa, il colore del suo sangue». Badabim! Se i suoi pugni saranno pesanti come le parole, allora ci sarà da stare in campana. Ma Silvio Branco, 43 anni, due titoli mondiali e 70 match, non si lascia intimorire da frasi ad effetto: «In tutti questi anni ne ho sentite di cotte e di crude. E di tipi come lui ne ho incontrati tanti». E allora lo avverte: «Spero che sarai altrettanto bravo sul ring, perché se no passi dei guai». Pascal si è fatto la fama dello spaccone fin dai dilettanti (eliminato al primo turno all’Olimpiade del 2004), anche se a giugno, dopo la sorprendente vittoria ai punti con il romeno Adrian Diaconu, ha aggiunto al suo scarno curriculum (23 vittorie e 1 sconfitta) la corona mondiale Wbc dei massimi leggeri. Così adesso straparla persino con maggior arroganza: «Prevedo di metterlo k.o. molto presto, per cui non arrivate tardi». Ambizione e realtà Il problema è uno in Inghilterra, dove nel dicembre passato perse ai punti contro Carl Froch per il titolo Wbc dei supermedi. Jean Pascal, 26 anni, haitiano-canadese, 23 vittorie e una sconfitta AP che l’haitiano di nascita e canadese di adozione le spara grosse anche quando affronta argomenti più seri: «Voglio diventare il miglior pugile pound-for-pound». Un’ambizione molto poco realistica: Pascal è rapido, ma non un fenomeno. Più facile che realizzi l’altro suo sogno: «Dopo aver visto il film Beverly Hills Cop, mi sono messo in testa di fare il poliziotto. Chissà, magari dopo la carriera sul ring». Fuori dal Canada lo conoscono in pochi: appena due incontri, uno in Florida e Scorretto Paura di Branco? «Via, non diciamo assurdità: sono molto più giovane, sono un pugile intelligente e potente. Lui è solo molto esperto e sporco. Che cosa voglio dire? Ho visto alcuni filmati e ho notato che è capace di colpirti anche quando sei col ginocchio a terra». Rincara la dose l’organizzatore della serata, Yvon Michel: «Branco ti picchia mentre ti trattiene, usa i gomiti e pure le ginocchia e spinge». A due così vorresti solo spaccare la faccia: se Branco condivide, domani sera dentro al Bell Centre nel cuore di Montreal ne avrà la ghiotta occasione. AL FISCO 5.6 MILIONI Mayweather paga la super multa NEW YORK — Dopo aver annientato Juan Manuel Marquez sabato scorso, Floyd Mayweather ha pagato il suo debito con il fisco americano: 5.6 milioni di dollari, dopo che l’Irs aveva minacciato di rifarsi sulla borsa del campione. Floyd, però, deve ancora saldare 167 mila dollari alla JP Morgan, per il pagamento di una Mercedes Maybach 57S acquistata nel 2007. MONDIALI (r.g.) A Las Vegas, Chris John (Ina, 43-0-2) difende il titolo piuma Wba, battendo Ricardo Juarez (Usa, 28-5-1). Per l’interim leggeri Wbo, Michael Katsidis (Aus, 26-2) ha battuto split decision (2-1) Vincente Escobedo (Usa 21-2). 34 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT BASKET fIl presidente della Nsb e una moda che negli Stati Uniti ha ormai preso piede da tempo Napoli, il mercato va su Facebook Papalia comunica coi tifosi attraverso il social network «Mi vuoi far prendere Marconato? Mica sono Moratti!» MARIO CANFORA MASSIMO ORIANI dTrecento milioni di utenti, ossia cinque volte l’Italia. Facebook non è solo la più grande comunità virtuale del mondo, ma anche un modo, per alcuni, di impostare una diversa strategia di comunicazione. Proprio come fa nel basket Gaetano Papalia, presidente di Napoli. Ha quasi mille amici, dialoga con i tifosi, racconta le trattative di mercato, con particolari inediti. Non risponde praticamente mai al cellulare, affida tutto (o quasi) al social network. In questo, è l’unico presidente del massimo campionato che si espone così. Quesiti Ai tifosi di Napoli non par vero di trovare le risposte (soprattutto notturne) ai quesiti nel giro di qual che ora. «Presidente ma è vero che come scrive la Gazzetta abbiamo preso Adeleke?». E lui: «Sì, è vero, dovremo comunque ve- rificarne le condizioni fisiche per via di un problema tendineo che risale allo scorso anno e che sembra abbia ormai superato con un intervento di routine prima dell'estate. L’ingaggio è importante e bisogna prendere tutte le cautele del caso». Unico. Meglio pure di un freddo comunicato stampa. Le cifre Nei giorni scorsi, lo hanno interrogato sul mercato, chiedendogli un centro forte per dare smalto a una squadra deboluccia: «Mi vuoi far prendere Marconato? E mica sono Moratti! Holland come numero tre? Mo’ me vuò fa vattere (picchiare, ndr) da Marcelletti... A proposito, se continuate a dire che il coach è un casertano, non si va da nessuna parte». C’è anche spazio per le cifre della sua società. Tutto su Facebook. «Sono venuto a Napoli perché qui intrave- La pagina di Facebook di Gaetano Papalia, presidente della Nsb Napoli. A sinistra, JR Reynolds CIAMILLO NBA È IL NUOVO PROPRIETARIO Nets al più ricco di Russia Il magnate russo Mikhail Prokhorov ha raggiunto un accordo per l’acquisto della maggioranza dei New Jersey Nets e del 50% della nuova arena che verrà costruita a Brooklyn. Prokhorov, l’uomo più ricco di Russia, verserà 700 milioni di dollari all’attuale proprietario, Bruce Ratner. do prospettive di sviluppo che a Rieti non c’erano. E per fare questo passo ho finanziato personalmente la società regolarizzando l’iscrizione con mie risorse personali pari a 1.206.000 euro, in 4 erogazioni. Io, più di avervi portato la serie A a Napoli, non posso fare». Tanti tifosi non sono iscritti però a Facebook. «Ho aperto anche un forum sul sito della società, risponderò come sempre a tutti — spiega —, come ho fatto a Rieti sul muro dei tifosi della Curva Terminillo, accettando critiche, consigli, dialogando con un confronto civile: non sono permaloso, a volte tengo a polemizzare, mi incavolo, ma poi finisce lì, senza rancore». E sull’agibilità del Palabarbuto a rischio: «Se ce ne fosse bisogno, mi ci metto pure io a fare il carpentiere, l’elettricista, l’idraulico e il falegname...». Negli States Anche negli Usa il fenomeno dei social network ha ormai invaso lo sport. Il commissioner della Nba, David Stern, ha proibito ai giocatori di usare Twitter durante le partite. Iverson nei giorni scorsi ha annunciato in anteprima la firma con Memphis su Twitter. Allo stesso modo la futura moglie di Lamar Odom ha ufficializzato ieri le nozze con l’ala dei Lakers. Ma c’è anche chi esagera, come Robert Henson, linebacker dei Washington Redskins (Nfl) che sulla sua pagina Twitter ha insultato i tifosi che avevano fischiato la squadra domenica, dicendo «voi restate dei poveretti che lavorano da McDonald’s, io un milionario». s COSA SONO? R Facebook è un social network che mette in contatto persone a cui si chiede «l’amicizia» R Twitter è un social network: l’atleta comunica con brevi messaggi (140 caratteri) con tutti ACCORDI FIP-LEGA Meneghin si sfoga «Basta liti» «Dalle parole non si passa mai ai fatti» dIl presidente Fip, Dino Meneghin, ha risposto ieri alle dichiarazioni di Marco Bonamico, presidente della LegaDue, contrario all’introduzione di una wild card che permetterebbe alla penultima di A di salvarsi pagando 500.000 euro alla squadra che sarebbe stata promossa. «Dispiace constatare che dalle parole non si passi mai ai fatti. Il dibattito sulla wild card è stato lungo e approfondito. Bonamico mi ha incontrato a Roma la scorsa settimana, manifestando perplessità e formulando una proposta che valuterò in Consiglio». Meneghin poi si sfoga: «Sono mesi che tocco con mano l’impossibilità di assumere provvedimenti che non siano oggetto di fuochi incrociati o veti, laddove le dichiarazioni sono improntate al bisogno di unità. Sono stato eletto per fare scelte, non contro qualcuno, ma per il movimento. Posso sbagliare, verrò giudicato, avvicendato, ma non posso sopportare di essere immobilizzato nella situazione attuale. Mi aspetto collaborazione, se la logica partecipativa al sistema federale non si affermerà in fretta, avrà perso la pallacanestro italiana». GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 R # fDopo le false dichiarazioni del presidente ATLETICA federale che rischia di essere cacciato «Semenya distrutta come donna e atleta» Daniels, tecnico dimissionario del Sud Africa: «La federazione le ha rovinato la vita». Oggi decisione sul presidente Chuene? CITTA’ DEL CAPO (S.Af)dE’ il giorno della verità per l’atletica sudafricana, sulla graticola a causa della vicenda di Caster Semenya. Mentre il Sascoc, il comitato olimpico nazionale, annuncia di aver aperto un’inchiesta ufficiale, per Leonard Chuene potrebbero essere le ultime ore da presidente della federazione (Asa) anche se la situazione non è così chiara. I test sul sesso realizzati sull’atleta poco prima della partenza per i Mondiali, confessati dopo settimane di dinieghi e solo grazie alle rivelazioni della stampa locale, pesano come un macigno su di lui, deciso a dar battaglia per non rassegnare le dimissioni. La sua versione dei fatti, secondo cui mentire sui test effettuati sulla vincitrice degli 800 iridati sarebbe servito a proteggerla, non convince l’opinione pubblica locale. Men che meno Wilfred Daniels, l’ex allenatore responsabile del mezzofondo dell’Asa, dimessosi a inizio settembre per protesta nei confronti di come è stato gestito il caso. Signor Daniels, lasciare la federazione non dev’essere stato facile. x VOLEVANO LA MEDAGLIA CHUENE? OGNUNO TRAGGA LE CONCLUSIONI E’ ancora in contatto con Caster? Come sta la ragazza? «Affatto. Dopo 14 anni di lavoro appassionato a preparare Mondiali e Olimpiadi, non è stata una decisione che ho preso a cuor leggero». Cosa l’ha scossa di più della saga Semenya? «Il fatto che il problema non sia stato gestito in maniera responsabile dalla federazione: nessuno ha preparato adeguatamente Caster all’assalto dei media a Berlino e soprattutto sui test, l’Asa non ha giocato a carte sco- Karpov ruggisce Kasparov trema ma poi allunga Prima partita di ieri: alla 35a mossa Kasparov, nero, sposta la torre (f8-e8), Karpov porta la torre in a8 e il nero abbandona: dopo il cambio delle torri il bianco promuove il pedone d6 a regina dDopo la disastrosa giornata d’avvio del match di Valencia, in cui Karpov si è trovato sotto 2-0, quasi surclassato da Kasparov, ci si poteva aspettare un crollo psicologico del vecchio campione russo. Karpov ha invece dimostrato di avere i nervi Ritiene che anche la Iaaf abbia delle responsabilità? «Mi limito a dire che i dubbi sono emersi solo dopo che la ragazza ha migliorato sensibilmente i propri personali, prima di agosto nessuno aveva sollevato il problema. In più, la Iaaf non ha mai comunicato quale federazione abbia chiesto che Caster venisse testata. Anche questo non è stato corretto». La federazione voleva una medaglia e non ha esitato a rovinarla. Quanto alle spiegazioni del presidente Chuene (foto Ap) ognuno può trarre le proprie conclusioni LA RIEDIZIONE DEL MONDIALE 1984 SUL 3-1 5 RIPRODUZIONE RISERVATA «E’ una decisione inspiegabile. La federazione voleva una medaglia a tutti i costi e per questo non ha esitato a rovinare la vita di una ragazza. Quanto alle spiegazioni di Chuene, ognuno è maturo abbastanza per trarre le proprie conclusioni». L’opinione pubblica mondiale ha il diritto di interrogarsi sul sesso della Semenya? Caster Semenya, 18 anni, ai Mondiali di Berlino AP SCACCHI Ieri 1-1 a Valencia. Oggi chiusura RICCARDO MAGRINI Come mai l’Asa ha negato l’esistenza dei test fino a pochi giorni fa? «Assolutamente. Ha violato le sue stesse procedure. I test dovevano essere gestiti con discrezione e i risultati dovevano essere discussi con l’atleta e nessun altro. E invece Caster ha conosciuto tutti i dettagli attraverso stampa e tv». MATTEO FAGOTTO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA perte, facendo credere alla Semenya che fossero esami antidoping». ben saldi. Ha rigiocato la stessa apertura di pedone di donna scelta ieri nella prima partita. Kasparov, che ne era uscito vincitore, non aveva alcun motivo di cambiare. La reazione Karpov però è riuscito ad ottenere un piccolo ma solido vantaggio di posizione. Alla 18ª mossa Kasparov ha rea- gito com’è nel suo stile aggressivo. Ha sacrificato una torre su un cavallo, contando sulla forza della sua coppia di alfieri in campo aperto. Karpov si è difeso con freddezza e precisione, come ai bei tempi, quando veniva chiamato il computer umano. Ha ribattuto colpo su colpo, andando però in ritardo. A questo punto Kasparov ha giocato tutto sul fattore tempo, giocando velocemente per non fare pensare il suo avversario, ma alla 36ª mossa, quando a Karpov mancavano ormai solo 8" alla scadenza del tempo di riflessione, è stato proprio Kasparov a commettere l’errore decisivo. Karpov ha colto l’occasione e ha fatto la mossa vincente. Match riaperto. Tempo tiranno Nella 4ª partita, che ha riproposto le stesse prime 9 mosse della seconda, Karpov ha rafforzato l’arrocco, squassato nel giorno precedente. La partita è andata via tranquillamente con un cambio di donne che pareva preludere a un finale pari. Dopo le prime 25 mosse i due giocatori erano pari anche come tempo di riflessione, avendo consumato entrambi 20 dei 25’ a disposizione. Kasparov cerca l’iniziativa, Karpov si difende, ma il suo tempo si assottiglia, perde lucidità e alla 33ª mossa il tempo scade e perde la partita. Siamo ora sul 3-1 per Kasparov e oggi si giocano le ultime 8 partite, tutte «lampo», cioè di 5 minuti. Un problema, per quel che si è visto finora, soprattutto per Karpov. «Non la vedo da venerdì scorso. Apparentemente bene, si sta comportando con molta dignità, ma nessuno può sapere cosa sta passando nella sua giovane testa. A prescindere dai risultati dei test, dopo tutte le indiscrezioni e le insinuazioni a suo carico, nessun organizzatore di meeting la inviterà più ad alcun evento. Mi auguro che ottenga giustizia facendo causa a chi le ha distrutto l’esistenza, Asa e Iaaf prima di tutto». y DUE MESI E UN CASO INFINITO IN GIAPPONE Delusione Gay A Kawasaki non oltre 10"13 31/7 Caster Semenya vince gli 800 ai campionati africani juniores in 1’56"73 19/8 A Berlino, sei ore prima della finale iridata degli 800, stravinta dalla Semenya, la Iaaf ordina una serie di test per sapere se la ragazza è donna a tutti gli effetti. La federazione sudafricana nega di essersi già attivata e protesta 19/9 La federazione sudafricana è costretta a scusarsi, dopo aver ammesso di aver sottoposto Caster a test il 7 agosto KAWASAKI (Giap) — Tyson Gay (foto Ap) non si ripete: lo statunitense, dopo il 9"69 sui 100 di domenica a Shanghai, secondo crono mondiale all-time, a Kawasaki non va oltre un 10"13. «Non ho certo ottenuto il tempo che volevo — ha detto —: il vento era a favore, ma mi è parso di correre contro un muro...». Gay concluderà la stagione domani a Daegu, in Sud Corea. Uomini. 100 (+0.5): Gay (Usa) 10"13; Tsukahara 10"31. 400: Kikaya (Con) 45"73. 110 hs (-1.3): Thomas (Giam) 13"37. 400 hs: Sanchez (Dom) 48"91; Narisako 49"41. Alto: Thomas (Bah) 2.24. Peso: Hoffa (Usa) 20.21. Giavellotto: Wirkkala (Fin) 82.60. Donne. 100 (-0.8): Felix (Usa) 11"22. 100 hs (+0.3): Felicien (Can) 12"74. 400 hs: T. Williams (Usa) 55"31. Lungo: Lebedeva (Rus) 6.60. BASEBALL I Mondiali in Italia TERZA FASE: AUSTRALIA BATTE OLANDA, CANADA OK Usa, che potenza E Cuba risponde Oggi prima sfida LA SFIDA IN TV Gironi di semifinali (1a-2a giornata): Canada-Portorico 0-3 (lunedì); ieri: Canada-Venezuela (a Chieti) 9-2, Australia-Olanda (a Grosseto) 5-2, Portorico-Usa (a Firenze) 0-3, Taiwan-Cuba (a Nettuno) 0-8 (v. Gonzalez 7rl-8so-1bb-3bv). Classifiche. Pool 1: Cuba 800 (4-1) Olanda 3-2 (600), Portorico 400 (2-3); Venezuela 0 (0-5). Pool 2: Usa 1000 (5-0); Canada 600 (3-2); Australia 400 (2-3); Taiwan 200 (1-4). Oggi (ore 20): Usa-Cuba (a Nettuno, dir. Eurosport2); Taiwan-Portorico (a Chieti); Canada-Olanda (a Grosseto); Venezuela-Australia (a Firenze). Domani (20): Cuba-Can (a Firenze); Ven-Tai (a Grosseto); Aus-P. Rico (a Chieti); Olanda-Usa (a Nettuno). STEFANO ARCOBELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dEra cominciato tutto con una sconfitta per 9-13 a Resenburg dal Venezuela (e a causa della quale gli accoppiamenti per la seconda fase purtroppo venivano sconvolti a scapito dell’Italia). Da quel 20 settembre tedesco, però, gli Usa hanno smesso L’esterno Ike Davis, 22 anni, autore di uno dei 3 fuoricampo di ieri della nazionale Usa (totale 20) RATTI di perdere ai Mondiali e ieri sera a Firenze battendo 3-0 Portorico si sono assicurati di fatto la finalissima di domenica pomeriggio a Nettuno con due turni di anticipo. Perché nella pool di semifinale gli Usa imbattuti dominano la classifica con un margine di 2 successi e sono ormai irraggiungibili. Anche se perdessero domani con l’Olanda e stasera a Nettuno contro Cuba, nella più attesa (e politicamente) calda delle sfide. La stessa sfida che due anni fa a Taiwan, gli americani vinsero ponendo fine alla lunga striscia di trionfi dei campioni della rivoluzione. Fuoco E’ impressionante la potenza espressa in attacco dalle mazze Usa come dimostrano i 20 fuoricampo, 3 ieri firmati da Davis al 2˚ inning, da Coatts e Weber al 5˚ e all’8˚ nel successo firmato da Redmond (toccato appena tre volte dalle valide dei portoricani in 8 riprese). Viaggiano tutti a medie sopra i 300, e soltanto il terza base Pedro Alvarez, seconda scelta del draft di un anno fa, è fermo a 282. Quisquilie. E quasi, in risposta, i cubani hanno steso Taiwan 8-0 con i fuoricampo di Cepeda, Borrero e i 2 di Despaigne. Stasera «finale» anticipata contro Cuba, che ieri ha messo la sua ipoteca. Senza titolo nel World Classic, agli Usa non resta che la Coppa del Mondo, per la quale si stanno battendo gli ex Major Coatts, Tiffee, Espineli, Wassermann e Childers. Colpo aussie L’Australia intanto ha spento a Grosseto gli ardori olandesi chiudendo 5-2 col super terza base Hughes autore di 2 fuoricampo da 2 punti. Anche il Canada si conferma solido e a Chieti domina i venezuelani 9-2 (12-6 le valide, fuoricampo di Bowman e dell’ex lanciatore Loewen, tripli di Lawrie e Tosoni). Il Venezuela raccoglie solo con il fuoricampo di Reyes: non gli resta che tifare Cuba... 36 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 R TUTTENOTIZIE & RISULTATI ATLETICA CRICKET: LE INDICAZIONI IN UN MANUALE IN VISTA DEL CHAMPIONS TROPHY Il c.t. dell’India: «Fate sesso Aumenta forza e aggressività» Fa bene, certo che fa bene, anzi fa male non farlo. Gary Kirsten è il tecnico sudafricano della nazionale di cricket dell’India e in materia di sesso ha le idee chiare. Nel senso che ai propri giocatori non vieta nulla, anzi. Sabato la sua squadra esordisce contro il Pakistan nel Champions Trophy, l’appuntamento internazionale più importante dopo la coppa del Mondo appena iniziato in Sud Africa. Durante la preparazione, Kirsten ha distribuito ai suoi giocatori un manuale elaborato con Paddy Upton, psicologo-motivatore della squadra, anch’egli ex giocatore sudafricano. I suggerimenti vanno dal cibo, alle abitudini, alla salute e anche al sesso. PALLAMANO: A SALERNO Sponsor contro lo stalking SALERNO — «Il primo gol che faremo lo dedicheremo al progetto Arianna». Lo ha detto Adriana Proseniak, allenatore dell’Itc Ceramiche Salerno, alla ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna che ha promesso: «Quando gli impegni me lo consentiranno verrò a incitarvi e applaudirvi». Il progetto Arianna è lo sponsor della squadra femminile che sulla maglia porterà il numero verde 1522 nel campionato al via sabato: si occupa dell’emersione e del contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne. «Una bella iniziativa di sport a favore di problematiche sociali — ha detto la ministro — Sono contenta che l’iniziativa parta da Salerno, la mia città, e da una squadra femminile. È con iniziative come queste che un progetto cresce e raggiunge i suoi obiettivi. Sono gradite anche altre che non riguardino lo sport: ad ottobre ne lanceremo una per gli studenti». Il numero verde 1522 è attivo tutti i giorni 24 ore su 24. Giovanni Vitale Ai Mondiali velocità di Haining, in Cina, Nicoletta Falcone ha conquistato l’argento nella 200 crono. Uomini. 200: 1. Hebbrecht (Bel) 16"450; 2. Causil (Col); 3. Mantia (Usa); 20. Peruzzo; 24. A. Zanetti. 20.000 el.: 1. Mantia (Usa); 2. Swings (Bel); 3. Peter (N.Zel); 17. Rebagliati; 22. Zangarini. Donne. 200: 1. Puello (Col) 18"169; 2. Falcone 18"319; 3. Rodriguez (Arg); 7. E. Zanetti 18"750. 20.000: 1. Berg (Ger); 2. Mendez (Col); 3. Pan Yizhen (Taiwan); 9. Lardani; 11. Arcidiacono. BOXE CAMMARELLE 2o L’Aiba ha annunciato la classifica individuale a punti dopo i Mondiali di Milano: in testa l’ucraino Vayl Lomachenko (57 kg) con 4100 punti, seguito da Roberto Cammarelle (+91) con 3700. Nei 91 kg, Russo è 2o dietro il cubano Acosta ma davanti al russo Mkhontsev, salito da 17o a 3o. Gli altri pugili al top sono Atoev (Uzb, 75), Arroyo (P-R, 51), Dalakliev (54, Bul), Valentino (60), Culcay Keth (Ger, 69) e Beterbiev (Rus, 81). ma. E poi: «Non avere rapporti sessuali per alcuni mesi causa una significativa diminuzione del livello di testosterone sia nei maschi che nelle donne». E avanti con indicazioni illuminanti anche per i single: «Una possibilità è fare da soli immaginando di avere uno o più partner». Kirsten e Upton fanno sul serio. Insieme a un altro socio, Dale Wil- liams, hanno fondato uno studio di consulenza che hanno chiamato «Performance zone» per aiutare singoli e gruppi nello sport e nel business. Pacifici Quindi i loro assunti sono motivati. Secondo loro l’India è un Paese particolare per le abitudini alimentari e sociali che sono all’origine dell’innata mancanza di ag- gressività del suo popolo. Per questo l’aumento di testosterone è auspicabile per l’attività agonistica, a maggior ragione per la loro squadra in vista delle partite. «L’India — scrivono i due — non è mai stata una nazione aggressiva, non ha mai dichiarato guerra per prima». Fate l’amore, indiani, visto che non fate la guerra. IPPICA: DOMENICA GP MERANO - (Gr. 1-steeple) - e 380.000, m 5.000: 1 Asselin (67 X. Hondier); 2 Duero (67 J. Faltejsek); 3 Fils a Papa (67 P. Peprna); 4 Florestano (67 J. Vana Jr); 5 Herode Quercus (67 J. Kousek); 6 Imbir (67 J. Korpas); 7 Kandinskiy (68 J. Bartos); 8 Le Bazin (68 G. Adam); 9 Nikodem (67 J. Myska); 10 Ocean d’OR (69 A. Blais); 11 Oscar des Pictons (69 M. Regairaz); 12 Royal Verrie (67 D. Berra); 13 Sharstar (69 R. Romano); 14 St Petersbourg (67 D. Columbu). ARRIVANO I SOLDI Entro la fine della settimana, come riferisce Agipronews, arriverà la prima tranche dei contributi all’Unire. I 75 milioni di euro (sui 150 previsti dalla legge) sono stati sbloccati dal ministero dell’Economia e sono pronti ad entrare nelle casse dell’Unire. La vittoria di Sharstar (Raffaele Romano) nel Merano 2008 GRASSO HOCKEY PISTA COPPE Sorteggio Eurolega. Girone A: Follonica, Matarò (Spa), Vic (Spa), St.Omer (Fra). Girone B: Reus (Spa), Noia (Spa), Candelaria (Por), Weil (Svi). Girone C: Bassano, Barcellona (Spa), Lloret (Spa), Quevert (Fra). Girone D: Valdagno, Porto (Por), Cronenmberg (Ger), Iserlhon (Ger). In Coppa Cers così il 1˚ turno: Lodi-Noisy Le Grand (Fra); Giovinazzo-Herne Bay (Gb); Roller Bassano-Uttigen (Ger); Seregno-Vilanova (Spa). IPPICA Montecatini: 8-7-3-2-14 9a corsa - m 2040: 1 Duca Air (A. Greppi) 1.17; 2 George W Gar; 3 Inghels; 4 Imbro Oli Sm; 5 Glauco; Tot.: 2,42; 1,82, 3,11, 2,24 (36,43). Quinté: e 6.440,05 alle 8 comb. 8-7-3-2-14. Quarté: e 725,71 alle 92 comb. Tris: e 79,62 alle 3182 comb. SECONDA TRIS 7-13-16 A Milano (m 1500): 1 Baloss (S. Mulas); 2 Blue Narnia; 3 Gypsy Biker; 4 Souwignon; Tot.: 12,85; 5,43, 8,53, 6,09 (526,48). Quota: e 6.038,44 alle 33 comb. 7-13-16. GP Merano: tutti contro Sharstar Fatti i partenti della 70ª edizione del Gran Premio di Merano di domenica. Tre cechi, un polacco e 4 francesi arriveranno a Maia per cercare di battere il nostro Sharstar. L’allievo di Paolo Favero è il netto favorito della corsa e cerca un bis di grande prestigio. Il più pericoloso degli stranieri dovrebbe essere il transalpino Le Bazin, allenato da Guillaume Macaire, capolista dei trainer d’ostacoli francesi e già vincitore del Merano 2003 cin Tempo d’Or. A destra la ministro Mara Carfagna Mondiali, Falcone argento (m.can.-pe.m.) I brasiliani Joao Gabriel dos Santos (asta), Leonardo Elisario (triplo) e Fernanda Goncalves (lungo e triplo) sono risultati positivi ad anabolizzanti ai campionati sudamericani di Lima, Perù, in giugno. Intanto la 38enne cubana naturalizzata spagnola Yesenia Centeno è stata sospesa due anni per positività (anabolizzanti e diuretici). Tre volte campionessa nazionale di 5000 (personale di 15’56") e 10.000 (32’48") tra il 2003 e il 2007, fu 45ª nella maratona (2h31’) a Pechino 2008 . YANKEES AI PLAYOFF Sempre presente dal 1995 al 2007, ma fuori un anno fa, i NY Yankees (26 World Series vinte) si sono qualificati per i playoff grazie al 6-5 contro Anaheim. Con un record di 96-56, a 10 partite dalla fine della stagione regolare, la squadra di Girardi ha 6 vittorie di vantaggio su Boston nella East Division dell’American. OGGI QUARTÉ A BOLOGNA All’Arcoveggio (inizio convegno alle 15) scegliamo Liri Dra (18), Leone Jet (16), Lampante Rl (11), Lobac (17), Lemonsid Glory (12) e Lloys’s Bi (3). Le immagini dei premi sono puramente indicative. Testosterone Il quotidiano «Hindustan Times» lo ha pubblicato e, naturalmente, la parte che ha fatto sobbalzare è quella relativa al sesso. Anche per la sua liberalizzazione, praticamente il suo incoraggiamento. «Fare sesso aumenta il livello di testosterone, che a sua volta aumenta la forza, l’energia, l’aggressività e la competitività», dicono nel capitolo dedicato al te- Doping: altri casi in Brasile BASEBALL Gary Kirsten, 42 anni, tecnico sudafricano della nazionale indiana di cricket dal 1o marzo 2008 AP SECONDA TRIS A Roma (1ª corsa, ore 14) indichiamo Lambo Play (8), Lovanio Jet (15), Lusso (19), Laissez Faire (14), Leonardo Ans (17) e Lionel Dumper (13). SI CORRE ANCHE Firenze (g. 15.25), Taranto (15.20), Chilivani (15.15), Ravenna (11.24), Treviso (11.36). LOTTA MONDIALI Così ieri nella lotta libera ai Mondiali di Herning (Dan). Uomini. 74 kg: 1. Tsargush (Rus); 2. Chamsulvarayev (Aze); 3. Kumar (India) e Goudarzi (Iran). Donne. 48 kg: 1. Stadnyk (Aze); 2. Oorzhak (Rus); 3. So Sim Hyang (N.Cor) e Stadnik (Gb). Partecipa al concorso più emozionante della stagione, da Point Service puoi vincere* esperienze fuori dal comune da scegliere tra migliaia di proposte. Trovi tutte le informazioni nell’autofficina o su www.pointservice.net * Concorso valido dall’1.7 al 31.12.09 per chi effettua un intervento di almeno 100 euro in una delle autofficine Point Service aderenti all’iniziativa. Montepremi totale 26.000 euro (IVA inclusa). Estrazione entro il 31.1.2010. Regolamento completo su www.pointservice.net. NUOTO Cagnotto campione Len La Len annuncia i campioni dell’anno per l’Europa. Nuoto: Britta Steffen, Paul Biedermann; fondo: Angela Maurer, Thomas Lurz. Tuffi: Tom Daley, Tania Cagnotto. Nuoto sincronizzato: Natalia Ishchenko (Rus). Pallanuoto: Filip Filipovic (Ser) e Iefke van Bentum (Ola). Miller continua Tornerà nel team Usa Bode Miller annuncerà oggi in una conferenza stampa a Los Angeles la decisione sul prosieguo della carriera. Fermo dai Mondiali di Val d’Isere di febbraio, quando tornò negli Stati Uniti per festeggiare il primo compleanno della figlia, in dubbio sul futuro in Coppa del Mondo, Bode dovrebbe continuare almeno per tutta la prossi- ma stagione, Giochi invernali di Vancouver compresi, e tornerebbe nella squadra statunitense. Nelle due ultime stagioni Miller, 32 anni, aveva un team privato e dormiva nel van privato, non nell’hotel dei compagni di squadra. Alla conferenza stampa di Los Angeles parteciperà anche Sasha Rearick, capo allenatore della squadra Usa. «Se Bode vuole partecipare ai Giochi di Vancouver dovrà gareggiare in Coppa del Mondo e qualificarsi per il team olimpico» ha detto il capo della comunicazione di Ussky, Tom Kelly. RUGBY ROUMIEU IN AZZURRO? Secondo Midi Olympique, il tallonatore del Bayonne David Roumieu avrebbe un futuro in azzurro. Ventisette anni, 25 presenze su 26 l’anno scorso nel Top 14, il n.2 ex Castres potrebbe ottenere il passaporto perché ha il nonno paterno italiano. Domenica, nel completamento della 7ª di Top 14 contro Montpellier (vittoria 26-3) ha giocato 67’; Perugini/B dal 67’, Gower/B 80’. PER PRATO (ri.te.) A Prato è arrivato Matias Narvaez, 28 anni, pilone argentino di 1.93 per 116 kg, dal Club Atletico di Cordoba. Sabato sarà in campo contro Viadana. Ieri è partito il ricorso contro la penalizzazione di 5 punti per aver schierato per 2’ con Treviso lo squalificato Marco Giacci. SOFTBALL COPPA A CASERTA (m.c.) Dopo lo scudetto Caserta ha vinto la Coppa Italia sempre a spese di Forlì, nella Final Four di Legnano. Semifinali: Des Caserta-Europromo San Marino 7-0 (5o), Fiorini Forlì-Amga Legnano 4-1. Finale: Caserta-Forlì 4-2. TENNIS Bucarest: Fognini avanti Fabio Fognini è ai quarti del torneo di Bucarest dopo aver superato Nicolas Almagro (n. 30 del mondo). Ora trova Montanes. A Bucarest ieri ha annunciato il ritiro Andrei Pavel, 35 anni, n. 122 del mondo ma n. 13 nel 2004, dopo la sconfitta al primo turno da Cuevas. A Bucarest (Rom, 450.000 euro, terra), primo turno: Greul (Ger) b. Darcis (Bel) 7-5 6-3; Cuevas (Uru) b. Pavel (Rom) 6-3 7-6 (2); secondo turno: Montanes (Spa) b. Granollers (Spa) 6-1 6-3; Fognini b. Almagro (Spa) 6-4 7-6 (3). A METZ Primo turno (Fra, 450.000 euro, cemento): Llodra (Fra) b. Zverev (Ger) 4-6 6-3 6-3; secondo turno: Korolev (Rus) b. Istomin (Uzb) 3-6 7-5 7-6 (2); Kohlschreiber (Ger) b. Phau (Ger) 4-6 6-3 6-2. DONNE A Tashkent (Uzb, 150.000 euro, cemento), primo turno: Govortsova (Biel) b. Rodionova (Rus) 6-3 6-2; Peer (Isr) b. Ani (Est) 6-1, 6-2; secondo turno: Shvedova (Kaz) b. Ivanova (Rus) 7-5 6-2.A Seul (S.Cor, 150.000 euro, cemento), primo turno: Hantuchova (Slk) b. Morita (Giap) 6-4 4-6 6-2; secondo turno: Chan Yung-Jan (Taiwan) b. Pavlyuchenkova (Rus) 2-6 6-4 6-1; Rybarikova (Slk) b. Bammer (Aut) 6-1 7-5; Medina Garrigues (Spa) b. Shaughnessy (Usa) 6-3 6-1. VELA VOLVO RACE (r.ra.) Ericsson vincitore dell’ultima Volvo Ocean con Ericsson 4 (Torben Grael) non parteciperà al giro del mondo 2011. Una delle due barche (Ericsson 3) verrà venduta al consorzio italiano che ha come skipper Giovanni Soldini e che verrà presentato oggi allo Yacht Club Italiano, a Genova: attesa la presenza di John Elkann. MONDIALE MELGES 32 (r. mal.) Vento da nord-est sui 15 nodi e due prove a bastone per i 30 Melges 32 impegnati nel loro primo Mondiale, l’Audi World Championship a Porto Cervo. Con un secondo e un primo posto, l’italiano Team 93 (armatore/timoniere Recchi, tattico Mc Kee) guida la classifica con 3 punti, seguito dall’inglese Red a 7, e dall’americano Bliksem a 8. Regione Lombardia PALLANUOTO AZZURRINI A Creta (Gre), negli ottavi dell’Europeo Under 20, l’Olanda ha battuto la Slovenia 10-5 e oggi affronterà l’Italia nei quarti. SCI ALPINO ROTELLE PALLAVOLO Oggi il Tar su Forlì (p.mart.) Oggi il Tar del Lazio si pronuncia sul ricorso di Forlì. «Attendiamo le decisioni — ha detto il presidente federale Magri — ci regoleremo di conseguenza, ma credo che il campionato partirà domenica. Intanto Pineto ha ingaggiato due opposti, il bulgaro Miroslav Gradinarov e il cubano Victor Perez Moreno. Sulle magliette campeggerà la scritta Abruzzo. MONDIALE (gu.l.g.) Presentato ieri a Roma il ruolo affidato alla Infront che curerà la ricerca degli sponsor per i Mondiali 2010: «L’obiettivo è di raggiungere 8 milioni di euro», ha detto il presidente Bogarelli. La Rai trasmetterà 78 gare, due al giorno in diretta su RaiSport Più, con i match degli azzurri e la finale di Roma del 10 ottobre in analogico. In diretta anche il sorteggio il prossimo 28 ottobre. A PIACENZA Piacenza, neopromossa in A-1, ha ingaggiato con un triennale Anna Kajalina, 18enne estone di 2.04, dal Narva Galla SK. AVVISO SPOSTAMENTO TERMINE PRESENTAZIONE OFFERTE Si rende noto che l’Azienda Ospedaliera “M. Mellini” con sede in Chiari (BS), V.le Mazzini, 4, c.a.p. 25032, tel. 030/7102763-364, fax 030/7102757, ha spostato il termine di scadenza di presentazione delle offerte relative alla procedura aperta per l’affidamento dei lavori relativi all’Adeguamento strutturale ed impiantistico del P.O. di Iseo. Piano pluriennale interventi in Sanità - IV Atto integrativo ADPQ. Codici CIG: 034729875E - CUP: B13B05000000002. Importo complessivo presunto, a base d’asta di Euro 3.849.229,70 IVA/esclusa. Pertanto, termine ritiro documenti per redigere offerta: 09.10.2009 (12:00), anziché 21.09.2009 (12:00); termine presentazione offerte 16.10.2009 (12:00), anziché 25.09.2009 (12:00); apertura delle offerte: 21.10.2009 (09:30), anziché 30.09.2009 (10:00). Gli atti di gara, necessari per redigere l’offerta sono scaricabili dal sito internet: www.aochiari.it, link info utili aziende/partners, Bandi e gare, previa richiesta di apposita password all’indirizzo e-mail: [email protected]; (tel. 030/7102763-364- fax n. 030/7102757). Il presente avviso è in corso di pubblicazione sulla G.U.R.I (data di trasmissione e ricevimento all’Ufficio Pubblicazioni della U.E: 17.09.2009). Chiari, 24.09.2009 IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Geom. Giuseppe Bardi 38 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT # ALTRI MONDI l’autobus acceso in sosta e poi cena a casa: fLascia autista denunciato ad Acerra (Napoli) per peculato, interruzione di pubblico servizio e truffa aggravata x NOTIZIE TASCABILI il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte Politica e stampa LA FRASE DEL GIORNO I MAGISTRATI: «NO ALLE SANATORIE» Scudo fiscale, ok tra le polemiche Napolitano: «Valuterò il testo» Ma perché c’è polemica su Santoro e Annozero? S Corrado Passera (Ad Intesa San Paolo) Il calo del nostro Pil è da guerra: per riprenderci non ci vogliono colpetti, ci vuole una cosa grossa positiva, ci vuole uno «choc» Rai accusata di voler bloccare Travaglio, il giornalista «star» del Fatto andato a ruba ieri in edicola Via libera del Senato tra le polemiche al decreto correttivo che modifica l’ultimo pacchetto di misure anticrisi e che estende la sanatoria al falso in bilancio. Il Pd ha lasciato l’aula. «Intollerabile un così frequente ricorso a sanatorie», ha tuonato l’Associazione magistrati. «Valuterò il nuovo testo», ha detto il capo dello Stato Napolitano. POTENZA, L’INCHIESTA SUI SAVOIA Vittorio Emanuele a giudizio per associazione a delinquere Vittorio Emanuele di Savoia è stato rinviato a giudizio dal gup di Potenza, Luigi Barrella, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici funzionari. «Resto fiducioso nell’accertamento dei fatti», ha detto il Principe, che era stato arrestato il 16 giugno 2006 su richiesta dell’ex pm di Potenza, Woodcock. COLPA DELLA PIOGGIA: 200 SFOLLATI GIORGIO DELL’ARTI [email protected] a cura del service G.L. S.r.l. Stasera riparte Michele Santoro (Annozero, su Raidue, intorno alle 21) e c’è un sacco di polemica. 1Perché? La Rai non ha ancora fatto il contratto a Marco Travaglio (nella foto Lapresse in alto, con Santoro) e il direttore di Raidue, nella conferenza stampa dell’altro giorno, ha detto che Annozero non gli piace… 2 Se è il direttore e il programma non gli piace, perché non lo sopprime? Che direttore è? Piano. C’era la conferenza stampa e c’era questa questione del contratto di Travaglio. Santoro ha detto qualcosa come: Travaglio sarà ad Annozero in ogni modo, magari come ospite, «con o senza contratto, a piedi, in bicicletta o in altra maniera perché io non condivido il 50% delle cose che dice, ma le deve dire». Il direttore di Raidue, Massimo Liofredi — nominato qualche settimana fa — gli stava seduto vicino. Santoro si è girato verso di lui, gridando: «La situazione è di una gravità inaudita, dovete smetterla di dire bugie, quello che dite è completamente falso, se vuoi puoi querelarmi». Il direttore ha risposto: «No, non ti querelo. Ma io "ospito" la tua trasmissione sulla rete, non l’ho scelta, non l’avrei voluta e non condivido il metodo, avrei preferito un confronto politico, tu giustamente fai dell’inquisizione mediatica, ma è anche giusto che io possa dire che non sono d’accordo...». 3 Continuo a non capire. Se il direttore è il direttore e non condivide, perché non interviene? Condividere o non condividere non fa parte del suo mestiere? Se non ha il potere di intervenire sul programma, allora è, almeno in certi casi, una testa di legno. O no? Io mi sarei dimesso o non avrei mai accettato di fare quel mestiere lì. Tutto giusto. Senonché: la Rai è da sempre in mano ai partiti; da quando (metà anni Settanta) gli spazi sono stati divisi tra le forze politiche, ciascuno ha rivendicato il diritto a far da sé nell’area che gli era stata assegnata; per farle un esempio: il consiglio d’amministrazione (emanazione dei partiti) non sceglie ancora i direttori di Raitre e del Tg3 perché quella è area democratica e si aspetta di vedere chi sarà il nuovo segretario del Pd; una volta Raidue era in mano al Psi; adesso il Psi non esiste più e si dice che quella rete dovrebbe essere almeno parzialmente appaltata alla Lega. L’assurdità della posizione di Liofredi è perciò storica: qualunque altro direttore di rete si sarebbe trovato impantanato nelle stesse sabbie mobili, ben avvistabili già al momento della nomina. In ogni modo, bisogna anche considerare che Santoro è un caso specialissimo, prima di tutto per le sue capacità professionali, poi per le sue indubbie doti di istrione e demagogo. La puntata di stasera si intitola «Farabutti» e, partendo dall’espressione adoperata dal presidente del Consiglio nella puntata di Porta a porta sull’Abruzzo, intende indagare sulla libertà di stampa. Ospiti: Franceschini del Pd, Bocchino del Pdl, i giornalisti Belpietro, Concita De Gregorio, Mentana. E Travaglio, che farà il suo editoriale gratis. Mi permetto di aggiungere solo che la libertà di stampa deve però esistere, almeno in questo momento, dato che il programma va in onda e che ieri è andato regolarmente in edicola il quotidiano Il Fatto, diretto da Antonio Padellaro e con Travaglio nelle vesti di star, giornale che è e sarà antiberlusconiano senza se e senza ma. In generale, il concerto mi pare troppo chiassoso per la situazione reale. So anche che il chiasso è inevitabile finché esiste Berlusconi. E oltre tutto, in questo modo, Santoro si fa una gran pubblicità. 4 È giusto però che «Annozero» Napoli, maxi-voragini ai Quartieri spagnoli vada in onda? È giusto che non si faccia il contratto a Travaglio? È giusto che Santoro vada in onda e che nessuno lo censuri. Come dubitare di questo? Sul contratto di Travaglio ieri il direttore generale della Rai Masi è andato a riferire in Parlamento, spiegando che in Inghilterra e negli Stati Uniti la televisione pubblica non ospiterebbe mai un programma pregiudizialmente nemico del governo. Masi imputa anche a queste trasmissioni troppo schierate l’evasione del 30% del cosiddetto canone Rai, che mi pare una valutazione discutibile. Ha poi fatto sapere di voler incontrare l’Autorità delle comunicazioni prima di fare il contratto a Travaglio: ci sono state delle diffide in passato e Masi non vuole subire multe per gli squilibri informativi del programma. La sanzione potrebbe toccare i 90 milioni (3% del fatturato). 5 Com’è andato «Il Fatto»? Straordinario successo in edicola, esaurito in moltissime edicole. Oggi, invece di 140 mila copie, ne stamperanno 220 mila. Crollo in pieno centro, martedì notte, a Napoli: tre grosse voragini — una fino a 20 metri di diametro (nella foto Ansa) — formatasi per le forti piogge dei giorni scorsi, si sono create in piazzetta San Carlo alle Mortelle, nei Quartieri spagnoli. Per questo 50 famiglie (circa duecento persone) sono state costrette a lasciare 6 palazzi. Una prima voragine si è creata all’interno della chiesa San Carlo alle Mortelle, dove il pavimento è del tutto precipitato nella cavità sotterranea. SCINTILLE NEL TALENT SHOW X Factor: la Mori si arrabbia Minaccia di lasciare il programma Claudia Mori minaccia di lasciare X-Factor, il talent show di Raidue: non ha gradito la scelta degli autori di mostrare ieri sera una sua foto di 30 anni fa affiancata a una scattata nella precedente puntata. «Chiaro che a 65 anni non sono come allora: è una cosa scorretta. È facile che da domani vi dobbiate cercare un altro giudice», è sbottata. SEI GIORNI DOPO LA STRAGE DI KABUL MILITARI ANCORA NEL MIRINO, STAVOLTA ATTACCO A HERAT AVELLINO AVEVA 1702 ESEMPLARI Afghanistan, un altro italiano ferito Fermato con l’auto stipata di migliaia di animali esotici Un nostro parà colpito a un braccio in uno scontro a fuoco: non è grave 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dResta ancora altissima la tensione in Afghanistan: ieri, appena sei giorni dopo il terribile attentato di Kabul nel quale sono stati ammazzati sei paracadutisti della Folgore (Antonio Fortunato, Roberto Valente, Matteo Mureddu, Massimiliano Randino, Giandomenico Pistonami e Davide Ricchiuto), il nostro contingente è finito nuova- ed ora è ricoverato all’ospedale militare di Herat, in attesa del ritorno in Italia. Immediate le reazioni politiche. Il Partito democratico ha chiesto che il Parlamento affronti al più presto la discussione sulla missione in terra afgana (alla Camera, è intervenuto Gianclaudio Bressa: «La nostra presenza è importante, ma il Parlamento deve esprimersi»). Ha parlato anche il ministro della Difesa, La Russa: «I nostri soldati sono stati impegnati in un attacco violento ma si sono disimpegnati molto bene. Siamo tutti vicini al ferito. Parlare di Afghanistan in Parlamento? Tutte le volte che mi è stato chiesto l’ho fatto». mente nel mirino degli insorti afgani, fortunatamente con conseguenze molto meno gravi: un soldato è rimasto ferito, ma non rischia la vita. Controllo Come confermato dal comando militare italiano, le forze di sicurezza afgane e i nostri militari «sono stati attaccati in mattinata da insorti nella località di Shindad, nell’ovest dell’Afghanistan, mentre stavano effettuando un’operazione congiunta mirata al controllo del territorio». C’è stato uno scontro a fuoco, e uno dei parà è rimasto lievemente ferito a un braccio: il militare avrebbe il gomito destro fratturato, non corre comunque pericolo di vita, Un parà italiano in Afghanistan EPA c.ang. I finanzieri che lo hanno fermato sulla Napoli-Bari a bordo della sua Multipla non hanno nascosto il proprio stupore. Un uomo, proprietario nel capoluogo pugliese di un negozio di animali esotici, viaggiava con 1702 esemplari delle specie più rare a bordo: camaleonti, tartarughe marine, scoiattoli giapponesi, pappagallini e anche topini bianchi (foto Ansa). Gli animali esotici erano stipati in gabbie e scatole di cartone nell’auto, bloccata all’altezza del comune di Montemiletto (Av), dalla quale proveniva un odore nauseabondo. L’uomo è stato denunciato, molti esemplari appartengono a specie protette. Gli animali erano stati acquistati nel Napoletano: la vendita avrebbe comportato un guadagno di 20 mila euro. GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT ALTRI MONDI in elicottero a Stoccolma: i ladri sorvolano il fRapina tetto di una banca, entrano da una finestra, svuotano le casseforti e fuggono con il bottino. Fermato un uomo Obama apre una nuova era «Voglio pace e disarmo» Storico discorso all’assemblea dell’Onu: «L’America vi dice: lavoriamo insieme». E Berlusconi: «Contro la crisi, aboliamo i paradisi fiscali» vio Berlusconi, che oggi sarà a Pittsburgh per il G20. Il premier ha sollecitato, tra l’altro, «un sistema globale di riserve di materie prime per neutralizzare la speculazione», l’abolizione dei paradisi fiscali e un modello di sviluppo basato «sul rifiuto del protezionismo e sull’apertura dei mercati». I Paesi poveri, secondo Berlusconi, devono ricevere aiuti solo se promuovono la democrazia e rispettano i diritti umani. FRANCESCO RIZZO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dUna «nuova era di cooperazione» per «superare le divisioni del passato» e affrontare quattro sfide globali: disarmo, pace, tutela del clima e un’economia che crei opportunità per tutti. Il presidente Usa Barack Obama ha aperto la 64ª sessione dell’assemblea generale dell’Onu proponendo un’intesa fra tutti i Paesi davanti a problemi comuni. «La speranza e il cambiamento sono possibili ma dobbiamo impegnarci per il reciproco rispetto. Chi ha criticato l’America in passato per avere agito da sola», con riferimento all’era Bush, «non può adesso aspettare che l’America da sola risolva i problemi». Impegni E così, sul tema delle armi nucleari, Obama (al debutto davanti all’assemblea) riconosce il diritto di Iran e Nord Corea a «benessere e ricchezza» ma senza che si crei «una minaccia alla sicurezza internazionale». Mentre a Israele e Palestina chiede lo sforzo di «rilanciare i 39 R Il presidente americano Barack Obama parla alle Nazioni Unite EPA negoziati di pace senza precondizioni». Quanto agli impegni della sua amministrazione, spiega che «la democrazia non può essere imposta dall’esterno» ma che l’America «non vacillerà mai negli sforzi di far rispettare il diritto dei popoli di determinare il loro destino». Il leader libico Gheddafi durante il suo intervento fiume REUTERS Mercati «Obama ha espresso sentimenti e speranze che intendevo proporvi anche io», ha esordito nel suo intervento Sil- Fiume Ma «l’era della cooperazione» non trova tutti in sintonia. Nel suo intervento-fiume (95 minuti) il leader libico Gheddafi ha ringraziato l’Italia per il risarcimento per il passato coloniale ma ha respinto la Carta delle Nazioni Unite («non collaboreremo mai»), ha descritto il Consiglio di Sicurezza come un feudo di poche potenze e ha chiarito che nessuna nazione può intervenire negli affari di altri Paesi, anche se sottomessi a una dittatura. Gheddafi ha pure elogiato Obama («un raggio di luce nel buio»). Ma il presidente era già uscito. w notizie senza LA CRISI MONDIALE frontiere di PIERLUIGI MAGNASCHI 90 I milioni di poveri Secondo il Fondo Monetario Internazionale, la crisi potrebbe spingere 90 milioni di persone sotto la soglia della povertà estrema 15 I miliardi di prestito La Banca centrale tedesca ha accordato al Fondo monetario un prestito di 15 miliardi di euro per affrontare la crisi economica 5 RIPRODUZIONE RISERVATA La super velocità della Tav cinese In soli tre anni la Cina realizzerà 13 mila km di nuove linee ferroviarie ad alta velocità (Tav). Per dare un’idea dell’eccezionalità del progetto è sufficiente tenere presente che in Italia, per realizzare un decimo delle linee, ci si è messo 40 anni. L’exploit è stato reso possibile anche dal fatto che la Cina aveva già nei cassetti i progetti per 15 mila km di linee Tav e che, per partire, attendeva solo il via e i soldi del governo. Adesso, i soldi ci sono perché, come ha detto il premier Wen Jiabao a Dalian, la crescita va stimolata dagli investimenti pubblici. La prima linea Tav a vedere la luce unirà Shanghai a Pechino dall’inizio del 2010. I 1300 km di distanza saranno percorribili in 5 ore contro le 12 che servono oggi. Imminente è pure la linea di 350 km tra Shanghai e Wuhan e Chengdu mentre è in fase di appalto quella tra Canton e Hong Kong. Le società che parteciperanno a questi investimenti sono europee, la tedesca Siemens e la francese Alstom, anche se la Siemens è in testa. Non a caso ha venduto, a inizio 2009, 100 convogli per la linea Tav Pechino-Shanghai. Questi convogli saranno montati in Cina perché il Paese vuole acquisire la tecnologia per poi poter fare da sola. Mentre il ministro delle ferrovie cinese ha detto che la Cina ormai «dispone della tecnologia ferroviaria più avanzata nel mondo» e ha citato il fatto che, entro l’anno, potrebbe essere testato un treno cinese capace di raggiungere i 500 km all’ora. 40 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT ALTRI MONDI L’offesa tra i concorrenti di un reality non costituisce fdiffamazione: l’ha deciso la Cassazione. Questi show FERDI BERISA VINCITORE DEL GF 9 «sollecitano il contrasto verbale tra i partecipanti» Arriva Vasco Domani la videochat su Gazzetta.it (16.30) Mandate le domande La sua canzone più bella Votatela con la Gazzetta Da Albachiara a Vita spericolata: scegliete tra le 10 hit di Blasco consigliate da Radio 105. Marco Galli: «Ogni brano è un simbolo» CARLO ANGIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dTrent’anni di rock, 22 album, un’infinità di concerti da ricordare, tantissime canzoni da primo posto. Ma qual è la più bella? Quella preferita dai suoi fan? Vasco Rossi sarà domani pomeriggio in Gazzetta, alle 16.30, per una videochat-evento su Gazzetta.it (mandate le domande), così noi, con Radio 105, abbiamo scelto 10 dei suoi successi più conosciuti. E li facciamo votare a voi (da oggi sul nostro sito), per eleggere «la canzone». Da Albachiara a Vita spericolata, da Gli spari sopra a Rewind. Dieci brani, appunto, tutti con la loro storia. «Uno dei più belli è Un senso — spiega Marco Galli, deejay di Radio 105, in onda ogni giorno alle 7 con «Tutto esaurito» —: è uscito nel 2004, nell’album Buoni o cattivi, ed è stato usato nella colonna sonora del film Non ti muovere. È di certo il più intellettuale e filosofico di Vasco». È uno dei brani per eccellenza del 57enne rocker: «Contiene il suo "testamento" iniziale ed è il più trasversale dei suoi successi — racconta Galli —: ha attraversato e attraversa ancora le generazioni dei fan e oggi, trent’anni dopo, è ancora presentissima». Un’altra indimenticabile è Vita spericolata: «È un classico di Vasco, ma è più adatta ai 30-40enni ed è capita nel profondo solo dai più "datati". Il concetto di Steve McQueen non passa attraverso le nuove generazioni, non riesce a prenderle. Di volta in volta, comunque, ogni suo vero singolo è diventato il simbolo di qualco- sa: come la storia, bellissima, di Sally, che poi ha cantato benissimo anche Fiorella Mannoia». Segreto Ma il segreto di Vasco qual è? «È un cantautore del popolo, un artista da stadio. La sua grandezza si vede davanti ai fan, che cantano e quasi non lo lasciano cantare. Il segreto è essere riuscito a cavalcare l’onda del pubblico: lui assorbe l’energia dalla gente e poi la restituisce indietro. Ora il tour nei palazzetti sarà un esperimento strano, Vasco potrà avere una dimensione più "umana", vedere in faccia la gente, ed esprimere una parte di sé che lui conosce bene ma noi molto meno». E DOMANI ESCE IL SINGOLO «AD OGNI COSTO» Il 6 ottobre parte il tour indoor Il via a Pesaro, durerà un anno Respiri piano... Poi, ovviamente, c’è Albachiara, canzone nata con il secondo album, Non siamo mica gli americani, del 1979. La sua creazione Vasco la ricorda così: «L’ho scritta una sera, a cena. Avevo passato il pomeriggio con gli amici: spesso, capitava di andare nei boschi attorno a Zocca, andavamo a suonare e ci si divertiva». Vasco Rossi, 57 anni, è nato a Zocca, in provincia di Modena: il suo primo album è del 1978 DE LUCA IL LIBRO «COLPA DEL TESTOSTERONE: È DIECI VOLTE IN PIÙ NEI MASCHI» Lui è fissato col sesso «Allora è normale...» I Pease, celebre coppia di psicologi, svelano le diversità tra uomo e donna STEFANIA ANGELINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dSe lui vuole solo quello da noi, allora non ci ama veramente? «Scordiamocelo. L’uomo è fissato col sesso perché lo vuole la natura: è colpa del testosterone, che nei maschi è 10 volte superiore rispetto alle donne». A mettere pace nella guerra sempre aperta tra i due sessi, è Allan Pease, psicoterapeuta australiano che, insieme alla moglie Barbara (anche lei psicoterapeuta), è diventato uno dei mag- Allan Pease, australiano, guru della comunicazione di coppia giori esperti mondiali dei rapporti di coppia. Forti di un matrimonio che dura da dieci anni e sei figli, i Pease hanno scritto 15 bestseller tradotti in 51 lingue: 25 milioni di copie vendute. Il loro nuovo libro si intitola Perché gli uomini sono fissati col il sesso e le donne sognano l’amore (Rizzoli, 293 pagine, 17 euro). «Maschi e femmine hanno circuiti celebrali che non sono cambiati in milioni di anni: l’uomo ha l’istinto di trovare il maggior numero di donne fertili possibili. Alla donna, invece, basterebbero due tipi di uomini: uno che la protegga e uno che le garantisca la trasmissione della specie». Ma trovare il partner ideale è possibile? «Basta fare un elenco di ciò che volete in un rapporto, prima di cedere agli ormoni "impazziti". Che cosa bisogna evitare? Gli uomini in generale (ride, ndr). A parte gli scherzi, non prendete decisioni sulla base dell’impulso ormonale: nella fase dell’innamoramento, che dura dai 3 ai 9 mesi, siete come drogati...». Da ottobre a ottobre, dodici mesi in tournée. Vasco Rossi torna nei palazzetti dopo 20 anni ed è già tutto esaurito: dopo l’anteprima di venerdì 2, a Mantova, riservata agli iscritti al «Blasco Fan Club», Vasco farà il debutto ufficiale quattro giorni dopo (il 6) a Pesaro, dove si esibirà per altre tre sere, e poi andrà ad Ancona e Caserta. Il tour internazionale «Europe Indoor», nel 2010, toccherà anche Milano (4 tappe a febbraio), Torino, Londra, Bruxelles, Zurigo, Berlino e Barcellona. Domani, intanto, arriva in radio il nuovo singolo di Vasco, «Ad ogni costo», cover di «Creep» dei Radiohead con testo originale. BIENNALE DOMANI 50 MUSICISTI «SUONANO» COL MOTORE DI UNA CARRERA A Venezia un concerto per Porsche e orchestra Alcuni musicisti con la Porsche Carrera che «suona» domani a Venezia FRANCESCO RIZZO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA d«Il suono del 12 cilindri Ferrari è una melodia irripetibile», sosteneva il grande direttore d’orchestra Herbert von Karajan. Chissà cosa avrebbe detto del motore di una Porsche Carrera del 1972, come quella che domani alle 17, al Teatro al- le Tese dell’Arsenale di Venezia (informazioni su la biennale.org), sarà protagonista di un’esibizione per automobile e orchestra, Emergency Survival Guide, su musiche del giovane compositore russo Dmitri Kourliandski. Non solo i cilindri, ma anche clacson, portiere e tergicristalli che, fatti «suonare» da un «solista» specializzato, si me- scoleranno agli strumenti di cinquanta musicisti della giovanissima Orchestra J Futura, per inaugurare il 53˚ Festival internazionale di musica contemporanea della Biennale di Venezia, in cartellone fino al 3 ottobre. Rumore «È una provocazione che rimanda all’esaltazione futurista per la macchina. Ma il compito della cultura è invitare la gente a riflettere, non addormentare il pensiero come fa spesso la musica commerciale — spiega il direttore del Festival, Luca Francesconi, che ha commissionato il brano —. La tecnologia fa ormai parte della nostra cultura e nella civiltà moderna il rumore si scontra e si sposa con la musica, una musica forte e violenta come i tempi che viviamo. La domanda per il pubblico è: vogliamo soccombere o reagire? Vivere avvolti nel frastuono delle città o tornare nel silenzio della natura?». Certo non è la musica più ecologica e pare che far defluire i gas di scarico sia già stato un problema durante le prove. GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT LETTERE dite la vostra Bianco e Nero INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17. Email: [email protected] A cura di Antonio Di Rosa Amauri, oriundi e Giovinco Mourinho su Zaccheroni: una risposta studiata su Google Da grande tifoso interista seguo le dichiarazioni, mai banali, di Mourinho (foto Ansa). Le sue opinioni su Zaccheroni mi hanno confermato quello che sospettavo: Mourinho prepara le conferenze stampa come uno studente che va a fare un esame. Sfido la grande maggioranza di tifosi interisti a ricordare che Zaccheroni era l’allenatore dell’1 a 5 con l’Arsenal. Vedo il grande Josè davanti al pc, con Google, a digitare la parola Zaccheroni per trovare argomenti utili a rispondere e contrattaccare. Stessa tecnica per altre conferenze dove è chiarissimo che arriva preparato. Un grande. ad effetto e, alla fine, tirò fuori la frase "ma io non sono un pirla". Di uomini così non ne abbiamo mai visti con una sola eccezione, il mitico Helenio Herrera, allenatore dell'Inter euromondiale. Anche lui amava far polemiche con giocatori e tecnici, caricava la squadra come pochi, godeva a far arrabbiare quelli che sedevano sulla panchina avversa. Così è mister José. Talvolta esagera, come fa in campo contro gli arbitri, perché scagliarsi contro tutti non è divertente. Ma il portoghese non è ipocrita, a lui piace duellare su tutti i fronti. Sul piano dialettico ha pochi competitors. L'unica arma vincente in mano ai destinatari delle invettive è l'ironia. Meglio sorridere e rispondere con una battuta che offendersi. D'altronde il Mourinho allenatore quest'anno pur avendo la squadra più forte è insidiato dalla Juve. E la società bianconera ha scelto la Nicodemo Liotti Mourinho non fa mai nulla per caso. Studia tutto, avversari in campo e fuori dal campo. Non so se si mette davanti a un computer alla ricerca dei dettagli sui personaggi che lo criticano anche perché ha un ottimo ufficio stampa che è in grado di trovare qualsiasi notizia su chiunque. Ricorda quando andò a lezione di italiano qualche mese prima di approdare all'Inter? Voleva presentarsi con un colpo IL TEMPO strada della battuta divertente per rintuzzare gli strali del portoghese. Ne vedremo delle belle per tutto l'anno ma poi alla fine quello che conta sono i risultati. Cioè scudetto, Champions e Coppa Italia. Mourinho non ama essere punzecchiato. Le critiche sono per lui come un'allergia. Lo fanno diventar matto. Dunque, replica colpo su colpo. E se nessuno parla trova sempre il modo per interpretare il ruolo di protagonista. Una volta con gli arbitri, un'altra con un suo giocatore birichino, o con un presidente. E' difficile che Mourinho offra zeru tituli. Con lui si va a nozze. E, a essere sinceri, fino a quando si rimane nell' ambito dell'ironia e della buona educazione, non guasta un po' di effervescenza in un calcio fin troppo serioso. Più sorrisi e meno violenze. Se tutti abbracciassero questa filosofia, anche sugli spalti, ci divertiremmo di più. Leggo alcune statistiche su Amauri che parlano di un centravanti che nell’anno solare 2009 ha segnato appena un gol tra campionato e coppe e che è a secco dal febbraio scorso. Leggo di una Nazionale italiana che ha problemi in attacco e l'uomo della svolta dovrebbe essere Amauri. Per me è un ottimo giocatore ma un centravanti dovrebbe essere valutato dalle reti che fa. Cos’ha di più rispetto agli attaccanti italiani che fanno gol e aiutano la squadra (Gila, Pazzini, Balotelli, Iaquinta e compagnia)? E' straniero. Ha ragione Giovinco a dire che il suo difetto è di essere italiano. Nel Barcellona o nell'Arsenal avrebbe più spazio. Perché Messi è diventato un fuoriclasse e Giovinco è ancora una promessa? Forse perché Giovinco non ha spazio nella Juve. Jonata Questa campagna contro gli oriundi ha poco senso perché Lippi sceglierà i migliori, non quelli che hanno origini brasiliane e argentine. Camoranesi fu convocato e portato in Germania perché era il più forte nel suo ruolo non per altri motivi. Ribadisco che la frase di Giovinco è impropria e offende tutti: il suo allenatore e i suoi compagni. Non è vero che nel Barcellona o nell’Arsenal giocherebbe di più. Se Giovinco crescerà la Ju- ve lo metterà in campo sempre. Del Piero a 17 anni si affermò nella Juve ma non era ancora titolare. Con la forza delle sue giocate si guadagnò i galloni. Quanto ad Amauri è vero che sta segnando poco (è reduce da un lungo infortunio primaverile) ma è così possente e così incisivo che è difficile tenerlo fuori. Segnerà. La squalifica di Criscito E' corretto che un giocatore come Criscito prenda due giornate di squalifica (per un insulto all’arbitro dopo l'ammonizione per un fallo) e invece Pieri ne prende solo una per quel fallaccio su Gargano? Pierluigi Manforte Vale il rapporto dell’arbitro e valgono le decisioni prese in campo. Nel primo caso espulsione, nel secondo doppia ammonizione. Secondo me quando il fallo è grave il giocatore va espulso subito anche se la partita è appena cominciata. Lo stesso dicasi per gli insulti al direttore di gara ma qui ci vorrebbe una maggiore uniformità. E, per ora, non c'è. Giovanni Zecca Ha ragione tanto è vero che il presidente dell’Uefa Platini ha stabilito che dal 2012 ogni società potrà spendere quello che ha ricavato da vendite e altre entrate, nulla di più. Finalmente. Valverde e le regole Da semplice lettore appassionato di ciclismo mi chiedo: come è possibile che Valverde continui a correre nonostante la squalifica comminata dal Coni? Per molto meno Basso è stato fermato per due anni. Com'è possibile che la Spagna tolleri un caso del genere? L'Uci non ha nessun potere? Gabriele Pecchi La risposta è semplicissima: è scandaloso che Valverde continui a correre. La Spagna non lo ferma, l'Uci non lo ferma. Mi pare una giustizia dal doppio binario. Inconcepibile. Fischia DANIELE TU diTOMBOLINI I debiti del Real LA RISPOSTA Leggo sulla Gazzetta che il Real Madrid ha 580 milioni di debiti. Chi parteciperebbe a una gara dei 100 metri sapendo Farai effettuare un’altra rimessa dagli avversari dalla posizione esatta. www.meteo.it LEGENDA Oggi Domani Il Sole oggi In Europa Milano Sole Sorge Aosta Rovesci 11 26 Coperto 13 26 Londra Berlino 15 26 Neve Firenze Perugia 13 28 12 25 Sorge Tramonta 7.00 19.04 Milano Roma Sorge Tramonta Sorge Tramonta 7.14 19.15 7.01 19.03 La luna 13 23 Madrid Istanbul Roma Lisbona LAquila Nebbia 19.17 Parigi Ancona 19 28 Roma Tramonta Il Sole domani Mosca Bologna Genova Temporali Stoccolma 20 28 Venezia 15 28 14 26 Pioggia Trieste Milano Torino 7.13 Oslo Trento 16 25 Te che l’avversario è dopato? La Champions League è falsata da chiari casi di doping amministrativo. a cura del Col. Giuliacci Nuvoloso 41 R Atene Ultimo quarto Nuova 11 Ottobre 18 Ottobre Primo quarto Piena 26 Settembre 4 Ottobre 11 21 ROMA VENTI: 15 26 Deboli Moderati Dopodomani Campobasso Bari 14 18 17 25 Napoli Potenza 19 24 15 19 Forti Molto forti Cagliari Catanzaro 19 24 Le temperature ieri in Italia Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Cagliari min max 16 13 12 16 15 16 27 23 26 24 27 25 Campobasso Catania Firenze Genova LAquila Milano Napoli Palermo min max 14 20 13 19 11 15 19 19 20 24 29 28 23 28 28 25 Perugia Potenza Reggio Calabria Roma Torino Trento Trieste Venezia min max 12 15 19 15 13 15 20 15 28 21 25 30 26 28 26 26 18 20 MARI: Reggio Calabria Palermo Calmi 20 24 21 23 Catania Mossi 22 23 Agitati S.p.A. 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USD 3,00. 42 R GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all'indirizzo internet: www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. BRESCIA : BRESCIA IN s.r.l. tel. 030/37.72.609, fax 030/37.72.629. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. GENOVA : Promospazio tel. 010/36.22.525, fax 010/31.69.58. MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 — 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. 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Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge. 1 OFFERTE DI COLLABORAZIONE IMPIEGATI 1.1 ADDETTA ufficio acquisti vendite, 36enne laureata in psicologia, ragioniera, pluriennale esperienza ufficio commerciale, gestione preventivi, offerte, ordini Cli/For, contabilità, inglese, francese, arabo fluenti, presenza, esamina proposte full-time, flessibilità orari. 349.36.96.284 CHIMICO decennale esperienza commerciale, buon inglese, esamina proposte. Cell. 338.80.81.526. CONTABILE esperienza trentennale Co.GeCli/Fo-banche-scadenze fiscali. Disponibile subito anche per sostituzione maternità.Cell. 347.29.08.609. 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De Niro (Usa, 1997) Un killer senza scrupoli viene assoldato dalla mafia russa per un omicidio eccellente (Usa, 2006) Anni 70: figlio di una scrittrice è adottato dalla strana famiglia di uno psichiatra nal (Spa, 2004) Gli abusi subiti anni prima in un collegio cattolico segnano la vita di un giovane (Usa, 2007) Tim Kearney è un ex marine finito in galera che si presta a un’indagine antidroga ch (Fra-Ger, 2007) Un virus micidiale minaccia il laboratorio sotterraneo chiamato Alveare (Usa, 1976) Un reduce del Vietnam fa il taxista a New York ma non si riconosce nel suo Paese... SPIONAGGIO Rete 4, alle 21.10 COMMEDIA Rete 4, alle 23.45 DRAMMATICO Premium Cinema, alle 21 AZIONE Rai 4, alle 21.10 HORROR Sky Cinema Hits, alle 21.15 DRAMMATICO Joi, alle 22.25 RADIO IN CHIARO RAIUNO RAIDUE RAITRE CANALE 5 UNOMATTINA TG1 VERDETTO FINALE OCCHIO ALLA SPESA TG1 LA PROVA DEL CUOCO TG1 - TG1 ECONOMIA FESTA ITALIANA TG PARLAMENTO - TG1 TUTTI A SCUOLA L'EREDITÀ TG1 AFFARI TUOI DON MATTEO 7 Fiction 23.15 TG1 23.20 PORTA A PORTA 0.55 TG1 - NOTTE 1.30 ESTRAZIONI DEL LOTTO 1.40 SOTTOVOCE CARTOON FLAKES TG2 MOTORI NOTIZIE I FATTI VOSTRI TG2 - GIORNO IL FATTO DEL GIORNO ITALIA SU DUE SCALO 76 TALENT TG2 - RAI TG SPORT X FACTOR SQUADRA SPECIALE... ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 - 20.30 ANNOZERO Attualità 23.20 TG2 23.35 RAIDUE PALCO E RETROPALCO 1.00 LAS VEGAS 1.40 X FACTOR IL CAFFÈ DI... CULT BOOK LA STORIA SIAMO NOI GLI UOMINI DAL PASSO... COMINCIAMO BENE TG3 - RAI SPORT COMINCIAMO BENE TERRA NOSTRA TG REGIONE - TG3 CICLISMO: MONDIALI COSE DELL'ALTRO GEO TG3 - TG REGIONE - BLOB SOAP FLASHPOINT Telefilm 22.40 SURVIVORS 23.35 TG REGIONE - TG3 0.15 DOC 3 1.20 OFF HOLLYWOOD 2009 1.50 LA MUSICA DI RAITRE 6.00 7.55 8.00 8.40 11.00 13.00 13.40 14.45 16.20 18.50 6.45 7.00 10.00 11.00 11.30 12.00 13.30 14.10 16.35 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10 7.00 10.00 10.45 11.00 13.00 14.00 14.45 16.40 18.05 19.00 19.35 20.25 20.30 21.05 6.30 8.05 8.15 9.05 10.45 12.00 12.25 13.05 14.00 15.25 17.00 19.00 20.10 21.10 20.00 20.30 21.10 23.30 0.24 0.25 1.30 2.00 PRIMA PAGINA TRAFFICO TG5 - MATTINA MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA ALE E FRANZ SHOW Varietà AMORI E INCANTESIMI TGCOM METEO 5 TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA ITALIA 1 RETE 4 LA 7 CARTONI ANIMATI TELEFILM SECONDO VOI STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI TELEFILM CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO STUDIO SPORT I SIMPSON LOVE BUGS II IL COLORE DEI SOLDI GREY'S ANATOMY Telefilm 23.00 ER - MEDICI IN PRIMA LINEA 23.55 CHIAMBRETTI NIGHT 1.45 STUDIO APERTO 2.00 TALENT 1 PLAYER 7.05 9.45 11.30 11.40 12.30 13.30 14.05 15.10 16.10 16.40 18.55 19.35 20.30 21.10 TELEFILM SOAP TG4 - TELEGIORNALE WOLFF UN POLIZIOTTO... DETECTIVE IN CORSIA TG4 - TELEGIORNALE FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI VENTO CALDO TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER THE JACKAL Film 23.45 CORRENDO CON LE FORBICI 1.50 TG4 2.15 I VIAGGIATORI DELLA SERA 7.00 10.15 10.25 11.30 12.30 13.00 6.30 8.55 12.15 12.25 13.00 13.40 15.00 17.25 18.30 19.00 19.25 19.50 20.30 21.10 CALCIO 19.40 EGITTO TRINIDAD & TOBAGO Mondiali Under 20. Eurosport 20.00 EGITTO TRINIDAD & TOBAGO 14.45 MONDIALE SU STRADA Cronometro Uomini. Dalla Svizzera. Raisport Più 15.25 MONDIALE SU STRADA Cronometro Uomini. Dalla Svizzera. Raitre FOOTBALL 1.30 Mondiali Under 20. Sky Sport 3, Sky Calcio 3 e Sky SuperCalcio 20.45 GENOA - JUVENTUS Serie A. Sky Sport 1, Sky Calcio 1 e Premium Calcio BASEBALL 20.00 USA - CUBA Mondiali, girone semifinali. Eurosport 2 21.30 OAKLAND ATHLETICS TEXAS RANGERS MLB. ESPN America CICLISMO 11.30 MONDIALE SU STRADA Cronometro Uomini. Dalla Svizzera. Eurosport SOUTH CAROLINA MISSISSIPI NCAA. Sky Sport 2 e ESPN America TENNIS 11.00 ATP BUCAREST Terzo turno. SuperTennis 11.30 CALCIO: INTER - NAPOLI. Serie A. 12.00 CALCIO: FIORENTINA SAMPDORIA. Serie A. 12.30 CALCIO: UDINESE - MILAN. 14.00 BASEBALL: ARIZONA DIAMONDBACKS SAN FRANCISCO GIANTS. MLB. 16.00 RUGBY: SHARKS - CHEETAHS. Serie A. 17.00 BASKET: TROFEO LOMBARDIA. Finale. 18.00 BASKET: ANGELICO BIELLA ARMANI JEANS MILANO. Serie A maschile. SKY SPORT 1 SKY SPORT 2 CALCIO: PALERMO ROMA. Serie A. 10.00 CALCIO: CAGLIARI - INTER. 9.45 OROSCOPO 10.45 RUGBY: CANTERBURY TARANAKI. Serie A. National Provincial Championship. 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 Premier League. 16.30 BASEBALL: ARIZONA DIAMONDBACKS SAN FRANCISCO GIANTS. MLB. EUROSPORT CICLISMO: MONDIALI SU STRADA. Cronometro Donne. 9.00 Gara 2. Da Brno, Repubblica Ceca. Serie A. 10.30 CALCIO: UDINESE - MILAN. AUTOMOBILISMO: FERRARI CHALLENGE. Guinness Premiership. 14.00 CALCIO: MANCHESTER UNITED MANCHESTER CITY. 9.40 SKY SPORT 3 9.30 13.00 RUGBY: LEICESTER TIGERS - NEWCASTLE FALCONS. Currie Cup. Serie A. 14.00 CALCIO: PALERMO ROMA. Serie A. 14.30 CALCIO: FIORENTINA SAMPDORIA. Serie A. 18.30 CALCIO: INTER - NAPOLI. RUGBY: SHARKS - CHEETAHS. Currie Cup. 10.00 GOLF: AUSTRIAN GOLF OPEN. Pga European Tour. 18.30 BILIARDO: MASTERS SHANGHAI. Finale. 19.10 BILIARDO: MASTERS SHANGHAI. Finale. PREMIUM 15.02 15.05 15.25 15.50 15.50 16.35 16.37 17.22 17.25 18.07 18.10 18.19 19.04 19.05 19.29 20.05 20.15 21.00 21.00 21.44 22.31 23.20 00.05 23/11 - 21/12 Ariete 7 Toro 6 - Sagittario 8 Sebbene Marte vi renda più elettrici d’un tostapane, la Luna risolleva umore e vigore. E porta turgore ormonale. Creatività super nel lavoro! L’economia blocca la digestione. Ma non vi manda in mezzo alla strada. I pensieri sfigo-camposanteschi ostacolano l’ardor carnale IL MIGLIORE. La Luna v’accende. D’entusiasmo, di fascino, d’ardore sudombelicale. E riattiva la fortuna. Dritte e contatti sono proficui. Approfittatene! 24/8 - 22/9 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 Vergine 6 Bilancia 7 + Scorpione 6 JACOPO GIACHETTI La furbizia non vi manca, il fascino nemmeno, è che sbucciate gli zebedei pure agli abitanti di Alpha Centauri: Marò, basta! Rogne in casa… Luna ok per tessere contatti, spedire curricula, viaggiare. E fare un po’ la faccia di glutei. La forma fisica è sfigata, però cuccate lo stesso. I soldi entrano dalla porta e escono dalla finestra. Occhio. L’amore è più obbligo che piacere, la fornicazione, però, il contrario. Il play della Lottomatica Roma è nato a Pisa il 7 dicembre 1983 (Sagittario). Ha giocato a Montecatini e Livorno LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI 23.40 0.45 1.10 3.35 OMNIBUS 2' UN LIBRO MATLOCK ISPETTORE TIBBS TG LA7 - SPORT 7 HARDCASTLE AND MCCORMICK OKINAWA STAR TREK CLASSIC ATLANTIDE MURDER CALL TG LA7 OTTO E MEZZO ROBIN HOOD, PRINCIPE DEI LADRI Film VICTOR VICTORIA TG LA7 25A ORA, FESTIVAL DEL CORTO OTTO E MEZZO DIGITALE TERRESTRE LO SPORT IN CHIARO E SUL SATELLITE IN DIRETTA 14.00 16.05 17.05 19.00 20.00 20.30 21.10 Radio 105 DUE UOMINI E 1/2 III. Joi SEAQUEST. Steel DUE UOMINI E 1/2 III. Joi 4400 2. Steel COLD CASE. Joi FRINGE. Steel ER-MEDICI IN PRIMA LINEA V. Joi DR. HOUSE. Joi WEST WING. Steel JOI EXTRA. Joi R.I.S. Steel DR. HOUSE. Joi DUE UOMINI E 1/2 III. Joi R.I.S. Steel JUSTICE. Joi FRINGE. Steel THE MENTALIST. Joi SPEED RACER. Steel ROYAL PAINS. Joi THE CLEANER I. Joi TAXI DRIVER. Joi KNIGHT RIDER I. Steel KNIGHT RIDER I. Steel 105 Friends Alle 11, Tony e Ross ospitano i cantanti e ballerini Arianna e Michel Altieri (nella foto), dal musical La bella e la bestia Rmc Anteprima News Alle 20.30 Giusy Ferré (nella foto) e Maurizio Di Maggio sulle sfilate milanesi: Armani e Prada, Marras e Just Cavalli La serie A in campo Su Gazzetta.it tutti gli highlights delle partite della 5ª giornata del campionato di serie A Sebastien Frey, portiere della Fiorentina Il meglio della serie A La moviola, i gol più belli e il protagonista della 5ª giornata Stella azzurra Mondiali di ciclismo in Svizzera: intervista a Noemi Cantene, argento nella crono donne Virgin Radio Virgin Motel Questa sera tra gli ospiti del Virgin Motel ci sono Jimi Hendrix (nella foto), Eagles e Red Hot Chili Peppers Sport Tg Tutte le news sportive nel telegiornale di Gazzetta.it 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 Gemelli 5,5 Cancro 7 + Leone 7 Rendetevi autonomi, perché gli altri vi saranno utili come una gastrite. La forma non è granché, le trasferte rompono, l’amore stufa. Ussignùr… Opportunità quasi uniche si presentano nel lavoro: approfittatene. Ok i soldi, voi siete i migliori suini degli ultimi centocinquant’anni… Basteranno un paio di azioni giuste e andrete a rete. Nel lavoro e in amore. Ma una partita vinta non assicura lo scudetto: siate costanti. 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Capricorno 6 - Acquario 7 - Pesci 5,5 Ussignùr, non fate altro che vedere nemici ovunque. Che però non esistono. Smettetela. Le energie non sono al minimo storico. Ma quasi. La password per connettervi col successo è soprattutto una: «amici». Parole di riserva: «clienti» e «sponsor». Ma che moscerie fornicatorie… Il morale precipita e la gente attorno vi fa venir voglia di migrare nel Wisconsin. Sopportate. E occhio a firmare carte. Ormone inquieto… GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 LA GAZZETTA DELLO SPORT DOLCEGABBANA.IT 44 R