Verbale della giuria - Pro Loco Settimo Milanese

Transcript

Verbale della giuria - Pro Loco Settimo Milanese
Verbale di Giuria
La giuria del Xº Concorso Nazionale di Pittura dal tema “Fra classicismo e modernismo” organizzato
dalla Pro Loco Settimo Milanese, costituita da:
Cataldo Russo docente e scrittore,
Lino Aldi, Presidente della Pro Loco Settimo Milanese e fotografo
Angelo Gaccione, scrittore e critico
si è riunita il 13 ottobre 2013 per esprimere le proprie valutazioni sui dipinti partecipanti.
Sono pervenuti 40 quadri, espressione di tutte le tendenze artistiche.
Prevalenti i dipinti di matrice impressionista, ma non mancano i quadri espressionisti, astratti, iperrealisti o
realizzati con oggetti di riciclo. Varie le tecniche usate dagli artisti, nonché i materiali usati: olio, tempera,
colle, carta, terra, metalli, legno, eccetera.
La giuria, dopo aver preso atto dell’interesse che il concorso suscita negli artisti e aver espresso
soddisfazione per la qualità dei dipinti, a seguito di un’ attenta valutazione ha espresso i seguenti giudizi:
1° Premio all’opera La parabola dei riflessi di Laura Nitu di Casorezzo (Mi)
Olio su tela, formato 70x70 raffigurante un paesaggio quasi dissolto nell’acqua.
Il dipinto offre diversi piani prospettici e altrettanti differenti piani di lettura. Il fascio luminoso che
l’attraversa dall’alto sembra sciogliere il grumo di colori intensi e forti, che troviamo in primo piano, in piccole
variazioni cromatiche di azzurro. Tutto ciò crea specchi d’acqua molto suggestivi. Man mano che ci si
allontana dal primo piano i colori si dilatano creando vere e proprie distese idriche. Sulla linea dell’orizzonte
compare, come per magia, uno scorcio di paesaggio quasi immobile nell’atmosfera rarefatta dei colori
sempre più sfumati. Il dipinto sembra parlare sia ai sensi sia all’occhio del visitatore.
2° Premio all’opera Nella Mancia di Sonia Paola Galimberti di Bergamo
Olio su tela, formato 50x70 raffigurante i due famosi personaggi di Cevantes, don Chisciotte e Sancho Panza
Sebbene il soggetto sia stato ampiamente trattato tanto in letteratura quanto in pittura, il dipinto evidenzia
una buona maturità espressiva oltre a una apprezzabile tecnica nel dosaggio dei colori, tutti sfumati sulle
diverse tonalità del giallo. Il paesaggio, rappresentato da una landa desolata, senza segni di vita, né mulini a
vento ad animare la scena, rende ancora più enigmatico il messaggio che l’artista vuole trasmettere.
3° Premio all’opera Tra nuovo e vecchio di Michele Iervolino di Seregno (Mb)
Olio su tela, formato 70x70 raffigurante uno scorcio di paesaggio urbano, sfumato in diverse tonalità di
colore che vanno dal blu, al grigio, al marroncino, con prevalenza di bianco.
Le case poggiate le une alle altre, quasi in una posizione di mutuo soccorso, sembrano ricordarci i tempi in
cui la vicinanza delle abitazioni era anche vicinanza di vita e condivisione degli accadimenti. I piani
prospettici risultano in armonia con l’atmosfera che il pittore ha inteso evocare. Con riferimento al titolo, il
passaggio al nuovo, per scelta dell’artista, è poco esplicito, e non è rappresentato da grattacieli e macchine
che sfrecciano su strade intasate, né dalle ciminiere delle industrie, ma da alcuni fili di corrente, qualche
antenna della televisione e un traliccio che un occhio attento, abituato ai particolari riesce a cogliere.
Premio della Critica all’opera Bagliori di viola di Vito Certa di Mazara del Vallo (Tp)
Olio su tela, formato 50x60 raffigurante uno scorcio di barca su un grande sfondo di azzurro con riflessi di
viola all’orizzonte.
L’opera dell’artista Certa si connota per l’intensità e la luminosità dei colori, che sembrano attribuire una
grande dinamicità agli elementi che compongono il dipinto. L’indovinata angolazione prospettica nella quale
si colloca l’artista fa sì che ogni cosa acquisti una propria valenza simbolica e una suggestiva intensità
emotiva e dinamica. Le barche in lontananza e le sfumature di viola all’orizzonte, rappresentanti quasi delle
pareti di carta, sembrano evocare un mondo onirico dove i drammi e le tragedie, di cui il mare è spesso
responsabile, sembrano essere state rimosse, seppure per un momento, dall’io dell’artista, proteso a
evocare un momento di serenità e di calma.
Premio Pro Loco Settimo Milanese “Giuseppe Farina” all’opera Scorcio sul fiume di Sergio Generani di
Melegnano (Mi)
Olio su tela, formato 60x60 raffigurante un gruppo di case immerse in un’atmosfera surreale e magica.
Il dipinto si caratterizza per l’equilibrio fra gli elementi dipinti, le case e gli alberi, e gli elementi suggeriti
dall’artista solo attraverso chiazze di colore, sapientemente dosate. Si tratta di un dipinto che sa appagare
l’occhio al pari di come stimola i sentimenti verso ricordi di tempi trascorsi e di mondi che si vorrebbero
eterni.
Premio Giuria Popolare all’opera Il paesaggio dei miei ricordi di Daniela Boscolo di Aramengo (At)
Segnalazione della critica all’opera Senza titolo di Salvatore Antonio Perrone di Milano
Il dipinto si colloca nella tradizione della trush art e si fa apprezzare per la suggestiva forza evocativa dei
colori nei quali sono incastonati gli oggetti, nel caso specifico dei vecchi spazzolini da denti.
Segnalazione della critica all’opera Tra modernismo e classicismo di G. Pietro Floria di Seregno (Mb)
I diversi piani prospettici e le atmosfere surreali create dalle diverse sfumature di colore, riescono a portare
il visitatore fuori dalla quotidianità per proiettarlo in un mondo onirico. Le pennellate di bianco sono autentici
sprazzi di luce, capaci di rischiarare il paesaggio e rasserenare gli animi.
Segnalazione della critica all’opera Le due madri di Giuseppe La Chiusa di Como
Ancora una volta l’artista La Chiusa ci sorprende per la sua straordinaria maestria con cui sa usare i
materiali più diversi dando luogo a figure dal grande significato espressivo. Le due madri hanno la forza
tragica e rievocativa della pittura rinascimentale, pur essendo fortemente calate nel presente, a ricordarci la
tragedia di madri che vorrebbero tenersi stretti i figli, da cui, ahimè, dovranno staccarsi prima o poi, perché
destinati ad affrontare tragiche traversate alla ricerca di un ipotetico futuro.
Segnalazione della critica all’opera Evoluzione di Mario Tettamanti di Olgiate Comasco (Co)
Il dipinto evidenzia un grande dinamismo, che raggiunge il suo culmine di espressività nello slancio verso
l’alto cui tendono le figure . A osservarlo con attenzione si ha quasi l’impressione di trovarsi di fronte alla
grande pittura medioevale, tutta protesa al misticismo e al ricongiungimento con l’Essere Superiore.
Segnalazione della critica all’opera Ogni numero racconta la sua storia di Graziano Lunardi di Senago (Mi)
Suggestiva composizione che ridesta freudiane emozioni per l’accostamento ben riuscito del numero ai tanti
oggetti rappresentati. In questo modo l’artista porta l’elemento algebrico fuori dalla staticità del puro valore
numerico per fargli acquisire significati simbolici diversi .
Segnalazione della critica all’opera Forme immutevoli nel tempo mutanti di Roberto Boiardi di Piacenza
Allo scorcio di palazzo settecentesco, ben rappresentato dalle colone e dalle volte, fa da sfondo la veduta. di
una metropoli moderna, caratterizzata da un alveare di grattacieli, tralicci della luce e fili della corrente. Il
dipinto si caratterizza per l’equilibrio della composizione, il sapiente uso dei colori e il senso della prospettiva.