1) Da dove nasce la tua pittura? Mi sono avvicinato all`arte

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1) Da dove nasce la tua pittura? Mi sono avvicinato all`arte
1) Da dove nasce la tua pittura?
Mi sono avvicinato all’arte frequentando, come collezionista, i grandi della Scuola Romana del
Dopoguerra. L’apprezzamento degli uomini che si celavano dietro l’artista mi ha arricchito di valori
che poi ho cercato di trasmettere sule mie tele.
2) Come nasce un’idea?
Non c’è un momento preciso…. Le sensazioni che mi arrivano dalla realtà si indirizzano in un
“imbuto artistico” mentale che partorisce l’idea.
3) Cosa metti a fuoco in un tuo dipinto?
Mi interessa esporre la mia passionalità, il sentimento che ho provato davanti a quel soggetto in
quel momento preciso, fissato quasi fotograficamente nella mente.
4) In quali circostanze ti vengono le idee migliori?
Principalmente di mattina, mentre guido lo scooter, in particolare durante l’attraversamento di un
tunnel che serve il tragitto casa - lavoro.
5) Quali messaggi è possibile leggere nei tuoi quadri?
Messaggi generali quali ad esempio l’amore per Roma, città eterna; ma…anche il dispiacere della
deturpazione di Roma, anche questa eterna… Con riferimento all’ultima tematica (Economics Art,
NdR), auspico il ritorno al figurativismo concependo un parallelo con le ultime vicende
dell’economia.
6) Cosa vuoi comunicare con la pittura?
Premesso che mi piacerebbe che gli osservatori dei miei quadri provassero le mie stesse emozioni
riportate sulla tela (e quindi la risposta è nel punto precedente), colgo l’occasione per riaffermare
che l’arte è comunicazione ma conserva, anche e idealmente, il primato sulla comunicazione.
7) I colori esprimono anche uno stato d’animo?
Sicuramente esprimono il mio carattere. Il colore dominante è il nero, cioè un non colore. Il nero è
legato spesso alla tristezza, al pessimismo, alla mancanza… In questo ricalca perfettamente il mio
carattere: infatti se il nero mi consente di catturare un’enorme quantità di luce per gli altri colori, il
mio pessimismo mi consente di sorridere a tanti eventi della vita, anche per le cose più piccole…
8) Hai un padre spirituale?
Ho conosciuto due grandi pittori che mi hanno dato, ognuno, qualcosa da tramandare… un
testimone… Il Maestro Paolo Calvino, con il suo regalo di onestà intellettuale. Il compianto Maestro
Remo Di Demetrio per l’ambizione della sperimentazione non solo tecnica ma anche mentale.
9) Quando e come hai iniziato a considerarti un artista?
Veramente…mi considero un aspirante artista e penso che sarò tale fino all’ultima pennellata…
10) Cosa consiglieresti agli artisti che cominciano oggi?
Di essere sé stessi. E’ l’unica possibilità che abbiamo, tutti, di essere originali.
11) Tecnicamente come cominci un’opera, hai un metodo preciso?
Dipende molto dal soggetto ispiratomi. Poniamo che sia un paesaggio…. Mi reco sul posto e scatto
delle foto, ne scelgo una che mi dà possibilità di sviluppo artistico, la fotocopio sbiancandola il più
possibile e poi …sciolgo l’immaginazione davanti alla tela! Una curiosità: quando mi accorgo che
qualcosa non va, del dipinto, passo la vernice nera, che copre tutto e mi bendispone per
conquistare la luce per il prossimo quadro!
12) Le tue opere sono parte di un percorso legato o intuizioni autonome?
Il fil rouge che le lega è la mia vita, con le mie esperienze e le mie conoscenze.
13) Come mai hai accettato l’idea di questa mostra?
Sono cinque anni che non mi metto in discussione, che non dialogo col pubblico confrontando le
mie idee… e desidero ritornare a farlo, quasi fosse un ritorno alla vita artistica, dopo il ritorno alla
vita…
14) Che nome darai a questa mostra?
“Roma, telaraccontoio”
15) C’è qualche novità nella tua concezione dell’arte rispetto all’ultima mostra personale?
Oltre alla consueta raccolta di scorci di Roma “comelivedoio”…. ho inserito nella produzione un
tema nuovo che sto sperimentando relativamente da poco.
Ho ideato un parallelo tra arte ed economia… L’economista è alla continua ricerca di regole che
cataloghino la realtà in modo da prevedere il futuro. Si parte da un ordine caotico per ricavarne
delle leggi categoriche che però vengono smentite di nuovo dalla realtà casuale. Nell’arte si parte
dalla estrema libertà dell’artista per formulare canoni, etichette, regole che poi verranno smentiti
dalle nuove tendenze… Analogamente come nell’economia l’eccesso della finanziarizzazione ha
creato un calo del prodotto reale, dal 2007 ad oggi, così nell’arte l’eccesso di importanza attribuita
alla comunicazione fine a sé stessa ha distolto l’attenzione dalla bellezza reale, quella figurativa,
quella che comunica sostanza…