Analisi dei Fabbisogni Formativi: Sicurezza sul lavoro – analisi dei

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Analisi dei Fabbisogni Formativi: Sicurezza sul lavoro – analisi dei
Analisi dei Fabbisogni Formativi:
Sicurezza sul lavoro – analisi dei bisogni formativi SPEDIMAR 2015
Sistema di rilevazione:
Progetto Ambiente in collaborazione con Spedimar, Associazione tra le imprese di spedizioni Marittime, ha avviato
un’analisi dei bisogni formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro delle Società Associate, al fine di
individuare priorità e modalità d’intervento nell’ambito delle iniziative da intraprendere nell’anno 2015.
L’analisi dei bisogni, avviata a Ottobre 2014 e conclusa ad Dicembre 2014 è stata svolta attraverso 5 fasi:
1. Coordinamento con l’ufficio di Segreteria Spedimar ed elaborazione di un questionario ad hoc.
2. contatto e presentazione del progetto alle aziende con distribuzione dei questionari via email da parte di
Spedimar.
3. ritiro dei questionari compilati.
4. elaborazione dati pervenuti.
5. conclusioni
Contesto:
Negli ultimi anni il sistema della formazione professionale è diventato una leva fondamentale per lo sviluppo della
competitività dei sistemi produttivi, soprattutto in contesti caratterizzati da una forte presenza di piccole e medie
imprese. Innovare e crescere in qualità e professionalità sono i due principali imperativi per le imprese che
vogliono continuare a competere sul mercato. La formazione continua rappresenta una scelta strategica vincente,
una garanzia di sviluppo delle aziende in tutti i settori economici e di tutte le dimensioni.
In questo quadro è necessario considerare congiuntamente lo sviluppo continuo dell’impresa e la crescita
contestuale delle Risorse Umane coinvolte, pianificando e attuando politiche e azioni volte alla loro valorizzazione:
dall’analisi delle competenze e del potenziale, allo sviluppo di piani di formazione e orientamento. Si tratta cioè
dare centralità alla dimensione educativa e culturale del lavoro, e riconoscere l’impresa come sede privilegiata
per lo sviluppo delle professionalità, nella prospettiva dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita
Dopo la crisi finanziaria che ha investito l’economia mondiale nel 2008, il 2009 ha segnato il più significativo crollo
della produzione mondale mai registrato a partire dagli anni 30. La crisi ha investito tutte le principali economie,
pur con caratteristiche differenti con forti ripercussioni sul commercio internazionale, questo naturalmente ha avuto
ripercussioni pesanti nel settore della logistica e dello shipping.
Tra il 2008 ed il 2009 tutti i settori legati al trasporto marittimo ed alla logistica hanno sofferto il contraccolpo della
crisi economica, registrando però nel 2010 un recupero dei volumi di trasporto. Tale evoluzione è stata
accompagnata da una forte oversupply che rappresenta un elemento comune alle diverse tipologie di naviglio.
Nonostante ciò nessun segmento di mercato ha mostrato particolari dinamiche in riferimento sia all’intensità della
crisi sia ad driver di ripresa.
Il mercato delle rinfuse liquide ha evidenziato nel 2010 un andamento discontinuo, sul quale hanno pesato le
dinamiche del mercato petrolifero che fra 2008 e 2009 ha risentito di un forte eccesso di offerta che ha portato alla
saturazione dei depositi terrestri. La previsione è che nel corso del 2012 si inizi a riassorbire l’oversupply
connesso alla riduzione degli ordinativi.
Il segmento di trasporto via mare di carichi secchi, che in termini di volumi sembrerebbe non aver risentito della
recessione, registra invece un forte crollo delle quotazioni dei noli marittimi. Per i quali si attende la ripresa dal
2012 sino al 2014.
Sul mercato del traffico containers il contraccolpo ella crisi è stato particolarmente violento, i volumi di traffico sono
calati del 8,9% tra 2008-2009 con una ripresa del 12% nel 2010 nonostante permangano problemi di oversupply
che ci fanno prevedere un assestamento sul volume di traffico del 7% nel corso di tutto il 2012.
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Questa breve e sintetica analisi ci fa capire quanto il settore di riferimento abbia una elevata capacità di reazione e
come le dinamiche post-crisi appaiano buone. Quindi il settore sta per affrontare una fase delicatissima di ripresa
durante la quale appare ovvio sia necessario supportare le aziende con elementi strategici importanti e
fondamentali quali il sostegno all’innovazione ed allo sviluppo, la formazione e l’aggiornamento del personale e
l’aumento della competitività e dei livelli di sicurezza.
In questo contesto Spedimar offre ai suoi associati una serie di servizi che rispondono ai principali obiettivi
dell’associazione:
-difendere gli interessi della categoria
-supportare la crescita professionale degli associati, garantire la rappresentanza del punto di vista degli
spedizionieri di fronte a tutte le istituzioni.
Spedimar promuove una continua azione in favore dei suoi associati dando informazioni, tutela e supporto
attraverso specifici strumenti.
La Spedimar produce circa 250 circolari in un anno, che spedisce a tutti gli associati a mezzo posta elettronica; le
circolari contengono specifiche informazioni in merito a notizie di carattere professionale, aggiornamenti normativi
e legali, avvisi di varia natura, eventi.
Altro importante settore di attività per l’associazione è dato dal continuo interfacciarsi con le istituzioni, le autorità,
le organizzazioni pubbliche e private, con altre associazioni, locali e nazionali, per rimuovere i problemi e per
tutelare gli interessi della categoria.
Chiaramente, stante il contesto di attività degli associati, la Spedimar ha i maggiori contatti con i principali soggetti
del mondo dei trasporti marittimi: Autorità portuali, Agenzia delle Dogane, organismi rappresentanti la Sanità
Marittima,con i Terminals le Agenzie marittime ecc.
La Spedimar, in qualità di associazione sindacale di categoria, stipula accordi con le OO.SS. dei lavoratori
relativamente ai contratti aziendali e di settore, è presente nelle trattative nazionali nelle fasi di discussione e di
stipula del C.C.N.L., assiste gli associati nelle vertenze di carattere sindacale e li aiuta nella redazione di
particolari accordi o contratti.
Un’altra importante area di servizi offerti dalla Spedimar è data dall’area formazione ed aggiornamento.
Attraverso tali servizi la Spedimar dimostra il suo ruolo di supporto per la crescita degli associati.
Con la collaborazione di molte istituzioni pubbliche e aziende private la Spedimar organizza e realizza corsi
professionali.
Aziende coinvolte nel progetto:
Le Società intervistate e coinvolte nella ricerca hanno sede a Livorno.
Obiettivo del progetto:
Con l’obiettivo dell’associazione d’ incrementare la conoscenza professionale delle aziende e garantire loro la
possibilità di dare sempre ai propri clienti servizi aggiornati, nasce la richiesta a progetto Ambiente di fornire
un’analisi dei Fabbisogni formativi degli associati nell’ambito di Salute e Sicurezza sul Lavoro.
L’indagine nasce alla luce delle novità in materia di formazione che La Conferenza Stato-Regioni ha poi
approvato per la formazione dei dirigenti, preposti, lavoratori e datori di lavoro/RSPP.
Questi gli accordi approvati:
sancito l'accordo per la FORMAZIONE ai sensi dell'art. 37, commi 2 e 7 del D.Lgs.
81/2008, di: Dirigenti, Preposti e Lavoratori. L’accordo disciplina la durata, i contenuti minimi e le
modalità della formazione, nonché dell’aggiornamento, dei lavoratori e delle lavoratrici come definiti all’articolo 2,
comma 1, lettera a), dei preposti e dei dirigenti, nonché la formazione facoltativa dei soggetti di cui all’articolo 21,
comma 1, del medesimo D.Lgs. n. 81/08.
sancito l'accordo per la FORMAZIONE di Datori di lavoro/RSPP, ai sensi dell'art. 34 del D.Lgs.
81/2008. L’accordo disciplina i contenuti, le articolazioni e le modalità di espletamento del percorso
formativo e dell’aggiornamento per il datore di lavoro che intende svolgere, nei casi previsti dal decreto
stesso, i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
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sancito l'accordo per la FORMAZIONE degli operatori per l’uso di specifiche attrezzature. È stato pubblicato
nella G.U. del 12 marzo 2012 n. 60 l'Accordo Stato Regioni del 22.02.2012 sull'individuazione delle attrezzature di
lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di
tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione, in
attuazione dell'art. 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 e successive modifiche e integrazioni.
Le attrezzature per le quali è prevista una specifica abilitazione sono le seguenti:
1. Piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE)
2. Gru a torre, mobili e per autocarro
3. Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo a braccio telescopico, di tipo industriale, di tipo telescopico
rotativo
4. Trattori agricoli o forestali
5. Macchine movimento terra (escavatori idraulici, escavatori a fune, pale caricatrici frontali, terne, autoribalta
6. Pompa per calcestruzzo
La formazione dei lavoratori addetti all’uso di queste attrezzature di lavoro, come previsto nell’Accordo Stato
Regioni del 22/02/2012, deve seguire precisi percorsi, durate e modalità, contemplando una formazione teorica e
pratica, con verifiche di apprendimento eseguite anche “in campo”.
Dati emersi:
Ciascuna scheda di rilevazione è stata elaborata su file elettronico, quindi il riepilogo totale dei dati è stato
riportato su file apposito e rappresentato in formato grafico.
Si riportano di seguito i dati riepilogativi delle Aziende intervistate, con relativa rappresentazione grafica
Nr di adesione corsi.
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Conclusioni:
Dall’analisi documentale emergono i seguenti punti:
A. il maggior fabbisogno formativo da coprire è relativo ai percorsi rivolti alla formazione ai Lavoratori e
come aggiornamento alle figure già formate in precedenza.
B. pensiamo possa essere utile un’informativa ad hoc che ricordi la scadenza del 13 marzo 2015 quale termine
entro cui deve essere eseguito l’aggiornamento formativo per i lavoratori addetti alla conduzione di particolari
attrezzature di lavoro: carrelli elevatori; piattaforme di lavoro elevabili (PLE); Gru; macchine per il movimento terra
Possibili proposte:
A seguito della presente indagine possiamo consigliare di:
ideare e praticare azioni ed interventi diretti a rafforzare canali di informazione relativi agli obblighi
formativi previsti dal nuovo accordo per la FORMAZIONE, ai sensi dell'art. 37, commi 2 e 7 del D.Lgs.
81/2008, ad esempio attraverso un seminario.
divulgare la conoscenza di fonti di finanziamento per la formazione e sui canali per accedervi.
fornire un piano formativo rivolto AGLI INTERVISTATI, al fine di poter dare una risposta puntuale ai bisogni
formativi urgenti.
Allegati
Modello scheda rilevazione fabbisogni formativi
Riepilogo dati indagine e Grafici riepilogativi
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