Martin Luther King Jr.: un uomo per la Pace
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Martin Luther King Jr.: un uomo per la Pace
Martin Luther King Jr.: un uomo per la Pace Nel 1968 cadeva, ucciso a tradimento mentre salutava i suoi amici, Martin Luther King, il Pastore di Atlanta (U.S.A.) che così concludeva una vita interamente dedicata a portare la pace tra gli uomini in nome di Cristo. Secondo la sua opinione, l’amore tra i popoli nasce soltanto se si concepisce la vita in tre dimensioni: nella profondità, come amore di se stessi, in ampiezza, come amore del prossimo, in altezza, come amore di Dio. Fedele ai suoi principi, egli si rivolse a tutti gli uomini chiamandoli fratelli e cercò, con il suo amore per la pace, di abbattere anche barriere di privilegi e preconcetti, per dimostrare che la fratellanza predicata da Gesù Cristo è amore vero e non solo “tolleranza”. L’odio per i neri, in alcuni Stati dell’Unione, era un fatto legale, appoggiato dai maggiori esponenti politici: Luther King, per difendere i diritti civili della sua gente, ideò e realizzò, allora, la Lega Cristiana del Sud. Alcuni episodi culminanti ci richiamano alla mente le varie manifestazioni che caratterizzeranno la sua lotta pacifica per l’affermazione dell’uguaglianza tra bianchi e neri. Nel 1956 organizzò una protesta contro la segregazione sui mezzi di trasporto pubblico: nel 1962 combatté una strenua lotta legale contro l’ostruzionismo dei bianchi che impedivano allo studente Meredith il libero accesso nell’Università del Mississipi. Nel 1963, infine, ideò la famosa marcia su Washington dei 250.000 per ottenere l’approvazione del Congresso al progetto di legge presentato da John Kennedy sulla parità dei diritti civili. Proprio con le sue manifestazioni silenziose egli fece, ai razzisti di tutto il mondo, il discorso più scottante che essi potessero aspettarsi; discorso che raggiunse il culmine nell’assegnazione a Luther King, nel 1964, del Premio Nobel per la Pace. Un colpo di fucile troncò barbaramente quella voce che aveva tanto parlato di non-violenza, sperando di farla tacere per sempre. Ma la voce di Luther è ancora viva tra quanti vedono nell’uomo l’immagine di Dio, e credono nella vittoria finale degli spiriti sul materialismo. E resisterà vive finché giustizia sarà fatta. Laura Jannetti per Ponte d’Oro, anno V, numero 4, aprile 1971.