lug-ago 2008 - Ai.Bi. Amici dei Bambini
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lug-ago 2008 - Ai.Bi. Amici dei Bambini
Numero luglio agosto 2008 Siate i benvenuti tra noi! Newsletter di aggiornamento sui progetti di Amici dei Bambini in Marocco 1 PDF créé avec la version d'essai pdfFactory Pro www.gs2i.fr/fineprint/pdffactory.htm Marhaba Bicum, ovvero “siate i benvenuti tra noi”. Eccovi il quarto numero on line del 2008, dalla nostra redazione estera, che entra direttamente nelle vostre case per tenervi aggiornati su quanto si sta facendo in loco anche grazie al vostro aiuto e sostegno. Ricordiamo ancora che Marhaba Bicum potrà arrivarvi comodamente a casa, sul vostro computer, se vorrete segnalarci il vostro indirizzo e-mail; se invece ricevete il notiziario ma non lo desiderate, basta inviarci un messaggio all’indirizzo sottostante e verrete cancellati dal nostro indirizzario generale. Se l’idea riscontra il Suo interesse e desiderasse aderire a questa iniziativa è necessario che comunichi la Sua e-mail all’indirizzo di posta elettronica del nostro ufficio: [email protected], affinché possa ricevere i prossimi numeri del notiziario. Su questo numero: v Un sostegno più diretto che mai… v Un tenero abbraccio giunge dall’Italia. v Una campagna di sensibilizzazione e informazione per i giovani dei centri di accoglienza in Marocco. v Compleanno mare per la piccola Selma! v Kafala non gradita: l’interesse della stampa marocchina. Carissimi sostenitori, dopo le meritate vacanze al mare o in campeggio, i nostri e vostri bambini sostenuti stanno piano piano tornando nei propri centri e riprendendo le attività quotidiane, in attesa del rientro scolastico. Dalla prossima settimana in poi, riprenderemo le visite consuete e potremo smistare la vostra corrispondenza. Vi ringraziamo sempre per tutte le lettere e regalini che mandate: rappresentano un ponte di affetto di valore inestimabile per i bambini. Come sempre, vi ricordiamo, nel caso di invio di un regalo, di NON inserire sulla busta il nome del bambino, ma solo l’indirizzo di Ai.Bi. (l’ufficio postale altrimenti si rifiuta di consegnarci il pacco). Grazie mille a tutti voi e buona lettura! 2 PDF créé avec la version d'essai pdfFactory Pro www.gs2i.fr/fineprint/pdffactory.htm Un sostegno più diretto che mai… Controllando il mittente di un pacco che stavamo per consegnare ad una bambina sostenuta a distanza, un giorno, scopro che il peluche che avevo tra le mani era partito dallo stesso punto dal quale ero partita io. La sostenitrice, infatti, che aveva mandato il regalino, era una signora del mio stesso paesino siciliano. Cosi’, quando la signora si è informata sulla possibilità di mandare un altro pacco alla bambina, ho deciso di chiamarla per dirle che, se era d’accordo, potevamo evitare i rischi postali e che avrei potuto ricevere il suo pacco durante le mie ferie estive e consegnarlo poi direttamente alla bambina. Ecco perché, una bella mattina di agosto, mi sono ritrovata a conversare in salotto con una signora tanto generosa e gentile, davanti la cui porta ero passata infinite volte e che non sapevo essere una sostenitrice di Amici dei Bambini, per di più di una bambina marocchina! È stato bellissimo per me poter descrivere un po’ il lavoro che svolgiamo tutti i giorni, parlare dei bambini, di come stanno e di quali problemi presentano nei centri di accoglienza. Si è trattato di uno scambio spontaneo e piacevolissimo tra una delle tante persone che ci aiuta a realizzare quanto ci è possibile fare in Marocco e chi, nel suo piccolo, lavora ogni giorno per cercare di ottenere i risultati che l’associazione si prefigge. Penso e spero che anche la sostenitrice abbia gradito la nostra conversazione, che le abbia fatto piacere poter soddisfare le sue curiosità e sentire il Marocco e i destinatari del suo aiuto più vicini. Per me personalmente, è stato un bellissimo momento e pensavo, mentre rispondevo, che ogni sostenitore meriterebbe di poter incontrare le persone che lavorano in loco per realizzare i progetti ai quali lui contribuisce. Se possibile, la seconda parte della storia è ancora più bella! Tornata in Marocco, dopo le ferie, abbiamo chiamato la mamma della piccola sostenuta a distanza alla quale era destinato il regalo (si tratta di una delle bambine disabili che hanno finora seguito il Servizio Bambini Disabili presso il Centro Lalla Meryem di Rabat). La signora ci ha detto che proprio quel giorno si trovava nei dintorni dell’ufficio di AiBi ed ha suonato un’ora più tardi al campanello. Ho conosciuto, cosi’, Rim, la piccola che avevo in precedenza solamente guardato da lontano, durante le sue sedute di fisioterapia. La bambina era accompagnata dalla mamma e dalla sorellina che non smetteva di accarezzarla. Ho consegnato loro il pacchetto, che avevo portato in valigia e dato alla piccola un grosso bacio proveniente (da guancia a guancia!) dalla sua sostenitrice. Non è, certo, la prima volta che vedo il sorriso di un bambino dinanzi alla carta colorata di un pacchetto regalo, ma stavolta mi sono davvero sentita lo strumento della solidarietà e dell’amore tra due persone lontane e la cosa mi ha toccata molto. In realtà, è esattamente per questo che Amici dei Bambini esiste e ci manda ogni giorno in giro per il mondo, alla ricerca di bambini cui donare un sorriso e di voci abbandonate da ascoltare. Non è sempre facile, anzi…di frustrazioni e di amarezza se ne vive tanta, ma momenti come quello che vi ho descritto sono le fonti alle quali attingiamo per continuare sulla nostra strada. Naturalmente forti della presenza e dell’appoggio di tutti voi sostenitori! Grazie di cuore! Anna Carmen Armato Volontaria espatriata AiBi 3 PDF créé avec la version d'essai pdfFactory Pro www.gs2i.fr/fineprint/pdffactory.htm Un tenero abbraccio giunge dall’Italia Venerdi’ 22 agosto, uno dei tanti abbracci che attraverso la corrispondenza giungeva dalla sostenitrice ad un bambino del centro Sidi Bernoussi di Casablanca si è trasformato in realtà. La signora ci aveva chiesto se era possibile far incontrare il bambino con un suo amico, marocchino, in vacanza nella sua città d’origine durante il mese di agosto. AiBi Marocco è stata lieta di rendere possibile l’incontro e ha messo in contatto il signore con la direzione del centro. Concordata la data, l’incontro ha avuto luogo venerdi’ mattina, all’interno dello stesso centro. Il signore marocchino e la figlia hanno potuto abbracciare il piccolo Jalil e donare personalmente i saluti più calorosi della sua sostenitrice. Allo stesso tempo gli hanno portato dei regalini da parte della sostenitrice e gli hanno potuto parlare un po’ di lei. Ugualmente, il bambino ha parlato loro delle colonie estive dalle quali era appena rientrato e dei suoi programmi per le prossime settimane, prima del rientro a scuola. Sono momenti come questi che rendono ancora più “vivo” e concreto il beneficio che ad ogni bambino puo’ derivare dall’essere sostenuto a distanza. Quando il sostenitore diviene una persona in carne e ossa, diversa dal personale di Amici dei Bambini, il calore della sua vicinanza e del suo aiuto si fa reale e il tutto genera dei sorrisi e una gioia difficili da dimenticare. Per questo, AiBi incoraggia e fa tutto cio’ è in suo potere per rendere possibili incontri di questo tipo che sarebbe bello regalare ad ogni bambino abbandonato! Bouchra El Mahadoui Operatrice Sad 4 PDF créé avec la version d'essai pdfFactory Pro www.gs2i.fr/fineprint/pdffactory.htm Una campagna di sensibilizzazione ed informazione per i giovani dei centri di accoglienza del Marocco Il re Mohammed VI ha finanziato un’iniziativa rivolta ai bambini e adolescenti che vivono nei centri di accoglienza del Marocco e finalizzata alla loro formazione, in termini di diritti dei minori e sensibilizzazione nei confronti dei loro doveri di giovani cittadini. L’iniziativa, avviata nel mese di giugno e della durata di tre mesi, si svolge attraverso dei seminari tenuti da poliziotti che hanno ricevuto una formazione ad hoc. Essi si recano nei vari centri e incontrano diverse volte i ragazzi, discutendo, da un lato, dei loro diritti da far valere contro tentativi di abusi o di maltrattamento subiti. Dall’altro, una parte importante della loro formazione è dedicata alla prevenzione di atti di criminalità come furti, spaccio e rapine, nonché alla lotta contro il tabagismo, ma soprattutto l’alcolismo e la tossicodipendenza. La campagna ha già toccato uno dei centri con cui Amici dei Bambini collabora attraverso il sostegno a distanza, l’Home Lalla Amina di Ben Slimane. Nei mesi restanti, invece, toccherà gli altri Centri di accoglienza del Paese e i quartieri periferici delle grandi città. Rachid Aridod Operatore Sad 5 PDF créé avec la version d'essai pdfFactory Pro www.gs2i.fr/fineprint/pdffactory.htm Compleanno al mare per la piccola Selma! Il 28 agosto scorso abbiamo riaperto il ciclo delle feste di compleanno per i bambini sostenuti a distanza, al rientro dalle ferie e dalle vacanze estive. Il compleanno della piccola Selma Bassam, poi, è stato proprio speciale! La bambina, che abitualmente vive nel centro di Ben Slimane, si trovava ancora in colonia estiva nella località di mare di Bouznika, dove, insieme a tutti i suoi compagni, ha trascorso i mesi di luglio e agosto. È stata una festa diversa, quindi, per l’ambientazione nuova e per il fatto che si è svolta interamente all’aperto! I bambini certamente amano questo genere di novità! Non meno della buonissima torta e dei dolcetti con cui hanno fatto merenda! Non sono mancati i giochi e i canti dei bambini che si sono esibiti a loro piacimento. Insieme alla piccola Selma che ha da poco compiuto 10 anni, si sono festeggiati i compleanni di altre tre bambini, nati nei mesi di luglio e agosto, e per i quali non c’era ancora stata una festa. Alla festa hanno partecipato, inoltre, l’équipe di AiBi al completo, la direttrice del centro e tutti gli educatori che stanno seguendo i bambini in colonia. Alla fine della festa, AiBi ha consegnato alla bambina il regalo spedito appositamente dai suoi sostenitori, mentre un regalino è stato fatto anche agli altri bambini che festeggiavano con lei. Le feste di compleanno sono dei momenti di gioia immensi per i bambini sostenuti a distanza, durante i quali percepiscono tutto l’affetto e la vicinanza dei propri sostenitori. Per questo, vogliamo ringraziare i sostenitori di Selma e tutti quelli che, anche nei mesi scorsi, ci hanno aiutato a realizzare questi eventi speciali! Anna Carmen Armato Volontaria espatriata AiBi 6 PDF créé avec la version d'essai pdfFactory Pro www.gs2i.fr/fineprint/pdffactory.htm Kafala non gradita Perché i bambini kafil marocchini non sono accolti da più famiglie europee La Kafala (forma di accoglienza dei bambini abbandonati ed istituto di diritto islamico che sostituisce l’adozione) è difficilmente riconosciuta dai Paesi europei come un’adozione vera e propria. Il risultato è che i visti di ingresso in Europa per figli adottivi delle coppie europee che ne fanno richiesta vengono emessi con il contagocce. Lo scenario peggiore è offerto dall’Italia dove le procedure di adozione di minori marocchini, presi in Kafala anche da coppie marocco – italiane, sono completamente bloccate dal 2003. Come fa notare l’associazione Amici dei Bambini, impegnata nel Paese a favore dei minori abbandonati, anche se una coppia italiana o mista dispone dell’idoneità ad adottare ed ottiene in Marocco una sentenza favorevole di Kafala, non riesce a portare con sé il proprio figlio kafil a causa del diniego del visto, da parte del Consolato. Se gli altri Paesi non mostrano la stessa rigidità, è vero comunque che si percepisce un certo disagio. Anche se il Belgio, piuttosto che la Francia, la Svizzera e la Spagna, continuano ad adottare bambini marocchini, la questione della conversione della Kafala in adozione vera e propria solleva non poche esitazioni. Tanto che gli enti accreditati di tali Stati orientano maggiormente verso l’Asia che verso il Maghreb. La differenza, tuttavia, tra questi ultimi e la nostra penisola è che essi lasciano alle autorità consolari in loco la facoltà di decidere se concedere il visto alla coppia e al loro bambino o negarlo, mentre l’Italia ha completamente sbarrato ogni via. Ma, dal fronte marocchino, è davvero impossibile rendere la Kafala un’adozione vera e propria, cosa che risolverebbe anche tante imperfezioni della normativa in vigore? Il vecchio monarca Hassan II si diceva categoricamente contrario, per via di un’interpretazione rigida dell’Islam che vieterebbe l’adozione. In realtà, tuttavia, un’interpretazione più flessibile è già in vigore presso alcuni Tribunali e Uffici di Stato civile marocchini che permettono ai bambini kafil di prendere il cognome della famiglia accogliente (e quindi di essere adottati a tutti gli effetti). Perché una nuova procedura si stabilizzi occorrerebbe comunque una nuova riforma del codice di famiglia. Fonte “Tel Quel” n° 332, del 12/07/2008 7 PDF créé avec la version d'essai pdfFactory Pro www.gs2i.fr/fineprint/pdffactory.htm Carissimi sostenitori, Sperando che abbiate gradito la lettura di questo Sol, vi ricordiamo che siamo sempre a Vostra disposizione per chiarimenti o informazioni tramite il nostro indirizzo mail: [email protected] e invitiamo chi non lo avesse ancora fatto a comunicarci il Suo indirizzo di posta elettronica. Vogliamo ricordare ancora una volta il nostro indirizzo per la comunicazione cartacea: AiBi, Servizio traduzioni Sad, 42 rue El Mourabitine, apt. 52, Hassan – Rabat, Maroc Grazie mille per il vostro interessamento e per tutti i contatti che stabilite con i vostri bambini sostenuti! Un caloroso saluto dalla redazione del Sol ed équipe Ai.Bi. Marocco: Bouchra El Mahadoui – operatrice Sad Rachid Aridod – operatore Sad Zineb Chakir – contabile Anna Carmen Armato – volontaria espatriata Ai.Bi. 8 PDF créé avec la version d'essai pdfFactory Pro www.gs2i.fr/fineprint/pdffactory.htm