Siate i benvenuti tra noi! Newsletter di aggiornamento sui
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Siate i benvenuti tra noi! Newsletter di aggiornamento sui
Numero marzo-aprile 2009 Siate i benvenuti tra noi! Newsletter di aggiornamento sui progetti di Amici dei Bambini in Marocco 1 Marhba Bicum, ovvero “siate i benvenuti tra noi”. Eccovi il primo numero on line del 2009, dalla nostra redazione estera, che entra direttamente nelle vostre case per tenervi aggiornati su quanto si sta facendo in loco anche grazie al vostro aiuto e sostegno. Ricordiamo ancora che Marhba Bicum potrà arrivarvi comodamente a casa, sul vostro computer, se vorrete segnalarci il vostro indirizzo e-mail; se invece ricevete il notiziario ma non lo desiderate, basta inviarci un messaggio all’indirizzo sottostante e verrete cancellati dal nostro indirizzario generale. Se l’idea riscontra il vostro interesse e desideraste aderire a questa iniziativa è necessario che comunichiate la vostra e-mail all’indirizzo di posta elettronica del nostro ufficio: [email protected] affinché possiate ricevere i prossimi numeri del notiziario. Su questo numero: La kafala e la protezione dei minori “Happy Day” Inno alla generosità verso gli orfani Week End culturale al Sidi Bernoussi Apertura a Dakhla della prima sessione regionale del Parlamento del bambino Carissimi sostenitori, Vi informiamo di un nuovo cambiamento nell’indirizzo della nostra sede in Marocco. Da questo momento in poi potete spedire le vostre lettere e i pacchi per i vostri cari bambini sostenuti a distanza al seguente indirizzo: Ai.Bi. Servizio Traduzioni SAD 2, rue El Moussail, apt. N° 9 - Hassan Rabat - Marocco Vi ringraziamo tanto per tutte le lettere e regalini che mandate: rappresentano un ponte d’affetto di valore inestimabile per i bambini. Come sempre, vi ricordiamo, nel caso di invio di un regalo, di NON inserire MAI sulla busta il nome del bambino, ma solo l’indirizzo di Ai.Bi. (l’ufficio postale altrimenti si rifiuta di consegnarci il pacco). Grazie mille a tutti voi e buona lettura! 2 « la kafala e la protezione dei minori » Sarà questo il tema della giornata di studio che si terrà il prossimo 28 maggio, organizzata da Osraty, l’associazione marocchina di famiglie adottive con cui Ai.Bi. Marocco collabora. L’appuntamento rappresenta il culmine di un importante progetto di sensibilizzazione e sostegno sul tema della presa in carico dei minori marocchini, nell’ambito di un programma di cooperazione internazionale tra l’Italia e il Marocco, chiamato PASC-INDH. La kafala è il sistema islamico di protezione dell’infanzia, che prevede di garantire il sostegno dei minori musulmani, fino al compimento del loro 18° anno d’età e che corrisponde al nostro affido. Questo crea non pochi problemi sia affettivi che giuridici ai genitori che decidono di prendersi cura dei bambini abbandonati nelle strutture di accoglienza marocchine, che all’arrivo del 18° anno d’età non hanno più diritti/doveri su quelli che ormai considerano pienamente i loro figli. La giornata sarà dunque inaugurata dai membri di Osraty, che avranno il compito di mettere in evidenzia quelli che sono i loro timori rispetto alla legge marocchina sulla kafala, le angosce, le speranze, di fronte a giuristi, giudici, teologi, psicologi, membri dello Stato Civile marocchino, che interverranno come relatori. La prima parte dell’evento si concentrerà sull’aspetto giuridico della questione, mentre la seconda verterà sui passi burocratici e psicologici che le famiglie o le donne nubili devono percorrere durante il procedimento di kafala. Oltre ai rappresentanti delle principali istituzioni marocchine, con cui la stessa Ai.Bi. Marocco collabora, i direttori dei centri di accoglienza di minori abbandonati, i responsabili della cooperazione italiana, nonché il corpo diplomatico italiano in Marocco, l’evento è aperto anche a tutti i membri della società civile interessati al tema. Con la speranza che il momento rappresenti un primo passo verso un importante cambiamento o snellimento della procedura, se non addirittura della legge, Ai.Bi. supporterà l’organizzazione della giornata di studio, proprio come ha fatto durante tutto lo svolgimento del progetto PASC-INDH. Zineb Chakir 3 “Happy Day” Inno alla generosità verso gli orfani. Il 3 marzo scorso, a Dar Bouazza, un villaggio rigoglioso situato a circa 30 km da Casablanca, in una giornata calda e piena di sole, un’associazione di volontari spinti dal desiderio di offrire una gita naturalistica a bambini in situazione precaria, ha avuto l’ottima idea di riunire i bambini orfani, giunti da diversi centri d’accoglienza marocchini. Si sono dati tutti appuntamento per una buona causa: l’“Happy Day”, giornata dedicata ai bambini orfani ed abbandonati. Oltre 1000 bambini e orfani giunti dai diversi centri d’accoglienza del Marocco hanno partecipato all’iniziativa. Tra questi i bambini del centro Lalla Meriem di Rabat con cui collabora lo staff locale di Ai.Bi., l’associazione Al Ihssane di Casablanca, l’associazione la Crech di Tangeri. Nel corso della giornata sono state organizzate attività ludiche, atelier, concorsi di canto e danza, il tutto per fare in modo che questo giorno potesse essere davvero un “happy day” per i bambini senza famiglia. Quest’anno il tema dell’incontro non poteva che essere la natura, dato il verde della zona. La concezione di quest'edizione, era di educare i bambini a rispettare, amare e mantenere questa ricchezza che tanto ci ha donato. L’”Happy Day” è stato celebrato anche in altri 27 paesi della regione NAMESA (l’Africa del Nord, il Medio Oriente e la regione meridionale dell’Asia). La giornata vuole ricordare il progresso della regione con la sua ricchezza e le sue diversità culturali e serve a condividere un momento di felicità tra i figli dei diversi Paesi che la compongono. Daniela Ciliberti 4 Week end culturale al Sidi Bernoussi L’Associazione di Benefattori che gestisce il centro Sidi Bernoussi di Casablanca ha organizzato un weekend culturale nelle giornate del 25 e 26 di aprile. Musicisti, pittori, artisti si sono mobilitati per creare l’evento. Caricaturisti, disegnatori di tatuaggi, pittori moderni e classici hanno trasformato gli edifici in un festival di colori! E nel pomeriggio di sabato un gruppo rock molto rinomato sulla scena marocchina ha anche offerto il suo concerto ai ragazzi del centro. La manifestazione rientrava inoltre nell’ambito del progetto “porte aperte”, che ha visto l’arrivo al centro di numerosi ospiti e visitatori: dai ragazzi ed insegnanti delle scuole della zona, ai rappresentanti delle amministrazioni, alle famiglie con figli al seguito. L’occasione è servita anche ad iniziare i giovani ospiti del centro a questa pratica. Hicham Chkik 5 Apertuta a Dakhla della prima sessione regionale del Parlamento del bambino I lavori della prima sessione del Parlamento del bambino delle quattro regioni del sud per il 2009, sotto la presidenza d’onore di SAR la principessa Lalla Meryem, si sono aperti giovedì 2 aprile nella sede del comune di Dakhla. Hanno preso parte a questa sessione, organizzata dall'Osservatorio Nazionale dei Diritti del Bambino (ONDE) e dal Ministero dell'Istruzione Nazionale, dell'Insegnamento Superiore, della Formazione dei Quadri e della Ricerca Scientifica, 54 bambini parlamentari (55% bambine), che rappresentano le regioni di Souss-Massa-Daraa, Guelmim-Smara, LaâyouneBoujdour-Sakia-El Hamra ed di Oued-Eddahab-Lagouira. All’inaugurazione di questa sessione, il direttore esecutivo dell'Osservatorio, il sig. Saïd Raji, si è rallegrato per l'interesse prestato dal Marocco all'espansione ed al miglioramento della situazione dell'infanzia. Ha anche messo in rilievo l'alta premura che SM Re Mohammed VI presta alle esigenze del bambino, sottolineando che il sovrano ha voluto che il Parlamento del bambino fosse "una scuola d'istruzione ai valori della democrazia, della cittadinanza, della tolleranza e della libertà d’espressione". Dopo avere ricordato che la sessione di Dakhla è la terza tappa delle riunioni regionali del Parlamento del bambino per il 2009, ha insistito sull'interesse prestato alle questioni dell'infanzia nel sistema educativo e di formazione, un interesse che dovrà consolidarsi a favore delle innovazioni portate dal programma d’emergenza sull’istruzione e la formazione. Prendendo la parola, il giovane Hassan Bassir, membro del comitato d'arbitrato del Parlamento del bambino, ha segnalato che questo Parlamento "è simbolo del clima di democrazia che regna nel nostro paese e di un’istruzione applicata ai valori della cittadinanza, di tolleranza e di pace". I partecipanti a questa sessione di due giorni si dedicheranno all'esame di temi che riguardano in particolare la convenzione dell’ONU sui diritti del fanciullo, alle "priorità dei bambini su scala regionale, rappresentati a questo incontro", ed a "la partecipazione dei bambini agli sforzi per la protezione dell’ambiente". MAP-Maghreb Arabe Press, 03/04/2009 6 Carissimi sostenitori, Sperando che abbiate gradito la lettura di questo Sol, vi ricordiamo che siamo sempre a Vostra disposizione per chiarimenti o informazioni tramite il nostro indirizzo mail: [email protected] e invitiamo chi non lo avesse ancora fatto a comunicarci il Suo indirizzo di posta elettronica. Vogliamo ricordare ancora una volta il nostro indirizzo per la comunicazione cartacea: AiBi, Servizio traduzioni Sad, 2 rue El Moussail, apt. 9, Hassan – Rabat, Maroc Grazie mille per il vostro interessamento e per tutti i contatti che stabilite con i vostri bambini sostenuti! Un caloroso saluto dalla redazione del Sol ed équipe Ai.Bi. Marocco: Bouchra El Mahadoui – operatrice Sad Zineb Chakir – contabile Hicham Chkik – responsabile network Ai.Bi. Marocco Daniela Ciliberti – volontario espatriato Ai.Bi. 7