I saggi su Shakespeare
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I saggi su Shakespeare
idea del poeta : della lingua di Hughes - variegata e mobilissima, che passa dalla ritmicità spumeggiante delle prime raccolte alla secchezza formulare di Crow alla narratività scabra dei versi lunghi delle Lettere di compleanno; dei suoi temi privilegiati - il recupero di un rapporto vitale con la natura, gli animali (anzitutto pesci, e poi uccelli d'ogni sorta, belve feroci ma anche mucche, capre, agnelli, animali domestici), gli elementi e le loro forze primordiali (l'acqua celebrata in tutte le sue declinazioni, dai fiumi ai ghiacciai), le sole capaci di portare una rigenerazione delle forze psichiche dell'uomo -; della tradizione in cui affonda la sua ispirazione, il cui termine di riferimento essenziale è rappresentato da Shakespeare, oggetto di un continuo dialogo sotto forma di riprese, allusioni e riformulazioni dei suoi miti; del suo rapporto con la scrittura e la poesia, veicolo privilegiato per attingere al proprio sé più profondo. Montecchio Maggiore: un colle due castelli, pubblicazione realizzata con il contributo della Regione del Veneto, S.L. 728.81 MON Opera riguardante i castelli della Villa e della Bellaguardia di Montecchio, meglio noti come castelli di Romeo e Giulietta, e l'area collinare circostante. Frutto di due anni di lavoro, è stato realizzato da un team di scrittori, con l'obiettivo di esaminare il territorio da diversi punti di vista e con l'ausilio di diverse discipline. Annachiara Bruttomesso ha curato le testimonianze archeologiche, Chiara Marastoni ha dato una lettura stratigrafica degli alzati per una ricostruzione storica ed architettonica, Luciano Chilese ha analizzato la toponomastica dei colli di Montecchio Maggiore. Vincenzo Roetta ha redatto un saggio storico sui documenti d'archivio dal titolo "Due castelli sul colle", mentre Paolo Mietto ha trattato la storia geologica de "I castelli di Montecchio Maggiore". Per finire, Roberto Borghero si è occupato dell'area dei castelli oggi. Il volume è arricchito anche da una premessa di Remo Schiavo e si avvale, per la documentazione fotografica e l'impianto grafico, del contributo di Mariano Arsego. Fussli, a cura di Rossi Pinelli Orietta, art dossier, 759.9494 ROS La presente pubblicazione è dedicata a uno dei più significativi esponenti dell'estetica del Sublime: Heinrich Füssli (1741-1825). Il suo stile visionario e drammatico trova espressione soprattutto nella pittura di storia e nei soggetti tratti da Shakespeare. Biblioteca Comunale "Luigi Meneghello" Giornata Mondiale del Libro e Maggio dei Libri 2016 SHA ESPEARE IERI E BIB GGI ATTUA E DA I GRAFIA PRESE TE I 400 A I... BIB I TECA OGGI... ...i saggi su Shakespeare Anna Luisa Zazo, Introduzione a Shakespeare, 822.3 ZAZ Miller Ann Brady, Il libro rosso dell'amore, 808.8035 MILLAB Storie d'amore indimenticabili e indimenticate. Romeo e Giulietta, Paolo e Francesca, Lancillotto e Ginevra, Abelardo ed Elisa, Alfred de Musset e George Sand. Omero, Catullo, Dante, Saffo, Shakespeare, Flaubert, Proust, Gibran... Poeti e scrittori di ogni tempo hanno cantato l'amore in tutte le sue infinite sfumature, in tutte le sue innumerevoli emozioni. Romantico, tenero, geloso, sensuale, appassionato, effimero, tragico, folle... L'amore ci travolge e ci soggioga, e nelle parole dei grandi autori ritroviamo le nostre stesse passioni, i nostri sussulti, i nostri sospiri... Fichera Antonio, Breve storia della vendetta: arte, letteratura, cinema: la giustizia originaria, 700. 455 FICHA La vendetta è la forma primordiale di giustizia, l'azione necessaria per ristabilire l'equilibrio perduto. In tal senso costituisce addirittura il modello dell'odierna legalità. La ribellione personale verso un atto ingiusto viene superata nell'Età moderna dalla Legge, astratta e impersonale, e dal concetto di Stato come collettività disinteressata. Cacciata dal mondo delle Istituzioni, per sopravvivere la vendetta ha trovato rifugio nell'arte: dapprima nella pittura e nella letteratura, poi soprattutto nel cinema, dove diventa espressione di massa di una vera e propria Età del risentimento. Un sentimento antico visto attraverso le fiabe e i miti arcaici, i racconti epici e la tragedia classica, i drammi di Shakespeare, fino ai film di Tarantino. Bennett William J., Il libro delle virtù: il tesoro morale dell'umanità, prefazione di Sergio Zavoli, a cura di Alberto Folin, 177 BEN L'autore dell'antologia ha individuato gli aspetti del carattere delle persone che meritano la nostra ammirazione e i modelli positivi forniti di queste "virtù" ai quali possiamo ispirarci per realizzare il bene individuale e collettivo. Essi sono illustrati con racconti tratti dalla letteratura occidentale di ogni tempo: dalla Bibbia a Esopo a Shakespeare, da Platone a Perrault, da Aristotele ai fratelli Grimm. I brani sono raccolti secondo una difficoltà crescente: dalla favola semplice alla mitologia, al racconto complesso, al brano di letteratura filosofica. Borges, Jorge Luis, L'invenzione della poesia: le lezioni americane, a cura di Calin-Andrei Mihailescu, 809.1 BORGJL Questo testo è il frutto delle lezioni tenute dallo scrittore argentino ad Harvard nel 1967. In un itinerario che porta da Shakespeare alla Bibbia, dall'Odissea ai poeti medioevali tedeschi e sassoni, dall'Eneide a Stevenson, Joyce, Cervantes, Keats e molti altri ancora, Borges esplora di volta in volta l'enigma della poesia, l'uso della metafora, l'arte di raccontare una storia, l'arte della traduzione e infine il proprio "credo" poetico. Un libro ricco di suggestioni dove l'universalità e la sensibilità dell'esposizione danno l'impressione di entrare nei labirinti della grande biblioteca di ogni tempo; uno scrigno di tesori offerti in una forma che conserva l'immediatezza, l'umorismo e le occasionali esitazioni del suo carattere orale. Zecchi Stefano, Le promesse della bellezza, 111.85. ZECCS Perché diciamo che un corpo o un paesaggio sono belli? O che lo sono un'azione o un pensiero? E perché molto spesso la parola bellezza, che dovrebbe essere fondamentale quando si esprime un giudizio estetico, ci appare invece quasi priva di senso al punto che molti critici e intellettuali quasi si fanno scrupolo di usarla? L'autore in questo libro prova a raccontare in modo semplice e chiaro, in una sorta di colloquio intimo, che cos'è la bellezza. E lo fa accompagnando il lettore in un viaggio nel tempo fra grandi artisti, scrittori e filosofi (da Platone a Tommaso Moro, da Darwin a Freud, da Shakespeare a Stendhal, da Rubens a Picasso). Boitani Piero, Riconoscere è un dio: scene e temi del riconoscimento nella letteratura, 809 BOITP Il riconoscimento - l'agnizione dei latini, l'anagnorisis dei greci - è uno dei più grandi scandali della letteratura: ha luogo nell'azione drammatica, nel romanzo, nell'opera, nel cinema, e spesso scrittori maggiori e minori ne hanno fatto uso strumentale all'unico scopo di portare a conclusione la propria opera. È anche, però, un elemento centrale, come già rilevava Aristotele, della tragedia e della narrazione complessa, perché mette in scena l'affiorare della conoscenza: non in un processo teorico astratto, ma nella carne stessa, nei sentimenti, nell'intelligenza, degli esseri umani. Questo libro esplora le scene e i temi del riconoscimento dalla letteratura antica a quella medievale e moderna: da Omero e dalla sua Odissea all'Antico e al Nuovo Testamento; da Eschilo, Euripide e Sofocle a Shakespeare, da Dante a T. S. Eliot; dal Conte di Montecristo di Dumas al Giobbe di Roth, dal Giuseppe e i suoi fratelli di Mann all'Ulisse di Joyce. In ogni capitolo a un testo antico fa riscontro una serie di testi moderni, mentre la teoria del riconoscimento segue il percorso parallelo da Platone e Aristotele ai Padri della Chiesa e a Freud. Riconoscere, dice Euripide, è un dio: il deflagrare della conoscenza tra persone che si amano, o si odiano, possiede la forza, la sublimità, l'ilarità che per pochi attimi ci fa provare la vertigine del divino. Hughes Ted, Poesie, a cura di Nicola Gardini e Anna Ravano, 821.914 HUGHT In ordine cronologico, le principali raccolte di Hughes, quasi tutte tradotte per la prima volta in italiano. Le traduzioni si devono ad Anna Ravano e a Nicola Gardini: l'una traduttrice di fama, curatrice del Meridiano di Sylvia Plath e autrice anche dell'appassionante Cronologia, l'altro condirettore di Poesia, saggista, poeta egli stesso e pioneristico interprete di Hughes. Gardini firma anche l'ampio commento e il saggio introduttivo, che offre un'efficace