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SPORT, DOPING e SESSUALITA’
A cura di Emmanuele A. Jannini e Andrea Lenzi
INTRODUZIONE
Mentre le attivita motorie più blande dovrebbero risultare sempre utili per la salute
sessuale, un'attività sportiva agonistica può indurre, per varie ragioni, alterazioni negative a
carico della funzione riproduttiva e sessuale (disfunzione erettile, alterazioni del desiderio
sessuale, infertilità) .
In base anche a specifiche caratteristiche soggettive, le attvità motorie possono influenzare
lo stato di salute sessuale di ogni individuo:
in funzione della specifica tipologia di risposta adattativa dell'organismo allo stress fisico;
in funzione del tipo e delle caratteristiche dell'attività praticata, delle attrezzature
utilizzate, dell'eventuale assunzione di sostanze proibite (doping).
Un' attività motoria preventiva, superato un determinato valore nel rapporto intensità/tempo,
costituisce un evento stressante per l'organismo ed è associata, in misura assai variabile,
agli adattamenti degli apparati corporei che ne permettono l' esecuzione (endocrinometabolico, cardiovascolare, muscolare, ecc.); il ruolo di coordinamento e di integrazione
funzionale di tale risposta adattativa spetta al sistema nervoso centrale ed al sistema
neuro-endocrino.
Esistono due tipi fondamentali di risposte del sistema endocrino allo stress da attività
motoria :
risposte ormonali al singolo esercizio fisico (stress fisico acuto): sono modificazioni
transitorie quantitative e/o qualitative della secrezione e/o del metabolismo e/o
dell'attività ormonale che si manifestano durante e/o dopo la pratica di un esercizio
fisico;
risposte ormonali all'attività motoria cronicamente svolta (stress fisico cronico,
allenamento): sono modificazioni stabili (ma correlate alla persistenza dello stato di
allenamento) quantitative e/o qualitative della secrezione e/o del metabolismo e/o
dell'attività ormonale, che si manifestano dopo un periodo di allenamento.
Quando un individuo pratica un singolo esercizio fisico, di un certo tipo, intensità e durata, il
sistema endocrino viene attivato nell'arco di frazioni di secondo . Per esempio, alcuni degli
ormoni mediatori della risposta biologica allo stress hanno un'azione "anti-riproduttiva".
L'osservata inibizione della funzione sessuale maschile (ridotto desiderio sessuale,
incapacità di raggiungere o mantenere l'erezione) durante e/o dopo uno stress fisico
intenso può considerarsi un meccanismo fisiologico di adattamento biologico, poiché in
definitiva I'inibizione della capacità di accoppiamento durante un evento stressante risulta
"protettiva".
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Le modificazioni neuro-endocrine e metaboliche indotte da un allenamento possono essere
positive o negative per la salute; esse sono influenzate da numerosissimi fattori e risultano
reversibili in alcune settimane in caso di sospensione dell'allenamento.
In funzione delle caratteristiche dell'attività motoria praticata e di eventuali ulteriori stress
psicologici associati, i meccanismi neuro-endocrini coinvolti in suddette risposte adattative
allo stress possono influenzare, positivamente o negativamente, anche l'asse ipotalamoipofisi-gonadi, la fertilità, la funzione sessuale e la sfera comportamentale maschile.
In ogni individuo maschio, indipendentemente dalla presenza di altre patologie, la salute
dell'apparato riproduttivo è influenzata in senso positivo dalla pratica di un' adeguata
quantità di attività motoria (camminare, attività motorie preventive e adattate, attività
lavorative, ecc.) e dal rispetto di un corretto stile di vita. Lo stile di vita condiziona, sia in
termini preventivi che terapeutici, l'insorgenza della disfunzione erettile, la sua evoluzione e
la risposta alle terapie specifiche.
A qualsiasi età l'inattività motoria rappresenta uno dei principali fattori responsabili
dell'insorgenza e/o dell'evoluzione di importanti malattie (obesità, diabete, sindrome
metabolica, malattie cardiovascolari, ecc.) responsabili anche di disturbi della sessualità
maschile.
Il concetto fondamentale è che il sistema endocrino-metabolico di un soggetto sedentario,
dalla secrezione ormonale al livello post-recettoriale e genomico, non dovrebbe essere
considerato funzionalmente nella norma biologica per la specie.
Infatti, la sedentarietà per l'animale uomo è un fenomeno consueto ma non naturale in
termini biologici.
L'attività motoria cronicamente svolta espressa clinicamente anche da disturbi della sfera
sessuale;
effetti dello stress ossidativo da sport;
insorgenza di alterazioni psichiche (modificazioni del tono dell' umore, depressione,
overtraining, dismorfopenofobie, ecc.) quando l'attivita’ sportiva è associaìa a stress
eccessivo e/o dubbi da confronto sull'adeguatezza dimensionale dei genitali esterni
("effetto doccia");
uso di farmaci proibiti (si veda il paragrafo "Doping e sessualità") e abuso di "integratori
inquinati" e o di farmaci non proibiti;
Se si rispettano semplici regole e buon senso, anche un'attività sportiva di tipo agonistico,
se non eccessivamente stressante e correttamente praticata può rappresentare un mezzo
efficace per con controllare in positivo alcuni aspetti correlati allo stile di vita (dissuasione
dall'uso droghe, alcool, fumo, ecc.) e/o per prevenire o trattare patologie che possono
influenzare a qualsiasi età, direttamente o indirettamente, la salute sessuale.
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DOPING E SESSO
I principi attivi proibiti dalla World Anti-Doping
Agency che possono influenzare la salute
sessuale (turbe della sessualità di origine
iatrogena) sono quelli più frequentemente
utilizzati come doping dagli atleti sia a livello
agonistico che amatoriale.
La tipologia e I'entità del danno a carico
dell’apparato
riproduttivo
(
infertilità,
ipogonadismo) e della funzione sessuale
(alterazioni del desiderio sessuale, deficit
erettile, disturbi dell'eiaculazione) dipendono
dalle caratteristiche individuali e dalle
sostanze
utililizzate
(sostanza,
dose,
associazioni).
Il testosterone e gli altri steroidi androgeni
anabolizzanti (SAA) sono tra le sostanze proibite più usate al mondo . Nei maschi, I'uso di
SAA inibisce la produzione di gonadotropine e,conseguentemente, la spermatogenesi e la
sintesi di testosterone.
Dopo sospensione degli SAA' la funzione gonadica può riprendere spontaneamente, anche
se non sempre, in alcuni mesi . In alcuni atleti sono necessarie anche terapie mediche
(antiestrogeni, gonadotropine, ecc.) per ripristinare la spermatogenesi e/o la
steroidogenesi.
L’abuso di SSA può essere associato a incremento iniziale e successiva riduzione del
desiderio sessuale, in presenza o meno di disfunzione erettile, con disturbi affettivi,
comportamentali o psicotici nel 20-40% dei casi (depressione, aggressivitòà, violenze
sessuali).
A causa della loro conversione in estrogeni da parte delle aromatasi tessutali, gli SAA
possono causare ginecomastia in tutte le fasce di età . Dopo lunghe assunzioni di SSA la
ginecomastia può divenire irreversibile e scarsamente sensibile a terapie con antiestrogeni,
rendendo necessario l'approccio chirurgico in particolare quando subentrino problemi
psicologici, anche di natura sessuale.
Le sostanze proibite possono essere utilizzate a scopo terapeutìco negli atleti.
Quando un atleta deve fare uso terapeutico di una sostanza proibita, assolutamente
necessaria e non sostituibile con farmaci non proibiti devono essere avviate delle specifiche
procedure: richiesta di concessione di una esenzione per finalità terapeutiche da parte
dell'Autorità competente o compilazione di una specifica dichiarazione di uso terapeutlco.
Anche se sotto attenta valutazione a causa del largo uso nella popolazione atletica per
possibili effetti sulla perfomance e sul sistema endocrino durante stiess fisico. Gli inibitori
della fosfodiesterasi (sildenafil, tadalafi , vardenafit) sono inclusi nell'attuale lista delle
sostanze proibite. Poiché tali molecole possono essere associate a effetti collaterali
interferenti con una normale esecuzione del gesto atletico (dolori muscolari) è consigliabiìe
non iniziare mai una terapia con tali molecole prima di competizioni sportive importantl.
Per garantrre un aggiornamento sulla lista delle sostanze proibite e sulle esenzioni
terapeutiche si consigli consultare i siti:
www.coni.it, www.wadama.org,
www.ministerosalute.it.
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