S LA LOTTA AL TURISMO SESSUALE
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S LA LOTTA AL TURISMO SESSUALE
ChiDOPPIADIFESA MICHELLE HUNZIKER GIULIA BONGIORNO S ono sposata da sette mesi con un ragazzo brasiliano, conosciuto un paio di anni fa in un locale di balli latinoamericani. Appena l’ho visto me ne sono innamorata: è dolcissimo e molto sensibile, anche se ogni tanto diventa malinconico e si incupisce. Inizialmente pensavo fosse solo una questione di timidezza, poi ho scoperto che in realtà questo comportamento deriva da una tristissima esperienza. Poco prima del matrimonio mi ha confidato che, per non morire di fame (la sua famiglia è poverissima e vivevano in una favela), sua madre costringeva lui e sua sorella più piccola a prostituirsi. Pare che tantissimi genitori vendano il corpo dei propri figli ai turisti in vacanza e che si tratti di un vero e proprio mercato del sesso, in cui più il bambino è piccolo, più costa. Potete immaginare come mi sono sentita. Di queste cose, purtroppo, avevo già sentito parlare, però quando toccano una persona a te cara il disgusto diventa rabbia e vorresti fare qualcosa UNA FINESTRA SULLA REALTÀ DI QUANTI OGNI GIORNO SUBISCONO VIOLENZE E SOPRAFFAZIONI. UN DIALOGO APERTO CON I LETTORI DI “CHI” LA LETTERA LA LOTTA AL TURISMO SESSUALE di concreto per cambiare la situazione. Ma che cosa? Francesca Il turismo sessuale è una piaga che colpisce molti Paesi del Terzo mondo. Il numero dei turisti senza scrupoli che per pochi soldi abusano di donne e bambini è sempre in crescita, ed è proprio durante le festività che il fenomeno assume proporzioni più preoccupanti. Ciò che spinge i genitori a far prostituire i figli è senza dubbio la povertà, oltre, ovviamente, alla perdita dei valori etici e morali. Le conseguenze per questi bambini, comprati per qualche ora e poi buttati via come giocattoli rotti, sono gravissime, dal punto di vista sia fisico che psicologico. Fortunatamente, esistono associazioni internazionali attive – attraverso campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e aiuti economici – nella lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori: per tentare di prevenirlo, è fondamentale, da un lato, creare posti di lavoro per far uscire dalla povertà il maggior numero possibile di cittadini, e, dall’altro, vincere l’indifferenza della collet- AVETE UNA STORIA DA RACCONTARE? [email protected] OPPURE AL SITO INTERNET: www.doppiadifesa.it SCRIVETE A: tività, sollecitando chi individua situazioni “sospette” a segnalarle. Anche i legislatori nazionali possono fare molto, perseguendo coloro che favoriscono e promuovono il turismo sessuale. Il nostro ordinamento, per esempio, è seriamente impegnato nella tutela dei minori, per assicurare loro una crescita psicofisica serena, e proprio con questo obiettivo è stato introdotto anche l’articolo 600-quinquies del codice penale, che punisce con la reclusione dai 6 ai 12 anni chiunque organizza o propaganda viaggi finalizzati a incontri sessuali con minori. Questo articolo si rivolge prevalentemente agli operatori turistici, in quanto il “cliente” che abusa del bambino – anche se il fatto è commesso all’estero – è già punito dalla legge italiana attraverso altre norme del codice penale. Per contrastare questi gravissimi fenomeni è quindi necessario il contributo di tutti: anche tu e tuo marito, nel vostro piccolo, potreste essere di aiuto, aderendo alle iniziative che numerose associazioni organizzano periodicamente proprio contro il turismo sessuale. 11