“COUSINE-CUCINA”
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“COUSINE-CUCINA”
di EMANUELA CARUSO “COUSINE-CUCINA” La grande tradizione piemontese e la briosa classicità francese si incontrano e si uniscono a Mondovì, nella cucina di Marc Lanteri, chef patron del ristorante Il Baluardo ra Piemonte e Liguria, nel cuore del Monregalese, si scopre Mondovì, una bella e ridente cittadina dominata da un antico bastione seicentesco. E proprio il bastione è stato recente teatro di un completo restauro, che ne ha mantenuto l’originaria struttura, e ne ha riallestito gli spazi con materiali attuali quali il cristallo e l’acciaio, e abbellito le pareti con una particolare tonalità di T 24 • Mete d’elite Novembre 2011 rosso tipica del vino, eccellenza del territorio. All’interno di questo ambiente, così tanto simile a un quadro d’altri tempi, è stata accolta la cucina un po’ francese, un po’ piemontese del nuovo ristorante Il Baluardo, diretto dallo chef Marc Lanteri e da sua moglie e sommelier Amy Bellotti. «La mia cucina – spiega Marc Lanteri – è una fusione di stili, tradizioni e territori, a cui aggiungo istinto, intuizione ed estro. In questo modo propongo piatti sorprendenti, in grado di trasmettere le emozioni di un gusto legato al passato, ma reso presente da tecniche innovative». Da Ducasse a Morisset, da Rostang a Santini fino a Teverini. In quali elementi della sua cucina si ritrovano gli insegnamenti dei suoi grandi maestri? «Gli influssi dei miei maestri si riscontrano nelle tecniche di preparazione, ad esempio quella del foie gras al torcione, nella scelta scrupolosa della materia prima migliore, e nella precisione delle cotture di tutti gli ingredienti che compongono una pietanza. I dettagli fanno la differenza e mi hanno valso il riconoscimento della stella Michelin». Nell’arte culinaria di Marc Lanteri quali piatti ricreano al meglio il connubio FranciaItalia, “cousine-cucina”? «La pietanza che esprime al meglio il mio estro creativo sia francese che italiano è il Paris Brest con crema chantilly al gelato di nocciole tonde gentili delle Langhe. Ma come questo, anche gli altri piatti sono creati tanto da tracce francesi, come il foie gras al torcione e il petto d’anatra, quanto da tracce piemontesi, come i tortelli alla Vernantina al ragù di selvaggina, la carne battuta al coltello e condita con olio extravergine Novembre 2011 d’oliva, e il carré di agnello in crosta di olive taggiasche con la panissa croccante». Quali sono le peculiarità dei principali menu proposti al Baluardo? «Si può scegliere tra due menu degustazione. Il primo, Gusto&Charme, propone un viaggio tra mare e monti attraverso i miei piatti più estrosi e creativi. Il secondo menu, Del Territorio, utilizza esclusivamente materie prime del territorio e rispetta il ritmo delle stagioni, con il risultato di pietanze capaci di riportare alla mente ricordi e tradizioni.Ad esempio, adesso che ci avviciniamo all’inverno, utilizzerò castagne, tartufo nero e polenta. Nei menu vengono presentati anche i vini migliori da abbinare a ciascun piatto e che la sommelier Amy Bellotti sceglie con estrema cura, basandosi sui gusti della sua infanzia in Colorado e sulla sua passione per i vini francesi e italiani». www.marclanteri.it In apertura, lo chef Marc Lanteri e la sommelier Amy Bellotti del ristorante Il Baluadro a Mondovì (CN). Qui, in alto, da sinistra, Parisbrest e battuta di Fassone al tartufo nero del Monregalese * Mete d’elite • 25